Articolo #2. NeuroImage. Magnetic stimulation of visual cortex impairs perceptual learning
|
|
- Patrizia Orlandi
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Articolo #2 NeuroImage Magnetic stimulation of visual cortex impairs perceptual learning Antonello Baldassarre a,n,1, Paolo Capotosto a,n,1, Giorgia Committeri a, Maurizio Corbetta b,c a Department of Neuroscience, Imaging and Clinical Science - and ITAB, Institute of Advanced Biomedical Technologies University G. D'Annunzio" Via dei Vestini 33, Chieti, 66100, Italy b Department of Neurology, Radiology, Anatomy & Neurobiology, Washington University School of Medicine, St.Louis, USA c Department of Neuroscience, University of Padua, Italy
2 Struttura di un articolo scientifico Introduction Cosa è stato fatto in precedenza? Perché è stato condotto lo studio?! Results + Materials and Methods Cosa è stato scoperto? Come è stato condotto lo studio?! Discussion Cosa significa?
3 Struttura di un articolo scientifico Introduction Cosa è stato fatto in precedenza? Perché è stato condotto lo studio?! Results + Materials and Methods Cosa è stato scoperto? Come è stato condotto lo studio?! Discussion Cosa significa?
4 Cosa è stato fatto in precedenza? Breve overview della letteratura sul topic affrontato Cosa non è chiaro? Introduce il problema Scopo della ricerca. Espone la motivazione del lavoro presentato Come è stato condotto lo studio? Breve overview del Metodo Predizioni. Cosa ci aspetta di trovare
5
6
7 Gli individui sono in grade di orientare l attenzione in maniera volontaria nel campo visivo e gli stimoli visivi verranno riconosciuti in maniera piu accurta e rapida
8 Gli individui sono in grade di orientare l attenzione in maniera volontaria nel campo visivo e gli stimoli visivi verranno riconosciuti in maniera piu accurta e rapida La percezione visiva puo essere migliorata attraverso il training, fenomeno chiamato Visual Perceptual Learning (VPL)
9 Gli individui sono in grade di orientare l attenzione in maniera volontaria nel campo visivo e gli stimoli visivi verranno riconosciuti in maniera piu accurta e rapida La percezione visiva puo essere migliorata attraverso il training, fenomeno chiamato Visual Perceptual Learning (VPL) VPL puo dipendere dall attenzione spaziale
10
11
12 Sebbene il VPL sia stato studiato da decenni, i suoi meccanismi neurali sono ancora dibattuti.
13 Sebbene il VPL sia stato studiato da decenni, i suoi meccanismi neurali sono ancora dibattuti. Studi neurofisiologici e di neuroimaging indicano che il VPL induce cambiamenti dell attivita neural nella corteccia visiva e i aree di ordine piu alto che sono coinvolte nel controllo dell attenzione visuo-spaziale
14 Sebbene il VPL sia stato studiato da decenni, i suoi meccanismi neurali sono ancora dibattuti. Studi neurofisiologici e di neuroimaging indicano che il VPL induce cambiamenti dell attivita neural nella corteccia visiva e i aree di ordine piu alto che sono coinvolte nel controllo dell attenzione visuo-spaziale Inoltre, studi recenti mostrano che il VPL modifica le interazioni tra tali aree.
15 #3 Training di Apprendimento Percettivo Visivo Lewis, Baldassarre et al., 2009
16 #3 Training di Apprendimento Percettivo Visivo Lewis, Baldassarre et al., 2009
17 #3 1.Corteccia Visiva Allenata e Dorsal Attention Network diventano più Anti-Correlati 0 0" Pre Post 1" 1" 2" 3" " 5" 6" " Lewis, Baldassarre et al., 2009 Trained Visual Network Dorsal Attention Network
18 #3 1.Corteccia Visiva Allenata e Dorsal Attention Network diventano più Anti-Correlati 0 0" Pre Post 1" 1" 2" 3" " 5" 6" " Lewis, Baldassarre et al., 2009 Trained Visual Network Dorsal Attention Network
19 #3 1.Corteccia Visiva Allenata e Dorsal Attention Network diventano più Anti-Correlati 0 0" Pre Post 1" 1" 2" 3" " 5" 6" " Lewis, Baldassarre et al., 2009 Trained Visual Network Dorsal Attention Network
20 #3 1.Corteccia Visiva Allenata e Dorsal Attention Network diventano più Anti-Correlati! 2.Corteccia Visiva Non-Allenata e Default Network diventano meno Anti-Correlati 0 0" 1" 1" Pre Post 0 0" 1" Pre Post 1" 2" 2" " 4" 3" " 4" 7" " 5" 6" " 7" Untrained Visual Network Default Mode Network Lewis, Baldassarre et al., 2009 Trained Visual Network Dorsal Attention Network
21 #3 1.Corteccia Visiva Allenata e Dorsal Attention Network diventano più Anti-Correlati! 2.Corteccia Visiva Non-Allenata e Default Network diventano meno Anti-Correlati 0 0" 1" 1" Pre Post 0 0" 1" Pre Post 1" 2" 2" " 4" 3" " 4" 7" " 5" 6" " 7" Untrained Visual Network Default Mode Network Lewis, Baldassarre et al., 2009 Trained Visual Network Dorsal Attention Network
22 #3 1.Corteccia Visiva Allenata e Dorsal Attention Network diventano più Anti-Correlati! 2.Corteccia Visiva Non-Allenata e Default Network diventano meno Anti-Correlati 0 0" 1" 1" Pre Post 0 0" 1" Pre Post 1" 2" 2" " 4" 3" " 4" 7" " 5" 6" " 7" Untrained Visual Network Default Mode Network Lewis, Baldassarre et al., 2009 Trained Visual Network Dorsal Attention Network
23
24
25 E stato suggerito che il VPL sposta il locus corticale dell elaborazione deli stimuli appresi da regioni di alto-ordine di control cognitive (nella fase iniziale del training) verso region della corteccia visiva (quando il training e completato)
26 E stato suggerito che il VPL sposta il locus corticale dell elaborazione deli stimuli appresi da regioni di alto-ordine di control cognitive (nella fase iniziale del training) verso region della corteccia visiva (quando il training e completato) Per esempio, lo studio fmri di Lewis e coll. (2009) sul VPL han mostrato che il dorsal attention network era maggiormente attivato per la forma nuova (non-allenata) e meno activate per la forma familiare (allenata).
