La L. 190 Anticorruzione e le implicazioni per la Pubblica Amministrazione Milano, 12 e 13 marzo 2013

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "La L. 190 Anticorruzione e le implicazioni per la Pubblica Amministrazione Milano, 12 e 13 marzo 2013"

Transcript

1 La L. 190 Anticorruzione e le implicazioni per la Pubblica Amministrazione Milano, 12 e 13 marzo 2013 Relazione L organizzazione della prevenzione dei reati: l esempio dei Modelli ex D. Lgs. n. 231/01 delle imprese Avv. Massimo Mantovani General Counsel Eni Co-Lead Sherpa, B20 Transparency and Anti-corruption Working Group per il G20 del

2 Compliance Program Anti-Corruzione e Sistema di Controllo Interno Massimo Mantovani General Counsel eni Milano, 13 Marzo

3 Leggi Anti-Corruzione applicabili a eni Il d.lgs. 8 giugno 2001, n. 231: disciplina la responsabilità amministrativa degli enti per reati, come la corruzione interna e internazionale, commessi dai loro amministratori, dipendenti o collaboratori, in Italia e all estero, nell interesse o a vantaggio dell ente. Legge Anticorruzione del 6 novembre 2012, n. 190; U.S. Foreign Corrupt Practices Act (o FCPA, che disciplina la condotta dei cittadini statunitensi, delle società statunitensi e delle società estere quotate su listini di Borsa Statunitensi) (nuove unità dedicate presso SEC/FBI); UK Bribery Act of 2010 (in vigore dal 1 luglio 2011) e che sostituisce le precedenti leggi in materia di corruzione. Leggi degli 85 Paesi in cui eni opera, incluse le leggi di ratifica delle seguenti convenzioni: Convenzione OCSE sulla lotta alla corruzione di pubblici ufficiali stranieri nelle operazioni economiche internazionali (ratified in Italia con la Legge n. 300 del settembre 2000) che si applica a 40 paesi. Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione (ratificata in Italia con Legge n. 116 del 3 agosto, 2009) che è stata ratificata da 165 Paesi. 3

4 Indice di percezione della corruzione (CPI) Italy Rank: 72 score:42 4

5 I Rischi: sanzioni/ altre conseguenze negative Sanzioni da Record Siemens AG ($1,6 miliardi) Halliburton ($579 milioni) Snamprogetti ($365 milioni) Technip ($338 milioni) JCG ($ 218 milioni) Panalpina ($81,9 milioni) Pride ($56,1 milioni) Shell ($48,1 milioni) Baker Hughes ($44 milioni) Willbros Group ($32,3 milioni) Chevron ($30 milioni) Titan ($28,5 milioni) Vetco Int. Ltd.($26 milioni) Statoil ASA ($21 milioni) Transocean ($20,6 milioni) Fiat S.p.A. ($17,8 milioni) Tidewater ($15,6 milioni) Noble ($8,1 milioni) Global Santa Fe ($5,9 milioni) Altre Conseguenze Negative Perdita di avviamento, credibilità, reputazione Nomina di un Independent Compliance Monitor Nomina di un Commissario giudiziale Interdizione dall esercizio dell attività Sospensione o divieto di vendere titoli negli U.S.A. Impatto negativo sul prezzo delle azioni. Sia le società che le persone fisiche possono essere ritenute responsabili per alcuni reati. La responsabilità dell ente si aggiunge alla responsabilità della persona fisica. La misura esatta della responsabilità penale dipenderà dalla legge del Paese. 5

6 Il Codice Etico eni ha adottato il Codice di Condotta sin dal 1994 (in seguito denominato Codice Etico). Principi chiave: Osservanza del Codice Etico da parte degli amministratori, dei sindaci, del management e dei dipendenti eni, nonché di tutti coloro che operano in Italia e all estero per il conseguimento degli obiettivi di eni ( Persone di eni ). L osservanza della legge, dei regolamenti, delle disposizioni statutarie, dei codici di autodisciplina, l integrità etica e la correttezza sono impegno costante e dovere di tutte le Persone di Eni e caratterizzano i comportamenti di tutta la sua organizzazione È ripudiata ogni forma di corruzione. Pratiche di corruzione, favori illegittimi, comportamenti collusivi, sollecitazioni, dirette e/o attraverso terzi, di vantaggi personali e di carriera per sé o per altri, sono senza eccezione proibiti. Non è mai consentito corrispondere né offrire, direttamente o indirettamente, pagamenti, benefici materiali e altri vantaggi di qualsiasi entità a terzi, rappresentanti di governi, pubblici ufficiali e dipendenti pubblici o privati, per influenzare o compensare un atto del loro ufficio. eni promuove la conoscenza del Codice Etico da parte delle Persone di eni e degli altri stakeholders 6

7 La Management System Guideline Anti-Corruzione Evoluzione del compliance program anti-corruzione: il 15 dicembre 2011, la Management System Guideline Anti- Corruzione (MSG) è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di eni al fine di aggiornare la precedente normativa e di allinearne le disposizioni con le previsioni dell UK Bribery Act Le principali novità introdotte dalla MSG Anti-Corruzione rispetto alle Linee Guida Anti-Corruzione del 2009, riguardano: Ampliamento della condotta vietata ( corruzione fra parti private in aggiunta ai pubblici ufficiali ); Espresso divieto dei facilitation payments; Specifiche previsioni in relazione agli omaggi e vantaggi economici offerti a, o ricevuti da personale eni; Covered Business Partner. È in corso l aggiornamento/revisione delle vigenti normative interne e l emissione di una nuova normativa sulle aree a rischio di corruzione come identificate dalla MSG. 7

8 La condotta vietata La nuova normativa anti-corruzione aggiorna la precedente normativa interna in linea con l UK Bribery Act e proibisce senza alcuna eccezione ogni forma di corruzione attiva o passiva sia di pubblici ufficiali che di parti private. Corruzione non è solo un pagamento in contanti ma include: omaggi; Spese di attenzione verso terzi, pasti e trasporti; Contributi in natura; Attività commerciali, posti di lavoro o opportunità di investimento; Informazioni riservate che potrebbero essere usate per commerciare in titoli e prodotti regolati; Sconti o crediti personali; Assistenza o supporto ai Familiari, e Altri vantaggi o altre utilità. quando lo scopo è quello di ottenere vantaggi impropri. 8

9 L Anti-Corruption Legal Support Unit Il 1 gennaio 2010 è stata istituita all interno della Direzione Affari legali di eni l Anti-Corruption Legal Support Unit ( ACSLU ). La struttura fornisce assistenza legale specialistica in materia anticorruzione alle unità di business di eni e delle società controllate non quotate di eni. Detta attività è centralizzata ed è rivolta al mondo eni sia in Italia che all estero; Le Controllate Quotate/Unbundled hanno una propria Anti-Corruption Legal Support Unit. 9

10 L Anti-Corruption Legal Support Unit In generale, l eni Anti-Corruption Legal Support Unit: monitora l adozione della normativa eni in materia di anti-corruzione da parte delle Controllate; sovrintende la formazione del Personale eni in materia anti-corruzione; fornisce su richiesta accurata interpretazione delle leggi anti-corruzione, chiarendo dubbi e interrogativi che possano emergere durante l applicazione della normativa; esprime le proprie valutazioni in merito alle potenziali controparti sulla base dei risultati della due diligence condotta dalle unità di business; rileva i rischi in materia e indica le possibili azioni/soluzioni; elabora gli standard contrattuali rilevanti e valuta le eventuali richieste di modifica degli stessi; supporta i rappresentanti di eni negli incontri con i business partner in modo da agevolarli nel portare a termine i compiti loro assegnati dalla normativa; mantiene aggiornata la normativa in modo da assicurarne l efficacia, tenendo in considerazione le lacune segnalate dalle funzioni competenti e l evoluzione legislativa e delle best practice; riceve una relazione almeno annuale dai Rappresentanti eni delle JV riguardante le attività svolte; sottopone, con cadenza semestrale, una relazione sulla propria attività all Organismo di Vigilanza, al Chief Financial Officer, al Collegio Sindacale e al Comitato Controllo e Rischi di eni. 10

