Parliamo di latte per capirne il percorso tecnologico

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Parliamo di latte per capirne il percorso tecnologico"

Transcript

1 Parliamo di latte per capirne il percorso tecnologico Il recepimento della Direttiva Comunitaria n. 43/93 sull igiene dei prodotti alimentari ha introdotto il principio dell autocontrollo, da parte delle aziende coinvolte, dell igiene nel settore alimentare sulla base dei principi fissati dal metodo HACCP (Hazard Analysis Critical Control Points). In particolare il Decreto Lgs. n.155 del 26/5/1997, che recepisce tale Direttiva, impone alle aziende alimentari l adozione, nell intera filiera produttiva delle misure previste dal metodo citato e cioè: Analisi dei potenziali rischi per gli alimenti Individuazione dei punti in cui possono verificarsi dei rischi per gli alimenti Adozione di decisioni riguardo ai punti critici individuati, cioè a quei punti che possono nuocere alla sicurezza dei prodotti Individuazione ed applicazione di procedure di controllo e di sorveglianza dei punti critici Elaborazione del documento contenente tutte le informazioni e le procedure adottate che il responsabile dell azienda è tenuto a tenere a disposizione degli organi di controllo Riesame periodico dell analisi dei rischi, dei punti critici e delle procedure di controllo e di sorveglianza Ciò premesso, i processi tecnologici del latte, possono essere divisi in due grandi gruppi: - Latte alimentare - Derivati del latte Se in particolare, consideriamo l industria ed il mercato del latte per il consumo diretto in generale, si possono fare le seguenti distinzioni: 1. Sul piano tecnologico: latte crudo latte pastorizzato latte sterilizzato latte UHT 2. Sul piano della composizione del prodotto: Latte naturale: intero, alleggerito o parzialmente scremato, scremato Latti arricchiti, a tenore garantito: in proteine, in vitamine Latti aromatizzati Latti ricostituiti: filled milk (latte in polvere scremato, acqua, grasso vegetale, soprattutto grasso di cocco), toned milk (latte di bufala, diluito con acqua per abbassare il tenore di grasso ed addizionato di polvere di latte di vacca per ristabilire il residuo magro) Nelle pagine successive, sono spiegate le attuali tecnologie convenzionali, in modo da rendere maggiormente comprensibili quelle che possono essere definite alternative o non convenzionali. Pastorizzazione La pastorizzazione bassa (63 C per 30 minuti) è stata molto usata in America: il trattamento è dolce, sono da temere poche modificazioni; in particolare il colore ed il gusto restano invariati e l affioramento della crema non viene rallentato. Questo procedimento esige un installazione voluminosa e si deve temere la moltiplicazione dei batteri termofili; se non si prendono speciali precauzioni il latte pastorizzato si arricchisce di microrganismi man mano che la lavorazione procede. Non si possono trattare che latti aventi una popolazione microbica poco elevata. Bisogna d altra parte evitare la formazione di schiume, che favoriscono la sopravvivenza di microrganismi Pagina 1 di 7

2 termotolleranti in quanto nella stessa schiuma la temperatura diventa sempre un poco più bassa che nel latte. La pastorizzazione alta e rapida H.T.S.T., a 72 C per 20 secondi è la più diffusa, ha sostituito l antica pastorizzazione alta, nella quale il latte veniva riscaldato a circa 85 C, per un tempo variabile, in apparecchi aperti. La pastorizzazione alta e rapida al riparo dall aria, non ha gli inconvenienti del vecchio procedimento. Per i latti che subiscono trasferimenti da grande distanza si pratica spesso la doppia pastorizzazione, la prima alla latteria dove avviene la riunione dei latti, la seconda all arrivo della centrale del latte. Il latte pastorizzato di alta qualità, secondo legislazione, deve subire una sola pastorizzazione. In tutti i processi di pastorizzazione si porta da prima il latte alla temperatura voluta e lo si mantiene a questa temperatura per il tempo necessario; in seguito lo si raffredda energicamente e lo si avvia al punto di confezionamento. Occorre prestare la stessa attenzione a tutte le parti che costituiscono il circuito completo del latte, in particolare occorre eliminare i rischi di ricontaminazione dopo pastorizzazione nel refrigerante, nelle canalizzazioni, nei serbatoi, nelle imbottigliatrici, nelle bottiglie. Non si deve perdere di vista l esistenza di diverse specie di batteri, le osservazioni fatte sulla microflora totale del latte crudo o pastorizzato non permettono di porre correttamente i problemi né di risolverli. Numerosi studi, hanno mostrato che non esiste alcuna correlazione tra la microflora totale del latte fornito dal produttore, ed il numero di batteri termo resistenti che si trovano nel latte dopo pastorizzazione e che da soli influiscono sulla qualità di conservazione del latte pastorizzato, se viene evitata ogni contaminazione. Concentrazione La concentrazione e l essiccamento sono processi che permettono una conservazione di lunga durata, in volume ridotto di tutti i costituenti del latte. Alcuni di questi prodotti hanno impieghi particolari, ma il loro interesse maggiore è di permettere il trasferimento nel tempo e nello spazio delle produzioni eccedenti di latte da una stagione all altra, o da un paese all altro. Il latte in polvere, ad esempio, è economicamente più interessante; evita il trasporto di grandi quantità di acqua. Questi prodotti possono essere ottenuti dal latte intero o dal latte scremato. Vengono prodotti due tipi di latte concentrato: 1. latte concentrato normale, da latte intero o scremato; sostituisce il latte presso il consumatore; lo si trova a diverse concentrazione, soprattutto 2/1 e 3/1; questo prodotto è sterile. Dopo concentrazione ed omogeneizzazione viene messo in recipienti metallici che vengono trattati in autoclave. 2. latte concentrato zuccherato, usato principalmente nell alimentazione infantile; lo si ottiene dal latte intero. La produzione del latte scremato concentrato zuccherato, per la pasticceria, è molto limitata, è un prodotto che non viene sterilizzato. Queste produzioni esigono un apparecchiatura molto complessa, il latte deve essere di qualità eccellente, e viene severamente scelto in base a diverse prove: acidità (non deve superare i 4 SH/50 ml.). E, d altra parte, standardizzato dal punto di vista del suo tenore in grasso ed in estratto secco; per questo motivo vi si aggiunge sia della crema, sia del latte scremato. Prima della concentrazione si fa subire al latte un trattamento termico rapido a 100 C e più, che ha un triplice scopo: distruzione della maggior parte dei microrganismi distruzione delle lipasi (per il latte concentrato zuccherato) effetto stabilizzante Il grande problema di questa industria è di assicurare la stabilità del prodotto concentrato. Sterilizzazione L obbiettivo della sterilizzazione è costituito dalla distruzione di ogni organismo vivente. Ciò a cui si mira, è principalmente una conservazione di lunga durata, in un recipiente a tenuta ermetica, ed Pagina 2 di 7

