PROGRAMMA DI VALORIZZAZIONE E GESTIONE DELL AMBIENTE EDEL TERRITORIO
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- Margherita Bernasconi
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1 ISTITUTO TECNICO AGRARIO EMILIO SERENI VIA PRENESTINA, ROMA PROGRAMMA DI VALORIZZAZIONE E GESTIONE DELL AMBIENTE EDEL TERRITORIO CLASSE V B AT ANNO SCOLASTICO INSEGNANTE: SUSANNA MICOCCI ITP : SALVATORE TOTARO LIBRO DI TESTO : FORGIARINI, DAMIANI, PUGLISI: GESTIONE E VALORIZZAZIONE AGROTERRITORIALE MODULO 1 U.D.1 IL CONCETTO DI AMBIENTE L IMPRONTA ECOLOGICA U.D. 2 LO SVILUPPO SOSTENIBILE U.D.3 L AGRICOLTURA SOSTENIBILE MODULO 2 U.D.4 ILCONCETTO DI TERRITORIO ATTITUDINI TERRITORIALI : CENNI ALLA LAND SUITABILITY CLASSIFICATION PIANIFICAZIONE ED ASSETTO DEL TERRITORIO MODULO 3 U.D. 5 IL PAESAGGIO : ANALISI E CLASSIFICAZIONE EVOLUZIONE DEL PAESAGGIO NEL TEMPO CLASSIFICAZIONE DEL PAESAGGIO: CALLITOPI,CALLITIPI,NORMOTIPI, CACOTIPI U.D. 6 TIPOLOGIE DI PAESAGGI ITLIANI: ALPINO, PREALPINO, PADANO, APPENNINICO,COSTIERO U.D. 7 ECOLOGIA DEL PAESAGGIO: RETI ECOLOGICHE, RETE NATURA2000 MODULO 4 U.D. 8 INQUINAMENTO ED AMBIENTE INQUINAMENTO DELL ARIA, ALTERAZIONI ATMOSFERICJHE A SCALA GLOBALE, EFFETTO SERRA, BUCO DELL OZONO, PIOGGE ACIDE INQUINAMENTO DELLE ACQUE SUPERFICIALI E SOTTERRANEE ( IL POZZO DEL MERRO) INQUINAMENTO DEL SUOLO I BIOINDICATORI DELLA QUALITA DI ACQUA, SUOLO E ARIA
2 MODULO 5 U.D. 9 IL GOVERNO DEL TERRITORIO MODULO 6 PIANI TERRITORIALI (PTRC, PTCP ) PIANO DI BACINO PIANO DI ASSETTO IDROGEOLOGICO PIANO FAUNISTICO VENATORIO U.D. 10 SISTEMI AGRICOLI, AGRICOLTURA MONTANA E AGROFORESTAZIONE MODULO 7 SISTEMI AGRICOLI DI ALTO VALORE NATURALE (SUINO NERO NEI NEBRODI, TRATTURI APPENNINICI, PATATA TRENTINA DI MONTAGNA ) U.D. 11 ELEMENTI DI SELVICOLTURA IL BOSCO E L AMBIENTE ZONE CLIMATICO FORESTALI BENEFICI, FUNZIONI E CLASSIFICAZIONE DEL BOSCO IMPIANTO DEL BOSCO ACCRESCIMENTI E STADI EVOLUTIVI ESSENZE BOSCHIVE DELLA REGIONE LAZIO: CASTAGNI, FAGGI, LECCI,, SALICI, SUGHERE,QUERCE PIOPPI, ONTANO, ORNIELLO, BAGOLARO U.D. 12 IL GOVERNO DEL BOSCO MODULO 8 GOVERNO A FUSTAIA GOVERNO A CEDUO ( CEDUO SEMPLICE, CEDUO MATRICINATO, CEDUI A CICLO BREVE ER LA PRODUZIONE DI BIOMASSA ) L ESBOSCO U.D.13 PROBLEMATICHE E TECNICHE DI DIFESA RUOLO DEI BOSCHI NELLA REGIMAZIONE IDRICA E NEL CONTROLLO DELL EROSIONE LE FRANE INGEGNERIA NATURALISTICA : MATERIALI, INTERVENTI ANTIEROSIVI E STABILIZZANTI ( GRATICCIATA
3 INFISSIONE DI TALEE A CHIODO,PALIFICATA, GABBIONATA IN RETE METALLICA BRIGLIE IN LEGNAME E PIETRAME ) MODULO 9 U.D.14 LE NORMATIVE NEI SETTORI AGROAMBIENTALE E AGROALIMENTARE MODULO 10 NORMATIVA NAZIONALE SULLE PRODUZIONI BIOLOGICHE LA SICUREZZA SUL LAVORO IN AGRICOLTURA (TESTO UNICO SICUREZZA) U.D. 15 LE POLITICHE AGRICOLE ED ORGANIZZAZIONE DEL MERCATO PRODUTTIVO MODULO 11 PAC, PRINCIPI E RIFORME LA VENDITA DIRETTA CONDIZIONI MERCANTILI E PACKAGING L IMBALLAGGIO FATTORI E MODELLI DI SVILUPPO DELLE OP PRODOTTO LOCALE E SISTEMI ALTERNATIVI DI VENDITA U.D. 16 PRODUZIONI DI QUALITA MARKETING E FILIERE MODULO 12 LA QUALITA COMMERCIALE DELLE PRODUZIONI CONCETTO DI FILIERA U.D.17 MARKETING ED AMBIENTE MODULO 13 LA TUTELA DEI PRODOTTI A DENOMINAZIONE DI ORIGINE ED INDICAZIONI GEOGRAFICHE PROTETTE CENNI ALLE STRATEGIE DI MARKETING, IL BENCHMARKING U.D. 18 LA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE (CENNI) MODULO 14 U.D. CLIL : THE BUSHMAN : A WAY OF LIFE THAT IS PERFECT IN ITS ADAPTATION TO RAW NATURE.MEN WHO HAVE NEVER TRIED TO CONQUER THEIR ENVIRONMENT, WHO ADOPTED INSTEAD THE ALTERNATIVE OF REMAINING AN INTEGRAL PART OF IT. L INSEGNANTE: SUSANNA MICOCCI
