Seminario LE TECNOLOGIE DI IMAGING E L'OSPEDALE Cagliari, Facoltà di Ingegneria Aula V 28 FEBBRAIO 2014
|
|
- Leonzia Santoro
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Seminario LE TECNOLOGIE DI IMAGING E L'OSPEDALE Cagliari, Facoltà di Ingegneria Aula V 28 FEBBRAIO 2014 CORSO DI LAUREA INGEGNERIA BIOMEDICA FACOLTÀ DI INGEGNERIA UNIVERSITA` DI CAGLIARI 1
2 La gestione degli impianti a servizio delle tecnologie Relatore: Ing. Giovanna Liuzzi Dinamo a r.l.- Ospedale Generale Regionale Ente Ecclesiastico F. Miulli CORSO DI LAUREA INGEGNERIA BIOMEDICA FACOLTÀ DI INGEGNERIA UNIVERSITA` DI CAGLIARI 2
3 Scopo dell intervento ILLUSTRARE I CRITERI DI PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DI OPERE DI INTEGRAZIONE DI NUOVE TECNOLOGIE DI IMAGING NEL PLESSO OSPEDALIERO ILLUSTRARE LE ATTIVITA CONNESSE ALLA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ASSERVITI ALLE MEDESIME TECNOLOGIE ILLUSTRARE LE CRITICITA E LE ATTIVITA DI COORDINAMENTO 3
4 LAVORO DI SQUADRA SIN DALLE PRIME FASI DI SCELTA DELL UNITA TECNOLOGICA E FONDAMENTALE IL LAVORO DI EQUIPE RIVOLTO A SUPPORTARE SCELTE DETTATE DA ESIGENZE DI RIORGANIZZAZIONE TERRITORIALE DEI SERVIZI DI ASSISTENZA, STRATEGIE AZIENDALI, PROGRAMMAZIONI ECONOMICO-FINANZIARIE, SCELTE SUPPORTATE DALLA CONOSCENZA DELLA TECNONOLOGIA PIU EVOLUTA E RISPONDENTE ALLE REALI ESIGENZE, REALIZZABILITA TECNICA ATTRAVERSO LA STESURA DI UN PROGETTO TECNICO DI INTEGRAZIONE DELLA NUOVA TECNOLOGIA NEL PLESSO OSPEDALIERO.. 4
5 SI DEVONO EVITARE CATTIVE SORPRESE! Locali logisticamente inaccessibili e quindi cambi di location in fase avanzata di esecuzione dell opera; Inadeguatezza degli impianti esistenti a soddisfare le esigenze energetiche delle nuove tecnologie, con nuove previsioni di costo nella realizzazione dell intera opera di installazione; Assenza degli spazi necessari alla distribuzione degli impianti di climatizzazione e degli impianti tecnologici in generale. 5
6 LE TECNOLOGIE 6
7 APPROCCIO PROGETTUALE AL PROBLEMA 7
8 PRINCIPALI RIFERIMENTI LEGISLATIVI E NORMATIVI Gli impianti in oggetto devono essere progettati ed eseguiti rispettando la regola dell arte e la normativa vigente, nonché le raccomandazioni dei Servizi di sicurezza sui luoghi di lavoro, dei Servizi di prevenzione e protezione, del locale comando dei VV.FF. e degli altri organi competenti. In particolare gli impianti dovranno essere armonizzati alle indicazioni delle seguenti disposizioni legislative e normative: Decreto Legislativo 9 Aprile 2008, n 81 : Attuazione dell articolo 1 della legge 3/8/07 n 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro Decreto Lgs aprile 2006: Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture 8
9 DM n 37 del 22 Gennaio 2008 : Regolamento concernente...attività installazione impianti elettrici all interno degli edifici DM 18/9/2002, Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l'esercizio delle strutture sanitarie pubbliche e private. Linee guida ISPESL, INAIL Normativa Tecnica CEI-UNI: CEI 64-8/7: (Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a V in corrente alternata e a V in corrente continua - Parte 7: Ambienti ed applicazioni particolari ) Linee guida per l Accreditamento Strutture Sanitarie e Socio-Sanitarie 9
10 Linee guida per l Accreditamento Strutture Sanitarie e Socio-Sanitarie 10
11 11
12 12
13 13
14 IMPIANTO DI VENTILAZIONE SALA DI DIAGNOSTICA RMN L impianto di ventilazione nelle sale di Risonanza Magnetica a magnete superconduttore assolve alla funzione di sistema di aerazione e condizionamento dell ambiente in condizione di normale esercizio; contestualmente esso deve essere progettato per poter fungere da vero e proprio dispositivo di sicurezza in caso di emergenza dovuta a fuoriuscita dal magnete di elio liquido, tossico per l uomo. L azionamento dell impianto di ventilazione in emergenza può avvenire o in manuale, attraverso apposito pulsante di emergenza azionato dall operatore, o in modalità automatica. Nel secondo caso l azionamento è affidato ad un dispositivo di rilevazione in continuo del livello di ossigeno in sala RM, un sensore chimico. 14
15 IMPIANTO DI VENTILAZIONE SALA DI DIAGNOSTICA RMN CONDIZIONI DI NORMALE ESERCIZIO: Temperatura: 22±2 C Umidità: 60% N ricambi/ora 6-8 Leggera pressione positiva rispetto agli ambienti confinanti Adeguata pulizia della condotte e diffusori di mandata a tutela della salute del paziente, dell integrità del magnete e eventuali vizi nella produzione dell immagine. Distribuzione dei terminali di mandata e ripresa atti a rendere confortevole l ambiente per il paziente 15
16 CONDIZIONI DI EMERGENZA: N ricambi/ora Leggera pressione negativa rispetto agli ambienti confinanti Distribuzione dei terminali di mandata e ripresa posizionati in maniera opportuna a convogliare all esterno l aria da espellere. Dislocazione delle bocchette di mandata e ripresa per l esercizio in condizioni normali e di emergenza in sala al di sotto del controsoffitto 16
17 Condotta di ripresa libera installata al si sopra del controsoffitto ed in prossimità delle valvole di boil-off e della tubazione di evacuazione dell elio in caso di quench. La condotta viene installata a vantaggio di sicurezza onde evitare lo stratificarsi dell elio al di sopra del controsoffitto. 17
18 SCELTE IMPIANTISTICHE PER LA REALIZZAZZIONE DELL IMPIANTO DI VENTILAZIONE DI EMERGENZA: 1) UTA di mandata e UTA di ripresa indipendenti ed ad esclusivo servizio della sala di diagnostica RMN; 2) UTA di mandata aria in regime ordinario condivisa con altre utenze; UTA di ripresa ad esclusivo servizio della sala di diagnostica RMN; Nel caso 2) ed in caso di emergenza, l UTA di mandata deve convogliare la portata sufficiente a garantire i volumi aria necessari azionando un sistema di chiusura delle serrande di intercettazione sulle condotte di distribuzione delle aree attigue servite; l UTA di estrazione deve essere sempre e comunque ad uso esclusivo onde evitare la circolazione dell aria ad alto contenuto di elio nelle aree circostanti. 18
19 ATTIVITA CONNESSE ALLA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI DI VENTILAZIONE E CLIMATIZZAZIONE 19