11 Direzione Affari Legali di eni Chief Executive Officer General Counsel Legal Affairs Department SEVP M. Mantovani General Counsel Italian Business EVP L. Franceschini General Counsel European Business, LNG/Gas Supply and Midstream Gas SVP B. Benzoni General Counsel Legal Compliance EVP V.M. Larocca General Counsel Extra-Europe Business, Midstream Oil and Reserves SVP M. Bollini General Counsel Corporate Activities & Legal Coordination SVP G. Dagnini Model 231, Code of Ethics, Privacy & eni management system Legal Assistance VP B. Carbone Topic Leader Antibribery Sustainability and Intern. Control System Legal Assistance VP M. De Rosa Topic Leader Criminal Law, Environment, HSE and Syndial Legal Assistance SVP M. Bianco Topic Leader Procurement Legal Assistance VP C. F. Giordano ACLSU Anti-corruption Legal Support Unit 11

12 Aree di attività di eni considerate a rischio Elenco degli Strumenti Normativi Anti-Corruzione di eni: Contratti di Joint Venture; Contratti di Intermediazione; Omaggi; Spese di attenzione verso terzi; Selezione dei Covered Business Partner; Disposizioni anti-corruzione contenute nelle normative interne eni che disciplinano acquisizioni e cessioni; Iniziative no-profit; Contratti di sponsorizzazione; Standard di clausole contrattuali in riferimento alla responsabilità amministrativa della società per illeciti amministrativi dipendenti da reato; Nomina di legali esterni; Acquisizioni da terzi di consulenze, prestazioni e servizi professionali; Disposizioni anti-corruzione contenute nelle normative interne eni che disciplinano la selezione del personale; Trasferte e servizi fuori sede; Disposizioni anti-corruzione contenute nelle normative interne contabili eni; Segnalazioni anche anonime 12

13 Joint Venture eni può essere ritenuta responsabile per il comportamento corruttivo posto in essere dai suoi partner di Joint Venture il personale eni non può stipulare un contratto di JV senza preventiva valutazione del potenziale partner definizione molto ampia di joint venture include ogni contratto finalizzato alla costituzione di: joint venture, consorzi, associazioni temporanee di imprese (ATI), associazioni, accordi di collaborazione; o altri enti, con o senza personalità giuridica, in cui eni o una propria Controllata non quotata detengano un interesse. 13

14 Ambito di applicazione: la MSG si applica a eni spa; a tutte le sue società Controllate e alle JV nelle quali eni detiene una partecipazione. In caso di Società Controllata/JV controllata da eni, il Rappresentante eni deve far adottare: Il Codice Etico eni; Il Modello 231; la Management System Guideline (MSG) anti-corruzione e Gli Strumenti Normativi Anti-Corruzione di eni. In caso di società/jv non controllata da eni, I rappresentanti eni devono fare tutto quanto possibile affinché siano adottati gli standard definiti nelle normative di eni. Le Società Quotate/Unbundled devono: Nominare la propria Anti-Corruption Legal Support Unit, che, ogni sei mesi deve inviare un report sulle attività svolte; adottare e attuare normative interne in linea con le normative anti-corruzione di eni; Adottare e attuare ulteriori strumenti normativi anticorruzione se necessari. 14

15 Quando eni non controlla la JV eni userà la propria influenza, in modo ragionevole secondo le circostanze (i.e. tenuto conto del grado di proprietà, delle leggi e dei regolamenti locali), affinché la JV adotti un sistema di controllo interno coerente con le MSG Anti-Corruzione. In ogni caso i rappresentanti di eni faranno tutto quanto possibile a tal fine e monitoreranno l attività della JV. In particolare, rappresentanti di eni dovranno: a) proporre al consiglio di amministrazione (o analogo organo gestionale) l adozione di procedure/standard di controllo il più possibile coerenti con il Compliance Program; b) qualora la proposta non venga accolta, presentare nuovamente la proposta alla successiva occasione utile; c) assicurare la tracciabilità delle comunicazioni (proposte e repliche) ivi incluse le motivazioni di un eventuale rigetto della proposta; d) nel caso di mancata adozione di procedure/standard di controllo in coerenza con i principi contenuti nel Compliance program, tenere comunque un atteggiamento prudente, riferire all Anti-Corruption Legal Support Unit ogni circostanza ritenuta rilevante in tema i lotta alla corruzione e attenersi, per quanto possibile, agli standard di controllo contenuti nel Compliance Program (ad esempio: eventuale proposta di approvazione del contratto di intermediazione al CdA della joint venture). 15

16 Due diligence sui potenziali Partners Due diligence sui potenziali partner: responsabilità del Manager in eni / responsabilità dell AD o MD nelle Controllate decisa caso per caso (in base ai precedenti rapporti e al livello di rischio percepito) può essere semplificata (es. il partner ha una riconosciuta affidabilità/ reputazione sotto il profilo etico o la JV non avrà contatti rilevanti con Pubblici Ufficiali) più approfondita sul partner che avrà il ruolo di operatore della JV; Può essere considerata circostanza attenuante in caso di condanna (i manager di eni devono conservare registri accurati e documenti originali relativi alla selezione/approvazione dei partner). Questionario: deve essere completato a cura del potenziale partner Fonti Pubbliche: internet, precedenti penali, Ambasciate/Consolati, camere di commercio, lista della Banca Mondiale di parti escluse/soggette a restrizioni ( rating finanziario, storia dell impresa, ricerche tramite i media, precedenti rapporti con eni Red Flags : non chiudere un occhio / campanello di allarme Nota sulla due diligence: proprietà (catena di controllo) ragioni per le quali la JV è essenziale/utile per eni come si è venuti a conoscenza del nome del partner descrizione delle Red Flags (se presenti) nomi dei Manager che svolgeranno la negoziazione informazioni relative a preesistenti rapporti tra il potenziale partner ed eni descrizione delle attività che saranno svolte dalla JV elenco delle fonti utilizzate per svolgere la due diligence e esito della stessa esiti delle indagini 16

17 Approfondimento - linee guida per la due diligence La due diligence sul potenziale partner dovrà includere: puntuale individuazione: individuare il nome completo del potenziale partner, proprietari, amministratori e dirigenti. pubblici registri: verificare l assetto proprietario della società, gli amministratori, i dirigenti e ogni documentazione ufficiale rilevante referenze e rating finanziari: richiedere al potenziale partner i bilanci (i.e. lo stato patrimoniale e la relazione semestrale, possibilmente certificati) relativi agli ultimi tre anni; controllare il rating finanziario pubblicato o affidati a organizzazioni esterne che offrono servizi di rating precedenti penali: verificare se il potenziale partner, i suoi amministratori e/o dirigenti siano stati condannati (o indagati) per corruzione precedenti rapporti con eni: contattare il personale eni che ha gestito precedenti contratti e chiedere informazioni circa la condotta passata del potenziale partner misure anti-corruzione: controllare se il potenziale partner si è dotato di una normativa anti-corruzione o almeno di un codice di condotta che proibisca atti corruttivi ricerche tramite i mezzi di informazione: studiare il sito-web del potenziale partner, esamina la storia della sua impresa, utilizzare database gratuiti o a pagamento per effettuare ricerche; nell utilizzo di Google o di altri motori di ricerca, ricercare termini come: reato, corrotto, tangente, frode, riciclaggio, ecc. qualifiche e appartenenza a ordini professionali: esaminare i curricula vitae forniti dal potenziale partner (manager, dirigenti, impiegati chiave) 17

18 Approfondimento Red Flags o campanelli di allarme Un esame più approfondito è richiesto in presenza di Red Flags, ad es. se il potenziale partner: opera in un paese noto per corruzione (per quantificare il rischio corruzione di un Paese, fare riferimento all Indice di Percezione della Corruzione pubblicato da Transparency International all indirizzo è stato costituito solo di recente o ha un insolita struttura societaria; ha una reputazione discutibile o è stato accusato, rinviato a giudizio, condannato, interdetto o inserito nelle liste di riferimento; chiede senza motivazione che circostanze e identità siano mantenute segrete; asserisce di poter stipulare accordi speciali in relazione ad eventuali processi decisionali relativi al contratto; rifiuta di impegnarsi al rispetto delle leggi anti-corruzione; richiede di essere pagato su un conto bancario in un Paese diverso da quello in cui il potenziale partner risiede o opera; richiede di impiegare un intermediario senza alcun motivo apparente; richiede che l operazione sia svolta in modo inusuale e include voci di costo scorrette o non necessarie; o è di proprietà di un Pubblico Ufficiale o di un familiare di un Pubblico Ufficiale. 18