3 è l assenza di ogni microrganismo sia patogeno che non, e l inattivazione enzimatica. Il trattamento termico viene applicato in condizioni molto diverse a seconda che il latte sia trattato o no in un contenitore, ed a seconda della natura del contenitore. Il contenitore di vetro, che è stato a lungo il più utilizzato per il latte, pone problemi particolari a causa della sua fragilità e della sua inerzia termica. La sterilizzazione in bottiglie di vetro avviene a temperature non molto elevate, intorno ai 120 C, per un periodo relativamente lungo (20 minuti ). L agitazione della bottiglia attiva gli scambi termici e permette di abbreviare un poco la durata del riscaldamento. I contenitori metallici subiscono un movimento di rotazione che permette una sterilizzazione più rapida a causa della elevata conducibilità della sottile parete e dell agitazione; si considera che cinque minuti a 125 C siano condizioni soddisfacenti. Il trattamento in flusso continuo può essere fatto, ad alta temperatura per un periodo molto breve, dell ordine del secondo; è il procedimento UHT, che viene utilizzato come trattamento unico se si dispone di un installazione di confezionamento asettico. Bisogna considerare che il latte contiene poche spore termoresistenti, spesso meno di una per ml. La sterilizzazione propriamente detta è preceduta dalle seguenti operazioni: riscaldamento a 60 C depurazione fisica disaerazione sotto vuoto (facoltativa) omogeneizzazione Quest ultima operazione, facoltativa nel caso della pastorizzazione, è qui indispensabile; non si deve formare crema, perché essa conferisce al latte una non idonea presentazione al consumatore. Alcuni apparecchi, come il chiarifissatore realizzano contemporaneamente l omogeneizzazione e la depurazione fisica. Se non si può mettere in pratica il confezionamento asettico, ad esempio quando si prepara il latte sterilizzato in bottiglie di vetro, la sterilizzazione avviene in due tempi. Il procedimento Martin, utilizzato in USA, è molto interessante perché la sua applicazione inizia dalla mungitura; il latte subisce una disaerazione; viene trasportato sotto vuoto alla fabbrica, omogeneizzato, riscaldato a 140 C per otto minuti, trasferito asetticamente in recipienti metallici precedentemente sterilizzati a 215 C. Riempimento, sigillatura e raffreddamento vengono effettuati in apparecchiature interamente chiuse che funzionano automaticamente. Lo scopo essenziale, la distruzione dei batteri, non deve far perdere di vista questa nozione fondamentale: il latte è un edificio fragile. Queste modificazioni sono più o meno importanti a seconda delle condizioni di applicazione del trattamento e secondo il tipo di apparecchiatura. Il latte crudo, o che ha subito un pre-trattamento, è confezionato nel recipiente definitivo; è in questo stato che viene pastorizzato (raramente) o sterilizzato. Questo metodo, detto trattamento discontinuo, è soddisfacente per l igienista, perché sono evitate tutte le possibilità di ricontaminazione dopo il trattamento termico, principalmente a causa di recipienti insufficientemente disinfettati. E meno soddisfacente per l economista nel caso di notevoli quantità da trattare; l efficacia calorica è minore che nel trattamento continuo; inoltre i rischi di modificazione del latte sono più grandi. E ancora utilizzato per la sterilizzazione. Il trattamento a flusso continuo (latte non confezionato), permette il trattamento molto rapido raccomandato precedentemente. Il problema, è la difficoltà di evitare una contaminazione nel corso del confezionamento, soprattutto con la bottiglia in vetro classico, che si ottiene raramente allo stato sterile. Esistono tuttavia procedimenti efficaci di confezionamento asettico con altri tipi di recipienti. E il procedimento del futuro per tutti i latti di consumo diverso. Esistono diversi tipi diversi sistemi: 1. Pastorizzazione H.T.S.T. e pre-sterilizzazione 2. Procedimenti di sterilizzazione istantanea per condensazione di vapore nel latte 3. Energia meccanica: sterilizzazione rapida per frizione Pagina 3 di 7

4 Il trattamento a temperatura ultra alta (U.H.T.) consiste nel portare il latte ad una temperatura elevata, tra 135 e 150 C per qualche secondo solamente. Il binomio tempo / temperatura viene stabilito in base a quanto segue: - perdita in lisina massima 6% - formazione di 10 µm di ossimetilfurfurolo (H.M.F.), una sostanza che dà una stima delle reazioni di Maillard - limite del 90% nella inattivazione delle proteasi - denaturazione delle proteine inferiore al 74% - test di Aschaffenburg è positivo Il latte di consumo diretto viene generalmente depurato prima della pastorizzazione e sterilizzazione, con un metodo fisico che elimina le impurezze macroscopiche, i grumi ed una parte di microrganismi: la depurazione fisica. Si può operare in due modi sul latte caldo (50-60 C ): 1) filtrazione, attraverso un tessuto fitto o uno strato di cellulosa: il filtro può essere incorporato nell apparecchio di pastorizzazione 2) depurazione centrifuga: è più efficace; il latte passa in un rotore che gira a grande velocità (strumento simile ad una scrematrice, ma regolato in maniera tale che la crema non si separi); le impurezze sedimentano sulle pareti dove formano uno strato che viene eliminato automaticamente Essiccazione I latti in polvere o latti essiccati che si trovano in commercio, sono di qualità molto diversa. Si è sviluppata l idea che il latte ricostituito a partire dal latte in polvere debba avere qualità uguali a quelle del latte pastorizzato, qualunque siano le condizioni di conservazione della polvere (durata, clima). Allo stato attuale della tecnica questa esigenza è difficile da soddisfare. Si deve d altra parte notare che alcune modificazioni intervenute durante i trattamenti non sono del tutto negativi: per esempio, quelle che sono la causa di una migliore digeribilità per i bambini, che vengono riconosciute abitualmente alle polveri di latte di buona qualità. Per le specifiche relative alle polveri di latte sono stati presi in considerazione i criteri seguenti: - indice di solubilità: è generalmente fissato secondo le norme A.D.M.I. (American Dray MilK Institute); è espresso in millilitri di sedimento formato dopo centrifugazione di una dispersione della polvere in acqua (ricostituzioni); i valori variano da 0,05 a 0,5. - indice di riscaldamento: è il rapporto tra l azoto proteico, insolubile a ph 4,6 e l azoto totale, moltiplicato per cento. Nel latte crudo precipita la sola caseina ed il valore del rapporto è vicino a 77. Nel latte sottoposto al trattamento termico il valore dell indice si innalza fino ad un massimo attorno a a seguito della coprecipitazione delle proteine solubili denaturate. - indice di proteine solubili: lo si indica spesso con le iniziali inglesi W.P.N.I. Le proteine non denaturate rimaste allo stato solubile, sono espresse in milligrammi di azoto per grammo di polvere; si tratta dunquedi un valore assoluto. In assenza di qualsiasi denaturazione il valore di questo indice è vicino a 9,0; esso diminuisce tanto più quanto maggiore è l intensità del trattamento termico. Per l operazione di ricostituzione si deve tener conto di alcune raccomandazioni: la temperatura ottimale tra la polvere di latte deve essere aggiunta all acqua per prima sotto agitazione occorre limitare il più possibile l introduzione di aria nel prodotto da ricostituire a seconda della qualità del latte iniziale dell efficacia del sistema di miscelazione può essere necessaria una filtrazione o una depurazione centrifuga tutti i prodotti ricostituiti i grassi devono essere omogeneizzati verso i la pastorizzazione non pone problemi particolari l impiego di stabilizzanti ed emulsioni non è necessario nel caso del latte Pagina 4 di 7

