Il piano di emergenza e la gestione delle emergenze

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1 Il piano di emergenza e la gestione delle emergenze

2 Incidenti in piscina PREGANZIOL Piscine comunali ASOLO Piscine centro Le Pleiadi CONEGLIANO Piscine comunali VITTORIO VENETO Piscine comunali

3 PREGANZIOL Ore circa All'arrivo sul posto dei VVF circa 10 persone si trovavano all'esterno ed erano assistiti da sanitari del 118 presentando irritazioni alle vie aeree ed agli occhi. All'interno della piscina nel locale per la clorazione delle acque si riscontravano dei secchi e delle sostanze in un locale spogliatoio. Durante la pulizia di una pavimentazione del locale spogliatoio, vi è stata una imprudente miscelazione di ipoclorito di sodio con detergenti a base acida, con produzione di cloro. Il cloro veniva trasportato nei locali occupati dal pubblico a quota del piano vasca dall impianto di ricambio d aria dell impianto sportivo.

4 ASOLO Ore circa Sul posto si riscontravano n.12 bambini che presentavano sintomi di irritazioni delle vie aeree e degli occhi dovuti alla formazione di vapori di cloro. Tali vapori si sono sviluppati per la miscelazione accidentale di ipoclorito di sodio ed acido solforico, avvenuta durante una manovra errata per la manutenzione ordinaria dell impianto di clorazione acque. I vapori di cloro venivano aspirati dall impianto di trattamento d aria ubicato nel locale clorazione ed immessi all interno dei locali della piscina. Si provvedeva ad arieggiare i locali per disperdere i vapori tossici.

5 CONEGLIANO Ore circa Si era allagato il vano dell'impianto di clorazione della piscina e parte dell'impianto natatorio a causa dello straripamento del torrente Crevada. Si effettuava una rilevazione per valutare se le cisterne di acido solforico e ipoclorito di sodio perdevano, con esito negativo. Si provvedeva a svuotare con idrovore i locali e a mettere in sicurezza i due serbatoi dell impianto di clorazione.

6 VITTORIO VENETO Ore 9.00 circa Cortocircuito di un quadro elettrico, con grandi quantità di fumo all'interno della piscina Incendio avvenuto in un locale contatori interrato. Bruciato l'interruttore generale della struttura, con cavo Enel surriscaldato. La struttura è stata completamente evacuata dal personale presente. Il guasto ha causato anche un black out nelle vicinanze.

7 Il piano di emergenza Laddove fallisce la prevenzione. scatta il piano di emergenza!!

8 Il piano di emergenza CONTENUTO DEL PIANO Le azioni che i lavoratori devono mettere in atto in caso di incendio Le procedure per l evacuazione del luogo di lavoro che devono essere attuate dai lavoratori e dalle altre persone presenti Le disposizioni per chiedere l intervento dei Vigili del Fuoco e per fornire le necessarie informazioni al loro arrivo Specifiche misure per assistere le persone disabili

9 Il piano di emergenza FATTORI DA CONSIDERARE PER LE PISCINE Ambienti soggetti a grande frequentazione Utenti di tutte le età Impianti tecnologici complessi, macchinari ed attrezzi Presenza di prodotti chimici per la pulizia ed il trattamento delle acque Difficoltà di intellegibilità dei segnali acustici per effetto della riverberazione

10 Il piano di emergenza

11 Il piano di evacuazione

12 Il piano di evacuazione Piano di emergenza Piano di evacuazione Quale evacuazione? Incendio..... evacuazione verso luogo sicuro Alluvione... evacuazione verso i piani alti dell edificio Terremoto... autoprotezione e poi eventuale evacuazione Nube di gas dall esterno. no evacuazione, chiudere finestre.....

13 Istruzioni operative Emergenza chimica Emergenza incendio Evacuare la zona Intervenire dopo avere indossato i mezzi di protezione individuale (maschera a pieno facciale con FILTRO ABEKP o respiratore autonomo, tuta con cappuccio, stivali di sicurezza e guanti lunghi resistenti agli agenti chimici aggressivi Aerare la zona Impedire l entrata del prodotto nelle fognature Gli spargimenti vanno assorbiti con appositi sistemi assorbenti per aggressivi chimici Riporre il materiale contaminato in contenitori chiusi con l ausilio di utensili che non producano scintille e trasportare all esterno Lavare l area contaminata dal prodotto fuoriuscito dopo averlo completamente recuperato Se avvisti un incendio dai subito l'allarme avvisando le persone presenti Allerta il responsabile per la gestione dell'evento Abbandona con gli altri il luogo dove ti trovi seguendo le vie d'esodo prestabilite raggiungendo un luogo sicuro Se le condizioni lo consentono metti in sicurezza gli impianti Eventuali interventi di spegnimento devono essere fronteggiati solo da personale adeguatamente preparate

14 Training

15 Training ESERCITAZIONI A CASO Non si effettua una esercitazione se non sono individuati gli obiettivi specifici per cui è necessaria l esercitazione. Se non sono stati adottati precedentemente procedure, attrezzature, dispositivi strutturali/impiantistici e percorsi formativi, l esercitazione è poco efficace. UNA SIMULAZIONE DI EMERGENZA NECESSITA DI UN PROGETTO

16 Training UN PIANO CREDIBILE PROCEDURE Revisione piano Modifiche strutturali procedurali e/o impiantistiche TUTTO IL PERSONALE COINVOLTO VERIFICA Addestramento Esercitazione

17 Supporto dei Vigili del fuoco Presso il Comando VVF di Treviso sono presenti n.39 soccorritori acquatici e fluviali per l intervento di soccorso in acqua Tutto il personale operativo VF del Comando è formato per l Autoprotezione in ambiente acquatico (A.T.P.) e per le Tecniche di Primo Soccorso Sanitario (T.P.S.S.)

18 Supporto dei Vigili del fuoco Collaborazione tra il personale del Comando Provinciale e la società di gestione delle Piscine di Treviso Corsi effettuati da personale VVF e rivolti ai ragazzi dai 8 ai 17 anni su Tecniche di Autoprotezione in acqua e Tecniche di salvamento nuoto Nel 2010 i VV.F. di Treviso, con il personale della Società Natatorium, hanno testato il piano di emergenza in caso di incendio, con una prova pratica, utilizzando del fumo e simulando l'evacuazione generale, comprese le persone in vasca.

19 Grazie per l attenzione

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