20 a) Manutenzione ordinaria programmata impianti di climatizzazione b) Monitoraggio in continuo dei parametri microclimatici della sala magnete attraverso un termoigrometro installato all interno della sala esami, onde evitare alterazioni del campo, nelle CONDIZIONI DI NORMALE ESERCIZIO: Temperatura: 22±2 C Umidità: 60% N ricambi/ora 6-8 Leggera pressione positiva rispetto agli ambienti confinanti Adeguata pulizia della condotte e diffusori di mandata a tutela della salute del paziente, dell integrità del magnete e eventuali vizi nella produzione dell immagine. Distribuzione dei terminali di mandata e ripresa atti a rendere confortevole l ambiente per il paziente 20
21 Campagna di misure va effettuata direttamente all interno della sala esami per evitare qualsiasi approssimazione legata alle perdite di carico dovute alla distanza di misurazione sul canale dal punto di interesse, alle curve dei canali di distribuzione. Inoltre, nell interfaccia con la gabbia di Faraday, la presenza dei filtri di passaggio a nido d ape, che svolgono la funzione di guida d onda, ovvero necessaria di garantire la continuità e la tenuta della gabbia, comporta inevitabilmente una, seppur leggera,caduta di pressione. Nell esecuzione delle misurazioni è consigliato l uso dell anemometro a filo caldo in quanto l anemometro a ventolino potrebbe essere affetto da errore proprio per l azione esercitata dal campo 21
22 IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI NELLE SALE RMN Prima di esaminare le modalità di realizzazione degli impianti per locali adibiti ad uso medico, è opportuno riportare alcune definizioni che consentono di comprendere meglio i contenuti delle parti successive. (CEI 64-8/7: (Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a V in corrente alternata e a V in corrente continua - Parte 7: Ambienti ed applicazioni particolari ) 22
23 Locale ad uso medico Locale destinato a scopi diagnostici, terapeutici, chirurgici, di sorveglianza o di riabilitazione dei pazienti (inclusi i trattamenti estetici). Apparecchio elettromedicale Apparecchio elettrico, munito di non più di una connessione ad una particolare rete di alimentazione, destinato alla diagnosi, al trattamento o alla sorveglianza del paziente sotto la supervisione di un medico, e che entra in contatto fisico od elettrico col paziente e/o trasferisce energia verso o dal paziente e/o rivela un determinato trasferimento di energia verso o dal paziente. L apparecchio comprende quegli accessori, definiti dal costruttore, che sono necessari per permettere l uso normale dell apparecchio. 23
24 Sistemi elettromedicali Combinazione di più apparecchi, uno dei quali almeno deve essere un apparecchio elettromedicale, interconnessi mediante una connessione funzionale o mediante una presa multipla mobile. Parte applicata Una parte dell apparecchio che nell uso normale: - viene necessariamente in contatto fisico con il paziente perché l apparecchio possa svolgere la sua funzione; oppure -può essere portata a contatto con il paziente; oppure - necessita di essere toccata dal paziente. 24
25 Esempio di apparecchio elettromedicale con parte applicata Esempio di apparecchio elettromedicale senza parte applicata 25
26 La classificazione dei locali, da attuare in base all uso abituale dell ambiente, e l individuazione della zona paziente, deve essere effettuata dal personale medico o in accordo con l organizzazione sanitaria, che hanno il compito di indicare quali trattamenti medici devono essere espletati entro tale locale. 26
27 Locali di gruppo 0, 1 e 2: DEFINIZIONI La Norma CEI 64-8/7 classifica i locali ad uso medico nel seguente modo: locale di gruppo 0: locale ad uso medico nel quale non si utilizzano apparecchi elettromedicali con parti applicate. locale di gruppo 1: locale ad uso medico nel quale le parti applicate sono destinate ad essere utilizzate nel modo seguente: esternamente, invasivamente entro qualsiasi parte del corpo, ad eccezione della zona cardiaca. locale di gruppo 2: locale ad uso medico nel quale le parti applicate sono destinate ad essere utilizzate in applicazioni quali interventi intracardiaci, operazioni chirurgiche, o il paziente è sottoposto a trattamenti vitali dove la mancanza dell alimentazione può comportare pericolo per la vita. locali ordinari Sono quei locali di servizio alla struttura medica, quali gli uffici, i locali per il personale (ad esempio, gli spogliatoi, sala mensa, ecc.), i magazzini, i corridoi di accesso alle camere di degenza, i locali di servizio, i servizi igienici per il personale, le sale di attesa ecc. 27
28 28
29 Nei locali medici la mancanza di energia elettrica primaria comporta sempre, direttamente o indirettamente, pericoli per il paziente quindi l alimentazione di emergenza è sempre di sicurezza. Alimentazione di EMERGENZA: alimentazione ridondante che interviene in mancanza della rete primaria erogata alle utenze PRIVILEGIATE Alimentazione di SICUREZZA: alimentazione erogata alle utenze privilegiate in mancanza della rete primaria per garantire la SICUREZZA delle persone. In relazione al tempo di intervento dell alimentazione di sicurezza, la norma distingue 5 classi: 1. Classe 0 (di continuità): alimentazione automatica disponibile senza interruzioni. 2. Classe 0,15 (interruzioni brevissime): disponibile con periodo di commutazione T 0,15 s 3. Classe 0,5 (interruzioni brevi): disponibile con periodo di commutazione 0,15 T 0,5 s 4. Classe 15 (interruzioni medie): disponibile con periodo di commutazione 0,5 T 15 s 5. Classe >15 (interruzioni lunghe): disponibile con periodo di commutazione T>15 s 29
30 Le utenze privilegiate (che usufruiscono di alimentazione di emergenza) devono essere scelte dal progettista e concordate con la Direzione Sanitaria e per ciascuna di esse deve essere indicato entro quale tempo e per quale durata deve essere garantita l erogazione del servizio 30
31 31
32 Principali connessioni tra i più importanti componenti dell impianto elettrico necessari a garantire l alimentazione in sala operatoria 32
33 Impianti elettrici e speciali a servizio della diagnostica RMN:esempio di realizzazione Alimentazione reparto di Risonanza Magnetica da un quadro dedicato al solo reparto; Alimentazione generale del quadro dedicato derivata a partire dai Power Center di cabina elettrica sia per le linee elettriche di alimentazione principale, sezione normale, che per quelle alimentate da gruppo elettrogeno di emergenza Distribuzione secondaria impianti elettrici, impianto di trasmissione dati e fonia per il collegamento delle reti interne di comunicazione telefonica ed informatica, impianto di illuminazione, sia normale che di emergenza. Impianto di illuminazione a servizio dei nuovi locali dimensionato impiegando il metodo del flusso totale, garantendo un illuminamento medio superiore ai 200 lux nei corridoi e sale di attesa, di 300 lux nelle stanze per il personale e di 500 lux nella sale RM. Illuminazione di emergenza, realizzata utilizzando lampade dotate di soccorritore integrato, alimentate dalla sezione privilegiata del quadro elettrico con cavi resistenti alla fiamma. 33