4 ISTITUTO TECNICO AGRARIO EMILIO SERENI VIA PRENESTINA, ROMA RELAZIONE FINALE : GESTIONE E VALORIZZAZIONE DELL AMBIENTE E DEL TERRITORIO CLASSE V B AT INSGNANTE SUSANNA MICOCCI ANNO SCOLASTICO LA CLASSE V B E COMPOSTA DA 22 ALUNNI DI CUI UNA NON FREQUENTANTE PER GRAVI MOTIVI DI SALUTE ; CINQUE RAGAZZI PRESENTANO SPICCATE DIFFICOLTA E SONO STATI ASSISTITI DAI LORO INSEGNANTI DI SOSTEGNO DURANTE TUTTTO L ANNO SCOLASTICO. LA CLASSE HA UNA GROSSA PREDOMINANZA MASCHILE; APPARE PIUTTOSTO OMOGENEA ANCHE SE VI SONO STUDENTI DI DIVERSE PROVENIENZE E RIPETENTI. IL COMPORTAMENTO E SEMPRE STATO IMPRONTATO AL RECIPROCO RISPETTO E NEI RAPPORTI CON LA DOCENTE SI E MANTENUTO UN CLIMA DI EDUCATA E FATTIVA COLLABORAZIONE AL FINE DI APPRENDERE ED APPROFONDIRE GLI ARGOMENTI PROPOSTI. DURANTE IL CORSO DELL ANNO LA DOCENTE HA POTUTO CONSTATARE UN COSTANTE MIGLIORAMENTO COLLETTIVO E UN AUMENTO DI INTERESSE E COINVOLGIMENTO NELLO STUDIO DELLA MATERIA CHE HA AVUTO COME RISULTATO IL MIGLIORAMENTO GENERALIZZATO DEL LINGUAGGIO TECNICO E DELLE COMPETENZE. NONOSTANTE LE OGGETTIVE DIFFICOLTA PRESENTATE DALLA MATERIA SI E CERCATO DI COMPENSARE DOVE POSSIBILE CON PARTECIPAZIONI A CONVEGNI E CON PROIEZIONI LA MANCANZA DI ESPERIENZA ; IN ALCUNI CASI L ALTERNANZA SCUOLA LAVORO SVOLTA PRESSO PARCHI E AZIENDE MARGINALI SITUATE AI PIEDI DELLE MONTAGNE SONO STATE DI GROSSO AIUTO PER VISUALIZZARE E FISSARE I CONCETTI RIGUARDANTI PRINCIPALMENTE LA SELVICOLTURA CHE PER STUDENTI RESIDENTI DENTRO LA CITTA RAPPRESENTA UNO SCOGLIO. DATA L ASSENZA, PER QUEST ANNO, DELL INSEGNANTE FREQUENTANTE IL CLIL E STATO CONCERTATO IN ADEMPIENZA ALLA NORMATIVA CHE IN QUESTA MATERIA FOSSE SVOLTO UN MODULO IN INGLESE ; IL MODULO RAPPRESENTA UN APPROFONDIMENTO IN LINGUA SU UNA POPOLAZIONE CHE ANCORA OGGI VIVE IN UN ECOSISTEMA FRAGILISSIMO RISPETTANDOLO E CONSIDERANDOLO UN BENE IN SUA CUSTODIA DA TRAMANDARE ALLE GENERAZIONI SUCCESSIVE; LA VITA DEI BHSHMAN PUO ESSERE CONSIDERATA AD IMPATTO AMBIENTALE QUASI ZERO ED HA SUSCITATO PROFONDO INTERESSE E CURIOSITA NEI RAGAZZI CHE PER LA PRIMA VOLTA HANNO CONSIDERATO LA DIVERSITA RISPETTABILE, INTERESSANTE. ALLA FINE DEL CORSO I RAGAZZI CONOSCONO IL CONCETTO DI SOSTENIBILITA DECLINATO IN OGNI AMBITO, SONO CONSAPEVOLI DEL RUOLO PROFESSIONALE CHE LI ASPETTA, SANNO SCEGLIERE METODOLOGIE A BASSO IMPATTO AMBIENTALE, CONOSCONO LE PRINCIPALI CAUSE DEL DISSESTO IDROGEOLOGICO E SANNO SELEZIONARE METODI DI LAVORAZIONE IDONEI ALLA PREVENZIONE; CONOSCONO IL QUADRO NORMATIVO DELL UNIONE EUROPEA E, GUIDATI, RIESCONO A INDIVIDUARE LE
5 NORMATIVE DI CUI POTER USUFRUIRE; CONOSCONO LE PRINCIPALI ZONE FITOCLIMATICHE DEL LAZIO E I PROBLEMI LEGATI ALLA PROTEZIONE E CONSERVAZIONE DI ECOSISTEMI FRAGILI CONOSCONO LE PRINCIPALI CAUSE DEL DEGRADO URBANO E LE PROBLEMATICHE DERIVANTI DALLO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI FARA IN SABINA, SUSANNA MICOCCI
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