AUTORITA PORTUALE DEL LEVANTE Integrazione del Piano Operativo Triennale Premessa

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "AUTORITA PORTUALE DEL LEVANTE Integrazione del Piano Operativo Triennale 2007-2009. Premessa"

Transcript

1 AUTORITA PORTUALE DEL LEVANTE Integrazione del Piano Operativo Triennale Premessa Il Decreto del Ministero dei Trasporti 19 novembre 2007 (pubblicato sulla G. U. n. 295 del 20 dicembre 2007) ha ampliato la circoscrizione territoriale dell Autorità Portuale di Bari ai porti di Barletta, Manfredonia 1 e Monopoli, dando di fatto il via alla Autorità Portuale del Levante. Tutto ciò impone una integrazione del Piano Operativo Triennale , risultando evidente la necessità di disporre di un unico strumento di programmazione, che, nella logica del sistema portuale in rete, tracci le linee guida di pianificazione e di programmazione, coordinando la tempistica realizzativa e la politica degli investimenti, senza mortificare le attitudini operative e le aspirazioni di sviluppo e di crescita di ciascun porto. Per tali ragioni, si è scelto di integrare il Piano Operativo Triennale , relativo al solo Porto di Bari, arricchendolo con una parte specifica dedicata ai porti di Barletta e Monopoli e non di predisporre altri due P.O.T. distinti, che, peraltro, avrebbero avuto scadenze temporali diverse da quella del P.O.T. di Bari. Porto di Monopoli 1. Il Porto di Monopoli: descrizione. 1 Occorre evidenziare che il processo di allargamento ha subìto un rallentamento per quanto riguarda il porto di Manfredonia. Infatti sia il Decreto del Presidente della Repubblica del 12 ottobre 2007 di messa in liquidazione e successiva soppressione dell Autorità portuale di Manfredonia sia il Decreto del Ministro dei Trasporti del 22 ottobre 2007 di nomina del Commissario liquidatore sono stati impugnati dai Sigg. Avv. G. Falcone e Prof. G. Capurso, rispettivamente Commissario e Commissario aggiunto di detta Autorità, innanzi al TAR Lazio Sede di Roma. Il giudice amministrativo di primo grado ha respinto l istanza cautelare di sospensione dei provvedimenti impugnati con ordinanza n.5799/2007 in data 13 dicembre 2007; detto provvedimento, gravato innanzi al Consiglio di Stato VI Sez., è stato tuttavia riformato dai giudici di Palazzo Spada che hanno invece accolto la domanda cautelare, invitando l Amministrazione resistente ( Ministero dei Trasporti, Ministero Infrastrutture e Presidenza del Consiglio dei Ministri) al riesame dei provvedimenti impugnati secondo i criteri indicati nella stessa Ordinanza di accoglimento dell istanza di sospensione. Attualmente, è pendente ed in attesa di definizione il giudizio di merito innanzi al Tribunale amministrativo regionale per il Lazio. 1

2 Il Porto di Monopoli (coordinate 40 57' N ' E) è classificato di 2^ categoria, 3^ classe. Il Porto di Monopoli, attualmente con un bacino di circa m², e stato inizialmente costruito sfruttando alcune calette naturali (cala Curatori, cala delle Fontanelle, cala delle Batterie, cala del Porto) e chiudendo a levante con il molo Margherita (direzione NNW). La recente costruzione della diga di Tramontana ha consentito, insieme alla protezione del bacino dai venti predominanti NW e NE, la creazione di banchine per l ormeggio di unità di medio dimensione e di spostare l imboccatura del porto a Levante con notevoli vantaggi per le manovre di ingresso/uscita. Questo molo, ultimato nell anno 2006, è lungo complessivamente 600 metri nei due bracci, è dotato recinzione doganale e di security, dispone di ampi piazzali alla radice, di infrastrutture di banchina (rete idrica, parabordi in gomma, bitte d ormeggio, illuminazione). Solo il primo braccio del molo, che in origine chiudeva il bacino portuale verso nord, non è attualmente operativo per l ormeggio di unità commerciali. Il secondo braccio, con fondali da circa 6 metri fino a circa 9 metri alla testata, dispone di due banchine di metri 90 e metri 270 con un dente che ha consentito di costruire due rampe per l ormeggio di unità con portellone. Tra il molo di Tramontana ed il vecchio porto di Monopoli, destinato all ormeggio delle unità da pesca, alla cantieristica navale e al diporto nautico, non esiste altro collegamento viario che la normale viabilità cittadina che nella zona del porto vecchio costituisce l unica virtuale separazione del territorio comunale dall ambito demaniale marittimo. 2. I Traffici Portuali e le prospettive di sviluppo 2.1 Analisi dei Traffici e statistiche. Nel 2007 il porto di Monopoli ha movimentato complessivamente tonn, un dato certamente apprezzabile ma che non corrisponde alla potenzialità dello scalo. 2

3 La tabella seguente consente di analizzare in dettaglio tale valutazione che trae origine, in un quadro generale italiano di aumento dei traffici via mare, dalla mancata intercettazione di alcune tipologie di merci dovuta molto probabilmente anche da un incompleta attrezzatura del porto. Gruppi Merceologici Incidenza percentuale merceologica 2007 Rinfuse solide ,02% Carbone, cemento, gesso, cenere, pietrisco, feldspato, ghiaia, argilla, malta, sabbia, barite, marmo Rinfuse solide alimentari ,21% Avena, barbabietola, carrube, crusca, farina,favino, grano, mais,orzo,semi di girasole, sorgo, malto Rinfuse liquide alimentari ,22% olio di colza,olio di semi, olio d oliva, olio di palma, olio di sansa, vino, olio extra vergine Prodotti chimici ,23% Cloruro di calcio, concime, nitrato,polietilene, pvc, soda, solfato, urea Prodotti liquidi alla rinfusa Propilene, virgin nafta, benzine, bludiesel, crude oil, ecc, ,53% Merci Varie in colli ,19% Alimentari e bevande,bottiglie,carta da macero, merci varie, rottami di vetro, materiale edile 3

4 Impiantistica ,59% materiali per impianti,tubi,tondino,ecc Totale ,00% Infatti, il trasferimento al molo di Tramontana delle attività di carico/scarico delle navi sconta la mancanza del bilico portuale, prima esistente nella zona del porto Vecchio sulla banchina Solfatara ove si svolgevano pressoché tutte le operazioni commerciali relative alla pesca che alle operazioni portuali carico/scarico. La costruzione del bilico da 80 tonn al molo di Tramontana è infatti tra le priorità di questa Autorità portuale (paragrafo 3.3). La mancanza di tale attrezzatura è all attualità tollerata poiché le merci in transito (per lo più sabbia rinfusa) vengono pesate a destino ovvero presso gli stabilimenti di partenza ma ciò evidentemente non consente l acquisizione di altri traffici che richiedono la pesatura in loco. Tra le merci che transitano nel porto di Monopoli una posizione di rilievo è assunta dagli oli vegetali che vengono temporaneamente importati per essere trasformati in biodiesel. Sicché appare una situazione di traffici diversificati che fanno riferimento ad un bacino di utenza di aziende di piccola/media dimensione, sparse nel vasto territorio comunale e nei comuni limitrofi ma anche di industrie olearie e di insediamenti industriali di media/grande dimensione. 2.2 Le prospettive di sviluppo dei traffici. Le prospettive di sviluppo dei traffici del porto di Monopoli sono naturalmente indirizzate verso il settore agroalimentare ma senza perdere di vista altre opportunità che sono offerte dall apertura del mercati balcanici. 4

