Istituto Comprensivo Statale "PAOLO FRISI"
|
|
- Emilio Bernasconi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Istituto Comprensivo Statale "PAOLO FRISI" Via Giardino, MELEGNANO (MI) D V R DOCUMENTO di VALUTAZIONE dei RISCHI REDATTO AI SENSI E PER GLI EFFETTI DELL'ARTICOLO 17, COMMA 1, LETTERA A) ED ELABORATO SECONDO IL DISPOSTO DEGLI ARTT. 28 SS DEL D.LGS. 81 DEL 9 APRILE 28. GLI ISTITUTI DI ISTRUZIONE ED EDUCAZIONE DI OGNI GENERE E GRADO SONO SOGGETTI ALL'APPLICAZIONE DEL D.LGS 81 DEL 9 APRILE 28 AI SENSI DELL'ART. 3 COMMA 2 DEL MEDESIMO DECRETO. DOCUMENTO IN ATTUAZIONE DEL MODELLO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE (M.O.G.) PER IL MIGLIORAMENTO CONTINUO DELLA SICUREZZA E DELLA SALUTE DEI LAVORATORI SUI LUOGHI DI LAVORO. PLESSI DI RIFERIMENTO : Scuola Secondaria di 1 Grado "PAOLO FRISI" Scuola Secondaria di 1 Grado "ALDO MORO" Scuola Primaria "VIA LAZIO" Scuola Primaria "ALESSANDRO MANZONI" Scuola Primaria di Carpiano Scuola dell'infanzia di Carpiano NO NO SL L1 L2 L3 L4 L5 L6 L7 Data di elaborazione del documento 19/1/215 MODELLO REV. 8. Redatto a cura e negli uffici di : STUDIO AG.I.COM. S.R.L. UNIPERSONALE Via XXV Aprile, SAN ZENONE AL LAMBRO (MI) Tel Fax info@agicomstudio.it
2 FIRME Il presente documento di valutazione dei rischi è stato letto ed approvato ai sensi dell'art. 17 del D.Lgs n 81 del 8 Aprile 28 dal DATORE DI LAVORO come definito dall'art. 2 lettera b) del medesimo Decreto che, in ambito scolastico pubblico, in attuazione del Decreto Ministeriale n 292 del 21 Giugno 1996 è impersonato dal Dirigente Scolastico. Esso è stato redatto al termine della valutazione dei rischi operata ai sensi dell'art. 33 comma 1 lettera a) D.Lgs 81/28 dal Datore di Lavoro di concerto con il RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (Art. 29 comma 1) individuato all'esterno dell'istituto tra i professionisti del settore dal Datore di Lavoro stesso avvalendosi della facoltà concessagli dall'art. 31 comma 1 dopo un'attenta valutazione della capacità e dei requisiti professionali di cui all'art. 32 del medesimo Decreto. DATORE DI LAVORO DIRIGENTE SCOLASTICO Giordana Bruna MERCURIALI FIRMA PER ESTESO RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Luca CORBELLINI Studio AG.I.COM. S.r.l. DOCUMENTO FIRMATO DIGITALMENTE MEDICO COMPETENTE NO FIRMA PER ESTESO Il documento è controfirmato per presa visione dal RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA che ha partecipato, ai sensi dell'art. 29 comma 2 D.Lgs 81/28, all'attività di valutazione dei rischi. RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA Mauro BELLONI DESIGNATO DALLE R.S.U. FIRMA PER ESTESO NOTE SULLA VERSIONE Data di elaborazione del documento 19/1/215
3 D.V.R. & P.E.E. SEDE LEGALE Istituto Comprensivo Statale "PAOLO FRISI" DENOMINAZIONE LEGALE DELL'ISTITUTO DENOMINAZIONE SEDE LEGALE Scuola Secondaria di 1 Grado "PAOLO FRISI" SL Indirizzo : Via Giardino, MELEGNANO (MI) Rappresentante Legale dell'istituto : Giordana Bruna MERCURIALI FIGURE DI ISTITUTO DATORE DI LAVORO Giordana Bruna MERCURIALI AGLI ATTI DELL'ISTITUTO INDIVIDUATO "OPE LEGIS" RESPONSABILE S.P.P. Luca CORBELLINI ALLEGATI AL CONTRATTO CONTRATTO D'OPERA MEDICO COMPETENTE NO ALLEGATI AL CONTRATTO CONTRATTO D'OPERA R.L.S. Mauro BELLONI AGLI ATTI DELL'ISTITUTO DESIGNATO DALLE R.S.U. FORMAZIONE DESIGNAZIONE SL Scuola Secondaria di 1 Grado "PAOLO FRISI" Indirizzo : Via Giardino, MELEGNANO (MI) Proprietario dell'immobile : COMUNE DI MELEGNANO EDIFICIO DI RIFERIMENTO Interrato Seminterr. Terreno Rialzato Primo Secondo NO SI NO SI NO NO DS + DSGA AMMINISTRATIVI TECNICI COLL. SCOLASTICI DOCENTI ALLIEVI Terzo NO N CORPI 1 TOTALE TIPO Al fine di giungere alla classificazione del "tipo" proposto nel riquadro più a destra delle tabelle, si ripropone la tabella riportata al punto 1.2 (Classificazione) di cui al Decreto Ministeriale del 26 Agosto 1992 : TIPO TIPO 1 TIPO 2 TIPO 3 TIPO 4 TIPO 5 Scuola con numero di presenze contemporanee fino a 1 persone Scuola con numero di presenze contemporanee da 11 fino a 3 persone Scuola con numero di presenze contemporanee da 31 fino a 5 persone Scuola con numero di presenze contemporanee da 51 fino a 8 persone Scuola con numero di presenze contemporanee da 81 fino a 1.2 persone Scuola con numero di presenze contemporanee oltre 1.2 persone Per la definizione del tipo si dichiarano eseguiti gli "aggiustamenti" di cui al Punto 5, (Affollamento) del medesimo Decreto Ministeriale. Nel caso siano presenti oltre 3 persone (tipo 2 e oltre) gli addetti antincendio devono conseguire l'attestato di idoneità tecnica previsto dall'art. 3 della Legge 28 Novembre 1996, n 69.
4 D.V.R. & P.E.E. SEDE LEGALE Istituto Comprensivo Statale "PAOLO FRISI" DENOMINAZIONE LEGALE DELL'ISTITUTO DENOMINAZIONE SEDE LEGALE Scuola Secondaria di 1 Grado "PAOLO FRISI" SL Indirizzo : Via Giardino, MELEGNANO (MI) Rappresentante Legale dell'istituto : Giordana Bruna MERCURIALI FIGURE DI ISTITUTO DATORE DI LAVORO Giordana Bruna MERCURIALI AGLI ATTI DELL'ISTITUTO INDIVIDUATO "OPE LEGIS" RESPONSABILE S.P.P. Luca CORBELLINI ALLEGATI AL CONTRATTO CONTRATTO D'OPERA MEDICO COMPETENTE NO ALLEGATI AL CONTRATTO CONTRATTO D'OPERA R.L.S. Mauro BELLONI AGLI ATTI DELL'ISTITUTO DESIGNATO DALLE R.S.U. FORMAZIONE DESIGNAZIONE L1 EDIFICIO DI RIFERIMENTO Scuola Secondaria di 1 Grado "ALDO MORO" Interrato NO DS + DSGA Seminterr. NO AMMINISTRATIVI Indirizzo : Viale Marcolini, 6 27 CERRO AL LAMBRO (MI) Proprietario dell'immobile : Terreno Rialzato Primo Secondo NO SI SI NO TECNICI COLL. SCOLASTICI DOCENTI ALLIEVI COMUNE DI CERRO AL LAMBRO Terzo NO N CORPI 1 TOTALE TIPO Al fine di giungere alla classificazione del "tipo" proposto nel riquadro più a destra delle tabelle, si ripropone la tabella riportata al punto 1.2 (Classificazione) di cui al Decreto Ministeriale del 26 Agosto 1992 : TIPO TIPO 1 TIPO 2 TIPO 3 TIPO 4 TIPO 5 Scuola con numero di presenze contemporanee fino a 1 persone Scuola con numero di presenze contemporanee da 11 fino a 3 persone Scuola con numero di presenze contemporanee da 31 fino a 5 persone Scuola con numero di presenze contemporanee da 51 fino a 8 persone Scuola con numero di presenze contemporanee da 81 fino a 1.2 persone Scuola con numero di presenze contemporanee oltre 1.2 persone Per la definizione del tipo si dichiarano eseguiti gli "aggiustamenti" di cui al Punto 5, (Affollamento) del medesimo Decreto Ministeriale. Nel caso siano presenti oltre 3 persone (tipo 2 e oltre) gli addetti antincendio devono conseguire l'attestato di idoneità tecnica previsto dall'art. 3 della Legge 28 Novembre 1996, n 69.
5 D.V.R. & P.E.E. SEDE LEGALE Istituto Comprensivo Statale "PAOLO FRISI" DENOMINAZIONE LEGALE DELL'ISTITUTO DENOMINAZIONE SEDE LEGALE Scuola Secondaria di 1 Grado "PAOLO FRISI" SL Indirizzo : Via Giardino, MELEGNANO (MI) Rappresentante Legale dell'istituto : Giordana Bruna MERCURIALI FIGURE DI ISTITUTO DATORE DI LAVORO Giordana Bruna MERCURIALI AGLI ATTI DELL'ISTITUTO RESPONSABILE S.P.P. Luca CORBELLINI ALLEGATI AL CONTRATTO MEDICO COMPETENTE R.L.S. NO Mauro BELLONI ALLEGATI AL CONTRATTO AGLI ATTI DELL'ISTITUTO FORMAZIONE INDIVIDUATO "OPE LEGIS" CONTRATTO D'OPERA CONTRATTO D'OPERA DESIGNATO DALLE R.S.U. DESIGNAZIONE L2 EDIFICIO DI RIFERIMENTO Scuola Primaria "VIA LAZIO" Interrato NO DS + DSGA Seminterr. NO AMMINISTRATIVI Indirizzo : Via Lazio 277 MELEGNANO (MI) Proprietario dell'immobile : Terreno Rialzato Primo Secondo NO SI NO NO TECNICI COLL. SCOLASTICI DOCENTI ALLIEVI COMUNE DI MELEGNANO Terzo NO N CORPI 1 TOTALE TIPO Al fine di giungere alla classificazione del "tipo" proposto nel riquadro più a destra delle tabelle, si ripropone la tabella riportata al punto 1.2 (Classificazione) di cui al Decreto Ministeriale del 26 Agosto 1992 : TIPO TIPO 1 TIPO 2 TIPO 3 TIPO 4 TIPO 5 Scuola con numero di presenze contemporanee fino a 1 persone Scuola con numero di presenze contemporanee da 11 fino a 3 persone Scuola con numero di presenze contemporanee da 31 fino a 5 persone Scuola con numero di presenze contemporanee da 51 fino a 8 persone Scuola con numero di presenze contemporanee da 81 fino a 1.2 persone Scuola con numero di presenze contemporanee oltre 1.2 persone Per la definizione del tipo si dichiarano eseguiti gli "aggiustamenti" di cui al Punto 5, (Affollamento) del medesimo Decreto Ministeriale. Nel caso siano presenti oltre 3 persone (tipo 2 e oltre) gli addetti antincendio devono conseguire l'attestato di idoneità tecnica previsto dall'art. 3 della Legge 28 Novembre 1996, n 69.
