PROSPETTIVE per il servizio di distribuzione gas NELLA MEDIA VALLESINA 29/11/2014 MOIE DI MAIOLATI SPONTINI (AN)
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1 PROSPETTIVE per il servizio di distribuzione gas NELLA MEDIA VALLESINA MOIE DI MAIOLATI SPONTINI (AN)
2 Intervento Conclusivo IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed Opportunità per gli Enti Locali - Ing. Edoardo Braglia - [A.D. di E.T. Servizi Tecnologici]
3 AGENDA Inquadramento Normativo Valori in gioco nell ATEM di Ancona Gli Enti Locali e la nuova gara d ATEM Gli assetti proprietari e la Gara Proposte e scenari 3 3 IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
4 LA LIBERALIZZAZIONE DEI MERCATI COMUNITÁ EUROPEA In Europa, la fase di «liberalizzazione» è stata avviata nel 1986 con la firma dell Atto Unico che mirava alla realizzazione del mercato unico interno, per tutti i beni e servizi, fra cui anche l energia. Quest accelerazione si concretizzò con la comunicazione della Commissione sul Mercato unico dell energia del 1988 e con il Libro Bianco Per una politica energetica dell Unione Europea del Questi furono i capisaldi da cui partì successivamente il primo dei tre pacchetti energia, costituito dalla Direttiva 96/92/CE per il settore elettrico e la Direttiva 98/30/CE per il gas, rispettivamente recepite in Italia con i Decreti 79/1999 e 164/2000. Negli anni si sono succeduti gli altri pacchetti energia, il secondo nel 2003 e il terzo nel 2009,anche questi volti a rafforzare il grado di liberalizzazione dei mercati 4 IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
5 D.LGS 164/2000 RECEPIMENTO NORMA EUROPEA - 1 Art. 14. Attività di distribuzione. 1. L'attività di distribuzione di gas naturale è attività di servizio pubblico. Il servizio è affidato esclusivamente mediante gara per periodi non superiori a dodici anni. Gli enti locali che affidano il servizio, anche in forma associata, svolgonoattivitàdiindirizzo,divigilanza,diprogrammazioneedicontrollo sulle attività di distribuzione, ed i loro rapporti con il gestore del servizio sono regolati da appositi contratti di servizio, sulla base di un contratto tipo predisposto dall'autorità per l'energia elettrica e il gas ed approvato dal Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto. 5 5 IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
6 D.LGS 164/2000 RECEPIMENTO NORMA EUROPEA Art. 14. Attività di distribuzione. 2. Ai fini del presente decreto, per enti locali si intendono comuni, unioni di comuni e comunità montane Alla scadenza del periodo di affidamento del servizio, le reti, nonché gli impianti e le dotazioni dichiarati reversibili, rientrano nella piena disponibilità dell'ente locale. Gli stessi beni, se realizzati durante il periodo di affidamento, sono trasferiti all'ente locale alle condizioni stabilite nel bando di gara e nel contratto di servizio. 6 6 IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
7 I SETTORI REGOLATI E NON 7 IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
8 ISTITUZIONE DEGLI ATEM L'art. 46 bis del D.L. 159/2007 ha introdotto un importante novità disponendo che le gare debbano effettuarsi per Ambiti Territoriali Minimi (c.d. ATEM), demandando la definizione del nuovo "sistema" a successivi decreti ministeriali. 8 IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
9 ATTUAZIONE art. 46 bis Breve riepilogo dei provvedimenti via via assunti in attuazione dell'art.46 bis vale a dire: Il D.M. 19 gennaio 2011(GU n. 74 del ) che ha individuato i 177 Atem; D.M. 18 ottobre 2011 (GU n. 252 del )contenente l'elenco puntuale dei Comuni appartenenti a ciascun Atem; D.M. 12 novembre 2011 n 226(GU n. 22 del recante il regolamento sui criteri di gara e la valutazione delle offerte per l'affidamento del servizio). In sintesi il decreto n. 226/2011, il cui contenuto può essere distinto in due parti: Nella prima si occupa di individuare il soggetto chiamato a bandire e gestire la gara nonché a scolpire i rapporti fra gli enti locali parti di ciascun ambito. Con la seconda provvede a specificare le modalità con le quali la gara si dovrà svolgere, 9 a delineare il contenuto dei bandi nonché a definire le modalità di riscatto delle reti e degli impianti. 9 IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
