Lussorio Daniele Caredda Tesi LM-12 Progettazione e Cura degli Allestimenti Artistici

Transcript

1 Abstract tesi del diploma accademico 1 Marzo 2017 matricola 159 Lussorio Daniele Caredda 14/12/1982 ABA Firenze BPCAA Progettazione e Museografia del contemporaneo Prof. Devis Venturelli Relatore teorico Prof. Pietro Meloni-Analisi dei Processi comunicativi Titolo della Tesi: Riallestimento del Museo Fiorentino di Preistoria-Problemi di Contestualizzazione degli oggetti. La quinta dimensione: il Museo Percorso tra Museografia, Museologia e Analisi dei Processi Comunicativi iniziato ed elaborato con i professori Devis Venturelli e Pietro Meloni in collaborazione con il Direttore del Museo Fiorentino di Preistoria Fabio Martini, che analizza, proponendone una soluzione in chiave contemporanea, il problema della decontestualizzazione e della presentazione di tutti quei manufatti che l'uomo vuole preservare e allo stesso tempo studiare e farli conoscere ad un pubblico sempre più vasto, tenendo in considerazione le teorie di grandi studiosi, critici e collezionisti storici e prestando attenzione a quelle politiche dell'allestimento museale che questi personaggi affrontano, tramite pubblicazione di saggi che hanno ispirato questa tesi (culture in mostra, gli oggetti e gli altri, il gesto e la parola). Da qui, teorie e progettazione vanno di pari passo e devono trovare un punto d'incontro utile a risolvere tutte quelle problematiche che si riscontrano nel momento della progettazione di una mostra di manufatti preistorici provenienti da diverse culture, ma che per esigenze conoscitive si devono ritrovare tutte all'interno dello stesso contenitore. Si considerano quindi tutti gli aspetti per la progettazione all'interno di un organismo museale: le soluzioni del progetto di riallestimento, propongono diversi livelli di lettura e la possibilità di creare percorsi di visita temporanei tematizzati, mediante la disposizione di espositori modulari componibili, per rendere sempre funzionale ed originale l'esperienza museale. Poiché il museo è un luogo in cui si torna per il piacere di guardare le cose con punti di vista diversi, questo allestimento tiene in considerazione la possibilità di variare disposizione in base all'aggiornamento della mostra e quindi agli oggetti da esporre. L'argomento tematico della preistoria è trattato con modalità moderne e tiene sempre in considerazione l'aspetto didattico museale, che spesso è rivolto al coinvolgimento delle scuole e dell'organizzazione di laboratori. Viene proposto un allestimento che volutamente mette in contrasto la temporalità tra estetica e materiale dell'oggetto e il design del museo stesso che viene suddiviso in due lunghe sale, la prima di accoglienza e presentazione (il bookshop con la biglietteria) e la seconda (lo spazio espositivo), con la mostra vera e propria. Gli spazi sono definiti dagli arredi componibili, in settori che raccontano i vari periodi della preistoria: paleolitico, mesolitico, età del rame e del bronzo. Ogni espositore presenta un display differente che mette in risalto gli oggetti e li racconta, mentre sulle pareti appaiono light-box e monitor che descrivono in modo più esplicativo e completo l'argomento del settore in cui il fruitore si trova. Questo perché il percorso sia chiaro e funzionale oltre che vario, mettendo in risalto gli oggetti primordiali con una presentazione che li decontestualizza per accentuarne le loro origini, mentre lungo il tragitto, sulle pareti altri sistemi tecnologici mostrano quelle che furono le loro funzioni, la loro foggiatura e gli utilizzi che l'uomo preistorico ne ricavava. Segue verso la fine della sala, un ultimo spazio dove è stata ricavata una sala video, dedicata alla proiezione di filmati informativi e didattici, a riunioni e a mostre temporanee. Ripercorrendo l'allestimento verso l'uscita il fruitore si troverà ancora una volta immerso in nuove immagini ed informazioni che saranno visualizzate sul retro degli espositori tramite monitor e box luminosi, accompagnati da soluzioni di sedute mirate alla sosta dell'utente per rendere ancora più accogliente il percorso e permettere di osservare in modo attento e confortevole ogni particolare degli oggetti in mostra. Tutti questi aspetti dell'allestimento sono accompagnati da un sistema illuminotecnico che favorisce un atmosfera di concentrazione e di confort, e che mette in risalto i manufatti e le informazioni alienandole quasi del tutto dalla geometria della sala museale. Questo è il concetto del progetto che vuole creare un piacevole contrasto tra dimensione dello spazio, del tempo e dell'oggetto, decontestualizzando i manufatti preistorici per ricontestualizzarli in modo utile da raccontare a chi li osserva la loro storia, la loro provenienza e ciò che sono e sono stati, ovvero degli oggetti provenienti dall'altrove, da altre differenti culture, mondi e tempi. Senza rischiare di annoiare o confondere chiunque si troverà all'interno del percorso espositivo, ma altresì rendendolo partecipe di una dimensione dove sarà possibile percorrere tempi e culture diverse in un unica soluzione: il museo.