A34. Prove sui quadri elettrici. 1. Premesse. 2. Quadri AS e ANS

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "A34. Prove sui quadri elettrici. 1. Premesse. 2. Quadri AS e ANS"

Transcript

1 A34 Prove sui quadri elettrici 1. Premesse Nel testo apparecchiatura è sinonimo di quadro. Si definisce quadro elettrico la combinazione, in un unico complesso, di apparecchiature elettriche destinate a svolgere, in un impianto elettrico, funzioni di protezione e di manovra, con gli eventuali relativi dispositivi di comando, misura, segnalazione. Le Norme di riferimento per quadri di bassa tensione (1000 V AC e 1500 V DC), sono: CEI 17-13/1 (EN ) Apparecchiature assiemate di protezione e manovra per BT. Parte 1: apparecchiature soggette a prove di tipo (AS) e apparecchiature parzialmente soggette a prove di tipo (ANS). CEI Metodo per la determinazione delle sovratemperature, mediante estrapolazione, per le apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa tensione (quadri BT) non di serie (ANS). CEI (EN 50298) Involucri vuoti per apparecchiature assiemate di protezione e manovra per BT (verifiche non trattate nel presente manuale). 2. Quadri AS e ANS ❿ Scopo delle prove di tipo è la verifica della conformità di un dato tipo di quadro alle prescrizioni della Norma relativa (CEI 17-13/1) e vanno effettuate su un esemplare di quadro o su parti del quadro che siano costruite secondo lo stesso progetto o progetti simili. I quadri costruiti in serie (AS) disponibili sul mercato sono realizzati da ditte specializzate, completi di carpenteria e apparecchi già montati oppure da assiemare, a cura dell installatore, rispondenti alla normativa seguendo le istruzioni del costruttore. Per questi quadri il costruttore stesso ha eseguito una serie di prove di tipo su prototipi (supponendo che possano essere estese a tutta la produzione). I quadri costruiti non in serie (ANS) sono invece quelli ai quali sono state apportate una o più modifiche significative alla struttura di base (AS). In questo caso occorre eseguire una serie di calcoli per verificare, in via teorica, che le condizioni di esercizio (temperatura, tenuta al c.to-c.to) rimangano entro limiti accettabili. È utile evidenziare che è possibile avere un esemplare unico di quadro tipo AS, così come possibile avere un numero elevato di quadri identici tipo ANS. Su tutti i quadri, sia AS sia ANS, occorre eseguire, a montaggio ultimato, una serie di prove individuali (su ogni esemplare di quadro). Le prove di tipo ❿ comprendono: verifica dei limiti di sovratemperatura (vedi paragrafo 3); verifica delle proprietà dielettriche (vedi paragrafo 4); verifica della tenuta al corto circuito (vedi paragrafo 6); verifica dell efficienza del circuito di protezione e tenuta al corto circuito (vedi paragrafo 7-8); verifica dell isolamento in aria e superficiale (vedi paragrafo 9);

2 ❿ Le prove individuali hanno lo scopo di rilevare difetti inerenti ai materiali e alla fabbricazione. Tali prove sono effettuate su ogni nuovo quadro dopo il suo montaggio. verifica del funzionamento meccanico (vedi paragrafo 9); verifica del grado di protezione (vedi paragrafo 9); verifica della compatibilità elettromagnetica (EMC) (vedi paragrafo 10). Le prove individuali ❿ comprendono: ispezione visiva dell apparecchiatura (compreso il cablaggio) (vedi paragrafo 11); prova di funzionamento elettrico (eventuale) (vedi paragrafo 11); prova dielettrica (isolamento) (vedi paragrafo 4); controllo della continuità del circuito di protezione (vedi paragrafo 8); resistenza d isolamento (vedi paragrafo 5). 3. Verifica dei limiti di sovratemperatura Prova di tipo: quadri AS È eseguita con gli apparecchi installati e con I n scelta in modo da riprodurre la condizione più gravosa possibile di sovratemperatura. Ogni circuito deve essere percorso da una corrente di prova I p pari a: I p I n K c dove K c fattore di contemporaneità dato dal rapporto tra I effettive e I n. In assenza di informazioni di I n, la Norma CEI 17-13/1 consiglia l uso della tabella 1. La prova va condotta per un tempo di almeno 8 ore. Per quadri chiusi con I n deboli, la potenza dissipata può essere simulata con resistori di riscaldamento all interno del quadro, che producano la stessa quantità di calore. Tab. 1. Coefficienti di contemporaneità per la prova di sovratemperatura nei quadri (da Norma CEI 17-13/1). Numero dei circuiti principali Fattore di contemporaneità 2-3 circuiti K c 0,9 4-5 circuiti K c 0,8 6-9 circuiti K c 0,6 Lo scopo della prova è verificare il non superamento delle sovratemperature specificate nella tabella 2 per le diverse parti del quadro. Per la misura devono essere usate termocoppie o termometri, protetti contro le correnti d aria e le radiazioni di calore. Prova di tipo: quadri ANS Secondo la Norma CEI (vedi paragrafo 1), la verifica dei limiti di sovratemperatura si applica ai quadri ANS mediante estrapolazione (calcolo anziché misura) di risultati di prove effettuate su altri quadri. L applicazione è subordinata alle condizioni della tabella 3.

3 Tab. 2. Limiti di sovratemperatura nei quadri elettrici con temperatura ambiente o C (da Norma CEI 17-13/1). Parti di un apparecchiatura Componenti incorporati Terminali per conduttori esterni isolati Sbarre, conduttori e contatti di innesto di parti asportabili collegate alle sbarre Organi di comando manuale Involucri e coperture esterne accessibili Connessioni tipo presaspina Sovratemperatura (K) In accordo con le norme relative ai componenti singoli o in assenza di norme, secondo le istruzioni del costruttore. 70 Limitata da: resistenza meccanica del materiale; possibili influenze sulle parti vicine; limite di sovratemperatura ammissibile per i materiali isolanti a contatto con il conduttore; influenza della temperatura del conduttore sugli apparecchi a esso connessi; per i contatti a innesto, natura e trattamento superficiale del materiale dei contatti Determinata dai limiti fissati per i componenti del quadro di cui fanno parte. Tab. 3. Condizioni di applicazione per il calcolo della sovratemperatura nei quadri ANS chiusi (da Norma CEI 17-43). Condizioni a. Uniformità della ripartizione all interno del quadro della potenza dissipata. b. Possibile circolazione dell aria all interno senza ostacoli. c. Somma delle correnti di alimentazione in DC o AC 3150 A fino a 60 Hz. d. Perdite per correnti parassite su strutture metalliche trascurabili. e. Aperture di uscita aria di sezione 1,1 volte quelle d ingresso con quadro in esecuzione IP 2X. f. Presenza nel quadro di non più di tre diaframmi orizzontali. g. Aperture di ventilazione interne tra le celle di sezione al 50% di quella orizzontale della cella.

4 Le informazioni per l impostazione del calcolo sono: dimensioni dell involucro; installazione dell involucro (lati liberi per scambio di calore all esterno); progetto dell involucro (con o senza aperture di ventilazione); numero di diaframmi orizzontali interni; potenza dissipata da ciascun apparecchio; potenza dissipata dai conduttori. Le formule risolutive per il calcolo della sovratemperatura dell aria interna a metà altezza ϑ 0,5 e alla sommità ϑ 1 del quadro, sono rispettivamente: ϑ 0,5 k d W d x dove: k coefficiente d involucro; d coefficiente che tiene conto di ostacoli orizzontali che si oppongono al circolo dell aria; W d potenza dissipata dai componenti inseriti nel quadro; x esponente che per gli involucri senza apertura di ventilazione vale 0,804. (d, W d, x sono ricavati da grafici riportati dalla Norma CEI 17-43). ϑ 1 c ϑ 0,5 Fig. 1. Distribuzione caratteristica di sovratemperatura ϑ all interno di un quadro 1 3 rispettivamente a h, h, h 2 4 (da catalogo Gewiss). dove: c fattore di distribuzione della temperatura (ricavato da grafici riportati nella Norma CEI 17-43). La distribuzione caratteristica della sovratemperatura è fornita dalla figura Verifica delle proprietà dielettriche ❿ La tensione nominale di tenuta all impulso U imp è il valore di picco di un impulso di tensione di forma e polarità determinate, che il circuito di un apparecchiatura può sopportare senza cedimento dell isolamento, secondo quanto specificato dai valori forniti dalla Norma CEI 17-13/1. Prova di tipo: quadri AS È una prova di tensione dove il costruttore ha dichiarato il valore di tensione nominale ❿ di tenuta all impulso U imp. Vanno effettuate le seguenti prove: Tensione applicata: 1. tra tutte le parti attive e le masse del quadro; 2. tra ciascun polo e tutti gli altri che, per questa prova, sono collegati alle masse del quadro. La prova deve essere eseguita con i valori di U riportati nelle tabelle 4, 5, sia per i circuiti di potenza sia ausiliari separati o meno dai primi con trasformatore; la tensione, di forma sinusoidale tra 45 Hz e 62 Hz non deve superare il 50% dei valori forniti nelle tabelle e deve essere mantenuta per 5 s.