27 E stato suggerito che il VPL sposta il locus corticale dell elaborazione deli stimuli appresi da regioni di alto-ordine di control cognitive (nella fase iniziale del training) verso region della corteccia visiva (quando il training e completato) Per esempio, lo studio fmri di Lewis e coll. (2009) sul VPL han mostrato che il dorsal attention network era maggiormente attivato per la forma nuova (non-allenata) e meno activate per la forma familiare (allenata). Dicontro, la corteccia visiva era piu attivata per la forma familiare (allenata) rispetto a quella nova (non-allenata)
28 Orientation Discrimination task 14 soggetti sani! Stimoli: 12 T con diverso orientamento! Durata stimolo: 150 msec! Target: T rovesciata solo nel quadrante inferiore sx! 80% casi presente; 20% assente! Distrattori: T diverso orientamento! Compito: mantenere la fissazione e prestare attenzione quadrante inferiore sx per identificare la forma target! Risposta: presente/assente! Registrazione dell accuratezza e dei tempi di reazione (RTs)! Learning threshold (soglia di apprendimento): 10 blocchi consecutivi con 80% accuratezza! Risposte pesate per i falsi positivi
29 Orientation Discrimination task Accuracy Block Blocks
30 Dopo il Training, Stesso compito del training con la Forma Allenata (T rovesciata) vs. Forma Non Allenata (T dx, T sx) Trained Shape ms
31 Dopo il Training, Stesso compito del training con la Forma Allenata (T rovesciata) vs. Forma Non Allenata (T dx, T sx) Trained Shape Untrained Shape 150 ms ms
32 1. Dorsal Attention Network: Maggior Attivazione Forma Non-Allenata > Allenata FEF IPS IPS FEF PrCe PrCe ai MT+ MT+ ai
33 1. Dorsal Attention Network: Maggior Attivazione Forma Non-Allenata > Allenata FEF IPS IPS FEF PrCe PrCe ai MT+ MT+ ai
34 1. Dorsal Attention Network: Maggior Attivazione Forma Non-Allenata > Allenata FEF IPS IPS FEF PrCe PrCe ai MT+ MT+ ai 0.2 7" 6" Untrained > Trained * % BOLD change 5" 4" 3" 2" 1" 0" 0 Trained 1" Untrained Dorsal Attention Network
35 1. Dorsal Attention Network: Maggior Attivazione Forma Non-Allenata > Allenata FEF IPS IPS FEF PrCe PrCe ai MT+ MT+ ai 0.2 7" 6" Untrained > Trained * % BOLD change 5" 4" 3" 2" 1" 0" 0 Trained 1" Untrained Dorsal Attention Network
36 1. Dorsal Attention Network: Maggior Attivazione Forma Non-Allenata > Allenata FEF IPS IPS FEF PrCe PrCe LO ai MT+ MT+ ai 0.2 7" 6" Untrained > Trained * % BOLD change 5" 4" 3" 2" 1" 0" 0 Trained 1" Untrained Dorsal Attention Network
37 1. Dorsal Attention Network: Maggior Attivazione Forma Non-Allenata > Allenata 2. Corteccia Visiva Dorsale di Destra (Allenata): Maggior Attivazione Forma Allenata vs. Non-Allenata FEF IPS IPS FEF PrCe PrCe LO ai MT+ MT+ ai 0.2 7" 6" Untrained > Trained * % BOLD change 5" 4" 3" 2" 1" 0" 0 Trained 1" Untrained Dorsal Attention Network
38 1. Dorsal Attention Network: Maggior Attivazione Forma Non-Allenata > Allenata 2. Corteccia Visiva Dorsale di Destra (Allenata): Maggior Attivazione Forma Allenata vs. Non-Allenata FEF IPS IPS FEF PrCe PrCe LO ai MT+ MT+ ai 0.2 7" 6" Untrained > Trained * % BOLD change 5" 4" 3" 2" 1" 0" 0 Trained 1" Untrained Dorsal Attention Network
39 1. Dorsal Attention Network: Maggior Attivazione Forma Non-Allenata > Allenata 2. Corteccia Visiva Dorsale di Destra (Allenata): Maggior Attivazione Forma Allenata vs. Non-Allenata FEF IPS IPS FEF PrCe PrCe LO ai MT+ MT+ ai 0.2 8" 7" Trained > Untrained * 0.2 7" 6" Untrained > Trained * 6" % BOLD change 5" 4" 3" 2" 1" % BOLD change 5" 4" 3" 2" 1" 0 0" Trained 1" Untrained 0" 0 Trained 1" Untrained Trained Visual Cortex Dorsal Attention Network
40
41
42 Considerati nel complesso, questi risultati supportano l ipotesi che, mentre le regioni attentive/ controllo fronto-parietali sono piu importanti nella fase iniziale del training, il controllo attentive diviene meno importante nella fase finale del training quando si formano dei templati in corteccia visiva.
43
44
45 Mentre ci soon study che offrono informazioni important sui meccanismi neurali del VPL, non ci sono evidenze dirette che le regioni visive (V2d/V3 e LO) mediano in realta il VPL.
46 Mentre ci soon study che offrono informazioni important sui meccanismi neurali del VPL, non ci sono evidenze dirette che le regioni visive (V2d/V3 e LO) mediano in realta il VPL. In quest studio abbiamo utilizzato la rtms in un gruppo di soggetti sani per testare con un approccio causale il ruolo cruciale delle aree visive nel VPL.