6 D.V.R. & P.E.E. SEDE LEGALE Istituto Comprensivo Statale "PAOLO FRISI" DENOMINAZIONE LEGALE DELL'ISTITUTO DENOMINAZIONE SEDE LEGALE Scuola Secondaria di 1 Grado "PAOLO FRISI" SL Indirizzo : Via Giardino, MELEGNANO (MI) Rappresentante Legale dell'istituto : Giordana Bruna MERCURIALI FIGURE DI ISTITUTO DATORE DI LAVORO Giordana Bruna MERCURIALI AGLI ATTI DELL'ISTITUTO INDIVIDUATO "OPE LEGIS" RESPONSABILE S.P.P. Luca CORBELLINI ALLEGATI AL CONTRATTO CONTRATTO D'OPERA MEDICO COMPETENTE NO ALLEGATI AL CONTRATTO CONTRATTO D'OPERA R.L.S. Mauro BELLONI AGLI ATTI DELL'ISTITUTO DESIGNATO DALLE R.S.U. FORMAZIONE DESIGNAZIONE L3 EDIFICIO DI RIFERIMENTO Scuola Primaria "ALESSANDRO MANZONI" Interrato NO DS + DSGA Seminterr. NO AMMINISTRATIVI Indirizzo : Via IV Novembre 27 RIOZZO di CERRO a/l (MI) Proprietario dell'immobile : Terreno Rialzato Primo Secondo NO SI SI NO TECNICI COLL. SCOLASTICI DOCENTI ALLIEVI COMUNE DI CERRO AL LAMBRO Terzo NO N CORPI 1 TOTALE TIPO Al fine di giungere alla classificazione del "tipo" proposto nel riquadro più a destra delle tabelle, si ripropone la tabella riportata al punto 1.2 (Classificazione) di cui al Decreto Ministeriale del 26 Agosto 1992 : TIPO TIPO 1 TIPO 2 TIPO 3 TIPO 4 TIPO 5 Scuola con numero di presenze contemporanee fino a 1 persone Scuola con numero di presenze contemporanee da 11 fino a 3 persone Scuola con numero di presenze contemporanee da 31 fino a 5 persone Scuola con numero di presenze contemporanee da 51 fino a 8 persone Scuola con numero di presenze contemporanee da 81 fino a 1.2 persone Scuola con numero di presenze contemporanee oltre 1.2 persone Per la definizione del tipo si dichiarano eseguiti gli "aggiustamenti" di cui al Punto 5, (Affollamento) del medesimo Decreto Ministeriale. Nel caso siano presenti oltre 3 persone (tipo 2 e oltre) gli addetti antincendio devono conseguire l'attestato di idoneità tecnica previsto dall'art. 3 della Legge 28 Novembre 1996, n 69.
7 D.V.R. & P.E.E. SEDE LEGALE Istituto Comprensivo Statale "PAOLO FRISI" DENOMINAZIONE LEGALE DELL'ISTITUTO DENOMINAZIONE SEDE LEGALE Scuola Secondaria di 1 Grado "PAOLO FRISI" SL Indirizzo : Via Giardino, MELEGNANO (MI) Rappresentante Legale dell'istituto : Giordana Bruna MERCURIALI FIGURE DI ISTITUTO DATORE DI LAVORO Giordana Bruna MERCURIALI AGLI ATTI DELL'ISTITUTO INDIVIDUATO "OPE LEGIS" RESPONSABILE S.P.P. Luca CORBELLINI ALLEGATI AL CONTRATTO CONTRATTO D'OPERA MEDICO COMPETENTE NO ALLEGATI AL CONTRATTO CONTRATTO D'OPERA R.L.S. Mauro BELLONI AGLI ATTI DELL'ISTITUTO DESIGNATO DALLE R.S.U. FORMAZIONE DESIGNAZIONE L4 EDIFICIO DI RIFERIMENTO Scuola Primaria di Carpiano Interrato NO DS + DSGA Seminterr. NO AMMINISTRATIVI Indirizzo : Via Europa 28 CARPIANO (MI) Proprietario dell'immobile : Terreno Rialzato Primo Secondo SI NO NO NO TECNICI COLL. SCOLASTICI DOCENTI ALLIEVI COMUNE DI CARPIANO Terzo NO N CORPI 1 TOTALE TIPO Al fine di giungere alla classificazione del "tipo" proposto nel riquadro più a destra delle tabelle, si ripropone la tabella riportata al punto 1.2 (Classificazione) di cui al Decreto Ministeriale del 26 Agosto 1992 : TIPO TIPO 1 TIPO 2 TIPO 3 TIPO 4 TIPO 5 Scuola con numero di presenze contemporanee fino a 1 persone Scuola con numero di presenze contemporanee da 11 fino a 3 persone Scuola con numero di presenze contemporanee da 31 fino a 5 persone Scuola con numero di presenze contemporanee da 51 fino a 8 persone Scuola con numero di presenze contemporanee da 81 fino a 1.2 persone Scuola con numero di presenze contemporanee oltre 1.2 persone Per la definizione del tipo si dichiarano eseguiti gli "aggiustamenti" di cui al Punto 5, (Affollamento) del medesimo Decreto Ministeriale. Nel caso siano presenti oltre 3 persone (tipo 2 e oltre) gli addetti antincendio devono conseguire l'attestato di idoneità tecnica previsto dall'art. 3 della Legge 28 Novembre 1996, n 69.
8 D.V.R. & P.E.E. SEDE LEGALE Istituto Comprensivo Statale "PAOLO FRISI" DENOMINAZIONE LEGALE DELL'ISTITUTO DENOMINAZIONE SEDE LEGALE Scuola Secondaria di 1 Grado "PAOLO FRISI" SL Indirizzo : Via Giardino, MELEGNANO (MI) Rappresentante Legale dell'istituto : Giordana Bruna MERCURIALI FIGURE DI ISTITUTO DATORE DI LAVORO Giordana Bruna MERCURIALI AGLI ATTI DELL'ISTITUTO INDIVIDUATO "OPE LEGIS" RESPONSABILE S.P.P. Luca CORBELLINI ALLEGATI AL CONTRATTO CONTRATTO D'OPERA MEDICO COMPETENTE NO ALLEGATI AL CONTRATTO CONTRATTO D'OPERA R.L.S. Mauro BELLONI AGLI ATTI DELL'ISTITUTO DESIGNATO DALLE R.S.U. FORMAZIONE DESIGNAZIONE L5 EDIFICIO DI RIFERIMENTO Scuola dell'infanzia di Carpiano Interrato NO DS + DSGA Seminterr. NO AMMINISTRATIVI Indirizzo : Via Europa, 5 28 CARPIANO (MI) Proprietario dell'immobile : Terreno Rialzato Primo Secondo SI NO NO NO TECNICI COLL. SCOLASTICI DOCENTI ALLIEVI COMUNE DI CARPIANO Terzo NO N CORPI 1 TOTALE TIPO Al fine di giungere alla classificazione del "tipo" proposto nel riquadro più a destra delle tabelle, si ripropone la tabella riportata al punto 1.2 (Classificazione) di cui al Decreto Ministeriale del 26 Agosto 1992 : TIPO TIPO 1 TIPO 2 TIPO 3 TIPO 4 TIPO 5 Scuola con numero di presenze contemporanee fino a 1 persone Scuola con numero di presenze contemporanee da 11 fino a 3 persone Scuola con numero di presenze contemporanee da 31 fino a 5 persone Scuola con numero di presenze contemporanee da 51 fino a 8 persone Scuola con numero di presenze contemporanee da 81 fino a 1.2 persone Scuola con numero di presenze contemporanee oltre 1.2 persone Per la definizione del tipo si dichiarano eseguiti gli "aggiustamenti" di cui al Punto 5, (Affollamento) del medesimo Decreto Ministeriale. Nel caso siano presenti oltre 3 persone (tipo 2 e oltre) gli addetti antincendio devono conseguire l'attestato di idoneità tecnica previsto dall'art. 3 della Legge 28 Novembre 1996, n 69.
9 D.V.R. & P.E.E. Dati aggiornati al : 9/1/214 ORGANIGRAMMA DELLA SICUREZZA DI PLESSO Scuola Secondaria di 1 Grado "PAOLO FRISI" FIGURE DI ISTITUTO FORMAZIONE DESIGNAZIONE DATORE DI LAVORO Giordana Bruna MERCURIALI AGLI ATTI DELL'ISTITUTO INDIVIDUATO "OPE LEGIS" RESPONSABILE S.P.P. Luca CORBELLINI ALLEGATI AL CONTRATTO CONTRATTO D'OPERA MEDICO COMPETENTE NO ALLEGATI AL CONTRATTO CONTRATTO D'OPERA R.L.S. Mauro BELLONI AGLI ATTI DELL'ISTITUTO DESIGNATO DALLE R.S.U. FIGURE DI PLESSO ORGANIZZATIVE D.S.G.A. (DIR. / PREP.) Patrizia BIANCHI CORSO PREPOSTI A.S. 213/14 LETTERA DI NOMINA PREPOSTO DI PLESSO Rossella BAILO CORSO PREPOSTI A.S. 213/14 LETTERA DI NOMINA PREPOSTO DI PLESSO Maria G. PIZZINI DA FORMARE LETTERA DI NOMINA PRP LAB BIBLIOTECA Rossella BAILO DA FORMARE LETTERA DI NOMINA PRP LAB SCIENZE Rosa MATERA DA FORMARE LETTERA DI NOMINA PRP LAB ARTE Maurizio MAZZANTI DA FORMARE LETTERA DI NOMINA PRP LAB MUSICA Marco MARZI DA FORMARE LETTERA DI NOMINA PRP LAB INFORMATICA Francesca MIRACOLI DA FORMARE LETTERA DI NOMINA FIGURE DI PLESSO TECNICHE CONTROLLI PERIODICI Rossella BAILO CORSO SICUREZZA A.S. 213/14 LETTERA DI NOMINA CONTROLLI PERIODICI Maria Graziella PIZZINI CORSO SICUREZZA A.S. 213/14 LETTERA DI NOMINA VIGILANZA DIV. FUMO Rossella BAILO NON NECESSARIA LETTERA DI NOMINA VIGILANZA DIV. FUMO Maria Graziella PIZZINI NON NECESSARIA LETTERA DI NOMINA NON PRESENTE NEL PLESSO SOGGETTI FORMATI PER L'USO DEL DEFIBRILLATORE
10 D.V.R. & P.E.E. Dati aggiornati al : 9/1/214 ADDETTI ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE Scuola Secondaria di 1 Grado "PAOLO FRISI" COORDINATORI DELL'EMERGENZA Rossella BAILO DURANTE L'ORARIO DI SERVIZIO LETTERA DI NOMINA Maria Graziella PIZZINI DURANTE L'ORARIO DI SERVIZIO LETTERA DI NOMINA SQUADRA DI EVACUAZIONE I compiti della squadra sono assegnati dal Piano di Emergenza ed Evacuazione, i principali sono : ATTIVAZIONE SIRENA APERTURA CANCELLI SGANCIO UTENZE CHIAMATA DI EMERGENZA COORDINAMENTO Margherita ALLIERI FORMAZIONE INTERNA R.S.P.P. A.S. 213/14 LETTERA DI NOMINA Anna Rita LAI DA FORMARE LETTERA DI NOMINA Concetta FARETINA FORMAZIONE INTERNA R.S.P.P. A.S. 213/14 LETTERA DI NOMINA Maria DI BONO DA FORMARE LETTERA DI NOMINA Enza CARBONE DA FORMARE LETTERA DI NOMINA FORMAZIONE / POSSESSO ATTESTATO IDONEITA' TECNICA VV.F. SQUADRA ANTINCENDIO Margherita ALLIERI CORSO ANTINCENDIO 5/1/21 SI LETTERA DI NOMINA Maurizio MAZZANTI DA FORMARE LETTERA DI NOMINA SQUADRA DI PRIMO SOCCORSO Laura COREA DA FORMARE LETTERA DI NOMINA Anna Rita LAI CORSO DI PRIMO SOCCORSO MARZO 21 LETTERA DI NOMINA
11 D.V.R. & P.E.E. Dati aggiornati al : 9/1/214 ORGANIGRAMMA DELLA SICUREZZA DI PLESSO Scuola Secondaria di 1 Grado "ALDO MORO" FIGURE DI ISTITUTO FORMAZIONE DESIGNAZIONE DATORE DI LAVORO Giordana Bruna MERCURIALI AGLI ATTI DELL'ISTITUTO INDIVIDUATO "OPE LEGIS" RESPONSABILE S.P.P. Luca CORBELLINI ALLEGATI AL CONTRATTO CONTRATTO D'OPERA MEDICO COMPETENTE NO ALLEGATI AL CONTRATTO CONTRATTO D'OPERA R.L.S. Mauro BELLONI AGLI ATTI DELL'ISTITUTO DESIGNATO DALLE R.S.U. FIGURE DI PLESSO ORGANIZZATIVE PREPOSTO DI PLESSO Sabina BALDUCCI DA FORMARE LETTERA DI NOMINA PRP LAB INFORMATICA Sara ASTI DA FORMARE LETTERA DI NOMINA PRP LAB BIBLIOTECA Laura ORSINI DA FORMARE LETTERA DI NOMINA FIGURE DI PLESSO TECNICHE CONTROLLI PERIODICI Sabina BALDUCCI DA FORMARE LETTERA DI NOMINA VIGILANZA DIV. FUMO Sabina BALDUCCI NON NECESSARIA LETTERA DI NOMINA NON PRESENTE NEL PLESSO SOGGETTI FORMATI PER L'USO DEL DEFIBRILLATORE
12 D.V.R. & P.E.E. Dati aggiornati al : 9/1/214 ADDETTI ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE Scuola Secondaria di 1 Grado "ALDO MORO" COORDINATORI DELL'EMERGENZA Sabina BALDUCCI DURANTE L'ORARIO DI SERVIZIO LETTERA DI NOMINA SQUADRA DI EVACUAZIONE I compiti della squadra sono assegnati dal Piano di Emergenza ed Evacuazione, i principali sono : ATTIVAZIONE SIRENA APERTURA CANCELLI SGANCIO UTENZE CHIAMATA DI EMERGENZA COORDINAMENTO Tommaso GRILLI FORMAZIONE INTERNA R.S.P.P. A.S 213/14 LETTERA DI NOMINA Anna FERRUCCI DA FORMARE LETTERA DI NOMINA Silvana TROIA DA FORMARE LETTERA DI NOMINA Anna INZOLI Tommaso GRILLI SQUADRA ANTINCENDIO FORMAZIONE / POSSESSO ATTESTATO IDONEITA' TECNICA VV.F. CORSO ANTINCENDIO 18/1/213 SI LETTERA DI NOMINA CORSO ANTINCENDIO 18/3/213 SI LETTERA DI NOMINA Maria GARGANO Anna CANONERI CORSO DI PRIMO SOCCORSO 29/1/213 DA FORMARE SQUADRA DI PRIMO SOCCORSO LETTERA DI NOMINA LETTERA DI NOMINA