5 Tenuta degli involucri isolanti, verificata applicando la U 1,5 volte i valori indicati in tabella 4, tra un foglio metallico collegato all esterno dell involucro, al di sopra delle aperture e delle giunzioni, e le parti attive collegate alle masse situate all interno dell involucro presso le aperture e le giunzioni. Tenuta dielettrica delle manopole isolanti, verificata applicando una U 1,5 volte i valori indicati in tabella 4, tra le parti attive e un foglio metallico avvolto sulla manopola; per la prova il telaio non deve essere collegato a terra o ad altro circuito. Per l esecuzione della prova si usa uno strumento multifunzione (vedi Scheda 63) oppure una valigia multifunzione (vedi Scheda A33). La prova è considerata superata se non vi sono state né perforazioni né scariche superficiali. Tab. 4. Valori per la prova di tensione applicata su circuiti di potenza e ausiliari direttamente collegati tra loro in relazione alla tensione nominale d isolamento U i del quadro (da Norma CEI 17-13/1). Tensione nominale d isolamento U i (tra le fasi) [V] Tensione di prova dielettrica (in AC) [U eff r.m.s.] U i U i U i U i U i U i 1500 (valore valido solo per DC) Tab. 5. Valori per la prova di tensione applicata su circuiti ausiliari non direttamente collegati tra loro in relazione alla tensione nominale d isolamento U i del quadro (da Norma CEI 17-13/1). Tensione nominale d isolamento U i (tra le fasi) [V] Tensione di prova dielettrica (in AC) [U eff r.m.s.] U i U i U i 60 2 U i 2500 (minimo V) Sui quadri dove il costruttore non ha dichiarato il valore di tensione nominale di tenuta all impulso U imp va effettuata la prova di tensione relativa con i valori come da tabella 6, applicata tra:

6 ogni parte attiva (compresi i circuiti ausiliari collegati direttamente a quelli di potenza); ogni polo del circuito principale e gli altri poli; ogni circuito ausiliario non collegato ai circuiti di potenza e: i circuiti di potenza, altri circuiti, le masse, l involucro e la base di montaggio. 1,2 L impulso di U di µs deve essere applicato tre volte per 50 ciascuna polarità a intervalli di 1 s e la U può essere in AC o DC: nel primo caso va applicata per tre cicli della sinusoide, nel secondo per 10 ms per ciascuna polarità. Il risultato è positivo se non si sono verificate scariche distruttive con cedimento degli isolanti, o con scariche in aria e superficiali. Prova individuale: quadri AS È applicata a cura dell installatore ed è simile a quella già descritta. Lo strumento usato deve fornire una f Hz e mantenerla per ogni valore di I di dispersione. Se il costruttore non fornisce la U imp, il quadro deve essere provato per applicazione di tensione. Se i circuiti hanno già subito la prova dielettrica di tipo, la U da applicare è ridotta dell 85% dei valori indicati nelle tabelle 4 e 5. Per la prova i dispositivi di manovra e protezione devono essere chiusi oppure la U di prova deve essere applicata a tutte le parti del circuito e tra queste e il telaio del quadro. Tutto l equipaggiamento elettrico del quadro deve essere collegato ad eccezione di quei circuiti progettati per tensioni minori. Devono essere scollegati, invece, gli apparecchi che possono provocare passaggi pericolosi di I dovute a collegamenti comuni a massa (TA, TV, strumenti di misura). La prova si inizia con una U che non deve superare il 50% dei valori di tabella e Tab. 6. Tensione di tenuta dielettrica per prove a impulso (da Norma CEI 17-13/1). Tensione nominale di tenuta a impulso U imp [kv] Livello mare Tensioni di prova e altitudini corrispondenti U 1,2/50 AC (valore di picco) e DC [kv] 200 m 500 m 1000 m 2000 m Livello mare Valore efficace AC [kv] 200 m 500 m 1000 m 2000 m 0,33 0,36 0,36 0,35 0,34 0,33 0,25 0,25 0,25 0,25 0,23 0,5 0,54 0,54 0,53 0,52 0,50 0,38 0,38 0,38 0,37 0,36 0,8 0,95 0,90 0,90 0,85 0,80 0,67 0,64 0,64 0,60 0,57 1,5 1,80 1,70 1,70 1,60 1,50 1,30 1,20 1,20 1,10 1,06 2,5 2,90 2,80 2,80 2,70 2,50 2,10 2,00 2,00 1,90 1,77 4 4,90 4,80 4,70 4,40 4,00 3,50 3,40 3,30 3,10 2,83 6 7,40 7,20 7,00 6,70 6,00 5,30 5,10 5,00 4,75 4,24 8 9,80 9,60 9,30 9,00 8,00 7,00 6,80 6,60 6,40 5, ,80 14,50 14,00 13,30 12,00 10,50 10,30 10,00 9,50 8,48

7 va aumentata fino al valore pieno in pochi secondi, mantenuto per 1 s ed è superata se non si sono verificate perforazioni o scariche superficiali. Se il costruttore invece fornisce la U imp anche le prove dielettriche individuali devono essere conformi a quelle di tenuta alla U di impulso. La U non deve essere inferiore al 30% della U imp nominale (senza correzione dell altitudine), o al doppio della U isolamento, in caso questo valore sia maggiore del precedente 30% di U imp. La procedura di prova e simile a 1,2 quella per la prova di tipo U ( µs applicato tre volte per 50 ciascuna polarità ad intervalli di 1 s). Non è necessario eseguire queste prove sui quadri ANS la cui resistenza d isolamento è stata verificata (vedi successivamente). 5. Misura della resistenza d isolamento Prova di tipo e individuale: quadri ANS È indicata per i quadri che non sono stati sottoposti alle prove di tensione applicata (prove dielettriche). Per la misura si può usare una valigia multifunzione (vedi Scheda A32): i puntali dello strumento sono collegati tra i conduttori attivi e la massa (fig. 2). Per la prova occorre scollegare i circuiti progettati per tensioni minori e quelli che durante la prova potrebbero assorbire una I che potrebbe danneggiarli. La U di prova è di 500 V DC e il valore minimo di resistenza d isolamento R iso è Ω per ogni volt di tensione nominale U 0 verso terra dei circuiti provati. Esempio 1 In un quadro alimentato a 230/400 V la R iso risulta: R iso U kω quindi, su un carico di 230 kω, con U 500 V, lo strumento deve far circolare una corrente: I 500 2,17 ma Fig. 2. Schema applicativo per la misura della resistenza d isolamento R iso su un quadro ANS con valigia multifunzione (da fascicolo tecnico HT ITALIA).

8 6. Verifica della tenuta al corto circuito Prova di tipo: quadri AS La tenuta al c.to c.to fornisce la resistenza del quadro alle sollecitazioni termiche ed elettrodinamiche dovute alla I di corto circuito. Per le modalità di esecuzione della prova si fa riferimento allo schema di flusso di figura 3; viceversa la tabella 7 specifica i casi in cui non è necessaria la verifica. I risultati da ottenere sono in sintesi: Fig. 3. Schema di flusso che riproduce le situazioni riscontrabili e le tecniche adottate dal costruttore per la prova di tenuta al corto circuito come previste dalla Norma CEI 17-13/1. i conduttori non devono presentare deformazioni inaccettabili; l isolamento dei cavi e dei supporti isolanti non deve essere deteriorato; i cavi non devono essere sconnessi dai terminali d uscita e presentare allentamenti di serraggio; è ammessa una deformazione dell involucro purché non sia compromesso il grado di protezione e le distanze di isolamento non siano ridotte a valori inferiori a quelle fissate; l eventuale strumento rivelatore non indichi una I di guasto. Prova di tipo: quadri ANS La tenuta al c.to c.to può essere calcolata per estrapolazione partendo da risultati ottenuti da una prova di tipo attuata su quadri similari.

