PER CONSULENTI Piano di Azione Nazionale (PAN) D.M

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PER CONSULENTI Piano di Azione Nazionale (PAN) D.M"

Transcript

1 CORSO DI FORMAZIONE PER CONSULENTI Piano di Azione Nazionale (PAN) D.M I I DISPOSITIVI DI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE NELLE FASI DI MANIPOLAZIONE, MISCELAZIONE E APPLICAZIONE DEI PRODOTTI FITOSANITARI PROD T.D.P. Dott.Agr.Nicoletta MALCANGI ASL BARI - S.P.E.S.A.L. Area Nord

2 Servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro S.P.E.S.A.L. è il Servizio della ASL che si occupa della salute e sicurezza dei lavoratori Principali attività svolte dal servizio: indagini sanitarie attività di ricerca e di studio formazione ed educazione alla salute dei lavoratori assistenza alle aziende presso i propri uffici vigilanza e controllo

3 D.Lgs. n.81/08 del Il Decreto Legislativo 81/08 e s.m.i. aggiorna significativamente la legislazione italiana in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Il Decreto Legislativo n.81/08, di riassetto delle norme in materia di salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro in un unico testo normativo, prevede: misure di tutela dei lavoratori e di promozione della sicurezza; prescrizioni minime per i luoghi di lavoro; requisiti minimi di sicurezza e salute per l'uso dell attrezzature di lavoro; prescrizioni minime per l'uso di dispositivi di protezione individuale (D.P.I.); segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro;

4 D.Lgs. n.81/08 del prescrizioni minime per la movimentazione manuale dei carichi; prescrizioni minime per attività svolte su videoterminale; protezione contro i rischi derivanti da agenti fisici (rumore, vibrazioni, ecc); protezione contro i rischi derivanti da sostanze pericolose (agenti chimici, cancerogene, ecc); protezione contro i rischi derivanti da agenti biologici. Ogni azienda deve mettere in atto tutte le misure per la protezione della salute e per la sicurezza dei lavoratori

5 Corretto utilizzo dei prodotti fitosanitari La norma europea fondamentale è ora la Direttiva 2009/128/CE che istituisce quadro per l utilizzo sostenibile pesticidi. La direttiva prevede che tutti gli Stati membri dell UE attivino una serie di misure al fine di realizzare i seguenti obiettivi: ridurre i rischi e gli impatti sulla salute umana e sull ambiente; promuovere l uso della difesa integrata e di mezzi e tecniche alternativi ai prodotti di sintesi chimica. dei un DECRETO LEGISLATIVO 14 agosto 2012 n.150 DECRETO INTERMINISTERIALE Adozione del Piano di azione nazionale per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari

6 I RISCHI A CUI E ESPOSTO L AGRICOLTORE NELLA FASE DI MANIPOLAZIONE, MISCELAZIONE E APPLICAZIONE DEI PRODOTTI FITOSANITARI CHIMICO esposizione a sostanze pericolose FISICO rumore, vibrazioni, radiazioni INFORTUNISTICO utilizzo di macchine

7 ESPOSIZIONE INVOLONTARIA TEMPI TEMPI E MODALITA QUANTITA BREVI PERIODI agricoltori ELEVATA LUNGHI PERIODI Contoterzisti ELEVATA LUNGHI PERIODI Popolazione BASSISSIMA TOSSICITA acuta o cronica

8 ESPOSIZIONE LAVORATORI PREPARAZIONE MISCELA (massima concentrazione) 1. Polveri 2. Liquidi 3. vapori DISTRIBUZIONE MISCELA 1. Nebbie 2. Polveri 3. Gas RIENTRO NELLE COLTURE TRATTATE (sfogliatura, potatura ) 1. Polveri 2. Liquidi

9 VIE DI ASSORBIMENTO DURANTE IL LAVORO assorbimento polmonare 19% assorbimento gastrico 1% assorbimento transcutaneo 80%

10 Prima di qualsiasi impiego di PF è fondamentale leggere l etichetta riportata sulla confezione in modo da essere informati su tutti gli aspetti riguardanti il suo corretto uso D USO ANTIPARASSITARI Insetticidi Acaricidi Fungicidi Nematocidi DISERBANTI FITOREGOLATORI FISIOFARMACI REPELLENTI IN BASE ALLA STRUTTURA CHIMICA Inorganici (Zolfo, ) Organici Di origine minerale Di origine animale Di origine vegetale Organici di sintesi Organo-clorurati Organo-fosforici Carbammati e ditiocarb. Piretroidi Triazine Altri DI PERICOLO ESSENDO IN COMMERCIO SINO AL 31 MAGGIO 2017 PRODOTTI CON CLASSIFICAZIONE DPD FRASI DI RISCHIO FRASI DI PRUDENZA CON CLASSIFICAZIONE CLP INDICAZIONI DI PERICOLO H INDICAZIONI DI PRUDENZA P R S

11 LA SCHEDA DI SICUREZZA Deve essere rilasciata al momento dell acquisto del PF Deve essere rilasciata l ultimo aggiornamento della scheda Deve essere in lingua italiana

12 Scelta dei DPI e Sicurezza per l operatore Nel punto 8 delle SDS sono riportate le indicazioni sulla protezione personale e il controllo dell esposizione. L impiego dei DPI durante l utilizzo dei PF è sempre obbligatorio. L individuazione dei DPI per l esposizione a PF deve essere oggetto di una valutazione del rischio chimico

13 Valutazione del rischio MISURE DI PREVENZIONE MISURE DI PROTEZIONE -l eliminazione di una sostanza pericolosa -sostituzione di una macchina -. ELIMINAZIONE - organizzazione del lavoro - sorveglianza sanitaria - informazione e formazione - dispositivi di protezione collettivi - dispositivi di protezione individuali - segnaletica RIDUZIONE

14 Art. 74 comma 1 D.Lgs. 81/08 Si intende per Dispositivo di Protezione Individuale (DPI) qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il suo lavoro

15 Il decreto legislativo 475/92 suddivide i Dispositivi di Protezione Individuale in 3 categorie a seconda del rischio da cui devono proteggere. (0 cat.) : sono di uso militare e comfort lavorativo (indumenti e le uniformi di lavoro, a meno che non proteggano da qualche rischio) - non sono DPI; I cat. : sono di progettazione semplice, destinati a proteggere da danni di lieve entità (meccanici, da detergenti, da agenti atmosferici, raggi solari, temperature < a 50 C); II cat. : non rientrano tra le altre categorie, sono rappresentati ad es. da mezzi di protezione per l udito da probabili danni permanenti;

16 III cat. : di progettazione complessa, per rischi di morte o di lesioni gravi e permanenti (es. cadute dall alto, correnti elettriche, temperature estreme >100 C, aggressioni chimiche) Sono riconoscibili dalle seguenti marcature che dobbiamo trovare sul DPI stesso Per le diverse categorie sono previsti obblighi diversi per ottenere la certificazione di conformità CE. CE

17 CERTIFICAZIONE, CATEGORIE E MARCATURA DEI DPI PRIMA CATEGORIA DPI di progettazione semplice destinati a salvaguardare la persona da rischi di danni fisici di lieve entità. 1^Cat.: La conformità ai requisiti essenziali di sicurezza è attestata dal fabbricante mediante un autocertificazione dichiarazione di conformità CE ed apposizione sui DPI della Marcatura CE Dichiarazione di conformità CE

18 CERTIFICAZIONE, CATEGORIE E MARCATURA DEI DPI SECONDA CATEGORIA Per esclusione tutti quelli che non rientrano nella I nella III categoria. La maggior parte dei DPI è di II categoria Per DPI di II cat. il fabbricante deve richiedere l attestato di certificazione rilasciato da un organismo di controllo autorizzato (Organismo notificato), atto finale di una procedura che prevede la verifica tecnica di un sufficiente numero di esemplari. Attestato di certificazione CE Dichiarazione di conformità CE

19 CERTIFICAZIONE, CATEGORIE E MARCATURA DEI DPI TERZA CATEGORIA DPI di progettazione complessa destinati a salvaguardare da rischi di morte o di lesioni gravi e di carattere permanente. Per DPI di III cat. il fabbricante deve produrre la dichiarazione di conformità, deve richiedere l attestato di certificazione rilasciato da un organismo di controllo, e sottoporre il DPI almeno una volta l anno ad un Controllo del prodotto finito Attestato di certificazione CE Verifica periodica Dichiarazione di conformità CE Numero identificativo dell organismo di controllo