13 D.V.R. & P.E.E. Dati aggiornati al : 9/1/214 ORGANIGRAMMA DELLA SICUREZZA DI PLESSO Scuola Primaria "VIA LAZIO" FIGURE DI ISTITUTO FORMAZIONE DESIGNAZIONE DATORE DI LAVORO Giordana Bruna MERCURIALI AGLI ATTI DELL'ISTITUTO INDIVIDUATO "OPE LEGIS" RESPONSABILE S.P.P. Luca CORBELLINI ALLEGATI AL CONTRATTO CONTRATTO D'OPERA MEDICO COMPETENTE NO ALLEGATI AL CONTRATTO CONTRATTO D'OPERA R.L.S. Mauro BELLONI AGLI ATTI DELL'ISTITUTO DESIGNATO DALLE R.S.U. FIGURE DI PLESSO ORGANIZZATIVE PREPOSTO DI PLESSO Lorena GRANELLI DA FORMARE LETTERA DI NOMINA PREPOSTO DI PLESSO Floriana MAZZITELLI DA FORMARE LETTERA DI NOMINA PRP LAB INFORMATICA Silvia GANZERLI DA FORMARE LETTERA DI NOMINA PRP LAB PITTURA Rosa MALLAMO DA FORMARE LETTERA DI NOMINA PRP LAB PALESTRA Francesca QUARONI DA FORMARE LETTERA DI NOMINA PRP LAB BIBLIOTECA Paola BEDONI DA FORMARE LETTERA DI NOMINA FIGURE DI PLESSO TECNICHE CONTROLLI PERIODICI Lorena GRANELLI DA FORMARE LETTERA DI NOMINA VIGILANZA DIV. FUMO Floriana MAZZITELLI NON NECESSARIA LETTERA DI NOMINA NON PRESENTE NEL PLESSO SOGGETTI FORMATI PER L'USO DEL DEFIBRILLATORE
14 D.V.R. & P.E.E. Dati aggiornati al : 9/1/214 ADDETTI ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE Scuola Primaria "VIA LAZIO" COORDINATORI DELL'EMERGENZA Sara MOROONI DURANTE L'ORARIO DI SERVIZIO LETTERA DI NOMINA Elena CILANO DURANTE L'ORARIO DI SERVIZIO LETTERA DI NOMINA SQUADRA DI EVACUAZIONE I compiti della squadra sono assegnati dal Piano di Emergenza ed Evacuazione, i principali sono : ATTIVAZIONE SIRENA APERTURA CANCELLI SGANCIO UTENZE CHIAMATA DI EMERGENZA COORDINAMENTO Giorgio FERRARETTO DA FORMARE LETTERA DI NOMINA Mauro BELLONI FORMAZIONE INTERNA R.S.P.P. A.S 213/14 LETTERA DI NOMINA Rita Maria D'AQUILA FORMAZIONE INTERNA R.S.P.P. A.S 213/14 LETTERA DI NOMINA Adele MARTINO FORMAZIONE INTERNA R.S.P.P. A.S 213/14 LETTERA DI NOMINA Floriana MAZZITELLI Mauro BELLONI SQUADRA ANTINCENDIO FORMAZIONE / POSSESSO ATTESTATO IDONEITA' TECNICA VV.F. CORSO ANTINCENDIO 18/6/213 NO LETTERA DI NOMINA CORSO ANTINCENDIO 2/2/26 SI LETTERA DI NOMINA Adele MARTINO Rita Maria D'AQUILA CORSO DI PRIMO SOCCORSO 29/1/213 CORSO DI PRIMO SOCCORSO 26/3/21 SQUADRA DI PRIMO SOCCORSO LETTERA DI NOMINA LETTERA DI NOMINA
15 D.V.R. & P.E.E. Dati aggiornati al : 9/1/214 ORGANIGRAMMA DELLA SICUREZZA DI PLESSO Scuola Primaria "ALESSANDRO MANZONI" FIGURE DI ISTITUTO FORMAZIONE DESIGNAZIONE DATORE DI LAVORO Giordana Bruna MERCURIALI AGLI ATTI DELL'ISTITUTO INDIVIDUATO "OPE LEGIS" RESPONSABILE S.P.P. Luca CORBELLINI ALLEGATI AL CONTRATTO CONTRATTO D'OPERA MEDICO COMPETENTE NO ALLEGATI AL CONTRATTO CONTRATTO D'OPERA R.L.S. Mauro BELLONI AGLI ATTI DELL'ISTITUTO DESIGNATO DALLE R.S.U. FIGURE DI PLESSO ORGANIZZATIVE PREPOSTO DI PLESSO Giovanna MINOIA CORSO PREPOSTI A.S. 213/14 LETTERA DI NOMINA PREPOSTO DI PLESSO Isabella FANELLI CORSO PREPOSTI A.S. 213/14 LETTERA DI NOMINA PRP LAB BIBLIOTECA Gina CONTE DA FORMARE LETTERA DI NOMINA FIGURE DI PLESSO TECNICHE VIGILANZA DIV. FUMO Givanna MINOIA NON NECESSARIA LETTERA DI NOMINA CONTROLLI PERIODICI Isabella FANELLI CORSO SICUREZZA A.S. 213/14 LETTERA DI NOMINA NON PRESENTE NEL PLESSO SOGGETTI FORMATI PER L'USO DEL DEFIBRILLATORE
16 D.V.R. & P.E.E. Dati aggiornati al : 9/1/214 ADDETTI ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE Scuola Primaria "ALESSANDRO MANZONI" COORDINATORI DELL'EMERGENZA Ester Giovanna MINOIA DURANTE L'ORARIO DI SERVIZIO LETTERA DI NOMINA Isabella FANELLI DURANTE L'ORARIO DI SERVIZIO LETTERA DI NOMINA SQUADRA DI EVACUAZIONE I compiti della squadra sono assegnati dal Piano di Emergenza ed Evacuazione, i principali sono : ATTIVAZIONE SIRENA APERTURA CANCELLI SGANCIO UTENZE CHIAMATA DI EMERGENZA COORDINAMENTO Anna BUONANNO DA FORMARE LETTERA DI NOMINA Paola PISATI Giuseppina PERFETTO FORMAZIONE INTERNA R.S.P.P. A.S 213/14 FORMAZIONE INTERNA R.S.P.P. A.S 213/14 LETTERA DI NOMINA LETTERA DI NOMINA Emanuela CURTI Giuseppina PERFETTO SQUADRA ANTINCENDIO FORMAZIONE / POSSESSO ATTESTATO IDONEITA' TECNICA VV.F. DA FORMARE LETTERA DI NOMINA DA FORMARE LETTERA DI NOMINA Primo BICHI Rita POSATA DA FORMARE CORSO DI PRIMO SOCCORSO GENNAIO 28 SQUADRA DI PRIMO SOCCORSO LETTERA DI NOMINA LETTERA DI NOMINA
17 D.V.R. & P.E.E. Dati aggiornati al : 9/1/214 ORGANIGRAMMA DELLA SICUREZZA DI PLESSO Scuola Primaria di Carpiano FIGURE DI ISTITUTO FORMAZIONE DESIGNAZIONE DATORE DI LAVORO Giordana Bruna MERCURIALI AGLI ATTI DELL'ISTITUTO INDIVIDUATO "OPE LEGIS" RESPONSABILE S.P.P. Luca CORBELLINI ALLEGATI AL CONTRATTO CONTRATTO D'OPERA MEDICO COMPETENTE NO ALLEGATI AL CONTRATTO CONTRATTO D'OPERA R.L.S. Mauro BELLONI AGLI ATTI DELL'ISTITUTO DESIGNATO DALLE R.S.U. FIGURE DI PLESSO ORGANIZZATIVE PREPOSTO DI PLESSO Rossana ILLIANO DA FORMARE LETTERA DI NOMINA PREPOSTO DI PLESSO Ilaria MARCHESI DA FORMARE LETTERA DI NOMINA FIGURE DI PLESSO TECNICHE CONTROLLI PERIODICI Rosanna ILLIANO DA FORMARE LETTERA DI NOMINA VIGILANZA DIV. FUMO Ilaria MARCHESI NON NECESSARIA LETTERA DI NOMINA NON PRESENTE NEL PLESSO SOGGETTI FORMATI PER L'USO DEL DEFIBRILLATORE
18 D.V.R. & P.E.E. Dati aggiornati al : 9/1/214 ADDETTI ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE Scuola Primaria di Carpiano COORDINATORI DELL'EMERGENZA Barbara BECCARINI DURANTE L'ORARIO DI SERVIZIO LETTERA DI NOMINA Alfonsina CICCARONE DURANTE L'ORARIO DI SERVIZIO LETTERA DI NOMINA SQUADRA DI EVACUAZIONE I compiti della squadra sono assegnati dal Piano di Emergenza ed Evacuazione, i principali sono : ATTIVAZIONE SIRENA APERTURA CANCELLI SGANCIO UTENZE CHIAMATA DI EMERGENZA COORDINAMENTO Danilo MIGLIORATO DA FORMARE LETTERA DI NOMINA Marinella MASCHERONI FORMAZIONE INTERNA R.S.P.P. A.S 213/14 LETTERA DI NOMINA Lorella UGGERI FORMAZIONE INTERNA R.S.P.P. A.S 213/14 LETTERA DI NOMINA Alfonsina CICCARONE Aida CONTI SQUADRA ANTINCENDIO FORMAZIONE / POSSESSO ATTESTATO IDONEITA' TECNICA VV.F. CORSO ANTINCENDIO MAGGIO 21 NO LETTERA DI NOMINA CORSO ANTINCENDIO 18/6/213 NO LETTERA DI NOMINA Laura PEDERSOLI Rossella SCOTTI CORSO DI PRIMO SOCCORSO MAGGIO 21 CORSO DI PRIMO SOCCORSO MAGGIO 21 SQUADRA DI PRIMO SOCCORSO LETTERA DI NOMINA LETTERA DI NOMINA
19 D.V.R. & P.E.E. Dati aggiornati al : 9/1/214 ORGANIGRAMMA DELLA SICUREZZA DI PLESSO Scuola dell'infanzia di Carpiano FIGURE DI ISTITUTO FORMAZIONE DESIGNAZIONE DATORE DI LAVORO Giordana Bruna MERCURIALI AGLI ATTI DELL'ISTITUTO INDIVIDUATO "OPE LEGIS" RESPONSABILE S.P.P. Luca CORBELLINI ALLEGATI AL CONTRATTO CONTRATTO D'OPERA MEDICO COMPETENTE NO ALLEGATI AL CONTRATTO CONTRATTO D'OPERA R.L.S. Mauro BELLONI AGLI ATTI DELL'ISTITUTO DESIGNATO DALLE R.S.U. FIGURE DI PLESSO ORGANIZZATIVE PREPOSTO DI PLESSO Clara PILTI DA FORMARE LETTERA DI NOMINA PREPOSTO DI PLESSO Daniela GIORDANELLI DA FORMARE LETTERA DI NOMINA FIGURE DI PLESSO TECNICHE VIGILANZA DIV. FUMO Clara PILTI NON NECESSARIA LETTERA DI NOMINA CONTROLLI PERIODICI Daniela GIORDANELLI DA FORMARE LETTERA DI NOMINA NON PRESENTE NEL PLESSO SOGGETTI FORMATI PER L'USO DEL DEFIBRILLATORE
20 D.V.R. & P.E.E. Dati aggiornati al : 9/1/214 ADDETTI ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE Scuola dell'infanzia di Carpiano COORDINATORI DELL'EMERGENZA Daniela GIORDANELLI DURANTE L'ORARIO DI SERVIZIO LETTERA DI NOMINA Clara PILTI DURANTE L'ORARIO DI SERVIZIO LETTERA DI NOMINA SQUADRA DI EVACUAZIONE I compiti della squadra sono assegnati dal Piano di Emergenza ed Evacuazione, i principali sono : ATTIVAZIONE SIRENA APERTURA CANCELLI SGANCIO UTENZE CHIAMATA DI EMERGENZA COORDINAMENTO Denisa FAVALLI FORMAZIONE INTERNA R.S.P.P. A.S 213/14 LETTERA DI NOMINA Maria Cinzia BETTE' FORMAZIONE INTERNA R.S.P.P. A.S 213/14 LETTERA DI NOMINA Doriana MASU FORMAZIONE INTERNA R.S.P.P. A.S 213/14 LETTERA DI NOMINA Giovann BUCCINO Maria Cinzia BETTE' SQUADRA ANTINCENDIO FORMAZIONE / POSSESSO ATTESTATO IDONEITA' TECNICA VV.F. DA FORMARE LETTERA DI NOMINA CORSO ANTINCENDIO MAGGIO 26 NO LETTERA DI NOMINA Doriana MASU Denisa FAVALLI CORSO DI PRIMO SOCCORSO MARZO 21 CORSO DI PRIMO SOCCORSO MARZO 21 SQUADRA DI PRIMO SOCCORSO LETTERA DI NOMINA LETTERA DI NOMINA
21 INTRODUZIONE Dopo trent'anni di attesa finalmente è arrivata. Una legge fondamentale, e preziosa, per promuovere più sicurezza sul lavoro. Di questo va dato atto in primo luogo alle vittime sacrificali del troppo lavoro insicuro presente in Italia, i morti sul lavoro e i circa 27. mutilati (dati ufficiali I.N.A.I.L. 28) che ogni anno subiscono il costo umano inaccettabile della mancata sicurezza, senza dimenticare i duecento morti all'anno per malattie professionali. La pubblicazione sul Supplemento n. 18/L alla Gazzetta Ufficiale n. 11 del 3 aprile 28 del decreto legislativo 9 aprile 28, n. 81 recante Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 27, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro pone fine ad una vicenda nella quale per trent'anni si è attesto invano il riordino e la riforma della complessa e stratificata normativa vigente in materia di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori. Fu proprio la legge 23 dicembre 1978, n. 833 recante "Istituzione del servizio sanitario nazionale" all'articolo 24 a prevedere l'emanazione, entro un anno, di un testo unico di sicurezza del lavoro: 24. (Norme in materia di igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro e di vita e di omologazioni). Il Governo è delegato ad emanare, entro il 31 dicembre 1979, su proposta del Ministro della sanità con il decreto dei Ministri competenti, un testo unico in materia di sicurezza del lavoro, che riordini la disciplina generale del lavoro e della produzione al fine della prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali, nonché in materia di omologazioni, unificando e innovando la legislazione vigente tenendo conto delle caratteristiche della produzione al fine di garantire la salute e l'integrità fisica dei lavoratori, secondo i principi generali indicati nella presente legge. Ora finalmente abbiamo questo testo unico, anzi questo Unico testo normativo come recita l'articolo 1 del D.Lgs. n. 81/28, poichè per motivi formali e procedurali si è dovuti addivenire alla rinuncia al titolo di testo unico, pur avendo la nuova disposizione per intero il contenuto e la sostanza di un testo unico, visto che incorpora al proprio interno, riordinandoli e innovandoli secondo una logica unitaria e migliorativa tutti gli obblighi previsti dai seguenti provvedimenti, oggi tutti abrogati dall'art. 34 del decreto. Sicuramente si tratta di un testo che, come tutte le opere umane, è perfettibile; si sono sollevate mille voci contro la supposta carenza di proporzione tra gravità dell illecito e grado di afflittività della sanzione o ancora la carenza di distinzione, a fini sanzionatori, tra violazioni formali/documentali e sostanziali, tuttavia ci aspettiamo che compia un quasi miracolo, quello di diffondere ad ogni livello, la tanto bramata cultura della sicurezza. Luca Corbellini Specialista in informatica giuridica e sicurezza sul lavoro Amministratore unico Studio AG.I.COM. S.r.l. REFERENZE Lo Studio AG.I.COM. è uno dei maggiori protagonisti in tutta la Lombardia in materia di sicurezza informatica, protezione digitale dei dati riservati e sicurezza ed igiene delle infrastrutture in cui avviene il processo lavorativo. Oltre ad aver curato l adeguamento di centinaia di segreterie di istituti di istruzione pubblica e privata, vanta una presenza molto significativa nel mondo dell impresa per aver assunto la supervisione diretta delle procedure di adeguamento di importanti aziende dei settori chimico ed industriale. Luca Corbellini è consulente dell Associazione Medici Legali Ambrosiana (A.M.L.A.), dell Associazione Europea di Chirurgia Estetica (ASS.E.C.E.) nonché di alcune importanti multinazionali chimiche (Istituto delle Vitamine S.p.A., UNIVAR S.p.A., DSM Food Specialties S.p.A., DSM Composite Resins Italia S.r.l.). Pagina N 1
