F I S C O OSSERVATORIO. In questo numero. FISCO Proietti, destinare a riduzione tasse proventi lotta evasione FISCO. giù tasse a lavoratori
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1 OSSERVATORIO Anno IV n gennaio 2012 F I S C O FISCO Proietti, destinare a riduzione tasse proventi lotta evasione In questo numero Proietti, destinare a riduzione tasse proventi lotta evasione p. 1 Proietti, bene dati lotta evasione, giù tasse a lavoratori p. 1 Mef, aumento delle entrate solo dello 0,4% p. 2 Proietti, Equitalia: solidarietà contro attacchi terroristici p. 2 Ecco come si fa ripartire l economia del Paese. Intervista di Domenico Proietti su La Discussione p. 3 Erosione fiscale. Il contributo della UIL al Gruppo di lavoro p. 4 Cresce al Nord il rischio evasione (Il Sole 24 Ore) p. 6 Rendite finanziarie. Nuovo regime fiscale in vigore dal 1 gennaio 2012 p. 7 Evasione, ecco il piano di primavera (La Repubblica) p. 8 Evasione, una riforma a costo zero (La Repubblica) p. 12 Roma, 28 gen. ''Il Governo farebbe bene a prevedere, come la UIL chiede da tempo, di destinare, in modo vincolante, i proventi della lotta all'evasione fiscale alla riduzione delle tasse''. È quanto afferma Domenico Proietti, segretario confederale della UIL. ''Ciò può avvenire spiega riducendo la prima aliquota dal 23 al 20 per cento o, ancora meglio e più efficacemente, aumentando le detrazioni per lavoratori dipendenti, pensionati e famiglie. Bisogna farlo subito per contrastare la recessione e favorire la ripresa economica e produttiva'', conclude Proietti. FISCO Proietti, bene dati lotta evasione, giù tasse a lavoratori Roma, 16 gen. La Uil registra positivamente i risultati ottenuti dalla lotta all'evasione fiscale nel "I dati diffusi dal Dipartimento delle Finanze dichiara in una nota il segretario confederale Domenico Proietti dimostrano che è stata presa la giusta strada, ma è necessario fare di più. L'evasione fiscale si attesta ancora su livelli insostenibili e, per questo, bisogna continuare incessantemente a fare controlli e a incrociare tutti i dati di cui dispongono le Amministrazioni". Per la Uil "il maggior gettito deve poi essere volto a ridurre subito e significativamente la pressione fiscale nei confronti dei lavoratori dipendenti e pensionati".
2 FISCO Mef, aumento delle entrate solo dello 0,4% Italia, cresce il gettito recuperato dall evasione fiscale L Italia è il Paese con la crescita del gettito più debole nei principali Paesi dell'europa, registra infatti solo un aumento delle entrate dello 0,4% nei primi undici mesi del Sono dati ricavati dal Bollettino delle Entrate Tributarie Internazionali diffuso dal Dipartimento delle Finanze del ministero dell'economia. Sono stati presi a confronto sette Paesi. Spicca la Germania che ha visto nei primi 11 mesi del 2011 un aumento delle entrate dell'8,5%; seguono l'irlanda (+7,9%), il Portogallo (+5,7%), il Regno Unito (+5,5%), la Francia (+3,2%). Agli ultimi posti Spagna (+0,5%) e Italia (+0,4%). Se si guarda solo al gettito Iva, l'imposta dei consumi il cui andamento è più strettamente legato alla congiuntura economica, l'italia sale al penultimo posto, con un aumento dell'1,8%. All'ultimo posto scivola l'irlanda ( 3,3%). Il maggiore aumento di gettito della tassa sui consumi nei primi undici mesi del 2011 è stato registrato nel Regno Unito: +16,3%. Crescita a due cifre per gli incassi da ruoli relativi ad attività di accertamento e controllo: nel periodo gennaio novembre 2011 è stato registrato infatti un incremento del gettito del 18,3% (+858 milioni di euro), rispetto al corrispondente periodo del Tra le principali imposte, il gettito Ires si è attestato a milioni ( mln, pari a 9,3%). È da ricordare che sul calo, che interessa soprattutto il gettito dell'autoliquidazione, "ha inciso, in particolare, la diminuzione di 17 punti percentuali dell'acconto Irpef 2011", spiega il ministero. VAI AL SOMMARIO FISCO Proietti, Equitalia: solidarietà contro attacchi terroristici Roma, 9 gen. "Il vero e proprio attacco terroristico che da mesi subisce Equitalia necessita di un contrattacco democratico da parte delle istituzioni, delle forze politiche e sociali, a difesa dell'azione di un ente che è il braccio operativo per la riscossione dell'evasione fiscale accertata". Lo afferma in una nota il segretario confederale della Uil Domenico Proietti. "Bisogna perseguire con decisione sottolinea ancora Proietti chi colpisce vigliaccamente funzionari al servizio della collettività che invece meritano tutto il sostegno e la solidarietà dei cittadini che fanno il proprio dovere con il fisco". VAI AL SOMMARIO 2
3 VAI AL SOMMARIO 3
