A cura di Daniele Bonaddio Ferie non godute 2017: fruizione entro fine anno. Tavola sinottica

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1 A cura di Daniele Bonaddio Ferie non godute 2017: fruizione entro fine anno Categoria: Previdenza e Lavoro Sottocategoria: Varie Tavola sinottica Sintesi La fine dell anno coincide con un importante adempimento da tener d occhio. Infatti, i datori di lavoro che non hanno concesso la fruizione delle prime due settimane di ferie maturate nel 2017, devono farlo entro il 31 dicembre In caso contrario, sarà applicata una sanzione pecuniaria che varia in base al numero di lavoratori per i quali non è stato concesso il periodo feriale. Al riguardo, occorre ricordare che entro il 30 giugno 2018 invece, dovranno essere godute le ultime due settimane di ferie dell'anno Le ferie Così come stabilito dall art. 36 della Costituzione e dal D.Lgs. n. 66/2003, il lavoratore ha diritto a un periodo annuale, irrinunciabile, di ferie retribuite, la cui durata è prestabilita dai rispettivi C.C.N.L. Il piano ferie 2017 Per l anno 2017: due settimane vanno fruite entro il (anno di maturazione); due settimane vanno fruite entro il 30 giugno 2019; l eventuale ulteriore periodo può essere monetizzato; la contribuzione, però, andrà in ogni caso assolta, su tutte le ferie arretrate risultanti al 30 giugno 2019, entro il 16 agosto 2019 con la denuncia contributiva relativa al mese di luglio La monetizzazione delle ferie Per il periodo c.d. minimo legale (quattro settimane) vige il divieto assoluto di monetizzare le ferie non godute. La contribuzione anticipata delle ferie Il datore di lavoro è tenuto ad anticipare il versamento dei contributi sulle ferie rispetto all effettivo momento di fruizione, una volta decorsi 18 mesi dalla maturazione. Ciò significa che la scadenza dell obbligazione contributiva si fissa alla medesima scadenza di fruizione delle ferie fissata dalla legge e/o dalla contrattazione collettiva. 1

2 Assistenza ai disabili garantita Le ferie non riducono il diritto ai tre giorni di permesso mensili che spetta al lavoratore, il quale presta assistenza a familiari disabili. Le sanzioni Qualora il datore di lavoro non conceda ai propri dipendenti le ferie spettanti, sarà sanzionato in base a quanto previsto dall'articolo 18-bis del D.Lgs. n. 66/2003. Riferimenti Normativi Art. 36 della Costituzione; D.Lgs. n. 66/2003. Premessa Non rimane ancora molto tempo al datore di lavoro che non abbia permesso ai propri dipendenti di fruire delle prime due settimane di ferie maturate quest anno. Quindi, per non incorrere in eventuali sanzioni pecuniarie, è bene che il datore di lavoro controlli la situazione di ciascun dipendente. Ferie residue 2017 Prime 2 settimane Da far fruire a ciascun dipendente entro il Le ferie Così come stabilito dall art. 36 della Costituzione e dal D.Lgs. n. 66/2003, il lavoratore ha diritto a un periodo annuale, irrinunciabile, di ferie retribuite, la cui durata è prestabilita dai rispettivi C.C.N.L.. In ogni caso, la sua durata non può essere inferiore alle 4 settimane annuali. ARTICOLO 36 DELLA COSTITUZIONE Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un esistenza libera e dignitosa. La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge. Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi. 2

3 Il Decreto Legislativo richiamato distingue le ferie in tre periodi, come indicato nella seguente tabella: 1 periodo 2 periodo 3 periodo 2 settimane da fruire in modo non interrotto, se richiesto dal lavoratore, nel corso dell anno di maturazione (es. quest anno vanno fruite almeno 2 settimane). 2 settimane da fruire in modo frazionato ma entro 18 mesi successivi dall anno di maturazione (termine che può essere prorogato dalla contrattazione collettiva). Ad esempio, le ferie relative al 2017 vanno fruite entro giugno Se contrattualmente previsto, quale eccedenza del periodo minimo di 4 settimane. PRIMO PERIODO Il primo periodo di ferie, pari a due settimane, va fruito nello stesso anno di maturazione, in modo ininterrotto, purché non vengano violati i principi del Codice Civile. Nel senso che la richiesta deve essere, comunque, formulata in anticipo in modo tale da rispettare le esigenze dell impresa. Cosa succede se i datore di lavoro non concede il primo periodo di ferie al lavoratore? Ebbene, qualora il lavoratore non abbia beneficiato del suddetto periodo di ferie nel corso dell anno, il datore diventa passibile di sanzione; al contrario, il lavoratore vanta un credito per ciascun giorno di mancato godimento delle ferie, i quali gli verranno liquidati a fine rapporto. Affinché il datore di lavoro venga sanzionato, è sufficiente che il lavoratore non abbia goduto anche solo di una parte delle due settimane cui egli ha diritto. SECONDO PERIODO Il secondo periodo di ferie, sempre pari a due settimane, può essere fruito in modo ininterrotto o frazionato entro e non oltre 18 mesi dalla fine dell anno di maturazione. Come in precedenza, se non viene rispettato il suddetto termine: il datore di lavoro sarà sanzionato; mentre il lavoratore vanterà un credito di ferie arretrate di cui potrà usufruire a fine rapporto lavoro. TERZO PERIODO Infine, il terzo periodo, vale a dire quello che eccede il periodo minimale, è piuttosto flessibile rispetto ai precedenti periodi, in quanto, è generalmente previsto dalla contrattazione collettiva o dal contratto di assunzione. In tal caso, è addirittura possibile monetizzare le ferie non fruite mediante un indennità sostitutiva. 3