5 Possiamo con ragionato ottimismo prevedere di acquisire traffici Ro-Ro verso la Grecia e, disponendo delle necessarie infrastrutture per i controlli di Polizia, anche verso l Albania. Quest ultima previsione pone le basi per gli scali di traghetti passeggeri o misti che il porto di Monopoli è fisicamente già pronto ad accogliere. Risulta altresì interessante, come previsione di sviluppo a breve termine attualmente al vaglio, la proposta di alcuni operatori di un traffico, con unità di medio tonnellaggio con scali bisettimanali, concernente il trasferimento e lo smaltimento di CDR non pericolosi presso l impianto di termovalorizzazione ubicato nella località di Volos (Grecia). Altresì interessante è l iniziativa di un azienda del settore oleario che sta valutando la costruzione, autofinanziata, di un terminale marino per l approdo di navi cisterna all esterno dell ambito portuale. Tale iniziativa è attentamente seguita dall Autorità portuale del Levante sia per l indubbio vantaggio per l economia della città e del territorio di riferimento, sia per la possibile partecipazione finalizzata all uso pubblico della struttura creando le condizioni per l acquisizione di nuovi traffici di rinfuse liquide. Entro la fine del 2009 l Autorità portuale del Levante intende attuare una completa rifunzionalizzazione dei piazzali e delle banchine per favorire la movimentazione e lo stoccaggio delle merci negli ambiti portuali quali concimi, fertilizzanti, prodotti trasformati. Inoltre l Autorità Portuale intensificherà le relazioni con le aziende del territorio anche al fine di monitorare costantemente l andamento della produzione e di rispondere in tempo reale alle esigenze dell utenza. Svolgerà altresì ogni opportuna azione tesa ad armonizzare i tempi di lavoro dei soggetti pubblici e privati in funzione dei reali cicli del porto di Monopoli. 3. Le scelte infrastrutturali: le priorità e gli interventi manutentivi 3.1 il Piano Regolatore Portuale vigente 5

6 Come già riferito nel paragrafo 1 (Descrizione), il bacino del Porto di Monopoli è compreso tra due moli foranei asimmetrici (molo Margherita e molo di Tramontana) convergenti e distanti tra loro 200 metri all imboccatura. Il Piano Regolatore del porto di Monopoli datato 1966 prevede, oltre gli interventi già realizzati in particolare al molo di Tramontana, i seguenti interventi: Costruzioni - costruzione del prolungamento del molo di Tramontana, nella stessa direzione del 2 braccio, per una lunghezza di metri 250, con testata su fondali, già esistenti, a 13 metri; - costruzione, a circa 80 metri dalla nuova testata, di un pennello, in scogli naturali, con la funzione di ridurre la risacca con mari da Levante; - banchinamento del 1 braccio, lungo circa 400 metri, del molo di Tramontana con un tirante d acqua di 9,50 metri e con celle di espansione; - approfondimento dei fondali lungo il molo Margherita fino alla quota di 4 metri con opere accessorie alla escavazione, necessarie al consolidamento delle murate di approdo; - sistemazione della cala Curatori con rettifica della banchina attuale, già in uso alla Italcementi, e la costruzione di un nuovo muro di sponda in massi di calcestruzzo; - banchinamento del dosso roccioso tra cala Fontanelle e cala Batterie allo scopo di realizzare punti di ormeggio per navi fino a di stazza netta; - allargamento di circa 4 metri della banchina intorno alla Cala Porto Vecchio per consentire la viabilità tra il molo Margherita e la banchina Solfatara; Adeguamento batimetrico - eliminazione del crinale esistente all attuale imboccatura portuale fino a raggiungere la quota di 10 metri; 6

7 - realizzazione di un bacino di evoluzione del diametro di 270 metri, con fondali a quota 9,50 metri; - l approfondimento dei fondali degli specchi acquei antistanti le banchine del molo di Tramontana e di cala Curatori a 9,50 metri, di cala Fontanelle e di cala Batterie a 8 metri; - approfondimento dei fondali dello specchio acqueo antistante il 2 tratto del molo Margherita a quota 4 metri; Appare evidente, anche nel quadro della nuova programmazione urbanistica del Comune, che si debba, entro tempi ragionevoli, procedere alla redazione di un nuovo Piano Regolatore del Porto, secondo quanto previsto in materia dalla legge 84/94, che individui compiutamente le possibili prospettive di sviluppo infrastrutturale del porto nel contesto della città. Per questo si prevede che il presente Piano Operativo non possa non collocare le proprie scelte strategiche relative allo sviluppo dei traffici entro la cornice delle nuove scelte infrastrutturali che saranno definite. Per questo si deve necessariamente prevedere un aggiornamento del presente POT in funzione delle scelte di pianificazione che saranno adottate nel nuovo PRP. Viabilità portuale Anche su tale materia, ferme restando le prerogative dell Amministrazione Comunali e la definizione di scelte condivise relative all interazione fra porto e città, si ritiene utile indicare le seguenti priorità : - realizzazione di una strada di allacciamento del molo di Tramontana con la statale 16; - allargamento della via Nazario Sauro e della via d accesso alla cala Fontanelle. Fabbricati demaniali 7

8 Si rileva la necessità della Costruzione di un fabbricato, in ambito portuale, ad uso dei servizi tecnici, amministrativi e di Polizia del porto. 3.2 Ampliamento degli spazi demaniali. Le prospettive di ampliamento degli spazi demaniali del porto di Monopoli, scontano la necessità, sul piano metodologico, di definire una pianificazione territoriale condivisa, secondo le indicazioni di cui al precedente punto 3.1. Le opzioni di fondo, che dovranno essere collocate negli strumenti urbanistici condivisi potranno essenzialmente essere riferite a: - ricollocazione dei concessionari che esercitano l attività di cantieristica navale; - acquisizione di nuove aree dal territorio comunale. Con riferimento alla prima ipotesi, come previsto dal P.U.G. i cantieri navali ora presenti nella cala Fontanelle potranno trasferirsi nel territorio a nord dell abitato, ove, peraltro, sono già al momento insediate alcune di queste attività. Una scelta che avrebbe benefici effetti sulle condizioni di lavoro dei cantieri, ora compressi in uno spazio insufficiente. Infatti, tali attività sono praticamente svolte in ambito urbano e talvolta a distanze minime dalla viabilità cittadina. Altro rilevante effetto della destinazione di tali aree ad attività più leggere, come ad esempio nell ambito della nautica da diporto e turistica, sarebbe il miglioramento della viabilità cittadina che, com è noto, nella zona del porto vecchio non ha soluzioni di continuità con l ambito portuale. L Autorità portuale del Levante è impegnata a sostenere il processo di integrazione tra il porto e la città lavorando in sinergia con l Amministrazione comunale. Altra iniziativa per l acquisizione di nuove aree potrebbe derivare dalla riqualificazione urbanistica ed ambientale dell area SICIE ove, con un programma integrato di intervento, il Comune di Monopoli da una parte e la S.I.C.I.E. Srl e Cooperativa Edilizia NOVANTA Scarl dall altra, hanno progettato 8

