IL PIANO COLTURALE GRAFICO

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1 IL PIANO COLTURALE GRAFICO Premessa Lo strumento Piano colturale grafico, in breve PCG, è stato realizzato da Artea secondo le specifiche previste dal Reg. UE 809/14 art. 17, che prevede la fornitura alle Aziende beneficiarie di un modulo prestabilito e il corrispondente materiale grafico di cui all articolo 72, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 1306/2013 tramite un interfaccia basata sul SIG, che consente il trattamento dei dati alfanumerici e territoriali delle zone dichiarate (il cd «modulo per le richieste di aiuto basate su strumenti geospaziali»). Il materiale di cui si parla è costituito essenzialmente da tutte le parcelle agricole dell'azienda,, le aree di interesse ecologico e in breve.. ogni altra informazione prevista dal presente regolamento o richiesta per l'attuazione della corrispondente legislazione settoriale agricola o richiesta dallo Stato membro interessato. I moduli per le domande di aiuto basate su strumenti geospaziali contribuiranno, secondo il legislatore europeo, a prevenire gli errori dei beneficiari al momento di dichiarare le superfici agricole richieste a premio e renderanno più efficienti i controlli amministrativi incrociati. Va pertanto ribadito che il beneficiario ha l esclusiva responsabilità della esatta rappresentazione della sua realtà aziendale, e che su questo aspetto non esistono vincoli di alcun tipo, se non quelli individuati dal beneficiario stesso nella liceità delle conduzioni (fascicolo), in particolare non esistono obblighi di disegno addomesticato o adattato. E però opportuno tenere presente che alcune modalità di rappresentazione, magari messe in atto scrupolosamente e con l idea di raggiungere una maggiore precisione, possono essere invece fonte di incomprensioni successive in fase di ammissibilità al pagamento delle parcelle agricole descritte. Nel presente documento se ne presentano alcune casistiche a titolo di esempio e di esempio non esaustivo, volte a limitare tali difficoltà. Questo può essere utilizzato per la validazione sulle conduzioni, di dichiarazione occupazione del suolo aziendale e per le domande: - Regime Pagamenti Diretti (Reg. (UE) 1307/ Misure di Superficie PSR (misure 10, 11, 13) - Rilascio autorizzazione carburante ad accisa agevolata (UMA) - Pai Piano Assicurativo Individuale - Altri procedimenti unionali, nazionali e regionali che fanno riferimento al Piano Colturale per l'identificazione delle colture (es. Agriturismo, IAP) Il Piano Colturale Grafico è lo strumento utilizzato per gestire quelle Identità qualificanti le Aziende Agricole così definite dalla normativa di riferimento nel D.M. 162 del 12 gennaio 2015: Il Concetto di Parcella In ambito UE se si parla di parcella, non si parla di particella catastale tutt altro: Parcella di Riferimento Definita dall' art. 2 paragrafo 1, punto 25 del Reg. UE 640/14 come: "Superficie 'Geograficamente" delimitata' avente un identificazione unica nel sistema di identificazione delle parcelle agricole di cui all' art. 70 del regolamento UE n. 1306/

2 Il suddetto regolamento all' art. 5 c. 1 ne completa la definizione: "Una parcella di riferimento contiene un unità fondiaria che rappresenta una superficie agricola quale definita all' art. 4, paragrafo 1 lett. E del Regolamento UE n. 1307/2013 /omissis/ Gli stati membri delimitano la parcella di riferimento in modo da garantire che essa sia misurabile, che consenta la localizzazione univoca e inequivocabile di ciascuna parcella dichiarata annualmente e che, in linea di principio, sia stabile nel tempo ". Parcella Agricola Più precisamente si parla di parcella agricola, definita dal Reg. 1306/13 art. 67 come segue: CAPO II Sistema integrato di gestione e di controllo Articolo 67 Ambito di applicazione e termini usati 4. Ai fini del presente capo si intende per: a) "parcella agricola": una porzione continua di terreno, sottoposta a dichiarazione da parte di un solo agricoltore, sulla quale non è coltivato più di un unico gruppo di colture o, se nell'ambito del regolamento (UE) n. 1307/2013 è richiesta una dichiarazione separata di uso riguardo a una superficie che fa parte di un unico gruppo di colture, una porzione continua di terreno interessata da tale dichiarazione separata; Nell accezione proposta dal regolamento in parola, le superfici aziendali sono suddivise per omogeneità di gruppi colturali, in funzione di due finalità: - Lo schema di pagamento, che può essere diverso a seconda della misura richiesta a pagamento. - Il riscontro delle parcelle agricole dichiarate tramite la parcella di riferimento, ovvero l uso standard (seminativo, oliveto, vigneto, etc.) determinato per la data area geografica. Appare comunque evidente che la modalità di rappresentazione descritta nella normativa UE cozza con una descrizione delle superfici aziendali eccessivamente frammentata, in quanto poco compatibile con il concetto di stabilità della parcella di riferimento. La parcella quindi : - È individuata geograficamente - comprende esclusivamente "usi agricoli" A completamento della presente definizione necessaria per poi esprimere in maniera veritiera e corretta le varie specificità legate alle superfici ove si manifesta l attività agricola si definiscono i seguenti concetti: Superficie Agricola La "Superficie Agricola" e così descritta dal regolamento UE 1307/2013 indicato: "Qualsiasi superficie occupata da seminativi, prati permanenti e pascoli permanenti o colture permanenti". Quindi da suddette definizioni si evidenzia: - La parcella di riferimento - Essa comprende esclusivamente "usi agricoli". 2

3 3 Appezzamento Spesso confuso come sinonimo di "Parcella", in realtà rappresenta una porzione continua di terreno dove non è coltivato più di un unico gruppo di colture dove possono insistere più parcelle agricole o parti delle stesse e può prevedere uno o più soggetti conduttori e usi oggettivi. Isola Aziendale La Parcella costituita come suddetto da porzioni di territorio contigue, condotte da uno stesso produttore comprendente anche usi del suolo non agricoli si configura come Isola Aziendale. Trae la sua origine nella sua estensione contigua superficiale dalle particelle catastali risultanti nella consistenza territoriale del fascicolo aziendale. Arcipelago Raggruppamento di Corpi fondiari (Parcelle Agricole) dove la distanza massima esistente è inferiore a 500 m costituiscono un Arcipelago. Quindi due parcelle possono essere anche molto distanti fra loro ma frapposte da altre parcelle ove la distanza non supera mai i 500 m sono entità di un medesimo Arcipelago, questo potrà essere anche molto esteso, mentre due singole parcelle riferite ad un unico soggetto conduttore con una distanza maggiore di 500 m, si configurano come due Arcipelaghi. Questa non e l'unica discriminante che identifica un Arcipelago: Oltre la distanza, Univocità di Conduzione e di Entità territoriale (Comune) qualificano un Arcipelago. Quindi in questo contesto assume particolarmente rilevanza lo strumento del Piano Colturale Grafico: L' art. 70 del regolamento 1306/2013 "Sistema di Identificazione Parcelle Agricole"(SIPA) informa sulla costituzione un sistema di Informazione geografica: "Il sistema di identificazione delle parcelle agricole è costituito sulla base di mappe, documenti catastali o altri riferimenti cartografici. Le tecniche utilizzate si basano su un sistema informatizzato d'informazione geografica, comprese orto immagini aeree e spaziali, con norme omogenee che garantiscono un grado di precisione equivalente almeno a quello della cartografia su scala 1:10000 e dal 2016, su scala 1:5000, tenendo conto della configurazione e dello stato della parcella."

4 Questa immagine esempio prodotta da AGEA illustra quanto esposto: - Le particelle catastali per semplicità, sono identificate da ogni riquadro della mappa. - La Parcella di Riferimento è rappresentata dalla superficie coltivabile contigua relativa ad un unico suolo riferita ad un Unico Soggetto Conduttore. - L'Isola Aziendale nel caso in esame è delimitata dalle parcelle Aziendali non essendo qui presenti altri annessi e servitù aziendali. - L'Appezzamento è identificato unicamente da un omogenea superficie colturale. Il limite dei 200 mq Una conseguenza di tale visione è l imposizione di un limite minimo di area per le parcelle agricole, qualora ne venga richiesta l ammissibilità al pagamento: l area della coltura descritta per ciascun poligono non può essere inferiore a 200 mq. Tale limite non è un limite tecnico dello strumento, è un limite legale previsto dall Italia in applicazione dei regolamenti U.E. per il riconoscimento di tali superfici come superfici agricole, che l U.E. definisce come dimensione minima della parcella agricola : Sulla dimensione della parcella minima è intervenuto successivamente il Ministero delle politiche Agricole e Forestali che con il D.M. 1420/2015 ha così disposto, tenuto conto delle condizioni di particolare frammentazione fondiaria del nostro Paese: Ma al di là di questa deroga, vale il principio generale: per la UE le superfici minime non sono da considerarsi agricoltura e quindi non sono ammissibili. Tale disposizione vale per tutte le tipologie di coltura, vite inclusa, e Schedario viticolo incluso. Infatti lo Schedario vitivinicolo si riferisce all art. 145 del Regolamento UE 1308/13, che però per quanto riguarda i termini tecnici e legali assume come riferimento il Reg. UE 1306/13, in quanto il Reg. 1308/13 all art. 72 così dispone: Articolo 2 Disposizioni generali della politica agricola comune (PAC) Il regolamento (UE) n. 1306/2013 e le disposizioni adottate a norma dello stesso si applicano alle misure previste dal presente regolamento. Dunque senza alcun dubbio si applicano allo Schedario le disposizioni in materia di individuazione della parcella agricola, compreso la parcella agricola costituita da una coltura omogenea di vite, compresa evidentemente la superficie minima della parcella agricola. Una facile obiezione lessicale a quanto esposto sarebbe che nelle varie norme si parla di pagamenti e di domanda di aiuto, ma evidentemente l ipotesi di uno Schedario astratto, non valido per i pagamenti (incluso OCM), non valido per 4

5 5 le autorizzazioni e nemmeno per le dichiarazioni di raccolta e rivendicazione non ha senso. Va infine precisato che precedentemente questo limite non esisteva, ma la normativa europea è cambiata per facilitare i controlli ed il monitoraggio delle superfici agricole come precisato soprattutto nei Regolamenti collegati (1306/13, 640/14 art. 5, norme tecniche dettate da JRC, quale ON-THE-SPOT CHECKS ACCORDING TO ART. 24, 25, 26, 27, 30, 31, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41 OF REGULATION (EU) NO 809/2014 art ). Naturalmente questo quadro normativo potrebbe cambiare, in forza di una ulteriore ipotetica deroga emanata dal Mipaf in accordo con la Commissione, ma è ancora una evenienza tutta da riscontrare. PRESENTAZIONE DEL PIANO COLTURALE GRAFICO DI ART A - POLINESIA Il Piano delle Coltivazioni in DUA, conformemente alle specifiche del D.M. 162/2015 è lo strumento di validazione delle conduzioni e di dichiarazione dell'occupazione del suolo delle superfici aziendali. Dal 1 gennaio 2016 questo dovrà essere compilato tramite DUA esclusivamente in FORMA GRAFICA tramite le apposite funzionalità messe a disposizione del Sistema Informativo ART A. Il Piano Colturale Grafico può essere anche definito come lo strumento propedeutico alla presentazione delle Domande grafiche: 1 fase Aprire un Pano Colturale Grafico Una volta entrati in ambiente IGC di ART A, il soggetto Beneficiario può aprire una nuova DUA ovvero eseguire una sua duplicazione, quindi selezionare da Tipo dichiarazione Opportunità di sviluppo e agevolazioni pubbliche al centro pagina selezionare il menù a tendina sulle Opportunità il Piano Colturale nel menù Tipo - >Dichiarazione Piano Colturale Grafico.

6 6 Tipo ->Dichiarazione Piano Colturale Grafico ->Scegli Opportunità di sviluppo e agevolazioni pubbliche (Opportunità->Piano Colturale) A questo punto come in figura nel menù domande si genera il P.C. GRAFICO come sottomenù del menù "Gestioni Superfici".

7 7 Il PCG iniziale genera i nuovi poligoni d'uso suolo in modo geografico che si configurano come le parcelle agricole dell' Arcipelago, sulla base delle particelle condotte dall' Azienda, le stesse che determina il piano delle coltivazioni. Successivamente il PCG sarà funzione esclusivamente degli usi suolo relativi a superfici agricole geograficamente individuate a prescindere dalle particelle condotte presenti a Sistema. La geometria delle particelle condotte in fascicolo "ivi comprese le NUOVE Particelle" viene aggregata in Arcipelaghi, distinti se come requisito: 1)contengono particelle condivise, 2)le particelle sono appartenenti a Comuni diversi 3) parcelle distanti più di 500 metri. Il Sistema infatti riprende dal PCG precedente, secondo quanto già dichiarato dall' azienda in termini di coltivazioni e lo riaggrega sempre in modo geografico sugli arcipelaghi creati. Questo significa che possiamo avere degli arcipelaghi diversi da quelli precedenti, in quanto nuove particelle condotte o la cessazione di altre possono far variare le parcelle di riferimento, ma le occupazioni del suolo vengono comunque recuperate, "anche nel caso di eventuale aggiornamento delle particelle catastali in Fascicolo". Il PCG si presenterà a livello alfanumerico composto da una serie di tabelle. Ogni tabella rappresenta un Arcipelago Aziendale ( Es. Arcipelago 1) caratterizzato da una serie di righe (records) ove ognuna esprime le parcelle aziendali definite da un unico tipo di occupazione del suolo agricolo rappresentato da specifiche classi, conduzione reperita dal Fascicolo Aziendale e Comune di riferimento. Per le sole "Nuove" particelle ossia quelle non presenti in Fascicolo alla data del precedente PCG, il sistema carica un PCG con usi generici. Per le particelle "Assenti" ossia quelle scadute rispetto al precedente PCG, il Sistema non opera alcuna cancellazione delle coltivazioni già dichiarate, ma le segnala come superfici in " confinamento": sarà compito dell'azienda verificare che si tratti di superfici coltivate non più detenute, quindi da cancellare definitivamente, oppure di superfici con problemi, ad esempio relativi alla grafica ma sempre valide come coltivazione. Per una migliore comprensione di quanto esposto illustriamo a titolo di esempio il "Riepilogo Occupazione Suolo" riferito ad un PCG iniziale, quindi al corrispettivo PCG successivo caratterizzato dalla presenza di ulteriori usi del suolo coltivabili dovuti dall'inserimento nel particellario aziendale di "nuove particelle".

8 8 Come suddetto le nuove occupazioni del suolo che vanno ad implementare le superfici coltivabili del PCG sono descritti come uso generico (seminativi), suscettibili quindi di essere dettagliate. Quindi ogni riga, quale record componente l'arcipelago è espresso univocamente dai seguenti attributi: -Comune di riferimento -ID di denominazione univoca, costituito da un doppio numero a 6 cifre : / = Identificativo iniziale/identificativo iniziale ( di prima generazione del PCG) /203141= Identificativo iniziale/identificativo che ha ricevuto un intervento di modifica o di integrazione di dettaglio informativo. -Occupazione del suolo: Descrizione a livello di macrouso sull'uso del suolo presente nel sistema ART A. - Codici: Identificazione specifica d'uso del suolo a livello di specie. - Data inizio Data Fine: indica il periodo in cui è presente la coltura. - Epoca di Semina: riferita a colture seminative - Area in m 2 misurati, presenti a Sistema. - Conduzione ( specifica necessaria a definire un Arcipelago) 2 fase Come operare nel Piano Colturale Grafico Il beneficiario adesso mediante gli strumenti di Compilazione Grafica Assistita messi a disposizione da ART A provvede quindi ad identificare geograficamente le parcelle agricole ed ha così facoltà di confermare, modificare o dettagliare l' articolazione proposta dal SIGC: Il dettaglio relativo al gruppo di colture è definito, sulla base del catalogo nazionale di occupazione del suolo, in relazione alle informazioni necessarie per la compilazione delle domande di aiuto che il beneficiario intende presentare Modifica uso Suolo Attività che permette con l' implementazione del B.O.A. (Back Office Automatico) sul PCG di effettuare direttamente una serie di variazioni d' uso del suolo rispetto quanto presente sul Sistema ART A:

9 9 Il B.O.A. si attiva su richiesta scegliendo e attivando l'operazione "Risolvi le discordanze risolvibili senza Back Office {B.O.A.}" e confronta le coltivazioni disegnate dall' Azienda su Polinesia con il sottostante uso del suolo SIGC. e tale uso del suolo e discordante (ad esempio, una coltivazione a VIVAIO su un uso suolo "Possibile seminativo") il sistema valuta se tale discordanza possa essere risolta con un uso del suolo SIGC, oppure no. Solo alcune Combinazioni sono possibili risolvere con il metodo B.O.A.: Cod. Poligono A Descrizione Tipo ID Poligono B Descrizione Tipo 121 Frutteto 123 Coltivazioni Forestali 121 Frutteto 606 Serre e Vivai 121 Frutteto 615 Frutta a guscio 121 Frutteto 616 Oliveto 612 Seminativo 606 Serre e Vivai 612 Seminativo 613 Tara Arboreto consociato a 633 seminativi 121 Frutteto Arboreto consociato a 633 seminativi 612 Seminativo Arboreto consociato a 633 seminativi 616 Oliveto La tabella va così interpretata: se abbiamo una coltivazione (es. Olivo) per la quale sarebbe corretto avere l'uso del suolo "616 Oliveto" ma abbiamo invece "633 - Arboreto consociato a seminativi" e pacifico che tale uso possa essere passato ad "Oliveto", E L 'AZIENDA indica graficamente che la coltivazione è proprio un oliveto. Attenzione! Solo queste sono le combinazioni risolvibili tramite il "B.O.A." che in definitiva non modificano Parametri legati a definiti schemi di pagamento. Dunque, se il sistema valuta che la combinazione sia risolvibile, opera così: - Costituisce l'uso del suolo discordante sulla base di quanto riportato nella corrispettiva scheda di "Dettaglio Occupazione suolo" - Quindi Definisce l'uso del suolo costituito con un tipo compatibile con la coltivazione dichiarata ( ad esempio, se "Vivai orticole" VIVAIO, se "Olivo da trasformazione" OLIVO, "Ortive in pieno campo" SEMINATIVO, etc. etc. e lo registra. A fronte dell' elaborazione effettuata tramite il B.O.A. o il Back Office, va sempre tenuto presente che l'uso del suolo sul quale il Sistema si confronta per individuare le discordanze, per una data domanda "rimane quello caricato inizialmente". Il dato è stato acquisito a livello di Base Dati, ma sulla domanda PCG la discordanza viene segnalata ancora come presente.