10 OBBLIGO GARE PER ATEM: CRONOPROGRAMMI - 1 Si può delineare un cronoprogramma di riferimento valido per tutti gli Atem. La tempistica del cronoprogramma ha come data di partenza l entrata in vigore del regolamento delle gare: 11/02/2012 (art. 19 DM 226/11), ed evidenzia sia i tempi delle fasi del percorso sia gli interventi sostitutivi in caso di inadempienze. Per l ATEM di Ancona il termine per la pubblicazione del bando è il (difficilmente rispettabile) IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
11 OBBLIGO GARE PER ATEM: CRONOPROGRAMMI - 2 Lo scaglionamento delle gare inizialmente previsto per i 7 gruppi di Atem era di 6mesitraungruppoel altro;lalegge98/13hapoiprorogatodi4mesile date limite per i primi due gruppi di Atem. La legge n. 9 del 21 febbraio 2014 ha prorogato di ulteriori 4 mesi le scadenze fissate dalla legge 98/13 per i primi due gruppi di Atem e di 4 mesi quelle del terzo gruppo. Infine la Legge 116 dell 11 agosto 2014 all art 30 bis c. 2 indica ulteriori proroghe relative alla pubblicazione del bando di gara di otto mesi per gli ambiti del primo raggruppamento di cui all allegato 1., di sei mesi per gli ambiti del secondo, terzo e quarto raggruppamento ediquattro mesi per gli 11ambiti del quinto e sesto raggruppamento. 11 IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
12 SCADENZE E PROROGHE - 1 I riferimenti normativi per la definizione delle scadenze sono i seguenti: DM 226/11 art. 2, c. 2 (riferimento al già citato All. 1); c. 3 (informativa alla Regione decorsi 6 mesi senza individuazione della SA negli Atem che non comprendono il Capoluogo); art. 3 (tempistiche intervento sostitutivo delle regioni per mancata individuazione della SA e pubblicazione bando); art. 4: (tempi per fornire i dati alla SA). Legge 98/2013, art. 4 c. 3 proroga di 4 mesi per primi due gruppi di Atem in scadenza; c. 3bis proroga per zone terremotate; c. 4 intervento del Ministero in caso di mancato intervento regionale; 12 c. 5 penalizzazioni economiche (-20% sulle entrate degli EELL inadempienti). 12 IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
13 SCADENZE E PROROGHE - 2 DL 145/13, art 1 c. 16 convertito con modificazioni dalla L. 21 febbraio 2014, n. 9 (in G.U. 21/2/2014, n. 43) proroga di 4 mesi dei termini previsti dalla legge 98/13 (primo e secondo gruppo di Atem); proroga di 4 mesi per i termini di cui all allegato 1 del DM 226/11 per il terzo gruppo di Atem. Legge 116/2014, art 30 bis c.2, in aggiunta alle proroghe di cui all articolo 1,comma 16, del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145,convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio2014, n. 9. proroga di 8 mesi per il primo gruppo proroga di 6 mesi per il secondo, terzo, quarto gruppo 13 IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
14 PERCORSO PER L INDIZIONE DELLA GARA 14 IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
15 AGENDA Inquadramento Normativo Valori in gioco nell ATEM di Ancona Gli Enti Locali e la nuova gara d ATEM Gli assetti proprietari e la Gara Proposte e scenari IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
16 L AMBITO DI ANCONA 16 IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
17 DATI AMBITO DI ANCONA - 1 ANCONA Comune Provincia Superficie Altitudine Popolazione Dati anno 2008 Tipo rete Comune montano Codice ISTAT Denominazione (Kmq) (m) Numero clienti Gas distribuito (migliaia Smc) Lunghezza rete (km) Agugliano Ancona 21, Gas naturale No Ancona Ancona 123, Gas naturale No Arcevia Ancona 126, Gas naturale Parzialmente Barbara Ancona 10, Gas naturale No Belvedere Ostrense Ancona 28, Gas naturale No Camerano Ancona 19, Gas naturale No Camerata Picena Ancona 11, Gas naturale No Castelbellino Ancona 5, Gas naturale No Castel Colonna Ancona 13, Gas naturale No Castelfidardo Ancona 32, Gas naturale No Castelleone di Suasa Ancona 15, Gas naturale No Castelplanio Ancona 15, Gas naturale No Cerreto d'esi Ancona 16, Gas naturale Sì Chiaravalle Ancona 17, Gas naturale No Corinaldo Ancona 48, Gas naturale No Cupramontana Ancona 26, Gas naturale Parzialmente Fabriano Ancona 269, Gas naturale Sì Falconara Marittima Ancona 25, Gas naturale No Filottrano Ancona 70, Gas naturale No Genga Ancona 72, Gas naturale Sì Jesi Ancona 107, Gas naturale No Maiolati Spontini Ancona 21, Gas naturale No Mergo Ancona 7, Gas naturale Parzialmente Monsano Ancona 14, Gas naturale No Montecarotto Ancona 24, Gas naturale No 17 IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