9 la realizzazione di edifici per edilizia residenziale e di un immobile per uffici pubblici da cedere gratuitamente al Comune di Monopoli. Interessi comuni volti allo sviluppo del traffico croceristico e turistico potrebbero orientare la destinazione di quest ultimo o parte di esso a tali fini. Ogni utile sinergia tra il Comune di Monopoli e l Autorità portuale del Levante potrebbe essere inoltre volta a rendere disponibile per gli usi del porto la porzione di area SICIE ove esistono alcuni serbatoi residuati da un deposito costiero dismesso. 3.3 Gli interventi manutentivi. Questa Autorità portuale ritiene di dover prioritariamente dare attuazione ai seguenti interventi: - fornitura di parabordi cilindrici di diametro di 40cm lunghezza 3mt da collocare sulle banchine destinate all ormeggio delle unità da pesca; - messa in sicurezza del ciglio della banchina Solfatara mediante la collocazione barriere anticaduta e realizzazione di una viabilità perimetrale per gli operatori; - definire la destinazione dell ampio piazzale retrostante la banchina Solfatara, attualmente utilizzato come parcheggio pubblico, valutando se affidarlo in concessione al Comune, vista la vicinanza all ambito urbano e l assenza di qualsivoglia separazione dell ambito demaniale da quello cittadino. - risistemazione dell ampio piazzale alla radice del molo di Tramontana, attualmente rimasto con i piani sottoposti di circa 80cm rispetto al piano viabile; - costruzione di bilico da 80Ton della lunghezza di 18mt e relativi locali di servizio per consentire le attività di pesa delle merci di imbarco e sbarco dalle navi mercantili; 9

10 - prevedere, per gli approdi di unità da crociera alle banchine del molo di Tramontana, la realizzazione di un apposito Terminal Passeggeri; - sistemazione del 1 braccio del molo di Tramontana, procedendo ad un eventuale escavazione del fondale e al rifacimento del paramento della banchina per l approdo di unità di piccolo tonnellaggio ovvero per la nautica da diporto o turistica. La gran parte degli interventi previsto sconta la necessità del completamento dell iter burocratico relativo al collaudo del Molo Tramonatana. Porto di Monopoli Quadro Interventi Manutentivi Descrizione Pulizia fondali alla radice del molo di Tramontana e completamento piazzale Protezione dalla caduta di veicoli in mare delle banchine del porto Vecchio e regolazione dei parcheggi Realizzazione di una nuova struttura per i controlli di security Costruzione bilico da 80 tonn al molo di Tramontana e relativa segnaletica Sistemazione del 1 braccio del molo di Tramontana, escavazione fondale, rifacimento paramento banchina Spesa a carico A.P Installazione servizi igienici sul molo di Tramontana Installazione posto telefonico pubblico sul molo di Tramontana Sistemazione rete acqua potabile e antincendio sul molo di Tramontana Affidamento servizio di bilge/sladge collection == == Con oneri a carico dell utenza Sono in corso di esecuzione la fornitura di parabordi e relativi accessori per le banchine del porto vecchio. 10

11 4. Imprese e lavoro portuale. Nel Porto di Monopoli sono presenti 2 imprese portuali autorizzate: la SICIE Srl e la SOTRAM Srl che operano per conto terzi. Inoltre sono autorizzate all espletamento di servizi portuali n. 2 imprese la SOTRAM Srl e la MEDUSA Srl per la pulizia delle banchine al termine delle operazioni portuali carico/ incarico). Si ritiene opportuno procedere ad una revisione delle tipologie di servizi portuali al fine di valutare meglio quelli che possano risultare più utili ad un proficuo svolgimento delle operazioni portuali. Si prevede inoltre di valutare la eventuale necessità di individuare un impresa per la fornitura di lavoro portuale temporaneo (art. 17 legge 84/94) in considerazione del frequente utilizzo di manodopera esterna negli ultimi anni effettuato dall impresa SICIE. Nel quadro degli indirizzi già assunti nel Porto di Bari, l Autorità Portuale implementerà anche nello scalo di Monopoli l attività volta al miglioramento della sicurezza sul lavoro, all innovazione tecnologica e alla formazione del personale. 5. I servizi di interesse generale. Per quanto riguarda i servizi di interesse generale (pulizia aree comuni e manutenzione impianti d illuminazione), nella zona del porto Vecchio il Comune di Monopoli esegue la pulizia delle aree attualmente adibite a parcheggio della cittadinanza sulle banchine Solfatara e Punta del Tonno. La manutenzione degli impianti di illuminazione dell ambito demaniale e la pulizia delle sole banchine del molo di Tramontana è stata assunta direttamente da questa Autorità portuale mediante affidamenti temporanei nelle more dell affidamento di tali servizi con procedure ad evidenza pubblica. 6. Il Demanio marittimo. 11

12 L Autorità marittima ha trasmesso all Autorità portuale trenta concessioni demaniali. Si tratta prevalentemente di concessioni rilasciate per lo svolgimento di attività cantieristica e per attività turistico-ricreativa. A queste si aggiungono le concessioni riguardanti attività legate alla pesca quali la fornitura di combustibili e oli alle unità da pesca che ormeggiano al porto vecchio, nonché le concessioni relative al confezionamento di cemento e prodotti per l edilizia. La possibilità di rilasciare nuove concessioni, legate all insediamento di nuovi traffici, è direttamente condizionata al potenziamento e all ampliamento del Nuovo Molo di Tramontana e al completamento dei lavori attualmente in corso sulla banchina di Punta del Tonno. La gestione del demanio portuale di Monopoli deve ispirarsi all obiettivo strategico della ottimizzazione delle risorse demaniali, tesa a valorizzare l intrinseca natura strumentale rispetto all esercizio dell attività di impresa, garantendo al maggior numero di soggetti/utenti l accesso allo scalo, senza per questo rinunciare alla implementazione di tutte le potenzialità legate alla versatilità del porto di Monopoli che attraverso la programmazione di interventi infrastrutturali potrebbe ospitare anche traffico traghetti e di navi da crociera di piccole e medie dimensioni. La strategia di gestione delle aree demaniali marittime che fanno capo all Autorità portuale del Levante deve necessariamente prendere le mosse dalla profonda trasformazione che il concetto stesso di porto sta subendo negli ultimi decenni. Per effetto dei sostanziali mutamenti verificatisi nel commercio marittimo, nella logistica e nel sistema dei trasporti, il porto pur non perdendo la propria natura demaniale pubblica, ha subito una graduale evoluzione cessando di essere considerato unicamente uno spazio, un bene, assumendo connotati di vera e propria infrastruttura e divenendo, così, un insieme di attrezzature, impianti ed opere atti allo svolgimento di attività economiche. Da ciò, l idea di porto come mercato che, soprattutto sotto la spinta dei principi di matrice comunitaria della libera circolazione di persone, merci 12