20 1^ 2^ 3^ CE CE CE 0086 n di riconoscimento dell organismo notificato

21 REQUISITI INFORMATIVI OGNI DPI DEVE ESSERE CORREDATO DI NOTA INFORMATIVA CONTENENTE Nome e indirizzo del fabbricante Istruzioni di deposito, impiego, pulizia, manutenzione, revisione e disinfezione Le prestazioni ottenute agli esami tecnici effettuati per verificare i livelli e le classi di protezione Gli accessori utilizzati con i DPI e le caratteristiche dei ricambi appropriati Le classi di protezione adeguate ai diversi livelli di rischio e i corrispondenti limiti di utilizzazione La data o i termini di scadenza del dpi o di alcuni dei loro componenti Il tipo di imballaggio appropriato per il trasporto del DPI Il significato della marchiatura

22 I D.P.I. devono essere: adeguati al rischio da prevenire adeguati alle condizioni del luogo di lavoro ergonomici adattabili all'utilizzatore In caso di rischi multipli che richiedono l uso simultaneo di più D.P.I., questi devono essere compatibili tra loro e mantenere la necessaria efficacia

23 INDUMENTI PROTETTIVI indumento che copre o sostituisce gli indumenti personali, progettato per proteggere contro uno o piu pericoli Serve per evitare: La contaminazione del corpo e degli abiti L assorbimento cutaneo di prodotti nocivi L inalazione secondaria La contamianzione da ambienti inquinati civili TUTA PROTETTIVA Cotone 100% (trattate con sostanze idrorepellenti) Goretex Tyvek tessuto non tessuto

24 Tute monouso in Tyvek vantaggi: costi contenuti (per singolo capo) non devono essere lavate svantaggi: poco traspiranti scarsa resistenza allo strappo Non idonee in caso di contatto con materiali taglienti.

25 Tute riutilizzabili in vantaggi: traspiranti e confortevoli costi moderati cotone trattato svantaggi: richiedono il lavaggio presso lavanderia autorizzata o con apposita lavatrice possibilità di riutilizzo limitata, pochi lavaggi determinano la perdita del trattamento Tute in GORE-TEX vantaggi: traspiranti e confortevoli resistenti lavabili (anche sotto la doccia) impermeabili svantaggi: costi elevati (per singolo capo) richiedono il lavaggio presso lavanderia autorizzata o con apposita lavatrice

26 INDUMENTI PROTETTIVI PITTOGRAMMI DI RAPPRESENTAZIONE DEI RISCHI

27 PROTEZIONE DELLE GLI OCCHI E DEL VISO RISCHI meccanici proiezione di corpi estranei fisici esposizione a radiazioni infrarosse e ultraviolette chimici esposizione a polveri, fumi, gas, liquidi. TIPOLOGIE DI PROTEZIONI Maschere a pieno facciale Casco elettroventilato

28 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE Servono a salvaguardare da rischi derivanti dalla presenza di agenti inquinanti. E utile ricordare che i pericoli per le vie respiratorie sono invisibili e quindi un uso corretto del DPI è indispensabile per la tutela della salute. MASCHERE A PIENO FACCIALE SEMIMASCHERA A FILTRI INTERCAMBIABILI Casco integrale/cappuccio ventilato (Dotati di elettroventola, gruppo filtrante, tubo adduttore dell aria aspirata e calotta con visiera)

29 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE SEMIMASCHERA A FILTRI INTERCAMBIABILI Coprono naso e bocca. Rendono l aria respirabile attraverso i filtri per particelle, gas o vapori che possono essere sostituiti quando sono sporchi. Il facciale è riutilizzabile. Le sostanze pericolose dalle quali il filtro protegge sono indicate nell'etichetta del filtro stesso. Ad ogni condizione ambientale e/o inquinante corrisponde un determinato filtro.

30 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE MASCHERE A PIENO FACCIALE Sono analoghe a quelle con filtri intercambiabili, ma con l aggiunta del facciale per proteggere gli occhi e il viso. Si adattano perfettamente alle dimensioni del volto

31 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE CASCO INTEGRALE Il CASCO protegge completamente la testa. I vari modelli si differenziano per: il punto di appoggio (testa e spalle); il tipo di alimentazione (pile a secco, batteria ricaricabile, batteria del trattore e varie combinazioni fra queste); la portata dell aria (da 80 litri al minuto a oltre 200); Il casco integrale ha il vantaggio di offrire anche una completa protezione della cute del volto e del e del cuoio capelluto, ma non offre una maggiore protezione delle vie aeree.

32 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE CLASSIFICAZIONE DEI FILTRI I filtri sono classificati con lettere dell alfabeto (ad ognuna delle quali viene associato un colore) più un numero (che indica la capacità di assorbimento) Filtro combinato

33 Lettera A e colore marrone = filtro efficace contro i gas e i vapori organici, cioè contro gli agenti chimici organici, definiti anche aeriformi organici. Lettera P e colore bianco = protezione nei confronti degli agenti chimici particellari come le polveri, i fumi e le nebbie, definiti anche aerosol. Sui respiratori e sui sistemi elettroventilati per i trattamenti con PF si consigliano filtri combinati di colore marrone + bianco, contraddistinti dalla sigla A1P2 o A2P2.

34 FILTRI ANTIPOLVERE FATTORI IDENTIFICATIVI 1. CLASSE 2. COLORE (BIANCO) 3. GRADO DI PROTEZIONE FFP1 P1 FFP2 P2 FFP3 P3 CLASSE GRADO DI PROTEZIONE 1 BASSO 2 MEDIO 3 ALTO

35 FILTRI PER VAPORI ORGANICI - SOLVENTI FATTORI IDENTIFICATIVI 1. CLASSE 2. CAPACITA 3. COLORE (MARRONE) 4. LIMITE DI UTILIZZO CLASSE CAPACITA LIMITE DI UTILIZZO 1 PICCOLA ppm 2 MEDIA ppm 3 GRANDE ppm

36 La confezione integra deve riportare la data di scadenza. Dopo l uso i filtri vanno puliti e riposti nella loro confezione o dentro un contenitore che li protegga dall umidità e dalle temperature eccessive. I filtri vanno sostituiti: quando viene percepito l odore del PF dentro la maschera; quando viene avvertito un aumento di resistenza respiratoria; secondo le indicazioni del fabbricante.

37 PF e impiego degli occhiali UNI EN 166 Lenti antigraffio e con trattamento contro l appannamento. Occhiali a tenuta con chiusura laterale e superiore. Dischi antiappannamento o strato leggero di glicerina. Lavaggio con acqua e sapone e conservazione in armadio chiuso.

38 Guanti I guanti devono assicurare una barriera meccanica contro l assorbimento dei prodotti fitosanitari, e per essi sono previsti alcuni requisiti base in fase di progettazione che riguardano diverse caratteristiche tra cui l'innocuità, resistenza alla penetrazione, resistenza all'abrasione, ecc. sottoguanti in cotone guanti impermeabili (gomma nitrilica, neoprene, polietilene, polivinile, lattice rinforzato, ecc.)

39 Materiali per guanti che proteggono da agenti chimici Nitrile Adatti per proteggere da numerosi prodotti chimici quali alcoli, solventi aromatici, petrolio. clorurati e derivati dal

40 Calzature per la protezione dei piedi Devono essere impermeabili. Vanno indossate sotto la tuta. Dopo l uso vanno lavati, ancora calzati, con acqua e sapone. Vanno sostituite in caso di rottura, abrasione o logoramento. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO PER GLI STIVALI DI PROTEZIONE: EN 344, EN 345, EN 346, EN347

41 conservazione dei DPI: - In prossimità del deposito, o comunque in azienda, deve essere presente un armadio costruito in materiale lavabile contenente tutti i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) utilizzati per la manipolazione dei PF.

