REGOLAMENTO PER L AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEL PERSONALE DELL AZIENDA OSPEDALIERA OSPEDALI RIUNITI PAPARDO PIEMONTE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "REGOLAMENTO PER L AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEL PERSONALE DELL AZIENDA OSPEDALIERA OSPEDALI RIUNITI PAPARDO PIEMONTE"

Transcript

1 REGIONE SICILIANA AZIENDA OSPEDALIERA OSPEDALI RIUNITI PAPARDO-PIEMONTE Ctr. Papardo Messina - tel Unità di Staff Direzione Generale Codice Fiscale e Partita IVA UFFICIO FORMAZIONE e AGGIORNAMENTO formazione@aorpapardopiemonte.it tel. : REGOLAMENTO PER L AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEL PERSONALE DELL AZIENDA OSPEDALIERA OSPEDALI RIUNITI PAPARDO PIEMONTE 1

2 INDICE INTRODUZIONE Il ruolo della formazione Il processo di formazione La definizione del Piano Annuale di Formazione ART. 1: AGGIORNAMENTO OBBLIGATORIO - OBIETTIVI E AMBITO DI APPLICAZIONE PROGRAMMA ART. 2: AGGIORNAMENTO FACOLTATIVO E CRITERI DI APPLICAZIONE E MODALITA ART. 3: UFFICIO FORMAZIONE STRUTTURA E RESPONSABILITA ART. 4: OBBLIGHI DEL DIPENDENTE ART. 5 : PROCEDURE ART. 6: RIMBORSI SPESE ART. 7: ATTIVITA DIDATTICA ART. 8: ATTIVITA DI AGGIORNAMENTO CON SPESE A CARICO DI PRIVATI. ART.9: INIZIATIVE FORMATIVE ORGANIZZATE DALL AZIENDA CON FINANZIAMENTI DA PARTE DI SOGGETTI PRIVATI ART. 10: INFORMAZIONI TECNICHE PER LA COMPILAZIONE ALLEGATO A: Scheda per il rilevamento dei bisogni ALLEGATO B: Scheda degli eventi formativi ALLEGATO C: Scheda autorizzativa per la partecipazione ad eventi formativi extra moenia. 2

3 INTRODUZIONE Il ruolo della formazione La formazione e l aggiornamento del personale sono assunti da questa Amministrazione sia come strumento per il miglioramento continuo della qualità delle prestazioni erogate sia per lo sviluppo della professionalità degli operatori e la realizzazione delle finalità istituzionali. La formazione, a tutti livelli, rappresenta quindi una leva essenziale nel processo di innovazione, nelle fasi di sviluppo dell organizzazione e costituisce un cardine fondamentale per il controllo della qualità dei Servizi e dell attività scientifica prodotta. Il rapido e costante processo di sviluppo e specializzazione delle conoscenze scientifiche, il progresso e la sofisticazione delle tecnologie sanitarie, l evoluzione e la diversificazione delle domande e dei bisogni in ambito sanitario, il sistema di Educazione Continua in Medicina sono elementi fondamentali per governare la formazione Aziendale. Per quanto sopra esposto, si fa riferimento allo stralcio del Decreto 21 dicembre 2009 dell Assessorato regionale alla Salute, pubblicato sulla G.U.R.S. nr.2 del , Rettifica parziale del Decreto 4 settembre 2009, concernente linee generali di indirizzo ex art. 5 del C.C.N.L. 17 ottobre 2008 dell area della dirigenza sanitaria, professionale, tecnica ed amministrativa, nella fattispecie, alla lettera b Realizzazione della formazione manageriale e formazione continua, comprendente l aggiornamento professionale e la formazione permanente del suindicato stralcio di Decreto. La formazione oltre ad essere considerata come processo di acquisizione di saperi, di sviluppo di abilità e competenze relazionali in divenire, è anche trasmissione di valori di riferimento di norme comportamentali e di innovazione; ed è strettamente legata alle strategie e alle politiche di gestione delle risorse umane. Occorre pertanto ribadire la forte connessione tra formazione e organizzazione per sostenere il cambiamento attraverso: le scelte strategiche e i programmi mirati allo sviluppo delle professionalità; la trasversalità dei momenti formativi aziendali ovvero lo sviluppo dell interazione multidisciplinare; l interscambio culturale e tecnico-scientifico con le Aziende Sanitarie e la Regione; la promozione della docenza interna in grado di valorizzare le competenze ed introdurre una maggiore flessibilità dell organizzazione e di rispondere in modo più adeguato agli obiettivi aziendali; la diffusione delle conoscenze; la valutazione dell efficacia degli interventi formativi connessi alla ricaduta sui Servizi. Il presente regolamento disciplina gli istituti dell aggiornamento obbligatorio e facoltativo del personale dipendente con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e a tempo determinato dell Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Papardo Piemonte. 3

4 Il processo di formazione La formazione, come processo, è articolata in quattro fasi sequenziali fra loro collegate: 1. l analisi dei bisogni di formazione 2. la progettazione delle attività formative 3. la gestione delle attività formative 4. la valutazione dei risultati e la ricaduta sui Servizi La programmazione dell attività formativa dovrà essere coerente agli obiettivi aziendali e dovrà tener conto dell analisi dei bisogni formativi espressi dalle Strutture Sanitarie e Amministrative, dell analisi dei reclami da parte degli utenti nonché dell attività formativa pregressa. Dovrà consentire la reale possibilità di acquisizione e diffusione dei contenuti circa la loro applicabilità pratica. Dovrà tener conto altresì della rilevanza dei contenuti in rapporto alle attività svolte all interno di Servizi, e del costo/beneficio globale per lo sviluppo professionale del singolo e dell équipe. La definizione del Piano Annuale di Formazione Il Piano di Formazione è lo strumento di programmazione e definisce tutte le attività di formazione che verranno attuate nell arco dell anno, sia in termini di contenuti che di risorse. Ogni anno la Direzione Generale provvede a formulare i principi verso i quali intende orientare gli investimenti formativi. L elaborazione del piano di Formazione è preceduta dall analisi del fabbisogno formativo in relazione alle direttive della Direzione Generale e su segnalazione delle esigenze formative presentate dai Direttori di S.S.C.C. (Scheda A allegata) Per consentire il raggiungimento degli obiettivi sul medio e lungo periodo può coprire un orizzonte pluriennale, tenuto conto, altresì, del Decreto 20 ottobre 2009 dell Assessorato regionale alla Salute, pubblicato sulla G.U.R.S. nr.8 del , Piano di formazione continua regionale 2009, dove si evidenziano le tematiche E.C.M. e quelle correlate al piano sanitario. Esso comprende sia la formazione realizzata con risorse interne che la formazione acquisita all esterno: Partecipazione a corsi, congressi ed altri eventi ad essi assimilabili Partecipazione a stages formativi Formazione a distanza (FAD) Istituto del comando Il Suo percorso è così articolato: _ Piano di Formazione Aziendale approvato dalla Direzione Generale (P.F.A.) _ Contrattazione con le OO. SS. delle linee di indirizzo per l attività di formazione e di aggiornamento del personale dipendente 4

5 Le attività di formazione e di aggiornamento di cui al presente Regolamento devono tendere ad assicurare una qualificata ricaduta sulla qualità dei Servizi. ART. 1: AGGIORNAMENTO OBBLIGATORIO OBIETTIVI E AMBITO DI APPLICAZIONE PROGRAMMA L AZIENDA OSPEDALIERA considera la formazione e l aggiornamento del proprio personale elemento strategico per la realizzazione dei cambiamenti organizzativi, nonché momento qualificato del miglioramento professionale degli operatori. L Amministrazione, attraverso l U.O. Formazione, promuove una costante attività di informazione di tutte le iniziative formative dalla stessa organizzate o messe in campo dalle SS.CC. Sanitarie e Amministrative garantendo altresì la più diffusa conoscenza anche delle iniziative formative organizzate da Enti esterni. Sono da considerarsi in aggiornamento obbligatorio le attività formative promosse nell ambito del P.F.A. con particolare riferimento ai corsi di formazione sulla sicurezza (D. L.vo 81/08, novellato) e sul rischio clinico e le spese connesse sono a totale carico dell Amministrazione. Le attività formative aventi carattere obbligatorio sono svolte durante l orario di servizio e ne compongono il debito orario; qualora le ore documentate in attività formativa, eccedano il debito orario giornaliero, le stesse verranno compensate nell ambito del debito orario del dipendente, con esclusione di ogni riconoscimento economico; per il personale afferente l area dirigenziale le suddette ore verranno defalcate dal monte orario di 3,5 ore settimanali, dedicate alle attività non assistenziali. Sono altresì da considerare obbligatori, previo parere del Comitato Tecnico Scientifico, i corsi svolti presso terzi (istituto del comando) non inseriti nel piano annuale, ma che rivestono importanza nello sviluppo delle competenze aziendali. Dette istanze (All. C) devono essere firmate dal Direttore della Struttura con motivato parere; detto parere deve vertere sulla congruità dell iniziativa formativa e sulla pertinenza rispetto all attività ed ai programmi della struttura; la predetta istanza deve recare in allegato sia la copia della documentazione relativa all iniziativa cui il dipendente intende partecipare sia la relativa previsione di spesa. L aggiornamento obbligatorio Aziendale viene definito annualmente e prevede, prioritariamente, corsi di formazione organizzati all interno dell Azienda e con la collaborazione di altri soggetti pubblici e privati specializzati nel settore. L attività formativa si svolge secondo percorsi definiti in conformità ai criteri concordati in ambito di contrattazione integrativa. Qualora il percorso formativo debba essere esteso a tutto il personale aziendale, o comunque a tutto il personale con lo stesso profilo professionale, verranno organizzate un numero di edizioni, reiterate anche in anni successivi, sufficiente ad assicurare l aggiornamento a tutti i dipendenti dell Azienda. 5