18 DATI AMBITO DI ANCONA -2 ANCONA Comune Provincia Superficie Altitudine Popolazione Dati anno 2008 Tipo rete Comune montano Codice ISTAT Denominazione (Kmq) (m) Numero clienti Gas distribuito (migliaia Smc) Lunghezza rete (km) Montemarciano Ancona 22, Gas naturale No Monte Roberto Ancona 13, Gas naturale No Monte San Vito Ancona 21, Gas naturale No Morro d'alba Ancona 19, Gas naturale No Numana Ancona 10, Gas naturale No Offagna Ancona 10, Gas naturale No Osimo Ancona 105, Gas naturale No Ostra Ancona 46, Gas naturale No Ostra Vetere Ancona 29, Gas naturale No Poggio San Marcello Ancona 13, Gas naturale No Polverigi Ancona 24, Gas naturale No Ripe Ancona 15, Gas naturale No Rosora Ancona 9, Gas naturale Parzialmente San Marcello Ancona 25, Gas naturale No San Paolo di Jesi Ancona 10, Gas naturale No Santa Maria Nuova Ancona 18, Gas naturale No Sassoferrato Ancona 135, Gas naturale Sì Senigallia Ancona 115, Gas naturale No Serra de' Conti Ancona 24, Gas naturale No Serra San Quirico Ancona 49, Gas naturale Sì Sirolo Ancona 16, Gas naturale No Staffolo Ancona 27, Gas naturale Parzialmente Apiro Macerata 53, Gas naturale Sì Poggio San Vicino Macerata 12, Gas naturale Sì Totali 1978, IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
19 ESTRATTO DATI AMBITO DI ANCONA Esercenti Servizio Distribuzione Gas Comuni (N ) % Comuni PdR (N ) % PdR Lunghezza Reti (ml.) % Lunghezza Reti Stima ordine di grandezza VIR ( ) Valori non ammortizzati ( ) Acqua Ambiente Marche Castelfidardo 3 6% % 133 5%?? ASP - Azienda Servizi Polverigi 1 2% % 33 1%?? Aspea 1 2% % 220 9%?? E.T. Servizi Tecnologici 14 29% % % Gorgovivo Multiservizi S.p.a % % % Italgas S.p.a. 4 8% % % Metema Gestioni Camerino 2 4% % 104 4% Sadori Reti 9 18% % 205 8% TOTALE COMPLESSIVO % % % N.B.) Fonte dati MSE 19 IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
20 STIMA DEL «VALORE» DELLA GARA "VALORE" GARA ATEM AN ML ANNI TOT VRT anno 27, Valore rimborso da riconoscere al gestore uscente nel caso di gara con proprietà Gestori privati 54 Gestori pubblici 30 QA/anno per nuovi investimenti 6, TOT. GEN IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
21 IL "RISIKO" DELLE UTILITIES 21 IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
22 UN'IMPORTANTE INNOVAZIONE: IL D.Lgs. N. 93/ Art. 24 Valore di rimborso degli impianti di distribuzione In vigore dal 29 giugno All articolo 14 del decreto legislativo n. 164 del 2000, il comma 8 è sostituito dal seguente: «8. Il nuovo gestore, con riferimento agli investimenti realizzati sugli impianti oggetto di trasferimento di proprietà nei precedenti affidamenti o concessioni, è tenuto a subentrare nelle garanzie e nelle obbligazioni relative ai contratti di finanziamento in essere o ad estinguere queste ultime e a corrispondere una somma al distributore uscente in misura pari al valore di rimborso per gli impianti la cui proprietà è trasferita dal distributore uscente al nuovo gestore. Si osserva che l'art. 24, comma 4 del D.Lgs. 93/2011, ha superato la precedente formulazione, togliendo ogni perplessità in merito alla facoltatività delle gare. La norma è infatti statuisce che : "a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto le gare per l'affidamento del servizio di distribuzione sono effettuate unicamente per ambiti territoriali di cui all'articolo 46-bis (.. )". 22 IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
23 UN'IMPORTANTE INNOVAZIONE: IL D.Lgs. N. 93/ Al fine di favorire il confronto concorrenziale in sede di gare d'ambito e di garantire la sostenibilità dell'onere del rimborso in capo al gestore entrante, il Legislatore, con l'art. 24, d.lgs. n. 93/2011, ha variato l'art. 14, comma 8, d.lgs. n. 164/2000, stabilendo che il distributore subentrante: non sostenesse solo l'onere del rimborso, ma acquistasse anche la proprietà dei cespiti di proprietà dell'uscente; iscrivendo nel suo stato patrimoniale i beni acquisiti, potesse operare l'ammortamento tecnico-economico del costo d'acquisto per tutta la relativa durata tecnica; ricevesse la remunerazione tariffaria del capitale investito dal precedente distributore per la realizzazione dei beni stessi. Garanzia di recupero del capitale (c.d. Regulatory Asset Base R.A.B.), in quote di ammortamento annuali rapportate alla vita tecnica dei cespiti) e della relativa remunerazione IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