42 QUANDO UTILIZZARE I DPI? PREPARAZIONE DISTRIBUZIONE RIENTRO NELLE COLTURE TRATTATE SENZA rispetto del tempo di rientro Tuta Guanti Occhiali Stivali Copricapo Mascherina Tuta Guanti Stivali Copricapo Mascherina

43 Durante il trasporto attrezzare il mezzo con DPI

44 DECOTAMINAZIONE DEI DPI Una volta terminate le operazioni di lavoro tutti i dpi devono essere bonificati. Tute pluriuso: lavarle in lavatrice ad uso esclusivo, vedere le modalità di lavaggio in etichetta. Tute monouso: ad uso limitato, per lo smaltimento vedere la nota informativa in etichetta. Guanti e stivali: devono essere lavati con acqua e sapone ancora indossati; sfilati poco a poco. Occhiali: sottoporli a lavaggio secondo le indicazioni del fabbricante Casco e respiratore: smontare i filtri, lavare accuratamente il casco con acqua e sapone secondo le indicazioni del costruttore. Come svestirsi: Sfilare il casco/maschera - la tuta - gli stivali - i guanti.

45 Sicurezza e re CORSO DI FORMAZIONE PER CONSULENTI Piano di Azione Nazionale (PAN) D.M mac Sicurezza e requisiti costruttivi delle macchine agricole T.D.P. Dott.Agr.Nicoletta MALCANGI ASL BARI - S.P.E.S.A.L. Area Nord

46 Gli infortuni in agricoltura Attività agricola è tra le più pericolose: Alta frequenza degli infortuni Gravità degli stessi materiali Animali e vegetali macchine attrezzature Agenti materiali Mezzi di sollevamento e trasporto 46%

47 Sicurezza e requisiti costruttivi delle macchine agricole Si definisce attrezzatura di lavoro qualsiasi macchina, apparecchio, utensile od impianto, destinato ad essere usato durante il lavoro ESISTONO DEGLI OBBLIGHI DA RISPETTARE PER IL LORO UTILIZZO

48 Quadro Normativo Testo Unico Sicurezza (D.Lgs. 81/2008) Tutela della salute e sicurezza nei luogo di lavoro Macchine agricole Attrezzature di lavoro Titolo III, Capo I: Attrezzature di lavoro Allegato V Requisiti di sicurezza attrezzature non marcate CE Allegato Allegato VI Uso attrezzature VII Verifiche attrezzature

49 Le responsabilità Articolo 71 Titolo III D.Lgs. 81/08 - Obblighi del datore di lavoro 1. Il datore di lavoro mette a disposizione dei lavoratori attrezzature: conformi ai requisiti di cui all articolo 70; idonee ai fini della salute e sicurezza; adeguate al lavoro da svolgere; utilizzate correttamente secondo le norme; 2. All atto della scelta delle attrezzature di lavoro, il datore di lavoro prende in considerazione: le condizioni e le caratteristiche specifiche del lavoro da svolgere; i rischi presenti nell ambiente di lavoro; i rischi derivanti dall impiego delle attrezzature stesse; i rischi derivanti da interferenze con le altre attrezzature già in uso.

50 Le responsabilità Art. 23 D.Lgs. 81/08 Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di attrezzature di lavoro.. non rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di sicurezza Responsabilità dei costruttori, venditori, e concedenti in uso noleggiatori

51 Sicurezza e requisiti costruttivi delle macchine agricole Ai fini della sicurezza, le macchine agricole possono essere suddivise in due gruppi, a seconda che siano state immesse per la prima volta sul mercato prima o dopo il Le prime devono rispondere ai disposti dell ex DPR 547/55, mentre le seconde devono fare riferimento alla normativa comunitaria (Direttiva Macchine) recepita con il DPR 459/96 del 21 settembre 1996 ora sostituita dalla nuova Direttiva Macchine recepita con il D.Lgs. N. 17 del 27 gennaio 2010 Macchine rispondenti ai requisiti attuali

52 La gestione del parco macchine nuovo Trattori agricoli e forestali (a ruote) Prima immissione in commercio Macchine (attrezzature intercambiabili) Componenti di sicurezza (immessi separatamente in commercio) Direttiva quadro 2003/37/CE Direttive Particolari Omologazione di tipo o parziale C E (Stati Membri) Certificato di conformità Direttiva Macchine 2006/42/CE recepita nel nostro paese con il D.Lgs. 17/2010 Allegato I Norme tecniche armonizzate Certificazione (Costruttore - Organismo notificato)

53 Macchine e attrezzature agricole La valutazione globale della sicurezza di una macchina comprende almeno i seguenti elementi: ORGANI LAVORATORI ELEMENTI MOBILI ORGANI DI TRASMISSIONE DEL MOTO IMPIANTO ELETTRICO DI BORDO MACCHINA DISPOSITIVI DI COMANDO PROIEZIONI DI MATERIALI VISIBILITA ZONA OPERATIVA STABILITA

54 Macchine e attrezzature agricole Trattrice RISCHIO RIBALTAMENTO RISCHIO AVVOLGIMENTO ORGANI IN MOVIMENTO Le trattrici devono essere provviste di idonei telai di protezione, cabina o arco di sicurezza omologati per evitare lo schiacciamento dell'operatore in caso di ribaltamento Scale di accesso Punti caldi Impianto frenante/idraulico Visibilità Illuminazione

55 Cintura di sicurezza Il sedile deve garantire al conducente una comoda posizione di guida e di manovra della trattrice ed attenuare efficacemente le vibrazioni. Deve essere installato un sistema di ritenzione (cintura di sicurezza).

56 Macchine e attrezzature agricole Rischio avvolgimento su organo in movimento Esempio di scudo di protezione in lamiera PRESA DI FORZA: deve essere presente una cuffia o schermo fissato alla trattrice, contornante il terminale dell albero scanalato, di forma e dimensione idonea a proteggere la forcella esterna del cardano e che si sovrapponga di almeno 5 cm. alla protezione dello stesso Esempio di cappuccio in gomma

57 Macchine e attrezzature agricole: Albero cardanico deve essere racchiuso da una protezione sia sull'albero di trasmissione che sulla crociera le estremità della protezione devono essere dotate di due catenelle di ritegno che opportunamente fissata alla trattrice ed alla macchina operatrice, evitano la rotazione della protezione deve essere provvisto di marcatura CE, dichiarazioni di conformità e libretto d uso e manutenzione

58 Macchine per la difesa Le macchine per la difesa delle colture possono essere suddivise in varie tipologie in base: al loro dislocamento e trasporto allo stato fisico del prodotto da distribuire al volume della miscela antiparassitaria erogata (l/hl)

59 Atomizzatore Rete di protezione della zona della ventola

60 3 SERBATOIO LAVAIMPIANTO Atomizzatore 5 Coperchio a tenuta con guarnizione e cerniera di accoppiamento al serbatoio (evita che possa cadere e rompersi o perdersi) 4 Premiscelatore per la preparazione dei prodotti chimici, con coperchio a tenuta (evita le inalazioni tossiche del principio attivo concentrato) 2 SERBATOIO LAVAMANI 1 SERBATOIO PRINCIPALE

61 SEGNALETICA DI SICUREZZA I segnali di sicurezza (pittogrammi o avvertenze scritte) informano gli operatori della presenza di rischi residui connessi all uso delle macchine. Tale segnaletica deve essere posta in una zona visibile della macchina, nelle vicinanze della zona pericolosa e protetta contro danneggiamenti Avvertire dell esistenza del potenziale pericolo Identificare il pericolo Descrivere la natura del pericolo Illustrare le conseguenze che può provocare il pericolo Informare su come evitare il pericolo

SCHEDA INFORMATIVA N 03 VESTIZIONE E SVESTIZIONE NELLA MANIPOLAZIONE DI ANTIBLASTICI NELLE U.O. CON LOCALI DEDICATI

SCHEDA INFORMATIVA N 03 VESTIZIONE E SVESTIZIONE NELLA MANIPOLAZIONE DI ANTIBLASTICI NELLE U.O. CON LOCALI DEDICATI SCHEDA INFORMATIVA N 03 VESTIZIONE E SVESTIZIONE NELLA MANIPOLAZIONE DI ANTIBLASTICI NELLE U.O. CON LOCALI DEDICATI SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE V I A M A S S A R E N T I, 9-4 0 1 3 8 B O L O G N

Dettagli

DAL D.P.R. 547/55. AL NUOVO DLgs 81/08

DAL D.P.R. 547/55. AL NUOVO DLgs 81/08 DAL D.P.R. 547/55 AL NUOVO DLgs 81/08 DLgs del 9 / 4 / 08 n. 81 TESTO UNICO SULLA SICUREZZA ART. 80. OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO 1) Il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché i materiali,

Dettagli

Dispositivi di protezione individuale. Uso dei DPI

Dispositivi di protezione individuale. Uso dei DPI Dispositivi di protezione individuale Titolo III Capo II D. Lgs.. 81/08 Uso dei DPI DEFINIZIONE Per dispositivo di protezione individuale (DPI) si intende qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata

Dettagli

Rischio chimico specifico per disinfettanti ed antisettici nella pratica quotidiana. Ing. Cristina Prandi Responsabile SPP ASL3

Rischio chimico specifico per disinfettanti ed antisettici nella pratica quotidiana. Ing. Cristina Prandi Responsabile SPP ASL3 Rischio chimico specifico per disinfettanti ed antisettici nella pratica quotidiana Ing. Cristina Prandi Responsabile SPP ASL3 Rischio Chimico D.Lgs 626/94 Titolo VII-bis Protezione da agenti chimici (inserito

Dettagli

IO COLTIVO IN SICUREZZA

IO COLTIVO IN SICUREZZA DISTRETTI DI ALBA E DI BRA SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO IO COLTIVO IN SICUREZZA L ASL CN2 INCONTRA GLI OPERATORI AGRICOLI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE Vilma Giachelli

Dettagli

1. Abilitazione alla vendita dei prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti (art. 8, comma 2, del DLgs n. 150/2012)

1. Abilitazione alla vendita dei prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti (art. 8, comma 2, del DLgs n. 150/2012) Linee guida per il rilascio e il rinnovo delle abilitazioni alla vendita, all acquisto e all uso e all attività di consulenza sull impiego dei prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti Premessa La direttiva

Dettagli

FATTORI DI RISCHIO E MISURE DI PREVENZIONE AUTOOFFICINE. a cura del Tecnico della Prevenzione Antonio GULMINI SPISAL ULSS 18 di Rovigo

FATTORI DI RISCHIO E MISURE DI PREVENZIONE AUTOOFFICINE. a cura del Tecnico della Prevenzione Antonio GULMINI SPISAL ULSS 18 di Rovigo FATTORI DI RISCHIO E MISURE DI PREVENZIONE AUTOOFFICINE a cura del Tecnico della Prevenzione Antonio GULMINI SPISAL ULSS 18 di Rovigo FASI LAVORATIVE 1 Recupero in esterno degli autoveicoli guasti Accettazione

Dettagli

Programma di Gestione del Cantiere e Sicurezza dell ambiente di lavoro

Programma di Gestione del Cantiere e Sicurezza dell ambiente di lavoro ISTITUTO A. GEMELLI 2.0 - SCUOLA PARITARIA ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI Programma di Gestione del Cantiere e Sicurezza dell ambiente di lavoro Classe IV a A Geometri Anno scolastico 2015/2016 Modulo 9

Dettagli

LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA

LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA IL RISCHIO CHIMICO protocollo d intesa 5 febbraio 2015 ASL Brescia ASL Vallecamonica Sebino - Direzione Territoriale del Lavoro Ufficio Scolastico

Dettagli

Manuale d istruzioni per uso Alimentatore di rete a sicurezza intrinseca

Manuale d istruzioni per uso Alimentatore di rete a sicurezza intrinseca KERN & Sohn GmbH Ziegelei 1 D-72336 Balingen E-mail: info@kern-sohn.com Telefon: +49-[0]7433-9933-0 Fax: +49-[0]7433-9933-149 Internet: www.kern-sohn.com Manuale d istruzioni per uso Alimentatore di rete

Dettagli

SUBSISTEMA O COMPONENTE INTERESSATO

SUBSISTEMA O COMPONENTE INTERESSATO a) Lavori di manutenzione ordinaria: -a1. PULIZIA DEGLI ELEMENTI TECNICI Informazioni necessarie da determinarsi affinché siano tutelate la sicurezza e la salute durante l esecuzione della sopraddetta

Dettagli

Il TU 81/2008 con le modifiche del D.lgs 39/2016

Il TU 81/2008 con le modifiche del D.lgs 39/2016 Il TU 81/2008 con le modifiche del D.lgs 39/2016 Titolo IX Il D.lgs 39/2016 entrato in vigore il 29 marzo 2016, modifica così il Testo Unico Sicurezza Riferimento TU Testo ante modifiche Testo modificato

Dettagli

OCCHIO ALLA SICUREZZA! gli occhiali da sole SONO TUTTI UGUALI?

OCCHIO ALLA SICUREZZA! gli occhiali da sole SONO TUTTI UGUALI? OCCHIO ALLA SICUREZZA! gli occhiali da sole SONO TUTTI UGUALI? Non perdere di vista la qualità. 01 02 03 04 05 06 07 Gli occhiali da sole devono avere la marcatura? La categoria del filtro solare è presente?

Dettagli

Le nuove Direttive Europee

Le nuove Direttive Europee Le nuove Direttive Europee 2009/127/Ce e 2009/128/Ce I CONTENUTI, I COMPITI E I VANTAGGI PER L UTILIZZATORE DELLA MACCHINE IRRORATRICI A cura di Paolo Balsari, Gianluca Oggero DiSAFA - Università di Torino

Dettagli

Formazione dei Lavoratori

Formazione dei Lavoratori pagina 1 di 8 Formazione dei Lavoratori articolo 37 D.Lgs. 81/08 Accordo Conferenza Stato Regioni del 21/12/2011 Rep. Atti n. 221/CSR Gazzetta Ufficiale n. 8 del 11 gennaio 2012 pagina 2 di 8 paragrafo

Dettagli

I RIFIUTI SANITARI Misure di prevenzione e protezione

I RIFIUTI SANITARI Misure di prevenzione e protezione Servizio Prevenzione Protezione I RIFIUTI SANITARI Misure di prevenzione e protezione Dott. Stefania Bertoldo ottobre novembre 2014 L'ospedale, così come ogni altra realtà aziendale produttiva, dà origine

Dettagli

Apparecchi di sollevamento. Linee Guida per gli adempimenti di Legge

Apparecchi di sollevamento. Linee Guida per gli adempimenti di Legge SERVIZIO PREVENZIONE E RISCHIO TECNOLOGICO Apparecchi di sollevamento Linee Guida per gli adempimenti di Legge a cura della Direzione Tecnico Scientifica Direttore dott. Eduardo Patroni e per il Servizio

Dettagli

M s i ur u e d i d i p r p ot o ezio i n o e n p e p r g l g i l i O pe p rator o i i S a S ni n t i ari

M s i ur u e d i d i p r p ot o ezio i n o e n p e p r g l g i l i O pe p rator o i i S a S ni n t i ari Rev. 1 del 14.10.09 Misure di protezione per gli Operatori Sanitari (Circolare Ministero della Salute n. 23671del 20.05.09) Gli Operatori Sanitari, a stretto contatto con casi sospetti di influenza da

Dettagli

I LIVELLO REGOLAMENTO (CE) N.1272/2008 (CLP)

I LIVELLO REGOLAMENTO (CE) N.1272/2008 (CLP) GERARCHIA NORME COMUNITARIE I LIVELLO REGOLAMENTO (CE) N.1272/2008 (CLP) del PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 16 dicembre 2008 relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle

Dettagli

Mercoledì 13 Marzo 2013 Best Western Hotel Piacenza Assemblea Generale Associazione

Mercoledì 13 Marzo 2013 Best Western Hotel Piacenza Assemblea Generale Associazione Mercoledì 13 Marzo 2013 Best Western Hotel Piacenza Assemblea Generale Associazione Novità normative per la prevenzione incendi il D.M. 20/12/12 Impianti di protezione attiva contro l incendio Geom. Luca

Dettagli

SCHEDA DI SICUREZZA. Direttiva CEE 91/155

SCHEDA DI SICUREZZA. Direttiva CEE 91/155 SCHEDA DI SICUREZZA Direttiva CEE 91/155 1.0 IDENTIFICAZIONE PRODOTTO E SOCIETA' 1.1 Nome commerciale ALG 5-MB 1.2 Impieghi Addensante per stampa. 1.3 Produttore ed assistenza DATT CHIMICA SRL Via Clerici,

Dettagli

Protezione offerta dal DPI in relazione alle. DPI Immagine esemplificativa. Limitazioni /peculiarità del DPI. Parte del corpo da proteggere

Protezione offerta dal DPI in relazione alle. DPI Immagine esemplificativa. Limitazioni /peculiarità del DPI. Parte del corpo da proteggere Premessa Nella tabella che segue sono riportati i dispositivi di protezione individuale () atti a gli operatori interponendosi come barriera all agente patogeno ovvero impedendo che vi possa essere un

Dettagli

Scheda. Descrizione della macchina. chiamato: fresa (figura 1).