6 Il personale dipendente che dovrà partecipare all attività formativa obbligatoria è individuato, a rotazione, dai Direttori di Struttura Complessa che ne daranno tempestiva informazione ai rispettivi Direttori di Dipartimento; il Direttore di S.C. dovrà programmare tale attività, garantendo, contestualmente, le prestazioni sanitarie della propria S.C. e, su base annuale, la rigorosa rotazione dei dirigenti che dovranno effettuare il predetto aggiornamento Per quanto riguarda i corsi di aggiornamento professionale essi sono stabiliti con particolare riguardo: ai processi di innovazione tecnologica ed organizzativa; ai processi di ristrutturazione, riorganizzazione e riconversione delle strutture e dei servizi; alle discipline che riguardano l organizzazione del lavoro, le tecniche di programmazione e la gestione del personale nelle linee di indirizzo del piano sanitario nazionale della programmazione regionale e locale dei servizi. La partecipazione all iniziativa formativa, è certificata dal foglio di presenza, su cui i partecipanti dovranno necessariamente apporre la propria firma a conferma dell avvenuta partecipazione; viene mantenuta obbligatoria la codifica della partecipazione del dipendente all attività formativa, mediante l utilizzo del tesserino magnetico per la rilevazione presenze. E consentita la partecipazione alle iniziative interne anche a dipendenti di altre Aziende Sanitarie, assimilati ai dipendenti dell Azienda, previa autorizzazione dell Ente di appartenenza e ad eventuali esterni interessati. ART. 2: AGGIORNAMENTO FACOLTATIVO DEFINIZIONE DI AGGIORNAMENTO FACOLTATIVO E CRITERI DI APPLICAZIONE E MODALITA Sono considerate facoltative quelle attività di formazione selezionate autonomamente dal dipendente e comprendono la partecipazione a congressi, convegni e seminari, la frequenza a corsi specifici ed attività presso centri selezionati per periodi limitati. Le attività formative di questa categoria sono svolte attraverso l utilizzo degli istituti contrattuali e le spese connesse sono a carico del dipendente, previa autorizzazione del responsabile della Struttura complessa. Per le attività di aggiornamento facoltativo possono essere richiesti: la concessione di permesso retribuito (fino a 8 giorni all anno); l utilizzo, eventualmente cumulativo, della riserva di ore da destinarsi ad attività non assistenziali. ART. 3: L UFFICIO FORMAZIONE e AGGIORNAMENTO STRUTTURA e RESPONSABILITA 6

7 L ufficio rappresenta una delle strutture di Staff della Direzione Generale. L ufficio formazione riceve dalla Direzione Generale: le indicazioni strategiche per lo svolgimento delle sue attività ed in particolare per la revisione del regolamento aziendale sulla formazione e del piano formativo annuale (P.F.A.); la consistenza dei fondi disponibili annualmente per la formazione. L ufficio formazione attua: - il P.F.A. approvato e altre iniziative di formazione in house, economicamente sostenute, anche per altre aziende regionali o territoriali. - la promozione aziendale dei corsi attivati, attraverso l utilizzo degli strumenti di comunicazione aziendale (area intranet, ecc). ATTORI DELL UFFICIO FORMAZIONE Responsabile dell Ufficio Formazione (R.U.F.); Comitato tecnico - scientifico per l aggiornamento e la formazione.(c.t.s.) Referente per la formazione di Dipartimento (R.F.D.); Responsabile dell evento (R.S.E.); Gruppo di lavoro dell evento (G.L.E.) ATTIVITA delle figure coinvolte: R.U.F. Responsabile dell'ufficio Formazione E nominato dal Dir. Generale per la durata di due anni. Ha la responsabilità dell'ufficio Formazione che gestisce interagendo con le altre figure del sistema della formazione aziendale e con i soggetti terzi, istituzionali e privati, coinvolti nei vari processi ed eventi. Gestisce il budget economico assegnato all'ufficio Formazione. Organizza e realizza l'analisi del fabbisogno formativo. Elabora la relazione di presentazione del P.F.A. e la relazione annuale sulle attività formative e la loro ricaduta sulle attività amministrative ed assistenziali dell azienda. * Coordina gli adempimenti per la registrazione degli ECM Coordina le attività degli eventi organizzati direttamente dall'ufficio Formazione. Supporta il personale aziendale nell'elaborazione di progetti formativi. Definisce il G.L.E. assegnato per l organizzazione e realizzazione di un evento. *Il Responsabile dell Ufficio Formazione assume la Direzione Amministrativa e di 7

8 Coordinamento relativa all istituto di Provider ed, altresì, riveste il ruolo di referente nei confronti del Ministero e dell Assessorato regionale della Salute, nell ambito del programma di educazione continua in Medicina. Per l'espletamento delle attività di cui innanzi, il Responsabile dell'ufficio Formazione si avvale del personale assegnato all' Ufficio medesimo: Collaboratore di Segreteria Collaboratore Amministrativo; Collaboratore Sanitario; Collaboratore Tecnico; C.T.S Comitato tecnico - scientifico per l aggiornamento e la formazione E composto da: il Responsabile dell'ufficio Formazione; esperti e dirigenti nominati dal direttore generale; l unità amministrativa (collaboratore professionale amministrativo); Valuta: alle scadenze programmate, le proposte di eventi e di progetti formativi di natura obbligatoria che alimentano e/o integrano il Piano di Formazione Annuale dell'azienda Ospedaliera; l efficacia dell apprendimento individuale e del cambiamento organizzativo fornendo i dati al R.U.F. per la relazione annuale; la congruità delle spese in ordine al concorso aziendale ai costi sostenuti dai dipendenti per la formazione presso terzi. A livello locale le figure coinvolte sono: 8

9 R.F.D. Referente della Formazione del Dipartimento (RFD) R.S.E. Responsabile Scientifico dell Evento designato E il Direttore del Dipartimento o un suo delegato in base a requisiti di: esperienza in ambito formativo, capacità comunicative adeguate per confrontarsi con tutte le professionalità del Dipartimento, disponibilità a frequentare percorsi di formazione e aggiornamento in ambito formativo. Supporta l'ufficio Formazione nella realizzazione dell'analisi del fabbisogno formativo. Presenta, dall'1/09 al 30/09, all'ufficio Formazione le proposte del Dipartimento da valutare ai fini dell'inserimento nel Piano di Formazione Annuale. Programma la partecipazione del personale del Dipartimento agli eventi previsti dal Piano di Formazione obbligatoria, rendendola compatibile con le esigenze di servizio. Elabora un rapporto annuale sulle attività formative effettuate all'interno del Dipartimento e sulla qualità formativa sulla base del resoconto e delle verifiche del RSE nonché sulla base delle ricadute sulle attività assistenziali. Può essere nominato, a seconda della valenza dell'evento, dal RUF. I requisiti del RSE sono: competenza scientifica nella disciplina oggetto del corso, esperienza in ambito formativo, capacità organizzative. Gestisce l'evento durante il percorso di approvazione aziendale e durante la fase di organizzazione e svolgimento. È responsabile degli elaborati scientifici connessi alla registrazione crediti ECM Coordina il Gruppo di Lavoro dell'evento (segreteria organizzativa) rappresentato dal personale interno ed esterno coinvolto nella progettazione, nell'organizzazione e nella realizzazione dell evento. Fornisce al R.D.F. un rapporto sull esito ed il gradimento dell evento formativo. E il responsabile della verifica dell apprendimento e della valutazione espressa dai discenti. Elabora il resoconto dell evento con particolare riferimento agli aspetti della qualità scientifica e didattica. Le domande di aggiornamento obbligatorio verranno esaminate dal predetto Comitato Tecnico Scientifico che valuterà la coerenza delle richieste rispetto all attività svolta 9