10 10 Cosa si deve fare? Semplice, per concludere l'aggiornamento e quindi indispensabile ricaricare a nuovo l'uso del suolo, operazione che si effettua con l'operazione "Aggiorna usi del suolo {ottimo dopo Back Office e B.O.A)" Nel caso la discordanza esula dalle combinazioni elencate, l' aggiornamento dell' uso del suolo potrà essere chiesto mediante la procedura Back Office, anche nella DUA corrente oppure per casi particolari tramite la richiesta di controllo in loco, anch'essa attivabile nella stressa DUA. Importanza della Documentazione fotografica nella DUA di Back Office* Con l occasione essendo la DUA di Back Office in strettissima connessione con il Piano Colturale Grafico, ci pare opportuno suggerire in questa sede alcune modalità operative in modo da ottimizzare l iter procedurale complessivo al fine pervenire ad una soluzione nel minor tempo semplificando alcuni passaggi: l aspetto limitante nella conclusione corretta di un back office è spesso la deficiente documentazione fotografica che non raramente crea difficoltà ed incertezza nel riconoscere o meno l uso del suolo richiesto. In questo ambito un fattore determinante è costituito la Documentazione Fotografica allegata: fotografie ben fatte ove siano evidenti elementi caratteristici ben riconducibili nei Sistemi GIS a determinate superfici territoriali facilita tantissimo sia la correttezza, sia la semplificazione temporale nel modo in cui può essere gestita una richiesta di DUA Back Office. Consapevoli che spesso non è sempre possibile effettuare da parte dell Azienda fotografie che evidenziano elementi correlabili ai nostri supporti informativi, un ruolo fondamentale l assicura la Georeferenziazione delle foto, cioè associare a queste una posizione geografica, attività che esortiamo a svolgere**. I comuni apparecchi con cui vengono effettuate le fotografie (macchine fotografiche digitali come i più comuni smartphone) hanno questa capacità essendo dotate della specifica funzionalità GPS. Questa permette di fare acquisire i dati suddetti nelle proprietà della fotografia espresse nelle coordinate geografiche nel sistema di riferimento WGS84. Questi dati da noi recuperabili dalle fotografie ci permettono con sicurezza di individuare a sistema la superficie fotografica, quindi di rispondere in maniera più efficace e consapevole all esame sull uso del suolo senza ricorrere a ridondanti richieste con perdita di tempo e sovraccarico di attività facilmente eludibili da parte di tutti i soggetti coinvolti.

11 11 A titolo di esempio essendo il materiale fotografico trasmesso al nostro esame è eseguito in grande maggioranza con smartphone con il Sistema Operativo ANDROID 4.. presentiamo una semplice descrizione della procedura da effettuare nelle impostazioni fotografiche per georeferenziare una fotografia. Altri tipologie di fotocamere seguono comunque procedure simili: 1- Posizionarsi tramite l icona macchina fotografica in modalità di eseguire una fotografia 2- Andare nel menù impostazioni contraddistinto inoltre da un icona raffigurante una rotellina dentata 3- Quindi premere l icona a rotellina dentata: fra le varie voci del sottomenù posizionarsi su Tag posizione e azionarlo in modalità attivo. 4- Le fotografie scattate con queste impostazioni (o analoghe) collegate così alla funzionalità GPS restituiranno le coordinate geografiche in WGS84. *Nell aggiornamento del presente manuale al 27/09/2016 sono presentate le nuove funzionalità in merito alla Gestione delle foto Georeferenziate: lasciamo al momento inalterato il presente paragrafo per evidenziare altri aspetti e sottolineare l importanza di queste modalità operative nella corretta predisposizione e comprensione del PCG. **Scanso ad equivoci, non ha senso la comunicazione di coordinate geografiche/piane quando svincolate da ogni strumento di misura riconoscibile ( trascrizione, comunicazione scritta ecc. ) Modifica Poligono Uso Suolo Il Beneficiario può ritenere diversa la geometria spaziale di parcelle agricole rispetto a quanto restituito dal PCG ed e questo l 'aspetto che più di altri concretamente evidenzia i vantaggi della nuova impostazione bastata sulle Parcelle Agricole svincolate dalle Particelle Catastali. Oltre a definire meglio il territorio in relazione alle aree culturali si evidenziano alcuni vantaggi: Aumento delle Superfici pagate: Le parcelle agricole possono travalicare le particelle catastali, riducendo l'impatto della non pagabilità della superficie sotto i 200 mq. Nessun obbligo di variazioni catastali all' AdE {Richiesta di Frazionamento}: La condivisione di conduzione delle particelle catastali è risolta direttamente dal CAA ch, contratto alla mano con l' Azienda presente, individua graficamente la porzione di conduzione. Cessazione Disallineamento Reticolo Catastale Ortofoto Questo aspetto può essere superato con la nuova impostazione, ovvero il PCG offre gli strumenti alla corretta risoluzione senza ricorrere ad onerose operazioni di ortorettifica da parte dell'op/ Ente Competente Semplificata gestione dei superi spaziali: Gestendo le sovrapposizioni di parcella agricola come superi geospaziali non occorre gestire le attività di riposizionamento del catasto sul GIS. Basso rischio di rettifiche finanziarie connesse al LIPS.

12 12 Fase 1 Entrare ed esplorare l ambiente grafico Per quanto premesso dal record dell' Arcipelago per entrare in ambiente geografico premere sull' icona "mondo" / PASCOLO POLIFITA/ nessuna/ DA FORAGGIO/ 065/ 000/ PASCOLO MAGRO NON AVVICENDATO PER 002/ 009/ ALMENO 5 ANNI - PERMANENTE/ /01/ /01/2017 Assente 1523 No Entrati in ambiente grafico sono visualizzabili le relative parcelle agricole dell' arcipelago caratterizzate da una specifica unità colturale (in questo caso un'unica parcella) Prima cosa da imparare per operare efficacemente e saper "navigare" agevolmente nell' ambiente Grafico. Assai più efficaci rispetto ai pulsanti + e in basso a sinistra sono state introdotte nel ' MENU' NAVIGA ' due nuove modalità. 1 - Nella finestra R.D.R. (Rapporto di Riduzione) Scrivendo il valore manualmente o azionando la "rotellina" del mouse si varia l'.d.. a piacimento. 2-Costruendo un poligono tipo rettangolare con 3 lati (4 vertici) "senza chiuderlo" (stile geometria indicata in rosso in immagine) si effettua uno zoom sull' Area così contornata, quindi si clicca nuovamente il medesimo comando sull'icona a lato.

13 13 Fase 2 - Dettagliare e modificare le Parcelle Agricole Attività fondamentale del PCG è descrivere in maniera più o meno dettagliata in funzione delle Opportunità che il beneficiario intende richiedere gli usi del suolo delle parcelle agricole: Entrati in Ambiente Grafico se ad esempio lo scopo e "dettagliare" le parcelle a seminativo dell' Arcipelago di riferimento: MONTECATINI / TERME SEMINATIVI/ nessuna/ / / 666/ 000/ 000/ 000/ 15/03/ /11/2016 Primaverile - estiva No Entrati in ambiente grafico saranno visualizzabili tutte le parcelle a seminativo dell' Arcipelago in esame. Per dettagliare gli usi del suolo di un singolo poligono è possibile selezionare ogni poligono tramite il pulsante: Oppure per agire in maniera più speditiva, se sappiamo che i poligoni ad esempio 1, 2, 3 come in figura sono analoghe per specie seminata, posso prima selezionarle in serie, quindi si aprirà un'unica maschera che recepirà i dati immessi per tutti i poligoni selezionati ad esempio poligoni a "grano saraceno", li toglierà dalla riga esistente (quella in figura) e li inserirà in un nuovo record dell' arcipelago con attributo "occupazione suolo" a Grano Saraceno.

14 Oppure in alternativa, utilizzare il comando MULTISELEZIONE: Ʃ. Alla sua attivazione si aprirà una tabella come nella seguente figura, ove sarà possibile selezionare i poligoni con un flag identificati per numero e relativa superficie, quindi con un'unica maschera di dettaglio, sarà possibile inserire una volta sola i dati invece di ripeterli n. volte. Ovviamente queste operazioni vanno effettuati per poligoni che prevedono uguale dettaglio occupazione suolo. 14

15 15 L'Ambiente di lavoro PCG permette inoltre una più efficace gestione nella compilazione del Dettaglio occupazione suolo nell'indicazione dei periodi culturali tramite le seguenti funzioni: "Clicca questo pulsante per inserire le COLTURE ESTIVE, poi seleziona i poligoni e attiva cliccando sul dischetto". "Clicca questo pulsante per inserire le COLTURE AUTUNNALI, poi seleziona i poligoni e attiva cliccando sul dischetto". Posso anche selezionare più poligoni ed inserire periodi "temporali predefiniti" che possono essere variati a piacimento. Questa funzione è molto utile inoltre ad evitare Superi Temporali. Se in una superficie la cultura estiva e quella autunnale sono state inserite verranno recepite come nuove righe dell' Arcipelago di riferimento: Ad esempio se una stessa superficie inizialmente prevaricata a seminativo viene dettagliata con gli strumenti indicati in coltura estiva a pomodoro e cultura autunnale a cavolo, non troverò più nell' arcipelago di riferimento la riga a seminativo ma due nuove righe a pomodoro e cavolo. In questo ambito si inserisce un esigenza manifestata da molti operatori, di avere strumenti con i quali disegnare con precisione le chiome degli alberi, in particolare gli olivi. Queste richieste dopo una più accurato studio, sono basate sostanzialmente su due convinzioni rivelatesi inesatte: a) "Disegnando le chiome degli olivi si può aumentare la superficie ammissibile a seminativi, oppure chiedere a premio la superficie sotto chioma". Tale convinzione è totalmente errata, il Piano delle coltivazioni grafico esclude a priori alcun aumento fittizio derivante dall'imputazione delle superfici sotto chioma. b) Per misure agro ambientali o biologiche o EROB è richiesto il disegno delle piante chioma per chioma. Anche questa convinzione è totalmente errata e anzi può dare origine ad uno scostamento indesiderato e quindi ad una decurtazione del premio finale. Si fa inoltre presente che mai, nemmeno nella precedente programmazione e nelle operazioni di refresh nazionale, e stato mai prodotto e/o foto interpretato qualcosa che si chiama "Aree delle chiome degli alberi" perche non risponde a nessuna esigenza normativa, compresa quella di tipo tecnico. Pertanto la richiesta di disporre di strumenti atti a poligonale le chiome non sarà soddisfatta, in quanto il disegno delle chiome delle piante in definitiva non è richiesto dal Piano delle coltivazioni grafico, né è richiesto salvo future correzioni da parte di Regione Toscana dai bandi relativi alle misure agro ambientali o EROB o altri. Va da sé che tale modalità è fortemente sconsigliata da ART A in quanto oltre che potenzialmente dannosa, è anche molto dispendiosa in termini operativi e determina un inutile affaticamento degli operatori e del sistema. Ad integrazione su quanto esposto, si illustrano le modalità operative che debbono essere seguite nel disegno delle superfici agricole dedicate alle coltivazioni arboree specializzate o promiscue, partendo

16 16 sempre da un postulato inderogabile: l'azienda deve indicare la situazione REALE delle coltivazioni e che solo da essa debba discendere il Piano delle coltivazioni grafico. 1) Superfici riconosciute dall'azienda come SPECIALIZZATE: OLIVO, VITE, FRUTTETO 2) Nell'immagine successiva e visibile una superficie chiaramente promiscua che non supera il limite di 50 piante/ha indicato dal Mipaf con D.M. 162/2015 art. 7 come limite di ammissibilità e la coltivazione aziendale e simile a quella che si osserva nell'immagine, l'azienda ha due opzioni: A) Può indicare questa superficie come ARBORETO CONSOCIABILE CON COLTIVAZIONI ERBACEE, indicando obbligatoriamente il numero di piante.

17 17 B) Può individuare alcune aree con effettiva maggiore densità (non per singolo albero!!) e indicarle come OLIVETO, sempre indicando obbligatoriamente il numero di piante e separando la superficie seminabile. Per maggiore chiarezza, una casistica del secondo tipo può essere la seguente: Opzione Tipo A) e Opzione Tipo B)

18 18 Approfondimento sulle coltivazioni seminative, arboree, promiscue integrazione e aggiornamento al 05 marzo 2018 In Italia esistono realtà aziendali ove insieme a superfici schiettamente seminative o con coltivazioni arboree permangono superfici miste, dove in una parcella sostanzialmente omogenea vengono coltivati vite, olivo, fruttiferi, colture seminative. Ai fini dell ammissibilità al pagamento è però utile sapere che per l arboreto promiscuo con seminativi sono applicabili le seguenti regole indicate dal D.M. 6513/14: Per cui si suggerisce di applicare queste distinzioni: a) Distinzione fra colture seminative e colture arboree Se in una parcella agricola sono presenti colture arboree, con densità di piante arboree superiore a 50 piante/ha, tale parcella agricola è coltura arborea. ATTENZIONE! La regola sopra descritta va applicata in maniera razionale, e si sottolinea che va applicata a parcelle agricole OMOGENEE di dimensioni non minimali, e valutabili bene come parcelle da una foto aerea: altrimenti si rischiano grossi errori interpretativi. Ad esempio, una parcella di 1 ha nella quale ci siano 40 piante, può essere considerata un seminativo in questo caso: Dove la parcella è costituita sostanzialmente da un seminativo con alberi sparsi, mentre nel caso opposto:

19 19 Sono chiaramente distinguibili due parcelle agricole, la parcella A) certamente una coltivazione arborea, la parcella B) certamente un seminativo. Dichiararla tutta insieme come seminativo tout court solo fidandosi della densità media sarebbe certamente un errore dichiarativo grossolano. Le regole esistono, ma vanno applicate cum grano salis b) Distinzione fra colture arboree mono specie e miste Visto tale aspetto riguarda in molti casi colture a Vigneto in considerazione delle loro peculiarità e specificità si rimanda tale approfondimento all Appendice F sullo Schedario Viticolo Grafico, mentre nel presente contesto vengono illustrate modalità operative utili nella gestione di colture biologiche: Novità del PCG per DUA relative al Settore Biologico L'indicazione obbligatoria nella DUA per Piano Coltivazioni Grafico (PCG) dell' Appezzamento e del metodo nella schermata di dettaglio del PCG stesso, naturalmente se effettuato da un Azienda che segue il metodo biologico o vuole diventare tale ovvero, è in fase di conversione e necessita quindi di presentare successivamente una DUA per Notifica, Valutazione o PAP.

20 20 Questa indicazione viene riportata direttamente nella DUA. Provvisoriamente, per il primo giorno, sarà possibile completare la DUA per PAP o Notifica o Variazione, indicando manualmente il metodo, successivamente tale dato sarà di sola lettura rispetto a quanto dichiarato nel PCG. - L'aggiunta della grafica alle DUA per Opportunità legate al biologico (Notifica, PAP, Variazioni) Con questa nuova funzionalità l'azienda ed il compilatore (nonché gli OdC) hanno adesso piena visione, anche su mappa, della consistenza e collocazione delle superfici biologiche. Le superfici biologiche sono riprese direttamente dall'ultima DUA per PCG presentata.