Scheda. Descrizione della macchina. chiamato: fresa (figura 1). Scheda 5 Lavorazione: Macchina: FRESATURA FRESATRICE Descrizione della macchina Le frese sono macchine utensili destinate alla lavorazione di superfici piane, di scanalature a profilo semplice o complesso,

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CASSINO

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CASSINO UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CASSINO FACOLTA DI INGEGNERIA Corso di laurea in ingegneria meccanica Modulo didattico Sicurezza degli impianti industriali Seminario Il documento di valutazione dei rischi (Ing.

Dettagli

ELENCO DOCUMENTAZIONE DISPONIBILE IN AZIENDA A SUPPORTO DELL AUTOCERTIFICAZIONE

ELENCO DOCUMENTAZIONE DISPONIBILE IN AZIENDA A SUPPORTO DELL AUTOCERTIFICAZIONE ELENCO DOCUMENTAZIONE DISPONIBILE IN AZIENDA A SUPPORTO DELL AUTOCERTIFICAZIONE 1. autorizzazioni edilizie planimetrie aggiornate (sede dell impresa) certificato di Licenza d Uso o Agibilità (sede dell

Dettagli

Dipartimento affari generali, tecnico e per la sicurezza

Dipartimento affari generali, tecnico e per la sicurezza SCHEDA LABORATORIO Dipartimento di Sez. di Direttore di Dipartimento Responsabile sezione LABORATORIO RESPONSABILE/I del laboratorio: SIG. / DOTT. / PROF. AMBIENTI DI LAVORO indicare il numero di stanze

Dettagli

ELENCO NOMRATIVE VIGENTI SULLA DIRETTIVA ATEX

ELENCO NOMRATIVE VIGENTI SULLA DIRETTIVA ATEX PUBBLICAZIONE IDENTIFICATIVO ITALIA TITOLO NOTE 12/06/2003 d. lgs. N. 233 23/03/1998 D.P.R. N. 126 Direttiva 94/9/CE Attuazione della direttiva 1999/92/CE relativa alle prescrizioni minime per il miglioramento

Dettagli

La sicurezza delle macchine utensili

La sicurezza delle macchine utensili La sicurezza delle macchine utensili Casistica di infortuni derivanti dall uso di macchine utensili Nicola Delussu Coordinamento Tecnico Regioni Gruppo macchine e impianti D.lgs. 81/2008 Art. 70 - Requisiti

Dettagli

FACCIALE FILTRANTE MONOUSO FFP1 - Sperian 5185 M/L REF. 1007221

FACCIALE FILTRANTE MONOUSO FFP1 - Sperian 5185 M/L REF. 1007221 FACCIALE FILTRANTE MONOUSO FFP1 - Sperian 5185 M/L REF. 1007221 CARATTERISTICHE GENERALI Divisione : Protezione della testa Famiglia : Protezione delle vie respiratorie Gamma : Facciali filtranti monouso

Dettagli

ISTRUZIONI PER L USO

ISTRUZIONI PER L USO ISTRUZIONI PER L USO LAVATRICE PORTATILE CON CENTRIFUGA MODELLO LP435C Leggere attentamente il presente manuale e conservarlo come riferimento futuro, assieme al nr. di serie che trovate sulla targhetta

Dettagli

ADEMPIMENTI D.LGS. 626/94 e s.m.i. OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO

ADEMPIMENTI D.LGS. 626/94 e s.m.i. OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO ADEMPIMENTI D.LGS. 626/94 e s.m.i. OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO 1 Nomina del Responsabile servizio prevenzione e protezione In tutte le imprese deve essere nominato il RSPP che può essere: Datore di lavoro

Dettagli

Romagna Sede di. PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO Rimini ATTREZZATURA DRAG LINE

Romagna Sede di. PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO Rimini ATTREZZATURA DRAG LINE ATTREZZATURA DRAG LINE SEGNALETICA DI RIFERIMENTO RISCHI PRINCIPALI Ribaltamento della macchina e conseguente possibile schiacciamento dell operatore e delle persone presenti nelle vicinanze della macchina;

Dettagli

QUESTIONARIO di AUTOVALUTAZIONE SULLA SALUTE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO

QUESTIONARIO di AUTOVALUTAZIONE SULLA SALUTE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO QUESTIONARIO di AUTOVALUTAZIONE SULLA SALUTE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO Ufficio Sicurezza ed Ambiente Ottobre 2008-1 - Domanda 1: E stato nominato il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione

Dettagli

Leggete l etichetta! Tutto quello che c è da sapere per un utilizzo sicuro dei detersivi e dei prodotti di pulizia per la casa

Leggete l etichetta! Tutto quello che c è da sapere per un utilizzo sicuro dei detersivi e dei prodotti di pulizia per la casa Leggete l etichetta! Tutto quello che c è da sapere per un utilizzo sicuro dei detersivi e dei prodotti di pulizia per la casa Presto vedrete sui prodotti per la pulizia domestica nuove etichette con le

Dettagli

INDUMENTI PER LA PROTEZIONE CONTRO IL CALORE E LA FIAMMA

INDUMENTI PER LA PROTEZIONE CONTRO IL CALORE E LA FIAMMA INDUMENTI PER LA PROTEZIONE CONTRO IL CALORE E LA FIAMMA EN ISO 11612 La finalità della norma è di fornire i requisiti prestazionali minimi per gli indumenti di protezione contro il calore e la fiamma

Dettagli

Pubblicazione delle nuove Direttive Comunitarie

Pubblicazione delle nuove Direttive Comunitarie Pubblicazione delle nuove Direttive Comunitarie Milano, 21 Ottobre 2014 Gian Paolo Tondetta gianpaolo.tondetta@it.bureauveritas.com Nuovo quadro legislativo Pubblicazione L96 GUCE (Gazzetta Ufficiale Comunità

Dettagli

DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE UFFICIO ISPETTORE GENERALE CAPO

DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE UFFICIO ISPETTORE GENERALE CAPO Roma, lì 17 Settembre 2004 Circolare N 11 Prot. N. 2167 / 4301 Al Sigg. Direttori Centrali SEDE Sigg. Direttori Regionali ed Interregionali VV.F. LORO SEDI Sigg. Comandanti Provinciali VV.F. LORO SEDI

Dettagli

Segnaletica di sicurezza e comunicazioni D emergenza.

Segnaletica di sicurezza e comunicazioni D emergenza. Segnaletica di sicurezza e comunicazioni D emergenza. INTRODUZIONE La segnaletica di sicurezza impiegata nel mondo del lavoro comprende tutti quei pittogrammi informativi per la protezione e la salvaguardia

Dettagli

Indicazioni operative per La Misurazione dei fumi e dei gas durante la attività di saldatura

Indicazioni operative per La Misurazione dei fumi e dei gas durante la attività di saldatura Indicazioni operative per La Misurazione dei fumi e dei gas durante la attività di saldatura Scheda n 1 Giugno 2010 1 Norme di riferimento: UNI EN 10882-1:2002: Campionamento delle particelle in sospensione

Dettagli

Misure di prevenzione primaria per la riduzione del rischio nella saldatura

Misure di prevenzione primaria per la riduzione del rischio nella saldatura SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN MEDICINA DEL LAVORO Direttore: Prof. Massimo Corradi Associazione Parmense dei Medici del Lavoro Seminari monografici di medicina del lavoro Edizione 2016 Rischio cancerogeno

Dettagli

Corso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari DOTAZIONI DI SICUREZZA PER I LOCALI DESTINATI ALLA VENDITA E AL DEPOSITO

Corso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari DOTAZIONI DI SICUREZZA PER I LOCALI DESTINATI ALLA VENDITA E AL DEPOSITO Corso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari DOTAZIONI DI SICUREZZA PER I LOCALI DESTINATI ALLA VENDITA E AL DEPOSITO DOTAZIONI DI SICUREZZA PER I LOCALI DESTINATI ALLA VENDITA E AL DEPOSITO -

Dettagli

CODICE PRODOTTO: 1007222 FACCIALE FILTRANTE MONOUSO FFP1 con valvola - Honeywell 5186 ML

CODICE PRODOTTO: 1007222 FACCIALE FILTRANTE MONOUSO FFP1 con valvola - Honeywell 5186 ML CODICE PRODOTTO: 1007222 FACCIALE FILTRANTE MONOUSO FFP1 con valvola - Honeywell 5186 ML Visualizza Altri Presentazione generale Reference Number 1007222 Gamma Facciali filtranti monouso Marchio Honeywell