5 Centrifugazione La centrifugazione è una tecnica utilizzata principalmente nella scrematura del latte per la produzione di panna o crema, alla quale può seguire una pastorizzazione per la produzione di panna da cucina e da montare, oppure un acidificazione per la produzione di mascarpone, oppure una zangolatura per la produzione di burro. Il latte viene riscaldato a una temperatura variabile, spesso a 35 C, poi viene introdotto nel rotore della scrematrice che gira a grande velocità. Il latte scremato e diverse particelle dense vengono proiettate contro la parete, la crema si raccoglie nella parte più vicina all asse di rotazione. L efficacia della separazione dipende dal campo centrifugo, dunque dalla velocità del rotore e dal suo diametro. La scrematura centrifuga provoca allo stesso tempo una depurazione delle impurezze pesanti che si raccolgono sulla parete del rotore, dove formano un deposito. Negli impianti moderni il rotore è ideato in modo tale che questo deposito venga allontanato, man mano che si forma, attraverso fori calibrati. La panna da consumo si presenta sotto diversi forme: 1) La panna al 12% almeno di grasso, o crema leggera (corrisponde alla panna da caffè) 2) La panna al 30% almeno di grasso, è adatta particolarmente alla cucina ed alla pasticceria; il più spesso è pastorizzata e maturata dopo un inoculo si streptococchi lattici; acquista così un aroma in cui predomina il diacetile e la sua viscosità aumenta notevolmente; inoltre, l acidità sviluppata fornisce una protezione contro altri microrganismi che potrebbero essere pericolosi. 3) La panna sotto pressione, viene confezionata in recipienti sigillati, con del protossido di azoto puro; uno stabilizzatore, la gelatina, può essere aggiunto (0,1%), così come dello zucchero normale (15%) ed una sostanza aromatica naturale. 4) La panna sterilizzata può essere leggera o al 30%. 5) La panna montata viene accresciuta in volume per incorporazione di aria; il volume finale non deve superare di 3,5 volte il volume iniziale (tasso di aumento del volume). 6) La panna cruda è spesso ricca di microrganismi dubbi o pericolosi. Sia che si tratti di panna leggera, di panna spessa o ancora di panna per i gelati, si pongono gli stessi problemi igienici del latte di consumo; la pastorizzazione dovrebbe essere sempre considerata indispensabile. Acidificazione Questo processo di acidificazione porta alla produzione di caseina e dei coprecipitati che possono essere in seguito separati producendo i derivati azotati con particolari proprietà funzionali. Nell industria vengono utilizzati tre tipi di caseina, secondo il modo di preparazione: 1) La caseina acida che viene preparata industrialmente per acidificazione a ph 4,6 del latte scremato. Il precipitato viene lavato più volte con acqua allo scopo di eliminare il lattosio ed i sali minerali; la caseina viene in seguito essiccata con aria calda o utilizzata direttamente in forma umida per preparare il caseinato. Per la precipitazione si usa più spesso l acido cloridrico. 2) La caseina lattica viene preparata per acidificazione del latte scremato con fermenti lattici che si sviluppano nella massa 3) La caseina presamica viene precipitata per azione del caglio sul latte scremato, come nel caso della lavorazione dei formaggi magri. L automatizzazione degli impianti di produzione, ha portato un evoluzione verso la produzione continua della caseina e per questo motivo, oggi la caseina acida è quella che domina il mercato. In effetti, la caseina lattica richiede un tempo di coagulazione troppo lungo e la caseina Pagina 5 di 7

6 presamica, benché possa essere prodotta in continuo, è in diminuzione, perché la sua qualità non permette un utilizzazione universale. La caseina presamica è usata in salumificio dove esercita il ruolo di legante, in particolare per la produzione delle salsicce. Un caseinato è una caseina resa solubile per aggiunta di alcali. La soluzione viene essiccata con il procedimento Spray o su cilindri. Gli alcali usati sono la soda e la calce, e, in minor grado, il potassio e l ammoniaca. La preparazione di caseinato richiede alcune precauzioni, perché la caseina in soluzione concentrata in presenza di alcuni cationi (Ca in particolar modo) può subire il fenomeno di formazione di gel in certe condizioni di ph e di temperatura. Il caseinato di sodio é il più utilizzato, il caseinato di calcio, viene usato contemporaneamente nelle preparazioni farmaceutiche e come ingrediente alimentare. Il tenore in calcio è limitato verso l 1,0 e l 1,5%. Un coprecipitato, è un prodotto risultante dalla precipitazione simultanea della caseina e delle proteine del siero. Questa produzione permette di estrarre al massimo le proteine del latte scremato, circa il 96%. I caseinati sono utilizzati nell industria alimentare per tre ragioni principali: costituiscono un interessante apporto proteico, sia per il loro valore nutritivo sia per il loro costo possiedono un potere emulsionante superiore a quello della maggior parte degli altri emulsionanti utilizzati nell industria alimentare permettono una certa ritenzione d acqua nei prodotti cotti. Caseificazione acida o presamica: siero e formaggio La quantità di siero disponibile nel mondo è considerevole: rappresenta più dell 80% del latte destinato al caseificio. E un prodotto ingombrante; la sua eliminazione e/o utilizzo è uno dei maggiori problemi dell industria lattiero-casearia. Tutti coloro che hanno seriamente contribuito allo studio del siero, sono unanimi nelle loro conclusioni. Non è un sottoprodotto, ma un prodotto derivato dell industria lattiero-casearia. I suoi costituenti possiedono un valore nutritivo elevato e presentano attitudini funzionali molto interessanti a livello dell industria alimentare. La maggior parte del siero lavorato industrialmente viene ancora trasformato in polvere di quattro qualità principali ed in lattosio: 1) siero dolce: l essiccamento pone pochi problemi se si ha cura di lasciare un intervallo dopo l uscita dall evaporatore per favorire l inizio della cristallizzazione del lattosio. 2) siero acido: essiccazione più delicata; è più contaminato e aggressivo; il trattamento termico necessario rende le proteine idrofobe. 3) siero demineralizzato: per elettrodialisi o per scambio di ioni; molto facile da essiccare. 4) siero delattosato: parzialmente (a ¾); a causa del forte trattamento termico e del tenore in proteine e minerali difficile da essiccare. I formaggi invece, rappresentano una forma di conservazione dei due costituenti insolubili del latte, caseina e grasso; si ottengono per coagulazione del latte seguita dallo spurgo durante il quale il siero si separa dalla cagliata. Il siero trascina la maggior parte dell acqua e dei costituenti solubili del latte, mentre una piccola parte resta imprigionata nella cagliata. La definizione legale del formaggio precisa che il prodotto subisce una fermentazione; in effetti esso subisce almeno la fermentazione lattica. Il formaggio magro viene ottenuto a partire dal latte scremato. I formaggi sono alimenti universali. Vengono prodotti in quasi tutte le regioni del globo a partire dal latte di diverse specie di mammiferi. I formaggi vengono annoverati tra i migliori alimenti dell uomo, non solo a causa del loro notevole valore nutritivo (sostanza azotate sotto diverse forme grasso, calcio, fosforo ecc ), ma anche per le qualità organolettiche estremamente varie che essi possiedono. Le caratteristiche di un tipo di formaggio non sono determinate da un piccolo numero di fattori, come nel caso del burro. Sono la risultante dell influenza di fattori numerosi ed interdipendenti, di cui i principali sono, oltre alla composizione del latte, i seguenti: Pagina 6 di 7

7 fattori microbiologici: composizione della microflora considerata sotto il suo aspetto dinamico, microflore associate e microflore successive fattori biochimici: concentrazione e proprietà degli enzimi coagulanti, principalmente il caglio ed i batteri lieviti e muffe fattori fisici e fisico-chimici: temperature, ph, Eh, effetti osmotici fattori chimici: proporzione del calcio trattenuto nella cagliata, tenore in acqua ed in sali, composizione dell atmosfera (umidità, CO 2, ammoniaca) fattori meccanici: taglio, agitazione, macinazione, impastamento, che riducono o accentuano gli effetti dei fattori precedenti Di fondamentale importanza, tutto ciò premesso è la materia prima, latte. Il latte liquido naturale, intero o parzialmente scremato, resta la materia prima più usata per la lavorazione dei formaggi, ma il progresso tecnico e le esigenze socio-economiche tendono a diversificare il prodotto sottoposto alla coagulazione: latte intero latte arricchito in grasso (per formaggi extra grassi) latte arricchito in proteine del siero (procedimento Centri Whey) latte concentrato e retentato dell ultrafiltrazione latte in polvere (ricostituito) latte scremato, latticello. Il latte di vacca è di gran lunga il più usato, ma produzioni di notevole importanza vengono fatte a partire dal latte di pecora, di capra e di bufala. Pagina 7 di 7

