Inserimento di criteri ambientale nell appalto del Servizio di tipografia

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1 Inserimento di criteri ambientale nell appalto del Servizio di tipografia Scheda tecnica 1

2 Premessa Questo documento, elaborato nell'ambito del Servizio di Accompagnamento all attuazione della politica degli acquisti pubblici ecologici nella realizzato dall ATI Ecosistemi srl- Poliste srl, ha l'obiettivo, di definire una prima proposta di criteri ambientali minimi per gli appalti pubblici del servizio di tipografia. Questi criteri sono stati elaborati nel febbraio SCOPO E STRUTTURA DEL DOCUMENTO Il presente documento fornisce le indicazioni per la scelta di un servizio di tipografia a basso impatto ambientale. Vengono presentati gli aspetti e gli impatti ambientali legati a questa tipologia di servizio e poi fornite le indicazioni operative per l inserimento dei criteri ambientali nelle procedure d acquisto. I criteri ambientali presentati sono criteri da inserire nelle procedure come requisiti di minima salvo quelli inseriti nei riquadri in grigio (requisiti migliorativi), criteri più stringenti e quindi di applicazione facoltativa. Infine vengono forniti i riferimenti documentali e strumentali per una migliore comprensione del quadro presentato. 2. ASPETTI E IMPATTI AMBIENTALI SIGNIFICATIVI Gli impatti ambientali associati al servizio di tipografia sono collegati a quelli dei beni utilizzati per la realizzazione dell attività. Si tratta di: - Carta (vergine o riciclata) - Consumabili e toner - Apparecchiature per il trattamento delle immagini (Stampanti, Apparecchi multifunzione, Fotocopiatrici) La valutazione degli impatti di questi beni deriva dalla valutazione dell intero ciclo di vita dei prodotti, a partire dalla produzione delle materie prime fino alla manifattura, alla fase d uso e al destino di fine vita. Di seguito una tabella con gli impatti ambientali riferiti alle tre categorie di prodotti menzionate. 2

3 Aspetti ambientali significativi Impatti ambientali significativi Fase Apparecchiature informatiche Consumo energetico Presenza e possibile rilascio di sostanze pericolose - Potenziale di riscaldamento globale (GWP, Global Warming Potential) - Inquinamento in aria - Inquinamento di aria, suolo e acqua - Formazione di ozono - Bioaccumulazione o esposizione della catena alimentare - Effetti sugli organismi acquatici Fase d uso Produzione, fine vita Rumore Polveri, emissioni - Impatti negativi sulla salute del personale Fase d uso Radiazioni elettromagnetiche Generazione di rifiuti - Aumento del volume di rifiuti tecnologici da trattare e da smaltire e degli impatti correlati Fine vita Utilizzo di risorse non rinnovabili - Riduzione della disponibilità di risorse non rinnovabili Produzione Generazione di rifiuti da imballaggio Consumo di carta e toner Carta per copie e carta grafica - Aumento del volume di rifiuti da smaltire e degli impatti correlati - Riduzione delle risorse materiali impiegate per la produzione della carta - Riduzione della disponibilità di risorse non rinnovabili Fase d uso Fase d uso 3

4 Utilizzo di materie prime Consumo di acqua ed energia Presenza e possibile rilascio di sostanze pericolose Generazione di rifiuti - Distruzione delle foreste e potenziale perdita di biodiversità - Disboscamento - Deforestazione - Potenziale di riscaldamento globale (GWP, Global Warming Potential) - Inquinamento in aria - Inquinamento di aria, suolo e acqua - Formazione di ozono - Bioaccumulazione o esposizione della catena alimentare - Effetti sugli organismi acquatici - Aumento del volume di rifiuti da smaltire come scarti e fanghi Prelievo di materie prime Produzione Produzione Produzione, fine vita Toner, consumabili e inchiostri Presenza e possibile rilascio di sostanze pericolose - Inquinamento di aria, suolo e acqua - Impatti negativi sulla salute umana Produzione Generazione di rifiuti - Aumento del volume di rifiuti pericolosi e non Fine vita Utilizzo di risorse non rinnovabili - Riduzione della disponibilità di risorse non rinnovabili Produzione A questi si aggiungono gli impatti associati al consumo complessivo di energia per il funzionamento delle apparecchiature, quindi alla fonte di energia utilizzata, e alla produzione di rifiuti, in particolare derivanti dagli scarti di produzione e dagli imballaggi. Si sottolinea che in fase di acquisizione del servizio di tipografia è opportuno prendere in considerazione solo alcuni degli impatti ambientali sopra individuati poiché si deve tenere conto della rilevanza rispetto all oggetto della procedura d acquisto. Si è comunque ritenuto opportuno fornire in tale documento il quadro di tutti gli aspetti ed impatti ambientali poiché tali informazioni potrebbero risultare utili in due casi: - Greening di un eventuale servizio di tipografia interno all amministrazione; - Necessità di fornire delle linee guida comprensive a ditte interessate a migliorare le loro prestazioni ambientali. 4

