REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Corte dei conti Sezioni riunite per la Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol

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1 Decisione N. 3 /PARI/2014 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Corte dei conti Sezioni riunite per la Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol Presiedute dal Presidente f.f. Paolo VALLETTA e composte dai Magistrati: Raffaele DAINELLI Josef Hermann RÖSSLER Alessandro PALLAORO Gianfranco POSTAL Dario PROVVIDERA Massimo AGLIOCCHI Presidente di Sezione Consigliere Consigliere Consigliere Primo Referendario Referendario ha pronunciato la seguente DECISIONE nel giudizio di parificazione sul Rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento per l esercizio finanziario 2013: Visti gli articoli 100, secondo comma, e 103, secondo comma, della Costituzione; Visto il testo unico delle leggi costituzionali concernenti lo Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige/Südtirol, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670 e relative norme di attuazione; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 15 luglio 1988, n. 305, e successive modifiche ed integrazioni, recante norme di attuazione dello Statuto speciale per la Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol per l istituzione delle Sezioni di controllo della Corte dei conti di Trento e di Bolzano e per il personale ad esse addetto; Visto il testo unico delle leggi sull ordinamento della Corte dei conti, approvato con regio decreto 12 luglio 1934, n e successive modifiche ed integrazioni; Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20, recante disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti e successive modifiche ed integrazioni; Vista la legge 24 dicembre 2012, n. 228 recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato legge di stabilità 2013; Visto il regolamento per l organizzazione delle funzioni di controllo della Corte dei conti (deliberazione n. 14/DEL/2000 e successive modifiche ed integrazioni); 1

2 Vista la legge provinciale 14 settembre 1979, n. 7 recante norme in materia di bilancio e di contabilità generale della Provincia autonoma di Trento; Vista la legge provinciale 27 dicembre 2012, n. 25 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2013 e pluriennale della Provincia autonoma di Trento - legge finanziaria provinciale 2013); Vista la legge provinciale 27 dicembre 2012, n. 26 (Bilancio di previsione della Provincia autonoma di Trento per l esercizio finanziario 2013 e bilancio pluriennale ); Vista la legge provinciale 17 settembre 2013, n. 18 (Approvazione del rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento per l esercizio finanziario 2012); Vista la deliberazione n. 7/2013 di data 14 giugno 2013 delle Sezioni riunite -in sede di controllo- della Corte dei conti, con la quale sono stati forniti indirizzi in ordine alla procedura per il giudizio di parificazione dei rendiconti generali delle regioni; Vista la deliberazione n. 14/2014 del 14 maggio 2014 della Sezione delle Autonomie della Corte dei conti, con la quale sono stati richiamati i contenuti del giudizio di parificazione, sotto il duplice profilo del raffronto del Rendiconto con la documentazione di bilancio e con le scritture contabili dell ente e della contestualizzazione dell attività di parifica con la relazione sul Rendiconto (artt , r.d. 12 luglio 1934, n. 1214), anche con riferimento alle innovazioni introdotte dal decreto legge n. 174/2012, come convertito dalla legge n. 213/2012; Vista la deliberazione della Giunta provinciale n. 852 del 30 maggio 2014, con la quale è stato approvato il Rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento per l esercizio finanziario 2013; Vista l ordinanza n. 3/2014 del 13 giugno 2014, del Presidente delle Sezioni Riunite della Corte dei conti per la Regione Trentino Alto Adige/Südtirol, che fissa l adunanza per il giudizio di parificazione del Rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento per il giorno 30 giugno 2014; Visto il decreto n. 3 del 13 giugno 2014 del Presidente delle Sezioni Riunite della Corte dei conti per la Regione Trentino Alto Adige/Südtirol, che nomina relatori per il giudizio di parificazione del Rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento il Primo Referendario Dario Provvidera ed il Referendario Massimo Agliocchi; Vista la nota n. 570 dell 11 giugno 2014 della Sezione di controllo di Trento con la quale sono stati trasmessi alla Provincia gli esiti dell attività istruttoria sul Rendiconto generale per l esercizio finanziario 2013, per le eventuali precisazioni e controdeduzioni, invitando altresì l Amministrazione ad apposita riunione che si è svolta il giorno 17 giugno 2014; Esaminate le deduzioni dell Amministrazione provinciale trasmesse con nota prot. PAT/RFD di data 16 giugno 2014; Vista la nota prot. PAT/D317/ di data 24 giugno 2014; Vista la deliberazione n. 14/FRG/2014 del 24 giugno 2014, con la quale la Sezione di controllo per la Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol, sede di Trento, ha approvato gli esiti dell attività istruttoria finalizzata al giudizio di parificazione del Rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento per l esercizio finanziario 2013, quali risultano dall unita relazione, e ne ha ordinato la trasmissione alle Sezioni riunite per la Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol ed al Procuratore regionale presso la Sezione giurisdizionale per la Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol, sede di Trento; Vista la memoria depositata il 30 giugno 2014 con la quale il Procuratore regionale presso la Sezione giurisdizionale per la Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol, sede di Trento, ha chiesto che le Sezioni riunite parifichino il Rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento per l esercizio 2013, nelle componenti del conto del bilancio e del 2

3 conto del patrimonio, con esclusione del capitolo di spesa , relativo alle spese riservate di pertinenza del Presidente della Provincia autonoma di Trento; Uditi nella pubblica udienza del 30 giugno 2014 i relatori Primo Referendario Dario Provvidera e Referendario Massimo Agliocchi, nonché il Pubblico Ministero nella persona del Procuratore regionale Paolo Evangelista Ritenuto in F A T T O che le risultanze del Rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento per l esercizio finanziario 2013 sono le seguenti: CONTO DEL BILANCIO (importi in euro) TITOLO I Entrate derivanti da tributi propri della Provincia, dalla compartecipazione e dalla devoluzione di tributi erariali ,45 TITOLO II Entrate derivanti da contributi e trasferimenti di parte corrente dell'unione Europea, dello Stato, della Regione e di altri soggetti ,35 TITOLO III - Entrate extratributarie ,23 TITOLO IV - Entrate derivanti da alienazioni di beni patrimoniali, da trasferimenti in conto capitale e da riscossione di crediti ,45 TITOLO V - Entrate derivanti da mutui, prestiti ed altre operazioni creditizie 0,00 TITOLO VI - Entrate per contabilità speciali - partite di giro ,57 Totale delle entrate di competenza accertate ,05 TITOLO I Spese correnti ,49 TITOLO II Spese in conto capitale ,24 TITOLO III Spese per rimborso di prestiti ,50 TITOLO IV - Spese per contabilità speciali - partite di giro ,57 Totale delle spese di competenza impegnate ,80 Riepilogo: Totale delle entrate di competenza accertate ,05 Totale delle spese di competenza impegnate ,80 Avanzo di competenza ,25 RESIDUI RESIDUI ATTIVI: Somme rimaste da riscuotere in conto dell esercizio ,99 Somme rimaste da riscuotere in conto degli esercizi precedenti ,19 Totale dei residui attivi (al 31 dicembre 2013) ,18 RESIDUI PASSIVI: Somme rimaste da pagare in conto dell esercizio ,64 Somme rimaste da pagare in conto degli esercizi precedenti ,51 Totale dei residui passivi (al 31 dicembre 2013) ,15 AVANZO FINANZIARIO COMPLESSIVO* Giacenza di cassa - Tesoreria al 1 gennaio ,35 Riscossioni ,56 Pagamenti ,56 Giacenza di cassa - Tesoreria al 31 dicembre ,35 Residui attivi ,18 Residui passivi ,15 Avanzo finanziario complessivo ,38 3

4 *Denominato avanzo di consuntivo ex legge provinciale n. 7/1979 CONTO DEL PATRIMONIO consistenza al consistenza Attività finanziarie , ,53 Beni mobili e immobili , ,10 Attività diverse e poste rettificative , ,18 Totale attività , ,81 Passività finanziarie , ,15 Passività diverse e poste rettificative , ,63 Totale passività , ,78 Consistenza patrimoniale , ,03 Miglioramento patrimoniale netto ,48 Sussiste concordanza tra i dati dei flussi di cassa risultanti dal Rendiconto generale 2013 della Provincia e quelli omologhi presenti nella banca data del Sistema Informativo per le operazioni degli Enti Pubblici (SIOPE). Il Pubblico Ministero ha svolto proprie considerazioni con memoria scritta e ha confermato nella requisitoria orale le richieste conclusive contenute nelle predetta memoria. Considerato in D I R I T T O che sono stati rispettati i limiti d impegno e di pagamento assunti con la legge di bilancio e successivi provvedimenti di variazione; che le osservazioni in merito al modo con cui la Provincia autonoma di Trento si è conformata alle leggi, sono riportate nella relazione unita alla presente decisione, ai sensi dell art. 10, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 15 luglio 1988, n. 305; che è stato accertato che il patto di stabilità è stato concordato con il Ministero dell Economia e delle Finanze ed è stata fornita dalla Provincia la prevista certificazione del raggiungimento degli obiettivi; e che, pertanto, in data 12 marzo 2014 la Provincia autonoma di Trento ha attestato il raggiungimento del patto di stabilità; UDITE le conclusioni del Procuratore Regionale di Trento, con le quali ha chiesto la parificazione del Rendiconto generale dell esercizio 2013 della Provincia autonoma di Trento, con esclusione del capitolo di spesa n relativo alle spese riservate di pertinenza del Presidente della Provincia autonoma di Trento; P.Q.M. la Corte dei conti a Sezioni riunite per la Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol, in esito ai riscontri e alle verifiche effettuati, ed in accoglimento delle richieste del Pubblico Ministero, come precisate in udienza: - parifica, nelle sue componenti del conto del bilancio e del conto del patrimonio, il Rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento per l esercizio 2013 con esclusione del capitolo di spesa spese riservate del Presidente della Provincia (Legge provinciale n. 19/1987, art. 6) per le motivazioni di cui alla unita relazione; 4

5 - ORDINA che il Rendiconto oggetto del presente giudizio, munito del visto della Corte, sia restituito al Presidente della Provincia autonoma di Trento per la successiva presentazione al Consiglio provinciale; - DISPONE che copia della presente decisione, con l unita relazione, sia trasmessa al Presidente del Consiglio provinciale e al Presidente della Provincia autonoma di Trento, nonché al Commissario del Governo per la Provincia stessa. Così deciso in Trento, nella Camera di consiglio del 30 giugno I RELATORI f.to Dario Provvidera IL PRESIDENTE f.f. f.to Paolo Valletta f.to Massimo Agliocchi La decisione è stata depositata in Segreteria in data 1 luglio 2014 Il Dirigente f.to Francesco PERLO 5

6 REPUBBLICA ITALIANA Corte dei conti Sezioni Riunite per il Trentino Alto Adige/Südtirol Giudizio di parificazione del rendiconto generale della PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO per l esercizio finanziario 2013 (Art. 10 del D.P.R. 15 luglio 1988, n. 305) Relazione Udienza pubblica del 30 giugno 2014

7 Magistrati relatori: Primo Referendario Dario Provvidera Referendario Massimo Agliocchi Hanno collaborato all elaborazione del referto i funzionari: Marcella Tomasi Claudia Pallaoro Guido Dalsasso Claudia Pompili 2

8 Indice Indice... 3 Indice tabelle... 6 Premessa... 9 Sintesi dei dati contabili essenziali e delle osservazioni della Corte... 9 Capitolo 1 La gestione finanziaria e patrimoniale La legge finanziaria provinciale Il bilancio provinciale di cassa Il rendiconto Il patto di stabilità interno Quadro normativo Il patto di stabilità della Provincia autonoma di Trento Il coordinamento della finanza locale Le misure di contenimento e razionalizzazione delle spese Il bilancio di previsione L indebitamento Entrate e spese di competenza Analisi delle entrate Indici della gestione delle entrate Analisi delle spese Indici della gestione delle spese Interessi, spese giudiziali e di rappresentanza, altre spese Entrate e spese per servizi in conto terzi La gestione dei residui attivi e passivi Residui di competenza Residui esercizi precedenti Evoluzione dei residui passivi Indici dei residui Residui perenti esercizi precedenti Gli equilibri di bilancio Il risultato finanziario complessivo Il conto cassa Il conto del patrimonio Normativa di riferimento Beni gestiti dalla società Patrimonio del Trentino S.p.a Le risultanze del conto generale del patrimonio Le gestioni fuori bilancio...97 Capitolo 2 Organizzazione e gestione delle risorse La struttura organizzativa della Provincia e gli enti funzionali Le risorse strumentali e l informatizzazione Le risorse umane Organico Personale comandato e distaccato Lavoro straordinario Attività di formazione e aggiornamento La spesa del personale per il personale: raffronto tra la legge finanziaria provinciale, le previsioni di bilancio e le risultanze del rendiconto Enti pubblici funzionali, agenzie ed enti strumentali finanziati in via ordinaria dalla Provincia

9 2.4.1.Agenzie Inquadramento Dati contabili Verifica rispetto direttive provinciali Enti pubblici strumentali Inquadramento Dati contabili Verifica rispetto direttive provinciali Fondazioni e associazioni Società Inquadramento Dati contabili Rapporti finanziari tra Provincia e Società partecipate Verifica rispetto direttive provinciali L Azienda Provinciale per i servizi sanitari Altri enti che stipulano il patto di stabilità con la Provincia (Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Trento, Università degli studi di Trento) Capitolo 3 Attività legislativa e amministrativa Leggi e regolamenti emanati nel corso del Attività degli organi istituzionali e oneri di funzionamento Attività contrattuale Collaborazioni esterne ed incarichi di consulenza, studi e ricerca Controllo a campione incarichi Provincia Controllo a campione incarichi società partecipate Misure adottate in tema di trasparenza Capitolo 4 Valutazione risultati Quadro generale dei controlli interni Esiti dei controlli interni: di gestione; ispettivi; di regolarità contabile; di conformità agli obiettivi e alle disposizioni in materia di programmazione e di coerenza con le linee delle politica finanziaria provinciale; valutazione e controllo strategico Controllo di gestione Controlli ispettivi: Controllo di regolarità contabile Esame di conformità agli obiettivi e alle disposizioni in materia di programmazione e di coerenza con le linee della politica finanziaria provinciale Valutazione e controllo strategico Controllo del nucleo di valutazione Controlli dell Organismo di valutazione di cui all art. 20, comma 3-ter, L.P. n. 7/ Controlli nell ambito dell attuazione dei programmi comunitari Capitolo 5 Esito dei controlli a campione Capitolo : Fondo a disposizione del presidente della Provincia e degli assessori provinciali per spese di rappresentanza Capitolo Spese riservate Presidente della Provincia Capitolo : Spese per pubblicità e comunicazione istituzionale Capitolo /002 "Contributi" relativi alle "Spese per la realizzazione di interventi nel settore della solidarietà internazionale"" Capitoli "Concorso agli oneri di gestione del Centro Servizi culturali S. Chiara" e "Assegnazioni in conto capitale al Centro servizi culturali S. Chiara"

10 5.6. Capitolo "Spesa per l'assegnazione di somme in conto capitale a Trentino Sviluppo S.p.a. per l'acquisizione e/o ristrutturazione di aree, immobili ed impianti da destinare ad attività economiche, nonché per effettuare partecipazioni di capitale" Capitolo "Spesa per l'assegnazione di contributi annui a Trentino Sviluppo S.p.a. per investimenti" (contributi anni pregressi) Capitolo "Spesa per la realizzazione di opere di viabilità statale - Interventi di competenza dell'agenzia provinciale per le opere pubbliche" Capitolo 6 Osservazioni ed esigenze di riforma normativa ALLEGATO 1: Spese di rappresentanza (competenza) ALLEGATO 2: Spese di rappresentanza (residui)

11 Indice tabelle Tabella 1: budget di cassa Tabella 2: dati essenziali gestione finanziaria - parte I rendiconto 29 Tabella 3: dati essenziali gestione finanziaria - parte II rendiconto 30 Tabella 4: determinazione obiettivo patto di stabilità interno per l anno 2013 (importi in migliaia di euro) Errore. Il segnalibro non è definito. Tabella 5: risultanze finali patto di stabilità interno per l anno 2013 (importi in migliaia di euro) 35 Tabella 6: previsioni 2013 entrate per titoli 40 Tabella 7: previsioni 2013 spese per titoli 41 Tabella 8: motivazione variazioni per maggior entrate/spese (art. 27, comma 1; lp n 7/79) 42 Tabella 9: motivazione variazioni in aumento delle partite di giro (art. 27, comma 2; lp n 7/79) 43 Tabella 10: motivazione variazioni in aumento delle partite di giro (art. 27, comma 2; lp n 7/79) 44 Tabella 11: spese per oneri finanziari e quota capitale dei mutui a carico dello Stato 46 Tabella 12: Indebitamento società controllate dalla PAT al 31/12/2013 (dati in milioni di euro) 47 Tabella 13: suddivisione per titoli accertamenti finali di competenza 50 Tabella 14: suddivisione per titoli riscossioni finali di competenza 51 Tabella 15: suddivisione per macro-area accertamenti finali di competenza 51 Tabella 16: suddivisione per macro-area riscossioni finali di competenza 53 Tabella 17: indici della gestione delle entrate 54 Tabella 18: suddivisione per titoli impegni finali di competenza 55 Tabella 19: suddivisione per titoli pagamenti finali di competenza 55 Tabella 20: suddivisione per funzione- obiettivo impegni finali di competenza 56 Tabella 21: suddivisione per funzione-obiettivo pagamenti finali di competenza 58 Tabella 22: indici della gestione delle spese 60 Tabella 23: indici di relazione tra entrate e spese 61 Tabella 24: costi per interessi, spese giudiziali e di rappresentanza, per altre spese 63 Tabella 25: accertamenti e impegni per servizi in conto terzi (in migliaia di euro) 65 Tabella 26: riscossioni e pagamenti in conto competenza per servizi in conto terzi (in migliaia di euro) 66 Tabella 27: riscossioni e pagamenti (gestione cassa totale) per servizi in conto terzi (in migliaia di euro) 67 Tabella 28: dettaglio voce altre partite di giro RISCOSSIONI TOTALI 68 Tabella 29: dettaglio voce altre partite di giro PAGAMENTI TOTALI 69 Tabella 30: evoluzione residui finali di competenza 70 Tabella 31: evoluzione residui finali di competenza 71 Tabella 32: incidenza dei residui finali di competenza 71 Tabella 33: variazione residui anni precedenti 72 Tabella 34: gestione contabile di origine dei minori residui attivi 72 Tabella 35: gestione contabile di origine dei minori residui passivi 73 Tabella 36: residui finali relativi agli esercizi precedenti 73 Tabella 37: analisi anzianità residui attivi relativi agli esercizi precedenti 74 Tabella 38:movimentazione residui attivi iscritti a ruolo ante (in migliaia di euro) 75 Tabella 39: analisi anzianità residui passivi relativi agli esercizi precedenti 78 Tabella 40: evoluzione dei residui passivi 80 Tabella 41: indici della gestione dei residui attivi 80 6

12 Tabella 42: movimentazione residui ante 2009 (tit. I, tit. III, tit. VI) 81 Tabella 43: indici della gestione dei residui passivi 81 Tabella 44: residui perenti 82 Tabella 45: grado di copertura dei residui perenti 83 Tabella 46: calcolo risultato gestione di competenza Tabella 47: risultato triennale della gestione di competenza 85 Tabella 48: Equilibri di parte corrente, di conto capitale e delle contabilità speciali - gestione di competenza (accertamenti/impegni) 86 Tabella 49: Equilibri di parte corrente, di conto capitale e delle contabilità speciali - gestione di cassa (riscossioni/pagamenti di competenza) 87 Tabella 50: Equilibri di parte corrente, di conto capitale e delle contabilità speciali (gestione di cassa totale) 88 Tabella 51: calcolo risultato finanziario complessivo Tabella 52: fondi vincolati e fondi non vincolati 90 Tabella 53: fondo cassa 2011, 2012, Tabella 54: corrispondenza gestione cassa Tabella 55: beni gestiti dalla società Patrimonio del Trentino S.p.a. 94 Tabella 56: conto generale del patrimonio 95 Tabella 57: elenco gestioni fuori bilancio Tabella 58: struttura organizzativa della Provincia al 1 gennaio Tabella 59: struttura organizzativa della Provincia al 31 dicembre Tabella 60: compensi per lavoro straordinario 105 Tabella 61: variazione importi fissati dalla finanziaria sulla spesa per il personale 108 Tabella 62: andamento spesa corrente e spesa per il personale previsioni finali 109 Tabella 63: andamento spesa corrente e spesa per il personale impegni 110 Tabella 64: spese per il personale - pagamenti 110 Tabella 65: andamento spesa corrente e spesa per il personale pagamenti 111 Tabella 66: elenco Agenzie operanti con proprio bilancio presenti nel Tabella 67: elenco Agenzie senza proprio bilancio presenti nel Tabella 68: entrate di competenza delle Agenzie 115 Tabella 69: spese di competenza delle Agenzie 116 Tabella 70: risultati ed indicatori riferiti alle Agenzie 116 Tabella 71: elenco Enti pubblici strumentali presenti nel Tabella 72: entrate di competenza degli Enti pubblici strumentali 121 Tabella 73: spese di competenza degli Enti pubblici strumentali 122 Tabella 74: risultati ed indicatori riferiti agli Enti pubblici strumentali 122 Tabella 75: elenco Fondazioni presenti nel Tabella 76: elenco Società su cui la Provincia esercita attività di direzione e coordinamento al 31/12/ Tabella 77: elenco altre Società partecipate dalla Provincia al 31/12/ Tabella 78: dati contabili riferiti alla gestione operativa Tabella 79: principali dati patrimoniali ed indici di redditività riferiti all esercizio Tabella 80: impegno finanziario dell Ente derivante dalle partecipazioni in società partecipate 143 Tabella 81: impegno finanziario dell Ente nei confronti delle singole società partecipate 144 Tabella 82: Funzionamento del Consiglio provinciale 157 Tabella 83: Funzionamento della Giunta provinciale 157 Tabella 84: contratti di affidamento lavori 160 Tabella 85: contratti per forniture 161 7

13 Tabella 86: contratti per servizi 161 Tabella 87: Incarichi comunicati al Dipartimento della funzione pubblica 164 Tabella 88: Spesa complessivamente impegnata per incarichi da parte della Provincia 166 Tabella 89: Spesa impegnata dalla Provincia su appositi capitoli attinenti gli incarichi 166 Tabella 90: Spesa complessivamente sostenuta per incarichi dal comparto Provinciale 167 Tabella 91: Campione incarichi affidati dalla Provincia 169 Tabella 92: Campione incarichi affidati dalle Agenzie della Provincia 171 Tabella 93: Campione incarichi affidati dalle società controllate dalla Provincia 173 Tabella 94: Verifica della sezione Amministrazione Trasparente del sito istituzionale PAT

14 Premessa Il giudizio di parificazione delle Sezioni riunite della Corte dei conti nella Regione Trentino - Alto Adige/Südtirol, ai sensi dell art. 10 del d.p.r. 15 luglio 1988, n. 305, costituisce un momento di particolare solennità con il quale la Corte dei conti esercita il proprio ruolo di garante imparziale del corretto uso delle risorse pubbliche, verificando, in un ottica di ausilio all Assemblea legislativa della Provincia autonoma di Trento, che l attività di rendicontazione dell Esecutivo provinciale si sia svolta nel rispetto dei vincoli e delle autorizzazioni previste dalla legge di bilancio e in conformità ai princìpi e ai criteri di veridicità, attendibilità e di affidabilità. Con il presente referto, unito alla decisione sulla parificazione, la Corte dei conti, ai sensi della normativa soprarichiamata, formula anche le sue osservazioni intorno al modo con cui l'amministrazione interessata si è conformata alle leggi e suggerisce le variazioni o le riforme che ritenga opportune. Le valutazione della Corte dei conti si basano necessariamente sugli atti e sulle evidenze documentali fornite dall Amministrazione. L istruttoria, volta a stimare l affidabilità e l attendibilità degli aggregati contabili, è stata condotta dalla Sezione di controllo di Trento, anche ricorrendo alla metodologia statistica integrata da scelte professionali nell individuazione delle unità di campionamento, in conformità alle modalità adottate dalle Sezioni riunite della Corte dei conti nella parificazione del rendiconto dello Stato e dalla Corte dei conti europea nel contesto della dichiarazione annuale di affidabilità dei conti, e in aderenza agli indirizzi operativi indicati dalla Sezione delle Autonomie della Corte dei conti nelle deliberazioni n. 9/2013 e n. 14/2014 e dalle Sezioni Riunite in sede di controllo della Corte nella deliberazione n. 7/2013. La Sezione di controllo di Trento ha convocato in data 17 giugno 2014 una riunione con l Amministrazione e la Procura regionale di Trento della Corte dei conti 1, anche a seguito degli esiti istruttori precedentemente comunicati dalla Sezione di controllo 2 e delle controdeduzioni fornite dall Amministrazione provinciale 3. Sintesi dei dati contabili essenziali e delle osservazioni della Corte Il rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento per l esercizio finanziario 2013, nelle sue componenti del conto della gestione del bilancio e del conto del patrimonio, è stato approvato dalla Giunta provinciale in data 30 maggio 2014 e trasmesso nella sua interezza alla Corte dei conti in data 5 giugno Si espongono di seguito gli elementi di fatto essenziali emersi dalle verifiche svolte e le considerazioni di sintesi di questa Corte. Le entrate di competenza accertate a consuntivo, al netto delle partite di giro, sono pari a milioni di euro (+4,75% rispetto all anno precedente), a fronte di una previsione iniziale (escluso avanzo) di milioni di euro e una finale (escluso avanzo) di milioni di euro, con un livello di accertamento del 106,21%. In particolare, i tributi propri della Provincia (accertati 464 milioni di euro) costituiscono il 10,98% delle 1 Verbale contenuto nella nota prot. n del 25/06/ Con nota prot. n. 570 dell 11 giugno Con nota prot. PAT/RFD317/ del 16 giugno Con nota prot. n. PAT/S

15 entrate tributarie, assicurando il 10,06% delle entrate complessive (contabilità speciali escluse). Le riscossioni sono pari al 90,12% degli accertamenti di competenza (nel 2012: 86,02%) e al 58,33% (nel 2012: 55,34%) degli accertamenti complessivi (competenza e residui). Gli impegni di competenza, al netto delle partite di giro, ammontano a milioni di euro (con una diminuzione del 1,35% rispetto all esercizio precedente), a fronte di previsioni finali di milioni di euro, con un indice di utilizzo delle risorse disponibili pari al 99,20%. Gli impegni delle spese correnti incidono sul totale delle spese (contabilità speciali escluse) per il 62,91% (nel 2012: 61,69%; nel 2011: 62,01%; nel 2010: 61,88%). Gli impegni destinati ad investimenti sono diminuiti di un importo pari a 79,73 milioni di euro (-4,51% rispetto al 2012). Con riguardo alle spese per contabilità speciali si registra un evidente scostamento (in termini percentuali: 195,59%) tra previsioni iniziali (per euro ,00) e finali ( ,13). Tale scostamento di quasi milioni di euro è stato giustificato dall Amministrazione come determinato principalmente dalla variazione del bilancio in corso d'anno relativa all'iscrizione del limite massimo dell'anticipazione di cassa concedibile alla Provincia da parte del Tesoriere (per il 2013 ammonta a circa milioni di euro). La somma relativa all'anticipazione di cassa non viene iscritta nel bilancio di previsione ma la Giunta provinciale adotta, in corso d anno, apposita variazione di bilancio, ai sensi dell'articolo 32 della L.P n. 7/79, a seguito della comunicazione del Tesoriere dell'adozione, da parte dei propri Organi competenti, della deliberazione di autorizzazione dell anticipazione di cassa. In riferimento alle variazioni di bilancio, effettuate fino al dicembre 2013, appare opportuna la previsione normativa di un termine temporale per le relative deliberazioni. L entità dei residui attivi finali fa registrare un incremento del 1,07% rispetto all esercizio precedente, passando da 3.239,83 a 3.274,38 milioni di euro. In particolare, i residui attivi contabilizzati nel titolo I delle entrate del rendiconto della Provincia autonoma ammontano ad euro ,52 per quanto riguarda la quota fissa di tributi erariali e ad euro ,00 per quanto riguarda la quota variabile di tributi erariali. Al riguardo, è stato richiesto in istruttoria sia alla Provincia autonoma di Trento che alla Ragioneria Generale dello Stato la dimostrazione della esatta e puntuale concordanza tra residui passivi iscritti nel rendiconto dello Stato per somme da erogare alla Provincia autonoma di Trento, anche con riguardo alle compartecipazioni di natura tributaria statutariamente riconosciute alla medesima, e residui attivi iscritti dalla Provincia nei propri documenti contabili. L Amministrazione ha comunicato 5 che l accertamento delle entrate provenienti da compartecipazioni a tributi erariali è avvenuto secondo quanto disposto dal comma 2, lettera b), dell articolo 43 della Legge provinciale di contabilità (LP 14/09/1979, n. 7) e quindi sulla base degli elementi da assumere a riferimento per la determinazione della spettanza annua e sulla base del relativo gettito risultante da eventuali comunicazioni degli uffici finanziari dello Stato. Il Rendiconto generale dello Stato per l esercizio 2013, parificato dalle Sezioni Riunite in sede di controllo della Corte dei conti in data 26 giugno 2014, evidenzia con riguardo al capitolo di spesa n Nota prot. PAT/RFD317/ del 16 giugno

16 (devoluzione alle Regioni a statuto speciale del gettito di entrate erariali alle stesse spettanti in quota fissa e variabile) piano di gestione 4 (devoluzione alle Province autonome di Trento e di Bolzano del gettito di entrate erariali ad esse spettanti in quota fissa) residui finali per complessivi ,73 euro. Tale importo è comprensivo, pertanto, del residuo del gettito riferito ad entrambe le Province autonome di Trento e di Bolzano. Inoltre, al 31 dicembre 2013, nel conto del patrimonio dello Stato, sempre con riguardo al citato capitolo, i residui perenti sono indicati per la Provincia autonoma di Trento in euro ,77. La RGS ha comunicato 6 che, alla data del 31 dicembre 2013 a favore della Provincia autonoma di Trento risultano iscritti nel bilancio dello Stato circa milioni di euro sul conto residui del capitolo n. 2790, piano di gestione 4, e 40 milioni di euro sul conto residui del capitolo 2790, piano di gestione 6, dello Stato di previsione del Ministero dell economia e delle finanze. Inoltre, alla stessa data, sul citato capitolo n. 2790, risultano in perenzione amministrativa e, pertanto, sono confluiti nel conto del patrimonio, circa milioni di euro relativi al piano di gestione 4, e 507 milioni di euro relativi al piano di gestione 6, rispettivamente di provenienza dell esercizio 2010 e L avanzo di amministrazione, sul quale l Amministrazione non appone alcun vincolo, al 31 dicembre 2013 ammonta a 372 milioni di euro (nel 2012: 295 milioni di euro). In fase di previsione l Amministrazione applica al bilancio l avanzo presunto senza considerare quanto recentemente statuito dalla Corte costituzionale (sentenze n. 70/2012 e n. 192/2012) che ha avuto modo di statuire che l avanzo di amministrazione non ancora accertato con l approvazione del rendiconto dell anno precedente si sostanzia in una mera stima provvisoria priva di valore giuridico ( giuridicamente inesistente ). Il conto di cassa al 31 dicembre 2013 registra un saldo pari a 937 milioni di euro. E pervenuta la certificazione del Tesoriere a riscontro dell allineamento con le risultanze del rendiconto 7. Non risulta depositato presso la Sezione giurisdizionale di Trento il conto giudiziale del Tesoriere della Provincia autonoma di Trento riferito all esercizio Al riguardo, evidenziando che non risultano depositati neanche i conti giudiziali del tesoriere del Consiglio provinciale né quelli dei Gruppi consiliari, va ricordato che con la presentazione del conto giudiziale ciascun agente contabile è costituito in giudizio ai sensi dell art. 45 e seguenti del R.D. 12 luglio 1934, n.1214 (Testo Unico delle leggi sulla Corte dei conti). All esito del relativo giudizio la Sezione giurisdizionale, se riconosce che i conti furono saldati o si bilanciano in favore dell'agente, pronuncia il discarico del medesimo e nel caso opposto liquida il debito dell'agente e pronuncia, ove occorra, la condanna al pagamento (art. 48 del Testo Unico). Tale giudizio nel quale l agente contabile è tenuto a produrre tutta la documentazione giustificativa a comprova delle spese erogate, da esso conservata, e che si svolge con le garanzie di un procedimento giurisdizionale, costituisce una tutela rafforzata delle ragioni dell erario. In relazione alle anticipazioni di tesoreria, l Amministrazione ha comunicato 9 che Nel corso del 2013 l anticipazione di cassa è stata utilizzata dalla Provincia per due giorni (dal 9 gennaio al 10 gennaio). L importo massimo di utilizzo è stato di euro ,34 ed il tasso sulle anticipazioni di cassa era pari a zero, per cui non sono stati addebitati 6 Nota prot. MEF-RGS n del 6 giugno Nota del tesoriere Unicredit S.p.a. trasmessa in data 20 giugno Comunicazione del Presidente della sezione Giurisdizionale di Trento con nota n. 700 del 28 maggio Nota prot. PAT/S015/2014/ del 6 maggio

17 interessi passivi. Il ricorso all anticipazione di cassa è stato dovuto all applicazione della valuta di addebito prevista dalla convenzione di tesoreria ad un pagamento a scadenza effettuato in data 14 gennaio Al riguardo si osserva che nel rendiconto tra gli oneri finanziari è compreso il capitolo n interessi passivi sulle anticipazioni di cassa sul quale nel 2013 non ci sono stati pagamenti in conto competenza, ma pagamenti in conto residui per ,91 euro (residui 2011 e 2012). L importo di euro ,00 è stato impegnato su tale capitolo in base alla deliberazione n. 839 del 10 maggio 2013 (deliberazione di variazione di bilancio). L importo di ,39 impegnato sul capitolo n (partite di giro) è stato utilizzato per euro ,34. La Provincia autonoma di Trento, ai sensi dell'art. 32 della L.P. 7/79, iscrive le anticipazioni di tesoreria tra le partite di giro, anziché nel titolo IV dell entrata e nel titolo III della spesa. Si rileva che nell ultimo quinquennio ad esse si è fatto ricorso in quattro esercizi su cinque (solo nel 2011 la Provincia non ha fatto ricorso ad anticipazioni). Con riguardo alle contabilizzazioni nelle partite di giro, si rileva che nella generica voce altre partite di giro sono comprese poste contabili che non sembrano avere attinenza con la natura tipica delle contabilità speciali 10. Sul punto l Amministrazione ha fornito alcuni chiarimenti in merito alle suddette atipiche contabilizzazioni, evidenziando altresì che tali poste non sono suscettibili di produrre alterazioni negli equilibri di bilancio 11. Tuttavia, nel segnalare che i capitoli delle entrate e delle spese in parola non sono lasciati alla discrezionale determinazione dell Ente, si osserva che in base a consolidati principi contabili i servizi per conto di terzi hanno un effetto meramente figurativo, vale a dire danno luogo alla contemporanea insorgenza di un credito e di un debito di corrispondente ammontare. Il conto del patrimonio evidenzia alla chiusura dell esercizio una consistenza netta di milioni di euro, con un miglioramento netto nell anno di 108 milioni di euro. Permane, tuttavia, il mancato adeguamento ai criteri di valutazione delle poste attive del conto del patrimonio stabiliti dal regolamento (CE) n. 2223/1996, del Consiglio del 25 giugno 1996, istitutivo del Sistema europeo dei conti nazionali e regionali della comunità (SEC 95), direttamente applicabile in ciascun Stato membro e quindi anche dalla Provincia autonoma di Trento. Priva di pregio appare, quindi, la giustificazione fornita dall Amministrazione della mancata diretta applicazione del citato regolamento comunitario con la necessità della previa adozione da parte della Giunta (prospettata dall Amministrazione nel 2013 come imminente e nel 2014 entro l autunno ) 12 di un regolamento provinciale esplicativo delle procedure di contabilizzazione del patrimonio provinciale previste in sede comunitaria. Si consideri che tutti i soggetti pubblici dell Ordinamento chiamati a dare esecuzioni alle leggi compresi gli organi amministrativi - sono tenuti all obbligo generale di disapplicazione della fonte interna qualora constatino un incompatibilità tra la normativa nazionale o regionale e l ordinamento comunitario (principi affermati da Consiglio di Stato IV, 5 giugno 1998 n. 918 e Corte di Giustizia delle Comunità europee 22 giugno 1989) e 10 In particolare, risultano impropriamente contabilizzati pagamenti per Rimborsi ed insoluti sistema Openkat, Anticipazioni varie rifondibili, Regolazione di versamenti di competenza delle Agenzie pervenuti alla Provincia, Premio bontà Fiorenzo e Sofia Clauser, Cassa del Trentino: contabilizzazioni per unificare e razionalizzare i pagamenti alla società, Spese operazioni Swap e Revisione straordinaria residui. 11 Nota dell Amministrazione prot. n. PAT/D317/ del 24 giugno Nota prot. PAT/D317/ del 24 giugno

18 che ai sensi dell art. 2 delle Norme di Attuazione statutarie di cui al d.lgs. n. 266/1992 resta ferma in ogni caso l immediata applicabilità nel territorio regionale delle norme comunitarie direttamente applicabili. In caso di inosservanza degli obblighi comunitari si può incorrere, pertanto, nella responsabilità amministrativa per danni all erario, con consequenziali provvedimenti a carico dei funzionari che vi hanno dato causa. Riguardo all indebitamento e al rispetto dei relativi vincoli l Ente ha comunicato 13 che l ammontare complessivo del debito al 31 dicembre 2013 è pari a zero, avendo in corso solo operazioni di indebitamento con oneri a carico dello Stato per euro Si rileva, tuttavia, che nel conto del patrimonio risulta iscritto nella voce debiti diversi l importo di 60 milioni di euro nei confronti della Regione autonoma Trentino Alto Adige (gestioni fuori bilancio). L operazione viene identificata dall Amministrazione come concessione di un credito infruttifero, della durata di quindici anni, per Fondo sviluppo del territorio ai sensi dell art. 1 della Legge regionale 13 dicembre 2012, n. 8 e dell art. 15 della L.P. 27 dicembre 2012, n. 25. Con riferimento alla finalizzazione delle risorse in esame al fondo di rotazione ad alimentazione mista per favorire l accesso al credito da parte delle imprese, l Amministrazione stessa rappresenta 14 come lo stesso di fatto sia destinato al sostegno degli investimenti delle imprese del territorio. Al riguardo, si rileva che pur trattandosi di un prestito espressamente qualificato dalla legge regionale come infruttifero, non sono state indicate dall Amministrazione le modalità di ammortamento richieste anche dall art. 119 della Costituzione individuate dalla Provincia. Si evidenziano, inoltre, forti perplessità con riguardo alla finalizzazione per strumenti finanziari del prestito regionale, per un importo pari a 75 milioni di euro, somma comunque non erogata nel corso del Da evidenziare che in nota al prospetto elenco dei crediti e debiti diversi allegato al rendiconto 2013 si specifica che all atto della predisposizione del presente prospetto, parte dei rendiconti delle gestioni fuori bilancio in esso riportate non risulta ancora approvata dalla Giunta provinciale. Suscita, peraltro, perplessità anche il rilevante numero di disposizioni legislative di autorizzazione di gestioni fuori bilancio, istituto che dovrebbe avere un carattere di assoluta eccezionalità. Le società controllate dalla Provincia che, in base alle regole europee, rientrano nel perimetro di determinazione del debito pubblico nazionale e che, conseguentemente, sono ricomprese nelle disciplina provinciale afferente la stabilizzazione del debito, al 31 dicembre 2013 avevano in essere un volume di debito pari a milioni di euro; a tale importo si aggiunge il debito delle società esterne al predetto perimetro (ITEA e Trentino Trasporti) pari a 201 milioni di euro, nonché le operazioni di indebitamento dell Università degli studi di Trento pari a 9,9 milioni di euro. L Amministrazione ha comunicato 15 di non aver sottoscritto nuovi contratti finanziari nel corso del Restano operativi, pertanto, due contratti finanziari stipulati dalla Provincia nel 2006 e collegati a prestiti obbligazionari emessi da enti e società da essa controllate. La Provincia ha fatto presente in istruttoria che i contratti finanziari non presentano caratteri di aleatorietà e sono privi di rischio, in quanto i flussi pagati e 13 Nota prot. PAT/D del 22 maggio Nota prot. PAT/RFD317/ del 16 giugno Nota prot. PAT/D del 22 maggio

19 incassati e le relative date di scambio sono stabiliti contrattualmente alla data di stipula delle operazioni e non risentono dell andamento di alcun parametro finanziario. Si rileva, tuttavia, che, avendo la Provincia accettato la delegazione di pagamento sulle emissioni obbligazionarie, si è resa coobbligata in caso di inadempimento del debitore principale, ossia dell ente che ha emesso il prestito obbligazionario, tali operazioni costituiscono passività potenziali che potrebbero ulteriormente gravare il bilancio nel caso di inadempimento, anche parziale, del suddetto debitore. Con riferimento alle garanzie fideiussorie, la Provincia ha segnalato 16 che nel 2013 ha rilasciato nuove garanzie non a fronte di operazioni di indebitamento coperte da contributi in annualità a carico del bilancio provinciale di importo pari complessivamente ad euro , riportato, ai sensi dell articolo 33 della legge di contabilità, in allegato al bilancio della Provincia. La Provincia ha, inoltre, comunicato di avere in essere operazione di project financing per le quali ad oggi non sono state ancora effettuate erogazioni. Non risultano trasmessi alla Corte dei conti nel corso del 2013 provvedimenti di riconoscimento di debito, ai sensi dell art. 23, comma 5, della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (legge finanziaria 2003). L Amministrazione ha comunicato 17 al riguardo che la Provincia, ad ora, non ha ritenuto di dover disciplinare procedure di riconoscimento di debiti fuori bilancio, in quanto tale fattispecie non si verifica. La Provincia valuterà la previsione di tale disciplina in sede di adeguamento delle norme contabili alla legislazione dello Stato in materia di armonizzazione dei bilanci pubblici. Si deve, tuttavia, rilevare che - fermo restando che è da ritenersi improbabile la mancata insorgenza in corso di gestione di debiti (fuori bilancio) per spese non previste, stante, ad esempio, la presenza di importi di liquidazione di spese per liti giudiziali e risarcimento danni per circa 1,4 milioni di euro benché la normativa provinciale non contenga una disciplina specifica della procedura di riconoscimento di eventuali debiti fuori bilancio, la Corte Costituzionale, con sentenza n. 64/2005, ha interpretato la norma statale soprarichiamata come espressione di un principio fondamentale in materia di armonizzazione dei bilanci pubblici e coordinamento della finanza pubblica, tendente a soddisfare esigenze di contenimento della spesa pubblica e di rispetto del patto di stabilità interno, definendola conforme al principio di buon andamento delle pubbliche amministrazioni. Per quanto concerne il patto di stabilità della Provincia per l anno 2013, a fronte dell obiettivo programmatico annuale 2013 ( migliaia di euro) e di una quota obiettivo inizialmente attribuita agli enti locali per 9,7 milioni di euro e successivamente azzerata con un riassorbimento a carico dei Comuni stessi del predetto importo, il Presidente della Provincia, il Dirigente generale del Dipartimento affari finanziari e il Dirigente del Servizio bilancio e Ragioneria hanno certificato il rispetto del patto di stabilità interno, presentando un saldo finanziario di competenza mista pari a 111,749 migliaia di euro sull apposito modello inviato al Ministero dell Economia e delle Finanze e trasmesso anche alla Corte dei conti. Con riguardo all accordo sulla finanza locale per l anno 2013, la Provincia ha comunicato che tutti i Comuni hanno certificato il raggiungimento del proprio obiettivo e che complessivamente è stato ottenuto un saldo finanziario di competenza misto del 16 Nota prot. PAT/RFD317/ del 16 giugno Nota prot. PAT/RFD317/ del 16 giugno

20 comparto pari ad euro ,66 con uno scostamento positivo rispetto al saldo obiettivo (euro ,00) pari ad euro ,66. La differenza tra il saldo obiettivo indicato dal servizio Autonomie Locali (37,60 milioni di euro) ed il saldo obiettivo comunicato al Ministero dell economia e delle finanze (36,93 milioni di euro) tiene conto delle compensazioni (cessioni/acquisizioni di spazi finanziari) effettuate nell ultima parte dell anno sulla base di quanto previsto dalla disciplina provinciale. Risulta non adempiuto l obbligo di monitoraggio al Ministero dell Economia e delle Finanze in ordine agli adempimenti relativi al patto di stabilità interno, con riferimento ai dati analitici relativi alle voci che per ciascun ente concorrono alla formazione del saldo programmatico di comparto, come richiesto con nota del Ministro dell Economia e delle Finanze con nota n del La Provincia ha evidenziato al riguardo che la disciplina contenuta nel Decreto del Ministero di data 6 ottobre 2011 («Regionalizzazione orizzontale» del patto di stabilità interno 2011 di cui all'articolo 1, commi 141 e 142, della legge 13 dicembre 2010, n. 220), all'art. 4, comma 3 stabilisce che "3. Entro il termine del 31 ottobre, le regioni a statuto speciale e le Province autonome di Trento e Bolzano che esercitano le funzioni in materia di finanza locale comunicano l'obiettivo complessivo rideterminato al Ministero dell'economia e delle finanze, Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato". Va tuttavia rilevato che ambedue gli adempimenti di cui trattasi risultano rilevanti ai fini del coordinamento informativo, statistico ed informatico e rispondono alle esigenze di consolidamento e di uniformità dei dati finanziari, anche alla luce di quanto previsto dall art. 31, commi 19 e 20, della legge n. 183/2011, secondo il quale la mancata trasmissione costituisce inadempimento al patto medesimo. In ordine agli esiti delle verifiche e dei controlli interni all ordinamento provinciale, svolti nel corso del 2013 dall Organismo di valutazione, ai sensi delle disposizioni in vigore, e trasmessi alla Corte dei conti solo con riferimento alla gestione 2012, si evidenzia la necessità di un aggiornamento dell attività con dati che possano risultare significativi anche in sede di parificazione del rendiconto, e di valutazioni puntuali in termini di legittimità, economicità, efficienza ed efficacia, come previsto anche dall art. 79 dello Statuto di autonomia. Nel concreto, gli esiti pervenuti alla Corte con riguardo al controllo sulla gestione di Agenzie, Enti pubblici strumentali, Fondazioni e Società della Provincia riferiti, come detto, al 2012, assumono una rilevanza ormai meramente statistica e non contengono alcuna analisi o osservazione del revisore; manca, quindi, un giudizio sull andamento delle gestioni e un rilievo sulle eventuali criticità. Anche il rispetto delle direttive emanate dalla Giunta provinciale è riportato solo a livello aggregato e non per singolo ente. Solo in limitatissimi casi si possono apprezzare osservazione specifiche. Alcun esito, poi, è pervenuto alla Corte con riferimento al controllo svolto dall Organismo di valutazione in relazione agli altri enti previsti dall art. 79 dello Statuto, in particolare agli enti locali. Con riguardo alle altre tipologie di controllo previste, si evidenzia che per il controllo di gestione si attende la comunicazione della misurazione dei risultati, dell analisi degli scostamenti, delle azioni correttive e della riprogrammazione degli obiettivi conseguenti all iniziale fissazione degli stessi; per i controlli sulla trasparenza e la legalità dell azione amministrativa si attende, quanto meno, una relazione di sintesi degli esiti; per il controllo strategico suscita perplessità quanto comunicato dal Presidente della Provincia nella propria relazione inviata alla Corte 18 : anche in assenza di una formale attivazione 18 Relazione annuale del Presidente della Provincia sulla regolarità della gestione e sull efficacia e adeguatezza dei sistemi di controllo interno, inviata alla Sezione di controllo di Trento in data 4 giugno

21 del controllo strategico, la valutazione e il controllo strategico costituiscono parte integrante del sistema di programmazione provinciale, a maggior ragione se si considera la mancanza referto finale che consenta una valutazione dei risultati conseguiti anche in base ad indicatori prestabiliti e a target predeterminati di performance dei servizi. Va anche rilevato che la metodologia di valutazione del personale dirigenziale e direttivo non prevede una connessione con le verifiche effettuate dal controllo di gestione. La spesa sanitaria (spesa impegnata in conto competenza) ha inciso per il 26,56% sulla spesa finale del bilancio, partite di giro escluse (nel 2012: 26,48%; nel 2011: 26,40%). La parte corrente nel 2013 è stata pari al 92,88% del totale della spesa sanitaria (spesa impegnata in conto competenza). La spesa del personale da rendiconto della Provincia (con riferimento agli stanziamenti definitivi) registra, a fronte di una consistenza organica del personale dipendente (comparto autonomie locali e ricerca) pari a n unità a tempo pieno, una diminuzione in termini assoluti rispetto al 2012 corrispondente al 1,60% (passando da circa 220 milioni a circa 216,7 milioni di euro). A carico del bilancio provinciale sono poste, altresì, le spese del personale del comparto della scuola, insegnanti e personale amministrativo (n unità) che hanno registrato una diminuzione rispetto al 2012 in termini di stanziamenti definitivi pari al 0,75% (passando da circa 485 milioni di euro a circa 481,5 milioni di euro). L incidenza della spesa complessiva per il personale (inclusa spesa per TFR, per comandati ecc.) sulla spesa corrente, in termini di stanziamenti definitivi e depurata delle spese per le funzioni del servizio sanitario provinciale, corrisponde alla percentuale del 39,8%. Tali dati non risultavano ancora riscontrabili nel sistema SICO (Sistema Conoscitivo del personale dipendente dalle amministrazioni pubbliche) in data 3 giugno (termine fissato dalla circolare del Ministero dell'economia e delle Finanze n. 15 del 30 aprile 2014). La descritta circostanza non ha consentito l opportuno riscontro della Corte, ma le è stato comunicato al riguardo che la Provincia sta provvedendo in questi giorni a tale trasmissione. Con riguardo alle spese correnti per il funzionamento degli Organi istituzionali, si registra per il Consiglio Provinciale, rispetto al 2012, un decremento sia degli impegni che dei pagamenti (questi ultimi passano da 9,26 a 8,07 milioni di euro), e per la Giunta un incremento sia degli impegni che dei pagamenti (che passano da 1,95 a 2,14 milioni di euro). Con riferimento al contributo annuale erogato dal Consiglio Provinciale ai Gruppi consiliari per il sostegno della loro attività istituzionale, si è svolto il previsto controllo della Corte sui rendiconti dei gruppi consiliari relativi al periodo 1 gennaio-21 novembre 2013, i cui esiti sono esposti nella deliberazione n. 11/2014 della Sezione di controllo di Trento. Con riguardo agli obblighi di copertura delle leggi di spesa si evidenzia la particolare importanza che assume la relazione tecnica prevista (art. 23, L.P. n. 4/1996 e art. 92, comma 3, del Regolamento consiliare n. 3/1991) per i disegni di legge di iniziativa della Giunta ai fini della corretta verifica della sussistenza della copertura finanziaria delle leggi di spesa provinciali. Il corretto adempimento di tali obblighi presuppone, in base alla normativa citata, due distinte fasi di accertamento: la quantificazione degli oneri finanziari e di gestione recati da ciascuna disposizione e l indicazione della relativa 16

22 copertura finanziaria, con la specificazione per la spesa corrente e per le minori entrate degli oneri annuali fino alla completa attuazione delle norme e, per le spese in conto capitale, della modulazione relativa agli anni del bilancio pluriennale e dell'onere complessivo in relazione agli obiettivi fisici previsti. Tale procedimento non pare essere stato costantemente adottato in base alla documentazione disponibile concernente le leggi approvate nel corso dell esercizio 2013 dalla Provincia Autonoma di Trento, cosicché non tutte le disposizioni normative (quali, ad esempio, quelle relative alla legge provinciale n. 1 luglio 2013, n. 13) appaiono supportate da idonea ed intellegibile documentazione tecnica che ne accerti la copertura finanziaria. L Amministrazione ha comunicato 19 che la Provincia si è dotata di una stretta e rigorosa disciplina relativa alla predisposizione di atti normativi, rivista da ultimo nel corso del 2013 deliberazione della Giunta provinciale n del 19 luglio 2013 che prevede espressamente che ciascun disegno di legge sia corredato da una relazione tecnica nella quale venga effettuata un attenta analisi finanziaria delle norme, indicante in particolare gli eventuali effetti sul bilancio della Provincia in termini di spesa e di entrata, l indicazione della natura delle eventuali spese (una tantum/ricorrente), e delle fonti di copertura degli eventuali oneri di spesa (necessità di risorse aggiuntive, acquisizione di maggiori entrate, possibilità di risparmi di spesa su altri interventi, ecc). La Corte, al riguardo, ribadisce quanto più volte evidenziato dalla propria giurisprudenza 20 : che la copertura delle leggi deve essere credibile, sufficientemente sicura, non arbitraria o irrazionale ed ancorata a criteri di prudenza, affidabilità e appropriatezza; che solo per le spese continuative e correnti è consentita, per le regioni, l individuazione dei relativi mezzi di copertura al momento della redazione e dell approvazione del bilancio annuale; che la declaratoria di assenza di onere non vale di per sé a rendere dimostrato il rispetto dell obbligo di copertura ; che anche per le leggi regionali è essenziale che la relazione tecnica indichi ogni elemento utile per assicurare l attendibilità delle quantificazioni. L Amministrazione ha comunicato gli importi per incarichi di consulenza e collaborazione affidati nel 2013 dalla Provincia (impegni per euro ,77; pagamenti per euro ,54), dalle Agenzie (impegni per euro ,06; pagamenti per euro ,53) dagli enti strumentali, ivi inclusa l Azienda sanitaria (impegni per euro ; pagamenti non comunicati) e dagli organismi partecipati (corrispettivi totali, ma al netto di IVA ed oneri, per un importo pari ad euro ,00). Pertanto, gli impegni di spesa assunti nel 2013 dall intero comparto provinciale per incarichi di consulenza e collaborazione ammontano ad euro ,83. Tale importo appare, peraltro, sottostimato, giacché non comprende i dati inerenti agli incarichi affidati dalle fondazioni, dalla camera di commercio e dall Università e si riferisce per le società partecipate dalla Provincia al corrispettivo percepito dal consulente/collaboratore e non al costo effettivo sostenuto. Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri l Amministrazione ha comunicato i seguenti importi: corrispettivi pari ad euro ,00 e pagamenti pari ad euro ,00 (escluse le attività defensionali ed i rimborsi spese, incluse le Agenzie). Al riguardo la Corte aveva già evidenziato l esigenza di chiarezza nella determinazione dell esatto ammontare della spesa per incarichi esterni, sollecitando l istituzione di uno specifico capitolo di bilancio in cui includere tutte le spese per 19 Nota prot. PAT/FRD del 16 giugno Da ultimo: Sezioni Riunite in sede di controllo, deliberazione n.5/ssrrco/rq/13 del 8 maggio

23 collaborazioni/consulenze, al fine di garantire una completa rintracciabilità e trasparenza in tale ambito gestionale. La Provincia, nelle proprie controdeduzioni scritte 21, ha evidenziato che le direttive per il contenimento delle spese discrezionali, approvate dalla Giunta provinciale con deliberazione n del 30 dicembre 2011, in applicazione dell art. 2 della L.P. 18/2011 (legge finanziaria per il 2012) prevedono che tali spese, a partire dall esercizio finanziario 2012, siano imputate esclusivamente su specifici capitoli di bilancio. Tuttavia, come segnalato anche dalla Provincia stessa, su tali capitoli vengono imputate unicamente le spese per consulenze, collaborazioni, studi e ricerche aventi carattere discrezionale. Sono dunque esclusi tutti gli incarichi non affidati ai sensi del capo I bis della L.P. 23/1990, oltre che alcuni incarichi che, pur regolati da tale normativa, sono ritenuti di natura istituzionale e dunque, assumerebbero un carattere di obbligatorietà, risultando imputati sui capitoli di settore. Non possono, dunque, ritenersi superate le osservazioni della Corte, che ribadisce la necessità di individuare un opportuna allocazione in bilancio su capitoli specifici di tutte le spese per consulenze e collaborazioni, in modo da evidenziarle con sufficiente chiarezza e consentire la necessaria verifica del rispetto dei limiti di spesa previsti dal piano di miglioramento provinciale. Non sono stati comunque forniti i dati riferiti a studi e incarichi di consulenza conferiti a pubblici dipendenti, contemplati dal comma 5 bis dell articolo 1 del D.L. 31 agosto 2013, n. 101, come inserito, in sede di conversione, dalla Legge n. 135 del 30 ottobre 2013, finalizzati alla verifica delle percentuali di abbattimento della spesa previsti dal comma 5 del medesimo articolo. La Provincia ha motivato tale lacuna informativa richiamando la propria regolamentazione degli istituti relativi agli affidamenti di incarichi di consulenza e di collaborazione (capo I bis della legge provinciale n. 23/1990). In conseguenza di tale normativa, l entità delle riduzioni di spesa corrente riferibili a questi istituti viene determinata annualmente a mezzo di deliberazioni della Giunta provinciale, determinando diverse percentuali di abbattimento per la spesa di consulenze e collaborazioni. Al riguardo, si richiama quanto stabilito dalla Corte Costituzionale (sentenza n. 417/2005 e sentenza n. 88/2014) in materia di obblighi di comunicazione dei dati alle Autorità statali che rientrano nell ambito del coordinamento informativo e statistico di competenza esclusiva dello Stato (art. 117, comma 2, lettera r, Cost.). L Amministrazione ha quindi fatto presente che la legge provinciale 30 maggio 2014, n. 4, entrata in vigore il 4 giugno 2014, prevede all articolo 11 (Disposizioni finali), comma 5, che All'onere informativo previsto dall'articolo 1, comma 5 bis, del decretolegge 31 agosto 2013, n. 101 (Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni), convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, si provvede entro tre mesi dall'entrata in vigore di questa legge. Si prende atto che tale disposizione sancisce in modo inequivocabile anche in ambito legislativo provinciale l obbligo di ottemperare alla normativa statale. Sulla problematica del recepimento, in via legislativa e/o amministrativa, delle disposizioni di coordinamento finanziario della spesa pubblica per l anno 2013, ed in merito alla richiesta della Corte di evidenziare le eventuali misure compensative attivate, rispetto ai risparmi previsti dalla normativa statale, la Provincia ha fornito alcune indicazioni in ordine ai relativi provvedimenti già adottati in via legislativa e alle direttive impartite alle proprie Agenzie ed enti strumentali, richiamandosi all attuazione dell art Nota prot. PAT/FRD del 16 giugno

24 dello Statuto, nel senso che tale disposto normativo regola in modo esaustivo le modalità di concorso della Provincia al risanamento della finanza pubblica. Le indicazioni fornite dall Amministrazione, tuttavia, non appaiono sempre idonee a consentire a questa Corte un riscontro dell esatta quantificazione delle singole misure compensative adottate per il conseguimento dei risparmi di spesa di cui sopra. La Provincia ritiene che le misure statali di contenimento non trovano immediata applicazione nell ordinamento statutario non solo in applicazione dell articolo 79 dello Statuto, ma anche della speciale norma di attuazione statutaria di cui al d.lgs. n. 266 del In questa prospettiva, e successivamente alla approvazione del d.l. n. 78 del 2010, la Provincia ha recepito le finalità di contenimento della spesa previste dalla normativa statale con proprie disposizioni legislative contenute nella legge provinciale n. 27 del 2010, le quali hanno specificato le autonome misure di contenimento della spesa da perseguire. La predetta disciplina provinciale ha espressamente enunciato che tali misure tengono luogo, per la Provincia e gli enti e gli organismi indicati nel comma 1, delle specifiche misure e disposizioni previste a tal fine dalla normativa statale, comprese quelle contenute nel decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 (Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica), convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, tra cui, in particolare, quelle previste dagli articoli 5, 6, 8, 9 e 14 del decreto-legge.. La predetta disciplina provinciale non è stata oggetto di rilievi da parte del Governo in relazione al rispetto dei limiti di cui agli articoli 4 e 5 dello Statuto. Al riguardo, questa Corte evidenzia, in conformità all interpretazione della Consulta (sentenza n. 221 del 16 luglio 2013 e n. 127 del 15 maggio 2014), che l art. 79 dello Statuto di autonomia detta una specifica disciplina riguardante il solo patto di stabilità interno. Per le altre disposizioni in materia di coordinamento della finanza pubblica, la Regione Trentino - Alto Adige e le Province autonome si conformano alle disposizioni legislative statali, legiferando entro i limiti stabiliti dallo statuto, in particolare agli articoli 4 e 5, posto che il vincolo del rispetto dei principi statali di coordinamento della finanza pubblica connessi ad obiettivi nazionali, condizionati anche dagli obblighi comunitari, che grava sulle regioni in base all art. 119 della Costituzione, si impone anche alle Province autonome nell esercizio dell autonomia finanziaria riconosciuta dallo Statuto. Ove, pertanto, la Provincia ritenga di modulare diversamente i singoli risparmi di spesa, deve comunque indicare la quantificazione delle singole misure che compongono l ammontare complessivo dei risparmi da conseguire. Per quanto riguarda le società partecipate, va evidenziato, che non è ancora stata disposta dalla Provincia un effettiva ricognizione delle partecipazioni possedute, essendosi limitata la Giunta provinciale (deliberazione n del 30 dicembre 2010) a confermare il mantenimento di tutte le partecipazioni possedute, senza valutare la sussistenza dei presupposti prescritti dalla normativa nazionale (art. 3, c. 27, L. n.244/2007), ma unicamente richiamando l art. 24, c. 1, della L.P. n. 27/2010. Va quindi rimarcata la necessità di effettuare (da parte della Giunta o del Consiglio provinciale) un approfondito esame in ordine al mantenimento o meno delle partecipazioni della Provincia, valutando non solo l attinenza (in concreto) dell oggetto sociale con le finalità istituzionali (con particolare riferimento, ad esempio, agli istituti di credito, quali Mediocredito e Cassa centrale), ma soprattutto l efficacia, l efficienza e l economicità, quali corollari del principio di buon andamento di cui all art. 97 della Costituzione, delle gestioni partecipate nell ottica della sana gestione finanziaria e della tutela sia delle pubbliche finanze che della collettività amministrata. 19

25 Inoltre, non è stato possibile effettuare una compiuta verifica in ordine al rispetto delle direttive di miglioramento e spending review diramate dalla Provincia ed esaminate dall Organismo di valutazione solo nei valori aggregati e non per singola società. Direttive che, tuttavia, va ribadito, si caratterizzano per la previsione di alcune eccezioni ed esclusioni agli obiettivi di contenimento delle spese che rischiano di rendere i risultati attesi molto meno significativi di quanto ipotizzato nei provvedimenti medesimi. In proposito va anche rilevato che la Corte costituzionale, nelle sentenze n. 61/2014 e 148/2012, ha statuito che varie norme del D.L. n. 78/2010 (tra le quali l art. 9, c. 29, in tema di assunzioni di personale delle società partecipate) attengono alla materia dell ordinamento civile di competenza primaria ed esclusiva dello Stato a cui, quindi, la Provincia autonoma può solo adeguarsi. Necessario è anche il corretto, completo e tempestivo adempimento degli obblighi informativi previsti attraverso l inserimento di tutti i dati relativi alle società partecipate dalla Provincia autonoma di Trento nella banca dati del sistema SIQUEL (Sistema Informativo Questionari Enti locali) Nell ambito del controllo a campione sulle singole poste del rendiconto la Sezione di controllo di Trento ha effettuato, anche per il 2013, approfondimenti mirati riguardo al capitolo di rendiconto concernente le spese riservate del Presidente della Provincia. In merito, l Amministrazione ha comunicato che per l anno 2013, al Presidente della Provincia è stato assegnato l importo di ,00 euro per spese riservate (deliberazione n. 21 del 18 gennaio 2013) di cui risulta non utilizzato l importo di ,64 euro (importo speso ,36 euro); per il 2014 è stata fatta la sola assegnazione per spese di rappresentanza (deliberazione n del 30 dicembre 2013). La rendicontazione di tali spese, che già nella passata gestione era stata segnalata dalla Corte come effettuata su un capitolo di bilancio privo di fondamento legislativo, è risultata mancante di idonea documentazione giustificativa. Conseguentemente, non è stato possibile effettuare alcuna valutazione di affidabilità, che consenta di escludere una discordanza tra spese connesse alla funzione istituzionale effettuate sul predetto capitolo e autorizzazione della legge di bilancio. Per quanto riguarda le spese di rappresentanza appare utile evidenziare che, per poter essere legittimamente ricondotte alla funzione di rappresentanza, devono risultare direttamente quanto esclusivamente funzionali al compimento dei fini istituzionali della Provincia autonoma (come peraltro rimarcato dall art. 7 della L.P. n. 16/2013) sul cui erario vanno a gravare, ovverosia consistere in attività di promozione dell immagine o dei fini dell Ente che possono estrinsecarsi anche in forme di ospitalità o atti di cortesia, di contenuto e valore sostanzialmente simbolico, a carattere ufficiale tra organi dell Amministrazione con precisa veste rappresentativa e organi e soggetti estranei, anch essi dotati di rappresentatività. Ne consegue che tutte le spese effettuate non a scopo promozionale (es. spese di ristoro a beneficio degli organi collegiali dell ente, in occasione delle riunioni istituzionali dello stesso ovvero spese per ristoranti in occasione di c.d. pranzi di lavoro ), oppure aventi lo scopo di promuovere non tanto l Ente, quanto i singoli amministratori, non rientrano in tale categoria (il tipico caso, emerso dalla giurisprudenza contabile, è quello degli opuscoli informativi finalizzati non tanto a pubblicizzare l attività dell ente ed i servizi offerti dall Ente, bensì a fornire un immagine positiva dei vertici istituzionali dell Ente connessa all attività politica). Ma oltre allo scopo promozionale, tali tipologie di spese devono rispettare ulteriori requisiti, quali l inerenza ai fini istituzionali, la congruità e la sobrietà della spesa, l ufficialità della spesa (cioè che siano destinate a finanziare manifestazioni ufficiali, idonee ad attrarre l attenzione di 20

26 ambienti qualificati o dei cittadini), il carattere eccezionale rispetto all ordinaria attività amministrativa, la riconducibilità della spesa agli organi di vertice rappresentativi dell Ente e la destinazione ad autorità o a soggetti esterni particolarmente qualificati giacché istituzionalmente rappresentativi dell Ente di appartenenza. Inoltre, con riferimento agli aspetti formali e sostanziali connessi agli adempimenti amministrativi e gestionali (atti di impegno, liquidazione, pagamento, e relative idonee allegazioni documentali, ecc.), appare necessario che gli atti medesimi (soprattutto i modelli di liquidazione approvati con deliberazione della Giunta provinciale) contengano una chiara esplicitazione delle ragioni specifiche e delle concrete circostanze fattuali (accadimenti), tempi e luoghi che determinano la spesa, nonché la qualificazione pubblica e/o la rilevanza sociale del destinatario dell attività di rappresentanza, in modo tale da consentire un inequivocabile qualificazione della spesa come di rappresentanza. Il tanto al fine della verifica documentale della pertinenza ed appropriatezza delle spese sostenute, senza ovviamente incidere in alcun modo sul merito discrezionale delle scelte istituzionali. Ancora, sul punto, si ritiene non appropriata per le spese di rappresentanza la procedura di impegno preventivo sulla base di un programma di spesa (ex art. 32 della LP n. 23/1990), considerato che tale tipologia di spesa si caratterizza, come appena detto, per la natura straordinaria rispetto alla normale e ripetitiva attività amministrativa. Pertanto, le spese di cui trattasi dovrebbero essere impegnate solo in occasione dello specifico evento istituzionale ed a fine esercizio le somme stanziate, ed eventualmente non utilizzate, dovrebbero confluire nel risultato di amministrazione quali economie di spesa, senza possibilità di formazione, sostanzialmente automatica con il meccanismo dell'impegno preventivo, di impropri residui passivi. Infine, in merito ai limiti quantitativi previsti per alcune tipologie di spese di rappresentanza, stabiliti concretamente da deliberazioni della Giunta provinciale (n. 86/2007, recentemente sostituita dalla delibera n. 221/2014 si vedano gli articoli 3, c. 4 e c. 5), deve essere evidenziato che l unica interpretazione dotata di un fondamento logico-sistematico impone di ritenere tali limiti riferibili esclusivamente all intera categoria di spesa e giammai al singolo bene (quale, ad esempio, la coppa, la medaglia, il diploma, la targa, il libro, ecc.). A favore di tale tesi sovviene anche lo stesso articolo 7, c. 4, lett. a), della L.P. n. 16/2013, laddove il legislatore provinciale ha delegato la Giunta a definire le spese ammissibili (ancorché nell ambito di quelle già elencate dalla legge medesima) con possibile individuazione di limiti di spesa che, pertanto, non possono che essere riferiti, secondo la lettera e la ratio della norma, ad alcune tipologie di spesa e non di certo a singoli beni. 21

27 Capitolo 1 La gestione finanziaria e patrimoniale 1.1. La legge finanziaria provinciale La gestione finanziaria della Provincia autonoma di Trento relativa all esercizio 2013 è stata disciplinata dalla legge finanziaria provinciale 27 dicembre 2012, n e dalla legge di bilancio provinciale 27 dicembre 2012, n. 26. I contenuti obbligati della Legge Finanziaria 2013 sono previsti dall art. 26 della legge provinciale di contabilità 14 settembre 1979, n.7, da ultimo modificato dalla legge provinciale 29 dicembre 2006, n Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2013 e pluriennale della Provincia autonoma di Trento (Legge finanziaria provinciale 2013),pubblicata sul B.U. del 27 dicembre 2012, n 52, supplemento n L art. 26 dispone: 1. La Giunta provinciale presenta al Consiglio provinciale, contemporaneamente al disegno di legge di approvazione o di assestamento del bilancio, un disegno di legge finanziaria. 2. La legge finanziaria provvede alla regolazione annuale delle grandezze finanziarie previste dalla legislazione vigente, per adeguarle agli obiettivi della manovra di finanza pubblica. E' volta a realizzare effetti finanziari con decorrenza dal primo anno considerato nel bilancio pluriennale. 3. La legge finanziaria non può contenere disposizioni di riforma organica di un settore. Può contenere disposizioni di contenuto ordinamentale o organizzativo negli stretti limiti di quanto previsto da questo comma. Contiene esclusivamente: a) autorizzazioni o riduzioni di spesa destinate a gravare su ciascuno degli anni considerati, relative alle leggi che dispongono oneri a carattere pluriennale; b) determinazione delle quote di spesa da iscrivere nel bilancio di ciascuno degli anni considerati, relative alle leggi che dispongono spese la cui quantificazione è rinviata alla legge finanziaria; c) modificazioni delle norme in vigore che incidono su autorizzazioni di spesa, copertura di oneri, partecipazioni azionarie o garanzie fidejussorie; d) modificazioni testuali delle norme in vigore che incidono su contributi, finanziamenti, trasferimenti ed entrate, comprese quelle che autorizzano la costituzione o la partecipazione della Provincia a società o ad altri soggetti; e) disposizioni inerenti la finanza locale e degli enti collegati alla finanza provinciale; e bis) trasferimenti di ulteriori competenze agli enti previsti dalla legge provinciale 16 giugno 2006, n. 3 (Norme in materia di governo dell'autonomia del Trentino); f) disposizioni per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal patto di stabilità interno e dalla manovra di finanza pubblica dello Stato; g) disposizioni sulla dotazione del personale provinciale e del personale insegnante della scuola, sulla determinazione della relativa spesa e la copertura degli oneri per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego; h) disposizioni concernenti imposte, tasse, tariffe, contributi e altre entrate della Provincia; i) proroghe o differimenti di termini; j) modifiche o integrazioni testuali delle leggi provinciali vigenti finalizzate ad adeguarle alle leggi statali che vincolano la Provincia, e in particolare per disciplinarne gli effetti finanziari; k) modifiche o integrazioni testuali delle leggi provinciali vigenti finalizzate ad adeguarle alle norme comunitarie, in particolare per disciplinarne gli effetti finanziari; l) abrogazioni espresse di disposizioni provinciali superate, delegificate o non più applicate. Il contenuto obbligatorio della legge finanziaria è fissato nelle lettere da a) a l) del comma 3 del testo novellato dell art. 26. A partire dall esercizio 2007, la legge finanziaria può contenere disposizioni di natura ordinamentale o organizzativa, prima escluse dal disposto del secondo comma dell ex art. 26, sebbene negli stretti limiti ivi previsti. 4. La relazione tecnica che accompagna il disegno di legge finanziaria evidenzia anche la conformità delle sue disposizioni alla disciplina di questo articolo, con particolare riguardo alla loro strumentalità alla manovra di finanza pubblica o all'idoneità a realizzare effetti finanziari o di sostegno dell'economia. 22

28 Al disegno di legge finanziaria è unita una relazione sulla conformità delle disposizioni contenute nel predetto disegno di legge alla disciplina vigente in materia di finanza provinciale. La Legge Finanziaria 2013, composta da 82 articoli, ha apportato modifiche in diversi ambiti di gestione 24, introducendo nuove disposizioni in materia di utilizzo di fondi regionali (art. 15), blocco del rinnovo contrattuale e delle assunzioni, di riduzione delle dotazioni di personale e della relativa spesa, (art. 24); fissazione del limite di spesa per il personale provinciale e abrogazione dell'articolo 16 della legge provinciale n. 18 del 2011 (art. 25); gestioni associate relative agli appalti di lavori, servizi e forniture (art. 27); attività amministrativa (art. 32) Il bilancio di previsione Con deliberazione n del 30 ottobre 2012 è stato approvato il disegno di legge del bilancio 25, nonché il relativo documento tecnico di accompagnamento e specificazione. In data 31 ottobre 2012 il disegno di legge è stato presentato al Consiglio provinciale, nel rispetto del termine previsto dal comma 1, art. 12, della legge di contabilità provinciale ed è stato approvato a maggioranza da parte della Commissione consiliare competente in data 22 novembre In data 19 dicembre 2012 il disegno di legge è stato approvato dal Consiglio provinciale e a seguire è stata promulgata la relativa legge provinciale 27 dicembre 2012, n Con deliberazione n del 27 dicembre 2012 è stato approvato in via definitiva il documento tecnico di accompagnamento e specificazione del bilancio Nonostante gli adeguamenti della normativa contabile provinciale ai principi introdotti dalle disposizioni di riforma per la contabilità a livello nazionale, permangono nella normativa contabile della Provincia alcune connotazioni peculiari. Il preventivo di cassa (contenente i budget di cassa assegnati ai soggetti decisori della spesa) viene approvato separatamente con apposita delibera di Giunta. Il bilancio annuale è redatto infatti esclusivamente in termini di competenza. Al riguardo, la Corte ricorda che la legge costituzionale n. 1 del 20 aprile 2012, all articolo 3, n. 1, novella l'art. 117, secondo e terzo comma della Costituzione, ha attribuito la materia armonizzazione dei bilanci pubblici alla competenza esclusiva statale (art. 117, secondo comma, lett. e), e non più - come nel riparto vigente alla 24 Contenimento e razionalizzazione delle spese della Provincia e degli enti strumentali (art. 2); trasparenza nei processi di erogazione delle risorse pubbliche (art. 3); contenimento e razionalizzazione delle spese degli enti locali e dei loro enti strumentali (art. 4); prestazione di garanzie fideiussorie per progetti d'investimento di rilevante interesse provinciale (art. 16); contabilità (art. 18); storno di fondi (art. 19); società (art. 20); società degli enti locali (art. 22); personale (art. 28). 25 Il bilancio risulta articolato, per quanto concerne le entrate, in macro aree (in ordine alla fonte ed al grado di autonomia delle risorse), aree omogenee (in relazione alla natura economica) e unità previsionali di base. Per quanto concerne le uscite risulta articolato in funzioni obiettivo (individuate con riguardo all esigenza di definire le politiche pubbliche di settore e di misurare il prodotto delle attività amministrative, ove possibile anche in termini di servizi finali resi ai cittadini), aree omogenee (in relazione all articolazione delle competenze istituzionali della Provincia) ed unità previsionali di base (costruite in modo che ad ogni unità corrisponda un unico centro di responsabilità amministrativa cui è affidata la relativa gestione). 26 Ai sensi di quanto disposto dal comma 10 dell art. 12 della legge di contabilità, la Giunta ha approvato, in data 27 dicembre 2012, un documento tecnico di specificazione che rappresenta lo strumento contabile per la gestione e la rendicontazione in quanto articolato in capitoli che costituiscono, in tal sede, l unità fondamentale di classificazione del bilancio. 23