Dettagli

Azione Pegaso 2015. Corso di formazione per Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza

Azione Pegaso 2015. Corso di formazione per Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Sorveglianza sanitaria a scuola Corso di formazione per Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza SORVEGLIANZA SANITARIA DS e sorveglianza sanitaria 1 2 3 4 5 6 7 8 Individua i rischi che comportano

Dettagli

ELLISSE AL VOSTRO FIANCO PER LA SICUREZZA

ELLISSE AL VOSTRO FIANCO PER LA SICUREZZA Organismo Abilitato Il primo organismo abilitato dal Ministero delle Attività Produttive ad effettuare le verifiche di legge degli impianti ai sensi del DPR 462/01 AL VOSTRO FIANCO PER LA SICUREZZA Abilitazione

Dettagli

Dispositivi di Protezione

Dispositivi di Protezione Dispositivi di Protezione D.lgs.475 Art. 1 2) Si intendono per Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.) i prodotti che hanno la funzione di salvaguardare la persona che li indossi o comunque porti

Dettagli

Prevenzione e Sicurezza - Rischio Atex in ambiente di lavoro Lista di controllo per la verifica dell applicazione del Titolo XI del D.Lgs.

Prevenzione e Sicurezza - Rischio Atex in ambiente di lavoro Lista di controllo per la verifica dell applicazione del Titolo XI del D.Lgs. Prevenzione e Sicurezza - Rischio Atex in ambiente di lavoro Lista di controllo per la verifica dell applicazione del Titolo XI del D.Lgs. 81/08 data operatore/i Ragione Sociale, Indirizzo, timbro dell

Dettagli

OCCHIALI PROTETTIVI PER TAGLIO E SALDATURA AUTOGENA A GAS

OCCHIALI PROTETTIVI PER TAGLIO E SALDATURA AUTOGENA A GAS OCCHIALI PROTETTIVI PER TAGLIO E SALDATURA AUTOGENA A GAS (immagine a carattere puramente indicativo) Elaborato da Verificato da Sicurezza e Ambiente Verificato da Unificazione Impianti & Materiali Approvato

Dettagli

DEMOLIZIONI DECOSTRUZIONI

DEMOLIZIONI DECOSTRUZIONI DECOSTRUZIONI Manuali Meccanizzate Con esplosivo Riferimento normativo D.Lgs 81/08 s.m.i. Capo II SEZIONE VIII DEMOLIZIONI (da art. 150 a art. 155) SEZIONE VIII DEMOLIZIONI Art. 150 - Rafforzamento delle

Dettagli

RISCHIO AMIANTO IL PIANO DI LAVORO

RISCHIO AMIANTO IL PIANO DI LAVORO Corso per addetto alle attività di rimozione, smaltimento e bonifica: RISCHIO AMIANTO Titolo IX Capo III del D.Lgs 81/08 IL PIANO DI LAVORO Tricarico, 28.12.2013 Medico del Lavoro dr.sergio Mangia D.Lgs.

Dettagli

HOME PURITY. Caratteristiche di biocompatibilità e di compatibilità ambientale dei prodotti in co-branding DANHERA L OCA NERA

HOME PURITY. Caratteristiche di biocompatibilità e di compatibilità ambientale dei prodotti in co-branding DANHERA L OCA NERA HOME PURITY Caratteristiche di biocompatibilità e di compatibilità ambientale dei prodotti in co-branding DANHERA L OCA NERA Nessuna materia prima impiegata nei nostri prodotti è classificata tossica secondo

Dettagli

PROTEZIONE CONTRO I FULMINI (CEI 81-10) RELATORE: Dr. Nicola CARRIERO Dr. Carmineraffaele ROSELLI

PROTEZIONE CONTRO I FULMINI (CEI 81-10) RELATORE: Dr. Nicola CARRIERO Dr. Carmineraffaele ROSELLI PROTEZIONE CONTRO I FULMINI (CEI 81-10) RELATORE: Dr. Nicola CARRIERO Dr. Carmineraffaele ROSELLI LE MODIFICHE INTRODOTTE DALLA VARIANTE V1 ALLA NORMA CEI 8I-10 Come noto, 81-10 è la classificazione CEI

Dettagli

Modulo 6: La segnaletica di sicurezza

Modulo 6: La segnaletica di sicurezza Modulo 6: La segnaletica di sicurezza La segnaletica svolge un ruolo importante ai fini della sicurezza: un giusto segnale trasmette immediatamente un messaggio che da indicazioni in merito a divieti,

Dettagli

La tecnologia della concia delle sementi. Valore per l agricoltura e utilizzo sostenibile

La tecnologia della concia delle sementi. Valore per l agricoltura e utilizzo sostenibile La tecnologia della concia delle sementi Valore per l agricoltura e utilizzo sostenibile L innovazione del seme è al cuore della catena del valore del cibo Il punto di partenza di chiunque lavori in agricoltura

Dettagli

Libro unico del lavoro in sostituzione del libro paga e segna ore

Libro unico del lavoro in sostituzione del libro paga e segna ore Modena, 19 febbraio 2009 SICUREZZA SUL LAVORO PROPOSTE DI SEMPLIFICAZIONE PER I CANTIERI Normativa Premessa Obbligo Proposta di modifica In capo ai committenti, alle imprese affidatarie, alle imprese esecutrici,

Dettagli

L importanza delle prescrizioni derivanti dalla valutazione dei rischi

L importanza delle prescrizioni derivanti dalla valutazione dei rischi L importanza delle prescrizioni derivanti dalla valutazione dei rischi Lucca 10 0ttobre 2008 relatore Roberto Iacometti Art. 2 comma 1 let. q) D.Lgs 81/08 : valutazione globale

Dettagli

Scheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE

Scheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE 1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione: Ammonio Solfato 1.2 Nome della societá o ditta: PANREAC QUIMICA, S.A.

Dettagli

DPI per rumore e vibrazioni

DPI per rumore e vibrazioni DPI per rumore e vibrazioni Otoprotettori Eliminazione del rischio Guanti antivibranti Riduzione del rischio in relazione al tipo di utensile I normali guanti di lavoro amplificano le vibrazioni 1 Guanti

Dettagli

Adempimenti di carattere amministrativo

Adempimenti di carattere amministrativo CHECK-LIST CONTROLLI CARROZZERIE Adempimenti di carattere amministrativo L impianto è dotato di autorizzazione alle emissioni in atmosfera Il Gestore ha presentato domanda ai sensi del D. Lgs. 152/2006

Dettagli

Dispositivi di protezione individuale DPI

Dispositivi di protezione individuale DPI Cosa sono Dispositivi di protezione individuale DPI È considerato DPI qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata o portata dal lavoratore per tutelarsi da uno o più rischi per la sicurezza e

Dettagli

PROCEDURE STANDARDIZZATE: esempi e criticità

PROCEDURE STANDARDIZZATE: esempi e criticità ASSOCIAZIONE TAVOLO 81 IMOLA segreteria@tavolo81imola.org Atti del convegno NOVIT NORMATIVE PER LE AZIENDE CHE OCCUPANO FINO A 10 LAVORATORI Mercoledì 21 Novembre 2012 - Sala A. Pertini, 3ELLE Imola Claudio

Dettagli

LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA RISCHIO VIBRAZIONI

LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA RISCHIO VIBRAZIONI LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA RISCHIO VIBRAZIONI protocollo d intesa 5 febbraio 2015 ASL Brescia ASL Vallecamonica Sebino - Direzione Territoriale del Lavoro Ufficio Scolastico

Dettagli

FASCICOLO DELL OPERA

FASCICOLO DELL OPERA DENOMINAZIONE MANUFATTO:....... FASCICOLO DELL OPERA ai sensi del D.Lgs. 81/2008 COMMITTENTE: IL RESPONSABILE DEI LAVORI:.... COORDINATORE PER LA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE:.. I FASCICOLO DELL

Dettagli

Modulo 00 Introduzione alla formazione

Modulo 00 Introduzione alla formazione e-mail:info@studioingsardo.com Generale insegnanti e personale ATA Modulo 00 Introduzione alla Materiale tratto dai pacchetti di del SiRVeSS (Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole)

Dettagli

D.Lgs. 81/08. Dispositivi di Protezione Individuale DPI. Tecnico della Prevenzione Dott. Sergio Biagini