19 Contenuti del contratto di Joint Venture I rappresentanti di eni faranno ogni ragionevole sforzo per far sì che le seguenti clausole siano inserite nei JVA/JBA/JOA : l impegno dell operatore della JV di adottare (e l impegno di ciascun partner affinché la JV adotti) un sistema di controllo interno e un compliance program in linea con le leggi anti-corruzione l impegno di ciascun partner a monitorare costantemente il funzionamento del sistema di controllo interno della JV l impegno di ciascun partner della JV a non pagare mai tangenti a Pubblici Ufficiali, parti private o loro familiari o ad amministratori o componenti degli organi sociali o ai dipendenti della controparte con cui la JV intenda operare. il diritto di veto di eni sulle decisioni della JV riguardanti l utilizzo di business partner che avranno contatti con Pubblici Ufficiali per conto della JV il diritto di eni di far eseguire un audit sulla JV o sull operatore della JV (in caso di sospetta violazione delle leggi anti-corruzione) il diritto di eni di risolvere il contratto di JV e di ottenere il risarcimento dei danni in caso di violazione da parte di uno dei partner della JV degli obblighi, dichiarazioni e garanzie o delle leggi anti-corruzione 19

20 Diagramma (6) ACLSU: Anti-Corruption Legal Support Unit BU: Business Unit DD: Due Diligence Allegato A: all.a MSG Anticorruzione Contratti di Joint Venture / Prevenzione di Attività Illegali JV: Joint Venture JVA: Contratto di Joint Venture DIALEG: Direzione Affari Legali RFS: Red Flags La BU svolge una DD standard Esiti DD raccolti in una nota firmata dal Manager e sottoposta ad ACLSU Il Manager della BU intende concludere una JV con uno o più partner Manager di BU sottopone nota motivata ad ACLSU richiedendo DD semplificata ACLSU accetta DD semplificata o richiede DD standard ACLSU esamina la nota di DD e valuta esiti di DD caso per caso ACLSU conferma che la DD è soddisfacente Se RFS o documenti incompleti ACLSU richiede supplemento di DD Manager inizia la negoziazione del JVA in conformità con All. A Se la DD supplementare rivela rischi ACLSU suggerisce a BU azioni/soluzioni DIALEG include clausole previste nell All. A nella bozza iniziale di JVA Manager consulta ACLSU per omettere o modificare alcune clausole contrattuali Bozza JVA concordata tra BU e ACLSU sottoposta per esame ad ACLSU

21 Contratti di Intermediazione eni potrebbe essere ritenuta responsabile delle condotte corruttive poste in essere dai suoi intermediari. il personale eni NON può stipulare un Contratto di Intermediazione senza la preventiva approvazione del CDA in linea con quanto previsto dallo Strumento Normativo Anticorruzione sui contratti di Intermediazione. La definizione di Intermediario include una persona fisica o società che eni si proponga di tenere al proprio servizio al fine di: promuovere gli interessi commerciali di eni in relazione a una singola operazione/progetto; agevolare l esecuzione di contratti con soggetti terzi; e/o presentare eni a una o più parti allo scopo di procurare o mantenere un affare. esclude: contratti di agenzia ai quali sia applicabile la legge italiana, regolati dagli articoli 1742 e ss. del Codice Civile italiano; e Altri servizi di brokeraggio ai quali non sia applicabile la legge italiana, ma che potrebbero essere considerati analoghi ai contratti di agenzia di diritto italiano (da sottoporre all Anti-Corruption Legal Support Unit). The Mystery Middleman 21

22 Due diligence sui potenziali Intermediari Due diligence sui potenziali Intermediari: responsabilità del Manager in eni / responsabilità dell AD o del MD nelle Controllate Questionario: deve essere completato e sottoscritto dal potenziale intermediario Lettera Anti-Corruzione: deve essere rilasciata dal potenziale intermediario e dovrà contenere il suo impegno a agire nel rispetto delle leggi anti-corruzione e inserire nei Contratti di Intermediazione le specifiche clausole anti-corruzione di eni. Red Flags : non chiudere un occhio / campanello di allarme Nota di Due diligence: proprietà (catena di controllo) ragioni per le quali il contratto di intermediazione è essenziale/utile per eni e descrizione dettagliata delle prestazioni richieste all intermediario come si è venuti a conoscenza del nome dell intermediario e come sono state verificate le competenze dell intermediario (es. con riguardo agli anni di esperienza, qualifiche professionali, reputazione) descrizione delle Red Flags (se presenti) nomi dei Manager eni che svolgeranno il negoziato sintesi delle trattative condotte con il potenziale intermediario ai fini della determinazione del compenso; ammontare/valuta del compenso e dettaglio delle condizioni di pagamento; ragioni per le quali il compenso può considerarsi congruo tenuto conto dei servizi resi; informazioni sui precedenti rapporti tra il potenziale intermediario ed eni Il Manager invierà per approvazione la Nota e il parere favorevole dell ACLSU al Consiglio di Amministrazione. 22

23 Contenuti del contratto di intermediazione Precisa indicazione dell affare in relazione al quale si intende utilizzare l intermediario e descrizione dettagliata della prestazione dovuta dall intermediario Impegno dell intermediario ad adottare un sistema di controllo interno e un compliance program in linea con le leggi anti-corruzione. Impegno dell intermediario a non pagare mai tangenti a pubblici ufficiali e a non utilizzare i compensi ricevuti da eni in violazione di norme anticorruzione. La valuta e l ammontare del corrispettivo (l adeguatezza del corrispettivo può essere determinata come una % rispetto agli incassi derivanti dall affare) e termini di pagamento; diritto di eni di svolgere un audit sull intermediario (in caso di sospetta violazione delle Leggi anti-corruzione). Il diritto di eni di risolvere il contratto, di sospendere il pagamento o di ricevere il risarcimento dei danni in caso di violazione delle leggi anticorruzione o degli impegni anti-corruzione previsti dal contratto di intermediazione. 23

24 Contratti di sponsorizzazione due diligence Sponsorizzazioni sono le iniziative di comunicazione promo - pubblicitaria attraverso le quali il soggetto sponsorizzato si obbliga, contro corrispettivo, ad associare alla propria attività il nome o il segno distintivo dello sponsor al fine di promuoverne positivamente l immagine, l identità, il marchio o i prodotti/servizi Il personale eni NON può stipulare un Contratto di Sponsorizzazione senza preventiva autorizzazione ai sensi dello strumento normativo anticorruzione sui Contratti di Sponsorizzazione; ammessi solo partner ben noti e affidabili in quanto a onestà e pratiche commerciali corrette; non è necessario effettuare verifiche preliminari se il potenziale partner è un ente o un istituzione di rinomata fama e importanza (sempre che il corrispettivo della sponsorizzazione venga versato esclusivamente a quell ente o a quella istituzione). L unità competente che: verifica l esistenza o meno di Red Flags e, qualora ne ravvisi la possibile esistenza, consulta l ACLSU la quale fornisce indicazioni per due diligence sul potenziale partner Svolge la due diligence sul potenziale partner; raccoglie in una nota l esito della due diligence e la trasmette all ACLSU; l ACLSU valuta l esito della due diligence e suggerisce possibili azioni/soluzioni. 24

25 Contenuti del contratto di sponsorizzazione il contratto di sponsorizzazione deve essere redatto in forma scritta e deve contenere puntuale indicazione: dell evento/iniziativa dei benefit che saranno destinati ad eni di valuta / ammontare del corrispettivo / modalità e condizioni di pagamento (ammessi esclusivamente pagamenti in favore del partner su conti correnti intestati al partner nel Paese di costituzione dello stesso, esplicitati nel contratto di sponsorizzazione) che l ammontare pagato costituisce esclusivamente il corrispettivo per la prestazione prevista nel contratto di sponsorizzazione che né il partner né i suoi proprietari, amministratori o dipendenti sono Pubblici Ufficiali dell impegno del partner a rispettare le leggi anti-corruzione e a registrare in modo puntuale e corretto nei propri libri e registri contabili l ammontare ricevuto della clausola di Responsabilità Amministrativa del diritto di eni di risolvere il contratto e ricevere il risarcimento del danno in caso di violazione da parte del partner dei propri obblighi contrattuali anti-corruzione del diritto di eni di svolgere controlli sul partner nel caso di ragionevoli sospetti che il partner abbia violato i propri obblighi contrattuali anticorruzione 25