22 INDICE I SEZIONE DEL DOCUMENTO ANAGRAFICA Definizioni Pag. 5 Soggetti Tipo di attività Esclusioni Aree omogenee per rischio Attività omogenee per rischio... 1 Categorie di lavoratori esposte al rischio Valutazione della capacità recettiva Documentazione obbligatoria e di sicurezza.. 12 Certificato di agibilità statica Certificato di prevenzione incendi Certificato di agibilità igienico sanitaria Certificato di conformità impianto di protezione contro le scariche atmosferiche.. 15 Impianto di messa a terra Denuncia di installazione impianto di riscaldamento 15 Analisi statistica andamento degli infortuni e delle malattie professionali II SEZIONE DEL DOCUMENTO VALUTAZIONE DEI RISCHI Criteri applicati e metodologia seguita per la valutazione dei rischi Classificazione dei rischi tipici La normativa applicabile.. 18 La valutazione e misurazione dei rischi Misure organizzative e gestionali generali Informazione Formazione III SEZIONE DEL DOCUMENTO RISCHI SPECIFICI Rischi di natura elettrica Rischi da movimentazione manuale dei carichi Rischi da incendio ed esplosione... 3 Rischio sismico.. 31 Rischio derivante da lavoro in quota Rischio da investimento da oggetti per caduta o crollo.. 34 Rischio da caduta di oggetti durante la manipolazione.. 34 Rischio derivante da agente chimico Rischio derivante da fumo di sigaretta e simili.. 35 Rischio derivante da agente biologico Rischio derivante dal rumore.. 41 Rischi derivanti dall uso di videoterminali Rischi derivanti da amianto Rischio da esposizione a radiazioni ionizzanti Rischio da esposizione a campi elettromagnetici Rischio da esposizione al radon Rischio da lavoro notturno Rischio da lavoro in solitudine Atmosfere esplosive Rischi da inosservanza dei fattori di ergonomia Rischio derivante da lavoro mentale / stress Dispositivi di Protezione Individuale IV SEZIONE DEL DOCUMENTO OSSERVAZIONI PRATICHE E RISCHI CONTINGENTI Rischi contingenti connessi ad impianti, servizi e strutture di servizio Sistema di allarme.. 62 Ascensori e montacarichi Scale e vie di esodo Servizi igienici Servizi igienici per soggetti diversamente abili Pagina N 2
23 Rischi contingenti connessi ai singoli locali Uffici amministrativi e locali assimilati.. 64 Aule didattiche e locali assimilati Biblioteca Depositi.. 66 Archivi Palestra Aula di informatica Aula di scienze Locali sotterranei e semisotterranei Revisione SCHEDA N 1 CAPACITA RECETTIVA (CALCOLO CAPACITA DI DEFLUSSO DEGLI EDIFICI) SCHEDA N 1 bis CAPIENZA REFETTORI SCHEDA N 1 ter CAPIENZA LOCALI COLLETTIVI (AULA MAGNA, AUDITORIUM, DORMITORI E PALESTRE) SCHEDA N 1 quater CAPIENZA AULE DIDATTICHE SCHEDA N 1 quinquies LOCALI A RISCHIO SPECIFICO SCHEDA N 2 ELENCO DEI DOCUMENTI OBBLIGATORI SCHEDA N 3 ANDAMENTO STATISTICO DEGLI INFORTUNI E DELLE MALATTIE PROFESSIONALI SCHEDA N 4 ELENCO DEI D.P.I. IN USO SCHEDA N 5 VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA SCHEDA N 6 ELENCO DELLE APPARECCHIATURE SCHEDA N 7 ELENCO DEGLI AGENTI CHIMICI SCHEDA N 8 PREVENZIONE INCENDI SCHEDA N 9 SCHEDE TECNICHE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI SCHEDA N 1 ELENCO DEI DIPENDENTI, QUALIFICA E STATO DELLA FORMAZIONE ALLEGATO UNO ALLEGATO DUE/1 ALLEGATO DUE/2 ALLEGATO TRE ALLEGATO QUATTRO PER LE LAVORATRICI GESTANTI, PUERPERE O IN PERIODO DI ALLATTAMENTO FINO A 7 MESI DOPO IL PARTO PIANO DI ATTUAZIONE INTERVENTI DA ATTUARE A CARICO DELL ISTITUTO PIANO DI ATTUAZIONE INTERVENTI DA ATTUARE A CARICO DELL ENTE LOCALE PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE E PIANO DI PRIMO SOCCORSO VALUTAZIONE DEI RISCHI CONNESSI ALL ALTERNANZA SCUOLA LAVORO (SOLO PER ISTITUTI DI ISTRUZIONE SUPERIORE CON PROGETTI DI ALTERNANZA ATTIVI) Pagina N 3
24 I SEZIONE DEL DOCUMENTO (ANAGRAFICA) ATTIVITA LUOGHI PERSONE DOCUMENTAZIONE DI BASE ANALISI CAPACITA RICETTIVA ANALISI INFORTUNI PREGRESSI Pagina N 4
25 DEFINIZIONI a) Lavoratore: persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un attività lavorativa nell ambito dell organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari. Al lavoratore così definito è equiparato: il socio lavoratore di cooperativa o di società, anche di fatto, che presta la sua attività per conto delle società e dell ente stesso; l associato in partecipazione di cui all articolo 2549, e seguenti del codice civile; il soggetto beneficiario delle iniziative di tirocini formativi e di orientamento di cui all articolo 18 della legge 24 giugno 1997, n. 196, e di cui a specifiche disposizioni delle leggi regionali promosse al fine di realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro o di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro; l allievo degli istituti di istruzione ed universitari e il partecipante ai corsi di formazione professionale nei quali si faccia uso di laboratori, attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici, ivi comprese le apparecchiature fornite di videoterminali limitatamente ai periodi in cui l allievo sia effettivamente applicato alla strumentazioni o ai laboratori in questione; il volontario, come definito dalla legge 1 agosto 1991, n. 266; i volontari del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e della protezione civile; il volontario che effettua il servizio civile; il lavoratore di cui al decreto legislativo 1 dicembre 1997, n. 468, e successive modificazioni; b) Datore di lavoro: il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l assetto dell organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell organizzazione stessa o dell unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa. Nelle pubbliche amministrazioni di cui all articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 3 marzo 21, n. 165, per datore di lavoro si intende il dirigente al quale spettano i poteri di gestione, ovvero il funzionario non avente qualifica dirigenziale, nei soli casi in cui quest ultimo sia preposto ad un ufficio avente autonomia gestionale, individuato dall organo di vertice delle singole amministrazioni tenendo conto dell ubicazione e dell ambito funzionale degli uffici nei quali viene svolta l attività, e dotato di autonomi poteri decisionali e di spesa. In caso di omessa individuazione, o di individuazione non conforme ai criteri sopra indicati, il datore di lavoro coincide con l organo di vertice medesimo; c) Azienda: il complesso della struttura organizzata dal datore di lavoro pubblico o privato; d) Dirigente: persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l attività lavorativa e vigilando su di essa; e) Preposto: persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa; f) Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione : persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all articolo 32 designata dal datore di lavoro, a cui risponde, per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi; g) Addetto al servizio di prevenzione e protezione: persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all articolo 32, facente parte del servizio di cui alla lettera l); h) Medico Competente: medico in possesso di uno dei titoli e dei requisiti formativi e professionali di cui all articolo 38, che collabora, secondo quanto previsto all articolo 29, comma 1, con il datore di lavoro ai fini della valutazione dei rischi ed è nominato dallo stesso per effettuare la sorveglianza sanitaria e per tutti gli altri compiti di cui al presente decreto; i) Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza: persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro; l) Servizio di prevenzione e protezione dai rischi: insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all azienda finalizzati all attività di prevenzione e protezione dai rischi professionali per i lavoratori; m) Sorveglianza sanitaria: insieme degli atti medici, finalizzati alla tutela dello stato di salute e sicurezza dei lavoratori, in relazione all ambiente di lavoro, ai fattori di rischio professionali e alle modalità di svolgimento dell attività lavorativa; n) Prevenzione: il complesso delle disposizioni o misure necessarie anche secondo la particolarità del lavoro, l esperienza e la tecnica, per evitare o diminuire i rischi professionali nel rispetto della salute della popolazione e dell integrità dell ambiente esterno; o) Salute: stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non consistente solo in un assenza di malattia o d infermità; p) Sistema di promozione della salute e sicurezza: complesso dei soggetti istituzionali che concorrono, con la partecipazione delle parti sociali, alla realizzazione dei programmi di intervento finalizzati a migliorare le condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori; q) Valutazione dei rischi: valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell ambito dell organizzazione in cui essi prestano la propria attività, finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza; r) Pericolo: proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni; s) Rischio: probabilità di raggiungimento del livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego o di esposizione ad un determinato fattore o agente oppure alla loro combinazione Pagina N 5