34 La macchina di risonanza, alimentata ad una tensione di 380 V, è alimentata direttamente da interruttore dedicato installato su Power Center di cabina. Pulsanti di sgancio locali delle linee di alimentazione in ingresso al compartimento. Sala esame con schermatura a Gabbia di Faraday necessaria per la protezione dell apparecchiatura installata suscettibile alle interferenze elettromagnetiche a radiofrequenza, realizzata con pannelli rigidi, con superficie schermante in rame e con materiale fonoassorbente integrato. 34
35 Criticità ed attività di coordinamento: regolamento di Sicurezza impianto di Risonanza Magnetica 35
36 Norme di sicurezza per il personale addetto alla manutenzione generale dell'impianto RM Le norme di sicurezza per il personale addetto alla manutenzione generale dell'impianto RM si riferiscono a tutto il personale tecnico che acceda al sito RM per interventi non direttamente connessi alla manutenzione dell'apparecchiatura RM e al rabbocco dei criogeni. In particolare, tali interventi comprendono quelli a carico dell'impianto elettrico, idrico e di condizionamento. Agli interventi di manutenzione generale dell'impianto RM può essere adibito solamente personale edotto sui rischi inerenti al campo statico di induzione magnetica, alle onde elettromagnetiche a radiofrequenza, ai gradienti di campo magnetico e ai criogeni. 36
37 Ogni intervento del personale tecnico addetto alla manutenzione generale dell'impianto RM deve essere effettuato in concomitanza della sospensione dell'attività diagnostica e previo accordo con l'esperto Responsabile ed il Medico Responsabile dell'impianto RM. Il personale tecnico deve astenersi dal compiere operazioni che non siano di propria pertinenza. E' opportuno introdurre il minore numero possibile di attrezzi all'interno del sito RM. E' vietato introdurre all'interno della sala magnete cassette porta attrezzi, bombole, saldatrici, martelli e qualsiasi oggetto o utensile di lavoro in materiale ferromagnetico. 37
38 E' necessario prestare attenzione a non lasciare cadere piccoli oggetti di ferro quali viti, bulloni, rivetti e chiodi. Tali oggetti potrebbero essere attratti con un'accelerazione progressiva verso il magnete e arrecare eventuali danni alle strutture e alle persone presenti. Durante operazioni che comportino produzione di polveri, residui terrosi o schegge metalliche è necessario fare attenzione a non sporcare il gantry dell'apparecchiatura RM. Se tali operazioni si svolgono all'esterno della sala magnete la porta della sala deve essere mantenuta chiusa, in caso contrario deve essere predisposto un opportuno sistema di protezione del magnete e dell'apparecchiatura RM. In caso di intervento nelle immediate vicinanze dell'uscita del tubo del quench esiste una remota possibilità di rischio di lesioni da freddo e asfissia a seguito di un quench del magnete. Il personale addetto alla manutenzione generale dell'impianto RM deve permanere in prossimità dell'uscita del tubo del quench esclusivamente il tempo minimo necessario per eseguire le operazioni programmate. Durante l'intervento l'attività diagnostica deve essere momentaneamente sospesa. E' opportuno, inoltre, che il personale addetto alla manutenzione generale dell'impianto RM, sopratutto per interventi prolungati, sia dotato di opportuni indumenti protettivi come maschere e guanti. 38
39 Al termine di ogni intervento non devono essere lasciati oggetti metallici e ferromagnetici all'interno del sito RM. Il personale addetto alla manutenzione generale dell'impianto RM è tenuto a informare l'esperto Responsabile ed il Medico Responsabile dell'impianto RM in merito alla natura e ai dettagli di ogni intervento effettuato. 39
40 Riepilogando il percorso logico per la progettazione, gestione e manutenzione degli impianti asserviti ai locali medicali in generale Dichiarazione del responsabile sanitario sul tipo di interventi sanitari che devono essere effettuati nel locale ad uso medico Definizione della tipologia del locale Analisi dei rischi derivanti da campi elettromagnetici, scariche atmosferiche, sovratensioni sull alimentazione, incendio Individuazione delle canalizzazioni per la climatizzazione del locale, e delle tubazioni di gas medicali o altro Individuazione della zona paziente Determinazione da parte del responsabile sanitario degli apparecchi elettromedicali che saranno utilizzati nel locale e relativi valori di potenza assorbita Suddivisione degli apparecchi elettromedicali tra ordinari e apparecchi che devono essere alimentati da sistema IT-M 40
41 Definizione della taglia del trasformatore di isolamento in relazione alla potenza delle apparecchiature laddove previste nel locale Individuazione delle masse e delle masse estranee che devono essere connesse al nodo equipotenziale Individuazione dei percorsi delle condutture e delle posizioni dove collocare i quadri e il nodo equipotenziale e degli spazi necessari alla manutenzione Individuazione di esigenze o vincoli particolari e della necessità di eventuali schermi contro i campi elettromagnetici esterni Dimensionamento dei conduttori e delle protezioni Scelta delle apparecchiature di manovra e protezione Pianificazione attività di manutenzione ordinaria Formazione ed informazione degli addetti alle attività manutentive Tracciabilità ed attestazione degli interventi manutentivi eseguiti 41
42 Grazie per l attenzione 42
La gestione dei gas medicinali nelle aziende sanitarie ai sensi della UNI EN ISO 7396-1:2010
La gestione dei gas medicinali nelle aziende sanitarie ai sensi della UNI EN ISO 7396-1:2010 Gli impianti gas medicinali e le Apparecchiature Biomedicali Giampiero Pirini Bologna 30/11/2011 Giampiero Pirini
DettagliOspedale dei SS. Cosma e Damiano REALIZZAZIONE CENTRALE FRIGORIFERA LABORATORIO ANALISI
