Fatti & Tendenze - Economia 3/2006 IL SETTORE DELLA ROBOTICA IN ITALIA NEL 2005
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1 Fatti & Tendenze - Economia 3/2006 IL SETTORE DELLA ROBOTICA IN ITALIA NEL 2005 UCIMU - SISTEMI PER PRODURRE maggio 2006
2 1 IL SETTORE DELLA ROBOTICA NEL L andamento del settore nel 2005 Dopo un 2004 particolarmente positivo, il 2005 ha segnato un rallentamento; la produzione del comparto della robotica, infatti, ha registrato un lieve incremento (+0,5%), attestandosi ad un valore di 397 milioni di euro. Tale risultato è stato determinato dalla crescita delle esportazioni (+4,3%), mentre, al contrario, le consegne sul mercato interno sono diminuite dell 1,1%. La quota di produzione destinata all estero è aumentata: il rapporto tra export e produzione è passato dal 29,1% del 2004 al 30,2%. Nel complesso il consumo italiano di robot ha registrato un aumento del 2%, attestandosi a 454 milioni. In aumento anche la quota di domanda soddisfatta dalle importazioni, che è passata dal 37,1% del 2004 al 39%, a fronte di un incremento dell import del 7,3%, per un valore di 177 milioni di euro. La negatività del saldo commerciale è aumentata, da 50 milioni del 2004, a 57 milioni. L andamento nel 2005 In crescita le esportazioni.. e le importazioni IL MERCATO ITALIANO DELLA ROBOTICA (inclusi bracci meccanici) Valori in milioni di euro Variazioni % /03 05/04 Produzione ,9 +0,5% Esportazioni ,5 +4,3% Consegne sul mercato interno ,3-1,1% Importazioni ,8 +7,3% Consumo ,1 +2,0% Saldo commerciale (40) (50) (57) +25,0 +14,0% Import/Consumo 37,2% 37,1% 39,0% Export/Produzione 30,0% 29,1% 30,2% Il settore della robotica in Italia nel
3 Per quanto riguarda l analisi del settore in termini di unità, nel 2005, la produzione di robot (inclusi i bracci meccanici) ha raggiunto le unità, registrando un calo del 3,2% rispetto all anno precedente. Unità in calo Anche le esportazioni (sempre in termini di unità) hanno evidenziato una flessione del 10,8%, scendendo a un totale di unità. Al contrario le importazioni hanno messo a segno un risultato positivo; le unità, salite del 9,8%, sono passate dalle del 2004 alle Nel complesso la domanda è cresciuta del 2,8% ed è stata soddisfatta per il 35,9% da prodotti stranieri. QUANTITÀ DI ROBOT PRODOTTI (inclusi bracci meccanici) Numero di macchine Variazioni % /03 05/04 Produzione ,9-3,2 Esportazioni ,3-10,8 Consegne sul mercato interno ,1-0,7 Importazioni ,1 +9,8 Consumo ,4 +2,8 La robotica in senso stretto (escludendo dal computo i bracci meccanici) evidenzia una performance positiva: la produzione ha registrato un incremento dello 0,2%, le esportazioni del 3,6%, le importazioni del 7,3% e il consumo del 2%. In termini di unità, invece, la produzione e l export hanno registrato delle contrazioni, rispettivamente del 5,1% e dell 11,9%, mentre import e consumo sono aumentati del 9,8% e dell 1,9%. Nel 2005 il valore medio dei robot prodotti ha registrato un calo, passando da 74,5 mila euro del 2004 ai 78,6 del Nel caso dei robot importati il valore medio è sceso dai 74,2 mila euro ai 72,6. Come per l anno precedente, anche nel 2005 il valore medio dei robot importati è sceso sotto quello dei robot prodotti. Il settore della robotica in Italia nel
4 I ROBOT (esclusi bracci meccanici) Valori in milioni di euro Var.% 05/04 Numero Valore Numero Valore Numero Valore Produzione , ,5-5,1 +0,2 Esportazioni , ,8-11,9 +3,6 Importazioni , ,9 +9,8 +7,3 Consumo , ,6 +1,9 +2,0 Export/Produzione 29,0 30,0 Import/Consumo 37,4 39,3 In termini di unità, nel 2005 la produzione di bracci meccanici ha registrato un incremento del 12,7%, passando dalle 620 del 2004 alle 699. Anche in termini di valore, l andamento della produzione è risultato positivo (+19,4%), passando dai 6,7 milioni di euro agli 8 milioni. Quindi, in termini di valore, la quota dei bracci meccanici sul totale della robotica è aumentata dall 1,7% al 2%. In crescita la produzione di bracci meccanici PRODUZIONE DI BRACCI MECCANICI Valori in milioni di euro Numero Valore 4,8 6,7 8,0 Bracci/Totale Robotica (% sul valore) 1,4 1,7 2,0 Il settore della robotica in Italia nel