9 Tab. 7. Casi per i quali non è prevista la prova di tenuta al corto circuito (da Norma CEI 17-13/1). 1. Quadro con corrente di corto circuito I cc 10 ka o corrente nominale di breve durata. 2. Quadro protetto da limitatore con corrente di picco I pk 17 ka in corrispondenza della I cc presunta massima ammissibile ai terminali di entrata del quadro. 3. Circuiti ausiliari alimentati da trasformatore con S 10 kva, con U secondaria 110 V; oppure S 1,6 kva con U secondaria 110 V. In entrambi i casi la U cc 4%. 4. Parti del quadro (sbarre, apparecchi di protezioni e manovra, connessioni ecc.), già sottoposte a prove di tipo valevoli per le condizioni in cui si trovano a operare nel quadro. 7. Verifica della efficienza del circuito di protezione Prova di tipo e individuale: quadri AS e ANS La verifica si attua con esame a vista oppure, se necessario, con misura della resistenza dei conduttori di protezione ed equipotenziali del quadro, il cui risultato deve essere 0,1 Ω. 8. Verifica della tenuta al corto circuito del circuito di protezione Prova di tipo e individuale: quadri AS e ANS Una sorgente di prova monofase deve essere connessa tra l entrata di una fase e l entrata del conduttore di protezione; se il quadro ha quest ultimo separato, deve essere scelto il conduttore di fase più vicino. Per ogni tipo di unità d uscita occorre eseguire un apposita prova, realizzando con bulloni un corto circuito tra la fase d uscita e il corrispondente terminale del conduttore di protezione. Ogni unità d uscita sottoposta a prova deve possedere un dispositivo di protezione, compresi tra quelli previsti per detta unità, che lasci passare il massimo valore della I pk e dell I 2 t. La prova può essere eseguita col dispositivo all esterno del quadro che deve essere isolato da terra. La tensione di prova deve essere uguale al valore monofase della U n di impiego e la I cc presunta utilizzata deve essere il 60% della I cc presunta della prova di resistenza al c.to c.to trifase del quadro. Tutte le altre condizioni devono essere analoghe a quelle per la prova di tenuta al c.to c.to. La prova è valida se la continuità e la tenuta al c.to c.to del conduttore di protezione rimane come nella condizione iniziale. 9. Verifica delle distanze di isolamento in aria e superficiali (A), funzionamento meccanico (B) e grado di protezione (C) Prova di tipo: quadri AS e ANS (A) Gli apparecchi del quadro devono avere distanze conformi a quelle specificate nelle prescrizioni a essi relative e devono restare inalterate nelle condizioni normali di servizio. (B) I dispositivi che non abbiano

10 subito prove specifiche di funzionamento meccanico devono subirle a montaggio avvenuto; la prova comprende 50 cicli di manovra (es. aprichiudi) ed è positiva se il funzionamento non è compromesso. (C) Il grado di protezione (IP) dei quadri deve essere provato secondo le indicazioni della Norma CEI Verifica della compatibilità elettromagnetica (EMC) ❿ L immunità riguarda la capacità di apparecchiature di funzionare correttamente in presenza di campi elettromagnetici esterni; l emissione riguarda il contenimento dei disturbi generati dalle stesse. Prova di tipo: quadri AS e ANS Nessuna prova di immunità ❿ o emissione è richiesta sui quadri che soddisfino le seguenti condizioni (approccio modulare): i componenti (tutti) siano conformi alle norme EMC di prodotto o generiche in relazione al tipo di ambiente specificato; il montaggio e cablaggio del quadro sia effettuato secondo le indicazioni fornite dai fabbricanti dei componenti; i quadri incorporino solo componenti elettromeccanici. Negli altri casi la verifica dell immunità deve essere conforme ai valori della tabella 8. Tab. 8. Livello di severità per le prove di immunità EMC secondo la Norma CEI 17-13/1. Tipo di prova 1,2/50 µs 8/20 µs sovratensioni impulsive (IEC ); transitori/treni veloci (IEC ); campo elettromagnetico (IEC ); scariche elettrostatiche (IEC ). 8 kv/scariche in aria Livello di severità 2 kv (tra fase e terra) 1 kv (tra fase e fase) 2 kv 10 V/m 8 kv/scariche in aria I limiti di emissione devono essere verificati secondo le norme CISPR (International Special Committee on Radio Interference; dette norme confluiranno in quelle EN): CISPR 11 classe B per ambiente 1; CISPR 11 classe A per ambiente Ispezione del quadro Prova individuale: quadri AS e ANS Si deve verificare: l efficacia degli organi di manovra e interblocchi meccanici, la sistemazione ordinata e corretta dei cavi con siglatura conforme agli schemi, la congruità circuitale rispetto agli schemi, il grado IP e il rispetto delle distanze minime superficiali in aria, la qualità delle connessioni. A seconda della complessità del quadro può essere necessaria una prova di funzionamento elettrico per verificare interblocchi, consensi ecc.

11 A35 Prove sui quadri elettrici per uso domestico e similare 1. Premesse La Norma di riferimento per queste prove è la CEI Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare. I quadri devono essere: adatti a essere usati a temperatura ambiente a 25 o C (eccezionalmente può raggiungere i 35 o C); destinati all uso in AC con U n 440 V; con I n in entrata 125 A; destinati a incorporare apparecchi di manovra e protezione con I n 125 A; con I cc presunta 10 ka o protetti con dispositivi limitatori con I di picco non eccedente 17 ka. Inoltre la stessa norma distingue due tipologie di quadri per l effettuazione delle prove: quadri con I n monofase 32 A prove da effettuare: 1. controllo visivo dei dati di targa e della conformità del quadro a schemi e dati tecnici; 2. verifica del cablaggio del funzionamento meccanico ed elettrico. quadri con I n in entrata 125 A prove da effettuare: a. controllo visivo dei dati di targa e della conformità del quadro a schemi e dati tecnici; b. verifica dei limiti di sovratemperatura con calcolo della potenza dissipata; c. verifica della resistenza d isolamento; d. verifica dell efficienza del circuito di protezione; e. verifica del cablaggio e del funzionamento meccanico ed elettrico. Per i quadri che incorporano componenti elettrici e/o elettronici che emettono e/o che non sono immuni dai disturbi elettromagnetici, occorre eseguire una serie di prove nei riguardi della EMC (immunità ed emissione), similmente a quanto già esposto nella Scheda A34, paragrafo 10. I limiti di emissione, invece, devono essere verificati in relazione alla condizione ambientale d installazione del quadro come da Norma EN Verifica dei punti 1., 2., a., c., d., e., Per i punti 1., 2., e. il significato è immediato; per il punto c. si fa riferimento alla Scheda A34, paragrafo 5 e per il punto d. si fa riferimento alla Scheda A34, paragrafo 7, già esposti. 4

12 A35 Prove sui quadri elettrici per uso domestico e similare 3. Verifica dei limiti di sovratemperatura con calcolo della potenza dissipata La potenza totale dissipata nel quadro P tot è pari alla sommatoria: P tot P dp 0,2P dp P au [W] dove: P dp somma della P dissipata dai dispositivi di manovra e protezione aumentata del 20% (0,2) per tener conto di altri dispositivi; P au potenza dissipata da trasformatori, lampade di segnalazione ecc. La P dp deve tener conto del fattore di utilizzazione K e e del fattore di contemporaneità K. Per i circuiti di entrata K e è stato assunto pari a 0,85 (determinato sperimentalmente mediante prove termiche); se la corrente in uscita I nu è inferiore a 0,85 volte la corrente nominale dei dispositivi di manovra e protezione I n, in luogo di K e si può utilizzare, per la verifica, il valore dato dal rapporto: I nu I n In mancanza di informazioni delle correnti in uscita dei circuiti del quadro per il fattore di contemporaneità K si può fare ricorso ai seguenti valori (tab. 1). Tab. 1. Valori del fattore di contemporaneità K per la verifica della potenza dissipata nei quadri. Numero circuiti principali Fattore di contemporaneità (K) 2 e 3 0,8 4 e 5 0,7 da 6 a 9 compresi 0,6 10 e più 0,5 Il valore della potenza totale deve risultare inferiore alla potenza dissipabile dall involucro P inv fornita dal costruttore del medesimo: P tot P inv