Azienda USL n. 3 Pistoia P.IVA 01241740479 Area Funzionale Tecnica Settore Tecnico Distaccato della Z/D Valdinievole P.zza XX Settembre, 22 51017 Pescia (PT) Tel. 0572-460431 fax 0572/460433 Ospedale dei
DettagliSommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4
Relazione di calcolo illuminotecnico Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 PREMESSA Oggetto del seguente lavoro è il calcolo illuminotecnico da effettuarsi nel
DettagliFormazione Tecnica Schneider Corso C1 Studio e progettazione di una cabina di trasformazione MT/BT
Formazione Tecnica Schneider Corso C1 Studio e progettazione di una cabina di trasformazione MT/BT Finalità del corso Il corretto allestimento delle cabine di trasformazione MT/BT di utente, anche per
DettagliImpianti elettrici in edifici adibiti ad uso medico
V.I.T.E.S.A. Impianti elettrici in edifici adibiti ad uso medico Dott. Ing. Pietro Antonio SCARPINO Professore a contratto Università di Firenze e Libero Professionista Un po di storia Decreto del Duce
DettagliLa sicurezza elettrica nel condominio
La sicurezza elettrica nel condominio Relatore Francesco Mirabile Federazione Nazionale Amministratori Immobiliari 16/11/2014 EN Measure s.r.l 1 Indice del corso 1. Leggi di riferimento 2. Norme tecniche
DettagliCAPO IV - PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI
CAPO IV - PROTEZIONE DEI AVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI EETTROMAGNETICI Articolo 206 - Campo di applicazione 1. Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori
DettagliLa Tecnologia in Sala Operatoria: dalla fase di progettazione agli aspetti gestionali
Seminario di Ingegneria Clinica 2013 La Tecnologia in Sala Operatoria: dalla fase di progettazione agli aspetti gestionali Con il Patrocinio di Cagliari, Facoltà di Ingegneria Aula V 14 Giugno 2013 ore
DettagliRelazione Tecnica Progetto dell Impianto Elettrico
Relazione Tecnica Progetto dell Impianto Elettrico Rotatoria ingresso cittadella universitaria Premessa: La presente relazione tecnica è finalizzata ad indicare la caratteristiche dei principali componenti
DettagliLOCALI ADIBITI AD USO MEDICO: ESAMI A VISTA, PROVE, VERIFICHE DA ESEGUIRE PRIMA DELLA MESSA IN FUNZIONE E VERIFICHE PERIODICHE
LOCALI ADIBITI AD USO MEDICO: ESAMI A VISTA, PROVE, VERIFICHE DA ESEGUIRE PRIMA DELLA MESSA IN FUNZIONE E VERIFICHE PERIODICHE La norma CEI 64 8 per impianti elettrici utilizzatori prevede che prima di
DettagliLe novità della Norma CEI 64-8
Le novità della Norma CEI 64-8 Giuseppe Bosisio Comitato Elettrotecnico Italiano 1 Le novità della Norma CEI 64-8 -COME CAMBIA - Parte 1- Oggetto, scopo e principi - fondamentali - Parte 2 Definizioni
DettagliE-Box Quadri di campo fotovoltaico
Cabur Solar Pagina 3 Quadri di campo fotovoltaico Quadri di stringa con elettronica integrata per monitoraggio e misura potenza/energia CABUR, sempre attenta alle nuove esigenze del mercato, ha sviluppato
Dettagli/HJJLSULQFLSDOLLQWHPDGL VLFXUH]]DGHJOLLPSLDQWLHOHWWULFL
/HJJLSULQFLSDOLLQWHPDGL VLFXUH]]DGHJOLLPSLDQWLHOHWWULFL DPR n 547/55 1RUPHSHUODSUHYHQ]LRQHGHJOLLQIRUWXQLVXO ODYRUR Legge n 186/68 'LVSRVL]LRQLFRQFHUQHQWLODSURGX]LRQHGL PDWHULDOLDSSDUHFFKLDWXUHPDFFKLQDULLQVWDOOD]LRQLHLPSLDQWL
DettagliGUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO
GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO La presente guida mette in risalto solo alcuni punti salienti estrapolati dalla specifica norma UNI 9795 con l
DettagliLe verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI
Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica (Seconda parte) Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI Concluso l esame a vista, secondo quanto
DettagliAzienda USL Bologna Ospedale Bellaria. Centro Risonanza Magnetica
Pagina 1 di 8 Azienda USL Centro Risonanza Magnetica n. 2 IMPIANTI RM da 1,5 T e 3 T Relazione Tecnica Preliminare Relativa agli Aspetti di Sicurezza e Protezione per le schermature Magnetiche e di Radiofrequenza
DettagliLA MANUTENZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO SECONDO IL DLgs 81/08
LA MANUTENZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO SECONDO IL DLgs 81/08 DEFINIZIONE Per manutenzione di un impianto elettrico si intende l insieme delle attività tecnico-gestionali e dei lavori necessari per conservare
DettagliImpianto elettrico in locale ad uso medico
Impianto elettrico in locale ad uso medico Studio di Ingegneria Magrini Polloni Marco Tel. 0382-21902 Fax 0382-21902 Via San Carlo 5 27100 Pavia www.mpm1962.altervista.org Alessia94@libero.it Sommario
DettagliImpianti elettrici negli ambienti medici
Impianti elettrici negli ambienti medici Un po di storia Panorama Legislativo per la realizzazione degli impianti Decreto del Duce e del Fascismo 29/07/1939 Approvazione per le costruzioni ospedaliere
DettagliCAPITOLATO SPECIALE PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI. (art. 30 del D.Lgs. 163/2006)
COMUNE DI IMPRUNETA Provincia di Firenze CAPITOLATO SPECIALE PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI (art. 30 del D.Lgs. 163/2006) ALLEGATO Interventi sugli impianti elettrici Il Responsabile
DettagliDICHIARAZIONE DI RISPONDENZA DELL IMPIANTO ai sensi del decreto 22 gennaio 2008 n. 37, art. 7
DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA DELL IMPIANTO ai sensi del decreto 22 gennaio 2008 n. 37, art. 7 Il sottoscritto Roberto Marchini che ricopre da almeno cinque anni il ruolo di responsabile tecnico di una
DettagliLa Normativa Italiana in materia di Installazione Impianti RM
La Normativa Italiana in materia di Installazione Impianti RM Carpi 20 Marzo 2009 Marco Serafini m.serafini@ausl.mo.it AUSL Modena D.M. 29/11/85 D.M. 02/08/91 D.M. 03/08/93 D.P.R. 542/94 Sistema autorizzativo
DettagliESTRATTO NORMA UNI CEI 11222
ESTRATTO NORMA UNI CEI 11222 Art. 4 VERIFICHE PERIODICHE 4.1 Generalità Per l esecuzione delle verifiche periodiche deve essere resa disponibile la documentazione tecnica relativa all impianto, compresa
DettagliINDICE Manuale Volume 2
INDICE Manuale Volume 2 Pag. NOTA DEGLI EDITORI PREFAZIONE 1. INTRODUZIONE 1 2. DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E RIFERIMENTI NORMATIVI 3 2.1 Principali disposizioni legislative 3 2.2 Principali norme tecniche
DettagliMinistero dell Interno COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO - NAPOLI in impetu ignis numquam retrorsum. Disposizione di Servizio n 233 del 02.07.