D.Lgs. 81/08. Dispositivi di Protezione Individuale DPI. Tecnico della Prevenzione Dott. Sergio Biagini Dispositivi di Protezione Individuale DPI Tecnico della Prevenzione Dott. Sergio Biagini DEFINIZIONE di DPI Per DPI si intende qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore

Dettagli

CORSO DI SICUREZZA ED IGIENE DEL LAVORO

CORSO DI SICUREZZA ED IGIENE DEL LAVORO CORSO DI SICUREZZA ED IGIENE DEL LAVORO ANNO SCOLASTICO 2013-2014 ASL AZIENDA SANITARIA LOCALE PROVINCIA DI BERGAMO Dott. Sergio Piazzolla Medico del Lavoro S.P.S.A.L. SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA

Dettagli

L informazione ai consumatori in materia di alimenti e bevande. Verona 19/06/2014

L informazione ai consumatori in materia di alimenti e bevande. Verona 19/06/2014 L informazione ai consumatori in materia di alimenti e bevande Verona 19/06/2014 Regolamento (CE) n. 767/2009 Regolamento (CE) n. 767/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 luglio 2009, sull'immissione

Dettagli

Integratori alimentari: applicazioni delle normative vigenti dalla progettazione al prodotto finito.

Integratori alimentari: applicazioni delle normative vigenti dalla progettazione al prodotto finito. Integratori alimentari: applicazioni delle normative vigenti dalla progettazione al prodotto finito. Leader nella vendita di materie prime, API e attrezzature per il settore galenico è costituita da 4

Dettagli

Classificazione delle strade La classificazione delle strade deve avvenire in sintonia con quanto riportato in:

Classificazione delle strade La classificazione delle strade deve avvenire in sintonia con quanto riportato in: ALLEGATO 02 Classificazione delle strade La classificazione delle strade deve avvenire in sintonia con quanto riportato in: Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285 - Nuovo codice della strada. Pubblicato

Dettagli

LE VERIFICHE DI SICUREZZA DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO SECONDO IL D.LGS N. 81/2008 e ss.mm.

LE VERIFICHE DI SICUREZZA DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO SECONDO IL D.LGS N. 81/2008 e ss.mm. LE VERIFICHE DI SICUREZZA DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO SECONDO IL D.LGS N. 81/2008 e ss.mm. 1 Tra le misure generali di tutela della salute e della sicurezza indicate nell art. 15 comma 1, alla lettera

Dettagli

PIZZANO GAETANO CV EUROPEO

PIZZANO GAETANO CV EUROPEO Nome PIZZANO GAETANO Data di nascita 20/03/1958 ESPERIENZA LAVORATIVA INTERNA Nome e indirizzo del datore di lavoro Date (da - a) 01/01/2012 - in corso Tipo di azienda o settore PUBBLICO AZIENDA USL DI

Dettagli

STRUTTURA DI PROTEZIONE A QUATTRO MONTANTI PROGETTATA PER TRATTORI A CINGOLI MODELLO FIAT 120 C E SIMILI (FIAT 60 C, FIAT 70 C, FIAT 80 C, ETC.

STRUTTURA DI PROTEZIONE A QUATTRO MONTANTI PROGETTATA PER TRATTORI A CINGOLI MODELLO FIAT 120 C E SIMILI (FIAT 60 C, FIAT 70 C, FIAT 80 C, ETC. ISTITUTO SUPERIORE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA DEL LAVORO Dipartimento Tecnologie di Sicurezza VIII Unità Funzionale 00040 Monte Porzio Catone... via di Fontana Candida, 1 Tel. 0694181 Certificato

Dettagli

FASCICOLO DELL OPERA. FASCICOLO DELL OPERA allegato XVI del D.Lgs.81/08 e s.m.i.

FASCICOLO DELL OPERA. FASCICOLO DELL OPERA allegato XVI del D.Lgs.81/08 e s.m.i. FASCICOLO DELL OPERA allegato XVI del D.Lgs.81/08 e s.m.i. 17 Aprile 2013 28 Maggio 2012 Dott. Ing. Silvio Spadi FASCICOLO DELL OPERA Piano di manutenzione dell opera e delle sue parti Obbiettivo prevedere,

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PER LA SICUREZZA NEL SETTORE EDILE

CORSO DI FORMAZIONE PER LA SICUREZZA NEL SETTORE EDILE CORSO DI FORMAZIONE PER LA SICUREZZA NEL SETTORE EDILE (art.10 D.L.vo 494/96) Ing. Alessandro Selbmann Lo scopo è quello del sollevamento o del sollevamento-trasporto : GRU PARANCHI DPR 547/55: OMOLOGAZIONE

Dettagli

I piani di emergenza:

I piani di emergenza: Piani di emergenza La risposta pianificata a situazioni di criticità I piani di emergenza: stato dell arte tra obblighi normativi e necessità di tutela Pordenone 7 marzo 2014 Paolo Qualizza Comandante

Dettagli

STRUTTURA DI PROTEZIONE A DUE MONTANTI POSTERIORE PROGETTATA PER TRATTORI STANDARD A RUOTE MODELLO FIAT 500 E SIMILI (FIAT 550, FIAT 600, etc)

STRUTTURA DI PROTEZIONE A DUE MONTANTI POSTERIORE PROGETTATA PER TRATTORI STANDARD A RUOTE MODELLO FIAT 500 E SIMILI (FIAT 550, FIAT 600, etc) ISTITUTO SUPERIORE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA DEL LAVORO Dipartimento Tecnologie di Sicurezza VIII Unità Funzionale 00040 Monte Porzio Catone... via di Fontana Candida, 1 Tel. 0694181 Certificato

Dettagli

Presentazione generale

Presentazione generale Italia CODICE PRODOTTO: 1013204 FACCIALE FILTRANTE MONOUSO FFP1 - Honeywell SuperOne 3204 Presentazione generale Reference Number 1013204 Gamma Facciali filtranti monouso Marchio Honeywell Marchio precedentemente

Dettagli

ART. 26 D.LGS 81/2008 OBBLIGHI CONNESSI ALLA SICUREZZA NEI CONTRATTI D APPALTO / D OPERA DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE RISCHI DI INTERFERENZA (DUVRI)

ART. 26 D.LGS 81/2008 OBBLIGHI CONNESSI ALLA SICUREZZA NEI CONTRATTI D APPALTO / D OPERA DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE RISCHI DI INTERFERENZA (DUVRI) Spett.le c.a. Mantova, 1 luglio 2010 Oggetto: ART. 26 D.LGS 81/2008 OBBLIGHI CONNESSI ALLA SICUREZZA NEI CONTRATTI D APPALTO / D OPERA DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE RISCHI DI INTERFERENZA (DUVRI) Egr.

Dettagli

Scheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE

Scheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE 1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione: Olio di Mandorle dolci 1.2 Nome della societá o ditta: PANREAC QUIMICA,

Dettagli

3M ITALIA S.P.A. VIA SAN BOVIO 1/3 I-20090 SEGRATE MI ITALY

3M ITALIA S.P.A. VIA SAN BOVIO 1/3 I-20090 SEGRATE MI ITALY Pagina 1 3M ITALIA S.P.A. VIA SAN BOVIO 1/3 I-20090 SEGRATE MI ITALY ======================================================================== Scheda di dati di sicurezza ========================================================================

Dettagli

MO51 Ambienti di Lavoro Rev 0 del 12.05.2015. TITOLO I DLgs 81/08. Data Sopralluogo. Operatori... Attività svolta... dal..

MO51 Ambienti di Lavoro Rev 0 del 12.05.2015. TITOLO I DLgs 81/08. Data Sopralluogo. Operatori... Attività svolta... dal.. Pagina 1 di 5 Data Sopralluogo. Operatori........ Ragione sociale, P.IVA, indirizzo (timbro della ditta) Attività svolta........ dal.. Totale addetti. di cui: N... Operai in produzione N... Impiegati N....Lavoratori

Dettagli

COME SI CLASSIFICANO LE CABINE DI VERNICIATURA?