26 t) Unità produttiva: stabilimento o struttura finalizzati alla produzione di beni o all erogazione di servizi, dotati di autonomia finanziaria e tecnico funzionale; u) Norma tecnica: specifica tecnica, approvata e pubblicata da un organizzazione internazionale, da un organismo europeo o da un organismo nazionale di normalizzazione, la cui osservanza non sia obbligatoria; v) Buone prassi: soluzioni organizzative o procedurali coerenti con la normativa vigente e con le norme di buona tecnica, adottate volontariamente e finalizzate a promuovere la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro attraverso la riduzione dei rischi e il miglioramento delle condizioni di lavoro, elaborate e raccolte dalle regioni, dall Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro (ISPESL), dall Istituto nazionale per l assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) e dagli organismi paritetici di cui all articolo 51, validate dalla Commissione consultiva permanente di cui all articolo 6, previa istruttoria tecnica dell ISPESL, che provvede a assicurarne la più ampia diffusione; z) Linee guida: atti di indirizzo e coordinamento per l applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza predisposti dai ministeri, dalle regioni, dall ISPESL e dall INAIL e approvati in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano; aa) Formazione: processo educativo attraverso il quale trasferire ai lavoratori ed agli altri soggetti del sistema di prevenzione e protezione aziendale conoscenze e procedure utili alla acquisizione di competenze per lo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti in azienda e alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi; bb) Informazione: complesso delle attività dirette a fornire conoscenze utili alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi in ambiente di lavoro. cc) Addestramento: complesso delle attività dirette a fare apprendere ai lavoratori l uso corretto di attrezzature, macchine, impianti, sostanze, dispositivi, anche di protezione individuale, e le procedure di lavoro; dd) Modello di organizzazione e di gestione: modello organizzativo e gestionale per la definizione e l attuazione di una politica aziendale per la salute e sicurezza, ai sensi dell articolo 6, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 8 giugno 21, n. 231, idoneo a prevenire i reati di cui agli articoli 589 e 59, terzo comma, del codice penale, commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela della salute sul lavoro; ee) Organismi paritetici: organismi costituiti a iniziativa di una o più associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, quali sedi privilegiate per: la programmazione di attività formative e l elaborazione e la raccolta di buone prassi a fini prevenzionistici; lo sviluppo di azioni inerenti alla salute e alla sicurezza sul lavoro; la l assistenza alle imprese finalizzata all attuazione degli adempimenti in materia; ogni altra attività o funzione assegnata loro dalla legge o dai contratti collettivi di riferimento. ff) Responsabilità sociale delle imprese: integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle aziende e organizzazioni nelle loro attività commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate. SOGGETTI Obblighi del Datore di Lavoro Il datore di lavoro non può delegare le seguenti attività: 1. La valutazione di tutti i rischi, con la conseguente elaborazione del documento di valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro correlato, quelli riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza, nonché quelli connessi alle differenze di genere, all'età, alla provenienza da altri Paesi. 2. La designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi. Il datore di lavoro che esercita in settori di attività, siano essi privato o pubblici, e i dirigenti, che organizzano e dirigono le stesse attività secondo le attribuzioni e competenze ad essi conferite, devono: a. Nominare il medico competente per l'effettuazione della sorveglianza sanitaria nei casi previsti dal presente decreto legislativo. b. Designare preventivamente i lavoratori incaricati dell'attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell'emergenza; c. Nell'affidare i compiti ai lavoratori, tenere conto delle capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute e alla sicurezza; d. Fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale, sentito il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il medico competente, ove presente; e. Prendere le misure appropriate affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni e specifico addestramento accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico; f. Richiedere l'osservanza da parte dei singoli lavoratori delle norme vigenti, nonché delle disposizioni aziendali in materia di sicurezza e di igiene del lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuali messi a loro disposizione; g. Richiedere al medico competente l'osservanza degli obblighi previsti a suo carico nel presente decreto; h. Adottare le misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato ed inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa; i. Informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione; j. Adempiere agli obblighi di informazione, formazione e addestramento di cui alla medesima sezione del presente documento; k. Astenersi, salvo eccezione debitamente motivata da esigenze di tutela della salute e sicurezza, dal richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave e immediato; l. Consentire ai lavoratori di verificare, mediante il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, l'applicazione delle misure di sicurezza e di protezione della salute; m. Consegnare tempestivamente al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, su richiesta di questi e per l'espletamento della sua funzione, copia del documento di valutazione dei rischi, nonché consentire al medesimo rappresentante di accedere ai dati di cui alla lettera r); Pagina N 6
27 n. Elaborare un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non è possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze dovuti alla presenza nello stesso luogo di lavoro di lavoratori appartenenti a ditte diverse. Su richiesta di questi e per l'espletamento della sua funzione, consegnarne tempestivamente copia ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza; o. Prendere appropriati provvedimenti per evitare che le misure tecniche adottate possano causare rischi per la salute della popolazione o deteriorare l'ambiente esterno verificando periodicamente la perdurante assenza di rischio; p. Comunicare all'inail, o all'ipsema, in relazione alle rispettive competenze, a fini statistici e informativi, i dati relativi agli infortuni sul lavoro che comportino un'assenza dal lavoro di almeno un giorno, escluso quello dell'evento e, a fini assicurativi, le informazioni relative agli infortuni sul lavoro che comportino un'assenza dal lavoro superiore a tre giorni; q. Consultare e coinvolgere il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza in tutti quei casi per i quali tale rappresentante ha facoltà di intervento; r. Adottare le misure necessarie ai fini della prevenzione incendi e dell'evacuazione dei luoghi di lavoro, nonché per il caso di pericolo grave e immediato. Tali misure devono essere adeguate alla natura dell'attività, alle dimensioni dell'azienda o dell'unità produttiva, e al numero delle persone presenti; s. Nell'ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto e di subappalto, munire i lavoratori di apposita tessera di riconoscimento, corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro; t. Nelle unità produttive con più di 15 lavoratori, convocare la riunione periodica di cui all'articolo 35; u. Aggiornare le misure di prevenzione in relazione ai mutamenti organizzativi e produttivi che hanno rilevanza ai fini della salute e sicurezza del lavoro, o in relazione al grado di evoluzione della tecnica della prevenzione e della protezione; v. Comunicare annualmente all'inail i nominativi dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza; w. Vigilare affinché i lavoratori per i quali vige l'obbligo di sorveglianza sanitaria non siano adibiti alla mansione lavorativa specifica senza il prescritto giudizio di idoneità. Il datore di lavoro fornisce al servizio di prevenzione e protezione ed al medico competente informazioni in merito a: a. La natura dei rischi; b. L'organizzazione del lavoro, la programmazione e l'attuazione delle misure preventive e protettive; c. La descrizione degli impianti e dei processi produttivi; d. I dati di relativi alle malattie professionali e agli infortuni; e. I provvedimenti adottati dagli organi di vigilanza. Il datore di lavoro può svolgere direttamente i compiti propri del servizio di prevenzione e protezione dai rischi, di primo soccorso, nonché di prevenzione incendi e di evacuazione, nelle seguenti ipotesi: Aziende artigiane e industriali fino a 3 addetti Aziende agricole e zootecniche fino a 1 addetti Aziende della pesca fino a 2 addetti Altre aziende fino a 2 addetti ad esclusione delle attività che prevedono la notifica di utilizzo di sostanze pericolose (D.P.R. n. 175/1988), le centrali termoelettriche, gli impianti ed i laboratori nucleari, le aziende estrattive e altre attività minerarie, le aziende per la fabbricazione ed il deposito separato di esplosivi, polveri e munizioni, le strutture di ricovero e cura sia pubbliche sia private. Il datore di lavoro organizza il servizio di prevenzione e protezione all'interno della azienda o della unità produttiva, o incarica persone o servizi esterni. Gli addetti e i responsabili dei servizi, interni o esterni, devono essere in numero sufficiente rispetto alle caratteristiche dell'azienda e disporre di mezzi e di tempo adeguati per lo svolgimento dei compiti loro assegnati. Essi non possono subire pregiudizio a causa della attività svolta nell'espletamento del proprio incarico. Nell'ipotesi di utilizzo di un servizio interno, il datore di lavoro può avvalersi di persone esterne alla azienda in possesso delle conoscenze professionali necessarie, per integrare, ove occorra, l'azione di prevenzione e protezione del servizio. Il ricorso a persone o servizi esterni è obbligatorio in assenza di dipendenti che, all'interno dell'azienda ovvero dell'unità produttiva, siano in possesso dei requisiti formativi obbligatori. Ove il datore di lavoro ricorra a persone o servizi esterni non è per questo esonerato dalla propria responsabilità in materia. Il servizio di prevenzione e protezione dai rischi professionali provvede: a. All'individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi e all'individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente sulla base della specifica conoscenza dell'organizzazione aziendale; b. Ad elaborare, per quanto di competenza, le misure preventive e protettive contenute nel documento di valutazione dei rischi, e i sistemi di controllo di tali misure; c. Ad elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali; d. A proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori; e. A partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, nonché alla riunione periodica. f. A fornire ai lavoratori le informazioni per il processo di formazione e addestramento; I componenti del servizio di prevenzione e