Disposizione di Servizio n 233 del 02.07.2012 Oggetto: Procedura operativa in presenza di macchine diagnostiche che utilizzano forti campi magnetici, (RISONANZA MAGNETICA). Così come previsto dall allegato
DettagliCOMUNICAZIONE DEL 25.05.2015 Sulla base dei quesiti ricorrenti in fase di sopralluogo è stato ritenuto opportuno fornire le informazioni contenute
COMUNICAZIONE DEL 25.05.2015 Sulla base dei quesiti ricorrenti in fase di sopralluogo è stato ritenuto opportuno fornire le informazioni contenute nella documentazione allegata, ad integrazione degli elaborati
Dettaglititolo e contenuto della tavola: ELETTRICO CDZ STUDIO ING. MICHELE DESIATI
sezione: ELETTRICO CDZ titolo e contenuto della tavola: VERBALE DI REGOLARE ESECUZIONE IMPIANTO CLIMATIZZAZIONE IMPIANTO ELETTRICO STUDIO ING. MICHELE DESIATI - Energia - Sicurezza luoghi lavoro - Acustica
DettagliREGIONE SICILIANA PIANO DI MANUTENZIONE RELAZIONE GENERALE
REGIONE SICILIANA PIANO DI MANUTENZIONE RELAZIONE GENERALE DESCRIZIONE: LAVORI DI ADEGUAMENTO LOCALI DA DESTINARE AD UFFICIO AL PIANO 6 DELLO STABILE SITO A PALERMO IN VIA LIBERTA' 203 COMMITTENTE: E.A.S
DettagliVERIFICA E CONTROLLO DEGLI IMPIANTI NEI LOCALI AD USO MEDICO. RELATORI: Dr. Nicola CARRIERO Dr. Carmineraffaele ROSELLI
VERIFICA E CONTROLLO DEGLI IMPIANTI NEI LOCALI AD USO MEDICO RELATORI: Dr. Nicola CARRIERO Dr. Carmineraffaele ROSELLI OGGETTO E SCOPO DELLE VERIFICHE Per verifica si intende l insieme delle operazioni
DettagliIL RISCHIO ELETTRICO NEI LOCALI AD USO MEDICO
IL RISCHIO ELETTRICO NEI LOCALI AD USO MEDICO IMPIANTI E SICUREZZA DI ESERCIZIO RELATORI: Dr. Nicola CARRIERO Dr. Carmineraffaele ROSELLI Individuazione del rischio L individuazione del rischio per il
DettagliALIMENTATORE serie ALS/1 DCS per LAMPADA SCIALITICA
Lampade scialitiche Impianti luce di sicurezza Apparecchiature elettromedicali Impianti elettrici riparazione manutenzione installazione ALIMENTATORE serie ALS/1 DCS per LAMPADA SCIALITICA ALS/1 D DESCRIZIONE
DettagliIMPIANTI ELETTRICI & Valutazione del RISCHIO ELETTRICO. Il RISCHIO ELETTRICO. Dal punto di consegna... D.Lgs 81 R.el. - Pagani 1
IMPIANTI ELETTRICI & Valutazione del RISCHIO ELETTRICO Dal punto di consegna... 2 Il RISCHIO ELETTRICO è da intendersi come il rischio di infortunio CAUSATO da un impianto elettrico Il danno conseguente
DettagliRELAZIONE TECNICA IMPIANTO ELETTRICO
RELAZIONE TECNICA IMPIANTO ELETTRICO (Decreto n. 37 del 22 Gennaio 2008) Pagina 1 di 9 INDICE 1. OGGETTO...3 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO...3 3. DESCRIZIONE LAVORO....4 3.1.ALIMENTAZIONE IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE
DettagliLa formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto
La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto 1 Riferimenti normativi Decreto Legislativo 19 settembre 1994 n. 626 capo VI Decreto Ministeriale 16 gennaio 1997 Decreto
DettagliIn allegato si trasmettono i programmi dei corsi di cui si propone l attivazione. In particolare:
Certificata UNI EN ISO 9001: 2008 n. 0312297 Settore EA 37 Provider Ministero Salute ECM n. 1004 Accreditata Regione Lombardia ID Operatore 332877 ID Unità Organizzativa 349065 Iscrizione Albo N. 0516
DettagliSPD: che cosa sono e quando devono essere usati
Antonello Greco Gli SPD, o limitatori di sovratensione, costituiscono la principale misura di protezione contro le sovratensioni. La loro installazione può essere necessaria per ridurre i rischi di perdita
DettagliREGIONE VENETO PROVINCIA DI TREVISO COMUNE DI FOLLINA
REGIONE VENETO PROVINCIA DI TREVISO COMUNE DI FOLLINA IMPIANTO FOTOVOLTAICO SU COPERTURA EX SCUOLA DI VALMARENO PROGETTO PRELIMINARE DEFINITIVO 10) CALCOLO PRELIMINARE DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI
DettagliIl contributo dell' Ingegneria g Clinica alla gestione dei gas medicinali secondo la UNI EN ISO 7396
Il contributo dell' Ingegneria g Clinica alla gestione dei gas medicinali secondo la UNI EN ISO 7396 Giampiero Pirini Ingegneria Clinica Azienda Ospedaliero Universitaria Ferrara Segreteria Scientifica
DettagliMilano, 24 aprile 2008 Prot. SC/gm/ n. 975/08 Lettera Circolare
Milano, 24 aprile 2008 Prot. SC/gm/ n. 975/08 Lettera Circolare Oggetto: Linee guida per le dichiarazioni di rispondenza degli impianti elettrici ed elettronici esistenti - ai sensi del DM 37/08 art. 7
DettagliModulo di Registrazione PRESENZA DI APPARECCHIATURE A RISONANZA MAGNETICA. Sopralluogo
Pagina 1 di 8 Sopralluogo Materiale a corredo del sopralluogo: Copia della autorizzazione ex D.P.R. 542/94 e comunicazione di avvenuta installazione Si No Copia della comunicazione di installazione, se
DettagliI locali da bagno e doccia
I locali da bagno e doccia 1. Classificazione delle Zone In funzione della pericolosità, nei locali bagno e doccia (Norma 64-8 sez. 701) si possono individuare quattro zone (fig. 1) che influenzano i criteri