47 Mentre ci soon study che offrono informazioni important sui meccanismi neurali del VPL, non ci sono evidenze dirette che le regioni visive (V2d/V3 e LO) mediano in realta il VPL. In quest studio abbiamo utilizzato la rtms in un gruppo di soggetti sani per testare con un approccio causale il ruolo cruciale delle aree visive nel VPL. Abbiamo utilizzato lo stesso paradigma degli studi di Lewis et al., 2009 e Baldassarre et al., 2012
48
49 Dopo un training intensivo la TMS e stat utilizzata per interferire con l attivita delle aree visive alienate (V2d/V3 e LO) e di una regione del solco intraparietale (IPS)
50 Dopo un training intensivo la TMS e stat utilizzata per interferire con l attivita delle aree visive alienate (V2d/V3 e LO) e di una regione del solco intraparietale (IPS) Se il VPL e raggiunto e il template si e formato nella porzione della corteccia visiva allenata (dorsale di destra), la stimolazione di IPS non peggiorera il VPL
51 Dopo un training intensivo la TMS e stat utilizzata per interferire con l attivita delle aree visive alienate (V2d/V3 e LO) e di una regione del solco intraparietale (IPS) Se il VPL e raggiunto e il template si e formato nella porzione della corteccia visiva allenata (dorsale di destra), la stimolazione di IPS non peggiorera il VPL Dicontro, ci si aspetta che la stimolazione di V2d/V3 e LO peggiorera la perfomance.
52 Dopo un training intensivo la TMS e stat utilizzata per interferire con l attivita delle aree visive alienate (V2d/V3 e LO) e di una regione del solco intraparietale (IPS) Se il VPL e raggiunto e il template si e formato nella porzione della corteccia visiva allenata (dorsale di destra), la stimolazione di IPS non peggiorera il VPL Dicontro, ci si aspetta che la stimolazione di V2d/V3 e LO peggiorera la perfomance. La stimolazione su V2d/V3 e LO produrra effete neagtivi simili.
53 Methods
54 Methods
55 Methods Orientation Discrimination task 16 soggetti sani! Stimoli: 12 T con diverso orientamento! Durata stimolo: 150 msec! Target: T rovesciata solo nel quadrante inferiore sx! 80% casi presente; 20% assente! Distrattori: T diverso orientamento! Compito: mantenere la fissazione e prestare attenzione quadrante inferiore sx per identificare la forma target! Risposta: presente/assente! Registrazione dell accuratezza e dei tempi di reazione (RTs)! Learning threshold (soglia di apprendimento): 12 blocchi consecutivi con 80% accuratezza! Risposte pesate per i falsi positivi
56 Methods Orientation Discrimination task Accuracy Block Blocks
57 Methods
58 Methods
59 Methods
60 Methods La TMS e stat applicata in maniera attivia su 3 siti: V2d/3, LO e IPS piu una stimolazione finta' (Sham)
61 Results
62 Results
63 Results
64 Results
EPG di Psicobiologia II A.A Prof. Annalisa Tosoni
EPG di Psicobiologia II A.A. 2017-2018 Prof. Annalisa Tosoni Parte #1: Articoli Scientifici Parte #2:Visita Laboratori Risonanza Magnetica TMS Articolo #1 La risonanza magnetica funzionale (functional
DettagliMichael Posner SISTEMA
Michael Posner Psicologo americano famoso ricercatore nel campo dell attenzione Ha proposto un modello anatomo-fisiologico dell attenzione distinguendo 3 sottosistemi: SISTEMA DI VIGILANZA SISTEMA ATTENZIONALE
DettagliApprendimento, Memoria, e Percezione
14 Febbraio 2007 Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona Apprendimento, Memoria, e Percezione Chiara Della Libera DSNV Università di Verona Sezione di
DettagliAggiustamenti adattativi della percezione visiva Il controllo attenzionale della percezione
Aggiustamenti adattativi della percezione visiva Il controllo attenzionale della percezione Dal Comportamentismo al Cognitivismo: Una nuova prospettiva nello studio dei processi mentali 1 2 Il primo modello
DettagliAttenzione visiva (2)
Attenzione visiva (2) Corso di Principi e Modelli della Percezione Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Scienze dell Informazione Università di Milano boccignone@dsi.unimi.it http://homes.dsi.unimi.it/~boccignone/giuseppeboccignone_webpage/modelli_percezione.html
DettagliInterazione non verbale: l attenzione e lo sguardo (2)
Interazione non verbale: l attenzione e lo sguardo (2) Corso di Interazione uomo-macchina II Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Scienze dell Informazione Università di Milano boccignone@dsi.unimi.it
DettagliInterazione non verbale: l attenzione e lo sguardo (2)
Interazione non verbale: l attenzione e lo sguardo (2) Corso di Interazione uomo-macchina II Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Scienze dell Informazione Università di Milano boccignone@dsi.unimi.it
DettagliCOSA SUCCEDE DOPO? VIA DORSALE O DEL WHERE VIA VENTRALE O DEL WHAT CORTECCIA PARIETALE (AZIONE) CORTECCIA TEMPORALE (PERCEZIONE)
COSA SUCCEDE DOPO? VIA DORSALE O DEL WHERE CORTECCIA PARIETALE (AZIONE) VIA VENTRALE O DEL WHAT CORTECCIA TEMPORALE (PERCEZIONE) INTEGRAZIONE TRA WHAT e WHERE I due sistemi visivi utilizzano diversi sistemi
DettagliLa formazione mentale del giovane calciatore
2015-2016 Daniele Fedeli (Università degli Studi di Udine) La formazione mentale del giovane calciatore CRITICITÀ Mantenere l attenzione Far rispettare alcune regole Gestire le dinamiche di gruppo Far
DettagliI processi attentivi. L attenzione selettiva o focale: Attenzione visiva selettiva
I processi attentivi L attenzione selettiva o focale: Attenzione visiva selettiva 1 Sommario L attenzione visiva selettiva e le sue caratteristiche funzionali Lo studio sperimentale dell orientamento attentivo:
DettagliRISULTATI DI ALCUNI STUDI SPERIMENTALI SULLA RIABILITAZIONE DELLA DISLESSIA:
RISULTATI DI ALCUNI STUDI SPERIMENTALI SULLA RIABILITAZIONE DELLA DISLESSIA: FATTORI NEUROPSICOLOGICI IMPLICATI E MODELLI DI RIFERIMENTO Maria Luisa Lorusso IRCCS E. Medea Bosisio Parini (LC) E NOTO CHE.