COME SI CLASSIFICANO LE CABINE DI VERNICIATURA? r COME SI CLASSIFICANO LE CABINE DI VERNICIATURA? Negli ultimi mesi sono giunte in redazione diverse richieste da parte degli operatori del settore (vedi ad esempio la lettera pubblicata nella pagina a

Dettagli

SOMMARIO SEZIONE IV. Cantiere: Completamento spartitraffico in Via Nazioni Unite Seregno (MB)

SOMMARIO SEZIONE IV. Cantiere: Completamento spartitraffico in Via Nazioni Unite Seregno (MB) SOMMARIO SEZIONE IV 6 Prescrizioni operative, misure preventive e protettive ed i dispositivi di protezione individuale in riferimento alle interferenze tra le lavorazioni (Allegato XV punto 2.1.2 lettera

Dettagli

PG-SGSL 03 Definizione degli obiettivi e dei programmi

PG-SGSL 03 Definizione degli obiettivi e dei programmi Redatta da Data Firma RSPP Verificata da Emissione autorizzata da DL / DG Aggiornamenti e Revisioni Revisione n Oggetto Data 1.0 Prima Stesura 15 aprile 2015 L'originale firmato del documento e la copia

Dettagli

La sicurezza delle macchine in edilizia " Macchine per costruzioni stradali, scavo e movimento terra

La sicurezza delle macchine in edilizia  Macchine per costruzioni stradali, scavo e movimento terra Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Ex ISPESL La sicurezza delle macchine in edilizia " Macchine per costruzioni stradali, scavo e movimento terra Ing. Antonella Pireddu INAIL DTS/Ex ISPESL SAIE Bologna

Dettagli

ALLEGATO N.08. DOCUMENTO VALUTAZIONE DEI RISCHI (AI SENSI DEL D.Lgs.9.04.2008/N.81) _ ATTESTATI CORSI DIPENDENTI

ALLEGATO N.08. DOCUMENTO VALUTAZIONE DEI RISCHI (AI SENSI DEL D.Lgs.9.04.2008/N.81) _ ATTESTATI CORSI DIPENDENTI ALLEGATO N.08. DOCUMENTO VALUTAZIONE DEI RISCHI (AI SENSI DEL D.Lgs.9.04.2008/N.81) _ ATTESTATI CORSI DIPENDENTI - - 01.CORSO R.L.S.. - 02.CORSO INFORMAZIONE/FORMAZIONE. - 03.CORSO PREPOSTI. - 04.CORSO

Dettagli

TAVOLO TECNICO PROVINCIALE DI COORDINAMENTO SULLA SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

TAVOLO TECNICO PROVINCIALE DI COORDINAMENTO SULLA SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO NOVITA SICUREZZA SUL LAVORO E SULLA STRADA CON LE MACCHINE AGRICOLE TESTO UNICO SICUREZZA SUL LAVORO D.Lgs. n. 81 del 09.04.2008 CODICE DELLA STRADA D.Lgs. n. 285 del 30.04.1992 A - B - C LA FORMAZIONE

Dettagli

Diritto dell ambiente. Tutela delle acque dall inquinamento

Diritto dell ambiente. Tutela delle acque dall inquinamento Diritto dell ambiente Tutela delle acque dall inquinamento D. Lgs. 152/2006 Parte Terza: Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall inquinamento e di

Dettagli

D.L. 81/08 D.L. 139/06 I Decreti 139/06 e 81/08

D.L. 81/08 D.L. 139/06 I Decreti 139/06 e 81/08 E la funzione di preminente interesse pubblico, di esclusiva competenza statuale, diretta a conseguire, secondo criteri applicativi uniformi sul territorio nazionale, gli obiettivi di sicurezza della vita

Dettagli

FASCICOLO DELLA MANUTENZIONE

FASCICOLO DELLA MANUTENZIONE Comune di Offida Provincia di Ascoli Piceno FASCICOLO DELLA MANUTENZIONE Decreti Legislativi 494/96 e 528/99 D.P.R. 222/2003 OGGETTO: Dissesto idrogeologico in ato sul versante denominato B.go G. Leopardi

Dettagli

Milano 27 novembre 2012

Milano 27 novembre 2012 Milano 27 novembre 2012 Convegno La nuova norma UNI 10738 I contenuti di carattere tecnico della norma UNI 10738 e le modalità di esecuzione delle verifiche Mario Volongo - Area tecnica CIG 1 La struttura

Dettagli

D.LGS.626/94 TITOLO VI USO DELLE ATTREZZATURE MUNITE DI VIDEOTERMINALI ARTICOLO 50 CAMPO DI APPLICAZIONE

D.LGS.626/94 TITOLO VI USO DELLE ATTREZZATURE MUNITE DI VIDEOTERMINALI ARTICOLO 50 CAMPO DI APPLICAZIONE Bozza del Testo Unico di sicurezza e salute dei lavoratori TITOLO VIII - ARTICOLO 73 TITOLO VIII USO DI ATTREZZATURE MUNITE DI VIDEOTERMINALI ART. 73 CAMPO DI APPLICAZIONE E DEFINIZIONI 1. Le norme del

Dettagli

RADIANT. Tre fasi in un click

RADIANT. Tre fasi in un click 100% Radiant. I kit di pannelli endotermici sono proposti per ridurre i costi ed aumentare le prestazioni della cabina di verniciatura. Barton Equipment si è posta l'obiettivo di rendere questa applicazione

Dettagli

INFORMAZIONE FIGURE SENSIBILI

INFORMAZIONE FIGURE SENSIBILI INFORMAZIONE FIGURE SENSIBILI ASPP: gli addetti al servizio di prevenzione e protezione vengono designati dal Dirigente scolastico, sentito il RLS, tenendo conto delle dimensioni della scuola e della struttura

Dettagli

Scheda dati di sicurezza Conforme a Direttiva 2001 / 58 / CE. 1. Identificazione della sostanza/preparazione e azienda

Scheda dati di sicurezza Conforme a Direttiva 2001 / 58 / CE. 1. Identificazione della sostanza/preparazione e azienda 1. Identificazione della sostanza/preparazione e azienda Definizione del prodotto: Uso previsto: BREF MULTIUSO detergente multiuso per superfici dure Denominazione ditta: Henkel S.p.A. Via Barrella n 6

Dettagli

VALUTAZIONE DI CONFORMITA

VALUTAZIONE DI CONFORMITA MARCATURA CE PRODOTTI IN PIETRA NATURALE L applicazione della direttiva 89/106 CE sui materiali da costruzione LE PIETRE NATURALI DA TAGLIO Parte Seconda CHIAMPO 07 febbraio 2006 Associazione industriali

Dettagli

La Certificazione dei moduli per l accesso al Conto Energia www.gsel.it

La Certificazione dei moduli per l accesso al Conto Energia www.gsel.it La Certificazione dei moduli per l accesso al Conto Energia www.gsel.it www.gse.it 2 La certificazione dei moduli nel primo Conto Energia DM del 28 luglio 2005 In assenza di un documento di Certificazione,

Dettagli

Si riporta in allegato alla presente mail quanto disposto dal Miur in tema di sicurezza e salute nei luoghi

Si riporta in allegato alla presente mail quanto disposto dal Miur in tema di sicurezza e salute nei luoghi Circolare n 237 MONTECCHIO MAGGIORE, 24 febbraio 2016 Ai Consigli di Classe coinvolti nell ASL A tutto il personale Oggetto: Salute e sicurezza degli studenti in alternanza scuola lavoro Si riporta in

Dettagli

Sorveglianza sanitaria obbligatoria

Sorveglianza sanitaria obbligatoria Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Sorveglianza sanitaria a scuola 5.1a CORSO DI FORMAZIONE PER DIRIGENTI SCOLASTICI E PER DIRETTORI DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI Sorveglianza

Dettagli

SCHEDA DATI DI SICUREZZA. : AMP : Ampicillin sodium : N. CAS : 000069-52-3

SCHEDA DATI DI SICUREZZA. : AMP : Ampicillin sodium : N. CAS : 000069-52-3 Pagina 1 Pericolo SEZIONE 1 Elementi identificatori della sostanza o della miscela e della società/impresa 1.1. Identificatore del prodotto Identificazione del prodotto materia prima Codice del prodotto

Dettagli

Catalogo per BLS S.R.L. - creato il 05-07-2016 filtri di ricambio BLS art.211 classe A2

Catalogo per BLS S.R.L. - creato il 05-07-2016 filtri di ricambio BLS art.211 classe A2 filtri di ricambio BLS art.211 classe A2 con attacco a baionetta, a norme EN 14387:2000 per maschere serie 4100 4400 - adatti per gas e vapori organici. FB211 - Confez. 8.00* - filtri di ricambio BLS art.221

Dettagli