In quanto prodotti alimentari, anche le confetture e le marmellate devono rispettare le indicazioni del decreto 109 ma in più sono soggette anche ad
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- Geraldo Di Pietro
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2 In quanto prodotti alimentari, anche le confetture e le marmellate devono rispettare le indicazioni del decreto 109 ma in più sono soggette anche ad una normativa specifica
3 DECRETO LEGISLATIVO 20 FEBBRAIO 2004 n. 50 concernente le confetture, le gelatine e le marmellate di frutta, nonché la crema di marroni, destinate all alimentazione umana, il quale definisce: Confettura: è la mescolanza, portata a consistenza gelificata appropriata, di zuccheri, polpa e/o purea di una o più specie di frutta e acqua. Per gli agrumi la confettura può essere ottenuta dal frutto intero o tagliato e/o affettato. La quantità di polpa e/o purea utilizzata per la produzione di 1000 grammi di prodotto finito non deve essere inferiore a 350 grammi in generale. Confettura extra: è la mescolanza, portata a consistenza gelificata appropriata, di zuccheri, polpa non concentrata di una o più specie di frutta e acqua. Per gli agrumi la confettura extra può essere ottenuta dal frutto intero o tagliato e/o affettato. I seguenti frutti mescolati ad altri non possono essere utilizzati per la produzione di confetture extra: mele, pere, prugne a nocciolo aderente, meloni, angurie, uva, zucche, cetrioli e pomodori. La quantità di polpa utilizzata per la produzione di 1000 grammi di prodotto finito non deve essere inferiore a 450 grammi in generale.
4 DECRETO LEGISLATIVO 20 FEBBRAIO 2004 n. 50 concernente le confetture, le gelatine e le marmellate di frutta, nonché la crema di marroni, destinate all alimentazione umana, il quale definisce: Marmellata: è la mescolanza, portata a consistenza gelificata appropriata, di acqua, zuccheri e di uno o più dei seguenti prodotti ottenuti da agrumi: polpa, purea, succo, estratti acquosi e scorze. La quantità di agrumi utilizzata per la produzione di 1000 grammi di prodotto finito non deve essere inferiore a 200 grammi. Crema di marroni: è la mescolanza, portata a consistenza gelificata appropriata, di acqua, zuccheri e purea di marroni. La quantità di purea di marroni (di Castanea sativa) utilizzata per la produzione di 1000 grammi di prodotto finito non deve essere inferiore a 380 grammi.
5 Ingredienti facoltativi In tutti i prodotti è possibile aggiungere: miele (in sostituzione totale o parziale degli zuccheri), sostanze alcoliche, vino, noci, nocciole e mandorle, vaniglia ed estratti di vaniglia, vanillina, erbe aromatiche, spezie. Art. 2 I prodotti definiti nell Allegato I devono presentare un tenore di sostanza secca solubile (zuccheri) pari o superiore al 60%, eccettuati i prodotti nei quali gli zuccheri sono totalmente o parzialmente sostituiti da edulcoranti. Tale tenore può essere inferiore al 60% ma non inferiore al 45% se il prodotto riporta la dicitura da conservare in frigorifero dopo l apertural apertura Art. 3 prevede l obbligo l di indicare in etichetta le seguenti particolari disposizioni: - la dicitura concernente il contenuto di frutta: frutta utilizzata: grammi (g) per 100 grammi (g) di prodotto finito; - la dicitura concernente il tenore di zuccheri: zuccheri totali: grammi (g) per 100 grammi (g); tale menzione può non essere riportata nel caso in cui figura in etichetta la tabella nutrizionale. La tabella nutrizionale riporta, oltre al valore energetico, anche la quantità di nutrienti (come minimo proteine, carboidrati e grassi), riferiti a 100 grammi di prodotto (100 millilitri per i liquidi), oppure alla singola porzione di prodotto.
6 Regolamento (CE) n.1924/2006 Il Regolamento (CE) n.1924/2006 è stato messo a punto con il preciso scopo di garantire ai consumatori una effettiva chiarezza d informazione d rispetto ai contenuti e alle virtù dei cibi e definisce che le indicazioni nutrizionali, comprese quelle relative alla salute, devono essere veritiere e basate su elementi scientifici.. L obiettivo è di garantire ai consumatori un informazione chiara e trasparente ed agli operatori strumenti idonei per una concorrenza leale. Per quanto riguarda le confetture, in base a questo regolamento sono ammesse solo determinate diciture quali: - senza zuccheri: : se il prodotto contiene meno di 0.5 g di zuccheri per 100 g; - senza zuccheri aggiunti: : solo se il prodotto non contiene mono- o disaccaridi aggiunti o ogni altro prodotto alimentare utilizzato per le sue proprietà dolcificanti. Se l alimento l contiene naturalmente zuccheri, va indicato contiene in natura zuccheri per richiamare l attenzione l del consumatore sulla presenza di zuccheri anche in alimenti definiti senza zuccheri aggiunti.
7 Normativa sulla produzione di etichette alimentari
8 Cosa dice adesso la legge La legge impone di dichiarare in etichetta soltanto l indirizzo del produttore o del distributore, che non è detto che corrisponda a quello di provenienza delle materie prime. Anche il codice a barre, da molti ritenuto fonte di questa preziosa informazione, in realtà non rivela granché: le prime due o tre cifre, infatti, si riferiscono al Paese dove è stato registrato il marchio dell azienda, che può benissimo trovarsi a migliaia di chilometri di distanza dal luogo di produzione, di raccolta o di allevamento. Su questo e su molti altri aspetti dell etichetta, dalle immagini agli slogan sulla confezione, si gioca una partita non del tutto corretta, come dimostra anche la nostra inchiesta fotografica su alcuni prodotti trovati nelle corsie dei supermercati. Per questo sono necessarie regole più severe, che impediscano al consumatore di cadere nelle trappole della pubblicità.
9 Cosa dice adesso la legge Le autorità europee ci stanno lavorando: la nuova normativa sull etichetta d origine è in cantiere, ma sono già stati definiti alcuni punti, come l introduzione dell indicazione d origine. Per esempio, di imporre l indicazione dell origine dell ingrediente principale dell alimento tutte le volte che in etichetta si fa riferimento a un paese specifico, con scritte, immagini o bandiere. Sono allo studio molte proposte interessanti: dal canto nostro, ci stiamo muovendo perché le proposte fatte dalle associazioni di consumatori europee, che puntano alla più totale trasparenza e chiarezza, siano prese in considerazione.
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