5 3. CRITERI AMBIENTALI DA RICHIEDERE PER IL SERVIZIO DI TIPOGRAFIA I criteri ambientali da richiedere per l espletazione del servizio di tipografia riguardano dunque: - Il tipo di carta utilizzato - I toner e gli inchiostri - Gli imballaggi - I consumi energetici 3.1 Carta La carta è il bene principalmente usato in un servizio di stampa, ed il fattore principale su cui è possibile agire riguarda la provenienza della fibre; esse possono essere di natura riciclata o vergine. Fibre Per la carta riciclata, è opportuno richiedere che la carta utilizzata per la stampa dei prodotti offerti provenga da fibre ottenute dal riciclo post o pre-consumo, in percentuali significative (non inferiori all 85%). Se invece la stampa avviene su carta vergine, si può intervenire richiedendo che tali fibre vergini provengano da almeno per il 75% da foreste gestite in modo sostenibile. Requisiti migliorativi a) Il prodotto di carta stampata deve essere stampato soltanto su carta che riporta il marchio Ecolabel UE, come stabilito nella decisione 2011/333/UE della Commissione ( 2 ). b) Se si utilizza carta da giornale, il prodotto di carta stampata deve essere stampato solo su carta che riporta il marchio Ecolabel, come stabilito nella decisione 2012/448/UE della Commissione ( 3 ). ( 2 ) Decisione del 7 giugno 2011 che stabilisce i criteri ecologici per l assegnazione del marchio UE di qualità ecologica alla carta per copia e alla carta grafica (GU L 149 dell ). ( 3 ) Decisione del 12 luglio 2012 che stabilisce i criteri ecologici per l assegnazione del marchio UE di qualità ecologica alla carta da giornale (GU L 202, del ). 3.2 Toner e inchiostri È possibile richiedere che i toner e gli inchiostri utilizzati per la stampa non contengano sostanze ritenute pericolose per l ambiente e la salute umana. 5

6 Anche i toner possono essere vergini o meno. Sostanze pericolose Nel caso di toner vergini, il toner non deve contenere come parte costitutiva nessuna sostanza che sia cancerogena, teratogena, mutagena, ai sensi della Direttiva 67/548/CEE e successive modifiche, in particolare, sostanze cui risulti associabile una delle seguenti frasi di rischio, come definite dalla Direttiva 67/548/CEE: R40, R45, R46, R49, R60, R61, R62, R63, R68. Nota: questo criterio viene ancora diffuso con questa dicitura, tale Direttiva è stata sostituita dal Regolamento CLP Regolamento (CE) 1272/2008 -, aggiornato a marzo Ad oggi però tale classificazione è ancora valida. Di seguito scadenze e deroghe. MODIFICHE DEL REGOLAMENTO CLP E stato pubblicato il Regolamento UE n. 286/2011 del 10 marzo 2011 (G.U. dell Unione Europea L83 del 30/03/2011) che modifica il regolamento n. 1272/2008 relativo alla classificazione, all etichettatura e all imballaggio delle sostanze e delle miscele per adeguarlo alla terza edizione riveduta del GHS. La terza edizione riveduta del GHS, approvata nel dicembre 2008, contiene modifiche riguardanti, tra l altro, le disposizioni relative all assegnazione delle indicazioni di pericolo e all etichettatura dei piccoli imballaggi, nuove sottocategorie per la sensibilizzazione delle vie respiratorie e della pelle, la revisione dei criteri di classificazione per i pericoli a lungo termine (tossicità cronica) per l ambiente acquatico e una nuova classe di pericolo per le sostanze e le miscele pericolose per lo strato di ozono. Il Regolamento 286/2011 si applica alle sostanze a decorrere dal 1 dicembre 2012 e alle miscele a decorrere dal 1 giugno Sono previste deroghe per quanto già immesso sul mercato prima di tali scadenze SCADENZE: Nuovo regolamento CLP Le sostanze classificate, etichettate e imballate in conformità alla Direttiva 67/548/CEE e già immesse sul mercato (negli scaffali) prima del 1 dicembre 2010 possono essere commercializzate con la stessa etichetta e lo stesso imballaggio fino al 1 dicembre DEROGHE: Le miscele classificate, etichettate e imballate in conformità alla Direttiva 1999/45/CEE e già immesse sul mercato (negli scaffali) prima del 1 giugno 2015 possono essere commercializzate con la stessa etichetta e lo stesso imballaggio fino al 1 giugno 2017 Metalli pesanti Il prodotto stampato non deve prevedere alcun materiale contenente cadmio, mercurio, piombo, cromo VI, nickel e composti di essi. In alternativa ai toner vergini è possibile richiedere che i toner utilizzati siano rigenerati o ricostituiti. Requisiti migliorativi Sostanze e miscele escluse o limitate 6