BURRO. Produzione. Estrazione della crema dal latte (3.5 40%); E un concentrato della frazione lipidica del latte

BURRO. Produzione. Estrazione della crema dal latte (3.5 40%); E un concentrato della frazione lipidica del latte BURRO Burro: Prodotto ottenuto dalla crema ricavata dal latte o dal siero di latte di vacca, nonché dalla miscela dei due indicati prodotti che risponde ai requisiti chimici, fisici ed organolettici (L1526/56

Dettagli

LE CARATTERISTICHE DEL LATTE IN POLVERE PER LO SVEZZAMENTO DELLE VITELLE DA RIMONTA. Alberton dr.antonio Medico veterinario libero professionista

LE CARATTERISTICHE DEL LATTE IN POLVERE PER LO SVEZZAMENTO DELLE VITELLE DA RIMONTA. Alberton dr.antonio Medico veterinario libero professionista LE CARATTERISTICHE DEL LATTE IN POLVERE PER LO SVEZZAMENTO DELLE VITELLE DA RIMONTA Alberton dr.antonio Medico veterinario libero professionista Fontane di Villorba 25.06.2005 I COMPONENTI DI UN LATTE

Dettagli

Generalità e definizione Il nome burro è riservato al prodotto ottenuto dalla crema ricavata dal latte o dal siero di latte di vacca.

Generalità e definizione Il nome burro è riservato al prodotto ottenuto dalla crema ricavata dal latte o dal siero di latte di vacca. IL Burro Generalità e definizione Il nome burro è riservato al prodotto ottenuto dalla crema ricavata dal latte o dal siero di latte di vacca. Il burro si può considerare un concentrato della frazione

Dettagli

Le principali novità nell etichettatura del latte e dei derivati lattiero-caseari. Graziella Lasi. Bologna, 03 ottobre 2014

Le principali novità nell etichettatura del latte e dei derivati lattiero-caseari. Graziella Lasi. Bologna, 03 ottobre 2014 Bologna, 03 ottobre 2014 Le principali novità nell etichettatura del latte e dei derivati lattiero-caseari Graziella Lasi Resp. Consumer Care, Leg.Alimentare, Nutr, Com. medico-scient. Gruppo GRANAROLO

Dettagli

DISTILLAZIONE: PREMESSE

DISTILLAZIONE: PREMESSE DISTILLAZIONE: PREMESSE PROCESSO DI ELEZIONE NELLA PREPARAZIONE DI ACQUA PER PREPARAZIONI INIETTABILI PROCESSO GENERALMENTE APPLICATO COME STADIO FINALE DI PURIFICAZIONE AD UN ACQUA GIA TRATTATA IL TIPO

Dettagli

PROGETTO per la rappresentazione della produzione della Mozzarella di Bufala Scuola: Istituto Comprensivo Statale Amaseno/Scuola Primaria

PROGETTO per la rappresentazione della produzione della Mozzarella di Bufala Scuola: Istituto Comprensivo Statale Amaseno/Scuola Primaria Associazione SERAF Regione Lazio Istituto di Ricerca sulla Formazione-Intervento Progetto EUREKA Uno PROGETTO per la rappresentazione della produzione della Mozzarella di Bufala Scuola: Istituto Comprensivo

Dettagli

DETERMINAZIONE DEL TENORE DI MATERIA SECCA (% p/p)

DETERMINAZIONE DEL TENORE DI MATERIA SECCA (% p/p) DETERMINAZIONE DEL TENORE DI MATERIA SECCA (% p/p) Il contenuto della materia secca varia in base al tipo di latte; quello vaccino é compreso tra 11 e 13 % p/p. Apparecchiature: Bilancia analitica (0,1

Dettagli

Obiettivi del presente piano sono la raccolta ordinata di dati statisticamente significativi in merito a:

Obiettivi del presente piano sono la raccolta ordinata di dati statisticamente significativi in merito a: Programma di verifica della qualità microbiologica del latte e dell efficacia dei processi di trattamento termico del latte destinato alla caseificazione 2013-2015 OBIETTIVO: verificare il rispetto dei

Dettagli

QUALITÀ E TRATTAMENTO DELL ACQUA DEL CIRCUITO CHIUSO

QUALITÀ E TRATTAMENTO DELL ACQUA DEL CIRCUITO CHIUSO QUALITÀ E TRATTAMENTO DELL ACQUA DEL CIRCUITO CHIUSO (PARTE 1) FOCUS TECNICO Gli impianti di riscaldamento sono spesso soggetti a inconvenienti quali depositi e incrostazioni, perdita di efficienza nello

Dettagli

Bozza UNI Riproduzione riservata

Bozza UNI Riproduzione riservata DATI DI COPERTINA E PREMESSA DEL PROGETTO U59099510 Yogurt con aggiunta di altri ingredienti alimentari Definizione, composizione e caratteristiche Yogurt and yogurt with addition of food ingredients Definition,

Dettagli

ENOPIU S.R.L. Loc. Boglietto Via Canelli n 106 14055 Costigliole D Asti (AT) PIANO HACCP SEZIONE 1. Descrizione del processo produttivo

ENOPIU S.R.L. Loc. Boglietto Via Canelli n 106 14055 Costigliole D Asti (AT) PIANO HACCP SEZIONE 1. Descrizione del processo produttivo ENOPIU S.R.L. PIANO HACCP SEZIONE 1 Descrizione del processo produttivo La ditta si occupa di imbottiglia a domicilio con materiali forniti esclusivamente dal cliente (vino tappi etichette cartoni). Le

Dettagli

L IMPORTANZA DELLE TEMPERATURE

L IMPORTANZA DELLE TEMPERATURE Regione Piemonte - Direzione Sanità Pubblica L IMPORTANZA DELLE TEMPERATURE 1 E fondamentale imparare a gestire correttamente le diverse temperature Tenere sempre conto della pezzatura dell alimento Evitare

Dettagli

Università degli Studi di Catania Dipartimento di Metodologie Fisiche e Chimiche per l Ingegneria

Università degli Studi di Catania Dipartimento di Metodologie Fisiche e Chimiche per l Ingegneria Università degli Studi di Catania Dipartimento di Metodologie Fisiche e Chimiche per l Ingegneria Corso di laurea in Ingegneria Meccanica Corso di Tecnologie di Chimica Applicata LA CORROSIONE Nei terreni

Dettagli

ESTRAZIONE DELL OLIO ESSICCAZIONE DECORTICAZIONE ESTRAZIONE CON SOLVENTE RISCALDAMENTO ESTRAZIONE PER PRESSATURA FARINE RETTIFICA

ESTRAZIONE DELL OLIO ESSICCAZIONE DECORTICAZIONE ESTRAZIONE CON SOLVENTE RISCALDAMENTO ESTRAZIONE PER PRESSATURA FARINE RETTIFICA LI DI SEMI Numerose specie vegetali hanno semi o frutti oleosi; l olio di semi può essere destinato all industria alimentare (previa raffinazione), all industria cosmetica, farmaceutica, chimica; il residuo

Dettagli

Il caffè si ottiene dalla macinazione dei chicchi di una pianta del genere COFFEA. Le più utilizzate sono:

Il caffè si ottiene dalla macinazione dei chicchi di una pianta del genere COFFEA. Le più utilizzate sono: IL CAFFE Il caffè si ottiene dalla macinazione dei chicchi di una pianta del genere COFFEA. Le più utilizzate sono: COFFEA ARABICA (più pregiata) : da origine a caffè meno amaro di quello ottenuto dalla

Dettagli

Regole della mano destra.