26 Spese di Attenzione verso terzi Si definiscono spese di attenzione verso terzi le spese attinenti l ospitalità (ad es. colazioni e pranzi), effettuate da singoli dipendenti e finalizzate al mantenimento e allo sviluppo delle relazioni con terzi non appartenenti a eni, nell ambito dello svolgimento delle attività di competenza Qualunque spesa di attenzione verso terzi dovrà essere preventivamente autorizzata dal responsabile gerarchicamente superiore titolare di centro di costo (solo in casi di oggettiva impossibilità, la sottoscrizione del rendiconto varrà come autorizzazione) non consisterà in un pagamento in contanti sarà effettuata in buona fede e in relazione a legittime finalità di business non sarà motivata dal desiderio di esercitare un influenza sarà ragionevole tenuto conto delle circostanze sarà di buon gusto e conforme agli standard di cortesia rispetterà leggi e regolamenti applicabili In caso di dubbio circa il livello di rischio di una determinata spesa, il titolare del centro di costo dovrà consultare l ACLSU. 26

27 Contributi Politici eni non permette alcun contributo diretto o indiretto in qualunque forma ai partiti politici, movimenti, comitati, organizzazioni politiche e sindacali, né ai loro rappresentanti e candidati ( contributi politici ), ad eccezione di quelli specificamente considerati obbligatori dalle leggi e norme applicabili. In tale ultimo caso, eni prevede che i contributi rispettino alcuni standard minimi, fra i quali: Devono essere approvati dalla funzione Relazioni Istituzionali e Comunicazione di eni spa e dal Chief Corporate Operating Officer, Chief Executive Officer di Versalis o dal Chief Executive Officer di Syndial spa o dal Chief Operating Officer della Divisione cui la società riferisce a seconda dei casi; I contributi devono essere erogati solo in favore di beneficiari ben noti, affidabili e con un eccellente reputazione in quanto a onestà; Il beneficiario deve dimostrare di essere un ente ufficialmente riconosciuto in conformità alle leggi applicabili; Deve essere effettuata una adeguata due diligence sull ente beneficiario, da sottoporre alla valutazione dell ACLSU; Deve essere inoltrato all ACLSU un parere legale sulla legittimità e natura obbligatoria del contributo secondo le leggi applicabili; i pagamenti devono essere effettuati esclusivamente sul conto intestato all ente stesso; non è consentito effettuare pagamenti su conti cifrati o in contanti, o a un soggetto diverso dall ente beneficiario, né in un paese diverso da quello dell ente beneficiario; I contributi devono essere registrati in modo corretto e trasparente. 27

28 Omaggi Omaggi, vantaggi economici o altre utilità possono essere effettuati o ricevuti qualora rientrino nel contesto di atti di cortesia commerciale e siano tali da non compromettere l integrità e/o la reputazione di una delle parti e tali da non poter essere interpretati da un osservatore imparziale come finalizzati a creare un obbligo di gratitudine o ad acquisire vantaggi in modo improprio. Qualunque omaggio, vantaggio economico o altra utilità, offerto a, o ricevuto da, Personale eni e qualunque omaggio offerto da Personale eni a terzi in qualsiasi circostanza, deve: Non consistere in un pagamento in contanti essere effettuato in buona fede e in relazione a finalità di business e legittimo; non essere motivato dal desiderio di esercitare un influenza impropria o illecita o dall aspettativa di reciprocità; essere di buon gusto e conforme agli standard di cortesia professionale generalmente accettati; rispettare le leggi applicabili e I regolamenti locali, applicabili al Pubblico Ufficiale o al privato Le spese relative all omaggistica devono essere: conformi alle regole interne di eni registrate in maniera accurata e trasparente tra le scritture contabili della società con sufficiente dettaglio e supportate da appropriata documentazione specifica disciplina per Omaggistica promozionale, istituzionale e relativa a progetti specifici o eventi celebrativi offerta da Personale eni

29 Omaggi Il personale eni che riceva omaggi, vantaggi economici o altre utilità che: a) Non possono essere considerati atti di cortesia commerciali deve Rifiutarli e informare il superiore diretto o il referente in eni del Business Partner e/o l eni Anti- Corruption Legal Support Unit. b) Possono essere considerati atti di cortesia commerciali ma il cui valore effettivo o stimato ecceda (o probabilmente ecceda) singolarmente la soglia singola, ovvero cumulativamente, quando ricevuto da o offerto dallo stesso soggetto o ente in un anno, la soglia cumulata deve informare il superiore diretto, che ne valuta la coerenza con i principi stabiliti nel presente allegato; provvedere alla richiesta della loro registrazione, sia se accettati sia se rifiutati, che deve essere effettuata in maniera accurata e trasparente. 29

Suppliers Day for Sustainability

Suppliers Day for Sustainability Suppliers Day for Sustainability - Lotta alla Corruzione in Snam Direzione Affari Legali e Societari snamretegas.it La Corruzione nel mondo Nella letteratura scientifica sul tema della corruzione, questo

Dettagli

POLICY ANTICORRUZIONE DEL GRUPPO TELECOM ITALIA

POLICY ANTICORRUZIONE DEL GRUPPO TELECOM ITALIA POLICY ANTICORRUZIONE DEL GRUPPO TELECOM ITALIA Adottata in data 6 dicembre 2012 SOMMARIO Articolo 1 Premessa pag. 2 Articolo 2 - Scopo e campo di applicazione pag. 2 Articolo 3 - Destinatari pag. 2 Articolo

Dettagli

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI MANTOVA RELAZIONE ILLUSTRATIVA

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI MANTOVA RELAZIONE ILLUSTRATIVA Allegato B) D.G. n. 45 del 17/04/2014 CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI MANTOVA RELAZIONE ILLUSTRATIVA (Delibera A.N.A.C. n. 75/2013) QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO Il

Dettagli

MANDATO INTERNAL AUDIT

MANDATO INTERNAL AUDIT INTERNAL AUDIT MANDATO INTERNAL AUDIT Il presente Mandato Internal Audit di Società, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi in data 30 ottobre 2012 e sentito il Collegio Sindacale e l

Dettagli

DATA EMISSIONE: 12 novembre 2009 DATA DECORRENZA: 12 novembre 2009 VERIFICATO DA: DIALEG

DATA EMISSIONE: 12 novembre 2009 DATA DECORRENZA: 12 novembre 2009 VERIFICATO DA: DIALEG Eni S.p.A. Circolare n. 377 del 12 novembre 2009 TIPOLOGIA DI STRUMENTO NORMATIVO: Linee Guida TITOLO: Linee Guida Anti-Corruzione NOTE: DATA EMISSIONE: 12 novembre 2009 DATA DECORRENZA: 12 novembre 2009

Dettagli

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito 1 ISA 610 USING THE WORK OF INTERNAL AUDITORS Questo principio tratta

Dettagli

APAM. esercizio spa CODICE ETICO E DI COMPORTAMENTO. APAM esercizio spa - Codice etico e di comportamento

APAM. esercizio spa CODICE ETICO E DI COMPORTAMENTO. APAM esercizio spa - Codice etico e di comportamento APAM esercizio spa 1 CODICE ETICO E DI COMPORTAMENTO Indice 1. PREMESSA BREVE PROFILO DELLA SOCIETÀ pag. 3 2. PRINCIPI GENERALI 2.1 Contenuto e finalità del codice etico pag. 4 2.2 Destinatari del codice

Dettagli

PROCEDURA PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ALLE SOCIETÀ DI REVISIONE NELL AMBITO DEL GRUPPO ENEL

PROCEDURA PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ALLE SOCIETÀ DI REVISIONE NELL AMBITO DEL GRUPPO ENEL PROCEDURA PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ALLE SOCIETÀ DI REVISIONE NELL AMBITO DEL GRUPPO ENEL Documento approvato dal Consiglio di Amministrazione di Enel S.p.A. nella riunione dell 11 settembre 2012.

Dettagli

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...

