Le Politiche Regionali in tema di BONIFICHE AMBIENTALI

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1 Le Politiche Regionali in tema di BONIFICHE AMBIENTALI 13 dicembre 2011 Direzione Ambiente Relatore: Ing. Giorgio Schellino

2 La situazione dei siti contaminati in Piemonte 700 siti contaminati con procedimento di bonifica in corso 5 siti inquinati di interesse nazionale oltre 120 interventi di bonifica realizzati in danno

3 Legge Regionale 42/2000 La L.R. 42/2000 definisce le competenze della Regione in ordine alla bonifica dei siti contaminati: Anagrafe regionale dei siti contaminati e Piano di bonifica delle aree contaminate Programmazione interventi di bonifica in danno Bonifica dei siti di interesse nazionale Definizione di linee guida Inquinamento diffuso Gestione garanzie finanziarie Bonifica dell amianto ai sensi L.R. 30/2008 Mappatura amianto D.M. 101/2003

4 Programmi di Bonifica e Risanamento I Programmi in atto per la bonifica ed il risanamento del territorio piemontese: Art. 16 della L.R. 42/2000 Accordi di Programma Quadro bonifica siti regionali Programma nazionale di bonifica dei siti di interesse nazionale L.R. 30/2008 D.M. 101/2003 bonifica dell amianto

5 Anagrafe dei Siti Contaminati Dati contenuti georeferenziazione caratterizzazione, il livello degli inquinanti presenti e le matrici contaminate soggetti cui compete l'intervento di bonifica Enti di cui ci si intende avvalere per l'esecuzione d'ufficio in caso d'inadempienza dei soggetti obbligati; stima degli oneri finanziari circa 1200 siti inseriti in anagrafe 0 procedimenti in atto conclusi interventi non necessari oltre 700 siti con interventi di bonifica in corso interventi non necessari a seguito analisi di rischio 5

6 Programmazione interventi di bonifica in danno L.R. 42/2000 Accordi Programma Quadro Finanziamenti assegnati a Comuni e Province, che effettuano gli interventi in danno dei soggetti inadempienti dal 2000: 120 interventi 140 milioni di 6

7 Bonifica dei Siti di Interesse Nazionale (S.I.N.) Pieve Vergonte Balangero Torino Basse di Stura Casale Monferrato Serravalle Scrivia ACNA - Valle Bormida

8 S.I.N. di Casale Monferrato L area del sito di interesse nazionale comprende il territorio di 48 Comuni (D.M. 20/01/2000) L intervento consiste nella decontaminazione da amianto attraverso la bonifica di utilizzi impropri degli sfridi di produzione dei manufatti di cemento - amianto (polverino) e delle coperture in eternit Soggetto attuatore: Comune di Casale Monferrato 8

9 S.I.N. di Casale Monferrato 1996: viene stimato un fabbisogno di circa 41 milioni di euro per la bonifica del territorio Copertura finanziaria per oltre 37 milioni di euro con i fondi del Piano d Area critica e del Programma Nazionale delle Bonifiche Ulteriori 9 milioni di euro recentemente individuati dalla Regione in accordo con il Ministero dell Ambiente Allo stato attuale, sulla base dei dati rilevati durante l opera di bonifica, si può ipotizzare che il fabbisogno per il risanamento del territorio del casalese ammonti ad oltre 60 milioni di euro

10 S.I.N. di Casale Monferrato Titolo intervento Costo (euro) Bonifica stabilimento Eternit ,75 discarica monouso per amianto ,39 Concorso alla gestione discarica e raccolta RCA ,80 Censimento coperture (ARPA/ASL) ,07 Bonifica utilizzi impropri materiali contenenti amianto ,12 Rimozione manti di copertura in cemento-amianto edifici pubblici ,29 Bonifica sponda destra fiume Po ,59 monitoraggio aria ,35 Monitoraggio salute popolazione ,45 Impianto inertizzazione amianto ,79 Centro di Informazione Amianto ,38 Contributi rimozione coperture e manufatti ,40 monitoraggio e gestione interventi PNB ,00 TOTALE ,39

11 S.I.N. di Casale Monferrato Bonifica del polverino Il progetto prevede per le bonifiche del polverino l intervento diretto dell amministrazione pubblica e l integrale copertura finanziaria in ragione di motivazioni di carattere igienico-sanitario Dal Registro Censimento del 2004 risultano 60 siti (50% cortili, 50% sottotetti), oggi saliti a 120 Bonifica delle coperture in cemento-amianto il progetto prevede che l intervento venga eseguito a cura e spese dei singoli proprietari dei fabbricati; si provvede all erogazione di un contributo forfetario di 30,00 euro al metro quadrato, nel limite massimo del 50% delle spese sostenute Quantitativo di coperture con amianto: di m 2 11

12 Il sito di interesse sorge sull area dello stabilimento chimico dell ex Enichem, costruito intorno al 1915, sulla cui area durante la seconda guerra mondiale fu attivato un centro chimico di produzioni belliche e ove sino al 1996 è stato prodotto DDT. S.I.N. di Pieve Vergonte Il sito comprende un area impianti, un area esterna ove sono stati nel tempo depositati gli scarti di produzione ed è attraversato dal torrente Marmazza. La perimetrazione del sito riguarda anche il fiume Toce e il lago Maggiore contaminati da DDT