Capitolo 5 Quadri elettrici

Capitolo 5 Quadri elettrici Capitolo 5 Quadri elettrici (5.1) Quadri, Leggi e Norme La legge 46/90, obbliga l installatore a redigere la dichiarazione di conformità relativamente ai lavori svolti. Allegati a tale dichiarazione devono

Dettagli

Norma 17-13. Generalità

Norma 17-13. Generalità QUADRI ELETTRICI Generalità Norma 17-13 I quadri elettrici, sono da considerare componenti dell impianto. Essi devono rispondere alla Norma CEI 17-13, che riporta le prescrizioni generali e distingue:

Dettagli

LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE

LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE Torino 21-23 marzo 2006 ABAG SRL http:// www.abag.it 1 CONSIDERAZIONI GENERALI E DEFINIZIONI cos'è la marcatura ce chi ne va soggetto e quali direttive occorre

Dettagli

Product note Migrazione da Emax ad Emax 2 mantenendo la certificazione in base alle norme serie IEC 61439 per i quadri di bassa tensione

Product note Migrazione da Emax ad Emax 2 mantenendo la certificazione in base alle norme serie IEC 61439 per i quadri di bassa tensione Product note Migrazione da Emax ad Emax 2 mantenendo la certificazione in base alle norme serie IEC 61439 per i quadri di bassa tensione Generalità SACE Emax 2 è il nuovo interruttore aperto di ABB SACE

Dettagli

Nuova normativa EN 61439-1 per i quadri elettrici di bassa tensione

Nuova normativa EN 61439-1 per i quadri elettrici di bassa tensione per i quadri elettrici di bassa tensione Pubblicato il: 28/02/2005 Aggiornato al: 28/02/2005 di Gianfranco Ceresini Sta per terminare la stagione dei quadri AS e ANS che ha caratterizzato l'ultimo decennio.

Dettagli

CEI EN 60204-1. Prove di verifica dell equipaggiamento elettrico T.R. 000 XX/YY/ZZZZ

CEI EN 60204-1. Prove di verifica dell equipaggiamento elettrico T.R. 000 XX/YY/ZZZZ Azienda TEST REPORT T.R. 000 XX/YY/ZZZZ Prove di verifica dell equipaggiamento elettrico :2006 Sicurezza del macchinario Equipaggiamento elettrico delle macchine Parte 1: Regole generali Il Verificatore:

Dettagli

Una Norma al mese. Rubrica di aggiornamento normativo. a cura di Antonello Greco

Una Norma al mese. Rubrica di aggiornamento normativo. a cura di Antonello Greco Una Norma al mese Rubrica di aggiornamento normativo a cura di Antonello Greco Questo mese vorrei parlarvi della Guida CEI 121-5:2015-07 dedicata alla normativa applicabile ai quadri elettrici di bassa

Dettagli

QUADRI ELETTRICI DI BASSA TENSIONE

QUADRI ELETTRICI DI BASSA TENSIONE -VI/1- CAPITOLO VI QUADRI ELETTRICI DI BASSA TENONE 1. Generalità Un quadro elettrico è da considerare un componente dell'impianto, come ad esempio un cavo, che basa la sua qualità sulla prova sperimentale

Dettagli

Quadri elettrici. Quadri per uso Industriale

Quadri elettrici. Quadri per uso Industriale Quadri elettrici Quadri per uso Industriale I quadri elettrici, erano soggetti alla Norma CEI 17-13, che riporta le prescrizioni generali e distingue: AS Apparecchiatura costruita in serie: ovvero apparecchiatura

Dettagli

Relazione Tecnica Progetto dell Impianto Elettrico

Relazione Tecnica Progetto dell Impianto Elettrico Relazione Tecnica Progetto dell Impianto Elettrico Rotatoria ingresso cittadella universitaria Premessa: La presente relazione tecnica è finalizzata ad indicare la caratteristiche dei principali componenti

Dettagli

REGIONE VENETO PROVINCIA DI TREVISO COMUNE DI FOLLINA

REGIONE VENETO PROVINCIA DI TREVISO COMUNE DI FOLLINA REGIONE VENETO PROVINCIA DI TREVISO COMUNE DI FOLLINA IMPIANTO FOTOVOLTAICO SU COPERTURA EX SCUOLA DI VALMARENO PROGETTO PRELIMINARE DEFINITIVO 10) CALCOLO PRELIMINARE DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI

Dettagli

Sistemi di protezione e coordinamento negli impianti elettrici di BT

Sistemi di protezione e coordinamento negli impianti elettrici di BT VENETO Sistemi di protezione e coordinamento negli impianti elettrici di BT Relatore: Ing. Raoul Bedin Interruttore automatico Le funzioni fondamentali sono quelle di sezionamento e protezione di una rete

Dettagli

Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI

Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica (Seconda parte) Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI Concluso l esame a vista, secondo quanto

Dettagli

REGIONE VENETO PROVINCIA DI TREVISO COMUNE DI MASER

REGIONE VENETO PROVINCIA DI TREVISO COMUNE DI MASER REGIONE VENETO PROVINCIA DI TREVISO COMUNE DI MASER IMPIANTO FOTOVOLTAICO SU COPERTURA SCUOLA E PALESTRA COMUNALE, VIA MOTTE N 43 PROGETTO PRELIMINARE DEFINITIVO 9) CALCOLO PRELIMINARE DELLE STRUTTURE

Dettagli

SPECIFICA TECNICA DI FORNITURA. PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI STAND-ALONE DI POTENZA NOMINALE NON SUPERIORE A 20 kw

SPECIFICA TECNICA DI FORNITURA. PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI STAND-ALONE DI POTENZA NOMINALE NON SUPERIORE A 20 kw ALLEGATO A2 SPECIFICA TECNICA DI FORNITURA PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI STAND-ALONE DI POTENZA NOMINALE NON SUPERIORE A 20 kw SCOPO Lo scopo della presente specifica è quello di fornire

Dettagli

VERIFICA E CONTROLLO DEGLI IMPIANTI NEI LOCALI AD USO MEDICO. RELATORI: Dr. Nicola CARRIERO Dr. Carmineraffaele ROSELLI

VERIFICA E CONTROLLO DEGLI IMPIANTI NEI LOCALI AD USO MEDICO. RELATORI: Dr. Nicola CARRIERO Dr. Carmineraffaele ROSELLI VERIFICA E CONTROLLO DEGLI IMPIANTI NEI LOCALI AD USO MEDICO RELATORI: Dr. Nicola CARRIERO Dr. Carmineraffaele ROSELLI OGGETTO E SCOPO DELLE VERIFICHE Per verifica si intende l insieme delle operazioni

Dettagli

Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4

Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 Relazione di calcolo illuminotecnico Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 PREMESSA Oggetto del seguente lavoro è il calcolo illuminotecnico da effettuarsi nel

Dettagli

SPD: che cosa sono e quando devono essere usati

SPD: che cosa sono e quando devono essere usati Antonello Greco Gli SPD, o limitatori di sovratensione, costituiscono la principale misura di protezione contro le sovratensioni. La loro installazione può essere necessaria per ridurre i rischi di perdita

Dettagli

CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE

CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE Cabtrasf_parte_prima 1 di 8 CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE parte prima Una cabina elettrica è il complesso di conduttori, apparecchiature e macchine atto a eseguire almeno una delle seguenti funzioni:

Dettagli

L equipaggiamento elettrico delle macchine

L equipaggiamento elettrico delle macchine L equipaggiamento elettrico delle macchine Convegno La normativa macchine: obblighi e responsabilità 4 giugno 05 Ing. Emilio Giovannini Per. Ind. Franco Ricci U.F. Prevenzione e Sicurezza Verifiche Periodiche

Dettagli

SAFETY SERVICE VERIFICHE ELETTRICHE AZIENDA: DATA: OGGETTO: Referenti: TRASMESSO IN DATA:

SAFETY SERVICE VERIFICHE ELETTRICHE AZIENDA: DATA: OGGETTO: Referenti: TRASMESSO IN DATA: SAFETY SERVICE VERIFICHE ELETTRICHE AZIENDA: DATA: OGGETTO: Referenti: TRASMESSO IN DATA: Indice 1 Introduzione 3 1.1 Prova di continuità del circuito di protezione 3 1.2 Resistenza di isolamento 5 1.3