13 e servizi, ha portato all affermazione della liberalizzazione della attività economica in favore degli utenti portuali. Di particolare rilievo l auspicabile sviluppo del settore agroalimentare, con iniziative di diversa natura riguardanti eventuali evoluzioni del settore energetico-biomasse, del settore oleario ed una possibile acquisizione di nuovi traffici concernenti le rinfuse liquide. Risulta altresì interessante, la proposta di alcuni operatori inerente all eventualità, attualmente al vaglio, di possibili traffici orientati al trasferimento di rifiuti in altro paese della U.E.-segnatamente Grecia- e il successivo smaltimento degli stessi presso l impianto di termovalorizzazione ubicato nella località di Volos. L Autorità portuale, nella prima fase di avvio della gestione dei nuovi porti, ritiene opportuno che la determinazione dei canoni demaniali marittimi per la concessione delle aree e dei beni riguardanti i porti della neonata circoscrizione, avvenga in misura eguale a quella fissata dalla amministrazione marittima per gli anni precedenti al 2008, fatto salvo l aggiornamento previsto ai sensi dell art. 04 del D.L. n. 400/1993, come convertito nella legge n. 494 del 1993 e successive modifiche ed integrazioni. Si ritiene, pertanto, di rinviare ad una fase successiva l individuazione, ai sensi dell art. 13, comma 1, lettera a), della legge 28 gennaio 1994 n. 84 e successive modifiche ed integrazioni, dei canoni di concessione demaniale marittima, ad eccezione di quelli per scopi turistico-ricreativi previsti espressamente dalla legge, con criteri riferiti al valore economico ed alla reale redditività dei beni demaniali affidati in concessione. Pertanto. 1) per le concessioni in corso di validità si applicheranno canoni uguali a quelli determinati dalle Amministrazione marittima precedentemente competente, sino alla naturale scadenza dei singoli atti; 2) per le concessioni scadute è prevista la possibilità di rinnovo sino al 31 dicembre 2008, con applicazione dei canoni precedentemente determinati dalla allora competente Amministrazione marittima; 3) per le eventuali nuove concessioni, la durata degli atti sarà limitata 13

14 fino al 31 dicembre 2008, con applicazioni di canoni uguali a quelli in precedenza fissati dalla Amministrazione marittima. 7. Il Port Security Plan. In applicazione del Piano Nazionale di Sicurezza Marittima, l Autorità portuale del Levante ha proceduto alla revisione del PFSP (Port Facility Security Plan) attualmente in corso di approvazione del Prefetto di Bari. Il nuovo Piano entrerà in vigore il 1 luglio 2008 e prevede, con una struttura organizzativa che farà carico all A.P., il controllo degli accessi al molo di Tramontana a mezzo di Addetti di security che effettueranno presidio e monitoraggio continuo delle aree ristrette. Apposita procedura di security è stata prevista in occasione dell approdo di navi da crociera. Gli interventi infrastrutturali e manutentivi connessi con l applicazione del nuovo PFSP sono indicati nel capitolo degli interventi manutentivi. 8. La nuova Segreteria Tecnico-Operativa della Autorità Portuale del Levante: la dotazione organica per il porto di Monopoli. A seguito dell ampliamento della circoscrizione territoriale, l Autorità Portuale ha provveduto ad adeguare alle nuove esigenze la Segreteria Tecnico-Operativa. Sono infatti state previste come nella seguente tabella le risorse umane necessarie al funzionamento a regime dei porti che entrano a far parte dell Autorità portuale del Levante. Per quanto concerne la sede di Monopoli, la nuova STO, approvata dal competente Ministero con lettera datata 30 aprile 2008, protocollo M.TRA/DINFR/5128 del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, prevede un Ufficio Coordinamento Porti con compiti di avviamento e implementazione delle unità territoriali dei porti di Barletta e Monopoli, di cura delle relazioni 14

15 istituzionali e di raccordo con i servizi per l esame delle problematiche relative ai citati porti. Inoltre la nuova STO prevede per la sede di Monopoli: Unità Locale di Monopoli Unità e mansioni previste 1 addetto 1 livello - controllo operativo, front office con utenza del porto, deputy PFSO 1 addetto 2 livello - addetto amministrativo pratiche demaniali, ausilio ragioneria centrale, protocollo on line e supporto alle altre attività Alla copertura di tali posti in organico si provvederà entro il

16 16

Oggetto: Relazione annuale 2011 art. 9, comma 3, lettera c) della legge n. 84/94.

Oggetto: Relazione annuale 2011 art. 9, comma 3, lettera c) della legge n. 84/94. Direzione generale per i porti Roma, 23 marzo 212 A tutte le Autorità Portuali Loro sedi Ai Collegi dei Revisori c/o le rispettive Autorità Portuali Divisione 2 Prot. M/TRA/PORTI/ 3898 e, p.c. Ad Assoporti

Dettagli

Dipartimento per la programmazione la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali

Dipartimento per la programmazione la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali Dipartimento per la programmazione la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali Direzione Generale per la politica finanziaria e per il bilancio Ufficio Settimo Nota prot. n. 5743 del 17

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 30/7 DEL 29.7.2014

DELIBERAZIONE N. 30/7 DEL 29.7.2014 Oggetto: Assegnazione all Azienda ASL n. 8 di Cagliari dell espletamento della procedura per l affidamento del servizio di realizzazione del sistema informatico per la gestione dell accreditamento dei

Dettagli

ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA

ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA Procedura aperta per la selezione di una Società di Gestione del Risparmio per l'istituzione e la gestione di un fondo di investimento, immobiliare, chiuso per il patrimonio

Dettagli

per portarti nel futuro

per portarti nel futuro DALLA FERROVIA AL PORTO, ALL AEROPORTO 1848 Inaugurazuione linea ferroviaria Padova-Venezia 1869-1880 si sposta il porto dal bacino di San Marco ad un area prossima alla testata del ponte ferroviario,

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

Sistemi di ancoraggio permanenti per dispositivi di protezione individuale contro le cadute

Sistemi di ancoraggio permanenti per dispositivi di protezione individuale contro le cadute Sistemi di ancoraggio permanenti per dispositivi di protezione individuale contro le cadute Atto di indirizzo e coordinamento per la prevenzione delle cadute dall alto nei lavori in quota della Regione

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 47/32 DEL 22.11.2007

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 47/32 DEL 22.11.2007 47/32 22.11.2007 Oggetto: L.R. n. 2 del 29 maggio 2007, art. 20, comma 7. Servizi di vigilanza delle navi in porto e degli impianti portuali. L Assessore dei Trasporti riferisce che la legge regionale

Dettagli

SERVIZIO GESTIONE RIFIUTI - AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO ATTRAVERSO PROCEDURA COMPETITIVA AD EVIDENZA PUBBLICA. IL CONSIGLIO COMUNALE

SERVIZIO GESTIONE RIFIUTI - AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO ATTRAVERSO PROCEDURA COMPETITIVA AD EVIDENZA PUBBLICA. IL CONSIGLIO COMUNALE SERVIZIO GESTIONE RIFIUTI - AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO ATTRAVERSO PROCEDURA COMPETITIVA AD EVIDENZA PUBBLICA. IL CONSIGLIO COMUNALE - - Vista l allegata relazione del Direttore del Settore Qualità Urbana,

Dettagli

CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA

CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA Protocollo d Intesa per l attuazione del Contratto del Lago di Bolsena PREMESSO CHE la Direttiva 2000/60/CE del Parlamento