29 competenza concorrente (art. 117, terzo comma). La potestà legislativa in materia di armonizzazione dei bilanci pubblici viene, in tal modo, mutata da concorrente in esclusiva dello Stato, il quale, in tal modo, espande la propria competenza in materia anche alla normativa di dettaglio. Le entrate e le spese di competenza del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2013 sono stabilite a pareggio nell'importo di euro ,00 (comprese le partite di giro). In termini di competenza tale pareggio risulta raggiunto solo grazie all integrale utilizzo dell'avanzo finanziario complessivo dell'esercizio 2012, presunto in euro ,00. Escludendo le partite di giro l importo è pari a euro ,00. Al riguardo, la Corte evidenzia che l art. 9 della legge 24 dicembre 2012 n. 243 prevede che, a decorrere dal 1 gennaio 2016, i bilanci degli enti territoriali si considerano in equilibrio quando, sia nella fase di previsione che di rendiconto, registrano saldi non negativi, tra le entrate finali e le spese finali e tra le entrate correnti e le spese correnti, incluse le quote di capitale per le rate di ammortamento dei prestiti. Inoltre, la Corte costituzionale (sentenze n. 70/2012 e 192/2012) ha evidenziato che il risultato di amministrazione non ancora accertato attraverso l approvazione del rendiconto dell anno precedente si sostanzia in una mera stima provvisoria priva di valore giuridico ( giuridicamente inesistente ) ai fini delle corrispondenti autorizzazioni di spesa; pertanto, nessuna spesa può essere accesa in poste di bilancio correlate ad un avanzo presunto. Al contrario, puntualizza la Corte, la fisiologia contabile è nel senso della iscrivibilità dell avanzo solo in corso di gestione, perché il termine per l approvazione del bilancio di previsione è antecedente a quello di chiusura dell esercizio precedente. In buona sostanza, coerentemente con l approccio prudenziale tipico della pratica contabile, i principi costituzionali interdicono l utilizzazione dell avanzo presunto per costruire gli equilibri del bilancio, in quanto entità economica di incerta realizzazione e, per ciò stesso, produttiva di rischi per la sana gestione finanziaria dell ente pubblico. La Consulta ha anche evidenziato che la situazione di pregiudizio per gli equilibri di bilancio viene aggravata dalla natura corrente e/o obbligatoria delle spese coperte con l avanzo di amministrazione presunto. Nella sentenza n. 70/2012 e soprattutto nella successiva pronunzia n. 192/2012, la Consulta ha altresì puntualizzato che L unica eccezione a questo principio riguarda la utilizzazione di fondi vincolati rimasti inutilizzati al termine degli esercizi precedenti, quando permangano le finalità perseguite attraverso il loro originario stanziamento. In tale evenienza, i vincoli di destinazione delle risorse confluenti a fine esercizio nel risultato di amministrazione permangono anche se quest ultimo non è capiente a sufficienza o è negativo: in questi casi l ente deve ottemperare a tali vincoli attraverso il reperimento delle risorse necessarie per finanziarie gli obiettivi, cui sono dirette le entrate vincolate rifluite nel risultato di amministrazione negativo o incapiente. Tuttavia, la deroga al principio generale può essere adottata soltanto in relazione alla permanenza delle finalità originarie e non con riguardo ai nuovi obiettivi enunciati in sede di reiscrizione delle somme nell esercizio di competenza. Infatti, l eccezione al principio di correlazione al risultato positivo di amministrazione è giustificata dalla clausola generale in materia contabile che garantisce l esatto impiego delle risorse stanziate per specifiche finalità di legge (sent. n. 70/2012). D altra parte, la Corte costituzionale ha puntualizzato che, ai fini della legittima applicazione del richiamato regime eccezionale (utilizzazione dell avanzo di 24

30 amministrazione presunto vincolato), è necessario che la legge di approvazione del bilancio di previsione e le note a corredo dello stesso devono individuare con esattezza le ragioni normative dei fondi vincolati, nel rispetto dei principi di chiarezza e di verificabilità dell informazione. Infine, la Corte ha specificato che Al di fuori di questa fattispecie, il principio di tutela degli equilibri di bilancio contenuto nell art. 81, quarto comma, Cost., impedisce di estrapolare dalle risultanze degli esercizi precedenti singole partite ai fini della loro applicazione al bilancio successivo. Si tratta di una regola posta a presidio della sana gestione finanziaria, dal momento che la sottrazione di componenti attive dall aggregato complessivo (il quale determina il risultato di amministrazione), effettuata senza la previa verifica di sussistenza dell avanzo, può aggravare gli eventuali saldi negativi del conto consuntivo. Essa viene infatti a ridurre il saldo economico (risultante dall aggregato complessivo costituito dai residui attivi, dai residui passivi e dal fondo di cassa) in misura pari alla risorsa sottratta per la reiscrizione nell esercizio successivo. Trattasi, come tale, di una pratica, sostanzialmente elusiva della salvaguardia degli equilibri complessivi di bilancio (sent. n. 192/2012). Nel 2013 non è stata emanata alcuna legge di assestamento del bilancio. Nel corso dell esercizio 2013 sono intervenute variazioni alle poste iniziali (escluse partite di giro) per un importo di ,95 euro, pari al 2,86% delle previsioni iniziali. Esse hanno portato le previsioni di entrata e di spesa ad un valore definitivo pari a euro ,95 (al netto delle partite di giro). Negli anni precedenti le variazioni sono state pari a 10,32 milioni di euro nel 2012, e pari a 49,04 milioni di euro nel La Corte evidenzia, in proposito, l'opportunità che nella legge di contabilità provinciale sia inserito un termine temporale per la deliberazione delle variazioni alle spese di bilancio Il bilancio provinciale di cassa 27 In attuazione di quanto disposto dall art. 12, comma 3, della legge di contabilità, l art. 4 Previsioni di cassa della legge di bilancio, ha determinato il totale delle entrate delle quali è prevista la riscossione ed il totale delle spese delle quali è autorizzato il pagamento, in milioni di euro 28. Il medesimo comma della legge di contabilità prescrive, inoltre, che il totale delle spese non superi il totale delle entrate, tenendo conto dei presunti saldi iniziali di cassa, anche in relazione alle giacenze sulle apposite contabilità speciali presso il Tesoriere della Provincia, ai sensi dell articolo 9 bis, comma 3 bis della legge di contabilità. La disciplina vigente prevede che la Giunta Provinciale, entro il 31 dicembre di ogni anno, approvi un preventivo di cassa, articolato per centri di responsabilità e contenente un fondo di riserva di cassa. In particolare, fra i criteri da rispettare per la definizione del preventivo di cassa è d obbligo il rispetto dei limiti definiti dalle intese con lo Stato ai fini del contenimento del fabbisogno finanziario nazionale. 27 Il bilancio provinciale di cassa è disciplinato dall art. 12, comma 3, della legge provinciale n. 7/1979 e successive modifiche ed integrazioni, dall art. 4 del DPP n /Leg. del 29 settembre 2005 e s.m.i.. I criteri e le modalità per la formazione e la gestione del preventivo di cassa sono contenuti nell allegato alla delibera n del 30 dicembre Esclusi movimenti finanziari relativi alle anticipazioni di cassa e delle poste contabili che non danno luogo ad effettive movimentazioni di tesoreria. 25

31 In ottemperanza alla suddette disposizioni, il preventivo di cassa delle entrate e delle spese per l anno 2013 è stato approvato, in via provvisoria, con la delibera n del 27 dicembre A quella data si era in attesa della definizione dell accordo con lo Stato relativo al patto di stabilità interno per l anno Al fine di rendere il preventivo di cassa compatibile con il patto di stabilità, il medesimo riporta una quota di budget fuori patto di stabilità (spesa corrente, rimborsi prestiti e partite di giro) e una quota attinente il patto di stabilità (spesa c/capitale). Il totale delle autorizzazioni di cassa a disposizione dei diversi centri di responsabilità (incluso il fondo di riserva di cassa pari a euro ,39) risultava, al 1 gennaio 2013, di milioni di euro. Il budget di cassa ripartito inizialmente tra le varie strutture era pari a ,61 euro, di cui ,11 euro rilevanti ai fini del patto di stabilità. Nel preventivo di cassa sono stati approvati gli importi per accantonamenti di cassa sui budget delle strutture provinciali responsabili dei capitoli di bilancio i cui finanziamenti sono erogati tramite la società Cassa del Trentino S.p.A. 29 L importo totale iniziale accantonato è risultato pari a ,61 euro, di cui ,11 euro rilevanti ai fini del patto di stabilità. Al preventivo di cassa sono state apportate durante il 2013 delle variazioni, in base a quanto previsto dalla vigente disciplina in materia di contabilità provinciale 30. A seguito delle variazioni apportate al preventivo di cassa 31, il totale delle autorizzazioni a disposizione dei diversi centri di responsabilità (escluso il fondo di riserva di cassa) è risultato di euro ,45. La Provincia ha autorizzato Cassa del trentino spa ad anticipare per suo conto pagamenti per un importo massimo di 150 milioni, ai sensi dell art. 19 della legge provinciale 28 marzo 2009, n E stato stabilito che il rimborso delle somme anticipate da Cassa del Trentino venga predisposto dalle strutture competenti entro il 30 gennaio L importo restituito dalle strutture è stato pari a euro ,11 33 e corrisponde a quanto anticipato dalla Cassa del trentino spa Le erogazioni a favore di Cassa del Trentino S.p.A. sono disposte sempre dal Servizio Sistema Finanziario Pubblico Provinciale. La delibera n. 244 di data 11 febbraio 2011 definisce le modalità di gestione dei rapporti tra il Servizio citato e le strutture provinciali. 30 Ciascun centro di responsabilità, al quale è attribuito un budget di cassa, deve adottare tutte le misure necessarie al fine di contenere i pagamenti entro i budget assegnati. In particolare: - non possono essere disposti storni di fondi dal budget fuori patto di stabilità a favore di quello rilevante patto di stabilità; - i fondi non ripartiti fuori patto possono essere utilizzati con determinazione del Dirigente generale solo per integrare i budget fuori patto di stabilità; - ogni altra variazione diversa dalle precedenti è consentita con determinazione del Dirigente generale. 31 Le variazioni sono state apportate dalle seguenti delibere: n. 441 di data 14 marzo 2013, n. 640 di data 12 aprile 2013, n. 838 di data 10 maggio 2013, n di data 14 giugno 2013, n di data 11 luglio 2013, n di data 26 luglio 2013, n di data 30 agosto 2013, n di data 27 settembre 2013 e n di data 17 ottobre 2013, n di data 8 novembre 2013 e n di data 29 novembre Anche le seguenti determine del Dipartimento affari finanziari e programmazione hanno modificato il preventivo di cassa: n. 3 di data 11 dicembre 2013, n. 4 di data 18 dicembre 2013 e n. 5 di data 23 dicembre L art. 19 Concessione di anticipazioni da parte delle società controllate e delle agenzie della Provincia cita: In casi di particolare necessità la Giunta provinciale può autorizzare le agenzie e le società controllate dalla Provincia ad anticipare, per conto della Provincia, spese previste in strumenti di programmazione, entro i limiti e secondo le modalità stabilite nella deliberazione di autorizzazione, che definisce anche le modalità del successivo rimborso. La deliberazione n del 30 agosto 2013 contiene tali disposizioni. 33 L Amministrazione ha trasmesso un elenco dei mandati emessi a seguito di liquidazioni da parte di varie strutture. 34 L Amministrazione ha trasmesso le 88 note di comunicazione dell avvenuto pagamento delle somme anticipate per conto della Provincia autonoma di Trento della Cassa del Trentino spa, indirizzate al Servizio Bilancio e 26

32 Il budget di cassa ripartito è risultato pari a euro ,45, mentre il totale utilizzato dalle strutture è pari a ,42. La tabella seguente riporta la ripartizione tra i singoli dipartimenti. Tabella 1: budget di cassa 2013 D IP A R T IM EN T O B UD GET D I C A SSA UT ILIZ Z O B UD GET Avvocatura della Provincia , ,92 Dip. Affari istituzionali e legislativi , ,38 Dip. Affari finanziari e programmazione , ,90 Dip. Agricoltura turismo commercio promozione , ,20 Dip. della conoscenza , ,98 Dip. Industria e artigianato , ,04 Dip. Lavori pubblici e mobilità , ,99 Dip. Lavoro e welfare , ,94 Dip. Organizzazione personale Affari generali , ,58 Dip. Protezione civile , ,49 Dip. Territorio ambiente e foreste , ,68 Direzione generale della Provincia , ,51 Prog. Grandi opere civili/accordo Stato -Pat , ,07 Prog. In materia di sviluppo reti telematiche , ,67 Ufficio stampa , ,07 T o tale co mplessivo , ,42 Fonte: dati comunicati dall Amministrazione. L importo del fondo di riserva di cassa, dato dalla differenza tra il totale autorizzazioni di cassa ( euro) e il totale ripartito ( ,45 euro), risulta pari a ,55. Il totale dei pagamenti esclusi dal budget di cassa 35 è pari a ,14, dato dalla differenza tra il totale utilizzato ( ,42 euro) e il totale dei pagamenti riportato nel rendiconto ( ,56 euro) Il rendiconto Ai sensi dell art. 77, secondo comma, della legge di contabilità provinciale, è stato approvato il solo conto finanziario del rendiconto generale per l anno 2013 con la deliberazione della Giunta provinciale n. 309 del 07 marzo Tale decisione è stata presa ai fini della determinazione degli elementi necessari per l elaborazione dell assestamento del bilancio 2014 (con deliberazione n di data 07 giugno 2013 era stato approvato per l esercizio finanziario 2014 un bilancio tecnico in considerazione dell avvio della XV Legislatura). La necessità di definire tempestivamente l assestamento è stata motivata nel testo deliberativo per avviare operativamente la nuova Giunta Ragioneria, al Servizio sistema Finanziario pubblico provinciale, al Servizio Supporto amministrativo e Informatica della Provincia. 35 Ai sensi dell art. 4, comma 4 del Regolamento di contabilità. Il dettaglio è riportato a pag. 13 del rendiconto

33 provinciale. L approvazione, nei termini di legge, del rendiconto generale della Provincia Autonoma di Trento per l esercizio finanziario 2013 è stato rinviato a successivo provvedimento. Il Rendiconto generale (comprendente anche il conto del patrimonio per l anno 2013) è stato approvato dalla Giunta Provinciale con deliberazione n. 852 del 30 maggio 2014, pertanto nei termini previsti dal comma 1 dell art. 38 del vigente regolamento di contabilità, ed è stato presentato alla Sezione di controllo di Trento il 5 giugno 2014, ai fini del procedimento di parificazione previsto dall art. 10 del d.p.r. 15 luglio 1988, n Unitamente al documento contabile è stata inviata 36 l attestazione resa dai dirigenti dei Servizi Bilancio e Ragioneria ed Entrate Finanze e Credito della Provincia circa la rispondenza dei dati riportati nel rendiconto con quelli risultanti dalle scritture contabili tenute dagli stessi Servizi. I contenuti del rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento sono disciplinati dall art. 73 della legge provinciale di contabilità. Alla luce della predetta disposizione il documento contabile presentato alla Corte comprende il conto finanziario ed il conto generale del patrimonio (che include, tra l altro, la dimostrazione dei punti di concordanza tra la contabilità di bilancio e quella patrimoniale). In particolare, è stato rispettato quanto disposto dal comma 2 dell art. 78 bis ove si prevede che il rendiconto generale della Provincia indichi l'ammontare globale delle spese di personale a qualsiasi titolo corrisposte nell'esercizio, con specificazione degli oneri conseguenti ai rinnovi contrattuali. In ottemperanza alle suddette disposizioni il rendiconto 2013 espone, in un apposita tabella, l ammontare complessivo delle spese per il personale 37. Il comma 7bis dell art. 31 del regolamento di contabilità, prevede che al bilancio di previsione e al rendiconto generale venga allegata una nota informativa che evidenzi, secondo le modalità stabilite dalla Giunta provinciale 38, gli oneri e gli impegni finanziari, rispettivamente stimati e sostenuti, derivanti da contratti, dalla stessa conclusi, relativi a strumenti finanziari derivati o da contratti di finanziamenti che includono una componente derivata 39. Tale norma risulta rispettata dall Amministrazione con l allegazione al rendiconto 2013 di una nota relativa alle operazioni finanziarie in essere 40. I seguenti prospetti evidenziano i principali dati di entrata e di spesa degli esercizi finanziari 2011, 2012 e 2013 con le percentuali di scostamento rispetto all anno precedente. Nel dettaglio, il primo prospetto evidenzia i dati della parte I del rendiconto (ovvero al netto delle partite di giro), mentre il secondo riporta i soli dati della parte II (ovvero le entrate e le spese per contabilità speciali). 36 Con nota prot. n. PAT/RFD di data 3 giugno 2014 del Dipartimento Affari finanziari e programmazione della Pat. 37 Pagina del documento contabile. 38 Deliberazione n. 969 di data 30 aprile La prima applicazione della norma è avvenuta per il rendiconto 2009 e per il preventivo Pagina del documento contabile. 28

34 Tabella 2: dati essenziali gestione finanziaria - parte I rendiconto EN TR A TE VARIAZIONI ANNO P RECEDENTE / / / pr e v i si oni i ni z i a l i e r e si dui i ni z i a l i presunt i pr e v i si oni de f i ni t i v e e r e si dui i ni z i a l i a c c e r t a t i RS , , ,97-7,01% 0,86% 0,89% CP* , , ,00-0,86% 0,59% -2,95% TOT , , , 9 7-3,50% 0,70% - 1,36% RS , , ,72 4,41% -6,06% 2,29% CP** , , ,95-1,15% -0,25% -0,98% TOT , , , 6 7 1,11% - 2,69% 0,35% RS , , ,27 3,44% -6,19% 2,39% a c c e r t a me nt i f i na l i CP , , ,48-1,53% -2,04% 4,75% TOT , , , 7 5 0,54% - 3,82% 3,76% RS , , ,75-49,73% -28,78% -22,07% r i sc ossi oni CP , , ,00 33,65% -3,94% 9,73% TOT , , , 7 5 5,54% - 7,93% 5,78% RS , , ,52 48,83% 0,33% 7,39% r e si dui CP , , ,48-65,83% 11,56% -25,92% TOT , , , 0 0-6,06% 2,29% 1,07% RS , , ,45-104,25% 347,23% -54,01% > o < a c c e r t a me nt i CP , , ,53 10,54% 48,47% -103,93% TOT , , ,08 3 8,41% 5 0,69% ,82% * incluso AVANZO ** incluso AVANZO , , ,00-14,55% -9,36% -38,97% , , ,00-14,55% -9,36% -38,97% S P ES E VARIAZIONI ANNO P RECEDENTE / / / pr e v i si oni i ni z i a l i e r e si dui i ni z i a l i presunt i pr e v i si oni de f i ni t i v e e r e si dui i ni z i a l i a c c e r t a t i RS , , ,00-9,40% 8,33% 12,31% CP* , , ,00-0,86% 0,59% -2,95% TOT , , , 0 0-3,96% 3,24% 2,53% RS , , ,49 11,12% 4,79% 21,83% CP , , ,95-1,15% -0,25% -0,98% TOT , , , 4 4 2, 9 9 % 1, 5 8 % 7, 5 9 % RS , , ,94 11,45% 3,06% 23,31% i mpe gni CP , , ,23-0,22% 0,16% -1,35% TOT , , , 17 3, 7 5 % 1, 2 2 % 7, 8 1% RS , , ,87 9,19% -19,47% 22,51% pagament i CP , , ,94 1,00% -8,71% 1,89% TOT , , , 8 1 3,11% - 11,64% 7,02% RS , , ,07 13,46% 22,28% 23,76% r e si dui CP , , ,29-3,01% 21,37% -7,18% TOT , , , 3 6 4, 7 9 % 2 1, 8 3 % 8, 7 3 % RS , , ,55-31,57% 363,31% -46,31% e c onomi e CP , , ,72-52,87% -49,29% 85,09% Fonte: da rendiconto PAT. TOT , , , ,96% 5 2,32% - 13,34% 29

35 Tabella 3: dati essenziali gestione finanziaria - parte II rendiconto EN TR A TE VARIAZIONI ANNO P RECEDENTE / / / RS , , , ,94-15,41% 18,92% -1,36% previsioni iniziali e residui iniziali presunt i CP , , , ,00-8,32% -0,25% -54,76% TOT , , , , 9 4-8,77% 0,88% - 5 1,05% RS , , , ,75 15,18% 19,36% -11,22% pr e v i si oni de f i ni t i v e e r e si dui i ni z i a l i a c c e r t a t i CP , , ,16-8,10% -1,80% -33,00% TOT , , , , 9 1-7,06% - 0,63% - 3 1,55% RS , , , ,45 15,53% -3,34% -3,63% a c c e r t a me nt i f i na l i CP , , , ,87-12,52% -58,59% -7,22% TOT , , , , 3 2-9,64% - 5 1,34% - 6,29% RS , , , ,17 30,49% -17,00% -13,39% r i sc ossi oni CP , , ,98-15,63% -61,88% -2,44% TOT , , , , 15-13,58% - 5 8,86% - 3,93% RS , , , ,28 6,27% 7,04% 2,12% r e si dui CP , , , ,89 34,17% -27,58% -30,99% TOT , , , , 17 19,36% - 11,22% - 12,11% RS , , , ,30-18,59% 3192,40% -42,35% > o < a c c e r t a me nt i CP , , , ,29-5,11% 33,62% -37,98% TOT , , , ,59-5,12 % 3 5,74% - 3 8,05% 2008 S P ES E VARIAZIONI ANNO P RECEDENTE / / / RS , , ,00-15,96% 26,58% -26,00% previsioni iniziali e residui iniziali presunt i CP , , ,00-8,32% -0,25% -54,76% TOT , , , , 0 0-9,84% 4,74% - 4 8,29% RS , , , ,28-22,67% -26,38% -12,25% pr e v i si oni de f i ni t i v e e r e si dui i ni z i a l i a c c e r t a t i CP , , ,16-8,10% -1,80% -33,00% TOT , , , , ,66% - 5,53% - 3 0,54% RS , , , ,27-22,71% -33,91% -9,14% i mpe gni CP , , ,87-12,52% -58,59% -7,22% TOT , , , , 14-16,03% - 5 0,76% - 8,04% RS , , , ,66-35,16% -71,62% -21,22% pagament i CP , , , ,52 0,88% -59,19% -4,61% TOT , , , , 18-12,26% - 6 2,54% - 8,00% RS , , , ,61 20,11% 36,10% -4,46% r e si dui CP , , , ,35-45,43% -55,87% -18,17% TOT , , , , ,38% - 12,25% - 8,09% RS , , , ,01-6,81% 2797,90% -38,92% e c onomi e Fonte: da rendiconto PAT. CP , , , ,29-5,11% 33,62% -37,98% TOT , , , , 3 0-5,11% 3 5,75% - 3 7,99% 1.5. Il patto di stabilità interno Quadro normativo Nell ambito dell Accordo siglato a Milano il 30 novembre 2009 per la revisione dell ordinamento finanziario della Provincia, i cui contenuti sono stati recepiti nei commi da 106 a 125 della legge finanziaria dello Stato per il , sono state ridefinite anche le regole per la partecipazione della Provincia al patto di stabilità interno. In particolare, il 41 Legge 23 dicembre 2009, n

36 comma 107, lettera h) dell art. 2 della legge 191/2009 ha sostituito l art. 79, comma 3 42, del d.p.r 31 agosto 1972, n. 670 Approvazione del testo unico delle leggi costituzionali concernenti lo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige. Il nuovo testo dell art. 79, comma, 3, prevede una procedura concordata con la Regione Trentino Alto Adige/ Südtirol e le Province autonome di Trento e Bolzano volta a definire, nel rispetto dei principi di autonomia finanziaria statutariamente riconosciuti, gli obblighi relativi al patto di stabilità interno con riferimento ai saldi di bilancio. Lo stesso art. 79, comma 3, dispone che gli obiettivi del patto di stabilità interno a decorrere dal 2010 sono determinati tenendo conto anche degli effetti positivi in termini di indebitamento netto derivanti dall applicazione delle disposizioni di cui all art. 2, commi da 106 a 125, della L. 191/ Negli anni successivi all Accordo di Milano lo scenario di finanza pubblica sulla base del quale l Accordo è stato definito è profondamente mutato. A seguito della crisi economico-finanziaria e dei conseguenti impegni assunti in sede comunitaria, il Governo nazionale ha approvato una serie di manovre a carattere straordinario volte al conseguimento di un duraturo riequilibrio della finanza pubblica, che hanno avuto notevole impatto anche sulle autonomie speciali Nuovo testo art. 79, comma 3, DPR 670/1972: Al fine di assicurare il concorso agli obiettivi di finanza pubblica, la regione e le province concordano con il Ministro dell economia e delle finanze gli obblighi relativi al patto di stabilità interno con riferimento ai saldi di bilancio da conseguire in ciascun periodo. Fermi restando gli obiettivi complessivi di finanza pubblica, spetta alle province stabilire gli obblighi relativi al patto di stabilità interno e provvedere alle funzioni di coordinamento con riferimento agli enti locali, ai propri enti e organismi strumentali, alle aziende sanitarie, alle università non statali di cui all articolo 17, comma 120, della legge 15 maggio 1997, n. 127, alle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e agli altri enti od organismi a ordinamento regionale o provinciale finanziati dalle stesse in via ordinaria. Non si applicano le misure adottate per le regioni e per gli altri enti nel restante territorio nazionale. A decorrere dall anno 2010, gli obiettivi del patto di stabilità interno sono determinati tenendo conto anche degli effetti positivi in termini di indebitamento netto derivanti dall applicazione delle disposizioni recate dal presente articolo e dalle relative norme di attuazione. Le province vigilano sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica da parte degli enti di cui al presente comma ed esercitano sugli stessi il controllo successivo sulla gestione dando notizia degli esiti alla competente sezione della Corte dei conti. 43 Inoltre il nuovo art. 79 dello statuto, al comma 1, stabilisce che la Regione e le Province Autonome concorrono al riequilibrio della finanza pubblica, oltre che tramite il patto di stabilità interno, anche mediante: a) la soppressione della somma sostitutiva dell IVA all importazione e delle assegnazioni a valere su leggi statali di settore; b) la soppressione della somma spettante ai sensi dell art. 78 dello statuto, abrogato dall art. 2, comma 107, lettera a) della legge finanziaria 2010; c) l assunzione di oneri relativi all esercizio di funzioni statali, anche delegate, nonché con il finanziamento di iniziative e di progetti relativi anche ai territori confinanti, per un importo pari a 100 milioni di euro. 44 Si segnalano in particolare: D.L. 31 maggio 2010 n. 78, convertito, con modificazioni dalla L. 30 luglio 2010, n. 122: - l art. 14, comma 1, lettera b) prevede che le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e Bolzano concorrano alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica in termini di fabbisogno e indebitamento netto per milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2012; D.L. 6 luglio 2011 n. 98, convertito, con modificazioni dalla L. 15 luglio 2011, n. 111, come modificato dal D.L. 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla 14 settembre 2011, n. 148: - l art. 20, comma 5, lettera b), prevede che le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e Bolzano concorrano alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica con ulteriori misure in termini di fabbisogno e di indebitamento netto per milioni di euro a decorrere dall'anno 2012 (sino al 2014); L. 12 novembre 2011 n. 183 (Legge di stabilità 2012): - l art. 32, comma 10 definisce, attraverso un apposita tabella, la ripartizione del contributo agli obiettivi di finanza pubblica in termini di competenza e di cassa aggiuntivo rispetto al 2011 tra le diverse Autonomie speciali. Per l anno 2013 il contributo spettante alla Provincia autonoma di Trento è pari a 335,99 milioni di euro. - l art. 32, comma 12, stabilisce che, per gli esercizi 2013 e successivi, il Presidente dell ente trasmetta al 31

37 Per l'anno 2013, il riparto del contributo alla finanza pubblica previsto dall'articolo 16, comma 3 del D.L. 95/2012 è stato determinato dal D.M. 23 settembre 2013, che ha definito l'accantonamento a valere sulle quote di compartecipazione ai tributi erariali di ciascuna Regione a statuto speciale e Provincia autonoma. L art. 1, comma 455, della legge 24 dicembre 2012 n. 228 (Legge di stabilità 2013) prevede che al fine di assicurare il concorso agli obiettivi di finanza pubblica, la regione Trentino-Alto Adige e le province autonome di Trento e di Bolzano concordino con il Ministro dell'economia e delle finanze, per ciascuno degli anni dal 2013 al 2017, il saldo programmatico calcolato in termini di competenza mista, determinato aumentando il saldo programmatico dell'esercizio 2011: a) degli importi indicati per il 2013 nella tabella di cui all'articolo 32, comma 10, della legge 12 novembre 2011, n. 183 (335,99 milioni di euro); b) del contributo previsto dall'articolo 28, comma 3, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito in legge, con modificazioni, dall'articolo 1, comma 1, della legge 22 dicembre 2011, n. 214, come rideterminato dall'articolo 35, comma 4, del decretolegge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, e dall'articolo 4, comma 11, del decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 aprile 2012, n. 44; c) degli importi indicati nel decreto del Ministero dell'economia e delle finanze, relativi al 2013, 2014, 2015 e 2016, emanato in attuazione dell'articolo 16, comma 3, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 135 (per il 2013 il D.M. 23 settembre 2013 ha previsto un importo pari a 68 milioni di euro); d) degli importi indicati nella tabella di cui al comma 454, per gli anni dal 2014 al 2017; d-bis) degli ulteriori contributi disposti a carico delle autonomie speciali; Ministro dell economia e delle finanze, entro il 30 novembre dell anno precedente, la proposta di accordo relativa al saldo programmatico calcolato in termini di competenza mista, determinato migliorando il saldo programmatico dell esercizio 2011 della somma degli importi indicati dalla tabella di cui al comma 10. D.L. 201/2011, come rideterminato dall art. 35, comma 4, del D.L. 1/2012 e dall art. 4, comma 11, del D.L. 16/2012: - l art. 28, comma 3, stabilisce che con le procedure previste dall'articolo 27, della legge 5 maggio 2009, n. 42, le Regioni a statuto speciale e le Province autonome di Trento e Bolzano assicurino, a decorrere dall'anno 2012, un concorso alla finanza pubblica di euro 860 milioni annui. Inoltre prevede che con le medesime procedure le Regioni Valle d'aosta e Friuli-Venezia Giulia e le Province autonome di Trento e Bolzano assicurino, a decorrere dall'anno 2012, un concorso alla finanza pubblica di 60 milioni di euro annui, da parte dei Comuni ricadenti nel proprio territorio. D.L. 6 luglio 2012 n. 95, convertito con modificazioni dalla L. 7 agosto 2012, n. 135: - l art. 16, comma 3, prevede che con le procedure previste dall'articolo 27 della legge 5 maggio 2009, n. 42, le Regioni a statuto speciale e le Province autonome di Trento e Bolzano assicurino un concorso alla finanza pubblica per l'importo complessivo di 600 milioni di euro per l'anno 2012, milioni di euro per l'anno 2013 e milioni di euro per l'anno 2014 e milioni di euro a decorrere dall'anno Fino all'emanazione delle norme di attuazione di cui al predetto articolo 27, l'importo del concorso complessivo di cui al primo periodo del presente comma è annualmente accantonato, a valere sulle quote di compartecipazione ai tributi erariali, o, previo accordo tra la Regione richiedente, il Ministero per la coesione territoriale e il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, a valere sulle risorse destinate alla programmazione regionale del Fondo per lo sviluppo e la coesione sulla base di apposito accordo sancito tra le medesime autonomie speciali in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano e recepito con decreto del Ministero dell'economia e delle finanze entro il 31 gennaio di ciascun anno. 32

38 Sempre l art. 1, comma 455, prevede inoltre che il presidente dell'ente trasmetta la proposta di accordo al Ministro dell'economia e delle finanze entro il 31 marzo di ciascun anno. Alla luce del nuovo quadro normativo e finanziario, la Regione Trentino Alto Adige e le Province Autonome di Trento e Bolzano avevano proposto, con un documento consegnato ed illustrato al Presidente del Consiglio in data 2 febbraio 2012, di avviare una ridefinizione dei rapporti delle citate autonomie speciali con lo Stato. Con lettera del 28 marzo il Presidente della Provincia ha chiesto nuovamente al Ministro dell'economia e delle finanze di attivare un tavolo di lavoro finalizzato a raggiungere un intesa ai sensi dell art. 104 dello Statuto speciale per aggiornare la disciplina del titolo VI dello Statuto, tenendo conto della proposta del 2 febbraio 2012 e delle proposte avanzate a seguito del confronto tecnico intervenuto in data 10 settembre 2012 presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri Il patto di stabilità della Provincia autonoma di Trento In data 28 marzo il Presidente della Provincia autonoma di Trento ha inviato una prima lettera al Ministro dell'economia e delle finanze in relazione all accordo per il patto di stabilità 2013, specificando che la Provincia sarebbe stata in condizione di formulare un adeguata proposta solo dopo la ridefinizione dei rapporti finanziari tra lo Stato e la Provincia, attuata attraverso la modifica del titolo VI dello Statuto. In data 11 settembre , risultando avviate ma non ancora concluse le procedure per la ridefinizione dei rapporti finanziari tra Provincia e Stato e mancando pochi mesi alla chiusura dell esercizio finanziario, il Presidente della Provincia ha ritenuto non ulteriormente dilazionabile l invio di una proposta di patto di stabilità per l esercizio La proposta è stata formulata tenendo conto degli esiti del contenzioso costituzionale in ordine alla tutela delle devoluzioni erariali e prevedeva la garanzia di un saldo programmatico calcolato in termini di competenza mista in linea con quanto previsto dall articolo 1, comma 455, della legge dicembre 2012, n. 228 (legge di stabilità 2013). Tale proposta è stata successivamente rivista dalla Provincia, con nota del 18 novembre , a seguito dell emanazione del Decreto del Ministro dell economia e delle Finanze del 23 settembre 2013, che ha definito il riparto del contributo alla finanza pubblica, previsto dall art. 16, comma 3, del decreto legge n. 95/2012, tra le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e Bolzano Nota prot n. PAT/D317/ Nota prot n. PAT/D317/ Nota prot n. PAT/D317/ Nota prot n. PAT/D317/ La Provincia ha inoltre specificato che la proposta definitiva tiene conto anche della ridefinizione della quota a carico della Provincia dell obiettivo attribuito al comparto Comuni, calcolato ai sensi del D.L. 15 ottobre 2013, n. 120, e della considerazione tra i tributi propri e devoluzioni e i gettiti arretrati della somma di 152 milioni di euro delle quote fisse , già versati dallo Stato alla Provincia, in conseguenza alle verifiche informali intercorse con gli uffici della Ragioneria generale dello Stato. 33

39 In data 17 gennaio il Ministro dell'economia e delle finanze ha comunicato il proprio assenso alla proposta, essendo i dati programmati in linea con gli obiettivi fissati dalla manovra di finanza pubblica per il periodo Nel dettaglio, i termini del definitivo accordo con il Ministero prevedevano dunque: - per la Provincia un saldo obiettivo programmatico in termini di competenza mista (impegni per le spese correnti e pagamenti per le spese in conto capitale) pari a - 124,877 milioni di euro, con un miglioramento di 549,044 milioni di euro rispetto al saldo finanziario programmatico Ad esso deve essere aggiunta una quota pari a 9,73 milioni di euro prevista a compensazione del peggioramento del saldo programmatico degli enti locali del territorio provinciale, in conformità a quanto previsto dall art. 1, commi e 141, della legge 220/2010 (legge di stabilità 2011). Conseguentemente il saldo obiettivo programmatico in termini di competenza mista rideterminato risultava essere pari milioni di euro; - per i Comuni un saldo obiettivo complessivo pari a 36,93 milioni di euro, determinato applicando alla media della spesa corrente , considerata al netto delle entrate da trasferimenti provinciali finalizzati alle spese di gestione, la % del 12,81% per i Comuni con popolazione tra i e i abitanti e quella del 15,61% per i Comuni con più di abitanti, come previsto dal D.L. 120/2013. Detratta la quota pari a 9,73 milioni di euro della quale si è fatta carico la Provincia, il saldo obiettivo finale richiesto ai comuni risulta pari a 27,20 milioni di euro. Nella proposta di patto sono evidenziate le maggiori spese fino alla concorrenza di 100 milioni di euro derivanti, ai sensi dell articolo 79, comma 1, lettera c) dello Statuto, dall assunzione di competenze statali (spese per il finanziamento delle nuove competenze in materia di Università per 60 milioni di euro e spese per il finanziamento delle nuove competenze in materia di interventi per i territori confinanti per 40 milioni di euro). Per quando riguarda il monitoraggio del patto di stabilità, il comma 460, dell art. 1 della L. 228/2012, dispone che la Provincia debba inviare trimestralmente al Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, entro trenta giorni dalla fine del trimestre di riferimento, le informazioni necessarie al monitoraggio degli adempimenti relativi al patto, utilizzando il sistema web appositamente previsto. La trasmissione deve avvenire attraverso un prospetto e con le modalità definiti con decreto del Ministro dell Economia e delle Finanze 52, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano. La Provincia, entro la data del 31 marzo 2014, ha provveduto ad inserire i dati richiesti per il monitoraggio del patto nell apposito sito ministeriale. In data 12 marzo 2014 la Provincia ha trasmesso al Ministero dell economia e delle finanze il prospetto di certificazione dei risultati del patto di stabilità interno per il 2013, attestandone il rispetto. Nel dettaglio, le risultanze finali del patto di stabilità 2013, comparate con i dati previsionali, sulla base dei quali è stato determinato l obiettivo, e con i dati del precedente esercizio, sono di seguito riepilogate: 50 Nota prot n Art. 1, comma 139 della legge 220/2010 (legge di stabilità 2011): A decorrere dall'anno 2011, la regione Trentino-Alto Adige e le province autonome di Trento e di Bolzano possono autorizzare gli enti locali del proprio territorio a peggiorare il loro saldo programmatico, migliorando contestualmente il proprio saldo programmatico per lo stesso importo. 52 Il decreto è stato emanato in data 23 agosto

40 Tabella 4: risultanze finali patto di stabilità interno per l anno 2013 (importi in migliaia di euro) C ON SUN T IVO 2012 P A T T O 2013 C ON SUN T IVO 2013 C ON S 2013 su P A T T O 2013 C ON S 2013 su CONS 2012 TITOLO 1 : TRIBUTI PROPRI E DEVOLUZIONI Accertamenti ,9% 1,6% TITOLO 2 : CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI Accertamenti ,3% -5,7% TITOLO 3 : ENTRATE EXTRATRIBUTARIE Accertamenti ,0% 45,5% T OT A LE EN T R A T E C OR R EN T I Accertamenti ,3% 2,3% GETTITI ARRETRATI Accertamenti ,0% -4,2% T OT A LE EN T R A T E C OR R EN T I N ET T E Accertamenti ,5% 3,5% TITOLO 4 : ENTRATE DERIVANTI DA ALIENAZIONI DI BENI E DA TRASFERIMENTI IN C/CAPITALE E DA RISCOSSIONE DI CREDITI Riscossioni ,1% 81,1% a detrarre: Entrate derivanti dalla riscossione di crediti Riscossioni ,6% 597,5% a detrarre: Entrate derivanti da alienazione di beni e diritti patrimoniali, affrancazioni Riscossioni ,6% 8,8% EN T R A T E IN C ON T O C A P IT A LE N ET T E Riscossioni ,6% 39,8% T OT A LE EN T R A T E F IN A LI N ET T E ,6% 4,6% Spese correnti per la sanità Impegni ,0% -2,4% Altre spese correnti Impegni ,0% 2,7% T OT A LE T IT OLO 1 - SP ESE C OR R EN T I Impegni ,0% 0,6% Spese in conto capitale per la sanità Pagamenti ,6% -29,1% Altre spese in conto capitale Pagamenti ,1% 4,9% TOTALE TITOLO 2 - SPESE IN CONTO CAPITALE Pagamenti ,5% 4,0% a detrarre: Spese derivanti dalla concessione di crediti Pagamenti ,0% 213,3% a detrarre: Partecipazioni azionarie e conferimenti Pagamenti ,5% -84,4% a detrarre: Spese non considerate in sede di accordo Pagamenti ,0% 0,0% SP ESE IN C ON T O C A P IT A LE N ET T E P agamenti ,4% 2,5% Maggiori spese corr. per leggi di settore e nuove funzioni trasferite Impegni ,0% 0,0% Maggiori spese c/cap. per leggi di settore e nuove funzioni trasferite Pagamenti ,4% 370,8% T OT A LE SP ESE F IN A LI N ET T E ,4% 1,9% SALDO FINANZIARIO in termini di competenza mista ,0% 46,8% OBIETTIVO P ROGRAM M ATICO CONCORDATO QUOTA OBIETTIVO ATTRIBUITA AGLI ENTI LOCALI OBIETTIVO ANNUALE SP ESE FINALI RIDETERM INATO D IF F ER EN Z A T R A IL SA LD O F IN A N Z IA R IO E L'OB IET T IVO P R OGR A M M A T IC O Fonte: dati forniti dalla PAT Il saldo finanziario, pari a milioni di euro, è risultato migliore rispetto al saldo obiettivo di 13,128 milioni di euro. Si segnala che, come comunicato dall Amministrazione provinciale 53, la quota di obiettivo attribuita agli enti locali, inizialmente determinata in 9,7 milioni di euro, è stata successivamente azzerata con un riassorbimento a carico dei Comuni stessi del predetto importo..rispetto al 2012 si registra incremento delle entrate (+4,6%) a fronte di un incremento delle spese di inferiore entità (+1,9%), che ha determinato un miglioramento del saldo finanziario in termini di competenza mista del 46,8%. 53 Nota del 7 maggio

41 Il coordinamento della finanza locale L art. 79, comma 3, del d.p.r 31 agosto 1972, n. 670 Approvazione del testo unico delle leggi costituzionali concernenti lo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige, così come sostituito dal comma 107, lettera h) dell art. 2 della legge 191/2009, ha reso la Provincia pienamente responsabile del concorso degli enti e soggetti del settore pubblico provinciale (enti locali, enti e organismi strumentali, Azienda sanitaria, Camera di Commercio, ecc.) agli obiettivi complessivi di finanza pubblica. Spetta quindi alla Provincia stabilire gli obblighi relativi al patto di stabilità interno nei confronti degli enti e soggetti finanziati in via ordinaria dalla Provincia stessa, ivi inclusa la definizione delle modalità di monitoraggio degli adempimenti relativi al rispetto dei medesimi obblighi, nonché le conseguenze in caso di mancato rispetto degli stessi 54. Si approfondiscono di seguito esclusivamente le previsioni normative in merito al concorso da parte degli enti locali al patto di stabilità, mentre si rinvia agli appositi paragrafi la trattazione delle specifiche misure adottate nei confronti altri enti o organismi finanziati in via ordinaria dalla Provincia. L art. 8, comma 1 55, della L.P. 27/2010, come modificato dall art. 4 della L.P. 25/2012, stabilisce che, in relazione a quanto disposto dall'articolo 79, commi 3 e 4, dello Statuto speciale, gli obblighi relativi al patto di stabilità con riferimento agli enti locali e ai loro enti e organismi strumentali siano disciplinati dalla Giunta provinciale, d'intesa con il Consiglio delle autonomie locali. In particolare, nell'intesa può essere prevista anche la possibilità di applicare meccanismi di compensazione verticale e orizzontale degli obblighi, nel rispetto degli obiettivi complessivi di finanza pubblica provinciale. Entrando nel dettaglio, la disciplina in vigore per l anno 2013 prevede quanto segue: - sono soggetti al Patto di stabilità i Comuni con popolazione superiore a abitanti, come previsto dal Protocollo d intesa in materia di finanza locale per il 2012, in attuazione della normativa nazionale. Il numero degli Enti soggetti al vincolo è pari a 111; 54 In attuazione dell articolo 79 dello Statuto speciale la Provincia con la legge finanziaria provinciale 27 dicembre 2010, n. 27 ha stabilito gli strumenti per assicurare il concorso agli obiettivi di finanza pubblica da parte degli enti locali, degli altri enti e organismi indicati nel citato articolo 79, compresa l'università degli studi di Trento, rafforzando peraltro, strumenti già preordinati dalla Provincia (direttive per le agenzie, gli enti strumentali e le società controllate dalla Provincia, accordi di programma con le fondazioni e l Università, patto di stabilità provinciale per gli enti locali). 55 Art 8, comma 1, L.P. 27/2010 Disposizioni per la partecipazione dei comuni e dei loro enti e organismi strumentali al patto di stabilità interno e al conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica : In relazione a quanto disposto dall'articolo 79, commi 3 e 4, dello Statuto speciale, la Giunta provinciale, d'intesa con il Consiglio delle autonomie locali, disciplina gli obblighi relativi al patto di stabilità con riferimento agli enti locali e ai loro enti e organismi strumentali. Con riferimento agli enti locali la disciplina degli obblighi relativi al patto di stabilità interno è funzionale al conseguimento degli obiettivi fissati dall'articolo 14 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito in legge, con modificazioni, dall'articolo 1, comma 1, della legge 30 luglio 2010, n. 122, e degli obiettivi complessivi fissati dalla normativa con riferimento agli enti locali. Nell'intesa, in particolare, sono definiti gli obiettivi di miglioramento finanziario e le sanzioni applicate in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi; le sanzioni prevedono in ogni caso riduzioni dei trasferimenti a valere sull'esercizio finanziario successivo, se la Provincia deve rispondere nei confronti dello Stato per l'inadempimento della quota di obiettivo riferibile ai comuni. Nell'intesa può essere prevista anche la possibilità di applicare meccanismi di compensazione verticale e orizzontale degli obblighi, nel rispetto degli obiettivi complessivi di finanza pubblica provinciale. La Provincia, d'intesa con il Consiglio delle autonomie locali e previo parere della competente commissione permanente del Consiglio provinciale, definisce progressivamente criteri che facciano riferimento a parametri oggettivi ed effettivi dei costi delle funzioni, con particolare riferimento a quelle essenziali. 36

42 - l obiettivo 2013 di comparto, pari a 36,93 milioni di euro, è stato determinato applicando alla media della spesa corrente , considerata al netto delle entrate da trasferimenti provinciali finalizzati alle spese di gestione, la percentuale del 12,81% per i Comuni con popolazione tra i e i abitanti e quella del 15,61% per i Comuni con più di abitanti, come previsto dal D.L. n. 120/2013. A seguito delle compensazioni (cessioni/acquisizioni di spazi finanziari) effettuate nell'ultima parte dell'anno sulla base di quanto previsto dalla disciplina provinciale, e dalla conseguente rimodulazione degli obiettivi dei singoli Enti, l obiettivo di comparto è stato successivamente rideterminato in 37,6 milioni di euro; - gli obiettivi dei singoli Enti sono stati ridefiniti 56 con la deliberazione di Giunta n. 1876/2013, in quanto l art. 1, comma 432, della legge n. 228/2012 (legge di stabilità 2013), ha modificato i parametri di calcolo degli obiettivi degli Enti Locali, come previsti dall art. 31, comma 2, della legge n. 183/2011. L obiettivo del singolo Ente avrebbe dovuto essere rideterminato prendendo a riferimento il dato di spesa corrente media , depurato dei trasferimenti correnti provinciali e degli eventuali rimborsi in presenza di convenzioni/gestioni associate. La Giunta provinciale ha invece stabilito di proporzionare l obiettivo 2013 di ciascun ente definito nel Protocollo d intesa integrativo in materia di finanza locale per il 2012 (calcolato considerando la spesa corrente netta media ) alla luce del nuovo obiettivo di comparto; - i Comuni possono cedere o acquisire spazi finanziari nell ambito della compensazione orizzontale (tra Comuni) e verticale (tra Comuni e Provincia), presentandone domanda entro il 30 settembre. Tali meccanismi di compensazione, introdotti per garantire maggiore flessibilità all impostazione del Patto di stabilità, a seguito del coinvolgimento a partire dal 2013 anche dei Comuni con dimensione demografica medio-piccola ( abitanti), sono stati definiti dal Protocollo d intesa in materia di finanza locale per il 2013, sottoscritto in data 30 ottobre 2012, e disciplinati 57 con la successiva deliberazione giuntale n di data 6 settembre A seguito della presentazione da parte degli Enti locali delle domande di acquisizione/cessione di spazi finanziari, con determinazioni del dirigente del Servizio Autonomie Locali n. 404 di data 24 ottobre 2013 e n. 52 di data 30 gennaio 2014, sono stati nuovamente ridefiniti gli obiettivi dei singoli Comuni che hanno presentato richiesta di acquisizione e cessione di spazi finanziari; - l obiettivo va conseguito dagli Enti attraverso un saldo finanziario di competenza misto, calcolato quale differenza tra entrate e spese finali e composto da un saldo di parte corrente (entrate correnti spese correnti, derivanti dalla gestione di competenza) e da un saldo in conto capitale (entrate in conto capitale al netto delle riscossioni di crediti spese in conto capitale al netto delle concessioni di crediti, derivanti dalla gestione di cassa); 56 Gli obiettivi del 2012 ed anni successivi dei singoli Comuni erano stati precedentemente quantificati con il Protocollo d intesa integrativo in materia di finanza locale per il 2012, sottoscritto in data 27 gennaio Nel dettaglio la deliberazione n. 1876/2013 stabilisce che i Comuni che, nell esercizio finanziario di riferimento, prevedono di conseguire un saldo finanziario di competenza misto superiore all obiettivo, nel medesimo esercizio possono cedere, e quindi mettere a disposizione degli altri Enti, lo spazio finanziario derivante, recuperandolo nel biennio successivo. I Comuni che invece ritengono di non rispettare l obiettivo, possono richiedere di acquisire lo spazio finanziario necessario per annullare tale margine negativo. Per quanto riguarda invece la compensazione verticale, la Provincia mette a disposizione degli Enti locali del propri o territorio per il 2013 l importo di 1,279 milioni quale maggiore spazio di spesa. 37

43 - ai fini del monitoraggio degli adempimenti del Patto, i Comuni oltre abitanti trasmettono trimestralmente al Servizio Autonomie Locali, entro 30 giorni dalla fine del trimestre di riferimento, le risultanze del saldo finanziario di competenza misto; - ai fini della verifica annua del rispetto dell obiettivo, i Comuni oltre abitanti trasmettono al Servizio Autonomie Locali, entro il 28 febbraio dell anno successivo a quello di riferimento, una certificazione del saldo finanziario di competenza misto conseguito sulla base delle risultanze al 31 dicembre, da cui emerga il rispetto/mancato rispetto dell obiettivo. Per quanto concerne le sanzioni da applicare agli Enti inadempienti in caso di mancato raggiungimento dell obiettivo, parzialmente ridefinite dalla deliberazione n. 1876/2013, esse si traducono in una riduzione dei trasferimenti in caso di mancato rispetto dell obiettivo di comparto, ovvero in una decurtazione della quota ex Fondo investimenti minori, con riferimento alla prima assegnazione utile successiva all anno di inadempienza, in misura pari al 30% dello scostamento tra saldo finanziario e obiettivo, in caso di raggiungimento dell obiettivo di comparto. Inoltre nei confronti degli Enti che non trasmettano la certificazione annua entro il termine del 28 febbraio, con una tolleranza di 15 giorni, sarà applicata una decurtazione della quota ex Fondo investimenti minori, con riferimento alla prima assegnazione utile successiva all anno di inadempienza, in misura pari al 5% della medesima. A livello di comparto, il rispetto dell obiettivo assegnato è stato certificato con nota inviata al Ministeri dell economia e delle finanze in data 31 marzo Complessivamente è stato ottenuto un saldo finanziario di competenza misto pari ad euro ,66 con uno scostamento positivo rispetto al saldo obiettivo (euro ,00) pari ad euro ,66. Risulta non adempiuto l obbligo di monitoraggio al Ministero dell Economia e delle Finanze in ordine agli adempimenti relativi al patto di stabilità interno, con riferimento ai dati analitici relativi alle voci che per ciascun ente concorrono alla formazione del saldo programmatico di comparto, come richiesto con nota del Ministro dell Economia e delle Finanze con nota n del Tale obbligo rileva ai fini del coordinamento informativo, statistico ed informatico ed è rispondente alle esigenze di consolidamento e di uniformità dei dati finanziari, anche alla luce di quanto previsto dall art. 31, commi 19 e 20, della legge n.183/2011, secondo il quale la mancata trasmissione costituisce inadempimento al patto medesimo Le misure di contenimento e razionalizzazione delle spese L articolo 79 dello Statuto di autonomia definisce le modalità di concorso della Provincia agli obiettivi di finanza pubblica e stabilisce espressamente che le disposizioni statali relative all attuazione degli obiettivi di perequazione e di solidarietà, nonché al rispetto degli obblighi derivanti dal patto di stabilità interno, non trovano applicazione con riferimento alla Regione e alle Province e sono in ogni caso sostituite da quanto previsto dal presente articolo. La L.P. 27 dicembre 2010, n. 27 (legge finanziaria provinciale 2011) ha individuato, tra l altro, le misure finalizzate alla riduzione dei costi della pubblica amministrazione, al 58 Nota prot n. S110/14/

44 contenimento della spesa e alla razionalizzazione organizzativa. L art. 1 della legge citata prevede che le disposizioni della medesima tengono luogo delle specifiche misure previste dalla normativa statale, comprese quelle contenute nel D.L. 78/2010, in particolare quelle previste dagli articoli 5, 6, 8, 9 e 14. Ulteriori misure sono state individuate dalla legge provinciale 31 maggio 2012, n. 10 (Interventi urgenti per favorire la crescita e la competitività del Trentino) e dalla legge provinciale 27 dicembre 2012, n. 25 (legge finanziaria provinciale 2013) 59. Inoltre, l art. 3 L.P. 31 maggio 2012, n. 10, indica le Iniziative per la modernizzazione del settore pubblico provinciale e per la revisione della spesa pubblica. Il comma 1 prevede l adozione, entro 60 giorni dall entrata in vigore della legge, di un piano di miglioramento della pubblica amministrazione di durata non superiore al quinquennio, che può poi essere aggiornato, entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della legge di bilancio, in relazione ai contenuti della manovra di bilancio (comma 2 ter). Il comma 6 prevede inoltre che l art. 3 sia approvato anche in relazione alle finalità di cui al D.L. 52/2012 Disposizioni urgenti per la razionalizzazione della spesa pubblica, mentre il comma 6 bis stabilisce che le misure previste dal piano di miglioramento tengono luogo di alcune specifiche misure previste dal D.L. 95/ Di seguito si riepilogano le principali disposizioni riferite all esercizio 2013: - blocco dei rinnovi dei contratti collettivi provinciali di lavoro per tutto il personale della Provincia e degli enti strumentali pubblici, di tutti i comparti e le aree di contrattazione, relativamente agli anni 2013 e Nello stesso periodo non può essere prevista la corresponsione di ulteriori indennità di vacanza contrattuale; - blocco della contrattazione integrativa relativa al personale convenzionato con il servizio sanitario provinciale relativamente agli anni 2013 e 2014; - per l'anno 2013 la Provincia non procede ad assunzioni di personale a tempo indeterminato del comparto delle autonomie locali e del comparto ricerca; - fissazione di un tetto di spesa annuale per i contratti di lavoro a tempo determinato, per il lavoro straordinario e i viaggi di missione; - riduzione delle spese di natura discrezionale in modo da conseguire, a decorrere dal 2013, una riduzione delle spese riferite a nuovi interventi di almeno il 50 per cento rispetto alle corrispondenti spese riferite al valore medio degli esercizi 2008, 2009 e 2010; - riduzione, a decorrere dal 2013, delle spese complessivamente sostenute per gli organi collegiali di amministrazione attiva, consultiva o di controllo della Provincia almeno del 25 per cento rispetto alle corrispondenti spese riferite al valore medio degli esercizi 2008, 2009 e Sono escluse le spese sostenute per gli organi collegiali istituiti dalla Provincia, a decorrere dal 2013, per espressa previsione di legge o, per un periodo di validità temporalmente limitato, per l'esercizio di funzioni consultive o di controllo imposte da specifiche e straordinarie esigenze, derivanti in particolare dal conseguimento degli obiettivi del piano di miglioramento; - imposizione di limiti all'acquisto e alla locazione di beni immobili e all'acquisto di arredi e autovetture; - riduzione, a decorrere dall anno 2012, delle spese relative a nuovi incarichi di studio, ricerca e consulenza, di almeno il 65% rispetto alle corrispondenti spese riferite al valore medio degli esercizi 2008 e 2009 (art. 2, comma 1, L.P. 19/2009). 60 Nel dettaglio l art 6bis prevede quanto segue: Fermi restando gli eventuali obblighi di adeguamento della normativa provinciale ai principi fondamentali contenuti nel decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95 (Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini), ai sensi del decreto legislativo 16 marzo 1992, n. 266 (Norme di attuazione dello statuto speciale per il Trentino - Alto Adige concernenti il rapporto tra atti legislativi statali e leggi regionali e provinciali, nonché la potestà statale di indirizzo e coordinamento), le misure previste dal piano disciplinato da questo articolo e quelle adottate ai sensi della vigente normativa provinciale tengono luogo delle specifiche misure previste dagli articoli 2, 3, escluso il comma 1, 5, 9, 14, 15, commi da 12 a 21 - esclusa la lettera d) del comma 13-16, comma 8, e 19 del predetto decreto-legge. Il comma 1 dell'articolo 3 del decreto legge n. 95 del 2012 trova applicazione sul territorio provinciale a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto legge medesimo. Resta ferma la facoltà per la Provincia e per gli enti e organismi indicati nel citato articolo 79 dello Statuto di utilizzare gli strumenti di carattere civilistico previsti dai predetti articoli del decreto-legge n. 95 del 2012 per il conseguimento degli obiettivi previsti dal piano o di proprie misure di razionalizzazione della spesa che autonomamente ritengano di adottare. 39

45 Il Piano per il Miglioramento della Pubblica Amministrazione per il periodo è stato approvato dalla Giunta provinciale con la deliberazione n dell 8 agosto 2012, ed è stato successivamente aggiornato con la deliberazione n. 637/2013. Tale piano, in conformità a quanto stabilito dall art. 2 della L.P. 10/2012, individua gli interventi e le azioni, compresa la tempistica, da porre in essere da parte dell Amministrazione provinciale Il bilancio di previsione Le previsioni iniziali e finali di competenza delle entrate, suddivise per titoli, sono evidenziate nella seguente tabella. Tabella 5: previsioni 2013 entrate per titoli PREV ISIONI ENTRATE PREV ISIONI INIZIALI PREV ISIONI FINALI V ariazioni A vanzo d i co nsunt ivo esercizio p reced ent e , ,0 0 0,0 0 % T IT OLO I , ,0 0-0,0 3 % %sul totale 76,40% 60,19% T IT OLO II , ,0 0 2,3 8 % %sul totale 1,08% 0,87% T IT OLO III , ,6 9 1,16% %sul totale 1,75% 1,39% T IT OLO IV , , ,13 % %sul totale 2,99% 3,89% T IT OLO V 0,0 0 0,0 0 0,0 0 % %sul totale 0,00% 0,00% SU B T OT A LE EN T R A T E , ,9 5 2,2 6 % T IT OLO V I , , ,59 % %sul totale 12,74% 29,68% T OT. GEN ER A LE EN T R A T E , , ,8 9 % Fonte: dati rendiconto PAT La maggioranza degli importi riguarda le entrate derivanti da tributi propri della Provincia, dalla compartecipazione e dalla devoluzione di tributi erariali (titolo I). Nel titolo II, nel titolo III, nel titolo IV e nel titolo VI sono state apportate variazioni in aumento, rispettivamente del 2,38%, dell 1,16%, del 65,13% e del 195,59%. Escludendo le partite di giro, le variazioni sono riscontrabili in particolare: - nella riscossione di crediti che passa da un importo iniziale di euro ,00 a un importo finale di euro ,00; - nei trasferimenti in conto capitale che passano da un importo iniziale di euro ,12 a un importo finale di euro ,26. - nelle entrate extratributarie per canoni e fitti che passano da un importo iniziale di euro ,88 a un importo finale di euro ,54. Le previsioni iniziali e finali di competenza delle spese, suddivise per titoli, sono evidenziate nella seguente tabella. 40

46 Tabella 6: previsioni 2013 spese per titoli PREV ISIONI SPESE PREV ISIONI INIZIALI PREV ISIONI FINALI V ariazioni T IT OLO I , ,2 7 0,22% %sul totale 55,68% 43,97% T IT OLO II , ,78 5,89% %sul totale 31,48% 26,27% TITOLO III , ,9 0 0,00% %sul totale 0,10% 0,08% SU B T OT A LE SPESE , ,9 5 2,26% T IT OLO IV , ,13 195,59% %sul totale 12,74% 29,68% T OT. GEN ER A LE SPESE , , ,8 9 % Fonte: dati rendiconto PAT La maggioranza degli importi riguarda le spese correnti (titolo I). Le previsioni finali, a seguito di variazioni del bilancio con n. 32 deliberazioni giuntali 61 e con due leggi provinciali 62, risultano quindi pari a milioni di euro (nel 2012: milioni; nel 2011: milioni), sia per le entrate che per le spese. Le variazioni che hanno comportato aumenti rispetto alle variazioni iniziali, pari in totale a euro ,08, riguardano: a) variazioni di stanziamento per maggiori entrate/spese per euro ,29 63 ; b) variazioni in aumento nelle partite di giro per euro ,74 64 ; c) altre variazioni in aumento per euro ,05. Le tabelle seguenti riportano le motivazioni per le tre tipologie sopra elencate. 61 Variazioni apportate ai sensi degli articoli 19, 27 e 32 della l.p. 14 settembre 1979 n. 7 (elenco riportato a pag. 11 del rendiconto Gli estremi delle norme sono riportati a pag. 3 del rendiconto Ai sensi art. 27 comma 1 della L.P. 14 settembre 1979, n. 7, che cita: La Giunta provinciale è autorizzata, fatte salve le limitazioni eventualmente stabilite dalla legge di approvazione del bilancio, ad apportare nel corso dell'esercizio, con proprie deliberazioni, le variazioni al bilancio occorrenti per l'iscrizione delle entrate derivanti da assegnazioni dello Stato, della regione, della Comunità economica europea, delle entrate per l'assunzione di mutui con oneri di ammortamento totalmente a carico di soggetti diversi dalla Provincia, e delle altre entrate derivanti da leggi provinciali vincolate a scopi specifici, nonché per l'iscrizione delle relative spese quando queste siano tassativamente regolate dalla legge. 64 Ai sensi art. 27 comma 2 della L.P. 14 settembre 1979, n. 7, che cita: La Giunta provinciale è comunque autorizzata ad apportare, con le modalità di cui al precedente comma, variazioni al bilancio di competenza per l'iscrizione di maggiori entrate e di maggiori spese per corrispondente importo, ai capitoli rientranti tra le partite di giro previste nelle parti delle contabilità speciali. 41

47 Tabella 7: motivazione variazioni per maggior entrate/spese (art. 27, comma 1; lp n 7/79) numero data IMPORTO VARIAZIONE MOTIVAZIONE /02/ ,66 NORMATIVA: nota del Vicepresidente prot. n. S0502/2013/97470 DD. 18/02/ art.1 bis1 della L.P. 6 marzo 1998, n /04/ , /07/ , /08/ , /08/ , /10/ , /12/ , /12/ ,63 Fonte: delibere PAT NORMATIVE: Deliberazione della Giunta Regionale TAA n.47 del 12/03/ Nota del Servizio Commercio e cooperazione a firma dell'assessore prot. n dd. 20/03/ art. 2, comma 1 lettere e) ed h) D.P.G.R. 23 giugno 1997, n. 8/L. - D.P.Reg. 15 giugno 2006, n. 8/L. Deliberazione della Giunta Regionale TAA n.40 del 26/02/ Nota del Servizio Autonomie locali a firma dell'assessore prot. n dd.17/04/ LR. 13 dicembre 2012 n. 8, art. 4, co.2. Deliberazione della Giunta Regionale TAA n.72 del 09/04/ Nota del Servizio Europa a firma del Vicepresidente prot. n dd.18/04/ art.2, comma 1, lettere e), h) e n) del D.P.G.R. 23 giugno 1997, n. 8/L. - art. 1 comma 3 D.P.Reg. 15 giugno 2006, n. 8/L. NORMATIVA: Deliberazione della Giunta Regionale TAA n.132 del 02/07/ Nota del Servizio Prevenzione rischi a firma del Presidente dd.24/07/2013 prot.n LR 16/07/2004, n. 1, art.13 - LR 02/09/1978, n. 17. art. 1. Ai fini del programma di gestione riferito al capitolo del Servizio Prevenzione Rischi è necessario incrementare la voce: "Messa in sicurezza strada per Forte Pozzacchio" per euro ,00 per l'anno NORME: Nota del Servizio Europa a fima del Presidente prot.n dd. 19/08/ Decreto IGRUE n. 12 dd. 07/03/ Decreto del Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del Ministero dell'interno prot.n dd. 01/08/2013. NORME: Nota del Servizio Europa a fima del Presidente prot.n dd. 21/08/ Decisione del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 novembre 2006 n. 1720/2006/CE - Comunicazione dell'agenzia nazionale LLP Programma settoriale Leonardo da Vinci prot.n dd. 11/07/2013. NORMATIVA: nota del Presidente prot. n. S160/ 2013/ dd. 09/09/ Nota Presidenza del Consiglio dei Ministri prot.n dd. 04/06/ D.P.C.M. 30 novembre 2012 del Ministero per gli affari regionali, il turismo e lo sport - Decreto del Presidente della Repubblica 2/05/2001 n L 15/12/1999, n. 482 NORMATIVA: Nota del Presidente prot. n di data 02/12/ LP 7 luglio 2011, n. 9 art. 37, commi 2 e 3 - Deliberazione GP n dd. 27 agosto 2012 NORMATIVA: Nota Assessore prot. n di data 18 dicembre L.27 dicembre 2006, n. 296 art. 1, c Decreto Interministeriale n.980 del 10 dicembre

48 Tabella 8: motivazione variazioni in aumento delle partite di giro (art. 27, comma 2; lp n 7/79) numero data IMPORTO VARIAZIONE MOTIVAZIONE 71 25/01/ ,00 Istituzione di nuovi capitoli al fine di dare continuità alle iniziative finalizzate all'accoglienza dei cittadini stranieri accolti in base all'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n dd. 13/04/2011 e a favorire percorsi di uscita degli stessi ai sensi dell'opcm n. 33 dd. 28/12/ /02/ ,16 Adeguamento degli stanziamenti necessari per trasferire a Trentino Sviluppo S.p.A. le somme introitate al bilancio provinciale a titolo di restituzione delle indennità di esproprio anticipate alla società pubblica per il venir meno di un progetto di urbanizzazione di un'area produttiva /02/ ,00 Si rende necessario aumentare gli stanziamenti per il trasferimento dei versamenti relativi all'art. 35 del DL 1/ /02/ , /04/ , /05/ , /07/ , /08/ , /09/ , /10/ , /10/ , /12/ ,98 Fonte: delibere PAT Si rende necessario aumentare gli stanziamenti al fine di trasferire a Trentino Sviluppo le somme introitate al bilancio provinciale a titolo di restituzione delle indennità di esproprio anticipate dalla soc. pubblica per il venir meno del progetto di urbanizzazione dell area produttiva di Vervò. Adeguamento degli stanziamenti per far fronte al conferimento di beni in natura per l'aumento di capitale sociale della Società Patrimonio del Trentino SpA (artt. 2342, 2343, 2343 ter del Codice Civile). Per i capitoli e si rende necessario aumentare gli stanziamenti per il trasferimento dei versamenti relativi all'art. 35 del DL 1/2012. Per i capitoli art.005 e si rende necessario incrementare lo stanziamento per consentire il pagamento del bollo virtuale sull'autorizzazione per i trasporti eccezionali previsti dal DLgs 30/04/1992, n Per i capitoli e si rende necessario aumentare gli stanziamenti per il trasferimento dei versamenti relativi all'art. 35 del DL 1/2012. Si rende necessario istituire i capitoli e per dare attuazione all'accordo tra Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento protezione civile e PAT per l'allestimento di una struttura ad uso ospedaliero da installare nel campo di assistenza per i profughi siriani di Azraq (Regno di Giordania). Adeguamento degli stanziamenti necessari per permute da concludere a breve con Patrimonio del Trentino Spa - ITEA Spa. La variazione si rende necessaria per dare attuazione al punto 2 dell'allegato 1 della deliberazione della Giunta provinciale n. 859 di data 27 aprile 2011, come modificata dalla deliberazione n. 378 di data 1 marzo Incremento dello stanziamento per far fronte all'aumento degli oneri previdenziali degli operai alle dipendenze del Servizio Conservazione della Natura e Valorizzazione Ambientale. Variazione delle partite di giro per la contabilizzazione delle spese per l'esecuzione in delega dal Comune di Lamon dell'intervento "Riqualificazione infrastrutturale dell'istituto comprensivo di Lamon e Sovramonte - scuola e palestra" e delle relative entrate a rimborso. 43

49 Tabella 9: motivazione variazioni in aumento delle partite di giro (art. 27, comma 2; lp n 7/79) numero data IMPORTO VARIAZIONE MOTIVAZIONE /02/ ,00 VARIAZIONI DI STANZIAMENTO AI SENSI DELL' ARTICOLO 28 DELLA LEGGE PROVINCIALE 28 DICEMBRE 2009, N. 19 E DELL' ARTICOLO 1 C. 7 DELLA LEGGE PROVINCIALE 28 MARZO 2009, N /05/ ,39 ANTICIPAZIONE DI CASSA /05/ ,00 Adeguamento degli stanziamenti per applicare al documento tecnico di accompagnamento e di specificazione del bilancio le variazioni previste dalla Legge provinciale n. 9 di data 15 maggio (ART. 21, COMMA 4) /06/ , /06/ , /08/ , /10/ , /10/ ,70 Fonte: delibere PAT Variazione ai sensi dell'articolo 1, comma 7, della legge provinciale n. 2/2009, a seguito della deliberazione di data odierna n. riferimento 2013-D relativa alle rimodulazione, attuata in base all'articolo 28 della legge provinciale n.19/2009, di impegni a residuo. Variazione ai sensi dell'articolo 1, comma 7, della legge provinciale n. 2/2009, a seguito della deliberazione di data 20/06/2013 n relativa alle rimodulazioni, attuate in base all'articolo 28 della legge provinciale n. 19/2009, di impegni a residuo. Variazione ai sensi dell'articolo 1, comma 7, della legge provinciale n. 2/2009, a seguito della deliberazione di data odierna n. riferimento 2013-S relativa alla rimodulazione, attuata in base all'articolo 28 della legge provinciale n. 19/2009, di impegni a residuo. Variazione ai sensi dell'articolo 1, comma 7, della legge provinciale n. 2/2009, a seguito della deliberazione di data odierna n. riferimento 2013-S relativa alla rimodulazione, attuata in base all'articolo 28 della legge provinciale n. 19/2009, di impegni a residuo. Variazione ai sensi dell'articolo 1, comma 7, della legge provinciale n. 2/2009, a seguito della deliberazione di data odierna n. riferimento 2013-S relativa alla rimodulazione, attuata in base all'articolo 28 della legge provinciale n. 19/2009, di impegni a residuo L indebitamento La riforma costituzionale del 2012 (Legge costituzionale n. 1/2012 Introduzione del principio del pareggio di bilancio nella Carta costituzionale e relativa legge rinforzata di attuazione n. 243/2012) ha interessato gli articoli 81, 97, 117 e 119 della Costituzione, apportando significative innovazioni anche in tema di indebitamento delle amministrazioni pubbliche. In particolare, in stretta connessione con il principio dell equilibrio di bilancio, è stato disciplinato il ricorso all indebitamento (nuovo art. 119 Cost. e art. 10 L. n. 243/2012) 65 La particolare attenzione del legislatore nazionale per il tema dell indebitamento pubblico ha trovato poi conferma nella Legge n. 213/2012 nella parte in cui è stato 65 Per gli enti territoriali, risulta condizionato dalle seguenti circostanze: indebitamento solo per spese di investimento (art. 119 Cost. e art. 10, c. 1, L. n. 243/2012); necessaria adozione di piani di ammortamento di durata non superiore alla vita utile dell investimento (art. 119 Cost. e art. 10, c. 2, L. n. 243/2012); equilibrio della gestione di cassa finale del complesso degli enti territoriali della regione, compresa la regione (art. 119 e art. 10, c. 3, L. n. 243/2012). 44

50 stabilito (art. 1, c. 3) che le Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti, nell ambito dello specifico esame dei rendiconti delle regioni, verificano, tra l altro, l osservanza del vincolo (rectius: vincoli) in materia di indebitamento (art. 119, c. 6, Costituzione), nonché la sostenibilità dell indebitamento stesso (art. 97 Costituzione). Inoltre, l art. 8 della Legge n. 183/2011, come successivamente modificato dall art. 27, c. 2, del D.L. 216/2011, convertito in Legge n. 14/2012, contiene alcune disposizioni finalizzate al contenimento del debito degli enti territoriali, tra le quali la prescrizione dell obbligo di riduzione dell entità del debito pubblico a decorrere dall anno 2013 ai fini della tutela dell unità economica della Repubblica. 66 Per quanto riguarda la Provincia autonoma di Trento, l indebitamento è disciplinato dagli artt. 31 e seguenti del D.P.P. 29 settembre 2005, n. 18/48 Leg (regolamento di contabilità). Il comma 3 dell art. 31 della legge di contabilità, inoltre, prevede che il bilancio riporti in un apposito prospetto le spese di investimento da finanziare mediante il ricorso all indebitamento, iscritte nello stato di previsione della spesa 67. Con la medesima norma (art. 12 L.P. n. 18/2011) è stato anche integrato l articolo 31 con i commi 11 bis, 11-ter e 11-quater, i quali prevedono che la Provincia adotti misure per stabilizzare il debito delle amministrazioni del settore pubblico provinciale e disciplini il ricorso alle operazioni di finanza straordinaria da parte dei propri enti strumentali. La Provincia ha comunicato 68 di non aver fatto ricorso ad operazioni di indebitamento per il finanziamento di investimenti a carico del proprio bilancio, mentre ha precisato che i mutui e i prestiti sottoscritti dalla Provincia sono con oneri a carico dello Stato. L Ente ha quindi ribadito, come già comunicato in occasione dei giudizi di parifica degli esercizi precedenti, che il debito della Provincia risulta pari a zero. Per le osservazioni della Corte in merito, si rimanda a quanto evidenziato in conclusione del presente paragrafo. Nel rendiconto sono indicati in uscita le spese per oneri finanziari e per la quota capitale dei mutui a carico dello Stato, e in entrata le relative assegnazioni. 66 In proposito si veda la recentissima sentenza della Corte costituzionale n. 175, depositata il 13 giugno 2014, resa su ricorso proposto dalla Provincia autonoma di Trento e dalla Regione Valle d Aosta. 67 L art. 12 della legge finanziaria per il 2012 (L.P. n. 18/2011) ha, inoltre, modificato l art. 31, comma 5, della legge provinciale di contabilità, prevedendo che in ciascun esercizio non possa essere autorizzata la contrazione di operazioni di indebitamento se l importo complessivo delle rate di ammortamento, comprese quelle relative ad operazioni già contratte, superi il 15% (anziché il 20%) delle entrate iscritte per tributi propri e quote fisse di tributi erariali. Con la medesima norma è stato anche integrato l articolo 31 con i commi 11 bis, 11-ter e 11- quater, i quali prevedono che la Provincia adotti misure per stabilizzare il debito delle amministrazioni del settore pubblico provinciale e disciplini il ricorso alle operazioni di finanza straordinaria da parte dei propri enti strumentali. 68 Con nota prot. PAT/D del 22 maggio

51 Tabella 10: spese per oneri finanziari e quota capitale dei mutui a carico dello Stato Anno Oneri finanziari , , ,96 Quota capitale , , ,90 Totale spese , , ,86 Entrate , , ,46 Fonte: dati rendiconto PAT 2011, 2012, Secondo quanto comunicato dalla Provincia, le entrate e le spese differiscono in quanto in entrata viene indicato l importo assegnato con decreto dello Stato pari al limite di impegno, che poi è effettivamente versato nel bilancio della Provincia, mentre in uscita viene indicata la rata annuale corrisposta per il rimborso della passività, come da piano di ammortamento iniziale. Tali differenze riscontrate in ciascun anno, peraltro, si compensano nell importo finale complessivamente rimborsato. Ciò detto con riferimento al debito contratto dalla Provincia, ma con oneri a carico dello Stato, va tuttavia rilevato che nel conto del patrimonio risulta iscritto nella voce debiti diversi l importo di euro nei confronti della Regione autonoma Trentino Alto Adige (gestioni fuori bilancio). L operazione viene identificata come concessione di un credito infruttifero per Fondo sviluppo del territorio ai sensi dell art. 1 della Legge regionale 13 dicembre 2012, n. 8 e dell art. 15 della L.P. 27 dicembre 2012, n. 25. In nota al prospetto elenco dei crediti e debiti diversi allegato al rendiconto 2013 è stato inoltre specificato che all atto della predisposizione del presente prospetto, parte dei rendiconti delle gestioni fuori bilancio in esso riportate non risulta ancora approvata dalla Giunta provinciale. Con il citato art. 1 della L.R. 13 dicembre 2012, n. 8 (legge finanziaria) la Regione ha promosso un progetto finalizzato di investimenti strategici per lo sviluppo del territorio regionale d intesa con le due Province per un importo complessivo pari a euro 500 milioni. La Regione ha autorizzato l intero stanziamento quale spese in conto capitale con deliberazione n. 77 del 23 aprile 2013 Attuazione delle disposizioni dell art. 1 della L.R. n. 8/2012 per lo sviluppo del territorio regionale. Tale provvedimento specifica che l intervento consiste nella concessione di crediti infruttiferi in favore delle Province autonome di Trento (250 milioni) e di Bolzano (250 milioni) o di società controllate dalle Province medesime, per una durata di quindici anni, che dovranno essere destinate alla realizzazione di investimenti volti alla crescita e allo sviluppo del territorio. La stessa delibera stabilisce che le erogazioni alle Province avvengono sulla base dei fabbisogni presentati dalle Province le quali dovranno presentare annualmente una rendicontazione con la descrizione dei diversi ambiti di intervento attuati anche dalle proprie società controllate. Inoltre, si dispone che alla scadenza delle concessioni di credito le Province e le società controllate dovranno restituire alla Regione, in unica soluzione, l importo del credito concesso. In particolare, il Programma della Provincia autonoma di Trento è stato approvato con le delibere provinciali n. 781 del 3 maggio 2013 e n del 4 ottobre 2013, stabilendo che alcune somme siano erogate dalla Regione direttamente alle Società partecipate indicate nel Programma stesso e che gli interventi siano attivati entro il Il Programma è stato approvato dalla Regione con delibera di Giunta n. 115 dell 11 46