Dettagli

GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO

GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO La presente guida mette in risalto solo alcuni punti salienti estrapolati dalla specifica norma UNI 9795 con l

Dettagli

MANUALE D USO PER TRASFORMATORI DI TENSIONE PER MISURA IN MEDIA TENSIONE

MANUALE D USO PER TRASFORMATORI DI TENSIONE PER MISURA IN MEDIA TENSIONE MANUALE D USO PER TRASFORMATORI DI PER MISURA IN MEDIA F.T.M. S.r.l. Fabbrica trasformatori di misura Via Po, 3 20090 Opera MI - Italia Tel : +39 (0)2 576814 Fax : +39 (0)2 57605296 E-mail: info@ftmsrl.it

Dettagli

7.2 Controlli e prove

7.2 Controlli e prove 7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo

Dettagli

PDF created with pdffactory trial version www.pdffactory.com

PDF created with pdffactory trial version www.pdffactory.com 1 INTRODUZIONE La Norma CEI 64-8/6 tratta delle verifiche per gli impianti elettrici in BT. Le prove eseguibili sono in ordine sequenziale dirette a verificare e/o misurare: continuità dei conduttori di

Dettagli

Locali contenenti riscaldatori per saune Norme di installazione

Locali contenenti riscaldatori per saune Norme di installazione Protezione contro i contatti diretti e indiretti Interruzione automatica dell alimentazione mediante interruttore differenziale con I dn non superiore a 30 ma. Norma CEI 64-8 sezione 703 - Art. 703.412.5

Dettagli

Premessa 1. CARATTERISTICHE GENERALI DI PROGETTO. - Sistema di fornitura: corrente alternata trifase frequenza nominale pari a 50 Hz

Premessa 1. CARATTERISTICHE GENERALI DI PROGETTO. - Sistema di fornitura: corrente alternata trifase frequenza nominale pari a 50 Hz Premessa L impianto in questione è relativo ad un progetto per la realizzazione di un campo polivalente coperto e di un immobile adibito a spogliatoio presso la zona PIP. La documentazione di progetto

Dettagli

RELAZIONE TECNICA IMPIANTO ELETTRICO

RELAZIONE TECNICA IMPIANTO ELETTRICO RELAZIONE TECNICA IMPIANTO ELETTRICO (Decreto n. 37 del 22 Gennaio 2008) Pagina 1 di 9 INDICE 1. OGGETTO...3 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO...3 3. DESCRIZIONE LAVORO....4 3.1.ALIMENTAZIONE IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE

Dettagli

Normative sulla Tenuta dei Serramenti ad Aria, Acqua e Vento

Normative sulla Tenuta dei Serramenti ad Aria, Acqua e Vento UNI EN 12208 La tenuta all acqua di un serramento, descrive la sua capacità di essere impermeabile sotto l azione di pioggia battente e in presenza di una determinata velocità del vento. La norma, la UNI

Dettagli

Sistemi elettrici secondo la tensione ed il loro modo di collegamento a terra. Sistemi elettrici e messa a terra -- Programma LEONARDO

Sistemi elettrici secondo la tensione ed il loro modo di collegamento a terra. Sistemi elettrici e messa a terra -- Programma LEONARDO Sistemi elettrici secondo la tensione ed il loro modo di collegamento a terra Classificazione dei sistemi in categorie secondo la loro tensione nominale In relazione alla loro tensione nominale i sistemi

Dettagli

Impianto di controllo automatico ZTL Comune di Como. Relazione tecnica di calcolo impianto elettrico SOMMARIO

Impianto di controllo automatico ZTL Comune di Como. Relazione tecnica di calcolo impianto elettrico SOMMARIO SOMMARIO 1. Finalità... 2 2. Dati del sistema di distribuzione e di utilizzazione dell energia elettrica... 2 3. Misure di protezione dai contatti diretti... 2 4. Misure di protezione dai contatti indiretti...

Dettagli

COMUNE DI VITTORIO VENETO (TV)

COMUNE DI VITTORIO VENETO (TV) COMUNE DI VITTORIO VENETO (TV) AREA POLITICHE DELLE INFRASTRUTTURE IMPIANTO FOTOVOLTAICO IN ZONA INDUSTRIALE A SAN GIACOMO DI VEGLIA IN COMUNE DI VITTORIO VENETO (TV) 2. RELAZIONE TECNICA IMPIANTO ELETTRICO

Dettagli

Sistemi Elettrici }BT }AT

Sistemi Elettrici }BT }AT Sistemi Elettrici DEFINIZIONE (CEI 11-1) Si definisce SISTEMA ELETTRICO la parte di impianto elettrico costituita dai componenti elettrici aventi una determinata TENSIONE NOMINALE (d esercizio). Un sistema

Dettagli

Criteri di progettazione elettrica di impianti gridconnected

Criteri di progettazione elettrica di impianti gridconnected Criteri di progettazione elettrica di impianti gridconnected Per quanto attiene gli impianti connessi alla rete elettrica, vengono qui presentati i criteri di progettazione elettrica dei principali componenti,

Dettagli

Effetti fisiopatologici della corrente elettrica

Effetti fisiopatologici della corrente elettrica Sicurezza elettrica: Effetti fisiopatologici della corrente elettrica Effetti della corrente sul corpo umano folgorazione ed arco elettrico - Protezione dai contatti elettrici - Aspetti costruttivi degli

Dettagli

LOCALI ADIBITI AD USO MEDICO: ESAMI A VISTA, PROVE, VERIFICHE DA ESEGUIRE PRIMA DELLA MESSA IN FUNZIONE E VERIFICHE PERIODICHE

LOCALI ADIBITI AD USO MEDICO: ESAMI A VISTA, PROVE, VERIFICHE DA ESEGUIRE PRIMA DELLA MESSA IN FUNZIONE E VERIFICHE PERIODICHE LOCALI ADIBITI AD USO MEDICO: ESAMI A VISTA, PROVE, VERIFICHE DA ESEGUIRE PRIMA DELLA MESSA IN FUNZIONE E VERIFICHE PERIODICHE La norma CEI 64 8 per impianti elettrici utilizzatori prevede che prima di

Dettagli

Quadri elettrici e norme di riferimento

Quadri elettrici e norme di riferimento Quadri elettrici e norme di riferimento Nella realizzazione di un impianto di sicurezza, un attenzione particolare va posta al quadro elettrico, al quale fa capo l alimentazione dell impianto stesso. Innanzitutto,

Dettagli

Variatori di potenza per carichi elettrici, max 30 KW pausa/impulso 24 V AC

Variatori di potenza per carichi elettrici, max 30 KW pausa/impulso 24 V AC 4 936 Variatori di potenza per carichi elettrici, max 30 KW pausa/impulso 24 V AC SEA412 Impiego I variatori di potenza statica si utilizzano per il controllo delle resistenze elettriche negli impianti

Dettagli

I.T.I.S. Magistri Cumacini. Ricavare il valore di K del conduttore con la relativa unità di misura

I.T.I.S. Magistri Cumacini. Ricavare il valore di K del conduttore con la relativa unità di misura Classe Nome I.T.I.S. Magistri Cumacini Cognome Data ESERCIZIO 1 Un conduttore di un circuito trifase di sezione 4 mm 2 è interessato da una corrente di corto circuito di valore efficace 10 ka per un tempo

Dettagli

Le novità della Norma CEI 64-8

Le novità della Norma CEI 64-8 Le novità della Norma CEI 64-8 Giuseppe Bosisio Comitato Elettrotecnico Italiano 1 Le novità della Norma CEI 64-8 -COME CAMBIA - Parte 1- Oggetto, scopo e principi - fondamentali - Parte 2 Definizioni

Dettagli

Integrazione degli impianti fotovoltaici nella rete elettrica

Integrazione degli impianti fotovoltaici nella rete elettrica Integrazione degli impianti fotovoltaici nella rete elettrica G. Simioli Torna al programma Indice degli argomenti Considerazioni introduttive Quadro normativo - Norma CEI 11-20 Isola indesiderata - Prove

Dettagli

NORME EN 61936-1 (CEI 99-2) EN 50522 (CEI 99-3)

NORME EN 61936-1 (CEI 99-2) EN 50522 (CEI 99-3) NORME EN 61936-1 (CEI 99-2) EN 50522 (CEI 99-3) Le nuove norme CEI 99-2 e CEI 99-3 Dal 1 aprile 2011 sono in vigore in parallelo alla norma CEI 11-1: EN 61936-1 (CEI 99-2): Impianti elettrici a tensione