DettagliI lavori elettrici dal D.Lgs 81/2008 alle Norme Tecniche
Sezione Toscana e Umbria I lavori elettrici dal D.Lgs 81/2008 alle Norme Tecniche Dott. Ing. Emilio Giovannini Direttore UO Prevenzione Protezione dai Rischi ASL1 di Massa Carrara Consigliere AEIT sezione
DettagliIMPIANTI ELETTRICI - LOCALI BAGNI E DOCCE
IMPIANTI ELETTRICI - LOCALI BAGNI E DOCCE Sommario 1. Definizione 2. Fonti normative 3. Questioni interpretative 4. Caratteristiche e modalità di installazione 5. Adempimenti amministrativi 6. Voci di
DettagliPREVENZIONE INCENDI norme e procedure
PREVENZIONE INCENDI norme e procedure dott. ing. Gioacchino Giomi COMANDANTE VIGILI DEL FUOCO ROMA 1 abitazione 2 fabbrica 3 albergo 4 albergo 5 CHE COSA E LA PREVENZIONE INCENDI è una funzione di preminente
DettagliOGGETTO: Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali
Lettera Rischi Interferenziali Spett.le Ditta Appaltatrice Ditta Subappaltatrice Luogo, Data 2 OGGETTO: Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali In relazione alla necessità di una possibile
DettagliIl sistema dei controlli VV.F. Il D.M. 22 gennaio 2008, n. 37
Il sistema dei controlli VV.F. Il D.M. 22 gennaio 2008, n. 37 1 D. M. 22/01/2008 n.37 Ministero dello Sviluppo Economico - Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11- quaterdecies, comma 13,
DettagliPremessa 1. CARATTERISTICHE GENERALI DI PROGETTO. - Sistema di fornitura: corrente alternata trifase frequenza nominale pari a 50 Hz
Premessa L impianto in questione è relativo ad un progetto per la realizzazione di un campo polivalente coperto e di un immobile adibito a spogliatoio presso la zona PIP. La documentazione di progetto
DettagliALL. 6 SPECIFICA TECNICA RELATIVA AGLI IMPIANTI ELETTRICI DI ALIMENTAZIONE PER OSPITALITA DI ENTI ESTERNI
ALL. 6 SPECIFICA TECNICA RELATIVA AGLI IMPIANTI ELETTRICI DI ALIMENTAZIONE PER OSPITALITA DI ENTI ESTERNI RW/I/I/24871 Roma, 5 settembre 2002 Revisioni: Autore Revisione Data revisione Numero Revisione
DettagliDICHIARAZIONE DI CONFORMITA DELL IMPIANTO ALLA REGOLA DELL ARTE
ALLEGATO I (DI CUI ALL ART. 7) DICHIARAZIONE DI CONFORMITA DELL IMPIANTO ALLA REGOLA DELL ARTE Il sottoscritto., titolare o legale rappresentante dell impresa, operante nel settore ELETTRICO, con sede
DettagliControlli e verifiche periodiche della illuminazione di emergenza
Controlli e verifiche periodiche della illuminazione di emergenza Ing. Roberto Vinchi Associazione Imprese di Impianti tecnologici Unione Industriale di Torino D.Legs. 81/08 e s.m.i. CAPO III - Gestione
DettagliMANUALE D USO PER TRASFORMATORI DI TENSIONE PER MISURA IN MEDIA TENSIONE
MANUALE D USO PER TRASFORMATORI DI PER MISURA IN MEDIA F.T.M. S.r.l. Fabbrica trasformatori di misura Via Po, 3 20090 Opera MI - Italia Tel : +39 (0)2 576814 Fax : +39 (0)2 57605296 E-mail: info@ftmsrl.it
DettagliRELAZIONE DI CALCOLO IMPIANTO ELETTRICO
RELAZIONE DI CALCOLO IMPIANTO ELETTRICO File: Relazione tecnica Data 11-11-2009 1 INDICE RELAZIONE DI CALCOLO E CRITERI DI DIMENSIONAMENTO... 3 CRITERI DI PROGETTO... 3 CRITERI DI DIMENSIONAMENTO DELLE
DettagliSezione B Dati relativi al percorso 1 ANNO
Sezione B Dati relativi al percorso 1 ANNO B.1 Informazioni generali sulla qualifica B.1.1 Indicazioni relative alla figura professionale nazionale di cui all Accordo Stato/Regioni del 29 aprile 2010 Denominazione
DettagliInstallazione dei contatori a membrana per reti gas metano
Installazione dei contatori a membrana per reti gas metano Tutti i contatori per gas combustibile sono strumenti di misura di precisionee pertanto vanno movimentati con le dovute cautele, sia durante le
DettagliConvegno ISPESL. La sicurezza nelle macchine tra nuova Direttiva Macchine e Testo Unico. 23 ottobre 2009
Convegno ISPESL La sicurezza nelle macchine tra nuova Direttiva Macchine e Testo Unico Bari Sala Multimediale Rettorato - Politecnico di Bari 23 ottobre 2009 ing. Francesco Nigri La manutenzione elettrica
DettagliDISPOSIZIONI IN MATERIA DI MISURA DELL ENERGIA ELETTRICA PRODOTTA DA IMPIANTI DI GENERAZIONE
Pagina 1 di 5 Documenti collegati comunicato stampa Pubblicata sul sito www.autorita.energia.it il 13 aprile 2007 Delibera n. 88/07 DISPOSIZIONI IN MATERIA DI MISURA DELL ENERGIA ELETTRICA PRODOTTA DA
DettagliSTUDIO PROFESSIONALE MEDICO
Gli Studi Professionali Medici (SPM) sono strutture nelle quali è esercitata un attività sanitaria in cui il profilo professionale prevale su quello organizzativo. Tale profilo è riscontrabile non solo
DettagliIMPIANTI ELETTRICI DI CANTIERE IMPIANTO DI MESSA A TERRA DEI CANTIERI
IMPIANTO DI MESSA A TERRA DEI CANTIERI Tutte le masse, le masse estranee e i dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche devono essere collegati ad un unico impianto di messa a terra, ovvero
DettagliLISTA DI CONTROLLO PER UFFICI E STUDI. Rilevatore: Referente sede. Edificio Codice edificio Piano Stanza Unità organizzativa Ufficio.