Dettagli

AssoFinance. Milano, via Giovanni Battista Pirelli 26 assofinance@libero.it www.assofinance.eu CODICE DEONTOLOGICO

AssoFinance. Milano, via Giovanni Battista Pirelli 26 assofinance@libero.it www.assofinance.eu CODICE DEONTOLOGICO CODICE DEONTOLOGICO I Consulenti Associati sono tenuti alla conoscenza ed al rispetto delle norme del presente Codice Deontologico. Premessa L esercizio della professione di Consulente indipendente in

Dettagli

Adottato da TECAM Srl in ottemperanza al Decreto legislativo 231 del 2001

Adottato da TECAM Srl in ottemperanza al Decreto legislativo 231 del 2001 Adottato da TECAM Srl in ottemperanza al Decreto legislativo 231 del 2001 6 marzo 2015 INDICE Articolo 1 Finalità del Codice comportamentale Articolo 2 Regole di comportamento generali nei confronti di

Dettagli

MODELLO UNICO DI INFORMATIVA PRECONTRATTUALE EX ART.49 REGOLAMENTO ISVAP 5/2006

MODELLO UNICO DI INFORMATIVA PRECONTRATTUALE EX ART.49 REGOLAMENTO ISVAP 5/2006 MODELLO UNICO DI INFORMATIVA PRECONTRATTUALE EX ART.49 REGOLAMENTO ISVAP 5/2006 SEZIONE A (ex modello 7A) COMUNICAZIONE INFORMATIVA SUGLI OBBLIGHI DI COMPORTAMENTO CUI GLI INTERMEDIARI SONO TENUTI NEI

Dettagli

Protocollo D.Lgs. 231/2001 n. 11. Gestione ed elaborazione della contabilità e del bilancio di esercizio

Protocollo D.Lgs. 231/2001 n. 11. Gestione ed elaborazione della contabilità e del bilancio di esercizio Pag. 1 di 5 Sommario 2 Scopo e applicabilità... 1 3 Riferimenti... 1 4 Aree interessate... 2 5 Reati potenziali e rischi da presidiare... 2 6 Modalità operative... 2 6.1 Principi di prevenzione... 2 6.2

Dettagli

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO REGOLAMENTO DELLE COMMISSIONI DI STUDIO SULLE MATERIE OGGETTO DELLA PROFESSIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI

Dettagli

REGOLAMENTO PER GLI STAGE

REGOLAMENTO PER GLI STAGE REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente

Dettagli

COMUNICAZIONE INFORMATIVA SUGLI OBBLIGHI DI COMPORTAMENTO CUI GLI INTERMEDIARI SONO TENUTI NEI CONFRONTI DEI CONTRAENTI

COMUNICAZIONE INFORMATIVA SUGLI OBBLIGHI DI COMPORTAMENTO CUI GLI INTERMEDIARI SONO TENUTI NEI CONFRONTI DEI CONTRAENTI COMUNICAZIONE INFORMATIVA SUGLI OBBLIGHI DI COMPORTAMENTO CUI GLI INTERMEDIARI SONO TENUTI NEI CONFRONTI DEI CONTRAENTI Ai sensi delle disposizioni del d. lgs. n. 209/2005 del reg. ISVAP n. 5/2006 in tema

Dettagli

REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI DI SNAM. Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12

REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI DI SNAM. Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12 REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI DI SNAM Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12 dicembre 2013, disciplina la composizione e la nomina, le modalità di

Dettagli

Le small cap e la raccolta di capitale di rischio Opportunità per il professionista. Il ruolo del Nomad.

Le small cap e la raccolta di capitale di rischio Opportunità per il professionista. Il ruolo del Nomad. S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Le small cap e la raccolta di capitale di rischio Opportunità per il professionista Il ruolo del Nomad. Marco Fumagalli Responsabile Capital Markets Ubi Banca

Dettagli

Approvazione CDA del 25 giugno 2009. Limiti al cumulo di incarichi ricoperti dagli amministratori di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A.

Approvazione CDA del 25 giugno 2009. Limiti al cumulo di incarichi ricoperti dagli amministratori di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A. Approvazione CDA del 25 giugno 2009 Limiti al cumulo di incarichi ricoperti dagli amministratori di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A. Regolamento U n i p o l G r u p p o F i n a n z i a r i o S. p. A. Sede

Dettagli

Codice Deontologico. Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori

Codice Deontologico. Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori Codice Deontologico Approvato dall Assemblea Ordinaria dei Consorziati con Delibera del 28/09/2011 INDICE 1. Premessa 2. Destinatari 3. Scopo 4. Principii, doveri, responsabilità e modelli di comportamento

Dettagli

ALLEGATO D. Roma lì, / / Equitalia S.p.A. il Titolare

ALLEGATO D. Roma lì, / / Equitalia S.p.A. il Titolare 1 Premessa e quadro normativo Il Contratto sottoscritto da Equitalia S.p.A. e ha ad oggetto l affidamento dei servizi di implementazione e manutenzione del nuovo Sistema Informativo Corporate - Sistema

Dettagli

CODICE ETICO 1. PREMESSA

CODICE ETICO 1. PREMESSA 1. PREMESSA a. Le Sim di Consulenza e le Società di Consulenza Finanziaria associate ad ASCOSIM ( le società ) concordano sui principi contenuti nel presente Codice Etico ( Codice ) e si impegnano applicarne

Dettagli

Management System Guideline. Anti-Corruzione. 30 giugno 2015 MSG-COR-ANC-001-I

Management System Guideline. Anti-Corruzione. 30 giugno 2015 MSG-COR-ANC-001-I Management System Guideline Anti-Corruzione 30 giugno 2015 MSG-COR-ANC-001-I Pag. 3 di 33 Sommario Revisioni Data Revisione Process Owner Controllato Approvato 30/06/2015 01 M. Colombo LEGAS Comitato

Dettagli

Responsabilità della societá

Responsabilità della societá Responsabilità della societá I.B.P., Slu è una societá legalmente costituita in Spagna, soggetta alla normativa legale e fiscale di questo paese. Si include anche quella referente alla protezione dei dati

Dettagli

MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO

MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO Data: Ottobre, 2013 UniCredit Group - Public MISSION E AMBITO DI COMPETENZA L Internal Audit è una funzione indipendente nominata dagli Organi di Governo della Società ed è parte

Dettagli

NOTA AIFIRM Associazione Italiana Financial Industry Risk Managers 23 luglio 2013

NOTA AIFIRM Associazione Italiana Financial Industry Risk Managers 23 luglio 2013 NOTA AIFIRM Associazione Italiana Financial Industry Risk Managers 23 luglio 2013 E stato introdotto nell ordinamento di vigilanza italiano il concetto di risk appetite framework (RAF). E contenuto nella

Dettagli

Codice di Comportamento Aziendale

Codice di Comportamento Aziendale ALLEGATO 2 Codice di Comportamento Aziendale 1. DESTINATARI - COMUNICAZIONE ED INFORMAZIONE I principi e le disposizioni del presente Codice di Comportamento aziendale sono vincolanti per tutti gli amministratori,

Dettagli

Metodologie per l identificazione e la qualificazione del rischio nell attività del Collegio Sindacale

Metodologie per l identificazione e la qualificazione del rischio nell attività del Collegio Sindacale Metodologie per l identificazione e la qualificazione del rischio nell attività del Collegio Sindacale Prof. Valter Cantino Università degli Studi di Torino 1 IL RIFERIMENTO ALLA GESTIONE DEL RISCHIO NELLE

Dettagli

Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D. Lgs. 231/2001. Parte 01 PRESENTAZIONE DEL MODELLO

Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D. Lgs. 231/2001. Parte 01 PRESENTAZIONE DEL MODELLO Parte 01 PRESENTAZIONE DEL MODELLO 1 01.00 PREMESSA Recordati è un gruppo farmaceutico europeo fondato nel 1926, quotato alla Borsa Italiana, che si dedica alla ricerca, allo sviluppo, alla produzione

Dettagli

REGOLAMENTO DEL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO

REGOLAMENTO DEL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO REGOLAMENTO DEL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO Articolo 1 Premessa Il presente Regolamento disciplina la costituzione, il funzionamento ed i compiti del comitato per il Controllo Interno (il Comitato

Dettagli

INFORMAZIONI DA RENDERE AL CONTRAENTE PRIMA DELLA SOTTOSCRIZIONE DELLA PROPOSTA O, QUALORA NON PREVISTA, DEL CONTRATTO SI DICHIARA QUANTO SEGUE

INFORMAZIONI DA RENDERE AL CONTRAENTE PRIMA DELLA SOTTOSCRIZIONE DELLA PROPOSTA O, QUALORA NON PREVISTA, DEL CONTRATTO SI DICHIARA QUANTO SEGUE ALLEGATO 7B INFORMAZIONI DA RENDERE AL CONTRAENTE PRIMA DELLA SOTTOSCRIZIONE DELLA PROPOSTA O, QUALORA NON PREVISTA, DEL CONTRATTO PREMESSO che ai sensi della vigente normativa, l intermediario assicurativo