10 dal dipendente; le domande per l aggiornamento facoltativo verranno inoltrate al predetto C.T.S. esclusivamente per la debita comunicazione. Il Comitato Tecnico Scientifico ha la competenza per l individuazione dei bisogni formativi dei programmi e dei contenuti delle attività, delle analisi di efficienza ed efficacia formativa. Il Comitato Tecnico Scientifico deve tenere conto delle seguenti linee guida: validità e congruità dell attività proposta rispetto all operatività del dipendente ed ai programmi annuali di aggiornamento dell Azienda (aggiornamento obbligatorio presso terzi e aggiornamento facoltativo); ricaduta sul servizio svolto (aggiornamento obbligatorio presso terzi e aggiornamento facoltativo); compatibilità con le risorse finanziarie (aggiornamento obbligatorio presso terzi e corretto utilizzo della normativa contrattuale e regolamentare (aggiornamento obbligatorio presso terzi e aggiornamento facoltativo). Il parere del Comitato Tecnico Scientifico è vincolante per l aggiornamento obbligatorio svolto presso terzi, che è finanziato con fondi aziendali. Il Comitato potrà avvalersi di altri professionisti dell Azienda Ospedaliera, qualora sia necessaria la loro collaborazione per assumere informazioni e pareri. Le sedute del Comitato Tecnico Scientifico sono considerate legali se sono presenti: - in prima convocazione oltre la metà dei componenti; - in seconda convocazione almeno un terzo. ART. 4 : OBBLIGHI DEL DIPENDENTE Il dipendente che partecipa a corsi di Formazione obbligatoria che si svolgono: in sede dovrà utilizzare il badge in entrata ed in uscita e firmare il relativo foglio presenze in aula; formazione presso altre sedi: dovrà, inderogabilmente, far pervenire l istanza alla U.A. Formazione, di norma entro i 30 giorni precedenti l inizio dell attività formativa, fatta salva la comunicazione di un evento formativo, da realizzarsi in una data ravvicinata, per fatti non imputabili al dipendente. Entro 30 giorni dal termine dell iniziativa formativa presso terzi, il richiedente deve presentare alla U.A. Formazione la documentazione attestante l avvenuta partecipazione nonché le ricevute fiscali o fatture delle spese sostenute soggette a rimborso. Tali documentazioni sono richieste al dipendente quale debito di ufficio. Pertanto la mancata e ingiustificata presentazione comporterà l annullamento dei benefici economici e normativi. Il dipendente che partecipa a corsi di formazione facoltativa dovrà consegnare l attestazione di avvenuta frequenza, la mancata consegna, entro 30 giorni, comporterà l annullamento dei benefici normativi 1 0

11 ART. 5 : PROCEDURE In seguito all acquisizione del parere del Comitato Tecnico Scientifico la U.A. Formazione predispone le proposte di atti deliberativi di competenza. Al momento dell adozione dell atto deliberativo di autorizzazione alla partecipazione all iniziativa formativa presso terzi, la U.A. Formazione ne dà comunicazione al dipendente interessato e per conoscenza al direttore di struttura complessa. ART. 6 : RIMBORSI SPESE I rimborsi spese sostenute dai dipendenti vengono calcolate dalla U.A. Formazione dietro presentazione di idonea documentazione e giustificativi delle spese, in originale. Per i rimborsi spese relativi all aggiornamento obbligatorio si fa riferimento alle specifiche normative vigenti in materia. ART. 7: ATTIVITA DIDATTICA Docenti interni Per l attuazione del PFA il ricorso alla docenza interna rappresenta la modalità prioritaria per valorizzare le risorse umane aziendali e le competenze di tipo tecnicospecialistico da loro acquisite; l utilizzo di formatori interni permette di contestualizzare meglio l intervento, favorendo il trasferimento dei contenuti del corso alla realtà operativa dei partecipanti. Inoltre attraverso l impiego dei docenti interni si concretizza un contenimento dei costi per la formazione. La partecipazione del personale all attività didattica si realizza nelle aree di attività formativa obbligatoria dell azienda. La predetta partecipazione didattica del personale aziendale, viene definita dal C.T.S., previa verifica dei curricula, per quanto attiene le esperienze formative, tutoriali, e le specifiche competenze scientifiche. L attività didattica secondo la normativa vigente, può essere svolta in orario di lavoro o fuori orario di lavoro, ed è remunerata in via forfettaria, rispettivamente con un compenso orario di 5,16 ed. 25,82 comprensivo dell impegno per la preparazione delle lezioni e della correzione degli elaborati, nonché per la partecipazione alle attività degli organi didatti, secondo la sotto segnata tabella:. Tipologia professionale Docenti/tutor interni Costo orario Costo forfettario ad evento R.S.E.. 5,16 in orario di. 206,58 lavoro. 25,82 al di fuori dell orario di lavoro L attività di componente del C.T.S., svolta da personale con qualifica dirigenziale o da personale del comparto ricoprente l incarico di posizione organizzativa, deve 11

12 intendersi già remunerata all interno della retribuzione corrisposta dall Azienda (omnicomprensiva). Nel caso in cui la formazione è richiesta da enti/istituzioni la nostra azienda predispone attraverso il CTS un piano formativo con i docenti interni retribuiti come per i liberi professionisti di cui al successivo comma. 2. Docenti esterni Per l integrazione di docenti ad attività formativa obbligatoria la scelta del docente esterno avviene per quelle attività che richiedono professionalità non presenti in Azienda o per affrontare tematiche che richiedono approfondimento e confronto con altre realtà. L eventuale integrazione di docenti esterni avverrà secondo la normativa vigente, previo motivato parere del R.S.E., sottoposto al C.T.S. che procederà alla verifica dei requisiti e ad eventuale ratifica. Il predetto personale didattico esterno è ammesso secondo le modalità previste dagli ordinamenti delle singole aziende ed enti, privilegiando la competenza specifica nelle materie di insegnamento. La formalizzazione degli incarichi è competenza del Direttore del Settore del Personale su segnalazione del R.U.F. Nel caso di incarico a Liberi Professionisti, relativamente ai costi di docenze, questa Azienda, anche con riferimento al D.A. alla Sanità Regione Siciliana , pubblicato nella G.U.R.S. nr. 11 del , ritiene di adottare le tariffe di seguito indicate, IVA non dovuta per legge: fascia Tipologia professionale Costo orario Costo Giornata intera A Docenti universitari, ricercatori senior, dirigenti pubblici, funzionari della P.A., dirigenti d azienda con esperienza almeno quinquennale nel profilo o categoria di riferimento. 100,00 600,00 B Ricercatori con esperienza almeno triennale, professionisti o esperti con esperienza almeno triennale, funzionari della P.A. Fino a. 80,00 Fino a. 480,00 Per l affidamento di un incarico formativo ad una ditta esterna per un importo pari o superiore ai ,00 IVA esclusa devono essere richiesti 5 preventivi; per importi 1 2

13 di spesa inferiore ad ,00 IVA esclusa, le offerte sono richieste nella forma e nel numero ritenuti più opportuni. ART. 8: ATTIVITA DI AGGIORNAMENTO CON SPESE A CARICO DI PRIVATI Le imprese disposte a finanziare la partecipazione di personale dell ente a corsi, convegni, congressi ed altre attività, devono formalizzare tale intenzione con apposita nota. La comunicazione dovrà essere inviata al Direttore Generale almeno 30 giorni prima della data di inizio di qualsiasi iniziativa formativa e dovrà contenere i seguenti elementi: denominazione, ragione sociale, codice fiscale e sede dell impresa; sede e data della manifestazione culturale - formativa; destinatari dell iniziativa (tipo di qualifica professionale e requisiti richiesti); spesa preventivata. Nella predetta nota, in particolare, dovranno essere indicati numero degli operatori invitati e relativa qualifica e non dovranno essere specificati nominativi specifici di dipendenti dell Azienda. Le imprese disponibili potranno assumere gli oneri relativi alle spese di iscrizione, viaggio e ospitalità solo per gli operatori, indicati dall Azienda Ospedaliera, del settore inerente ai corsi o congressi. Gli eventuali oneri per spese di viaggio o per ospitalità non potranno essere estesi ad accompagnatori. L ospitalità non potrà eccedere il periodo di tempo compreso tra le dodici ore precedenti l inizio della manifestazione e le dodici ore successive alla sua conclusione, né presentare caratteristiche tali da prevalere sulle finalità tecnico - scientifiche dell iniziativa. Il Direttore Generale o suo delegato, acquisita la predetta nota, su proposta del Direttore di Struttura, designerà i partecipanti tra i dipendenti in servizio presso la medesima Struttura, qualora l attività possa rientrare nei programmi formativi dell Azienda. I partecipanti dovranno produrre una specifica attestazione dalla quale risulti la non sussistenza di condizioni di incompatibilità di diritto o di fatto; per lo svolgimento dell attività, gli interessati potranno utilizzare l istituto del permesso retribuito o l istituto della Riserva Ore da destinare ad attività di aggiornamento professionale. La sponsorizzazione degli eventi dovrà avere quale finalità la rigorosa rotazione del personale dirigente; il Direttore della S.C. si farà carico del rispetto della predetta finalità. ART. 9: INIZIATIVE FORMATIVE ORGANIZZATE DALL AZIENDA CON FINANZIAMENTI DA PARTE DI SOGGETTI PRIVATI Nel caso in cui un soggetto privato voglia contribuire a realizzare, mediante finanziamenti diretti o indiretti a questa azienda, eventi formativi organizzati dall Azienda Ospedaliera, si dovrà procedere a stipulare una convenzione con il predetto soggetto, verificando preliminarmente che sussista l interesse pubblico e non sussista conflitto di interesse. 1 3