Dettagli

IL CONTRIBUTO STATALE PER LA PERDITA DI GETTITO I.C.I. RIFERITA AGLI IMMOBILI DEL GRUPPO CATASTALE D

IL CONTRIBUTO STATALE PER LA PERDITA DI GETTITO I.C.I. RIFERITA AGLI IMMOBILI DEL GRUPPO CATASTALE D Asm Rovigo PROGETTO TECNICO IL CONTRIBUTO STATALE PER LA PERDITA DI GETTITO I.C.I. RIFERITA AGLI IMMOBILI DEL GRUPPO CATASTALE D PRESENTATO DA INDICE 1. IL CONTESTO DI RIFERIMENTO... 3 2. LA DETERMINAZIONE

Dettagli

RISOLUZIONE N. 430/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 430/E QUESITO RISOLUZIONE N. 430/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 10 novembre 2008 OGGETTO: Consulenza giuridica. Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Irap cuneo fiscale Imprese che svolgono

Dettagli

IL CENTRO PROVVEDITORI DI BORDO DEL PORTO DI GENOVA

IL CENTRO PROVVEDITORI DI BORDO DEL PORTO DI GENOVA IL CENTRO PROVVEDITORI DI BORDO DEL PORTO DI GENOVA Il complesso del porto ligure, uno dei maggiori e più significativi in Europa, rappresenta il cuore dell attività svolta dai cosiddetti provveditori,

Dettagli

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI MINISTERO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE DECRETO 3 gennaio 2013. Nomina del Commissario per fronteggiare la situazione di grave criticità

Dettagli

SCHEMA DECRETO RIAVVIO SISTRI. VISTO il Regolamento recante istituzione del sistema di controllo della

SCHEMA DECRETO RIAVVIO SISTRI. VISTO il Regolamento recante istituzione del sistema di controllo della SCHEMA DECRETO RIAVVIO SISTRI VISTO il Regolamento recante istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, ai sensi dell articolo 189 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni L art. 1, comma 86, della l. n. 56/2014 ha elencato le funzioni fondamentali delle Province non comprendendo tra queste il servizio idrico integrato;

Dettagli

Preventivo finanziario Esercizio anno

Preventivo finanziario Esercizio anno Preventivo finanziario Esercizio anno Associazione DLF DISPONIBILITA' FINANZIARIE iniziali Totale disponibilità iniziali (a) ENTRATE E1 ENTRATE DA ATTIVITA' ISTITUZIONALI E11 Settore assistenziale E12

Dettagli

Posizionamento. Rilevanza strategica comunitaria, nodo del core network;

Posizionamento. Rilevanza strategica comunitaria, nodo del core network; Porto di Ancona Posizionamento Rilevanza strategica comunitaria, nodo del core network; Corridoio scandinavo-mediterraneo (38% traffico tir del porto proviene da Paesi lungo questo asse, Italia esclusa);

Dettagli

CITTA DI PISTICCI COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA

CITTA DI PISTICCI COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA CITTA DI PISTICCI (Provincia di Matera) COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA (Art. 8 D.Lgs. n. 114/98 ed art. 19

Dettagli

Città di Lecce SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA

Città di Lecce SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA Città di Lecce SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA INDICE 1. Introduzione... 4 2. Sistema di misurazione e valutazione della performance organizzativa... 4 2.1. L Albero

Dettagli

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi della Giustizia Amministrativa

PROTOCOLLO D INTESA. Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi della Giustizia Amministrativa Il Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella pubblica amministrazione Il Presidente del Consiglio di Stato PROTOCOLLO D INTESA Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi

Dettagli

RELAZIONE SULLE INTERFERENZE

RELAZIONE SULLE INTERFERENZE RELAZIONE SULLE INTERFERENZE 1. PREMESSA Il tipo di lavorazione prevalente, prevista nel presente progetto, consiste nella posa di tubazioni in ghisa o acciaio, di diversi diametri, fino al DN150, su strade

Dettagli

AZIONE B 4 PRSE 2001-2005 Infrastrutture pubbliche per il turismo Annualità 2005

AZIONE B 4 PRSE 2001-2005 Infrastrutture pubbliche per il turismo Annualità 2005 ALLEGATO 2 AZIONE B 4 PRSE 2001-2005 Infrastrutture pubbliche per il turismo Annualità 2005 Beneficiari Enti locali, soggetti pubblici, società o fondazioni immobiliari a prevalente capitale pubblico che

Dettagli

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO RI CERCA INDUSTRIALE E INNOVAZIONE 11 novembre 2014, n. 533

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO RI CERCA INDUSTRIALE E INNOVAZIONE 11 novembre 2014, n. 533 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 161 del 20 11 2014 46209 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO RI CERCA INDUSTRIALE E INNOVAZIONE 11 novembre 2014, n. 533 PO FESR 2007 2013. Asse I. Linea

Dettagli

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITA E RIFIUTI Area: TRASPORTO SU GOMMA

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITA E RIFIUTI Area: TRASPORTO SU GOMMA REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 68 24/02/2015 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 1251 DEL 03/02/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITA E RIFIUTI Area: TRASPORTO SU

Dettagli

Il Ministro delle Attività Produttive

Il Ministro delle Attività Produttive Il Ministro delle Attività Produttive VISTO l articolo 21, del Decreto legislativo 23 maggio 2000, n.164, che stabilisce che, a decorrere dal 1 gennaio 2003, le imprese di gas naturale che svolgono nel

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO

LEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO Legge 1990040 Pagina 1 di 6 LEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO Istituzione dell' osservatorio del sistema abitativo laziale e provvidenze per il recupero del patrimonio edilizio esistente.

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA. tra REGIONE PUGLIA. ALENIA AERONAUTICA S.p.A.

PROTOCOLLO DI INTESA. tra REGIONE PUGLIA. ALENIA AERONAUTICA S.p.A. PROTOCOLLO DI INTESA tra REGIONE PUGLIA e ALENIA AERONAUTICA S.p.A. PER LA REALIZZAZIONE DI NUOVI INVESTIMENTI INDUSTRIALI, PER IL POTENZIAMENTO DELLE INFRASTRUTTURE E PER LA PROMOZIONE DI NUOVI PROGRAMMI

Dettagli

REGOLAMENTAZIONE DELLA CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI PESANTI IN AUTOSTRADA IN PRESENZA DI NEVE

REGOLAMENTAZIONE DELLA CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI PESANTI IN AUTOSTRADA IN PRESENZA DI NEVE REGOLAMENTAZIONE DELLA CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI PESANTI IN AUTOSTRADA IN PRESENZA DI NEVE 1.Premessa Gli interventi finalizzati alla gestione delle emergenze che interessano il sistema viario autostradale

Dettagli

PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA)

PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA) PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA) Il presente documento descrive le modalità di coordinamento tra gestori

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ASSESSORATO DEI TRASPORTI CAPITOLATO TECNICO (CIG: 354076)

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ASSESSORATO DEI TRASPORTI CAPITOLATO TECNICO (CIG: 354076) CAPITOLATO TECNICO (CIG: 354076) AL CONTRATTO DI SERVIZIO DI COLLEGAMENTO MARITTIMO PER IL TRASPORTO DI PERSONE E VEICOLI NELLA TRATTA PORTO TORRES ISOLA DELL ASINARA (CALA REALE) E VICEVERSA. La gara

Dettagli

PROCEDURA --------------------------------------

PROCEDURA -------------------------------------- PROCEDURA PER L ACQUISIZIONE DI BENI IMMOBILI (AREE O FABBRICATI) FUNZIONALI ALL EROGAZIONE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO -------------------------------------- La PROVINCIA DI GENOVA, nella sua qualità

Dettagli

DGR n.59 del 21 GENNAIO 2005

DGR n.59 del 21 GENNAIO 2005 DGR n.59 del 21 GENNAIO 2005 OGGETTO: Protocollo di Intesa tra la Regione Lazio, Autorità d Ambito Lazio Meridionale Latina (A.T.O. 4), Comune di Ponza, Comune di Ventotene ed Acqualatina Spa. Su proposta

Dettagli

Preambolo. a) SVILUPPARE L'USO DELLA BICICLETTA QUALE MEZZO DI TRASPORTO ALTERNATIVO AI MEZZI MOTORIZZATI; b) AGEVOLARE IL TRAFFICO CICLISTICO.