7 a) Sostanze e miscele pericolose I materiali di consumo che potrebbero essere presenti nel prodotto di carta stampata finito e che contengono sostanze e/o miscele cui si applicano i criteri di classificazione delle indicazioni di pericolo o frasi di rischio dell elenco sotto riportato, a norma del regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio( 4 ) (e suo aggiornamento Regolamento (CE) 286/2011) o della direttiva 67/548/CEE del Consiglio ( 5 ) o sostanze di cui all articolo 57 del regolamento (CE) n. 1907/2006 (REACH) del Parlamento europeo e del Consiglio( 6 ), non possono essere utilizzati nelle operazioni di stampa, patinatura e finitura del prodotto di carta stampata finito. Tale requisito non si applica al toluene usato in processi di stampa in rotocalco, dove sia attivo un sistema a ciclo chiuso o incapsulato o un sistema di recupero o un sistema equivalente, finalizzato al controllo e al monitoraggio di emissioni fuggitive con un efficienza di recupero pari almeno al 92%. Anche vernici UV e inchiostri UV classificati come H412/R52-53 sono esenti dal requisito in oggetto. Gli elementi non cartacei (fino al 20% del peso) che sono parte del prodotto di carta finito non possono contenere le sostanze summenzionate. Elenco delle indicazioni di pericolo e delle frasi di rischio H300 Letale se ingerito Indicazione di pericolo ( 7 ) Frase di rischio ( 8 ) H301 Tossico se ingerito H304 Può essere letale in caso di ingestione e di penetrazione nelle vie respiratorie H310 Letale a contatto con la pelle H311 Tossico a contatto con la pelle H330 Letale se inalato H331 Tossico se inalato H340 Può provocare alterazioni genetiche H341 Sospettato di provocare alterazioni genetiche H350 Può provocare il cancro H350i Può provocare il cancro se inalato H351 Sospettato di provocare il cancro H360F Può nuocere alla fertilità H360D Può nuocere al feto H360FD Può nuocere alla fertilità. Può nuocere al feto. R60; R61; R60-61 H360Fd Può nuocere alla fertilità. Sospettato di nuocere al feto. H360Df Può nuocere al feto. Sospettato di nuocere alla fertilità H361f Sospettato di nuocere alla fertilità R28 R25 R65 R27 R24 R26 R23 R46 R68 R45 R49 R40 R60 R61 R60-R63 R61-R62 R62 7

8 H361d Sospettato di nuocere al feto H361fd Sospettato di nuocere alla fertilità. Sospettato di nuocere al feto. H362 Può essere nocivo per i lattanti allattati al seno H370 Provoca danni agli organi H371 Può provocare danni agli organi H372 L esposizione prolungata o ripetuta provoca danni agli organi H373 L esposizione prolungata o ripetuta può provocare danni agli organi H400 Altamente tossico per gli organismi acquatici H410 Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata H411 Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata H412 Nocivo per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata H413 Può essere nocivo per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata EUH059 Pericoloso per lo strato di ozono EUH029 A contatto con l acqua libera un gas tossico EUH031 A contatto con acidi libera un gas tossico EUH032 A contatto con acidi libera un gas altamente tossico R63 R62-63 R64 R39/23; R39/24; R39/25; R39/26;R39/27; R39/28 R68/20; R68/21; R68/22 R48/25; R48/24; R48/23 R48/20; R48/21;R48/22 R50 R50-53 R51-53 R52-53 EUH070 Tossico per contatto oculare R39-41 Le sostanze o miscele le cui proprietà cambiano in fase di trattamento (ad esempio, che diventano non più biodisponibili o subiscono modificazioni chimiche) in modo tale che il pericolo individuato non si applichi più, sono esenti dal requisito di cui sopra. I limiti di concentrazione per le sostanze e le miscele a cui si applicano, o possono applicarsi, le indicazioni di pericolo o le frasi di rischio di cui sopra, o che rientrano nelle classi o categorie di pericolo di cui sopra nonché i limiti di concentrazione per le sostanze conformi ai criteri di cui all articolo 57, lettera a), b) o c), del regolamento (CE) n. 1907/2006 (REACH) e modifiche, non devono superare i limiti di concentrazione, generici o specifici, determinati in conformità all articolo 10 del regolamento (CE) n. 1272/2008. Qualora siano determinati limiti di concentrazione specifici, questi prevalgono su quelli generici. I limiti di concentrazione per le sostanze conformi ai criteri di cui all articolo 57, lettera d), e) o f), del regolamento (CE) n. 1907/2006 (REACH) non possono superare lo 0,1% (peso/peso). b) Sostanze elencate in conformità dell articolo 59, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1907/2006 (REACH e successive modifiche. Non è concessa alcuna deroga al divieto di cui all articolo 6, paragrafo 6, lettera a), del R53 R59 R29 R31 R32 8