52 giugno 2013 (poi modificata con delibera n. 199 dell 8 ottobre 2013) ed è così riassunto (per un totale di 250 milioni di euro): - concessioni di credito di euro a favore di Cassa del Trentino s.p.a. per il finanziamento di programmi di investimento degli enti locali; - concessioni di credito di euro a favore di Trentino Sviluppo s.p.a. per il finanziamento di progetti di sviluppo delle imprese e del territorio; - concessioni di credito di euro alla Provincia autonoma di Trento per la costituzione di fondi di rotazione e per progetti di sviluppo del territorio; - concessioni di credito di euro alla Provincia autonoma di Trento per l attivazione di strumenti finanziari. Sul programma relativo alla Provincia di Trento, la Regione ha erogato, nel corso del 2013, somme per un importo totale di euro ,00. In seguito a quanto sopra evidenziato, la Provincia autonoma di Trento, con deliberazione n. 965 del 24 maggio 2013 ha approvato una variazione di bilancio che ha determinato un incremento delle entrate di euro (importo erogato dalla Regione nel 2013) sul capitolo (totalmente riscossi), nonché corrispondenti variazioni di spesa che hanno riguardato principalmente (euro ) l incremento dello stanziamento nel capitolo , di nuova istituzione, inerente al Fondo di rotazione per l accesso al credito da parte delle imprese di cui all art. 6 della L.P. n. 9/2013. Va inoltre evidenziato che le società in house e controllate dalla Provincia presentano la seguente situazione debitoria: Tabella 11: Indebitamento società controllate dalla PAT al 31/12/2013 (dati in milioni di euro) SOC IET A ' Quo ta al 31/ 12/ 2013 D ebito al 31/ 12/ 2013 Cassa del Trentino S.p.A. 100,00% 986 Istituto Trentino per l'edilizia Abitativa - ITEA S.p.A 100,00% 167 Patrimonio del Trentino S.p.A. 100,00% 117 Trentino Trasporti S.p.A. 73,75% 34 T OT A LE Fonte: Quadro dei dati economico-finanziari delle società, delle fondazioni, degli enti e delle agenzie della Provincia. Dall esame della tabella sopra riportata emerge che gli organismi partecipati presi in considerazione presentano una situazione debitoria considerevole (esposizione complessiva di milioni di euro). I dati rappresentano una stima derivante dall attività di monitoraggio condotta da Cassa del Trentino sul livello di indebitamento del sistema pubblico provinciale e sono comprensivi dei prestiti obbligazionari e dei finanziamenti bancari, al netto degli accantonamenti per il rimborso dei prestiti bullet e delle passività cui corrispondono. 47

53 Infine, si evidenzia come nel bilancio della Provincia non risultino contabilizzati interessi passivi relativi ad operazioni di indebitamento garantite con fidejussioni rilasciate dalla Provincia stessa. La Provincia ha segnalato che nel 2013 ha rilasciato garanzie esclusivamente per operazioni di finanziamento poste in essere da proprie società controllate integralmente coperte da contributi in annualità a carico del bilancio provinciale. L elenco delle garanzie non coperte da contributi in annualità a carico del bilancio provinciale è invece riportato, ai sensi dell articolo 33 della legge di contabilità, in allegato al bilancio della Provincia. Le garanzie rilasciate dalla Provincia a fronte di operazioni di finanziamento, riportate nel bilancio di previsione 2013 sono: - garanzie prestate nei confronti di Mediocredito Trentino Alto Adige S.p.a.: euro ,00; - garanzie prestate nei confronti di Set Distribuzione S.p.a.: euro ,00; - garanzie prestate nei confronti di Dolomiti Energia S.p.a.: ,00. Sulla base delle disposizioni di cui al comma 7-bis dell articolo 31 del D.P.P. n Leg. del 29 settembre 2005, e della deliberazione della Giunta Provinciale n. 969 del 30 aprile 2010, è stata allegata al rendiconto una nota informativa che evidenzia gli oneri e gli impegni relativi a strumenti finanziari in essere finalizzati alla ristrutturazione del debito o alla riduzione dei costi delle passività. L Amministrazione ha precisato 69 di non aver sottoscritto nuovi contratti finanziari nel corso del Restano operativi, pertanto, due contratti finanziari stipulati dalla Provincia nel 2006 e collegati a prestiti obbligazionari emessi da enti e società da essa controllate (un operazione finanziaria collegata alle emissioni obbligazionarie di Garda Trentino Fiere S.p.a. e un operazione finanziaria collegata alle emissioni obbligazionarie di Itea S.p.a., Trentino Trasporti S.p.a. e Università degli Studi di Trento). In entrambe le operazioni la Provincia versa annualmente una quota alle proprie controparti contrattuali e riceve periodicamente le somme che utilizza per ripagare le emissioni obbligazionarie (le operazioni sono infatti assistite da delegazione di pagamento accettata dalla Provincia). L Amministrazione provinciale ha evidenziato in istruttoria 70 che i contratti finanziari non presentano caratteri di aleatorietà e sono privi di rischio, in quanto i flussi pagati e incassati e le relative date di scambio sono stabiliti contrattualmente alla data di stipula delle operazioni e non risentono dell andamento di alcun parametro finanziario. Tali contratti non presentano, dunque, profili critici, configurando in sostanza una forma di investimento finanziario con cui la Provincia versa anticipatamente dei flussi finanziari che vengono successivamente restituiti dall intermediario controparte secondo importi e scadenze predefinite. Nondimeno, deve essere evidenziato che l asserito vantaggio dell operazione finanziaria conclusa con Garda Trentino Fiere, che dovrebbe in ipotesi risolversi con un utile per la Provincia di euro , si realizzerà unicamente alla conclusione del finanziamento, prevista per il 31 maggio 2016, mentre al termine di ciascuna annualità decorrente dalla data di stipula del contratto (17 maggio 2006) la Provincia ha sempre pagato di più di quanto ha ricevuto. Invero, nel 2013 la Provincia ha effettuato 69 Con nota prot. PAT/D del 22 maggio Con nota prot. PAT/D del 22 maggio

54 pagamenti per euro ,00 ed ha ricevuto euro ,00, con un differenziale negativo di euro ,00 che dovrebbe essere recuperato al termine dell operazione finanziaria. L operazione si è quindi concretizzata, in sostanza, in una sorta di anticipazione di cassa da parte della Provincia all ente finanziato. Inoltre, va segnalato che avendo la Provincia accettato la delegazione di pagamento sulle emissioni obbligazionarie si è resa coobbligata in caso di inadempimento del debitore principale, ossia dell ente che ha emesso il prestito obbligazionario. In conclusione, sull indebitamento della Provincia autonoma di Trento, la Corte rileva quanto segue. 1. L affermazione che la Provincia non contrae debito con oneri a carico del proprio bilancio ripetuta negli anni da parte degli uffici finanziari della Provincia nell ambito dei riscontri istruttori trasmessi in sede di controllo del rendiconto appare inconferente alla luce dei riscontri appena evidenziati. 2. In particolare, il prestito concesso dalla Regione autonoma Trentino Alto Adige in base a quanto disposto dalla L.R. n. 8/2012 è confluito nella voce debiti diversi del conto del patrimonio della Provincia per un importo di euro , potendosi quindi ritenere che l Ente è attualmente gravato dell onere di restituzione di tale somma al termine della durata prevista (15 anni). Pur trattandosi di un prestito espressamente qualificato dalla legge regionale come infruttifero, non risultano chiare le modalità di ammortamento richieste anche dall art. 119 della Costituzione individuate dalla Provincia. Inoltre, in base al programma approvato dalla Giunta provinciale con le deliberazioni sopra indicate, per la Provincia di Trento è stata pianificata l erogazione da parte della Regione di ulteriori euro per strumenti finanziari, nonché il trasferimento di fondi direttamente ad alcune società partecipate, segnatamente a Cassa del Trentino s.p.a. per il finanziamento di programmi di investimento degli enti locali (euro ) ed a Trentino sviluppo s.p.a. per progetti di sviluppo imprese e territorio (euro ). 3. Il prestito concesso dalla Regione finalizzato allo sviluppo del territorio (euro ) è stato destinato dalla Provincia alla costituzione di fondi di rotazione ad alimentazione mista per favorire l accesso al credito da parte delle imprese (si veda art. 6 della L.P. n. 9/2013). Appare quindi quantomeno dubbio il rispetto del fondamentale principio della corrispondenza tra indebitamento e spese d investimento stabilito dall art. 119 della Costituzione. Perplessità, sotto questo profilo, suscita anche la finalizzazione del prestito regionale per strumenti finanziari per l importo di euro , somma tuttavia non erogata nel corso del La situazione debitoria degli organismi partecipati dalla Provincia come sopra emerso evidenzia la sussistenza di indebitamento a medio lungo termine verso terzi creditori per importi significativi. In proposito si rileva che i debiti contratti dagli enti e dagli organismi controllati dalla Provincia tra i quali quelli appena citati assunti da Cassa del Trentino s.p.a. e Trentino sviluppo s.p.a. incidono inevitabilmente sul bilancio consolidato dell Ente. Sul punto non è tuttora chiaro se la Provincia abbia già adottato le misure per stabilizzare il debito delle amministrazioni del settore pubblico provinciale di cui all art. 79, c. 3, dello Statuto speciale come prescritto dall art. 31, c. 11-bis, della L.P. n. 7/1979, dalle quali deve inevitabilmente emergere il quadro consolidato complessivo dell indebitamento della Provincia, con indicazione di un ipotesi di ammortamento 49

55 pluriennale al fine di contenere e gradualmente ridurre il debito consolidato della Provincia. 5. Per quanto attiene alle garanzie prestate ed agli strumenti finanziari attivati dalla Provincia va rilevato che tali posizioni costituiscono passività potenziali che potrebbero ulteriormente gravare il bilancio nel caso di inadempimento, anche parziale, del debitore principale. In tali casi sarebbe opportuna la costituzione di appositi fondi rischi al fine di attenuare l impatto finanziario di eventuali attivazioni, da parte dei soggetti creditori, delle garanzie prestate Entrate e spese di competenza Analisi delle entrate Il totale delle entrate di competenza ha fatto registrare accertamenti per euro ,05, dei quali ,48 derivano dall attività della provincia ed euro ,57 corrispondono a partite di giro. Le riscossioni finali di competenza sono state invece pari ad euro ,06, delle quali ,00 derivano dall attività della provincia ed euro ,06 corrispondono a partite di giro. La composizione per titoli rispettivamente degli accertamenti e delle riscossioni, al netto delle partite di giro, ha subito la seguente evoluzione rispetto agli anni precedenti: Tabella 12: suddivisione per titoli accertamenti finali di competenza ENTRATE / Titoli Accertamenti finali di competenza Variazioni anno precedente / / ENTRATE TRIBUTARIE , , ,45-1,82% 1,62% %su totale 94,21% 94,42% 91,60% 2. EN T R A T E D ER IV A N T I D A C ON T R IB U T I E TR A SFER IM EN TI D I PA R TE C OR R EN TE , , ,3 5 23,55% -5,66% %su totale 1,04% 1,31% 1,18% 3. ENTRATE EXTRATRIBUTARIE , , ,23 8,67% 45,47% %su totale 1,54% 1,71% 2,37% 4. EN T R A T E D ER IV A N T I D A A LIEN A Z ION I D I B EN I PA T R IM., D A T R A F. IN C / C A PIT A LE E DA RISCOSSIONE DI CREDITI , , ,4 5-21,93% 98,17% %su totale 3,22% 2,56% 4,85% 5. EN T R A T E D ER IV A N T I D A M U T U I E PR EST IT I 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,00% 0,00% %su totale 0,00 0,00 0,00 T OT. GEN ER A LE EN T R A T E ( escluse partite di giro ) Fonte: dati rendiconto PAT 2011, 2012, , , ,4 8-2,0 4 % 4,75% 50

56 Tabella 13: suddivisione per titoli riscossioni finali di competenza ENTRATE / Titoli Riscossioni finali di competenza V ariazioni anno precedente / ENTRATE TRIBUTARIE , , ,03-4,51% 6,54% %su totale 96,47% 95,90% 93,10% 2. EN T R A T E D ER IV A N T I D A C ON T R IB U T I E TR A SFER IM EN TI D I PA R TE C OR R EN TE , , ,3 5 23,76% -5,60% %su totale 1,17% 1,51% 1,30% 3. ENTRATE EX TRATRIBUTARIE , , ,84 7,28% 50,19% %su totale 1,61% 1,79% 2,46% 4. EN T R A T E D ER IV A N T I D A A LIEN A Z ION I D I B EN I PA T R IM., D A T R A F. IN C / C A PIT A LE E DA RISCOSSIONE DI CREDITI , , ,78 2,05% 332,33% %su totale 0,75% 0,80% 3,14% 5. EN T R A T E D ER IV A N T I D A M U T U I E PR EST IT I 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,00% 0,00% %su totale 0,00 0,00 0,00 T OT. GEN ER A LE EN T R A T E ( escluse partite di giro ) Fonte: dati rendiconto PAT 2011, 2012, , , ,0 0-3,9 4 % 9,73 % A livello complessivo sia gli accertamenti che le riscossioni registrano un lieve incremento rispetto allo scorso esercizio (rispettivamente +4,75% e +9,73%). Nel dettaglio, gli incrementi negli accertamenti hanno riguardato le entrate tributarie (+67,47 milioni), le entrate extratributarie (+34,19 milioni) e le entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti in c/capitale e da riscossione di crediti (- +110,76 milioni). L incremento nelle riscossioni ha riguardato di conseguenza i medesimi titoli, quali le entrate tributarie (+237,52 milioni), le entrate extratributarie (+34,10 euro) e le entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti in c/capitale e da riscossione di crediti +100,23 milioni). La composizione delle entrate (accertamenti) secondo la suddivisione per macroarea è rappresentata nei prospetti e nei grafici seguenti: Tabella 14: suddivisione per macro-area accertamenti finali di competenza EN TR A TE / M acro - A rea Accertamenti finali di competenza Variazioni anno precedente / / ENTRATE PROPRIE , , ,64 6,28% 13,14% %su totale 11,89% 12,90% 13,93% EN T R A T E D ER IV A N T I D A D EV OLU Z. D I TRIBUTI ERARIALI , , ,76-2,77% 2,32% %su totale 84,11% 83,48% 81,54% EN TR A TE D ER IV A N TI D A TR A SFER IM , , ,0 8-11,41% 31,08% %su totale 4,00% 3,62% 4,52% EN TR A TE D ER IV A N TI D A M U TU I E PR ESTITI 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,00% 0,00% %su totale 0,00 0,00 0,00 T OT. GEN ER A LE EN T R A T E ( escluse partite di giro ) Fonte: dati rendiconto PAT 2011, 2012, , , ,4 8-2,0 4 % 4,75% 51

57 Figura 1: suddivisione per macro-area accertamenti finali di competenza Composizione accertamenti Mutui e prestiti Trasferimenti Devoluzione tributi erariali Entrate proprie milioni di euro Le entrate proprie accertate presentano un incremento del 13,14% rispetto al precedente esercizio. Tale incremento è imputabile all aumento delle entrate proprie in conto capitale (+ 58 milioni), in particolare dovuto alla concessione di crediti da parte della Regione Trentino alto Adige ai sensi dell art. 1 della Legge regionale n. 8/2012 (60 milioni), e dei proventi patrimoniali (+34,6 milioni), individuabile in particolare nei proventi derivanti da canoni per l utilizzazione acque pubbliche (38 milioni). Per quanto concerne le devoluzioni di tributi erariali, è necessario tenere in considerazione che, nel 2012, in attuazione delle disposizioni dell art. 2 comma 3 bis della L.p. 36/93, l importo di 75 milioni di euro, corrispondenti al gettito di competenza della Provincia dei tributi erariali legati al patrimonio immobiliare (Irpef su redditi fondiari e cedolare secca), era stato iscritto nelle partite di giro sul fondo per il federalismo municipale. Rispetto all esercizio 2012, le entrate devolute riscontrano un aumento del 2,32% (+85,08 milioni), rimediando in parte alla contrazione registrata nel 2012 rispetto all esercizio La contrazione registrata nel 2012 era influenzata sia dall andamento dell economia che dalle modalità di applicazione delle riserve all Erario disposte dalle diverse manovre statali di finanza pubblica 71. Tali modalità avevano infatti comportato che le riserve intaccassero anche la spettanza provinciale. Anche le entrate derivanti da trasferimenti registrano un aumento del 31,08% (+49,48 milioni). Da segnalare la presenza nel 2013 di trasferimenti interni derivanti 71 La Provincia aveva contestato davanti alla Corte Costituzionale la legittimità delle modalità di applicazione delle riserve all Erario previste dai D.L. 138/2011, 201/2011 e 95/2012. Con sentenza n. 241/2012 della Corte Costituzionale sono state considerate illegittime le riserve all erario dei maggiori tributi derivanti dai D.L. 138/2011 e 201/

58 dalla contabilizzazione di economie di spesa in c/capitale per l annullamento di residui passivi. L area omogenea trasferimenti da altri soggetti, in cui è stato allocato il relativo capitolo, è aumentata di 34,17 milioni corrispondente a tale tipologia di entrata. Come per i precedenti esercizi, non risultano accertate entrate per mutui e prestiti. La composizione delle entrate (riscossioni) secondo la suddivisione per macro-area è invece rappresentata nei prospetti e nei grafici seguenti: Tabella 15: suddivisione per macro-area riscossioni finali di competenza EN TR A TE / M acro - A rea Riscossioni finali di competenza V ariazioni anno precedente / / ENTRATE PROPRIE , , ,64 12,15% 13,39% %su totale 12,63% 14,75% 15,24% EN T R A T E D ER IV A N T I D A D EV OLU Z. D I TRIBUTI ERARIALI , , ,3 4-6,70% 8,10% %su totale 85,66% 83,20% 81,96% ENTRATE DERIV ANTI DA TRASFERIM , , ,02 15,45% 49,70% %su totale 1,71% 2,06% 2,81% ENTRATE DERIV ANTI DA M UTUI E PRESTITI 0,00 0,00 0,00 0,00% 0,00% %su totale 0,00 0,00 0,00 T OT. GEN ER A LE EN T R A T E ( escluse partite di giro ) Fonte: dati rendiconto PAT 2011, 2012, , , ,0 0-3,9 4 % 9,73 % Figura 2: suddivisione per macro-area riscossioni finali di competenza Composizione riscossioni Mutui e prestiti Trasferimenti Devoluzione tributi erariali Entrate proprie milioni di euro 53

59 Indici della gestione delle entrate Di seguito si evidenziano i principali indicatori della gestione di competenza per il triennio : Tabella 16: indici della gestione delle entrate Ind icat o ri C ap acit à d i accert ament o (accertamenti /previsioni finali di competenza) C ap acit à d i ent rat a t o t ale (riscossioni totali/residui attivi al 1 gennaio + previsioni finali di competenza) C ap acit à d i risco ssio ne (riscossioni di competenza /previsioni finali di competenza) V elocità di riscossione (riscossioni di competenza/accertamenti di competenza) 107,28% 104,29% 106,21% 62,12% 58,53% 60,33% 94,12% 89,71% 95,71% 87,73% 86,02% 90,12% Ind ice d i variazio ne (previsioni finali di competenza previsioni iniziali)/previsioni iniziali 1,18% 0,25% 2,40% Fonte: dati rendiconto PAT 2011, 2012, La capacità di accertamento è data dal rapporto tra accertamenti di competenza e previsioni definitive. L indicatore, a livello complessivo, evidenzia un valore superiore al 100% nel triennio (106,21% nel 2013). Nel complesso le entrate accertate sono state quindi sempre superiori rispetto alle previsioni. A livello invece di macroarea, non evidenziato in tabella, si rileva solo nel 2013 una capacità di accertamento inferiore al 100% per le entrate da trasferimento (84,69%) e in particolare per i trasferimenti dallo Stato (75,61%) e dalla Regione (96,55%). Capacità e velocità di riscossione, consentono, inoltre, di analizzare la dinamica delle riscossioni di competenza. In particolare, la capacità di riscossione mette in relazione le riscossioni di competenza con la massa acquisibile finale, mentre la velocità di riscossione evidenzia il rapporto tra riscossioni ed accertamenti di competenza, individuando così la capacità dell ente di riscuotere prontamente (entro l esercizio di riferimento) le entrate accertate. Entrambi gli indicatori presentano nel 2013 valori in miglioramento rispetto agli esercizi precedenti, ed attestano una capacità della Provincia di riscuotere le entrate di competenza accertate entro l esercizio di riferimento in perfezionamento. Da rilevare, comunque, con riguardo alla capacità di riscossione un sensibile peggioramento in relazione alle entrate da trasferimento. In particolare il valore dell indicatore relativo ai trasferimenti dallo Stato passa dal 42,81% del 2012 al 24,76% del 2013 e quello relativo ai trasferimenti dalla Regione passa dal 9,95% al 3,25%. Al riguardo, si prospetta la necessità di perfezionare opportune intese tra le Istituzioni interessate, al fine di ovviare alla situazione descritta. La capacità di entrata totale, che registra il livello di riscossione complessivo (competenza + residui), mostra un lieve miglioramento rispetto allo scorso esercizio: l indicatore è passato dal 58,53% nel 2012 al 60,33% nel

60 Analisi delle spese Il totale delle spese di competenza ha fatto registrare impegni per euro ,80, dei quali ,23 derivano dall attività della provincia ed euro ,57 corrispondono a partite di giro. I pagamenti finali di competenza sono stati invece pari ad euro ,16 dei quali ,94 derivano dall attività della provincia ed euro ,22 corrispondono a partite di giro. La composizione per titoli rispettivamente degli impegni e dei pagamenti, al netto delle partite di giro, ha subito le seguenti evoluzioni rispetto all anno precedente: Tabella 17: suddivisione per titoli impegni finali di competenza SPESE/ T it o li Impegni finali di competenza V ariazioni anno precedente / / SPESE CORRENTI , , ,49-0,34% 0,60% %su totale 62,01% 61,69% 62,91% 2. SPESE IN CONTO CAPITALE , , ,24 1,00% -4,51% %su totale 37,89% 38,20% 36,98% 3. SPESE PER R IM B OR SO D I PR ESTITI , , ,50-0,06% 4,83% %su totale 0,10% 0,10% 0,11% TOT. GENERALE SPESE ( escluse partite di giro ) Fonte: dati rendiconto PAT 2011, 2012, , , ,2 3 0,16 % - 1,3 5% Tabella 18: suddivisione per titoli pagamenti finali di competenza SPESE/ T it o li Pagamenti finali di competenza V ariazioni anno precedente / / SPESE CORRENTI , , ,78-2,63% 3,79% %su totale 78,62% 83,85% 85,41% 2. SPESE IN CONTO CAPITALE , , ,66-31,25% -8,10% %su totale 21,23% 15,99% 14,42% 3. SPESE PER R IM B OR SO D I PR ESTITI , , ,50-0,06% 4,83% %su totale 0,15% 0,16% 0,17% T OT. GEN ER A LE SPESE ( escluse partite di giro ) Fonte: dati rendiconto PAT 2011, 2012, , , ,9 4-8,71% 1,8 9 % Gli impegni riferiti al titolo I sono rimasti pressoché costanti rispetto allo scorso esercizio, mentre quelli relativi al titolo II e al tiolo III hanno subito rispettivamente una diminuzione del 4,56% e un incremento del 4,83% (nel complesso si registra una diminuzione dell 1,35%). I pagamenti registrano invece un lieve incremento rispetto al 2012 (+1,89%), che ha interessato sia le spese correnti (+3,79%, pari in valore assoluto a 94,61 milioni) che le spese per rimborso di prestiti (+4,83%, pari in valore assoluto a 0,23 milioni). I pagamenti relativi alle spese in conto capitale subiscono una diminuzione (-8,10%, pari in valore assoluto a 38,52 milioni). La Provincia ha fatto presente che l andamento dei 55

61 pagamenti in conto capitale, come nell anno precedente, è stato fortemente condizionato dai vincoli imposti dal patto di stabilità con lo Stato 72. Le seguenti tabelle mostrano la ripartizione delle spese (impegni e pagamenti) per funzione obiettivo, evidenziandone le variazioni rispetto all anno precedente e l incidenza di ciascuna voce sul totale nel triennio : Tabella 19: suddivisione per funzione- obiettivo impegni finali di competenza SPESE/ Funzione obiettivo F U N Z ION A M EN T O D EGLI OR GA N I IST IT U Z ION A LI Impegni finali di competenza / / , , ,8 4 14,92% -21,15% %su totale 0,32% 0,37% 0,29% SERV IZI GENERALI , , ,42-25,27% -12,13% %su totale 4,63% 3,45% 3,08% F IN A N Z A LOC A LE , , ,8 1-16,89% 20,13% %su totale 12,08% 10,03% 12,21% SC U OLA E FOR M A ZION E , , ,6 3-1,62% -3,45% %su totale 16,66% 16,36% 16,01% ISTRUZIONE UNIV ERSITARIA E RICERCA , , ,79 3,64% -8,21% %su totale 6,07% 6,28% 5,84% CULTURA E SPORT , , ,23 11,48% -8,98% %su totale 1,95% 2,17% 2,00% POLITICHE SOCIALI , , ,32-0,45% -8,48% %su totale 6,94% 6,89% 6,40% SA N IT A ' , , ,4 6 0,50% -1,06% %su totale 26,40% 26,48% 26,56% A GR IC OLT U R A , , ,14-11,55% 2,54% %su totale 2,02% 1,78% 1,85% V ariazioni anno precedente POLIT IC HE PR OD U T T IV E E PER LO SV ILU PPO LOC A LE , , ,2 7-4,96% -12,93% %su totale 8,89% 8,44% 7,45% EDILIZIA ABITATIV A , , ,45 20,41% 6,22% %su totale 2,05% 2,47% 2,66% IN FR A STR U TTU R E PER M OB ILITA ' E R ETI , , ,8 7 3,57% -13,31% %su totale 6,42% 6,64% 5,84% GOV ERNO DEL TERRITORIO , , ,70-12,15% -8,03% %su totale 4,36% 3,82% 3,56% ONERI NON RIPARTIBILI , , ,30-0,60% 43,35% %su totale 1,21% 1,20% 1,75% FONDI DI RISERV A E PER NUOV E LEGGI 0, , ,00 0,00% 22,99% %su totale 0,00% 3,61% 4,50% TOT. GENERALE SPESE ( escluse partite di giro ) Fonte: dati rendiconto PAT 2011, 2012, , , ,2 3 0,16 % - 1,3 5% 72 Si veda la relazione Approvazione del rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento per l esercizio finanziario 2013, pag. 25 inviata in data 10 giugno 2014 mediante posta certificata. 56

62 Figura 3: suddivisione per funzione- obiettivo impegni finali di competenza Composizione impegni Fondi di riserva e per nuove leggi Oneri non ripartibili Governo del territorio Infrastrutture per mobilità e reti Edilizia abitativa Politiche produttive e per lo sviluppo Agricoltura Sanità Politiche sociali Cultura e sport Istruzione universitaria e ricerca Scuola e formazione Finanza locale Servizi generali Funzionamento degli organi istituzionali milioni di euro 57

63 Tabella 20: suddivisione per funzione-obiettivo pagamenti finali di competenza SPESE/ Funzione obiettivo F U N Z ION A M EN T O D EGLI OR GA N I IST IT U Z ION A LI Pagamenti finali di competenza V ariazioni anno precedente / / , , ,3 8 15,24% -19,73% %su totale 0,40% 0,50% 0,39% SERV IZI GENERALI , , ,46-3,30% -2,29% %su totale 3,45% 3,65% 3,50% F IN A N Z A LOC A LE , , ,2 5-18,76% 22,31% %su totale 11,41% 10,15% 12,18% SC U OLA E FOR M A ZION E , , ,4 0-2,34% -0,12% %su totale 21,60% 23,10% 22,64% ISTRUZIONE UNIV ERSITARIA E RICERCA , , ,63-29,88% 10,53% %su totale 4,42% 3,39% 3,68% CULTURA E SPORT , , ,98 0,34% 7,43% %su totale 1,50% 1,64% 1,73% POLITICHE SOCIALI , , ,08-6,25% -15,64% %su totale 8,01% 8,23% 6,81% SA N IT A ' , , ,6 6-4,19% 6,74% %su totale 31,55% 33,11% 34,69% A GR IC OLT U R A , , ,8 2-5,29% 12,95% %su totale 1,11% 1,15% 1,28% POLIT IC HE PR OD U T T IV E E PER LO SV ILU PPO LOC A LE , , ,3 9-47,46% -12,69% %su totale 5,26% 3,03% 2,59% EDILIZIA ABITATIV A , , ,18 16,10% -36,71% %su totale 1,53% 1,94% 1,21% IN FR A STR U TTU R E PER M OB ILITA ' E R ETI , , ,4 7-3,97% -8,28% %su totale 5,29% 5,56% 5,01% GOV ERNO DEL TERRITORIO , , ,97-7,81% -6,01% %su totale 3,57% 3,60% 3,32% ONERI NON RIPARTIBILI , , ,27-7,72% 4,65% %su totale 0,92% 0,93% 0,96% FONDI DI RISERV A E PER NUOV E LEGGI 0,00 0,00 0,00 0,00% 0,00% %su totale 0,00% 0,00% 0,00% T OT. GEN ER A LE SPESE ( escluse partite di giro ) Fonte: dati rendiconto PAT 2011, 2012, , , ,9 4-8,71% 1,8 9 % 58

64 Figura 4: suddivisione per funzione- obiettivo pagamenti finali di competenza Composizione pagamenti Oneri non ripartibili Governo del territorio Infrastrutture per mobilità e reti Edilizia abitativa Politiche produttive e per lo Agricoltura Sanità Politiche sociali Cultura e sport Istruzione universitaria e ricerca Scuola e formazione Finanza locale Servizi generali Funzionamento degli organi milioni di euro Come nei precedenti esercizi, oltre la metà della spesa di competenza impegnata (54,78%) si riferisce alle funzioni obiettivo sanità (26,56%), scuola e formazione (16,01%) e finanza locale (12,21%). In particolare, la f.o. finanza locale registra un incremento del 20,13% rispetto allo scorso esercizio, riscontrabile nelle spese correnti (+26,81%), nelle spese in conto capitale (+10,16%) e nelle spese per rimborso prestiti (+7,64%). La f.o. sanità presenta un livello di impegni inferiore dell 1,06% (-12,93 milioni di euro) rispetto al Ancora più consistente risulta la contrazione delle spese inerenti la f.o. scuola e formazione (-3,49%, pari in valore assoluto a -26,10 milioni di euro). Per quanto riguarda gli altri ambiti di spesa, i principali incrementi si riscontrano nelle f.o. oneri non ripartibili (+43,35%, pari in valore assoluto a 24,17 milioni di euro), fondi di riserva e per nuove leggi (+22,99%, pari in valore assoluto a 38,4 milioni di euro), agricoltura (+2,54%, pari in valore assoluto a 2,10 milioni di euro)), edilizia abitativa (+6,22%, pari in valore assoluto a 7,11 milioni di euro) Indici della gestione delle spese Di seguito si presentano i principali indicatori della gestione di competenza per il triennio

65 Tabella 21: indici della gestione delle spese Ind icat o ri C ap acit à d i imp eg no (impegni/previsioni finali di competenza) 99,16% 99,57% 99,20% C ap acit à d i sp esa t o t ale (pagamenti totali/residui al 1 gennaio + previsioni finali di competenza) Capacità di pagamento (pagamenti/previsioni finali di competenza) V elocità di pagamento (pagamenti/impegni finali di competenza) 61,14% 53,18% 52,90% 69,91% 63,98% 65,84% 70,50% 64,26% 66,37% Ind ice d i variazio ne (previsioni finali di competenza previsioni iniziali)/previsioni iniziali 1,06% 0,22% 2,26% SPESA C OR R EN T E C ap acit à d i imp eg no (impegni/previsioni finali di competenza) 99,76% 99,83% 99,80% C ap acit à d i sp esa t o t ale (pagamenti totali/residui al 1 gennaio + previsioni finali di competenza) 83,74% 82,85% 87,84% Capacità di pagamento (pagamenti/previsioni finali di competenza) V elocità di pagamento (pagamenti/impegni finali di competenza) 89,17% 87,18% 89,93% 89,39% 87,33% 90,11% Ind ice d i variazio ne (previsioni finali di competenza previsioni iniziali)/previsioni iniziali 1,09% -0,06% 0,22% SPESA IN C ON T O C A PIT A LE C ap acit à d i imp eg no (impegni/previsioni finali di competenza) 98,19% 99,17% 98,21% C ap acit à d i sp esa t o t ale (pagamenti totali/residui al 1 gennaio + previsioni finali di competenza) 40,66% 27,95% 26,35% Capacità di pagamento (pagamenti/previsioni finali di competenza) V elocità di pagamento (pagamenti/impegni finali di competenza) 38,79% 26,67% 25,42% 39,51% 26,90% 25,88% Ind ice d i variazio ne (previsioni finali di competenza previsioni iniziali)/previsioni iniziali 1,02% 0,68% 5,89% Fonte: dati rendiconto PAT 2011, 2012, Il primo indicatore considerato è la capacità di impegno, calcolata come rapporto tra gli impegni di competenza e gli stanziamenti finali di competenza. Esso consente di verificare la capacità dell ente di tradurre le previsioni di bilancio in azioni concrete. A livello di spese complessive tale indicatore presenta un valore pari al 99,20%, inferiore di quasi mezzo punto percentuale rispetto al valore registrato nel Si evidenzia inoltre che con riferimento alle spese correnti l indicatore è quasi pari al 100%, denotando elevato grado di utilizzo delle risorse, comune a tutte le principali funzioni-obiettivo. Nel complesso le economie registrate nell esercizio 2013 sono pari a 36,81 milioni di euro. Nel 2013, l indice di variazione segnala inoltre uno scostamento (2,26%) tra previsioni iniziali e finali superiore a quello registrato nel 2012 (0,22%). 60

66 Gli indicatori che mettono in luce la dinamica dei pagamenti di competenza, ovvero capacità e velocità di pagamento, mostrano entrambi un lieve miglioramento rispetto al Tale andamento è riscontrabile con riferimento ai pagamenti connessi alle spese correnti: sia la velocità che la capacità di pagamento mostrano infatti un incremento di due punti percentuali. Con riferimento, invece alle spese in conto capitale, tali indicatori subiscono una lieve contrazione di un punto percentuale. Anche a tale riguardo la Provincia ha evidenziato che l andamento dei pagamenti in conto capitale è condizionato dal patto di stabilità. Limitatamente al diverso profilo (non attinente alla significatività dei predetti indicatori) della tempestività dei pagamenti, l Amministrazione ha evidenziato 73 di aver effettuato nel 2013 oltre il 93% dei pagamenti entro un tempo medio di 10 giorni (nel 2012 la percentuale era pari al 91%). In relazione alle singole funzioni-obiettivo, si rileva una notevole variabilità degli indici, ascrivibile prevalentemente alla diversa disciplina dei procedimenti di spesa e pagamento previsti dalle normative settoriali. In particolare, denotano un elevato valore degli indicatori le f.o. scuola e formazione (la capacità di pagamento è pari al 93,76% mentre la velocità di pagamento è pari al 93,86%), funzionamento degli organi istituzionali (sia la capacità di pagamento che la velocità di pagamento sono pari all 89,17%) e sanità (la capacità di pagamento è pari all 86,66% mentre la velocità di pagamento è pari all 86,67%). Al contrario, mostrano una bassa capacità di tradurre stanziamenti ed impegni in pagamenti effettivi, con un ulteriore peggioramento rispetto agli scorsi esercizi, le f.o. politiche produttive e per lo sviluppo locale (la capacità di pagamento è passata dal 22,97% al 22,92% mentre la velocità di pagamento è passata dal 23,06% al 23,12%), edilizia abitativa (la capacità di pagamento è passata dal 49,84% al 29,02% mentre la velocità di pagamento è passata dal 50,58% al 30,14%) e oneri non ripartibili (la capacità di pagamento è passata dal 45,19% al 34,24% mentre la velocità di pagamento è passata dal 49,70% al 36,28%). La capacità di spesa complessiva, data dal rapporto tra pagamenti complessivi e massa spendibile, presenta un peggioramento rispetto ai precedenti esercizi ascrivibile alla spesa in conto capitale: si tratta del valore più basso degli ultimi cinque anni. Per completare l analisi per indici, si calcolano di seguito degli indicatori che mettono in relazione la gestione delle entrate di competenza con la gestione delle spese, analizzandone l evoluzione nell ultimo triennio: Tabella 22: indici di relazione tra entrate e spese Ind icat o ri Imp eg ni/ A ccert ament i 102,80% 105,11% 98,99% Pag ament i/ R isco ssio ni 82,61% 78,52% 72,91% Fonte: dati rendiconto PAT 2011, 2012, Questionario compilato allegato alla nota prot. n. PAT/D del 22 maggio 2014 (da risposta al quesito n SEZIONE II). 61

67 Nel corso dell anno 2013, le entrate di competenza accertate hanno riscontrato un incremento del 4,75% rispetto allo scorso esercizio, mentre le spese di competenza impegnate hanno riscontrato una diminuzione dell 1,35%. Tali fattori hanno determinato un peggioramento del rapporto tra impegni ed accertamenti. Il valore dell indicatore inferiore al 100% (98,99%) segnala che nel 2013 la gestione di competenza si è conclusa con un risultato positivo. La gestione di cassa mostra, in analogia con la gestione di competenza, una contrazione nel rapporto tra pagamenti e riscossioni. Le riscossioni hanno infatti subito un incremento (4,75%, pari in valore assoluto a 368,64 milioni) superiore rispetto alla incremento del livello dei pagamenti (1,89%, pari in valore assoluto a 56,23 milioni). L indicatore presenta un valore notevolmente inferiore al 100% (72,91%), denotando che le risorse affluite nell esercizio considerato sono risultate più che sufficienti per far fronte al fabbisogno di cassa riferibile all esercizio stesso Interessi, spese giudiziali e di rappresentanza, altre spese. Stato del contenzioso. L Amministrazione provinciale ha fornito l entità dei conti riguardanti: interessi di mora per ritardato pagamento, interessi legali e rivalutazione per il ritardato pagamento delle indennità di buonuscita, spese per liti e atti legali, spese per risarcimento danni, spese di rappresentanza e sponsorizzazioni, spese per campagne pubblicitarie, spese per pubblicità 74. Il quadro che ne è risultato è rappresentato nella tabella seguente: 74 L aggregazione dei dati forniti dalle singole strutture provinciali è stata inviata dall Amministrazione in allegato alla nota prot. n. PAT/S015/2014/ di data 6 magio 2014 in risposta al quesito n. 29 della nota istruttoria n. 157/

68 Tabella 23: costi per interessi, spese giudiziali e di rappresentanza, per altre spese T IPOLOGIA PA GA M EN T O LIQU ID A Z ION I LIQU ID A Z ION I D IF F SU interessi di mora per ritardato pagamento (*) 6.638, , ,16 interessi legali e rivalutazione per il ritardato pagamento delle indennità di buonuscita 0,00 0,00 0,00 spese per liti e atti legali, dei risarcimenti danni , , ,05 spese di rappresentanza e sponsorizzazioni , , ,24 spese per campagne pubblicitarie , , ,62 spese per pubblicità , , ,50 T OT A LE , , ,2 5 (*) somme dovute prevalentemente a interessi sul pagamento di arretrati di pensione, interessi per rivalutazione monetaria da sentenza e interessi di rivalsa Fonte: tabella complessiva inviata dal Servizio Bilancio e Ragioneria. Con riguardo, in particolare, alle spese per liti e risarcimento danni, si segnala che non risultano trasmessi alla Corte dei conti nel corso del 2013 provvedimenti di riconoscimento di debito, ai sensi dell art. 23, comma 5, della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (legge finanziaria 2003). La normativa provinciale non contiene una disciplina specifica della procedura di riconoscimento di eventuali debiti fuori bilancio, ma la Corte Costituzionale, con sentenza n. 64/2005, ha interpretato la norma soprarichiamata come espressione di un principio fondamentale in materia di armonizzazione dei bilanci pubblici e coordinamento della finanza pubblica, tendente a soddisfare esigenze di contenimento della spesa pubblica e di rispetto del patto di stabilità interno, definendola conforme al principio di buon andamento delle pubbliche amministrazioni Per quanto riguarda il contenzioso pendente, questa Corte ha formulato alcuni quesiti istruttori finalizzati ad acquisire elementi informativi in merito sia al contenzioso costituzionale, sia in ordine al contenzioso ordinario o amministrativo. In particolare, è stata richiesta una valutazione prognostica della spesa complessiva che potrebbe gravare negli esercizi futuri in seguito ad un eventuale esito sfavorevole delle liti in essere. L Amministrazione provinciale ha trasmesso una nota 75, dalla quale emergono alcune vertenze particolarmente significative, tra le quali si segnalano: - il contenzioso instaurato con Enel e Hydro Dolomiti che evidenzia una sommatoria dei petita particolarmente rilevante (euro 25 milioni), a fronte delle domande avanzate dalla Provincia per quasi 13 milioni di euro. In proposito, l Avvocatura della Provincia ha riferito che tali cause potrebbero essere definite (a spese compensate) con una 75 Nota dell Avvocatura della Provincia prot. n. B001-av 78/ di data 16 giugno

69 transazione, peraltro allo studio ormai da anni, con un introito finale per la Provincia di 77 mila euro; - il contenzioso relativo alle opposizioni alle indennità di esproprio, per le quali assumono dimensioni significative i dati relativi all assunzione di maggiori spese conseguenti all accertamento del diritto ad una maggiore indennità di esproprio (euro ,78 nel 2013 ed euro ,73 nel 2012). In proposito, aggiunge l Avvocatura della Provincia che per il 2014 non dovrebbe verificarsi uno scostamento rispetto ai valori rilevati nel 2013; Quanto invece alla valutazione prognostica per il 2014 dell andamento della spesa per risarcimenti danni, la Provincia ha comunicato di aver provveduto, ad oggi, al pagamento di somme per un importo complessivo di euro L Avvocatura della Provincia ha riferito altresì che un importante causa contro lo Stato è stata vinta in 1 grado e pende attualmente in appello davanti al Tribunale superiore delle acque (petitum di circa 7,680 milioni di euro). Per quanto riguarda il contenzioso costituzionale si riporta quanto trasmesso dalla Provincia: - con riferimento alle riserve all erario di maggiori e nuovi gettiti di tributi erariali, la Corte Costituzionale nel 2012 ha dichiarato l illegittimità delle riserve previste dalle manovre del 2011 (sentenza n. 241/2012) che peraltro prudenzialmente la Provincia non aveva iscritto a bilancio; conseguentemente le riserve 2013 non sono state applicate dando origine a maggiori accertamenti di entrata, mentre per quelle del 2012 la Provincia vanta un credito nei confronti dello Stato che, quando verrà incassato, darà origine ad un maggiore accertamento di entrata. Inoltre la legge di stabilità 2014 ha riconfermato per un quinquennio (dal 2014 al 2018) le predette riserve prevedendo peraltro la possibilità di un accordo tra la Provincia e lo Stato per la sostituzione delle riserve con misure alternative. Sulla base della predetta disciplina la Provincia nella definizione delle entrate del bilancio non ha tenuto conto del maggiore importo corrispondente alle riserve all erario ; - quanto agli accantonamenti a valere sulle devoluzioni di tributi erariali le somme afferenti gli accantonamenti in esame risultano iscritte tra le entrate erariali su ciascuno degli esercizi del bilancio della Provincia; corrispondentemente peraltro su ciascuno degli esercizi del bilancio, su un apposito capitolo di spesa, è stato accantonato un analogo volume di risorse vincolato fino alla ridefinizione dei rapporti finanziari con lo stato e sottratto quindi dalla disponibilità per le politiche di spesa della Provincia. Le somme oggetto di accantonamento ammontano a 168 milioni nel 2012 ed a 205 milioni nel Per gli anni successivi sono stati stimati in 270 milioni di euro annui.. Comunica, infine, l Avvocatura della Provincia, che sul contenzioso costituzionale è stata avviata una trattativa con lo Stato che potrebbe portare ad un imminente accordo ai sensi dell art. 1, commi 515 e 516, Legge n. 147/2013. In conclusione, la valutazione prognostica relativa alla spesa complessiva che potrà gravare sugli esercizi futuri in seguito al contenzioso pendente, a detta dell Avvocatura provinciale, dovrebbe mantenersi nell ambito del trend registrato negli anni , salvo il verificarsi di eventi eccezionali ed imprevedibili. Va tuttavia evidenziata la necessità di un continuo monitoraggio del contenzioso in essere al fine di valutare costantemente i possibili impatti sugli equilibri di bilancio 64

70 connessi ad eventuali esiti sfavorevoli di liti particolarmente significative dal punto di vista finanziario. Infine, con riferimento agli stanziamenti nei fondi di riserva, si rileva che gli stessi sono genericamente destinati alla copertura di spese aventi carattere obbligatorio o d ordine, ovvero impreviste, e non sono quindi specificamente finalizzati alla copertura di eventuali esiti sfavorevoli del contenzioso in essere, evidenziando perciò uno stanziamento che potrebbe non essere adeguato alla potenziale esposizione debitoria Entrate e spese per servizi in conto terzi Nel rendiconto 2013 si riscontra la corrispondenza tra accertamenti di entrata ed impegni di spesa relativi alle partite di giro. L importo contabilizzato, pari ad euro ,57, risulta di poco inferiore (-2,84%) al corrispondente valore contabilizzato nel 2012 (pari ad euro ,87). Entrando nel dettaglio delle singole voci di entrata e di spesa, la seguente tabella riepiloga gli accertamenti e gli impegni per servizi in conto terzi riferiti agli esercizi 2012 e 2013, arrotondati alle migliaia di euro: Tabella 24: accertamenti e impegni per servizi in conto terzi (in migliaia di euro) ENTRATA Servizi conto terzi Accertamenti / /2011 Ritenute previdenziali e assistenziali ,93% ,80% Ritenute erariali ,62% ,86% Altre ritenute al personale c/terzi ,78% ,51% Versamenti ai /c della tesoreria Costituzione/Reintegro fondi economali e carte aziendali ,66% ,66% Depositi cauzionali/ Restituzione Depositi cauzionali Rimborso per spese per servizi per conto di terzi ,34% 0 0 Depositi per spese contrattuali ,96% ,96% Sistema di tesoreria Provinciale Emissione/Reintegro ordini di accreditamento ai funzionari delegati Anticipazioni sanità/rimborsi anticipazioni sanità Sospesi di tesoreria da regolarizzare SPESA Impegni Altre partite di giro ,69% ,48% Anticipazioni di tesoreria/ Rimborsi anticipazioni di tesoreria ,17% ,17% ,84% ,85% Fonte: dati comunicati dalla Pat-in risposta alla nota prot n. 289/2014 SEZIONE III GESTIONE CONTABILE punto tabella contabilità speciali del questionario. Come è possibile notare la corrispondenza riscontrata nel totale, non è invece rilevabile in alcune sottovoci (Ritenute previdenziali e assistenziali, Altre ritenute al personale c/terzi, Rimborso per spese per servizi per conto di terzi, Altre partite di giro). Le principali variazioni in diminuzione hanno interessato la voce Anticipazioni di tesoreria sia per gli accertamenti che per gli impegni (gli importi in tale voce corrispondono) e le Altre partite di giro per gli impegni (che non sono allineati agli 65

71 accertamenti). La voce ritenute erariali subisce un notevole aumento riguardo gli impegni (+36,86%). In riferimento alle riscossioni e ai pagamenti delle partite di giro si registra un saldo positivo di milioni di euro. Le riscossioni in conto competenza contabilizzate nell esercizio considerato relativamente ai servizi in conto terzi sono pari a ,06 (con una riduzione del 15,99% rispetto al 2012), a fronte di pagamenti pari ad euro ,22 (con una riduzione del 14,79% rispetto al 2012). Entrando nel dettaglio delle singole voci di entrata e di spesa, la seguente tabella riepiloga le riscossioni e i pagamenti in conto competenza per servizi in conto terzi riferiti agli esercizi 2012 e 2013: Tabella 25: riscossioni e pagamenti in conto competenza per servizi in conto terzi (in migliaia di euro) ENTRATA SPESA Servizi conto terzi Riscossioni Pagamenti / /2012 Ritenute previdenziali e assistenziali ,93% ,87% Ritenute erariali ,66% ,46% Altre ritenute al personale c/terzi ,31% ,69% Versamenti ai /c della tesoreria Costituzione/Reintegro fondi economali e carte aziendali ,66% Depositi cauzionali/ Restituzione Depositi cauzionali Rimborso per spese per servizi per conto di terzi ,46% 0 0 Depositi per spese contrattuali ,37% ,53% Sistema di tesoreria Provinciale Emissione/Reintegro ordini di accreditamento ai funzionari delegati Anticipazioni sanità/rimborsi anticipazioni sanità Sospesi di tesoreria da regolarizzare Altre partite di giro ,28% ,96% Anticipazioni di tesoreria/ Rimborsi anticipazioni di tesoreria ,17% ,17% ,99% ,79% Fonte: dati comunicati dalla PAT-in risposta alla nota prot n. 289/2014 SEZIONE III GESTIONE CONTABILE punto tabella contabilità speciali del questionario. La sottovoce ritenute erariali influenza in particolare il saldo positivo rilevato in precedenza. Come è possibile notare per le riscossioni e per i pagamenti in conto competenza le principali variazioni in diminuzione hanno interessato la voce residuale Altre partite di giro 76. Solo in merito ai pagamenti è da rilevare un aumento consistente nella voce ritenute erariali. (+39,46%). La Provincia autonoma di Trento, ai sensi dell'art. 32 della L.P. 7/79 iscrive le anticipazioni di tesoreria tra le partite di giro, anziché nel titolo IV dell entrata e nel titolo III della spesa. Si rileva che nell ultimo quinquennio ad esse si è fatto ricorso in quattro esercizi su cinque (solo nel 2011 la Provincia non ha fatto ricorso ad anticipazioni). 76 Le sotto-voci relative ad altre partite di giro indicate dalla Pat sono 18 per le entrate e 19 per le uscite. 66

72 Considerando anche le riscossioni ed i pagamenti su residui, le riscossioni totali risultano pari a ,81, con una riduzione del 17,45% rispetto al 2012, mentre i pagamenti totali risultano pari ad euro ,75, con una riduzione dell 14,32% rispetto al Entrando nel dettaglio delle singole voci di entrata e di spesa, la seguente tabella riepiloga le riscossioni e i pagamenti in conto competenza e in conto residui per servizi in conto terzi riferiti agli esercizi 2012 e 2013: Tabella 26: riscossioni e pagamenti (gestione cassa totale) per servizi in conto terzi (in migliaia di euro) ENTRATA SPESA Servizi conto terzi Riscossioni Pagamenti / /2012 Ritenute previdenziali e assistenziali ,93% ,84% Ritenute erariali ,67% ,56% Altre ritenute al personale c/terzi ,31% ,75% Versamenti ai /c della tesoreria Costituzione/Reintegro fondi economali e carte aziendali ,66% Depositi cauzionali/ Restituzione Depositi cauzionali Rimborso per spese per servizi per conto di terzi ,80% ,50% Depositi per spese contrattuali ,61% ,86% Sistema di tesoreria Provinciale Emissione/Reintegro ordini di accreditamento ai funzionari delegati Anticipazioni sanità/rimborsi anticipazioni sanità Sospesi di tesoreria da regolarizzare Altre partite di giro ,42% ,73% Anticipazioni di tesoreria/ Rimborsi anticipazioni di tesoreria ,17% ,17% ,45% ,32% Fonte: dati comunicati dalla PAT-in risposta alla nota prot n. 289/2014 SEZIONE III GESTIONE CONTABILE punto tabella contabilità speciali del questionario. Il saldo netto delle contabilità speciali nella gestione di cassa risulta negativo ( migliaia di euro) anche per il 2013, così come nel biennio precedente. La sottovoce altre partite di giro influenza in particolare il saldo negativo rilevato. Come è possibile notare per le riscossioni e per i pagamenti le principali variazioni hanno interessato la voce residuale Altre partite di giro (-37,42% nelle riscossioni e - 39,73% nei pagamenti) e la voce Rimborso per spese per servizi per conto terzi (+418,80% nelle riscossioni e +228,50% nei pagamenti). L Amministrazione ha trasmesso 77, al fine di una valutazione dell'effettiva natura delle operazioni registrate, quattro tabelle di dettaglio relativi alla voce servizi per conto terzi e "altre partite di giro" (due tabelle per le riscossioni e due tabelle per i pagamenti). Per le riscossioni le voci relative ai servizi conto terzi per un totale di ,05 euro, sono le seguenti: 77 Questionario allegato alla nota prot. n. PAT/D317/2014/ del 22 maggio 2014 ( SEZIONE III GESTIONE CONTABILE punto

73 - rimborso di somme pagate per lavori di viabilità statale affidati dall ANAS prima del 1 luglio 1998 ( ,80 euro); - recupero somme anticipate agli operai forestali per trattamenti economici dovuti dagli istituti previdenziali ed assicurativi ( ,46 euro); - addizionale IRPEF di cui all art. 1, c. 3 D.Lgs. n. 360/1998 da corrispondere ai Comuni (31.613,79 euro). Per i pagamenti le voci relative ai servizi conto terzi per un totale di ,56 euro, sono le seguenti: - anticipazioni spese sviluppo banda larga ( ,57 euro); - anticipazioni somme lavori viabilità statale (967,99 euro). La seguente tabella riporta invece le sottovoci delle altre partite di giro relative alle entrate (gestione di cassa, competenza più residui), pari a ,52 euro, in ordine decrescente. Tabella 27: dettaglio voce altre partite di giro RISCOSSIONI TOTALI Tipologie di entrata - voce "altre partite di giro" 2013 Entrate derivanti da versamenti di competenza delle agenzie della PAT ,06 Trasferimenti erariali ai comuni derivanti da esenzione imposte comunali ,62 Ammortamento operazioni di Swap ,11 Fondo per il federalismo municipale ,64 Rimborso oneri personale comandato ,31 Revisione straordinaria residui passivi ,22 Rimborso dell'indennità premio di fine servizio di competenza dell'inpdap ,93 Entrate derivanti da trattenute su stipendi personale scuola ,88 Anticipazioni varie rifondibili ,50 Rimborsi quote tributi erariali ai sensi dell'art.43 bis legge di contabilità ,11 Rimborso dallo Stato anticipazioni per interventi a favore di popolazioni Nord Africa ,13 Rimborso anticipazioni per conto della CEE e dello STATO ,89 Entrate per cessioni di beni tramite permute ,87 Rimborso anticipazioni per la concessione di anticipi sulle indennità di missione e relative spese viaggio ,42 Rimborsi e insoluti sistema OPENKAT ,88 Recupero contribuzione pensionistica a carico di Assessori ,79 Riscossione di mandati di pagamento non completamente estinti ,17 Entrate da attivazioni di procedure di esproprio ,99 Totale ,52 Fonte: dati comunicati dalla PAT-in risposta alla nota prot n. 289/2014 SEZIONE III GESTIONE CONTABILE punto 3.5 del questionario. La seguente tabella riporta invece le sottovoci delle altre partite di giro relative alle spese (gestione di cassa, competenza più residui), pari a ,89 euro, in ordine decrescente. 68

74 Tabella 28: dettaglio voce altre partite di giro PAGAMENTI TOTALI Tipologie di spesa - voce "altre partite di giro" 2013 Regolazione di versamenti di competenza delle Agenzie pervenuti alla Provincia (DL 24 gennaio 2012 n. 1, art.35, comma 8) ,06 Revisione straordinaria residui (art. 71 della LP 7/1979 e art. 28 del DPP 18/2005) ,37 Anticipazione personale comandato e messo a disposizione (art.. 11 LP 8/2002 e art. 8 LP 7/1997) ,55 Spese operazioni SWAP ,00 T.F.R. di competenza dell'inpdap e quota a carico PAT (art.197 LP 12/1983 e art. 9 LP 2/1997) ,89 Cassa del Trentino: contabilizzazioni per unificare e razionalizzare i pagamenti alla società ,50 Fondo federalismo municipale (deliberazione n dd. 28/09/2012 e deliberazione n dd. 30/11/2012) ,86 Anticipazioni varie rifondibili ,39 Rimborso quote tributi erariali ,11 Anticipazioni INPS e INAIL ,58 Anticipazioni interventi profughi siriani ,25 Rimborso ai Comuni delle minori entrate derivanti dall'esenzione delle imposte comunali (art. 10 L. 448 e art. 2 L. 206/2003) ,18 Anticipazioni interventi popolazioni Nord Africa (OPCM 3933 dd. 13/04/2011 e OPCM 3991 dd. 30/12/2011) ,14 Anticipazioni varie (indennità di missione, spese di viaggio) art. 78 LP 5/1992 e art. 7 LP 23/2007) ,13 Acquisizioni tramite permute (art. 26 del regolamento di contabilità della LP n. 7/1979) ,87 Rimborsi e insoluti sistema Openkat ,85 Ritenute a carico Assessori ,79 Riemissione mandati inestinti (art. 61 LP n. 7/1979) 8.708,50 Premio bontà "Fiorenzo e Sofia Clauser" 7.845,87 Totale ,89 Fonte: dati comunicati dalla PAT-in risposta alla nota prot n. 289/2014 SEZIONE III GESTIONE CONTABILE punto 3.5 del questionario. Va quindi evidenziato lo squilibrio tra le spese per altre partite di giro, corrispondenti ad euro ,89, e le entrate inerenti alla medesima voce, pari ad euro ,52, che ha determinato un differenziale negativo di euro ,37. Infine, va rilevato che nella generica voce altre partite di giro sono comprese poste contabili che non sembrano avere attinenza con la natura tipica delle contabilità speciali. In particolare, risultano impropriamente contabilizzati pagamenti per Rimborsi ed insoluti sistema Openkat, Anticipazioni varie rifondibili, Regolazione di versamenti di competenza delle Agenzie pervenuti alla Provincia, Premio bontà Fiorenzo e Sofia Clauser, Cassa del Trentino: contabilizzazioni per unificare e razionalizzare i pagamenti alla società, Spese operazioni Swap e Revisione straordinaria residui. Sul punto, in fase istruttoria, l Amministrazione ha fornito alcuni chiarimenti in merito alle suddette atipiche contabilizzazioni, evidenziando altresì che tali poste non sono suscettibili di produrre alterazioni negli equilibri di bilancio 78. Nondimeno, si ritiene di dover comunque segnalare che in base a consolidati principi contabili i servizi per conto di terzi hanno un effetto meramente figurativo, vale a dire danno luogo alla contemporanea insorgenza di un credito e di un debito di corrispondente ammontare. Si tratta, in sostanza, di entrate che fanno sorgere per l ente che le ha riscosse l impegno a pagare al creditore la medesima somma e, analogamente, 78 Nota dell Amministrazione prot. n. PAT/D317/ del 24 giugno

75 di spese che fanno sorgere per l ente che le ha pagate il diritto ad ottenere, dal debitore, il rimborso della stessa somma corrisposta. Invero, rientrano in tale categoria di entrata e spesa quelle operazioni o attività realizzate dall'ente senza perseguire un interesse diretto e proprio, ma piuttosto in qualità di semplice strumento di realizzazione degli interessi di un altro soggetto. In tal senso, i capitoli delle entrate e delle spese in parola non sono lasciati alla discrezionale determinazione dell Ente, ma devono corrispondere alla logica contabile appena evidenziata. Quindi, deve trattarsi per poter essere correttamente considerati servizi per conto di terzi di entrate che per il solo fatto della riscossione fanno sorgere automaticamente per l ente l impegno a pagare ad un determinato creditore immediatamente la stessa somma riscossa; ed, analogamente, di spese che, per il solo fatto dell avvenuto pagamento, fanno sorgere il diritto ad ottenere il rimborso immediato della somma da un determinato debitore. Ne deriva che, l eventuale inserimento di poste atipiche tra le partite di giro potrebbe comportare il rischio di inficiare l attendibilità del bilancio La gestione dei residui attivi e passivi Il totale dei residui attivi, escluso le partite di giro, a fine 2013 è pari a euro e si compone di euro ,48 originati dall esercizio di competenza ed euro ,52 provenienti da esercizi precedenti, di cui euro ,00 proveniente da esercizi precedenti il Il totale dei residui attivi rappresenta il 71% del totale delle entrate accertate nell esercizio, pari a euro ,48. Il totale dei residui passivi, escluso partite di giro, a fine 2013 è pari a euro ,36 e si compone di euro ,29 originati dall esercizio di competenza ed euro ,07 provenienti da esercizi precedenti, di cui euro ,00 provenienti da esercizi precedenti il Il totale dei residui passivi rappresenta oltre l 81% del totale delle spese impegnate nell esercizio, pari a euro ,23. La tabella seguente riporta l anzianità dei residui (compreso le partite di giro). Tabella 29: evoluzione residui finali di competenza Residui Attivi Tit. I Attivi Tit. II Attivi Tit. III Attivi Tit. IV Attivi Tit.V Rendiconto Esercizi Preced. Rendiconto 2009 Rendiconto 2010 Rendiconto 2011 Rendiconto 2012 Rendiconto 2013 Totale Totale Attivi (escluso partite di giro) Attivi Tit.VI Totale Attivi Passivi Tit. I Passivi Tit. II Passivi Tit. III Totale Passivi (escluso partite di giro) Passivi Tit. IV Totale Passivi Fonte: tabella del questionario compilato dalla PAT. Si tratterà di seguito più in dettaglio separatamente i residui di competenza da quelli derivanti dai residui. 70

76 Residui di competenza La gestione di competenza ha generato residui attivi e passivi per gli importi di seguito specificati: Tabella 30: evoluzione residui finali di competenza T ip o lo g ia Residui finali di competenza V arianzione anno prec / / RESIDUI ATTIV I , , ,48 11,56% -25,92% RESIDUI PASSIV I , , ,29 21,37% -7,18% Fonte: dati rendiconto PAT 2011, 2012, Per quanto concerne i residui attivi, si rileva una diminuzione rispetto allo scorso esercizio (-25,92%), imputabile al miglioramento nel livello delle riscossioni relative alle entrate devolute per tributi erariali in quota fissa. Anche i residui passivi hanno subito una diminuzione (-7,18%), determinato da un miglioramento nel livello dei pagamenti. A tale contrazione dei residui passivi di competenza hanno contribuito in modo particolare la f.o. scuola e formazione, che registra una contrazione pari a 25,27 milioni di euro (-36,03%), la f.o. servizi generali, che registra una contrazione pari a 16,89 milioni di euro (-32,95%) e la f.o. sanità, che registra una contrazione pari a 79,28 milioni di euro (-32,91%). Di seguito si presenta il calcolo dell incidenza dei residui attivi e passivi rispettivamente sugli accertamenti e sugli impegni di competenza: Tabella 31: incidenza dei residui finali di competenza Ind icat o ri IN C ID EN Z A D EI R ESID U I ATTIV I IN C ID EN Z A D EI R ESID U I PASSIV I Fonte: dati rendiconto PAT 2011, 2012, ,27% 13,98% 9,88% 29,50% 35,74% 33,63% L incidenza dei residui attivi è diminuita rispetto allo scorso esercizio e il valore risulta inferiore anche rispetto al L indice denota una buona capacità dell ente di riscuotere prontamente (entro l esercizio) le somme accertate. Infatti, solamente il 9,88% delle somme accertate nel 2013 non sono state riscosse nel medesimo esercizio, andando ad alimentare i residui. L incidenza dei residui passivi di competenza è leggermente diminuita rispetto all esercizio 2012, ma aumentata rispetto all esercizio Nel 2013 quasi il 34% delle somme impegnate non sono state pagate nell esercizio di riferimento, andando ad incrementare i residui. La capacità di pagamento delle somme impegnate nel breve periodo è comunque tendenzialmente stazionaria nel triennio e si attesta su buoni valori. 71

77 Residui esercizi precedenti Per quanto riguarda la gestione dei residui degli anni precedenti, si riportano di seguito le variazioni intervenute per maggiori o minori accertamenti di entrate e per economie di spesa, in modo da evidenziare l andamento dell eccedenza attiva o passiva. Nel 2013 si rileva una eccedenza passiva dei residui sia riguardo alla consistenza iniziale, che riguardo alla consistenza riaccertata dei residui. In fase di riaccertamento tale eccedenza è però diminuita in valore assoluto di ,34 euro. Tale valore misura anche lo scarto tra le economie dei residui passivi, pari a ,54 euro e la diminuzione dei residui attivi iniziali ,20. Tabella 32: variazione residui anni precedenti R ESID U I C ON SIST EN Z A IN IZ IA LE C ON SIST EN Z A R IA C C ER T A T A V A R IA Z ION I ATTIVI , , ,20 PASSIVI , , ,54 DIFFERENZA , , ,34 Fonte: dati rendiconto PAT La diminuzione dei residui passivi riaccertati rispetto alla consistenza iniziale ( ,54) è maggiore della diminuzione dei residui attivi riaccertati rispetto alla consistenza iniziale ( ,20). Le due tabelle seguenti riportano in dettaglio i minori residui derivanti dall operazione di riaccertamento disaggregata per gestione contabile di origine. Tabella 33: gestione contabile di origine dei minori residui attivi Insussistenze derivanti da: Minori residui attivi - Gestione corrente non vincolata Gestione corrente vincolata - Gestione in conto capitale - Gestione servizi c/terzi - Altro TOTALE MINORI RESIDUI ATTIVI Fonte: Tabella del questionario compilato dalla PAT

78 Tabella 34: gestione contabile di origine dei minori residui passivi Insussistenze derivanti da: - Gestione corrente non vincolata - Gestione corrente vincolata - Gestione in conto capitale - Gestione servizi c/terzi - Altro Minori residui passivi Insussistenze* TOTALE MINORI RESIDUI PASSIVI Fonte: Tabella del questionario compilato dalla PAT. Il totale dei residui attivi e passivi derivanti dalle gestioni relative agli esercizi precedenti, al netto delle partite di giro, è esposto nella tabella sottostante con riferimento al triennio : Tabella 35: residui finali relativi agli esercizi precedenti T ip o lo g ia Residui finali su residui V arianzione anno prec / / RESIDUI ATTIV I , , ,52 0,33% 7,39% RESIDUI PASSIV I , , ,07 22,28% 23,76% Fonte: dati rendiconto PAT 2011, 2012, I residui attivi nel 2013 hanno subito un lieve incremento rispetto al L ammontare nel 2012 era rimasto pressoché invariato rispetto al I residui attivi iniziali accertati erano pari a ,72. A seguito di minori accertamenti per euro ,45 sono stati riaccertati residui per un importo pari ad euro ,27. Di questi ne sono stati riscossi nel corso del 2013 per un importo pari a ,75 euro e, conseguentemente, risultano da riscuotere ,52 euro. Circa l annuale attività di accertamento definitivo delle somme conservate tra i residui attivi, con la delibera n. 262 del 20 febbraio 2014, si è proceduto all annullamento dei residui attivi relativi a crediti riconosciuti inesigibili, ai sensi dell'art. 53, della legge provinciale n.7/ , nonché a redigere l'elenco dei residui attivi per singola posizione creditoria. In particolare, nel questionario-relazione al rendiconto 2013 certificato dalla Dirigente Generale del Dipartimento Affari Finanziari e trasmesso alla Corte dei conti, lo stesso ha dichiarato che sono state applicate procedure atte a verificare che la conservazione dei residui attivi è avvenuta nel rispetto della normativa 79 L art. 53 della LP 7/79 prevede che l accertamento definitivo delle somme conservate tra i residui attivi avvenga annualmente in sede di rendiconto. A tal fine, entro il 15 aprile di ogni anno, possono essere definite le procedure per l accertamento delle entrate di competenza del precedente esercizio; entro il successivo 30 aprile, la Giunta provinciale assume la deliberazione relativa alla ricognizione dei residui attivi da trasportare nel nuovo esercizio. Gli articoli 22 e 23 del Regolamento di contabilità individuano le strutture i stituzionalmente competenti alla promozione delle entrate e al relativo controllo. Annualmente con circolare del Presidente relativa alla chiusura dell esercizio finanziario, è richiesta la collaborazione di tutte le strutture della Provincia al fine di controllare gli accertamenti e i residui delle posizioni finanziarie a loro istituzionalmente attribuite. 73

79 vigente e sulla base dei presupposti sostanziali di ciascun credito 80. Nel dettaglio, le minori entrate sono pari a ,51 euro 81, costituite da crediti riconosciuti inesigibili, crediti per i quali si rinuncia alla riscossione e altre rettifiche. Al riguardo questa Corte ribadisce quanto già evidenziato in occasione della precedente parificazione (rendiconto 2012), ossia che: l accertamento definitivo delle somme da conservare tra i residui postula una verifica puntuale delle condizioni del permanere dell accertamento da parte dei responsabili dei servizi competenti, da effettuarsi prima della deliberazione del rendiconto, ai fini del mantenimento, in tutto o in parte, dei crediti accertati. Tali operazioni di revisione devono condurre a una verifica delle singole posizioni creditorie ed all eventuale eliminazione, totale o parziale, dei residui attivi riconosciuti insussistenti, per estinzione o per indebito o erroneo accertamento o di dubbia esigibilità 82. In quest ultimo caso nel rispetto anche dei principi contabili per gli enti locali dell Osservatorio per la Finanza e la Contabilità degli Enti Locali presso il Ministero dell Interno - i responsabili dei vari servizi devono dare adeguata motivazione. Entrando nel dettaglio dei singoli titoli di entrata, la seguente tabella riporta l analisi dell anzianità dei residui riferiti agli esercizi precedenti, al netto delle partite di giro: Tabella 36: analisi anzianità residui attivi relativi agli esercizi precedenti Residui Es. prec Totale Attivi Tit. I , , , , , ,11 Attivi Tit. II , , , , , ,63 Attivi Tit. III , , , , , ,56 Attivi Tit. IV , , , , , ,03 Attivi Tit. V ,19 0,00 0,00 0,00 0, ,19 Totale attivi , , , , , ,52 Fonte: dati estrapolati dalla tabella del questionario compilato dalla PAT. 80 Nota del Dipartimento affari Finanziari della Provincia autonoma di Trento prot del 22 maggio 2014 e questionario sul rendiconto 2013 (q. 2.17). 81 La deliberazione n. 262/2014 distingue i crediti riconosciuti inesigibili per le seguenti 12 motivazioni: per crediti accertati in ammontare arrotondato (10,97 euro); per revoca o modifica dell atto di accertamento ( ,39 euro); per accertamenti rivelatisi insussistenti (crediti presunti o privi di presupposto) ( ,22 euro); per accertamenti di natura tributaria rivelatisi insussistenti (84.217,50 euro); per importi già incassati in esercizi precedenti e/o imputati a capitoli differenti per carenze informative sui titoli concernenti il credito (34.411,90 euro); ai sensi dell art. 7 della Legge n. 689/1981 (11.966,05 euro); a seguito di ricorsi accolti dalle autorità giudiziarie (78 euro); a seguito sopravvenuta insussistenza del titolo giuridico (3.800,08 euro); per aggio della riscossione a favore del concessionario ai sensi dell art. 17, comma 3, d.lgs. 112/1999 e ai sensi dell art. 9 contratto di servizio del 22 marzo 2011 (5.151,80 euro); per rettifiche contabili ed oggetto di successive o riaccertamento per il medesimo importo (impatto contabile nullo) (566,31 euro); a seguito della predisposizione di economie di spesa sul corrispondente cap. di uscite (partite di giro) ( ,53 euro). Il tabulato allegato alla delibera riporta come totale generale: i crediti esigibili ( ,14 euro); i crediti in corso di riscossione ( ,04 euro); le somme da riportare a residui attivi ( ,18 euro); i maggiori accertamenti su residui es. precedenti (566,31 euro); i crediti inesigibili ( ,51 euro). 82 Cfr. anche la recente sentenza della Corte costituzionale n. 138 del 5 giugno

80 Oltre il 48% dei residui attivi relativi agli esercizi precedenti si riferisce a residui di competenza dell esercizio 2010 inerenti il titolo I, ed in particolare a devoluzioni di tributi erariali in quota fissa non riscossi. Solamente il 6% del totale riguarda invece residui riferiti ad esercizi anteriori al 2009 (157,2 milioni di euro). Di questi 121,9 milioni sono imputabili al titolo IV, mentre solo 143 mila imputabili al titolo I. Delle somme iscritte a ruolo all 1 gennaio 2013 per residui antecedenti all esercizio 2009 (8.306 migliaia di euro), sono stati effettivamente riscossi solo 56 migliaia di euro, corrispondenti ad appena lo 0,7%. Inoltre, si rileva che questa parte di residui iscritti a ruolo risulta molto bassa rispetto alla massa complessiva dei residui vetusti (5%). Tabella 37:movimentazione residui attivi iscritti a ruolo ante (in migliaia di euro) Residui attivi iscritti a ruolo ante 2009 Rendiconto 2013 Somme iscritte a ruolo al 01/01/2013 Somme riscosse nell anno 2013 Sgravi richiesti nell anno 2013 Somme conservate al 31/12/ Fonte: questionario compilato dalla PAT (tab 8.7.2) Dalla complessiva analisi dei residui attivi si può desumere la difficoltà di riscossione dei crediti di lontana formazione atteso che gli stessi hanno subito una scarsa movimentazione nel corso del tempo e lasciano quindi emergere dubbi sulla loro effettiva esigibilità. Tuttavia, l importo dei residui attivi vetusti (ante 2009) non appare particolarmente significativo rispetto alla massa totale dei crediti vantati dall Amministrazione. In proposito, va comunque richiamato quanto recentemente statuito dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 138/2013 che ha sottolineato l importanza dell accertamento contabile, in particolare delle risorse provenienti dagli esercizi precedenti, al fine di garantire attendibilità e veridicità al risultato di amministrazione. La Consulta ha evidenziando che è opportuno prevenire pratiche contabili ancorché formalizzate in atti di natura legislativa suscettibili di alterare la consistenza dei risultati economico-finanziari degli enti territoriali, trattandosi di un obiettivo prioritario al centro dell evoluzione legislativa determinatasi in materia. Infatti, a far data dall esercizio 2014 ai sensi del combinato disposto degli artt. 36 e 38, comma 1, del D.lgs. 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della L. 5 maggio 2009, n. 42), e dell art. 7, allegato 2, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 28 dicembre 2011 (Sperimentazione della disciplina concernente i sistemi contabili e gli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro enti ed organismi, di cui all articolo 36 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118) l accertamento delle partite attive provenienti da esercizi precedenti dovrà essere ancora più limitato e rigoroso di quanto previsto dall art. 21 della legge quadro sulla finanza regionale n. 76 del 2000, per effetto dell obbligatoria istituzione di una posta 75

81 correttiva in diminuzione, cosiddetto fondo svalutazione crediti, proporzionale alla dimensione degli stanziamenti relativi ai crediti, alla loro natura e all andamento del fenomeno negli ultimi cinque esercizi precedenti (la media del rapporto tra incassi e accertamenti per ciascuna tipologia di entrata art. 7, comma 1, allegato 2, punto 3.3) 83. In sostanza la parte attiva del bilancio, inerente ai residui attivi, già soggetta ad accertamento secondo quanto in precedenza specificato, dovrebbe essere compensata da una ulteriore decurtazione, secondo un coefficiente proporzionale alla capacità media di realizzazione dei crediti del quinquennio precedente. L Amministrazione ha fornito le ragioni del mantenimento di residui attivi derivanti dagli esercizi successivi al 2008 per ogni titolo di entrata 84, in particolare: - per il titolo I riguardano le spettanze di tributi erariali di competenza di ciascun anno non ancora erogati dallo Stato, in particolare per il 2012 e il 2013 i residui comprendono gli accantonamenti disposti dallo Stato, residui che trovano corrispondenza anche nei residui passivi. Il 2010 è l'anno di entrata in vigore del nuovo ordinamento finanziario come modificato dall'accordo di Milano. In tale anno il MEF ha erogato prevalentemente risorse riferite agli esercizi precedenti generando così una elevata mole di residui attivi che permarranno a bilancio fino all'erogazione dei saldi da parte del MEF; - per il titolo II le assegnazioni di parte corrente dello Stato che sono in attesa di erogazione del saldo o corrispondenti a versamenti di limiti di impegno; - per il titolo III l emissione di ruolo coattivo, i provvedimenti di rateazione, le procedure concorsuali in essere, i solleciti di pagamento, i ricorsi presso le autorità giudiziarie competenti in attesa di definizione, le vertenze in via transattiva in corso di definizione, le somme oggetto di richieste non ancora riscosse; - per il titolo IV i trasferimenti in conto capitale dello Stato, in fase di rendicontazione o in attesa di erogazione del saldo, i trasferimenti dell'unione Europea: progetti ed obiettivi finanziati con fondi europei ancora operativi, in fase di rendicontazione o in attesa di saldo, i trasferimenti per funzioni delegate definite con l'accordo di Milano (lo Stato si è impegnato ad erogare 50 milioni all'anno coprendo i residui dal Nel 2013 è stato coperto il residuo 2006). Nel corso dell attività istruttoria questa Corte dei conti ha svolto verifiche riguardo al rapporto tra le voci attive del rendiconto provinciale e le corrispondenti voci passive del bilancio dello Stato. Secondo quanto indicato nel rendiconto 2013, ammontano complessivamente a 2.711,1 milioni di euro i residui indicati all area omogenea (quote fisse di tributi erariali) del titolo I del bilancio provinciale (354 milioni di euro per residui del 2013 e milioni di euro per residui degli esercizi precedenti), a 27,5 milioni di euro il totale dei residui all area omogenea (quota variabile di tributi erariali) del titolo I del bilancio (zero 83 Per quanto riguarda gli enti locali, si veda l art. 6, c. 17, del D.L. n. 95/2012, convertito in Legge n. 135/2012, in base al quale, a decorrere dall esercizio finanziario 2012, nelle more dell'entrata in vigore dell'armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio di cui al D.lgs. n. 118/2011 gli enti locali iscrivono nel bilancio di previsione un fondo svalutazione crediti non inferiore al 25 per cento dei residui attivi, di cui ai titoli primo e terzo dell'entrata, aventi anzianità superiore a 5 anni. Previo parere motivato dell'organo di revisione, possono essere esclusi dalla base di calcolo i residui attivi per i quali i responsabili dei servizi competenti abbiano analiticamente certificato la perdurante sussistenza delle ragioni del credito e l'elevato tasso di riscuotibilità. 84 Tabella del Servizio Entrate, finanza e credito allegata alla nota prot. PAT/S015/2014/ in risposta al quesito n. 4 della nota prot. 157/