14 L attività di docenza in capo ai dipendenti dell Azienda verrà remunerata con i parametri e tariffe per i quali si rinvia al precedente art. 8 ART. 10: INFORMAZIONI TECNICHE PER LA COMPILAZIONE La domanda di aggiornamento obbligatorio presso terzi va presentata dal Direttore di Dipartimento o dal Direttore di S.C. per il personale dipendente dell Azienda con rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Oltre alla firma dovrà essere sempre espressa la motivazione da parte del Direttore di Dipartimento o di Struttura Complessa, laddove il Direttore di Dipartimento o di Struttura Complessa non corrisponda al responsabile diretto del dipendente, dovrà apporre la firma anche il Responsabile diretto (Capo Sala, Coordinatore Tecnico, etc). VIAGGIO: TRENO 1 CLASSE PER IL PERSONALE DIRIGENTE 2 CLASSE PER IL RIMANENTE PERSONALE Al Personale Dirigente compete altresì il rimborso delle spese sostenute per l uso del posto letto in carrozza letto. Al restante Personale spetta il rimborso delle spese sostenute per l uso della cuccetta. AEREO - AUTO Il loro utilizzo deve essere autorizzato preventivamente ed è previsto solo per particolari località, per eccezionali motivazioni di servizio e casi di comprovata necessità o in caso di economicità. AEREO: AUTO: 1 classe per il Personale Dirigente Indennità chilometrica 2 classe per il restante Personale (1/5 del prezzo della benzina) Rimborso pedaggio autostradale PERNOTTAMENTO: ALBERGO DIRIGENTI: 1a categoria (4 stelle) ALTRO PERSONALE : categoria inferiore alla 1a ( stella) PASTI: 22,26 x 1 pasto e 44,26 x 2 pasti (fatture, ricevute fiscali o scontrini fiscali per ogni singolo pasto). E autorizzato 1 pasto per comandi da 8h. fino a 12h. e due pasti per comandi di durata superiore. ISCRIZIONE: L iscrizione alle attività formative presso terzi dovrà essere pagata in anticipo dal dipendente e poi rimborsata con le altre spese; ovvero se la Società Formativa accetta il pagamento posticipato (a 90 gg.), la fattura dovrà essere intestata all Azienda Ospedaliera (in tal caso dovrà essere specificato nell apposita casella della domanda). Anche in caso di pagamento anticipato da parte del dipendente la fattura dovrà essere intestata all Azienda, ai sensi di quanto previsto dalla Legge 537/93 art. 10 (che prevede che i pagamenti degli Enti Pubblici siano esenti IVA). 1 4

15 NOTE: 1) Le ricevute fiscali dovranno essere predisposte per ogni singolo dipendente. 2) Le ricevute fiscali, le fatture, i biglietti viaggio devono essere consegnati in originale, insieme a copia dell attestato di partecipazione sull iniziativa entro max 30 gg. dall avvenuta iniziativa per le procedure di liquidazione e rimborso spese sostenute. 3) Non sono soggetti a rimborso scontrini non fiscali e telefono in albergo. 4) Rimborso spese taxi L uso del taxi è consentito, previa autorizzazione del Direttore di Struttura Complessa, per i soli collegamenti inerenti l espletamento dell incarico, in presenza di specifiche esigenze: Arrivo e partenza nella/dalla località di missione/aggiornamento tra le ore 22,00 e le ore 6,00: durante tale periodo è presumibile non siano operativi i mezzi di trasporto pubblici; Trasporto di bagaglio, altro materiale o strumenti occorrenti per l espletamento dell incarico, particolarmente pesanti, ingombranti o di particolare valore; Raggiungere luoghi, all interno della località di missione/aggiornamento, non collegati con mezzi di trasporto pubblici o collegati in modo disagevole in conseguenza del tempo e del numero di mezzi pubblici da utilizzare; Indifferibili esigenze di tempestività per esempio quali: impossibilità di rispettare l orario di convocazione, per motivi oggettivamente indipendenti dalla volontà del dipendente, o l orario di partenza, per il protrarsi dell incarico da svolgere; Comprovato risparmio per l Amministrazione per la contrazione delle spese di missione/aggiornamento. Il presente Regolamento reca in allegato la modulistica per il rilevamento dei bisogni (Scheda A), degli eventi formativi (Scheda B) e per la partecipazione ad eventi formativi extra moenia (Scheda C). 1 5

16 Scheda C Al Signor Direttore Generale dell Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Papardo Piemonte Messina OGGETTO: Richiesta di partecipazione ad attività formativa extra moenia. Il/la sottoscritto/a, Direttore Responsabile della S.C. di, considerate l esigenze della struttura, di seguito motivate, chiede alla S.S. di voler autorizzare il dipendente - ruolo - a partecipare in comando all evento formativo: che si terrà presso per il periodo dal al per i seguenti motivi: Ringraziando, porge distinti saluti. Messina, Firma del Responsabile della Struttura Aziendale 16/16 1

Comune di Messina. Regolamento per la formazione e l aggiornamento professionale del personale e degli Organi di Governo COMUNE DI MESSINA

Comune di Messina. Regolamento per la formazione e l aggiornamento professionale del personale e degli Organi di Governo COMUNE DI MESSINA COMUNE DI MESSINA REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE E L AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEL PERSONALE E DEGLI ORGANI DI GOVERNO DEL COMUNE Approvato con Deliberazione della Giunta Comunale del 18/05/2012, n.429

Dettagli

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29;

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29; OGGETTO: Emanazione del Regolamento per la formazione del personale tecnicoamministrativo novellato dalla delibera del Consiglio di Amministrazione in data 22/12/2010. IL RETTORE D.R. N. 1 VISTO lo Statuto

Dettagli

REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE

REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE NELL AMBITO DI PROGRAMMI E PROGETTI FINALIZZATI ART.1 AMBITO DI APPLICAZIONE Il presente Regolamento definisce e disciplina

Dettagli

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione Comune di Nuoro Settore AA.GG. e Personale Ufficio Formazione DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE Ultimo aggiornamento settembre 2008 Art. 1 (Oggetto e finalità) 1. Le disposizioni contenute

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE MISSIONI, DELL ASSICURAZIONE DEI CONSIGLIERI E DEL RIMBORSO DELLE SPESE SOSTENUTE DAGLI AMMINISTRATORI.

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE MISSIONI, DELL ASSICURAZIONE DEI CONSIGLIERI E DEL RIMBORSO DELLE SPESE SOSTENUTE DAGLI AMMINISTRATORI. Fondazione Caorle Città dello Sport Via Roma, 26 30021 CAORLE (VE) tel 0421.219264 fax 0421.219302 F o n d a z i o n e P.IVA/C.F. 03923230274 REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE MISSIONI, DELL ASSICURAZIONE

Dettagli

DISPOSIZIONI SULLA FORMAZIONE DEL PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO

DISPOSIZIONI SULLA FORMAZIONE DEL PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO DIVISIONE AFFARI GENERALI E DEL PERSONALE Ufficio Personale Tecnico Amministrativo Via Duomo 6 13100 Vercelli Tel 0161/261539 Fax 0161/213290 Decreto Rettore Repertorio nr. 21 del 28.01.2004 Prot. n. 1913

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE TRASFERTE E DEL RIMBORSO SPESE SOSTENUTE DAI DIPENDENTI

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE TRASFERTE E DEL RIMBORSO SPESE SOSTENUTE DAI DIPENDENTI I REGOLAMENTI PROVINCIALI: N. 59 PROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE TRASFERTE E DEL RIMBORSO SPESE SOSTENUTE DAI DIPENDENTI Approvato con D.G.P. in data 10.03.2003 n. 72 reg. e modificato

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE E L AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE E L AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE E L AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE INDICE CAPITOLO 1 DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 - AMBITO DI APPLICAZIONE, FINALITA, DESTINATARI pag. 2 Art. 2 - IL RUOLO DELLA FORMAZIONE pag.