DettagliFondamenti cognitivi dell attività cerebrale
Fondamenti cognitivi dell attività cerebrale Come le neuroscienze studiano i meccanismi cognitivi Veronica Mazza Centro Interdipartimentale Mente e Cervello (CIMeC) Università di Trento Cosa sono le neuroscienze
DettagliDISTURBI PERCETTIVI NELLA DEMENZA A CORPI DI LEWY E NELLA MALATTIA DI ALZHEIMER Un ostacolo o un aiuto nella diagnosi differenziale?
DISTURBI PERCETTIVI NELLA DEMENZA A CORPI DI LEWY E NELLA MALATTIA DI ALZHEIMER Un ostacolo o un aiuto nella diagnosi differenziale? Sara Baldinelli Clinica Neurologica Dipartimento di Medicina Sperimentale
DettagliIL PARADIGMA DI POSNER E LE SUE APPLICAZIONI
PARADIGMA DI POSNER Michael Posner è uno psicologo americano e uno dei più celebri ricercatori nell ambito dell attenzione. Intorno agli anni 80 e 90 del secolo scorso, ha proposto un modello anatomo-fisiologico
DettagliStimolazione Magnetica Transcranica
Stimolazione Magnetica Transcranica TMS oggi Barker 1985 Nexstim 2004 Thompson 1910 BioMag Lab. 1992-2000 Che cos è e che cosa possiamo misurare con la Stimolazione Magnetica Transcranica Con la SMT possiamo:
DettagliSpazio e trasformazioni sensorimotorie
Università degli studi di Padova Dipartimento di Psicologia Generale Spazio e trasformazioni sensorimotorie Michele De Filippo De Grazia Simone Cutini Outline Trasformazioni sensorimotorie Basi anatomo-fisiologiche
DettagliIII Parte: 3 Dicembre 2015
III Parte: 3 Dicembre 2015 Multisensory Spatial and Nonspatial Attention Disorders in Dyslexia and SLI Target + 40 ms 1500 ms for response 1500ms for response Time Invalid Valid 60 or 210 ms Peripheral
DettagliModelli dell interazione audio-visiva nella corteccia: meccanismi neurali alla base di fenomeni percettivi illusori
Modelli dell interazione audio-visiva nella corteccia: meccanismi neurali alla base di fenomeni percettivi illusori L interazione cross-modale avviene a vari livelli nella corteccia e influenza fortemente
DettagliLEZIONE 13 I DISTURBI DELL ATTENZIONE
LEZIONE 13 I DISTURBI DELL ATTENZIONE !2 CAPLINE HEADER ELEMENT COME PUÒ ESSERE DEFINITA L ATTENZIONE? selezionare le informazioni sulla base della loro rilevanza o della loro salienza percettiva; aumentare
DettagliThe Garden of Earthly Delights, Bosh
ATTENZIONE! The Garden of Earthly Delights, Bosh ATTENZIONE RECEZIONE PERCEZIONE MEMORIA breve termine Working memory MEMORIA lungo termine percetto output Parola immagine Azione Cos è l attenzione? è
DettagliLo sviluppo neurale e la plasticità
Convegno nazionale Musica è apprendimento Parma, 28-29 Ottobre 2016 L effetto della pratica musicale sulle competenze cognitive degli alunni: abilità cognitive di base (attenzione e memoria), letto-scrittura
DettagliArgomenti trattati: Pomeriggio (x chi è sopravvissuto alla mattina ovviamente) Disturbi ortografici e dislessia: è una vera causa? Il sistema visivo;
Argomenti trattati: Pomeriggio (x chi è sopravvissuto alla mattina ovviamente) Disturbi ortografici e dislessia: è una vera causa? Il sistema visivo; Forma visiva della parola; La segregazione grafemica;
DettagliLe malattie retiniche ereditarie
Le malattie retiniche ereditarie Deficit di vista Periferico: secondario ad una patologia che riguarda l occhio Centrale: secondario ad una patologia che coinvolge le vie visive retrochiasmatiche Cecita
DettagliALTERAZIONI DELLA CONSAPEVOLEZZA CORPOREA E DANNI CEREBRALI Quando mutano i confini tra il Sé, l Altro e il Mondo
10 Marzo 2017 EVENTO FORMATIVO ALTERAZIONI DELLA CONSAPEVOLEZZA CORPOREA E DANNI CEREBRALI Quando mutano i confini tra il Sé, l Altro e il Mondo Prospettive riabilitative per il trattamento di disturbi
DettagliVISUO SPAZIALI MAURIZIO GAMBARI BERIO 03/04/2011
VISUO SPAZIALI MAURIZIO GAMBARI BERIO 03/04/2011 DEFINIZIONE I deficit visusopazaili si possono definire come disordini che determinano un'erronea stima degli aspetti spaziali fra diversi oggetti che riguardano
DettagliCurriculum Vitae et studiorum Prof. Gianluca Campana
Curriculum Vitae et studiorum Prof. Gianluca Campana Nato a Genova (GE) il 08/04/1971. Residente a Padova in Via Gino Capponi 9/1. Professore Associato in Psicologia Generale (SSD M PSI/01) dal 1 Giugno
DettagliRISONANZA MAGNETICA FUNZIONALE E ANORESSIA NERVOSA D. RUSSO B. CONIO M. MARTINO P. MAGIONCALDA M. BELLOMO
RISONANZA MAGNETICA FUNZIONALE E ANORESSIA NERVOSA D. RUSSO B. CONIO M. MARTINO P. MAGIONCALDA M. BELLOMO UNIVERSITA DEGLI STUDI DI GENOVA DIPARTIMENTO DI NEUROSCIENZE RIABILITAZIONE OFTALMOLOGIA GENETICA
DettagliValutazione dei marker utili per l inquadramento dell ADHD in funzione del trattamento Francesco Benso
Valutazione dei marker utili per l inquadramento dell ADHD in funzione del trattamento Francesco Benso Docente di Psicologia Fisiologica - Polo M.T. Bozzo - Università di Genova Polo Universitario di ricerca
DettagliPerchè i giocatori di pallacanestro sanno così bene anticipare le azioni degli avversari?