82 milioni di euro per residui del 2013 e 27,5 milioni di euro per residui degli esercizi precedenti) e a 427,2 milioni di euro il totale dei residui all area omogenea (trasferimenti dallo Stato) del titolo II del bilancio (76,7 milioni di euro per residui del 2013 e 350,5 milioni di euro per residui degli esercizi precedenti). Questa Corte ha richiesto in argomento informazioni al dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato al fine di verificare la coincidenza tra i residui attivi iscritti nel rendiconto della Provincia autonoma e quelli passivi inseriti nel rendiconto dello Stato, allegando tabelle con il dettaglio degli importi sopra descritti 85. La nota di riscontro del Ragioniere Generale dello Stato 86 espone, in sintesi, quanto segue: I residui passivi iscritti nel bilancio dello Stato a fronte delle somme da erogare alla Provincia per la devoluzione dei tributi erariali, pur essendo riferiti alle singole compartecipazioni statutarie riconosciute, sono imputati sinteticamente alle spettanze arretrate. Alla data del 31 dicembre 2013, a favore della Provincia autonoma di Trento risultano iscritti nel bilancio dello Stato circa milioni di euro sul conto residui del capitolo n. 2790, piano di gestione 4, e 40 milioni di euro sul conto residui del capitolo 2790, piano di gestione 6, dello stato di previsione del Ministero dell economia e delle finanze. Inoltre, alla stessa data, sul citato capitolo n. 2790, risultano in perenzione amministrativa e, pertanto, sono confluiti nel conto del patrimonio, circa milioni di euro relativi al piano di gestione 4, e 507 milioni di euro relativi al piano di gestione 6, rispettivamente di provenienza dell esercizio 2010 e In particolare, si evidenzia che i predetti importi sono determinati in via prudenziale in quanto comprensivi di spettanze, quali il gettito IRPEF riscosso fuori relativo agli anni dal 2007 al 2009, la quota variabile relativa agli anni dal 2006 al 2009, per la cui quantificazione è prevista la sottoscrizione di un accordo con la Provincia autonoma. Si fa presente, inoltre, che le spettanze provinciali relative ai conguagli derivanti dal meccanismo della riscossione diretta delle entrate tributarie sono determinate in via provvisoria, nelle more della comunicazione da parte dei componenti uffici prevista dal decreto 20 luglio 2011 del Ministero dell Economia e delle Finanze. Per quanto attiene alle assegnazioni statali per le funzioni delegate, si comunica che questa Amministrazione a decorrere dall anno 2010 provvede all erogazione in favore della Provincia autonoma dell importo di 50 milioni annui per gli anni 2003 e successivi, ai sensi dell articolo 2, comma 112, della legge 23 dicembre 2009, n Per quanto riguarda il cofinanziamento statale di interventi comunitari si comunica che l importo dei residui attivi della Provincia non può essere riscontrato essendo correlato alle rendicontazioni di spesa non ancora presentate alla Commissione europea, a programmi non ancora chiusi o a contenziosi non ancora definiti. Circa i residui attivi della Provincia derivanti dalla area trasferimenti dallo Stato si fa presente che gli elementi informativi potranno essere richiesti da codesta Corte dei conti direttamente alle Amministrazioni competenti. Quanto indicato nella nota è rilevabile dal rendiconto generale dello Stato per l esercizio 2013 parificato dalle Sezioni Riunite in sede di controllo della Corte dei conti in data 26 giugno Tale rendiconto evidenzia una somma complessiva di ,73 euro sul conto residui del capitolo n (devoluzione alle Regioni a statuto speciale del gettito di entrate erariali alle stesse spettanti in quota fissa e variabile) piano di gestione 4 (devoluzione alle Province autonome di Trento e di 85 Nota n.538 del 29 maggio 2014, trasmessa alla Ragioneria Generale dello Stato Ispettorato Generale per la Finanza- Ministero dell Economia e delle Finanze. 86 Nota MEF RGS Prot del 6/6/2014, acquisita al protocollo della Sezione di controllo di Trento n. 586 del 17/6/

83 Bolzano del gettito di entrate erariali ad esse spettanti in quota fissa). L importo a favore della Provincia autonoma di Trento è quantificato, secondo la nota, in circa milioni. Sul conto residui del piano di gestione 6 (devoluzione alle province autonome di Trento e Bolzano di quote di entrate attribuite in misura variabile) i residui finali ammontano a di euro (Trento e Bolzano). Nel rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento per l esercizio 2013 l importo a favore della stessa è quantificato in euro. Inoltre, alla stessa data, sul citato capitolo n. 2790, sono indicati in perenzione amministrativa e, pertanto, sono confluiti nel conto del patrimonio con riguardo alla Provincia autonoma di Trento ,44 euro (spettanze arretrate 2009: ,67 e spettanze arretrate 2010: ,77). L ammontare complessivo dei residui (di competenza e perenti) da riferirsi alla Provincia autonoma di Trento, secondo quanto riportato nel rendiconto dello Stato, è, pertanto, pari a milioni di euro. Anche i residui passivi relativi agli esercizi precedenti presentano un aumento rispetto allo scorso esercizio, in misura oltretutto maggiore rispetto ai residui attivi (+23,76%). In particolare, i residui iniziali accertati erano pari ad euro ,49. A seguito di economie per euro ,55, sono stati riaccertati residui passivi per euro ,94. I pagamenti in conto residui effettuati nell esercizio, pari ad euro ,87, hanno determinato la presenza di residui finali su residui, che dovranno essere pagati nei successivi esercizi, per un importo totale pari ad euro ,07. Entrando nel dettaglio dei singoli titoli di spesa, la seguente tabella riporta l analisi dell anzianità dei residui riferiti agli esercizi precedenti, al netto delle partite di giro: Tabella 38: analisi anzianità residui passivi relativi agli esercizi precedenti Residui Es. prec Totale Passivi Tit. I , , , , , ,35 Passivi Tit. II , , , , , ,72 Passivi Tit. III 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Totale passivi , , , , , ,07 Fonte: dati estrapolati dalla tabella del questionario compilato dalla PAT. Oltre il 94% dei residui passivi si riferisce a spese in conto capitale, ed in gran parte sono relativi agli esercizi più recenti (2011 e 2012). I residui passivi riferiti ad esercizi anteriori al 2009 sono pari a 206,32 milioni di euro e rappresentano il 9,52% del totale. Si tratta quasi esclusivamente di spese relative al titolo II. Si ricorda che l art. 71, comma 5 della legge provinciale 7/79 prevede che la Giunta provinciale provveda all annullamento dei residui a fronte dei quali non sussistono obbligazioni giuridiche a carico della Provincia, nel rispetto di quanto previsto dal regolamento di contabilità. In particolare l art. 28 del D.P.P /Leg. di data 29 settembre 2005 ha disciplinato la materia Art. 28 Annullamento dei residui passivi 1.Fermo restando quanto disposto dall'articolo 72, comma 3 delle legge provinciale di contabilità in materia di riaccertamento delle somme da conservare tra i residui passivi, al fine di definire i residui passivi, a f ronte dei 78

84 Nel corso del 2013 è stata effettuata la revisione straordinaria sui residui passivi prevista dall art. 72 della legge di contabilità 88. Tale revisione ha riguardato tutti i residui passivi iscritti in bilancio fino al 2011 (per un importo impegnato di quasi milioni di euro), per i quali le strutture provinciali hanno comunicato l esistenza di obbligazioni giuridiche che ne consentiva il mantenimento a bilancio. Gli importi da transitare in economia sono stati pari a quasi 17 milioni di euro Evoluzione dei residui passivi Di seguito si riporta il dettaglio dell evoluzione dei residui passivi finali e la suddivisione degli stessi tra parte corrente e conto capitale: Di seguito si riporta il dettaglio dell evoluzione dei residui passivi finali e la suddivisione degli stessi tra parte corrente e conto capitale: quali non sussistono obbligazioni giuridiche a carico della Provincia, da annullare ai sensi dell'articolo 71 della legge provinciale di contabilità, ferme restando le disposizioni in materia di prescrizione, la Giunta provinciale deve uniformarsi ai seguenti criteri: a) annullamento dei residui relativi a contributi o trasferimenti finanziari già concessi e per i quali siano scaduti i termini di avvio, completamento o rendicontazione degli interventi, salvo che entro tali termini il beneficiario abbia presentato domanda motivata di proroga, concedibile secondo i criteri stabiliti dalla Giunta provinciale; b) annullamento dei residui relativi ad altre spese per i quali non sono state ancora assunte le relative obbligazioni giuridiche, né attivate le procedure per assumere tali obbligazioni, fatte salve le eccezioni previste dalla normativa vigente per l'utilizzo di somme già impegnate e fatta salva la necessità di mantenere a residuo importi destinati all'attuazione di interventi finanziati o cofinanziati dall'unione europea, dallo Stato o dalla Regione o comunque relativi a rapporti finanziari con l'unione europea, lo Stato e la Regione non ancora compiutamente definiti. 2.Nel caso in cui non siano state assunte obbligazioni giuridiche per l'intero importo del residuo, i criteri di cui al comma 1 possono anche prevedere modalità per la riduzione dei residui passivi nei limiti delle obbligazioni giuridiche effettivamente assunte oppure, in caso di realizzazione di opere pubbliche, la possibilità di mantenere a residuo somme, previste nel progetto definitivo o esecutivo approvato o in relative varianti, per le quali non siano state assunte obbligazioni né siano in corso le procedure di assunzione delle stesse, ma necessarie per il completamento degli interventi. 3.Ai fini dell'effettuazione della verifica dei residui passivi da annullare la Giunta provinciale stabilisce con propria deliberazione l'esercizio finanziario entro il quale si sono formati i residui oggetto di verifica nonché le modalità e i tempi cui devono attenersi le competenti strutture provinciali per l'effettuazione della verifica medesima. 88 A tal fine il Servizio Bilancio e Ragioneria ha predisposto apposita delibera (n di data 27 maggio 2011) di definizione delle direttive per rendere permanente la possibilità di effettuare la verifica, da attivarsi solo a seguito di apposita circolare del Presidente della Provincia, con riferimento ai residui formatisi di norma entro il terzo esercizio precedente a quello della sua attivazione. Per il 2013 tale verifica (per i residui passivi iscritti a bilancio fino all anno 2011) è stata attivata con circolare del Presidente (prot. n di data 9 settembre 2013) con la quale sono stati inviati a tutte le strutture interessate files appositamente predisposti. 79

85 Tabella 39: evoluzione dei residui passivi T ip o lo g ia R ESID U I PA SSIV I D A ESER C IZ I PRECEDENTI ( a) R ESID U I PA SSIV I D I N U OV A F OR M A Z ION E ( b ) R ESID U I PA SSIV I T OT A LI A L ( a+b ) R esid ui f inali t o t ali , , , , , , , , ,3 6 RESIDUI PASSIV I ELIM INATI AL , , ,55 R ESID U I PA SSIV I D I PA R T E C OR R EN T E A L R ESID U I PA SSIV I IN C ON T O C A PIT A LE A L Fonte: dati rendiconto PAT 2011,2012, , , , , , ,30 I residui passivi finali complessivi al 31/12 sono pari a ,36, con un incremento del 21,83% rispetto allo scorso esercizio. Di essi, il 58,54% deriva dai precedenti esercizi (euro ,07), mentre il 41,46% sono stati generati dalla gestione di competenza (euro ,29). Lo scorso esercizio la gestione di competenza aveva inciso sulla determinazione dei residui passivi finali complessivi in misura maggiore (48,57%). Per quanto riguarda la composizione dei residui totali, essi si riferiscono per l 11% alle spese correnti (euro ,06) e per l 89% alle spese in conto capitale (euro ,30). Tali percentuali riflettono la minore velocità di pagamento che caratterizza le spese in conto capitale Indici dei residui Di seguito si riportano i principali indicatori della gestione dei residui: Tabella 40: indici della gestione dei residui attivi Ind icat o ri IN D IC E D I SM A LT IM EN T O D EI R ESID U I ATTIV I IN D IC E D I A C C U M U LA Z ION E D EI RESIDUI ATTIV I Fonte: dati rendiconto PAT 2011,2012, ,37% 16,96% 12,92% -6,06% 2,29% 1,07% L indice di smaltimento dei residui attivi, dato dal rapporto tra le riscossioni in conto residui ed i residui attivi iniziali, presenta negli ultimi due esercizi, una progressiva diminuzione rispetto alla percentuale rilevata nell esercizio 2011 (di oltre 5 punti percentuali nel 2012 e di oltre 4 punti percentuali nel 2013). Questo denota un peggioramento nella capacità dell ente di riscuotere le somme accertate negli esercizi 80

86 precedenti. In particolare in merito ai residui attivi vetusti ante 2009 relativi al titolo I e al titolo III, l indice di smaltimento è pari rispettivamente all 1,36% 89 e al 2,21% 90. La tabella seguente ne riporta le risultanze. Tabella 41: movimentazione residui ante 2009 (tit. I, tit. III, tit. VI) (in migliaia di euro) Titolo VI Residui attivi ante 2009 Titolo I Titolo III (esclusi depositi cauzionali) Iniziali da riscuotere (+) Riscossi (-) Stralciati o cancellati (-) Totale finali da riscuotere Fonte: questionario compilato dalla Pat (tab 8.7.1) L indice di accumulazione dei residui misura invece la variazione percentuale avvenuta nei residui tra inizio e fine esercizio, per effetto della gestione di competenza. Negli ultimi due esercizi l indice mostra un valore positivo. Ciò significa che la formazione di nuovi residui per effetto della gestione di competenza è aumentata negli ultimi due anni. Tabella 42: indici della gestione dei residui passivi Ind icat o ri IN D IC E D I SM A LT IM EN T O D EI R ESID U I PASSIV I IN D IC E D I A C C U M U LA Z ION E D EI RESIDUI PASSIV I IN D IC E D I SM A LT IM EN T O D EI R ESID U I PASSIV I CORRENTI Fonte: dati rendiconto PAT 2011,2012, ,82% 35,22% 35,42% 4,79% 21,83% 8,73% 57,95% 60,51% 77,36% Anche l indice di smaltimento dei residui passivi, dato dal rapporto tra i pagamenti in conto residui ed i residui passivi iniziali, presenta un peggioramento rispetto allo scorso esercizio. Poco più di un terzo dei residui relativi agli esercizi precedenti hanno concluso le fasi della spesa attraverso il pagamento. Se si confrontano i valori dell indice in riferimento alla sola spesa corrente si ha invece un miglioramento. 89 Per il titolo I: 2 migliaia di euro (Riscossioni)/ 147 migliaia di euro ( Residui iniziali). Per il titolo III: 709 migliaia di euro (Riscossioni)/ migliaia di euro ( Residui iniziali). Confrontare tab del questionario compilato dalla PAT. 90 A tal fine il Servizio Bilancio e Ragioneria ha predisposto apposita delibera (n di data 27 maggio 2011) di definizione delle direttive per rendere permanente la possibilità di effettuare la verifica, da attivarsi solo a seguito di apposita circolare del Presidente della Provincia, con riferimento ai residui formatisi di norma entro il terzo esercizio precedente a quello della sua attivazione. Per il 2013 tale verifica (per i residui passivi iscritti a bilancio fino all anno 2011) è stata attivata con circolare del Presidente (prot. n di data 9 settembre 2013) con la quale sono stati inviati a tutte le strutture interessate files appositamente predisposti. 81

87 L indice di accumulazione dei residui passivi, che misura invece la variazione percentuale avvenuta nei residui tra inizio e fine esercizio per effetto della gestione di competenza, è pari all 8,73%. Tale percentuale riflette l incremento dei residui passivi finali rispetto al 2012, sia per effetto della gestione di competenza che per effetto della gestione in conto residui Residui perenti esercizi precedenti L istituto della perenzione amministrativa è stato eliminato a partire dai residui dell esercizio La consistenza totale dei residui perenti all inizio dell esercizio 2013 ammontava ad euro ,95 (tutti relativi a spese in conto capitale). Alla fine dello stesso esercizio la consistenza totale si è ridotta ad euro ,17. La differenza, che è pari ad euro ,78, è stata determinata da riassegnazioni in bilancio per un totale di con utilizzo degli appositi fondi. Non risulta alcun importo per pagamento diretto sui capitoli attuali e per insussistenze di debiti già inclusi tra i residui perenti. In conclusione si riepiloga, qui di seguito, l evoluzione dei residui perenti nell ultimo triennio, ponendone in evidenza la progressiva riduzione: Tabella 43: residui perenti T ip o lo g ia Residui finali perenti V arianzione anno prec / / C OR R EN T I 0,00 0,00 0, CONTO CAPITALE , , ,17-34,37% -24,69% T OT A LI , , ,17-3 4,3 7% - 2 4,6 9 % Fonte: dati rendiconto PAT 2011, 2012, Come è noto il fenomeno della perenzione non incide in alcun modo sulla sottostante obbligazione giuridica che resta pertanto valida ed efficace sino all eventuale compimento della prescrizione civilistica (artt e ss. c.c.) o di qualsiasi altra causa di estinzione. In tal senso, si deve ritenere che i residui passivi perenti debbano essere rifinanziati al fine di garantire la disponibilità delle risorse necessarie per onorare le obbligazioni che nel corso del tempo verranno a scadenza. La tabella seguente riporta il grado di copertura dei residui perenti relativi agli esercizi finanziari dal 2008 al L istituto della perenzione amministrativa è stato abolito dalla Legge provinciale n. 9 del 23 novembre

88 Tabella 44: grado di copertura dei residui perenti Consistenza Copertura dei residui Esercizio iniziale dei Esercizio passivi finanziario residui finanziario perenti alla successivo passivi fine perenti (*) dell'esercizio % grado di copertura dei residui perenti Somme reclamate Copertura finale dei residui passivi perenti pagamenti di residui perenti (*) % pagamenti su fondi perenti finali , ,11 % pagamenti su consistenza iniziale , ,17 15, , ,93 25, , ,81 7, , ,69 16, ,00 Fonte: questionario compilato dalla PAT (tab ) (*) Pagamenti per riassegnazioni in bilancio ai sensi degli articoli 20 e 21 della L.P. 14 settembre 1979, n. 7 e successive modificazioni e dell'articolo 2, comma 27 della L.P. 23 novembre 2004, n. 9 sia con utilizzo di appositi fondi sia direttamente sui capitoli. Dai dati riportati emerge quindi che l Amministrazione non ha mai dato completa copertura ai residui perenti determinando in tal modo l eliminazione solamente contabile di una parte delle poste passive di bilancio. Come è stato rilevato dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 70/2012 il grado di copertura dei residui passivi caduti in perenzione deve essere il più alto possibile, potendosi determinare, altrimenti, nel corso delle varie gestioni, eventuali riflessi negativi sugli equilibri di bilancio. Nello stesso senso si è anche pronunciata la Sezione delle Autonomie con la deliberazione n. 14/AUT/2006 affermando che in base a criteri di prudenzialità, al fine di apprestare una sufficiente garanzia di assolvimento delle obbligazioni assunte, la dotazione del fondo residui perenti dovrebbe avere una consistenza tale da assicurare un margine di copertura pari al 70% degli stessi. La Provincia autonoma di Trento, pur esponendo una quota non particolarmente significativa di residui perenti ed avendo eliminato la perenzione sin dal 2004, non si è mai adeguata a tale criterio prudenziale garantendo un grado di copertura degli stessi molto basso Gli equilibri di bilancio In linea generale, va rilevato che l equilibrio di bilancio non è altro che uno dei corollari del principio di buon andamento dell amministrazione (art. 97 Cost.), che la vincola all utilizzazione ottimale e prudente delle risorse pubbliche. Di recente il legislatore nazionale, sulla spinta della normativa comunitaria, ha ritenuto di dover intervenire al più alto livello normativo prevedendo in Costituzione l obbligo del rispetto del principio dell equilibrio di bilancio. Il riferimento è alla Legge costituzionale n. 1 del 20 aprile 2012, in seguito attuata con la Legge 24 dicembre 2012, n. 243, in base alla quale vari articoli della Costituzione sono stati novellati. In particolare, il primo comma del nuovo art. 97 dispone oggi che Le pubbliche amministrazioni, in coerenza con l'ordinamento dell'unione europea, assicurano l'equilibrio dei bilanci e la sostenibilità del debito pubblico. Parimenti è stato modificato il primo comma dell art. 119 Cost., che ora stabilisce che I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno autonomia finanziaria di entrata e di spesa, nel rispetto dell'equilibrio dei relativi bilanci, e concorrono ad assicurare l'osservanza dei vincoli economici e finanziari derivanti 83

89 dall'ordinamento dell'unione europea. Inoltre, l art. 9 della L. n. 243/2012 dispone che, a decorrere dal 1 gennaio 2016, i bilanci delle regioni, dei comuni, delle province, delle città metropolitane e delle province autonome di Trento e di Bolzano si considerano in equilibrio quando, sia nella fase di previsione che di rendiconto, registrano: a) un saldo non negativo, in termini di competenza e di cassa, tra le entrate finali e le spese finali; b) un saldo non negativo, in termini di competenza e di cassa, tra le entrate correnti e le spese correnti, incluse le quote di capitale delle rate di ammortamento dei prestiti. La verifica degli equilibri si trova peraltro già prevista nell art. 7, comma 7, della Legge 5 giugno 2003, n. 131, attuativa delle riforma del Titolo V della Costituzione. Da ultimo, l esigenza del presidio di questo fondamentale momento della gestione degli enti territoriali è stato ribadito con forza anche dal D.L. n. 174/2012, convertito con modificazioni nella Legge n. 213/ A livello locale la disciplina dell equilibrio del bilancio di competenza è contenuta nell art. 15, c. 1, della L.P. n. 7/ L equilibrio è stato raggiunto in relazione al bilancio preventivo (5.157 milioni di euro) attraverso l applicazione dell avanzo di consuntivo (presunto) di 260 milioni di euro. In proposito, va ribadito quanto già osservato nel paragrafo dedicato al bilancio preventivo, ossia che la Corte costituzionale, nelle sentenze n. 70/2012 e n. 192/2012 ha ritenuto incostituzionale la copertura di spese attraverso l applicazione al bilancio preventivo dell avanzo presunto. Le variazioni apportate nel corso della gestione sono state meramente compensative (prelievi dai fondi di riserva, variazioni fra capitoli della stessa unità previsionale di base, ecc.). L importo di tali variazioni è pari a ,08 euro. L equilibrio economico, di cui all art. 15, secondo comma della legge di contabilità provinciale n. 7/ , è indicato nella tabella riportata nel bilancio giuridico. La differenza tra il totale delle entrate al netto delle voci richiamate nella normativa ( ,88 euro) e il totale delle spese correnti e delle spese per rimborso prestiti ( ,90 euro) risulta pari a ,98 euro. Anche l analoga tabella relativa ai dati a consuntivo, riportata nel rendiconto, ne consente la dimostrazione in relazione alle previsioni finali e agli accertamenti/impegni. In tale prospetto il saldo passa da ,52 euro relativo alle previsioni finali a ,04 euro relativo agli accertamenti/impegni. 92 Si veda in proposito l art. 1, c. 3, della Legge n. 213/2012, in base alla quale le Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti esaminano i bilanci preventivi e i rendiconti consuntivi delle regioni e degli enti che compongono il Servizio sanitario nazionale, con le modalità e secondo le procedure di cui all'articolo 1, commi 166 e seguenti, della Legge 23 dicembre 2005, n. 266, per la verifica del rispetto degli obiettivi annuali posti dal patto di stabilità interno, dell'osservanza del vincolo previsto in materia di indebitamento dall'articolo 119, sesto comma, della Costituzione, della sostenibilità dell'indebitamento e dell'assenza di irregolarità suscettibili di pregiudicare, anche in prospettiva, gli equilibri economico-finanziari degli enti. 93 Il testo del comma 1 dell art. 15 citato è il seguente: Nel bilancio annuale il totale delle spese di cui si autorizza l impegno, aumentato dell eventuale disavanzo di consuntivo deve essere uguale al totale delle entrate di cui si prevede l accertamento, comprese quelle derivanti dai nuovi mutui autorizzati ai sensi dell art. 31, aumentato dell eventuale avanzo di consuntivo. 94 La norma cita che: il totale delle spese correnti e delle spese per rimborso prestiti non supera il totale delle entrate proprie, ad eccezione di quelle derivanti dall alienazione di beni patrimoniali e dal rimborso di crediti, delle entrate per devoluzione di tributi erariali nonché delle entrate derivanti da trasferimenti ad esclusione delle assegnazioni destinate al finanziamento di spese in conto capitale. 84

90 Relativamente all equilibrio di cassa la tabella riportata nel rendiconto evidenzia il rispetto dell equilibrio a consuntivo. In particolare l art. 4 della legge provinciale 26/2012 ha determinato in milioni di euro il totale delle entrate di cui è prevista la riscossione ed il totale delle spese di cui è autorizzato il pagamento per l esercizio finanziario 2013, ad esclusione dei movimenti finanziari relativi alle anticipazioni di cassa e delle poste contabili che non danno luogo ad effettive movimentazioni di tesoreria. Il totale dei pagamenti effettivi ( ,42) 95 ha prodotto, rispetto ai pagamenti autorizzati, un residuo disponibile di ,58 euro. Per quanto riguarda le risultanze finali, la gestione di competenza ha prodotto come risultato differenziale fra il totale delle entrate accertate nel corso dell esercizio ed il totale delle spese impegnate un importo di segno positivo pari ad euro ,25 come di seguito rappresentato: Tabella 45: calcolo risultato gestione di competenza 2013 CALCOLO RISULTATO GESTIONE DI COM PETENZA TOTALE DELLE ENTRATE ACCERTATE ,05 TOTALE DELLE SPESE IMPEGNATE ,80 DIFFERENZA ,25 Fonte: dati rendiconto PAT Si presentano di seguito le risultanze degli ultimi tre esercizi: Tabella 46: risultato triennale della gestione di competenza ANNO R ISU LT A T O D ELLA GEST ION E D I C OM PETEN ZA , , ,25 Fonte: dati rendiconto PAT 2011, 2012 e Si riporta di seguito la tabella degli equilibri di parte corrente, di conto capitale e delle contabilità speciali della gestione di competenza. 95 L importo rappresenta la differenza tra il totale dei pagamenti come da rendiconto ( ,56) e i movimenti finanziari da escludere ( ,14) come da prospetto riportato nel rendiconto ai sensi dell art. 4, comma 4, del regolamento di contabilità. 85

91 Tabella 47: Equilibri di parte corrente, di conto capitale e delle contabilità speciali - gestione di competenza (accertamenti/impegni) Gestione di competenza (accertamenti/impegni) Rendiconto 2011 Rendiconto 2012 Rendiconto 2013 ENTRATE Titoli I, II e III (A) di cui Trasfer. correnti da altre Regioni e Province autonome(b) Altre Entrate corr. per Sanità registrate nelle cont. spec. (C) Altre Entrate correnti registrate nelle contabilità speciali (D) Totale Entrate correnti (A+C+D)=(E) Alienazioni, trasferimenti di capitale, crediti: Titolo IV (F) di cui: Trasferimenti in conto capitale da altre Regioni e Province Autonome (G) di cui: Riscossione crediti (H) Accensione di prestiti: Titolo V (I) 0 0 di cui: Anticipazioni di cassa (J) Totale entrate in conto capitale: (F+I)=(K) Contabilità speciali al netto di (C+D): Titolo VI (L) Totale Entrate (E+K+L)=(M) Spese di parte corrente: Titolo I (N) di cui: spesa corrente sanitaria (N1) di cui Trasfer. correnti ad altre Regioni e Province autonome(o) Altre somme per Spesa corrente Sanitaria registrate nelle contabilità speciali (P) Altre somme per Spesa corrente registrate nelle contabilità speciali (Q) Rimborso di prestiti: Titolo III (R) di cui: Rimborso per anticipazioni di cassa (S) Totale Spese correnti (N+P+Q+R)=(T) Spese in conto capitale: Titolo II (U) di cui: concessioni di crediti (V) di cui: Trasferimenti in conto capitale ad altre Regioni e Prov. Autonome (W) Spese per contabilità speciali al netto di (P+Q): Titolo IV (X) Totale delle Spese (T+U+X)=Y Saldo netto di parte corrente (E (T- S)) Saldo netto c/capitale (K-H-J) (U-V) Saldo netto cont. Spec. (L X) Saldo entrate-spese (M-Y) Fonte: tabella del questionario compilata dalla PAT. Va evidenziato lo squilibrio di parte capitale, per quanto in lieve miglioramento. È invece in equilibrio la parte corrente. Per quanto riguarda la gestione di cassa (residui esclusi), il totale delle riscossioni in conto competenza ammonta ad euro , mentre il totale dei pagamenti in conto competenza corrispondeva ad euro Il saldo di cassa risulta positivo, pari a euro Si riporta di seguito la tabella degli equilibri di parte corrente, di conto capitale e delle contabilità speciali della gestione di cassa in conto competenza. 86

92 Tabella 48: Equilibri di parte corrente, di conto capitale e delle contabilità speciali - gestione di cassa (riscossioni/pagamenti di competenza) Gestione di cassa (risc./pag. di competenza) Rendiconto 2011 Rendiconto 2012 Rendiconto 2013 Riscossioni di parte corrente: Titoli I, II e III (A) di cui Trasfer. correnti da altre Regioni e Province autonome (B) Altre Entrate corr. per Sanità registrate nelle cont. spec. (C) Altre Entrate correnti registrate nelle contabilità speciali (D) Totale Entrate correnti (A+C+D)=(E) Riscoss. da alienazioni, trasferimenti di capitale, riscossioni di crediti: Titolo IV (F) di cui: Trasferimenti in conto capitale da altre Regioni e Province Autonome (G) di cui: Riscossione crediti (H) Riscoss. da accensione di prestiti: Titolo V (I) di cui: Anticipazioni di cassa (J) 0 0 Totale Riscoss. in conto capitale: (F+I)=(K) Riscoss. da contabilità speciali al netto di (C+D):Titolo VI (L) Totale delle riscossioni (E+K+L)=(M) Pagamenti di parte corrente: Titolo I (N) di cui: pagamenti per spesa corrente sanitaria (N1) di cui Trasfer. correnti ad altre Regioni e Province autonome (O) Altre somme per Spesa corrente Sanitaria registrate nelle contabilità speciali (P) Altre somme per Spesa corrente registrate nelle contabilità speciali (Q) Pagamenti per rimborso di prestiti: Titolo III (R) di cui: Rimborso per anticipazioni di cassa (S) Totale Pagamenti correnti (N+P+Q+R)=(T) Pagamenti in conto capitale: Titolo II (U) di cui: concessioni di crediti (V) di cui: Trasferimenti in conto capitale ad altre Regioni e Prov. Autonome (W) Pagamenti per contabilità speciali al netto di (P+Q):Titolo IV (X) Totale dei pagamenti (T+U+X)=Y Saldo netto di parte corrente (E (T- S)) Saldo netto c/capitale (K-H-J) (U-V) Saldo netto cont. Spec. (L X) Saldo riscossioni-pagamenti (M-Y) Fonte: tabella del questionario compilata dalla PAT. Anche da tale analisi emerge lo squilibrio di parte capitale, mentre è in equilibrio la parte corrente. Considerando anche la gestione dei residui l equilibrio di cassa peggiora, restando comunque positivo ( euro). 87

93 Tabella 49: Equilibri di parte corrente, di conto capitale e delle contabilità speciali (gestione di cassa totale) Gestione di cassa (risc./pag. tot.: residui + competenza) Rendiconto 2011 Rendiconto 2012 Rendiconto 2013 Riscossioni di parte corrente: Titoli I, II e III (A) di cui Trasfer. correnti da altre Regioni e Province autonome (B) Altre Entrate corr. per Sanità registrate nelle cont. spec. (C) Altre Entrate correnti registrate nelle contabilità speciali (D) Totale Entrate correnti (A+C+D)=(E) Riscoss. da alienazioni, trasferimenti di capitale, riscossioni di crediti: Titolo IV (F) di cui: Trasferimenti in conto capitale da altre Regioni e Province Autonome (G) di cui: Riscossione crediti (H) Riscoss. da accensione di prestiti: Titolo V (I) di cui: Anticipazioni di cassa (J) Totale Riscoss. in conto capitale: (F+I)=(K) Riscoss. da contabilità speciali al netto di (C+D):Titolo VI (L) Totale delle riscossioni (E+K+L)=(M) Pagamenti di parte corrente: Titolo I (N) di cui: pagamenti per spesa corrente sanitaria (N1) di cui Trasfer. correnti ad altre Regioni e Province autonome (O) Altre somme per Spesa corrente Sanitaria registrate nelle contabilità speciali (P) Altre somme per Spesa corrente registrate nelle contabilità speciali (Q) Pagamenti per rimborso di prestiti: Titolo III (R) di cui: Rimborso per anticipazioni di cassa (S) Totale Pagamenti correnti (N+P+Q+R)=(T) Pagamenti in conto capitale: Titolo II (U) di cui: concessioni di crediti (V) di cui: Trasferimenti in conto capitale ad altre Regioni e Prov. Autonome (W) Pagamenti per contabilità speciali al netto di (P+Q):Titolo IV (X) Totale dei pagamenti (T+U+X)=Y Saldo netto di parte corrente (E (T- S)) Saldo netto c/capitale (K-H-J) (U-V) Saldo netto cont. Spec. (L X) Saldo riscossioni-pagamenti (M-Y) Fonte: tabella del questionario compilata dalla PAT. Anche da tale tabella emerge lo squilibrio della parte capitale, e in tale analisi anche delle contabilità speciali, mentre risulta confermato l equilibrio di parte corrente Il risultato finanziario complessivo Il risultato finanziario complessivo (avanzo di consuntivo) alla chiusura dell esercizio 2013 ammonta ad euro ,38. Tale importo deriva dalla differenza fra residui attivi ( ,18 euro) e residui passivi ( ,15 euro) pari ad euro ,97, sommato al risultato della gestione di cassa che ha fatto registrare un avanzo pari ad euro ,35. Il risultato finanziario complessivo (avanzo di consuntivo) alla chiusura dell esercizio 2013 ammonta ad euro ,38. Tale importo deriva dalla differenza fra residui attivi ( ,18 euro) e residui passivi ( ,15 euro) pari ad euro ,97, sommato al risultato della gestione di cassa che ha fatto registrare un avanzo pari ad euro ,35. Rispetto al risultato del 2012 ( ,79 euro), si registra una incremento del 88

94 26,27% ( ,59 euro). Il risultato finanziario complessivo così calcolato è evidenziato nella seguente tabella. Tabella 50: calcolo risultato finanziario complessivo 2013 Rendiconto 2011 Rendiconto 2012 Rendiconto 2013 Fondo di cassa iniziale (+) , , ,35 Riscossioni (+) , , ,56 Pagamenti (-) , , ,56 Fondo di cassa finale , , ,35 di cui: Quota vincolata (Riferimenti SIOPE COD. 1450: Consistenza alla fine del mese di riferimento, delle giacenze del conto corrente di tesoreria intestato all'ente vinoclate per pignoramenti. L'importo cui fa riferimento la presente voce costituisce un "di cui" dell'importo di cui al codice 1400) 0,00 0,00 0,00 Fondo di cassa finale netto , , ,35 Residui attivi (+) , , ,18 Residui passivi (-) , , ,15 RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE , , ,38 SOMME VINCOLATE DA REISCRIVERE IN COMPETENZA Altri vincoli eventualemente presenti sull'avanzo di amministrazione 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 ALTRE POSTE RETTIFICATIVE 0,00 0,00 0,00 RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE netto , , ,38 RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE formalmente approvato , , ,38 Residui perenti non coperti dal fondo di copertura, ove sia inserito nelle somme vincolate Fonte: tabella 8.4 del questionario compilata dalla PAT. 0,00 0,00 0,00 Il risultato finanziario complessivo, pertanto, continua a mostrare un segno positivo. La flessione registrata nel 2012 (- 36,53%) sembra quindi essersi arrestata. 89

95 L art. 36 del regolamento di contabilità disciplina la distinzione in fondi vincolati e non vincolati dell avanzo di consuntivo 96. La comparazione di tale distinzione negli esercizi 2011/2013 è rappresentata dalla seguente tabella: Tabella 51: fondi vincolati e fondi non vincolati ANNO FONDI V INCOLATI F ON D I N ON V IN C OLA T I , , , , , ,38 Fonte: dati rendiconto PAT 2011, 2012 e Va perciò evidenziato che l Amministrazione provinciale continua a non vincolare l avanzo di amministrazione. In proposito, deve essere rilevato che, al di là di quanto previsto dall art. 36 del Regolamento di contabilità provinciale (D.P.P /Leg. Del 29/9/2005), in base all applicazione di elementari principi contabili prudenziali, sarebbe opportuno che l Amministrazione apponga dei vincoli sulla quota prevalente del risultato di amministrazione al fine, ad esempio, di far fronte a passività potenziali (o debiti fuori bilancio), oppure per coprire la parte rimanente dei residui perenti ovvero ancora per far fronte a minori entrate derivanti dall eventuale mancato incasso di residui attivi, specie se vetusti L art. 36 richiamato cita: Avanzo e disavanzo di consuntivo: 1. L'avanzo di consuntivo è distinto in fondi non vincolati e in fondi vincolati. 2. I fondi vincolati si riferiscono alla differenza tra gli accertamenti di entrate derivanti da assegnazioni vincolate a scopi specifici, previste dall'articolo 27, comma 1, della legge provinciale di contabilità e i corrispondenti impegni di spesa, nonché da variazioni intervenute nei relativi residui. 3. Gli importi di cui al comma 2 sono applicati in aggiunta all'eventuale disavanzo di consuntivo. 4. I fondi vincolati di cui al comma 2 sono riassegnati per le medesime finalità in relazione ai presumibili tempi di utilizzo dei fondi. 5. In sede di applicazione del presunto avanzo o dell'avanzo risultante dal rendiconto generale possono essere distintamente individuate le quote dell'avanzo presunto o definitivo derivanti dall'applicazione dell'articolo 71, quinto comma della legge provinciale di contabilità relativo all'annullamento dei residui passivi di cui all'articolo Si veda, per un utile raffronto, il punto 60, dei principi contabili per gli enti locali, in base al quale il risultato di amministrazione deve essere misurato nel rispetto del principio della prudenza, così come definito dal documento Finalità e postulati dei principi contabili degli enti locali. Pertanto, l ente analizza il risultato finale di amministrazione, dettagliandolo per anno di formazione, ed in caso di risultato positivo, evidenzia quanta parte è formata da residui da incassare con l evidenziazione della loro anzianità, in modo da rendere evidenti le eventuali difficoltà di incasso di alcuni residui attivi, e ove vi sia una presenza significativa di residui con elevato grado di anzianità, sia possibile condizionarne l impiego al loro effettivo realizzo (lett. d). Inoltre, in base al punto 67 dei medesimi principi contabili, l avanzo d amministrazione non vincolato è opportuno sia utilizzato secondo le seguenti priorità: a. per finanziamento debiti fuori bilancio; b. al riequilibrio della gestione corrente; c. per accantonamenti per passività potenziali, d. al finanziamento di maggiori spese del titolo II e/o estinzione anticipata di prestiti; 90

96 1.13. Il conto cassa La gestione di cassa (comprensiva delle contabilità speciali) ha prodotto riscossioni totali per ,56 euro, di cui ,06 euro riguardanti l esercizio di competenza e ,50 euro derivanti dai residui ed ha comportato pagamenti per complessivi ,56 euro, di cui ,16 euro riguardanti l esercizio di competenza e ,40 euro con riferimento ai residui passivi. La differenza di segno positivo tra l ammontare complessivo delle riscossioni e quello dei pagamenti, pari in valore assoluto a ,00 euro, sommata algebricamente al precedente avanzo di cassa, definitivamente riscontrato in ,35 euro, ha comportato un avanzo di cassa alla fine dell esercizio 2013 pari a ,35. La tabella seguente riporta i risultati degli ultimi tre anni: Tabella 52: fondo cassa 2011, 2012, 2013 ANNO FONDO CASSA , , ,35 Fonte: dati rendiconto PAT 2011, 2012 e In relazione al fondo cassa 2013 è stato richiesto al Servizio Tesoreria della Provincia di confermare l allineamento dei dati della giacenza di cassa al 1 gennaio 2013 con i corrispondenti dati del rendiconto provinciale 2013 e quelli del SIOPE (Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici), La tabella seguente evidenzia i dati comunicati alla Corte 98 e l allineamento con i dati presenti nel SIOPE. 98 importi comunicati dal Servizio di Tesoreria in data 20 giugno 2014 in risposta alla nota prot. 397 di data 6 maggio

97 Tabella 53: corrispondenza gestione cassa 2013 Da rendiconto Da SIOPE Da conto del Tesoriere Giacenza di Cassa al , , ,35 Competenza Residui Competenza Residui Competenza Residui Entrate - Riscossioni TITOLO I - Entrate tributarie TITOLO II- Entrate da trasferimenti dell Unione europea, dello Stato e di altri soggetti , , , , , , , , , , , ,38 TITOLO III - Entrate extratributarie , , , , , ,79 Totale entrate correnti , , , , , ,77 TITOLO IV - Entrate da alienazione di beni patrimoniali, da trasferimenti di capitali , , , , , ,98 e dalla riscossione di crediti TITOLO V - Entrate da mutui, prestiti o altre 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 operazioni creditizie Di cui entrate per anticipazioni di cassa 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Totale entrate in conto capitale TITOLO VI - Entrate per contabilità speciali , , , , , ,75 Totale delle entrate , , , , , ,50 Spese - Pagamenti TITOLO I - Spese correnti TITOLO II - Spese in conto capitale TITOLO III - Spese per il rimborso di mutui e prestiti Di cui spese per rimborsi di anticipazioni di cassa Totale spese per rimborso prestiti al netto dei rimborsi per anticipazioni di cassa TITOLO IV - Spese per contabilità speciali Totale generale spese , , , , , , , , , , , , ,50 0, ,50 0, ,50 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, ,50 0, ,50 0, ,50 0, , , , , , , , , , , , ,40 Fonte: dati rendiconto PAT 2013, SIOPE e Tesoriere della PAT Il conto del patrimonio Normativa di riferimento La gestione dei beni immobili della Provincia è disciplinata dalla legge provinciale 19 luglio 1990, n Tale legge provinciale distingue (art. 40) i beni della Provincia in più categorie: beni demaniali, beni patrimoniali indisponibili e beni patrimoniali disponibili, in base alle disposizioni contenute nello Statuto di autonomia e nelle norme di attuazione, nonché nelle leggi speciali. I beni demaniali ed i beni del patrimonio indisponibile sono destinati all uso pubblico secondo la disciplina prevista nelle leggi che li riguardano e nell interesse della collettività provinciale (art. 43). I beni del demanio, in relazione alla loro natura, possono essere destinati ad uso pubblico ovvero ad usi particolari in quanto 92

98 In tema di contabilizzazione del patrimonio, con l art. 2 della legge provinciale 23 novembre 2004, n. 9 sono state introdotte alcune modifiche alla legge provinciale 14 settembre 1979, n. 7 (legge di contabilità). In particolare, il periodo aggiunto al comma 7 dell art. 73 della L.P. 7/79 dispone che, con regolamento, la Giunta fissi i criteri e le modalità di valutazione delle attività e delle passività finanziarie, patrimoniali e demaniali. Tali criteri devono essere differenziati in ragione delle tipologie delle diverse componenti del patrimonio, tenendo conto dei principi contabili valevoli per il settore pubblico, delle norme del codice civile e delle norme fiscali in vigore. Al riguardo, la Corte dei conti aveva già evidenziato 100 la mancata applicazione del regolamento (CE) n. 2223/1996, del Consiglio del 25 giugno 1996, istitutivo del Sistema europeo dei conti nazionali e regionali della comunità (SEC 95). L Amministrazione aveva motivato tale inadempimento con la necessità della previa adozione di un regolamento provinciale esplicativo delle procedure di valutazione a valore di mercato dei beni immobili da inserire nel conto patrimoniale. Nel corso dell istruttoria inerente la parifica del rendiconto della Provincia per l esercizio 2013, l Amministrazione ha fatto presente che, pur essendo stato approntato già dal 2011 il nuovo programma per la gestione dei beni immobili della Provincia tramite il sistema informatico SAP, programma che prevede la classificazione dei beni immobili secondo i criteri indicati dal sistema SEC 95 o similari, l apposito regolamento sarà sottoposto all approvazione da parte della Giunta provinciale entro il prossimo autunno 101. Ad avviso di questa Corte non è possibile, tuttavia, ritenere in tal modo giustificata la perdurante disapplicazione da parte dell Amministrazione di un Regolamento comunitario. Si evidenzia, infatti, che i regolamenti comunitari sono atti normativi direttamente applicabili in ciascun Stato membro e che le disposizioni amministrative della Provincia autonoma non possono in alcun modo rinviarne l immediata applicazione. Si consideri, infatti, che tutti i soggetti pubblici dell Ordinamento chiamati a dare esecuzioni alle leggi compresi gli organi amministrativi - sono tenuti all obbligo generale di disapplicazione della fonte interna qualora constatino un incompatibilità tra la normativa nazionale o regionale e l ordinamento comunitario (Consiglio di Stato IV, 5 giugno 1998 n. 918, Corte di Giustizia delle Comunità europee 22 giugno 1989) e che ai sensi dell art. 2 delle Norme di Attuazione statutarie di cui al d.lgs. n. 266/1992 resta ferma in ogni caso l immediata applicabilità nel territorio regionale delle norme comunitarie direttamente applicabili. In caso di inosservanza degli obblighi comunitari si può incorrere, pertanto, nella responsabilità amministrativa per danni all erario, con consequenziali provvedimenti a carico dei funzionari che vi hanno dato causa. compatibili con l interesse generale e nel rispetto dei criteri generali stabiliti dalla Giunta provinciale. 100 Sezioni riunite nella Regione Trentino Alto Adige, decisione n. 2/PARI/2013 del 28 giugno Nota prot. PAT/D317/ del 24 giugno

99 Beni gestiti dalla società Patrimonio del Trentino S.p.a. Tabella 54: beni gestiti dalla società Patrimonio del Trentino S.p.a. V OCE PATRIM ONIALE C ON SIST EN Z A A LL' V A R IA Z ION I IN A U M EN TO V A R IA Z ION I IN D IM IN U ZION E C ON SIST EN Z A A L REDDITO PRODOTTO TERRENI ,85 0, , , ,60 FABBRICATI , , , , ,17 T OT A LE IM M OB ILI B EN I , , , , ,77 BENI M OBILI PROPRIETA' PAT ,00 0,00 516, ,00 - BENI M OBILI PROPRIETA' PATRIM ONIO DEL TRENTINO S.P.A , , , ,28 - T OT A LE B EN I M OB ILI , , , ,2 8 - T OT A LE , , , , ,77 Fonte: dati inviati dalla società Patrimonio del Trentino S.p.a.. Al 31/12/2013 la consistenza del patrimonio gestito dalla Patrimonio del Trentino S.p.A. ha un valore pari ad euro ,19, con un incremento netto rispetto all 1/1/2013 pari ad euro ,02. I beni immobili registrano un valore al 31/12/2013 pari ad euro ,91. La società ha inviato un prospetto contenente l inventario beni immobili disponibili 102. Entrando nel dettaglio, il valore dei terreni al 31/12/2013 è pari ad euro ,45. Nell esercizio considerato non sono state effettuate nuove acquisizioni, mentre è stata effettuata la cessione dei terreni denominati polo meccatronica a Rovereto ed area ex Monopolio a Coredo, per un valore complessivo pari ad euro ,40. Dai prospetti inviati dalla società le operazioni risultano aver generato plusvalenze pari rispettivamente ad euro ,00 ed euro ,60. Il valore dei fabbricati al 31/12/2013 è pari ad euro ,46, con un incremento netto rispetto all 1/1 pari ad euro ,11. Per quanto concerne i beni mobili, essi hanno un valore al 31/12/2013 pari ad euro ,28 (22.416,00 di proprietà della Provincia e ,28 di proprietà della società), con un incremento netto complessivo rispetto all 1/1 pari ad euro ,31. Si evidenzia che il valore dei beni della Patrimonio del Trentino S.p.A. non è riportato nel rendiconto della Provincia in quanto nello stesso è già ricompreso il valore della partecipazione provinciale nella società. 102 Nel prospetto i beni immobili disponibili sono distinti fra: terreni, elencati in base al comune di appartenenza, indicando in particolare l anno di acquisizione, la superficie e il valore a inizio e fine anno, con le relative variazioni e il reddito prodotto; fabbricati, classificati in base al comune di appartenenza alla categoria ed anche in questo caso con l indicazione del valore a inizio e fine anno e il reddito prodotto. 94

100 Le risultanze del conto generale del patrimonio Tabella 55: conto generale del patrimonio C ON SIST EN Z A A L C ON SIST EN Z A A L V A R IA Z ION I FINANZIARIE , , ,29 BENI MOBILI ED IMMOBILI , , ,01 A T T IV IT A ATTIVITA DIVERSE POSTE RETTIFICATIVE , , ,86 T OT A LE A T T IV IT A , , ,4 2 FINANZIARIE , , ,70 PASSIV ITA PASSIVITA DIVERSE POSTE RETTIFICATIVE , , ,76 T OT A LE PA SSIV IT A , , ,9 4 PA T R IM ON IO N ET T O , , ,4 8 Fonte: dati rendiconto PAT Il Conto generale del patrimonio presenta al 31 dicembre 2013 un patrimonio netto pari ad euro ,03, con un incremento netto, rispetto al 31 dicembre 2012, di euro ,48, in percentuale pari al 2,7%. Il miglioramento patrimoniale deriva da un incremento netto delle attività (pari ad euro ,42) superiore rispetto al corrispondente incremento netto delle passività (pari ad euro ,94). Le attività sono infatti passate da euro ad euro ,81, mentre le passività sono passate da euro ,84 ad euro ,78. Scendendo nel dettaglio, a fine esercizio, le attività finanziarie, nella cui composizione rientrano come nel 2012 sia i residui attivi (pari ad euro ,18) che la giacenza di cassa (pari ad euro ,35), ammontano complessivamente ad euro ,53 ( ,24 nel 2012). Le passività finanziarie, nella cui composizione rientrano, come nel 2012, solo i residui passivi, ammontano invece ad euro ( ,45 nel 2012). Il raffronto tra attività e passività finanziarie produce un eccedenza attiva finanziaria al 31 dicembre 2013 pari ad euro ,38 ( ,79 nel 2012), in incremento rispetto all esercizio precedente. Le attività patrimoniali non finanziarie ammontano complessivamente ad euro ,28 ( ,15 nel 2012) di cui euro ,10 riferite a 95

101 beni mobili e immobili ed euro ,18 riferite ad attività diverse e poste rettificative. In relazione ai beni mobili ed immobili, che sono passati da un ammontare all inizio dell esercizio pari ad euro ,11 ad una consistenza alla fine dell esercizio pari ad euro ,10, si è registrato un decremento netto pari ad euro ,01 (-0,54%). In particolare i beni immobili patrimoniali disponibili sono aumentati di euro ,94 (+0,58%), passando ad una consistenza finale di euro ,86 rispetto alla consistenza iniziale di euro ,92, mentre i beni immobili patrimoniali indisponibili sono diminuiti di euro ,42 (-0,79%) 103 ; infine i beni mobili di uso pubblico mostrano un incremento pari ad euro ,47 (+0,03%) 104. Le attività diverse e poste rettificative (comprensive di azioni, quote di partecipazione, fondi dotazione, crediti diversi, quota del fondo TFR di competenza dell INPDAP, sottoconti di tesoreria e valori di terzi in deposito) al 31 dicembre 2013 ammontano ad euro ,18 (erano pari ad euro al 31 dicembre 2012). Fra le voci che compongono la massa delle attività diverse e poste rettificative deve evidenziarsi, come già rilevato nei precedenti referti, un aumento nell ammontare delle azioni e quote di partecipazione, pari nel 2013 ad euro ,68 (+3,65%) 105. Si riscontra inoltre un aumento della quota del fondo TFR di competenza dell INPDAP ( ,25) e una diminuzione dei sottoconti di tesoreria ( ,34). Considerevole, per il terzo anno consecutivo, risulta l aumento dei crediti diversi ( ,68). Infine i valori di terzi in deposito hanno subito nel 2013 una diminuzione pari ad euro ,13 (-34,20%). Le passività diverse e poste rettificative (comprensive di debiti diversi, residui passivi perenti, fondo TFR, sottoconti di tesoreria e valori di terzi in deposito) al 31 dicembre 2013 sono risultate pari ad euro ,63 (erano pari ad euro ,39 al 31 dicembre 2012). La contrazione è interamente imputabile alla voce Valori di terzi in deposito, di cui si è già detto in quanto, analogamente alla voce Sottoconti di tesoreria trova esatta corrispondenza con l analoga voce dell attivo. In relazione al patrimonio immobiliare della Provincia, va evidenziato che a fronte della presenza di numerosi edifici non utilizzati (soprattutto perché bisognosi di ristrutturazione), la Provincia ha speso nel 2013, per canoni di locazione comprendenti affitti di edifici e terreni, un importo pari ad euro ,02. Appare opportuna, al riguardo, una costante attività di monitoraggio e razionalizzazione da parte dell Amministrazione provinciale. La spesa per canoni di locazione registra comunque un decremento, rispetto all esercizio 2012 (euro ). 103 La Provincia ha segnalato (risposta al quesito 46) quale evento particolarmente significativo che ha inciso sulla consistenza patrimoniale l acquisizione del complesso immobiliare individuato catastalmente e tavolarmente dalle pp.ed. 676, 677 e 599, tutte C.C. Giustino, in P.T. 690, nell'ambito del progetto inerente la realizzazione della circonvallazione di Pinzolo, per un importo pari a euro , La consistenza finale dei beni mobili di uso pubblico include i dati del patrimonio mobiliare relativi alle Fondazioni Mach e Fondazione Kessler che, per effetto della normativa provinciale vigente, nell anno 2008 sono transitati nel patrimonio provinciale. 105 Per ulteriori dettagli in merito si rinvia al paragrafo

102 Le gestioni fuori bilancio Il comma 3 dell art. 17 della legge provinciale di contabilità vieta le gestioni di fondi al di fuori del bilancio, salvo nei casi autorizzati da leggi speciali il cui elenco è allegato al bilancio di previsione e che è stato trasmesso dalla Provincia 106. Le gestioni fuori bilancio costituiscono la voce crediti diversi delle attività e poste rettificative nel Conto generale del Patrimonio all interno del Rendiconto generale della P.A.T. Tale voce ha subito nel rendiconto 2013 complessivamente variazioni in aumento per euro ,40, di cui euro ,83 fuori bilancio, e variazioni in diminuzione pari ad euro ,78, di cui euro ,06 fuori bilancio. Da evidenziare che in nota al prospetto elenco dei crediti e debiti diversi allegato al rendiconto 2013 si specifica che all atto della predisposizione del presente prospetto, parte dei rendiconti delle gestioni fuori bilancio in esso riportate non risulta ancora approvata dalla Giunta provinciale. Al riguardo, si sottolinea che il ricorso a tale istituto, che di per sé si caratterizza come una gestione di denaro pubblico senza l osservanza degli ordinari principi contabili e con procedure i cui esiti non sono analiticamente rappresentati nei documenti contabili dell Amministrazione (e, quindi, nel rendiconto generale), dovrebbe essere del tutto eccezionale. Anche quando nelle norme provinciali autorizzative viene fatto riferimento all istituzione di un fondo, va ricordato che tale locuzione di per sé, in assenza di altre specificazioni legislative, indica solamente una provvista finalizzata di denaro, la quale quindi non è sufficiente a identificare l esistenza di un istituto eccezionale qual è una gestione fuori bilancio, anche in considerazione del fatto che lo stesso legislatore provinciale la utilizza, in altri contesti, con riferimento a stanziamenti veri e propri di capitoli del bilancio. 106 L elenco trasmesso in allegato alla nota prot. PAT/D317/ rileva 26 gestioni fuori bilancio. 97

103 Tabella 56: elenco gestioni fuori bilancio 2013 DEBITORE Commissione forestale Trentino Sviluppo S.p.A. - Rovereto LEGGI AUTORIZZATIVE GESTIONI FUORI BILANCIO Fondo forestale L.P. 23 novembre 1978, n. 48 (art. 27) Fondo premi di specializzazione, nuova imprenditorialità e promozione L.P. 13 dicembre 1999, n. 6 (artt. 20, 21 e 24) VA R IA Z ION I IN A UM EN T O F UOR I B ILA N C IO VA R IA Z ION I IN D IM IN UZ ION E FUORI BILANCIO , , , ,42 Trentino Sviluppo S.p.A. - Rovereto Fondo immobiliare e aree L.P. 13 dicembre 1999, n. 6 (artt. 25, 33 e 34) , ,35 Trentino Sviluppo S.p.A. - Rovereto Fondo marketing L.P. 13 dicembre 1999, n. 6 (art. 33, comma 1, lettera a bis) , ,45 Trentino Sviluppo S.p.A. - Rovereto Fondo brevetti L.P. 2 agosto 2005, n. 14 (art. 25) , ,62 Trentino Sviluppo S.p.A. - Rovereto Trentino Sviluppo S.p.A. - Rovereto Cooperativa artigiana di garanzia Fondo per il sostegno all'innovazione - Seed M oney L.P. 13 dicembre 1999, n. 6 (art. 24bis) Gestione fondi FAS per la ristrutturazione "ex M anifattura Tabacchi" e per "Progetto Baite" Fondo cassa integrazione guadagni L.P. 3 febbraio 1995, n. 1 (art. 57) , , , ,62 647, ,67 Confidimpresa Trentino (ex Terfidi) Fondo c.i.g.s. L.P. 3 febbraio 1995, n. 1 (art. 57) 3.111,51 758,63 Confidimpresa Trentino (ex Confidi) Cooperativa provinciale garanzia fidi (Cooperfidi) Cooperativa provinciale garanzia fidi (Cooperfidi) Mediocredito Trentino - Alto Adige S.p.A. UniCredit S.p.A. (ex Credito Fondiario T-AA S.p.A.) Mediocredito Trentino - Alto Adige S.p.A. Mediocredito Trentino - Alto Adige S.p.A. UniCredit Mediocredito Centrale S.p.A. Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo S.p.A. Cassa del Trentino S.p.A. Tecnofin Trentina S.p.A. Trentino Trasporti S.p.A. Trentino Network S.p.A. Trentino Trasporti Esercizio S.p.A. Trentino Sviluppo S.p.A. - Rovereto Trentino Sviluppo S.p.A. - Rovereto (ex Centro europeo di impresa e di innovazione (Ceii) Trentino) Fondo "anticipazioni c.i.g. straordinaria" L.P. 23 ottobre 1974, n. 34 (art. 3) Fondo "anticipazioni c.i.g. straordinaria" L.P. 23 ottobre 1974, n. 34 (art. 3) Fondo immobiliare L.P. 18 novembre 1988, n.36 (art. 15) e L.P. 10 febbraio 2005, n. 1 (art. 26) Fondo di rotazione L.R. 28 novembre 1993, n. 20 (art. 1) e L.R. 16 luglio 2004, n.1 (art. 2) Fondo di rotazione L.R. 9 febbraio 1991, n. 3 (art. 1) e L.R. 16 luglio 2004, n. 1 (art. 2) Fondo di rotazione L.R. 9 febbraio 1991, n 3 (art. 1) e L.R. 16 luglio 2004, n. 1 (art. 2) Fondo di rotazione L.R. 28 novembre 1993, n. 21 (art. 1) e L.R. 16 luglio 2004, n. 1 (art. 2) Fondo di cui alla L. 28 novembre 1965, n e L.P. 13 dicembre 1999, n. 6 (art. 40) Operazioni di swap d'ammortamento L.P. 14 settembre 1979, n. 7 (art. 31ter comma 2) Fondo per la valorizzazione e professionalizzazione dei giovani L.P. 29 dicembre 2005, n. 20 (art. 59) Concessione di crediti a società controllate L.P. 28 marzo 2009, n. 2 (art. 18), L.P. 27 dicembre 2010, n. 27 (art. 25) e L.P. 27 dicembre 2011, n. 18 (art. 15) Concessione di crediti a società controllate L.P. 28 marzo 2009, n. 2 (art. 18) Concessione di crediti a società controllate L.P. 28 marzo 2009, n. 2 (art. 18), L.P. 27 dicembre 2010, n. 27 (art. 25) Concessione di crediti a società controllate L.P. 28 marzo 2009, n. 2 (art. 18) Concessione di crediti a società controllate L.P. 28 dicembre 2009, n. 19 (art. 8), L.P. 27 dicembre 2010, n. 27 (art. 25) e L.P. 27 dicembre 2011, n. 18 (art. 15) Fondo interventi diretti a qualificare l'attività artigiana L.P. 1 agosto 2002, n. 11 (art. 17) , , , , , ,22 102, , , , ,72 Patrimonio del Trentino S.p.A. L.P. 10 febbraio 2005, n. 1 (art. 14, comma 5.1) ,00 - T OT A LE , ,06 Fonte: dati rendiconto PAT 2013 e dati trasmessi dalla PAT. Al 31 dicembre la consistenza dei crediti diversi è pari a euro ,20. Non risultano debiti fuori bilancio. 98

104 Capitolo 2 Organizzazione e gestione delle risorse 2.1. La struttura organizzativa della Provincia e gli enti funzionali Con la legge provinciale 16 giugno 2006, n. 3 ( Norme in materia di governo dell autonomia del trentino ) si è disciplinata la riorganizzazione dell apparato provinciale 107. A tale normativa si affiancano le disposizioni contenute nella legge provinciale 3 aprile 1997, n. 7 ( Revisione dell'ordinamento del personale della Provincia autonoma di Trento ). Le attribuzioni dei dipartimenti e della Direzione generale della Provincia, nonché l individuazione dei Servizi (compreso l individuazione del numero dei Servizi e del numero degli Uffici) sono disciplinate con atti organizzativi approvati con deliberazione della Giunta provinciale 108. L articolazione dell assetto provinciale al 1 gennaio 2013 è la seguente 109 : Tabella 57: struttura organizzativa della Provincia al 1 gennaio 2013 Servizi U f f ici Incarichi sp eciali art. 3 2 Inc. d irig enziali art. 2 7 Progetti speciali 1 Direzione generale Dipartimenti Avvocatura della Provincia Agenzie T OT A LE Fonte: dati trasmessi dall Amministrazione provinciale. 107 L art. 28 di tale norma individua le seguenti articolazioni della Provincia: - direzione generale della Provincia - i dipartimenti - l avvocatura della Provincia - le agenzie. L art. 29 disciplina più in dettaglio alcuni aspetti inerenti la direzione generale della Provincia, i dipartimenti e l avvocatura della Provincia, mentre l art. 32 tratta aspetti sulle agenzie. 108 La deliberazione n del 25 giugno 2009 ha provveduto a fissare in 60 unità il numero massimo di Servizi comprensivi delle articolazioni di secondo livello delle strutture equiparate a dipartimento e in 236 unità il numero massimo degli uffici. 109 Al 1 gennaio 2013 esistevano i seguenti Dipartimenti: Affari istituzionali e legislativi ; Affari finanziari e programmazione ; Agricoltura turismo commercio e promozione ; Industria e artigianato ; della conoscenza ; Lavori pubblici e mobilità ; Organizzazione personale e affari generali ; Lavoro e welfare ; Protezione civile ; Territorio e ambiente. Le 11 Agenzie esistenti erano: l Agenzia provinciale per la protezione dell ambiente (APPA); l Agenzia per le risorse idriche ed energetiche (APRIAE); l Agenzia provinciale per l incentivazione delle attività economiche (APIAE); l agenzia provinciale per le opere pubbliche (APOP); l Agenzia provinciale per gli appalti e contratti (APAC); l Agenzia provinciale per l assistenza e la previdenza (APAPI); l Agenzia del lavoro; l Agenzia provinciale per i pagamenti (APPAG); l Agenzia per la depurazione (ADEP); l Agenzia provinciale delle foreste demaniali (APROFOD); il Centro per la formazione continua e l aggiornamento del personale insegnante e l Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili (APF). 99

105 Al 31 dicembre 2013 erano presenti le seguenti strutture 110 : Tabella 58: struttura organizzativa della Provincia al 31 dicembre 2013 Servizi U f f ici Incarichi sp eciali art. 3 2 Inc. d irig enziali art. 2 7 Progetti speciali 1 Direzione generale Dipartimenti Avvocatura della Provincia Agenzie T OT A LE Fonte: dati trasmessi dall Amministrazione provinciale. Anche considerando le variazioni intervenute nel corso del il numero dei numero di Servizi al 31 dicembre 2013 risulta inferiore al numero massimo di Servizi (sessanta) consentito dalla normativa provinciale Le risorse strumentali e l informatizzazione La spesa complessiva impegnata per le risorse strumentali individuabile nel rendiconto è pari a euro ,00. Tale spesa è stata destinata per il 38,53% all acquisto e progettazione di mobili ed arredi per gli uffici provinciali e per altri locali di proprietà provinciale o adibiti a servizi provinciali 112, per il 38,74% per l acquisto di mezzi di trasporto 113 e per il 22,74% all acquisto di attrezzature d ufficio, di fotocopiatrici, di strumentazioni, macchine e attrezzature speciali 114. La gestione del sistema informatico provinciale (S.I.E.P.) 115 è affidata, mediante convenzione, ad Informatica Trentina S.p.a. e alla società Trentino Network S.r.l Al 31 dicembre 2013 esistevano i seguenti Dipartimenti: Affari istituzionali e legislativi ; Affari finanziari e programmazione ; Agricoltura turismo commercio e promozione ; Industria e artigianato ; della conoscenza ; Lavori pubblici e mobilità ; Organizzazione personale e affari generali ; Lavoro e welfare ; Protezione civile ; Territorio e ambiente. Le 12 Agenzie esistenti erano: l Agenzia provinciale per la protezione dell ambiente (APPA); l Agenzia provinciale per l energia (APE); l Agenzia provinciale per l incentivazione delle attività economiche (APIAE); l agenzia provinciale per le opere pubbliche (APOP); l Agenzia provinciale per gli appalti e contratti (APAC); l Agenzia provinciale per l asssistenza e la previdenza (APAPI); l Agenzia del lavoro; l Agenzia provinciale per i pagamenti (APPAG); l Agenzia per la depurazione (ADEP); l Agenzia provinciale delle foreste demaniali (APROFOD); il Centro per la formazione continua e l aggiornamento del personale insegnante e l Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili (APF). 111 Il numero dei Servizi è aumentato di una unità; 112 Capitolo di spesa n Capitolo di spesa n Capitolo di spesa n L affidamento in concessione dell incarico relativo alla gestione del Sistema Informativo Elettronico Provinciale (S.I.E.P.), nonché l affidamento degli incarichi di attuazione degli altri interventi previsti dall articolo 2 della legge provinciale 6 maggio 1980, n. 10 e successive modifiche, sono disciplinati: - dalla convenzione n. di racc di data 24 maggio 2013 stipulata fra la Provincia autonoma di Trento ed Informatica Trentina S.p.a.; - dalla convenzione n. di racc del 18 maggio 2009 e dal primo atto aggiuntivo n. di racc del 18 maggio 2009, stipulati fra la Provincia autonoma di Trento e Trentino Network S.r.l. (la convenzione decorrere 100

106 L impegno finanziario a favore di Informatica Trentina S.p.a., comunicato dalla Provincia è pari, nel 2013, ad euro ,00 (euro , per spese correnti e , per spese in conto capitale) 118 Tale spesa è stata destinata per la maggior parte all Amministrazione provinciale (72,64%) e per la restante parte, alle attività culturali (4,50%), ai trasporti pubblici (4,55%), alle scuole (4,43%), al catasto e al libro fondiario (3,49%) e alle autonomie locali (0,02%). L impegno finanziario a favore di Trentino Network S.r.l., comunicato dalla Provincia è pari, nel 2013, ad euro , per spese correnti e euro , per spese in conto capitale 121. La Provincia ha precisato 122 che per quanto riguarda la gestione dei servizi di supporto alla rete trasmissione dati della Protezione Civile denominata TETRA, la spesa impegnata per l anno 2013 è pari a euro ,50 (al lordo iva) e che tali oneri sono a carico della Cassa Provinciale Antincendi 123. Pertanto per quanto riguarda la spesa derivante dalla gestione delle telecomunicazioni il costo complessivo è pari ad euro , Le risorse umane Organico La dotazione complessiva del personale del comparto autonomie locali è stata determinata 124 dall art. 58, comma 1 lett. a), della legge provinciale 28 marzo 2009, n. 2 dal 1 gennaio 2009 fino al 31 dicembre 2020). A seguito della citata Convenzione stipulata nel 2009, la società Trentino Network S.r.L. ha erogato, con decorrenza 1 gennaio 2009, oltre ai servizi di telecomunicazione sia ordinari che in banda larga, i servizi relativi al sistema telematico a supporto della Protezione Civile (Sistema Tetra) i servizi di fonia Voip ed i connessi servizi professionali. 116 I capitoli di bilancio ai quali sono state imputate le spese correnti sono: n /002 (Provincia autonoma di Trento); n /001 (attività culturali); n (Autonomie locali); n (Catasto e libro fondiario). 117 I capitoli di bilancio ai quali sono state imputate le spese in conto capitale sono: n /002 (Provincia autonoma di Trento); n /003 (attività culturali); n /001 (Trasporti Pubblici); n (Scuole). 118 Comprendono le spese per il servizio di supporto agli applicativi informatici e dell esercizio dei server centralizzati, dei servizi sui clienti e su server decentralizzati, del noleggio operativo, dei servizi di telecomunicazione, dei servizi di customer service desk (CSD), dei servizi professionali, degli oneri e delle spese dirette e della gestione della Carta provinciale dei servizi 119 I capitoli di bilancio ai quali sono state imputate le spese correnti sono; n /003 (Provincia autonoma di Trento); n (Autonomie locali); n (Catasto e libro fondiario); n e n (Fonia). 120 I capitoli di bilancio ai quali sono state imputate le spese in conto capitale sono: n /008 (Provincia autonoma di Trento); n (Catasto e Libro Fondiario); n (Autonomie locali); n /002 (Protezione civile); n /001 (Trasporti Pubblici); n (Scuole). 121 Tale spesa è stata destinata per la maggior parte all Amministrazione provinciale (37,51%) e per la restante parte alle autonomie locali (34,62%), alle scuole (10,75%), al servizio Reti e Telecomunicazioni (6,61%), ai trasporti pubblici (6,13%), alle attività culturali (2,26%), alla protezione civile (1,89%) e al catasto e al libro fondiario (0,24%). 122 Nota prot. PAT/S015/2014/ del 18 aprile 2014 (risposta a quesito 35 della nota prot. 157/2014). 123 Ai sensi del comma 6 dell articolo 25 della legge provinciale 1 luglio 2011, n. 9 e in conformità a quanto disposto dalla deliberazione della Giunta provinciale n di data 28 ottobre 2011 e n di data 26 ottobre Secondo l art. 63 della legge provinciale 3 aprile 1997, n. 7, Dotazione complessiva del personale : - la dotazione complessiva del personale provinciale assunto con contratto a tempo indeterminato, escluso il personale insegnante della scuola a carattere statale, è stabilita dalla legge finanziaria. La legge finanziaria fissa altresì la spesa da prevedere in bilancio per tutto il personale provinciale, prevedendo la possibilità di integrare la predetta spesa entro determinati limiti, consentendo, comunque, l inquadramento del personale trasferito 101

107 in unità equivalenti per l anno 2009 e per gli anni seguenti. Per gli anni 2011, 2012 e 2013 non ci sono state modifiche alla norma sopra citata 125. Il numero massimo delle unità di personale equivalente stabilito dalla norma si riferisce al personale dipendente della Provincia che opera presso le strutture organizzative provinciali comprendendo, indistintamente, oltre al personale del comparto autonomie locali, anche il personale del comparto ricerca assegnato alle strutture provinciali. Vengono escluse pertanto le seguenti tipologie di personale di ruolo: - collocato a disposizione presso l ITEA S.p.A.; - collocato a disposizione presso le Aziende di Promozione Turistica; - collocato a disposizione presso la Fondazione Kessler; - collocato a disposizione presso la Fondazione Mach; - in posizione di comando presso altri Enti; - assegnato a società ed enti. Il totale complessivo delle unità a tempo indeterminato 126 della Provincia, escludendo il personale insegnante della scuola a carattere statale e del comparto scuola, ma includendo le tipologie di personale sopra elencate, è pari a n unità fisiche al 1 gennaio 2013 e pari a n unità al 31 dicembre La dotazione complessiva del personale del comparto scuola è stata determinata 128 dall art. 58, comma 1 lett. b), della legge provinciale 28 marzo 2009, n. 2, in n dallo Stato, dalle Regioni e dagli altri enti pubblici in applicazione di disposizioni legislative statali, regionali e provinciali (comma 1); - nell'ambito della dotazione complessiva, la Giunta provinciale determina la distribuzione di personale fra le diverse qualifiche e categorie. La distribuzione tiene conto anche delle modifiche che si intendono apportare alla composizione qualitativa della distribuzione del personale e alle modalità per il rientro di personale dal tempo parziale temporaneo al tempo pieno nel caso di momentanea carenza di posti nella dotazione complessiva, con successivo riassorbimento entro la dotazione (comma 2). 125 Al comma 1 dell art. 17 della legge provinciale 27 dicembre 2010 n. 27 si cita:.. nel rispeto dei limiti per il contenimento delle dotazioni di personale previsti dagli articoli 58 e 60 della legge provinciale n. 2 del 2009, le cui disposizioni sono confermate per il triennio La finanziaria provinciale 2013 (legge provinciale 27 dicembre 2012 n. 25) all art. 24, comma 3 cita: Per l'anno 2013 la Provincia non procede ad assunzioni di personale a tempo indeterminato del comparto delle autonomie locali e del comparto ricerca. 127 Quantità indicata nelle tabelle trasmesse in allegato (Dipartimento Organizzazione. Personale e affari generali) alla nota del Servizio Bilancio e Ragioneria prot. n. PAT/S015/2014/ di data 6 maggio 2014 in risposta al quesito n. 39 della nota prot. 157 del 24 febbraio Secondo l art. 85, della legge provinciale 7 agosto 2006, n. 5, Dotazione complessiva del personale dirigente, docente, amministrativo, tecnico e ausiliario nonché assistente educatore : - La Provincia determina la dotazione complessiva del personale assegnato alle istituzioni scolastiche e formative provinciali nonché la relativa spesa massima, ispirandosi al principio dell'utilizzazione razionale delle risorse in relazione alla qualità del servizio educativo (comma 1); - La legge finanziaria provinciale stabilisce: a) la dotazione complessiva dei dirigenti, dei docenti e del personale amministrativo, tecnico, ausiliario e assistente educatore delle istituzioni scolastiche e formative provinciali assunto con contratto a tempo indeterminato; b) la spesa massima per il personale delle istituzioni scolastiche e formative provinciali, ivi compreso quello assunto a tempo determinato; per l'integrazione della spesa resta fermo quanto previsto dall'articolo 63, comma 1, della legge provinciale n. 7 del 1997 (comma 2); - In aggiunta al personale assegnato, le istituzioni scolastiche e formative provinciali, utilizzando risorse del proprio bilancio, possono stipulare, per periodi determinati, contratti di prestazione d'opera con esperti in discipline e insegnamenti non obbligatori, secondo i criteri e le modalità stabiliti dal consiglio dell'istituzione, in particolare per l'introduzione o la sperimentazione di nuove discipline di studio o di metodologie innovative, per l'ampliamento e la qualificazione dell'offerta formativa o per far fronte a esigenze connesse con il disagio, con particolari tipi di difficoltà, con l'inserimento degli studenti appartenenti a famiglie di recente immigrazione (comma 3). 102