4 EROSIONE FISCALE Il contributo della UIL al Gruppo di lavoro Il Ministero ha reso note le conclusioni del Gruppo di Lavoro sull erosione fiscale, 1 presieduto dal Dott. Vieri Ceriani, di recente nominato Sottosegretario al Ministero dell Economia, che aveva come finalità quella di analizzare l area dell erosione fiscale, in specie l area della amplissima forbice aperta dalla dialettica tra la regola (il principio generale dell imposizione fiscale) e l eccezione (la deviazione legale da questo principio, via esenzioni, agevolazioni, regimi sostitutivi di favore fiscale). Il gruppo è partito da un elenco delle disposizioni vigenti recanti esenzioni o riduzioni del prelievo obbligatorio redatto dal Dipartimento delle Finanze in applicazione dell art.21, comma 11 lett.a), legge n.196/09 dell allegato A alla legge di bilancio Tale elenco conteneva 242 voci per un erosione totale stimata in ,33 miliardi di euro. La Commissione Ceriani ha censito 720 misure che determinano una riduzione del prelievo che si aggira sui 254 miliardi di euro ( ,01). Le 720 agevolazioni, il cui ultimo monitoraggio risale al 1990, sono state esaminate in modo approfondito e classificate in 14 codici, di cui i primi tre dovrebbero assicurare un grado di protezione più elevato. La Uil ha partecipato attivamente ai lavori del gruppo, concentrando in particolare l attenzione sulle detrazioni specifiche dei lavoratori dipendenti e dei pensionati, contribuendo alla stesura dell apposita scheda, frutto di un accurata ricerca ed esame di documenti e di atti parlamentari relativi alla legge delega 825/71 che fra i propri principi e criteri direttivi prevedeva appunto il riconoscimento di specifiche detrazioni per redditi da lavoro. L impegno della Uil nell analisi delle origini, natura e finalità della misura in questione, particolarmente significativa sotto il profilo finanziario pari infatti a circa 38 miliardi di euro, dei quali oltre 35 riferiti ai redditi da lavoro e da pensione ha portato il gruppo di lavoro, dopo ampie e approfondite discussioni, a classificare le detrazioni da lavoro fra le misure che garantiscono il rispetto dei principi di rilevanza costituzionale. E stato osservato 2 che tale classificazione, assicurando un grado di protezione elevato, di fatto blinda le detrazioni da lavoro nella fase di riordino dell intera partita delle agevolazioni fiscali. Altra questione sulla quale abbiamo posto attenzione è stata quella delle deduzioni da Irap. Si tratta di una pluralità di misure, volte nel complesso a ridurre il Cuneo fiscale sul lavoro, per la parte che grava sulle imprese e sugli esercenti arti e professioni. 1 L'erosione fiscale è la riduzione della base imponibile determinata a causa di varie forme di agevolazione ed esenzione, di inadeguatezze nel metodo di accertamento o di regimi fiscali sostitutivi, che l'ordinamento tributario, per motivi di carattere socio economico, prevede. Nell'erosione è assente, quindi, qualsiasi comportamento elusivo da parte contribuente. 2 Vedi Il Sole 24 Ore del , Sconti fiscali sotto la lente del Governo: nel mirino 170 miliardi di deduzioni e detrazioni. 4
5 La Uil, in particolare, non ha condiviso la proposta, peraltro fatta in una delle ultime riunioni, di inserire le agevolazioni Irap in un nuovo criterio di classificazione denominato nuove attività produttive e rafforzamento patrimoniale e dimensionale delle imprese. Ciò in quanto la misura può avere anche ricadute sulla competitività internazionale di talune specifiche imprese o settori produttivi, ma è fuorviante attribuire a tale possibile secondario effetto competitivo e di crescita, carattere di priorità e di generalità per tutti i soggetti destinatari della riduzione fiscale. L inserimento della riduzione dell Irap fra le misure destinate allo sviluppo è dunque improprio, poiché non si comprende quale crescita possa determinare al sistema economico complessivo la riduzione dell imposizione di cui potrà godere, ad esempio, il commerciante di generi alimentari che ha un dipendente con contratto a tempio indeterminato, tanto più se contemporaneamente, (come è avvenuto con il decreto Legge Monti di dicembre 2011), viene ridotto il reddito disponibile a seguito dell aumento delle addizionali Irpef, dell Imu, delle accise sui carburanti ecc. La proposta, tendente sostanzialmente a dare una classificazione potenziata alle agevolazioni I rap non è stata poi condivisa dal Gruppo di lavoro che ha classificato le misure in questione fra quelle a rilevanza sociale. Tali misure, come precisato nella relazione finale, sono quelle a favore delle Onlus e del terzo settore, della cooperazione, nonché di individui o famiglie. Sono state censite con questo codice, ad esempio, le