9 regolamento (CE) n. 66/2010, riguardo alle sostanze estremamente problematiche e inserite nell elenco di cui all articolo 59 del regolamento (CE) n. 1907/2006 (REACH), presenti in miscele in concentrazioni superiori allo 0,1%. I limiti di concentrazione specifici, determinati in conformità all articolo 10 del regolamento (CE) n. 1272/2008, si applicano nel caso in cui la concentrazione sia inferiore allo 0,1%. c) Biocidi I biocidi utilizzati per conservare il prodotto, sia come componenti della formulazione che come componenti di qualsiasi miscela inclusa nella formulazione, classificati H410/R50-53 o H411/R51-53, a norma della direttiva 67/548/CEE, della direttiva 1999/45/CE del Consiglio ( 9 ) o del regolamento (CE) n. 1272/2008, sono autorizzati soltanto a condizione che i rispettivi potenziali di bioaccumulazione presentino un log Pow (coefficiente di ripartizione ottanolo/acqua) inferiore a 3,0 oppure un fattore di bioconcentrazione (BCF), determinato sperimentalmente, non superiore a 100. e) Alchilfenoletossilati (APEO) solventi alogenati ftalati Le seguenti sostanze e i seguenti preparati non possono essere addizionati a inchiostri, tinture, toner, adesivi o agenti di lavaggio o altri prodotti chimici di pulizia usati per la stampa del prodotto di carta stampata: gli alchilfenoletossilati e i loro derivati che in seguito a degradazione possono produrre alchilfenoli, i solventi alogenati che al momento della richiesta sono classificati nelle categorie di pericolo o di rischio elencate al punto 2, lettera a), gli ftalati che al momento della richiesta sono classificati con le frasi di rischio H360F, H360D, H361f conformemente al regolamento (CE) n. 1272/2008. f) Inchiostri da stampa, toner, inchiostri, vernici, fogli e laminati I seguenti metalli pesanti o i loro componenti non possono essere usati in inchiostri da stampa, toner, inchiostri, vernici, fogli e laminati (né come sostanza, né come parte di preparati usati): cadmio, rame (esclusa la ftalocianina di rame), piombo, nichel, cromo VI, mercurio, arsenico, bario solubile, selenio, antimonio. Il cobalto può essere usato fino allo 0,1% (w/w). Gli ingredienti possono contenere tracce di questi metalli fino a un massimo dello 0,01% (w/w) provenienti da impurità nella materia prima. ( 4 ) GU L 353 del ( 5 ) GU 196 del ( 6 ) GU L 396 del ( 7 ) Come disposto dal regolamento (CE) n. 1272/2008. ( 8 ) Come disposto dalla direttiva 67/548/CEE. ( 9 ) GU L 200 del Requisiti migliorativi Riciclabilità 9