108 unità equivalenti per gli anni scolastici e successivi. Il totale complessivo delle unità a tempo indeterminato del comparto scuola è pari a unità fisiche al 1 gennaio 2013 e pari a al 31 dicembre Personale comandato e distaccato 130 Nel 2013 vi sono state 70 unità di personale comandate presso la Provincia 131 e si sono avuti 11 nuovi inquadramenti presso la Provincia di personale comandato da altri enti, oltre a 4 cessazioni di comando. Riguardo al personale provinciale comandato presso altri enti, il numero dei comandi nel 2013 è stato pari a 94 unità 132. E stato registrato un nuovo inquadramento presso altri enti, e si sono avute 12 cessazioni di comando. La messa a disposizione presso altri enti è basata sulla specifica normativa correlata all Ente presso il quale avviene il comando 133. Il personale distaccato ammonta a 605 unità 134 e si sono avute 30 cessazioni di distacco. 129 Quantità indicata nelle tabelle trasmesse in allegato (Dipartimento Organizzazione. Personale e affari generali) alla nota del Servizio Bilancio e Ragioneria prot. n. PAT/S015/2014/ di data 6 maggio 2014 in risposta al quesito n. 39 della nota prot. 157 del 24 febbraio La disciplina che regola l istituto del comando, si rinviene nell art. 8, comma 3 della L.P. n. 7 del In particolare 18 unità dall Azienda provinciale per i servizi sanitari (di cui 6 a carico del fondo sanitario provinciale), 13 unità provenienti da Comuni, 9 unità dalle Comunità di Valle, 8 unità da altre province e regioni, 5 unità da Ministeri, 5 unità dal Consiglio provinciale, 5 unità da società provinciali (4 da Trentino Network srl e 1 da Trentino Trasporti spa). 132 Dei quali in particolare 34 unità alle Comunità di Valle, 10 unità alla Corte dei conti,7 unità destinati al Consiglio provinciale, 6 unità all Azienda provinciale per i servizi sanitari, 5 unità ai Comuni, 5 unità al Università degli studi di Trento e 4 unità all Avvocatura distrettuale dello Stato di Trento. 133 In particolare la messa a disposizione presso altri enti è basata sulla seguente normativa: per l Agenzia provinciale per la protonterapia (ATreP) l art. 11 D.P.G.P. 16/9/2003 n /Leg.; per l'azienda sanitaria l art. 56 della L.P. 1 aprile 1993, n. 10; per le Aziende per il Turismo l art. 11 della L.P. 11 giugno 2002, n. 8; per Trentino School of management e le S.p.a. Cassa del Trentino, Trentino riscossioni, Trentino sviluppo e Informatica Trentina l art. 7 della L.P. 29 dicembre 2005, n. 20 e l art. 53 della L.P. 3 aprile 1997, n. 7; per il Comune di Cembra (supplenza sede segretarile) l art. 25 L.P. 8 settembre 1997, n. 13 e s.m.; per la Fondazione Bruno Kessler l art. 28, comma 4, L.P. n. 14/2005 e s.m.; per la Fondazione Edmund Mach l art. 29, comma 10 e all art. 30, comma 3, L.P. n. 14/2005 e s.m.; per l'i.p.r.a.s.e. l art. 11 L.P. 3 maggio 1990, n. 15;per l I.T.E.A. S.p.A. l art. 7, comma 7, L.P. n. 15/2005 e l art. 40 del relativo Regolamento di esecuzione; per l Istituto Cimbro l art. 8 bis della L.P. 23 luglio 2004, n. 7; per l'ente Museo Castello del Buonconsiglio l art. 6 L.P. 11 maggio 2000, n. 5; per il Consorzio Parco Nazionale dello Stelvio la convenzione approvata con Decreto del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Mare n. 112/08 di data 17 marzo 2008; per la Fondazione Accademia della montagna e per Trentino Network S.r.l. l art. 53 della L.P. 3 aprile 1997, n. 7; per la Cooperativa La Strada l art. 37 bis della L.P. 3 aprile 1997, n. 7; per la Procura e Procura generale della Repubblica l art. 15 della L.P. 11 aprile 1998, n. 10. Per quanto riguarda la Commissione Europea, il distacco è regolato dal "Regime applicabile agli Esperti Nazionali Distaccati e agli esperti nazionali in formazione professionale presso i servizi della Commissione" approvato dalla Commissione Europea con decisione del 12 novembre C(2008) 6866 final; mentre per l Unione Europea il distacco presso la Rappresentanza permanente è disciplinata dall articolo 168 del dpr 5 gennaio 1967, n. 18 e dall art. 58, comma 2 della legge 6 febbraio 1996, n. 52 e per il Parlamento Europeo, il distacco è regolato dal regime applicabile agli Esperti Nazionali Distaccati (END) presso il Parlamento Europeo, approvato con decisione dell 11 maggio La dislocazione del personale in distacco rileva le seguenti maggiori ripartizioni: 184 unità sono distaccate presso la Fondazione Edmund Mach, 89 unità presso la Fondazione Bruno Kessler, 88 unità presso l I.T.E.A. s.p.a, 53 unità all Azienda del turismo e 64 al Museo Castello del Buonconsiglio. 103

109 Lavoro straordinario Ogni anno la Provincia adotta una delibera per individuare il limite massimo di spesa per lavoro straordinario, per viaggi di missione e per l adozione dei relativi budget di spesa per ciascun responsabile di struttura provinciale, prevedendone la modifica durante l anno a fronte di richieste motivate da parte dei responsabili delle strutture medesime. Per il 2013 è stato stabilito il tetto di spesa annuale per il lavoro straordinario e i viaggi di missione 135 dei Dipartimenti/Agenzie, alla luce dell art. 3, comma 1 della legge provinciale 27 dicembre 2010, n. 27 (legge finanziaria provinciale 2011). Nel 2012 era stato approvato il progetto di razionalizzazione dell uso degli autoveicoli di proprietà provinciale da parte del personale, mediante condivisione dell uso degli stessi tra le varie strutture provinciali ( car sharing interno ). L utilizzo di dette auto era stato addebitato al budget assegnato, nel 2012, alle varie strutture utilizzatrici del servizio, in quanto il servizio era stato in parola attivato nel corso dell anno. Per l anno 2013 è stato proposto di escludere l utilizzo di detto servizio dalle spese in addebito sul budget di spesa per lavoro straordinario e viaggi di missione. Il limite di spesa per straordinario e per viaggi di missione fissato per il 2013 è pari a ,00 euro 136. La Provincia ha determinato la riduzione dei budget di spesa del 10% della spesa per le medesime tipologie di voci di competenza dell anno Si attende, al riguardo, l adempimento di quanto disposto con delibera n. 855/2013, la quale prevede che il Servizio per il personale della Provincia predisponga una reportistica per il controllo dell andamento della spesa e del conseguente utilizzo del budget 138. Ad oggi, infatti, non risulta ancora adottato atto con l indicazione del budget provvisorio per lavoro straordinario e missione per il 2014 e quindi non è si hanno dati disponibili con riguardo alla spesa effettiva relativa al precedente esercizio. In sede istruttoria è stato richiesto all Amministrazione di indicare il numero complessivo dei dipendenti autorizzati a prestare lavoro straordinario e l ammontare della relativa spesa, nonché il numero di missioni autorizzato, la spesa e il dettaglio delle eventuali indennità chilometriche corrisposte al personale dipendente. I dipendenti provinciali (personale amministrativo e assistente educatore della scuola con esclusione del personale in comando o a disposizione di enti o società) autorizzati all effettuazione di lavoro straordinario sono stati 2881, per una spesa complessiva di ,06. Nel dato è compreso il lavoro straordinario prestato per fronteggiare eventi straordinari La del. n. 855 di data 10 maggio 2013 ha fissato il limite massimo di spesa e i budget di spesa per le strutture della Provincia, revocando il limite massimo provvisorio e i budget provvisori individuati per il 2013 con la del. n di data 27 dicembre 2012 (delibera adottata prima dell entrata in vigore della legge finanziaria provinciale 2013). 136 Riguarda il personale delle strutture della Provincia ed il personale messo a disposizione presso enti pubblici strumentali e altre amministrazioni. 137 Per la spesa 2012 la Giunta provinciale aveva stabilito una riduzione del 5% rispetto al limite precedente di , Infatti il punto 6 della delibera n. 855 cita i Dirigenti sono tenuti al rispetto del budget di spesa assegnato. A tale proposito il Servizio per il Personale della Provincia predisporrà una reportistica per il controllo dell andamento della spesa e del conseguente utilizzo del budget medesimo. 139 Per quanto riguarda il numero di autorizzazioni, i dati si riferiscono ai pagamenti effettuati dal Servizio per il 104

110 La Provincia ha liquidato compensi per lavoro straordinario in relazione a varie aree contrattuali 140. Nella tabella seguente viene riportato l importo liquidato 141, con indicazione del numero dei dipendenti che hanno prestato il lavoro straordinario. L Amministrazione ha precisato che il dato dello straordinario non è riferito a tutto lo straordinario prestato dal personale nel 2013, in quanto non è ricompreso in tale calcolo lo straordinario relativo al dicembre 2012, pagato in tempi successivi all elaborazione 142. Tabella 59: compensi per lavoro straordinario TIPOLOGIA DI PERSONALE NUMERO DIPENDENTI SPESA COMPLESSIVA SPESA MEDIA PRO- CAPITE Autonomie locali Personale della scuola Insegnanti C.F.P Assistenti educatori Insegnanti scuole infanzia Vigili del fuoco Qualifiche forestali Giornalisti TOTALI Fonte: riepilogo dati trasmessi dall Amministrazione provinciale. Riguardo ai viaggi di missione l Amministrazione ha fornito 143 riportate di seguito. le informazioni Le missioni autorizzate per i dipendenti provinciali, compreso il personale amministrativo e assistente educatore della scuola, ed escluso il personale in comando o a disposizione di enti o società, sono state , per una spese complessiva di ,83 per il personale PAT e ,61 per il personale scuola 144. Per il personale amministrativo degli Istituti scolastici nonché per i docenti dei centri di formazione professionale dal 1 gennaio 2012 vengono operati dal servizio competente i rimborsi dei soli importi soggetti a ritenuta previdenziale e fiscale (vale a dire, le missioni effettuate nel comune sede di lavoro), mentre le altre missioni esenti da imposizione contributiva e fiscale sono pagate dalle scuole con imputazione al loro bilancio. I rimborsi chilometrici di competenza anno 2013 rimborsati alla data di elaborazione dati (27 marzo 2014) sono stati pari complessivamente a ,21 (per un totale di ,00 di Km). personale e pertanto non comprende eventuali autorizzazioni effettuate dai dirigenti di altre strutture della Pat per le quali non è ancora pervenuta al Servizio per il Personale la richiesta di liquidazione. 140 Autonomie locali, forestali, vigili del fuoco, insegnanti scuole infanzia, insegnanti scuole Centri di formazione professionale, personale della scuola, assistenti educatori, giornalisti. 141 I dati 2013 si riferiscono ai pagamenti effettuati fino alla data del 27 marzo Le strutture possono inviare i fogli viaggio e le richieste di pagamento per prestazione lavoro straordinario 2013 anche nel Con nota prot. n. PAT/S015/2013/ di data 6 maggio 2014 (risposta allegata del Servizio per il Personale), in risposta al quesito n. 43 della nota istruttoria n. 157/ Per quanto riguarda il numero di autorizzazioni, i dati si riferiscono ai pagamenti effettuati dal Servizio per il personale e pertanto non comprende eventuali autorizzazioni effettuate dai dirigenti di altre strutture della Pat per le quali non è ancora pervenuta al Servizio per il Personale la richiesta di liquidazione. 105

111 I criteri per il calcolo dell indennità chilometrica corrisposta ai dipendenti provinciali sono riportati nell allegato E/8 del CCPL 2002/2005 del : Si precisa che nei dati sopra riportati non è compreso il personale docente della scuola, in quanto per loro non è previsto l istituto del lavoro straordinario così come regolamentato per il restante personale della Provincia, mentre i rimborsi per missioni, (escluse competenze non significative pagate ai docenti in utilizzo), sono rimborsate direttamente dalle Istituzioni scolastiche con imputazione al bilancio delle singole scuole Attività di formazione e aggiornamento Nell'ambito del processo di riorganizzazione delle istituzioni provinciali e locali previsto dalla legge provinciale 16 giugno 2006, n. 3, la Provincia partecipa ad una società di capitali consortile per la realizzazione di programmi di attività di formazione rivolta ai propri dipendenti e a quelli dei rispettivi enti funzionali, delle società o consorzi dalla stessa controllati, anche in relazione ai fabbisogni formativi connessi al reclutamento di nuovo personale (art. 35 legge provinciale 3/2006) 146. Alla struttura provinciale competente in materia di formazione 147 spetta l attività di pianificazione concernente la formazione e l aggiornamento del personale e la programmazione 148, anche a mezzo di soggetti terzi. Sulla base della convenzione in essere tra la Provincia e la TSM- Trentino School of management l attività di formazione viene quasi completamente svolta dalla suddetta società tranne alcune attività che sono rimaste in capo alla struttura competente in materia di formazione 149. La spesa complessiva sostenuta nell anno 2013 per la stretta attività di formazione prevista nel programma annuale, compresa la formazione ad oggetto settoriale, la formazione trasversale e le iniziative individuali, è pari ad Euro ,63 ( ,47 nel 2012). Le altre spese sostenute nel corso del 2013 per oneri connessi alla formazione 145 Si riporta il testo: nel caso di utilizzo di automezzo proprio è attribuita una indennità chilometrica forfetaria nella misura di un terzo del costo della benzina verde vigente al primo giorno di ogni mese. Tale indennità è decurtata di Euro 0,0155 al chilometro per cilindrate superiori a cc. e di Euro 0,0310 per cilindrate pari o inferiori, con arrotondamento al centesimo di Euro superiore. L'indennità chilometrica corrisposta per spostamenti nell'ambito del territorio comunale della sede di servizio è lordizzata sulla base dell'aliquota media prevista al primo giorno di ogni anno per un reddito annuo lordo di Euro , Ai sensi del sopra richiamato art. 35, è stata costituita la Società permanente per la formazione del personale TSM- Trentino School of management, con la quale la Provincia autonoma di Trento, dopo averne acquistato parte delle quote, ha stipulato una Convenzione, n. racc di data 20 luglio 2007, e primo atto aggiuntivo n. racc dd. 24 settembre 2008, avente ad oggetto la realizzazione di programmi di attività di formazione rivolta ai dipendenti della Provincia, nonché di altre attività formative e di divulgazione di cui all'art. 35 della legge provinciale 16 giugno 2006, n Il Servizio per il Personale dal marzo Con deliberazione n di data 26 ottobre 2012, la Giunta provinciale, ha approvato il Piano Trienneale di formazione ed il Programma annuale di formazione Nell anno 2013, come nell anno precedente, sono rimasti in capo al Servizio per il Personale la prima fase e la verifica finale della formazione in materia di primo soccorso, realizzata dall Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari e della formazione antincendio, i cui corsi sono svolti dalla Scuola Antincendio. Mentre per la formazione in materia di sicurezza in montagna, per i corsi realizzati dalla Polizia di Stato di Moena, rimane in capo alla struttura solo la parte amministrativo-contabile, mentre la parte organizzativa è realizzata da tsm- Trentino School of management. La gestione della formazione in ambito linguistico, riguardo alla quale ogni singolo dipendente provvede ad iscriversi personalmente a soggetti formatori esterni e la provincia provvede a rimborsare una parte del costo del corso, è completamente a capo del Servizio per il Personale. Il rilascio dell autorizzazione alla formazione individuale a titolo oneroso vengono rilasciate dal Responsabile del Servizio per il Personale. A tal proposito sono stati istituiti due budget: uno destinato alla formazione dei dirigenti e l altro destinato alla formazione del personale provinciale esclusi i dirigenti. 106

112 (principalmente i costi del personale messo a disposizione da TSM) ammontano ad Euro ,84 ( ,00 nel 2012). Parte delle attività formative sono state progettate in via sperimentale con modalità in formazione a distanza (FAD). Tale modalità di formazione risulta in ulteriore incremento nel 2013 rispetto agli anni precedenti La spesa del personale per il personale: raffronto tra la legge finanziaria provinciale, le previsioni di bilancio e le risultanze del rendiconto L art. 25 della legge provinciale 27 dicembre 2012, n. 25 (finanziaria relativa al preventivo 2013) ha fissato il limite della spesa per il personale che, per l anno 2013 è pari originariamente ad euro ai sensi dell art. 63 della legge provinciale n. 7/ (comparto autonomie locali) e ad euro ai sensi dell art. 85, della legge provinciale 7 agosto 2006, n. 5 (comparto scuola) 151. L articolo della finanziaria specifica che entrambi gli importi vengono incrementati dalle somme previste dall articolo 3, comma 2, della legge provinciale n. 27 del (Fo.R.E.G.). Di seguito si metteranno a raffronto le componenti della spesa per il personale, distinta per comparti in sede di preventivo iniziale e di preventivo definitivo, indicando poi successivamente l entità prelevata dal fondo di riserva (limite 2% della spesa stabilita in finanziaria) 153 : 150 L art. 63 della legge provinciale del 3 aprile 1997, n. 7, al comma 1 prevede che Ai fini del contenimento della spesa corrente, la dotazione complessiva del personale assunto con contratto a tempo indeterminato, con esclusione del personale insegnante della scuola a carattere statale, è stabilita dalla legge finanziaria; la medesima legge fissa altresì la spesa da prevedere in bilancio per tutto il personale provinciale, ivi compreso quello assunto a tempo determinato, in comando o messo a disposizione. Eventuali integrazioni alla predetta spesa mediante prelievi dal fondo di riserva di cui all'articolo 20 della legge provinciale 14 settembre 1979, n. 7 (Norme in materia di bilancio e di contabilità generale della Provincia autonoma di Trento), come da ultimo modificato dagli articoli 2 e 7 della legge provinciale 23 febbraio 1998, n. 3, possono essere effettuati in misura non superiore al 2 per cento. E' comunque consentito l'inquadramento del personale trasferito dallo Stato, dalle regioni e dagli altri enti pubblici in applicazione di disposizioni legislative statali, regionali e provinciali. La finanziaria 2013 non ha specificato, come avveniva in passato, che la somma fissata esclude gli oneri relativi al personale assunto con contratto di diritto privato per la realizzazione di lavori, interventi o attività sulla base di particolari norme di settore. 151 L art. 85 della legge provinciale del 7 agosto 2006, n. 51, ai commi 1 e 2 prevede che 1. La Provincia determina la dotazione complessiva del personale assegnato alle istituzioni scolastiche e formative provinciali nonché la relativa spesa massima, ispirandosi al principio dell'utilizzazione razionale delle risorse in relazione alla qualità del servizio educativo. 2. La legge finanziaria provinciale stabilisce: a) la dotazione complessiva dei dirigenti, dei docenti e del personale amministrativo, tecnico, ausiliario e assistente educatore delle istituzioni scolastiche e formative provinciali assunto con contratto a tempo indeterminato; b) la spesa massima per il personale delle istituzioni scolastiche e formative provinciali, ivi compreso quello assunto a tempo determinato; per l'integrazione della spesa resta fermo quanto previsto dall'articolo 63, comma 1, della legge provinciale n. 7 del 1997, come integrata dall art. 53 della Lp n. 16/ L art. 3 della legge provinciale n. 27/2010, al comma 2 prevede che 2. Per i fini previsti dal comma 1, lettera a), nonché per quelli relativi al raggiungimento degli obiettivi dell'amministrazione in materia di riorganizzazione e di efficienza gestionale desumibili dall'articolo 1, comma 7, della legge provinciale 21 dicembre 2007, n. 23, e dall'articolo 2, comma 4, della legge provinciale 29 dicembre 2006, n. 11, la Giunta provinciale è autorizzata a prelevare le risorse necessarie dal fondo globale previsto dall'unità previsionale di base per integrare gli stanziamenti di competenza dei capitoli o degli articoli riferiti alle spese per l'adeguamento delle retribuzioni, anche con riferimento agli anni compresi nel periodo di validità del bilancio pluriennale. L'elenco dei capitoli relativi alle spese per il personale e ai trasferimenti che possono essere integrati secondo quanto previsto da questo comma è allegato al documento tecnico di accompagnamento e di specificazione del bilancio Si rammenta che la numerazione del capitolo per il bilancio 2013 in cui vengono imputate le somme è variata (dal n al n ). 153 Nella tabella sottoriportata non è stato incluso lo stanziamento di euro del capitolo in quanto trattasi di spese relative alle retribuzioni di operai assunti con contratto di diritto privato. Le leggi 107

113 Tabella 60: variazione importi fissati dalla finanziaria sulla spesa per il personale Comparto AA.LL.- Variazione importo art. 63 L.P. 7/79 CAPITOLO OGGETTO previsioni iniziali previsioni finali % var Personale servizi ,49% Personale comandato in Provincia ,35% Anticipo trattamento fine rapporto ,50% Fondo contrattazione dipendenti provinciali 0 0 TOTALE ,42% Comparto scuola - Variazione importo art. 85, L.P. 5/2006 CAPITOLO OGGETTO previsioni iniziali previsioni finali % var /1 Personale insegnante scuole ,20% /2 Sostegno specifiche disabilità ,21% TFR scuola - interventi ordinari ,00% Personale non insegnante della scuola ,12% Fondo contrattazione personale scuole 0 0 TOTALE ,19% Fonte: dati bilancio previsione e rendiconto PAT Le variazioni apportate ai capitoli relativi al comparto Autonomie locali sono state pari a euro , e quelle relative al comparto scuola (in diminuzione) sono state pari a euro , Le variazioni sono state rispettivamente dello 0,42% e del - 0,19%. I due prospetti relativi alla spesa per il personale, allegati rispettivamente al bilancio preventivo ed al rendiconto generale 156, rilevano, rispettivamente a preventivo iniziale una spesa totale di euro (comparto scuola euro e comparto autonomie locali euro ) e a preventivo finale una spesa totale di euro (comparto scuola euro e comparto autonomie locali euro ). Rispetto agli importi fissati dalla finanziaria, per il comparto autonomie vengono comprese le pensioni, l indennità premio servizio e la spesa per la manodopera e relative assicurazioni sociali per i lavori di manutenzione da effettuarsi su strade provinciali statali 157. finanziarie antecedenti il 2013 che fissavano la spesa da prevedere in bilancio per tutto il personale provinciale, come previsto dal comma 1 dell articolo 63 sopra citato, stabilivano che nella spesa non rientrassero gli oneri relativi al personale assunto con contratto di diritto privato per la realizzazione di lavori, interventi o attività sulla base di particolari norme di settore. Nella finanziaria 2013 tale precisazione è stata tolta, ma implicitamente è stata comunque ritenuta valida negli stanziamenti. 154 Nel corso del 2013 è stato effettuato sul capitolo uno storno di euro ,00 per assegnazione fondi al capitolo di contenuto omogeneo ai sensi dell art. 27, comma 4 lettera b della Lp n. 7/79. Il capitolo è stato incrementato di euro ,00 per prelievo dal fondo di riserva per spese impreviste ai sensi dell art. 22 della Lp n. 7/ Nel corso del 2013 sono state effettuate, sul capitolo due operazioni di storno fra capitoli appartenenti a unità previsionali di base diverse della stessa funzione obiettivo ( euro e euro ), poi un prelievo di euro dal fondo di riserva per spese obbligatorie e d ordine ai sensi dell art. 20, comma 2 (spesa corrente) della Lp n. 7/79 e infine uno storno di euro ,49 a favore dell articolo 2 del medesimo capitolo. Sul capitolo uno storno di euro ,49 dall art. 1 del medesimo capitolo ai sensi dell art. 19 comma 3 della Lp n. 7/79. Sul capitolo uno storno di euro a favore di capitoli di un unità previsionale di base diverse della stessa funzione obiettivo. 156 L art. 78 bis della legge di contabilità, al comma 1, prevede che il bilancio pluriennale della Provincia indichi apposite parti descrittive, l'ammontare globale della spesa di personale a qualsiasi titolo prevista in ciascun anno di riferimento con specificazione degli oneri conseguenti ai rinnovi. Il successivo comma 2 prevede altresì che il rendiconto generale della Provincia indichi l'ammontare globale delle spese di personale a qualsiasi titolo corrisposte nell'esercizio, con specificazione degli oneri conseguenti ai rinnovi contrattuali. 157 Importi riferiti ai capitoli n T.F.R. e indennità premio servizio, n imposta sostitutiva rivalutazione del T.F.R. (voce indennità premio e servizio), n Spesa per il rimborso 108

114 Si indicano di seguito gli andamenti nel triennio della spesa corrente e della spesa del personale per le previsioni finali, dai quali emergerebbe una stabilità dell incidenza di quest ultima sulla spesa corrente (circa 24 punti percentuali). Si evidenzia che la spesa per il personale, per gli anni 2011 e 2012, comprende l aumento per la corresponsione dell indennità di vacanza contrattuale. Nel 2013 non è stata prevista la corresponsione dell indennità 158. Si evidenzia che la spesa corrente prevista è diminuita dal 2011 al 2012 ( ,43) e aumentata dal 2011 al 2013 ( ,20). Invece per la spesa personale gli importi previsti segnalano una progressiva diminuzione ( ,00 dal 2011 al 2012 e ,00 dal 2012 al 2013). Gli importi evidenziati della spesa del personale non includono le somme previste dall art. 3, comma 2 della legge provinciale 27 dicembre 2010, n. 27, come riportato nel riquadro allegato al rendiconto 2013 sulla spesa per il personale 159. Tabella 61: andamento spesa corrente e spesa per il personale previsioni finali PR EV ISION I F IN A LI Spesa corrente ( a) , , ,27 Spesa personale ( b ) , , ,00 ( b ) / ( a) 25,15% 24,67% 24,26% Fonte: dati rendiconto PAT 2011, 2012, Gli importi soprariportati si riferiscono alle previsioni finali. L Amministrazione ha, peraltro, comunicato 160 un incidenza del 39,8% della spesa di personale sulla spesa corrente al netto della spesa sanitaria ed ha evidenziato in una tabella la diminuzione della spesa complessiva per il personale (con riferimento agli stanziamenti definitivi) dell 1,01% (dell 1,60% per il comparto autonomie locali e dello 0,75% per il comparto scuola). Gli importi delle previsioni finali coincidono con quelli riportati nella tabella precedente. Per gli impegni si registra quanto sotto evidenziato. all INPDAP delle quote di pensione connesse con i miglioramenti contrattuali attribuiti al personale cessato dal servizio e n Spesa per la manodopera e relative assicurazioni sociali per i lavori di manutenzione da effettuarsi su strade provinciali e statali. 158 Il comma 1 dell art. 24 della legge finanziaria 2013 cita: Relativamente agli anni 2013 e 2014 la Giunta dispone il blocco dei rinnovi dei contratti collettivi provinciali di lavoro per tutto il personale della Provincia e degli enti strumentali pubblici, di tutti i comparti e le aree di contrattazione, per l aggiornamento delle retribuzioni tabellari. Nello stesso periodo non può essere prevista la corresponsione di ulteriori indennità di vacanza contrattuale. 159 Le spese per l utilizzo del Fondo per l efficienza organizzativa e gestionale (Fo.R.E.G) sono imputate al capitolo n /001 per il comparto autonomie locali e al capitolo /002 per il comparto scuola. Il capitolo n presente nel rendiconto 2012 ha cambiato infatti numerazione. La ripartizione negli anni 2011/2012 è stata effettuata con delibera n di data 30 dicembre 2011, modificata con delibera n di data 27 dicembre Per il 2013 con delibera n di data 24 ottobre 2013 è stata effettuata l attribuzione del fondo ai diversi comparti di contrattazione. L importo attribuito nel 2013 al comparto autonomie locali è pari a euro ,00 e al comparto scuola è pari a euro non risulta effettuato alcun pagamento. 160 Questionario compilato trasmesso con nota prot. PAT/D di data 22 maggio

115 Tabella 62: andamento spesa corrente e spesa per il personale impegni IM PEGN I Spesa corrente ( a) , , ,49 Spesa personale ( b ) , , ,00 ( b ) / ( a) 25,01% 24,71% 24,31% Fonte: dati rendiconti PAT 2011, 2012, Il prospetto allegato al rendiconto generale indica, oltre alle previsioni finali, anche gli importi relativi ai pagamenti totali, distinguendo quelli in conto competenza e in conto residui. Quelli in conto competenza sono pari a euro ,95 (comparto scuola euro ,64 e comparto autonomie locali euro ,31). Si riporta di seguito la tabella distinta per comparti simile a quella precedente con le risultanze relative ai pagamenti. Tabella 63: spese per il personale - pagamenti Comparto AA.LL. CAPITOLO OGGETTO pagamenti competenza residui totali Personale servizi Personale comandato in Provincia Anticipo trattamento fine rapporto Fondo contrattazione dipendenti provinciali Totale parziale TFR e indennità premio servizio Imposta sostitutiva rivalutazioni del TFR "Rimborso INPDAP" "Personale assunto con contratto di diritto privato per la realizzazione di lavori, interventi o attività sulla base di particolari norme di settore" TOTALE COMPARTO AA.LL Comparto scuola CAPITOLO OGGETTO competenza residui totali /1 Personale insegnante scuole /2 Sostegno specifiche disabilità TFR scuola - interventi ordinari Personale non insegnante della scuola Fondo contrattazione personale scuole TOTALE COMPARTO SCUOLA Fonte: dati rendiconti PAT 2011, 2012, Si indicano di seguito gli andamenti nel triennio relativi ai pagamenti per spesa corrente e spesa del personale. 110

116 Tabella 64: andamento spesa corrente e spesa per il personale pagamenti PA GA M EN T I C OM PETEN ZA Pag ament i ( sp ese co rrent i) ( a1) Pag ament i relat ivi al personale ( b1) , , , , , ,95 ( b 1) / ( a1) 26,82% 27,24% 25,80% R ESID U I Pag ament i ( sp ese co rrent i) ( a2 ) Pag ament i relat ivi al p erso nale ( b 2 ) , , , , , ,30 ( b 2 ) / ( a2 ) 7,31% 9,39% 6,06% COM PLESSIV I Pag ament i t o t ali co rrent i ( a) Pag ament i t o t ali relat ivi al personale ( b ) , , , , , ,25 ( b ) / ( a) 24,47% 25,12% 22,91% Fonte: dati rendiconti PAT 2011, 2012, L incidenza dei pagamenti sul totale della spesa corrente era del 24,47% nel 2011, del 25,12% nel 2012, attestandosi al 22,91% nel Si precisa che da una verifica con i dati di rendiconto, i capitoli relativi alla spesa per il personale indicata nelle tabelle per gli impegni e i pagamenti sono il n spese dirette e rimborso allo Stato e ad altri enti pubblici degli oneri relativi al personale comandato a prestare servizio presso la Provincia o messo a disposizione della stessa, il n spese per il personale comandato e messo a disposizione presso altri enti pubblici, il n spesa per il rimborso all INPDAP delle quote di pensione connesse con i miglioramenti contrattuali attribuiti al personale cessato dal servizio, il n spese per il personale non insegnante della scuola, insegnante della scuola dell infanzia e della formazione professionale, assistente educatore, il n spese per il personale insegnante della scuola, il n interventi di sostegno su specifiche disabilità mediante convenzioni, il n spesa per la manodopera e relative assicurazioni sociali per i lavori di manutenzione da effettuarsi su strade provinciali statali, il n spese per il personale, T.F.R. e indennità premio servizio, il n imposta sostitutiva rivalutazione del T.F.R., il n spesa per la concessione al personale dell anticipazione del trattamento di fine rapporto, il n spesa per la concessione al personale della scuola dell anticipazione del trattamento di fine rapporto e parzialmente, per gli importi 2011 e 2012, 111

117 2.4. Enti pubblici funzionali, agenzie ed enti strumentali finanziati in via ordinaria dalla Provincia Agenzie Inquadramento L art. 2, della legge provinciale 16 giugno 2006, n. 3 Norme in materia di governo dell'autonomia del Trentino definisce l agenzia come struttura organizzativa della Provincia istituita con legge provinciale, disciplinata dalla legge e da regolamento e dotata di autonomia amministrativa e contabile per lo svolgimento in amministrazione diretta di servizi pubblici o di attività a carattere tecnico o scientifico riservati al livello provinciale. L art. 32, comma 1, della medesima legge stabilisce che per lo svolgimento di attività di servizio pubblico oppure di supporto tecnico o scientifico che necessitano di un elevato grado di autonomia tecnica, operativa, amministrativa e contabile la Provincia si avvale delle agenzie individuate dall'allegato A, quali organi alle dirette dipendenze della Provincia. Secondo quanto previsto dall art. 32 citato, l istituzione delle singole agenzie è disposta con legge provinciale, che individua le attività e i compiti di ciascuna agenzia. Dopo la costituzione, l eventuale trasformazione, soppressione o accorpamento delle agenzie o l eventuale modifica o integrazione delle attività e dei compiti delle stesse può essere disposta con atto organizzativo approvato con deliberazione della Giunta provinciale. Tale atto organizzativo 162 definisce, assieme alla legge, l ordinamento delle agenzie 163. Per quanto concerne la disciplina del personale, dei contratti e della contabilità dell agenzia, il comma 7 stabilisce che, salvo quanto stabilito dall art. 32 della L.P. 3/2006, si applica la normativa provinciale vigente in materia. Di seguito si riporta il riepilogo delle Agenzie operanti con proprio bilancio presenti al 31/12/2013, con l indicazione del settore d intervento, l attività e il servizio svolto, la legge istitutiva e l atto organizzativo: 162 Nel testo originale dell art. 32 era previsto che l ordinamento delle agenzie fosse disciplinato dalla legge e dai regolamenti di esecuzione della stessa. 163 Nel dettaglio, il comma 4 dell art. 32 prevede che l atto organizzativo disciplini per ciascuna agenzia: a)gli organi, il loro funzionamento e le loro attribuzioni. La L.P. 3/2006 prevede che tra gli organi siano comunque previsti il dirigente e i revisori dei conti; b) la struttura dell'organizzazione e il funzionamento delle strutture operative; c) le modalità per l'utilizzo del personale e dei beni anche immobili e delle relative attrezzature della Provincia, nonché la facoltà di assunzione diretta di personale e di acquisizione di beni e di altre risorse organizzative; d) gli strumenti di programmazione dell'attività, compresi i bilanci; e) gli strumenti di verifica dei risultati dell'attività rispetto agli obiettivi prefissati anche sotto il profilo finanziario, compresi i conti consuntivi; f) i poteri di direttiva, d'indirizzo, sostitutivi e di controllo della Giunta provinciale, anche individuando gli atti soggetti all'approvazione della Giunta; g) i rapporti organizzativi e funzionali, nonché quelli giuridici ed economici tra la Provincia e l'agenzia; h) la stipula di un contratto di servizio o l'approvazione di un programma di attività che prevede obiettivi, standard di servizio, prestazioni, risorse, modalità di verifica e valutazione dei risultati. 112

118 Tabella 65: elenco Agenzie operanti con proprio bilancio presenti nel 2013 AGENZIA SETTORE D'INTERVERNTO ATTIVITA' SVOLTA LEGGE ISTITUTIVA ATTI ORGANIZZATIVI Agenzia provinciale per i Sostegno delle attività economiche pagamenti (APPAG) Del. 3193/2010: "Modificazione delle competenze dell'agenzia provinciale per i pagamenti (APPAG) ai sensi dell'articolo 57 della legge provinciale 28 marzo 2003, n. 4 e Attività di autorizzazione, controllo, erogazione e contabilizzazione delle conseguente approvazione dell'atto misure di sostegno previste dalla Art. 57 L.P. 4/2003 (modificato politica agricola della Comunità da ultimo con la L.P. 18/2011) europea, in qualità di organismo pagatore organizzativo. Ridefinizione della declaratoria delle strutture della medesima nonché del Dipartimento Agricoltura e alimentazione e delle strutture di secondo e terzo livello in esso incardinate." Agenzia provinciale per l'incentivazione delle attività Sostegno delle attività economiche economiche (APIAE) Agenzia provinciale per l'assistenza e previdenza Assistenza integrativa (APAPI) Agenzia del lavoro Agenzia per la protonterapia (ATREP) Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente (APPA) Agenzia per la depurazione (ADEP) Agenzia provinciale delle foreste demaniali (APROFOD) Cassa provinciale antincendi (serv. antincendi e protezione civile) Istituto di statistica della provincia di Trento Mercato del lavoro Ricerca scientifica Valorizzazione e tutela del territorio, protezione civile Valorizzazione e tutela del territorio, protezione civile Attività di concessione ed erogazione di aiuti, di contributi e di agevolazioni finanziarie a favore di Del. 1510/2009: "Approvazione dell'atto organizzativo dell'agenzia provinciale per l'incentivazione delle attività economiche (APIAE) istituita Art. 39ter L.P. 3/2006 imprenditori e degli altri soggetti ai sensi dell'articolo 39 ter della (introdotto dall'art. 54, comma operanti in tutti i settori economici, legge provinciale 16 giugno 2006, n. 4 della L.P. 2/2009) ad eccezione di quello agricolo. 3 e conseguenti disposizioni Attività di verifica e controllo sull'attivazione, l'organizzazione e il connesse. funzionamento della stessa. ", modificato con del. 557/2012 Attività di erogazione di sussidi economici a sostegno del reddito Servizio pubblico per l'accesso nel mercato del lavoro e il Art. 7 e segg. L.P. 19/1983 mantenimento del lavoro. (modificato da ultimo con la Interventi di sostegno nei confronti L.P. 1/2014) dei lavoratori sospesi dal lavoro o disoccupati. Progettazione, realizzazione e attivazione di un Centro di Art. 22 L.P. 5/2003 Protonterapia medica Attività tecniche e amministrative di prevenzione, di vigilanza e di L.P. 11/1995 (modificata da controllo in materia ambientale e di ultimo con la L.P. 5/2013) rilievo igienico-sanitario Attività connesse con la depurazione delle acque reflue. Competenze in materia di rifiuti, D.P.P. 4-55Leg/2001 "Regolamento in materia di bilancio, contabilità, servizio di tesoreria, entrate e spese Art. 34 e segg. L.P. 23/1993 dell'agenzia provinciale per (modificato da ultimo con la L.P. 15/2012) l'assistenza e la previdenza integrativa (legge provinciale 3 settembre 1993, n articolo 34, comma 8)" D.P.P Leg/2003 "Regolamento di attuazione dell'articolo 22 della legge provinciale 1 agosto 2003, n. 5, concernente l'istituzione dell'agenzia provinciale per la progettazione, la realizzazione e l'attivazione di un centro di protonterapia medica" Del. 1128/2011 "Approvazione del nuovo atto organizzativo dell'agenzia per la depurazione (ADEP) ai sensi della legge provinciale 16 giugno 2006, n. 3 "Norme in materia di governo Art. 39quater L.P. 3/2006 dell'autonomia del Trentino". (introdotto dall'art. 57 della L.P. compresi quelli speciali e pericolosi, Ridefinizione delle declaratorie delle 2/2009 modificato da ultimo impianti di raccolta, trattamento e con la L.P. 17/2012) smaltimento, bonifica e ripristino ambientale. Valorizzazione e tutela del Conservazione e valorizzazione territorio, protezione civile foreste demaniali Valorizzazione e tutela del territorio, protezione civile Servizi di supporto alle attività istituzionali Centro per la formazione continua e l'aggiornamento Istruzione e formazione del personale insegnante Fonte: elaborazione dati PAT. Gestione amministrativa del Corpo permanente dei vigili del fuoco di L.P. 26/1988 Trento e della scuola provinciale antincendi. Esercizio delle funzioni in materia di L.P. 6/1981 statistica per il territorio provinciale Programmazione, realizzazione, verifica e monitoraggio di iniziative Art. 42 bis, L.P. 5/2006 di formazione rivolte agli insegnanti strutture della medesima. Modifica della declaratoria del Dipartimento Edilizia pubblica e trasporti. Soppressione del Servizio per le Politiche di risanamento dei siti inquinati e di gestione dei rifiuti. ", modificato con del. 2241/2011. D.P.P Leg/2008 "Regolamento concernente Art. 68 L.P. 11/2007 l'organizzazione, il funzionamento e (modificato da ultimo con la i compiti dell'agenzia provinciale L.P. 27/2010) delle foreste demaniali (articolo 68 della legge provinciale 23 maggio 2007, n. 11)" D.P.P Leg/2008 "Regolamento concernente l'ordinamento e il funzionamento del centro per la formazione continua e l'aggiornamento del personale insegnante (articolo 42 bis della legge provinciale 7 agosto 2006, n. 5" 113

119 In relazione alle Agenzie sopra citate si precisa che l art. 44, comma 20, della L.P. 25/2012 (legge finanziaria provinciale 2013) ha disposto l accorpamento del Centro per la formazione continua e l aggiornamento del personale insegnante con l IPRASE. La soppressione del Centro è stata approvata con la deliberazione di Giunta provinciale n. 565 del 28 marzo Inoltre, l art. 31 della L.P. 18/2011 (legge finanziaria provinciale 2012) ha previsto la soppressione dell Agenzia per la protonterapia a decorrere dal 1 gennaio 2014, ovvero dalla precedente data individuata dalla Giunta provinciale in relazione alla consegna dell impianto funzionante, disponendo che da tale data l Azienda provinciale per i servizi sanitari subentri in tutti i rapporti giuridici della soppressa Agenzia. Invero, con deliberazione n di data 30 dicembre 2013 è stata disposta la soppressione dell anzidetta Agenzia a far data dal 1 gennaio Oltre alle sopra descritte Agenzie operanti con proprio bilancio, si riporta di seguito, per completezza espositiva, anche il riepilogo delle Agenzie per le cui spese di intervento e funzionamento si provvede a carico diretto del bilancio provinciale con le modalità previste per le strutture organizzative ordinarie 164 : Tabella 66: elenco Agenzie senza proprio bilancio presenti nel AGENZIA SETTORE D'INTERVERNTO ATTIVITA' SVOLTA LEGGE ISTITUTIVA ATTI ORGANIZZATIVI Agenzia provinciale per gli appalti e i contratti (APAC) (ex Agenzia per i servizi) Agenzia per le opere pubbliche (APOP) Servizi di supporto alle attività istituzionali Attività contrattuale Servizi di supporto alle attività Gestione opere pubbliche istituzionali Agenzia provinciale per le risorse idriche e l'energia (APRIE) Sostegno delle attività economiche (ex Agenzia provinciale per l'energia) Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le Assistenza politiche giovanili (APF) Fonte: elaborazione dati PAT. Attività nel settore energetico e idrico Attività di coordinamento delle politiche di sostegno alla famiglia Del. 972/2009: "Approvazione dell'atto organizzativo dell'agenzia Art. 39bis L.P. 3/2006 per i servizi istituita ai sensi (introdotto dall'art. 23 della L.P. dell'articolo 39 bis della legge 23/2007 e modificato da ultimo provinciale 16 giugno 2006, n. 3 e con la L.P. 25/2012) conseguenti disposizioni sull'attivazione, l'organizzazione e il funzionamento della stessa. " Del. 469/2012: "Approvazione dell'atto organizzativo dell'agenzia provinciale per le opere pubbliche (APOP) ai sensi della legge Art. 39novies L.P. 3/2006 provinciale 16 giugno 2006, n. 3 (introdotto dall'art. 23 L.P. "Norme in materia di governo 18/2011) dell'autonomia del Trentino". Disposizioni sull'attivazione, l'organizzazione e il funzionamento della stessa. " Del. 2991/2012: "Modificazione dell'atto organizzativo dell'agenzia provinciale per l'energia (APE), Art. 39 L.P. 3/2006 (modificato approvato con deliberazione della da ultimo con la L.P. 25/2012) Giunta provinciale n. 556 del 23 marzo 2012, ai sensi della legge provinciale 16 giugno 2006, n. 3" Del. 609/2013 "Approvazione del nuovo atto organizzativo dell'agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche Art. 39octies L.P. 3/2006 giovanili (APF) ai sensi della legge (introdotto dall'art. 38 L.P. provinciale 16 giugno 2006, n. 3 1/2011 modificato da ultimo con la L.P. 18/2011) "Norme in materia di governo dell'autonomia del Trentino, ai sensi della legge provinciale 16 giugno 2006, n. 3. " 164 L.P. 3/2006, art. 32, comma 9bis: Per ragioni di semplificazione operativa la Giunta provinciale può disporre che alle spese di intervento e funzionamento dell'agenzia si provveda a carico diretto del bilancio provinciale, con le modalità previste per le strutture organizzative ordinarie, intendendosi sostituito l'organo dell'agenzia a quello della Provincia. In tal caso l'agenzia non adotta i documenti contabili previsti dal comma 4, lettera d), e non è attivo l'organo previsto dal comma 6, lettera b). Per le agenzie individuate dalla Giunta provinciale l'adozione degli atti di competenza della Giunta è proposta direttamente dal dirigente dell'agenzia. 114

120 Dati contabili Al fine di poter disporre di un quadro più completo della finanza provinciale è stato richiesto all Amministrazione di trasmettere le relazioni al rendiconto 2012 e 2013 delle Agenzie della Provincia 165. E stato inoltre richiesto di inserire per via informatica nell applicativo SiQuEL-Corte dei conti i dati contabili e tutte le altre informazioni richieste con riferimento a tutti gli organismi partecipati dalla Provincia, comprese le Agenzie 166. La Provincia non ha ottemperato a nessuno dei due adempimenti sopra richiesti 167, con ciò contravvenendo a precisi obblighi informativi di natura costituzionale. Risultano disponibili solo dati riferibili all esercizio 2012 desumibili dalla relazione di sintesi dell Organismo di valutazione, la quale, peraltro, riporta solo parzialmente i dati di bilancio e non contiene nessuna analisi né valutazione degli stessi. Si riportano tali dati a mero fine statistico, non potendosi considerare gli stessi come utilmente forniti ai fini propri della presente relazione. Tabella 67: entrate di competenza delle Agenzie A genzia A genzia pro vinciale per i pagamenti (AP P AG) A genzia pro vinciale per l'incentivazio ne delle attività eco no miche (AP IAE) A genzia pro vinciale per l'assistenza e previdenza integrativa (AP AP I) Var % Var % Var % , ,42 12,13% , ,76-77,59% , ,76-25,38% , ,00 42,13% , ,00 50,69% , ,59-93,88% , ,76 15,50% , ,82 20,86% , ,53 9,97% Agenzia del lavoro , ,18 14,05% , ,24 12,79% , ,82-43,88% A genzia per la protonterapia (ATREP ) A genzia pro vinciale per la pro tezio ne dell'ambiente (A P P A ) A genzia per la depurazione (ADEP ) A genzia pro vinciale delle fo reste demaniali (AP ROFOD ) C assa pro vinciale antincendi (serv. antincendi e pro tezio ne civile) Istituto di statistica della provincia di Trento C entro per la fo rmazio ne co ntinua e l'aggio rnamento del personale insegnante N. dip , ,72 48,47% , ,00 81,57% - 110,74 #DIV/0! , ,00-6,39% , ,76-8,61% , ,23-41,54% , ,00-55,04% , ,54-55,13% , ,35-62,83% , ,28 10,44% , ,85-9,98% , ,65 83,41% , ,28 29,81% , ,23 55,62% , ,33-14,52% , ,03 22,44% , ,43-2,01% , ,68 14,76% , ,98-5,42% , ,63-34,20% , ,63-52,71% TOTALE AGENZIE , ,65 11,38% , ,26 12,96% , ,31-8,61% Fonte: elaborazione dati PAT. Stanziamenti A ccertamenti R isco ssio ni 165 Nota prot. 157 del 24 febbraio 2014,quesito Nota prot. 236 del 12 marzo In risposta al quesito 22 della nota prot. 157/2014 la Provincia ha inviato solamente la relazione dell Organismo di valutazione di sintesi circa i dati afferenti la gestione finanziaria o economico patrimoniale di ciascun ente, mentre nell applicativo SiQuEL sono stati inseriti solo i dati relativi alle partecipazioni dirette della Provincia. 115

121 Tabella 68: spese di competenza delle Agenzie A genzia A genzia pro vinciale per i pagamenti (AP P AG) A genzia pro vinciale per l'incentivazio ne delle attività eco no miche (AP IAE) A genzia pro vinciale per l'assistenza e previdenza integrativa (AP AP I) Var % Var % Var % , ,42 12,13% , ,69 991,68% , ,57 751,32% , ,00 42,13% , ,00 37,14% , ,00 66,83% , ,76 15,50% , ,65 14,81% , ,51 14,54% Agenzia del lavoro , ,18 14,05% , ,20 12,63% , ,32 13,49% A genzia per la protonterapia (ATREP ) A genzia pro vinciale per la pro tezio ne dell'ambiente (A P P A ) A genzia per la depurazione (ADEP ) A genzia pro vinciale delle fo reste demaniali (AP ROFOD ) C assa pro vinciale antincendi (serv. antincendi e pro tezio ne civile) Istituto di statistica della provincia di Trento C entro per la fo rmazio ne co ntinua e l'aggio rnamento del personale insegnante N. dip Stanziamenti Impegni P agamenti , ,72 48,47% , ,10 47,50% , ,49-23,34% , ,00-6,39% , ,65-17,40% , ,71-26,35% , ,00-55,04% , ,28-57,77% , ,10 0,49% , ,28 10,44% , ,00 8,31% , ,50 0,64% , ,28 29,81% , ,71 12,30% , ,55 1,45% , ,03 22,44% , ,35 34,10% , ,94 43,03% , ,98-5,42% , ,72-28,17% , ,58-20,61% TOTALE AGENZIE , ,65 11,38% , ,35 9,76% , ,27 23,28% Fonte: elaborazione dati PAT. Tabella 69: risultati ed indicatori riferiti alle Agenzie A genzia A genzia pro vinciale per i pagamenti (AP P AG) A genzia pro vinciale per l'incentivazio ne delle attività eco no miche (A P IA E) A genzia pro vinciale per l'assistenza e previdenza integrativa (APAPI) Var % Var % C apacità accertam. Velo cità risco ss. C apacità impegno Velo cità pagam. Entrate pro prie/ to tali , ,93-198,94% , ,30-96,18% 19,58% 15,08% 97,23% 42,33% 7,28% , ,00 201,12% , ,00 267,24% 94,44% 0,03% 90,83% 34,39% 2,26% , ,17 230,43% , ,55 54,53% 94,41% 89,58% 91,89% 97,50% 5,18% Agenzia del lavoro , ,96-9,94% , ,21 52,60% 90,55% 26,86% 95,75% 52,31% 5,25% A genzia per la protonterapia (ATREP ) A genzia pro vinciale per la pro tezio ne dell'ambiente (A P P A ) A genzia per la depurazione (ADEP ) A genzia pro vinciale delle fo reste demaniali (A P R OF OD ) C assa pro vinciale antincendi (serv. antincendi e pro tezio ne civile) Istituto di statistica della provincia di Trento C entro per la fo rmazio ne co ntinua e l'aggio rnamento del personale insegnante , ,90-108,96% , ,61 92,46% 98,21% 0,00% 97,15% 4,24% 0,00% , ,11 342,07% , ,53 54,41% 83,33% 33,59% 77,36% 59,94% 8,67% , ,26 185,51% , ,74 171,60% 95,77% 30,90% 91,99% 56,82% 65,69% , ,15-347,34% , ,22-42,56% 85,16% 65,02% 97,19% 59,86% 38,94% , ,52 636,65% , ,38 57,13% 68,04% 53,47% 52,38% 46,01% 5,25% , ,92-174,21% , ,64-13,29% 51,16% 23,05% 57,87% 63,38% 23,05% , ,91-50,20% , ,08 44,95% 63,99% 15,02% 50,72% 41,73% 80,54% TOTALE AGENZIE , ,91 225,76% , ,26 63,34% 90,39% 37,84% 89,02% 58,62% 9,27% Fonte: elaborazione dati PAT. Risultato gestione competenza Risultato di amministrazione Indici gestione competenza A livello aggregato le Agenzie della Provincia hanno previsto stanziamenti per euro ,65, con un incremento dell 11,38% rispetto all esercizio precedente, ed hanno accertato entrate pari ad euro ,26, con un incremento del 12,96% rispetto al Si evidenzia che rispetto al totale delle entrate, le entrate proprie rappresentano solo circa il 9%. 116

122 Le riscossioni di competenza, pari ad euro ,31, in calo dell 8,61% rispetto al 2011, rappresentano meno del 38% delle entrate accertate. In relazione ai risultati della gestione di cassa la Provincia ha evidenziato che le Agenzie sono assoggettate al regime di tesoreria unica provinciale. Tale sistema prevede l erogazione alle Agenzie delle assegnazioni provinciali su un sottoconto di tesoreria intestato a queste ultime dal quale il tesoriere dell Agenzia preleva giornalmente le somme necessarie per far fronte ai pagamenti disposti dalla stessa, solo dopo aver utilizzato le entrate diverse dai trasferimenti provinciali affluite sul conto di tesoreria dell Agenzia. Per quanto concerne le spese, a livello complessivo gli impegni di competenza delle Agenzie sono risultati pari ad euro ,35 (+9,76% rispetto al 2011), mentre i pagamenti hanno rilevato un importo pari ad euro ,27 (+23,28% rispetto al 2011). La velocità di pagamento, ovvero il rapporto tra somme pagate ed impegnate, si attesta al 58,62%, con un miglioramento di oltre 6 punti percentuali rispetto al Nel complesso il risultato aggregato della gestione di competenza, negativo nell esercizio 2011, mostra un netto miglioramento (+225,76%) e presenta un valore pari ad euro ,91. Tale risultato ha contribuito al miglioramento del risultato di amministrazione a livello aggregato (+63,34%), pari nel 2012 ad euro ,26. Con riferimento ai soprariportati dati delle singole Agenzie relativi alla gestione 2012, si può comunque osservare quanto segue: - l Agenzia provinciale per i pagamenti (APPAG) ha presentato un risultato negativo della gestione di competenza ( ,93 euro), con un peggioramento del 200% rispetto al Tale risultato è stato influenzato sia da un rilevante decremento delle entrate accertate (-77,59%), che da un notevole incremento delle spese impegnate (+991,68%). Il risultato della gestione di competenza ha comportato una riduzione superiore al 96% del risultato di amministrazione, quasi completamente eroso; - l Agenzia del lavoro, che aveva chiuso l esercizio 2011 con un risultato negativo della gestione di competenza ( ,84 euro), ha riscontrato nel 2012 un ulteriore risultato negativo ( ,96 euro). Ciò nonostante, il risultato di amministrazione presenta un incremento del 52,60%, determinato dalla gestione dei residui; - l Agenzia provinciale delle foreste demaniali (APROFOD) ha presentato nel 2012 un risultato della gestione di competenza negativo ( ,15 euro), determinato sia da una riduzione degli accertamenti (-9,98%) che da un incremento degli impegni (+8,31%). Il risultato della gestione di competenza ha comportato una riduzione pari al 42,56% del risultato di amministrazione; - l Istituto di statistica della provincia di Trento ha chiuso l esercizio 2012 con un risultato negativo della gestione di competenza ( ,92), causato principalmente da un notevole incremento delle spese impegnate (+34,10%). Il risultato della gestione di competenza ha influenzato negativamente il risultato di amministrazione, che si è ridotto del 13,29%. La Corte rileva, al riguardo, che nella relazione presentata dalla Provincia non è presente alcuna valutazione rispetto a quanto evidenziato. 117

123 Verifica rispetto direttive provinciali L art. 7 della L.P. 4/2004 prevede che la Giunta provinciale adotti direttive nei confronti delle agenzie e degli enti funzionali per garantire il concorso degli stessi al perseguimento degli obiettivi provinciali in materia di patto di stabilità nonché per il coordinamento delle loro scelte con gli obiettivi della programmazione provinciale. La valenza di tali strumenti è stata ulteriormente rafforzata in sede di attuazione dell art. 79, comma 3, del nuovo Statuto di autonomia, che ha assegnato alla Provincia il coordinamento della finanza degli enti e soggetti del settore pubblico provinciale fermi restando gli obiettivi complessivi di finanza pubblica - ed ha quindi reso la Provincia medesima pienamente responsabile del concorso di tali enti agli obiettivi complessivi di finanza pubblica. Nel dettaglio, l art. 2 della L.P. 27/2010 stabilisce che la Giunta provinciale emani specifiche direttive nei confronti delle agenzie e degli enti funzionali sia per il conseguimento degli obiettivi generali relativi al patto di stabilità che per la razionalizzazione e qualificazione delle spese. Tali direttive devono disciplinare anche le modalità di verifica e di monitoraggio del rispetto delle stesse, nonché le sanzioni da applicare per il mancato rispetto. Con riferimento all esercizio 2012 si segnala per le Agenzie la delibera 2479/2011 Direttive per la definizione del bilancio per l'esercizio finanziario 2012 e bilancio pluriennale delle Agenzie della Provincia e degli enti pubblici strumentali, come modificata dalla delibera 9/2012. Tale provvedimento assegna un importante ruolo ai revisori dei conti, ai quali è richiesto di: - predisporre una relazione al bilancio di previsione attestante la conformità alle direttive, che dovrà poi essere trasmessa, unitamente al bilancio, alla Giunta provinciale per l approvazione; - vigliare nel corso della gestione sul rispetto delle direttive, effettuando opportune verifiche in sede di controlli periodici; - dare evidenza nella relazione al rendiconto dell avvenuto rispetto delle direttive stesse. In caso di mancato rispetto delle direttive è prevista quale sanzione la riduzione dei trasferimenti di parte capitale, previsti sul bilancio provinciale per gli esercizi futuri, a favore delle agenzie e degli enti inadempienti. Non essendo state trasmesse le relazioni ai rendiconti delle Agenzie, va evidenziato che a fronte delle puntuali richieste formulate da questa Corte in fase istruttoria la Provincia non ha dato adeguato riscontro, inviando unicamente la relazione dell Organismo di valutazione. Inoltre, non sono stati ineriti nel sistema SiQuEL-Corte dei conti i dati contabili delle Agenzie, ma solo alcuni dati relativi alle partecipazioni dirette della Provincia. Per quanto riguarda la relazione dell Organismo di valutazione va rilevata la sinteticità e la carenza informativa che la caratterizza, atteso che in essa sono riportati solo parzialmente i dati di bilancio peraltro riferiti all esercizio 2012, nonché l assoluta mancanza di analisi e valutazioni critiche. Non è stato perciò possibile effettuare un compiuto esame della situazione economico-finanziaria delle Agenzie né in termini prettamente contabili, né in riferimento 118

124 alle direttive di miglioramento e spending review diramate dalla Provincia ed esaminate dall Organismo di valutazione solo nei valori aggregati e non per singola Agenzia. Direttive che, tuttavia, va detto, si caratterizzano per la previsione di alcune eccezioni ed esclusioni agli obiettivi di contenimento delle spese che rischiano di rendere i risultati attesi meno significativi di quanto ipotizzato nei provvedimenti medesimi Enti pubblici strumentali Inquadramento L art. 2, della legge provinciale 16 giugno 2006, n. 3 Norme in materia di governo dell'autonomia del Trentino definisce gli enti strumentali come enti pubblici, anche economici, il cui ordinamento è disciplinato dalla legge e da regolamento nonché enti privati quali fondazioni, associazioni e società di capitali disciplinati dal codice civile e istituiti sulla base della legge, per l'organizzazione e la gestione esternalizzata di servizi pubblici riservati al livello provinciale nonché di servizi o attività, anche a carattere tecnico, strumentali alle attività istituzionali. L art. 33, comma 1 della medesima legge, stabilisce che: nel rispetto del diritto comunitario, fermo restando quanto previsto dall'articolo 13, per l'esercizio di funzioni e per l'organizzazione e per la gestione di servizi pubblici riservati al livello provinciale nonché per lo svolgimento di attività di servizio strumentali alle attività istituzionali, salvo che ricorra alla concessione di servizi a soggetti terzi da individuare a mezzo di gara, la Provincia si avvale, sulla base di contratto di servizio che precisa, in particolare, le funzioni, i servizi, le attività e i compiti affidati, dei seguenti soggetti esterni, indicati dall'allegato A di questa legge: a) enti pubblici; b) fondazioni o associazioni; c) società di capitali. Di seguito si considerano esclusivamente gli enti pubblici strumentali. Per quanto riguarda gli enti di diritto privato si rinvia agli appositi paragrafi. Il comma 2 dell art 33 della L.P. 3/2006 stabilisce che l ordinamento degli enti pubblici strumentali, ai quali è comunque riconosciuta personalità giuridica e autonomia organizzativa, sia disciplinato, in quanto compatibile, dalle disposizioni previste per le agenzie dall art. 32, commi da 4 a 9. Il comma 3 prevede infine che l istituzione di nuovi enti pubblici, nonché la loro trasformazione, fusione o scioglimento, siano disposti con legge provinciale. Di seguito si riporta l elenco deli enti pubblici strumentali esistenti alla data del 31/12/2013 con l indicazione del settore d intervento, attività e servizio svolto e la legge istitutiva: 119

125 Tabella 70: elenco Enti pubblici strumentali presenti nel 2013 ENTI PUBBLICI STRUMENTALI SETTORE D'INTERVERNTO Istituto provinciale di ricerca, aggiornamento, Istruzione sperimentazione educativi formazione (IPRASE) Opera universitaria Museo delle scienze Museo degli usi e costumi della gente trentina Museo d'arte moderna e contemporanea Istruzione formazione Beni e attività culturali Beni e attività culturali Beni e attività culturali Museo "Castello del Beni e attività Buonconsiglio - monumenti culturali e collezioni provinciali" Centro servizi culturali S. Chiara Istituto culturale ladino Istituto mocheno Istituto cimbro Parco Adamello - Brenta Parco Paneveggio - Pale di San Martino Beni e attività culturali Tutela minoranze linguistiche Tutela minoranze linguistiche Tutela minoranze linguistiche Fonte: elaborazione dati PAT. Valorizzazione e tutela del territorio, protezione civile Valorizzazione e tutela del territorio, protezione civile ATTIVITA' E SERVIZI LEGGE ISTITUTIVA REGOLAMENTO D.P.P. 3 aprile 2008, n /Leg di data 3 aprile 2008 "Regolamento concernente Promozione e realizzazione della l'ordinamento ed il funzionamento ricerca, della sperimentazione, L.P. 9 novembre 1990, n. 29, dell'istituto provinciale per la e della documentazione, dello studio ridisciplinato dalla L.P. 7 agosto ricerca e la sperimentazione e dell'approfondimento delle 2006, n. 5, art. 42. educativa (IPRASE) e la tematiche educative e formative. composizione ed il funzionamento dell'osservatorio permanente sulla condizione dell'infanzia e dei giovani " e Attività di supporto e di assistenza L.P. 24 maggio 1991, n. 9. a favore degli studenti universitari Creazione di un centro di cultura nel acmpo delle scienze, con particolare attenzione alla storia naturale e al paesaggio montano, alla scienza e all'innovazione. Creazione di un centro di cultura nel campo etnografico. Custodia, conservazione, valorizzazione e promozione dello studio e della conoscenza dell'arte moderna e contemporanea. Raccolta, ordine, conservazione, studio, documentazione e valorizzazione dei beni culturali messi a disposizione dalla Provincia. Promozione dell'offerta culturale e della produzione di iniziative e spettacoli. L.P. 27 novembre 1964, n. 14, ora sostituita da L.P. 3 ottobre 2007, n. 15, art. 25. L.P. 31 gennaio 1972, n. 1, ora sostituita da L.P. 3 ottobre 2007, n. 15, art. 25. L.P. 23 novembre 1987, n. 32, ora sostituita da L.P. 3 ottobre 2007, n. 15, art. 25. L.P. 11 maggio 2000, n. 5, ora sostituita da L.P. 3 ottobre 2007, n. 15, art. 25. L.P. 19 gennaio 1988, n. 37, ora sostituita da L.P. 3 ottobre 2007, n. 15, art. 22. Conservazione, difesa e delle valorizzazione della cultura, delle L.P. 14 agosto 1975, n. 29 e tradizioni, della parlata e degli altri s.m. Oggi disciplinato da L.P. elementi della civiltà ladina del 19 giugno 2008, n. 6. Trentino. Tutela e valorizzare del patrimonio delle etnografico e culturale delle L.P. 31 agosto 1987, n. 18 e popolazioni germanofone dei s.m.. Oggi disciplinato da L.P. comuni di Palù del Fersina, Fierozzo 19 giugno 2008, n. 6. e Frassilongo. Tutela e valorizzare del patrimonio delle L.P. 31 agosto 1987, n. 18 e etnografico e culturale delle s.m.. Oggi disciplinato da L.P. popolazioni germanofone del 19 giugno 2008, n. 6. comune di Luserna. Gestione dei parchi demaniali provinciali Gestione dei parchi demaniali provinciali L.P. 6 maggio 1988, n. 18, poi sostituita dalla L.P. 23 maggio 2007, n. 11. D.P.P. 11 marzo 2011, n. 4-62/Leg "Regolamento concernente "Disciplina del Museo delle scienze"" D.P.P. 11 marzo 2011, n. 4-62/Leg "Regolamento concernente "Disciplina del Museo degli usi e costumi della gente trentina"" D.P.P. 11 marzo 2011, n. 6-64/Leg "Disciplina del Museo d'arte moderna e contemporanea - MART" D.P.P. 11 marzo 2011, n. 3-61/Leg "Regolamento concernente "Disciplina del museo Castello del Buonconsiglio, monumenti e collezioni provinciali"" D.P.P. 31 dicembre 2008, n. 54-2/Leg "Regolamento di organizzazione e funzionamento del Centro servizi culturali S. Chiara " D.P.P. 21 gennaio 2010, n. 3-35/Leg "Regolamento concernente l'organizzazione ed il funzionamento dei parchi naturali provinciali, nonché la procedura per l'approvazione del piano del parco " Come già segnalato, l art. 44, comma 20, della L.P. 25/2012 (legge finanziaria provinciale 2013) ha disposto l accorpamento del Centro per la formazione continua e l aggiornamento del personale insegnante e l IPRASE Dati contabili La provincia ha segnalato 168 che attualmente non sono ancora disponibili i dati relativi all anno I predetti dati potranno essere comunicati solo in seguito alla approvazione del rendiconto 2013 per ogni ente. L analisi che segue sarà dunque focalizzata sull esercizio Nota prot. PAT/S015/2014/ , risposta a quesito n

126 Inoltre, va aggiunto che non essendo state trasmesse le relazioni dei revisori dei conti ai rendiconti 2012 degli enti 169, i dati disponibili sono risultati esclusivamente quelli contenuti nella tabella riepilogativa inviata in risposta al quesito n. 20 della nota istruttoria 170 e le risultanze desumibili dalla relazione di sintesi dell Organismo di valutazione. Si riepilogano dunque i principali dati afferenti le gestioni di competenza 2011 e 2012 degli Enti pubblici strumentali della Provincia (parte prima del bilancio), il risultato di amministrazione ed alcuni indicatori. Non sono presenti i dati relativi al Centro Servizi Culturali S. Chiara in quanto (incomprensibilmente) non ricompresi nella relazione di sintesi dell Organismo di valutazione. Tabella 71: entrate di competenza degli Enti pubblici strumentali Ente pubblico strumentale Istituto pro vinciale di ricerca, aggio rnamento, sperimentazio ne educativi (IP RASE) N. dip Stanziamenti A ccertamenti R isco ssio ni Var % Var % Var % , ,14-49,99% , ,96-54,60% , ,72-90,91% Opera universitaria , ,24 3,41% , ,68 2,72% , ,25 14,95% M useo delle scienze , ,23 88,73% , ,25 90,47% , ,30-35,03% M useo degli usi e co stumi della gente trentina M useo d'arte mo derna e co ntempo ranea M useo "C astello del B uo nco nsiglio - mo numenti e co llezio ni pro vinciali" C entro servizi culturali S. C hiara , ,40-25,54% , ,16-26,51% , ,51 3,37% , ,00-19,67% , ,90-22,13% , ,01-23,25% , ,90 16,95% , ,41 21,71% , ,74-9,42% N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. Istituto culturale ladino , ,35-11,58% , ,24-16,45% , ,29-12,22% Istituto mocheno , ,91-0,24% , ,14 3,87% , ,75 143,06% Istituto cimbro , ,09-9,38% , ,48-9,25% , ,50-1,98% P arco Adamello - Brenta , ,00-17,83% , ,70-0,36% , ,28 18,68% P arco P aneveggio - P ale di San M artino , ,34-3,83% , ,36 4,82% , ,82-20,83% TOTALE ENTI P UBBLICI , ,60 6,11% , ,28 7,31% , ,17-5,04% Fonte: elaborazione dati PAT. 169 Nota prot. 157 del 24 febbraio 2014,quesito Nota prot. 157 del 24 febbraio

127 Tabella 72: spese di competenza degli Enti pubblici strumentali Ente pubblico strumentale Istituto pro vinciale di ricerca, aggio rnamento, sperimentazio ne educativi (IP RASE) N. dip Stanziamenti Impegni P agamenti Var % Var % Var % , ,14-49,99% , ,56-59,52% , ,82-77,34% Opera universitaria , ,24 3,41% , ,50 2,48% , ,10 10,10% M useo delle scienze , ,23 88,73% , ,07 95,21% , ,49 7,84% M useo degli usi e co stumi della gente trentina M useo d'arte mo derna e co ntempo ranea M useo "C astello del B uo nco nsiglio - mo numenti e co llezio ni pro vinciali" C entro servizi culturali S. C hiara , ,40-25,54% , ,99-24,78% , ,02-2,79% , ,00-19,67% , ,77-20,58% , ,62-12,97% , ,90 16,95% , ,97 23,22% , ,18 24,45% N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. Istituto culturale ladino , ,35-11,58% , ,39-6,81% , ,50-7,39% Istituto mocheno , ,91-0,24% , ,44-0,23% , ,21 3,25% Istituto cimbro , ,09-9,38% , ,07-6,55% , ,31-13,47% P arco Adamello - Brenta , ,41-7,11% , ,04-2,29% , ,54 4,63% P arco P aneveggio - P ale di San M artino , ,34-3,83% , ,70-0,97% , ,14-4,84% TOTALE ENTI P UBBLICI , ,01 6,95% , ,50 7,49% , ,93 2,22% Fonte: elaborazione dati PAT. Tabella 73: risultati ed indicatori riferiti agli Enti pubblici strumentali Ente pubblico strumentale Risultato gestione competenza Risultato di amministrazione Indici gestione competenza Var % Var % C apacità accertam. Velo cità risco ss. C apacità impegno Velo cità pagam. Entrate pro prie/ to tali Istituto pro vinciale di ricerca, aggio rnamento, - sperimentazio ne educativi , ,40 655,90% , ,20 81,25% 84,52% 4,78% 75,98% 24,50% 1,81% (IP R A SE) Opera universitaria , ,82 4,91% , ,57-65,48% 95,29% 56,29% 98,11% 83,02% 21,97% M useo delle scienze , ,82-310,62% , ,89 2,32% 95,76% 18,40% 97,00% 30,18% 4,70% M useo degli usi e co stumi della gente M useo d'arte mo derna e co ntempo ranea M useo "C astello del B uo nco nsiglio - mo numenti e co llezio ni pro vinciali" C entro servizi culturali S. C hiara , ,83-104,99% , ,13-78,34% 95,34% 82,75% 98,89% 80,62% 5,45% , ,87-85,10% , ,03-39,59% 94,40% 49,42% 97,70% 71,81% 16,84% , ,56-42,31% , ,90-16,09% 86,10% 24,39% 94,05% 47,93% 22,87% N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. N.D. Istituto culturale ladino , ,15-645,16% , ,18-45,51% 86,41% 62,95% 94,92% 77,82% 18,23% Istituto mocheno , ,30 33,42% , ,96-6,73% 53,66% 63,27% 57,91% 70,28% 38,98% Istituto cimbro , ,59-37,05% , ,55-33,78% 80,33% 55,05% 87,84% 59,77% 13,31% Parco Adamello - Brenta , ,34 27,87% N.D. N.D. N.D. 106,02% 32,32% 98,89% 63,92% 17,39% P arco P aneveggio - P ale di San M artino , ,34 50,41% , ,97 0,00% 85,28% 48,12% 90,00% 74,70% 17,39% TOTALE ENTI P UBBLICI , ,22-13,61% , ,38-24,89% 93,83% 42,04% 96,12% 63,86% 16,17% Fonte: elaborazione dati PAT. A livello aggregato gli Enti pubblici strumentali della Provincia hanno previsto stanziamenti per euro ,60, con un incremento del 6,11% rispetto all esercizio precedente, ed hanno accertato entrate pari ad euro ,28, con un incremento del 7,31% rispetto al L incremento è interamente imputabile al Museo delle scienze, mentre gran parte degli altri enti ha registrato una contrazione negli accertamenti. 122

128 Si evidenzia che rispetto al totale entrate, le entrate proprie rappresentano circa il 16,17%. La percentuale massima, pari al 38,98% è riferita all Istituto mocheno, mentre la percentuale minima, pari all 1,81% è riferita all IPRASE. Le riscossioni di competenza, pari ad euro ,17, in calo del 5,04% rispetto al 2011, rappresentano circa il 42% delle entrate accertate. In relazione ai risultati della gestione di cassa la Provincia ha evidenziato che anche gli Enti, al pari delle Agenzie, sono assoggettati al regime di tesoreria unica provinciale. Tale sistema prevede l erogazione agli Enti delle assegnazioni provinciali su un sottoconto di tesoreria intestato a questi ultimi dal quale il tesoriere di ogni singolo Ente preleva giornalmente le somme necessarie per far fronte ai pagamenti disposti dallo stesso, solo dopo aver utilizzato le entrate diverse dai trasferimenti provinciali affluite sul conto di tesoreria dell Ente. Ne consegue che gli indici di riscossione sono tanto più legati a quelli di pagamento quanto minore è l autonomia finanziaria degli Enti dai trasferimenti provinciali. Per quanto concerne le spese, a livello complessivo gli impegni di competenza degli Enti sono risultati pari ad euro ,50 (+7,49% rispetto al 2011), mentre i pagamenti hanno rilevato un importo pari ad euro ,93 (+2,22% rispetto al 2011). Anche dal lato della spesa l incremento è interamente imputabile al Museo delle scienze, che ha quasi raddoppiato la somma impegnata rispetto all esercizio precedente. La capacità di impegno, ovvero il rapporto tra stanziamenti e somme effettivamente impegnate, è risultata pari, a livello complessivo, al 96,12%, mentre la velocità di pagamento, ovvero il rapporto tra somme pagate ed impegnate, si è attestata al 63,86%. Entrambe le percentuali sono risultate pressoché invariate rispetto all anno precedente. Il risultato aggregato della gestione di competenza è di segno negativo ( ,22 euro), al pari del risultato della gestione 2011 ( ,19 euro). Tale risultato ha contribuito al peggioramento del risultato di amministrazione a livello aggregato (-22,72), pari nel 2012 ad euro ,35. Con riferimento ai singoli Enti si segnala che tutti gli Enti considerati, ad eccezione dell IPRASE, hanno chiuso l esercizio 2012 con un risultato negativo della gestione di competenza, avendo impegnato spese in quantità superiore rispetto alle entrate accertate. Si evidenzia inoltre che la maggior parte degli enti aveva chiuso in disavanzo anche l esercizio Si assiste ad una progressiva erosione dei risultati di amministrazione. Particolarmente critica appare la situazione dell Opera universitaria e del Museo degli usi e costumi della gente trentina, che hanno subito rispettivamente nel 2012 una riduzione del risultato di amministrazione del 65,48% e del 78,34%. Un ulteriore risultato negativo nella gestione 2013 (allo stato attuale non noto), al pari di quello dei due esercizi precedenti, condurrebbe verosimilmente ad un risultato di amministrazione di segno negativo. Si evidenzia che nessuna osservazione né delucidazione in merito a tali risultati è presente nella relazione dell Organismo di valutazione. 123

129 Verifica rispetto direttive provinciali Per quanto concerne l emanazione, da parte della Giunta provinciale, di apposite direttive nei confronti degli enti pubblici strumentali e per i contenuti della citata delibera 2479/2011, si rinvia a quanto già riportato nel paragrafo precedente in relazione alle Agenzie. Con riferimento agli Enti pubblici strumentali, ulteriori disposizioni per l anno 2012 in materia di personale sono state introdotte dalla deliberazione 223/2012 Direttive in materia di personale degli enti strumentali della Provincia e della Camera di Commercio I.A.A. di Trento e altre disposizioni per l'anno Di seguito si riportano gli esiti delle verifiche effettuate dalla Provincia e contenute nella relazione dell Organismo di valutazione, con riferimento ai principali punti previsti dalle delibere. 1) ENTRATE La Provincia ha verificato che gli Enti abbiano iscritto in bilancio i trasferimenti provinciali in misura corrispondente alle somme stanziate sul bilancio provinciale e non ha riscontrato irregolarità. Per quanto concerne le entrate derivanti da corrispettivi e canoni, gli Enti, in linea con l impostazione della manovra finanziaria della Provincia, non hanno operato aumenti, ad eccezione: - del Parco Adamello-Brenta, che ha operato aumenti sui servizi di mobilità alternativa e parcheggio come conseguenza degli aumenti operati dai fornitori del servizio di traporto; - del Museo d arte moderna e contemporanea che, a seguito di una delibera del CdA, ha provveduto ad aumentare le tariffe dei servizi archivistici in linea con i prezzi applicati dalle principali istituzioni museali italiane. Infine gli Enti non hanno fatto ricorso ad operazioni creditizie diverse dalla anticipazioni di cassa. 2) SPESE a) Spesa corrente In merito al contenimento della spesa corrente, gli Enti, al pari delle Agenzie, dovevano adottare uno dei due criteri di contenimento previsti dalla delibera 2479/2011: la spesa corrente al netto delle spese di personale, che includono anche quelle afferenti i contratti di collaborazione, non doveva superare il 95% della corrispondente spesa 2011, fatte salve le spese una tantum. Qualora l ente fosse risultato beneficiario nel 2012 di maggiori trasferimenti provinciali di parte corrente rispetto al 2011, poteva aumentare la spesa corrente di un importo non superiore a tali maggiori trasferimenti; garantire un saldo di parte corrente maggiore o uguale a quello conseguito nel 2011, compensando minori trasferimenti provinciali di parte corrente con maggiori entrate proprie di parte corrente ed utilizzando in parte corrente eventuali ulteriori maggiori entrate proprie nel limite massimo del 60%. 124

130 Nella relazione dell Organismo di valutazione sono riportati i dati che attestano il rispetto dei limiti, ma solo a livello aggregato. Non sono stati forniti i dati relativi ai singoli Enti. b) Spesa per nuovi incarichi di studio, ricerca e consulenza La direttiva prevedeva che non potessero essere affidati nuovi incarichi di studio, ricerca e consulenza per un importo complessivo superiore al 35% delle corrispondenti spese riferite al valore medio degli esercizi 2008 e Dai limiti erano escluse le spese indispensabili, purché connesse all attività istituzionale dell Ente, in relazione alle quali doveva essere data adeguata motivazione nella relazione accompagnatoria al bilancio, e le spese sostenute per la realizzazione di interventi cofinanziati per almeno il 50% da soggetti esterni, in particolare a valere sui fondi finanziati dall Unione Europea. Nella relazione dell Organismo di valutazione sono riportati i dati che attestano il rispetto del limite, ma solo a livello aggregato. Nel dettaglio è stata riscontrata una spesa netta per nuovi incarichi pari ad euro ,23, con una riduzione effettiva rispetto alla spesa media (euro ,74) pari all 83%. Non sono però stati forniti i dati relativi ai singoli Enti, né è stato detto nulla in merito alle motivazioni addotte in relazione all esclusione delle spese indispensabili, pari complessivamente ad euro ,42. c) Spese discrezionali Con riferimento alle spese discrezionali (in particolare spese per mostre, convegni, manifestazioni, sponsorizzazioni, pubblicazioni e iniziative di comunicazioni), la delibera stabiliva che esse non potessero essere autorizzate in misura superiore al 65% del valore medio del triennio Dai limiti sono state escluse le spese sostenute per l attività di ricerca, le spese indispensabili, purché connesse all attività istituzionale dell Ente, in relazione alle quali doveva essere data adeguata motivazione nella relazione accompagnatoria al bilancio, e le spese sostenute per la realizzazione di interventi cofinanziati per almeno il 50% da soggetti esterni, in particolare a valere sui fondi finanziati dall Unione Europea. Nella relazione dell Organismo di valutazione sono riportati i dati che attestano il rispetto del limite, ma solo a livello aggregato. Nel dettaglio è stata riscontrata una spesa netta per spese discrezionali pari ad euro ,14, con una riduzione effettiva rispetto alla spesa media (euro ,90) pari al 49%. Non sono però stati forniti i dati relativi ai singoli Enti, né è stato detto nulla in merito alle motivazioni addotte in relazione all esclusione delle spese indispensabili, pari complessivamente ad euro ,82. d) Acquisto di beni e servizi In merito alle direttive in materia di acquisto di beni e servizi, l Organismo di valutazione ha sola genericamente riscontrato che gli Enti nel corso del 2012 hanno utilizzato le convenzioni attivate dall Agenzia provinciale per gli appalti e i contratti per i servizi disponibili sul sito ogni qualvolta hanno riscontrato la presenza di servizi usufruibili e la convenienza economica. e) Spesa per gli organi istituzionali Con riferimento alla spesa per gli organi istituzionali, l Organismo di valutazione ha solo genericamente rilevato il rispetto dei limiti alle misure dei compensi degli organi di 125