misure a favore della casa, quelle che incoraggiano l occupazione (anche in modo selettivo) come appunto l Irap sul cuneo fiscale e le aliquote ridotte sui consumi ritenuti più necessari. Conclusa la fase di analisi e di ricognizione di natura tecnica da parte del Gruppo di lavoro, spetta ora al Parlamento adottare le scelte conseguenti e stabilire quante delle 720 misure individuate abbiano ancora i requisiti dell'attualità e dell'efficacia, nonchè della "sopportabilità", nel mutato contesto storico ed economico, profondamente mutato rispetto a quello nel quale vennero adottate decenni orsono. La Uil chiede che queste scelte siano fatte con urgenza, poiché dal riordino di queste misure passa il finanziamento della riforma fiscale, che va approvata ed attuata nel più breve tempo possibile per ridurre l'imposizione sui redditi da lavoro, assimilati e da pensione. In questo modo si favorirebbe anche la crescita economica e si potrebbe evitare l'ulteriore inasprimento delle aliquote Iva, che finirebbero per gravare in modo più incisivo sui redditi più bassi. La prima parte della Relazione finale del Gruppo di lavoro e il contributo della Uil sono consultabili all indirizzo Il testo integrale della Relazione è disponibile sul sito del Ministero dell Economia e delle Finanze VAI AL SOMMARIO 5
6 DEL 30 GENNAIO 2012 VAI AL SOMMARIO 6
7 RENDITE FINANZIARIE Nuovo regime fiscale in vigore dal 1 gennaio 2012 Il 1 gennaio 2012 è entrata in vigore l aliquota fiscale unica applicabile alle rendite finanziarie pari al 20% prevista dal D.L. 13/08/2011, n. 138, convertito con modificazioni dalla L. 14/09/2011, n La nuova aliquota si applicherà anche ai proventi dei fondi comuni di investimento e delle Sicav di diritto italiano o estero ed ai risultati delle gestioni patrimoniali. Gli interessi e i redditi derivanti da titoli di stato italiani ed equiparati (ad esempio, i titoli emessi da enti locali e organismi sovranazionali riconosciuti dallo stato italiano), oltre alle obbligazioni emesse dagli stati esteri ricompresi della c.d. White List continueranno ad essere assoggettati alla ritenuta del 12,50%. La stessa aliquota sarà applicata anche qualora i titoli in questione siano detenuti dai fondi comuni di investimento e nei portafogli di gestione individuale. Le minusvalenze realizzate su fondi di investimento costituiscono redditi diversi e non sono pertanto compensabili con i redditi di capitale realizzati sui medesimi fondi, tranne nel caso siano maturati all interno del regime gestito. Calcolo dell imposta sui redditi di capitale dei fondi comuni di investimento Al fine di garantire il medesimo trattamento fiscale riservato ai titoli pubblici anche nel caso di investimento indiretto tramite i fondi comuni di investimento, l aliquota del 12,50% è mantenuta anche per la parte dei proventi derivanti da tali titoli. Questa parte dei proventi è stabilita applicando un criterio patrimoniale di tipo forfettario, che prevede la determinazione della percentuale del fondo investita in titoli di stato ed equiparati. Per determinare questa percentuale si tiene infatti conto della quota parte delle attività del fondo investita in titoli pubblici risultante dall ultimo rendiconto annuale e dall ultima relazione semestrale disponibile. La percentuale è pertanto rideterminata su base semestrale; ad esempio, per il primo semestre del 2012 si applicherà una percentuale determinata sulla base del rendiconto annuale al 31/12/2010 e della relazione semestrale al 30/6/2011. Applicando la percentuale così determinata al provento realizzato dall investitore, si ottiene l importo da assoggettare all imposta del 12,50%, mentre la rimanente parte del provento sconterà un imposizione fiscale del 20%. Calcolo dell imposta sul risultato delle gestioni patrimoniali Il risultato maturato dalle gestioni patrimoniali in regime di risparmio gestito a partire dal 1 gennaio 2012 sarà assoggettato all imposta del 20% anziché del 12,50%. Gli eventuali risultati negativi che eventualmente residuino al 31 dicembre 2011 potranno essere portati in deduzione dai risultati positivi maturati successivamente per una quota pari al 62,50% del loro ammontare. Al fine di garantire il medesimo trattamento fiscale riservato ai titoli pubblici anche nel caso di investimento indiretto tramite le gestioni patrimoniali, i proventi e le perdite derivanti da titoli pubblici detenuti in portafoglio concorreranno alla determinazione del risultato imponibile in misura pari al 62,50% del loro valore, rimanendo quindi assoggettati all aliquota del 12,50% (infatti 62,50% x 20% = 12,50%). VAI AL SOMMARIO 7
8 DEL 31 GENNAIO
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