Regole della mano destra. Regole della mano destra. Macchina in continua con una spira e collettore. Macchina in continua con due spire e collettore. Macchina in continua: schematizzazione di indotto. Macchina in continua. Schematizzazione

Dettagli

FORMAGGI DELLA TUSCIA VITERBESE MODALITA DI OTTENIMENTO DELLA LICENZA D USO DEL MARCHIO COLLETTIVO TUSCIA VITERBESE

FORMAGGI DELLA TUSCIA VITERBESE MODALITA DI OTTENIMENTO DELLA LICENZA D USO DEL MARCHIO COLLETTIVO TUSCIA VITERBESE CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI VITERBO FORMAGGI DELLA TUSCIA VITERBESE Aprile 2012 Disposizioni generali Il presente Regolamento riporta le norme e le procedure necessarie per

Dettagli

Cultura generale. per tutti i produttori di ghiaccio. Qualità dell acqua / qualità del ghiaccio. www.krebastore.com

Cultura generale. per tutti i produttori di ghiaccio. Qualità dell acqua / qualità del ghiaccio. www.krebastore.com Qualità dell acqua / qualità del ghiaccio Il ghiaccio, un potenziale concentratore di batteri Cultura generale È evidente che un cubetto o una scaglia di ghiaccio concentra al suo interno tutti gli odori

Dettagli

TECNICHE DI BASE PER LA SEPARAZIONE DEI COMPONENTI DI UNA MISCELA

TECNICHE DI BASE PER LA SEPARAZIONE DEI COMPONENTI DI UNA MISCELA TECNICHE DI BASE PER LA SEPARAZIONE DEI COMPONENTI DI UNA MISCELA CENTRIFUGAZIONE La centrifugazione è un processo che permette di separare una fase solida immiscibile da una fase liquida o due liquidi

Dettagli

BI-O.K. STEAM INDICATORE BIOLOGICO per il controllo dei processi di sterilizzazione con vapore saturo

BI-O.K. STEAM INDICATORE BIOLOGICO per il controllo dei processi di sterilizzazione con vapore saturo BI-O.K. STEAM INDICATORE BIOLOGICO per il controllo dei processi di sterilizzazione con vapore saturo INTRODUZIONE PROPPER BI-OK è un sistema per il controllo biologico dei cicli di sterilizzazione con

Dettagli

Il sistema monetario

Il sistema monetario Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti

Dettagli

Mini-impianto di Produzione Prodotti Lattiero-caseari

Mini-impianto di Produzione Prodotti Lattiero-caseari I Obiettivo L'obiettivo principale è fornire una linea di produzione completa e versatile per la lavorazione dei prodotti lattiero-caseari che sia facile da trasportare e da installare. Sarà disponibile

Dettagli

ANALISI del LATTE. Comunque, come tutti i prodotti

ANALISI del LATTE. Comunque, come tutti i prodotti ANALISI del LATTE Le centrali del latte e gli stabilimenti di trattamento sono dotati di laboratorio in cui viene analizzato il latte in entrata ed il latte in uscita. Le analisi devono: Comunque, come

Dettagli

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale

Dettagli

MATERIA: tutto ciò che ha una MASSA, occupa un VOLUME e ha ENERGIA

MATERIA: tutto ciò che ha una MASSA, occupa un VOLUME e ha ENERGIA La materia La materia MATERIA: tutto ciò che ha una MASSA, occupa un VOLUME e ha ENERGIA Il mondo che ci circonda è costituito da materia. La chimica studia le proprietà della materia e i suoi cambiamenti.

Dettagli

Acidi e basi. HCl H + + Cl - (acido cloridrico) NaOH Na + + OH - (idrossido di sodio; soda caustica)

Acidi e basi. HCl H + + Cl - (acido cloridrico) NaOH Na + + OH - (idrossido di sodio; soda caustica) Acidi e basi Per capire che cosa sono un acido e una base dal punto di vista chimico, bisogna riferirsi ad alcune proprietà chimiche dell'acqua. L'acqua, sia solida (ghiaccio), liquida o gassosa (vapore

Dettagli

1. Il decreto Legislativo 155/97

1. Il decreto Legislativo 155/97 CAPITOLO III IL SISTEMA H.A.C.C.P. 1. Il decreto Legislativo 155/97 Il Decreto Legislativo 155/97 stabilisce le regole generali che devono essere osservate da tutti i produttori e responsabili della filiera

Dettagli

REGOLAMENTO (CE) N. 79/2005 DELLA COMMISSIONE

REGOLAMENTO (CE) N. 79/2005 DELLA COMMISSIONE L 16/46 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 20.1.2005 REGOLAMENTO (CE) N. 79/2005 DELLA COMMISSIONE del 19 gennaio 2005 che attua il regolamento (CE) n. 1774/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio

Dettagli

a cura di : Gaia,Giulia, Lorenzo e Simone 2^ B ( LA MIGLIORE)

a cura di : Gaia,Giulia, Lorenzo e Simone 2^ B ( LA MIGLIORE) a cura di : Gaia,Giulia, Lorenzo e Simone 2^ B ( LA MIGLIORE) I grassi nella piramide alimentare Forniscono molta ENERGIA!!! Danno gusto al cibo Trasportano alcune vitamine o LIPIDI Però se se ne mangiano

Dettagli

DEUMIDIFICATORI PER CELLE FRIGO

DEUMIDIFICATORI PER CELLE FRIGO DEUMIDIFICATORI PER CELLE FRIGO Tecnoklima s.r.l. Via Della Repubblica, 1 40050 Granarolo dell'emilia (BO) P. IVA 02608511206 Telefono 0516056846-0516066593 Fax 051761367 info@tecnoklima.eu Sulla base

Dettagli

Domande a scelta multipla 1

Domande a scelta multipla 1 Domande a scelta multipla Domande a scelta multipla 1 Rispondete alle domande seguenti, scegliendo tra le alternative proposte. Cercate di consultare i suggerimenti solo in caso di difficoltà. Dopo l elenco

Dettagli

Essiccatori ad adsorbimento rigenerati a caldo

Essiccatori ad adsorbimento rigenerati a caldo Essiccatori ad adsorbimento rigenerati a caldo Soluzioni di sistemi innovativi Perché l aria compressa pulita e asciutta è importante In quasi tutti i settori dell industria l aria compressa è uno strumento

Dettagli

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali DIPARTIMENTO SANITA PUBBLICA VETERINARIA, NUTRIZIONE E SICUREZZA ALIMENTI DIREZIONE GENERALE SICUREZZA ALIMENTI E NUTRIZIONE Elementi informativi

Dettagli

Sistema di filtrazione abbinato ad una pompa del vuoto. Sistema semplice per la filtrazione

Sistema di filtrazione abbinato ad una pompa del vuoto. Sistema semplice per la filtrazione Filtrazione: definizioni La FILTRAZIONE è un comune metodo di separazione basato sul seguente principio: le particelle più piccole di una determinata dimensione passano attraverso i pori di un filtro,

Dettagli

Soluzioni per il risparmio idrico per i WC

Soluzioni per il risparmio idrico per i WC Soluzioni per il risparmio idrico per i WC Per un utenza standard di tipo residenziale che utilizza cassette di risciacquo di tipo convenzionale (da 9 a 12 litri per risciacquo), il 30% dei consumi di

Dettagli

Denominazione Corso:

Denominazione Corso: CODICE: 254 Addetto all approvvigionamento della cucina, conservazione delle materie prime e realizzazione di preparazioni di base Opera nelle diverse aziende della ristorazione commerciale e collettiva.