131 amministrazione, di controllo e consuntivi. Nessuna informazione relativa all entità di tali compensi è stata fornita, né a livello aggregato né con riferimento ai singoli Enti. f) Spesa per il personale In relazione al contenimento della spesa per il personale l Organismo di valutazione ha segnalato quanto segue: - nel 2012 gli Enti hanno disposto il blocco dei contratti collettivi per il personale di tutti i comparti e le aree di contrattazione; - complessivamente la spesa per lavoro straordinario e viaggi di missione, pari ad euro , è stata ridotta del 21% rispetto al valore medio degli anni (pari ad euro ), a fronte del 5% previsto in direttiva. - complessivamente la spesa per incarichi di collaborazione 2012, pari ad euro , non ha superato quella sostenuta nel 2011, tenuto conto di eventuali stabilizzazioni e fatte salve le ridefinizioni del limite ad opera della Giunta provinciale per maggiori necessità connesse all attività istituzionale; - la spesa per il personale, inclusa quella afferente le collaborazioni, al netto di eventuali maggiori oneri connessi alla stabilizzazione di personale precario autorizzate dalla Giunta provinciale, di maggiori oneri derivanti da eventuali deroghe per incarichi di collaborazione, di eventuali maggiori spese connesse alla sostituzione di figure indispensabili per il funzionamento dell Ente, nonché dei maggiori oneri afferenti il FOREG, ha registrato nel 2012 un valore pari ad euro , inferiore al corrispondente valore 2011, pari ad euro ; - sono state rispettate tutte le altre direttive in materia di personale. Con riferimento all esercizio 2013, le direttive per la formazione del bilancio di previsione degli Enti pubblici strumentali della Provincia sono state emanate con la deliberazione 2505/2012. Tale delibera ha inoltre previsto, in attuazione di quanto stabilito dall art. 3 della L.P. 10/2012, l adozione anche da parte degli enti e soggetti finanziati in via ordinaria dalla Provincia di un piano di miglioramento coerente con gli obiettivi di razionalizzazione e contenimento della spesa pubblica, oltre che di incremento della produttività, previsti dal piano provinciale. In conclusione, sugli enti pubblici strumentali, si ribadisce quanto già osservato per le Agenzie. Va qui, tuttavia, aggiunto che tutti gli Enti considerati, ad eccezione dell IPRASE, hanno chiuso l esercizio 2012 con un risultato negativo della gestione di competenza, avendo impegnato spese in quantità superiore rispetto alle entrate accertate. Va anche evidenziato che la maggior parte degli enti, alla chiusura dell esercizio 2011, aveva registrato un disavanzo potendosi rilevare da tale trend una progressiva erosione dei risultati di amministrazione. Come già detto, particolarmente critica appare la situazione dell Opera universitaria e del Museo degli usi e costumi della gente trentina, che hanno subito rispettivamente, nel 2012, una riduzione del risultato di amministrazione del 65,48% e del 78,34%. Qualora anche l esercizio 2013 dovesse riportare un ulteriore risultato negativo si potrebbe presumere che il risultato di amministrazione si converta in negativo. Infine, si evidenzia ancora una volta che nessuna osservazione né delucidazione in merito a tali risultati è stata formulata dall Organismo di valutazione. Per quanto riguarda 126

132 le misure di miglioramento e spending review va altresì aggiunto che le analisi di detto Organismo si sono limitate ai dati aggregati e non alle risultanze per singoli enti Fondazioni e associazioni Secondo quanto stabilito dall art. 33, comma 4, della L.P. 3/2006, la partecipazione della Provincia in fondazioni o in associazioni e la promozione della loro costituzione sono autorizzate con legge provinciale, salvo le eccezioni espressamente stabilite 171. Di seguito si presenta l elenco dei fondi di dotazione della Provincia al 31/12/2013, con l indicazione dell attività svolta, della legge di riferimento e del valore iscritto nel rendiconto al 31/12/2012 e 31/12/2013: Tabella 74: elenco Fondazioni presenti nel FONDAZIONI ATTIVITA' SVOLTA LEGGE DI RIFERIMENTO SITUAZIONE AL 31/12/2012 SITUAZIONE AL 31/12/2013 Centro di Servizi e Promioozione sviluppo Documentazione per la economico e processi L. 19/1991 Cooperazione Economica d'internazionalizzazione Internazionale - INFORMEST , ,18 Fondazione Bruno Kessler Attività di ricerca scientifica e L.P. 14/2005, (già Istituto trentino di tecnologica in settori d'interesse art. 5 cultura) per lo sviluppo provinciale , ,00 Fondazione Trentina Alcide De Gasperi Fondazione Museo Storico del Trentino Valorizzare il patrimonio storico e politico costituito dalla figura di Alcide De Gasperi Realizzazione e organizzazione di attività di esposizione permenaenti e temporanee di tema storico L.P. 3/2006, art. 35 bis L.P. 3/2006, art. 35 ter Fondazione Accademia della Salvaguardia e valorizzazione L.P. 3/2006, Montagna dell'ambiente montano art. 35 quater Salvaguardia e valorizzazione L.P. 3/2006, Fondazione Dolomiti Unesco dell'ambiente art. 39 sexies Valorizzare il patrimonio storico, Fondazione don Lorenzo L.P. 3/2006, politico, socio-culturale e Guetti Centro studi sulla art. 35 imprenditoriale costituito dalla cooperazione Onlus quinquies figura di don Lorenzo Guetti Finanziamento di interventi e attività di promozione della L.P. 25/2012, Fondazione Franco Demarchi ricerca in ambito sociale, art. 48 educativo e culturale. Fonte: elaborazione dati PAT , , , , , , , , , ,00 Nel corso del 2013 sono state poste in essere le seguenti operazioni, che hanno determinato modifiche nei fondi di dotazione detenuti dalla Provincia: 171 Nel dettaglio l art. 33, comma 4 della L.P. 3/2006 recita: La partecipazione della Provincia in fondazioni o in associazioni e la promozione della loro costituzione sono autorizzate con legge provinciale. La legge definisce le condizioni e i vincoli, compresi gli eventuali contenuti dello statuto e dell'atto costitutivo, in base ai quali il Presidente è autorizzato a porre in essere tutti gli atti necessari per la costituzione. La legge non è richiesta per autorizzare l'adesione o la partecipazione alle attività di fondazioni, di associazioni e di altri soggetti privati senza fini di lucro nel caso in cui ricorra una delle seguenti condizioni: a) un apporto finanziario annuo per la Provincia non superiore a euro; b) l'esclusione per la Provincia di una posizione dominante o della qualità di socio fondatore; c) la garanzia di una posizione paritaria con gli altri aderenti in relazione agli impegni finanziari, comunque denominati. 127

133 a) conferimento di euro ,00 al fondo di dotazione della costituenda Fondazione don Lorenzo Guetti Centro studi sulla cooperazione Onlus, in attuazione della delibera di Giunta provinciale 720/2012; b) conferimento di euro ,00 al fondo di dotazione della costituenda Fondazione Franco Demarchi, in attuazione della delibera di Giunta provinciale 1181/2013; c) riduzione della quota del fondo di dotazione della Provincia in Centro di Servizi e Documentazione per la Cooperazione Economica Internazionale INFORMEST per la copertura della quota di competenza della perdita di esercizio 2012 per l importo di Euro ,32. Oltre alle fondazioni sopra citate, si segnala la presenza della Fondazione Edmund Mach, istituita con l art. 9 della L.P. 14/2005, che non risulta iscritta nel patrimonio provinciale. Con riferimento alle fondazioni, le direttive per l esercizio 2012 sono state assunte con la deliberazione n. 2777/2011. Nella relazione dell Organismo di valutazione sono esposti i principali dati economico-finanziari di ciascuna fondazione ed è attestato a livello aggregato il rispetto delle direttive provinciali. Vale, pertanto, anche per le fondazioni ed associazioni quanto già osservato sulle Agenzie e in ordine agli enti pubblici strumentali Società Inquadramento Secondo quanto stabilito dall art. 33, comma 5, della L.P. 3/2006, l acquisizione, anche mediante il conferimento di beni mobili e immobili, o l alienazione di partecipazioni della Provincia in società di capitali è autorizzata con legge provinciale, salvo eccezioni espressamente stabilite concernenti operazioni che non incidono sugli assetti azionari 172. Qualora vengano compiute le operazioni previste dai commi 5 e 7, la Giunta provinciale ne da notizia al Consiglio entro quindici giorni dalla definizione, indicando tutti gli elementi utili per l esercizio della sua funzione di controllo. La disposizione del comma 5 è inoltre derogabile per espressa previsione dell art. 18, comma 3 bis, della L.P. 1/2005 (legge finanziaria 2006) che autorizza la Giunta 172 Nel dettaglio l art. 33, comma 5 della L.P. 3/2006 recita: L'acquisizione, anche mediante conferimento di beni mobili e immobili, o l'alienazione di partecipazioni della Provincia in società di capitali è autorizzata con legge provinciale. La Giunta provinciale è comunque autorizzata ad acquistare, a sottoscrivere e ad alienare azioni o quote di società di capitali, anche in assenza di specifiche disposizioni di legge, qualora tale acquisto, sottoscrizione o alienazione di azioni o quote non comporti per la Provincia: a) l'acquisizione o la perdita della maggioranza dei voti esercitabili nell'assemblea ordinaria della società; b) l'acquisizione o la perdita dell'esercizio di almeno un quinto dei voti, o di un decimo dei voti nel caso di società quotata in borsa, nell'assemblea ordinaria della società. Inoltre il comma 7 del medesimo articolo prevede un ulteriore eccezione: L'autorizzazione con legge provinciale non è richiesta qualora le azioni o quote di società possedute dalla Provincia vengano alienate o conferite a società nelle quali la Provincia medesima detiene almeno la maggioranza dei voti esercitabili nell'assemblea ordinaria nonché qualora la Provincia acquisti dalle predette società azioni o quote di società da esse possedute. Nei soli casi di alienazione o di conferimento, la Giunta provinciale può disporre nei confronti della società cessionaria o conferitaria limiti al trasferimento delle predette azioni o quote di società attraverso specifiche direttive, emanate ai sensi dell'articolo 18 (Disposizioni in materia di società partecipate dalla Provincia) della legge provinciale 10 febbraio 2005, n. 1. Fermo restando il solo limite previsto dalla lettera a) del comma 5, non è richiesta l'autorizzazione legislativa per l'alienazione o l'acquisto di azioni o di quote di società di capitali nei confronti dei soggetti che la legge provinciale individua quali partecipanti alla società. 128

134 provinciale ad effettuare o promuovere le operazioni di riorganizzazione delle società da essa controllate, anche mediante acquisti o alienazioni di azioni o di quote, se richieste da esigenze di adeguamento all art. 13 del D.L. 223/2006 e al vigente ordinamento statale e comunitario in materia di servizi pubblici. In data 30 dicembre 2010, con la deliberazione n la Giunta provinciale ha adottato il provvedimento di ricognizione delle partecipazioni societarie della Provincia autonoma di Trento, secondo quanto previsto dell art. 3, comma 27 e seguenti della Legge n. 244/2007 e successive modifiche 173. Nella parte motiva della delibera è stato evidenziato che, in base alla norma statale, le amministrazioni pubbliche sono chiamate a compiere una ricognizione delle partecipazioni azionarie dirette e dare conto della sussistenza della stretta necessità richiesta dalla legge o, in alternativa, a provare che la produzione del servizio tende a soddisfare un interesse di carattere generale o una richiesta di committenza espressa a livello regionale. Tuttavia, di tale esplicita valutazione non vi è traccia nel provvedimento, giacché la Giunta provinciale si è semplicemente limitata a richiamare il testo dell art. 24, c. 1, della L.P. n. 27 del 27 dicembre 2010 (approvata solo tre giorni prima dell atto ricognitivo) in base al quale, secondo l interpretazione dell organo esecutivo provinciale, la ricorrenza dei presupposti prescritti dall art. 3, comma 27 della L. n. 244/2007 risulta dimostrata per tutte le società partecipate dalla Provincia, atteso che le stesse trovano sempre il loro fondamento in una espressa previsione normativa statale o provinciale 174. La copertura legislativa in tal modo predisposta dalla Provincia, che le consentirebbe in tesi di mantenere integre tutte le proprie partecipazioni societarie, senza entrare nel merito delle specifiche attività svolte dalle società e senza perciò valutare la stretta necessarietà ai fini istituzionali, non appare, a giudizio di questa Corte, conforme alla logica ed alla ratio della norma statale di coordinamento. Va quindi evidenziato che la Provincia dovrà effettuare una seria e concreta valutazione della ricorrenza dei parametri individuati dal legislatore nazionale al fine dell eventuale mantenimento delle numerose partecipazioni societarie in essere, 173 In particolare, l articolo 3, comma 27, della legge n. 244 del 2008 dispone che le predette amministrazioni, tra le quali va annoverata anche la Provincia di Trento, non possono costituire società aventi per oggetto attività di produzione di beni e di servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, né assumere o mantenere direttamente partecipazioni, anche di minoranza, in tali società ammettendo comunque sempre la costituzione di società che producono servizi di interesse generale e che forniscono servizi di committenza o di centrali di committenza a livello regionale a supporto di enti senza scopo di lucro e di amministrazioni aggiudicatrici ( ) e l assunzione di partecipazioni in tali società. Al fine di assicurare il rispetto delle suddette prescrizioni, il successivo comma 28 del citato articolo 3 stabilisce che l assunzione di nuove partecipazioni e il mantenimento delle attuali devono essere autorizzati dall organo competente con delibera motivata in ordine alla sussistenza dei presupposti di cui al comma 27. Se non sussistono i requisiti previsti dal comma 27 le amministrazioni pubbliche devono provvedere ad attivare, entro 36 mesi dall entrata in vigore della legge finanziaria 2008, un processo di dismissione delle partecipazioni vietate nel rispetto delle procedure ad evidenza pubblica (art. 3, comma 29). Pertanto, le amministrazioni pubbliche sono chiamate a compiere una ricognizione delle partecipazioni azionarie dirette e dare conto della sussistenza della stretta necessità richiesta dalla legge o, in alternativa, provare che la produzione del servizio tende a soddisfare un interesse di carattere generale o una richiesta di committenza espressa a livello regionale. 174 Recita l art. 24, c. 1, della L.P. n. 27/2010: La Provincia e gli enti locali possono costituire e partecipare a società a condizione che rispettino quanto previsto dall'articolo 3, commi 27, 28, 29, 30, 31, 32 e 32 ter della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e da questo articolo. Se la partecipazione o la specifica attività da svolgere sono previste dalla normativa statale o provinciale, le condizioni dell'articolo 3, comma 27, della legge n. 244 del 2007, si intendono in ogni caso rispettate. La costituzione di società è subordinata alla verifica della sostenibilità economica, patrimoniale e finanziaria dell'attività svolta nonché all'accettazione di un costante monitoraggio della medesima, nel caso di società in house. 129

135 considerando che il requisito della stretta necessità implica una valutazione di funzionalità (o strumentalità) particolarmente qualificata, da interpretarsi come una condicio sine qua non : una vera e propria impossibilità per l ente pubblico di raggiungere l obiettivo (finalità istituzionale perseguita) senza l ausilio di quella partecipazione in quella particolare società. In altre parole, perché la partecipazione sia consentita, è necessario che lo svolgimento di quell attività, tramite quella specifica società, si configuri come assolutamente indispensabile per l ente locale: è evidente che tale ipotesi non dovrebbe verificarsi frequentemente e dovrebbe, comunque, essere adeguatamente motivata circa i presupposti della sua ricorrenza. La delibera citata menziona comunque un impegno della Provincia a procedere ad un riordino e ad una razionalizzazione delle proprie partecipazioni societarie. Con l adozione del Piano di miglioramento della Pubblica amministrazione per il periodo , è stata esplicitamente prevista la riorganizzazione delle società di sistema attraverso la revisione degli attuali modelli organizzativi delle attività e delle funzioni svolte dalle società controllate dalla Provincia. A tal fine è stata approvata la deliberazione 479/2012: "Approvazione del Programma di riorganizzazione delle società controllate dalla Provincia. Legge Provinciale n. 1/2005, articolo 18, comma 3bis." Tale programma di riorganizzazione prevedeva 4 principali operazioni: a) Incorporazione di Tecnofin Trentina SpA in Cassa del Trentino SpA; b) Fusione per incorporazione di Trentino Marketing SpA in Trentino Sviluppo SpA; c) Riorganizzazione di Trentino sviluppo SpA; d) Incorporazione della Funivia Trento-Sardagna Srl in Trentino Trasporti SpA; La fusione per incorporazione di Trentino Marketing S.p.a. in Trentino Sviluppo è stata perfezionata in data 1 dicembre 2012, mentre la fusione per incorporazione di Funivia Trento-Sardagna S.r.l. ha avuto effetto con decorrenza 15 novembre Per quanto riguarda l operazione di incorporazione di Tecnofin Trentina S.p.a. in Cassa del Trentino S.p.a., in data 27 dicembre 2012 era stata deliberata dall assemblea ordinaria di Tecnofin Trentina S.p.a. l assegnazione alla Provincia, quale distribuzione di dividendo in natura, dell intera partecipazione in Tecnofin Immobiliare S.r.l., per un valore nominale di euro ,00. Successivamente, con la deliberazione di Giunta provinciale 19/2013 Aggiornamento del Programma di riorganizzazione delle società controllate dalla Provincia. Legge Provinciale n. 1/2005, articolo 18, comma 3bis.", è stata approvata una modifica del percorso inizialmente individuato, dovuta alla complessità dell operazione prospettata in conseguenza dei diversi principi contabili di redazione dei bilanci e delle conseguenti implicazioni in termini di impatti e di oneri amministrativi e burocratici. Nel dettaglio il nuovo percorso prevedeva la preventiva razionalizzazione delle partecipazioni in capo a Tecnofin con particolare riferimento a Tecnofin Immobiliare S.r.l. (già traferita), Informatica Trentina S.p.a. e Aeroporto Valerio Catullo S.p.a., da realizzare attraverso la riduzione del capitale sociale mediante l annullamento delle azioni proprie e la conseguente distribuzione di dividendi in natura alla Provincia. Con riferimento a Tecnofin Immobiliare l attribuzione della partecipazione alla Provincia era finalizzata al successivo conferimento in Patrimonio del Trentino S.p.a.. Relativamente ad Informatica Trentina S.p.a era prevista l attribuzione della partecipazione alla Provincia 130

136 per l implementazione delle successive operazioni di ristrutturazione. Infine, per quanto concerne la partecipazione in Aeroporto Valerio Catullo S.p.a., l attribuzione in capo alla Provincia, che già partecipava direttamente nello stesso, risultava funzionale alla razionalizzazione dell assetto delle partecipazioni provinciali. Successivamente era prevista l enucleazione delle altre partecipazioni detenute da Tecnofin Trentina, con la sola esclusione dell intera partecipazione in Findolomiti Energia S.r.l., della marginale partecipazione in Infracis S.r.l. e del prestito obbligazionario (sottoscritto da APAPI) di 50 milioni di euro, in una Newco destinata ad essere incorporata in Cassa del Trentino. Secondo la Giunta provinciale gli assetti residuanti in Tecnofin Trentina, per i quali non risulta opportuno né l acquisizione da Cassa del Trentino, causa le già citate complessità tecnico-contabili, né l attribuzione alla Provincia o ad altra società controllata dalla stessa in relazione al quadro normativo vigente e alla razionalizzazione degli ambiti delle società operata con il programma, garantiscono l equilibrio economico-finanziario della società. In attuazione di quanto stabilito dalla deliberazione 19/2013, nel corso del 2013 sono state poste in essere le seguenti operazioni, che hanno determinato modifiche nelle quote di partecipazione detenute dalla Provincia: a) acquisizione a titolo gratuito da Tecnofin Trentina S.p.a., mediante la distribuzione di un dividendo in natura, di n azioni del valore nominale di euro 22,00 della società Aeroporto Valerio Catullo S.p.a., per un valore complessivo di euro ,00; b) acquisizione a titolo gratuito da Tecnofin Trentina S.p.a., mediante la distribuzione di un dividendo in natura, di n del valore nominale di euro 1,00 della società Informatica Trentina S.p.a., per un valore nominale complessivo di euro ,00; c) conferimento di n azioni del valore nominale di euro 1,00 di Tecnofin Trentina S.p.a. a Cassa del Trentino S.p.a., per un valore nominale complessivo di euro ,00; d) acquisizione di n nuove azioni del valore nominale di euro 1,00 di Cassa del Trentino S.p.a., per un valore nominale complessivo di euro ,00. Nel dettaglio, con atto notarile unico di scissione e fusione di data 30 ottobre 2013 è stato stabilito l annullamento delle azioni detenute dall incorporata nell incorporante, con conseguente riduzione del capitale sociale di quest ultima da euro ,00 ad euro ,00 e la fusione, con conseguente aumento di capitale dell incorporante di euro ,00; e) sottoscrizione di n di nuove azioni emesse da Patrimonio del Trentino S.p.a. a seguito di aumento di capitale, con conferimento di beni in natura, per un importo complessivo pari ad euro ,00. Nel dettaglio la Provincia ha conferito alla società la partecipazione totalitaria in Tecnofin Immobiliare S.r.l., per un valore nominale di euro ,00, in previsione della futura fusione delle due società, e l Imperial Grand Hotel di Levico unitamente alla dipendenza denominata Villa Sissi, in attuazione del protocollo d intesa per la realizzazione di infrastrutture turistiche e per la valorizzazione di beni immobili a valenza turistica nel territorio dei comuni di Levico Terme, Pergine Valsugana e Roncegno terme. Oltre alle operazioni poste in essere in attuazione del programma di riorganizzazione delle società controllate dalla Provincia, nel corso del 2013 sono state 131

137 poste in essere ulteriori operazioni sul capitale delle società partecipate dalla Provincia, diversamente motivate: f) acquisizione a titolo gratuito dal Comprensorio della Valle dell Adige di n azioni di Informatica Trentina, per un valore nominale complessivo pari ad euro ,00, a seguito della liquidazione del Comprensorio stesso; g) sottoscrizione di n nuove azioni di Tunnel Ferroviario del Brennero S.p.a., per un importo complessivo pari ad euro ,00, a seguito di aumento di capitale della società e conseguente esercizio del diritto di opzione da parte della Provincia, oltre all esercizio del diritto di prelazione pro-quota sulle azioni rimaste inoptate da parte della Provincia di Verona; h) cessione a titolo oneroso da parte della Provincia di n. 300 azioni del valore nominale di euro 5.164,00 di S.T.R. Brennero Trasporto Rotaia S.p.a. (pari all intera partecipazione detenuta) alla società stessa, per un valore nominale complessivo pari ad euro ,00, oltre ad un plusvalore di euro ,00; i) cessione a titolo gratuito da parte della Provincia di n azioni di Trentino Riscossioni S.p.a., per un valore nominale complessivo pari ad euro ,00, ad alcuni Comuni e Comunità trentini sottoscrittori della Convenzione per la governance della società stessa; j) liquidazione dell Osservatorio permanente per l economia, il lavoro e la valutazione della domanda sociale (OPES) e conseguente restituzione della quota di spettanza della Provincia pari ad euro 3.500,00 Di seguito si presenta l elenco delle società in cui la Provincia detiene partecipazioni al 31/12/2013, in conseguenza alle operazioni sopra descritte, distinguendo tra le società su cui la Provincia esercita l attività di direzione e coordinamento e le altre società, con l indicazione di: quota al 31/12/2012 ed al 31/12/2013, oggetto sociale, legge che ha autorizzato l assunzione della partecipazione, e partecipazioni di secondo livello. Non essendo stati inseriti nell applicativo SiQuEL, i dati, nemmeno anagrafici, delle società indirettamente partecipate dalla Provincia, tali informazioni sono state desunte dai dati depositati presso la Camera di Commercio. Tabella 75: elenco Società su cui la Provincia esercita attività di direzione e coordinamento al 31/12/2013 PROG 2 1 SOCIETA' DIRETTAM, PARTECIPATE Aeroporto Gianni Caproni S.p.A. Cassa Trentino S.p.A. del QUOTA PAT AL 31/12/2012 Valore % Valore in euro QUOTA PAT AL 31/12/2013 OGGETTO SOCIALE Valore % Valore in euro 86,75% ,75% ,79% ,00% Gestione del servizio pubblico areoportuale Concessione di finanziamenti ad enti pubblici o soggetti senza fine di lucro collegati alla finanza provinciale, incluse le fondazioni operanti nel contesto istituzionale della Provincia, nonché a società partecipate dalla Provincia o dai predetti soggetti. LEGGE DI RIFERIMENTO L.P. 11/1986, artt. 2 e 3 L.P. 13/1973, artt. 1 e 8bis e L.P. 16/2008 art. 21, comma 5 SOCIETA' INDIRETTAM, PARTECIPATE Infracis S.r.l. (19,89%) Uni IT S.r.l. (49%) Paros S.r.l. (100%) Terfin S.r.l. (18,52%) 132

138 PROG SOCIETA' DIRETTAM, PARTECIPATE Centro tecnicofinanziario per lo sviluppo economico della Provincia di Trento Tecnofin trentina S.p.A. Informatica Trentina S.p.A. Interbrennero Interporto Servizi doganali e intermodali del Brennero S.p.A. Istituto Trentino per l'edilizia Abitativa - ITEA S.p.A. Patrimonio del Trentino S.p.A. Trentino Network S.r.l. Trentino NGN S.r.l. Trentino Riscossioni S.p.A. QUOTA PAT AL 31/12/2012 Valore % Valore in euro QUOTA PAT AL 31/12/2013 OGGETTO SOCIALE Valore % Valore in euro 100,00% ,00% ,42% ,52% ,92% ,92% ,00% ,00% ,00% ,00% ,00% ,00% ,16% ,16% ,31% ,57% Concorrere allo sviluppo economico e sociale del Trentino, mediante la costituzione e la partecipazione in società che abbiano il compito di produrre o erogare beni e servizi strumentali all'attività della Provincia Autonoma di Trento Progettazione, sviluppo e gestione del sistema infomativo elettronico trentino Realizzazione e gestione di centri interportuali con le relative infrastrutture e servizi, attività di logistica, trasporto e spedizione, sia in Italia all'estero. che Esercizio del servizio pubblico di edilizia abitativa Acquisizione, riqualificazione, valorizzazione, conservazione, gestione, manutenzione, alienazione e sviluppo dei beni, della Provincia Autonoma di Trento Progettazione, sviluppo, lmanutenzione ed esercizio dell'infrastruttura e del Sistema di comunicazione Elettronico Pubblico Attività di progettazione, realizzazione, manutenzione e fornitura di rete ottica di accesso (rete passiva) agli Operatori Accertamento, liquidazione e riscossione spontanea delle entrate della Provincia Autonoma di Trento e dei suoi enti strumentali, nonchè gli enti ad ordinamento provinciale e LEGGE DI RIFERIMENTO L.P. 13/1973, artt. 1 e 8 L.P. 10/1980, art. 2 e L.P. 2/1984, art. 6 L.P. 54/1978, art. 1, L.P. 17/1983, L.P. 13/1997, art. 18 L.P. 15/2005, art. 7 L.P. 1/2005, art. 14 L.P.10/1980, artt. 1 e 2, L.P. 10/2004, artt. 19 e 19,1, deliberazione 941/2008, deliberazione 2609/2008 L.P. 10/2004, artt. 19 e 19,1, deliberazione 2204/2010, deliberazione 2811/2010 L.P. 3/2006, art. 34 SOCIETA' INDIRETTAM, PARTECIPATE Infracis S.r.l. (0,2%) Findolomiti Energia S.r.l. (33,33%) Interporto Padova S.p.a. (0,09%) IBG S.r.l in liquidazione (55%) Interporto servizi S.p.a. (54,78%) Terminale Ferroviario Valpolicella S.p.a. (5,48%) Interporto servizi doganali S.r.l. (80%) Uirnet S.p.a. (2,30%) Distretto Tecnologico Trentino Scarl (0,35%) 133

139 PROG SOCIETA' DIRETTAM, PARTECIPATE QUOTA PAT AL 31/12/2012 Valore % Valore in euro QUOTA PAT AL 31/12/2013 OGGETTO SOCIALE Valore % Valore in euro regionale ed altri enti pubblici LEGGE DI RIFERIMENTO SOCIETA' INDIRETTAM, PARTECIPATE Trentino School of Management S.r.l. Trentino Sviluppo S.p.A. Trentino Trasporti Esercizio S.p.A. Trentino Trasporti S.p.A. 57,60% ,60% ,96% ,96% ,04% ,04% ,75% ,75% Progettazione, gestione, valutazione e certificazione di attività formative, anche di carattere tecnico o addestrativo Attività strumentali al sostegno ed allo sviluppo delle attività economiche in trentino Gestione del trasporto pubblico locale Manutenzione, acquisto e gestione i tutti i beni strumentali all'esercizio del servizio pubblico di trasporto provinciale L.P. 3/2006, art. 35 L.P. 6/1999 L.P. 16/1993, art. 46 e deliberazione 2424/2008 L.P. 16/1993, art. 4 Pejo Funivie S.p.a. (49,39%) Funivie Alpe Cermis (40%) Carosello SKI Folgaria S.p.a. (62,48%) Funivie Pinzolo S.p.a. (38,85%) Paganella 2001 S.p.a. (35,35%) S.I.F.- Impianti Funiviari - Lusia S.p.a. (24,43%) Società Imp Turistici Rolle S.r.l. (2%) Monte Baldo servizi S.p.a. in liq (54,55%) Funivia Col Margherita S.p.a. (52,13%) IGF S.p.a. (74,88%) Carosello Tonale S.p.a. (34,12%) Turismo Lavarone S.p.a. (39,8%) Nuova Panarotta S.p.a. (1,22%) Altipiani Val di Non (1,33%) Funivie Lagorai S.p.a. (0,07%) Trento Funivie S.p.a. (71,25%) Garniga Terme S.p.a. (34,48%) Tesinogroup 2847 S.p.a. (57,57%) Interservice S.p.a. (46,69%) Lido di Riva del Garda S.r.l. (42,88%) Trentino Sprint Scarl in liq (40%) Distretto Tecnologico Trentino Scarl (1,77%) Pervoice S.p.a. (9,51%) Consortile Passo S. Pellegrino - Falcade S.p.a. (49,21%) Fly S.p.a. (59,01%) Ter System S.r.l. (49,9%) Baldo Garda S.p.a. (71,03%) Salumificio Marsilli 1914 S.p.a. in liquidazione (<0,005%) Arca Casa Legno S.r.l. (100%) Distretto del porfido e delle pietre trentine S.r.l. (100%) Progetto Manifattura S.r.l. (100%) Alpe di Folgaria consortile S.p.a. (32,92%) Supernordicskipass Scarl (49,9%) Trentino Golf Scarl (49,25%) Paganella Servizi Scarl (29,31%) Trentino Invest S.r.l. (49,15%) Doleda Imp Funiviari S.p.a. (49%) Sal Marsilli S.p.a. in liqu (0,06%) Impianti Maso S.p.a. (41,73%) Riva del Garda Fierecongressi S.p.a. (6,52%) A.P.T Trento, M. Bondone, Valle dei laghi Scarl (0,71%) Distretto Tecnologico Trentino Scarl (1,77%) 134

140 PROG 15 SOCIETA' DIRETTAM, PARTECIPATE Trento S.p.A. Fiere QUOTA PAT AL 31/12/2012 Valore % Valore in euro QUOTA PAT AL 31/12/2013 OGGETTO SOCIALE Valore % Valore in euro 70,40% ,40% Promozione di manifestazioni, fiere ed esposizioni volte alla diffusione delle produzioni dell'economia con particolare riferimento a quelle locali LEGGE DI RIFERIMENTO D.P.R. 115/1973, art. 12, L.P. 1/2002, art. 38 SOCIETA' INDIRETTAM, PARTECIPATE Iniziative turistiche per la montagna S.r.l. (22,43%) A.P.T Trento, M. Bondone, Valle dei laghi Scarl (19,31%) TOTALE Fonte: elaborazione dati PAT. Per quanto concerne le società partecipate per la maggioranza del capitale, nel corso del 2013 si sono verificate nel complesso variazioni in aumento per euro e variazioni in diminuzione per euro Tabella 76: elenco altre Società partecipate dalla Provincia al 31/12/2013 PROG 16 SOCIETA' DIRETTAM, PARTECIPATE Aeroporto V. Catullo di Verona Villafranca S.p.A. Valore % QUOTA PAT AL 31/12/2012 Valore in euro QUOTA PAT AL 31/12/2013 OGGETTO SOCIALE Valore % Valore in euro 12,77% ,00 21,46% ,00 Sviluppo, progettazione, realizzazione, adeguamento, gestione, manutenzione ed uso degli impianti e infrastrutture per l'esercizio dell'attività aeroportuale LEGGE DI RIFERIMENTO L.P. 11/1986, artt. 1 e 3 SOCIETA' INDIRETTAM, PARTECIPATE Aeroporto Gabriele d'annunzio s.p.a. (100%) Avio handling in liquidazione(100%) A.D.G. Engineering in liquidazione (100%) Verona cargo center in liquidazione (89%) Quadrante servizi srl (3%) Consiorzio "lago di Garda E'.." Veronamercato s.p.a. (0,1%) 17 Autostrada del Brennero S.p.A. 5,34% ,00 5,34% ,00 Progettazione, costruzione, esercizio e manutenzione dell'autostrada Brennero - Verona - Modena L.P. 14/1962, L.P. 1/1970, art. 1, L.P. 18/1971, art. 1, L.P. 8/1980, art. 93. S.T.R. Brennero Trasporto Rotaia s.p.a. (100%) Consorzio autostrade italiane energia (4,07%) Confederazione autostrade spa (16,67%) MC-link (1,12%) Interbrennero (3,31%) Brennercom (2,71%) Autostrada regionale cispadana (51%) Centro ricerche stradali (10%) Stazione autostradale doganale di confine del brennero (100%) Istituto per innovazioni tecnologiche Bolzano (36,21%) Auto - Plose Sadobre srl (52%) 135

141 PROG SOCIETA' DIRETTAM, PARTECIPATE Valore % QUOTA PAT AL 31/12/2012 Valore in euro QUOTA PAT AL 31/12/2013 OGGETTO SOCIALE Valore % Valore in euro LEGGE DI RIFERIMENTO SOCIETA' INDIRETTAM, PARTECIPATE 18 Cassa Centrale Banca Credito Cooperativo del Nord Est S.p.A. 4,96% ,00 4,96% ,00 Attività bancaria ed altre attività finanziarie L.P. 9/2002, art. 4 Funivie Madonna di Campiglio S.p.a. (1,65%) Mediocredito Trentino Alto Adige S.p.a (<0,005%) Funivie Ale Cermis S.p.a. (2%) Paganella 2001 S.p.a. (0,72%) Assicura Cooperazione Trentina S.r.l. (39%) Interbrennero S.p.a. (1,26%) Finest S.p.a. (0,12%) Iccrea Holding S.p.a. (2,9%) Promocoop Trentina S.p.a. (6%) Coopersviluppo s.p.a. (15%) Bio Energia Fiemme S.p.a. (3%) Alto Garda Servizi S.p.a. (0,81%) Graffiti 2000 S.r.l. (7,5%) Essedi strategie d'impresa S.r.l. (16,2%) Emmeci Group S.p.a. (0,51%) Centrale Trading S.r.l. (32,5%) Tassullo Energia S.p.a. (0,02%) Formazione Lavoro Soc. cons. per azioni (22,21%) Phoenix Informatica Bancaria s.p.a. (0,01%) Casse Rurali-Raiffeisen Finanziaria S.p.a. (50%) Tempo Libero Folgaria S.r.l. (1,83%) Informatica Bancaria Finanziaria S.p.a. (43,34%) Finanziaria Trentina della cooperazione (4,08%) Centrale Leasing Nord Est S.p.a. (100%) Partecipazioni Trentine S.r.l. (10%) Centrale Credit & Real Estate Solutions S.r.l. (100%) Centrale Gestione Immobiliare S.r.l. (10%) San Martino e Primiero Dolomiti trasporti a fune s.p.a. in liquidazione (4,22%) Pensplan Invest SGR S.p.a. (4,44%) Assicura Group S.r.l. (10%) Scouting S.p.a. (8,26%) Trevefin S.p.a. (7,55%) SIA S.p.a. (0,03%) Colleganza S.r.l. (8,18%) Etica SGR S.p.a. (9,22%) 19 Mediocredito Trentino-Alto Adige S.p.A. 17,49% ,00 17,49% ,00 Attività bancaria, in via prevalente a medio-lungo termine L.P. 11/1977, art. 1 e L.P. 54/1978, art. 4 Funivie Madonna di Campiglio S.p.a. (0,03%) Cassa Centrale Banca S.p.a. (0,03%) Sws Group S.p.a. (14,97%) Alto Garda Servizi S.p.a. (6,05%) Biorendena S.p.a. (20%) Essedi Strategie D'impresa S.r.l. (31,87%) Trentino Volley S.p.a. (5,35%) Formazione Lavoro Soc. cons. per azioni (0,04%) Enercoop S.r.l. (15%) Paradisidue S.r.l. (100%) Hotel Lido Palace S.p.a. (4,84%) Valsugana Energia S.p.a. (12%) Alto garda Servizi Teleriscaldamento S.p.a. (16,13%) Trevefin S.p.a. (3,69%) Lineapiù S.p.a. (1,67%) Piteco S.p.a. (10%) Green Hunter Group S.p.a. (3,82%) SIA S.p.a. (<0,005%) P.b. S.r.l. in liquidazione (0,82%) 136

142 PROG 20 SOCIETA' DIRETTAM, PARTECIPATE SET Distribuzione S.p.A. Valore % QUOTA PAT AL 31/12/2012 Valore in euro QUOTA PAT AL 31/12/2013 OGGETTO SOCIALE Valore % Valore in euro 15,74% ,00 15,63% ,00 Gestione degli impianti e fornitura del servizio di distribuzione dell'energia elettrica in provincia di Trento LEGGE DI RIFERIMENTO D.P.R. 235/1977, artt.11 e 13, L.P. 3/2000, art. 18, L.P. 1/2005, art. 16 SOCIETA' INDIRETTAM, PARTECIPATE 21 Società Finanziaria di Promozione della Cooperazione economica con i Paesi dell Est FINEST S.p.A. 1,18% ,55 1,18% ,55 Agevolare lo sviluppo delle attività economiche e art.6, della cooperazione internazionale nel territorio. L. 19/1991, art. 2, L. 212/1992, L.P. 23/1993, art. 32 e L.P. 8/1995, art Tunnel Ferroviario del Brennero - Società di Partecipazioni Spa 6,26% ,00 6,28% ,00 Gestione della partecipazione al capitale sociale di galleria di base del Brennero - Brenner basistunnel BBT L.P. 20/2005, art. 20 Galleria di base del Brennero (50%) TOTALE Fonte: elaborazione dati PAT. Con riferimento alle società in cui la Provincia detiene una partecipazione minoritaria, nel corso del 2013 si sono verificate variazioni in aumento pari complessivamente ad euro e variazioni in diminuzione pari ad euro ,00. Si ricorda che nel Piano di Miglioramento è prevista anche l effettuazione di una valutazione di opportunità, tempi e modalità, per la dismissione/privatizzazione totale o parziale delle società partecipate dalla Provincia che operano in settori di mercato. Al 31/12/2013 tali partecipazioni appaiono ancora numerose. Nel complesso al 31 dicembre 2013 la Provincia detiene partecipazioni in 22 società (erano 25 al 31 dicembre 2012), delle quali 15 risultano direttamente controllate dalla Provincia. Il valore complessivo di iscrizione nel conto del patrimonio che, si ricorda, corrisponde al valore nominale delle partecipazioni (non vengono infatti applicati i criteri civilistici del costo o del patrimonio netto), è pari nel complesso ad euro ,35 (nel 2012 era pari a ,35) Dati contabili Di seguito si espongono i principali dati contabili delle società partecipate direttamente dalla Provincia autonoma di Trento, estratti dall applicativo SiQuEL. 137

143 Si premette che vengono esposti solamente i dati delle partecipazioni dirette in quanto i dati delle società partecipate indirettamente non sono stati inseriti da parte della Provincia. Si segnala, inoltre, che i dati esposti sono riferiti all esercizio 2012, in quanto non sono ancora stati resi disponibili i dati relativi all esercizio Si è scelto, in ogni caso, di esporre nelle tabelle che seguono solamente le risultanze delle società nelle quali permane una partecipazione della Provincia al 31/12/2013, tralasciando le società dismesse in seguito a fusione nell ultimo esercizio (S.T.R. Brennero Trasporto Rotaia S.p.a., Tecnofin Immobiliare S.r.l, Tecnofin Trentina S.p.a. (parte scissa)). Per quanto riguarda la parte rimasta di Tecnofin Trentina S.p.a., essa ha mantenuto la precedente denominazione ma ha variato la partita IVA. Trattandosi di società di nuova costituzione, i bilanci saranno disponibili a partire dall esercizio La prima tabella focalizza l attenzione sulla gestione operativa delle società, riportando il valore della produzione, con specifica evidenza delle somme erogate dalla Provincia a titolo di contropartita per la prestazione di servizi ed a titolo di contributi in c/esercizio, il costo della produzione, con specifica evidenza del costo del personale, ed il margine della gestione operativa. La seconda tabella espone alcune componenti del patrimonio delle società quali capitale sociale, patrimonio netto complessivo, debiti e crediti, con specifica evidenza dei rapporti nei confronti dell ente controllante. Inoltre vengono riportati alcuni indicatori di redditività (ROI e ROE) ed il rapporto di indebitamento. 138

144 Tabella 77: dati contabili riferiti alla gestione operativa 2012 D eno minazio ne o rganismo A ero po rto Gianni C apro ni S.p.A. A ero po rto V. C atullo di Vero na Villafranca S.p.A. A uto strada del B rennero S.p.A. C assa C entrale B anca C redito C o o perativo del N o rd Est S.p.A.. TOTALE di cui somme erogate dalla PAT per prest.di servizi di cui somme erogate dalla PAT per cont. in c/esercizio TOTALE di cui costi del personale 86,75% , , , , , ,00-1,75 21,46% , , , ,00-10,69 5,34% , , , ,00 21,98 4,96% , , , ,00 15,06 C assa del T rentino S.p.A. 100,00% , , , , ,00 21,42 F IN EST S.p.A. 1,18% , , , ,00 21,08 Info rmatica S.p.A. T rentina 87,52% , , , , ,00 5,92 Interbrennero S.p.A. 62,92% , , , ,00-44,58 IT EA S.p.A. 100,00% , , , , ,00 17,01 M edio credito T rentino - A lto A dige S.p.A. 17,49% , , , ,00 27,40 P atrimo nio del T rentino S.p.A. 100,00% , , , , ,00 5,53 SET D istribuzio ne S.p.A. 15,63% , , , ,00 18,47 T ecno fin trentina S.p.A. 100,00% T rentino N etwo rk S.r.l. 100,00% , , , , , ,00 0,73 T rentino N GN S.r.l. 52,16% 47 0, , , , ,00 T rentino R isco ssio ni S.p.A. T rentino Scho o l of M anagement S.r.l. 92,57% , , ,00 4,89 57,60% , , , , , ,00 1,38 T rentino Sviluppo S.p.A. 99,96% , , , , ,00-1,20 T rentino T raspo rti Esercizio S.p.A. Quo ta P A T N. addetti Valo re pro duzio ne C o sto pro duzio ne D ifferenza tra Valo re e C o sto pro duzio ne 96,04% , , , , , ,00 0,22 T rentino T raspo rti S.p.A. 73,75% , , , , , ,00-6,29 T rento F iere S.p.A. 70,40% , , , , ,00 9,79 T unnel F erro viario del 6,28% 0 0, ,00 0, ,00 B rennero Spa Fonte: elaborazione dati PAT. Ebit margin 139

145 Tabella 78: principali dati patrimoniali ed indici di redditività riferiti all esercizio 2012 D eno minazio ne o rganismo TOTALE verso Ente controllante TOTALE verso Ente controllante A ero po rto Gianni C apro ni S.p.A , , , ,00-0,09-0,32 19,57 A ero po rto V. C atullo di Verona Villafranca S.p.A , , , ,00-35,32-3,55 243,66 A uto strada del B rennero S.p.A , , , ,00 12,44 5,86 17,82 C assa C entrale B anca C redito C o o perativo del Nord Est S.p.A , , , ,00 6,67 0, ,02 Cassa del Trentino S.p.A , , , ,00 14,16 0, ,30 FINEST S.p.A , , , ,00-7,08 0,69 1,97 Info rmatica S.p.A. T rentina , , , ,00 13,39 5,64 165,44 Interbrennero S.p.A , , , ,00-2,41-2,02 5,05 ITEA S.p.A , , , ,00 0,10 0,65 31,75 M edio credito T rentino , , , ,64 1,54 0,91 484,50 Alto Adige S.p.A. P atrimonio del Trentino , , , ,00 1,18 0,08 42,65 S.p.A. SET Distribuzione S.p.A , , , ,00 5,08 4,75 143,72 Tecnofin trentina S.p.A. Trentino Network S.r.l , , , ,00 0,82 0,09 707,49 Trentino NGN S.r.l , , , ,00-1,21-1,41 0,10 T rentino R isco ssio ni S.p.A. T rentino Scho o l of M anagement S.r.l , , , ,00 12,54 1,39 309, , , , ,00 0,39 2,24 293,40 Trentino Sviluppo S.p.A , , , ,00 0,11-0,16 56,70 T rentino T raspo rti Esercizio S.p.A , , , ,00 11,57 0, ,09 Trentino Trasporti S.p.A , , , ,00 0,30-0,80 96,54 Trento Fiere S.p.A , , , ,00 1,13 1,19 3,60 T unnel F erro viario del Brennero Spa C apitale so ciale Fonte: elaborazione dati PAT. P atrimo nio netto C rediti D ebiti R isultato esercizio , , , ,00 0,20-0,04 0,03 R OE R OI R app di indebita mento Per quanto riguarda, innanzitutto, le società che esercitano un attività di natura finanziaria e che non redigono un bilancio secondo la direttiva CEE, ovvero Cassa del trentino, Trentino Riscossioni, Mediocredito Trentino Alto Adige, Cassa Centrale e Finest, la Provincia ha specificato i valori inseriti nelle seguenti voci: - valore della produzione: interessi attivi e proventi assimilati, commissioni attive, dividendi e proventi simili; - costi della produzione: interessi passivi e assimilati, commissioni passive e spese amministrative/costi operativi; - crediti: crediti verso banche, verso clientela, verso enti creditizi e verso enti finanziatori; - debiti: debiti verso banche, verso clientela, verso enti creditizi e verso enti finanziatori. Le citate società finanziarie presentano, ad eccezione di Finest, una buona redditività. Gli elevatissimi rapporti di indebitamento risultano strutturali, in quanto 140

146 connessi all attività svolta. Al valore dei debiti corrisponde infatti un altrettanto elevato valore dei crediti. Con riferimento a Finest, si evidenzia che, avendo la società stabilito la scadenza dell esercizio al 30/06, i dati comunicati si riferiscono all esercizio chiuso al 30/06/2012. Risulta però già depositato presso la Camera di commercio il bilancio chiuso al 30/06/2013, che mostra un utile di esercizio pari ad euro ,00. Con riguardo a Cassa del trentino, si ricorda che la società nel corso del 2013 è stata oggetto dell importante operazione di fusione con Tecnofin Trentina S.p.a., che ha portato un incremento del capitale sociale della società ad euro ,00. Migliori apprezzamenti sulla situazione economico-finanziaria della società potranno dunque essere effettuati nei futuri esercizi. Si evidenzia, comunque, che l indebitamento della società, partecipata al 100% della Provincia, pari nel 2012 ad euro , è nella sostanza indebitamento provinciale. Per quanto concerne l indebitamento di Trentino Riscossioni, si evidenzia che trattasi per la maggior parte di debito a breve termine determinato da incassi da riversare. Passando ad analizzare le altre società, si evidenzia che sono risultate 7 le società con Ebit Margin negativo (o non calcolabile nel caso di Tunnel Ferroviario del Brennero e Trentino Ngn in presenza di valore della produzione nullo): Aeroporto Gianni Caproni S.p.A., Aeroporto V. Catullo di Verona Villafranca S.p.A., Interbrennero S.p.A., Trentino Sviluppo S.p.A. e Trentino Trasporti S.p.A.. L Ebit Margin, calcolato come rapporto tra il risultato operativo e il valore della produzione, indica la capacità dell ente di coprire con i ricavi derivanti dall attività per cui la società è sorta, i costi della gestione caratteristica. La società Aeroporto Gianni Caproni S.p.A. presenta un valore della produzione pari ad euro , determinato per circa il 44% da contributi provinciali per prestazioni di servizi e per contributi in c/esercizio (considerando anche i contributi in c/capitale i contributi provinciali rappresentano oltre il 65% del valore della produzione). I costi della produzione sono cresciti di circa il 6% rispetto al 2011 e sono in gran parte rappresentati da costi del personale (euro ) ed ammortamenti ( ). La differenza tra valore e costi della produzione è pari, nel 2012, ad euro Per effetto della gestione finanziaria e straordinaria, la perdita a fine esercizio si riduce ad euro La società Aeroporto V. Catullo di Verona Villafranca S.p.A. presenta nel 2012 una forte perdita (euro ), che ha eroso il capitale sociale. Già l esercizio 2011 era stato chiuso con una perdita pari ad euro e nel 2012 è stato sottoscritto un aumento di capitale. Sia la società di revisione che il collegio sindacale segnalano che la perdita, oltre ad altri elementi presenti in nota integrativa, indicano l esistenza di un incertezza rilevante che può far sorgere dubbi circa la continuità aziendale. Tuttavia la definizione del Piano Industriale , con l obiettivo del raggiungimento dell equilibrio economico e finanziario nel medio-lungo periodo, e l accordo raggiunto con gli Istituiti di Credito rappresentano gli elementi alla base per garantire il presupposto della continuità aziendale. La Provincia nel corso del 2013 non ha erogato somme a nessun titolo alla società, e l aumento della quota di partecipazione è avvenuto a titolo gratuito (assegnazione della 141

147 quota di Tecnofin), mentre nel corso del 2012 aveva partecipato all aumento di capitale della società, sostenendo una spesa complessiva pari ad euro I costi della produzione della società Interbrennero S.p.A. superano il valore della produzione della società stessa di oltre il 44%. Nel complesso l esercizio 2012 si è chiuso con una perdita pari ad euro , che potrebbe però risultare non preoccupante, considerato che la società è ben patrimonializzata. La società Trentino Sviluppo presenta nell esercizio 2012 un forte incremento sia dei ricavi che dei costi della gestione caratteristica, conseguente all incorporazione di Trentino Marketing S.p.a.. Il risultato della gestione operativa è negativo e pari ad euro , con una redditività del capitale investito (ROI) pari a -0,16%. Grazie alla gestione finanziaria e straordinaria il risultato di esercizio è stato positivo e pari ad euro , con una redditività dei mezzi propri dello 0,11%. La società Trentino Trasporti presenta un Ebit Margin pari a -6,29% ed un ROI pari a -0,80. L esercizio 2012 si è chiuso con un utile pari ad euro , grazie ai proventi della gestione straordinaria. Come comunicato dagli amministratori nella relazione sulla gestione e ribadito dal collegio sindacale, la continuità dell attività aziendale è legata al presupposto che la Provincia autonoma di Trento fornisca, anche in futuro, gli opportuni mezzi finanziari attraverso l erogazione dei contributi in conto impianti. Per le società Tunnel Ferroviario del Brennero e Trentino Ngn il risultato della gestione operativa è fisiologicamente negativo, essendo il valore della produzione nullo. La società Tunnel Ferroviario del Brennero, nata con lo scopo di gestire la partecipazione al capitale sociale di galleria di base del Brennero - Brenner basistunnel BBT, non svolge attività operativa. Il saldo della gestione finanziaria della società è risultato però positivo e l esercizio 2012 è stato chiuso un con utile di euro La società Trentino Ngn è stata costituita in data 16/12/2010 ed ha iniziato l operatività in data 08/06/2012. Gli amministratori, nella relazione sulla gestione, segnalano che nella seconda parte dell anno l operatività della società è stata sostanzialmente sospesa alla luce dell avvio da parte della Commissione Europea del procedimento di cui all art. 108, paragrafo 2, Trattato UE, volto ad appurare l eventuale esistenza, nell ambito degli accordi che hanno portato alla costituzione della Società, di misure che possano comportare un aiuto di Stato. Dall ultimo aggiornamento presente in Camera di commercio (03/03/2014) la Provincia non risulta più essere parte della compagine sociale, che è ora partecipata per il 97,4% da Telecom Italia S.p.a Rapporti finanziari tra Provincia e Società partecipate Si riportano nella tabella che segue i dati relativi all entità dell impegno finanziario dell Ente derivante dalle partecipazioni in organismi e società partecipate, come comunicato dalla Provincia nel questionario inerente la Relazione alla Sezione regionale di controllo della Corte dei conti del Responsabile dell ufficio bilancio della Provincia 175 : 175 Questionario inviato con nota prot. PAT/

148 Tabella 79: impegno finanziario dell Ente derivante dalle partecipazioni in società partecipate F lussi in uscita R endico nto esercizio 2011 R endico nto esercizio 2012 R endico nto esercizio 2013 Impegni Pagamenti Impegni Pagamenti Impegni Pagamenti P er co ntratti di servizio P er trasferimenti in co nto esercizio P er trasferimenti in co nto capitale P er co pertura di disavanzi o perdite P er acquisizio ne di capitale P er aumenti di capitale no n per perdite A ltro T OT A LE F lussi in entrata R endico nto esercizio 2011 R endico nto esercizio 2012 R endico nto esercizio 2013 A ccertamenti R isco ssio ni A ccertamenti R isco ssio ni A ccertamenti R isco ssio ni D IVID EN D I A C C ER T A T I A ltro Fonte: elaborazione dati PAT Come è possibile notare, le somme impegnate dalla Provincia a favore delle proprie società partecipate sono calate nel 2013 del 33,85% rispetto al 2012 e del 32,18% rispetto al La contrazione ha riguardato prevalentemente i flussi in uscita per contratti di servizio. Per quanto concerne la distribuzione delle risorse tra le singole società, si rappresentano di seguito le risultanze dei dati inseriti nell applicativo SiQuEL con riferimento all esercizio 2013: 143

149 Tabella 80: impegno finanziario dell Ente nei confronti delle singole società partecipate T ito lo I T ito lo II T o tale Denominazione Totale Impegni Impegni Impegni P agamenti T ito lo I P agamenti T ito lo II P agamenti Aeroporto Gianni Caproni S.p.A , , , , ,80 Autostrada del Brennero S.p.A , , , ,31 0,00 C assa C entrale B anca C redito Cooperativo del Nord Est S.p.A , , , ,95 0,00 Cassa del Trentino S.p.A , , , ,19 0,00 Informatica Trentina S.p.A , , , ,52 0,00 ITEA S.p.A , , , , , ,54 P atrimonio del Trentino S.p.A , , , , , ,70 Tecnofin trentina S.p.A , , , ,25 0,00 Trentino Network S.r.l , , , , , ,48 Trentino Riscossioni S.p.A , , , ,00 0 T rentino Scho o l o f M anagement S.r.l , , , ,89 0 Trentino Sviluppo S.p.A , ,07 0 Trentino Trasporti Esercizio S.p.A , , , , ,00 Trentino Trasporti S.p.A , , , , , ,37 Trento Fiere S.p.A , , , ,01 0 Tunnel Ferroviario del Brennero Spa 0, , ,00 0 T OT A LE , , , , , ,89 Fonte: elaborazione dati PAT. Come appare evidente, la maggior parte delle risorse sono destinate a Trentino Trasporti Esercizio S.p.a ed Informatica Trentina S.p.a.. Dai dati di bilancio 2012 delle società era evidente che più della metà del valore della produzione delle stesse derivava da contributi provinciali. Consistenti risultano inoltre le risorse assegnate a ITEA S.p.a., Patrimonio del Trentino S.p.a. e Trentino Network S.r.l Verifica rispetto direttive provinciali Per quanto riguarda le società controllate, l art. 18 della L.P. 1/2005 prevede le modalità e le procedure attraverso le quali la Provincia esercita l attività direzione e coordinamento delle stesse L.P. 1/2005, art. 18, commi 1 e 2: 1. La Provincia, in qualità di socio, indirizza e coordina l'attività delle società di capitali da essa controllate, nel rispetto del codice civile, secondo una logica di gruppo societario. A tal fine la Giunta provinciale definisce un'organizzazione interna per la gestione coordinata delle partecipazioni e approva, fatta salva l'autonomia delle singole società, linee strategiche di gruppo orientate ad assicurare: a) le sinergie operative tra le società del gruppo; b) la valutazione e l'analisi dei bilanci e la predisposizione del bilancio consolidato; c) lo svolgimento dei compiti propri del capogruppo; d) il coordinamento degli statuti delle società controllate e del loro sistema di governo; e) il coordinamento dell'attività delle società controllate per un efficace perseguimento degli obiettivi strategici della Provincia. 144

150 La valenza di tali strumenti è stata ulteriormente rafforzata in sede di attuazione dell art. 79, comma 3, del nuovo Statuto di autonomia, che ha assegnato alla Provincia il coordinamento della finanza degli enti e soggetti del settore pubblico provinciale fermi restando gli obiettivi complessivi di finanza pubblica ed ha quindi reso anche la Provincia pienamente responsabile del concorso di tali enti agli obiettivi complessivi di finanza pubblica. In particolare, l art. 2 della L.P. n. 27/2010 stabilisce che la Giunta provinciale emani specifiche direttive nei confronti delle agenzie e degli enti strumentali sia per il conseguimento degli obiettivi generali relativi al patto di stabilità che per la razionalizzazione e qualificazione delle spese. Tali direttive 177 devono disciplinare anche le modalità di verifica e di monitoraggio del rispetto delle stesse, nonché le sanzioni da applicare per il mancato rispetto. Le direttive prevedono una serie di obblighi pubblicitari, di informativa, di valutazione da parte della Provincia delle operazioni straordinarie, di adozione e trasmissione di alcuni strumenti di programmazione e reporting, oltre ad altre disposizioni specifiche sul contenimento delle spese. Per quanto concerne il monitoraggio del rispetto delle direttive, è previsto che esso venga effettuato dalla Provincia nell ambito del controllo successivo sulla gestione dei medesimi enti e agenzie, ai sensi dell art 79 dello Statuto, e che degli esiti sia data notizia alla Corte dei conti. In relazione alla tempistica, la Provincia, con la deliberazione n. 628 del 13 aprile 2013, ha disposto l avvio dell attività in materia di controllo successivo sulla gestione e di verifica del rispetto del patto di stabilità degli enti ai sensi della art. 79 dello Statuto a decorrere dall anno 2013 con riferimento alla gestione È in ogni caso previsto che gli amministratori, i quali rispondono del rispetto delle direttive, diano conto nella relazione sulla gestione o nella nota integrativa del rispetto delle medesime, dettagliando le azioni poste in essere per il raggiungimento degli obiettivi previsti dalle direttive in parola ed evidenziando i principali effetti conseguiti. Inoltre il collegio sindacale ha il compito di vigilare sul rispetto delle direttive, effettuando le opportune verifiche in sede di controlli periodici e dandone evidenza nell ambito della relazione al bilancio. Non essendo state trasmesse le relazioni sulla gestione delle società partecipate, si riportano di seguito gli esiti delle verifiche effettuate dalla Provincia e contenuti nella relazione dell Organismo di valutazione, con riferimento ai principali punti previsti dalle delibere 413/2012 e 223/2012. La Provincia ha specificato che Interbrennero e Trento Fiere, pur non essendo Enti strumentali ai sensi dell art. 33 della legge 3/2006, in quanto non hanno le caratteristiche per essere considerate in house, non essendo destinatarie dell affidamento diretto di servizi pubblici o di attività strumentali, essendo comunque controllate dalla Provincia, sono state assoggettate alle sopra citate direttive con le sole esclusioni dai vincoli di spesa si personale e di straordinario e viaggi di missione, nonché dall obbligo di richiesta di autorizzazione al Dipartimento Organizzazione e Personale e dalle previsioni relative 2. Per i fini di quest'articolo la Giunta provinciale promuove l'adozione delle necessarie modifiche agli statuti delle società controllate, volte anche a prevedere l'obbligo di osservare le direttive e gli indirizzi formulati dalla Provincia, nell'ambito dei programmi di attività e nell'adozione degli atti di disposizione dei beni. 177 Con riferimento all esercizio 2012 si segnala la delibera 413/2012: Direttive alle società partecipate dalla Provincia per la maggioranza del capitale. 145

151 alle assunzioni a tempo determinato o per le prestazioni in somministrazione di lavoro a carattere urgente. a) Organi sociali L Organismo di valutazione ha segnalato che tutte le società hanno rispettato in sede di nomina degli organi sociali i limiti alle misure dei compensi agli amministratori previsti dalle deliberazioni di Giunta provinciale n. 787/2007, 2538/2007, 1661/2009 e 2640/2010. Inoltre ha segnalato che nessuna società si è trovata nella condizione di dover applicare la direttiva di riduzione dei compensi nella misura del 5% per importi lordi annui superiori a euro e del 10% per importi lordi annui superiori a euro. Nessuna informazione in merito all entità di tali compensi è stata però fornita, né a livello aggregato né con riferimento alle singole società. Dall esame dei compensi degli amministratori nominati dalla Provincia quale socio pubblico, pubblicati sul sito della Provincia stessa, sembra però siano presenti, almeno per 3 società 178, compensi superiori a euro. Gli amministratori di tali società, nella relazione sulla gestione, hanno infatti comunicato di aver apportato le riduzioni previste. Si evidenzia inoltre che la direttiva prevede, anche al fine di implementare il registro delle cariche istituito dalla L.P. 10/2010 e disciplinato dalla deliberazione n. 2940/2010, che le società trasmettano alla Provincia l ammontare dei compensi spettanti, al netto degli oneri fiscale e previdenziali, agli amministratori suddivisi per: indennità di carica, indennità per deleghe o incarichi speciali, gettoni di presenza. Tale suddivisione non è attualmente presente nei dati pubblicati sul sito della Provincia. b) Strumenti di programmazione e reporting L Organismo di valutazione ha segnalato che le società hanno redatto e trasmesso alla Provincia un piano strategico industriale comprensivo dell esercizio 2012 e le eventuali modifiche allo stesso, con le seguenti eccezioni: - Aeroporto Gianni Caproni è soggetta ad un disciplinare di gestione, in vigore fino al 31/12/2014, che prevede che le scelte strategiche vengano definite anno per anno; - Trentino School of Management non è in grado di fornire un documento di programmazione pluriennale in quanto la sua attività viene definita annualmente con la Provincia coerentemente alla programmazione della formazione; - Trentino Trasporti Esercizio fa riferimento ad un Comitato di Indirizzo che, riconoscendo limiti e vincoli anche giuridici e di rapporto con gli enti concedenti non è in grado di fornire indicazioni o indirizzi strategici superiori all anno tali da consentire una programmazione pluriennale. L Organismo di valutazione ha inoltre evidenziato che tutte le società hanno redatto e trasmesso alla Provincia il budget con le previsioni economico e finanziarie per l esercizio 2012 ed hanno verificato l andamento della gestione ed il grado di progressivo realizzo del budget alla data del 30 giugno e del 30 settembre evidenziando eventuali 178 Trentino Trasporti S.p.a, Trentino Network e Tecnofin Trentina S.p.a.. 146

152 scostamenti rispetto alle previsioni nonché eventuali situazioni di disequilibrio trasmettendo alla Provincia copia della verifica approvata dagli amministratori. Nessuna informazione sugli esiti di tali verifiche è stata però fornita nella relazione dell Organismo di valutazione. c) Consulenze e incarichi L Organismo di valutazione ha rilevato che le società hanno applicato gli atti organizzativi, adottati dalle stesse, che disciplinano criteri e modalità per l affidamento di incarichi di consulenza e collaborazione nel rispetto dei principi di pubblicità, trasparenza e imparzialità e hanno trasmesso alla Provincia le informazioni relative alle spese sostenute per la pubblicazione sul sito della Provincia. Per le osservazioni in merito ai dati pubblicati sul sito PAT si rinvia al paragrafo inerente alle consulenze ed agli incarichi e all analisi del campione. L Organismo di valutazione ha inoltre attestato che le società, complessivamente considerate, hanno ridotto le spese per nuovi incarichi di studio, ricerca e consulenza, escluse le spese indispensabili connesse allo svolgimento dell attività istituzionale ovvero costituenti diretto espletamento della mission aziendale, del 71% a fronte del 65% previsto dalla direttiva, rispetto alle medesime spese riferite al valore medio degli esercizi Nessun dato riferito alle singole società e però stato fornito e la tabella presente nella relazione risulta illeggibile. d) Spese discrezionali La delibera 413/2012 prevedeva che le società dovessero informare i propri comportamenti gestionali a criteri di sobrietà. In particolare esse erano tenute a favorire il controllo, il contenimento e la razionalizzazione delle spese di natura discrezionale, quali le spese concernenti mostre e relative pubblicazioni e attività promozionali; convegni, manifestazioni, pubblicità, iniziative di comunicazione; realizzazione e acquisto di pubblicazioni, anche on-line, produzioni audiovisive, progetti grafici; sponsorizzazioni, che dal 2012 dovevano essere ridotte di almeno il 35% rispetto alle corrispondenti spese riferite al valore medio degli esercizi 2008, 2009 e Dall obbligo di riduzione sono state escluse le spese costituenti diretto espletamento dell oggetto sociale e le spese legate all attività di comunicazione e/o informazione strettamente funzionali allo svolgimento delle attività istituzionali. Nella relazione dell Organismo di valutazione sono riportati i dati che attestano il rispetto del limite, ma solo a livello aggregato. Nel dettaglio è stata riscontrata una spesa netta per spese discrezionali pari ad euro , con una riduzione effettiva rispetto alla spesa media (euro ) pari all 81%. Si evidenzia che le spese escluse ammontano ad euro Non sono inoltre stati forniti i dati relativi alle singole società. Dal totale complessivo è poi esclusa Trentino Sviluppo che, a seguito dell operazione straordinaria di fusione con Trentino Marketing, ha visto rientrare nel proprio oggetto sociale le attività di promozione, informazione, propaganda e pubblicità e la promozione e coordinamento di attività, manifestazioni e convegni. e) Acquisto di beni e servizi La relazione dell Organismo di valutazione sintetizza gli acquisti effettuati dalle società utilizzando la struttura di acquisti centralizzata istituita dalla Provincia ed i beni e servizi acquistati dalle altre società del gruppo. 147

153 f) Spesa per il personale In relazione alla spesa per il personale, l Organismo di valutazione evidenzia, sempre a livello aggregato, il rispetto delle direttive stabilite. In particolare: - le società hanno disposto il blocco del rinnovo dei contratti aziendali integrativi, con congelamento delle integrazioni economiche al 31 ottobre 2010, fatte salve quelle previste per il rafforzamento dell efficienza gestionale nei limiti indicati nella delibera della Giunta provinciale n. 223/2012; - le società hanno rispettato il limite massimo al trattamento economico stabilito con deliberazione n. 2640/2010 e non hanno corrisposto ai medesimi una retribuzione complessiva superiore alla misura in godimento al 31 ottobre 2010, fatto salvo quanto stabilito nei contratti individuali di lavoro; - complessivamente la spesa per lavoro straordinario e viaggi di missione, pari ad euro , è stata ridotta del 10% rispetto al valore medio degli anni (pari ad euro ), a fronte del 5% previsto in direttiva. Con riferimento a 3 società la spesa per lavoro straordinario e viaggi di missione è risultata in crescita e l Organismo di valutazione ne ha riportato le motivazioni nella relazione; - complessivamente la spesa per il personale, al netto degli oneri derivanti dall applicazione degli istituti contrattuali previsti dalla contrattazione collettiva nazionale di riferimento, della maggiore spesa conseguente a nuove assunzioni autorizzate dal Dipartimento organizzazione e personale nonché dei maggiori oneri una tantum corrisposti per il rafforzamento dell efficienza gestionale, ha registrato nel 2012 un valore pari ad euro , inferiore al corrispondente valore 2011, pari ad euro ; - le società hanno rispettato le disposizioni sul reclutamento di nuovo personale a tempo determinato e indeterminato. Con riferimento all esercizio 2013, le direttive alle società controllate dalla Provincia sono state assegnate con la deliberazione 2505/2012. Tale delibera ha inoltre previsto, in attuazione di quanto stabilito dall art. 3 della L.P. 10/2012, l adozione anche da parte degli enti strumentali della Provincia di un piano di miglioramento coerente con gli obiettivi di razionalizzazione e contenimento della spesa pubblica, oltre che di incremento della produttività, previsti dal piano provinciale. In conclusione, sulle società, va evidenziato, in primo luogo, che non è ancora stata disposta dalla Provincia un effettiva ricognizione delle partecipazioni possedute, essendosi limitata la Giunta provinciale, nella richiamata deliberazione n del 30 dicembre 2010, a confermare il mantenimento di tutte le partecipazioni possedute, senza valutare la sussistenza dei presupposti prescritti dalla normativa nazionale (art. 3, c. 27, L. n.244/2007), ma unicamente richiamando l art. 24, c. 1, della L.P. n. 27/2010. Va pertanto rimarcata la necessità di effettuare (da parte della Giunta o del Consiglio provinciale) un approfondito esame in ordine al mantenimento o meno delle partecipazioni della Provincia, valutando non solo l attinenza (in concreto) dell oggetto sociale con le finalità istituzionali (con particolare riferimento, ad esempio agli istituti di credito, quali Mediocredito e Cassa centrale), ma soprattutto l efficacia, l efficienza e l economicità, quali corollari del principio di buon andamento di cui all art. 97 della Costituzione, delle gestioni partecipate nell ottica della sana gestione finanziaria e di tutela sia delle pubbliche finanze che della collettività amministrata. Volendo 148

154 esemplificare, non appare conforme ai principi costituzionali di buon andamento detenere partecipazioni in enti con valori della produzione nulli o ripetutamente inferiori rispetto ai costi della produzione, ovvero ancora che abbiano evidenziato continue perdite di esercizio. In tali fattispecie, la gestione della partecipazione, tanto più se onerosa per l ente pubblico, costituirebbe unicamente un centro-fattore di costo incapace di produrre nuova ricchezza in termini di maggiori ed efficienti servizi per la collettività. Per quanto riguarda la relazione dell Organismo di valutazione va ribadito, anche per le società, la sinteticità e la carenza informativa che la caratterizza, atteso che in essa sono riportati solo parzialmente i dati di bilancio peraltro riferiti all esercizio 2012, nonché l assoluta mancanza di analisi e valutazioni critiche. Non è stato possibile effettuare una compiuta verifica in ordine al rispetto delle direttive di miglioramento e spending review diramate dalla Provincia ed esaminate dall Organismo di valutazione solo nei valori aggregati e non per singola società. Direttive che, tuttavia, va detto, si caratterizzano per la previsione di alcune eccezioni ed esclusioni agli obiettivi di contenimento delle spese che rischiano di rendere i risultati attesi molto meno significativi di quanto ipotizzato nei provvedimenti medesimi. In proposito va anche rilevato che la Corte costituzionale, nelle sentenze n. 61/2014 e 148/2012, ha statuito che varie norme del D.L. n. 78/2010 (tra le quali l art. 9, c. 29, in tema di assunzioni di personale delle società partecipate) attengono alla materia dell ordinamento civile di competenza primaria ed esclusiva dello Stato a cui, quindi, la Provincia autonoma può solo adeguarsi L Azienda Provinciale per i servizi sanitari In base all articolo 8 dello statuto speciale di autonomia, alla Provincia autonoma di Trento è attribuita potestà legislativa di emanare norme in materia di igiene e sanità, ivi compresa l assistenza sanitaria e ospedaliera. Attualmente l ambito è disciplinato dalla nuova legge provinciale 23 luglio 2010, n.16 Legge provinciale sulla tutela della salute, che ha abrogato e sostituito la legge provinciale 1 aprile 1993, n. 10 preesistente, ad eccezione dell art. 54 quater Strumenti d'integrazione di attività sanitarie a rilevanza sociale. L art. 27 della L.P. 16/2010 stabilisce che, alla gestione coordinata delle attività sanitarie e socio-sanitarie per l'intero territorio provinciale, secondo quanto disposto dal piano provinciale per la salute, dagli indirizzi e dalle disposizioni della Giunta provinciale, sia preposta l'azienda provinciale per i servizi sanitari, ente strumentale della Provincia dotato di autonomia imprenditoriale e di personalità giuridica di diritto pubblico. Gli organi dell'azienda, sempre secondo l art. 27, sono il direttore generale, il consiglio di direzione e il collegio sindacale. Il direttore generale, in base al dettato dell art. 28, comma 5, è nominato dalla Giunta provinciale, con procedure da essa stabilite, tra persone in possesso dei seguenti requisiti: a) diploma di laurea; b) esperienza almeno quinquennale di direzione in enti, aziende, strutture pubbliche o private di media o grande dimensione, in posizione dirigenziale con autonomia gestionale e diretta responsabilità delle risorse umane, tecniche o finanziarie, svolta nei dieci anni precedenti l'attivazione delle procedure per la nomina; 149

155 c) assenza di cause di ineleggibilità, incompatibilità e di altre condizioni impeditive previste dalla normativa statale vigente; l'esistenza di un rapporto di lavoro dipendente dall'azienda non costituisce causa di incompatibilità alla nomina a direttore generale. Al direttore generale compete poi la nomina del direttore sanitario, del direttore amministrativo, del direttore per l'integrazione socio-sanitaria e dei responsabili delle articolazioni organizzative aziendali. La Giunta provinciale stabilisce inoltre criteri e modalità per la valutazione dell'attività del direttore generale, con riferimento agli obiettivi assegnatigli e alla qualità complessiva dell'offerta assistenziale assicurata dall'azienda 179. Per quanto concerne l esercizio 2013, gli obiettivi al Direttore Generale sono stati assegnati con la deliberazione della Giunta provinciale n. 109 del 25 gennaio 2013, mentre non risulta ancora effettuata da parte della Giunta la verifica relativa al raggiungimento degli obiettivi stessi. 180 In relazione alla programmazione sanitaria, la legge provinciale n. 16/2010 delegifica l approvazione del Piano sanitario, definendo le modalità di elaborazione, da parte della Giunta provinciale, ed il successivo iter di approvazione. Il servizio provinciale competente aveva segnalato già lo scorso anno che era stato elaborato il progetto di piano sanitario provinciale per la XIV Legislatura e che erano stati illustrati al consiglio sanitario provinciale e ai consigli per la salute i suoi contenuti generali. Tale piano non risulta essere stato approvato. Il bilancio di previsione dell Azienda per l esercizio 2013 è stato adottato dal Consiglio di Direzione dell'azienda provinciale per i servizi sanitari con la deliberazione n. 7 del 18 dicembre 2012 "Adozione Bilancio di Previsione 2013, Programma di Attività e Relazione Illustrativa, nonché Bilancio Pluriennale ". Il bilancio è stato successivamente approvato con la deliberazione di Giunta provinciale n. 108 del 25 gennaio Per quanto concerne il bilancio d esercizio 2013, esso è stato adottato con delibera del Consiglio di Direzione dell'azienda n. 3 del 30 aprile 2014 e successivamente approvato dalla Giunta provinciale con delibera n. 887 del 30 maggio 2014, parzialmente modificata con delibera n del 23 giugno Con riferimento a quanto contabilizzato nel rendiconto provinciale, l insieme dei servizi sanitari resi sul territorio ha inciso sulla spesa complessiva della Provincia per il 26,56 % (lo scorso anno la percentuale era pari al 26,48%). Rispetto allo scorso esercizio le somme impegnate sono calate dell 1,06%, passando da euro ,15 ad euro ,46. Il decremento ha interessato esclusivamente le spese correnti (-28 milioni di euro) mentre le spese per investimenti hanno registrato un incremento (+15 milioni di euro). In relazione all adeguamento del bilancio provinciale previsto dall art. 20, comma 1, del D. Lgs. 118/2011, ai fini della trasparenza dei conti sanitari e finalizzazione delle risorse al finanziamento dei singoli servizi sanitari provinciali, la Provincia ha ricordato In istruttoria la Provincia ha specificato che non vengono assegnati da parte della Giunta specifici obiettivi al Direttore sanitario, bensì al Direttore Generale dell Azienda. 180 La verifica relativa al raggiungimento degli obiettivi 2012 è stata effettuata con la delibera di Giunta provinciale n. 911 del 9 giugno Si veda la risposta al quesito 7.4 della nota istruttoria n. 289 di data 15 aprile 2014, trasmessa dall Amministrazione con nota prot. n. PAT/D317/ di data 22 maggio