Perchè i giocatori di pallacanestro sanno così bene anticipare le azioni degli avversari? Raccolgono informazione rilevante dell ambiente che li circonda Trasformano queste informazioni in azioni Gli esseri
DettagliASPETTI NEURORADIOLOGICI E NEUROFISIOLOGICI NELLA DCD. Implicazioni nosografiche e patogenetiche
ASPETTI NEURORADIOLOGICI E NEUROFISIOLOGICI NELLA DCD Implicazioni nosografiche e patogenetiche DCD: DEFINIZIONE (Criteri DSM IV, 1994) Ridotta coordinazione motoria nelle attività giornaliere; Interferenza
DettagliL influenza dello Human Centric Lighting sulle performance cognitive
L influenza dello Human Centric Lighting sulle performance cognitive Scoperte scientifiche Science 1980 (Lewy AJ et al.) Journal of Physiology 2001 Journal of Neuroscience 2001 Approccio innovativo Il
DettagliVademecum per la richiesta di progetti di tesi di laurea magistrale presso il Centro studi e ricerche in Neuroscienze Cognitive (CsrNC)
Università degli Studi di Bologna Laurea Magistrale in Neuroscienze e riabilitazione neuropsicologica Vademecum per la richiesta di progetti di tesi di laurea magistrale presso il Centro studi e ricerche
DettagliDIAGNOSI NEUROPSICOLOGICA DELL ADHD
DIAGNOSI NEUROPSICOLOGICA DELL ADHD Chiarenza GA, Acace M, Lo Torto MG, Pozzi C, Raia R, Tomassini E, Olgiati P¹. Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile, Az. Osp. G. Salvini, Rho, Milano. ¹ Università
DettagliUNO STUDIO PRELIMINARE SUGLI EFFETTI DELLA SALIENZA E DELLA VALENZA DEL RITARDO IN ADULTI CON DDAI.
UNO STUDIO PRELIMINARE SUGLI EFFETTI DELLA SALIENZA E DELLA VALENZA DEL RITARDO IN ADULTI CON DDAI. Francesco Sella* & Dieter Baeyens** * Dipartimento di Psicologia Generale, Università di Padova. ** Department
DettagliTrattamento del sistema magnocellulare-dorsale. Prof. Simone Gori
Trattamento del sistema magnocellulare-dorsale Prof. Simone Gori Premessa Necessaria Dopo l ultimo convegno a Padova ho scoperto che in Italia: la scienza deve necessariamente essere pallosa alla morte
Dettaglila percezione del mondo esterno
la percezione del mondo esterno Psicodiagnostica delle abilità cognitive Gli esseri umani, come la maggior parte delle creature diurne, dipendono dal senso della vista Le informazioni visive dominano le
DettagliTrattamento antiambliopico con Retimax Vision Trainer: freschi risultati
Trattamento antiambliopico con Retimax Vision Trainer: freschi risultati Mario Bellizzi - Gianfranco Bellizzi XXII Incontro di Strabologia e Neuroftalmologia Casi clinici Strabologici e Neuroftalmologici
DettagliStimolazione cerebrale non invasiva (NIBS)
Apporto della stimolazione elettrica transcranica (tdcs) allo studio della deglutizione ed al trattamento della disfagia Dott. Giuseppe Cosentino Dipartimento di Biomedicina Sperimentale e Neuroscienze
DettagliLuogo e data di nascita: Napoli, Residenza: Via del Parco Margherita 81, Napoli, Codice fiscale. TSSLSN73P01F839V EDUCAZIONE:
Alessandro Tessitore Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Avanzatte, Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli Piazza Miraglia, 2 Napoli, Italia, 80138 tel: 081-5665120 fax: 081-5665244
DettagliInterazioni tra sistemi sensoriali e movimento
Interazioni tra sistemi sensoriali e movimento Mirta Fiorio Dipartimento di Scienze Neurologiche e della Visione Università di Verona PERCEZIONE AZIONE Quando ci muoviamo e agiamo nell ambiente esterno
DettagliPercezione e azione. Chiara Della Libera. 7 Febbraio Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona
7 Febbraio 2007 Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona Percezione e azione Chiara Della Libera DSNV Università di Verona Sezione di Fisiologia Umana
DettagliLa visione attiva. Percezione e azione. Due sistemi funzionalmente ed anatomicamente separati. Analisi ad alto livello degli stimoli visivi
18 Maggio 2006 Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona La visione attiva Percezione e azione Chiara Della Libera DSNV Università di Verona Sezione di
Dettagliinterpretazione dati fmri corso di neuroscienze cognitive 3
interpretazione dati fmri corso di neuroscienze cognitive 3 WHAT HAS FUNCTIONAL NEUROIMAGING TOLD US ABOUT THE MIND (SO FAR)? Position paper presented to the European Cognitive Neuropsychology Workshop,
DettagliIntroduzione. In particolare, oggetto di ricerca è stato lo studio di eventuali variazioni della
Introduzione Il lavoro di questa tesi riguarda lo studio e lo sviluppo di modelli di connettività cerebrale effettiva applicati a dati di Risonanza Magnetica Funzionale (fmri). In particolare, oggetto
DettagliV Parte: 10 Dicembre 2015
V Parte: 10 Dicembre 2015 Reading Improvements Index (i) IMPROVING reading in children with dyslexia by REDUCING their visuo-attentional deficits 60 50 40 30 NAVG AVG 20 10 * 0-10 Numero e Aritmetica nel
DettagliSiamo nati per imparare guardando: i neuroni specchio
SOS Dislessia. III Convegno Nazionale Guardare, provare, imparare. Dai neuroni specchio alla didattica a scuola Torino, 6-7 Aprile 2018 Siamo nati per imparare guardando: i neuroni specchio Leonardo Fogassi
DettagliChe cosa è l imagery. imagery?