Dettagli

Tecnologia e caratterizzazione dei prodotti lattiero-caseari Parte 3 La panna, il burro, lo yogurt. ZEPPA G. Università degli Studi di Torino

Tecnologia e caratterizzazione dei prodotti lattiero-caseari Parte 3 La panna, il burro, lo yogurt. ZEPPA G. Università degli Studi di Torino Tecnologia e caratterizzazione dei prodotti lattiero-caseari Parte 3 La panna, il burro, lo yogurt ZEPPA G. Università degli Studi di Torino LATTE ALIMENTARE LATTE CRUDO DERIVATI DEL LATTE LATTE PASTORIZZATO

Dettagli

MODULO 3 - LA MATERIA: COMPOSIZIONE E TRASFORMAZIONI

MODULO 3 - LA MATERIA: COMPOSIZIONE E TRASFORMAZIONI MODULO 3 - LA MATERIA: COMPOSIZIONE E TRASFORMAZIONI La materia è tutto ciò che ha una massa, energia e occupa spazio, cioè ha un volume; essa si classifica in base alla sua composizione chimica ed in

Dettagli

Sostenibilità. I Vantaggi degli Imballaggi Metallici. Associazione Nazionale fra i Fabbricanti Imballaggi Metallici ed Affini

Sostenibilità. I Vantaggi degli Imballaggi Metallici. Associazione Nazionale fra i Fabbricanti Imballaggi Metallici ed Affini Sostenibilità I Vantaggi degli Imballaggi Metallici Associazione Nazionale fra i Fabbricanti Imballaggi Metallici ed Affini La Sostenibilità è definita come Andare incontro alle necessità delle generazioni

Dettagli

Appunti del modulo di tecnologia lattiero-casearia

Appunti del modulo di tecnologia lattiero-casearia Appunti del modulo di tecnologia lattiero-casearia Parte 2 - Il latte alimentare ZEPPA G. Università degli Studi di Torino LATTE ALIMENTARE LATTE CRUDO DERIVATI DEL LATTE LATTE PASTORIZZATO LATTE MICROFILTRATO

Dettagli

Alto livello igienico

Alto livello igienico La separazione fra aree che necessitano livelli igienici diversi viene definita zoning. Lo studio del zoning diventa molto importante nella prevenzione contro l entrata di potenziali contaminanti in specifiche

Dettagli

AUSILABTM Una gamma completa di detergenti per il lavaggio di vetreria

AUSILABTM Una gamma completa di detergenti per il lavaggio di vetreria AUSILAB Una gamma completa di detergenti per il lavaggio di vetreria CARLO ERBA Reagents Partner nelle scelte del Professionista di Laboratorio in Ricerca, Sanità e Industria CARLO ERBA Reagents, un brand

Dettagli

( x) ( x) 0. Equazioni irrazionali

( x) ( x) 0. Equazioni irrazionali Equazioni irrazionali Definizione: si definisce equazione irrazionale un equazione in cui compaiono uno o più radicali contenenti l incognita. Esempio 7 Ricordiamo quanto visto sulle condizioni di esistenza

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Trattamenti industriali e rintracciabilità

Trattamenti industriali e rintracciabilità Il Divulgatore n 4/2009 LATTE ALIMENTARE Trattamenti industriali e rintracciabilità Pastorizzazione, microfiltrazione, sterilizzazione Un excursus sui trattamenti cui è sottoposto il latte alimentare,

Dettagli

CALCOLO DEL VOLUME DI GAS NECESSARIO PER IL LAVAGGIO DEI FORNI AD ATMOSFERA CONTROLLATA

CALCOLO DEL VOLUME DI GAS NECESSARIO PER IL LAVAGGIO DEI FORNI AD ATMOSFERA CONTROLLATA CALCOLO DEL VOLUME DI GAS NECESSARIO PER IL LAVAGGIO DEI FORNI AD ATMOSFERA CONTROLLATA Elio Gianotti. Trattamenti Termici Ferioli & Gianotti. Rivoli To Una domanda, peraltro molto semplice, che può però

Dettagli

-assicurare il fabbisogno plastico necessario alla riparazione protezione e ricambio dei tessuti.

-assicurare il fabbisogno plastico necessario alla riparazione protezione e ricambio dei tessuti. Il principali compiti derivanti dall assunzione periodica di cibo sono: -assicurare il giusto fabbisogno energetico necessario alla vita ed all attività muscolare (tenendo conto che entrate ed uscite devono

Dettagli

Si filtra il materiale per lasciar passare l'acido nucleico e trattenere i residui cellulari.

Si filtra il materiale per lasciar passare l'acido nucleico e trattenere i residui cellulari. Titolo : Estrazione del DNA dal kiwi PROCEDURA Una delle prime operazioni da compiere è quella di frammentare il frutto in modo da separare il più possibile le cellule fra loro per esporle all'azione del

Dettagli

La base di partenza per la maggior parte dei processi produttivi di materiali ceramici sono le sospensioni. Queste si ottengono dalla miscelazione di

La base di partenza per la maggior parte dei processi produttivi di materiali ceramici sono le sospensioni. Queste si ottengono dalla miscelazione di La base di partenza per la maggior parte dei processi produttivi di materiali ceramici sono le sospensioni. Queste si ottengono dalla miscelazione di un solido (polvere) che diverrà il ceramico, con un

Dettagli

I Microrganismi. Associazione di Promozione Sociale Cucinaverarte No profit Organization Area Educational. Relatore: Nicola Bruno prof.

I Microrganismi. Associazione di Promozione Sociale Cucinaverarte No profit Organization Area Educational. Relatore: Nicola Bruno prof. Associazione di Promozione Sociale Cucinaverarte No profit Organization Area Educational I Microrganismi Relatore: Nicola Bruno prof. Casadei mail: nicola.casadei@cucinaverarte.eu Per uso personale e di

Dettagli

IL DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione

IL DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione FOCUS TECNICO IL DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione CRITERI DI CALCOLO DELLA PORTATA DI PROGETTO Lo scopo principale del dimensionamento di una rete idrica è quello di assicurare

Dettagli

Disciplinare Tecnico di Produzione

Disciplinare Tecnico di Produzione Disciplinare Tecnico di Produzione Disciplinare Tecnico di Produzione di ArtiGelato Gelato Artigianale Tradizionale Garantito Tipo di prodotto Gelato artigianale. Denominazione del prodotto ARTIGELATO

Dettagli

I GRUPPI TRANSFRONTALIERI.

I GRUPPI TRANSFRONTALIERI. I GRUPPI TRANSFRONTALIERI. 1. Premessa. Per effetto della globalizzazione dei mercati è sempre più frequente la creazione di gruppi transfrontalieri, di gruppi cioè in cui le diverse imprese sono localizzate

Dettagli

La valutazione del rischio chimico

La valutazione del rischio chimico La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,

Dettagli

TESTO. Art. 2. Sono abrogati i decreti ministeriali 10 gennaio 1950 e 2 agosto 1956. ALLEGATO

TESTO. Art. 2. Sono abrogati i decreti ministeriali 10 gennaio 1950 e 2 agosto 1956. ALLEGATO Decreto del Presidente della Repubblica n 1208 del 05/09/1966 Modifiche alla vigente disciplina normativa in materia di apparecchi di alimentazione per generatori di vapore aventi potenzialità specifica

Dettagli

IL LATTE. Le femmine dei mammiferi cominciano a produrre latte al termine della gravidanza in seguito a stimoli neuroendocrini.