Dettagli

Dichiarazione di conformità per caldaie a carica manuale

Dichiarazione di conformità per caldaie a carica manuale Ufficio di contatto marchio di qualità: Moritz Dreher Neugasse 6 CH-8005 Zürich Tel.: +41 (0)44 250 88 16 Fax.: +41 (0)44 250 88 22 Email: dreher@holzenergie.ch Marchio di qualità Energia leg Svizzera

Dettagli

I locali da bagno e doccia

I locali da bagno e doccia I locali da bagno e doccia 1. Classificazione delle Zone In funzione della pericolosità, nei locali bagno e doccia (Norma 64-8 sez. 701) si possono individuare quattro zone (fig. 1) che influenzano i criteri

Dettagli

Milano, 24 aprile 2008 Prot. SC/gm/ n. 975/08 Lettera Circolare

Milano, 24 aprile 2008 Prot. SC/gm/ n. 975/08 Lettera Circolare Milano, 24 aprile 2008 Prot. SC/gm/ n. 975/08 Lettera Circolare Oggetto: Linee guida per le dichiarazioni di rispondenza degli impianti elettrici ed elettronici esistenti - ai sensi del DM 37/08 art. 7

Dettagli

CALCOLO ELETTRICO DELLE LINEE ELETTRICHE

CALCOLO ELETTRICO DELLE LINEE ELETTRICHE CALCOLO ELETTRICO DELLE LINEE ELETTRICHE Appunti a cura dell Ing. Stefano Usai Tutore del corso di ELETTROTECNICA per meccanici e chimici A. A. 2001/ 2002 e 2002/2003 Calcolo elettrico delle linee elettriche

Dettagli

Dott. Ing. Cesare Orsini Libero Professionista

Dott. Ing. Cesare Orsini Libero Professionista In genere si ricorre a forniture monofase nei cantieri di limitata potenza e gli scaglioni sono 1,5; 3; 4,5; 6 KW, mentre per cantieri più grandi si usano delle forniture trifase con potenze pari a 6;

Dettagli

MANUTENZIONE INVERTER LEONARDO

MANUTENZIONE INVERTER LEONARDO MANUTENZIONE INVERTER LEONARDO Indice 1 REGOLE E AVVERTENZE DI SICUREZZA... 3 2 DATI NOMINALI LEONARDO... 4 3 MANUTENZIONE... 5 3.1 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE... 6 3.1.1 Pulizia delle griglie di aerazione

Dettagli

Sistemi di Protezione e Coordinamento. Impianti Elettrici in BT. Qualunque linea elettrica è caratterizzata da tre caratteristiche principali:

Sistemi di Protezione e Coordinamento. Impianti Elettrici in BT. Qualunque linea elettrica è caratterizzata da tre caratteristiche principali: Sistemi di Protezione e Coordinamento Impianti Elettrici in BT Qualunque linea elettrica è caratterizzata da tre caratteristiche principali: 1. carico elettrico da alimentare; 2. protezione (interruttore

Dettagli

Impianti fotovoltaici connessi alla rete

Impianti fotovoltaici connessi alla rete Aspetti tecnici legati alla progettazione e realizzazione di impianti di generazione e alla loro connessione alla rete La Guida CEI 82-25: Guida alla realizzazione di sistemi di generazione fotovoltaica

Dettagli

ESTRATTO NORMA UNI CEI 11222

ESTRATTO NORMA UNI CEI 11222 ESTRATTO NORMA UNI CEI 11222 Art. 4 VERIFICHE PERIODICHE 4.1 Generalità Per l esecuzione delle verifiche periodiche deve essere resa disponibile la documentazione tecnica relativa all impianto, compresa

Dettagli

Interpretazione Normativa. Lavori elettrici sotto tensione - requisiti imprese autorizzate

Interpretazione Normativa. Lavori elettrici sotto tensione - requisiti imprese autorizzate Ti trovi in: CNA Interpreta / Ambiente e sicurezza / Sicurezza / Impianti elettro-termo-idraulici / Aspetti generali per Impianti elettro-termo-idraulici Torna all'elenco 15/7/2011 Lavori elettrici sotto

Dettagli

VERIFICA E COLLAUDO DELLE PROTEZIONI CONTRO I CONTATTI INDIRETTI NEGLI IMPIANTI ELETTRICI DEI SISTEMI TT BT

VERIFICA E COLLAUDO DELLE PROTEZIONI CONTRO I CONTATTI INDIRETTI NEGLI IMPIANTI ELETTRICI DEI SISTEMI TT BT Fonti: VERIFICHE E COLLAUDI DEGLI IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI AUTORE: LUCA LUSSORIO - EDITORE: GRAFILL- 2011 MANUALE D USO COMBITEST 2019 HT ITALIA 2004 VERIFICA E COLLAUDO DELLE PROTEZIONI CONTRO I

Dettagli

IMPIANTO ELETTRICO EDIFICIO AD USO RESIDENZIALE PER 14 ALLOGGI VIA MONTE SABOTINO - LECCO (LC)

IMPIANTO ELETTRICO EDIFICIO AD USO RESIDENZIALE PER 14 ALLOGGI VIA MONTE SABOTINO - LECCO (LC) Via Capolino, 29-23900 LECCO (LC) TEL. 0341/255032 FAX 0341/255591 Reg.Impr. LC-1997-12062 - P.IVA 02296990134 Lecco, 18 aprile 2012 ALER Azienda Lombarda Per L Edilizia Residenziale Via Caduti Lecchesi

Dettagli

Gamma BRUSHLESS CROUZET

Gamma BRUSHLESS CROUZET Gamma BRUSHLESS CROUZET - Presentazione La ITE Industrialtecnoelettrica Srl di Bologna (tel.5.386.6) presenta la nuova gamma Crouzet di micromotori brushless di elevata qualità con coppie da 6 e 85 mnm

Dettagli

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro.

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. PREMESSA: Anche intuitivamente dovrebbe a questo punto essere ormai chiaro

Dettagli

Nuove norme sulla protezione contro i fulmini

Nuove norme sulla protezione contro i fulmini Nuove norme sulla protezione contro i fulmini Pubblicato il: 31/05/2006 Aggiornato al: 31/05/2006 di Gianfranco Ceresini Nello scorso mese di aprile sono state pubblicate dal CEI le attese nuove norme

Dettagli

Il fusibile nella protezione contro le sovracorrenti in bassa tensione

Il fusibile nella protezione contro le sovracorrenti in bassa tensione Il fusibile nella protezione contro le sovracorrenti in bassa tensione di Saveri Gianluigi 1. Generalità Un apparecchiatura elettrica in condizioni di normale funzionamento (condizioni specificate dai

Dettagli

Si compongono di : Lato DC

Si compongono di : Lato DC Centralini di Campo precablati per DC e AC Monofase e Trifase Quadro di campo comprensivo di cablaggio lato DC e lato AC verso inverter e contatore ENEL. CENTRALINO ISL - CABUR DC Inverter Monofase / Trifase

Dettagli

SPECIFICA TECNICA APPARECCHIATURE PREFABBRICATE CON INVOLUCRO METALLICO IN MEDIA TENSIONE PER INTERNO ISOLATE IN ARIA SCOMPARTI PER CABINE SECONDARIE

SPECIFICA TECNICA APPARECCHIATURE PREFABBRICATE CON INVOLUCRO METALLICO IN MEDIA TENSIONE PER INTERNO ISOLATE IN ARIA SCOMPARTI PER CABINE SECONDARIE IMPIANTO ELETTRICO Progettazione e costruzione di elettrodotti, impianti di illuminazione stradale e sportiva, SCOMPARTO UTENTE Progettazione e costruzione di elettrodotti, impianti di illuminazione stradale

Dettagli

Protezione dai contatti indiretti

Protezione dai contatti indiretti Protezione dai contatti indiretti Se una persona entra in contatto contemporaneamente con due parti di un impianto a potenziale diverso si trova sottoposto ad una tensione che può essere pericolosa. l

Dettagli

Esercitazione N. 1 Misurazione di resistenza con metodo volt-amperometrico

Esercitazione N. 1 Misurazione di resistenza con metodo volt-amperometrico Esercitazione N. 1 Misurazione di resistenza con metodo volt-amperometrico 1.1 Lo schema di misurazione Le principali grandezze elettriche che caratterizzano un bipolo in corrente continua, quali per esempio

Dettagli

Ospedale dei SS. Cosma e Damiano REALIZZAZIONE CENTRALE FRIGORIFERA LABORATORIO ANALISI

Ospedale dei SS. Cosma e Damiano REALIZZAZIONE CENTRALE FRIGORIFERA LABORATORIO ANALISI Azienda USL n. 3 Pistoia P.IVA 01241740479 Area Funzionale Tecnica Settore Tecnico Distaccato della Z/D Valdinievole P.zza XX Settembre, 22 51017 Pescia (PT) Tel. 0572-460431 fax 0572/460433 Ospedale dei

Dettagli

Le Regole Tecniche per. e la nuova edizione della Guida CEI 82-25

Le Regole Tecniche per. e la nuova edizione della Guida CEI 82-25 Le Regole Tecniche per la Connessione alle reti e la nuova edizione della Guida CEI 82-25 Ing. Francesco Iannello Responsabile Tecnico ANIE/Energia Vicenza, 16 Dicembre 2010 Indice Connessione alle reti

Dettagli

Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici

Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici Per effettuare il monitoraggio degli impianti fotovoltaici è stato scelto il metodo di acquisizione dati proposto dal Dott. Ing. F. Spertino, Dott. Ing.