10 Il prodotto di carta stampata deve essere riciclabile. La carta stampata deve essere disinchiostrabile e gli elementi non cartacei del prodotto di carta stampata devono essere facilmente rimovibili per garantire che tali elementi non ostacolino il processo di riciclaggio. a) Gli agenti di resistenza in umido possono essere usati solo se si può dimostrare la riciclabilità del prodotto finito. b) Gli adesivi possono essere usati solo se si può dimostrare la possibilità di rimuoverli. c) Le vernici di patinatura e laminazione, compreso il polietilene e/o polietilene/polipropilene, possono essere usate solo per le copertine di libri, blocchi per annotazioni, riviste e cataloghi, quaderni. d) La disinchiostrabilità deve essere dimostrata. 3.3 Imballaggi (per il prodotto stampato) Ovviamente è possibile richiedere che anche gli imballaggi in cui il prodotto viene offerto rispettino criteri di sostenibilità ambientale. Modalità di imballaggio Laddove possibile l imballaggio dei prodotti stampati deve essere effettuato all ingrosso anziché per singoli lotti. Fibre Gli imballaggi in materiali cartacei devono essere composti per il 100% in fibre riciclate o in caso di fibre vergine, al 100% da foreste e boschi gestiti in modo sostenibile. Requisiti migliorativi Scarti cartacei La quantità prodotta «X» di scarti cartacei è: Metodo di stampa Percentuale massima di scarti cartacei Stampa offset a foglio 23 Coldset, giornali 10 Coldset, forma di stampa 18 Coldset rotazione (eccetto giornali e forme) 19 Heatset rotazione 21 Rotocalcografia 15 Flessografia (eccetto cartone ondulato) 11 Stampa digitale 10 10

11 Offset 4 Flessografia, cartone ondulato 17 Stampa serigrafica 23 dove: X = tonnellate annue di scarti cartacei prodotti durante la stampa (inclusi i processi di finitura) del prodotto di carta stampata, diviso per le tonnellate annue di carta acquistata e usata per la produzione di prodotti di carta stampata. Se la tipografia svolge processi di finitura per conto di un altra tipografia, la quantità di scarti cartacei prodotti in tali processi non è inclusa nel calcolo del valore «X». Se i processi di finitura sono esternalizzati a un altra società, la quantità di scarti cartacei che risulta dal lavoro esternalizzato è calcolata e dichiarata nel calcolo del valore «X». Requisiti migliorativi Formazione A tutti i collaboratori coinvolti nelle operazioni quotidiane devono essere impartite le competenze necessarie per garantire il rispetto dei requisiti appena indicati. 3.4 Risparmio energetico Qualora il rapporto con il fornitore sia protratto nel tempo e per la tipologia di contratto vengano forniti quantitativi notevoli di prodotti, può essere lecito richiedere che i prodotti forniti vengano realizzati anche tenendo in considerazione i consumi energetici impiegati per la loro elaborazione, impegnando i fornitori quindi a massimizzare i risparmi energetici attraverso apparecchiature dalle prestazioni energetiche alte. In questo senso è quindi possibile richiedere che le apparecchiature utilizzate per la lavorazione degli stampati rispettino gli standard globalmente diffusi delle ecoetichette più affermate, prima tra tutte l americana Energy Star, che prevede appunto delle specifiche tecniche che le apparecchiature per il trattamento delle immagini devono rispettare al fine di essere considerate rispettose dell ambiente. Non è possibile riportare tali specifiche in questo contesto vista la lunghezza e la complessità delle informazioni previste per questa tipologia di beni, per questo si invita a consultare i documenti 11

12 diffusi dall etichetta Energy Star nella sua versione vigente ( ). Requisiti migliorativi Consumo energetico La tipografia deve tenere un registro di tutti i macchinari a consumo energetico ed introdurre un programma di misure per migliorare l efficienza energetica. 4. PUBBLICAZIONE DEI MARCHI E DELLE CERTIFICAZIONI AMBIENTALI Si è già detto che la conformità a determinati criteri ambientali da parte di un prodotto può essere dimostrata attraverso il possesso di marchi e/o etichette ambientali (consultabili al punto 5). Un'altra richiesta da proporre alla ditta che realizza il servizio è quindi quella di far pubblicare il possesso di tali marchi sul prodotto finale. Nel caso ad esempio che per realizzare il prodotto sia stata utilizzata carta da copia o grafica con marchio Ecolabel, è idoneo richiedere che venga riportato sul prodotto finale stesso la dicitura realizzato su carta Ecolabel o simile, o altre informazioni che rivelino l attenzione ambientale riservata alla realizzazione del prodotto (Es: per la realizzazione di questo prodotto è stato utilizzato Toner X, inchiostri Y, ecc) al fine di informare il consumatore finale del prodotto, diffondere e sensibilizzare agli strumenti di qualificazione ambientale, e dimostrare l impegno del fornitore e dell ente stesso nel diffondere beni che rispettino l ambiente. 5. RAPPORTO CON I FORNITORI I criteri ambientali riportati possono essere all interno dei bandi di gara realizzati dall Ente, ma anche essere richiesti direttamente al fornitore qualora il rapporto con esso non venga regolato dal procedimento previsto dai bandi. Inoltre, la richiesta del rispetto di determinati requisiti ambientali varia in base al tipo di rapporto intrapreso con chi offre il servizio in questione. Nel caso di un rapporto continuativo regolato da un contratto di media-lunga durata, è idoneo richiedere la totalità dei requisiti sopra menzionati, compresi quelli riferiti alle apparecchiature elettroniche. Se invece ci si rivolge al servizio di tipografia per singole stampe o prestazioni lavorative brevi è sicuramente più appropriato concentrarsi sulla richiesta dei requisiti ambientali riferiti alla carta ed ai toner. 12