156 che, a norma dell art. 34 della L. 724/1994, essa provvede al finanziamento del servizio sanitario nel proprio territorio senza alcun apporto a carico del bilancio dello Stato e pertanto non partecipa alla ripartizione delle risorse del Fondo sanitario nazionale. Poiché utilizza, per il finanziamento del servizio sanitario, le entrate derivanti da tributi propri e parte delle entrate derivanti da devoluzioni di tributi erariali, non è prevista una ripartizione dei capitoli d entrata tale da dare evidenza delle grandezze previste dal comma 1 dell art. 20 del D. Lgs. 118/2011. Per quanto riguarda la spesa, invece, vi è un articolazione dei capitoli in linea con la norma considerata, ovvero: - capitoli che fanno capo al F.S.P. (fondo sanitario provinciale per il finanziamento dei L.E.A. e la mobilità passiva); - capitoli che fanno capo al F.A.I. (fondo per l assistenza integrata per il finanziamento dei L.E.A. aggiuntivi e per tutta l area socio-sanitaria); - capitoli destinati al finanziamento degli investimenti di edilizia sanitaria e di attrezzature sanitarie; - capitolo per il finanziamento dei saldi pregressi di mobilità sanitaria interregionale. La Provincia ha inoltre segnalato 182 di aver impegnato tutte le somme stanziate sui capitoli correnti del bilancio provinciale destinati al finanziamento corrente del servizio sanitario provinciale e di aver proceduto ad erogare per cassa in via anticipata all Azienda un importo pari al 90% delle somme ripartite ed assegnate 183. Il residuo 10% viene invece erogato a saldo su presentazione delle contabilità analitiche relative alle prestazioni rese agli utenti del servizio sanitario provinciale. Per quanto riguarda la parte in conto capitale, in particolare quella riferita all edilizia sanitaria, a decorrere dal 1 gennaio 2010, a norma dell art. 2, comma 109 della legge 109/2009, la Provincia autonoma di Trento non può più accedere ai finanziamenti statali ripartiti ai sensi dell art. 20 della legge 67/1988 e finalizzati agli interventi in materia di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico. Nel complesso le risorse impegnate nell esercizio 2013 per investimenti destinati all edilizia sanitaria ammontano ad euro ,30. Si segnala inoltre che alcune spese destinate al finanziamento del Servizio Sanitario provinciale sono gestite direttamente dalla Provincia. Si tratta in particolare di: - spese di formazione; - spese per consulenze sanitarie, per prestazioni di servizio e per rimborsi umanitari; - spese per l assegno di cura (L.P. 15/2012); - spese per gli indennizzi di cui alla L. 210/1192. Ad oggi la Provincia non ha istituito la Gestione Sanitaria Accentrata prevista dal D. Lgs. 118/2011 in quanto tale decreto, come affermato dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 178/2012, non risulta direttamente applicabile agli enti ad autonomia speciale, senza il recepimento nel proprio ordinamento attraverso norme di attuazione statutaria. 182 Si vedano le risposte ai quesiti 7.5 e 7.6 della nota istruttoria n. 289 di data 15 aprile 2014, trasmessa dall Amministrazione con nota prot. n. PAT/D317/ di data 22 maggio Deliberazioni di Giunta provinciale n. 2678/2012, 2818/2012, 807/2013, 1213/2013 e 2527/

157 Per quanto concerne i risultati di bilancio dell Azienda provinciale per i Servizi Sanitari ed il conseguimento degli obiettivi generali relativi al patto di stabilità e la razionalizzazione e qualificazione delle spesa, nel rispetto delle direttive emanate dalla Giunta provinciale, si rinvia all apposita relazione che verrà approvata dalla sezione di controllo di Trento nei prossimi mesi Altri enti che stipulano il patto di stabilità con la Provincia (Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Trento, Università degli studi di Trento) Come più volte ricordato, l art. 79, comma 3, del nuovo Statuto di autonomia stabilisce che fermi restando gli obiettivi complessivi di finanza pubblica, spetta alle province stabilire gli obblighi relativi al patto di stabilità interno e provvedere alle funzioni di coordinamento con riferimento agli enti locali, ai propri enti e organismi strumentali, alle aziende sanitarie, alle università non statali di cui all articolo 17, comma 120, della legge 15 maggio 1997, n. 127, alle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e agli altri enti od organismi a ordinamento regionale o provinciale finanziati dalle stesse in via ordinaria. Nell ambito della legge finanziaria provinciale per il 2011 (L.P. 27/2010), in particolare con l articolo 2, sono state individuate precise disposizioni per la disciplina del patto di stabilità, e quindi per il concorso agli obiettivi di finanza pubblica degli enti e soggetti del sistema pubblico provinciale, attraverso un rafforzamento degli strumenti già approntati dalla Provincia. Per quanto concerne gli enti considerati nel presente paragrafo, in relazione all esercizio 2012 sono state adottate le seguenti deliberazioni: - deliberazioni n. 2825/2011 e 223/2012 per la Camera di Commercio di Trento; - deliberazione n. 1085/2012 per l Università degli studi di Trento. Per quanto riguarda l Università degli studi di Trento, si rinvia alle considerazioni effettuate nella relazione approvata con la deliberazione n. 16/2013 della Sezione di controllo di Trento. Con riferimento, invece, alla Camera di Commercio di Trento, la Giunta provinciale ha preso atto, con la deliberazione n del 30/08/2013, della conformità del bilancio dell Ente alle direttive provinciali. 152

158 Capitolo 3 Attività legislativa e amministrativa 3.1. Leggi e regolamenti emanati nel corso del 2013 Si evidenziano, in via preliminare, le novelle legislative che hanno modificato le norme di attuazione dello Statuto di autonomia della Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol (d.p.r. 31 agosto 1972, n. 670). Nel corso del 2013 è stato emanato un unico decreto concernente le norme di attuazione dello Statuto speciale: - il d.lgs. 5 marzo 2013, n concernente diposizioni per l attuazione della delega in materia di cassa integrazione guadagni, disoccupazione e mobilità, conferita dall articolo 2, comma 124, della legge 23 dicembre 2009, n Per quanto riguarda la produzione normativa locale, nel corso del 2013 sono state emanate diciannove leggi provinciali a fronte delle ventisei emanate nel 2012 e delle diciannove emanate nel La Corte costituzionale nel 2013 ha dichiarato illegittime le seguenti disposizioni provinciali: - L.P. 18/2012 inerenti l art. 11, comma 1, lettera c), comma 2 e comma 3, l art. 16, comma 1 lettera a) e b), comma 3 (sentenza n. 187/2013); - L.P. 21/2012 inerenti l art. 3, comma 1, lettera b), limitatamente alle parole e identifica le zone in cui collocare le nuove farmacie, l art. 4 limitatamente al comma 1 dell art. 59-bis della L.P. n. 29/83, così come modificato dall art. 56 della L.P. 25/2012 (sentenza n. 255/2013). Al 31 dicembre 2013 sono pendenti tre ricorsi promossi dal Presidente del Consiglio aventi come oggetto articoli della L.P. n. 18/2011 (legge finanziaria 2012) 185, della L.P. 20/2012 Legge provinciale sull'energia e attuazione dell'articolo 13 della direttiva 2009/28/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2009 sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE 186 e della L.P. 4/2013 Modificazioni della legge provinciale sulle foreste e sulla protezione della natura, di disposizioni in materia urbanistica, del testo unico provinciale sulla tutela dell ambiente dagli inquinamenti e della legge finanziaria provinciale Delle leggi entrate in vigore nel corso del 2013, due hanno avuto ad oggetto il bilancio preventivo 2014 (leggi provinciali 9 agosto 2013, n e n ); inoltre con 184 Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 3 aprile 2013, n Art. 9, comma 5, art. 16, comma 1, art. 17, comma 1, art. 21, comma 11, art. 27, comma 4, art. 27, comma 6, lettera c, art. 51, commi 4, 9, 12 e 18, art. 57, comma 4 e 5, art Art. 14, art. 15, art. 18 comma 1, art. 25 comma 1 e art. 37 comma Art. 19 \. 188 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2014 e pluriennale della Provincia Autonoma di Trento (legge finanziaria provinciale 2014), pubblicata sul B.U. 13 agosto 2013, n. 33- supplemento n. 3; 189 Bilancio di previsione della Provincia Autonoma di Trento per l esercizio finanziario 2014 e bilancio 153

159 la legge provinciale 14 marzo 2013, n e con la legge provinciale 17 settembre 2013, n sono stati approvati rispettivamente il Rendiconto generale della Provincia Autonoma di Trento relativo all esercizio finanziario 2011 e all esercizio finanziario La normativa provinciale ha disciplinato diversi settori di attività. 192 I disegni di legge riferiti a due leggi provinciali (escludendo le quattro leggi citate sopra) sono stati presentati dalla Giunta provinciale. Si rammenta che il comma 3 dell art. 92 del regolamento interno del Consiglio provinciale 193 prevede che i disegni di legge di iniziativa della Giunta siano accompagnati da una relazione tecnica sull'impatto finanziario, organizzativo e procedurale delle norme, e dalle note esplicative. Tale procedimento non pare essere stato costantemente adottato in base alla documentazione disponibile concernente le leggi approvate nel corso dell esercizio 2013 dalla Provincia autonoma di Trento, cosicché non tutte le disposizioni normative (quali ad esempio quelle relative alla LP 13/2013) appaiono supportate da idonea documentazione tecnica che ne accerti la copertura finanziaria. A riguardo L Amministrazione ha comunicato 194 che la Provincia si è dotata di una stretta e rigorosa disciplina relativa alla predisposizione di atti normativi, rivista da ultimo nel corso del 2013 deliberazione della Giunta provinciale n del pluriennale , pubblicata sul B.U. 13 agosto 2013, n. 33- supplemento n. 3; 190 Pubblicata sul B.U. 19 marzo 2013, n Pubblicata sul B.U. 24 settembre 2013, n.39 - supplemento n Legge provinciale 14 marzo 2013, n. 2 Prevenzione e contrasto del mobbing e promozione del benessere organizzativo sul luogo di lavoro e modificazioni della legge provinciale 18 giugno 2012, n. 13, in materia di pari opportunità ; - Legge provinciale 20 marzo 2013, n. 3 Modificazioni dell'articolo 8 della legge elettorale provinciale, in materia di composizione della Giunta provinciale ; - Legge provinciale 27 marzo 2013, n. 4 Modificazioni della legge provinciale sulle foreste e sulla protezione della natura, di disposizioni in materia urbanistica, del testo unico provinciale sulla tutela dell ambiente dagli inquinamenti e della legge finanziaria provinciale 2013 ; - Legge provinciale 28 marzo 2013, n. 5 Controllo sull'attuazione delle leggi provinciali e valutazione degli effetti delle politiche pubbliche. Modificazioni e razionalizzazione delle leggi provinciali che prevedono obblighi in materia ; - Legge provinciale 16 aprile 2013, n. 6 Modificazioni della legge provinciale 20 giugno 2008, n. 7 (Disciplina della cremazione e altre disposizioni in materia cimiteriale) ; - Legge provinciale 22 aprile 2013, n. 7 Norme in materia di discipline bionaturali ; - Legge provinciale 22 aprile 2013, n. 8 Integrazione della legge provinciale sull'attività amministrativa: accesso agli atti da parte dei consiglieri provinciali ; - Legge provinciale 15 maggio 2013, n. 9 Ulteriori interventi a sostegno del sistema economico e delle famiglie ; - Legge provinciale 1 luglio 2013, n. 10 Interventi per favorire l'apprendimento permanente e la certificazione delle competenze ; - Legge provinciale 1 luglio 2013, n. 11 Modificazioni della legge provinciale sulle attività culturali: interventi a favore dello spettacolo ; - Legge provinciale 1 luglio 2013, n. 12 Realizzazione di alloggi sopraelevati. Integrazione della legge provinciale sui campeggi 2012 ; - Legge provinciale 1 luglio 2013, n. 13 Misure per la trasparenza nelle concessioni idroelettriche. Integrazione della legge provinciale 6 marzo 1998, n. 4 (Disposizioni per l'attuazione del decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo 1977, n Istituzione dell'azienda speciale provinciale per l'energia, disciplina dell'utilizzo dell'energia elettrica spettante alla Provincia ai sensi dell'articolo 13 dello statuto speciale per il Trentino-Alto Adige, criteri per la redazione del piano della distribuzione e modificazioni alle leggi provinciali 15 dicembre 1980, n. 38 e 13 luglio 1995, n. 7) ; - Legge provinciale 1 luglio 2013, n. 14 Modificazioni della legge provinciale sugli incentivi alle imprese ; - Legge provinciale 22 luglio 2013, n. 15 Modificazioni della legge provinciale 28 maggio 2009, n. 7 (Istituzione del consiglio provinciale dei giovani) ; - Legge provinciale 17 settembre 2013, n. 19 Disciplina provinciale della valutazione dell'impatto ambientale. Modificazioni della legislazione in materia di ambiente e territorio e della legge provinciale 15 maggio 2013, n. 9 (Ulteriori interventi a sostegno del sistema economico e delle famiglie). 193 Deliberazione del Consiglio provinciale del 6 febbraio 1991, n Nota prot. PAT/FRD del 16 giugno

160 19 luglio 2013 che prevede espressamente che ciascun disegno di legge sia corredato da una relazione tecnica nella quale venga effettuata un attenta analisi finanziaria delle norme, indicante in particolare gli eventuali effetti sul bilancio della Provincia in termini di spesa e di entrata, l indicazione della natura delle eventuali spese (una tantum/ricorrente), e delle fonti di copertura degli eventuali oneri di spesa (necessità di risorse aggiuntive, acquisizione di maggiori entrate, possibilità di risparmi di spesa su altri interventi, ecc). La Corte, al riguardo, ribadisce quanto più volte evidenziato dalla propria giurisprudenza 195 : che la copertura delle leggi deve essere credibile, sufficientemente sicura, non arbitraria o irrazionale ed ancorata a criteri di prudenza, affidabilità e appropriatezza; che solo per le spese continuative e correnti è consentita, per le regioni, l individuazione dei relativi mezzi di copertura al momento della redazione e dell approvazione del bilancio annuale; che la declaratoria di assenza di onere non vale di per sé a rendere dimostrato il rispetto dell obbligo di copertura ; che anche per le leggi regionali è essenziale che la relazione tecnica indichi ogni elemento utile per assicurare l attendibilità delle quantificazioni. Per quanto riguarda l attività regolamentare, nel corso dell anno 2013 sono stati emanati dal Presidente della Giunta provinciale ventotto regolamenti 196 (nel 2012 erano 195 Da ultimo: Sezioni Riunite in sede di controllo, deliberazione n.5/ssrrco/rq/13 del 8 maggio I regolamenti emanati dalla Provincia nell anno 2013 sono i seguenti: - D.P.P. del 18 gennaio 2013, n /Leg Abrogazione di disposizioni regolamentari provinciali ; - D.P.P. del 15 febbraio 2013, n /Leg Modifiche dell'articolo 63 (offerte anomale) del D.P.P. 11 maggio 2012, n. 9-84/Leg recante "Regolamento di attuazione della legge provinciale 10 settembre 1993, n. 26 concernente "Norme in materia di lavori pubblici di interesse provinciale e per la trasparenza negli appalti" ; - D.P.P. del 1 marzo 2013, n /Leg Modificazioni del decreto del Presidente della Provincia 28 dicembre 2006, n /Leg "Regolamento per la formazione e per l'utilizzo delle graduatorie provinciali per titoli del personale docente delle scuole provinciali a carattere statale della provincia di Trento (articolo 92 della legge provinciale 7 agosto 2006, n. 5)"; - D.P.P. del 23 aprile 2013, n /Leg Regolamento di esecuzione concernente l'esercizio del commercio al dettaglio e all'ingrosso (legge provinciale 30 luglio 2010, n. 17) ; - D.P.P. del 11 giugno 2013, n /Leg Regolamento in materia di autorizzazioni allo svolgimento nel solo ambito provinciale dei servizi di intermediazione, ricerca e selezione del personale e supporto alla ricollocazione professionale, ai sensi dell'art. 17 ter della legge provinciale 16 giugno 1983, n. 19 ; - D.P.P. del 13 giugno 2013, n /Leg Regolamento recante "Modificazioni del D.P.G.P. 14 aprile 1977, n. 9-96/Legisl. Legge regionale 16 aprile 1968, n. 3. Approvazione del nuovo regolamento di esecuzione ed abrogazione del D.P.G.R. 14 novembre 1968, n. 4/Legisl."; - D.P.P. del 19 giugno 2013, n /Leg Regolamento recante "Modificazioni del decreto del Presidente della Provincia 6 agosto 2003 n /Leg (Regolamento di esecuzione della legge provinciale 11 giugno 2002, n. 8 "Disciplina della promozione turistica in provincia di Trento"; - D.P.P. del 21 giugno 2013, n /Leg Modifica al decreto del Presidente della Provincia 30 luglio 2010, n /Leg avente ad oggetto "Regolamento concernente le funzioni, la composizione e le modalità di accesso al corpo permanente dei vigili del fuoco della Provincia autonoma di Trento (articolo 67 bis legge provinciale 3 aprile 1997, n. 7 " (legge sul personale della Provincia))" ; - D.P.P. del 4 luglio 2013, n /Leg Regolamento concernente la mobilità volontaria interna del personale dell'azienda provinciale per i servizi sanitari, in attuazione dell'articolo 9, comma 4 bis, della legge provinciale 3 aprile 1997, n. 7 (legge sul personale della Provincia); - D.P.P. del 15 luglio 2013, n /Leg Regolamento di esecuzione della legge provinciale 4 ottobre 2012, n. 19 concernente la ricezione turistica all'aperto ; - D.P.P. del 26 luglio 2013, n /Leg Modificazioni al decreto del Presidente della Provincia 13 luglio 2010, n /Leg, recante "Disposizioni regolamentari di attuazione della legge provinciale 4 marzo 2008, n. 1 (Pianificazione urbanistica e governo del territorio)"; - D.P.P. del 7 agosto 2013, n /Leg Modifiche al D.P.P. 11 maggio 2012, n. 9-84/Leg recante "Regolamento di attuazione della legge provinciale 10 settembre 1993, n. 26 concernente "Norme in materia di lavori pubblici di interesse provinciale e per la trasparenza negli appalti" - D.P.P. del 13 agosto 2013, n /Leg Regolamento concernente "Modificazioni al decreto del Presidente della Provincia 13 marzo 2003, n /Leg "Regolamento di esecuzione del capo II della legge provinciale

161 stati ventisei), escludendo i decreti inerenti la ripartizione degli affari tra gli assessori e la dicembre 2001, n. 10 (Disciplina delle strade del vino e delle strade dei sapori) relativo all'esercizio dell'attività agrituristica"" ; - D.P.P. del 13 agosto 2013, n /Leg Approvazione del regolamento concernente "Modificazioni al decreto del Presidente della Provincia 3 settembre 2002, n /Leg, "Regolamento di esecuzione del capo III della legge provinciale 19 dicembre 2001, n. 10, recante "Disciplina delle strade del vino e delle strade dei sapori""; - D.P.P. del 14 agosto 2013, n /Leg Regolamento concernente l'accesso all'impiego del personale sanitario presso l'azienda provinciale per i servizi sanitari e la costituzione, il funzionamento e la corresponsione dei compensi delle commissioni esaminatrici, in attuazione dell'articolo 44, comma 10, della legge provinciale 23 luglio 2010, n. 16 (legge provinciale sulla tutela della salute) ; - D.P.P. del 14 agosto 2013, n /Leg Modificazioni al decreto del Presidente della Provincia 24 giugno 2008 n /Leg "Regolamento concernente incarichi a tempo determinato e supplenze temporanee nelle istituzioni scolastiche provinciali a carattere statale (articolo 93 della legge provinciale 7 agosto 2006, n. 5)"; - D.P.P. del 28 agosto 2013, n /Leg Modificazioni al decreto del Presidente della Provincia 3 aprile 2008, n /Leg "Regolamento concernente l'ordinamento ed il funzionamento dell'istituto provinciale per la ricerca e la sperimentazione educativa (IPRASE) e la composizione ed il funzionamento dell'osservatorio permanente sulla condizione dell'infanzia e dei giovani (articolo 42 della legge provinciale 7 agosto 2006, n. 5 e articolo 11 della legge provinciale 14 febbraio 2007, n. 5)" ; - D.P.P. del 28 agosto 2013, n /Leg Modificazioni al decreto del Presidente della Provincia 10 luglio 2007, n /Leg "Regolamento per il funzionamento e la composizione del comitato provinciale di valutazione del sistema educativo nonché per l'individuazione delle forme di raccordo con il sistema nazionale di valutazione (articolo 43 della legge provinciale 7 agosto 2006, n. 5)" ; - D.P.P. del 6 settembre 2013, n /Leg Modificazione del decreto del Presidente della Provincia 27 aprile 2010, n /Leg "Regolamento in materia di vincolo idrogeologico (articoli 13, 14, 15, 16, 17, 18, 20 e 23 della legge provinciale 23 maggio 2007 n. 11)", del decreto del Presidente della Provincia 26 agosto 2008, n /Leg "Regolamento concernente la procedura di approvazione dei piani forestali e montani, dei piani di gestione forestale aziendale e dei piani semplificati di coltivazione e dei piani degli interventi d'interesse pubblico nonché dei piani per la difesa dei boschi dagli incendi (articoli 2, 6, 57, 85 e 86 della legge provinciale 23 maggio 2007 n. 11)", nonché del decreto del Presidente della Provincia 14 aprile 2011, n. 8-66/Leg "Regolamento concernente le disposizioni forestali in attuazione degli articoli 98 e 111 della legge provinciale 23 maggio 2007 n. 11"; - D.P.P. del 20 settembre 2013, n /Leg Regolamento di attuazione del capo I della legge provinciale 8 luglio 1976, n. 18 (Legge provinciale sulle acque pubbliche) in materia di demanio idrico provinciale Decreto del presidente della provincia 20 settembre 2013, n /Leg Regolamento recante: "Disposizioni regolamentari per l'applicazione della legge provinciale 28 marzo 2012, n. 4 (Protezione degli animali di affezione e prevenzione del randagismo)" ; - D.P.P. del 26 settembre 2013, n /Leg Regolamento concernente il contributo per l'esercizio dell'attività di cava (art. 15 della legge provinciale 24 ottobre 2006, n. 7 ; - D.P.P. del 26 settembre 2013, n /Leg Modificazioni ed integrazioni al decreto del Presidente della Provincia 5 giugno 2003, n /Leg concernente "Regolamento di attuazione della legge provinciale 18 febbraio 1988, n. 6 (Interventi per il settore minerario nel Trentino)" ; - D.P.P. del 26 settembre 2013, n /Leg Regolamento recante "Integrazioni al decreto del Presidente Provincia 29 settembre 2005, n /Leg afferente il regolamento di contabilità di cui all'articolo 78 ter della legge provinciale 14 settembre 1979, n. 7 e s. m. (Norme in materia di bilancio e di contabilità generale della Provincia autonoma di Trento)"; - D.P.P. del 8 ottobre 2013, n /Leg Approvazione del regolamento per il trattamento dei dati sensibili e giudiziari, ai sensi degli articoli 20 e 21 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (Codice in materia di protezione dei dati personali) ; - D.P.P. del 23 ottobre 2013, n /Leg Modificazioni al decreto del Presidente della Provincia 30 luglio 2008, n /Leg (Regolamento recante la disciplina della caratteristiche merceologiche e delle modalità di impiego dei combustibili aventi rilevanza ai fini dell'inquinamento atmosferico (art. 10 del decreto del Presidente della Giunta provinciale 26 gennaio 1987, n. 1-41/Leg.)) ; - D.P.P. del 24 ottobre 2013, n /Leg Regolamento di attuazione dell'articolo 68, comma 1, lettera d), della legge provinciale 4 marzo 2008, n. 1 (Pianificazione urbanistica e governo del territorio) in materia di criteri per il rilascio dell'autorizzazione paesaggistica per la posa di cartelli e altri mezzi pubblicitari ; - D.P.P. del 17 dicembre 2013, n. 31-2/Leg Modificazioni al decreto del Presidente della Provincia 13 maggio 2002, n. 9-99/Leg (Disposizioni regolamentari per la prima applicazione in ambito provinciale di norme statali in materia di tutela dell'ambiente dagli inquinamenti, ai sensi dell'articolo 55 della legge provinciale 19 febbraio 2002, n. 1) e disposizione attuativa dell'articolo 28 della legge provinciale 17 settembre 2013, n. 19 (legge provinciale sulla valutazione d'impatto ambientale 2013). 156

162 loro nomina 197. Dall entrata in vigore del D.lgs. n. 166/2011 i regolamenti provinciali non sono più soggetti al controllo della Corte dei conti Attività degli organi istituzionali e oneri di funzionamento Le spese per il funzionamento del Consiglio 198 e della Giunta provinciale 199 sono evidenziate dalla tabella che segue. Tabella 81: Funzionamento del Consiglio provinciale Esercizio Spese correnti per l organizzazione e il funzionamento del Consiglio provinciale Incidenza sulle spese correnti di competenza (titolo I) Impegni Pagamenti Impegni in % , ,03 0,43% , ,00 0,38% , ,00 0,37% , ,00 0,38% , ,00 0,32% Fonte: dati del rendiconto generale 2013 della Provincia autonoma di Trento. Tabella 82: Funzionamento della Giunta provinciale Spese correnti riferite alla Giunta provinciale Esercizio Incidenza sulle spese correnti di competenza (titolo I) Impegni Pagamenti Impegni in % , ,53 0,09% , ,07 0,08% , ,09 0,08% , ,54 0,08% , ,68 0,08% Fonte: dati del rendiconto generale 2013 della Provincia autonoma di Trento. Si registra, rispetto all esercizio precedente, un leggero calo dell incidenza della spesa sostenuta dal Consiglio provinciale rispetto agli impegni complessivi di competenza 197 D.P.P. del 28 marzo 2013, n /Leg; D.P.P. del 15 aprile 2013, n /Leg ;D.P.P. del 11 novembre 2013, n. 30-1/Leg. 198 Capitolo n Spese per il Consiglio provinciale. 199 U.P.B. n Oneri di funzionamento della Giunta provinciale che include: capitolo n Indennità di carica al Presidente ed agli assessori effettivi e supplenti della Giunta provinciale, capitolo n Spese inerenti le funzioni di competente della Giunta provinciale, capitolo n Spese riservate al Presidente della Provincia e capitolo n Fondo a disposizione del Presidente della Provincia e degli Assessori provinciali per spese di rappresentanza. 157

163 del Titolo I, mentre l incidenza della spesa sostenuta dalla Giunta provinciale è rimasta pressoché invariata. In valore assoluto, la spesa impegnata per il funzionamento del Consiglio provinciale è calata, rispetto alla gestione 2012, del 13,72%, mentre la spesa impegnata per il funzionamento della Giunta ha registrato un incremento del 3,55%. Entrando nel dettaglio delle spese relative alla Giunta, l incremento è interamente imputabile alle spese per Indennità di carica al Presidente ed agli Assessori effettivi e supplenti della Giunta provinciale, che hanno registrato un incremento del 12,65%, passando da euro ad euro La voce Spese inerenti le funzioni di componente della Giunta provinciale è invece calata, rispetto al 2012, del 62,45%, passando da euro ad euro Le spese per attività di rappresentanza del Presidente della Giunta e degli assessori provinciali (impegni pari ad euro e pagamenti in conto competenza pari ad euro ,05) 200 sono calate del 9,89% (nel 2012 sono stati registrati impegni pari ad euro e pagamenti in conto competenza pari ad euro ,36 mentre nel 2011 impegni pari ad euro e pagamenti in conto competenza pari ad euro ,67). Le liquidazioni relative a tali spese sono state controllate nell ambito dell attività di accertamento selettivo (campionamento) di alcuni capitoli di spesa effettuato dalla Sezione di controllo di Trento. I relativi esiti sono esposti nel paragrafo 5.1 del referto. Analogamente, si rinvia all apposito paragrafo inerente l accertamento selettivo con riferimento alle Spese riservate del Presidente della Provincia. Per quanto riguarda le spese per il Consiglio provinciale, si ricorda che in base all art. 12 del Regolamento sul trattamento economico dei Consiglieri e sugli interventi a favore dei gruppi consiliari 201, il Consiglio provinciale eroga ai gruppi consiliari un contributo annuale finalizzato al sostegno della loro attività istituzionale. I rendiconti dei gruppi consiliari inerenti il periodo 1 gennaio-21 novembre 2013 sono stati per la prima volta sottoposti al controllo della Corte dei conti, come previsto dall art. 14 del Regolamento. Con la deliberazione n. 5/2014 la Sezione di controllo, a seguito dell analisi della documentazione pervenuta, ha assegnato un termine pari a 30 giorni per la regolarizzazione dei rendiconti, l integrazione della documentazione e per fornire i chiarimenti richiesti. Gli esiti conclusivi del controllo, che ha riscontrato diffuse irregolarità, sono dettagliatamente esposti nella deliberazione n. 11/2014 della Sezione di controllo di Trento. 200 Capitolo n Fondo a disposizione del Presidente della Provincia e degli assessori provinciali per spese di rappresentanza. 201 Approvato con deliberazione consiliare n. 6 di data 11 aprile

164 3.3. Attività contrattuale Nell esercizio 2011 la competenza generale sugli appalti è stata affidata all Agenzia per i servizi 202, istituita ed operante già dal 2009 e che ora è stata ridenominata Agenzia provinciale per gli appalti e i contratti (APAC). Detta Agenzia cura l effettuazione di tutte le procedure di selezione del contraente per quanto riguarda i lavori pubblici sia per quanto riguarda i lavori sopra e sotto soglia comunitaria, compresa la quasi totalità dei cottimi fiduciari. Rimangono di competenza delle strutture organizzative di riferimento i cosiddetti micro appalti, cioè quelli per i quali la normativa consente procedure semplificate o a trattativa diretta. Per gli appalti di servizi di progettazione/tecnici l Agenzia cura le sole procedure sopra soglia comunitaria, mentre le selezioni semplificate e gli affidamenti diretti sono curate direttamente dalle strutture di merito. Altrettanto accade per gli altri appalti di servizi e forniture per le procedure di scelta del contraente ad evidenza pubblica. A seguito di richiesta istruttoria 203, i singoli dipartimenti e servizi della Provincia, nonché l APAC, hanno comunicato i dati inerenti l attività contrattuale per appalti di lavori, forniture e servizi affidati nel corso dell anno I dati comunicati non sempre risultano omogenei, in particolare quelli comunicati dall APAC 204. I dati delle altre strutture sono stati comunque aggregati per avere un 202 L'agenzia, ai sensi dell articolo 39 bis della legge provinciale n. 3 del 2006, svolge le seguenti attività e compiti: a) acquisizione di servizi e di forniture, anche nelle forme previste dall'articolo 39 bis, comma 1, lettere b) e c), della legge provinciale 19 luglio 1990, n. 23 (Disciplina dell'attività contrattuale e dell'amministrazione dei beni della Provincia autonoma di Trento); b) a seguito di procedure per la scelta del contraente, aggiudicazione di lavori e di opere e affidamento di incarichi di progettazione, di direzione dei lavori, di coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione; c) assistenza e consulenza ai candidati e agli offerenti per l'aggiudicazione di un contratto pubblico, relativamente alle informazioni sulle norme vigenti nel luogo di affidamento e di esecuzione del contratto, sugli obblighi fiscali, sulla tutela dell'ambiente, sulle disposizioni in materia di sicurezza e condizioni di lavoro e su tutte le altre norme da rispettare nell'esecuzione del contratto; c bis) assistenza e consulenza a favore delle amministrazioni aggiudicatrici in materia di esecuzione di contratti di lavori pubblici, anche a mezzo di idoneo organismo individuato ai sensi dell'articolo 32, comma 5, lettera a); L'agenzia opera, altresì, come centrale di committenza relativamente alle attività e ai compiti previsti dalle sopracitate lettere a) e b). L'agenzia svolge i propri servizi a favore: a) della Provincia e degli enti strumentali previsti dall'articolo 33, comma 1, lettera a); b) degli enti strumentali previsti dall'articolo 33, comma 1, lettere b) e c) - escluse le funzioni previste dal comma 2, lettera d) - per il personale assunto con contratto di diritto privato; c) dei comuni e delle comunità, previa convenzione; d) delle aziende pubbliche di servizi alla persona, previa convenzione; e) degli organismi di diritto pubblico a cui è applicabile la normativa provinciale sui lavori pubblici, previa convenzione. Il servizio Contratti e gestioni generali, quale struttura provinciale cura le attività e gli adempimenti concernenti la scritturazione e la stipulazione dei contratti, anche a favore delle Agenzie della Provincia, su richiesta motivata di queste, in conformità al dispositivo dei provvedimenti a contrarre nonché ai verbali di aggiudicazione delle gare, apportando agli schemi contrattuali le eventuali specificazioni necessarie ad una migliore definizione degli elementi essenziali, avuta presente la natura dell'atto contrattuale, l'individuazione delle parti ed il regime fiscale. 203 Quesito n. 53 richiesto con nota n. 157 di data 24 febbraio 2014 della Sezione di controllo di Trento. 204 Il Servizio appalti lavori pubblici dell APAC ha comunicato, anziché l importo impegnato, l importo di aggiudicazione (pari in totale a euro ,50 per i lavori, 42 milioni di euro per forniture e euro ,97 per servizi). Mentre non ha comunicato il pagato, in quanto i dati non sono in possesso del servizio. Il Servizio contratti, appalti servizi e forniture dell APAC ha comunicato gli importi relativi ai servizi di 159

165 quadro approssimativo dell attività contrattuale. Gli esiti sono riportati nelle tabelle seguenti, distinte secondo l oggetto dell affidamento (lavori, forniture, servizi). Nelle singole tabelle i contratti vengono raggruppati per procedura di scelta del contraente secondo le categorie generali stabilite dal Codice dei contratti pubblici : Tabella 83: contratti di affidamento lavori C ON T R A T T I R ELA T IVI A LA VOR I T IP OLOGIA P R OC ED UR A N r. P ro cedure Impegnato Impo rto P agato Impegnato su esercizi successivi PROCEDURA APERTA , , ,00 PROCEDURA RISTRETTA APPALTO CONCORSO PROCEDURA NEGOZIATA E AFFIDAM ENTO DIRETTO IN ECONOM IA T OT A LE Fonte: aggregazione dati trasmessi dalle strutture provinciali. In base alle risultanze della tabella si rilevano le seguenti incidenze sul totale impegnato delle varie tipologie di procedure adottate per lavori: 50,1% in economia; 49,3% procedura negoziata; 0,6% procedura aperta; 0,1% procedura ristretta. assicurazione ( pari in totale a circa euro impegnati nel 2013, a euro ,19 pagati nel 2013 e a euro ,5 impegnati negli anni successivi) e una serie di altri contratti per i quali non ha distinto l impegnato dal pagato. 160

166 Tabella 84: contratti per forniture C ON T R A T T I P ER F OR N IT UR E T IP OLOGIA P R OC ED UR A N r. P ro cedure Impegnato Impo rto P agato Impegnato su esercizi successivi PROCEDURA APERTA PROCEDURA RISTRETTA APPALTO CONCORSO PROCEDURA NEGOZIATA E AFFIDAM ENTO DIRETTO IN ECONOM IA T OT A LE Fonte: aggregazione dati trasmessi dalle strutture provinciali. In base alle risultanze della tabella si rilevano le seguenti incidenze sul totale impegnato delle varie tipologie di procedure adottate per forniture: 24,5% procedura aperta, 23,1% in economia; 11,4% procedura negoziata. Tabella 85: contratti per servizi C ON T R A T T I P ER SER VIZ I T IP OLOGIA P R OC ED UR A N r. P ro cedure Impegnato Impo rto P agato Impegnato su esercizi successivi PROCEDURA APERTA PROCEDURA RISTRETTA APPALTO CONCORSO PROCEDURA NEGOZIATA E AFFIDAM ENTO DIRETTO IN ECONOM IA T OT A LE Fonte: aggregazione dati trasmessi dalle strutture provinciali. In base alle risultanze della tabella si rilevano le seguenti incidenze sul totale impegnato delle varie tipologie di procedure adottate per servizi: 71,5% procedura negoziata; 17,5% procedura aperta; 10,7% in economia; 0,2% procedura ristretta. In relazione agli affidamenti dei servizi pubblici locali si ricorda che l art. 4 del decreto-legge 13 agosto 2011, n.138, convertito in legge 14 settembre 2011, n. 148, comporta un obbligo di adeguamento della legislazione provinciale ai princìpi di gestione concorrenziale e al perseguimento della liberalizzazione delle attività economiche 161

167 compatibilmente con le caratteristiche di universalità e accessibilità del servizio e limitando, negli altri casi, l'attribuzione di diritti di esclusiva alle ipotesi in cui, in base ad una analisi di mercato, la libera iniziativa economica privata non risulti idonea a garantire un servizio rispondente ai bisogni della comunità. Con riguardo all attività contrattuale inerente la gestione del patrimonio, si riportano di seguito i dati comunicati dalla struttura competente 205. Sono evidenziati separatamente i contratti di locazione attiva e passiva non gestiti direttamente dalla struttura competente e comunicati con modalità espositive differenti da altre strutture 206. Nel corso dell anno sono stati stipulati 10 contratti di acquisto di immobili per un importo complessivo di euro ,40, 32 contratti di vendita di immobili per un introito complessivo pari ad euro ,00. Inoltre, sono stati stipulati 6 contratti di cessione gratuita, il cui valore complessivo ai fini fiscali ammonta a euro e 2 contratti di acquisizione a titolo gratuito il cui valore complessivo ai fini fiscali ammonta a euro ,93. Alla data del 31 dicembre 2013 erano in corso 17 contratti di locazione attiva (di cui n. 8 occupazioni) per un canone totale di euro ,01; 14 contratti di fitto fondo rustico a coltivatore diretto con un introito complessivo di euro ,59; 41 concessioni a titolo gratuito e 49 a canone ricognitorio o a canone minimo con un introito complessivo pari ad euro 3.544,49. In aggiunta a tali dati comunicati dalla struttura competente, altre strutture hanno indicato ulteriori contratti in corso di locazione attiva 207. Riguardo ai contratti passivi, al 31 dicembre 2013 erano in corso 204 (erano 216 nel 2012) contratti di locazione passiva con Società, Persone ed Enti e Comuni, per una spesa complessiva pari ad euro ,02 (erano ,30 nel 2012). Tra questi citati, risultano in essere n. 118 contratti di locazione immobili ad uso ufficio 208 con canone annuo complessivo pari ad euro ,23. Al 31 dicembre 2013 erano in corso 7 contratti di concessione e/o comodato passivo stipulati a canone zero o con importo equivalente a canone simbolico e 9 contratti per l occupazione permanente di suolo pubblico a servizio di diversi immobili, sede di uffici o strutture pubbliche. In aggiunta a tali dati comunicati dalla struttura 205 Risposte date dal Servizio Gestioni Patrimoniali e logistica ai quesiti n. 48, 49, 50, 51 richiesti con nota n. 157 di data 24 febbraio 2014 della Sezione di controllo di Trento. 206 Le strutture che hanno comunicato ulteriori informazioni riguardo al q. 50 della nota n. 157/2014 sono: Servizio foreste e fauna (c/o Dipartimento foreste e fauna), Servizio bacini montani (c/o Dipartimento Foreste e Fauna), Servizio conservazione della natura e valorizzazione ambientale (c/o Dipartimento Territorio, Ambiente e Foreste),, Dipartimento Lavori pubblici e mobilità, Dipartimento salute e solidarietà sociale, Dipartimento Affari istituzionali e legislativi, Progetto innovazione (c/o Direzione generale), il Servizio Industria e Artigianato (c/o Dipartimento Industria e Artigianato), il Servizio Gestione strade (c/o Dipartimento Infrastrutture e mobilità). Il Servizio Istruzione (c/o Dipartimento della conoscenza), Servizio Politiche sociali (c/o Dipartimento salute e solidarietà sociale), la Soprintendenza beni architettonici e archeologici (c/o Dipartimento cultura turismo sport), non hanno esplicitato nel dettaglio la tipologia (attiva o passiva). 207 Le ulteriori informazioni sono le seguenti: dal Serv. Bacini Montani n. 4 contratti locazione (di cui 2 titolo gratuito e 2 a titolo oneroso con introito annuo di euro 9.067,06 ; dal Serv. Conservazione della natura e valorizzazione ambientale n. 1 comodato gratuito attivo e una concessione gratuita; dal Serv Industria e artigianato n. 13 contratti di concessione terreni per un importo pari a euro ,67; dal Dipartimento lavori pubblici e mobilità n. 9 locazioni attive; dal Servizio per la promozione delle minoranze linguistiche n. 1 contratto di concessione in comodato gratuito; dal Serv. Gestione e Strade n. 2 concessioni attive a titolo gratuito; dal Progetto innovazione n. 10 contratti di ospitalità radio. 208 Il Servizio Gestioni Patrimoniali e logistica ha prodotto l elenco degli immobili destinati ad uso ufficio localizzati presso ciascun Comprensorio nonché fuori provincia, con l evidenza dei singoli contratti. 162

168 competente, altre strutture hanno indicato ulteriori contratti in corso di locazione passiva 209. In relazione infine alle procedure espropriative, nel corso del 2013 sono state emanate 740 determinazioni del Dirigente del Servizio Espropriazioni e Gestioni Patrimoniali relative a tali attività 210. Tra queste, le determinazioni di esproprio/asservimento definitivo, risultano pari a 457, per complessive indennità ai fini fiscali pari ad euro ,33. Relativamente a tali provvedimenti di esproprio/asservimento è stata pagata un imposta di registro, per la Provincia, pari a complessivi euro ,00, mentre per i Comuni ed Enti vari è stata anticipata un imposta di registro pari a complessivi euro , Collaborazioni esterne ed incarichi di consulenza, studi e ricerca Con riferimento alle Collaborazioni esterne ed agli incarichi di consulenza, studi e ricerca è stato richiesto alla Provincia di fornire due distinte informazioni: a) copia dei dati trasmessi alle autorità centrali circa la spesa disaggregata sostenuta per studi ed incarichi di consulenza, inclusa quella relativa ai conferimenti ai pubblici dipendenti e a quelli a tempo determinato, ai sensi del comma 5-bis dell art. 1 del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito in legge 30 ottobre 2013, n ; b) elencazione delle collaborazioni esterne (persone fisiche e giuridiche, ivi compresi gli incarichi attinenti al ciclo di realizzazione di opere pubbliche, al patrocinio legale, ecc.), e degli incarichi di consulenza, con indicazione dell entità complessiva della spesa sostenuta, in termini sia di impegni che di pagamenti, per l Amministrazione provinciale, per gli enti strumentali e per gli organismi partecipati dalla stessa in ragione pari o superiore al 50% (anni 2011, 2012, 2013) 212. In relazione al primo quesito, la Provincia ha comunicato che non sono stati inviati i dati contemplati dal comma 5 bis dell art. 1 del D.L. 31 agosto 2013, n 101, finalizzati alla verifica puntuale delle percentuali di abbattimento della spesa previsti dal comma 5 del medesimo articolo, in quanto, avendo la Provincia una propria regolamentazione degli istituti relativi agli affidamenti di incarichi di consulenza e collaborazione, determina annualmente in via autonoma, a mezzo di deliberazioni della Giunta provinciale, l entità delle riduzioni di spesa corrente riferibili a quegli istituti. Tuttavia, al fine di dare attuazione al principio di leale collaborazione tra Stato e Provincia, con la legge provinciale 30 maggio 2014, n. 4, entrata in vigore il 4 giugno 2014, è stata sancita in modo inequivocabile, a decorrere dal 2014, l adesione alla normativa statale. L art. 11, comma 5, della legge citata prevede infatti che All onere informativo previsto dall art. 1, comma 5 bis, del decreto-legge 31 agosto 2013, n Le ulteriori informazioni sono le seguenti: dal Serv. Foreste e Fauna n. 1 contratto di locazione passiva per un importo di euro 2.556,19, n. 16 contratti passivi di comodato gratuito; dal Serv. Conservazione della natura e valorizzazione ambientale n. 1 comodato gratuito passivo. 210 Queste risultano suddivise fra determinazioni di autorizzazione al piano delle espropriazioni di cui all art 6 della legge provinciale n. 6/93, determinazioni di esproprio/asservimento definitivo di cui agli artt. 8, 10 e 31 della legge provinciale n. 6/93, determinazioni di occupazione temporanea di cui all art. 28, e determinazioni di occupazione anticipata di cui agli artt. 29 e 29 bis e d urgenza di cui all art. 30 della L.P. n. 6/93, nonché le determinazioni di rettifica e/o integrazione di atti già emessi, dovuti principalmente a modifiche tavolari intervenute tra l emissione del decreto di esproprio e la presentazione dell istanza tavolare. 211 Nota prot. 157 del 24 febbraio 2014, quesito n Nota prot. 157 del 24 febbraio 2014, quesito n

169 (Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni), convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, si provvede entro tre mesi dall entrata in vigore di questa legge. Con riferimento al preesistente obbligo di comunicazione al Dipartimento della funzione pubblica della spesa sostenuta per studi ed incarichi di consulenza, la disciplina fondamentale della materia a livello di ordinamento generale era contenuta nel comma 127, articolo 1, della legge n. 662/ e nel comma 18, dell articolo 3 della legge n. 244/2007, ora abrogati dal D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33. Nell ordinamento provinciale la materia è disciplinata dal Capo I-bis della legge provinciale n. 23/1990. In particolare, l art. 39-undecies del citato Capo I bis ha istituito l elenco degli incarichi previsti dal capo stesso. Il testo dell articolo è stato recentemente modificato dall'art. 6 della L.P. 30 maggio 2014, n. 4. In relazione agli incarichi affidati nel 2013, l Amministrazione ha comunicato i seguenti dati, di cui si riportano anche gli scostamenti rispetto all anno precedente: Tabella 86: Incarichi comunicati al Dipartimento della funzione pubblica T ipo % variazio ne 2013/ 2012 Collaborazione , , , ,00-42,87% Consulenza , , , ,00-33,51% Incarico di studio e ricerca , , , ,00-29,31% T o tale co mplessivo , , , ,00-37,70% Fonte: dati comunicati dalla Provincia autonoma di Trento. I dati pubblicati sul sito istituzionale e trasmessi alle autorità centrali riguardano i corrispettivi lordi pattuiti. Nel dettaglio, la Provincia ha specificato che per le co.co.co e per le collaborazioni occasionali viene comunicato il compenso lordo (al netto della quota Inps e Inail a carico della Provincia), per quanto riguarda il lavoro autonomo professionale (partita iva) viene comunicato il compenso lordo comprensivo di IVA e oneri previdenziali. Non sono compresi eventuali rimborsi spese. I dati esposti, inoltre, comprendono gli incarichi affidati dalle Agenzie dotate di autonomia contabile, ma si riferiscono esclusivamente agli incarichi affidati ai sensi del capo I bis della L.P. 23/1990. In proposito, va evidenziato che rimangono escluse dall applicazione delle disposizioni del Capo I bis della legge provinciale n. 23/90 diversi tipi di incarichi. In particolare si segnalano gli incarichi per la rappresentanza in giudizio e il patrocinio dell Amministrazione, nonché per il ricorso alle funzioni notarili; incarichi affidati ai sensi dell art. 20 della legge provinciale 10 settembre 1993, n. 26 Norme in materia di lavori pubblici di interesse provinciale e per la trasparenza negli appalti ; gli incarichi affidati a 213 Il quale prevede che le pubbliche amministrazioni che si avvalgono di collaboratori esterni o che affidano incarichi di consulenza per i quali è previsto un compenso sono tenute a pubblicare sul proprio sito web i relativi provvedimenti completi di indicazione dei soggetti percettori, della ragione dell incarico e dell ammontare erogato. Copia degli elenchi è trasmessa semestralmente al Dipartimento della funzione pubblica. 164

170 seguito di confronto concorrenziale, ai quali si applicano le disposizioni in materia di acquisto di beni e di fornitura di servizi di cui al Capo I della legge provinciale n. 23/1990. Non risultano, inoltre, pubblicati i dati relativi agli incarichi affidati dagli enti pubblici strumentali della Provincia, mentre per quanto concerne le società controllate i dati pubblicati sono espressamente indicati come corrispettivi al netto di IVA ed oneri. Ne deriva, perciò, che gran parte degli incarichi affidati dall Amministrazione provinciale, in quanto disciplinati da norme diverse dal capo I bis della L.P. 23/1990, vengono impropriamente esclusi dall obbligo di pubblicazione sul sito istituzionale. Si può quindi affermare che non risulta pienamente garantito l obbligo di trasparenza, a favore della collettività, in merito ai destinatari di consulenze e collaborazioni affidate dall Amministrazione provinciale e dei relativi corrispettivi percepiti dagli stessi. Inoltre, va aggiunto che le recenti modifiche introdotte dalla L.P. 4/2014 non sembrano, ad un primo esame, aver apportato significativi elementi correttivi in tal senso. Si evidenzia l opportunità che la Provincia consenta una totale trasparenza ed un integrale accessibilità dei dati relativi agli incarichi affidati sia dall Amministrazione, sia dagli enti collegati alla finanza provinciale, provvedendo alla pubblicazione dei dati in forma omogenea (corrispettivi lordi). Va inoltre rilevato che l esclusione dei dati indicati non può ritenersi conforme al dettato dell art. 15, commi 2 e 3, del D.lgs. n. 33/2013, che prevede obblighi di comunicazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica degli estremi degli atti di conferimento di incarichi di collaborazione o di consulenza a soggetti esterni a qualsiasi titolo per i quali è previsto un compenso, sancendo che in caso di omessa pubblicazione il pagamento del corrispettivo determina la responsabilità del dirigente che l'ha disposto 214. Ciò detto in merito, principalmente, agli obblighi di trasparenza, risulta ora necessario valutare il carico finanziario della spesa complessiva per consulenze e collaborazioni affidate dalla Provincia autonoma di Trento. Poiché i dati pubblicati risultano parziali e incompleti, e comunque, trattandosi di corrispettivi, non corrispondono alla spesa complessiva sostenuta dalla Provincia per incarichi di consulenza e collaborazione, è stato richiesto alla Provincia in sede istruttoria di fornire l esatta determinazione della spesa complessivamente impegnata in tale ambito. L importo complessivamente impegnato, indicato dalla Provincia, comprensivo anche di rimborsi spese e di quote Inps e Inail a carico della Provincia stessa, escluse le Agenzie con proprio bilancio, è esposto nella tabella che segue 215 : 214 Si veda la Circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della funzione pubblica del 14 febbraio 2014, n. 1/2014 avente ad oggetto Ambito soggettivo ed oggettivo di applicazione delle regole di trasparenza di cui alla legge 6 novembre 2012, n. 190 e al decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33: in particolare, agli enti economici e le società controllate e partecipate. 215 Per quanto riguarda il patrocinio legale, l'avvocatura ha specificato che al momento dell'affidamento dell'incarico vi è impegno di spesa solo per la costituzione di un "fondo spese" a favore del legale. Trattandosi di incarichi di assistenza legale (i quali ordinariamente non giungono a conclusione entro il medesimo anno nel quale sono stati aperti e il cui compenso varia a seconda dell'andamento del giudizio), per ogni incarico conferito vi è un secondo impegno di spesa al momento dell'esaurimento dell'incarico, previa presentazione di 165

171 Tabella 87: Spesa complessivamente impegnata per incarichi da parte della Provincia TIPOLOGIA INCARICO IMPEGNI PAGAMENTI Incarichi capo I bis LP 23/ , ,00 Incarichi art. 20 LP 26/ , ,47 Incarichi affidati mediante confronto concorrenziale capo I LP 23/ , ,77 Incarichi attività defensionale , ,30 TOTALE , ,54 Fonte: dati comunicati dalla Provincia autonoma di Trento. Questa Sezione di controllo, nelle proprie Sintesi delle osservazioni sugli esiti istruttori ai fini della parificazione del rendiconto 2013 della Provincia autonoma di Trento, ha evidenziato la difficoltà di ricostruire e quantificare, l esatto ammontare della spesa per incarichi esterni, sollecitando l istituzione di un unico capitolo di bilancio in cui includere tutte le spese per collaborazioni/consulenze, al fine di garantire una completa rintracciabilità e trasparenza in tale ambito gestionale. La Provincia, nelle proprie controdeduzioni scritte 216, ha evidenziato che le direttive per il contenimento delle spese discrezionali, approvate dalla Giunta provinciale con deliberazione n del 30 dicembre 2011, in applicazione dell art. 2 della L.P. 18/2011 (legge finanziaria per il 2012) prevedono che tali spese, a partire dall esercizio finanziario 2012, siano imputate esclusivamente su specifici capitoli di bilancio. Si riportano nella tabella che segue gli importi impegnati nel 2013 sui capitoli indicati dalla Provincia: Tabella 88: Spesa impegnata dalla Provincia su appositi capitoli attinenti gli incarichi CAPITOLO IMPEGNI (competenza) PAGAMENTI (competenza) /001: Spese per incarichi di studio, ricerca e consulenze (parte corrente) /002: Spese per collaborazioni (parte corrente) /001: Spese per incarichi di studio, ricerca e consulenze (c/capitale) /002: Spese per collaborazioni (c/capitale) , , , , , , , ,80 TOTALE , ,95 Fonte: dati del rendiconto generale 2013 della Provincia autonoma di Trento. Come appare evidente, gli importi complessivamente impegnati sui capitoli dedicati agli incarichi (pari a ,96) sono solo una minima parte (circa il 16,7%) della spesa effettivamente sostenuta dalla Provincia per consulenze e collaborazioni. Invero, come segnalato anche dalla Provincia stessa, su tali capitoli vengono imputate unicamente le spese per consulenze, collaborazioni, studi e ricerche aventi carattere discrezionale. Sono dunque esclusi tutti gli incarichi non affidati ai sensi del capo I bis della L.P. 23/1990, oltre che alcuni incarichi che, pur regolati da tale normativa, sono una notula. L'importo di ,30 riguarda esclusivamente la spesa relativa ad incarichi affidati nel 2013 (pertanto si tratta solo di costituzione fondo spese). L'impegno di spesa sia per costituzione di fondo spese sia per pagamento di parcelle ad esaurimento dell'incarico (ossia a fine giudizio in relazione ad incarichi affidati prima dell'anno 2013), ammonta ad euro ,61, mentre il pagamento ammonta ad euro , Nota prot. PAT/FRD del 16 giugno

172 ritenuti di natura istituzionale e dunque, assumerebbero un carattere di obbligatorietà, risultando imputati sui capitoli di settore. Non sono, dunque, superate le osservazioni della Corte, che ribadisce la necessità di individuare un opportuna allocazione in bilancio su capitoli specifici di tutte le spese per consulenze e collaborazioni, in modo da evidenziarle con sufficiente chiarezza e consentire la necessaria verifica del rispetto dei limiti di spesa previsti dal piano di miglioramento provinciale. Tali limiti, infatti, non possono riguardare solamente le spese definite discrezionali, sia perché tale valutazione implica essa stessa, inevitabilmente, un carattere di discrezionalità, sia perché, trattandosi di una piccola parte della spesa complessiva, potrebbe non risultare garantito un effettivo risparmio di spesa. Per completare l analisi, è stato richiesto alla Provincia di fornire anche gli importi complessivamente impegnati e pagati dalle Agenzie, dagli enti strumentali e dagli organismi partecipati in misura pari o superiore al 50%, di modo da rilevare l ammontare complessivo della spesa per l affidamento di incarichi esterni sostenuta dall intero comparto provinciale: Tabella 89: Spesa complessivamente sostenuta per incarichi dal comparto Provinciale ENTE IMPEGNI PAGAMENTI Provincia , ,54 Agenzie , ,53 Enti pubblici ,00 N.D APSS ,00 N.D Società controllate ,00 TOTALE ,83 Fonte: dati comunicati dalla Provincia autonoma di Trento. Dai dati pervenuti, la spesa per incarichi complessivamente sostenuta dal comparto provinciale è risultata pari ad euro , Va tuttavia rilevato che tale importo ha un valore solamente indicativo e risulta certamente sottostimato per molteplici fattori, che di seguito si evidenziano sinteticamente: - per l A.P.S.S., che detiene una contabilità di tipo economico, non è chiaro se l importo comunicato corrisponda effettivamente al costo complessivo di competenza dell esercizio; - per le società partecipate, che parimenti hanno una contabilità economica, il dato comunicato non è il costo complessivo di competenza sostenuto dalla società ma il totale dei corrispettivi totali pattuiti contrattualmente, al netto di IVA ed oneri. L importo complessivo risulterebbe quindi nettamente superiore; 217 Si evidenzia che il recentissimo D.L. n. 66 del 24 aprile 2014, convertito con modificazioni nella Legge n. 89 del 23 giugno 2014 all art. 14 ha previsto ulteriori disposizioni finalizzate al controllo ed al contenimento della spesa per incarichi di consulenza, studio e ricerca e per i contratti di collaborazione coordinata e continuativa affidati dalle Amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione elaborato dall Istat. 167

173 - non sono considerati nella tabella soprastante gli altri enti indicati dall art. 79 dello Statuto, quali, ad esempio, le Fondazioni, la Camera di Commercio, l Università degli studi di Trento. Infine, va ribadito ancora, che in ragione della evidenziata disomogeneità e carenza dei dati acquisiti in istruttoria, non è stato possibile valutare il rispetto degli obbiettivi di contenimento delle spese di cui trattasi sanciti dal piano di miglioramento approvato con deliberazione della Giunta provinciale n. 124 del 1 febbraio Giudizio che, peraltro, risulta vieppiù complesso in ragione della quantomeno opinabile distinzione effettuata dalla Provincia tra spese di natura discrezionale e spese di natura istituzionale, ovvero tra incarichi ex L.P. n. 23/1990 ed ex L.P. n. 26/1993, atteso che pur sempre di consulenze e collaborazioni si tratta. Sarebbe quindi opportuno che l Ente individui un parametro certo (e controllabile, anche dall esterno) di contenimento della spesa sostenuta in tale ambito, senza adottare sofisticate, quanto dubbie, interpretazioni della vigente normativa che sembrano avere come unica finalità quella di scorporare voci di spesa oggettivamente omogenee Controllo a campione incarichi Provincia Nell ambito dell attività di accertamento selettivo (c.d. campionamento) degli incarichi di consulenza e collaborazione affidati dalla Provincia, è stato richiesto di fornire copia della delibera o determina d incarico, dell atto di liquidazione e del mandato di pagamento, della lettera o contratto di incarico relativi ad un campione di n. 23 consulenze, collaborazioni ed incarichi di studio e ricerca espressamente individuate, delle quali 17 affidate da strutture della Provincia e 5 affidate da Agenzie dotate di proprio bilancio. Si riepilogano di seguito le verifiche effettuate: sono stati inviate ed esaminate 5 delibere e 22 determine dirigenziali. In 4 casi sono intervenute determine modificative di una decisione precedente; per ciascun incarico è stata fornita ed esaminata la lettera o contratto d incarico; per ciascun incarico è stata fornita ed esaminata copia di tutte le liquidazioni effettuate nel corso del I principali dati rilevati dai documenti pervenuti sono riepilogati nelle tabelle che seguono, distinte tra incarichi affidati dalla Provincia ed incarichi affidati dalle Agenzie con proprio bilancio: 168

174 Tabella 90: Campione incarichi affidati dalla Provincia PR OG SOGGET TO AFFIDA NTE DEL/DET D'INCARI CO N SOGGETT O AFFIDATA RIO DURAT A INCARI CO OGGETTO (PUBBLICATO) IMPORT O PUBBLIC ATO IMPORT O IMPEGN ATO N LIQ. IMPORT O LIQUIDA ZIONE CAPITO LO 1 Agenzia provincia le Opere pubblich e Det. 548/2013 Pederzolli Rino 30 giorni Incarico di supporto al progettista per la predisposizione degli elaborati grafici e relazioni tecniche di competenza del progettista per l'adeguamento del progetto preliminare dei lavori relativi al collegamento "Loppio-Alto Garda" sulla statale S.S. 240, nonchè gestione del medesimo tratto e dei tratti limitrofi NON PUBBLICA TO ,44-0, Servizio Geologic o Det. 45/2012 Montresor Laura 7 mesi Incarico per attività di controllo e di aggiornamento della banca dati Foglio n. 42 'Male ' - Carta di Sintesi della Pericolosità , , , (Residui 2012) 3 Servizio Geologic o Det. 42/2012 Det. 53/2012 Dolomiti Project Srl 6 mesi Incarico per attività di controllo e aggiornamento banca dato F. n. 60 Trento - inerente Progetto Carta di Sintesi della Pericolosità , , , (Residui 2012) 4 Servizio Geologic o Det. 51/2012 Land Technology & Services 6 mesi Attività di controllo e aggiornamento banca dati F. Tione di Trento - Carta pericolosità' , , , (Residui 2012) 5 Agenzia provincia le Opere pubblich e Det. 547/2013 Florenzano Damiano 30 giorni Incarico di supporto al Responsabile del procedimento e al progettista nella predisposizione degli elaborati amministrativi e di gara del progetto preliminare dei lavori relativi al collegamento "Loppio-Alto Garda" sulla statale S.S. 240, nonchè gestione del medesimo tratto e dei tratti limitrofi NON PUBBLICA TO ,00-0, I.S. per la Program mazione di Protezio ne Civile Det. 10/2013 Cainelli Oscar 16 mesi Incarico di consulenza tecnicoscientifica per applicazioni del modello idrologico GeoTransf , , , (Residui 2012) 7 Serv. Politiche sanitarie e per la non autosuffi cienza Det. 80/2013 Det. 94/2013 Scuola Superiore Sant'anna 02/08-31/12/2 013 Implementazione sistema valutazione sistema sanitario , , , Dip. Organizz az. Personal e e Affari Generali Del. 1183/2013 Rizzi Paolo 12 mesi Svolgimento di attività di supporto alla Procura di Rovereto , , ,

175 PR OG SOGGET TO AFFIDA NTE DEL/DET D'INCARI CO N SOGGETT O AFFIDATA RIO DURAT A INCARI CO OGGETTO (PUBBLICATO) IMPORT O PUBBLIC ATO IMPORT O IMPEGN ATO N LIQ. IMPORT O LIQUIDA ZIONE CAPITO LO 9 Agenzia Provincia le per la Famiglia la Natalità e le Politiche Giovanili Del. 2884/2012 Tellone Barbara 12 mesi Incarico per attuazione Accordo di programma quadro cofinanziamento stato sulle politiche giovanili , , , 5158, 7661, 10070, 13516, 15002, 17315, 19538, 21523, , I.D. per la Realizza zione di Grandi Eventi Det. 437/2013 Eyder Siiri 12 mesi Supporto delle attività del Gect Euregio Tirolo-Alto Adige- Trentino , , , Serv. Agricoltu ra Det. 732/2013 Det. 935/2013 Associazio ne Nazionale Allevatori Bovini Razza Rendena 20 mesi L.P. 19 luglio 1990 n. 23 CAPO I bis - Affidamento incarico studio e ricerca per valutazione genetica caratteri produttivi e funzionali nella Razza Rendena , ,00-0, Serv. Istruzion e Det. 157/2012 Frisanco Mauro 12 mesi Consulenza definizione piani di studio f.p.e. definizione figure alta formazione professionale di cui alla det. 157 d.d. 19/11/ , ,00-0, Serv. Gestione Strade Del. 656/2013 Merler Giacomo 12 mesi Attività di supporto tecnico Weather Service Tecnical supervisor nella gestione del progetto Clean Roads Programma Europeo Life , , , (residui 2012) 14 Serv. Gestione Strade Del. 655/2013 Pretto Ilaria 12 mesi Attività di supporto tecnico 'Road Management service Project Manager nella gestione del progetto Clean Roads Programma Europeo Life , , , (residui 2012) 15 Serv. Valutazio ne Ambient ale Det. 450/2013 Detassis Carlo 10 mesi Collaborazione per supporto al Servizio Valutazione ambientale nella gestione di procedimenti di valutazione ambientale strategica e in materia ambientale , , , Serv. Contratti e Approvvi gioname nti Del. 28/2013 Puddu Maria Grazia 9 mesi Incarico di Co.Co.Co. supporto delle attività di Audit sui Fondi strutturali europei previste dall'art. 62 reg. CE n. 1083/2006 relativamente prog , , , Serv. Gestione Strade Det. 32/2013 Mengon Elena 12 mesi Attività di supporto amministrativo-contabile nella gestione del progetto Clean Roads Programma Europeo Life , , , (residui 2012) Fonte: documentazione pervenuta dalla Provincia 170

176 Tabella 91: Campione incarichi affidati dalle Agenzie della Provincia DEL/DE DUR SOGGETT T ATA IMPORTO PRO SOGGETTO O OGGETTO D'INCA INC PUBBLIC G AFFIDANTE AFFIDAT (PUBBLICATO) RICO ARI ATO ARIO N CO 18 Agenzia provinciale per la Protonterapia Det. 1/2013 Antonio Tognotti 12 mesi Controllo e gestione appalti complessi per costruzione centro protonterapia di Trento IMPORTO IMPEGNA TO , ,66 N LIQ. 71, 103, 139, 196, 237, 267, 342, 349, 395, , 525 IMPORTO LIQUIDA ZIONE CAPITOL O , Agenzia provinciale per la Protonterapia Det. 2/2013 Piffer Valentina 12 mesi Attività specialistica di assistenza alla direzione generale , ,00 51, 86, 126, 162, 227, 263, 297, 335, 367, 426, 505, , Centro per la Formazione Continua e l'aggiornament o del Personale Insegnante/ IPRASE Agenzia Provinciale per la Protezione Ambiente Agenzia Provinciale per i Pagamenti Det. 5/2013 Det. 35/2013 Det. 12/2013 Decarli Barbara Tovazzi Mirko Brunello Barbara 12 mesi 21 mesi 12 mesi Supporto gestione progetti FSE Consulenza tecnica per l'aggiornamento del PTA con riferimento all'analisi delle pressioni e degli impatti carichi inquinanti puntuali e diffusi Collaborazione coordinata e continuativa per l'attività di supporto dell'ufficio Sistema Informativo di APPAG Centro 05/0 Det. Assistenza 6- Indagine statistica 20/2013 Imprese - 23 Serv. Statistica 31/0 RICA-REA anno Det. Coldiretti 8/20 contabile /2013 del 13 Trentino Fonte: documentazione pervenuta dalla Provincia , ,41 74, 75, 76, 126, 127, 144, 145, 232, 233, 234, 235, 323, 324, 419, 420, 478, 514, 563, 624, , , 5200, 5700 (Centro) 1491 (IPRASE) , , , , ,00 39, 57, , , , , Si riepiloga di seguito quanto riscontrato: si rileva una sostanziale completezza della documentazione fornita; è stata riscontrata congruenza tra gli importi impegnati e gli importi pubblicati sul sito istituzionale. La mancata coincidenza tra i due importi è riconducibile alle seguenti fattispecie: a) assenza di pubblicazione sul sito istituzionale degli incarichi affidati ai sensi della L.P. 26/1993 (prog. 1 e 5). Dell impropria esclusione dall obbligo di pubblicazione di tali incarichi si è già trattato nel paragrafo 3.4; b) presenza di ulteriori importi impegnati a titolo di eventuale rimborso spese, IRAP e/o di contributo integrativo 4% non pubblicati (prog. 8, 9, 10, 13, 14, 15, 16, 17, 22); c) determina relativa all approvazione di programmi di spesa in economia che impegnano somme complessive relative a più incarichi. La successiva assegnazione dei singoli incarichi è avvenuta nella forma dello scambio di 171

177 corrispondenza o scrittura privata. L importo pubblicato è quello contenuto nella lettera di affidamento dell incarico (prog. 12); d) determina di affidamento di un medesimo incarico a più soggetti, impegnando la spesa a livello complessivo (prog.23). Si segnala che l importo pubblicato comprende anche gli importi impegnati su anni successivi al 2013 (si veda ad esempio prog. 11): per quanto riguarda i capitoli sui quali le spese per incarichi sono state impegnate, si evidenzia che tra i 17 incarichi affidati dalla Provincia solamente 6 (prog. 7, 8, 10, 11, 12, 15) sono stati imputati ad uno dei 4 capitoli espressamente dedicati alle spese per collaborazioni/consulenze 218, mentre gli altri 11 sono rimasti imputati ai capitoli di settore. Sulla necessità di individuare un opportuna allocazione in bilancio su capitoli specifici si rinvia alle considerazioni contenute nel paragrafo 3.4; è stata riscontrata congruenza tra gli importi impegnati e gli importi liquidati. In 4 casi (1, 5, 11 e 12) non sono stati riscontrati importi liquidati nel 2013, in molti altri casi l importo impegnato è stato liquidato solo parzialmente nell esercizio considerato Controllo a campione incarichi società partecipate Nell ambito dell attività di accertamento selettivo (c.d. campionamento) degli incarichi di consulenza e collaborazione affidati da società controllate dalla Provincia, è stato richiesto di fornire la lettera di incarico o l eventuale contratto, nonché copia della documentazione attestante il pagamento in relazione ad 8 incarichi, selezionati dall elenco del primo semestre 2013 pubblicato sul sito internet istituzionale della Provincia. Si riepilogano di seguito le verifiche effettuate: sono stati inviati ed esaminati 8 contratti variamente denominati, ma sostanzialmente riconducibili in 4 casi a co.co.co o collaborazioni occasionali e negli altri 4 a prestazioni da lavoro autonomo professionale (partita Iva) o incarichi conferiti a società. Stati verificati: l oggetto, la durata contrattuale, il corrispettivo pattuito, le motivazioni alla base della stipula del contratto e della scelta del contraente; per ciascun incarico è stata fornita copia dei giustificativi a supporto dei pagamenti effettuati, ovvero fatture e buste paga, dai quali è stato desunto l importo dei corrispettivi lordi e di eventuali rimborsi spese; per ciascun incarico è stata fornita copia dei bonifici effettuati ai beneficiari. I principali dati rilevati dai documenti pervenuti sono riepilogati nella tabella che segue: /001 Spese per incarichi di studio, ricerca e consulenze (parte corrente), /002 Spese per collaborazioni, /001, Spese per incarichi di studio, ricerca e consulenze (c/capitale), /002 Spese per collaborazioni (c/capitale). 172

178 Tabella 92: Campione incarichi affidati dalle società controllate dalla Provincia PROG SOCIETA' AFFIDANTE CASSA DEL TRENTINO S.P.A. INFORM ATICA TRENTINA S.P.A. SOGGETTO AFFIDATARIO Andrea Mazzella Lara Torghele TRENTINO SVILUPPO S.P.A. Unione italiana vini TRENTINO Deloitte SVILUPPO S.P.A. Consulting TRENTINO SVILUPPO S.P.A. TRENTINO SVILUPPO S.P.A. TRENTINO SVILUPPO S.P.A. TRENTINO TRASPORTI S.P.A. Sabrina Pesarini Zumiani Laura Ferrario Luca Bellè Massimo OGGETTO (PUBBLICATO) Incarico di collaborazione per lo sviluppo di operazioni di partenariato pubblico privato" Supporto alle attività di gestione progetti Central Lab nell'ambito del programma central Europe Collaborazione per sviluppo piano di promozione dei vini Studio di fattibilità per lo sviluppo di un database Consulenza per l affiancamento operativo per la messa in opera delle attività approvate in seguito allo studio del piano strategico di digital Contratto di collaborazione a progetto per attività film commission 2013 Contratto di collaborazione a progetto per attività film commission 2013 Progettazione e realizzazione del servizio certificato di manutenzione del materiale rotabile, soggetto a certificazione ANSF di Trentino Fonte: documentazione pervenuta dalla Provincia DURATA INCARICO 2 ANNI (1/03/ /02/2014), con un impegno di 150 giornate all'anno 01/05/ /10/2014 CORRISPETTIVO PATTUITO 400 euro + IVA e contributi per ciascuna giornata lavorativa, ovvero max euro +IVA e contributi IM PORTO PUBBLICATO COM PENSO RIM BORSO LORDO SPESE FATTURATO IM PORTO NETTO PAGATO , , , ,00 euro lordi annui , ,00 890, ,37 01/01/ /12/ euro + IVA , , ,00 9 settimane dalla stipula 1/05/ /12/2013, con un impegno massimo di 90 giornate 17/06/ /12/ /06/ /12/ /06/ /06/ euro + IVA , , , euro + IVA per ciascuna giornata lavorata, ovvero max euro + IVA , , , euro lordi , ,00 952, , euro lordi , ,00 769, , euro lordi , ,00 190, ,27 Si rileva di seguito quanto riscontrato: dalla lettura dei contratti stipulati risulta chiaro e dettagliatamente esplicitato l oggetto del contratto stesso, mentre non sempre risultano chiare le motivazioni del ricorso ad incarichi esterni per lo svolgimento di attività apparentemente configurabili quali ordinarie; nel caso dei contratti di cui ai prog. 6 e 7 non risultano inoltre chiare le ragioni per cui tali contratti siano stati stipulati da Trentino Sviluppo anziché dalla Provincia stessa; per quanto riguarda la scelta del contraente, solo in alcuni casi emerge espressamente dal contratto il ricorso ad una procedura selettiva, mentre nella maggior parte dei casi la scelta risulta essere stata effettuata sulla base delle specifiche competenze e professionalità del contraente, peraltro nella maggior parte dei casi non suffragate dall allegazione del curriculum vitae; solo in 3 casi nel contratto sono specificate le motivazioni per le quali non è stato possibile fronteggiare le esigenze sopravvenute con il personale interno; si rileva una sostanziale completezza della documentazione fornita a supporto dei pagamenti effettuati (fatture, buste paga, bonifici). Non risulta invece fornita (seppur non espressamente richiesta) la documentazione costituente presupposto della liquidazione (ad esempio relazione sull attività svolta dal consulente); confrontando i dati pubblicati con i corrispettivi lordi desumibili dai giustificativi (fatture, buste paga) è stata riscontrata una sostanziale disomogeneità dei dati pubblicati. In particolare, ancorché gli importi pubblicati riportino la dicitura corrispettivo (importo al netto di IVA ed oneri), nel caso delle prestazioni da lavoro autonomo professionale (partita Iva) l importo pubblicato è effettivamente il corrispettivo netto, mentre nel caso di co.co.co o collaborazioni occasionali l importo 173

179 pubblicato è risultato essere il corrispettivo lordo. Inoltre, nel caso di cui al prog. 5 non è stata riscontrata la corrispondenza dell importo pubblicato né con il corrispettivo lordo, né con il corrispettivo netto Misure adottate in tema di trasparenza In riferimento ai quesiti della Corte posti con nota prot. 157 del 24 febbraio 2014 l Amministrazione non ha fornito copia del Programma triennale per la trasparenza e l integrità, di cui al decreto legislativo n. 33/2013 (da adottarsi entro il 31 gennaio 2014). A tale riguardo la Provincia, con risposta prot. 410 del 6 maggio 2014, ha esposto il quadro normativo che configura le proprie azioni in ambito di trasparenza, precisando che seguirà un proprio percorso normativo-gestionale difforme dal quadro di adempimenti discendente dal disposto della legge n. 190/2012 e dal D.lgs. n. 33/ , aggiungendo che Per il momento quindi, relativamente alla pubblicazione dei dati, la Provincia osserva il disposto dell articolo 31 bis della legge provinciale n. 23 del ,, e si adegua alla normativa statale solamente per quanto concerne l ambito dei lavori pubblici. Non è prevista, di conseguenza, la predisposizione del piano triennale per la trasparenza e l integrità e, infine, concludendo che in data 4 aprile 219 Art. 13 comma 4 legge provinciale 15 maggio 2013, n. 9 la Provincia adegua la propria legislazione ai principi in materia di obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazione da parte delle pubbliche amministrazioni individuate ai sensi della legge 6 novembre 2012, n. 190 (Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell illegalità nella pubblica amministrazione), entro i termini previsti dall'articolo 2 del decreto legislativo 16 marzo 1992, n. 266 (Norme di attuazione dello Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige concernenti il rapporto tra atti legislativi statali e leggi regionali e provinciali, nonché la potestà statale di indirizzo e coordinamento). Il predetto adeguamento riguarda anche le società in house e le aziende della Provincia e degli enti pubblici a ordinamento provinciale, nonché, fatti salvi gli aspetti di competenza della Regione, gli enti locali e i rispettivi enti strumentali pubblici e privati. Fino all'adeguamento, resta ferma l'applicazione della disciplina provinciale vigente in materia. 220 Legge provinciale 30 novembre 1992, n. 23, Art. 31 bis: 1. Per le finalità indicate negli articoli 26 e 27 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 (Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubblich e amministrazioni), a decorrere dal 1 gennaio 2014, con riferimento alle concessioni di sovvenzioni, contributi, sussidi e ausili finanziari alle imprese, e comunque di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati, la Provincia e i propri enti strumentali, pubblici e privati, nonché le comunità assicurano la pubblicità sulla rete internet dei seguenti dati: a) il nome e i dati fiscali del soggetto beneficiario; b) l'importo; c) la norma o il titolo alla base dell'attribuzione; d) la struttura e il responsabile del relativo procedimento amministrativo; e) la modalità seguita per l'individuazione del beneficiario. 2. Nel rispetto della normativa in materia di tutela dei dati personali, il piano di miglioramento previsto dall'articolo 3 della legge provinciale 31 maggio 2012, n. 10 (Interventi urgenti per favorire la crescita e la competitività del Trentino), e gli atti indicati nel comma 3 del medesimo articolo, definiscono le azioni necessarie e i tempi per l'effettuazione degli adempimenti indicati nel comma 1, nonché gli eventuali altri dati oggetto di pubblicazione. In materia di amministrazione aperta i comuni e le comunità applicano quanto previsto per i comuni dalla normativa regionale a decorrere dal 1 gennaio bis. E' esclusa la pubblicazione dei dati identificativi delle persone fisiche destinatarie dei provvedimenti di cui al presente articolo, se da tali dati è possibile ricavare informazioni relative allo stato di salute o alla situazione di disagio economico-sociale degli interessati. 3. A decorrere dal termine indicato nel comma 1, la pubblicazione effettuata in base a quest'articolo costituisce condizione legale di efficacia del titolo legittimante delle concessioni e attribuzioni di importo complessivo superiore a euro nel corso dell'anno solare. 4. Restano fermi gli obblighi di trasparenza previsti dall'articolo 31, dalla legge provinciale 19 novembre 1979, n. 10 (Istituzione di una anagrafe degli interventi finanziari provinciali), e dall'articolo 39 undecies della legge sui contratti e sui beni provinciali. 174