Dettagli

ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA

ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA Procedura aperta per la selezione di una Società di Gestione del Risparmio per l'istituzione e la gestione di un fondo di investimento, immobiliare, chiuso per il patrimonio

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2011-2013

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2011-2013 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2011-2013 Adottato con deliberazione del Commissario Straordinario n. 14 in data 09 maggio 2011 1 1. OGGETTO E OBIETTIVI La trasparenza consiste nella

Dettagli

2014 Fiat Group Procedura gestione denunce

2014 Fiat Group Procedura gestione denunce 2014 Fiat Group 2 Fiat Group Indice 1. Premessa... 3 2. Normativa esterna e interna applicabile... 3 3. Compiti e responsabilità... 3 4. Processo... 4 5. Controllo... 4 6. Comitato denunce... 4 7. Registro

Dettagli

Anti-Corruzione. Management System Guideline. 5 novembre 2014. Approvata dal Consiglio di Amministrazione di eni spa il 29 ottobre 2014

Anti-Corruzione. Management System Guideline. 5 novembre 2014. Approvata dal Consiglio di Amministrazione di eni spa il 29 ottobre 2014 TITOLO PROCEDURA TITOLO PRPOCEDURA TITOLO PROCEDURA Management System Guideline Anti-Corruzione 5 novembre 2014 Approvata dal Consiglio di Amministrazione di eni spa il 29 ottobre 2014 1 Messaggio del

Dettagli

Associazione Comunità IL GABBIANO ONLUS

Associazione Comunità IL GABBIANO ONLUS Associazione Comunità IL GABBIANO ONLUS Sede Legale: Loc.Cascina Castagna, 4-26854 Pieve Fissiraga (LO) Cod.Fisc. 07124640157 Uff. Amministrativi: Via Bonfadini, 11-23100 Sondrio - 0342-200844 Fax 0342-216702

Dettagli

Piano. Anticorruzione. Pianoro Centro SpA

Piano. Anticorruzione. Pianoro Centro SpA Piano Anticorruzione Pianoro Centro SpA 2015-2017 Indice Premessa..... 2 Attività ed Organizzazione Aziendale 4 Referenti.. 5 Compiti operativi del Responsabile 5 Aree di rischio. 5 I Controlli 6 La Trasparenza...

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA L INTEGRITA 2014-2016

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA L INTEGRITA 2014-2016 AZIENDA SPECIALE SERVIZI PUBBLICI LOCALI VIA SOLFERINO, 13 56022 CASTELFRANCO DI SOTTO (PI) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2014-2016 Con la redazione del programma triennale per la

Dettagli

AIFI. CODICE INTERNO DI COMPORTAMENTO per Investment Companies di private equity (contenuto minimo)

AIFI. CODICE INTERNO DI COMPORTAMENTO per Investment Companies di private equity (contenuto minimo) AIFI ASSOCIAZIONE ITALIANA DEL PRIVATE EQUITY E VENTURE CAPITAL CODICE INTERNO DI COMPORTAMENTO per Investment Companies di private equity (contenuto minimo) Indice LINEE GUIDA PER L ADOZIONE DEL PRESENTE

Dettagli

Castenaso, 15/10/2014 CODICE ETICO

Castenaso, 15/10/2014 CODICE ETICO 1 CODICE ETICO INDICE 2 - INTRODUZIONE E DESTINATARI. - VALORI. - PRINCIPI FONDAMENTALI. - RAPPORTI CON: Personale e collaboratori; Terzi. - SANZIONI DISCIPLINARI. INTRODUZIONE E DESTINATARI. TEMA RICERCA

Dettagli

DAMA DEMOLIZIONI E SMONTAGGI S.R.L.

DAMA DEMOLIZIONI E SMONTAGGI S.R.L. DAMA DEMOLIZIONI E SMONTAGGI S.R.L. D.Lgs 231/2001 Codice Etico 1 INDICE 1. Introduzione Pag. 3 2. Politiche di condotta negli affari Pag. 3 2.1 Dipendenti, collaboratori e consulenti Pag. 5 3. Salute,

Dettagli

II.11 LA BANCA D ITALIA

II.11 LA BANCA D ITALIA Provvedimento del 24 marzo 2010. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d Italia nell esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria

Dettagli

PROTOCOLLO ANTI-CORRUZIONE GRUPPO DRAEGER (DRAEGER MEDICAL ITALIA

PROTOCOLLO ANTI-CORRUZIONE GRUPPO DRAEGER (DRAEGER MEDICAL ITALIA PROTOCOLLO ANTI-CORRUZIONE GRUPPO DRAEGER (DRAEGER MEDICAL ITALIA S.P.A. // DRAEGER SAFETY S.P.A.) 1. INTRODUZIONE 1.1. Obiettivo A seguito dell approvazione del c.d. DDL anti-corruzione, poi convertito

Dettagli

INFORMATIVA ALL'ASSICURATO ( allegati per l'assicurato )

INFORMATIVA ALL'ASSICURATO ( allegati per l'assicurato ) INFORMATIVA ALL'ASSICURATO ( allegati per l'assicurato ) Il presente fascicolo contiene: Contratto Assicurativo o Tutela Legale NB: Assolve funzione di Contratto Assicurativo e Ricevuta Fiscale (eventualmente

Dettagli

CODICE ETICO DELLA SOCIETA ISI ITALIA

CODICE ETICO DELLA SOCIETA ISI ITALIA CODICE ETICO DELLA SOCIETA ISI ITALIA 1. Premessa ISI Italia srl ( di seguito ISI e/o Società ) adotta il seguente Codice di comportamento al fine di promuovere l insieme dei principi etici a cui la società

Dettagli

Linee di indirizzo per il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi

Linee di indirizzo per il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi 3 Linee di indirizzo per il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi 1. Premessa Il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi di Fiat S.p.A. (la Società ) costituisce elemento

Dettagli

Allegato 3. Indice generale 1. OGGETTO DEL SERVIZIO... 3 2. SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO... 5 3. OBBLIGHI DEL BROKER... 5 4. OBBLIGHI DI ANSF...

Allegato 3. Indice generale 1. OGGETTO DEL SERVIZIO... 3 2. SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO... 5 3. OBBLIGHI DEL BROKER... 5 4. OBBLIGHI DI ANSF... AGENZIA NAZIONALE PER LA SICUREZZA DELLE FERROVIE CAPITOLATO SPECIALE Procedura aperta per l affidamento del servizio di brokeraggio assicurativo per le esigenze dell Agenzia Nazionale per la Sicurezza

Dettagli

DOCUMENTO DI SINTESI DELLA POLICY SU STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DI ORDINI

DOCUMENTO DI SINTESI DELLA POLICY SU STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DI ORDINI DOCUMENTO DI SINTESI DELLA POLICY SU STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DI ORDINI 1. LA NORMATIVA MIFID La Markets in Financial Instruments Directive (MiFID) è la Direttiva approvata dal Parlamento

Dettagli

FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L.

FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L. 1 FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L. MANUALE DELLE PROCEDURE INTERNE PARTE GENERALE 2 INDICE 1. Informazioni sulla Società ed attività autorizzate 3 2. Autore del manuale delle procedure interne 3 3.

