La preparazione specifica

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1 197 La preparazione specifica Dopo la piccola anticipazione sul significato neuropsicologico dell Ankh egiziano e del suo collegamento con il simbolo dell Om torniamo a parlare appunto del Circuito dell Om e del Gioco della Liberazione che si gioca al suo interno; in particolare, parliamo della preparazione specifica che si realizza subito dopo l ingresso al circuito a differenza della preparazione generica che avviene invece nella zona franca,. In linea di massima la preparazione specifica consiste nella spiegazione delle cosiddette Tre R che sostengono il gioco nel quale siamo entrati, sempre presenti in maniera analoga in ogni tipo di gioco degli esseri umani, e che sono: - Regole da rispettare; - Ruoli da rivestire; - Risultati da conseguire; tale spiegazione ha lo scopo di permetterci di accettare le sue condizioni e di proseguire nel gioco, naturalmente con lo scopo di uscire liberi, senza cioè pendenze residue, indipendentemente dal risultato realizzato. Si tratta di una fase estremamente importante perché rappresenta il momento in cui a seguito della spiegazione delle 3R (Regole, Ruoli e Risultati), se il soggetto accetta di proseguire, gli viene agganciato il filo blu del gioco (vedi figura successiva) filo che da quel momento non lo lascerà più fino a quando non uscirà dal gioco liberato: si tratta di una vera catena che obbliga i giocatori nei pensieri e nei comportamenti e non c è modo di liberarsene se non per il tramite del passaggio attraverso la porta della verifica del gioco stesso (e come abbiamo detto non è indispensabile superarla perché anche i bocciati escono liberi dal gioco). Chi non passa attraverso la porta della verifica esce dal gioco attraverso la via di fuga o dell illusione è costretto tagliare il filo blu del gioco che nel linguaggio comune non a caso si dice: tagliare la corda ; ma anche se non si vede con gli occhi fisici un pezzo del filo blu (che sta a indicare la sua fuga o la trasgressione compiuta) gli rimane attaccato e può essere rivelato anche a distanza di tempo. Difatti nel linguaggio comune si dice che la verità viene sempre a galla proprio perché ogni tipo di trasgressione è un uscita dal gioco

2 198 attraverso la via di fuga o dell illusione (e gli esempi sono innumerevoli: farsi raccomandare a un esame o a un concorso; corrompere per avere un appalto; fuggire dalle proprie responsabilità; ecc.) e può essere scoperta anche a distanza di tempo perché non si possono mai cancellare tutte le tracce di quanto commesso, sia fisicamente che mentalmente e quel pezzo di filo blu che ci rimane sempre attaccato è sempre presente, quantomeno nella memoria e non ci sono metodiche psicologiche per eliminarlo, a meno di una rimozione forzata, che però come ci insegna la psicoanalisi, poi riemerge sotto forma di patologia mentale.

3 Ora, prima di approfondire l argomento e, soprattutto, per favorire la comprensione dell importanza enorme per la nostra esistenza e per la nostra salute mentale della fase della preparazione specifica facciamo un anticipazione sui tre tipi di azione che il soggetto può compiere per soddisfare i propri desideri; I tre tipi di azione o reazione. 199 Allora, siccome nel mondo degli uomini per soddisfare un desiderio (di qualsiasi natura esso sia) si deve entrare in un gioco, dopo l ingresso al circuito (cioè una volta dentro al Gioco della Liberazione), sempre e comunque esistono tre modalità di azioni da compiere per realizzare la soddisfazione dei propri desideri che differiscono tra loro soprattutto in funzione della presenza o meno della fase della preparazione oppure di come viene gestita: - azione immediata, istintuale o mediata dall intelligenza del corpo o istinto; - azione rapida, furba o mediata dall intelligenza immaginaria o furbizia; - azione lenta, ragionata o mediata dall intelligenza razionale o buon senso. Questi tre tipi di azioni dipendono a loro volta da quattro elementi: - dal tipo di desiderio da soddisfare (istintuale, immaginario o razionale); - dalle dimensioni dei nuclei di desiderio che lo costituiscono (all interno del circuito tutti i nuclei sono ormai emotivi ma a seconda del numero di neuroni che partecipano alla loro formazione, qualcuno spinge o tira di più di altri); - dall indentificazione prevalente del soggetto (identificazione nel corpo, nell Ego o nel ruolo); - dal principio mentale utilizzato come criterio discriminante (il principio di sopravvivenza, il principio di piacere, il principio di realtà) e per il momento tralasciamo sia l identificazione nel Sé Interiore (l Anima o lo Spirito) che il Principio Trascendente con il quale si o- rienta. Queste quattro componenti possono variare da un individuo all altro (a seconda ovviamente del proprio livello maturativo) e danno naturalmente a ciascuno una visione diversa della realtà contingente, soprattutto perché:

4 200 - a seconda delle circostanze, i diversi nuclei di desiderio e le intelligenze corrispondenti modificano l idea di sé (quello che immaginiamo di essere, come ci vedono gli altri e quello che siamo realmente); - propongono diversi risultati da ottenere (risultato immaginato piacevole o risultato offerto dal gioco), - influenzano il comportamento, ossia, condizionano o obbligano ad agire in un modo piuttosto che in un altro per soddisfarli. Per capirci, mettiamo che per motivi diversi una donna sia affamata: la fame è un nucleo di desiderio istintuale che oltre un certo limite ci spinge a trangugiare qualsiasi cosa ipotizziamo sia commestibile e che abbiamo a disposizione, tutto ciò è assolutamente comprensibile, però se quella stessa donna, benché affamata, riesce a non identificarsi prevalentemente con il corpo e si ricorda di essere anche una madre, allora, questa identificazione (sia immaginaria che simbolica) funge da freno e la porta a compiere un azione più ragionata con la quale cercherà di considerare anche il bisogno del figlio di essere sfamato. Questo freno inibitorio con conseguente rallentamento dell azione avviene anche negli animali, nel senso che, anche se in loro non c è l identificazione simbolica nel genitore, c è quella immaginaria che entro certi limiti funziona allo stesso modo, infatti, in condizioni normali gli animali privilegiano l alimentazione dei piccoli o almeno non li escludono e ho detto non a caso entro certi limiti perché quando il nucleo di desiderio istintuale collegato alla fame è troppo sviluppato non c è parentela che conti e vige la legge del Si salvi chi può! (cioè il principio di sopravvivenza), principio che la storia del passato ci conferma, può portare persino a episodi di cannibalismo. In linea teorica quest ultimo fatto non dovrebbe mai avvenire negli umani, specie se hanno elaborato il simbolico, infatti, ci sono persone che totalmente identificate nel ruolo simbolico (genitori, figli, maestri, ecc.) arrivano persino a morire di fame pur di mettere in primo piano la salvezza degli altri; ma non è sempre così, anzi, proprio perché non tutti hanno elaborato una simile posizione etica, in tutti i giochi simbolici degli umani viene contemplata la forza dei nuclei di desiderio istintuali collegati alla sopravvivenza e considerando che in certe circostanze non possono essere tenuti sotto controllo, si cerca di regolamentare il loro funzionamento;

5 201 a tale riguardo basti pensare al detto: Prima le donne e i bambini!, oppure al regolamento della marina che prescrive, in caso di naufragio o rischio di affondamento, che il capitano della nave debba essere l ultimo ad abbandonarla, ecc. Si tratta di situazioni simboliche che ci sono solo negli umani, anche se sacrifici di questo genere possono verificarsi pure tra gli animali e persino tra gli animali e gli uomini, siano essi animali domestici (come i cani) ma anche selvatici (ci sono stati delfini che si sono sfiancati per portare a riva degli uomini che stavano affogando in mare aperto, scimmie che hanno allevato bambini, ecc.), ma in questi casi le motivazioni potrebbero essere ricondotte all intelligenza immaginaria dell animale o, molto più probabilmente, a quella Spirituale di cui anch essi sono portatori e di cui parleremo in un altro volume. Ma torniamo ai tre tipi di azioni o di reazione. La prima è la cosiddetta azione immediata automatica o riflessa che è prodotta di sicuro dalla prevalente identificazione nel corpo del soggetto il quale, per soddisfare i propri desideri, ma sarebbe meglio chiamarli bisogni (perché tendenzialmente hanno a che fare con la sopravvivenza) non può far altro che usare l intelligenza corporea o istinto (vedi l immagine successiva). Questa reazione (che in certi casi è un vero e proprio riflesso) è fissata in maniera indelebile nella cosiddetta memoria genetica che per molti aspetti è identica anche dopo migliaia di anni di evoluzione (per capirci, usiamo l esempio classico: alla vista improvvisa di un serpente, la maggior parte di noi non ci pensa due volte e reagisce in maniera automatica o riflessa, con la fuga, l immobilità o la paralisi). In questo tipo di azione, che ci rende simili agli animali, ovviamente non c è la fase della preparazione e siccome tale reazione dipende dal codice genetico che è pre-impostato, la via seguita è comunque quella della verità (in quanto dettata dalla Natura o da Dio) ed è specifica per ogni forma animale, compresa quella umana; e questo avviene anche se siamo all interno di un gioco simbolico che impone dei comportamenti prefissati (se un attore si accorge che il serpente finto che doveva prendere da una cesta è invece vero, ha tutto il diritto di reagire per come gli dice l istinto, anche a scapito della rap-

6 202 presentazione teatrale, quand anche si dovesse trattare di un serpente non velenoso). Azione immediata o riflessa, comune a noi e agli animali; che e- sclude o non necessita della preparazione in quanto è dettata dall istinto, ovvero dal codice genetico e perciò con essa si accede direttamente alla Via della Verità o dell istinto