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE MISSIONI E DEL RIMBORSO DELLE SPESE SOSTENUTE DAGLI AMMINISTRATORI E DAI CONSIGLIERI COMUNALI.

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE MISSIONI E DEL RIMBORSO DELLE SPESE SOSTENUTE DAGLI AMMINISTRATORI E DAI CONSIGLIERI COMUNALI. CITTA DI BARLETTA Medaglia d oro al Valor Militare e al Merito Civile Città della Disfida REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE MISSIONI E DEL RIMBORSO DELLE SPESE SOSTENUTE DAGLI AMMINISTRATORI E DAI CONSIGLIERI

Dettagli

FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI B A R I

FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI B A R I FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI di B A R I REGOLAMENTO DEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO per l Attività Formativa Professionale Continua degli Iscritti all Ordine Consigliatura

Dettagli

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità) UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE MISSIONI DEL PERSONALE CAMERALE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE MISSIONI DEL PERSONALE CAMERALE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE MISSIONI DEL PERSONALE CAMERALE Ad delibera n. 59 dd. 16.04.2012 ART. 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO 1. Il presente regolamento disciplina la gestione delle missioni e del

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta

Dettagli

ART. 1 SCOPO ED ARTICOLAZIONE DEL REGOLAMENTO

ART. 1 SCOPO ED ARTICOLAZIONE DEL REGOLAMENTO REGOLAMENTO PER CONFERIMENTO DI INCARICHI PROFESSIONALI, SPESE DI SPONSORIZZAZIONE, SPESE PER RELAZIONI PUBBLICHE, CONVEGNI, MOSTRE, PUBBLICITÀ E RAPPRESENTANZA. ART. 1 SCOPO ED ARTICOLAZIONE DEL REGOLAMENTO

Dettagli

REGOLAMENTO DELLE PROCEDURE AMMINISTRATIVE INERENTI L ATTIVITA DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO: INDIVIDUAZIONE DOCENTI E RETRIBUZIONI

REGOLAMENTO DELLE PROCEDURE AMMINISTRATIVE INERENTI L ATTIVITA DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO: INDIVIDUAZIONE DOCENTI E RETRIBUZIONI REGOLAMENTO DELLE PROCEDURE AMMINISTRATIVE INERENTI L ATTIVITA DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO: INDIVIDUAZIONE DOCENTI E RETRIBUZIONI Premesse Art. 1 Oggetto e ambito di applicazione Art. 2 Normativa di

Dettagli

REGOLAMENTO PER GLI STAGE

REGOLAMENTO PER GLI STAGE REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente

Dettagli

COMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA

COMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA COMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA VALUTAZIONE DEL PERSONALE E FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE Approvato con deliberazione G.C. n. 45 del 27-02-2007 Modificato con deliberazione

Dettagli

PIANO PROVINCIALE ORIENTAMENTO OBBLIGO ISTRUZIONE E OCCUPABILITA 2010-2012

PIANO PROVINCIALE ORIENTAMENTO OBBLIGO ISTRUZIONE E OCCUPABILITA 2010-2012 PIANO PROVINCIALE ORIENTAMENTO OBBLIGO ISTRUZIONE E OCCUPABILITA 2010-2012 Disposizioni di dettaglio per la gestione e il controllo della realizzazione di progetti mirati alla lotta alla dispersione scolastica

Dettagli

Politecnico di Bari - Piano per la formazione del personale ai fini della prevenzione della corruzione (adottato ai sensi dell art. 1, co.

Politecnico di Bari - Piano per la formazione del personale ai fini della prevenzione della corruzione (adottato ai sensi dell art. 1, co. 2014 Politecnico di Bari - Piano per la formazione del personale ai fini della prevenzione della corruzione (adottato ai sensi dell art. 1, co. 8, della L. n. 190/2012 ed approvato dal C.d.A. nella seduta

Dettagli

Bando per il sostegno alla realizzazione di congressi, convegni e seminari di approfondimento scientifico CONTENUTI:

Bando per il sostegno alla realizzazione di congressi, convegni e seminari di approfondimento scientifico CONTENUTI: Bando per il sostegno alla realizzazione di congressi, convegni e seminari di approfondimento scientifico CONTENUTI: 1. NORMATIVA DEL BANDO 2. MODULO DI DOMANDA 3. SCHEDA INFORMATIVA ENTE RICHIEDENTE 4.

Dettagli

REGOLAMENTO RELATIVO ALLA ELEZIONE ED ATTRIBUZIONI DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA DEL COMPARTO DELLA ASL VITERBO

REGOLAMENTO RELATIVO ALLA ELEZIONE ED ATTRIBUZIONI DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA DEL COMPARTO DELLA ASL VITERBO REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO REGOLAMENTO RELATIVO ALLA ELEZIONE ED ATTRIBUZIONI DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA DEL COMPARTO DELLA ASL VITERBO REVISIONE DATA 0 15.06.2004

Dettagli

Affari Generali www.aorpapardopiemonte.it email: @aorapapardopiemonte.it

Affari Generali www.aorpapardopiemonte.it email: @aorapapardopiemonte.it REGIONE SICILIANA AZIENDA OSPEDALIERA OSPEDALI RIUNITI PAPARDO-PIEMONTE Ctr. Papardo 98158 Messina - tel.090-3991 Codice Fiscale e Partita IVA 03051880833 Affari Generali www.aorpapardopiemonte.it email:

Dettagli

REGOLAMENTO del Sistema Integrato di Valutazione

REGOLAMENTO del Sistema Integrato di Valutazione REGIONE TOSCANA REGIONE TOSCANA Azienda USL3 di Pistoia REGOLAMENTO del Sistema Integrato di Valutazione - AREA della DIRIGENZA MEDICA e VETERINARIA - 1 Finalità La gestione degli incarichi e delle verifiche

Dettagli

AZIENDA SANITARIA LOCALE - A.S.L. DELLA PROVINCIA DI VARESE D.P.G.R. N. 70640 DEL 22.12.1997. Verbale delle deliberazioni dell'anno 2013

AZIENDA SANITARIA LOCALE - A.S.L. DELLA PROVINCIA DI VARESE D.P.G.R. N. 70640 DEL 22.12.1997. Verbale delle deliberazioni dell'anno 2013 AZIENDA SANITARIA LOCALE - A.S.L. DELLA PROVINCIA DI VARESE D.P.G.R. N. 70640 DEL 22.12.1997 Verbale delle deliberazioni dell'anno 2013 DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE IN DATA 23/01/2013 N. 31 OGGETTO:

Dettagli

IL MINISTRO DELLA SALUTE

IL MINISTRO DELLA SALUTE Testo aggiornato al 20 settembre 2013 Decreto ministeriale 26 marzo 2013 Gazzetta Ufficiale 8 agosto 2013, n. 185 Contributo alle spese dovuto dai soggetti pubblici e privati e dalle società scientifiche

Dettagli

CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA

CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA La Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute

Dettagli

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione

Dettagli

Regolamento interno per l accreditamento di eventi formativi organizzati da soggetti terzi

Regolamento interno per l accreditamento di eventi formativi organizzati da soggetti terzi Regolamento interno per l accreditamento di eventi formativi organizzati da soggetti terzi PREMESSA L articolo 6 del Regolamento per la formazione professionale continua dell Ordine territoriale di Catania,

Dettagli

REGOLAMENTO PER I RIMBORSI SPESE E DIRITTI DI SEGRETERIA

REGOLAMENTO PER I RIMBORSI SPESE E DIRITTI DI SEGRETERIA pag.1/6 Il presente regolamento viene redatto: - in conformità di quanto disposto all art 42 del R.D. n. 2537 del 23.10.1925 A) RIMBORSO SPESE Art. 1: Retribuzioni e spese rimborsabili Tutte le attività

Dettagli

REGOLAMENTO SULLE LINEE DI INDIRIZZO PER LA FORMAZIONE E L AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO

REGOLAMENTO SULLE LINEE DI INDIRIZZO PER LA FORMAZIONE E L AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO REGOLAMENTO SULLE LINEE DI INDIRIZZO PER LA FORMAZIONE E L AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO Premessa In base all art. 45 del CCNL del 9/08/2000 la formazione professionale costituisce

Dettagli

COLLEGI TECNICI REGOLAMENTO PER LA

COLLEGI TECNICI REGOLAMENTO PER LA ALLEGATO 7 ALL ATTO AZIENDALE COLLEGI TECNICI REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA ED IL FUNZIONAMENTO APPROVATO CON DELIBERAZIONE N. N. 155 IN DATA 16/06/2006 (MODIFICATA CON SUCCESSIVE DELIBERE N. 216 IN DATA