Preambolo. a) SVILUPPARE L'USO DELLA BICICLETTA QUALE MEZZO DI TRASPORTO ALTERNATIVO AI MEZZI MOTORIZZATI; b) AGEVOLARE IL TRAFFICO CICLISTICO. REGIONE: PIEMONTE LEGGE REGIONALE 17 APRILE 1990, n. 33 (G.U. n. 040 SERIE SPECIALE N. 3 del 13/10/1990 - BU n. 017 del 24/04/1990) INTERVENTI PER LA PROMOZIONE DELLA BICICLETTA COME MEZZO DI TRASPORTO,

Dettagli

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente CITTÀ DI AGROPOLI Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente Approvato con deliberazione della Giunta comunale n 358 del 06.12.2012 Regolamento per

Dettagli

IL CONSIGLIO COMUNALE DELIBERA

IL CONSIGLIO COMUNALE DELIBERA ESTRATTO DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N 13 DEL 05.05.1999 COME MODIFICATA DALLA D.C.C. N. 73 DEL 30.09.2010 E DALLA D.C.C. N. 5 DEL 15.03.2013 A IN RIFERIMENTO AL D.P.G.R. N. 373/98 IL CONSIGLIO

Dettagli

il PRSS individua tra le misure da attuare per il miglioramento della sicurezza stradale le seguenti azioni:

il PRSS individua tra le misure da attuare per il miglioramento della sicurezza stradale le seguenti azioni: REGIONE PIEMONTE BU1 05/01/2012 Deliberazione della Giunta Regionale 28 novembre 2011, n. 117-3019 Approvazione dello schema di Protocollo di Intenti fra la Regione Piemonte e la Fondazione A.N.I.A. (Associazione

Dettagli

DETERMINAZIONI IN ORDINE ALLE DIMENSIONI DELLE STRADE ED ALLE DISTANZE DI RISPETTO STRADALI E DEI TRACCIATI FERROVIARI DI PROGETTO

DETERMINAZIONI IN ORDINE ALLE DIMENSIONI DELLE STRADE ED ALLE DISTANZE DI RISPETTO STRADALI E DEI TRACCIATI FERROVIARI DI PROGETTO DETERMINAZIONI IN ORDINE ALLE DIMENSIONI DELLE ED ALLE DISTANZE DI RISPETTO STRADALI E DEI TRACCIATI FERROVIARI DI PROGETTO (articolo 70 della legge provinciale 5 settembre 1991, n. 22 articolo 64 della

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. Trento, 15 gennaio 2016 Protocollo d Intesa - Conferenza stampa pag. 1

PROTOCOLLO D INTESA. Trento, 15 gennaio 2016 Protocollo d Intesa - Conferenza stampa pag. 1 PROTOCOLLO D INTESA Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Amministrazioni pubbliche territoriali e locali Socie di Autostrada del Brennero S.p.A. Trento, 15 gennaio 2016 Intesa - Conferenza

Dettagli

Scheda 4 RIDUZIONE DEI COSTI PER INTERVENTI EDILIZI

Scheda 4 RIDUZIONE DEI COSTI PER INTERVENTI EDILIZI Scheda 4 RIDUZIONE DEI COSTI PER INTERVENTI EDILIZI - descrizione oggetto della proposta e contesto di riferimento Ottimizzazione economica degli interventi edilizi necessari alla realizzazione dei piani

Dettagli

PIANO DEGLI INTERVENTI

PIANO DEGLI INTERVENTI DEL. CIPE N. 7/2006 PROGRAMMI OPERATIVI DI SUPPORTO ALLO SVILUPPO 2007-2009 ADVISORING PER LO SVILUPPO DEGLI STUDI DI FATTIBILITA E SUPPORTO ALLA COMMITTENZA PUBBLICA PIANO DEGLI INTERVENTI ALLEGATO 1

Dettagli

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI

Dettagli

84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169

84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169 84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169 Criteri per la concessione dei contributi previsti dalla l.r. 70 del 19.11.2009 (Interventi di sostegno

Dettagli

Signori Azionisti, siete stati convocati in assemblea ordinaria per deliberare in merito al seguente ordine del giorno: * * * * *

Signori Azionisti, siete stati convocati in assemblea ordinaria per deliberare in merito al seguente ordine del giorno: * * * * * Relazione del Consiglio di Amministrazione all assemblea ordinaria di TXT e-solutions s.p.a. del giorno 22 aprile 2010 (prima convocazione o del giorno 23 aprile 2010 (seconda convocazione) Signori Azionisti,

Dettagli

AUTORITA' PORTUALE DI RAVENNA

AUTORITA' PORTUALE DI RAVENNA AUTORITA' PORTUALE DI RAVENNA Al Comitato Portuale Oggetto: Punto n. 3 all ordine del giorno del Comitato Portuale del 25/10/2007. Variazione al Bilancio Previsionale 2007. Si propone l approvazione della

Dettagli

CONVENZIONE CONSIP FACILITY MANAGEMENT 3 CATEGORIE DI SERVIZI

CONVENZIONE CONSIP FACILITY MANAGEMENT 3 CATEGORIE DI SERVIZI CONVENZIONE CONSIP FACILITY CATEGORIE DI SERVIZI I oggetto dell appalto sono classificati nelle seguenti macro categorie e categorie di servizio così suddivise: Macro Categoria Categoria previsti dalla

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato Ministero) E DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A (di seguito denominata Casa Editrice) VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.

Dettagli

Comune di Monserrato Provincia di Cagliari Settore Urbanistica ed Edilizia Privata

Comune di Monserrato Provincia di Cagliari Settore Urbanistica ed Edilizia Privata Comune di Monserrato Provincia di Cagliari Settore Urbanistica ed Edilizia Privata DETERMINAZIONE DEL CAPO SETTORE N 61 DEL 10.12.2009 OGGETTO: Proroga contratti di collaborazione coordinata e continuativa

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 20 dicembre 2011, n. 2883

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 20 dicembre 2011, n. 2883 740 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 20 dicembre 2011, n. 2883 Legge regionale n. 33/2006 Norme per lo Sviluppo dello Sport per Tutti Articolo 5 - Approvazione Protocollo d intesa e Convenzione tra

Dettagli

Facoltà di Architettura LABORATORIO DI PROGETTAZIONE URBANISTICA

Facoltà di Architettura LABORATORIO DI PROGETTAZIONE URBANISTICA I Programmi complessi Si innestano in una duplice riflessione: 1. scarsità delle risorse pubbliche per la gestione delle trasformazioni urbane; 2. limiti della operatività del Piano Regolatore Generale.