180 2014, con propria deliberazione la Giunta provinciale ha approvato il nuovo disegno di legge recante Approvazione del disegno di legge concernente Disposizioni riguardanti gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni In ultima analisi la Provincia comunica che per il 2013 l ambito della trasparenza è definito: - dall art. 31 bis della legge provinciale n. 23 del 1992 (legge provinciale sull attività amministrativa) 223 ; - dal piano di miglioramento previsto dall art. 3 della legge provinciale 31 maggio 2012, n. 10 (Interventi urgenti per favorire la crescita e la competitività del Trentino); - in generale dall art. 31 (Pubblicità degli atti) della legge provinciale n. 23 del 1992 (legge provinciale sull attività amministrativa). Nel corso del 2013 la Provincia ha adottato, quindi, una serie di misure legislative e amministrative in tema di trasparenza e anticorruzione sintetizzate nelle seguenti: - legge provinciale 15 maggio 2013, n. 9 Ulteriori interventi a sostegno del sistema economico e delle famiglie il cui art. 13 Disposizioni in materia di obblighi di pubblicità e trasparenza, modificazioni della legge provinciale 23 novembre 1992, n. 23 (legge provinciale sull'attività amministrativa) e inserimento dell'articolo 4 bis nella legge provinciale 31 maggio 2012, n. 10 (Interventi urgenti per favorire la crescita e la competitività del Trentino) al comma 4 fissa i termini di adeguamento ai principi in materia di obblighi di pubblicità, trasparenza, e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni; - deliberazione 322 del 22 febbraio 2013 Individuazione, ai sensi dell'art. 1, della Legge 6 novembre 2012, n. 190, "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione", del responsabile della prevenzione della corruzione per la Provincia autonoma di Trento ; - deliberazione 581 del 28 marzo 2013 Approvazione Piano triennale di prevenzione della corruzione ai sensi della Legge 6 novembre 2012, n. 190 ; - individuazione del responsabile per la trasparenza con nota del Vicepresidente della Provincia di data 15 luglio 2013, prot. n. D319/13/391014/4.3.1/12-13; - deliberazione 2675 del 20 dicembre 2013 Prime disposizioni per l attuazione degli adempimenti previsti dall art. 31 bis della legge provinciale 30 novembre 1992, n. 23 Principi per la democratizzazione, la semplificazione e la partecipazione all azione amministrativa provinciale e norme in materia di procedimento amministrativo in materia di amministrazione aperta e conseguente circolare del Dirigente del Dipartimento Organizzazione Personale e Affari generali del 30 dicembre 2013 prot. n. D319/13/707439/1.1.2/10-13/1.1.2/; - deliberazione n del 20 dicembre 2013, recante: Definizione delle modalità operative per l'applicazione dell'articolo 4 bis della legge provinciale 31 maggio 2012, n. 10, recante: "Obblighi di trasparenza in capo alle stazioni appaltanti: adeguamento all'articolo 1, comma 32, della legge 6 novembre 2012, n. 190 (Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione)" e conseguente circolare del Dirigente del 221 Cosi nella risposta prot. 410 del 6 maggio Disegno di legge poi divenuto legge provinciale 30 maggio 2014, n. 4 Disposizioni riguardanti gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni e modificazione della legge provinciale 28 marzo 2013, n. 5. (b.u. 3 giugno 2014, n. 22, suppl. n. 2). 223 Per il contenuto dell art. 31 bis si rimanda alla nota precedente. 175

181 Dipartimento Organizzazione Personale e Affari generali del 27 dicembre 2013 prot. n /1.1.2/10-13; - deliberazione n del 17 ottobre 2013 Approvazione del disegno di legge concernente "Disposizioni riguardanti gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni". La Provincia, in relazione al quest ultimo punto, ha comunicato che Contestualmente alla presentazione del disegno di legge in materia di amministrazione trasparente, avvenuta in data 4 aprile , i competenti uffici provinciali hanno implementato il portale amministrazione trasparente, in ciò anticipando gli esiti del dibattito consiliare 225. In sostanza la Provincia ha provveduto a creare sul proprio sito istituzionale una apposita sezione denominata Amministrazione trasparente, la cui struttura segue quella prevista dall allegato al decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni. Una verifica sul sito istituzionale della Provincia evidenzia la presenza di un articolata sezione dedicata alla trasparenza, nella quale ogni sotto sezione riporta una sintetica descrizione del relativo contenuto. La sezione Amministrazione trasparente, all interno del sito della Provincia, riporta anche il collegamento al sito del Ministero della Funzione Pubblica Bussola della trasparenza, in particolare allo strumento di verifica automatica del livello di trasparenza dei portali. Lo strumento fornisce i seguenti risultati: - 66 su 67 indicatori soddisfano il requisito della corrispondenza semantica e sintattica; - 98,51 % percentuale di aderenza del sito ai contenuti minimi, definiti nelle linee guida. Il sito della Provincia, con riferimento alla sua struttura, soddisfa quasi pienamente i requisiti minimi previsti dal decreto legislativo 33/2013. Da segnalare che i requisiti minimi verificati dal sito La bussola della trasparenza si riferiscono solo all esistenza delle pagine web sintatticamente corrispondenti a quanto previsto dal decreto legislativo 33/2013. La situazione in relazione ai contenuti della sezione Amministrazione trasparente pubblicata sul sito istituzionale della Provincia al 12 giugno 2014 è, invece, esemplificata nella seguente tabella. Tabella 93: Verifica della sezione Amministrazione Trasparente del sito istituzionale PAT. Denominazione sotto-sezione 1 livello Denominazione sottosezione 2 livello Contenuti (riferimento al d. lgs. 33/2213) Presenza dati e documenti sul sito PAT Home page Amministrazione trasparente Disposizioni generali Programma per la Trasparenza e l'integrità Presente Art. 10, c. 8, lett. a Nessuna pubblicazione - Pagina in allestimento 224 Il disegno di legge è stato ripresentato nella nuova legislatura. 225 Cosi nella risposta prot. 410 del 6 maggio

182 Denominazione sotto-sezione 1 livello Denominazione sottosezione 2 livello Contenuti (riferimento al d. lgs. 33/2213) Presenza dati e documenti sul sito PAT Atti generali Art. 12, c. 1,2 Presente - diversi documenti, manca scadenziario obblighi amm.vi Oneri informativi per cittadini e imprese Art. 34, c. 1,2 Nessuna pubblicazione - Pagina in allestimento Organizzazione Organi di indirizzo politicoamministrativo Art. 13, c. 1, lett. a Presente - diversi documenti e rimandi a link di altri siti istituzionali Art. 14 Presente - come sopra Sanzioni per mancata comunicazione dei dati Art. 47 Nessuna pubblicazione - Pagina in allestimento Rendiconti gruppi consiliari regionali/provinciali Art. 28, c. 1 Link a sito Consiglio Provinciale - presenti diversi documentimancano atti degli organi di controllo Articolazione degli uffici Art. 13, c. 1, lett. b, c Parziale - link a pagine struttura amministrativa. Manca riferimento a risorse a disposizione Telefono e posta elettronica Art. 13, c. 1, lett. d Presente link ad indirizzi e- mail Consulenti e collaboratori Art. 15, c. 1,2 Parziale - presenti elenchi di incarichi con dati parziali Personale Incarichi amministrativi di vertice Art. 15, c. 1,2 Parziale Presenti elenchi di retribuzioni Art. 41, c. 2, 3 - Dirigenti Art. 10, c. 8, lett. d Parziale - Presenti solo elenchi di retribuzioni ( ) Art. 15, c. 1,2,5 Parziale - Vedi sopra Art. 41, c. 2, 3 Parziale - Vedi sopra Posizioni organizzative Art. 10, c. 8, lett. d Nessuna pubblicazione - Pagina in allestimento Dotazione organica Art. 16, c. 1,2 Parziale - presenti i dati di dotazione organica ma solo medie per le retribuzioni (mancano dati per uffici di organi politici) Personale non a tempo indeterminato Art. 17, c. 1,2 Nessuna pubblicazione - Pagina in allestimento 177

183 Denominazione sotto-sezione 1 livello Denominazione sottosezione 2 livello Contenuti (riferimento al d. lgs. 33/2213) Presenza dati e documenti sul sito PAT Tassi di assenza Art. 16, c. 3 Parziale dati distinti per comparto contrattuale ma non per uffici di livello dirigenziale Incarichi conferiti e autorizzati ai dipendenti Art. 18, c. 1 Presente - pubblicati gli incarichi conferiti Contrattazione collettiva Art. 21, c. 1 Presente - link a sito Agenzia provinciale contrattazione Contrattazione integrativa Art. 21, c. 2 Nessuna pubblicazione - Pagina in allestimento OIV Art. 10, c. 8, lett. c Nessuna pubblicazione - Pagina in allestimento Bandi di concorso Art. 19 Presente link alle vari sezioni dedicate del sito Performance Piano della Performance Art. 10, c. 8, lett. b Presente pubblicati Programma di gestione e Piano di miglioramento Relazione sulla Performance Art. 10, c. 8, lett. b Presente link a pubblicazione Rapporto di gestione Ammontare complessivo dei premi Art. 20, c. 1 Nessuna pubblicazione - Pagina in allestimento Dati relativi ai premi Art. 20, c. 2 Nessuna pubblicazione - Pagina in allestimento Benessere organizzativo Art. 20, c. 3 Nessuna pubblicazione - Pagina in allestimento Enti controllati Enti pubblici vigilati Art. 22, c. 1, lett. a Nessuna pubblicazione - Pagina in allestimento Art. 22, c. 2, 3 Nessuna pubblicazione - Pagina in allestimento Società partecipate Art. 22, c. 1, lett. b Parziale dati incompleti Art. 22, c. 2, 3 Parziale dati incompleti Enti di diritto privato controllati Art. 22, c. 1, lett. c Nessuna pubblicazione - Pagina in allestimento Art. 22, c. 2, 3 Nessuna pubblicazione - Pagina in allestimento Rappresentazione grafica Art. 22, c. 1, lett. d Parziale dati incompleti Attività e procedimenti Dati aggregati attività amministrativa Art. 24, c. 1 Nessuna pubblicazione - Pagina in allestimento Tipologie di procedimento Art. 35, c. 1,2 Parziale dati incompleti 178

184 Denominazione sotto-sezione 1 livello Denominazione sottosezione 2 livello Contenuti (riferimento al d. lgs. 33/2213) Presenza dati e documenti sul sito PAT Monitoraggio tempi procedimentali Art. 24, c. 2 Presente Dichiarazioni sostitutive e acquisizione d'ufficio dei dati Art. 35, c. 3 Parziale presente link a sezione sito dedicata alle dichiarazioni sostitutive Provvedimenti Provvedimenti organi indirizzo politico Art. 23 Parziale pubblicati link a motori di ricerca dei provvedimenti Provvedimenti dirigenti Art. 23 Parziale pubblicati link a motori di ricerca dei provvedimenti Controlli sulle imprese Art. 25 Nessuna pubblicazione - Pagina in allestimento Bandi di gara e contratti Art. 37, c. 1,2 Parziale presente link alle varie sezioni del sito dell Agenzia provinciale per gli appalti e i contratti Sovvenzioni, contributi, sussidi, vantaggi economici Criteri e modalità Art. 26, c. 1 Presente - link a pagina ricerca ed elenco atti del 2014 Atti di concessione Art. 26, c. 2 Presente link a pagina di ricerca che riporta gli atti del 2014 (limite a 1000 documenti) Art. 27 Parziale presente solo link al motore di ricerca dei beneficiari delle concessioni Bilanci Bilancio preventivo e consuntivo Art. 29, c. 1 Parziale mancano rappresentazioni sintetiche e grafiche Piano degli indicatori e risultati attesi di bilancio Art. 29, c. 2 Parziale (per non perfetta corrispondenza tra documenti previsti dalla norma nazionale e documenti PAT) Beni immobili e gestione patrimonio Patrimonio immobiliare Art. 30 Nessuna pubblicazione - Pagina in allestimento Canoni di locazione o affitto Art. 30 Nessuna pubblicazione - Pagina in allestimento Controlli e rilievi sull'amministrazione Art. 31, c. 1 Nessuna pubblicazione - presente solo un link a sito Corte dei Conti Servizi erogati Carta dei servizi e standard di qualità Art. 32, c. 1 Parziale presenti link ad alcune carte dei servizi in siti di Agenzie, Società ed enti funzionali PAT Costi contabilizzati Art. 32, c. 2, lett. A Nessuna pubblicazione - Pagina in allestimento 179

185 Denominazione sotto-sezione 1 livello Denominazione sottosezione 2 livello Contenuti (riferimento al d. lgs. 33/2213) Presenza dati e documenti sul sito PAT Art. 10, c. 5 Nessuna pubblicazione - Come sopra Tempi medi di erogazione dei servizi Art. 32, c. 2, lett. b Parziale link a tempi medi di attesa dell Azienda sanitaria Liste di attesa Art. 41, c. 6 Parziale link a tempi medi di attesa dell Azienda sanitaria Pagamenti dell'amministrazione Indicatore di tempestività dei pagamenti Art. 33 Presente IBAN e pagamenti informatici Art. 36 Parziale presente link sezione pagamento sito Trentino riscossioni Opere pubbliche Art. 38 Parziale presenti link a siti: Osservatorio Contratti pubblici ; Dipartimento Lavori pubblici e mobilità; Ferrovia del Brennero Pianificazione e governo del territorio Art. 39 Parziale presenti link a siti e relativi documenti - Servizio Urbanistica e tutela del paesaggio Informazioni ambientali Art. 40 Presente link a varie sezioni siti APPA con dati ambientali e siti altre strutture con dati ambientali Strutture sanitarie private accreditate Interventi straordinari e di emergenza Altri contenuti Fonte: informazioni estratte dal sito istituzionale PAT. Art. 41, c. 4 Art. 42 Non funziona il link al sito strutture accreditate Parziale presenza solo link a modulistica rimborsi per emergenze Presente link a vari contenti: anticorruzione, open data, servizi on line Delle varie sezioni di cui è composto il sito, ventuno non hanno alcuna pubblicazione di dati o link ( pagina in allestimento ), ventisette presentano dati parziali e incompleti rispetto a ciò che prevede il decreto legislativo 33/2013 oppure presentano link che non portano direttamente ai dati previsti, in diciassette casi i dati sono presenti oppure c è un link che porta direttamente al dato previsto, in un caso il link proposto non funziona. Da sottolineare che l allegato A al decreto legislativo 33/2013 prevede la possibilità che, in luogo dei dati previsti, ove questi siano già pubblicati in altre parti del sito istituzionale, sia pubblicato un collegamento ipertestuale ai contenuti stessi, ciò al fine di evitare duplicazioni di informazioni. Lo stesso allegato precisa, però, che l utente deve comunque poter accedere ai contenuti di interesse senza dover effettuare operazioni 180

186 aggiuntive. Quest ultima prescrizione non è sempre soddisfatta dal sito della Provincia, laddove i link rimandano a motori di ricerca di documenti o di pubblicazioni il cui utilizzo presuppone quindi numerose operazioni aggiuntive al fine di visualizzare i dati previsti per la sezione. Il sito provinciale dedicato all amministrazione trasparente, pertanto, risulta ancora parzialmente in fase di allestimento, e anche se per quanto riguarda la struttura è già rispondente a quanto previsto dal decreto legislativo 33/2013, è in ogni caso da notare che molte delle sezioni che erano già state pubblicate in precedenza, sulla base delle norme provinciali in vigore 226, in altre pagine del sito istituzionale provinciale, non riportano tutti dati e le informazioni così come previsto dalle norme del decreto legislativo 33/2013. In definitiva l ambito della trasparenza per la Provincia di Trento è stato ridefinito dall approvazione, nei primi mesi del 2014, della legge provinciale 30 maggio 2014, n. 4 Disposizioni riguardanti gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni e modificazione della legge provinciale 28 marzo 2013, n. 5. La nuova normativa provinciale, per quanto riguarda il Programma triennale per la trasparenza e l integrità, dispone che Entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore di questa legge la Giunta provinciale adotta un piano che definisce i tempi e le modalità necessari per assicurare l'attuazione degli obblighi da essa previsti e la relativa decorrenza, secondo un criterio di progressiva estensione dei dati pubblicati, garantendo comunque la pubblicazione dei dati previsti da questa legge entro il 1 gennaio Il piano è periodicamente aggiornato e tiene luogo del programma triennale per la trasparenza e l'integrità previsto dal decreto legislativo n. 33 del Norme richiamate ai fini della trasparenza dall art. 2 della legge provinciale 30 maggio n Art. 11 comma 1 della legge provinciale 30 maggio 2014 n

187 Capitolo 4 Valutazione risultati 4.1. Quadro generale dei controlli interni Il quadro generale dei controlli interni è stato delineato dalla Provincia richiamando quanto previsto dal DPP 4 luglio 2008, n /Leg. Regolamento avente ad oggetto Sistema dei controlli interni sull'attività amministrativa della Provincia autonoma di Trento. Tale decreto dispone, all art. 2, che il sistema dei controlli interni sia costituito da: a) controlli di cui all art. 20 della LP 3 aprile 1997/n : - controllo di gestione; - controlli ispettivi; a loro volta distinti in: - controllo sulla trasparenza e legalità dell azione amministrativa (art. 10); - controllo sul funzionamento della struttura organizzativa (art. 11); - controllo sull adeguatezza dei comportamenti (art. 12); b) altri controlli già previsti da leggi o regolamenti provinciali: - controllo di regolarità contabile (LP n. 7/1979) esame di conformità agli obiettivi e alle disposizioni in materia di programmazione e di coerenza con le linee della politica finanziaria provinciale; - valutazione e controllo strategico Esiti dei controlli interni: di gestione; ispettivi; di regolarità contabile; di conformità agli obiettivi e alle disposizioni in materia di programmazione e di coerenza con le linee delle politica finanziaria provinciale; valutazione e controllo strategico Controllo di gestione La Provincia ha reso operativo il controllo di gestione nel Con propria deliberazione n del 26 novembre 2010 ha stabilito le principali procedure operative e le caratteristiche del sistema informativo: a) il controllo di gestione è sviluppato secondo il modello teorico della Balanced Scorecard 230 ; 228 Legge sul personale della Provincia, rubricata Revisione dell'ordinamento del personale della Provincia autonoma di Trento. 229 Legge provinciale di contabilità, rubricata Norme in materia di bilancio e di contabilità generale della Provincia autonoma di Trento. 230 La delibera 1517 del 2 luglio 2004 Approvazione dello stato di attuazione e delle linee evolutive del progetto per l'introduzione del controllo di gestione all'interno della Provincia riporta che Nel corso della prima fase, coincidente con il 2000, è stato individuato uno specifico sistema di controllo, ispirato al modello della Balanced 182

188 b) gli indicatori del controllo di gestione sono rilevati a livello di Dipartimento, di Servizio, nonché di incarichi di natura tecnico-professionale per l elaborazione e conduzione di progetti specifici; c) gli indicatori potranno essere impostati su due livelli distinti: il primo livello per indicatori di dettaglio destinati al supporto informativo e gestionale del dirigente di servizio, il secondo, rivolto ai dirigenti di dipartimento, con indicatori aventi lo scopo di fornire una lettura globale e di sintesi delle attività dei servizi; d) le spese sostenute dall amministrazione sono classificate per natura mediante un piano dei conti; e) le informazioni sono rilevate con frequenza minima annuale; f) i dati del controllo di gestione sono comunicati ai soggetti individuati all articolo 6 del Regolamento e al Nucleo di valutazione della dirigenza ai sensi dell art. 19, comma 4, della legge provinciale 3 aprile 1997, n. 7. La delibera, quindi ha preso atto di una serie di procedure operative già in essere, definendo i seguenti aspetti: a) le unità organizzative a livello delle quali si intende misurare efficacia, efficienza ed economicità dell'azione amministrativa; b) le modalità di rilevazione e ripartizione dei costi tra le unità organizzative e di individuazione degli obiettivi per cui i costi sono sostenuti; c) gli indicatori specifici per misurare efficacia, efficienza ed economicità; d) la frequenza di rilevazione delle informazioni; e) i soggetti cui sono trasmessi i dati e le informazioni rilevate nello svolgimento della funzione di controllo di gestione. Per quanto riguarda, in particolare, il punto c), la citata delibera precisa che L efficienza, efficacia ed economicità delle strutture viene misurata, in particolare nel report processi interni, utilizzando indicatori di dettaglio, destinati al supporto informativo e gestionale del dirigente (cosiddetti indicatori di primo livello). In particolare per ciascuna struttura vengono monitorate le principali attività svolte (attività rilevanti), associando, ove ciò risulti significativo, un parametro numerico e/o un parametro monetario espressivo dei risultati raggiunti nell anno di riferimento Le procedure specificano, quindi, che ove il valore di questi parametri sia rilevato a consuntivo per un determinato anno, debba anche essere stimato a preventivo per l anno successivo. Accanto a questi parametri, possono essere individuati alcuni parametri cosiddetti di secondo livello, rivolti ai dirigenti di dipartimento, con lo scopo di fornire una lettura globale e di sintesi delle attività dei servizi. Per questi parametri le procedure Scorecard, identificato da P.Norton e R.Kaplan, presso la Harvard Business School. La Scorecard o Scheda di valutazione bilanciata è, in estrema sintesi, una tecnica che consente di presidiare e controllare simultaneamente, mediante specifici indicatori, quattro prospettive interdipendenti, fondamentali per la strategia di ogni organizzazione: economico-finanziaria, processi interni, utenti e risorse umane. La logica è quella di cogliere, accanto ai tradizionali valori economici e finanziari, il patrimonio di competenze, rilevanti per il successo dell organizzazione. È proprio utilizzando tali indicatori che si intende impostare il complessivo processo di programmazione e controllo. 183

189 prevedono che possano essere utilizzati per la comunicazione esterna e per integrare i contenuti del Rapporto annuale di gestione 231. Con riguardo, invece, ai soggetti cui sono trasmessi i dati e le informazioni rilevate nello svolgimento della funzione di controllo di gestione, di cui al punto e), le procedure indicate nella delibera prevedono che l accesso ai dati avvenga secondo il principio di organizzazione gerarchica dell amministrazione provinciale, per cui ogni struttura accede solo ai dati di competenza. I dati del controllo di gestione possono essere trasmessi al Comitato guida per il controllo di gestione 232 e al Nucleo di valutazione della dirigenza ai sensi dell art. 19, comma 4, della legge provinciale 3 aprile 1997, n Per quanto riguarda l attestazione del funzionamento del sistema informativo del controllo di gestione e dell aggiornamento dei vari report, la Provincia ha, quindi, comunicato alla Corte di aver rispettato le suindicate procedure operative per il funzionamento del controllo di gestione. La verifica sul sito istituzione della Provincia ha permesso di confermare la pubblicazione di un report, per l anno 2012, che riporta un elenco di 211 attività, riconducibili ai Dipartimenti e alle strutture provinciali responsabili, misurate con 193 parametri numerici, 140 parametri monetari e 27 parametri monetari 2. Da segnalare che i dati pubblicati non riportano nessuna informazione riguardo il contenuto delle attività misurate e i metodi di misurazione dei valori assegnati ai parametri, che di volta in volta misurano aspetti delle molteplici attività svolte dalla Provincia 234. Infine, la Provincia ha comunicato che anche nel 2013 gli obiettivi gestionali del programma di gestione (quelli riferiti alle attività ordinarie della struttura), sono stati sostituiti dalle attività rilevanti del controllo di gestione, realizzando una notevole semplificazione dell attività amministrativa a carico delle strutture provinciali ed una significativa integrazione tra gli strumenti di programmazione e controllo. Ogni dirigente provvede quindi a rendicontare i risultati raggiunti con riferimento alle attività ordinarie direttamente nella relazione sull attività prevista dall articolo 18 della legge sul personale. La rendicontazione viene effettuata anche avvalendosi dei dati del controllo di gestione Il Rapporto annuale di gestione è previsto dall art. 26 della legge sulla programmazione provinciale (l.p. 8 luglio 1996 n. 4): La Giunta provinciale, in sede di presentazione del rendiconto generale, trasmette al Consiglio provinciale un rapporto sulla situazione economica e sociale della Provincia e un rapporto di gestione relativo allo stato di attuazione delle politiche d'intervento, ai risultati conseguiti e agli effetti dell'intervento pubblico. 232 Previsto dall art. 6, comma 3, del DPP n /LEG Sistema dei controlli interni sull attività amministrativa della Provincia autonoma di Trento. 233 Legge sul personale della Provincia. 234 A titolo di esempio nell elenco compaiono molte attività denominate progettazione (es. Progettazione interventi settore opere civili, settore depurazione, settore rifiuti, interventi diretti), riconducibili a differenti strutture responsabili i cui parametri numerici variano da Mq progettati a Nr progettazioni a Nr interventi, o i cui parametri monetari variano da Valore aree progettate a Valore progettazione a Valore interventi. Tali differenti espressioni nelle denominazioni dei parametri di misurazione fanno presupporre differenti modalità nella misurazione dei valori rappresentativi delle attività. 235 Art. 18, comma 1, della Legge provinciale sul personale - Responsabilità dirigenziali: Ferme restando le responsabilità penale, civile, amministrativa e disciplinare, i dirigenti generali e i dirigenti di servizio sono responsabili, per gli ambiti e le funzioni attribuiti, del raggiungimento degli obiettivi assegnati, della realizzazione dei progetti, dei rendimenti e dei risultati della gestione finanziaria, tecnica e amministrativa, incluse le decisioni organizzative e di gestione del personale, nonché del buon andamento dell'attività delle strutture cui sono preposti. Annualmente i dirigenti di servizio nonché i dirigenti cui sono attribuiti gli incarichi di cui all'articolo 27 presentano al dirigente generale, e questi alla Giunta, una relazione nella quale viene reso conto dello stato di avanzamento dell'attività amministrativa nella struttura di rispettiva competenza, del grado 184

190 In ultima analisi la Provincia comunica la descrizione del funzionamento di un articolato e vasto sistema di controllo di gestione 236. Illustra le modalità con le quali i dati del sistema informativo del controllo di gestione vengono utilizzati nel processo di programmazione e di fissazione degli obiettivi alla dirigenza e finanche di valutazione della stessa. Da conto degli esisti della conduzione del processo stesso. Non comunica, tuttavia, gli esiti di tale processo, vale a dire della misurazione dei risultati, dell analisi degli scostamenti, le azioni correttive e la riprogrammazione degli obiettivi conseguenti all iniziale fissazione degli stessi 237, richiamando, in tal senso, la responsabilità dei dirigenti nell utilizzo dei dati del controllo di gestione: Come previsto dal Regolamento sui controlli interni cui si rinvia per maggiori dettagli, il controllo di gestione è una funzione propria dei Dipartimenti che sono titolari e responsabili della gestione dei dati. Relativamente ai processi interni, si evidenzia che il sistema informativo del controllo di gestione mette a disposizione di ciascuna struttura report con lo scostamento tra dati consuntivi previsionali. Ogni dirigente utilizza quindi questi dati per realizzare una migliore programmazione negli esercizi futuri Controlli ispettivi: I controlli ispettivi sono menzionati al Capo II del regolamento sui controlli interni e si distinguono in: - controllo sulla trasparenza e legalità dell azione amministrativa (art. 10); - controllo sul funzionamento della struttura organizzativa (art. 11); - controllo sull adeguatezza dei comportamenti (art. 12). Il controllo sulla trasparenza e legalità dell azione amministrativa è volto a garantire la legittimità, la regolarità e correttezza dell azione amministrativa e si esplica sia mediante il controllo collaborativo previsto per i casi in cui si riscontrino vizi diversi da quelli di regolarità contabile, sia mediante un controllo a campione sui provvedimenti amministrativi non già sottoposti al controllo di regolarità contabile. Controllo a campione volto a verificare la conformità dei provvedimenti amministrativi alle disposizioni di legge, di regolamento e agli atti amministrativi generali 239. di coerenza tra gli indirizzi assegnati, delle ragioni degli scostamenti eventualmente registrati e delle misure adottate, o che si intendono adottare, per porvi rimedio. 236 Le procedure operative prevedono che la reportistica sia predisposta per tutte le strutture a cui risultino formalmente assegnati dei dipendenti, prevedendo che i costi degli stessi siano attribuiti alle medesime strutture. Si tratta di un sistema informativo che coinvolge la quasi totalità delle migliaia di dipendenti provinciali. 237 L art. 5 del regolamento provinciale sui controlli interni prevede un vero e proprio processo del controllo di gestione: Il controllo di gestione è un processo ciclico che prevede la fissazione degli obiettivi di efficacia, efficienza ed economicità, la misurazione dei risultati, l analisi degli scostamenti, le azioni correttive e la riprogrammazione degli obiettivi. 238 Risposta al quesito dello Schema per la relazione annuale del presidente della regione sulla regolarità della gestione nonché sull efficacia e sull adeguatezza del sistema dei controlli interni, allegato alla nota prot. PAT/D317/ di data 4 giugno Così recita l art. 10 del DPP 4 luglio 2008 n /Leg. (Regolamento sui controlli interni): 1. Il controllo ispettivo sulla trasparenza e sulla legalità dell azione amministrativa, volto a garantire la legittimità, la regolarità e correttezza dell azione amministrativa, si esplica sia mediante il controllo collaborativo eventuale di cui all articolo 56, commi 6 e 7 della legge provinciale 14 settembre 1979, n. 7 (Norme in materia di bilancio e di contabilità generale della Provincia autonoma di Trento) nonché attraverso il controllo sui provvedimenti amministrativi disciplinato dai commi 2, 3 e Il controllo é effettuato a campione sui provvedimenti amministrativi non già sottoposti al controllo di regolarità contabile di cui all articolo 56, commi 6 e 7 della legge provinciale 14 settembre 1979, n. 7 e verifica 185

191 Con riguardo all effettuazione di tale controllo la Provincia non ha fornito notizie alla Corte. Il controllo sul funzionamento della struttura organizzativa avviene attraverso la valutazione della dirigenza, come evidenziato più oltre. Il controllo sull adeguatezza dei comportamenti è svolto con riferimento al codice di comportamento e ai doveri dei dipendenti e viene attivato d ufficio o su richiesta del responsabile della struttura. Il controllo è svolto dalla struttura competente in materia di personale. Al riguardo, la Provincia ha comunicato che i controlli sull adeguatezza dei comportamenti dei dipendenti sono stati attuati tramite i procedimenti disciplinari e con le procedure di verifica sull osservanza degli istituti contrattuali relativi al rapporto di lavoro, dei quali sono stati forniti gli esiti alla Corte (attivazione di trenta procedimenti disciplinari e di verifiche sull osservanza degli istituti contrattuali con l accertamento, tra l altro, di ventisette casi di irregolari assenze per malattie, cinquantotto usi impropri di buoni pasto) Controllo di regolarità contabile Le verifiche di regolarità contabile sono effettuate dal Servizio Bilancio e ragioneria e dal Servizio entrate e credito, ai sensi dell art. 56 della LP n. 7/1979, sui provvedimenti amministrativi (della Giunta e dei Dirigenti) concernenti accertamenti di entrata e impegni di spesa, nonché sulle liquidazioni e sui titoli di spesa 240. In merito agli esiti dell attività di controllo di regolarità contabile 241 l Amministrazione ha comunicato gli esiti 242, segnalando alcune irregolarità nella verifica dei titoli di spesa 243 e delle procedure di liquidazione della spesa 244. la conformità degli stessi alle disposizioni di legge, di regolamento e agli atti amministrativi generali. 3. Nel rispetto di quanto previsto dall articolo 2, comma 2, la Giunta provinciale individua la struttura competente all effettuazione del controllo previsto dal presente articolo e determina il campione minimo, la tipologia di provvedimenti da assoggettare al controllo, nonché le modalità di svolgimento dello stesso. Con il medesimo provvedimento è stabilita la data a decorrere dalla quale trova applicazione il presente articolo. 4. I risultati del controllo sui provvedimenti amministrativi possono essere utilizzati dal nucleo di valutazione per la validazione della valutazione dei dirigenti effettuata ai sensi dell art. 19 della legge provinciale 3 aprile 1997, n Considerato che la Provincia ha impostato un sistema contabile decentrato, nel quale le strutture rilevano contabilmente i dati sia dei provvedimenti che delle liquidazioni, il Servizio bilancio e ragioneria e il Servizio Entrate e credito effettuano verifiche sistematiche in sede di controllo dei provvedimenti, nonché verifiche periodiche in particolare sulle rilevazioni contabili degli impegni e degli accertamenti. Inoltre, in sede di verifica delle liquidazioni per l emissione del mandato, il Servizio bilancio e ragioneria verifica, sulla base delle evidenze riportate sulla liquidazione informatica, la corretta imputazione al capitolo e all impegno nonché registra eventuali economie a saldo. 241 Il controllo è esercitato dai competenti Servizi del Dipartimento Affari Finanziari sugli atti amministrativi attinenti accertamenti di entrate o impegni di spesa, nonché sugli atti di liquidazione e sui titoli di spesa ai sensi dell art. 56 della L.P. 14 settembre 1979, n. 7 e art. 39 e seguenti del DPP 29 settembre 2005, n /Leg (di seguito regolamento di contabilità. 242 Approvate deliberazioni della Giunta provinciale di cui soggette al controllo contabile del Servizio Bilancio e ragioneria e 169 soggette al controllo del servizio Entrate Finanza Credito; determinazioni dei Responsabili delle strutture provinciali, di cui soggette al controllo contabile Servizio Bilancio e ragioneria e 919 soggette al controllo contabile del servizio entrate Finanza Credito; liquidazioni firmate relative a poste di liquidazione, di cui 730 restituite. Le proposte di deliberazioni restituite dal Servizio Bilancio e Ragioneria 242 sono state 4, mentre le determinazioni sono 238. Le proposte di determinazioni restituite dal Servizio entrate Finanza credito sono state Errato importo da liquidare; errata imputazione della spesa (capitolo errato, errata indicazione dell impegno/sub-impegno, imputazione alla competenza e ai residui); mancata o erronea applicazione delle 186

192 Il Servizio bilancio e ragioneria effettua anche il controllo contabile di tutti i rendiconti predisposti dai servizi di cassa e economato per le spese sostenute in via anticipata. Per quanto riguarda le spese sostenute dagli stessi, ma già autorizzate con appositi provvedimenti, il Servizio bilancio e ragioneria verifica la regolarità del servizio di cassa ed economato attraverso accertamenti periodici, per riscontrare l esistenza presso gli incaricati delle somme prelevate, la regolarità dei pagamenti disposti, la regolare tenuta delle scritture e dei registri previsti e l osservanza delle altre disposizioni stabilite dal regolamento che disciplina la spesa provinciale tramite i servizi di cassa ed economato 245. I funzionari delegati hanno l obbligo di redigere il rendiconto almeno con cadenza semestrale, al 30 giugno e al 31 dicembre di ogni anno. Tali rendiconti son presentati con tutta la documentazione giustificativa al Servizio bilancio e ragioneria per il riscontro amministrativo contabile entro i 15 giorni del secondo mese successivo al periodo a cui si riferiscono. Nel caso invece che il controllo sull attività del funzionario delegato sia affidato ad un collegio dei revisori dei conti, i rendiconti sono inviati al Servizio bilancio e ragioneria vistati dal collegio, senza la documentazione giustificativa, entro 90 giorni dalla scadenza del periodo di riferimento. Il dirigente del Servizio bilancio e ragioneria dispone accertamenti periodici presso i funzionari delegati, in ordine alla regolarità dei pagamenti disposti, alla regolare tenuta delle scritture e dei registri previsti e all osservanza, in sede di gestione, delle prescrizioni previste dal regolamento. Tali verifiche vengono effettuate di norma una volta all anno. Per gli agenti contabili della riscossione di cui all art della LP 7/1979, le informazioni di cassa vengono acquisite dal Servizio Entrate, Finanza e Credito, attraverso l invio mensile degli estratti dei registri degli introiti o mediante lo scarico dei dati dagli appositi applicativi di cassa. I relativi versamenti vengono riscontrati e imputati ai pertinenti capitoli di bilancio. Annualmente si riscontrano i conti giudiziali inviati dagli agenti della riscossione per il successivo inoltro alla Corte dei Conti. Periodicamente vengono eseguiti controlli presso gli agenti contabili come previsto dall art. 25 del Regolamento di Contabilità. Per il Tesoriere, ai sensi dell art.6 Lp 4 gennaio 1975 n. 4, vengono verificati il rispetto di tutti gli obblighi contrattuali, l allineamento dei dati di bilancio per il controllo ritenute fiscali; errori nei dati anagrafici del beneficiario e mandati restituiti dal Tesoriere relativi a pagamenti diretti non incassati dal beneficiario ovvero per problematiche connesse alle coordinate bancarie (coordinate errate, c/c inesistente o estinto, c/c non intestato al beneficiario, anagrafica del beneficiario diversa rispetto a quella del conto corrente ); mancanza di evidenze o presenza di evidenze che necessitano di integrazione o modifica; mancanza di presupposti per liquidare (mancata adozione di atti propedeutici, mancanza/integrazione/esecutività di atti propedeutici, mancanza o non coerenza della documentazione che si evince dalla mancanza di evidenze o evidenze non esaustive, incongruenti, discordanti). 244 Relativamente alle poste di cui sopra, gli esiti sono stati i seguenti: poste con esito positivo; 185 poste con evidenza di problematiche che non richiedevano ulteriori atti da parte delle struttura in quanto non inficiavano la correttezza della liquidazione; 26 poste con problematiche che richiedevano attività da parte della struttura liquidante. Per quanto riguarda le 185 poste con evidenza di problematiche che non richiedevano ulteriori atti da parte delle strutture, si rappresenta che le principali problematiche sono state l errata indicazione della documentazione citata (numero, data), la mancata o imprecisa elencazione tra le evidenze della documentazione, regolarmente rinvenuta nelle pratiche, errori materiali nell inserimento dei dati per le verifiche presso Equitalia ai sensi del DPR 620/1973. Per quanto riguarda le 26 poste con problematiche che richiedevano atti da parte della struttura liquidante, si segnalano in particolare le verifiche sull anagrafica del beneficiario, la documentazione mancante o incompleta, la non corretta quantificazione della spesa ammessa ed il conseguente pagamento difforme dalla somma dovuta. In tali casi il Servizio Bilancio e Ragioneria ha verificato l adozione degli atti necessari, soprattutto in merito all avvenuto recupero delle somme pagate erroneamente in eccedenza, nonché alle verifiche sul buon fine del pagamento. 245 Il regolamento è stato approvato con DPGP 10 luglio 2000, n /Leg. 187

193 di capienza dei capitoli di spesa, la produzione di tutta la documentazione prevista, la corretta rendicontazione dei titoli in custodia, l esatta impostazione delle varie procedure automatiche, il riscontro dei dati contenuti nella periodica dichiarazione di cassa, ecc. Annualmente vengono riscontrati i dati contenuti nel conto giudiziale del Tesoriere con quelli risultanti dalle scritture contabili della Provincia, per il successivo inoltro alla Corte dei Conti. Al riguardo, va rilevato che non risulta depositato presso la Sezione giurisdizionale di Trento il conto giudiziale del Tesoriere della Provincia autonoma di Trento riferito all esercizio Esame di conformità agli obiettivi e alle disposizioni in materia di programmazione e di coerenza con le linee della politica finanziaria provinciale. In materia, l art. 14 del DPP 4 luglio 2008, n Leg. (regolamento provinciale sui controlli interni) rimanda alla disciplina definita all art. 24 della legge provinciale 8 luglio 1996 n. 4 (Nuova disciplina della programmazione di sviluppo e adeguamento delle norme in materia di contabilità e di zone svantaggiate) e alle relative deliberazioni attuative 246. Per quanto riguarda gli esiti del controllo la Provincia segnala che il Servizio Programmazione ha svolto l attività di esame preventivo di tutti gli atti a contenuto programmatico trasmessi dalle strutture, che alla data del 31 dicembre 2013, risultavano pari a 115 relativi a piani, programmi, progetti e delibere di criteri, nonché 10 proposte disegni di legge e schemi di regolamenti 247. Non si hanno segnalazioni riguardo all esito dei controlli stessi (numero di casi in cui sono stati formulati pareri con osservazioni e conseguente recepimento, o meno, delle stesse) Valutazione e controllo strategico. Valutazione e controllo strategico sono previsti dall art. 15 del già citato DPP 4 luglio 2008 relativo ai controlli interni della Provincia, il quale al comma 1 precisa che le relative attività siano finalizzate alla verifica dell effettiva attuazione, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti, delle scelte definite negli strumenti di programmazione provinciale disciplinati dalla legge provinciale 8 luglio 1996, n. 4, con particolare riferimento al programma di sviluppo provinciale e al relativo documento di attuazione, e di eventuali altri atti di indirizzo e linee guida concernenti la definizione delle strategie di intervento provinciali. In particolare, l attività di cui al presente comma, relativa alla valutazione delle politiche, è svolta a sostegno della programmazione per lo sviluppo 248. La norma citata prevede, inoltre, che la Giunta 246 L esame di conformità agli obiettivi alle disposizioni in materia di programmazione e di coerenza con le linee della politica finanziaria provinciale è disciplinata nelle modalità dalla deliberazione n. 40 del 22 gennaio 2010, mentre per l esame preventivo di disegni di legge e di regolamenti la disciplina di riferimento è la deliberazione n del La Provincia ha rilevato che i tempi medi di risposta sono stati pari a 9 giorni di calendario, un termine medio inferiore a quello fissato dalla Giunta che è di 30 giorni (riducibili a 15 in particolari situazioni). 248 Il medesimo articolo prevede al comma successivo che l attività venga svolta con il supporto della struttura competente in materia di programmazione, avvalendosi anche del sistema informativo del controllo di gestione, 188

194 provinciale fissi i tempi e le modalità per lo svolgimento dell attività di valutazione e controllo strategico anche in relazione ai tempi e alle modalità della messa a regime del controllo di gestione 249. A tale riguardo il Presidente della Provincia ha segnalato 250 che anche in assenza di una formale attivazione del controllo strategico, la valutazione e il controllo strategico costituiscono parte integrante del sistema di programmazione provinciale, consentendo alla Giunta provinciale di effettuare, con particolare riferimento agli obiettivi di livello strategico, il monitoraggio e la verifica dei risultati delle politiche di intervento, a supporto del processo di programmazione e di indirizzo politico. Al riguardo, la Provincia ha assicurato anche per il 2013 tale attività attraverso un ampia e articolata strumentazione che, nel complesso, risponde alle finalità di questa forma di controllo interno. La Provincia, in riferimento alla misura con cui il controllo strategico riesce ad integrarsi nel sistema di governance provinciale adeguandone i processi di pianificazione, programmazione, gestione e controllo, attesta che di quanto emerge dai rapporti, dai sistemi di verifica e monitoraggio e dalle valutazioni contenute nei documenti sopracitati si tiene conto nei processi di pianificazione, programmazione, gestione e controllo stessi. In riferimento all integrazione tra controllo strategico e controllo di gestione, viene comunicato che: Il controllo di gestione fornisce supporto informativo alle attività di monitoraggio e verifica dei risultati dell attività amministrativa. Il riferimento è, anzitutto, all utilizzo da parte della dirigenza degli indicatori e dei parametri del controllo di gestione per la stesura delle relazioni sullo stato di avanzamento dell attività di cui all art. 18 della legge sul personale, e proseguendo confermando che ciascun Dirigente generale ha a disposizione i parametri di secondo livello del controllo di gestione, cioè degli indicatori di performance che costituiscono supporto per la verifica dei risultati raggiunti dall azione amministrativa 251. Si viene quindi a delineare la presenza di un certo numero di strumenti adatti, o adattati, a svolgere la funzione di valutazione e controllo strategico, ma si conferma la mancanza di una formale attivazione di tali funzioni, nonché di un referto finale che consenta una valutazione dei risultati conseguiti anche in base ad indicatori prestabiliti e a target predeterminati di performance dei servizi Controllo del nucleo di valutazione Il controllo ispettivo sul funzionamento della struttura organizzativa è realizzato attraverso la valutazione della dirigenza. Per la verifica della rispondenza dei risultati dell'attività svolta dalla dirigenza alle prescrizioni e agli obiettivi stabiliti dalle disposizioni tenuto conto dello stato di attuazione delle politiche d intervento risultante dal rapporto di gestione di cui all art. 26 del legge provinciale 8 luglio 1996, n. 4, delle relazioni sullo stato di avanzamento dell'attività amministrativa di cui all articolo 18 della legge provinciale 3 aprile 1997, n. 7, nonché di specifiche analisi su politiche, piani e programmi effettuate su richiesta della Giunta provinciale. La legge provinciale 8 luglio 1996 n. 4 è rubricata Nuova disciplina della programmazione di sviluppo e adeguamento delle norme in materia di contabilità e di zone svantaggiate. 249 Il quarto comma del medesimo articolo stabilisce, infine, che La struttura competente in materia di programmazione presenta periodicamente alla Giunta provinciale, secondo le modalità individuate con la deliberazione di cui al comma 3, relazioni sui risultati delle attività effettuate, con eventuali proposte di miglioramento. 250 Relazione annuale del Presidente della Provincia sulla regolarità della gestione e sull efficacia e adeguatezza dei sistemi di controllo interno, inviata alla Sezione di controllo di Trento in data 4 giugno I parametri di secondo livello del controllo di gestione sono pubblicati sul sito Internet della Provincia, come già confermato nel paragrafo relativo al controllo di gestione. 189

195 normative e ai programmi della Giunta provinciale, nonché alla corretta ed economica gestione delle risorse, all'imparzialità e al buon andamento dell'azione amministrativa, la Giunta si avvale di un apposito nucleo di valutazione 252. Anche la valutazione dell'attività svolta dai direttori è effettuata dal nucleo di valutazione 253. I criteri per la valutazione del personale dirigenziale e direttivo collegano in modo particolare gli obiettivi della Dirigenza al Programma di gestione e al cd. piano di miglioramento, ma va rilevato che la metodologia di valutazione non prevede una connessione con le verifiche effettuate dal controllo di gestione 254. L impegno di spesa per l anno a favore dei componenti del Nucleo di valutazione 256 è pari a euro ,00 euro, di cui: 252 L incarico ai componenti del nucleo di valutazione è stato conferito dal 1 ottobre 2012 al 30 giugno 2014 con deliberazione n di data 5 ottobre L art. 19 della Lp n. 7/1997 intitolato Nucleo di valutazione dei dirigenti, a seguito della modificata apportata dall art. 12 della LP 29 ottobre 2010, n. 22, prevede l emanazione di una delibera della Giunta provinciale per la definizione dei criteri e procedure per la valutazione del personale dirigenziale e direttivo. A tal fine sono state emanate le deliberazioni n di data 8 giugno 2012 e n. 693 di data 19 aprile I nuovi criteri approvati legano in modo particolare gli obiettivi della Dirigenza al Programma di gestione e al cd. piano di miglioramento.. In particolare con l ultimo atto riportato, è stata rimessa in capo al Direttore generale la fissazione dei termini per l effettuazione delle diverse operazioni che costituiscono il processo di valutazione: ciò in quanto, soprattutto a partire dall anno di valutazione 2012, l organismo non ha potuto rispettare i termini previsti dalla metodologia a causa dello slittamento dell adozione del Programma di Gestione e della riorganizzazione delle strutture provinciali. Sempre con tale provvedimento sono state definite precise indicazioni circa il funzionamento del Nucleo e il supporto operativo al medesimo. Si rammenta che l amministrazione ha specificato che la metodologia di valutazione non prevede una connessione con le verifiche effettuate dal controllo di gestione (q della relazione del Presidente). 254 q della relazione del Presidente trasmessa in allegato alla nota prot. PAT/D317/ di data 4 giugno Importi impegnati con deliberazione n di data 5 ottobre 2012 sul capitolo n Spese per comitati e missioni. 256 L Amministrazione ha comunicato nei termini seguenti le attività del Nucleo di valutazione: nel 2013 l organismo ha complessivamente analizzato e validato, con riferimento all anno di valutazione 2012, 313 schede di cui: n. 105 schede per la Dirigenza (n. 25 schede relative ai Dirigenti generali, n. 64 schede relative ai Dirigenti di servizio, n. 16 schede per i dirigenti con incarico speciale); n. 208 schede relative ai Direttori (nello specifico n. 181 schede per i Direttori d ufficio e n. 27 schede per i Direttori con Incarico speciale). Per quanto riguarda il grado di raggiungimento degli obiettivi assegnati: - per i dirigenti generali o con Progetto speciale o trattamento economico equiparato, solo 1 ha raggiunto la valutazione piena (100%), mentre tutti gli altri (24) li hanno raggiunti in misura tra l 80% e il 99%; - per i Dirigenti, l 8,75% li ha raggiunti pienamente (100%) mentre il 91,25% ha ottenuto un risultato inferiore a 100; - per i Direttori, l 11,06% li ha raggiunti in maniera piena (100%) mentre l 88,94% in misura inferiore a 100. Per quanto riguarda l entità di assegnazione dei budget è stato comunicato che: - per tutti i dirigenti generali o con Progetto speciale o trattamento economico equiparato il budget assegnato è pari a 100; - al 55% dei Dirigenti era stato assegnato un budget pari a 100, al 28,75% maggiore di 100 (tra 101 e 113) e al 16,25% un budget inferiore a 100 (tra 65 e 98); - al 53,37% dei direttori era stato assegnato un budget pari a 100, al 23,56% maggiore di 100 (da 101 a 130) e al 23,08% un budget inferiore a 100 (da 65 a 98). Per quanto riguarda il grado di raggiungimento degli obiettivi in considerazione del budget attribuito: - solo un Dirigente generale o con progetto speciale o trattamento economico equiparato ha conseguito un risultato pari al 100%, mentre gli altri 23 hanno conseguito un risultato inferiore a 100%, nello specifico da un minimo dell 80% ad un massimo del 99%;. - il 18,75% dei Dirigenti ha conseguito un risultato superiore ai 100 punti (tra 100,19 e 108,37), mentre l 8,75%% un risultato pari a 100 e il 72,50% un risultato inferiore a 100 (tra 52, e 99,55); - il 16,83% dei Direttori ha conseguito un risultato superiore a 100 punti (tra 100,94 e,126,36), ment re il 8,65% un punteggio pari a 100 e il 74,52% un grado inferiore 100 (tra 60,76 e 99,44). Con riferimento all anno di valutazione 2013, il nucleo di valutazione ha attivato e validato 309 schede iniziali riferite a Dirigenti generali, Dirigenti e Direttori, nello specifico: - n. 105 schede relative alla Dirigenza, di cui n. 22 Dirigenti generali o con Progetto speciale o trattamento 190

196 - euro ,00 quale indennità di carica lorda per il Presidente; - euro ,00 quale indennità complessiva lorda per gli altri componenti (euro per singolo componente); - euro ,00 quale ammontare massimo per rimborso spese ed eventuali ulteriori oneri fiscali, previdenziali assicurativi a altre spese previste per legge Controlli dell Organismo di valutazione di cui all art. 20, comma 3-ter, L.P. n. 7/1977 L ultimo periodo dell art. 79, comma 3, dello Statuto di autonomia, come modificato dall accordo di Milano del 2009, prevede che le province vigilino sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica da parte degli enti di cui al medesimo comma ed esercitino sugli stessi il controllo successivo sulla gestione, dando notizia degli esiti alla competente sezione della Corte dei conti. L art. 6, comma 3 bis, del D.P.R. 305/1988, come aggiunto dall art. 1, comma 2, del D.Lgs. 166/2011, stabilisce inoltre che in attuazione e per le finalità di cui all'articolo 79 del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670, sono esercitati rispettivamente dalla Provincia di Trento e dalla Provincia di Bolzano i controlli, anche di natura collaborativa, funzionali all'attività di vigilanza sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e il controllo successivo sulla sana gestione relativi agli enti locali e agli altri enti e organismi individuati dall'articolo 79, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica n. 670 del 1972; degli esiti dei controlli è data notizia alla competente sezione della Corte dei conti. Per dare attuazione a tale disposizione, l art. 20, comma 3 bis, della L.P. 7/1997, introdotto dall art. 21, comma 5, della L.P. 18/2011, ha previsto che, con deliberazione della Giunta provinciale, da sottoporre al parere della competente commissione consiliare, siano definiti i criteri, le modalità anche organizzative e le procedure per lo svolgimento da parte della Provincia delle attribuzioni riconosciute in materia di vigilanza sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e di controllo successivo sulla gestione, relativamente agli enti locali, agli altri enti e organismi da essi controllati, all'università degli studi di Trento, agli altri enti e organismi indicati nell'articolo 79 dello Statuto speciale. L art. 20, comma 3 ter, della stessa norma ha poi previsto, ai fini di un esercizio indipendente dei controlli sopra indicati, l istituzione di un organo collegiale, definito Organismo di valutazione, composto da cinque componenti scelti tra esperti di elevata professionalità nelle materie relative agli ambiti del controllo, anche estranei all'amministrazione provinciale. Con deliberazione della Giunta provinciale n. 628 di data 12 aprile 2013 sono stati adottati i criteri e le modalità organizzative per l espletamento da parte della Provincia economico equiparato, n. 62 schede relative a Dirigenti di Servizio e n. 16 schede per i dirigenti con Incarico speciale; - n. 209 schede relative ai Direttori, di cui n. 180 schede relative a Direttori d ufficio e n. 29 schede per i Direttori con incarico speciale. Per quanto attiene il budget - i Dirigenti generali o con progetto speciale o trattamento economico equiparato presentano tutti un budget uguale a 100; - per quanto attiene i Dirigenti di Servizio e con Incarico speciale, il 17,95% ha un budget superiore a 100 (tra 102 a 110), il 74,36 pari a 100 e l 7,69% inferiore a 100 (tra 89 e 98); - per quanto riguarda i Direttori e Direttori con incarico speciale, il 22,48 ha un budget superiore a 100 (nello specifico tra 101 e 130), il 58,37% pari a 100 e il 19,14 inferiore a 100% (nello specifico tra 65 e 98). 191

197 delle funzioni sopra descritte. Nello specifico, con riferimento alle agenzie e agli enti strumentali della Provincia i criteri prevedono la raccolta, l analisi e l aggregazione dei dati afferenti la gestione finanziaria o economico-patrimoniale estrapolati dai bilanci o rendiconti degli enti strumentali nonché da documentazione aggiuntiva richiesta. Avvalendosi delle relazioni ai bilanci/rendiconti, nonché delle relazioni dei revisori/collegi sindacali viene altresì verificato il rispetto delle direttive della Giunta provinciale. E prevista inoltre la redazione di una sintetica relazione in ordine ai dati e agli esiti delle verifiche svolte, corredata dai dati necessari, che verrà presentata dall organismo di valutazione alla Giunta provinciale e alla Corte dei Conti. Con deliberazione n. 629 del 12 aprile 2013 è stato altresì nominato l Organismo di valutazione, specificando che sarebbe rimasto in carica fino alla scadenza della XIV legislatura, avvenuta a novembre Gli enti soggetti al controllo dell Organismo di valutazione, ai sensi dell art. 79, comma 3 dello Statuto sono dunque: - Enti locali; - Agenzie della provincia; - Enti pubblici strumentali; - Fondazioni; - Società controllate; - Azienda provinciale per i Servizi Sanitari; - Università degli studi di Trento; - Istituzioni scolastiche e formative provinciali; - Aziende pubbliche di servizi alla persona; - Camera di Commercio Industria artigianato e agricoltura di Trento. La Provincia ha comunicato 257 che l Organismo di valutazione nel corso del 2013 si è riunito 5 volte ed ha svolto, con il supporto delle strutture competenti, le seguenti attività con riferimento all esercizio 2012: raccolta, analisi e aggregazione dei dati afferenti la gestione finanziaria o economico-patrimoniale; verifica del rispetto delle direttive impartite dalla Giunta provinciale, avvalendosi delle relazioni ai rendiconti e ai bilanci di esercizio, nonché delle relazioni dei revisori dei conti/collegi sindacali redazione di una relazione di sintesi a commento dei risultati da inviare alla Giunta provinciale e alla Corte dei Conti. In merito all ultimo punto, risultano pervenute alla Sezione regionale di controllo le seguenti relazioni: - Relazione di sintesi sull attività di vigilanza sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e sul controllo successivo sulla gestione dell esercizio 2012: delle Agenzie, degli Enti pubblici strumentali, delle Fondazioni, delle Società della Provincia ; - Relazione di sintesi sull attività di vigilanza sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e sul controllo successivo sulla gestione dell esercizio 2012 dell Università degli studi di Trento ; - Relazione di sintesi sull attività di vigilanza sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e sul controllo successivo sulla gestione dell esercizio 2012 della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura ; 257 Nota prot. PAT/S015/2014/ del 6 maggio 2014, risposta a quesito n

198 - Relazione di sintesi sull attività di vigilanza sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e sul controllo successivo sulla gestione dell esercizio 2012 dell Azienda provinciale per i servizi sanitari. Al riguardo, premettendo che tali relazioni possono assumere, con riferimento al giudizio di parificazione del rendiconto per l esercizio 2013, una rilevanza meramente statistica, si rileva che la prima delle relazioni sopracitate si limita a riportare una descrizione della legge istitutiva e dell attività svolta da ciascun ente ed un riepilogo dei principali dati di bilancio. Non è possibile, quindi, riscontrarvi alcuna analisi o osservazione del revisore, e manca un giudizio sull andamento delle gestioni e un rilievo sulle eventuali criticità. Anche il verificato rispetto delle direttive emanate dalla Giunta provinciale risulta solo a livello aggregato e non per singolo ente. Solo in limitatissimi casi sono riportate osservazione specifiche. Si evidenzia inoltre che nulla è pervenuto alla Sezione regionale di controllo con riferimento al controllo svolto dall Organismo di valutazione in relazione agli altri enti previsti dall art. 79 dello Statuto, in particolare agli enti locali Controlli nell ambito dell attuazione dei programmi comunitari La Corte dei conti europea opera il controllo esterno delle finanze dell'ue. Il lavoro di audit della Corte è incentrato sulla rendicontazione finanziaria dell UE, nonché sull'esecuzione del bilancio e l attuazione delle politiche dell UE 258. Come le altre istituzioni superiori di controllo, la Corte espleta tre diversi tipi di audit: audit finanziario, audit di conformità e controllo sulla gestione 259. Gli argomenti degli audit vengono selezionati sulla base del rischio, dell interesse della collettività e del probabile impatto, cercando al contempo di ottimizzare l impiego delle risorse della Corte. Nel corso del 2013 nell ambito del Fondo Europeo per la Pesca la Corte dei conti europea ha svolto una missione di audit in Italia. La selezione del campione da sottoporre a controllo a portato all individuazione di diversi progetti nell ambito dei Programmi riguardanti la PA di Trento, la Regione Emilia Romagna e la Regione siciliana. La visita della Corte dei conti europea, accompagnata dalla Corte italiana, si è svolta nei giorni 22 e 23 maggio L obiettivo condotto doveva rispondere ai 258 Il processo di audit si articola nelle seguenti fasi principali: 1)programmazione pluriennale e annuale: determina le priorità di audit sulla base di un analisi del rischio e di un analisi strategica, nonché della direzione strategica complessiva della Corte; 2) studio preliminare: valuta la fattibilità di una proposta di audit ed il suo probabile impatto; 3)piano d'indagine: stabilisce nel dettaglio le fasi di audit, per far sì che il processo sia efficiente ed efficace; 4)attività di audit sul campo: mira a ottenere in modo diretto, sul posto, elementi probatori utili ai fini dell audit, nel corso di visite presso istituzioni, agenzie ed organismi decentrati dell UE, amministrazioni nazionali e altri destinatari di fondi UE; 5)procedura di verifica in contraddittorio con l'entità controllata: verifica i fatti con l entità controllata e conferma la qualità delle osservazioni; 6) pubblicazione della relazione di audit: enuncia le constatazioni di audit, le conclusioni e le raccomandazioni, insieme alle risposte della/e entità controllata/e; 6) follow-up: dopo due o tre anni, controlla in che misura le raccomandazioni sono state attuate. 259 In particolare i quesiti tipici degli audit del controllo sulla gestione sono i seguenti: i fondi UE sono stati utilizzati in modo ottimale sotto il profilo del rapporto costi/benefici? Sono stati utilizzati meno fondi possibili (economia)? I risultati sono stati ottenuti con meno risorse possibile (efficienza)? Gli obiettivi della spesa o della politica sono stati conseguiti (efficacia)?. 260 La struttura provinciale coinvolta è stata il Servizio Agricoltura, mentre la struttura lo Stato informata della visita è stata il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. 193

199 seguenti quesiti : 1) Le misure a titolo del Fondo europeo per la pesca (FEP), nel contesto del sostegno UE a uno sviluppo sostenibile dell acquacoltura, sono state ben concepite e attuate. 2) i progetti finanziati dal FEP hanno utilizzato in maniera ottimale le risorse e sostenuto lo sviluppo duraturo dell acquacoltura. Al momento sono stati già elaborati il documento della Corte dei conti europea relativo ai risultati dell audit 261 e le relative controdeduzioni del Ministero delle Politiche agricole 262, nonché un analisi delle risposte alle constatazioni da parte della Corte dei conti europea 263. L attività istruttoria, alla data di chiusura della presente relazione, risulta ancora in corso Trasmesso della Corte dei conti europea con nota di data alla Corte dei Conti italiana. 262 Trasmesse dal Ministero delle Politiche agricole con nota di data alla Corte dei Conti italiana. 263 Trasmesse dalla Corte di conti europea con nota di data alla Corte dei Conti italiana. 264 Cfr. pag. 136 della Relazione annuale approvata dalla Sezione di controllo Affari comunitari e internazionali con deliberazione n. 11/2013. Attualmente sul sito della Corte dei conti europea non appare alcuna relazione o parere in proposito a tale audit. Si precisa che le relazioni di audit della Corte enunciano in maniera chiara e concisa le constatazioni, le conclusioni e le raccomandazioni della Corte, assieme alle risposte delle entità controllate. Esse contribuiscono ad assicurare la trasparenza del processo di audit e forniscono un importante contributo alla catena di responsabilità dell UE. Le relazioni dalla Corte sono utilizzate dal Parlamento europeo e dal Consiglio, nell ambito della procedura annuale di discarico, per far sì che i responsabili della gestione del bilancio dell'ue rispondano del loro operato. 194

200 Capitolo 5 Esito dei controlli a campione Le verifiche sulla regolarità della gestione contabile, sono state condotte anche con l utilizzo di questionari e con il ricorso al metodo del campionamento degli aggregati contabili, selezionando in base a criteri in parte casuali e in parte basati sull esperienza professionale, i capitoli di seguito indicati Capitolo : Fondo a disposizione del presidente della Provincia e degli assessori provinciali per spese di rappresentanza Il capitolo : Fondo a disposizione del presidente della Provincia e degli assessori provinciali per spese di rappresentanza è stato istituito con la L.P. 31 agosto 1987, n. 19. L art. 6 della predetta legge stabilisce infatti che: La Giunta provinciale, il Presidente e i componenti della Giunta provinciale possono assumere spese di rappresentanza connesse alle funzioni da essi esercitate, secondo i criteri e le modalità stabiliti dalla Giunta provinciale con propria deliberazione, mentre l art. 14 prevede che: Per i fini di cui agli articoli 4, 5 e 6 sono costituiti fondi, a partire dall'esercizio finanziario 1988, il cui ammontare viene determinato annualmente con legge di bilancio in misura comunque non superiore alle previsioni recate dal bilancio pluriennale. Per l'esercizio finanziario 1987 si provvede nel limite degli stanziamenti iscritti in bilancio per i fini previsti dai medesimi articoli. In attuazione di tale disposizione la disciplina specifica delle spese di rappresentanza è stata approvata con deliberazione della Giunta provinciale n. 86 del 26 gennaio 2007, recentemente sostituita dalla deliberazione della Giunta provinciale n. 221 del 21 febbraio 2014, in vigore dal 1 marzo 2014, attuativa dell art. 7 della L.P. n. 16 del 9 agosto L art. 1, comma 1, dei criteri per l assunzione di spese di rappresentanza approvato con la citata deliberazione n. 86/2007 dispone che possono qualificarsi come tali quelle sostenute per mantenere o accrescere il prestigio dell Amministrazione, inteso quale elevata considerazione, anche sul piano formale, del ruolo e della presenza attiva della medesima nel contesto sociale, interno ed internazionale. Il comma 4 specifica poi che possono essere ricomprese nella nozione di spese di rappresentanza quelle spese che da un lato concorrono in via diretta ed esclusiva ai fini istituzionali dell ente, senza peraltro essere sproporzionate allo scopo e dall altro non rappresentano un mero atto di liberalità e cioè un depauperamento dell ente pubblico al solo fine di arricchire un soggetto diverso. Il comma 5 stabilisce conseguentemente che deve ritenersi esclusa ogni forma di rappresentatività all interno dell ente, tra i suoi organi, ovvero tra essi ed i suoi dipendenti o altre persone fisiche istituzionalmente operanti nel suo ambito 265. Entrando nel merito delle spese ammissibili, l art. 2 del provvedimento in esame (delibera n. 86/2007) le suddivide in 5 tipologie, di seguito riepilogate: 265 Tali disposizioni si trovano esattamente riprodotte anche nei criteri approvati con la recente deliberazione n. 221/

201 a) acquisti di coppe, medaglie, diplomi, targhe, libri, riproduzioni fotografiche, oggetti simbolici per l immagine della Provincia e similari. Per tale tipologia di spesa è previsto, ai fini dell ammissibilità, un importo massimo unitario, al netto degli oneri fiscali, pari a 200 euro; b) prodotti tipici o caratteristici dell economia trentina, giocattoli e altri beni da regalo, ivi compresi oggetti di antiquariato od artistici, in occasione di manifestazioni ed iniziative di particolare rilievo ai fini dell attività di rappresentanza. Per tale tipologia di spesa è previsto, ai fini dell ammissibilità, un importo massimo unitario, al netto degli oneri fiscali, pari a 350 euro; c) spese per forme di ospitalità, ivi compreso il trasporto, per atti di cortesia a contenuto prevalentemente simbolico, per colazioni e rinfreschi (da tenersi anche all estero, sia in pubblici esercizi, sia nei locali di rappresentanza della Provincia) inerenti all attività di rappresentanza. Tale tipologia di spesa può essere riferita anche alla partecipazione alle iniziative di rappresentanza di funzionari provinciali qualora la loro presenza sia strettamente necessaria per un corretto o migliore esito delle iniziative. Inoltre si specifica che l indennità giornaliera di trasferta all estero, eventualmente percepita dai componenti della Giunta provinciale, non può cumularsi con il rimborso, a titolo di spese di rappresentanza, di eventuali spese per la consumazione di pasti fra i quali rientra anche il proprio. In tal caso la spesa di rappresentanza può essere liquidata/rimborsata con deduzione della spesa riferita alla propria consumazione; d) spese per: 1. corone di alloro, necrologi, in occasione degli onori funebri a dipendenti scomparsi e personalità rappresentative; 2. omaggi floreali e spese per l approntamento e l inoltro a personalità rappresentative delle istituzioni pubbliche di biglietti augurali in occasione di particolari festività o evenienze; e) spese minute derivanti da doveri di ospitalità (caffè, thè, bevande ecc.) L art. 2 dei criteri approvati con la deliberazione n. 221/2014 espone un elenco di spese di rappresentanza in parte differente rispetto a quello appena visto. In particolare, sono state eliminate le spese minute derivanti da doveri di ospitalità (caffè, thé, bevande, ecc.) di cui alla lett. e). Il nuovo articolo 2 indica quali spese ammissibili le seguenti: a) piccoli doni come coppe, medaglie, diplomi, targhe, libri, riproduzioni fotografiche, beni da regalo, oggetti simbolici per l'immagine della Provincia e similari; b) prodotti tipici o caratteristici dell'economia trentina, ivi compresi oggetti di antiquariato, artistici o enogastronomici in occasione di manifestazioni ed iniziative di particolare rilievo ai fini dell'attività di rappresentanza; c) spese inerenti all'attività di rappresentanza per forme di ospitalità, compreso il trasporto, per atti di cortesia a contenuto prevalentemente simbolico, compresi colazioni e rinfreschi da tenersi anche all estero, sia in pubblici esercizi, sia in locali di rappresentanza della Provincia; d) spese da sostenere in occasione di cerimonie e commemorazioni, attestazioni di cordoglio per la scomparsa di dipendenti o di personalità rappresentative nonché per omaggi floreali e biglietti augurali in particolari occasioni a personalità rappresentative delle istituzioni; e) ogni altra spesa per iniziative volte a promuovere e valorizzare il ruolo e l immagine della Provincia. Inoltre, è stato specificato nel nuovo provvedimento che le spese di rappresentanza ai fini dell ammissibilità non 196

202 L art. 3 stabilisce infine espressamente la non ammissibilità delle seguenti spese: a) quelle costituenti mera liberalità (sussidi ecc.); b) quelle dirette esclusivamente a soggetti appartenenti alla Provincia e alle sue Agenzie, ivi comprese le erogazioni a favore di dipendenti non contemplate da apposite norme, ovvero a favore di membri di comitati, commissioni ed organismi aventi titolo a indennità, gettoni di presenza, o trattamento economico di missione a carico della Provincia 267. Per quanto riguarda la procedura di liquidazione, essa è stata adeguatamente descritta dal Servizio Segreteria della Giunta ed Elettorale. La disciplina applicabile nel corso dell esercizio 2013 era contenuta nell art. 4 della ridetta deliberazione n. 86/2007 (oggi nel medesimo art. 4 della deliberazione n. 221/2014) in base al quale il Presidente e gli Assessori assumono tali spese sotto la propria responsabilità e nel rispetto dei criteri previsti per ciascuna tipologia. Le segreterie del Presidente e degli Assessori provvedono a formalizzare la liquidazione di tali spese, compilando un apposito modello cartaceo dove viene indicata, oltre alla tipologia di spesa, la natura della stessa. A tale liquidazione cartacea vanno allegati tutti i giustificativi. A tal punto la liquidazione viene trasmessa al Servizio Segreteria della Giunta ed Elettorale che provvede al suo inoltro nel sistema contabile SAP per la successiva emissione del mandato di pagamento da parte del Servizio Ragioneria della Provincia. Nel caso in cui il Presidente o l Assessore abbia provveduto direttamente al pagamento delle spese, lo stesso richiede il rimborso all Ufficio economato della Provincia che successivamente chiederà lo storno al Servizio Segreteria della Giunta ed Elettorale che gestisce il pertinente capitolo di spesa. Inoltre, secondo quanto previsto dalla deliberazione n. 1893/2002, il Presidente e gli Assessori possono pagare le spese di rappresentanza con apposita carta di credito. In tal caso, dietro presentazione di apposito rendiconto delle spese sostenute e della documentazione giustificativa, il Servizio Segreteria della Giunta ed Elettorale provvede a rimborsare la somma al tesoriere sempre a mezzo del sistema contabile SAP. Per quanto concerne l esercizio 2013, con la deliberazione n. 21 del 18 gennaio 2013 la Giunta ha approvato nell importo di euro ,00 il programma periodico di dovranno risultare, per singolo bene (nella precedente deliberazione era indicato unitariamente ), di importo superiori ad euro 200,00, per quelle della lettera a) e ad euro 350,00 per quelle della lettera b) (importi al netto degli oneri fiscali). Va anche aggiunto che l art. 7 della L.P. n. 16/2013 ha disposto che rientrano tra le spese di rappresentanza: a) piccoli doni come coppe, medaglie, diplomi, targhe, libri, riproduzioni fotografiche, beni da regalo, oggetti simbolici per l'immagine della Provincia e similari; b) prodotti tipici o caratteristici dell'economia trentina, ivi compresi oggetti di antiquariato o artistici, in occasioni di manifestazioni ed iniziative di particolare rilievo ai fini dell'attività di rappresentanza; c) spese per forme di ospitalità, trasporto compreso, per atti di cortesia a contenuto prevalentemente simbolico, anche per colazioni e rinfreschi da tenersi anche all'estero, sia in pubblici esercizi, sia in locali di rappresentanza della Provincia, inerenti l'attività di rappresentanza; d) spese da sostenere in occasione di cerimonie e commemorazioni, attestazioni di cordoglio per la scomparsa di dipendenti e personalità rappresentative nonché per omaggi floreali e biglietti augurali in particolari occasioni a personalità rappresentative delle istituzioni; e) ogni altra spesa per iniziative volte a promuovere e valorizzare il ruolo e l'immagine della Provincia 267 La lettera b) è stata riformulata dalla citata deliberazione 221/2014 estendendo, in sostanza, l esclusione anche ai soggetti appartenenti al complesso degli organismi provinciali (Agenzie, Fondazioni, Società controllate e partecipate, Enti strumentali). 197

203 spesa relativo ad acquisti in economia per spese di rappresentanza per l anno 2013, impegnando la spesa sul capitolo del bilancio provinciale 268. Nel corso dell anno 2013 sono state liquidate in conto competenza spese di rappresentanza per euro ,05, mentre il restante importo di euro ,95 è stato iscritto tra i residui di fine esercizio. Oltre alle spese in conto competenza, nel corso dell esercizio 2013 sono state liquidate spese di rappresentanza in conto residui riferite ad impegni dell anno 2012 per l importo di euro ,18, pari al totale dei residui 2012 riaccertati ed a fronte di residui passivi iniziali accertati per un importo di ,64. Nell ambito dell attività di accertamento selettivo (c.d. campionamento) di ausilio alla verifica dell attendibilità ed affidabilità dei dati inerenti il capitolo , è stata fornita copia di tutti gli atti di liquidazione emessi nel 2013 (sia in conto competenza che in conto residui), correlati dalla relativa documentazione giustificativa. Si riepilogano di seguito le verifiche effettuate: sono stati inviati ed esaminati 143 documenti di inoltro liquidazioni di spese di rappresentanza riferiti alla gestione di competenza e 36 relativi ai residui, ciascuno composto da numerose poste di liquidazione; con riferimento a ciascuna posta è stata verificata alternativamente la presenza dei modelli cartacei di: - liquidazione delle spese e richiesta di emissione del titolo di pagamento (modello A); - richiesta di rimborso delle spese anticipate e da rimborsare (modello B); - rendiconto delle spese pagate utilizzando la carta di credito (modello C); è stata verificata la presenza della dichiarazione, sotto la propria responsabilità, del Presidente/Assessore in relazione ai seguenti fatti: - la connessione ai fini istituzionali delle spese sostenute in relazione alle funzioni esercitate in qualità di membro della Giunta provinciale; - la qualificazione come spese di rappresentanza ai sensi della vigente legislazione e della disciplina approvata con deliberazione della Giunta provinciale; - la sussistenza dei presupposti necessari alla liquidazione in base alla legge, all atto di impegno e agli eventuali atti successivi, ed in particolare l avvenuta regolare effettuazione delle prestazioni, la completezza e la regolarità della documentazione allegata, nonché la sussistenza di fondi disponibili sul budget di cassa di riferimento e il rispetto dei limiti di spesa fissati dalla disciplina delle spese di rappresentanza; è stata verificata la presenza dei giustificativi relativi a ciascuna spesa e la corrispondenza degli importi con quelli delle liquidazioni; è stata valutata la riferibilità di ciascuna spesa ad una delle cinque tipologie di spese ammesse e la presenza di un adeguata motivazione; 268 L Amministrazione ha comunicato, con la nota prot. n. PAT/D317/ del 24 giugno 2014, che nel 2014 lo stanziamento del capitolo per spese di rappresentanza è stato ridotto del 30% rispetto al 2012, riportando un importo di euro (nel 2012 erano ivi stanziati euro ). 198

204 per le spese ascrivibili alle tipologie a) e b) è stato verificato il rispetto dei singoli tetti di spesa. Per quanto concerne gli esiti del controllo effettuato e le criticità emerse, e salvo ulteriori approfondimenti eventualmente possibili in seguito ad una specifica indagine di gestione ex art. 3, c. 4, della Legge n. 20/1994, si rileva quanto segue: l importo totale delle liquidazioni analizzate, sia in conto competenza che in conto residui, coincide con l importo iscritto nel rendiconto; sulla base delle informazioni disponibili è stata elaborata la seguente suddivisione delle spese in conto competenza ed in conto residui: Capitolo : spese in conto competenza Capitolo : spese in conto residui d) ,5 2 6,9 7 % e) , ,4 5% a) , ,4 3% c) , ,6 0% d) ,1 4 8,7 3 % e) ,9 9 4,8 3 % a) , ,4 4% c) , ,8 1% b) , ,3 3% b) , ,4 0% si rileva una sostanziale completezza della documentazione fornita a supporto della liquidazione. In particolare sono sempre presenti i modelli cartacei di richiesta liquidazione, rimborso spese o rendiconto spese pagate con carta di credito. Si riscontra in n. 1 caso 269 l assenza del giustificativo alla base della spesa, in quanto smarrito, ed in un altro caso la presentazione del giustificativo in copia 270, causa lo smarrimento del documento originale. Essendo state però entrambe le spese sostenute con carta di credito, è stata riscontrata la presenza della ricevuta rilasciata al momento dell utilizzo della carta nonché l estratto del Tesoriere. Da entrambi questi ultimi documenti risulta l effettuazione del pagamento e la corrispondenza con la spesa dichiarata; tuttavia, in relazione alla corrispondenza delle spese di rappresentanza alle tipologie ammesse, la valutazione non è risultata semplice. Raramente, infatti, è stata citata nella liquidazione la voce di spesa ammissibile di cui all art. 2, comma 1, della deliberazione 86/2007, alla quale la spesa assunta era ipoteticamente riferibile. In alcuni casi essa è risultata comunque evincibile dall oggetto della spesa (anche se con possibili margini di opinabilità), ma non sempre tale deduzione è apparsa agevole. 269 Si fa riferimento al documento di inoltro liquidazione spese di rappresentanza n Si fa riferimento al documento di inoltro liquidazione spese di rappresentanza n

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