LISTA DI CONTROLLO PER UFFICI E STUDI Rilevatore: Referente sede Edificio Codice edificio Piano Stanza Unità organizzativa Ufficio Dipartimento di Responsabile/i REQUISITI Altezza, cubatura, superficie
DettagliImpianti fotovoltaici connessi alla rete
Aspetti tecnici legati alla progettazione e realizzazione di impianti di generazione e alla loro connessione alla rete La Guida CEI 82-25: Guida alla realizzazione di sistemi di generazione fotovoltaica
DettagliLocali ad uso medico
1 Locali ad uso medico 1.1 Generalità 1. Locali di gruppo 0 e gruppo 1 (ex tipo B e A) Fra i locali considerati a maggior rischio elettrico, e quindi soggetti a specifiche prescrizioni (nuova sezione 710
DettagliNOTA TECNICA n 1 / 2001
Ω di per. ind. Marco Ianes Iscrizione albo dei periti industriali n 1891 via 4 Novembre, 38 38014 GARDOLO (TN) TELEFONO 0461/990995 CELLULARE: 0349/8778198 e-mail: studioomega@marcoianes.it NOTA TECNICA
DettagliNorme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita
Pag. 1 di 5 Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita Premessa Questa nota è indirizzata al personale, dipendente e/o associato, autorizzato
DettagliCRITERI DI ALLACCIAMENTO DI CLIENTI ALLA RETE MT DELLA DISTRIBUZIONE-DK5600. Relatore GUIZZO P.I. GASTONE. Università di Padova 26 giugno 2004
CRITERI DI ALLACCIAMENTO DI CLIENTI ALLA RETE MT DELLA DISTRIBUZIONE-DK5600 Relatore GUIZZO P.I. GASTONE Università di Padova 26 giugno 2004 L Autorità per l Energia Elettrica e il Gas (AEEG) con delibera
DettagliSistemi di ventilazione e recupero del calore
Sistemi di ventilazione e recupero del calore Premessa ( da GBC regolamento GBC Italia 2014 ) Il sistema di valutazione della sostenibilità edilizia GBC HOME è un sistema volontario, basato sul consenso
DettagliIL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE
Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.
DettagliAMPLIAMENTO DEL PERCORSO MUSEALE PROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE SUGLI IMPIANTI
1 COMUNE DI CASTIGLIONE DEL LAGO (PROVINCIA DI PERUGIA) PROGRAMMA URBANO COMPLESSO PUC 2/2008 (D.G.R.351/08) LA CITTA DEL LAGO CENTRO STORICO AREA MONUMENTALE AMPLIAMENTO DEL PERCORSO MUSEALE PROGETTO
DettagliService di Media Tensione, Agosto 2014 Manutenzione secondo condizione Apparecchiature di media tensione
Service di Media Tensione, Agosto 2014 Manutenzione secondo condizione Apparecchiature di media tensione Obiettivo MyRemoteCare: La nuova soluzione ABB per la manutenzione secondo condizione. September
DettagliGuida pratica all impianto elettrico nell appartamento (seconda parte)
Guida pratica all impianto elettrico nell appartamento (seconda parte) Pubblicato il: 17/05/2004 Aggiornato al: 25/05/2004 di Gianluigi Saveri 1. L impianto elettrico L appartamento che si prende come
DettagliSTAF SICUREZZA AZIENDALE 626/94
La normativa in STUDIO materia di TECNICO sicurezza PROGETTAZIONE sul lavoro, che coinvolge IMPIANTI le aziende con lavoratori dipendenti e le aziende costituite E CONSULENZA in forma societaria AZIENDALE
DettagliPROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA)
PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA) Il presente documento descrive le modalità di coordinamento tra gestori
DettagliMANUTENZIONE INVERTER LEONARDO
MANUTENZIONE INVERTER LEONARDO Indice 1 REGOLE E AVVERTENZE DI SICUREZZA... 3 2 DATI NOMINALI LEONARDO... 4 3 MANUTENZIONE... 5 3.1 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE... 6 3.1.1 Pulizia delle griglie di aerazione
DettagliIE 010 Centrale idrica Ottobre 2014
IE 010 Centrale idrica Ottobre 2014 Riferimenti normativi: Norma CEI 64-8 Guida CEI 64-50 Prima di effettuare il progetto dell impianto elettrico è necessario acquisire tutte le informazioni relative alla
DettagliProtezione e sicurezza di un impianto
Protezione e sicurezza di un impianto Partendo dalla normativa di riferimento il modulo presenta i dispositivi indispensabili alla protezione dell'impianto dalle fulminazioni sia di tipo diretto che indiretto.
DettagliGUIDA ALLA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI
NORME CEI 0-10 GUIDA ALLA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI La guida contiene le indicazioni relative alla manutenzione degli impianti elettrici di bassa tensione allo scopo di favorire il mantenimento
DettagliMetodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici
Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici Per effettuare il monitoraggio degli impianti fotovoltaici è stato scelto il metodo di acquisizione dati proposto dal Dott. Ing. F. Spertino, Dott. Ing.