21 21 - Distinzione fra colture arboree mono specie e miste in presenza di coltivazioni biologiche, come si predispone il PAP? - Aggiornamento al 5 marzo 2018 Per le parcelle agricole con coltivazioni arboree caratterizzate dalla presenza di una unica specie o di più specie. Nel caso di una unica specie (non importa se con sesto regolare o meno) si parla di parcella agricola a oliveto, vigneto, frutteto, mentre nel caso di colture arboree miste l azienda ha facoltà di dichiarare tali superfici come COLTIVAZIONI ARBOREE PROMISCUE (PIU SPECIE ARBOREE). Poiché è opportuno poter dettagliare di quali colture si tratti, dopo aver salvato il poligono nel quale sono iscritte l Azienda può dettagliare (link Dettaglio (A)) la composizione di tale promiscuo, e nel caso della vite, anche la base ampelografica a cui si rimanda ad ulteriore approfondimento nell apposito Capitolo dedicato Schedario Viticolo Grafico ) : Il D.M. 162/15, che coniuga il Piano delle coltivazioni ai sensi del Reg. UE 1306/13 per il nostro Paese, vi include il settore biologico, e dunque le regole sopra descritte sono le stesse. E dunque sempre possibile disegnare delle colture biologiche con superfici molto piccole, lo strumento non pone alcun limite tecnico, ovvero all interno di una determinata area è possibile ritagliare una superficie piccola quindi in percentuale anche minima rispetto ad altre coltivazioni, quindi una volta compilata la scheda di dettaglio sulla coltura interessata a biologico, una volta nuovamente richiamata è possibile specificare i campi propri della coltura in oggetto, quindi nel caso di coltura biologica, eseguire la procedura come indicata, procedere al salvataggio. E però da tenere presente che ai fini della pagabilità ed anche della individuazione delle superfici, un eccessivo frazionamento potrebbe essere controproducente. Nel caso, l Azienda può dichiarare nel PCG una coltivazione generica, ad esempio SEMINATIVO, COLTIVAZIONI ARBOREE PROMISCUE o simili, indicandovi il metodo applicato, per poi successivamente dettagliare nel PAP per singola specie e produzione. In questo caso quando viene adottato il metodo biologico su tutta la superficie della parcella interessata, questa viene gestita nella sua globalità.

22 22 Naturalmente la somma delle superfici parziali deve essere pari al totale ed al 100% della superfici VISUALIZZAZIONE PARTICELLE CATASTALI Per quanto esposto e per tutta una serie di attività si rivela molto utile la visualizzazione di particelle catastali nell' ambiente di lavorazione Piano Colturale Grafico. Tale visualizzazione è presente nella maschera Polinesia Azienda, in quanto è stato valutato che la visione del reticolo delle particelle per il suo carattere orientativo e non di editing fosse più opportuno offrirla nella maschera di visione globale delle coltivazioni aziendali, dove l'azienda può avere una visione complessiva delle sue coltivazioni. L' attivazione della maschera parte dall' icona "mondo marrone" a fianco del numero di Arcipelago: La lista delle particelle di ciascun poligono di occupazione del suolo e posizionata all'interno della lista dei poligoni. Attivando l' icona Ʃ si aprirà una tabella "MULTI ELE)IONE" del menù Strumenti dove è possibile visionare i seguenti dati: - Numero del poligono identificativo la parcella, riferito alla numerazione a video - Area del poligono - Lista delle particelle che concorrono a comporre ciascuna parcella (il Comune è ovviamente omesso, ciascun Arcipelago ha un solo comune, ed e richiamato nell' angolo sinistro in alto). Per avere una visione grafica delle particelle interessate e possibile inoltre attivare il Layer aggiuntivo "RETICOLO PARTICELLE", al quale infine e possibile togliere il retino deflaggando l' apposita casella; questa operazione può risultare particolarmente efficace per una più consapevole analisi e verifica del rapporto esistente fra particelle catastali e relative parcelle di riferimento.

23 PCG Ambiente di Visualizzazione Particelle: defleggando il retino risultano visibili sia il reticolo catastale, sia le parcelle di riferimento 23

24 24 Nella verifica delle parcelle agricole possono presentarsi casi particolari che necessitano la modifica del poligono: Diminuire la superficie di un poligono: con l'obiettivo di togliere usi del suolo non corretti sconfinamenti o sovrapposizioni Ad esempio nel caso in esame si decidere di diminuire dalla parcella ad oliveto un margine a bosco posto sul lato sinistro del poligono: 1- Ingrandire l'area interessata con i metodi descritti 2- Aprire il menù Strumenti, quindi selezionare l'icona "Taglia" Taglia poligoni: clicca sul poligono da tagliare: disegna la linea di divisione e attiva l'operazione 'cliccando' sul dischetto Interno parcella Esterno parcella 3- quindi selezionare il poligono da tagliare, partire dall' esterno ed effettuare tale operazione come illustrato, quindi entrare dentro il poligono, poligonale la superficie che si ha intenzione di scorporare dalla parcella, quindi concludere l' operazione di ritaglio uscendo all' esterno del poligono e dare il comando 'salva' sull' icona dischetto:

25 25 Aumentare la superficie di un poligono: Nell' immagine seguente e rappresentato un classico esempio ove il conduttore intende aumentare la parcella sul lato destro: In questo caso selezionare l'icona "pallino rosso" Selezionare il poligono interessato ed iniziare una poligonazione iniziando dal suo interno, uscire da questo perimetrare l'area interessata che si intende unire, quindi rientrare al suo interno e dare il comando salva (icona dischetto) ed avremo la fusione delle due superfici determinando la nuova parcella agricola come voluta. GESTIONE DELLE ANOMALIE Gli strumenti appena descritti possono risultare molto utili in caso di intervento su anomalie quali Sconfinamenti e Sovrapposizione Aree, nella predisposizione del Piano Colturale Grafico:

26 26 Sconfinamenti: sulla Superficie Quando il Beneficiario ritenga che la propria conduzione non corrisponda al disegno grafico dei confini indicato nella "parcella di riferimento" per un errato riporto grafico dei confini catastali, può disegnare il confine della parcella ritenuto corretto indicando la motivazione dello scostamento da quello iniziale e dichiara che la conduzione è riferita alle particelle catastali validamente condotte e documentate in Fascicolo. In ogni caso lo sconfinamento può costituire elemento di rischio nella definizione dei controlli previsti dalla regolamentazione vigente. Altra causa della manifestazione sulla superficie in sconfinamento è dovuto alla mancanza della grafica particelle, quindi ancorché queste presenti correttamente nel particellario aziendale non risultano nel Sistema quindi il PCG segnala le relative superfici in sconfimento. Le cause dello sconfinamento sono indicate dall attivazione di specifica icona? : Temporali Gli Sconfinamenti oltre che superficiali possono avere anche una connotazione Temporale. Questo aspetto importante nel determinare nella sua completezza il tipo di Anomalia è stato raggiunto con un implementazione della funzione e reso attivo nell Aprile 2017: Usi del suolo relativi a particelle che non coprono per intero la conduzione dell anno solare di riferimento, determinano anomalie di sconfinamento per il periodo in cui non è registrata la conduzione. In questo periodo infatti si manifesta una conduzione indebita su superfici non più di pertinenza aziendale, quindi la stessa Isola Aziendale assumerà nel PCG una dimensione fisica diversa nel corso dell anno solare di riferimento in funzione dell effettivo periodo di conduzione sulle singole particelle interessate. Per esprimere meglio quanto espresso si evidenzia un esempio:

27 27 Superfici agricole (delimitate dal bordo rosso) entro i limiti dell isola Aziendale in presentano Sconfinamento, dovuto al supero Temporale. E quindi importante in presenza di Anomalia dovuta a Sconfinamento prendere in considerazione entrambi i fattori. Nel particellario si individua la/le particelle relative all occupazione del suolo che evidenzia Sconfinamento : SAN QUIRICO D'ORCIA Affitto 22/02/ /08/2017 La data di fine validità di conduzione in particellario è 21/08//2017, quindi questo avviene nell anno di riferimento. Su questo terreno l Azienda dichiara come si evince dal relativo PCG: Questa area presentava per quanto espresso una superficie in Sconfinamento nonostante la regolarità nel periodo di compilazione sulla conduzione da parte dell Azienda interessata. In questi casi è quindi opportuno allineare i dati di validità della conduzione delle particelle interessate con il periodo di coltivazione della relativa coltura nella scheda di dettaglio (Nel caso specifico cambiare la Data Fine riportata per default 01/01/2018 con quella reale 01/08/2017 ), come risultato avremo la risoluzione dell Anomalia.

28 28 Frequentemente si verificano casi in cui l Azienda / Compilatore alla scadenza del contratto senza soluzione di continuità né effettui il rinnovo ovvero ne cambi la forma contrattuale (ad esempio da comodato in affitto) della conduzione e nonostante ciò si verifica Sconfinamento d uso, quindi è opportuno riassumere quanto esposto evidenziando alcuni concetti: 1- La conduzione, acquisita dalle Particelle documentate in Fascicolo dal CAA, determina le superfici condotte legalmente e il periodo di conduzione. Questa informazione è riportata nella Pagina Particellario della DUA e viene sottoscritta dall Azienda ai fini della validazione del Fascicolo, quindi se la compilazione è aderente alla documentazione in essere senza interruzioni temporali, suddetta anomalia non si verifica. 2- Le occupazioni del suolo ovvero le coltivazioni praticate come visto, devono avere una data di inizio e una data di fine, intuitivamente legate alla semina/impianto ed alla raccolta/estirpazione. Tale periodo deve essere coperto con una corrispondenza geografica dalle superfici condotte di cui sopra. Questa corrispondenza è resa evidente nella funzione Sconfinamento, nella quale è possibile verificare ogni incongruenza fra superficie condotta dal punto di vista del Fascicolo e superficie coltivata, secondo le occupazioni del suolo dichiarata. Ad esempio:

29 29 la coltura di frumento duro è stata seminata il 15 novembre, ma il contratto di affitto parte dal 2 dicembre. In merito alla risoluzione pratica delle varie difficoltà operative, va visto caso per caso, seguendo sempre e comunque la linea della massima aderenza alla realtà. Se l anomalia di cui sopra fosse derivante da una errata indicazione in Fascicolo, è il CAA che deve intervenire; se la conduzione è esatta, deve intervenire l Azienda, anche proponendo più colture diversificate per data di inizio. Sovrapposizione di aree Qualora si verifichi una sovrapposizione nei piani colturali presentati da soggetti diversi, la porzione di superficie agricola in sovrapposizione é esclusa dall' ammissibilità; l' Organismo pagatore competente informa in merito i produttori anche il tramite dei CAA. Riepilogo occupazione suolo Coltivazioni fino al 15 maggio Codice Occupazione del suolo Area 650 BOSCO SEMINATIVI 113 Totale Superi temporali ID Occupazione del suolo Data inizio Data fine ID Occupazione del suolo Data inzio Data fine Area condivisa Discordanza uso ID Occupazione del suolo Poligono associato Area Sconfinamento ID Occupazione del suolo Area 3/79607 Bosco 1016 Superi Temporali Dati di sconfinamento Area La gestione di questa anomalia va ricercata nel "Dettaglio Occupazione Suolo" dove la persistenza di due diverse colture presentano sovrapposizioni "temporali" nello stesso periodo su una medesima superficie determina anomalia bloccante per manifesta incongruenza (non sono previste colture consociate ovvero diverse da quelle elencate come da normativa). Il link dell' icona come per lo sconfinamento in figura collegherà all'area in supero temporale oltre a riportare l'indicazione dei m 2. In caso di un seminativo tipo con diverse specie colturali, se è necessario evidenziarle tutte, operare inizialmente con lo strumento "Taglia", eseguire tutti i poligoni necessari, quindi con lo strumento freccia selezionare in serie i poligoni cui voglio dare uno specifico uso del suolo, utilizzando modalità già illustrate. In questo contesto, particolarmente utili possono risultare i comandi precedentemente illustrati:

30 30 Frazionamento di un uso suolo a seminativo in n. parti allo scopo di differenziare superfici sulle diverse colture presenti. Visto per ogni superficie è previsto un unico tipo d'uso suolo nel periodo indicato Superfici Condivise* Il sistema ha suddiviso le superfici in molti "arcipelaghi" dedicando in particolare un arcipelago a ciascuna particella condivisa, e questo è stato fatto per evidenziare questa casistica, che notoriamente è fra le più delicate. Il sistema attualmente non permette la cancellazione totale degli Arcipelaghi, in quanto se fosse fatto per errore, comporterebbe l'impossibilità di recuperare tale superficie; mancherebbe infatti il Record di base. La stessa cosa come espresso precedentemente nei principi di funzionamento del PCG vale anche le superfici in affitto: se caricate come Arcipelago sarebbero non recuperabili una volta terminato il contratto. Per cancellare in tutto o in parte le superfici condivise è necessario partire sempre dalla grafica: 1) impostare la voce filtro "Conduzione parziale = Si"

31 31 Filtro di conduzione parziale 2) Si apre la grafica dall' icona "Polinesia": 3) Con la funzione "Cestino" si cancellano i poligoni non condotti 4) Nel caso la superficie sia condotta parzialmente, prima su divide il poligono in due con la Funzione taglia:

32 32 5) Come risultato finale presenterà per le parcelle in esame una superficie pari a zero, con contestuale cancellazione del relativo poligono grafico oppure superficie pari alla rimanente. *Si consiglia di consultare anche l integrazione al presente manuale del 06/05/2016 Discordanza d uso: E' stato già ampiamente descritto questo tipo di anomalia, quindi si rimanda a quanto stato esposto. Si sottolinea solo che l'anomalia non e bloccante, ovviamente il premio sarà commisurato a quanto riconosciuto in funzione dello schema d' aiuto richiesto ovvero in momenti successivi eliminata l'anomalia tramite Back Office o specifico tipo di valutazione, permetterà il pieno riconoscimento di quanto dichiarato. CONTROLLI Da quanto appena descritto, dalle nuove impostazioni richieste, dai riscontri è stato percepita la difficoltà da parte di molti operatori che le indicazioni fornite durante la compilazione del PCG devono essere corrispondenti alla realtà in campo e devono essere complete, o esserlo almeno in riferimento agli schemi di aiuto che saranno richiesti con le DUA successive. Per sopperire a tali difficoltà è stato implementato un controllo specifico nel PCG tramite il pulsante "CONTROLLI", il quale elenca le coltivazioni e indica le principali Opportunità richieste per le quali sul momento esistono carenze che le rendono inutilizzabili, come ad esempio illustrato nella seguente immagine:

33 33 Fondamentale!. L importanza dell Ultimo Piano Colturale Grafico annuale Esempio classico, sempre attuale: faccio il Piano delle coltivazioni dichiarando via via colture diverse non in relazione alla realtà, ma legate al premio che perseguo al momento: ad esempio, se mi serve l assegnazione di gasolio agricolo per le lavorazioni autunnali, presento una DUA PCG con le sole coltivazioni che arerò il prossimo autunno. E il principe massimo degli errori. Per capirne la gravità si deve tenere presente che TUTTE le istruttorie ed i controlli effettuati per qualsiasi finalità anche post concessione di un dato premio, contributo, agevolazione, punteggio - si basano sempre ed esclusivamente sull assunto che esiste per ogni anno un solo Piano delle coltivazioni, l ultimo dichiarato e nel quale è contenuto tutto il diario delle coltivazioni che l Azienda dichiara come REALMENTE effettuate. La regola questa volta ferrea è quella di dichiarare le colture praticate effettivamente nell anno, tutte, variando quelle precedenti solo se ci sono state delle variazioni effettive (coltura andata a male, errore dichiarativo precedente, etc. etc.) evitando soprattutto di cancellare le colture che, pur effettivamente realizzate: - Non interessano più al momento o non correlate alla DUA d interesse - Non hanno più la conduzione delle relative particelle La regola è sempre la stessa, l ultima DUA dell anno con Piano delle coltivazioni grafico a bordo: a) È il documento necessario ai fini della validazione del fascicolo per l anno, e quindi deve contenere la conduzione di tutte le particelle catastali condotte nell anno, anche se solo per un giorno: è totalmente errato togliere le particelle perché non più condotte in quel momento. b) E il documento che rappresenta le coltivazioni praticate nell anno: se una coltivazione dichiarata in un precedente PCG è assente nell ultimo, è inteso che essa non è mai stata realizzata e che pertanto eventuali premi, agevolazioni, punteggi, assegnazioni già richiesti e basati su tale coltura non possono essere più attribuiti e, a seconda dello schema di aiuto, possono causare uno scostamento rispetto alle superfici accertate e una penalizzazione pesante. Conduzione delle superfici e coltivazioni dichiarate vanno geograficamente a braccetto: per ogni coltivazione disegnata, e per la quale si dichiara la data di inizio e fine coltivazione, deve essere presente per il medesimo periodo la sua conduzione legale, rappresentata dalla superficie delle particelle presenti nel fascicolo validato.

34 34 CONCLUSIONI Nella predisposizione del presente manuale sono state descritti fattori conoscitivi e le modalità operative sul Piano Colturale Grafico con l'auspicio di supportare al meglio l' operatore nel suo utilizzo. Siamo consapevoli che le forti innovazioni introdotte e il conseguente cambiamento d'impostazione richiesto hanno generato una serie di esigenze, quesiti, difficoltà, molte delle quali ancora de esperire, quindi siamo consci sui limiti di poter rispondere sempre in maniera adeguata ed esaustiva. Proprio per garantire allo Strumento del PCG una sempre miglior risposta alle varie esigenze, questo si presenta come un Applicazione In Progress, suscettibile di perfezionamento nelle presenti funzionalità sia di sempre nuove integrazioni e aggiornamenti di funzioni per rispondere via via alle nuove problematiche, sfide ed esigenze che si manifesteranno nel corso dell utilizzo da parte dell Utenza coniugando le ampie potenzialità e raggio d azione in materia Si invita quindi una partecipazione attiva a questo progetto così da interrogare frequentemente lo Stato del Manuale per documentarsi sugli Aggiornamenti effettuati così da sfruttarne al meglio l utilizzo nella compilazione della DUA. Per questi presupposti, ricorda inoltre come la trasmissione di segnalazioni e suggerimenti collaborativi al fine di migliorarne le prestazioni, sono sempre ben accolti. Questo non può che avere delle ricadute positive nell interesse di tutti i soggetti coinvolti.