protezione sono tenuti al segreto in ordine ai processi lavorativi di cui vengono a conoscenza nell'esercizio delle loro funzioni. Il servizio di prevenzione e protezione è utilizzato dal datore di lavoro. Il datore di lavoro che intende svolgere i compiti propri del servizio di prevenzione e protezione dai rischi, di primo soccorso, nonché di prevenzione incendi e di evacuazione, deve frequentare corsi di formazione, di durata minima di 16 ore e massima di 48 ore, adeguati alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e relativi alle attività lavorative, nel rispetto dei contenuti e delle articolazioni previste dalla legge. Il Medico Competente: a. Collabora con il datore di lavoro e con il servizio di prevenzione e protezione alla valutazione dei rischi, anche ai fini della programmazione, ove necessario, della sorveglianza sanitaria, alla predisposizione della attuazione delle misure per la tutela della salute e della integrità psico fisica dei lavoratori, all'attività di formazione e informazione nei confronti dei lavoratori, per la parte di competenza, e alla organizzazione del servizio di primo soccorso considerando i particolari tipi di lavorazione ed esposizione e le peculiari modalità organizzative del lavoro. Collabora inoltre alla attuazione e valorizzazione di programmi volontari di "promozione della salute", secondo i principi della responsabilità sociale; b. Programma ed effettua la sorveglianza sanitaria attraverso protocolli sanitari definiti in funzione dei rischi specifici e tenendo in considerazione gli indirizzi scientifici più avanzati; c. Istituisce, anche tramite l'accesso alle cartelle sanitarie e di rischio, aggiorna e custodisce, sotto la propria responsabilità, una cartella sanitaria e di rischio per ogni lavoratore sottoposto a sorveglianza sanitaria. Pagina N 7
LE FIGURE PER LA SICUREZZA
La Sicurezza in azienda LE FIGURE PER LA SICUREZZA 1 La Sicurezza in azienda Sommario 1. Organigramma per la sicurezza 2. Definizioni 3. Obblighi e compiti delle figure per la sicurezza 2 La Sicurezza
DettagliEgr. Via. Mod Delega Delega delle funzioni. Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)
Egr. Via Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Il sottoscritto C.F. in qualità di Datore di Lavoro della Ditta con sede in al fine di provvedere agli incombenti posti dalla
DettagliSICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA
SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA L ORGANIZZAZIONE DELLA PREVENZIONE AZIENDALE DIRITTI, DOVERI E SANZIONI PER I VARI SOGGETTI AZIENDALI protocollo d intesa 5 febbraio 2015 ASL Brescia ASL
DettagliCompiti in materia di sicurezza (SAFETY)
Compiti in materia di sicurezza (SAFETY) DATORE DI LAVORO: DIRIGENTE SCOLASTICO RSPP MEDICO COMPETENTE RLS ASPP LAVORATORI: PERSONALE SCOLASTICO IL DATORE DI LAVORO è colui che esercita l attività sulla
DettagliLa sicurezza sul lavoro. Concetti di base e accenni alla normativa vigente
La sicurezza sul lavoro Concetti di base e accenni alla normativa vigente BENVENUTI! Contenuti: - Cenni storici; - Concetti di base: Infortunio e Malattia lavoro-corr. Pericolo Rischio Valutazione dei
DettagliI Soggetti della prevenzione in azienda: compiti, obblighi, responsabilità
I Soggetti della prevenzione in azienda: compiti, obblighi, responsabilità Perché e come implementare un SGSL nei luoghi di lavoro Seminario del 10 marzo 2010 1 COMPITI DEL D.d.L. E DEL DIRIGENTE (art.18,
DettagliSalute e sicurezza nei luoghi di lavoro D.Lgs. 81/2008
Formazione del personale Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro DATORE DI LAVORO Soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore, responsabile della organizzazione o dell unità produttiva in
DettagliLe Principali Novità
TESTO UNICO SULLA SICUREZZA E PREVENZIONE DAGLI INFORTUNI SUL LAVORO D. L.vo 81/08 Le Principali Novità Il 15 maggio 2008 è entrato in vigore il testo unico in materia di tutela della salute e sicurezza
DettagliN O M I N A INCARICATI DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE
DESIGNAZIONE DEI LAVORATORI INCARICATI DELL'ATTUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI E LOTTA ANTINCENDIO, DI EVACUAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO IN CASO DI PERICOLO GRAVE E IMMEDIATO, DI SALVATAGGIO
DettagliI soggetti del Sistema di Prevenzione Aziendale. Compiti, obblighi, responsabilità civili e penali
Corso di Progettazione e Organizzazione della Sicurezza nel Cantiere - prof. arch. Renato G. Laganà I soggetti del Sistema di Prevenzione Aziendale. Compiti, obblighi, responsabilità civili e penali TITOLO
DettagliChi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS
Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Definizione di RLS (Art 2, comma 1, lettera i) del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81) persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per
DettagliIl Preposto nella scuola
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Campania DIREZIONE GENERALE Organismo Paritetico Regionale ex art. 51 D. lgs. 81/2008 Il Preposto nella scuola
DettagliOBBLIGHI SICUREZZA SUL LAVORO 81/08
OBBLIGHI SICUREZZA SUL LAVORO 81/08 Obblighi Datore di Lavoro - Misure generali di tutela (D.Lgs. 81/08, art. 15)...1 Obblighi Datore di Lavoro - Delega di funzioni (D.Lgs. 81/08, art. 16)...1 Obblighi
DettagliLa figura del PREPOSTO nella scuola
La figura del PREPOSTO nella scuola 1 DEFINIZIONE DI PREPOSTO (Art. 2, comma 1, lett. e, D.Lgs. N. 81/2008) > : persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti dei poteri
DettagliSICUREZZA DEL PERSONALE SCOLASTICO
LA FORMAZIONE SULLA SICUREZZA DEL PERSONALE SCOLASTICO Il D.lvo 81/2008 e le novità introdotte dagli Accordi Stato-Regione del 21 dicembre 2011 Accordo Stato- Regioni Attuazione delle disposizioni del
DettagliF. D Orsi M. Di Giorgio A B C. ad uso del datore di lavoro e del RSPP
F. D Orsi M. Di Giorgio A B C della SICUREZZA ad uso del datore di lavoro e del RSPP Compiti, deleghe, obblighi e responsabilità secondo il D.Lgs. 81/2008 e s.m. e l Accordo Stato Regioni per la formazione
DettagliRSPP - CARATTERISTICHE
RSPP - CARATTERISTICHE Figura obbligatoria Consulente del Datore di Lavoro La designazione deve essere scritta ed accettata Deve aver frequentato corsi di formazione professionale specifici per il macro-settore
DettagliD. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di
DettagliLA RESPONSABILITA DEL DATORE DI LAVORO IN MATERIA DI SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO. Ruolo, responsabilità e sanzioni a carico del datore di lavoro
LA RESPONSABILITA DEL DATORE DI LAVORO IN MATERIA DI SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO Ruolo, responsabilità e sanzioni a carico del datore di lavoro 1 1. La responsabilità giuridico-penale del datore di
DettagliNOMINATIVO AZIENDA PUBBLICA/PRIVATA
Pagina 1 di 54 Sede direzionale / amministrativa Tel. Fax. E-mail Sito Web NOMINATIVO AZIENDA PUBBLICA/PRIVATA C.F. 8 RIFERIMENTI DELL UNITA PRODUTTIVA OGGETTO DELLA VALUTAZIONE NOMINATIVO AZIENDA PUBBLICA/PRIVATA
DettagliSeminario su D.Lgs.81/08
Seminario su D.Lgs.81/08 La Valutazione del Rischio Per individuare le Misure di Prevenzione e Protezione a tutela della Salute e Sicurezza dei lavoratori Piacenza, 17/11/2010 Anna Bosi Dipartimento Sanità
DettagliIl Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50
Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50 Beppe Baffert USR CISL Piemonte . Nelle aziende con più di 15 lavoratori il RLS è eletto,
Dettagli19/06/2013. Responsabile Servizio di Prevenzione e Protezione. Corso lavoratori - CAA Dott. Palumbo 2
CORSO di formazione per lavoratori ai sensi dell art. 37 del D.Lgs 81/08 e Accordo Stato Regioni del 21/12/2011 Relatore: : Dott. Lazzaro Palumbo Responsabile Servizio di Prevenzione e Protezione Durata
DettagliDlgs N 81 del 9 aprile 2008
Dlgs N 81 del 9 aprile 2008 Definizioni -Datore di Lavoro: il titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore. Ha la responsabilità dell organizzazione o dell unità produttiva in quanto esercita i poteri
DettagliDECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE
DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE D.Lgs.81 - Introduzione D.Lgs.81 - Introduzione TITOLO I: PRINCIPI COMUNI CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1: Finalità; Art. 2: Definizioni; Art. 3: Campo di
DettagliD. LGS 81/2008. Informazione ai lavoratori
D. LGS 81/2008 L INFORMAZIONE E LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI L ADDESTRAMENTO Informazione ai lavoratori 1. Il datore di lavoro provvede affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione: a)
Dettagliè un marchio di proprietà dell Ente di Formazione Format
è un marchio di proprietà dell Ente di Formazione Format IL DATORE DI LAVORO LA FIGURA DEL RSPP La figura del Datore di Lavoro quale Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Materiale Didattico
DettagliFormazione ed Informazione dei Lavoratori ai sensi del D.Lgs 81/08 e s. m. i., art. 36 e 37
Formazione ed Informazione dei Lavoratori ai sensi del D.Lgs 81/08 e s. m. i., art. 36 e 37 AGENFORM Centro di Formazione Professionale Viale Amendola Eboli(SA) Consulente Dott. Ing. Elena Chiappa FORMAZIONE:
DettagliModificato dal D.Lgs. 106 del 03 Agosto 2009 TITOLO I. D.Lgs.n 81 del 9 Aprile 2008. UNICO TESTO delle LEGGI SULLA SICUREZZA
D.Lgs.n 81 del 9 Aprile 2008 Modificato dal D.Lgs. 106 del 03 Agosto 2009 UNICO TESTO delle LEGGI SULLA SICUREZZA TITOLO I 1 PRIMA DEL D.LGS.81 DEL 2008? IL CODICE CIVILE (1865 ) (Con la Legge 80/1898
Dettagli4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;
Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui
DettagliOBBLIGHI DEL PREPOSTO ART. 19 D.LGS. 81/08
PREPOSTO Il PREPOSTO è la persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell incarico conferitogli, sovrintende alla attività
DettagliATTORI DELLA SICUREZZA
Il titolo I del D. Lgs. 81/08 altri materiali 1 ATTORI DELLA SICUREZZA DATORE DI LAVORO DIRIGENTI PREPOSTI LAVORATORI RSPP e ASPP MEDICO COMPETENTE RLS ADDETTI ANTINCENDIO E PRIMO SOCCORSO 2 1 IL NOSTRO
DettagliSalute e Sicurezza sul lavoro - 2. Informazione Formazione Addestramento
Laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico - Corso integrato Biologia generale e Chimica biologica Modulo didattico: Organizzazione di laboratorio e Sicurezza Salute e Sicurezza sul lavoro - 2 Informazione
DettagliLA REALTA PIEMONTESE
LA REALTA PIEMONTESE Annalisa Lantermo S.Pre.S.A.L. TO1 Convegno Nazionale DIAGNOSI DELLA INFEZIONE TUBERCOLARE LATENTE: LUCI E OMBRE Torino, 20-21 settembre 2012 CAMPO DI APPLICAZIONE D.Lgs. 81/08 (art.