Che cosa è l imagery imagery? Immaginate di camminare lungo una spiaggia al tramonto. Sull orizzonte, uno splendido sole arancione sta baciando il confine lontano dell oceano e il cielo, striato di nubi,
DettagliCorso di Laurea in Scienze Motorie A.A Docente: M. Stella Valle
Corso di Laurea in Scienze Motorie A.A. 2007-2008 Docente: M. Stella Valle Approccio all elaborazione dell informazione input Cos e l input? E un informazione ambientale che un individuo riceve per elaborarla.
Dettagli1.3 Relazione tra funzioni cognitive e intelligenza
UN ESEMPIO DI BUONA SCRITTURA NELLA TESI Dalla tesi di Elena Chianese Funzioni esecutive e memoria di lavoro nella disabilità intellettiva (relatore prof. M. Orsolini, Anno Accademico 2011-12) Creare coerenza
DettagliLABORATORIO Corso di Pedagogia speciale Prof.ssa Zappaterra IV anno GRUPPO 1 23 settembre :00/19:00 Dr.ssa Lucia Donata Nepi
Scuola di Studi Umanistici e della Formazione CdS in Scienze della Formazione Primaria! LABORATORIO Corso di Pedagogia speciale Prof.ssa Zappaterra IV anno GRUPPO 1 23 settembre 2015 16:00/19:00 Dr.ssa
DettagliCorso di Laurea in Educatore dell infanzia A.A Docente: M. Stella Valle
Corso di Laurea in Educatore dell infanzia A.A. 2008-2009 Docente: M. Stella Valle Approccio all elaborazione dell informazione input Cos e l input? E un informazione ambientale che un individuo riceve
DettagliA CURA DI SOPTI SOCIETÀ OPTOMETRICA ITALIANA IPOVISIONE: perceptual learning in soggetti affetti da degenerazione maculare.
A CURA DI SOPTI SOCIETÀ OPTOMETRICA ITALIANA IPOVISIONE: perceptual learning in soggetti affetti da degenerazione maculare. Relazione tra le curve di apprendimento del training e i risultati dei test di
DettagliIl Ruolo della Riabilitazione Cognitiva
Il Ruolo della Riabilitazione Cognitiva Giovannina Conchiglia Clinica Villa Camaldoli Napoli Reparto Neurologia Comportamentale giopsico@libero.it Roma, 19 marzo 2015 PLASTICITA CEREBRALE La plasticità
DettagliOltre le immagini sensoriali: il sistema specchio. Emiliano Ricciardi. I neuroni specchio: matching function
Oltre le immagini sensoriali: il sistema specchio I neuroni specchio: matching function Emiliano Ricciardi emiliano.ricciardi@bioclinica.unipi.it Laboratorio di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare
DettagliLa nascita della psicobiologia (Capitolo 1) - Studio del cervello (Craighero: pag. 20) Frenologia (Gall) Metodo neuropsicologico (Broca) - Studio
La nascita della psicobiologia (Capitolo 1) - Studio del cervello (Craighero: pag. 20) Frenologia (Gall) Metodo neuropsicologico (Broca) - Studio della mente (Psicologia) Comportamentismo Cognitivismo
DettagliPERCEZIONE DEL MOVIMENTO PERCEZIONE DEL MOVIMENTO
movimento FISICO sempre relativo ad un sistema di riferimento movimento PERCEPITO sempre assoluto rispetto ad elementi considerati stazionari. Non e semplicemente conseguenza del movimento fisico (percezione
DettagliPLASTICITA CEREBRALE NELL ADULTO: RUOLO DELLA RIABILITAZIONE VISIVA NELLA DEGENERAZIONE MACULARE SENILE.
DISTROFIE RETINICHE EREDITARIE E MACULOPATIE: IL PUNTO DELLA RICERCA IN ITALIA E ALL ESTERO AGLIE 27-10-2012 PLASTICITA CEREBRALE NELL ADULTO: RUOLO DELLA RIABILITAZIONE VISIVA NELLA DEGENERAZIONE MACULARE
DettagliSistema afferente: Percezione (Estesiologia) e riflessi (attività motoria)
Sistema afferente: Percezione (Estesiologia) e riflessi (attività motoria) Modalità sensoriale Intensità sensoriale Durata Localizzazione Modalità sensoriale Il sistema sensitivo trasmette ed integra informazioni
DettagliDisturbi visuo-spaziali nelle malattie degenerative del SNC. Paolo Bartolomeo
Disturbi visuo-spaziali nelle malattie degenerative del SNC Paolo Bartolomeo 1. Deficit dell attenzione 2. Disturbi del riconoscimento visivo: Agnosia per gli oggetti Simultagnosie Agnosia per i colori
DettagliLo sviluppo delle funzioni visuo-spaziali e visuomotorie
Lo sviluppo delle funzioni visuo-spaziali e visuomotorie Sviluppo visuo-spaziale Copre diverse aree: - Attenzione e rappresentazione spaziale - Elaborazione del movimento - Raggiungimento e presa degli
DettagliAule Informatiche Scuola di Psicologia. Elenco Laboratori e stanze per uso Didattica del Dipartimento di Psicologia Generale (DPG)
Aule Informatiche Scuola di Psicologia N Nome N postazioni (in rete) Denominazione 1 Polo Multifunzionale di Psicologia 13 CAR SICI 2 Polo Multifunzionale di Psicologia 28 Windows SICI 3 Polo Multifunzionale
DettagliPET THERAPY COME TECNICA DI RIABILITAZIONE. Dottoressa Sara Castelli
PET THERAPY COME TECNICA DI RIABILITAZIONE Dottoressa Sara Castelli RE- HABERE Avere di nuovo, ripossedere RI-ABILITARE Restituire un abilità, rendere di nuovo abili Qualsiasi intervento terapeutico mirato
DettagliII Parte: 19 Novembre 2015
Andrea Facoetti Ph.D General Psychology Department, University of Padua, ITALY Child Psychopathology Unit, Scientific Institute E. Medea Bosisio Parini, (LC), ITALY II Parte: 19 Novembre 2015 Dislessia
DettagliMisure di outcomes in Neurofisiologia
DIPARTIMENTO DI SCIENZE NEURORIABILITATIVE CCP (Casa Cura Policlinico) Milano Misure di outcomes in Neurofisiologia SPERIMENTAZIONE CLINICA IN NEUROLOGIA Trial farmacologici, studi con dispositivi medici