24 AGENDA Inquadramento Normativo Valori in gioco nell ATEM di Ancona Gli Enti Locali e la nuova gara d ATEM Gli assetti proprietari e la Gara Proposte e scenari IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
25 PRIMI RISULTATI EVIDENTI DELLE NORMATIVE - 1 Interrogazione con richiesta di risposta scritta alla Commissione Articolo 117 del regolamento Pino Arlacchi (S&D) Le disposizioni che regolano la materia sono particolarmente vessatorie per i comuni italiani e sono in palese violazione dell'ordinamento dell'ue dal momento che la possibilità per una impresa ivi stabilita di partecipare alla gara unica è fortemente limitata se non addirittura impossibile. I comuni infatti non possono bandire la gara singolarmente né stabilire in autonomia canoni ed estensioni di rete. Essi perdono ogni potere sulla determinazione dei canoni concessori vengono scoraggiati dall'indire gare congiunteconostacoliburocratici,proceduredigarafarraginoseeingenti richieste di mezzi e garanzie finanziarie. Ciò risulta tanto più evidente se si pensa che ad oggi nessuna gara d'ambito è stata espletata e gli attuali 25gestori, le cui concessioni sono scadute, continuano a gestire il servizio in regime di proroga legale. 25 IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
26 PRIMI RISULTATI EVIDENTI DELLE NORMATIVE InterrogazioneconrichiestadirispostascrittaallaCommissione Articolo 117 del regolamento Pino Arlacchi (S&D) Gli operatori nel settore della distribuzione del gas sono scesi da 800 a circa 230. Si stima che ne resteranno una decina. Ulteriore riprova delle regole dell'ue sulla concorrenza è data dal fatto che le imprese ITALCOGIM Francia e EON Germania hanno abbandonato il settore cedendo i propri asset e oggi in Italia resta solo un operatore spagnolo (GAS NATURAL). In circa 120 dei 177 ATEM il gestore con posizione dominante è Italgas (gruppo Eni) ovvero Enel Rete Gas (gruppo F2i), operatori i cui capitali sono detenuti, tra gli altri, dalla Cassa Depositi e Prestiti ovverosia dallo Stato italiano e del 26fondo sovrano Cinese 26 IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
27 ATTIVITÁ PREVISTE A CARICO DEGLI ENTI LOCALI - 1 Gli EE.LL. formalizzano richiesta al gestore per avere i dati di cui all art. 4 del D.M. 226/11, inviando una richiesta formale al gestore, a mezzo di R.R. o posta certificata, di: 1. stato di consistenza della rete; 2. protocollo di comunicazione delle apparecchiature installate per la misura; 3. informazioni sulle obbligazioni finanziarie in essere relative agli investimenti realizzati nel precedente periodo di affidamento; 4. relazione sullo stato dell impianto di distribuzione, con indicazione delle 27 zone con maggiore carenza strutturale; 27 IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
28 ATTIVITÁ PREVISTE A CARICO DEGLI ENTI LOCALI il numero di punti di riconsegna e i volumi distribuiti riferiti ai tre anni precedenti, oltre che alle caratteristiche medie degli allacciamenti; 6. il costo riconosciuto di località e la tariffa di riferimento definiti dall Autorità,idatidelleschedecontenentituttiidatirilevantiperil calcolo delle tariffe (schede località), e i contributi pubblici in conto capitale e i contributi privati relativi ai cespiti di località; 7. le informazioni sul personale addetto IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
29 ATTIVITÁ PREVISTE A CARICO DEGLI ENTI LOCALI - 3 La richiesta al gestore deve precisare, tra l altro: a) il termine massimo per la trasmissione della documentazione secondo i termini indicati dal DM 226/2011 e ricordando l obbligo di fornire i dati richiesti entro 60 giorni (salvo necessità di chiarimenti: entro 60GG per l ente locale e 30GG per il gestore); b) il format su supporto informatico previsto per lo stato di consistenza degli impianti di cui alla del. AEEG 532/2012/R/GAS; c) il format su supporto informatico della cartografia a corredo dello stato di consistenza degli impianti conforme alla delibera AEEG ARG/gas 120/08; 29 IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