Dettagli

La modifica è conseguenza delle mutate condizioni dei mercati finanziari rispetto all epoca della formazione del bilancio 2009.

La modifica è conseguenza delle mutate condizioni dei mercati finanziari rispetto all epoca della formazione del bilancio 2009. D.L. N.457 Modifiche e integrazioni alla L.R. 24.12.2008 n. 43 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione Liguria (Legge finanziaria 2009). Articolo 1 L articolo stabilisce

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE IN INGEGNERIA STRUTTURALE MODULO CEMENTO ARMATO

CORSO DI FORMAZIONE IN INGEGNERIA STRUTTURALE MODULO CEMENTO ARMATO CORSO DI FORMAZIONE IN INGEGNERIA STRUTTURALE MODULO CEMENTO ARMATO con il patrocinio di: Politecnico di Bari Ordine degli Architetti della Provincia di Taranto Ordine degli Ingegneri della Provincia di

Dettagli

Le effettive esigenze della Direzione del Personale nella gestione delle risorse umane in azienda. Andamento dal 2005 ad oggi

Le effettive esigenze della Direzione del Personale nella gestione delle risorse umane in azienda. Andamento dal 2005 ad oggi Le effettive esigenze della Direzione del Personale nella gestione delle risorse umane in azienda. Andamento dal 2005 ad oggi Indagine ottenuta grazie alla somministrazione di questionario ad oltre 260

Dettagli

DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO

DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO ARTICOLAZIONE DEL DIPARTIMENTO Il Dipartimento Informativo e Tecnologico è composto dalle seguenti Strutture Complesse, Settori ed Uffici : Struttura Complessa Sistema

Dettagli

COMUNE DI FORLI' AREA PIANIFICAZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO

COMUNE DI FORLI' AREA PIANIFICAZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO 6 Allegato 1 COMUNE DI FORLI' AREA PIANIFICAZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO Servizio Pianificazione e Programmazione del Territorio Via delle Torri n. 13 47100 Forlì Unità Segreteria mariateresa.babacci@comune.forli.fo.it

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 -

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 - PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016-1 1. Introduzione: organizzazione e funzioni del Comune. Con l approvazione del presente Programma Triennale della Trasparenza e dell

Dettagli

subappaltatori e subcontraenti della filiera delle imprese, nonché a carico dei concessionari di finanziamenti pubblici anche europei, a qualsiasi

subappaltatori e subcontraenti della filiera delle imprese, nonché a carico dei concessionari di finanziamenti pubblici anche europei, a qualsiasi PROTOCOLLO D INTESA TRA LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI E LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PER LA PARTECIPAZIONE DELLA REGIONE EMILIA- ROMAGNA ALLA PROGETTAZIONE DEL SISTEMA MONITORAGGIO INVESTIMENTI

Dettagli

Delibera n. 08/2013. VISTO il Decreto Legislativo n. 165 del 30.03.2001;

Delibera n. 08/2013. VISTO il Decreto Legislativo n. 165 del 30.03.2001; 1 Delibera n. 08/2013 Il Comitato Centrale per l Albo nazionale delle persone fisiche e giuridiche che esercitano l autotrasporto di cose per conto terzi, riunitosi nella seduta del 31 luglio 2013; VISTA

Dettagli

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005; Oggetto: LEGGE 12.03.1999 N. 68 - APPROVAZIONE CONVENZIONE PROGRAMMATICA PER L ASSUNZIONE DI 1 UNITÀ DI PERSONALE APPARTENENTE ALLE LISTE EX ART. 8 L. 68/1999. ASSICURAZIONI GENERALI SPA. VISTA la legge

Dettagli

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di

Dettagli

L anno 2009, il giorno 14 del mese di luglio, in Roma, nella sede del Presidenza del Consiglio dei Ministri sono presenti:

L anno 2009, il giorno 14 del mese di luglio, in Roma, nella sede del Presidenza del Consiglio dei Ministri sono presenti: PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO DELL INTERNO DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA, E IL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI, DIPARTIMENTO PER I TRASPORTI, LA NAVIGAZIONE ED I SISTEMI INFORMATIVI

Dettagli

Determina Personale Organizzazione/0000194 del 12/12/2014

Determina Personale Organizzazione/0000194 del 12/12/2014 Comune di Novara Determina Personale Organizzazione/0000194 del 12/12/2014 Area / Servizio Area Organizzativa (05.UdO) Proposta Istruttoria Unità Area Organizzativa (05.UdO) Proponente Monzani/Battaini

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014-2016

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014-2016 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014-2016 Approvato con delibera del CdA num. 39 del 13 ottobre 2014 Il presente programma fa riferimento alle deliberazioni di Consiglio di

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE SERVIZIO AMBIENTE REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n.63 del 09.08.2012 1 Sommario ART. 1 - Finalità

Dettagli

INDICATORI URBANISTICO EDILIZI

INDICATORI URBANISTICO EDILIZI INDICATORI URBANISTICO EDILIZI 1. Superficie territoriale (ST): Superficie totale di una porzione di territorio, la cui trasformazione è generalmente sottoposta a strumentazione urbanistica operativa e

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ Premessa PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ Le recenti e numerose modifiche previste nell ambito del vasto progetto di riforma della P.A. impongono agli Enti Locali il controllo e la

Dettagli

Modifiche e Integrazioni al D. Lgs. 118/2011 inerenti l introduzione della Contabilità Economico-Patrimoniale nelle Regioni

Modifiche e Integrazioni al D. Lgs. 118/2011 inerenti l introduzione della Contabilità Economico-Patrimoniale nelle Regioni Modifiche e Integrazioni al D. Lgs. 118/2011 inerenti l introduzione della Contabilità Economico-Patrimoniale nelle Regioni ROBERTA SCOLA Staff e Affari Giuridici della Direzione Centrale Risorse Strumentali,

Dettagli

RISOLUZIONE N.350/E. agosto Roma,07 agosto 2008

RISOLUZIONE N.350/E. agosto Roma,07 agosto 2008 RISOLUZIONE N.350/E agosto Roma,07 agosto 2008 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Interpello. - Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. IVA - Cessione di bene immobile a favore di un

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER GLI INCENTIVI ALLE IMPRESE IL DIRETTORE GENERALE Visto il decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto

Dettagli

REGIONE TOSCANA MONTOMOLI MARIA CHIARA. Il Dirigente Responsabile: Decreto non soggetto a controllo ai sensi della D.G.R. n. 548/2012 2015AD001170

REGIONE TOSCANA MONTOMOLI MARIA CHIARA. Il Dirigente Responsabile: Decreto non soggetto a controllo ai sensi della D.G.R. n. 548/2012 2015AD001170 REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO EDUCAZIONE, ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA SETTORE ISTRUZIONE E EDUCAZIONE Il

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo Studente, l Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione S.I.C.E.S. SrL Società

Dettagli

Il Ministro dello Sviluppo Economico. il Ministro dell Economia e delle Finanze. di concerto con

Il Ministro dello Sviluppo Economico. il Ministro dell Economia e delle Finanze. di concerto con Il Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministro dell Economia e delle Finanze MISURA E MODALITÀ DI VERSAMENTO DEL CONTRIBUTO DOVUTO DAI SOGGETTI OPERANTI NEL SETTORE POSTALE ALL AUTORITÀ

Dettagli

PIT Progetto Integrato Territoriale Stazione accessibile. Integrazione delle politiche di riqualificazione del centro urbano di Terni

PIT Progetto Integrato Territoriale Stazione accessibile. Integrazione delle politiche di riqualificazione del centro urbano di Terni PIT Progetto Integrato Territoriale Stazione accessibile. Integrazione delle politiche di riqualificazione del centro urbano di Terni IL PIT Il Progetto Integrato Territoriale ed il POR-FESR 2007-13 Il

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE.