DettagliOrganizzazioni di volontariato: quadro sintetico degli adempimenti in materia di salute e sicurezza dei lavoratori.
Sede operativa via Ricasoli, 9-50122 Firenze Sede Legale via de' Martelli 8-50129 Firenze Tel. 055 271731 - Fax 055 214720 http://www.cesvot.it Organizzazioni di volontariato: quadro sintetico degli adempimenti
DettagliL applicazione del D.Lgs. 81/2008 per gli studenti in alternanza scuola-lavoro. Francesco Stucchi
L applicazione del D.Lgs. 81/2008 per gli studenti in alternanza scuola-lavoro Francesco Stucchi Fonti D.Lgs.81/08 Art. 2 (Definizioni) 1. Ai fini ed agli effetti delle disposizioni di cui al presente
DettagliSicurScuola Pordenone La Rete per la Sicurezza delle Scuole della Provincia. Accordo Stato-Regioni del 21.12.2011
ISTITUTO COMPRENSIVO DI PORCIA Scuola Polo per la Sicurezza SicurScuola Pordenone La Rete per la Sicurezza delle Scuole della Provincia Accordo Stato-Regioni del 21.12.2011 Formazione Lavoratori Preposti
DettagliDomanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013.
Nota 9 maggio 2014, n. 3266 Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Modulo di domanda Come noto (NOTA
DettagliInquadramento del volontario ai sensi del D. Lgs.81/08. Expo - Sabato 4 aprile 2014 Dott. Massimo Lombardi
Inquadramento del volontario ai sensi del D. Lgs.81/08 Riferimenti legislativi Decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81 Decreto Interministeriale 13 aprile 2011 Decreto del capo Dipartimento della Protezione
DettagliLa figura del RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) IN AZIENDA quali prospettive di collaborazione
La figura del RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) IN AZIENDA quali prospettive di collaborazione Riferimenti normativi Decreto Legislativo 9 Aprile 2008 n. 81: cd TESTO UNICO SULLA SALUTE
DettagliMASSIMO RAMASCO - Sede A.N.CO.R.S. Varese
Il concetto di sicurezza a scuola è quasi sempre associato a situazioni di rischio connesse alla vulnerabilità degli edifici scolastici e alle questioni inerenti la loro sicurezza strutturale, igienica
DettagliCorso RSPP Modulo C. Ing. Vincenzo Staltieri
TEST VERIFICA INTERMEDIO 1. Il Datore di Lavoro è: a. La persona che in azienda paga gli stipendi b. La persona che dispone di pieni poteri decisionali e di spesa c. Il capoufficio, il capofficinao colui
DettagliDECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81 E S.M.I. ASPETTI DELLA NORMATIVA CHE RIGUARDANO LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO
DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81 E S.M.I. ASPETTI DELLA NORMATIVA CHE RIGUARDANO LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 Decreto Legislativo 3 agosto 2009, n. 106
DettagliCorso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi
Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi La sicurezza sui luoghi di lavoro Il testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro Ing. Luca Magnelli Firenze 19 ottobre 2010 D.Lgs. 9 Aprile 2008 n.
DettagliD.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i.
Applicazione alle A.S.D. e alle A.P.S. Applicazione alle Associazioni Sportive Dilettantistiche A.S.D. e alle Associazioni di Promozione Sociale A.P.S. 1 applicabilita. art.3 c.1 Il Decreto 81 del 9 Aprile
DettagliOBBLIGHI DATORE DI LAVORO E RELATIVE SANZIONI AGGIORNATI AL D.LGS. 81/08 MODIFICATO DAL D.LGS. 106/09
TITOLO I - PRINCIPI COMUNI RIFERIMENTO E OBBLIGO Valutare i rischi (art. 17 c. 1 lett. a) ed elaborare il documento secondo le specifiche dell art. 28. Aggiornare il documento in caso di modifiche del
DettagliOrganizzazione della sicurezza nell Università degli Studi di Pavia
Organizzazione della sicurezza nell Università degli Studi di Pavia MAGNIFICO RETTORE Servizio di Prevenzione e Protezione MC EQ TSL RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE e PROTEZIONE ASPP ASPP ASPP ASPP RESPONSABILE
DettagliTecniche di comunicazione e sensibilizzazione dei lavoratori, in particolare neoassunti, somministrati, stranieri
SECONDO IL D.LGS. 81/2008 S.M. E L ACCORDO DELLA CONFERENZA STATO-REGIONI PER LA FORMAZIONE DEL 21 DICEMBRE 2011 Corso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti Tecniche di comunicazione e sensibilizzazione
DettagliConcetti generali in tema di PREVENZIONE e SICUREZZA del lavoro
kiker Concetti generali in tema di PREVENZIONE e SICUREZZA del lavoro Collana PREVENZIONE E PROTEZIONE Collana PREVENZIONE E PROTEZIONE IL D.LGS.81/2008: TESTO UNICO SICUREZZA SUL LAVORO L evoluzione Normativa
DettagliOBBLIGHI IN MATERIA DI SICUREZZA PER DATORI DI LAVORO, PREPOSTI, DIRIGENTI E LAVORATORI
OBBLIGHI IN MATERIA DI SICUREZZA PER DATORI DI LAVORO, PREPOSTI, DIRIGENTI E LAVORATORI Gli accordi Stato- Regioni del 21 dicembre sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale n. 8 dell 11 gennaio 2012.
Dettagliquanto soggetto titolare del che ha la responsabilità dell impresa o dell unità produttiva con poteri È necessario che il RLS abbia chiaro chi sono i
CONOSCERE E PREVENIRE per lavorare SENZA pericoli Modulo Formativo per RLS I SOGGETTI della PREVENZIONE e le RELAZIONI ultimo aggiornamento - ottobre 2008 Chi sono i SOGGETTI della prevenzione in azienda?
DettagliDatore di lavoro e il dirigente
Datore di lavoro e il dirigente Mancata effettuazione della Valutazione dei rischi (VDR) e adozione del documento in collaborazione con l RSPP e il MC Mancata nomina del RSPP (anche se svolto direttamente)
DettagliFORMAZIONE GENERALE. Ai sensi dell art. 36/37 D.Lgs 81/08 e s.m.i
FORMAZIONE GENERALE Ai sensi dell art. 36/37 D.Lgs 81/08 e s.m.i Indice 1. PREMESSA... 2 2. CAMPO DI APPLICAZIONE... 2 3. VALUTAZIONE DEI RISCHI (ART. 28)... 2 4. I SOGGETTI DELLA PREVENZIONE IN AZIENDA...
DettagliCircolare N.85 del 23 Maggio 2013
Circolare N.85 del 23 Maggio 2013 Dal 01.06.2013 obbligatorie le procedure standardizzate per la valutazione dei rischi Gentile cliente con la presente intendiamo informarla che a partire dal 01.06.2013
DettagliPO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.
INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE
DettagliNomina a RSPP e ASPP e obblighi di Formazione dopo il 14 febbraio 2008
ASSOCIAZIONE AMBIENTE E LAVORO Soggetto accreditato per la Formazione dalla Regione Lombardia Associazione di Protezione Ambientale di interesse nazionale (D.M. 1/3/88 - G.U. 19/5/88) Nomina a RSPP e ASPP
DettagliLa sicurezza nelle attività di volontariato
La sicurezza nelle attività di volontariato 1 Il D. Lgs. 81/08 Articolo 3 Campo di applicazione Il presente decreto legislativo si applica a tutti i settori di attività, privati e pubblici, e a tutte le
DettagliDocumento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente
Commissione Consultiva Permanente Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG) Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente Prima di procedere
DettagliFORMAZIONE SULLA SICUREZZA TESTO UNICO SULLA SICUREZZA D.Lgs. 81/2008
Attività F. e S. D.Lg.81/2008 FORMAZIONE SULLA SICUREZZA TESTO UNICO SULLA SICUREZZA D.Lgs. 81/2008 e D. Lgs. 106/2009 8(orrettivo del D.Lgs. 81/08) IIS Da Vinci Ripamonti Formazione docenti di nuova nomina
DettagliGli attori della sicurezza
Gli attori della sicurezza Materiali didattici elaborati CHANGE srl Ente di Formazione Accreditato dalla Regione Emilia Romagna DG n 1182 e 255/08 Certificato UNI EN ISO 9001:2008 n 10270 20/12/05 Organizzare
DettagliDATORE DI LAVORO DIRIGENTE PREPOSTO L ATTUALE CONTESTO NORMATIVO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AI RAPPORTI DELLA GERARCHIA AZIENDALE CON I RLS
L ATTUALE CONTESTO NORMATIVO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AI RAPPORTI DELLA GERARCHIA AZIENDALE CON I RLS Bologna, 15 MAGGIO 2015 Dr. Leopoldo Magelli Perché a volte le criticità nel rapporto tra RLS e
DettagliMinistero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali
Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) NEL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA ADEMPIMENTI E RESPONSABILITA isp. arch. Valeria
Dettagli09/02/2012 Prof.ssa Cestaro
09/02/2012 Prof.ssa Cestaro 1 LA FORMAZIONE DEL PREPOSTO E OBBLIGATORIA Art. 37, comma 7, DLgs 81/2008 L obbligo è già vigente (dal 15.05.08) A cura del datore di lavoro: il DdL deve preoccuparsi di erogarla,
DettagliVERBALE DI INFORMAZIONE (ai sensi dell art. 36 D. Lgs. 81/08 come modificato ed integrato dal D. Lgs. 106/09)
Prot.n. VERBALE DI INFORMAZIONE (ai sensi dell art. 36 D. Lgs. 81/08 come modificato ed integrato dal D. Lgs. 106/09) Il giorno al lavoratore Prof./Prof.ssa : Insegnante Tecnico Pratico (ITP): Ass. amministrativo
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI (art. 4, comma 2 del D.Lgs 626/1994, secondo la procedura standardizzata del D.M. 05.12.1996) 1. L AZIENDA 1.1 ANAGRAFICA AZIENDALE Ragione sociale Sede legale Indirizzo
DettagliPIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE D.Lgs. 81/08, Artt. 36, 37
PIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE D.Lgs. 81/08, Artt. 36, 37 ALLEGATO REV DATA 19..26 IV INDICE PIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE 1 INTRODUZIONE... 3 2 CLASSIFICAZIONE AZIENDA... 3 3 LUOGO DI SVOLGIMENTO
DettagliPROGRAMMA CORSO RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (R.L.S.)