5 1.2 I campi di applicazione Come per gli anni precedenti, anche nel 2005, in Italia, l area applicativa predominante è risultata quella della manipolazione. La manipolazione, prima area applicativa, ha registrato un incremento del 20,4% rispetto all anno precedente in termini di unità, e del 24,6% in termini di valore. Nel 2005 sono stati prodotti robot per un valore di 163,5 milioni di euro, pari al 42,1% del totale della produzione nazionale in valore e al 65,2% in unità. Tale area comprende diverse applicazioni, tra cui la principale, in termini di unità, è quella della manipolazione per stampaggio plastica, con un numero di robot prodotti pari a 1.264, per un valore di 39,4 milioni di euro; la maggior parte sono robot di tipo cartesiano (1.129). Altro segmento significativo è quello delle lavorazioni meccaniche, per il quale sono stati prodotti robot per un valore di 64,2 milioni di euro; di questi più del 70% sia in termini di unità che di valore sono stati impiegati nel carico/scarico macchine. La manipolazione In termini di unità segue il montaggio, in forte crescita rispetto all anno precedente, con 577 unità prodotte per un valore di 25,2 milioni di euro. Anche se in calo rispetto al 2004, la saldatura rappresenta ancora un area applicativa importante. Nel 2005 sono stati prodotti 518 robot per un valore complessivo di 43,6 milioni di euro, pari all 11,2% della produzione nazionale in valore e al 10,5% in termini di unità. La maggior parte delle unità di questi robot è destinato alla saldatura a punti. Considerando la tipologia di robot, il segmento è rappresentato quasi interamente da robot di tipo articolato a traiettoria controllata. Il montaggio La saldatura Per quanto riguarda le altre aree applicative, al quarto posto vi è quella del taglio. In particolare quest ultima area pur essendo solo il 7% della produzione totale in unità, rappresenta il secondo campo in termini di valore, con 120,5 milioni, pari al 30,9% del valore totale. Tale risultato è determinato dall elevato valore medio di questi robot. 1.3 La struttura dell offerta italiana Nel 2005 è continuato quel processo di ristrutturazione del settore verso imprese di grandi dimensioni iniziato l anno precedente: sono diminuite le piccole aziende (fatturato inferiore ai 2,5 milioni) e le medie (fatturato compreso tra i 2,5 e i 5 milioni di euro) a favore delle grandi aziende (fatturato superiore ai 5 milioni di euro). Nel complesso, il settore risulta essere suddiviso in maniera piuttosto netta tra piccole/medie imprese (42,8% del totale) e grandi imprese (57,2%). Ripartizione del settore tra piccole e grandi imprese Il settore della robotica in Italia nel
6 SUDDIVISIONE PERCENTUALE DELLE AZIENDE ITALIANE PRODUTTRICI DI ROBOT PER CLASSI DI FATTURATO Classi di fatturato* (milioni di euro) 0-2,5 38,1 42,9 27,8 23,8 2,5-5 14,3 21,4 27,8 19,0 oltre 5 47,6 35,7 44,4 57,2 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 * fatturato riferito alla produzione di robotica e automazione La regione a più alta densità di produttori di robot è la Lombardia, con il 57,1% delle imprese. E il Piemonte, però, ad avere la maggior percentuale di fatturato (55,7%) e di addetti (48%). Tale risultato è determinato dal fatto che nella regione vi è un alta concentrazione di imprese di grandi dimensioni. Costruttori di robot concentrati nelle zone più industrializzate LOCALIZZAZIONE DEI PRODUTTORI ITALIANI DI ROBOT ANNO Quote % Imprese Addetti Fatturato Lombardia 57,1 31,0 29,2 Piemonte 14,3 48,0 55,7 Marche 14,3 5,4 2,3 Emilia 7,2 9,1 9,7 Veneto 7,1 6,5 3,1 TOTALE 100,0 100,0 100,0 Considerando il numero di robot, nel 2005 il principale settore di sbocco è risultato quello dei macchinari (2.624 robot) seguito da quello dei motoveicoli (839), prodotti in plastica (684 robot) e quello di parti e accessori per motoveicoli e motori (498). Se si considera il valore, il primo settore di sbocco è quello dei robot destinati alla produzione di motoveicoli, che rappresenta il 19,2% del totale, mentre al secondo si collocano i robot per i prodotti metallici (12,7%). Macchinari: principale settore di sbocco Il settore della robotica in Italia nel