35 35 Integrazioni al Piano Colturale Grafico del 01/03/2016 RIEPILOGHI PCG NUOVA INTERFACCIA GRAFICA: E stata modificata l interfaccia grafica relativa ad i Riepiloghi, disponibili in calce alle Gestioni Superfici, come mostrato nelle seguenti immagini, ove ad titolo di esempio viene attivato l occupazione del suolo : Il MANUALE di Polinesia per il Piano Coltivazioni Grafico, con annessa Appendice su aggiornamento grafica particelle catastali [51354] GORFINI GIULIANO Comune ID Occupazione del suolo Codici App. Data inzio Epoca di Area Data fine semina GRANO (FRUMENTO) 587/ 000/ ANGHIARI / 01/11/2015 Autunno TENERO/ Nessuna/ FAVE, 011/ 000/ 15/06/2016 vernina No SEMI, GRANELLA/ / / 000/ ANGHIARI / CECE/ nessuna/ FAVE, 01/11/2015 Autunno - 011/ 000/ SEMI, GRANELLA/ / 15/06/2016 vernina No / 000/ ANGHIARI / USO NON AGRICOLO - TARE 01/01/2016 Autunno - 000/ 000/ / Nessuna/ / / 15/06/2016 vernina 552 No 000 CIPOLLA ANCHE DI TIPO 921/ 005/ ANGHIARI / 01/01/2016 Autunno - LUNGO (echalion)/ ROSSA 007/ 000/ /06/2016 vernina 1767 No DI BREME/ DA ORTO/ / 000 GRANO (FRUMENTO) 587/ 000/ ANGHIARI / 01/11/2015 Autunno - TENERO/ Nessuna/ FAVE, 011/ 000/ /06/2016 vernina No SEMI, GRANELLA/ / / 000/ ANGHIARI / ORZO/ Nessuna/ FAVE, 01/11/2015 Autunno - 011/ 000/ SEMI, GRANELLA/ / 15/06/2016 vernina 3211 No / 000/ ANGHIARI / AGLIO/ nessuna/ DA ORTO/ 01/01/2016 Autunno - 007/ 000/ / 15/06/2016 vernina 3121 No 000 Riepiloghi OCCUPAZIONE SUOLO SUPERI TEMPORALI DISCORDANZA USO SCONFINAMENTO Cond. parz.

36 36 PIANO COLTURALE GRAFICO EXTRA REGIONE: E adesso possibile gestire a livello alfanumerico le superfici extra toscane ( solo per Comuni limitrofi) delle Aziende a cavallo fra Toscana e regioni confinanti. Dati utilizzabili integralmente per istanze interessate, come nel caso in analisi per un istanza UMA. Il caso di studio è riferito ad un Azienda con simili requisiti con superfici coltivabili fra Toscana e Umbria. Le superfici ricadenti nel territorio regionale toscano sono gestite col PCG:

37 Sia superfici confinanti gestite con il Piano a particella IT : 37

38 Il risultato finale ai fini UMA, tiene conto globalmente di tutte le superfici agricole aziendali, al netto delle coltivazioni non ammissibili, è il seguente: 38

39 39 APPENDICE A AGGIORNAMENTO GRAFICA DELLE PARTICELLE CATASTALI E NUOVE FUNZIONI PER LA GESTIONE DEGLI ARCIPELAGHI Premessa L aggiornamento della grafica delle particelle catastali è una attività facoltativa rispetto alla dichiarazione del PCG, che però può dare all Azienda agricola una maggiore consapevolezza nella dichiarazione delle superfici coltivate nel Piano delle coltivazioni grafico. Per eseguire correttamente un aggiornamento della grafica delle particelle catastali è sufficiente disporre della mappa aggiornata della particella, se possibile con chiara indicazione della situazione ante e post frazionamento (o accorpamento). Funzionalità L aggiornamento della grafica delle particelle catastali è disponibile a partire da due interfacce di Polinesia, quella per Arcipelago e quella per Isola. Questa è l interfaccia per Arcipelago: Qui Da Arcipelago Qui da Occupazione suolo Mentre se si entra in una singola Occupazione del suolo la stessa icona strumenti: è posizionata nel pannello degli

40 40 Le due opzioni differiscono solo per il posizionamento: nel primo caso il sistema si posiziona al centro del reticolo catastale dell Arcipelago, nel secondo caso si posiziona al centro del reticolo catastale della singola occupazione del suolo. Operatività Le operazioni di aggiornamento del reticolo catastale sono raggruppabili in due fasi distinte: A) Fase di taglio/accorpamento/rinumerazione: nella quale l operatore taglia, accorpa, crea nuove mappe se la grafica è totalmente assente, rinumera, ma in modalità PROVVISORIA. B) Fase di consolidamento: nella quale, al termine delle operazioni sopradescritte, l operatore attiva la fase di effettivo consolidamento della grafica delle particelle e di relativo taglio dell uso del suolo. A) Fase di taglio/accorpamento/rinumerazione a) Si attiva lo strumento di taglio e si seleziona la particella da tagliare: b) Si taglia tirando delle linee con il mouse e si attiva il taglio cliccando sul dischetto:

41 41 b) Il sistema propone un preview, e chiede di dare il numero particella a ciascuna delle porzioni: c) L operatore indica i numeri di particella derivati (che non devono essere già presenti per il foglio corrente, al massimo uno di essi può essere quello tagliato) e conferma digitando Salva : d) Se va tutto bene, il sistema lo comunica con il seguente messaggio: E attivando il tasto Chiudi si ritorna alla pagina iniziale, con aggiornamento del reticolo catastale (provvisorio):

42 42 1) Accorpamento particelle a) Si attiva lo strumento di unione e si selezionano le particella da unire, poi si attiva cliccando sul dischetto: b) Il sistema apre una finestra pop up nella quale chiede di indicare il numero della particella accorpata: c) L operatore dopo aver indicato il numero (che non deve essere già presente nel Foglio, salvo la particella accorpata) attiva cliccando sul pulsante Salva e conferma con il pulsante Chiudi:

43 43 d) Il sistema aggiorna nuovamente la mappa con le particelle riunite in una. 2) Particella SENZA grafica. Questa è la casistica più rara, ma anche quella più delicata. Può infatti capitare che il poligono di una data particella sia assente, ma prima di operare un aggiornamento l operatore deve accertarsi che tre condizioni siano effettivamente tutte presenti: a) Che vi sia una effettiva assenza di poligono catastale nella zona interessata: questo è accertabile mediante la funzione Informazioni, che non rileva alcun poligono selezionabile cliccando su una data zona, come da immagine: b) Che l assenza di poligono catastale non sia dovuto al bordo foglio. Il sistema infatti non espone tutte le particelle catastali, ma solo quelle dei fogli interessati: dunque una ipotetica particella assente, in particolare nella zona esterna, può non essere assente, ma semplicemente appartenente ad un altro foglio. c) Che l operatore disponga con certezza della mappa attuale della particella catastale, valida per il catasto. Infatti senza di essa potrebbe non essere ancora valida la sola presentazione al Catasto dei documenti per il frazionamento ogni disegno è aleatorio. Una volta che l operatore ha certezza di avere soddisfatto i requisiti sopra detti, l operatività del disegno nuova particella è in sé relativamente semplice, e si effettua come segue: a) Si attiva la funzione Crea nuove particelle e si disegna il perimetro della nuova particella, tenendo conto che tale disegno sarà comunque RITAGLIATO dal sistema sulle particelle adiacenti; dove però non esistessero particelle adiacenti (ad esempio, sul bordo foglio esterno) il disegno dovrà essere quanto possibile accurato.

44 b) Si attiva il ritaglio, cliccando l icona Dischetto, il sistema ritaglia la particella dopo avere chiesto con quale numero di foglio e particella classificarla. Tutto qua. 44

45 45 B) Fase di consolidamento Le modifiche allo strato particellare fin qui operate sono provvisorie e legate alla domanda in corso di elaborazione, per farle diventare definitive occorre consolidarle. Tale fase va effettuata ESCLUSIVAMENTE quando l operatore abbia effettuato tutte le verifiche del caso ed abbia acquisito la consapevolezza di aver apportato alla maglia catastale tutte le modifiche necessarie. Senza questa fase di consolidamento, il reticolo catastale in Anagrafe rimane immutato. Operatività a) L operatore attiva la funzione Aggiorna strato particelle in Anagrafe : b) Il sistema sostituisce le particelle modificate con quelle nuove c) Il sistema taglia l uso del suolo preesistente secondo il nuovo reticolo catastale Si raccomanda un aggiornamento dello strato dell uso del suolo in Polinesia mediante la specifica Operazione Aggiorna uso del suolo (Ottima dopo B.O. o il B.O.A.). - Nonostante il corretto operato la particella non viene consolidata, cosa fare? In alcuni casi può accadere che la funzione del consolidamento non vada a buon fine, questo può essere dovuto alla presenza di features con errori nella geometria e nelle relazioni topologiche con le altre. Una soluzione può essere di provvedere alla cancellazione totale del poligono e procedere ad una nuova poligonazione con le modalità descritte, eseguendo un poligono intorno alla lacuna così determinata (se la particella è confinante con le circostanti del foglio ovvero descriverne i lati esterni).

46 46 APPENDICE A.1 GESTIONE DELL AGGIORNAMENTO DELLA GRAFICA SULLE PARTICELLE CATASTALI - Integrazione e Aggiornamento del Ricordiamo che per eseguire un aggiornamento catastale è opportuno entrare in ambiente PCG dedicato allo strato particellare del foglio interessato con le funzioni già illustrate e nel caso l Arcipelago in esame coinvolga più fogli, scegliere con cognizione quello che contiene le particelle oggetto d aggiornamento:

47 47 2- Funzione Vai alla : la nuova funzione, inserita nella scheda NAVIGA della Pagina Polinesia PARTICELLE, permette la scelta della particella nell ambito del Foglio ed a scelta effettuata automaticamente si sposta sulla particella prescelta e ingrandisce opportunamente: A titolo di esempio scelgo la particella n. 82 Ed il sistema si pone sulla particella 82 : Naturalmente il sistema può essere adottato anche nel caso di particelle assenti, ma delle quali si conosce le confinanti e in definitiva evita all operatore di dover navigare senza una guida. Allo scopo in genere è utile dotarsi preventivamente dell estratto di mappa per navigare agevolmente all interno del foglio e localizzare la superficie catastale da aggiornare.

48 48 2- Si ricorda inoltre, esiste comunque anche un secondo sistema, la MULTISELEZIONE : attivando la multi selezione è possibile selezionare una determinata particella, che si evidenzia in giallo e che mostra una maschera informativa sui dati della particella stessa: 3- Nuove funzioni nella Pagina Elenco particelle. Attivando la Pagina Elenco Particelle è possibile adesso avere un quadro completo dei rapporti esistenti fra Particelle in conduzione nel Fascicolo e particelle legate a ciascun Arcipelago. Questo aspetto è importante perché permette di conoscere il legame fra occupazioni del suolo del relativo Arcipelago e le particelle che lo hanno generato, così da effettuare più consapevolmente le attività connesse, in primis ove necessario gli aggiornamenti catastali:

49 49 cliccando nella Riga dell Arcipelago d interesse sul pulsante Aggiunta particelle : Si apre la seguente scheda: Da una sua analisi si sottolineano i seguenti punti: 1- Le particelle non associate devono essere associate ad uno degli arcipelaghi. 2- Nel campo Note sono indicate alcune avvertenze, ad esempio MANCA GRAFICA. In questo caso l Azienda può operare aggiornando la grafica delle particelle, controllandone prima la validità dal punto di vista del Fascicolo, oppure può semplicemente disegnare le superfici coltivate, anche dove, per mancanza di grafica, il sistema non ha predefinito una proposta di uso. 3- Nel caso l Azienda decida di aggiornare la grafica, il seguente link permette di arrivare direttamente nel foglio interessato:

50 50 B) Funzione UNDO Può capitare che per errore materiale dell operatore o del sistema alcune superfici, talvolta tutte, vengano cancellate. Questo accadimento è sempre sgradevole, ma particolarmente spiacevole nel caso di grosse Aziende. Per salvarsi in questo caso è utile utilizzare la funzione UNDO. Come funziona? Semplicissimo. Durante la compilazione è utile fermarsi di tanto in tanto, magari al termine di una serie di operazioni ben fatte, e attivare il tasto Salva UNDO : Il sistema copia il PCG completo in un archivio provvisorio, che rimane attivo fino alla chiusura della domanda o fino al successivo salvataggio, che lo sostituisce con una copia più recente. In caso di perdita di dati, è possibile recuperare tutto attivando la funzione in Operazioni Ripristina il PCG all ultimo salvataggio del

51 51 IMPORTANTE! In molti casi le particelle da associare non sono correlate alla mancanza di grafica,ma ad altri motivi: particelle che non contengono superfici colturali ovvero solo successivamente alla gestione del PCG hanno subito variazione d uso suolo interessate da parcelle agricole. In questo caso per farle acquisire dal PCG è importante conseguentemente alle azioni indicate (tramite l azione sulla freccia verde) utilizzare l OPERAZIONE Aggiorna Layer Particelle ed Uso del Suolo. Senza dover caricare nuovamente il PCG ove si rischia di perdere compilazioni ed elaborazioni sul PCG già consolidate. Questa funzione può essere effettuata con successo anche per allineare il particellario con la grafica quando questa non vi è allineata, sia per le particelle sia per l uso del suolo come recita il comando Questo non deve comunque prescindere dalla buona abitudine di utilizzare il tasto Salva Undo. Corollario: A completamento dell Argomento Si conferma inoltre che è disponibile il servizio di aggiornamento della grafica delle particelle catastali in Fascicolo da parte di ART A. Tale servizio è richiedibile ESCLUSIVAMENTE aprendo un Ticket in Anagrafe, Pagina Particellario, mediante attivazione della funzione Richiesta di assistenza : Nel Ticket sono da indicarsi esclusivamente i seguenti dati delle particelle da aggiornare: - Comune - Sezione - Foglio - Particella - Sub Poiché si tratta di una aggiornamento effettuato sulla base di documenti in possesso della pubblica amministrazione, non è richiesto di allegare alcuna mappa né sarà utilizzata alcuna mappa allegata, in quanto ART A effettuerà questo servizio esclusivamente sulla base delle forniture periodiche da parte del Catasto e sulla base delle mappe estraibili da Sister, con esclusione quindi di mappe provvisorie o non convalidate dal Catasto stesso.

52 52 FUNZIONI INTEGRATIVE PER UNA PIÙ EFFICACE GESTIONE DEGLI ARCIPELAGHI IL PCG particolare la gestione della numerazione e del raggruppamento degli Arcipelaghi, nonché di recupero di superfici non gestite correttamente o cancellate per errore. Come noto, Polinesia propone un caricamento iniziale basato su un algoritmo che tiene conto, per individuare i corpi aziendali di una determinata Azienda e UTE, dei seguenti elementi: - Comune, che deve essere univoco - Distanza fra i corpi aziendali, che si presuppone separati se distanti più di 500 metri - Presenza di particelle catastali condivise, che vengono proposte per la loro delicatezza, in Arcipelaghi separati Questa impostazione, e talvolta le ripetute azioni di taglio possono però portare ad uno sbriciolamento delle superfici coltivate in Arcipelaghi eccessivamente numerosi, o comunque raggruppati o numerati secondo criteri che non corrispondono a quanto l Azienda desidererebbe: Quindi per venire incontro a queste esigenze sono state sviluppate nuove funzioni sul PCG che permettono una ridefinizione di raggruppamento e di gestione più efficace ed organica degli Arcipelaghi, nonché il recupero di superfici non gestite correttamente o cancellate per errore: A) A fianco degli Arcipelaghi e di ciascun record di occupazione suolo è stata posta una casella di spunta, che permette di selezionare un determinato Arcipelago o occupazione del suolo: B) Cliccando sul link OPERAZIONI posizionato ad inizio della lista degli arcipelaghi in ambiente PCG, si attiva la scelta delle numerose operazioni massive disponibili come evidenziato nella seguente figura:

53 53 in particolare di nuove operazioni da attivare dopo aver selezionato cliccando sulla casella di spunta una o più occupazioni o arcipelaghi, come segue: 1) Operazione Unisci Arcipelaghi di uno stesso Comune : attivando questa operazione dopo aver selezionato due o più Arcipelaghi da unire, come nell immagine: Il sistema dapprima chiede quale numero vada riassegnato agli Arcipelaghi riuniti (ed è un ottima occasione per dare il numero preferito e ridefinire l organizzazione), sarà conservato nei PCG successivi:

54 54 E all attivazione del tasto Invia riunisce in un unico Arcipelago più coltivazioni sparse su n Arcipelaghi; Unico limite, devono essere Arcipelaghi di un stesso Comune. Questa operazione può anche essere sfruttata per cancellare Arcipelaghi inutili in quanto senza colture o come detto, rinumerarli. 2) Operazione Unisci occupazione suolo di uno stesso Arcipelago : Questa operazione può essere fatta a patto che i record selezionati descrivono lo stesso tipo di coltivazione (intesa come uguale quintupletta di codici colturali, vedi nell immagine il set 587/000/011/000/000) e riportare lo stesso periodo di coltivazione (es: 15/09/ /01/2017): ma siano divisi senza un motivo ancora valido: può essere ad esempio il caso delle occupazioni suolo inizialmente tenute separate perché composte da particelle condivise. In questo caso l Operazione Unisci occupazione suolo di uno stesso Arcipelago si attiva e unisce sia i record che le rispettive geometrie, come nell esempio: 2) Operazione Recupero delle superfici perdute, per Arcipelago :

55 55 Selezionando un dato Arcipelago, il sistema individua GEOGRAFICAMENTE le superfici aziendali di SAU che per quale motivo siano state cancellate. Tale cancellazione può essere stata volontaria, ad esempio volendo tagliare superfici condivise o tipologie particolari, come le tare, ma può accadere che sia frutto di un errore. In quest ultimo caso il sistema ne permette il recupero massivo per Arcipelago, anche nei casi in cui su un dato Arcipelago siano state perdute tutta la geografie di tutte le occupazioni del suolo. Naturalmente queste operazioni di recupero sono da far seguire a operazioni di verifica sul risultato, nonché di verifica di eventuali anomalie di supero o discordanza.