DettagliInterpretazione Normativa. Lavori elettrici sotto tensione - requisiti imprese autorizzate
Ti trovi in: CNA Interpreta / Ambiente e sicurezza / Sicurezza / Impianti elettro-termo-idraulici / Aspetti generali per Impianti elettro-termo-idraulici Torna all'elenco 15/7/2011 Lavori elettrici sotto
DettagliSistemi elettrici secondo la tensione ed il loro modo di collegamento a terra. Sistemi elettrici e messa a terra -- Programma LEONARDO
Sistemi elettrici secondo la tensione ed il loro modo di collegamento a terra Classificazione dei sistemi in categorie secondo la loro tensione nominale In relazione alla loro tensione nominale i sistemi
DettagliSistemi di distribuzione a MT e BT
Sistemi di distribuzione a MT e BT La posizione ottima in cui porre la cabina di trasformazione coincide con il baricentro elettrico, che il punto in cui si pu supporre concentrata la potenza assorbita
DettagliLe Regole Tecniche per. e la nuova edizione della Guida CEI 82-25
Le Regole Tecniche per la Connessione alle reti e la nuova edizione della Guida CEI 82-25 Ing. Francesco Iannello Responsabile Tecnico ANIE/Energia Vicenza, 16 Dicembre 2010 Indice Connessione alle reti
DettagliSicurezza impianti elettrici
Dott. Sergio Biagini Tecnico della Prevenzione Capo III Impianti e apparecchiature elettriche Obblighi del datore di lavoro Il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché i materiali, le apparecchiature
DettagliCABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE
Cabtrasf_parte_prima 1 di 8 CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE parte prima Una cabina elettrica è il complesso di conduttori, apparecchiature e macchine atto a eseguire almeno una delle seguenti funzioni:
DettagliL EFFICIENZA ENERGETICA IN UNA RELAZIONE DI PROGETTO: GLI ASPETTI FORMALI. Dott. Paolo Sironi. Milano 14 Gennaio 2015
L EFFICIENZA ENERGETICA IN UNA RELAZIONE DI PROGETTO: GLI ASPETTI FORMALI Dott. Paolo Sironi Milano 14 Gennaio 2015 OBBLIGHI DEI PROGETTISTI Con riferimento al Regolamento (UE) n. 305/2011 il PROGETTISTA
DettagliVERIFICA E COLLAUDO DELLE PROTEZIONI CONTRO I CONTATTI INDIRETTI NEGLI IMPIANTI ELETTRICI DEI SISTEMI TT BT
Fonti: VERIFICHE E COLLAUDI DEGLI IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI AUTORE: LUCA LUSSORIO - EDITORE: GRAFILL- 2011 MANUALE D USO COMBITEST 2019 HT ITALIA 2004 VERIFICA E COLLAUDO DELLE PROTEZIONI CONTRO I
DettagliLezione 6: modulo giuridico (Allegato XIV, D.Lgs 81/08)
PROGRAMMA DEI CORSO RIVOLTO AI COORDINATORI PER LA SICUREZZA IN FASE PROGETTAZIONE E DI ESECUZIONE (DURATA 120 ORE) CONFORME ALL ALLEGATO XIV DEL D.LGS 81/08 Lezione 1: modulo giuridico (Allegato XIV,
DettagliSCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP004 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO
SCHEMA per la certificazione del controllo della produzione in fabbrica ai fini della marcatura CE dei profilati cavi di acciai non legati e a grano fine per impieghi strutturali di cui alle norme UNI
DettagliLE05999AB-01PC-14W21 ISTRUZIONI D USO
LE05999AB-01PC-14W21 ISTRUZIONI D USO Unità testaletto ad uso medico di classe IA non attivo e utilizzabile a lungo termine secondo allegato IX D.Lgs 37/2010. Il dispositivo è dotato di luce lettura, visita
DettagliProgetto GRIIN Gestione Remota di Illuminazione in edifici INdustriali pubblici - commerciali
Gestione Remota di Illuminazione in edifici INdustriali pubblici - commerciali Strategie e nuovi valori dell ICT per l ecosostenibilità 12 luglio 2012 Centro Congressi Torino Incontra PROGETTO GRIIN Oggetto
DettagliSTUDIO PROFESSIONALE DI FISIOTERAPIA
Servizio Assistenza Ospedaliera, Residenziale, Riabilitativa ed Autorizzazioni e Accreditamenti delle strutture e socio Studio professionale di fisioterapia: Gli Studi Professionali di Fisioterapia sono
DettagliL energia elettrica nelle nostre case IMPIANTO ELETTRICO DI UN APPARTAMENTO
L energia elettrica nelle nostre case IMPIANTO ELETTRICO DI UN APPARTAMENTO LA TECNOLOGIA IN CASA Diverse sono le applicazioni tecnologiche nelle nostre case. Impianto termico Impianto idraulico Impianto
DettagliGESTIONE DELLE EMERGENZE DI SERVIZIO
GESTIONE DELLE EMERGENZE DI SERVIZIO 1) INTRODUZIONE... 2 2) EMERGENZE DI SERVIZIO... 2 2.1) LE TIPOLOGIE DI EMERGENZA... 2 2.2) INFORMAZIONI RELATIVE ALLE EMERGENZE... 2 3) OBIETTIVI DEGLI INTERVENTI...
DettagliImpianti di evacuazione gas anestetici
Impianti di evacuazione gas anestetici La gestione degli eventi avversi (Orazio Scuderi A.O. Niguarda Ca Granda) Milano, 17 aprile 2013 Impianti di evacuazione gas anestetici Definizioni Normative Tipologie
DettagliParametri di dimensionamento SENFC
Parametri di dimensionamento SENFC Determinato il gruppo di dimensionamento, è possibile calcolare la Superficie Utile Efficace (SUT), cioè la somma delle superfici utili di apertura degli evacuatori naturali
DettagliD.Lgs. 81/08 TESTO UNICO Titolo I Principi Comuni Capo III Gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro Sezione I Misure di tutela e obblighi
D.Lgs. 81/08 TESTO UNICO Titolo I Principi Comuni Capo III Gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro Sezione I Misure di tutela e obblighi Art. 17 Obblighi del datore di lavoro non delegabili 1.
DettagliELENCO ED ISTRUZIONI OPERATIVE PER L UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)
Data 01-03-2010 Rev. N. 00 Pagina 1 di 8 ELENCO ED ISTRUZIONI OPERATIVE PER L UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) Documento unico formato da 8 pagine Ddl RSPP RLS MC INDICE ISTITUTO
DettagliREGIONE VENETO PROVINCIA DI TREVISO COMUNE DI MASER
REGIONE VENETO PROVINCIA DI TREVISO COMUNE DI MASER IMPIANTO FOTOVOLTAICO SU COPERTURA SCUOLA E PALESTRA COMUNALE, VIA MOTTE N 43 PROGETTO PRELIMINARE DEFINITIVO 9) CALCOLO PRELIMINARE DELLE STRUTTURE
DettagliCorso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi
Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi La sicurezza sui luoghi di lavoro Norme di sicurezza per costruzione e gestione impianti sportivi Ing. Luca Magnelli Firenze 19 ottobre 2010 D.M. 18 marzo
DettagliLa regolazione dei sistemi di accumulo
La regolazione dei sistemi di accumulo Seminario AEIT Trento, 22 maggio 2015 Andrea Galliani Direzione Mercati Unità Produzione di energia, fonti rinnovabili ed efficienza energetica Autorità per l energia
DettagliPROGRAMMA DI TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E DI MANUTENZIONE CLASSE 4A MANUTENTORI E ASSISTENZA TECNICA PROF S. SECCIA A.
PROGRAMMA DI TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E DI MANUTENZIONE CLASSE 4A MANUTENTORI E ASSISTENZA TECNICA PROF S. SECCIA A.S 2015/2016 Moduli Modulo1: IMPIANTO ELETTRICO Modulo 2: IMPIANTI DI PRODUZIONE
DettagliImpianti d illuminazione di sicurezza. Procedure per la verifica e la manutenzione periodica.
Impianti d illuminazione di sicurezza Procedure per la verifica e la manutenzione periodica. Leggi e Norme di riferimento Leggi e Norme di riferimento Rispetto della legge e della norma tecnica I parametri
Dettagli