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE. REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE. (Approvato con atto di Consiglio comunale n. 81 del 11/11/2005) indice ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4

Dettagli

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento, Dispone:

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento, Dispone: N. 2007/120811 Disposizioni in materia di individuazione dei criteri utili per la determinazione del valore normale dei fabbricati di cui all articolo 1, comma 307 della legge 27 dicembre 2006, n. 296

Dettagli

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Presidenza del Consiglio dei Ministri VISTO l articolo 47, secondo comma, della legge 20 maggio 1985, n. 222, il quale dispone che, a decorrere dall anno finanziario 1990, una quota pari all otto per mille dell imposta sul reddito delle persone

Dettagli

LA NOSTRA PARTECIPAZIONE

LA NOSTRA PARTECIPAZIONE ha interpretato e sostenuto negli anni lo sviluppo della mutualità, l affermazione dei principi solidaristici e la responsabilità sociale dell Impresa Cooperativa che ottiene benefici tramite la costituzione

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA N. 2216 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore ASCIUTTI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 18 APRILE 2003 Modifica alla legge 21 dicembre 1999, n. 508, in materia

Dettagli

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione

Dettagli

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE COMUNE DI GAGGIO MONTANO Provin cia di Bologn a REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE Approvat o c on De libe raz ione Giunt a Munic ipale n. 1 5 6 in dat

Dettagli

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori 23/01/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 7

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori 23/01/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 7 Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 15 gennaio 2014, n. 18 Piano straordinario per l'emergenza abitativa nel Lazio e attuazione del Programma per l'emergenza abitativa

Dettagli

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP)

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP) PREMESSA Il Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance, per il seguito anche SMIVAP, è improntato all applicazione delle disposizioni

Dettagli

L aggiornamento al 24.06.2010 dei trasferimenti erariali spettanti per l anno 2010 alle amministrazioni provinciali:

L aggiornamento al 24.06.2010 dei trasferimenti erariali spettanti per l anno 2010 alle amministrazioni provinciali: Il Settore Risorse Economiche e Finanziarie ha effettuato una attenta verifica sull andamento d incasso sia nel 1^ semestre che una proiezione prudente circa la riscossione, nel secondo semestre 2010,

Dettagli

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi Project Management Modulo: Introduzione prof. ing. Guido Guizzi Definizione di Project Management Processo unico consistente in un insieme di attività coordinate con scadenze iniziali e finali, intraprese

Dettagli

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica.

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento è adottato ai sensi della normativa

Dettagli

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE N. 1 DEL 18.01.2013 OGGETTO: Art. 20 (Riduzione degli oneri finanziari degli enti, aziende e agenzie regionali), Legge Regionale 21 dicembre 2012,

Dettagli

COMUNE DI GENZANO DI LUCANIA PROVINCIA DI POTENZA Copia Deliberazione del Commissario Straordinario (assunta con i poteri del Consiglio Comunale)

COMUNE DI GENZANO DI LUCANIA PROVINCIA DI POTENZA Copia Deliberazione del Commissario Straordinario (assunta con i poteri del Consiglio Comunale) COMUNE DI GENZANO DI LUCANIA PROVINCIA DI POTENZA Copia Deliberazione del Commissario Straordinario (assunta con i poteri del Consiglio Comunale) N. 31 del Reg. OGGETTO: TRIBUTO COMUNALE SUI RIFIUTI E

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d 32 Oggetto: Istituzione della rete di cure palliative della d Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto del

Dettagli

PIANO ATTUATIVO AR2 - CALO REGOLAMENTO

PIANO ATTUATIVO AR2 - CALO REGOLAMENTO PIANO ATTUATIVO AR2 - CALO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE AREE PRIVATE ASSERVITE ALL USO PUBBLICO ADIBITE A PARCHEGGIO E RELATIVE PERTINENZE - LOTTI A e B - Art. 1 Individuazione 1. Il presente Regolamento

Dettagli

Bollettino Ufficiale della Regione Lazio

Bollettino Ufficiale della Regione Lazio Repubblica Italiana Bollettino Ufficiale della Regione Lazio Disponibile in formato elettronico sul sito: www.regione.lazio.it Legge Regionale n.12 del 13 agosto 2011 Data 22/10/2013 Numero 87 Supplemento

Dettagli

NOTA ESPLICATIVA 2 PUBBLICITA DEGLI ENTI PUBBLICI COMUNICAZIONI AL GARANTE PER LA RADIODIFFUSIONE E L EDITORIA

NOTA ESPLICATIVA 2 PUBBLICITA DEGLI ENTI PUBBLICI COMUNICAZIONI AL GARANTE PER LA RADIODIFFUSIONE E L EDITORIA NOTA ESPLICATIVA 2 PUBBLICITA DEGLI ENTI PUBBLICI COMUNICAZIONI AL GARANTE PER LA RADIODIFFUSIONE E L EDITORIA 1. Premessa Il Garante per la radiodiffusione e l editoria determina con propri provvedimenti

Dettagli

Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013.

Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Nota 9 maggio 2014, n. 3266 Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Modulo di domanda Come noto (NOTA

Dettagli

Capo I disposizioni comuni. art. 1 contenuti e finalità. art. 2 struttura competente

Capo I disposizioni comuni. art. 1 contenuti e finalità. art. 2 struttura competente Regolamento per la concessione e l erogazione dei contributi per la realizzazione di alloggi o residenze per studenti universitari, ai sensi della legge regionale 23 gennaio 2007, n. 1, art. 7, comma 18

Dettagli

PIANO TRIENNALE DI RAZIONALIZZAZIONE E RIQUALIFICAZIONE DELLA SPESA ANNO 2013/2015

PIANO TRIENNALE DI RAZIONALIZZAZIONE E RIQUALIFICAZIONE DELLA SPESA ANNO 2013/2015 (Varese) Piazza Vittorio Veneto, 2 Fax 0332429035 Tel. 0332-275111 PIANO TRIENNALE DI RAZIONALIZZAZIONE E RIQUALIFICAZIONE DELLA SPESA 1. Premessa ANNO 2013/2015 I Piani di Razionalizzazione sono stati

Dettagli

RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEGLI AMMINISTRATORI

RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEGLI AMMINISTRATORI RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEGLI AMMINISTRATORI Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli articoli 2357 e 2357 ter del codice civile. ASSEMBLEA DEGLI

Dettagli

Soluzione interpretativa prospettata dal contribuente.

Soluzione interpretativa prospettata dal contribuente. RISOLUZIONE N. 94/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 21 marzo 2002 Oggetto: Forniture di carburante a bordo di natanti da diporto gestiti in noleggio. Regime di non imponibilità Iva di

Dettagli