56 APPENDICE B APPROFONDIMENTO SULLA GESTIONE DATI PARTICELLE ED USO DEL SUOLO PER UNA PIÙ EFFICACE PREDISPOSIZIONE DEL PCG - Aggiornamento e Integrazione al Piano Colturale Grafico del 02/05/2016 Si ricorda aspetto importante, che al momento dell apertura della prima DUA PCG o al primo caricamento di una DUA PCG successiva, il sistema carica le particelle e l uso del suolo (SIGC) di riferimento attive così come sono IN QUEL MOMENTO. Il Sistema è bene sottolineare, NON OPERA MODIFICHE AUTOMATICHE su quanto DICHIARATO graficamente dall Azienda in una DUA chiusa o anche in corso di dichiarazione, e questo vale anche in quei casi in cui ciò parrebbe naturale, ad esempio in occasione di una modifica delle particelle di riferimento, con modifica della grafica delle stesse o nuove particelle inserite in Fascicolo SUCCESSIVAMENTE all apertura della DUA PCG. Tale impostazione, va detto con chiarezza, è assolutamente a garanzia degli operatori e delle Aziende, cui compete in modo esclusivo la modifica delle superfici DICHIARATE in modalità grafica. Pertanto qualora DURANTE LA COMPILAZIONE DEL PCG vengano modificati gli strati di riferimento del SIGC tramite i vari meccanismi di aggiornamento offerti dal sistema, quali ad esempio: - B.O.A. Back Office tradizionale Disegno di particelle nuove o vecchie tramite gli strumenti offerti dal sistema in DUA PCG Aggiornamenti massivi operati da ARTEA sullo strato SICG o catastale Tali modifiche non hanno mai un effetto diretto su quanto sta dichiarando l Azienda nel PCG. Va dunque buttata via la DUA PCG in compilazione? Assolutamente No, basta solo attivare gli strumenti disponibili per recepire le modifiche volute, eseguendo prima di iniziare qualsiasi lavorazione: 1) Controllare che in Elenco Particelle non siano presenti particelle non collegate: E possibile come già commentato tramite il tasto Freccia Verde e relativa indicazione Manca Grafica assicurare la corretta corrispondenza fra Piano Grafico e conduzione dei terreni, nonché la risoluzione di false anomalie di sconfinamento tramite le successive operazioni di aggiornamento catastale (vedi Appendice A e A.1). 2) Aggiornare l uso del suolo (SIGC), tramite la funzione Aggiorna uso del suolo (Ottimo dopo il BOA o Back Office tradizionale). Questo secondo passaggio assicura la risoluzione delle anomalie di discordanza d uso, qualora sanate in corso di compilazione B.O. o B.O.A.. A questo punto il PCG è allineato sia nel reticolo catastale sia nelle occupazioni del suolo come da Sistema, e l Azienda ha facoltà di mantenere queste nelle specifiche come suggerito dal Piano delle Coltivazioni, ovvero decidere di disegnare a mano libera sulle superfici che riconosce visivamente come coltivate e condotte, metodi entrambi validi. E importante evidenziare, nel caso sia stato necessario effettuare un aggiornamento catastale per far acquisire nel PCG le nuove particelle inserite nel Particellario e contestualmente le relative occupazioni del suolo, eseguire l operazione Carica per Arcipelago, se esiste carica l ultimo Piano delle Coltivazioni Grafico e aggiungi le nuove particelle condotte. Questa funzione rielabora totalmente il PCG permettendo l acquisizione delle superfici coltivabili presenti nelle nuove particelle e di eliminare eventuali sconfinamenti d uso. Una volta effettuati gli aggiornamenti come descritto, va deciso se l Azienda è interessata ad avere da sistema un suggerimento nel Piano delle coltivazioni, oppure intenda disegnare a mano libera sulle superfici che 56

57 57 riconosce visivamente come coltivate, metodi entrambi ugualmente validi. Nel caso in cui desideri un suggerimento, relativo ad esempio a nuove superfici derivanti da frazionamenti o accorpamenti, si suggeriscono le seguenti Operazioni: Raffigurazione particelle che concorrono a determinare le occupazioni del suolo di un Arcipelago recepiti dallo Ultimo Piano delle Coltivazioni CODIT che selezionato evidenzia specifica per particella il dettaglio presente nel PC: 3) PRIMA di tutto! salvare la situazione con la funzione Salva UNDO : se qualcosa non andrà come desiderato, sarà possibile tornare indietro. 4) Selezionare l Arcipelago dove sono riferite le nuove particelle, e attivare la funzione Recupero delle superfici perdute, per Arcipelago. Il sistema rileverà le superfici non coperte da colture e le proporrà con i consueti codici generici. 5) Controllare le differenze e lavorare la grafica ove necessario.

58 58 Integrazione al Capitolo PRESENTAZIONE DEL PIANO COLTURALE GRAFICO DI ART A POLINESIA : Novità sulle funzioni di Editing poligonali: In riferimento alle osservazioni poste sulla problematica del disegno delle superfici lunghissime e strettissime, sulla DUA in parola abbiamo terminato adesso di fare i test del caso, direi che ci siamo. Come potrete osservare, con Polinesia è adesso possibile fare anche poligoni molto articolati, vedi la seguente immagine: Nonché poligoni strettissimi, al limite del ridicolo: Questo in particolare è lungo circa 130 metri, e largo meno di 1 cm.. Naturalmente di un poligono così stretto ne possiamo fare poco, ma l operazione testimonia il livello di precisione a cui è arrivato lo strumento a seguito di nuove evoluzioni sul programma elaborati dal team tecnico di ARTEA.

59 59 PIANO DELLE COLTIVAZIONI GRAFICO - NUOVE FUNZIONALITÀ OPERATIVE PER LA CORRETTA PREDISPOSIZIONE E DI IMPORTAZIONE POLIGONI DA SISTEMI GIS LOCALI Nuovo Upgrade del Piano delle coltivazioni grafico realizzato dai tecnici ARTEA, si identifica nella predisposizione di due nuove importanti funzionalità : 1) Funzione Cancella sconfinamenti : elimina le superfici che non ricadono sulle mappe delle particelle condotte dall Azienda. E una funzione che è possibile attivare qualora il sistema segnali uno sconfinamento delle coltivazioni su particelle non condotte. Si SOTTOLINEA che trattasi di una funzione da utilizzare con discernimento e controllare con cura i risultati. Infatti, lo sconfinamento può essere reale, e quindi l utilizzo di tale funzione può essere utile, ma può anche essere indotto da un errato disegno delle mappe particellari, e dunque portare a perdita di superfici. Classico esempio il mancato aggiornamento grafico delle particelle condotte dall Azienda, manifesta i suoi effetti generando uno sconfinamento d uso sul PCG, visto questo non riconoscendole non acquisisce la loro superficie colturale. Si ribadisce quindi l importanza di allineare i dati delle particelle condotte con le le relative superfici colturali grafiche, quindi l utilizzo della funzione di SALVA UNDO per assicurarsi di non perdere il lavoro svolto e la possibilità di tornare indietro su tali operazioni. 2) Funzioni di importazione poligoni e attributi dei poligoni stessi da sistemi GIS locali o sistemi GPS Nel Piano delle coltivazioni grafico di ARTEA è possibile importare poligoni ed attributi editati su un sistema GIS locale, così come è possibile importare i poligoni GPS dopo averli riversati e post-lavorati su un GIS locale, secondo i seguenti passaggi. 1) Editing dei poligoni e degli attributi sul sistema GIS locale su una struttura dati predefinita. 2) Esportazione sul PC locale in formato.csv * 3) Importazione nel PCG del file. csv nelle due modalità previste nella tendina Operazioni. La modalità Carica file.csv su un Arcipelago selezionato prevede la preselezione di un Arcipelago già presente, e all attivazione del pulsante Conferma il sistema importa poligoni ed attributi registrandoli sull Arcipelago selezionato, in coda ai poligoni già presenti.

60 60 La modalità Cancella tutto il PCG e importa file.csv elimina invece tutti i poligoni ed attributi eventualmente già presenti a sistema per la UTE, crea un Arcipelago per Comune, e sostituisce il PCG con i poligoni e gli attributi da file.csv 4) Una volta effettuata l importazione, è necessario controllare il corretto posizionamento dei poligoni, eliminando mediante disegno o l uso delle funzioni previste in Operazioni le eventuali sovrapposizioni o superi. E inoltre consigliabile un controllo della corretta impostazione degli attributi. Questa funzionalità è ovviamente abbastanza complessa e delicata nella parte di impostazione dei parametri che determinano da parte del sistema GIS locale la produzione di un file importabile senza errori. *Il Formato file CSV acronimo di Comma-Separated-Values che tradotto nel presente contesto significa Valori separati da virgola mobile è un file di testo progettato per ospitare lunghe liste di dati e può essere utilizzato per importare informazioni in modalità tabellare in fogli di calcolo

61 61 APPENDICE C - IMPORTAZIONE POLIGONI E ATTRIBUTI DA GIS LOCALI o strumenti GPS sul Piano delle Coltivazioni Grafico - Aggiornamento e Integrazione del 7/04/ 2016 Nel Piano delle coltivazioni grafico di Artea è possibile importare poligoni ed attributi editati su un sistema GIS locale, così come è possibile importare i poligoni GPS dopo averli riversati e post lavorati su un GIS locale, secondo i seguenti passaggi. 1) Editing dei poligoni e degli attributi sul sistema GIS locale su una struttura dati predefinita. 2) Esportazione sul PC locale in formato.csv 3) Importazione del file. csv nelle due modalità previste nella tendina Operazioni. 4) La modalità Carica file.csv su un Arcipelago selezionato prevede la preselezione di un Arcipelago già presente, e all attivazione del pulsante Conferma il sistema importa poligoni ed attributi registrandoli sull Arcipelago selezionato in coda ai poligoni già presenti. La modalità Cancella tutto il PCG e importa file.csv elimina i poligoni ed attributi eventualmente già presenti a sistema, crea un Arcipelago per Comune, e sostituisce il PCG con i poligoni e gli attributi da file.csv 5) Una volta effettuata l importazione, è necessario controllare il corretto posizionamento dei poligoni, eliminando mediante disegno o l uso delle funzioni previste in Operazioni le eventuali sovrapposizioni o superi. E inoltre consigliabile un controllo della corretta impostazione degli attributi. Per entrare nel dettaglio tecnico, si espongono le specifiche nella successiva parte DETTAGLI OPERATIVI, utilizzando come caso di studio Qgis, uno dei più diffusi GIS locali. DETTAGLI OPERATIVI Utilizzo di Qgis o altro GIS locale per la predisposizione dei csv da caricare nei PCG Si utilizza come base di partenza lo shapefile TracciatoRecordArtea.shp scaricato dall apposito link, presente nella finestra popup IMPORTA POLIGONI ED ATTRIBUTI DA SISTEMI GIS LOCALI in DUA nella Pagina Piano delle coltivazioni grafico, finestra Operazioni, attivando l Operazione Carica file.csv

62 62 Una volta scaricato il file TracciatoRecordArtea ed averlo dezippato, lo si apre con Qgis o altro GIS locale e si entra in modalità di editing di questo layer. E possibile procedere secondo due modalità: a) disegnando un poligono per volta (pulsante aggiungi elemento ). Con questa modalità, appena finito l editing del poligono compare una maschera per l inserimento degli attributi; b) copiando una serie di poligoni esistenti su un proprio layer ed incollandoli in TracciatoRecordArtea. In questo caso, per l inserimento degli attributi è necessario aprire la tabella degli attributi e editare le singole celle. In entrambi i casi, la struttura degli attributi ed i valori ammessi sono dettagliati al punto successivo Valori ammessi per gli attributi. Terminato l editing (sia delle geometrie sia degli attributi), si importa l archivio del GIS locale sul Piano delle coltivazioni grafico di Artea mediante i seguenti passaggi: 1) Si attiva la funzione Salva con nome. Si apre la finestra di dialogo riportata nella immagine sottostante:

63 63 2) Si impostano i seguenti parametri: PARAMETRI DA IMPOSTARE: Formato: Sistema di riferimento: Codifica: Sezione geometria, tipo di geometria: formato testo delimitato (csv) Monte Mario / Italy1. UTF-8 polygon. Sezione opzioni del layer, casella geometry : AS_WKT Sezione opzioni del layer, casella separator : TAB. 3) Si clicca sul pulsante Sfoglia della casella nome del file : si apre una finestra di dialogo nella quale si deve selezionare la directory desiderata e inserire il nome del file. 4) Si attiva l esortazione cliccando sul tasto OK Il file salvato sarà quello da selezionare nella funzione IMPORTA POLIGONI ED ATTRIBUTI DA SISTEMI GIS LOCALI selezionabile durante la compilazione del PCG su ARTEA.

64 64 Struttura degli attributi [NIdentific] [IDCatastal] [Sezione] [IDVarieta] [IDSpecie] [Irriguo] [NrPiante] [int] [varchar](10) [varchar](1) [int] [int] [int] [int] [SestoSuFil] [int] [SestoTraFi] [int] [AnnoImpian] [smallint] [IDFormaAll] [int] [DataImpian] [datetime] [IdAppezzam] [int] [CodDestina] [varchar](3) [CodUso] [varchar](3) [CodQualita] [varchar](3)

65 65 [ColturaPri] [int] [IdTipoSemi] [int] [Produttivo] [IdTipoIrri] [int] [int] [IdTipoProt] [int] [IdRotazion] [int] [IdPotenzia] [int] [IdEpocaDiS] [int] [IdTipoMant] [int] [IdTipoMa_1] [int] [DataInizio] [datetime] [DataFineOc] [datetime] [VarietaOli] [ColtBio] [varchar](255) [int] [Osservazio] [varchar](50) [NDomanda] [varchar](50) [IdTipoDomanda] [int] [Identificativo] [bigint] IDENTITY(1,1) NOT [idisola] [int] NULL

66 66 Attributo Descrizione e Valori Ammessi NIdentific NIdentificativoAzienda, si registra il codice della UTE reperibile in Pagina "Piano coltivazioni grafico" Codice ARTEA del Comune, vedi file TracciatoRecordArtea ed altre codifiche per file csv.xlsx nell area IDCatastal di download di ARTEA Sezione Se utilizzata, Sezione catastale Default 0, Vedi anche file TracciatoRecordArtea ed altre codifiche per file csv.xlsx nell area di IDVarieta download di ARTEA IDSpecie Vedi file TracciatoRecordArtea ed altre codifiche per file csv.xlsx nell area di download di ARTEA Irriguo 1 se coltura irrigata, ammesso 0/1 NrPiante numero piante, obbligatorio per colture arboree o promiscue SestoSuFil sesto su fila, in m, ammesso 0 SestoTraFi sesto tra fila, in m, ammesso 0 AnnoImpian anno impianto, obbligatorio per colture arboree specializzato IDFormaAll Ammesso 0 DataImpian data impianto, obbligatorio per colture arboree specializzato IdAppezzam Numero appezzamento, obbligatorio per colture biologiche CodDestina Vedi file TracciatoRecordArtea ed altre codifiche per file csv.xlsx nell area di download di ARTEA CodUso Vedi file TracciatoRecordArtea ed altre codifiche per file csv.xlsx nell area di download di ARTEA CodQualita Vedi file TracciatoRecordArtea ed altre codifiche per file csv.xlsx nell area di download di ARTEA ColturaPri 1 se coltura principale, oppure 0 IdTipoSemi Ammesso 0 Produttivo 1 se coltura produttiva, oppure 0 IdTipoIrri Ammesso NULL IdTipoProt Ammesso NULL IdRotazion Ammesso NULL IdPotenzia Ammesso NULL IdEpocaDiS 1 epoca autunno vernina, 2 primaverile estiva IdTipoMant Ammesso NULL IdTipoMa_1 Ammesso NULL DataInizio Data inizio coltivazione, formato dd/mm/yyyy DataFineOc Data inizio coltivazione, formato dd/mm/yyyy VarietaOli Ammesso NULL CodColtiva Ammesso NULL Osservazio Ammesso NULL Nota bene: l area di download di ARTEA è reperibile su:

67 67 Ottimizzazione Verifica Superfici coltivate condivise - Aggiornamento al Piano Colturale Grafico del 06/05/2016 La compilazione del Piano delle coltivazioni grafico manifesta in molti casi l esigenza di individuare correttamente sulla foto l esatto confine delle superfici coltivate nei casi in cui ci sia una condivisione delle superfici condotte. Il sistema già dava un aiuto, evidenziando gli Arcipelaghi con condivisione o conduzione incompleta, ma fino ad adesso non dava indicazioni sulla grafica delle colture già dichiarate dalle Aziende le quali avevano già presentato il proprio PCG. Con il Nuovo aggiornamento al PCG, il Sistema ha reso adesso possibile questa nuova funzionalità, che si attiva come segue: A) Si carica lo strato informativo relativo alle superfici dichiarate da altre Aziende limitrofe, attivando la nuova Operazione Aggiorna layer condivisioni come evidenziato nella seguente figura: B) Si apre Polinesia, e come risultato dell operazione del punto precedente, è adesso disponibile il Layer aggiuntivo Condivisioni. Questo quando attivato evidenzierà le superfici già dichiarate da altri. Quindi come mostrato nella figura successiva in giallo è evidenziata la coltivazione di frumento duro dell Azienda in esame presente nella DUA PCG in corso di compilazione, in lillà (il colore è puramente indicativo)) quanto già dichiarato da altri soggetti, con DUA PCG già presentate, per la precisione con l ultima DUA PCG valida. Da una prima valutazione sul caso specifico si può constatare come sia pure senza alcun aiuto, le due Aziende già rispettavano i rispettivi confini, ma certamente in questo ed altri casi simili, questa miglioria può elevare il livello qualitativo della compilazione del PCG.