Dettagli

QUADRO ELETTRICO AUTOMATICO DI COMANDO E CONTROLLO PER GRUPPI ELETTROGENI

QUADRO ELETTRICO AUTOMATICO DI COMANDO E CONTROLLO PER GRUPPI ELETTROGENI QUADRO ELETTRICO AUTOMATICO DI COMANDO E CONTROLLO PER GRUPPI ELETTROGENI GENERALITA': Il quadro elettrico oggetto della presente specifica è destinato al comando e al controllo di gruppo elettrogeni automatici

Dettagli

Sistemi di distribuzione a MT e BT

Sistemi di distribuzione a MT e BT Sistemi di distribuzione a MT e BT La posizione ottima in cui porre la cabina di trasformazione coincide con il baricentro elettrico, che il punto in cui si pu supporre concentrata la potenza assorbita

Dettagli

Quadri BT CEI EN 60439-1 (CEI 17-13/1) CEI EN 60439-2 (CEI 17-13/2) CEI EN 60439-3 (CEI 17-13/3) CEI EN 60439-4 (CEI 17-13/4)

Quadri BT CEI EN 60439-1 (CEI 17-13/1) CEI EN 60439-2 (CEI 17-13/2) CEI EN 60439-3 (CEI 17-13/3) CEI EN 60439-4 (CEI 17-13/4) SITUAZIONE RMATIVA RME DI RIFERIMENTO CEI EN 60439-1 La situazione normativa, dopo anni di mutamenti (storico quello tra la prima e la seconda edizione della Norma CEI -13), ritocchi ed aggiustamenti,

Dettagli

Verifiche su impianti di Terra. Apparecchiature per la verifica degli impianti di messa a terra e modalità d uso

Verifiche su impianti di Terra. Apparecchiature per la verifica degli impianti di messa a terra e modalità d uso Apparecchiature per la verifica degli impianti di messa a terra e modalità d uso 1 Principale normativa inerente impianti di messa a terra Impianti elettrici CEI 99-2 (IEC EN 61936-1) CEI 99-3 (EN 50522)

Dettagli

RELAZIONE DI CALCOLO IMPIANTO ELETTRICO

RELAZIONE DI CALCOLO IMPIANTO ELETTRICO RELAZIONE DI CALCOLO IMPIANTO ELETTRICO File: Relazione tecnica Data 11-11-2009 1 INDICE RELAZIONE DI CALCOLO E CRITERI DI DIMENSIONAMENTO... 3 CRITERI DI PROGETTO... 3 CRITERI DI DIMENSIONAMENTO DELLE

Dettagli

Interventi di manutenzione ordinaria dello stabile di proprietà comunale sito in piazzale Zaccari. PROGETTO ESECUTIVO IMPIANTO ELETTRICO

Interventi di manutenzione ordinaria dello stabile di proprietà comunale sito in piazzale Zaccari. PROGETTO ESECUTIVO IMPIANTO ELETTRICO Ing. Fabio Gramagna Via V. Emanuele, 131-18012 Bordighera (IM) - Tel./Fax. 0184/26.32.01 fgramagna@gmail.com - fabio.gramagna@ingpec.eu Comune di Bordighera Provincia di Imperia Interventi di manutenzione

Dettagli

SPECIFICA TECNICA DI FORNITURA PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI CONNESSI ALLA RETE DI POTENZA NOMINALE COMPRESA TRA 1 E 20 kwp

SPECIFICA TECNICA DI FORNITURA PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI CONNESSI ALLA RETE DI POTENZA NOMINALE COMPRESA TRA 1 E 20 kwp SPECIFICA TECNICA DI FORNITURA PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI CONNESSI ALLA RETE DI POTENZA NOMINALE COMPRESA TRA 1 E 20 kwp SCOPO Lo scopo della presente specifica è quello di fornire le

Dettagli

PROGETTO IMPIANTO ELETTRICO

PROGETTO IMPIANTO ELETTRICO PROGETTO IMPIANTO ELETTRICO RELAZIONE TECNICA SU CONSISTENZA E TIPOLOGIA Progetto: Progetto1 Descrizione: Impianto 1 Committente: Mario Rossi Ubicazione: Barletta Progettista: Ing. Franco verdi Data: 18/02/2012

Dettagli

Il neutro, un conduttore molto "attivo" (3)

Il neutro, un conduttore molto attivo (3) 1 Il neutro, un conduttore molto "attivo" (3) 3. I sistemi elettrici in relazione al modo di collegamento a terra del neutro e delle masse In funzione della messa a terra del neutro e delle masse, un sistema

Dettagli

ALL. 6 SPECIFICA TECNICA RELATIVA AGLI IMPIANTI ELETTRICI DI ALIMENTAZIONE PER OSPITALITA DI ENTI ESTERNI

ALL. 6 SPECIFICA TECNICA RELATIVA AGLI IMPIANTI ELETTRICI DI ALIMENTAZIONE PER OSPITALITA DI ENTI ESTERNI ALL. 6 SPECIFICA TECNICA RELATIVA AGLI IMPIANTI ELETTRICI DI ALIMENTAZIONE PER OSPITALITA DI ENTI ESTERNI RW/I/I/24871 Roma, 5 settembre 2002 Revisioni: Autore Revisione Data revisione Numero Revisione

Dettagli

PERICOLI DERIVANTI DALLA CORRENTE ELETTRICA

PERICOLI DERIVANTI DALLA CORRENTE ELETTRICA PERICOLI DERIVANTI DALLA CORRENTE ELETTRICA CONTATTI DIRETTI contatti con elementi attivi dell impianto elettrico che normalmente sono in tensione CONTATTI INDIRETTI contatti con masse che possono trovarsi

Dettagli

Visione d insieme DOMANDE E RISPOSTE SULL UNITÀ

Visione d insieme DOMANDE E RISPOSTE SULL UNITÀ Visione d insieme DOMANDE E RISPOSTE SULL UNITÀ Che cos è la corrente elettrica? Nei conduttori metallici la corrente è un flusso di elettroni. L intensità della corrente è il rapporto tra la quantità

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA

LA CORRENTE ELETTRICA L CORRENTE ELETTRIC H P h Prima che si raggiunga l equilibrio c è un intervallo di tempo dove il livello del fluido non è uguale. Il verso del movimento del fluido va dal vaso a livello maggiore () verso

Dettagli

P od o u d z u io i n o e n e d e d l e l l a l a c o c r o ren e t n e e a l a t l er e na n t a a alternatori. gruppi elettrogeni

P od o u d z u io i n o e n e d e d l e l l a l a c o c r o ren e t n e e a l a t l er e na n t a a alternatori. gruppi elettrogeni Produzione della corrente alternata La generazione di corrente alternata viene ottenuta con macchine elettriche dette alternatori. Per piccole potenze si usano i gruppi elettrogeni. Nelle centrali elettriche

Dettagli

Interruttore automatico

Interruttore automatico Interruttore automatico Dimensionamento degli interruttori automatici adeguati per inverter soggetti ai fattori di influenza specifici degli impianti FV Contenuto La scelta dell interruttore automatico

Dettagli

L installazione delle insegne luminose e delle lampade a scarica con tensione superiore a 1 kv

L installazione delle insegne luminose e delle lampade a scarica con tensione superiore a 1 kv 1 L installazione delle insegne luminose e delle lampade a scarica con tensione superiore a 1 kv La Norma CEI EN 50107 ( entrata in vigore nel settembre del 1999 e classificata come 34-86) fornisce i criteri

Dettagli

IMPIANTI DI TERRA Appunti a cura dell Ing. Emanuela Pazzola Tutore del corso di Elettrotecnica per meccanici, chimici e biomedici A.A.