13 6. PRINCIPALI ETICHETTE E MARCHI AMBIENTALI Di seguito vengono presentati i principali marchi ed etichette ambientali relativi alle tipologie di bene trattate nel presente documento. Carta Anche il mercato della carta ha reagito prontamente alla grande richiesta di prodotti a basso impatto ambientale, sia dal punto di vista delle fibre riciclate, che di quelle vergini. Esistono infatti differenti marchi, etichette e riferimenti cui fare riferimento per richiedere che vengano rispettati criteri ecologici. Le etichette ambientali prendono in esame una serie completa di fattori, dai processi di produzione, alle fibre, alla gestione dei rifiuti. Le etichette più diffuse ed autorevoli per questo tipo di bene sono l Ecolabel Europeo, i marchi FSC e PEFC, e le etichette Nordic Swan e Blue Angel. Esistono poi delle autodichiarazioni come Long Life, PH Neutral, Total Chlorin Free, che prendono in esame esclusivamente un singolo aspetto, come l assenza di metalli pesanti, l assenza di cloro, il livello di acidità eccetera e che in quanto tali godono di minore autorevolezza rispetto alle ecoetichette. Inoltre, nell agosto 2012 sono stati rilasciati i criteri Ecolabel per la categoria carta stampata, per cui è e sarà possibile fare riferimento ad essi per quanto concerne il prodotto finito. Toner Anche per il toner ed i consumabili il mercato offre valide alternative a basso impatto ambientale che possono essere utilizzate nelle attività di tipografia e di stampa. Anche per questa tipologia di prodotto esistono etichette che certificano l attenzione all ambiente del prodotto, quali Blue Angel e Nordic Swan; sebbene non sussista in Italia al momento una larghissima diffusione di prodotti in possesso di queste etichette è bene farvi riferimento in vista di una possibile e probabile maggiore diffusione futura. Prodotti IT L etichetta che garantisce livelli prestazionali a basso ambientale in termini di efficienza energetica è l Energy Star 7. RIFERIMENTI 7.1 Criteri Ambientali Minimi e Ecoetichette I criteri presentati sono stati estrapolati dai Criteri Ambientali Minimi del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che riportano le specifiche tecniche di base, le specifiche tecniche premianti e le condizioni di esecuzione/clausole contrattuali da considerare nella 13

14 valutazione in fase d acquisto e sono stati elaborati prendendo in considerazione le ecoetichette internazionali più diffuse, quali Ecolabel, Blue Angel, Energy Star, Nordic Swan. 7.2 Documenti Di seguito si riportano i riferimenti documentali e normativi utilizzati per la redazione di questa scheda tecnica: - D.M. 22 febbraio 2011 Adozione dei criteri ambientali minimi da inserire nei bandi gara della Pubblica amministrazione per l acquisto dei seguenti prodotti: tessili, arredi per ufficio, illuminazione pubblica, apparecchiature informatiche (stampanti, fotocopiatrici,ecc.). - All.4 D.M. 22 febbraio 2011 Criteri ambientali minimi per l acquisto di attrezzature elettriche ed elettroniche d ufficio: stampanti, apparecchi multifunzione e fotocopiatrici - Documento di background sui criteri ambientali minimi per le apparecchiature IT - EU GPP Criteria for Imaging Equipment (draft version 2012) - EU GPP Criteria for Imaging Equipment - Technical Background Report (draft version 2012) - DM 12 ottobre 2009 Criteri Ambientali Minimi per carta in risme - All. DM 12 ottobre Relazione di accompagnamento per i Criteri Ambientali Minimi per carta in risme (DM 12 ottobre 2009) - EU GPP Criteria for Copying and graphic paper (draft version 2008) - EU GPP Criteria for Copying and graphic paper - Technical Background Report (draft version 2008) 14

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