68 68 Superfici condivise da altri soggetti Limitrofe alla parcella in esame condivise Parcella selezionata condotta Dall Azienda in esame Layer Condivisioni attivato per la visualizzazione superfici

69 69 Nuove funzionalità per l accesso e la visualizzazione alle Isole e Occupazioni del Suolo Aziendali - Aggiornamento e Integrazione del 01/06/ 2016 Al fine di facilitare la visualizzazione delle superfici condotte dall azienda e in senso più ampio, una più consapevole visione dell assetto generale del corpo aziendale con le sue specifiche sono state introdotti importanti aggiornamenti: Fino ad ora tramite il modulo arcipelaghi si accedeva immediatamente alle occupazioni del suolo suddivise per tipologia culturale. Con le nuove funzionalità approntate, è adesso possibile far vedere e far percorrere al titolare dell Azienda il percorso completo: dalla lista delle particelle al raggruppamento di esse in Isole e Arcipelaghi di Isole, alla loro visualizzazione, alla visualizzazione degli usi del suolo definiti all interno delle isole aziendali condotte. Nello strumento Polinesia troverete due icone nuove (A e B), che sostituiscono le precedenti, posizionate negli stessi punti: Icona A -Isole dell Arcipelago 1- Tramite l icona A denominata Isole dell Arcipelago si accede ad una finestra che esprime i dati in maniera tabellare relative a foglio, numero particella e superficie catastale, E premendo nuovamente sul tasto A si evidenzia in ambiente grafico l arcipelago composto dalle relative

70 70 isole aziendali. Posizionandoci su una di queste è possibile accedere alle informazioni e relazioni esistenti fra i vari attributi qualificanti l isola aziendale per le superfici colturali come evidenziato nella seguente immagine: Isola Aziendale, particelle interessate Quindi nel caso in esame l Isola in esame comprende due particelle. In esse sono comprese sia occupazioni del suolo relative a superfici colturali ( da cui sono identificabili le parcelle agricole ), sia altre aree, come è possibile comprendere dalla seguente immagine: 2- Tramite l icona B è invece possibile evidenziare le occupazioni del suolo come recuperate da Sistema dal G.S.A.A. del PCG ovvero la loro poligonazione effettuata dal soggetto compilatore, ovviamente in congruenza per come definita l isola aziendale:

71 71 Icona B - Coltivazioni dell Arcipelago Quindi al fine di una migliore comprensione si confrontano i due differenti strati informativi azionando l icona A Isole dell Arcipelago oppure la B Coltivazioni dell Arcipelago: Isole Aziendali

72 72 Coltivazioni dell Arcipelago Quindi ricapitolando : Dall Arcipelago selezionato è facoltativamente possibile visualizzare l isola interessata come visto precedentemente, oppure, visualizzare tutte le isole di tutti gli Arcipelaghi o solo le componenti relative alle occupazioni del suolo coltivate. Per ogni Isola è quindi possibile analizzare la conduzione (layer ISOLE), il dettaglio delle mappe particellari di cui è composta, nonché tutti i Layer aggiuntivi che danno una visione panoramica dei terreni condotti e delle loro potenzialità e vincoli. Infine, nota importante, in caso di problemi catastali è possibile passare direttamente alla particella da lavorare ed alla sua maschera di lavorazione, come consueto.

73 73 APPENDICE D - Gestione delle foto Georeferenziate - Aggiornamento e Integrazione del 27/09/ 2016* Premessa Le foto georeferenziate possono essere un utile strumento per le Aziende agricole e per i tecnici, finalizzato in generale al riconoscimento del territorio ed valido in particolare per semplificare la fase di istruttoria di una richiesta di modifica dell uso del suolo SIGC (BackOffice). Al fine di rendere questo strumento più semplice da utilizzare e rendere le Aziende ed i tecnici più consapevoli di quanto viene dichiarato, Artea ha predisposto degli strumenti informatici che ne semplificano l uso, come di seguito spiegato. Alcune informazioni Cosa sono le foto georeferenziate? Chi le può fare? Servono strumenti particolari? La cosa più interessante è che chiunque possieda una macchina fotografica con GPS a bordo, ma anche chi ha solo un normale smartphone con le funzioni di geolocalizzazione (tutti gli smartphone non vecchissimi le hanno), può fare una foto geolocalizzata. Le foto geolocalizzate sono in realtà delle normalissime foto digitali sulle quali la macchina fotografica o lo smartphone registrano le coordinate geografiche del punto dove sono state scattate, definite come dati exif. Per avere conferma sulla bontà della foto georeferenziata è possibile analizzarne le coordinate all interno dei Dettagli delle Proprietà della fotografia. Come si vede è necessario la presenza e valorizzazione delle coordinate ricavate con la funzionalità GPS nel corretto formato (la presenza di coordinate registrate con precisione minore magari dovuto ad una cattiva ricezione del segnale satellitare non garantiscono il corretto posizionamento geografico ovvero l acquisizione sul PCG). L unico vincolo per caricarle è essere un utente dell Anagrafe di Artea, ma la foto in sé può essere fatta anche dall agricoltore stesso.

74 74 Ci sono delle responsabilità legali nel registrare le foto georeferenziate a sistema? Chi registra le foto georeferenziate a sistema, in particolare se lo fa per corroborare un procedimento amministrativo, chiaramente lo deve fare con l intento di documentare la realtà; pertanto chiaramente non sono accettabili foto ritoccate o con coordinate artificialmente modificate, che configurano uno dei reati previsti dalla Legge 23 dicembre 1993 n Questo caso è però attribuibile a chi mette in atto un comportamento oggettivamente fraudolento. L errore generato da possibili malfunzionamenti del proprio smartphone o interferenze con il sistema di geolocalizzazione, se non è chiaramente ravvisabile un preciso intento fraudolento sono sempre valutabili come errori materiali. Per tale motivo è sempre consigliabile fare una serie di foto piuttosto che una singola, e di controllare all atto del caricamento che il posizionamento sia corretto. Se faccio una serie di foto georeferenziata, Artea è obbligata ad utilizzarle? Il funzionario di Artea che istruisce un determinato procedimento amministrativo di revisione dell uso del suolo SIGC o altro, valuta liberamente tutta la documentazione presentata, ivi comprese le foto georeferenziate registrate a sistema. Pertanto lo stesso può valutare non positivamente tali documenti, ad esempio se ritiene non chiare le immagini o dubiti della esattezza della geolocalizzazione, motivando il proprio parere. Gli strumenti In Anagrafe di ARTEA sono stati predisposti due strumenti di registrazione delle foto georeferenziate: A) La Pagina Carica foto, presente nella cartella Strumenti, che permette un caricamento delle foto georeferenziate in maniera veloce, ma non ne permette alcun controllo sulla esatta localizzazione. B) La Pagina Polinesia e Polinesia azienda, che invece prevedono un caricamento più interattivo nonché la visualizzazione immediata delle foto direttamente nel Piano delle coltivazioni grafico. Come si caricano le foto? Come faccio a sapere se esistono foto in zona? La Pagina B) comprende come sottopagina la Pagina A), per cui questa potrebbe essere tralasciata la descrizione in quanto compresa nella seconda, ad ogni modo riportiamo la schermata di anagrafe per una migliore visualizzazione, onde si optasse per questa scelta più speditiva :

75 75 Quindi analizzando la più esaustiva Opzione B) cui sia accede dal Piano delle coltivazioni grafico, tramite una delle Pagine grafiche (ad esempio la pagina che fa una panoramica delle coltivazioni aziendali): e possibile visionare la foto nella zona inquadrata, e quindi avere contezza dei punti dove si sono scattate determinate foto delle colture in atto:

76 76 Nell immediato, è possibile vedere subito se qualcuno ha già scattato delle foto in zona, come ad esempio qui, nel Parco di San Donato a Firenze. Come fare? Basta attivare il flag Foto geolocalizzate ed immediatamente se vi sono già delle foto o volete verificare il corretto posizionamento di quelle già state caricate a sistema, compariranno delle icone a forma di puntatore, nonché una lista delle foto, la loro descrizione e la data dello scatto: Come si possono vedere le foto? a) Cliccando direttamente sulle icone b) Cliccando sulla freccia rosa (che evidenzia in rosso sulla foto l icona corrispondente e permettendone così la verifica del corretto posizionamento) e sulla lente (che apre la foto stessa) Come carico delle nuove foto georeferenziate? Il caricamento avviene secondo i seguenti passaggi: a) Attivo l icona Foto georeferenziate fra gli Strumenti si apre la Pagina Inserimento fotografie georeferenziate :

77 77 b) Tramite Sfoglia si ricerca la foto da caricare, la si seleziona e si attiva il tasto Carica. c) Il sistema controlla: che la foto selezionata abbia i necessari dati exif (cioè sia georefererenziata) che la sua localizzazione sia entro la foto che si sta visualizzando ed in caso positivo, segnala che è andato tutto bene (compare immediatamente una nuova icona nella foto e nell elenco). Nel caso in cui la foto non contenga i dati exif di posizione, oppure il posizionamento sia fuori della cornice, il sistema lo segnala specificando l anomalia riscontrata. Ho sbagliato a caricare una foto, oppure la foto è troppo mal posizionata, posso cancellarla? Sì, la funzione cestino (icona ) serve proprio a questo, ma può farlo solo l utente che ha registrato le foto e solo entro 48 ore dalla registrazione. Nota bene: se la foto è spostata di qualche metro, va bene lo stesso, il GPS a bordo degli smartphone prevede una tolleranza standard fino a metri, è quindi opportuno fare diverse foto da più punti. *Tale argomento è stato già inizialmente affrontato nel paragrafo Importanza della Documentazione fotografica nella DUA di Back Office nella parte iniziale del presente Manuale, proprio per sottolineare l esigenza di tale documentazione per determinare una necessaria qualità informativa richiesta dal PCG, quando non erano ancora pensate le suddette funzionalità. * APPENDICE E Funzionalità di esportazione ed importazione file formato KML per dati geospaziali - Aggiornamento e Integrazione del 15/11/ 2016

78 78 Premessa Il KML (Keyhole Markup Language) è un linguaggio basato su XML creato per gestire dati geospaziali, anche in tre dimensioni, che ha incontrato grande favore in tempi recenti per la sua utilizzabilità sia come formato fruibile da applicativi GIS quali il noto QGis, sia soprattutto per la sua fruibilità tramite palmari, ipad, smartphone, anche in collegamento con noti applicativi free quali Google Earth, Google Maps, EarthBrowser e Google Desktop, per i quali è da considerarsi formato nativo. Un file KML non ha i classici attributi DB del file formato CSV (allo scopo si consulti l Aggiornamento ed Integrazione del presente manuale del 07/04/2016, pag. 54 del presente manuale), e nell ambito della sua utilizzazione per il Piano delle coltivazioni grafico (PCG) tratta solamente dati geografici, ma è interessante in quanto permette con molta semplicità di eseguire le seguenti operazioni: - Esportare uno o più poligoni dal PCG - Importare tali poligoni su Qgis o altri GIS, per la loro modifica - Importare gli stessi poligoni su smartphone o altro dispositivo GPS, utilizzando il dispositivo per localizzare determinati appezzamenti di terreno - Creare poligoni personalizzati - Importare tracce o poligoni eseguiti con qualsiasi strumento di tracciamento, GIS, GPS, in aggiunta o sostituzione dei poligoni presenti sul PCG - Infine, visualizzare i poligoni su molti dei più popolari app quali Google Earth, Google Maps e simili. Pertanto il tecnico o l azienda possono utilizzare alternativamente: - Le funzionalità di esportazione/importazione file.csv quando intendono lavorare offline tutto il PCG, compresi gli attributi delle coltivazioni (specie, varietà, ecc.) - Le funzionalità di esportazione/importazione file.kml quando intendono lavorare offline solo la parte geografica, partendo da una specifica occupazione del suolo che richiede la modifica della componente geografica. - Formato Un file KML contiene essenzialmente coordinate geografiche espresse in termini di latitudine e longitudine (ϕ, λ), ed un poligono è rappresentato come un insieme di punti individuati mediante coordinate, delle quali la prima e l ultima coppia debbono essere identiche per poter chiudere il poligono. Ad esempio, il seguente poligono: è rappresentato dal seguente file KML: <?xml version='1.0' encoding='utf-8'?><kml xmlns=' <Document id='root_doc'><folder><name>idoccupazionesuolo</name>

79 79 <Placemark> <Style><LineStyle><color>ff0000ff</color></LineStyle><PolyStyle><fill>0</fill></PolyStyle></Style><Polygo n><altitudemode>clamptoground</altitudemode><outerboundaryis><linearring><altitudemode>clamp ToGround</altitudeMode> <coordinates> , , , , , , , , , , , , , , </coordinates> </LinearRing></outerBoundaryIs></Polygon></Placemark></Folder></Document></kml> In caso di multipolygon (features poligonali multiple rappresentative un unico oggetto), come ad esempio : è rappresentato dal seguente file KML: <?xml version='1.0' encoding='utf-8'?><kml xmlns=' <Document id='root_doc'><folder><name>idoccupazionesuolo</name> <Placemark> <Style><LineStyle><color>ff0000ff</color></LineStyle><PolyStyle><fill>0</fill></PolyStyle></Style><Polygo n><altitudemode>clamptoground</altitudemode><outerboundaryis><linearring><altitudemode>clamp ToGround</altitudeMode> <coordinates> , , ,

80 , , , , , , , , , , , </coordinates> </LinearRing></outerBoundaryIs></Polygon></Placemark></Folder></Document></kml> Come si può facilmente comprendere, alla stregua di altri formati rappresentativi forme geometriche spaziali, l ossatura del file è dato dalle sue coordinate nello specifico SR. Sono previste le seguenti funzioni dal Piano delle coltivazioni grafico, per ciascuna riga di esso: a) esporto file KML, con le seguenti sottofunzionalità: a1) esporto tutti i poligoni di una Occupazione suolo (es. ERBAIO) a2) esporto solo uno o n poligoni che seleziono con il mouse b) importo file KML, con le seguenti sottofunzionalità: KML b1) importo tutti i poligoni del file KML in PCG b2) seleziono uno o più poligoni del PCG, che vengono cancellati e sostituiti con i poligoni del file ATTENZIONE: il poligono/i caricato con le funzioni b1) e b2) assumerà gli attributi del record di Occupazione del suolo (es. ERBAIO etc.) a partire dal quale è stata aperta la grafica. Va valutato con attenzione il posizionamento del nuovo poligono in relazione alla conduzione, visibile attivando il Layer ISOLE. ESPORTAZIONE FILE.KML per le OCCUPAZIONI DEL SUOLO 1) Apro il PCG 2) Attivo la grafica per uno specifico record (KML non è attiva per i Piani generali)

81 81 Ed una volta entrati in ambiente grafico ove sono presenti le features poligonali delle Occupazioni del suolo selezionate, attivo la funzione Esporto in KML come qui evidenziato: 3) desidero esportare TUTTI i poligoni, clicco su dischetto, il sistema proporrà il salvataggio di un file sample.kml, che potrà essere anche rinominato a piacimento: 4) In alternativa, è possibile attivare la funzione Esporto in KML, selezionare n poligoni e cliccare su dischetto : in questo caso verranno esportati in KML solo i poligoni selezionati. IMPORTAZIONE FILE.KML per le OCCUPAZIONI DEL SUOLO 1) Apro il PCG 2) Selezionare la funzione Importa file KML :