IMPIANTI DI TERRA Appunti a cura dell Ing. Emanuela Pazzola Tutore del corso di Elettrotecnica per meccanici, chimici e biomedici A.A. IMPIANTI DI TERRA Appunti a cura dell Ing. Emanuela Pazzola Tutore del corso di Elettrotecnica per meccanici, chimici e biomedici A.A. 2005/2006 Facoltà d Ingegneria dell Università degli Studi di Cagliari

Dettagli

CARICA BATTERIA 12PRO24 (12 Amp 24Vdc)

CARICA BATTERIA 12PRO24 (12 Amp 24Vdc) CARICA BATTERIA 12PRO24 (12 Amp 24Vdc) - CARICA BATTERIA AUTOMATICO - - CORRENTE LIMITATA - - DUE LIVELLI DI TENSIONE DI CARICA - - CARICA RAPIDA DA ESTERNO - - TEMPO FORMAZIONE CARICA - - RELE ALLARME

Dettagli

Morsetti a perforazione di isolante 8WH3

Morsetti a perforazione di isolante 8WH3 87 Introduzione 90 Morsetti passanti 8WH 94 Morsetti doppi 8WH 9 Morsetti con sezionatore a coltello 8WH Introduzione Caratteristiche generali Tecnica di connessione Pagina Caratteristiche Morsetti passanti

Dettagli

DIMENSIONAMENTO DEI CAVI

DIMENSIONAMENTO DEI CAVI FEDELE ing. Domenico Antonio PROGETTAZIONE DI IMPIANTI Viale Barlaam da Seminara, 16/D 88100 CATANZARO E-mail: mimmofed@alice.it PEC: domenicoantonio.fedele@ingpec.eu Web: www.ingfedele.it Dispense e appunti

Dettagli

18.01. 1 NO 10 A Installazione da interno Particolarmente indicato per il fissaggio a parete 230/230 230/230 2300 2300 350 350 CFL W

18.01. 1 NO 10 A Installazione da interno Particolarmente indicato per il fissaggio a parete 230/230 230/230 2300 2300 350 350 CFL W Serie 18 - Rilevatore di movimento 10 A SERIE 18 Caratteristiche Rilevatore di movimento a infrarossi Dimensioni ridotte Dotato di sensore crepuscolare e tempo di ritardo Utilizzabile in qualsiasi posizione

Dettagli

Rilevatore di condensa

Rilevatore di condensa 1 542 1542P01 1542P02 Rilevatore di condensa Il rilevatore di condensa è utilizzato per evitare danni a causa della presenza di condensa sulle tubazioni e il è adatto per travi refrigeranti e negli impianti

Dettagli

La Tecnologia in Sala Operatoria: dalla fase di progettazione agli aspetti gestionali

La Tecnologia in Sala Operatoria: dalla fase di progettazione agli aspetti gestionali Seminario di Ingegneria Clinica 2013 La Tecnologia in Sala Operatoria: dalla fase di progettazione agli aspetti gestionali Con il Patrocinio di Cagliari, Facoltà di Ingegneria Aula V 14 Giugno 2013 ore

Dettagli

Correnti di corto circuito

Correnti di corto circuito Correnti di corto circuito Definizioni Cortocircuito: - Contatto accidentale o intenzionale, di resistenza o impedenza relativamente basse, tra due o più punti a diversa tensione di un circuito. (VEI 151-03-41).

Dettagli

IL TRASFORMATORE Prof. S. Giannitto Il trasformatore è una macchina in grado di operare solo in corrente alternata, perché sfrutta i principi dell'elettromagnetismo legati ai flussi variabili. Il trasformatore

Dettagli

IMPIANTI ELETTRICI DI CANTIERE IMPIANTO DI MESSA A TERRA DEI CANTIERI

IMPIANTI ELETTRICI DI CANTIERE IMPIANTO DI MESSA A TERRA DEI CANTIERI IMPIANTO DI MESSA A TERRA DEI CANTIERI Tutte le masse, le masse estranee e i dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche devono essere collegati ad un unico impianto di messa a terra, ovvero

Dettagli

titolo e contenuto della tavola: ELETTRICO CDZ STUDIO ING. MICHELE DESIATI

titolo e contenuto della tavola: ELETTRICO CDZ STUDIO ING. MICHELE DESIATI sezione: ELETTRICO CDZ titolo e contenuto della tavola: VERBALE DI REGOLARE ESECUZIONE IMPIANTO CLIMATIZZAZIONE IMPIANTO ELETTRICO STUDIO ING. MICHELE DESIATI - Energia - Sicurezza luoghi lavoro - Acustica

Dettagli

IMPIANTI ELETTRICI - LOCALI BAGNI E DOCCE

IMPIANTI ELETTRICI - LOCALI BAGNI E DOCCE IMPIANTI ELETTRICI - LOCALI BAGNI E DOCCE Sommario 1. Definizione 2. Fonti normative 3. Questioni interpretative 4. Caratteristiche e modalità di installazione 5. Adempimenti amministrativi 6. Voci di

Dettagli

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.

Dettagli

1 NO 1 NO 1 NO Corrente nominale/max corrente istantanea A

1 NO 1 NO 1 NO Corrente nominale/max corrente istantanea A Serie - Rilevatore di movimento e di presenza 10 A SERIE Caratteristiche.41.51.61 Rilevatore di movimento e di presenza Ampia area di copertura fino a 120m 2 Due aree di rilevamento (tipo.51): zona presenza

Dettagli

QUALIFICAZIONE INSTALLATORI ELETTRICI. Como 4 marzo 2015

QUALIFICAZIONE INSTALLATORI ELETTRICI. Como 4 marzo 2015 QUALIFICAZIONE INSTALLATORI ELETTRICI Como 4 marzo 2015 LEGGI E NORMATIVE L esecuzione degli impianti elettrici per l alimentazione di centrali termiche e caldaie è regolamentata dal Decreto del Ministero

Dettagli

Rapporto di prova n. R-IP-509-0910-01B GRADO DI PROTEZIONE IP54. Contenitore materiale Plastico CEI EN 60529; CEI EN 60529/A1

Rapporto di prova n. R-IP-509-0910-01B GRADO DI PROTEZIONE IP54. Contenitore materiale Plastico CEI EN 60529; CEI EN 60529/A1 Rapporto di prova n. GRADO DI PROTEZIONE IP54 Committente PLASTIROMA srl Via Palombarese Km 19, 10 00012 Guidonia Montecelio (Roma) Oggetto Contenitore materiale Plastico Marca: PLASTIROMA Cat.: 831/097

Dettagli

D.Lgs. 81/08 TITOLO III CAPO I USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E RISCHIO ELETTRICO

D.Lgs. 81/08 TITOLO III CAPO I USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E RISCHIO ELETTRICO Dipartimento Sanità Pubblica SERVIZI PREVENZIONE SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO DALLA SCUOLA UN LAVORO SICURO Corso L ABC della Sicurezza e Igiene sul Lavoro STOP DALLA SCUOLA UN LAVORO SICURO Corso L ABC

Dettagli

Relazione Tecnica e valutazioni in laboratorio Francesco Rappo

Relazione Tecnica e valutazioni in laboratorio Francesco Rappo Laboratorio di Fondamenti di Macchine Elettriche Corsi Special Laureati - IndirizzoTecnologico - SSIS Veneto Relazione Tecnica e valutazioni in laboratorio Francesco Rappo Francesco Rappo La Relazione

Dettagli

Dispositivo di conversione di energia elettrica per aerogeneratori composto da componenti commerciali.

Dispositivo di conversione di energia elettrica per aerogeneratori composto da componenti commerciali. Sede legale: Viale Vittorio Veneto 60, 59100 Prato P.IVA /CF 02110810971 Sede operativa: Via del Mandorlo 30, 59100 Prato tel. (+39) 0574 550493 fax (+39) 0574 577854 Web: www.aria-srl.it Email: info@aria-srl.it

Dettagli