Dettagli

Sezione Reati ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita

Sezione Reati ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita Modello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del D.Lgs 231/2001 Parte Speciale Sezione Reati ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita ELENCO DELLE

Dettagli

Allegato A Guida ai Diritti Guida al sito dell Autorità

Allegato A Guida ai Diritti Guida al sito dell Autorità Criteri per la selezione e il finanziamento di progetti da realizzare nell ambito del Protocollo di intesa tra l Autorità per l energia elettrica e il gas e il Consiglio nazionale dei consumatori e degli

Dettagli

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 126 del 22.11.1999 www.comune.genova.it Regolamento sugli interventi di volontariato ART. 1 Finalità In

Dettagli

REGOLAMENTO CENTRI DI RICERCA

REGOLAMENTO CENTRI DI RICERCA REGOLAMENTO CENTRI DI RICERCA (con la modifiche proposta al Senato Accademico nella seduta del 25 novembre 2014 e deliberate dal Comitato Esecutivo nella seduta del 10 dicembre 2014) Regolamento del Centro

Dettagli

REGOLAMENTO. (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) ITALA Motore di Impresa 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO

REGOLAMENTO. (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) ITALA Motore di Impresa 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO REGOLAMENTO (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO 1.1 Il presente regolamento si propone di organizzare l operatività di ITALA MOTORE D IMPRESA nell

Dettagli

Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di

Dettagli

Modelli ex d.lgs. 231/01 e Modelli di prevenzione della corruzione ex L. 190/2012. Massimo Malena & Associati 20 maggio 2015

Modelli ex d.lgs. 231/01 e Modelli di prevenzione della corruzione ex L. 190/2012. Massimo Malena & Associati 20 maggio 2015 Modelli ex d.lgs. 21/01 e Modelli di prevenzione della corruzione ex L. 190/2012 Massimo Malena & Associati 20 maggio 2015 L impatto immediato e diretto della L. 190/2012 sul d.lgs. 21/01 La Legge 190

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI

RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI Signori Azionisti, Vi abbiamo convocato

Dettagli

Modello dei controlli di secondo e terzo livello

Modello dei controlli di secondo e terzo livello Modello dei controlli di secondo e terzo livello Vers def 24/4/2012_CLEN INDICE PREMESSA... 2 STRUTTURA DEL DOCUMENTO... 3 DEFINIZIONE DEI LIVELLI DI CONTROLLO... 3 RUOLI E RESPONSABILITA DELLE FUNZIONI

Dettagli

PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI. Regolamento. Regolamento del Comitato Controllo e Rischi

PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI. Regolamento. Regolamento del Comitato Controllo e Rischi PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI Regolamento Regolamento del Comitato Controllo e Rischi Data approvazione: 16/01/2007 Ultima modifica: 08/11/2012 Regolamento del Comitato Controllo e Rischi

Dettagli

RELAZIONE ILLUSTRATIVA RELATIVA ALL ADOZIONE DEL CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELL AZIENDA SANITARIA. ULSS n. 3 DI BASSANO DEL GRAPPA

RELAZIONE ILLUSTRATIVA RELATIVA ALL ADOZIONE DEL CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELL AZIENDA SANITARIA. ULSS n. 3 DI BASSANO DEL GRAPPA RELAZIONE ILLUSTRATIVA RELATIVA ALL ADOZIONE DEL CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELL AZIENDA SANITARIA ULSS n. 3 DI BASSANO DEL GRAPPA APPROVATO CON DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE n. 55 DEL

Dettagli

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO 20.1 PREMESSA... 255 20.2 COMITATO DI CONSULTAZIONE... 255 20.3 SOGGETTI TITOLATI A PRESENTARE RICHIESTE DI MODIFICA... 255 20.4 REQUISITI DI RICEVIBILITA

Dettagli

CODICE DI CONDOTTA SULLE INTERAZIONI CON GLI OPERATORI DEL SETTORE SANITARIO

CODICE DI CONDOTTA SULLE INTERAZIONI CON GLI OPERATORI DEL SETTORE SANITARIO CODICE DI CONDOTTA SULLE INTERAZIONI CON GLI OPERATORI DEL SETTORE SANITARIO Dichiarazione di tutti i Soci del COCIR COCIR si dedica al progresso della scienza medica e al miglioramento della cura dei

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA VERIFICA DEL LIVELLO DI APPLICAZIONE DELLA LINEA GUIDA ISO 26000

REGOLAMENTO PER LA VERIFICA DEL LIVELLO DI APPLICAZIONE DELLA LINEA GUIDA ISO 26000 REGOLAMENTO PER LA VERIFICA DEL LIVELLO DI APPLICAZIONE DELLA LINEA GUIDA ISO 26000 Valido dal 29 Dicembre 2014 RINA Services S.p.A. Via Corsica, 12 16128 Genova Tel. +39 010 53851 Fax +39 010 5351000

Dettagli

Codice Etico. per le società del gruppo Liebherr e rispettivi collaboratori

Codice Etico. per le società del gruppo Liebherr e rispettivi collaboratori Codice Etico per le società del gruppo Liebherr e rispettivi collaboratori Indice I. Oggetto e Campo di Applicazione 4 II. Osservanza del Diritto Vigente 5 III. Collaboratori 6 IV. Concorrenza Sleale 6

Dettagli

Agosto 2015 EUR/A/IM CONDIZIONI

Agosto 2015 EUR/A/IM CONDIZIONI ACQUISTI MICHELIN ITALIA Agosto 2015 EUR/A/IM CONDIZIONI GENERALI DI ACQUISTO 1 CONDIZIONI GENERALI DI ACQUISTO 1. Premessa... 3 2. Principi etici... 3 3. Prezzi... 3 4. Consegna della fornitura... 3 5.

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO PER LA GESTIONE E LA COMUNICAZIONE ALL ESTERNO DI INFORMAZIONI RISERVATE E PRIVILEGIATE

REGOLAMENTO INTERNO PER LA GESTIONE E LA COMUNICAZIONE ALL ESTERNO DI INFORMAZIONI RISERVATE E PRIVILEGIATE REGOLAMENTO INTERNO PER LA GESTIONE E LA COMUNICAZIONE ALL ESTERNO DI INFORMAZIONI RISERVATE E PRIVILEGIATE GIUGNO 2015 Articolo 1 - Ambito di applicazione 1.1 Il presente regolamento interno (di seguito

Dettagli

PROTOCOLLO DI AUTOREGOLAZIONE PER LA VENDITA DI ENERGIA ELETTRICA E DI GAS NATURALE FUORI DAI LOCALI COMMERCIALI

PROTOCOLLO DI AUTOREGOLAZIONE PER LA VENDITA DI ENERGIA ELETTRICA E DI GAS NATURALE FUORI DAI LOCALI COMMERCIALI PROTOCOLLO DI AUTOREGOLAZIONE PER LA VENDITA DI ENERGIA ELETTRICA E DI GAS NATURALE FUORI DAI LOCALI COMMERCIALI Parte 1 Disposizioni generali Art. 1 Definizioni Ai fini del presente Codice di Condotta

Dettagli

Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE

Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE approvato dal Consiglio nazionale di lega il 4 ottobre 2007 Premessa: Per i candidati Operatori Sportivi Volontari sono previsti i seguenti momenti corsuali:

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

REGOLAMENTO ASSOCIAZIONE CUSTODI DI SUCCESSO APPROVATO DAL CONSIGLIO INTERASSOCIATIVO DI CDS IL 06/09/2014

REGOLAMENTO ASSOCIAZIONE CUSTODI DI SUCCESSO APPROVATO DAL CONSIGLIO INTERASSOCIATIVO DI CDS IL 06/09/2014 REGOLAMENTO ASSOCIAZIONE CUSTODI DI SUCCESSO APPROVATO DAL CONSIGLIO INTERASSOCIATIVO DI CDS IL 06/09/2014 Valido dal 07/09/2014 1. Success Fee e Entry Fee a carico degli Associati Investitori: l associazione

Dettagli

PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELL ILLEGALITA

PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELL ILLEGALITA PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELL ILLEGALITA Approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 22 dicembre 2014 INDICE PREMESSA Oggetto del piano Il Responsabile della prevenzione

Dettagli

DIREZIONE. Dirigente: GIOVANNELLI STEFANO. Decreto N. 163 del 07-09-2015. Responsabile del procedimento:

DIREZIONE. Dirigente: GIOVANNELLI STEFANO. Decreto N. 163 del 07-09-2015. Responsabile del procedimento: DIREZIONE Dirigente: GIOVANNELLI STEFANO Decreto N. 163 del 07-09-2015 Responsabile del procedimento: Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA Ordinario [X ] Immediatamente

Dettagli

MODELLO UNICO DI INFORMATIVA PRECONTRATTUALE EX ART. 49 REGOLAMENTO IVASS/ISVAP 5/2006 SEZIONE A

MODELLO UNICO DI INFORMATIVA PRECONTRATTUALE EX ART. 49 REGOLAMENTO IVASS/ISVAP 5/2006 SEZIONE A MODELLO UNICO DI INFORMATIVA PRECONTRATTUALE EX ART. 49 REGOLAMENTO IVASS/ISVAP 5/2006 SEZIONE A COMUNICAZIONE INFORMATIVA SUGLI OBBLIGHI DI COMPORTAMENTO CUI GLI INTERMEDIARI SONO TENUTI NEI CONFRONTI

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ. Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 giugno 2015 1/50

REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ. Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 giugno 2015 1/50 REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 giugno 2015 1/50 REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ Articolo 1 - Oggetto