82 82 3) Attivare la funzione Salva sul dischetto 4) Si apre una finestra popup nella quale è possibile selezionare un dato file.kml precedentemente predisposto e caricarlo sul PCG. 1) In alternativa, è possibile attivare la funzione Importa file KML, selezionare n poligoni e cliccare su dischetto : in questo caso verranno cancellati i poligoni selezionati e sostituiti con i poligoni del file KML. ATTENZIONE: il poligono caricato assumerà gli attributi del record di Occupazione del suolo (es. ERBAIO etc.) a partire dal quale è stata aperta la grafica. Va valutato con attenzione il posizionamento del nuovo poligono in relazione alla conduzione, visibile attivando il Layer ISOLE. In relazione al posizionamento verificato su PCG rispetto a punti di riferimento visibili in foro, il compilatore è tenuto a correggere gli eventuali errori di posizionamento che gli siano evidenti. IMPORTAZIONE/ESPORTAZIONE FILE KML per PARTICELLE aggiornato in data 8 marzo 2018 Il PCG permette a seguito di nuovi aggiornamenti l importazione (e l esportazione) della grafica di particelle assenti nel formato KML n maniera analoga a quanto visto per le occupazioni del suolo, anche se con alcune peculiarità: Nel caso dell importazione è opportuno avere acquisito o determinato il file poligonale della particella: Se non possediamo il file geometrico, una strada percorribile tenuto conto delle impostazioni descritte per le occupazioni del suolo è l utilizzo per chi né consce le funzioni di base dell applicativo Qgis così da caricare il reticolo catastale accedendo ai servizi WMS delle Regione Toscana (allo scopo si invita alla lettura del manuale ed operazioni d utilizzo del Geoscopio ):

83 83 In questo caso i ambiente Qgis abbiamo caricato ortofoto, layer particelle operando le opportune selezioni Nuovo layer con disegnata tramite strumenti di Editing la particella/e salvata in formato KML

84 84 Ambiente grafico relativo ai fogli catastali in PCG ove operare l aggiornamento tramite funzionalità A d esportazione e B d importazione Il pulsante A) permette l esportazione di un file KML : attivo il pulsante, clicco sulla particella di cui desidero il KML, attivo cliccando sul dischetto, seleziono dove effettuare il download del file KML scaricato. Il pulsante B) permette l upload di un file KML di una data particella, in due step successivi: 1 - attivo il pulsante, attivo cliccando sul dischetto, scelgo il file KML, lo importo, si posiziona come particella numero attivo il pulsante Unisci e rinomina, attivo cliccando sul dischetto, indico il numero esatto della particella, salvo Poi, come consueto, concludo con due operazioni:

85 85 - Consolido il foglio (pulsante Aggiorno strato particelle in Anagrafe ) - Aggiorno il layer Particelle nella DUA dove sto lavorando (PCG, combo OPERAZIONI, funzione Aggiorno layer particelle E auspicabile in futuro la possibilità di aggiornamento automatico per fogli catastali, da permettere così di eliminare tutte le operazioni necessarie a questo aspetto così da facilitare agevolare in modo sensibile oggi istruttoria collegata: Con le modalità descritte la particella in esame n. 401 (rinominata al numero dato di default) è stata importata correttamente sia nella posizione geografica sia nella relazione con le particelle confinanti).

86 86 Riassumendo: Il formato KML (Keyhole Markup Language) è un linguaggio basato su XML creato per gestire dati geospaziali anche in forma tridimensionale. Esso specifica un set di elementi (segnalibri geografici, immagini, poligoni, modelli 3D, descrizioni ed etichette testuali ) da visualizzare in Google Earth, Maps e Mobile o in altre applicazioni geografiche. Ogni localizzazione ha obbligatoriamente una longitudine e una latitudine. Si ricorda che per queste applicazioni il file KML è un formato Nativo. Questo significa che il file KML tramite questi programmi può essere aperto e utilizzato il suo contenuto informativo. Chi non avesse installato Google Earth applicazione principale nell utilizzo dei file KML può provvedere in via speditiva tramite un accesso on line a Google Maps, quale servizio integrativo per la ricerca e visualizzazione di informazioni geografiche del notissimo motore di ricerca Google.. Esempio sulla modalità di Esportazione e gestione di una feature poligonale in altro ambiente grafico Selezioniamo Quindi a titolo di esempio analizziamo un caso concreto per una migliore illustrazione delle modalità operative: 1- e salviamo in un file KML uno o più poligoni dell occupazione del suolo d interesse predisposto come indicato nei paragrafi precedenti :

87 87 2- Mi collego a Google Maps tramite il Browser o link preinstallata sul nostro PC o altro Supporto adatto allo scopo (Tablet, SmartPhone..) 3- Entrati in google maps selezionare dal menù a tendina la voce My Maps / I Tuoi Luoghi : 4- Attivare il sottomenù Mappe quindi ->Crea Mappa: 5- Nel passo successivo inizia la fase di importazione del file KML a cui occorre assegnare un nome:

88 Una volta caricato il file sarà possibile denominarlo, quindi visualizzarlo nell ambiente grafico nella modalità prescelta: 88

89 Tramite il menù modifica è possibile tramite strumenti di edit provvedere ad eseguire interventi sulla feature d interesse: 89

90 90 A titolo di esempio sono state eseguite modifiche nella geometria ed effettuata misurazione. Tramite il menù a tendina apribile tramite l icona a tre puntini verticali a destra del titolo file è possibile navigare e gestire i file acquisiti. Altri dati possono inoltre rendere la visualizzazione più specifica, come l inclinazione, inquadratura e quota del punto di vista che insieme definiscono una vista.

91 Spesso i file KML sono distribuiti come KMZ, che sono file ZIP compressi con estensione.kmz. Quando un KMZ viene decompresso, al suo interno è presente un singolo file doc.kml, contenente tutti gli overlays e le icone referenziate nel KML. 91

92 92 APPENDICE F Gestione Schedario viticolo grafico con Il passaggio dalla L.R. 68/2012 alla L.R. 73/2017: le modifiche al sistema di gestione dello Schedario in Anagrafe di ARTEA Aggiornato al 01/03/2018 Premessa Dal 1 gennaio 2017 il Piano delle coltivazioni grafico è lo strumento attraverso il quale viene popolato ed aggiornato lo Schedario viticolo grafico, in linea con le previsioni del D.M. 162 del 2015, con la L.R. 68/2012 e con la Deliberazione G.R. 29 novembre 2016, n. 1192, che attua le disposizioni di cui al Reg. (Ue) 1308/2013. Successivamente, con l approvazione della delibera che regolamenta gli aspetti di dettaglio della L.R. 73/2017 sul potenziale vitivinicolo in Toscana, il sistema informatico di gestione dello Schedario si aggiorna per accogliere le nuove disposizioni. In contemporanea, con l anno 2018 si conclude il passaggio al sistema grafico dello Schedario, che entra adesso in una fase di consolidamento del lavoro fatto fino ad adesso in funzione della rappresentazione dei vigneti in forma grafica. Nel presente documento sono tracciate alcune note che descrivono questo passaggio, che avvenute nel febbraio Funzionalità di base Artea, come molti operatori hanno già potuto sperimentare, ha predisposto un primo popolamento dello Schedario viticolo grafico a partire dai dati dichiarati nell ultimo Piano delle coltivazioni 2016, nel quale però non erano presenti i dati peculiari della coltura viticola: La gestione del primo popolamento viene sempre effettuata tramite la presentazione di una DUA nella quale sarà presente l Opportunità: - POTENZIALE VITICOLO/ - Variazioni tecniche del vigneto Questa opportunità attiva le sole variazioni tecniche di vigneti con grafica già correttamente individuata in PCG, mentre - Variazioni geografiche del vigneto Si attivano anche le variazioni del poligono del vigneto, oltre a quelle tecniche. Una volta impostata la DUA in tal modo, si lavora nella Pagina P.C. Grafico, con le seguenti modalità. 1) Filtro su Occupazioni del solo VITE Per avere una visione compatta e chiara delle superfici viticole da elaborare, si consiglia come primo passaggio l impostazione del filtro come segue:

93 93 2) Inizio lavorazione: si attivano le funzionalità geografiche cliccando sulla icona mondo a fianco della coltura VITE prescelta (si ricorda che sono lavorabili ai fini dello Schedario solo i record classificati come segue: 3) una volta aperta la grafica, si attiva la funzione Modifica poligono e si seleziona il vigneto da lavorare: 3) si attiva il dischetto, si aprirà la finestra di dettaglio nella quale oltre ai dati colturali classici sono da indicare anche i dati caratteristici della coltura VITE: A questo punto i dati del vigneto (Appezzamento, Specializzato, Fallanza,. Base ampelografica etc.) possono essere inseriti sia manualmente sia mediante il recupero dei dati già dichiarati nello Schedario a particella.

94 94 Metodo A) Il compilatore digita i dati tipici del vigneto, completa la Base ampelografica e imposta l Operazione che determina l inserimento di specifica occorrenza in Schedario, ed infine salva: il sistema crea una nuova riga in Elenco Metodo B) Il compilatore segue i seguenti passaggi: a) Attiva la funzione Recupera dati da Unità vitate, la quale apre una finestra nella quale sono elencate le UV aziendali, filtrabili a piacimento come segue: - Tutte le UV aziendali - Le UV di questo appezzamento, ovvero quello già registrato nel campo Appezzamento - Le UV presenti nella schermata (riducendo lo zoom della schermata, si aumenta la precisione) - Le UV graficamente sovrapponibili ai poligoni selezionati (prevede una preventiva selezione del poligono per aumentare la precisione) b) Il sistema quindi elenca le UV più probabili, ma in molti casi per incongruità dei dati non si arriva ad una precisione assoluta. L azienda deve quindi biffare le UV che ritiene appartenere al vigneto in lavorazione: e cliccare su Invio, il sistema caricherà tutti i dati delle UV selezionate. ATTENZIONE! In caso di UV con dati sommabili (ad esempio, il numero delle piante, le superfici dei vitigni etc.) il sistema SOMMA tali dati, mentre nel caso di dati univoci (es. Anno di impianto, sesto di impianto etc.) il sistema prende i dati della PRIMA Unità Vitata SELEZIONATA, che viene colorata. 5) Fine lavorazione: Al termine, si imposta sempre il tipo di operazione nella combo Operazione e si salva. La scomparsa del vigneto dalla videata conferma l avvenuta registrazione del vigneto come record a parte. Una serie di controlli in chiusura, riepilogati nella lista Controllo PCG vs SCHEDARIO VITICOLO segnalano eventuali errori di impostazione durante la compilazione e in fase di chiusura della DUA.

95 95 Concluso il passaggio allo Schedario Viticolo Grafico, le Aziende hanno quindi facoltà di integrare il proprio Schedario viticolo grafico con una DUA, anche in più step se lo ritengono opportuno, fino a completamento. Pertanto fino al completamento del passaggio da Schedario a Schedario grafico ciascuna Azienda potrà attivare i vari procedimenti amministrativi senza che la mancanza in tutto o in parte di tale passaggio sia considerato bloccante da parte di Artea. Si ricorda, per quanto riguarda la Dichiarazione di vendemmia e di produzione vino e/o mosto per la Campagna l Azienda che non aveva effettuato alcun movimento dei propri impianti viticoli produttivi poteva presentare tale dichiarazione sulla base di quanto presente in Schedario al 31 dicembre L.R. n. 73/2017: cosa cambia a sistema? La struttura informatica di descrizione delle colture viticole aziendali, basata su uno Schedario che l Azienda aggiorna in forma di autodichiarazione utilizzando la DUA (Dichiarazione Unica Aziendale), rimane totalmente invariata. Con la nuova Legge cambiano però le Opportunità e il sistema si arricchisce di nuovi regimi e funzionalità, per il cui dettaglio si rinvia alla lettura della delibera di regolamentazione. Ma cosa si deve aspettare e cosa deve fare il tecnico che sta compilando una DUA per l aggiornamento del potenziale viticolo ai sensi della L.R. 68/2012, al momento del passaggio alla nuova L.R. 73/2017? Al momento di questo passaggio, in DUA vedrà comparire nei controlli il seguente messaggio bloccante: Opportunità per il potenziale viticolo ex L.R. 68/2012 scadute. Aggiornare con le Opportunità previste dalla L.R. 73/2017. Il tecnico dovrà quindi aprire la pagina Opportunità della DUA che sta compilando, e inserire le Opportunità relative alla L.R. 73/2017, naturalmente quelle più appropriate al tipo di operazione che sta impostando; fatto questo, dovrà togliere dalla stessa Pagina quelle relative alla L.R. 68/12, ormai obsolete. Si rimanda alla tabella A per la lista completa delle Opportunità e tipo di operazioni, ma da una breve occhiata potrete constatare che le opzioni previste sono in gran parte omologhe a quelle precedenti. Non del tutto però, in quanto sono state inserite delle Opportunità nuove e alcune delle vecchie Operazioni sono state raggruppate diversamente: vale la pena di spendere qualche minuto per apprezzarne le differenze: Lo Schedario si consolida, cambia il modo di aggiornarlo Nel corso del 2017 la maggior parte delle superfici vitate toscane sono state già ridefinite dalle Aziende e dai tecnici nel nuovo sistema grafico, con una modalità che ha prediletto un aggiornamento massivo e completo dello Schedario di ciascuna Azienda. Predisposto lo Schedario grafico con le modalità suddette, appare opportuno indirizzarsi adesso verso un sistema che punti a valorizzare e consolidare il lavoro svolto, proteggendo gli Schedari e permettendo ai tecnici ed alle Aziende un lavoro di manutenzione mirata. Per fare questo il sistema di aggiornamento dei vigneti presenti in Schedario - che si attiva ogni volta che

96 96 l Azienda presenta una DUA per le Opportunità relative al potenziale - prenderà in considerazione solo ed esclusivamente i vigneti che in DUA verranno contraddistinti con una specifica Opportunità/regime, ad esempio, per un vigneto per il quale si debba registrare in Schedario un infittimento: A partire quindi dalle DUA protocollate dal giorno 9 febbraio 2018 in poi, il sistema si comporterà nel seguente modo: C) I vigneti presenti in Schedario ma assenti in DUA (la cui matricola sia assente in DUA, per la precisione) non saranno modificati o aggiornati o cancellati in Schedario D) I vigneti presenti in Schedario e presenti in DUA (la cui matricola sia presente in DUA, per la precisione), ma che in DUA non siano contraddistinti con uno specifico regime nel campo OPERAZIONE, non saranno modificati o aggiornati o cancellati in Schedario E) I vigneti nuovi assenti in Schedario e presenti in DUA con una nuova matricola, saranno inseriti nello Schedario solo se contraddistinti da una specifica Opportunità/regime nel campo OPERAZIONE. In definitiva, il sistema gestirà solo ed esclusivamente i vigneti contraddistinti da una specifica Operazione/regime nel campo OPERAZIONE, lasciando immutato il resto dello Schedario.

97 97 Una annotazione di metodo: questa nuova modalità favorirà una manutenzione più semplice, limitata ai soli vigneti di interesse, ma comporterà ovviamente per il tecnico una più attenta valutazione delle operazioni impostate rispetto al resto dello Schedario. Posso fare quindi una DUA anche per aggiornare un singolo vigneto? Esatto, proprio così. Non solo, ma con questo passaggio viene attivata una interessante e nuova funzionalità nel PCG: cioè la possibilità di poter preselezionare i vigneti da gestire, evitando di affollare lo strumento con colture delle quali non si prevede alcuna modifica: gli altri vigneti e le altre coltivazioni del Piano colturale grafico. Come si potrà sfruttare correttamente questa nuova funzionalità? Solo seguendo attentamente i passaggi sotto descritti, dei quali il più importante è il primo. Ma è davvero molto importante!. c) Impostare nella Pagina Opportunità della DUA ESCLUSIVAMENTE le opportunità riferite al POTENZIALE VITICOLO L.R. 73/2017, ad esempio: Si intende per ESCLUSIVAMENTE la assenza di qualsiasi altra opportunità non riferita al POTENZIALE VITICOLO, ed in particolare NON deve essere presente l opportunità Dichiarazione Piano Colturale Grafico. La DUA deve essere dedicata solo a questa Operazione, non complichiamoci la vita. Il motivo è molto semplice: se venisse presentata una DUA con la Opportunità Dichiarazione Piano colturale grafico nella quale fossero assenti tutte le colture in atto salvo i vigneti in corso di aggiornamento, tutto il sistema terrebbe conto per il Piano delle colture dichiarato nell anno in corso solo dei vigneti in aggiornamento, assunti come uniche colture dell ultimo PCG dell anno.

98 98 E un errore da evitare. Dovesse capitare, la soluzione è intuitiva: presentare immediatamente dopo un PCG corretto. Avete impostato una DUA per POTENZIALE VITICOLO L.R. 73/2017? e solo con queste opportunità? OK, potete procedere con i seguenti passaggi. Aprite lo strumento, scegliete la UTE, lo strumento caricherà di default tutte le coltivazioni. Aprite adesso la tendina Operazioni, fra le quali troverete un nuovo gruppo RICARICA DA SCHEDARIO con le opzioni: Ricarica tutti i vigneti: il sistema alla sua attivazione (pulsante giallo ESEGUI) cancella tutte lo colture e ricarica da Schedario tutti i vigneti Ricarica solo alcuni vigneti: il sistema alla sua attivazione (pulsante giallo ESEGUI) cancella tutte lo colture, presenta una finestra popup nella quale è possibile filtrare/selezionare solo alcuni vigneti e ricarica da Schedario solo i vigneti selezionati In tal modo, anche se l Azienda conduce molti vigneti, già consolidati nello Schedario, il tecnico potrà lavorarne ed aggiornarne solo alcuni per volta, presentando per essi delle specifiche DUA.