13 S.I.N. Serravalle Scrivia L inquinamento del sito Ex Ecolibarna è dovuto allo smaltimento incontrollato di rifiuti allo stato liquido e solido a seguito del quale si è generata una contaminazione del terreno e delle acque sotterranee in tutta la zona attorno lo stabilimento produttivo. E in vigore lo stato di emergenza ed il Prefetto di Alessandria è nominato Commissario delegato per l emergenza. 4 milioni di euro recentemente individuati dalla Regione in accordo con il Ministero dell Ambiente 13

14 S.I.N. di Basse di Stura L area è stata oggetto di smaltimento di rifiuti industriali fin dal secondo dopoguerra. Le principali tipologie di rifiuti sono riconducibili alle attività siderurgiche, come sali da rifusione dell alluminio e scorie di fonderia. L estensione dell area, la sua rilevanza ambientale, la prossimità a centri abitati ad elevata densità di popolazione, la pericolosità degli inquinanti, la vulnerabilità della falda e dei corpi idrici superficiali hanno portato a individuare l area quale di interesse nazionale.

15 S.I.N. di Balangero e Corio Nella miniera S. Vittore di Balangero è stato estratto amianto a partire dagli anni 20 sino al 1990, anno del fallimento della società Amiantifera di Balangero S.p.A. Tale produzione ha comportato la messa a dimora nei siti limitrofi al bacino di coltivazione di circa 40 milioni di m 3 di materiali contenenti amianto. La superficie dell area perimetrata è pari a circa 310 ettari. Gli interventi attuati ed in corso riguardano le discariche insistente sul versante Corio e sul lato Balangero, nonchè l area degli impianti di lavorazione del materiale. Ulteriori 3 milioni di euro recentemente individuati dalla Regione in accordo con il Ministero dell Ambiente

16 Inquinamento diffuso e fondo naturale Il D.Lgs. n. 152/2006 art. 240, c. 1 lett. r) definisce l inquinamento diffuso come: la contaminazione o le alterazioni chimiche, fisiche o biologiche delle matrici ambientali determinate da fonti diffuse e non imputabili ad una singola origine Tipologie di Inquinamento contaminazioni derivate da attività di tipo agricolo impieghi in agricoltura di : acque reflue, fanghi di depurazione, compost o altro materiale derivante dal ciclo dei rifiuti; fattori antropici diversi dall uso agricolo: principalmente quegli elementi e quei prodotti che, senza essere legati in maniera puntuale ad insediamenti produttivi, derivano dall urbanizzazione e dalla normale attività umana. Esempi semplici sono i livelli di piombo e dei diversi tipi di idrocarburi rilevabili a causa del traffico sulle grandi arterie.

17 Analisi ambientale sulla contaminazione diffusa - suolo e acque sotterranee - per la definizione di valori di fondo per diverse categorie di inquinanti Suoli Obiettivi: Inquinamento diffuso e fondo naturale rete di monitoraggio a maglia fissa 18km x 18km, 9km x 9km, 3km x 3km monitoraggio per siti di riferimento caratterizzare i suoli piemontesi identificando la presenza di contaminazioni antropiche diffuse per diossine, PCB, IPA, con indicazione dei livelli di contaminazione stima dei fondi pedogenetici naturali, a grande denominatore di scala, relativamente ad una serie di elementi (Ni, Cr, Co, As, Hg, Be, ecc.)

18 Definizione di linee guida ai sensi dell art. 196 del D.Lgs. 152/2006 L articolo 196, comma 1, lettera h) del d.lgs.152/2006 prevede che le Regioni possano definire delle linee guida e dei criteri per la predisposizione e l approvazione dei progetti di bonifica e di messa in sicurezza Contributo di Province ed Arpa Piemonte Necessità di uniformità nella predisposizione dei progetti e nella loro approvazione Indicazioni e precisazioni in ordine a: Contenuti ed elaborati del piano di caratterizzazione, progetti di bonifica e messa in sicurezza permanente e operativa Controlli e monitoraggi Garanzie finanziarie per la corretta esecuzione degli interventi 18

19 Amianto

20 Programmi in atto per la bonifica dell amianto art. 4 L.R. 30/2008 Rimozione dei fattori di rischio indotti dall'amianto mediante la bonifica dei siti Siti di interesse nazionale ai sensi della L. 426/1998 e del D.M. 468/2001 Casale Monferrato Balangero Mappatura amianto ai sensi D.M. 101/2003

21 Distribuzione della presenza di coperture in cemento-amianto Oltre 5 milioni di m 2 comunicati dai Comuni

22 Programma di bonifica ai sensi della L.R. 30/2008 Beneficiari del contributo : Comuni e Province proprietarie di edifici scolastici con presenza di materiali contenenti amianto Nel 2010 assegnate risorse per 2,2 milioni di euro per la bonifica di oltre 80 edifici scolastici In corso istruttoria per nuove assegnazioni di risorse finanziarie

23 Mappatura della presenza naturale di amianto Fase 1 : delimitazione e individuazione aree con presenza amianto ARPA, con contributi del Centro G. Scansetti Fase 2 : realizzazione interventi di bonifica in base criteri art. 1, c. 2, D.M. 101/2003 assegnazione risorse a Comuni e Province ,00 23

24 GRAZIE PER L ATTENZIONE Direzione Ambiente

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