4 LE FERIE 1 periodo 2 periodo 3 periodo 2 settimane in modo ininterrotto Entro l anno di maturazione 2 settimane in modo anche frazionato Entro 18 mesi dalla fine dell anno di maturazione Se previsto da CCNL o contratto di assunzione FERIE MONETIZZABILI NON MONETIZZABILI Il piano ferie 2017 Nella seguente tabella riepiloghiamo brevemente il piano delle ferie di ciascun lavoratore - relativo agli anni 2015, 2016 e in modo tale che il datore di lavoro possa effettuare una attenta verifica qualora abbia ancora dipendenti ai quali far fruire eventuali ferie residue: Le ferie relative all anno 2016 Le ferie relative all anno 2017 Piano ferie Due settimane andavano fruite entro il (anno di maturazione); due settimane vanno fruite entro il 30 giugno 2018; l eventuale ulteriore periodo può essere monetizzato; la contribuzione, però, andrà in ogni caso assolta, su tutte le ferie arretrate risultanti al 30 giugno 2018, entro il 16 agosto 2018 con la denuncia contributiva relativa al mese di luglio Due settimane vanno fruite entro il (anno di maturazione); due settimane vanno fruite entro il 30 giugno 2019; l eventuale ulteriore periodo può essere monetizzato; la contribuzione, però, andrà in ogni caso assolta, su tutte le ferie arretrate risultanti al 30 giugno 2019, entro il 16 agosto 2019 con la denuncia contributiva relativa al mese di luglio Il Sig. Giuseppe Verdì alla data del 30 novembre 2017, presenta la situazione feriale: nell anno 2015 ha fruito di 2 settimane di ferie entro il e altre 2 settimane di ferie entro il 30 giugno 2017; nell anno 2016 ha fruito di 2 settimane di ferie; nell anno 2017 non ha goduto di alcun periodo feriale. Alla luce della suddetta situazione, il datore di lavoro è tenuto innanzitutto a far fruire, per l anno 2017, di almeno 2 settimane di ferie, in modo tale da mettersi in regola per quest anno. Per quanto riguarda il 2015, invece, il dipendente ha già fruito di 4 settimane, e quindi risulta in regola. Infine, per il 2016 il datore di lavoro deve annotare di far fruire al dipendente delle restanti 2 settimane di ferie entro il 30 giugno

5 La monetizzazione delle ferie Dunque, come appena accennato, per il periodo c.d. minimo legale (quattro settimane) vige il divieto assoluto di monetizzare le ferie non godute. Eventualmente, le ferie che possono essere sostituite da un indennità sono: le ferie maturate fino al 29 aprile 2003 (data di entrata in vigore del D.Lgs. n. 66/2003); le ferie maturate dal lavoratore il cui rapporto di lavoro cessi entro l anno di riferimento; le settimane o i giorni di ferie previsti dalla contrattazione collettiva in misura superiore al periodo minimo legale. La contribuzione anticipata Altra importante particolarità riguarda la contribuzione anticipata, che si paga sulle ferie non godute. Infatti, dal 1999 il datore di lavoro deve anticipare il versamento dei contributi sulle ferie rispetto all effettivo momento di fruizione, una volta decorsi 18 mesi dalla maturazione. Ciò significa che la scadenza dell obbligazione contributiva si fissa alla medesima scadenza di fruizione delle ferie fissata dalla legge e/o dalla contrattazione collettiva. Pertanto i datori di lavoro devono procedere al calcolo e al versamento dei contributi entro il 16 agosto (salvo proroga del periodo estivo). Assistenza ai disabili garantita Infine si precisa, che ai sensi della L. n. 104/1992 le ferie non riducono il diritto ai tre giorni di permesso mensili che spetta al lavoratore, il quale presta assistenza a familiari disabili. Analoga situazione si ha per malattia e festività, per maternità e permessi sindacali. Le sanzioni Qualora il datore di lavoro non conceda ai propri dipendenti le ferie spettanti, sarà sanzionato in base a quanto previsto dall'articolo 18-bis del D.Lgs. n. 66/2003. Il meccanismo sanzionatorio è articolato nel seguente modo: Meccanismo sanzionatorio delle ferie Sanzione base: da 100 a 600 euro; Violazione riferita a più di 5 lavoratori (quindi almeno 6) o si è verificata in almeno due anni: da 400 a euro; Violazione riferita a più di 10 lavoratori o si è verificata in almeno quattro anni: da 800 a euro. 5

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