99 99 E se la DUA Aziendale contiene più UTE? Il presupposto di questa procedura per le finalità perseguite in coerenza a quanto illustrato prescinde dalla presenza di una o più UTE aziendali. L avvertenza è cancellare anche le righe e arcipelaghi delle UTE non interessate alla variazioni dei vigneti.

100 100 OPPORTUNITA per il POTENZIALE VITICOLO L.R. 73/2017 TABELLA A Opportunità POTENZIALE VITICOLO L.R. 73/17 - Piante madri marze, sperimentazione, pubblica utilità POTENZIALE VITICOLO L.R. 73/17 - Piante madri marze, sperimentazione, pubblica utilità POTENZIALE VITICOLO L.R. 73/17 - Piante madri marze, sperimentazione, pubblica utilità POTENZIALE VITICOLO L.R. 73/17 - Piante madri marze, sperimentazione, pubblica utilità POTENZIALE VITICOLO L.R. 73/17 - Piante madri marze, sperimentazione, pubblica utilità POTENZIALE VITICOLO L.R. 73/17 - Piante madri marze, sperimentazione, pubblica utilità POTENZIALE VITICOLO L.R. 73/17 - Piante madri marze, sperimentazione, pubblica utilità POTENZIALE VITICOLO L.R. 73/17 - Estirpazioni POTENZIALE VITICOLO L.R. 73/17 - Estirpazioni POTENZIALE VITICOLO L.R. 73/17 - Estirpazioni POTENZIALE VITICOLO L.R. 73/17 - Estirpazioni POTENZIALE VITICOLO L.R. 73/17 - Reimpianto POTENZIALE VITICOLO L.R. 73/17 - Reimpianto POTENZIALE VITICOLO L.R. 73/17 - Reimpianto POTENZIALE VITICOLO L.R. 73/17 - Reimpianto POTENZIALE VITICOLO L.R. 73/17 - Reimpianto POTENZIALE VITICOLO L.R. 73/17 - Variazioni tecniche POTENZIALE VITICOLO L.R. 73/17 - Variazioni tecniche POTENZIALE VITICOLO L.R. 73/17 - Variazioni tecniche POTENZIALE VITICOLO L.R. 73/17 - Variazioni tecniche POTENZIALE VITICOLO L.R. 73/17 - Gestione autorizzazioni POTENZIALE VITICOLO L.R. 73/17 - Gestione autorizzazioni POTENZIALE VITICOLO L.R. 73/17 - Gestione autorizzazioni POTENZIALE VITICOLO L.R. 73/17 - Gestione autorizzazioni POTENZIALE VITICOLO L.R. 73/17 - Gestione autorizzazioni POTENZIALE VITICOLO L.R. 73/17 - Consumo familiare Azione Comunicazione di nuovo impianto destinato alla coltura di piante madri marze Comunicazione di nuovo impianto destinato alla sperimentazione Comunicazione di reimpianto a seguito di esproprio per motivi di pubblica utilità Comunicazione di trasformazione in impianto produttivo di superfici vitate per piante madri marze Comunicazione di trasformazione in impianto produttivo di superfici vitate per sperimentazione Comunicazione preventiva di nuovo impianto destinato alla coltura di piante madri marze Comunicazione preventiva di nuovo impianto destinato alla sperimentazione Comunicazione di avvenuta estirpazione a fronte di reimpianto anticipato Comunicazione di estirpazione e richiesta di concessione di autorizzazione al reimpianto Comunicazione di estirpazione senza richiesta di concessione di autorizzazione al reimpianto Comunicazione di variazione della superficie vitata oggetto di estirpazione successiva Comunicazione di avvenuto reimpianto anticipato Comunicazione di reimpianto con utilizzo di autorizzazione Comunicazione di reimpianto per infittimento Comunicazione di reimpianto per ripristino densità di impianto iniziale Richiesta di autorizzazione al reimpianto anticipato Comunicazione di avvenuto sovrainnesto Iscrizione di menzione vigna Variazioni geografiche del vigneto Variazioni tecniche del vigneto Conversione di diritti in autorizzazioni Subentro nella titolarità delle autorizzazioni Variazione della data di inizio validità della autorizzazione Variazione della regione di riferimento Variazione della scadenza della autorizzazione Comunicazione di avvenuto impianto destinato al consumo familiare

101 POTENZIALE VITICOLO L.R. 73/17 - Consumo familiare POTENZIALE VITICOLO L.R. 73/17 - Superfici rivendicabili Comunicazione di trasformazione in impianto produttivo di superfici vitate destinate al consumo familiare Richiesta di registrazione di superfici rivendicabili Ad ogni modo si riportano le opportunità che facevano riferimento alla precedente legge per un ulteriore confronto con le nuove per facilitarne la comprensione OPPORTUNITA per il POTENZIALE VITICOLO L.R. 68/2012 Opportunità e Tipo POTENZIALE VITICOLO L.R.68/12 v17 - Piante madri marze, sperimentazione, pubblica utilità Comunicazione preventiva di nuovo impianto destinato alla coltura di piante madri marze Comunicazione di nuovo impianto destinato alla coltura di piante madri marze Comunicazione preventiva di nuovo impianto destinato alla sperimentazione Comunicazione di nuovo impianto destinato alla sperimentazione Comunicazione di nuovo impianto per esproprio per pubblica utilità Operazione Richiedo autorizzazione per piante madri marze Comunico nuovo impianto piante madri marze Richiedo autorizzazione per sperimentazione Comunico nuovo impianto per sperimentazione Comunico nuovo impianto per esproprio POTENZIALE VITICOLO L.R.68/12 v17 - Estirpazione per diritti e autorizzazioni Dichiarazione di estirpazione finalizzata alla concessione di autorizzazione al reimpianto Comunicazione di estirpazione e richiesta di concessione di autorizzazione al reimpianto POTENZIALE VITICOLO L.R.68/12 v17 - Reimpianto Comunicazione di reimpianto con utilizzo di autorizzazione Richiesta di autorizzazione al reimpianto anticipato Comunicazione di avvenuto reimpianto anticipato Comunicazione di avvenuta estirpazione a fronte di reimpianto anticipato Estirperò per ottenere una autorizzazione al reimpianto Ho estirpato, chiedo autorizzazione per reimpianto Ho reimpiantato con autorizzazione Reimpianterò, impegnandomi ad estirpare questo vigneto Ho reimpiantato, con impegno a estirpare Ho estirpato una sup. equivalente al reimpiantato POTENZIALE VITICOLO L.R.68/12 v17 - Variazioni tecniche Variazioni geografiche del vigneto Variazioni tecniche del vigneto Comunicazione di avvenuto sovrainnesto Comunicazione di reimpianto finalizzato al ripristino della densità di impianto Comunicazione di trasformazione in impianto produttivo di superfici vitate per piante madri marze Comunicazione di trasformazione in impianto produttivo di superfici vitate per sperimentazione Aggiorno geografia vigneto Aggiorno caratteristiche vigneto Ho sovrainnestato Ho ripristinato densità Ho trasformato PM marze Ho trasformato sperimentale 101

102 POTENZIALE VITICOLO L.R.68/12 v17 - Consumo familiare Comunicazione di avvenuto impianto destinato al consumo familiare Ho impiantato un vigneto familiare POTENZIALE VITICOLO L.R.68/12 v17 - Superfici rivendicabili Richiesta di iscrizione di menzione vigna Richiesta di registrazione di superfici rivendicabili POTENZIALE VITICOLO L.R.68/12 v17 - Gestione diritti Comunicazione di trasferimento di diritto in altre regioni Conversione di diritti in autorizzazioni Richiesta di registrazione o variazione di intestazione di diritto Richiedo la menzione vigna nessuna operazione nessuna operazione nessuna operazione nessuna operazione Sequenzialità delle Operazioni In alcuni casi, la normativa prevede che il procedimento amministrativo avvenga tramite più passaggi sequenziali, intervallati da tempi precisi. In questi casi è necessario impostare una prima DUA nella quale si comunicano le operazioni propedeutiche (tipicamente descritte come Dichiaro., Richiedo autorizzazione, etc.) ed una volta trascorsi i tempi amministrativi necessari si conclude con una seconda DUA o anche una terza DUA nella quale si completano i passaggi. Un esempio tipico è quello del reimpianto anticipato nella quale la sequenza è la seguente: Reimpianterò, impegnandomi ad estirpare questo vigneto 1 DUA : Richiesta di autorizzazione al reimpianto anticipato 2 DUA: Comunicazione di avvenuto reimpianto anticipato Ho reimpiantato, con impegno a estirpare 3 DUA: Comunicazione di avvenuta estirpazione a fronte di reimpianto anticipato - Vincoli con le date di fine occupazione ed altri dati tipici Ho estirpato una sup. equivalente al reimpiantato - La coltura viticola è caratterizzata da dati peculiari, che vanno registrati in DUA PCG in modo congruente tenendo conto che in PCG come in Schedario non possono essere presenti due colture contemporanee nello stesso momento. - Data inizio e data di fine: a) La data di inizio coincide con la data di impianto, la data di fine coincide con la data di estirpazione, altrimenti è impostata al 31/12/9999 b) La data di inizio deve essere coerente con l anno di impianto c) Se viene descritta una azione già effettuata (es. Ho reimpiantato.. ) e che ha dato origine ad un nuovo vigneto in Schedario la data di inizio deve essere minore della data di oggi, la data di fine è impostata al 31/12/9999 d) Se si prevede una azione che inizierà materialmente in futuro su un vigneto presente, ma che avrà attuazione in una data indefinita (es. Estirperò per ottenere una autorizzazione al reimpianto ) la data di inizio e di fine devono rimanere invariate In generale, le date di fine delle colture permanenti si consiglia vivamente di registrarle al 31/12/9999 al fine di ritrovare tali colture nei PCG degli anni successivi. 102

103 Aggiornamento Sistema Integrato Gestione e Controllo (S.I.G.C.) A partire dalla data di attivazione del Refresh 2016, prevista per le prime settimane del febbraio 2017, Artea curarà direttamente l aggiornamento dell uso del suolo (SIGC) anche per la coltura vite, con la seguente metodologia: a) In caso di uso del suolo SIGC da aggiornare appartenente alla classe dei prati permanenti e pascoli di cui all articolo 4, paragrafo 1, lettera e), del regolamento (UE) n. 1307/2013, nonché di classi NON SAU, l Azienda potrà chiedere l attivazione di un procedimento BackOffice direttamente ad Artea. b) In caso di uso del suolo SIGC da aggiornare appartenente alla classe dei seminativi e colture permanenti di cui all articolo 4, paragrafo 1, lettera e), del regolamento (UE) n. 1307/2013 l aggiornamento verrà effettuato da Artea sulla base della dichiarazione espressa dall Azienda stessa e contenuta nel Piano delle coltivazioni, ove sia prevista una Opportunità legata all aggiornamento dello Schedario viticolo grafico. In entrambi i casi saranno previsti: - L effettuazione di controlli di primo e secondo livello sulle dichiarazioni effettuate ai sensi del D.M. 454/01 - L utilizzo di foto georeferenziate, finalizzate allo snellimento del procedimento amministrativo di aggiornamento dell uso del suolo SIGC. Si precisa infine che il procedimento di aggiornamento dell uso del suolo SIGC non riguarda le competenze, in particolare in tema di controlli e di gestione dei procedimenti specifici che la L.R. 73/17 affida alle competenti strutture della Giunta regionale. Questa definisce con specifico atto le linee guida per lo svolgimento dei controlli. 103

104 MODALITÀ DI TRASFERIMENTO DEI VIGNETI FRA AZIENDE -aggiornamento e integrazione del 13 e 15 dicembre 2017 Premessa: Il trasferimento dei vigneti registrati in Schedario presuppone quale passo propedeutico la gestione del Fascicolo, ed in particolare: - L aggiornamento della lista delle particelle coinvolte in Anagrafe/Particellario, con impostazione della data di fine/inizio conduzione sia sulla Azienda cedente che sulla Azienda acquirente - La sua documentazione, come consueto. Va da sé che la data di fine conduzione dei terreni ove insiste il vigneto ceduto deve essere congruente con la data di inizio conduzione dei terreni ove presente il vigneto acquisito (il quale, ovviamente, è sempre il solito vigneto). Nel prosieguo del documento questo passaggio lo si assume come già eseguito correttamente e si illustra in dettaglio il passaggio vero e proprio, che avviene tramite la compilazione e la presentazione di una DUA PCG Per POTENZIALE VITICOLO. I Passaggi da effettuare da parte della Azienda CEDENTE sono adesso possibili tramite: NUOVE SPECIFICHE OPPORTUNITA per il POTENZIALE VITICOLO L.R. 73/2017 * A) L Azienda cedente inizia la compilazione di una DUA per POTENZIALE VITICOLO L.R.73/17 - Variazioni tecniche, attivando la specifica opportunità: Cessione conduzione vigneto ad altra azienda : B) L Azienda apre il PCG, dove come consueto vengono ricaricate le colture dell ultimo PCG presentato, salvo la coltura VITE, che viene invece restituita dallo Schedario corrente. 104

105 C) L Azienda una volta entrata nel relativo ambiente grafico imposta per il/i vigneti CEDUTI l operazione Ho ceduto la conduzione nella Scheda di Dettaglio occupazione suolo, e imposta di conseguenza il campo Data fine, che deve essere congruente con la data di fine conduzione delle particelle coinvolte. D) L Azienda presenta la DUA, alla protocollazione lo Schedario Viticolo Grafico verrà aggiornato. Passaggi da effettuare da parte della Azienda ACQUIRENTE Prima di iniziare la procedura E molto utile, per il tecnico che gestisce questo passaggio, copiare o farsi inviare i files grafici disponibili nella DUA del cedente (OPERAZIONI/Genera file CSV dell Arcipelago selezionato) oppure 105

106 direttamente dallo Schedario (Esportazione file CSV), o preventivamente acquisire i soli file KLM relativi ai poligoni vigneto interessati, quindi: A) L Azienda acquirente inizia la compilazione di una DUA con POTENZIALE VITICOLO L.R. 73/17 - Variazioni tecniche con attivazione della specifica opportunità: Acquisizione conduzione vigneto da altra azienda : B) L Azienda, sfruttando i file CSV o KLM precedentemente acquisiti, o ridisegnando a nuovo i vigneti individua in grafica le superfici vitate di nuova acquisizione: C) Ne descrive le caratteristiche e la Base Ampelografica, salvo non lo abbia già fatto tramite importazione dei file CSV: 106

107 Impostando coerentemente la data di inizio, allineata alla data di inizio conduzione delle particelle e successiva alla data di fine occupazione dichiarata dall Azienda cedente, con il seguente risultato finale: Importante!... Necessario a monte delle procedure esposte sia stato aggiornato il Fascicolo Aziendale con I dati di conduzione della particella/e in cui insistono le superfici a vigneto interessate: 107

108 D) L Azienda infine chiude e presenta la DUA: alla protocollazione lo Schedario dell Azienda acquirente viene integrato con i nuovi vigneti (notare lo stato amministrativo), senza generare se la coerenza delle date di inizio e fine è stata rispettata - alcun problema di supero: Tramite l icona lente posizionata all estrema sinistra di ogni vigneto in schedario è possibile inoltre effettuare un ulteriore verifica: sono riportati i relativi attributi che devono necessariamente corrispondere a quanto predisposto nella scheda di dettaglio in PCG e in Fascicolo. 108

109 *Opportunità già predisposte in relazione alla precedente normativa L.R. 68/12, ove richiedevano la preventiva attivazione dell opportunità PCG -Distinzione fra colture arboree mono specie e miste - Aggiornamento al 5 marzo 2018 A loro volta le parcelle agricole con coltivazioni arboree possono essere caratterizzate dalla presenza di una unica specie o di più specie. Nel caso di una unica specie (non importa se con sesto regolare o meno) si parla di parcella agricola a oliveto, vigneto, frutteto, mentre nel caso di colture arboree miste l azienda ha facoltà di dichiarare tali superfici come COLTIVAZIONI ARBOREE PROMISCUE (PIU SPECIE ARBOREE). Poiché è opportuno poter dettagliare di quali colture si tratti, dopo aver salvato il poligono nel quale sono iscritte l Azienda può dettagliare (link Dettaglio (A)) la composizione di tale promiscuo, e nel caso della vite, anche la base ampelografica ((B) maschera Aggiungi varietà), come nell esempio descritto: 109

110 Naturalmente la somma delle superfici parziali deve essere pari al totale ed al 100% della superficie. Schedario, come funziona per i vigneti promiscui? Nello Schedario possono essere inseriti con la DUA e con una delle Opportunità dedicate al POTENZIALE VITICOLO L.R. 73/17 anche le COLTIVAZIONI ARBOREE PROMISCUE (PIU SPECIE ARBOREE) se l Azienda ne ha specificato il Dettaglio (VITE, vedi sopra) e la relativa Base ampelografica. L Azienda inoltre potrà chiedere autorizzazione da estirpo per la superficie ammissibile a vite. Poiché nel PCG per le COLTIVAZIONI ARBOREE PROMISCUE (PIU SPECIE ARBOREE) non è prevista la apposizione di uno specifica indicazione, in considerazione del fatto che trattasi di colture residue è previsto: a) La indicazione delle colture coinvolte (ID Occupazione) b) La cessazione di esse, con impostazione di data fine pari alla data di estirpazione c) Il disegno della coltura residua, con data inizio a partire dal giorno successivo d) L indicazione della superficie della autorizzazione richiesta Come segue: 110

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