30 ATTIVITÁ PREVISTE A CARICO DEGLI ENTI LOCALI d) eventuale proposta di valorizzazione per gli impianti di proprietà del gestore; quota del capitale investito netto (CIN) per eventuali porzioni di impianti di proprietà comunale. tengono il monitoraggio delle date ed eventualmente ricorrono agli strumenti per ottenere i dati in caso di inadempienza: e) sollecito, proroga; f) diffida ad adempiere, procedura di messa in mora; g) segnalazione al prefetto per procedura coatta (DPR 902/86) e sanzione (L.27/12). 30 IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
31 ATTIVITÁ PREVISTE A CARICO DEGLI ENTI LOCALI - 5 Gli EE.LL. raccolgono ed elaborano i dati di loro pertinenza da inviare alla SA verificano la proprietà della rete e stimano il valore di rimborso della rete (necessaria ove il gestore sia proprietario di quota dell impianto); analizzano l atto di concessione con attenzione a: o eventuali modifiche formalmente approvate nel tempo, ivi compresi gli atti allegati; o o 31 o condizioni alla scadenza ( VIR valore industriale residuo o VNC valore netto contabile o RAB); trattamento di contributi pubblici, diretti (conto capitale) o indiretti (sgravi, scomputi ecc.); trattamento dei contributi privati; 31 IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
32 ATTIVITÁ PREVISTE A CARICO DEGLI ENTI LOCALI - 6 individuano le quote di impianto di proprietà del gestore da valorizzare, ricercando e analizzando la seguente documentazione: o o o o o stato di consistenza dell impianto; atto di collaudo degli impianti; eventuali comunicazioni o rendicontazioni inviate dal gestore nel corso degli anni; regolamento per la manomissione del suolo pubblico; eventuali piani di lottizzazione. calcolano il valore Industriale di rimborso al gestore uscente 32 L art 1 comma 16 della legge 9/2014 prevede che per gli aspetti non disciplinati dalle medesime convenzioni o contratti, il valore di rimborso si calcola in base alle Linee guida su criteri e modalità operative per la valutazione del valore di rimborso emanate con DM 22 maggio 2014 (detraendo i contributi pubblici e privati). 32 IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
33 ... ATTIVITÁ PREVISTE A CARICO DEGLI ENTI LOCALI - 7 individuano gli Elementi programmatici di sviluppo (interventi di estensione, manutenzione e potenziamento della rete) del proprio impianto sulla base Delle previsioni di sviluppo urbanistico e demografico del territorio, procedendo a: o consultare eventuali piani di sviluppo energetici regionali/provinciali; o consultare piani regolatori con nuovi insediamenti, tempi e tipologia; o o o valutare gli interventi di massima di estensione della rete ritenuti compatibili con lo sviluppo territoriale del comune e con il periodo di affidamento; individuare le zone con eventuali problematiche di fornitura che necessitano di interventi di potenziamento della rete, anche in funzione della potenziale acquisizione di nuove utenze in base al grado di metanizzazione della zona e dei piani urbanistici comunali; individuare carenze strutturali della rete di distribuzione esistente, sulla base della relazione sullo stato dell impianto di distribuzione, fornito dal gestore ai sensi dell art 4 del DM 226/ IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
34 ATTIVITÁ PREVISTE A CARICO DEGLI ENTI LOCALI inviano il regolamento comunale e provinciale per l esecuzione dei lavori stradali; inviano documentazione su tassa occupazione suolo pubblico. 34 IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
35 DETERMINA 07 GIUGNO 2013 N. 2/13 DIUC (AEEGSI) - 1 Ritenuto che: sia opportuno procedere, per quanto sopra e tenuto in considerazione quanto previsto dalla deliberazione 113/2013, all approvazione dello schema di nota giustificativa e dell elenco dei documenti che le Stazioni appaltanti dovranno trasmettere all Autorità; sia opportuno precisare l ambito delle verifiche sulla coerenza delle analisi costi-benefici; ai fini della definizione dell ambito delle verifiche di cui al precedente punto, sia opportuno fare riferimento alle indicazioni, per quanto applicabili al settore della distribuzione del gas, sviluppate dalla Commissione Europea per la valutazione dell ammissibilità a finanziamento dei progetti di investimento, come riportate nella Guida all analisi costi-benefici dei progetti di investimento. Unità di Valutazione, DG Politica Regionale e Coesione, Commissione Europea; IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