Dettagli

COMUNE di MOTTA VISCONTI. Regolamento sulla formazione del personale

COMUNE di MOTTA VISCONTI. Regolamento sulla formazione del personale COMUNE di MOTTA VISCONTI Regolamento sulla formazione del personale ART.1 OGGETTO E FINALITÀ 1. Le disposizioni contenute nel presente regolamento disciplinano la programmazione, l'organizzazione e la

Dettagli

Deliberazione del Direttore Generale N. 159. Del 22/09/2015

Deliberazione del Direttore Generale N. 159. Del 22/09/2015 Deliberazione del Direttore Generale N. 159 Del 22/09/2015 Il giorno 22/09/2015 alle ore 10.00 nella sede Aziendale di via San Giovanni del Cantone 23, il sottoscritto Massimo Annicchiarico, Direttore

Dettagli

Bando per il sostegno alla realizzazione di congressi, convegni e seminari di approfondimento scientifico CONTENUTI:

Bando per il sostegno alla realizzazione di congressi, convegni e seminari di approfondimento scientifico CONTENUTI: Bando per il sostegno alla realizzazione di congressi, convegni e seminari di approfondimento scientifico CONTENUTI: 1. NORMATIVA DEL BANDO 2. MODULO DI DOMANDA 3. SCHEDA INFORMATIVA ENTE RICHIEDENTE 4.

Dettagli

Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE

Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE approvato dal Consiglio nazionale di lega il 4 ottobre 2007 Premessa: Per i candidati Operatori Sportivi Volontari sono previsti i seguenti momenti corsuali:

Dettagli

ALLEGATO A. Dipartimento I Politiche delle Risorse Umane e Decentramento ALBO DOCENTI ESTERNI

ALLEGATO A. Dipartimento I Politiche delle Risorse Umane e Decentramento ALBO DOCENTI ESTERNI ALLEGATO A Dipartimento I Politiche delle Risorse Umane e Decentramento ALBO DOCENTI ESTERNI ALBO DOCENTI ESTERNI Art. 1. Istituzione e finalità Il Comune di Roma istituisce un Albo di tipo aperto per

Dettagli

REGOLAMENTO AZIENDALE PER LA FREQUENZA VOLONTARIA E IL TIROCINIO PRESSO L AZIENDA ASL CN1

REGOLAMENTO AZIENDALE PER LA FREQUENZA VOLONTARIA E IL TIROCINIO PRESSO L AZIENDA ASL CN1 Risorse Umane REGOLAMENTO AZIENDALE PER LA FREQUENZA VOLONTARIA E IL TIROCINIO PRESSO L AZIENDA ASL CN1 Pag. 1 di 11 Indice OGGETTO... 3 Finalità:... 3 1 FREQUENZA VOLONTARIA... 3 1.1 Definizione... 3

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

1. Il presente regolamento ha lo scopo di recepire i principi previsti per le pubbliche amministrazioni in materia di limiti ad alcune tipologie di spesa di cui al comma 2, in esecuzione della deliberazione

Dettagli

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione

Dettagli

COMUNE DI LARI Provincia di Pisa REGOLAMENTO DEL TRATTAMENTO ECONOMICO RELATIVO ALLE MISSIONI DEGLI AMMINISTRATORI E SPESE DI RAPPRESENTANZA

COMUNE DI LARI Provincia di Pisa REGOLAMENTO DEL TRATTAMENTO ECONOMICO RELATIVO ALLE MISSIONI DEGLI AMMINISTRATORI E SPESE DI RAPPRESENTANZA COMUNE DI LARI Provincia di Pisa REGOLAMENTO DEL TRATTAMENTO ECONOMICO RELATIVO ALLE MISSIONI DEGLI AMMINISTRATORI E SPESE DI RAPPRESENTANZA Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 83 del 29.11.2006

Dettagli

IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Come indicato nel Piano Annuale della Performance (P.A.P.), predisposto a partire dall anno 2015, l Azienda annualmente esplicita gli obiettivi,

Dettagli

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA Emanato con D.R. n. 686 del 29 novembre 2010 Entrato in vigore il 1 dicembre

Dettagli

Sviluppo Investimenti Territorio s.r.l.

Sviluppo Investimenti Territorio s.r.l. 161/13 Sviluppo Investimenti Territorio s.r.l. Regolamento per l affidamento di incarichi professionali a soggetti esterni Sommario Articolo 1 Oggetto del Regolamento... 2 Articolo 2 Presupposti e limiti...

Dettagli

Determina Personale Organizzazione/0000194 del 12/12/2014

Determina Personale Organizzazione/0000194 del 12/12/2014 Comune di Novara Determina Personale Organizzazione/0000194 del 12/12/2014 Area / Servizio Area Organizzativa (05.UdO) Proposta Istruttoria Unità Area Organizzativa (05.UdO) Proponente Monzani/Battaini

Dettagli

Università degli Studi di Palermo Servizio di Prevenzione e Protezione di Ateneo

Università degli Studi di Palermo Servizio di Prevenzione e Protezione di Ateneo NG Università degli Studi di Palermo REGOLAMENTO Per l individuazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) e la definizione delle loro attribuzioni (approvato nella seduta di contrattazione

Dettagli

PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI. Regolamento. Regolamento del Comitato Controllo e Rischi

PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI. Regolamento. Regolamento del Comitato Controllo e Rischi PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI Regolamento Regolamento del Comitato Controllo e Rischi Data approvazione: 16/01/2007 Ultima modifica: 08/11/2012 Regolamento del Comitato Controllo e Rischi

Dettagli

Partecipare all organizzazione di convegni ed eventi

Partecipare all organizzazione di convegni ed eventi Area di Riferimento 1 Gestione POF Riscrittura del POF alla luce delle innovazioni normative e dei bisogni formativi attuali, sia interni che del territorio Monitoraggio in itinere dell attuazione del

Dettagli

LINEE GUIDA DOCENTI EVENTI FORMATIVI. REDAZIONE ed APPROVAZIONE STATO DELLE REVISIONI

LINEE GUIDA DOCENTI EVENTI FORMATIVI. REDAZIONE ed APPROVAZIONE STATO DELLE REVISIONI REDAZIONE ed APPROVAZIONE REDAZIONE APPROVAZIONE DIR CAF DIR STATO DELLE REVISIONI REV. N. PARAGRAFI REVISIONATI DESCRIZIONE REVISIONE DATA 0 - Prima Stesura 25.02.2010 1 Tutti Revisione tutti i paragrafi

Dettagli

Linee guida per le Scuole 2.0

Linee guida per le Scuole 2.0 Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione

Dettagli

Padova, 13 gennaio 2011. Il cruccio del Provider: ci sono o ci faccio? Marisa Sartori e Mauro Zaniboni

Padova, 13 gennaio 2011. Il cruccio del Provider: ci sono o ci faccio? Marisa Sartori e Mauro Zaniboni Il cruccio del Provider: ci sono o ci faccio? Fase sperimentale ECM 2002 Fase a regime ECM Accordo Stato-Regioni Novembre 2009 LA NOVITA PIU RILEVANTE: Non si accreditano più gli EVENTI MA si accreditano

Dettagli

Riferimenti normativi

Riferimenti normativi CRITERI E MODALITÀ PER IL RIMBORSO DELLE SPESE DIRETTAMENTE SOSTENUTE DALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI REGOLAMENTATI DA CONVENZIONE I Progetti possono essere integrativi

Dettagli

DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO

DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO n. 431 del 22.07.2015 Struttura proponente: U.O.C. Gestione delle risorse umane. Oggetto: - Costituzione (*) del Fondo per il trattamento accessorio legato alle

Dettagli

Regolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale

Regolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA degli iscritti negli Albi tenuti dagli Ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili

Dettagli

Regolamento dei Corsi di Master Universitario di I e di II livello. Articolo 1. Finalità

Regolamento dei Corsi di Master Universitario di I e di II livello. Articolo 1. Finalità Articolo 1. Finalità 1. Il presente regolamento disciplina l istituzione, l attivazione e il funzionamento dei corsi di perfezionamento scientifico e di alta formazione permanente e ricorrente successivi

Dettagli

Regolamento per la gestione delle prestazioni in conto terzi e delle attività assimilate

Regolamento per la gestione delle prestazioni in conto terzi e delle attività assimilate Regolamento per la gestione delle prestazioni in conto terzi e delle attività assimilate (emanato con Decreto del Rettore n. 966 del 23/12/2013) Art. 1 - Norma generale 1. Il presente Regolamento disciplina

