FAQ: Gestione dei Rifiuti e SISTRI. 30 novembre 2010

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1 FAQ: Gestione dei Rifiuti e SISTRI 30 novembre 2010

2 Domanda 1: come codificare correttamente un rifiuto (1/3) Come codificare correttamente un rifiuto attribuendo il giusto codice CER? 2 DPCM 02/12/08 Allegato 5 Codice CER a 6 cifre XX YY ZZ I CODICI RAPPRESENTANO: XX: la fonte che ha generato il rifiuto SCELTA DELLA FONTE La fonte deve essere scelta consultando i capitoli da 01 a 12 o da 17 a 20. Se nessuno dei codici dei capitoli indicati risulta adeguato occorre consultare i capitoli 13, 14, 15 e, successivamente, il 16. YY: il processo che ha generato il rifiuto ZZ: la tipologia del rifiuto I rifiuti contrassegnati da * sono da ritenersi, per gli effetti della normativa, pericolosi 2

3 Domanda 1: come codificare correttamente un rifiuto (2/3) Come codificare correttamente un rifiuto attribuendo il giusto codice CER? : rifiuti della Alcuni esempi produzione, formulazione ed uso Codice CER di adesivi e inchiostri per stampa Toner per stampanti esauriti : toner per stampa esauriti : rifiuti della produzione, formulazione ed uso di inchiostri per stampa Registratore di cassa UPS : apparecchiature fuori uso : apparecchiature fuori uso contenenti componenti pericolosi : rifiuti non specificati altrimenti nell elenco : scarti provenienti da apparecchiature elettriche ed elettroniche : rifiuti non specificati altrimenti nell elenco : scarti provenienti da apparecchiature elettriche ed elettroniche 3

4 Domanda 1: come codificare correttamente un rifiuto (3/3) Estratto esemplificativo del Catalogo europeo dei Rifiuti 4

5 Domanda 2: SISTRI soggetti obbligati all iscrizione Una società con 10 dipendenti e una stampante che consuma un solo toner nell arco di un anno, è considerata come unità operativa e quindi soggetto obbligato all iscrizione? La società è obbligata ad iscriversi al SISTRI solo se il rifiuto è pericoloso. 5

6 Domanda 3: SISTRI categorie di iscrizione Cosa si intende per categoria di iscrizione? ad esempio, quella degli smaltitori/recuperatori è una sola categoria articolata in 9 sottocategorie o sono 9 categorie distinte? Le attività di gestione dei rifiuti si identificano con 9 categorie distinte individuate nel Decreto, ovvero produttori/detentori, trasportatori, recuperatori/smaltitori, consorzi, intermediari, centro di raccolta/piattaforma, terminalisti, associazioni imprenditoriali e comuni della regione Campania. 6

7 Domanda 4: SISTRI - iscrizione Quali sono le conseguenze per le imprese che dovessero iscriversi al SISTRI oltre i termini previsti dalla normativa? Attualmente non in vigore sanzioni relative al SISTRI. Le sanzioni sono contenute nel D.Lgs 250/2010 e si applicheranno solo a partire dal 1 gennaio

8 Domanda 5: SISTRI - il delegato Il ruolo del delegato previsto dall Allegato IA può essere affidato ad un consulente esterno all impresa e i dispositivi USB possono essere tenuti presso la sede dei consulenti dell impresa? Il ruolo del delegato, non può essere affidato ad un soggetto, come il consulente, che non è inserito nell organizzazione aziendale. Il dispositivo USB deve essere detenuto presso la sede dell unità locale o dell unità operativa dove si effettua la produzione e/o la gestione dei rifiuti. 8

9 Domanda 6: SISTRI dispositivi USB I dispositivi USB richiedono l'utilizzo di una determinata postazione o possono essere usati su postazioni differenti? I dispositivi USB non sono vincolati a postazioni di lavoro determinate e possono essere usati su qualsiasi postazione che abbia un collegamento internet a disposizione purché all interno dell unità locale a cui è associato il dispositivo. 9

10 Domanda 7: SISTRI unità locali Le attività delle unità locali possono essere gestite da una unica USB presso la sede centrale? Ciascun sito deve essere dotato, in quanto unità produttiva, di una propria USB? È necessario dotarsi di un dispositivo USB per ciascuna unità locale dell'impresa e per ciascuna attività di gestione dei rifiuti svolta all'interno dell'unità locale. 10

11 Domanda 8: SISTRI definizione della quantità di rifiuto Esiste una soglia di tolleranza tra il peso stimato dal produttore e il peso accertato a destinazione, poiché la grande maggioranza delle imprese non è in grado di pesare il rifiuto? Non esiste al momento una soglia di tolleranza tra il peso stimato e il peso verificato a destino. Si raccomanda di indicare un peso che verosimilmente corrisponda alla realtà, anche sulla base di precedenti conferimenti. Le aziende che compileranno l Area Registro Cronologico in sede di carico di rifiuti dovranno indicare il peso presunto nel caso in cui non posseggano una pesa e selezionare peso da verificarsi a destino. In fase di accettazione del rifiuti nell impianto di destinazione verrà inserito nella scheda SISTRI il peso verificato a destino. Tale registrazione comparirà successivamente in tutte le schede di tutti i soggetti presenti nella scheda stessa. 11

12 Domanda 9: SISTRI - manutenzione Ci occupiamo della manutenzione di un motore presso un unità locale non di nostra proprietà, ma di proprietà del nostro cliente. Come dobbiamo comportarci? L'articolo 7, comma 2, Dm 17 dicembre 2009 stabilisce che "Nel caso di rifiuti prodotti da attività di manutenzione o da altra attività svolta fuori dalla sede dell'unità locale, il registro cronologico è compilato dal delegato della sede legale dell'impresa o dal delegato dell'unità locale che gestisce l'attività manutentiva". 12

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