36 DETERMINA 07 GIUGNO 2013 N. 2/13 DIUC (AEEGSI) in particolare sia opportuno prevedere che siano analizzati i seguenti punti: o identificazione del progetto: descrizione del contesto attuale, della scala e dimensione dell investimento, delle caratteristiche ingegneristiche delle infrastrutture da realizzare, e del mercato di collocazione del prodotto; o definizione degli obiettivi, compresi quelli socioeconomici, del progetto; o analisi di fattibilità: identificazione delle condizioni minime di sviluppo, della realizzabilità del progetto dal punto di vista finanziario ed ingegneristico, analizzati in relazione all andamento giornaliero, stagionale e pluriennale della domanda di energia; o analisi delle opzioni alternative: presentazione degli scenari alternativi (comprensivi dell opzione del non intervento), considerando tecnologie 36 diverse o percorsi alternativi, nonché possibili alternative per soddisfare la stessa domanda di energia; 36 IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
37 DETERMINA 07 GIUGNO 2013 N. 2/13 DIUC (AEEGSI) o analisi economica: valutazione dell impatto sul benessere sociale della regione, ed in particolare delle esternalità generate dal progetto (valorizzazione della zona servita, impatti ambientali e sulle altre infrastrutture, esternalità negative dovute all apertura dei cantieri), esplicitando il fattore di sconto sociale utilizzato (che deve essere parimenti utilizzato per la valutazione delle opzioni alternative), nonché i fattori di conversione dei prezzi, i prezzi ombra, la dinamica dei prezzi prevista, l orizzonte temporale considerato e le modalità di trattamento delle correzioni fiscali indirette (imposte e sussidi) dei prezzi degli input; o analisi di sensibilità e del rischio: individuazione della variazione del risultato economico e finanziario del progetto in relazione al mutamento delle variabili e dei parametri rilevanti del modello (ad esempio, rispetto alla dinamica della domanda, ai costi di investimento e alla dinamica dei prezzi di vendita di sostituti del gas), considerando scenari sia ottimistici sia 37 pessimistici, associando una distribuzione di probabilità al verificarsi di tali condizioni; 37 IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
38 PARTECIPAZIONE DEGLI EELL AL PROCESSO DI GARA - 1 Gli Enti locali forniscono alla Stazione appaltante gli elementi programmatici di sviluppo del proprio territorio nel periodo di durata di affidamento e lo stato del proprio impianto di distribuzione. Linee guida programmatiche d'ambito predisposte dalla stazione appaltante: condizioni minime di sviluppo degli impianti, espresse con riferimento a: 1. densità di nuovi pdr per Kmq; 2. volume gas distribuito per Km di rete; 3. gli interventi di ammodernamento previsti obbligatoriamente dalla regolazione AEEG (sostituzione ghisa grigia, protezione catodica e misuratori elettronici ex delibera n. 155/08). 38 IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
39 PARTECIPAZIONE DEGLI EELL AL PROCESSO DI GARA - 2 Le linee guida servono per uniformare la preparazione dei documenti guida per gli interventi di estensione, manutenzione e potenziamento da allegare al bando di gara. Il Documento Guida riguarda ogni singolo Comune ed è predisposto in collaborazione con gli Enti locali concedenti. Tale documento contiene: a) gli interventi di massima estensione compatibili con lo sviluppo territoriale b) le zone che necessitano di interventi di potenziamento; c) la relazione sullo stato dell'impianto con evidenza delle carenze e delle priorità di intervento IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
40 AGENDA Inquadramento Normativo Valori in gioco nell ATEM di Ancona Gli Enti Locali e la nuova gara d ATEM Gli assetti proprietari e la Gara Proposte e scenari IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
41 PROPRIETÁ A GARA: QUALI DECISIONI? RIEPILOGO INVESTIMENTI DI E.T.s.t.s.r.l. RIEPILOGO INVESTIMENTI peritati di CIS srl anno TOTALI al 31/12/ TOTALI ANNI TOT. GENERALE INVESTIMENTI Valore di ricostruzione a nuovo RESIDUO DA AMMORTIZZARE RESIDUO DA AMMORTIZZARE AL LORDO DEI CONTRIBUTI AL LORDO DEI CONTRIBUTI 41 IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
42 NECESSITÁ DI RISORSE PER L ACQUISTO DELLE RETI IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