Dettagli

UNIONE DEI COMUNI VALDARNO E VALDISIEVE REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ASSOCIATO VAS

UNIONE DEI COMUNI VALDARNO E VALDISIEVE REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ASSOCIATO VAS UNIONE DEI COMUNI VALDARNO E VALDISIEVE REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ASSOCIATO VAS Art. 1 Oggetto del Regolamento Il presente regolamento disciplina lo svolgimento delle funzioni relative allo svolgimento

Dettagli

REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DI ORE DI DIDATTICA AGGIUNTIVA

REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DI ORE DI DIDATTICA AGGIUNTIVA REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DI ORE DI DIDATTICA AGGIUNTIVA Il Consiglio di Amministrazione Vista la legge n. 508 del 21.12.1999; Visto il CCNL comparto AFAM del 16.02.2005, in particolare l art. 23 concernente

Dettagli

AO ORDINE MAURIZIANO DI TORINO. Servizio Sanitario Nazionale Regione Piemonte. Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino

AO ORDINE MAURIZIANO DI TORINO. Servizio Sanitario Nazionale Regione Piemonte. Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino Servizio Sanitario Nazionale Regione Piemonte Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino CONFERIMENTO DELLA POSIZIONE DI COORDINATORE SANITARIO E DI ASSISTENTE SOCIALE CRITERI GENERALI (art. 10 c.8

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994

Dettagli

PROMOZIONE DELL OFFERTA FORMATIVA RIVOLTA AI TUTOR AZIENDALI DEGLI APPRENDISTI IN APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE

PROMOZIONE DELL OFFERTA FORMATIVA RIVOLTA AI TUTOR AZIENDALI DEGLI APPRENDISTI IN APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE ALLEGATO 2 PROMOZIONE DELL OFFERTA FORMATIVA RIVOLTA AI TUTOR AZIENDALI DEGLI APPRENDISTI IN APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE I. QUADRO DI RIFERIMENTO Il presente avviso è finalizzato alla promozione

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI Art. 1: Ambito di applicazione. CAPO 1 Oggetto e soggetti Il presente Regolamento definisce

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE DI RICERCA, SELEZIONE E INSERIMENTO DI PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE DI RICERCA, SELEZIONE E INSERIMENTO DI PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE DI RICERCA, SELEZIONE E INSERIMENTO DI PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI PROFESSIONALI Approvato con Delibera dell Amministratore Unico n 164 del

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE DI RICERCA, SELEZIONE E INSERIMENTO DI PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI PROFESSIONALI

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE DI RICERCA, SELEZIONE E INSERIMENTO DI PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI PROFESSIONALI REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE DI RICERCA, SELEZIONE E INSERIMENTO DI PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI PROFESSIONALI SOMMARIO INTRODUZIONE. 1. PRINCIPI GENERALI 2. REGOLE GENERALI

Dettagli

REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI

REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI 1 Art. 1 oggetto 1.1 - Il presente Regolamento disciplina l assegnazione, agli Istituti secondari di secondo grado

Dettagli

INDICAZIONI GENERALI PER LE MISSIONI DIPARTIMENTO SEMeQ

INDICAZIONI GENERALI PER LE MISSIONI DIPARTIMENTO SEMeQ INDICAZIONI GENERALI PER LE MISSIONI DIPARTIMENTO SEMeQ Per missione si intende la prestazione di attività lavorativa in località distante almeno 10 km dalla sede di servizio, sia in territorio nazionale

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ESTERNI DI STUDIO, RICERCA, CONSULENZA E COLLABORAZIONE

REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ESTERNI DI STUDIO, RICERCA, CONSULENZA E COLLABORAZIONE REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ESTERNI DI STUDIO, RICERCA, CONSULENZA E COLLABORAZIONE APPROVATO CON DELIBERA DI G.C. N. 222 DEL 29/11/2011 Articolo 1 Finalità ed ambito applicativo 1. Il presente

Dettagli

DETERMINAZIONE NR. 441 DEL 21/07/2008 OGGETTO: AFFIDAMENTO INCARICO PROFESSIONALE IN MATERIA PENSIONISTICA. IMPEGNO DI SPESA.

DETERMINAZIONE NR. 441 DEL 21/07/2008 OGGETTO: AFFIDAMENTO INCARICO PROFESSIONALE IN MATERIA PENSIONISTICA. IMPEGNO DI SPESA. DETERMINAZIONE NR. 441 DEL 21/07/2008 OGGETTO: AFFIDAMENTO INCARICO PROFESSIONALE IN MATERIA PENSIONISTICA. IMPEGNO DI SPESA. IL DIRETTORE Visto e richiamato il Regolamento sull Ordinamento degli Uffici

Dettagli

REGOLAMENTO E ISTRUZIONI OPERATIVE VISITE GUIDATE, VIAGGI DI ISTRUZIONE E USCITE DIDATTICHE

REGOLAMENTO E ISTRUZIONI OPERATIVE VISITE GUIDATE, VIAGGI DI ISTRUZIONE E USCITE DIDATTICHE REGOLAMENTO E ISTRUZIONI OPERATIVE VISITE GUIDATE, VIAGGI DI ISTRUZIONE E USCITE DIDATTICHE 1. Scopo Lo scopo della presente istruzione operativa è definire le modalità e i tempi di organizzazione delle

Dettagli

SEMINARIO. Come cambia la formazione in materia di Sicurezza sul lavoro dopo i recenti accordi Stato-Regioni

SEMINARIO. Come cambia la formazione in materia di Sicurezza sul lavoro dopo i recenti accordi Stato-Regioni SEMINARIO Come cambia la formazione in materia di Sicurezza sul lavoro dopo i recenti accordi Stato-Regioni La formazione in materia di sicurezza obbligatoria e normata, i requisiti dei documenti e degli

Dettagli

Gestione della formazione del personale

Gestione della formazione del personale Gestione della formazione del personale INDICE 1. GENERALITA 2. RESPONSABILITA' 3. PROCEDURA o 3.1 Personale Docente 3.1.1 Corsi interni all Istituto 3.1.2 Corsi esterni o 3.2 Personale non docente o 3.3

Dettagli

Sede Indirizzo Via XX Settembre 98/E 00187 ROMA. Telefono 06 47825272. Fax 06 23328733. E-mail intesaecm@siared.it

Sede Indirizzo Via XX Settembre 98/E 00187 ROMA. Telefono 06 47825272. Fax 06 23328733. E-mail intesaecm@siared.it CARTA DEI SERVIZI Sede Indirizzo Via XX Settembre 98/E 00187 ROMA Telefono 06 47825272 Fax 06 23328733 E-mail intesaecm@siared.it Sito Internet www.aaroiemac.it www.siared.it Orario di assistenza Lunedi

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE, L AGGIORNAMENTO ED I CREDITI FORMATIVI DEL PERSONALE TECNICO-AMMINISTRATIVO

REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE, L AGGIORNAMENTO ED I CREDITI FORMATIVI DEL PERSONALE TECNICO-AMMINISTRATIVO REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE, L AGGIORNAMENTO ED I CREDITI FORMATIVI DEL PERSONALE TECNICO-AMMINISTRATIVO Premessa L Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia considera la formazione e l aggiornamento

Dettagli

CONSERVATORIO DI MUSICA «NICCOLÒ PICCINNI» Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

CONSERVATORIO DI MUSICA «NICCOLÒ PICCINNI» Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca REGOLAMENTO RECANTE MODALITA E CRITERI PER L ATTRIBUZIONE DI ORE DI DIDATTICA AGGIUNTIVA AL PERSONALE DOCENTE VISTA Il Consiglio di Amministrazione la Legge 21.12.1999, n.508; il DPR 28.02.2003, n.132;

Dettagli

AREA DIRIGENZA MEDICA

AREA DIRIGENZA MEDICA AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA DI FERRARA Servizio Sanitario Nazionale Regione Emilia-Romagna AREA DIRIGENZA MEDICA ACCORDO AZIENDALE Determinazione Fondo di Posizione Graduazione Economica delle Posizioni

Dettagli

SEZIONE I PROGETTI DI RICERCA E COLLABORAZIONI FONDI PER LA RICERCA E MODALITÀ DI ACCESSO

SEZIONE I PROGETTI DI RICERCA E COLLABORAZIONI FONDI PER LA RICERCA E MODALITÀ DI ACCESSO REGOLAMENTO SULLE MODALITA' DI ASSEGNAZIONE E UTILIZZO DEI FONDI PER LA RICERCA (Emanato con D.D. n. 45 del 23.01.2002, modificato con i D.D. n. 618 del 2003, n. 103 del 2005, n. 99 e n. 552 del 2006,

Dettagli

REGOLAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE, CHIRURGICHE E TECNOLOGIE AVANZATE G.F. INGRASSIA. (art. 15, comma 12, dello Statuto di Ateneo)

REGOLAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE, CHIRURGICHE E TECNOLOGIE AVANZATE G.F. INGRASSIA. (art. 15, comma 12, dello Statuto di Ateneo) REGOLAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE, CHIRURGICHE E TECNOLOGIE AVANZATE G.F. INGRASSIA (art. 15, comma 12, dello Statuto di Ateneo) Art. 1 Oggetto, denominazione e sede Il presente regolamento

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI RIMBORSI DELLE SPESE SOSTENUTE DAL PERSONALE DIPENDENTE INVIATO IN MISSIONE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI RIMBORSI DELLE SPESE SOSTENUTE DAL PERSONALE DIPENDENTE INVIATO IN MISSIONE I REGOLAMENTI PROVINCIALI: N. 59 PROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI RIMBORSI DELLE SPESE SOSTENUTE DAL PERSONALE DIPENDENTE INVIATO IN MISSIONE Approvato con D.G.P. in data 19.4.2012

Dettagli

I REGOLAMENTI PROVINCIALI: N. 60

I REGOLAMENTI PROVINCIALI: N. 60 I REGOLAMENTI PROVINCIALI: N. 60 3529,1&,$',3$'29$ 1250( 3(5/2692/*,0(172 ',,1&$5,&+, (;75$,67,78=,21$/, '$3$57('(,',3(1'(17, '(//$3529,1&,$ $SSURYDWRFRQ'*3LQGDWDQUHJHPRGLILFDWRFRQ'*3GHO QUHJ , 1 ', &

Dettagli

PROCEDURA PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI DI PRESTAZIONE D OPERA AUTONOMA COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA

PROCEDURA PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI DI PRESTAZIONE D OPERA AUTONOMA COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA PROCEDURA PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI DI PRESTAZIONE D OPERA AUTONOMA COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA I Dipartimenti e i Centri, per rispondere ad esigenze di carattere esclusivamente temporaneo

Dettagli

DISPOSIZIONI SULL UTILIZZAZIONE DI SPAZI UNIVERSITARI

DISPOSIZIONI SULL UTILIZZAZIONE DI SPAZI UNIVERSITARI Testo modificato con delibera del Consiglio di Amministrazione n. 6/2003/10.5 in data 10/10/2003 e modificato successivamente con delibere n. 7/2004/8.1 in data 08/10/2004 e n. 9/2007/5.4 in data 21/12/2007.

Dettagli

Università degli Studi di Palermo

Università degli Studi di Palermo Titolo I Classe 3 Fascicolo N. 50374 del 23/07/2010 Decreto n 2572/2010 UOR AREA 2 CC RPA P. VALENTI Palermo, 23 luglio 2010 IL RETTORE VISTA la legge 9 Maggio 1989 n. 168 ed in particolare l articolo

Dettagli

Presentazione Formazione Professionale

Presentazione Formazione Professionale Presentazione Formazione Professionale Adecco Training Adecco Training è la società del gruppo Adecco che si occupa di pianificare, organizzare e realizzare progetti formativi che possono coinvolgere lavoratori

Dettagli

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE 12.1 Individuazione delle Strutture Semplici e Complesse Nell individuare le strutture complesse di cui all allegato n. 2

Dettagli

ACCREDITAMENTO PROVIDER FAD

ACCREDITAMENTO PROVIDER FAD ACCREDITAMENTO PROVIDER FAD Domande Risposte I provider che hanno già presentato richiesta di accreditamento degli eventi formativi residenziali devono necessariamente presentare domanda di accreditamento

Dettagli

INVITO CLIENTI A EVENTI TECNICO SCIENTIFICI ORGANIZZATI DA STRUTTURE ESTERNE E SPONSORIZZATO DALLE AZIENDE

INVITO CLIENTI A EVENTI TECNICO SCIENTIFICI ORGANIZZATI DA STRUTTURE ESTERNE E SPONSORIZZATO DALLE AZIENDE E SPONSORIZZATO DALLE AZIENDE Pag. 1/5 1.1 SCOPO Scopo della presente procedura è regolamentare le attività svolte per invitare i Clienti (Pubblici o Privati) alla partecipazione ad Eventi tenuti sponsorizzati

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA D.R. 7675 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA IL RETTORE - Vista la Legge del 19 novembre 1990, n.341 e in particolare gli articoli 6 e 7, concernenti la riforma degli ordinamenti didattici universitari;

Dettagli

Ai Signori: Area. Direttori LORO SEDI

Ai Signori: Area. Direttori LORO SEDI ORDINE DI SERVIZIO N 12 DEL 12 DIC 2008 Ai Signori: Segretario Generale/Direttore Generale Vice Segretario Generale Vice Direttori Generali Responsabili di Area Direttori Capo di Gabinetto del Sindaco

Dettagli

REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEL MEZZO PROPRIO IN OCCASIONE DI TRASFERTE PER MISSIONE DI SERVIZIO (approvato con delibera G.C. N. 10 del 9/2/2012).

REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEL MEZZO PROPRIO IN OCCASIONE DI TRASFERTE PER MISSIONE DI SERVIZIO (approvato con delibera G.C. N. 10 del 9/2/2012). REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEL MEZZO PROPRIO IN OCCASIONE DI TRASFERTE PER MISSIONE DI SERVIZIO (approvato con delibera G.C. N. 10 del 9/2/2012). Art. 1 Autorizzazione Il dipendente che intenda avvalersi

Dettagli

Vigilanza bancaria e finanziaria

Vigilanza bancaria e finanziaria Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO, CORSI DI PERFEZIONAMENTO E CORSI DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PERMANENTE Art. 1 Definizione 1. L Università promuove, ai sensi della normativa

Dettagli

REGOLAMENTO SULL AFFIDAMENTO DI INCARICHI PROFESSIONALI ESTERNI

REGOLAMENTO SULL AFFIDAMENTO DI INCARICHI PROFESSIONALI ESTERNI REGOLAMENTO SULL AFFIDAMENTO DI INCARICHI PROFESSIONALI ESTERNI deliberato dal CdA nella seduta del giorno 7 aprile 2011 (estratto CIRA-CIP-11-1141) REGOLAMENTO SULL AFFIDAMENTO DI INCARICHI PROFESSIONALI

Dettagli

ISTITUTI OSPITALIERI DI CREMONA Azienda Ospedaliera REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE

ISTITUTI OSPITALIERI DI CREMONA Azienda Ospedaliera REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE Tipologie di formazione 1- Formazione obbligatoria in sede e fuori sede L azienda ha ridisegnato, come già enunciato nella premessa al Piano Formativo Aziendale, il processo

Dettagli

REGOLAMENTO ECONOMALE PER L ACQUISTO DI BENI E SERVIZI

REGOLAMENTO ECONOMALE PER L ACQUISTO DI BENI E SERVIZI REGOLAMENTO ECONOMALE PER L ACQUISTO DI BENI E SERVIZI Principi generali Il Centro Servizi VOL.TO al fine di improntare la propria gestione a principi di trasparenza ed economicità, procede all acquisto

Dettagli

Piano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente

Piano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "ANTONIO GRAMSCI" Albano/Pavona ANNO SCOLASTICO 2014/15 Piano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente PREMESSA La formazione e l aggiornamento

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL RIMBORSO DELLE SPESE DI VIAGGIO E DI SOGGIORNO SOSTENUTE DAGLI AMMINISTRATORI DELLA PROVINCIA DI RAVENNA

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL RIMBORSO DELLE SPESE DI VIAGGIO E DI SOGGIORNO SOSTENUTE DAGLI AMMINISTRATORI DELLA PROVINCIA DI RAVENNA REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL RIMBORSO DELLE SPESE DI VIAGGIO E DI SOGGIORNO SOSTENUTE DAGLI AMMINISTRATORI DELLA PROVINCIA DI RAVENNA INDICE ART. 1 oggetto del regolamento ART. 2 definizione di missione

Dettagli

FORMULARIO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI FORMATIVI PER LA PARTECIPAZIONE AL GRAN PRIX DELLA FORMAZIONE EDIZIONE N 5 ANNO 2015

FORMULARIO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI FORMATIVI PER LA PARTECIPAZIONE AL GRAN PRIX DELLA FORMAZIONE EDIZIONE N 5 ANNO 2015 FORMULARIO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI FORMATIVI PER LA PARTECIPAZIONE AL GRAN PRIX DELLA FORMAZIONE EDIZIONE N 5 ANNO 2015 TITOLO DEL PROGETTO: ENTE/IMPRESA PROPONENTE 1 Alla GIURIA DEL GRAN PRIX

Dettagli

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 126 del 22.11.1999 www.comune.genova.it Regolamento sugli interventi di volontariato ART. 1 Finalità In

Dettagli