IL LATTE. Le femmine dei mammiferi cominciano a produrre latte al termine della gravidanza in seguito a stimoli neuroendocrini. IL LATTE DEFINIZIONE GENERALE Per latte alimentare si intende il prodotto ottenuto dalla mungitura regolare, ininterrotta e completa di animali in buono stato di salute e di nutrizione. Le femmine dei

Dettagli

Energia nelle reazioni chimiche. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti

Energia nelle reazioni chimiche. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti Energia nelle reazioni chimiche Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti VIDEO Introduzione (I) L energia chimica è dovuta al particolare arrangiamento degli atomi nei composti chimici e le varie forme di

Dettagli

MINIDATA LOGGER SERIE PICOVACQ

MINIDATA LOGGER SERIE PICOVACQ MINIDATA LOGGER SERIE PICOVACQ Tramite questi data logger è possibile effettuare un monitoraggio del processo termico al fine di migliorarlo (diminuire tempi di riscaldamento e quindi risparmiare risorse,

Dettagli

Pecorino Toscano protagonista nel tempo di un arte antica

Pecorino Toscano protagonista nel tempo di un arte antica Abbazia di Spineto via Molino di Spineto,8 Sarteano (SI) 13 settembre 2014 Giornata di Studio Il Pecorino Toscano e Sardo- Due esperienze a confronto in terra di Siena Pecorino Toscano protagonista nel

Dettagli

Tecniche di isolamento

Tecniche di isolamento Tecniche di isolamento Considerazioni generali Spesso il primo passo verso un isolamento di successo è quello di imitare le condizioni ambientali in cui vive l organismo. Ad esempio per alghe marine che

Dettagli

OSPEDALE DI CARITA Corso G. Marconi n. 30 12030 Sanfront CN

OSPEDALE DI CARITA Corso G. Marconi n. 30 12030 Sanfront CN PROVA SCRITTA CONCORSO PUBBLICO PER N. 1 POSTO DI ADDETTO ALLA CUCINA PROVA N. 2 (Crocettare la risposta esatta delle domande dalla n. 1 alla n. 20 e fornire una risposta sintetica ed esauriente alle domande

Dettagli

!!!!!!!!! DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DEL PANETTONE TIPICO DELLA TRADIZIONE ARTIGIANA MILANESE! 1

!!!!!!!!! DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DEL PANETTONE TIPICO DELLA TRADIZIONE ARTIGIANA MILANESE! 1 DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DEL PANETTONE TIPICO DELLA TRADIZIONE ARTIGIANA MILANESE 1 Articolo 1. Denominazione La denominazione di Panettone Tipico della Tradizione Artigiana Milanese è riservata al prodotto

Dettagli

Controllo e autocontrollo nella filiera lattiero casearia

Controllo e autocontrollo nella filiera lattiero casearia Controllo e autocontrollo nella filiera lattiero casearia Che cos è l Autocontrollo? L Autocontrollo è un obbligo di legge.. per tutte le Aziende alimentari di realizzarlo; per le Autorità Sanitarie competenti

Dettagli

Telme, obiettivo. c o m b i n a t e

Telme, obiettivo. c o m b i n a t e PASTOGEL 3-6 PASTOGEL Display multilingue con 14 cicli preimpostati e 10 cicli di produzione programmabili per ricette specifiche. Tempi e temperature regolabili permettono di soddisfare qualsiasi esigenza

Dettagli

Il Latte La salute in un bicchiere

Il Latte La salute in un bicchiere Il Latte La salute in un bicchiere Il latte presso i vari popoli In ogni angolo del mondo, per i neonati dei mammiferi il latte è il primo ed unico alimento. I vari popoli della terra per assicurare costante

Dettagli

Impiego in laboratorio

Impiego in laboratorio Impiego in laboratorio Sommario Velcorin Impiego in laboratorio Pagina 3 5 Introduzione Pagina 3 Misure precauzionali Pagina 3 Procedimento (metodo sensoriale) Pagina 4 Procedimento (metodo microbiologico)

Dettagli

REGOLAMENTO (CE) N. 183/2005 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

REGOLAMENTO (CE) N. 183/2005 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO REGOLAMENTO (CE) N. 183/2005 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 12 gennaio 2005 che stabilisce requisiti per l igiene dei mangimi Regolamento 183/2005 Applicazione sul territorio regionale L applicazione

Dettagli

L utilizzo dei derivati del siero nell industria alimentare

L utilizzo dei derivati del siero nell industria alimentare L utilizzo dei derivati del siero nell industria alimentare Nicolas Depuydt Sardegna, Venerdi 28 Novembre 2008 1 Parametri chimico-fisici del siero SIERO DI GRANA LATTE VACCINO SIERO DI PECORINO LATTE

Dettagli

Consworld. di Savoi Massimo. L unica Soluzione Globale per il Siero del Latte. newhey. destinata a tutti i Caseifici. In collaborazione con :

Consworld. di Savoi Massimo. L unica Soluzione Globale per il Siero del Latte. newhey. destinata a tutti i Caseifici. In collaborazione con : L unica Soluzione Globale per il Siero del Latte newhey destinata a tutti i Caseifici In collaborazione con : Ing.E.Vezzadini& C srl Nòrea Pancolini srl COSA SI OTTIENE DAL SIERO DEL LATTE PANNA BURRO

Dettagli

La combustione. Docente: prof.ssa Lobello Carmela

La combustione. Docente: prof.ssa Lobello Carmela La combustione Percorso didattico realizzato dalla classe II D Istituto d Istruzione secondaria di I grado S Francesco d Assisi Francavilla Fontana (Br) Docente: prof.ssa Lobello Carmela Perché la combustione?

Dettagli

Il concetto di valore medio in generale

Il concetto di valore medio in generale Il concetto di valore medio in generale Nella statistica descrittiva si distinguono solitamente due tipi di medie: - le medie analitiche, che soddisfano ad una condizione di invarianza e si calcolano tenendo

Dettagli

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro.

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. PREMESSA: Anche intuitivamente dovrebbe a questo punto essere ormai chiaro

Dettagli

TRASFORMAZIONE DEGLI ORTAGGI. Prodotti freschi pronti al consumo (quarta gamma) Prodotti freschi ed elaborati congelati (terza e quarta gamma)

TRASFORMAZIONE DEGLI ORTAGGI. Prodotti freschi pronti al consumo (quarta gamma) Prodotti freschi ed elaborati congelati (terza e quarta gamma) TRASFORMAZIONE DEGLI ORTAGGI Prodotti freschi pronti al consumo (quarta gamma) Prodotti freschi ed elaborati congelati (terza e quarta gamma) Prodotti in scatola o in vasetto (quarta gamma) CONSERVE PRODOTTI

Dettagli

Il processo di stagionatura «dry aged»

Il processo di stagionatura «dry aged» Una gioia per il palato Il processo di stagionatura «dry aged» I nostri specialisti esperti scelgono con grande cura i pezzi di carne da destinare alla produzione che recherà il marchio «Swiss Gourmet

Dettagli

I collettori solari termici

I collettori solari termici I collettori solari termici a cura di Flavio CONTI, ing. LUVINATE (Varese) Tel. 0332 821398 Collettori solari a BASSA temperatura I collettori solari a bassa temperatura utilizzati normalmente negli impianti

Dettagli

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 COSTRUIRE SERRAMENTI IN PVC CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 1 La norma europea rivolta alla definizione delle caratteristiche dei profili in PVC per finestre

Dettagli

PRODUZIONE DI MANGIMI DA PROCESSI FERMENTATIVI DI OLI ESAUSTI

PRODUZIONE DI MANGIMI DA PROCESSI FERMENTATIVI DI OLI ESAUSTI PRODUZIONE DI MANGIMI DA PROCESSI FERMENTATIVI DI OLI ESAUSTI Per questa sperimentazione si è utilizzato l olio esausto come substrato per processi fermentativi, ovvero trasformazione di materiale organico

Dettagli

La marcature CE della Calce da Costruzione

La marcature CE della Calce da Costruzione La marcature CE della Calce da Costruzione Andrea Rattazzi In Italia la marcatura CE per la calce da costruzione di calce è obbligatoria. Questo articolo presenta una panoramica della norma UN EN 459-1:2002