43 NECESSITÁ DI RISORSE PER L ACQUISTO DELLE RETI IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
44 NECESSITÁ DI RISORSE PER L ACQUISTO DELLE RETI IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
45 NECESSITÁ DI RISORSE PER L ACQUISTO DELLE RETI IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
46 AGENDA Inquadramento Normativo Valori in gioco nell ATEM di Ancona Gli Enti Locali e la nuova gara d ATEM Gli assetti proprietari e la Gara Proposte e scenari IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
47 Opportunità di mantenere in mano pubblica la Proprietà - 1 Fabrizio ERBETTA, Giovanni FRAQUELLI - Working Paper 3, Proprietà, diversificazione e dimensione: alcune evidenze della letteratura Numerosi studi di corporate governance si basano sulla convinzione che strutture di governo delle imprese di tipo manageriale, sottoposte alla disciplina di un mercato reso più competitivo, ed assetti proprietari soggetti, anche parzialmente, al controllo di privati garantiscano congiuntamente la riduzione dell inefficienza operativa, l incremento della produttività ed il miglioramento dei margini di redditività (Vickers et al., 1988; Hart et al., 1990). Le strutture pubbliche, sono spesso considerate inadeguate a fornire opportuni stimoli all efficienza a causa di una debole logica imprenditoriale. Il controllo privato, invece, garantirebbe la definizione di un monitoraggio più attento delle condizioni operative e di contratti incentivanti. Questi ultimi risultano finalizzati a regolare il complesso rapporto di agenzia tra proprietà 47e management, caratterizzato da divergenza di obiettivi ed asimmetrie informative (Bös, 1991; Martin et al., 1998). 47 IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
48 Opportunità di mantenere in mano pubblica la Proprietà Tuttavia, la letteratura sul tema evidenzia argomentazioni contrastanti (Vickers et al., 1988). Il frazionamento della proprietà privata tipico della public company,e delle SPA infatti, rende i costi di monitoraggio eccessivamente onerosi per ogni singolo azionista o proprietario, rispetto ai benefici conseguibili (problema del free-riding). Pertanto, il grado di partecipazione della compagine proprietaria tende a ridursi quanto più diffuso è l azionariato. In tale contesto verrebbe inevitabilmente ad indebolirsi ogni forma d incentivazione diretta al management (Fraquelli et al., 2000). Il tema dell esistenza o meno di diritti di proprietà attribuiti a soggetti privati è stato proposto anche per i servizi di pubblica utilità. In sintesi, sembra ragionevole affermare che la ricerca di condizioni operative più efficienti si 48ricollega alla presenza di capitali privati, ma le istanze di universalità del servizio ne offrono una connotazione strettamente pubblicistica. 48 IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
49 LE RECENTI CONVINZIONI DEL MISE IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
50 LA RISPOSTA DELL ANCI IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
51 LA RISPOSTA DELL ANCI IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
52 CAOS O RAZIONALITÁ Gli studi di Taylor, Micolich e Jonas hanno analizzato la natura della tecnica di Pollock, scoprendo che alcune opere presentano le stesse caratteristiche dei frattali e che assomigliano sempre più a frattali con il passare del tempo e con il progredire della sua carriera. Si spingono ad ipotizzare che in qualche modo Pollock potesse essere consapevole delle caratteristiche del moto caotico e stesse tentando di ricreare quanto percepiva come una perfetta rappresentazione del caos matematico più di dieci anni prima che la stessa TEORIA DEL CAOS fosse formulata. Jakson Pollock, Number 8 52 IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed 52
53 AL FINE CHE NON SI VERIFICHI CIÓ! 53 IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
54 COMPONENTI PERCENTUALI DEL COSTO DEL GAS IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