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 -

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 - PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016-1 1. Introduzione: organizzazione e funzioni del Comune. Con l approvazione del presente Programma Triennale della Trasparenza e dell

Dettagli

1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ... 2. AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA

1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ... 2. AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA INTRODUZIONE: 1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ... 2. AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA 1. IL PROCEDIMENTO DI ELABORAZIONE E ADOZIONE. 2. IL FLUSSO

Dettagli

PORTO TURISTICO DI CAPRI. Principi di Comportamento Anticorruzione

PORTO TURISTICO DI CAPRI. Principi di Comportamento Anticorruzione PORTO TURISTICO DI CAPRI Principi di Comportamento Anticorruzione AI SENSI DELLA LEGGE 190/2012 Responsabile della trasparenza Dott. Fabrizio De Maddi 10/12/15 Approvati nella seduta del CDA del 15 dicembre

Dettagli

GESTIONE DELLE LIBERALITÀ

GESTIONE DELLE LIBERALITÀ GESTIONE DELLE LIBERALITÀ 1. OBIETTIVO, AMBITO DI APPLICAZIONE E RESPONSABILITÀ Il presente Regolamento ha l'obiettivo di definire ruoli, responsabilità e regole di condotta nella gestione di donazioni,

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO APPROVATO DAL CONSIGLIO GENERALE NELL ADUNANZA DEL 28/06/2013 Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI

Dettagli

Marzo Maggio 2014 ATTUAZIONE DELLA DELIBERA N. 77/2013 SUGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA. Comune di Bari

Marzo Maggio 2014 ATTUAZIONE DELLA DELIBERA N. 77/2013 SUGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA. Comune di Bari Marzo Maggio 2014 ATTUAZIONE DELLA DELIBERA N. 77/2013 SUGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA Comune di Bari 1 INTRODUZIONE Il presente documento contiene schede sintetiche relative agli esiti delle verifiche condotte

Dettagli

POLIS FONDI IMMOBILIARI DI BANCHE POPOLARI SGR.p.A. CODICE ETICO E DI CONDOTTA. Novembre 2012

POLIS FONDI IMMOBILIARI DI BANCHE POPOLARI SGR.p.A. CODICE ETICO E DI CONDOTTA. Novembre 2012 POLIS FONDI IMMOBILIARI DI BANCHE POPOLARI SGR.p.A. CODICE ETICO E DI CONDOTTA Novembre 2012 Premessa 1. Il Codice etico aziendale contiene i principi di comportamento per la conduzione dell attività di

Dettagli

Management System Guideline Anti-Corruzione

Management System Guideline Anti-Corruzione Guideline SOMMARIO 1 DEFINIZIONI ABBREVIAZIONI E ACRONIMI...3 2 RUOLI E RESPONSABILITÀ...6 3 INTRODUZIONE...7 3.1 Obiettivo...7 3.2 Applicazione...8 3.3 Modalità di adozione da parte delle Società Controllate...8

Dettagli

ART. 1 SCOPO ED ARTICOLAZIONE DEL REGOLAMENTO

ART. 1 SCOPO ED ARTICOLAZIONE DEL REGOLAMENTO REGOLAMENTO PER CONFERIMENTO DI INCARICHI PROFESSIONALI, SPESE DI SPONSORIZZAZIONE, SPESE PER RELAZIONI PUBBLICHE, CONVEGNI, MOSTRE, PUBBLICITÀ E RAPPRESENTANZA. ART. 1 SCOPO ED ARTICOLAZIONE DEL REGOLAMENTO

Dettagli

Panoramica sul Sistema di Gestione della Conformità di Seves

Panoramica sul Sistema di Gestione della Conformità di Seves Panoramica sul Sistema di Gestione della Conformità di Seves 1. Responsabile della Conformità ( Chief Compliance Officer ) e Rappresentanti locali della Conformità ( Local Compliance Representatives )

Dettagli

COMUNE DI CASTAGNETO CARDUCCI Provincia di Livorno REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI CASTAGNETO CARDUCCI Provincia di Livorno REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Comune di Castagneto Carducci Provincia di Livorno COMUNE DI CASTAGNETO CARDUCCI Provincia di Livorno REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 7 del

Dettagli

ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI. Relazione

ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI. Relazione ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI Relazione Con le Istruzioni sulla trattazione dei reclami (di seguito, Istruzioni ) la COVIP intende procedere nella realizzazione di interventi volti ad accrescere

Dettagli

CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI S.A.S.

CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI S.A.S. CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI S.A.S. E DEI PROPRI COLLABORATORI 1. CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA GALBUSERA ASSICURAZIONI s.a.s. VERSO IL CLIENTE 2. CODICE DI COMPORTAMENTO DELLA

Dettagli

GRUPPO AUTOGRILL PROCEDURA DI GRUPPO PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI ALLA SOCIETÀ INCARICATA DELLA REVISIONE LEGALE

GRUPPO AUTOGRILL PROCEDURA DI GRUPPO PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI ALLA SOCIETÀ INCARICATA DELLA REVISIONE LEGALE AUTOGRILL SPA GRUPPO AUTOGRILL PROCEDURA DI GRUPPO PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI ALLA SOCIETÀ INCARICATA DELLA REVISIONE LEGALE Novembre 2012 Indice 1. Oggetto della procedura... 3 2. Revisore principale

Dettagli

Comune di Montagnareale Provincia di Messina

Comune di Montagnareale Provincia di Messina REGOLAMENTO PER LA NOMINA ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE PER L ESAME DELLE NORME REGOLAMENTARI DELL ENTE INDICE Art. 1 - Oggetto del regolamento- definizioni. Art. 2 - Composizione,

Dettagli

Regolamento di disciplina della misurazione, della valutazione e della trasparenza delle performance.

Regolamento di disciplina della misurazione, della valutazione e della trasparenza delle performance. Regolamento di disciplina della misurazione, della valutazione e della trasparenza delle performance. Art. 1 OBIETTIVI Il sistema di misurazione, valutazione e trasparenza delle performance viene applicato

Dettagli

Policy di gestione delle operazioni con soggetti collegati. Allegato 1 Sistema dei limiti alle attività di rischio verso soggetti collegati

Policy di gestione delle operazioni con soggetti collegati. Allegato 1 Sistema dei limiti alle attività di rischio verso soggetti collegati Policy di gestione delle operazioni con soggetti collegati Allegato 1 Sistema dei limiti alle attività di rischio verso soggetti collegati Aggiornamento del 24 luglio 2014 INDICE 1. Obiettivi del documento...

Dettagli

REGOLAMENTO GENERALE BORSA IMMOBILIARE DI TARANTO

REGOLAMENTO GENERALE BORSA IMMOBILIARE DI TARANTO REGOLAMENTO GENERALE BORSA IMMOBILIARE DI TARANTO (APPROVATO DAL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI SUBFOR NELLA SEDUTA DEL 31.05.2012) Legenda: nel testo del Regolamento si utilizzeranno le seguenti definizioni

Dettagli

Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente

Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente Commissione Consultiva Permanente Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG) Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente Prima di procedere

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI GENERALI Art. 1 Finalità del processo di gestione del patrimonio

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI E SUSSIDI FINANZIARI

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI E SUSSIDI FINANZIARI REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI E SUSSIDI FINANZIARI ART. 1 PREMESSA 1) Il Consiglio Direttivo può concedere contributi a favore di Enti ed Associazioni pubbliche e private ove

Dettagli

Regolamento del Comitato Controllo e Rischi di Eni S.p.A.

Regolamento del Comitato Controllo e Rischi di Eni S.p.A. Regolamento del Comitato Controllo e Rischi di Eni S.p.A. Regolamento del Comitato Controllo e Rischi di Eni S.p.A. 1 Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 1 giugno

Dettagli

1. Il presente regolamento ha lo scopo di recepire i principi previsti per le pubbliche amministrazioni in materia di limiti ad alcune tipologie di spesa di cui al comma 2, in esecuzione della deliberazione

Dettagli

POLITICA DI CLASSIFICAZIONE DELLA CLIENTELA

POLITICA DI CLASSIFICAZIONE DELLA CLIENTELA POLITICA DI CLASSIFICAZIONE DELLA CLIENTELA 1. Obiettivo del Documento... 2 2. Criteri per la classificazione della clientela... 2 2.1 Controparti qualificate... 2 2.2. Clientela professionale... 3 2.3

Dettagli