7 2. IL PARCO ROBOT INSTALLATO 2.1 Il parco italiano Nel 2005 i robot installati in Italia hanno registrato un incremento del 1,9% rispetto all anno precedente, per un totale di unità. A livello complessivo il parco robot risulta pari a unità. Solo il montaggio e l applicazione materiali hanno registrato un incremento, tutte le altre applicazioni sono risultate in calo. Oltre la metà del parco italiano (55,7%) rimane ancora composto da robot dell area della manipolazione e del carico/scarico. In crescita il parco robot italiano PARCO ROBOT IN ITALIA PER TIPOLOGIA DI PRODOTTO (bracci meccanici esclusi) Numero di macchine Dati Applicazioni cumulati al 1985 Manipolazione e carico/scarico Saldatura* Taglio n.d Montaggio Misura Applicazione materiali Altre applicazioni TOTALE TOTALE CUMULATO * fino al 1989: compreso anche il Taglio NUMERO TOTALE DI ROBOT INSTALLATI IN ITALIA PER TIPOLOGIA DI PRODOTTO. DATI CUMULATI AL 2005 (esclusi bracci meccanici) Applicazioni N. macchine Quota % Manipolazione e carico/scarico ,7 Saldatura * ,3 Taglio ,1 Montaggio ,6 Misura ,6 Applicazione materiali ,6 Altre applicazioni ,1 TOTALE ,0 * fino al 1989: compreso anche il taglio Il settore della robotica in Italia nel
8 2.2 Il parco nei principali paesi Per l analisi del parco robot nei principali paesi, occorre far riferimento ai rilievi, aggiornati al 2004, resi disponibili dall IFR (International Federation of Robotics). Dopo la recessione del triennio , al termine della quale le vendite del comparto si attestarono a unità, il mercato mondiale della robotica è stato protagonista di una forte ripresa, che ha portato a circa le macchine vendute nel Al calo patito nel 1998 (-16%, unità), ha fatto seguito la crescita registrata nel 1999 e nel 2000 (circa unità), vanificata dal calo determinatosi nel 2001 (-21%, unità) e nel 2002 (-12%, unità). Nei due anni seguenti, il numero di robot venduti è tornato a crescere, rispettivamente del 19% ( unità) nel 2003 e del 17% nel 2004 ( unità), grazie alla forte domanda di tutti i mercati asiatici e della robusta crescita registrata in Europa e in America. Per quanto riguarda il parco macchine installate nel 2004, il primato è rimasto al Giappone, dove è risultato operativo il 42% dello stock mondiale di robot e bracci meccanici, con un incremento delle unità, dalle del 2003 alle Il Giappone assorbe il 42% dello stock mondiale di robot PARCO ROBOT INSTALLATI NEL numero di robot Giappone America del Nord* Germania Italia Corea Sud Il settore della robotica in Italia nel
9 Al secondo posto della graduatoria mondiale, l America del Nord (che comprende Stati Uniti, Canada e Messico), dove il numero di macchine operative è cresciuto dell 8,5%, a , corrispondente al 14,4% del totale. Al terzo posto la Germania, dove i robot installati, già aumentati del 7,1% nel 2003, sono cresciuti, nel 2004, del 7,3%, attestandosi a unità, pari al 14,2% del totale. L Italia, secondo i dati IFR (tenuto conto delle unità dimesse calcolate da IFR), ha mantenuto, con unità installate nel 2004 (+6,4%), il quarto posto mondiale, davanti alla Corea del Sud, il cui parco macchine è aumentato del 7,2%, a unità. Il settore dei trasporti, in particolare l industria automobilistica, da sempre l ambito di maggior consumo di robot, nel 2004, ha assorbito quote tra il 66 e il 69% dei robot di nuova installazione in Portogallo, Germania e Spagna, il 64% negli Stati Uniti e in Brasile, il 63% in Francia e il 60% in Svezia. Quote tra il 47 e il 58% sono state registrate nel Regno Unito, nella Repubblica Ceca, in Austria, Belgio e Argentina, il 44% in Giappone. Il consumo del settore risulterebbe ancora più alto se molti subfornitori dell industria automobilistica non fossero statisticamente ascritti ai settori dei metalli di base e dei macchinari. Tra i campi di applicazione la manipolazione è risultata la lavorazione cui è destinato il maggior numero di robot, con una quota del 34% sul totale mondiale. La saldatura, con una quota del 28%, è l area predominante per molti paesi, soprattutto per quelli produttori di veicoli. L assemblaggio, che, per molti anni, è stato l applicazione più diffusa in Giappone (nel 2000 valeva il 37% del parco funzionante, nel 2004 soltanto il 14%), ha registrato la quota più alta (30%) in Australia/Nuova Zelanda. Manipolazione: area applicativa predominante Il settore della robotica in Italia nel
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