55 COMPONENTI PERCENTUALI DEL COSTO DEL GAS - 2 Gas naturale: l aggiornamento trimestrale nel dettaglio Da luglio, il prezzo di riferimento del gas sarà di 77,76 centesimi di euro per metro cubo, tasse incluse. Per il cliente tipo, ciò comporta una spesa di circa 1.088,70 euro su base annua, così suddivisa: 377,45 euro (pari al 34,67% del totale della bolletta) per l approvvigionamento del gas naturale e per le attività connesse; 407,67 euro (37,45%) per le imposte che comprendono le accise (19,66%) l addizionale regionale (2,61%) e l IVA (15,18%); 168,18 euro (15,45%) per la distribuzione e la misura; 38,23 euro (3,51%) per il trasporto; 28,70 euro (2,63%) per la gradualità nell applicazione della riforma delle condizioni economiche del servizio di tutela del gas naturale e per il meccanismo di rinegoziazione dei contratti pluriennali di approvvigionamento; 68,47 euro (6,29%) per la vendita al dettaglio. 55 IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
56 STATUTO CIS E POSSIBILITÁ DI RAPPRESENTANZA La Società è altresì proprietaria di Reti, Impianti e Dotazioni (già di proprietà del I.S. - Azienda Speciale Consortile e/o ad esso/a eventualmente conferiti od in conferimento dai Comuni soci): del Ciclo Idrico Integrato, ai sensi degli articoli 113, commi 2 13, del D.Lgs n. 267/2000 e 35, comma 9, della legge 28 dicembre 2001, n. 448 (Finanziaria 2002) e successive modifiche e integrazioni; del GAS - "Distribuzione", ai sensi degli articoli 14 e 15 del D.Lgs. n. 23 maggio 2000 n. 164 (Decreto "Letta") e successive modifiche e integrazioni. Tale patrimonio è inalienabile dalla Società, essendo costituito da beni a specifica destinazione per lo svolgimento dei "Servizi Pubblici dell'acqua (e Fognatura, Depurazione) e della Distribuzione del Gas di cui sono titolari i Comuni soci. Fatti salvi i casi di sostituzioni, ristrutturazioni, rimpiazzi e simili interventi per cespiti resisi obsoleti e salvo l evento di ridevoluzione delle ImmobilizzazionistesseairelativiComunisocititolarideiServiziPubblicidi 56cui sopra (art. 113, comma 2, D.Lgs. 267/2000 e successive modificazioni ed integrazioni). 56 IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
57 STATUTO CIS E POSSIBILITÁ DI RAPPRESENTANZA Perciò, ai sensi dell'art, 113 comma 13 secondo periodo, del D.Lgs. 267/2000 e successive modificazioni ed integrazioni, la Società pone, obbligatoriamente, le Reti, gli Impianti, le Dotazioni, di proprietà della Società stessa, del Ciclo Idrico Integrato, nonché quelle della Distribuzione del Gas, a disposizione dei Gestori ed Erogatori incaricati dei Servizi Pubblici Locali a rilevanza Economica mediante la gestione amministrativa e proprietaria delle opere stesse ai fini della messa a disposizione, in forma onerosa, ai soggetti incaricati della Gestione Industriale delle Reti, degli Impianti e delle Dotazioni per i Servizi di seguito elencati: o o o Ciclo Integrato delle Acque (Acquedotti / Fognature / Depurazione); Gas Metano - Distribuzione; Energia Elettrica - di origine idrica o da altra fonte rinnovabile; (4.Igiene Urbana ed Ambientale) 57 IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
58 STATUTO CIS E POSSIBILITÁ DI RAPPRESENTANZA La Società, ai sensi dell'art. 113, comma 13 (ultimo periodo), del D.Lgs. 267/2000 e successive modifiche e integrazioni ha altresì per oggetto il compito, affidatole in via permanente, di espletare per conto dei Comuni, dopo lo spirare dei previsti periodi transitori, le gare ad evidenza pubblica, per 1 identificazione dei soggetti incaricati della Gestione delle reti, degli Impianti e delle dotazioni dì proprietà della Società stessa, ed eventualmente degli Enti Locali soci, per lo svolgimento dei Servizi Pubblici Locali a rilevanza economica, nonché per le Reti, Impianti e Dotazioni del Gas, ai sensi del D.Lgs. n. 164/2000. In relazione ai commi 1 e 2 di questo articolo la Società potrà svolgere i servizi / le funzioni per i Comuni soci in "affidamento diretto" avendo la stessa tutte le previste caratteristiche necessarie per essere definita, come voluto dai Comuni, Società "in house providing",..: 58 IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
59 IMPORTANZA DELLA PARTECIPAZIONE UNITARIA AL PROCESSO DI GARA IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
60 IMPORTANZA DELLA PARTECIPAZIONE UNITARIA AL PROCESSO DI GARA IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
61 IMPORTANZA DELLA PARTECIPAZIONE UNITARIA AL PROCESSO DI GARA IL QUADRO NORMATIVO DI SETTORE: Approfondimenti ed
62 GRAZIE PER L ATTENZIONE! - Ing. Edoardo Braglia - MOIE DI MAIOLATI SPONTINI (AN)
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