PROGRAMMA CORSO RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (R.L.S.) (Decreto Legislativo coordinato 81/2008 e 106/2009 art. 37, commi 10,11 e art. 47) Durata del corso Corso di 32 ore da svolgersi
DettagliPrincipali adempimenti obbligatori ai sensi del D.LGS. 81/08
Principali adempimenti obbligatori ai sensi del D.LGS. 81/08 Gli obblighi per la SICUREZZA SUL LAVORO, stabiliti dal D.Lgs 81/2008 s.m.i. e di seguito descritti si rivolgono alle imprese/pubbliche amministrazioni
DettagliSICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO. avv. Elisabetta Mapelli Ufficio Avvocatura Arcidiocesi di Milano
SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO avv. Elisabetta Mapelli Ufficio Avvocatura Arcidiocesi di Milano Il D. Lgs. 81/2008 si applica a: 1. tutti i settori di attività, privati e pubblici, esclusi gli addetti
DettagliLa valutazione dei rischi: l autocertificazione. Dr. Duccio Calderini A.S.L. di Varese Servizio Igiene e Sicurezza del Lavoro
La valutazione dei rischi: l autocertificazione Dr. Duccio Calderini A.S.L. di Varese Servizio Igiene e Sicurezza del Lavoro VdR: definizione Art. 2 q): valutazione globale e documentata di tutti i rischi
DettagliCONVEGNO regionale DIRIGENTI SCOLASTICI LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE ISTTITUZIONI SCOLASTICHE: 1 Dicembre 2014
CONVEGNO regionale DIRIGENTI SCOLASTICI LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE ISTTITUZIONI SCOLASTICHE: RUOLI E RESPONSABILITÀ 1 Dicembre 2014 IS E. MOLINARI Via Crescenzago, 110 - Milano Formazione ed informazione
DettagliBaveno 16 novembre 2012 presso API Baveno, S.S. Sempione km 87. Area Ambiente, Salute e Sicurezza API Novara, VCO e Vercelli
Baveno 16 novembre 2012 presso API Baveno, S.S. Sempione km 87 Biagianti Marialivia e Cruciano Francesco tel. 0321 398464 Area Ambiente, Salute e Sicurezza API Novara, VCO e Vercelli DECRETO LEGISLATIVO
DettagliGUIDA ALLA COMPILAZIONE DEL MOD. OT/20
GUIDA ALLA COMPILAZIONE DEL MOD. OT/20 Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 delle Modalità di Applicazione delle Tariffe dei Premi (D.M. 12.12.2000) nei primi due anni
DettagliLa formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto
La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto 1 Riferimenti normativi Decreto Legislativo 19 settembre 1994 n. 626 capo VI Decreto Ministeriale 16 gennaio 1997 Decreto
DettagliREGOLAMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE DEI LAVORATORI
REGOLAMENTO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE DEI LAVORATORI ai sensi del D.M. 5 agosto 1998, n. 363 in attuazione del D.Lgs. 19 settembre 1994, n. 626 e successive modificazioni emanato con D.D. n. 407 del
DettagliL'obbligo di formazione dei lavoratori ai sensi del D.lgs. 81/08
L'obbligo di formazione dei lavoratori ai sensi del D.lgs. 81/08 1 Norme D. lgs. 81/08: Tutela salute e sicurezza lavoratori/trici Accordi Stato Regioni: formazione lavoratori, preposti, dirigenti, datori
Dettaglila valutazione dei rischi nelle costruzioni edili
COMITATO PARITETICO TERRITORIALE DI TORINO E PROVINCIA la valutazione dei rischi nelle costruzioni edili MODELLI PER LA REDAZIONE DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI, PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA E
DettagliINTERVENTO FORMATIVO SULLA SICUREZZA
INTERVENTO FORMATIVO SULLA SICUREZZA Destinatari: Tutto il Personale Scolastico in servizio RIFERIMENTI NORMATIVI ACCORDI STATO REGIONI DEL 21/12/2011 (Accordo tra il Ministro del lavoro e delle politiche
DettagliCorso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti
Secondo il D.Lgs. 81/2008 s.m. e l Accordo della Conferenza Stato-Regioni per la formazione del 21 dicembre 2011 Corso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti Dr. Sebastiano Papa Principali soggetti
DettagliD. Lgs. 81 del 9.4.2008
Azienda Unità Sanitaria Locale di Reggio Emilia Dipartimento di Sanità Pubblica SERVIZI PREVENZIONE SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO D. Lgs. 81 del 9.4.2008 (S.O. n. 108 - G.U. n. 101 del 30-4-2008) Il Rappresentante
DettagliSPISAL AZIENDA ULSS 20 - VERONA
CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO ACCORDO 21 dicembre 2011 Accordo tra il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro
DettagliCircolare N.83 del 21 Maggio 2013
Circolare N.83 del 21 Maggio 2013 Stage di studenti e minorenni senza visita medica Gentile cliente con la presente intendiamo informarla che con Iinterpello n. 1 del 02.05.2013 il Ministero del Lavoro
DettagliCorso di formazione per la Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro ai sensi del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.
Ente di formazione accreditato dalla Regione Siciliana Corso di formazione per la Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro ai sensi del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. Page1 Sommario 1. IL QUADRO NORMATIVO IN MATERIA
DettagliDisciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica,
Decreto Legislativo 231/2001 Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n. 231 Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità
DettagliLE NUOVE SANZIONI. D. Lgs. 81/08 coordinato con il D. Lgs. 106/09
LE NUOVE SANZIONI D. Lgs. 81/08 coordinato con il D. Lgs. 106/09 Obblighi e sanzioni per i Datori di Lavoro Art. 17 Obblighi del Datore di Lavoro non delegabili Datore di Lavoro a) la valutazione di tutti
DettagliSicurezza: Corsi Rspp, Corsi Aspp, Corsi Primo Soccorso,...
Sicurezza: Corsi Rspp, Corsi Aspp, Corsi Primo Soccorso,... Testo Unico sulla Sicurezza Decreto Legislativo 81/2008 OBBLIGHI FORMATIVI La prima e forse la più importante delle novità è che il decreto si
DettagliCorso di formazione 15 marzo 2013
Istituto Comprensivo di Ronco Scrivia a.s. 2012/13 Corso di formazione 15 marzo 2013 La sicurezza nei luoghi di lavoro Dirigente Scolastico: dott.silvio Peri RSPP: prof.ssa Perla Ferrari Argomenti del
DettagliLA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
LA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Università degli Studi-Azienda Ospedaliera di Verona Servizio di Prevenzione e Protezione Dott Claudio Soave RSPP Dr Claudio Soave 1 APPROCCIO METODOLOGICO Individuare
DettagliApplicazione del D. Lgs. 81/2008 s.m.i. Sicurezza e Salute dei Lavoratori nei Luoghi di lavoro Relatore: ing. Italo Tizianel Bagnaria Arsa, 30
Applicazione del D. Lgs. 81/2008 s.m.i. Sicurezza e Salute dei Lavoratori nei Luoghi di lavoro Relatore: ing. Italo Tizianel Bagnaria Arsa, 30 ottobre 2013 Cos è il D. Lgs. 81/2008 Testo Unico in materia
DettagliLa valutazione dei rischi: cardine della sicurezza aziendale e strumento di difesa in sede processuale
La valutazione dei rischi: cardine della sicurezza aziendale e strumento di difesa in sede processuale L'obbligo di valutazione dei rischi secondo il d.lgs. n.81/2008 Ing. Davide Casaro Area Ambiente e
DettagliLiceo Majorana Corner Mirano. SICUREZZA A SCUOLA riflessioni
Liceo Majorana Corner Mirano SICUREZZA A SCUOLA riflessioni ANNO SCOLASTICO 2011/2012 Molte situazioni di pericolo possono essere evitati con una azione di prevenzione. PERICOLO: la presenza di fattori
DettagliLa formazione dei Responsabili e degli addetti del Servizio Prevenzione e Protezione delle aziende bancarie
La formazione dei Responsabili Fondamentale Presentazione Il percorso formativo è abilitante e rivolto ai responsabili e agli addetti del servizio Prevenzione e protezione delle aziende bancarie e finanziarie
DettagliBENVENUTI AL CORSO DI FORMAZIONE per RSPP e ASPP. Filippo Macaluso - Corso di formazione per RSPP e ASPP Modulo A 1
BENVENUTI AL CORSO DI FORMAZIONE per RSPP e ASPP Filippo Macaluso - Corso di formazione per RSPP e ASPP Modulo A 1 MODULO 1 Ruolo di RSPP Presentazione del corso Filippo Macaluso - Corso di formazione
DettagliPROCEDURE STANDARDIZZATE PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI DELLE PMI
N.30 PDF Numero 10 PDF - anno 2012 DIRETTORE RINO PAVANELLO Rivista Ambiente e Lavoro 2012 PDF Manuale Tecnico-giuridico di In-formazione e Documentazione per RSPP, RLS, Giuristi, Operatori, Tecnici e
DettagliISTITUTO TECNICO COMMERCIALE F. M. GENCO
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE F. M. GENCO COMPITI DEL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) Ruolo del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (D. Lgs. 81/08) 1. Fatto salvo quanto
DettagliRegolamento concernente la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro ai sensi del D.Lgs. n. 626 del 19 settembre 1994 e del D.M. 363/98.
Regolamento concernente la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro ai sensi del D.Lgs. n. 626 del 19 settembre 1994 e del D.M. 363/98. Art. 1 - Datore di lavoro 1. Il Rettore, quale Rappresentante legale
DettagliAUTOCERTIFICAZIONE DELL EFFETTUAZIONE DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI (ai sensi dell art. 29, comma 5, del D.Lgs. 81/08)
AUTOCERTIFICAZIONE DELL EFFETTUAZIONE DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI (ai sensi dell art. 29, comma 5, del D.Lgs. 81/08) Il sottoscritto/a nato a il residente a indirizzo in qualità di Datore di Lavoro dei
DettagliSCHEDA n. 5. Le figure costitutive della sicurezza. 1. Le figure costitutive del D. Lgs. 626/ 94. Contenuti e finalità del D. Lgs. 19-9-94, n.
SCHEDA n. 5 Le figure costitutive della sicurezza 1. Le figure costitutive del D. Lgs. 626/ 94 Contenuti e finalità del D. Lgs. 19-9-94, n. 626/94 Il D. Lgs. del 19-9-94 n. 626 recepisce direttive comunitarie
DettagliGUIDA ALLA SICUREZZA SUL POSTO DI LAVORO
GUIDA ALLA SICUREZZA SUL POSTO DI LAVORO Il presente opuscolo vuole essere un utile guida per lavoratori, lavoratrici, datori di lavoro e i soggetti collegati al mondo del lavoro. Le informazioni contenute
DettagliScheda di sintesi Accordo Stato Regioni in materia di Formazione per Lavoratori Preposti Dirigenti
1 Scheda di sintesi Accordo Stato Regioni in materia di Formazione per Lavoratori Preposti Dirigenti Accordo in Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato le Regioni e le Province Autonome per la
Dettagli