Dettagli

Latte e prodotti lattiero caseari

Latte e prodotti lattiero caseari Latte e prodotti lattiero caseari Il latte rappresenta il primo alimento per l uomo e, per le sue caratteristiche nutrizionali comprese quelle dei suoi derivati si conferma come uno dei prodotti fondamentali

Dettagli

Pagina 19. Sigla/Firma 4. OBIETTIVI DEL PROGETTO - 1

Pagina 19. Sigla/Firma 4. OBIETTIVI DEL PROGETTO - 1 4. OBIETTIVI DEL PROGETTO - 1 Obiettivo generale del progetto proposto dall ATS Aziende Casearie Riunite è definire e validare interventi di innovazione precompetitiva dei processi di produzione della

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA

LA CORRENTE ELETTRICA L CORRENTE ELETTRIC H P h Prima che si raggiunga l equilibrio c è un intervallo di tempo dove il livello del fluido non è uguale. Il verso del movimento del fluido va dal vaso a livello maggiore () verso

Dettagli

L etichetta del cacao e del cioccolato

L etichetta del cacao e del cioccolato L etichetta del cacao e del cioccolato La normativa vigente (All. I, d.lgs. n. 178/2003) definisce per i prodotti di cacao e di cioccolato le seguenti denominazioni di vendita: 1. Burro di cacao. Sostanza

Dettagli

Requisiti generali per la produzione di latte alimentare

Requisiti generali per la produzione di latte alimentare Il latte alimentare Requisiti generali per la produzione di latte alimentare Il latte crudo per essere ammesso all'alimentazione umana non condizionata deve provenire: da allevamenti ufficialmente indenni

Dettagli

Misure di temperatura nei processi biotecnologici

Misure di temperatura nei processi biotecnologici Misure di temperatura nei processi biotecnologici L industria chimica sta mostrando una tendenza verso la fabbricazione di elementi chimici di base tramite processi biotecnologici. Questi elementi sono

Dettagli

Unità 3. La Conservazione degli Alimenti. Lavoriamo sulla comprensione. Università per Stranieri di Siena Livello B1 Assistenza Familiare CHIAVI

Unità 3. La Conservazione degli Alimenti. Lavoriamo sulla comprensione. Università per Stranieri di Siena Livello B1 Assistenza Familiare CHIAVI Unità 3 La Conservazione degli Alimenti CHIAVI In questa unità imparerai: a comprendere un testo che dà informazioni sul modo di conservare gli alimenti nuove parole relative ai prodotti alimentari a usare

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

Strategia della Fondazione svizzera per la promozione dell allattamento al seno

Strategia della Fondazione svizzera per la promozione dell allattamento al seno Strategia della Fondazione svizzera per la promozione dell allattamento al seno Scopo della Fondazione La persegue quale scopo la promozione dell allattamento in Svizzera, in particolare mediante un informazione

Dettagli

Progetto Lattoprelevatori. Corso per addetti al campionamento e al trasporto del latte ovino-caprino

Progetto Lattoprelevatori. Corso per addetti al campionamento e al trasporto del latte ovino-caprino Progetto Lattoprelevatori Corso per addetti al campionamento e al trasporto del latte ovino-caprino CAMPIONAMENTO Documenti di riferimento : G.U. n 90 del 16 aprile 1992: campionamento del latte crudo

Dettagli

La scuola integra culture. Scheda3c

La scuola integra culture. Scheda3c Scheda3c Gli ELEMENTI DEL CLIMA che caratterizzano le condizioni meteorologiche di una regione sono: la temperatura, la pressione atmosferica, i venti, l umidità e le precipitazioni. La temperatura è data

Dettagli

Normative sulla Tenuta dei Serramenti ad Aria, Acqua e Vento

Normative sulla Tenuta dei Serramenti ad Aria, Acqua e Vento UNI EN 12208 La tenuta all acqua di un serramento, descrive la sua capacità di essere impermeabile sotto l azione di pioggia battente e in presenza di una determinata velocità del vento. La norma, la UNI

Dettagli

La sicurezza dell acqua trattata al ristorante. IStituto Superiore di Sanità, Luca Lucentini. Milano, 08 ottobre 2015. Federata

La sicurezza dell acqua trattata al ristorante. IStituto Superiore di Sanità, Luca Lucentini. Milano, 08 ottobre 2015. Federata La sicurezza dell acqua trattata al ristorante IStituto Superiore di Sanità, Luca Lucentini Milano, 08 ottobre 2015 Federata Associazione costruttori impianti e componenti per il trattamento delle acque

Dettagli

In quanto prodotti alimentari, anche le confetture e le marmellate devono rispettare le indicazioni del decreto 109 ma in più sono soggette anche ad

In quanto prodotti alimentari, anche le confetture e le marmellate devono rispettare le indicazioni del decreto 109 ma in più sono soggette anche ad In quanto prodotti alimentari, anche le confetture e le marmellate devono rispettare le indicazioni del decreto 109 ma in più sono soggette anche ad una normativa specifica DECRETO LEGISLATIVO 20 FEBBRAIO

Dettagli

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può Sale e salute Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può causare gravi problemi alla salute. La quantità

Dettagli

REGOLAMENTO (CE) N. 401/2006 DELLA COMMISSIONE

REGOLAMENTO (CE) N. 401/2006 DELLA COMMISSIONE IT L 70/12 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 9.3.2006 REGOLAMENTO (CE) N. 401/2006 DELLA COMMISSIONE del 23 febbraio 2006 relativo ai metodi di campionamento e di analisi per il controllo ufficiale

Dettagli

Caratteristiche delle acque naturali

Caratteristiche delle acque naturali Caratteristiche delle acque naturali Acque meteoriche: contengono in soluzione i gas costituenti l atmosfera; non contengono generalmente sostanze solide ed organiche; risorsa quantitativamente marginale

Dettagli

Capitolo 26. Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S.

Capitolo 26. Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S. Capitolo 26 Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale In questa lezione Banca centrale Europea (BCE) e tassi di interesse: M D e sue determinanti; M S ed equilibrio del mercato monetario;

Dettagli

Interruttore automatico

Interruttore automatico Interruttore automatico Dimensionamento degli interruttori automatici adeguati per inverter soggetti ai fattori di influenza specifici degli impianti FV Contenuto La scelta dell interruttore automatico

Dettagli

Metodo III.1. Determinazione dell umidità. 1. Determinazione dell umidità nei fertilizzanti che non contengono sostanze volatili diverse dall acqua

Metodo III.1. Determinazione dell umidità. 1. Determinazione dell umidità nei fertilizzanti che non contengono sostanze volatili diverse dall acqua METODI III METODI DI DETERMINAZIONE DELL UMIDITA, GRANULOMETRIA, ph e SALINITA Metodo III.1 Determinazione dell umidità 1. Determinazione dell umidità nei fertilizzanti che non contengono sostanze volatili

Dettagli

LE SOLUZIONI 1.molarità

LE SOLUZIONI 1.molarità LE SOLUZIONI 1.molarità Per mole (n) si intende una quantità espressa in grammi di sostanza che contiene N particelle, N atomi di un elemento o N molecole di un composto dove N corrisponde al numero di

Dettagli

DAF - FLOTTATORI AD ARIA DISCIOLTA

DAF - FLOTTATORI AD ARIA DISCIOLTA ECOMACCHINE S.p.A. Via Vandalino 6 10095 Grugliasco (TO) Tel.: +39.0114028611 Fax: +39.0114028627 Email: ecomacchine@ecomacchine.it Web: www.ecomacchine.it DAF - FLOTTATORI AD ARIA DISCIOLTA I distributori

Dettagli