DettagliLa Neuropsicologia nella dimensione diagnostico terapeutica
La Neuropsicologia nella dimensione diagnostico terapeutica Nicola Girtler U.O. Psicologia Clinica e Psicoterapia IRCCS San Martino - IST Clinica Neurologica (DiNOGMI) Università di Genova Firenze, 18/04/2015
Dettagliprocesso che seleziona le informazioni che stimolano i sistemi sensoriali
Attenzione attenzione definizione processo che seleziona le informazioni che stimolano i sistemi sensoriali consente soltanto ad alcune di accedere al sistema cognitivo (le informazioni non necessarie
DettagliNicola Canessa. Il valore della Diversity nel Risk Management...alla prova delle neuroscienze
Nicola Canessa Il valore della Diversity nel Risk Management...alla prova delle neuroscienze Differenze di genere nelle (neuro)scienze cognitive M>F: abilità visuo-spaziali, visuo-motorie, velocità motoria
DettagliIV Parte: 3 Dicembre 2015
IV Parte: 3 Dicembre 2015 Navon task: e.g., Local task RT msec 2000 1900 1800 1700 1600 1500 1400 1300 1200 1100 Normal readers Poor readers Local Global RT msec Local task 2000 1900 1800 1700 1600 1500
DettagliCORTECCIA ASSOCIATIVA LOBO PARIETALE
www.fisiokinesiterapia.biz CORTECCIA ASSOCIATIVA LOBO PARIETALE Corteccia associativa del lobo parietale e connessioni con il talamo 5 Lobo parietale 7 Lobo frontale 40 39 Lobo temporale Lobo occipitale
DettagliI neuroni a specchio (1) Il sistema motorio (2) Osservazione (3) Immaginazione (4) Empatia (5)
I neuroni a specchio (1) Il sistema motorio (2) Osservazione (3) Immaginazione (4) Empatia (5) Neuroni a specchio (1) NEURONI MIRROR Neuroni a specchio Sono neuroni che si trovano nell area F5 delle scimmie
DettagliIng. Fabio Aloise. Prof.ssa Serenella Salinari
Brain Computer Interfaces (BCI) Ing. Fabio Aloise Seminario per il corso di Bioingegneria in neria Prof.ssa Serenella Salinari Cos è il Brain Computer Interfaces Un'interfaccia cervello-computer è un sistema
DettagliL Action Observation Treatment (AOT) nella riabilitazione del paziente con stroke
L Action Observation Treatment (AOT) nella riabilitazione del paziente con stroke Roberto Gatti Humanitas Huniversity, Pieve Emanuele (MI) Ospedale Humanitas, Rozzano (MI) La scoperta dei neuroni mirror
DettagliPSICOLOGIA SVILUPPO E DELL EDUCAZIONE
PSICOLOGIA SVILUPPO E DELL EDUCAZIONE ANGELA COSTABILE PROF.ORDINARIO PSICOLOGIA SVILUPPO ED EDUCAZIONE UNIVERSITÀ DELLA CALABRIA a.costabile@unical.it SVILUPPO: CARATTERISTICHE E AREE PRINCIPALI; NODI
DettagliLe afferenze dai due occhi sono segregate. Esperimenti di Hubel e Wiesel. tracciante radioattivo iniettato nell occhio. trasporto anterogrado
Le afferenze dai due occhi sono segregate. Esperimenti di Hubel e Wiesel tracciante radioattivo iniettato nell occhio trasporto anterogrado autoradiografia Le afferenze dai due occhi sono segregate anche
DettagliCURRICULUM VITAE CHIARA BAGATTINI
CURRICULUM VITAE CHIARA BAGATTINI INFORMAZIONI PERSONALI Luogo e data di nascita: Negrar (VR), 12/06/1984 Residenza: via Luzzatti n.11, 37131 Verona Tel: +393470304310 Cittadinanza: Italiana E-mail: chiara.bagattini@cognitiveneuroscience.it
DettagliLa Risonanza Magnetica Funzionale
La Risonanza Magnetica Funzionale Facoltà di Farmacia Corso di Laurea in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche Attività a scelta dello studente AA 2004-2005 Cosimo Del Gratta Dipartimento di Scienze Cliniche
DettagliLo sviluppo delle funzioni visuo-spaziali e visuomotorie
Lo sviluppo delle funzioni visuo-spaziali e visuomotorie Sviluppo visuo-spaziale Copre diverse aree: - Attenzione e rappresentazione spaziale - Elaborazione del movimento - Raggiungimento e presa degli
DettagliI DISTURBI DELL ATTENZIONE
I DISTURBI DELL ATTENZIONE C O R S O D I V A L U T A Z I O N E E R I A B I L I T A Z I O N E NEUROPSICOLOGICA LAUREA MAGISTRALE IN PSICOLOGIA CLINICA E DELLA SALUTE D I P A R T I M E N T O S C I E N Z
DettagliPercezione temporale. Una illusione percettiva di contrazione temporale. Facoltà di Psicologia Università degli Studi di Firenze Marzo 2013
Percezione temporale Una illusione percettiva di contrazione temporale Facoltà di Psicologia Università degli Studi di Firenze Marzo 2013 Bene, dopo aver visto i fenomeni di dilatazione temporale (Lezione
DettagliVariazioni tra gli stati di meditazione e di concentrazione: studio di un caso Introduzione Metodi: lavoro e soggetto
Variazioni tra gli stati di meditazione e di concentrazione: studio di un caso E.Tura, J. A. Turner, M. Turner, T. Muftuler Dipartimento di Psichiatria e dei Comportamenti Umani, Università della California,
DettagliLaboratorio di metodi di raccolta e analisi di dati morfologici e funzionali nelle neuroscienze cognitive. Leonor J. Romero Lauro
Laboratorio di metodi di raccolta e analisi di dati morfologici e funzionali nelle neuroscienze cognitive Leonor J. Romero Lauro Legge di Faraday Un campo elettrico applicato sul tessuto neuronale eccita
DettagliEFFETTO SNARC Spatial-Numerical Association of Response Codes
EFFETTO SNARC EFFETTO SNARC Spatial-Numerical Association of Response Codes PRESUPPOSTO: interazione tra spazio e numero linea mentale numerica (Galton) che va da sinistra verso destra per le persone occidentali.
DettagliPIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
Scuola Secondaria di Primo Grado PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Anno Scolastico Alunno: classe: Data REDATTORI SANITARI SCOLASTICI FAMILIARI Data REDATTORI SANITARI SCOLASTICI FAMILIARI Scuola Secondaria
DettagliImaging funzionale e motulesioni.
Imaging funzionale e motulesioni www.fisiokinesiterapia.biz Lesioni Vascolari Ischemiche Emorragiche DD TC Qualcosa in più? RM Attenzione alle controindicazioni e al sangue!!! RM Anatomica RM Funzionale
DettagliArgomenti Le neuroscienze cognitive dello sviluppo e lo studio del cambiamento Un approccio interdisciplinare. Metodologie di indagine
Lezione 7 Neuroscienze cognitive Argomenti Le neuroscienze cognitive dello sviluppo e lo studio del cambiamento Un approccio interdisciplinare Biologia, Genetica, Embriologia, Etologia, Neuroscienze Metodologie
DettagliEsperienza vs Expertise
Esperienza vs Expertise come diventare driver esperti? M.R. CICERI UNITÀ DI RICERCA IN PSICOLOGIA DEL TRAFFICO QUALE ESPERIENZA? MR CICERI UNITÀ DI RICERCA PSICOLOGIA DEL TRAFFICO UNIVERSITÀ CATTOLICA
DettagliNEUROSHOPPING La psicologia del consumatore tra marketing e scelte di acquisto G I A N P I E R O L U G L I U N I V E R S I T A D I P A R M A
NEUROSHOPPING La psicologia del consumatore tra marketing e scelte di acquisto G I A N P I E R O L U G L I U N I V E R S I T A D I P A R M A Nel futuro del marketing ci sono le neuroscienze La necessità
DettagliAPPRENDIMENTO MEMORIA
APPRENDIMENTO E MEMORIA Dr.ssa Daniela Smirni 1 Memoria Funzione cognitiva che consente di acquisire, conservare ed utilizzare in un momento successivo, informazioni sul mondo intorno a noi e la nostra
DettagliInterazione non verbale: l attenzione e lo sguardo (2)
Interazione non verbale: l attenzione e lo sguardo (2) Corso di Interazione Naturale Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Informatica Università di Milano boccignone@di.unimi.it boccignone.di.unimi.it/in_2017.html
DettagliLa memoria - non ce n è soltanto una
La memoria - non ce n è soltanto una Diversi tipi di memoria Memoria a breve termine (memoria di lavoro) Memoria a lungo termine -Capacita limitata -Il suo contenuto puo essere fissato, oppure andare incontro
DettagliModelli della memoria semantica e lessicale e del conflitto cognitivo
Modelli della memoria semantica e lessicale e del conflitto cognitivo Mauro Ursino Dept. of Electric, Electronic and Information Engineering University of Bologna Padova, CCNL 31 gennaio 2013 La memoria
DettagliRiabilitazione della Negligenza Spaziale Unilaterale
www.fisiokinesiterapia.biz Riabilitazione della Negligenza Spaziale Unilaterale Definizione Difficoltà o incapacità di rilevare, rispondere, orientarsi verso stimoli che vengono presentati nello spazio
DettagliLA DIPENDENZA DA NICOTINA Dott. Claudio Leonardi
XX CONVEGNO NAZIONALE TABAGISMO E SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE 31 MAGGIO 2018 LA DIPENDENZA DA NICOTINA Dott. Claudio Leonardi Membro del Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio
DettagliL immaginazione motoria
L immaginazione motoria Basi neurofisiologiche ed applicazioni in ambito motorio-sportivo Ambra Bisio Dipartimento di Medicina Sperimentale Sezione di Fisiologia Umana Università degli Studi di Genova
DettagliChi è il lavoratore anziano?
Chi è il lavoratore anziano? Secondo Sterns e Miklos (1995) l invecchiamento è un processo multidimensionale, pertanto si possono individuare vari approcci per definire il lavoratore anziano: Approccio
DettagliCapitolo 5 Apprendimento motorio
Capitolo 5 Apprendimento motorio La pratica Imparare attraverso la pratica La pratica, individua consolida ed immagazzina una alto numero di sitiuazioni inerenti al compito e le organizza in una forma
DettagliReti neurali. una breve introduzione
Reti neurali una breve introduzione Idea Con un solo neurone non posso fare molto... Con molti neuroni connessi posso ottenere un sistema di elaborazione nasce una nuova proprietà emergente del sistema
DettagliCOME VEDIAMO GLI OGGETTI?
Percezione visiva COME VEDIAMO GLI OGGETTI? CAPITOLO 5 «IL COLORE DELLA LUNA» Paola BRESSAN Ed. Laterza Dott.ssa Stefania Pighin - stefania.pighin@unitn.it Guardare significa vedere? - Secondo l accezione
DettagliCorso integrato di Bioingegneria Medicina Fisica e Riabilitativa SISTEMI SENSORIALI E PERCEZIONE. Sistemi sensoriali Stimoli esterni.
Corso integrato di Bioingegneria Medicina Fisica e Riabilitativa Docente: Ricevimento: Esame: Testi di riferimento: Mirta Fiorio III piano, studio Prof. Paola Cesari mirta.fiorio@medicina.univr.it 045
DettagliImpiego della rtms nella riabilitazione cognitiva
Torino, 9-10 Giugno 2017 Impiego della rtms nella riabilitazione cognitiva Dott.ssa Chiara Bagattini, PhD Cognitive Neuroscience Section IRCCS Centro San Giovanni di Dio Fatebenefratelli Brescia chiara.bagattini@cognitiveneuroscience.it
Dettagli