7 203 La seconda è l azione rapida che pur essendo molto veloce, non è un riflesso istintuale. Si tratta di un azione mediata dalla prevalente identificazione nell Ego il quale usa l intelligenza immaginaria o furbizia (vedi l immagine successiva) nel tentativo di realizzare un risultato immaginato piacevole. Quest azione è favorita dalla memoria associativa immaginaria con la quale il soggetto cerca solo di realizzare un piacere o di evitare un dolore, senza tenere conto del contesto in cui si trova (il gioco che si sta giocando) il ruolo rivestito e le regole da rispettare (per esempio, se ho un sacco di rifiuti e vedo un fiume, la furbizia o una semplice associazione immaginaria mi dice che se lo butto là dentro mi risolvo il problema e chi vivrà vedrà ; allo stesso modo, se vedo un signore che perde il portafogli, un associazione immaginaria che sostiene sempre la furbizia mi dice che se faccio in fretta e lo nascondo mi risolvo un problema, ecc.). In altre parole, identificandosi prevalentemente nell Ego il soggetto usa come criterio discriminante il principio di piacere (cioè, ragiona solo in termini di piacere o dispiacere) quindi usa la furbizia e - non tiene conto del giusto e dello sbagliato spiegato sia nel corso della preparazione generica (avvenuta nella zona franca) sia durante la preparazione specifica (subito all interno del gioco che si sta giocando); - non considera appieno le conseguenze reali dell azione che in questo caso sono sempre spiacevoli (perché come abbiamo detto nel libro sulle Intelligenze dell Io: Il risultato dell azione furba è sempre il godimento che consiste in piacere immediato seguito da sofferenza certa ). Tra l altro, l azione rapida viene ovviamente favorita o rinforzata dal principio di illusoria convenienza che consiste in un insieme di trucchi mentali o giustificazioni (sia date agli altri che alla nostra coscienza) e che servono, - da un lato, per amplificare l immagine del risultato piacevole e favorire così lo sviluppo e la forza del nucleo di desiderio immaginario; - dall altro lato, per coprire gli effetti collaterali spiacevoli: che poi è quello che fanno le pubblicità in quanto sono tutte costruite sul principio di illusoria convenienza, ti fanno cioè vedere solo il lato buono o piacevole del prodotto e quello spiacevole lo scopri poi da solo quando ci sei cascato (sei andato a comprarlo o lo consumi).

8 204 L azione rapida implica una fase di preparazione accelerata cui segue la decisione di prendere la Via di fuga o dell illusione con la speranza di realizzare un risultato immaginato piacevole subito e/o senza sforzo, indipendentemente dalle conseguenze del caso.

9 La terza è l azione lenta o ragionata che è mediata anzitutto dall identificazione nel ruolo rivestito e orientata dall uso dell intelligenza razionale o buon senso (vedi immagine successiva). 205 Questo tipo di azione è lenta in quanto è ponderata e viene anch essa favorita da una memoria associativa immaginaria, in questo caso però, si tratta di una associazione simbolica che differisce dalla precedente perché: - tiene conto del giusto e dello sbagliato spiegato sia nel corso della preparazione generica (quella della zona franca) sia durante la preparazione specifica (quella delle 3R subito all interno del gioco che si sta giocando); - ipotizza anche le conseguenze delle proprie azioni e usando il principio di realtà come criterio discriminativo, cerca una soluzione giusta piuttosto che solo piacevole (per esempio, se ricordo che c è una regola per cui i rifiuti non vanno buttati nel fiume, oppure se considero che se butto i rifiuti nel fiume lo inquino, o comunque, capisco che se me ne sbarazzo senza riflettere sul loro destino, realmente altre persone simili a me dovranno farsi carico dei miei rifiuti o del loro smaltimento, magari non lo faccio e cerco una soluzione valida anche per gli altri).

10 206 L azione lenta o ragionata. è caratterizzata da una preparazione fatta in maniera corretta (cioè con la spiegazione delle 3R), cui segue la partenza o l inizio del gioco e percorre la Via della Verità. Nel suo complesso, preparazione e via della verità danno il circuito del buon senso che gli animali non hanno in quanto non sanno simbolizzare, l azione in essa sviluppata, rispetta i tempi prefissati della preparazione al gioco simbolico e dell azione di gioco vera e propria.

11 207 Apriamo una piccola parentesi. E noto che la via dell azione lenta o ragionata in tutto il mondo e in tutte le epoche è sempre stata chiamata la via di mezzo e ho detto in tutte le epoche perché la via del buon senso non è certo una mia scoperta e nemmeno una scoperta recente, infatti, essa non è altro che la terza via o la via della moderazione descritta dal Buddha, la quale, a sua volta, corrisponde alla Via del Dharma già presente nella filosofia hindù da migliaia di anni. Ora però, siccome nel nostro Circuito dell Om dal bivio si dipartono solo due strade, alcuni si potrebbero chiedere in che modo ci possa essere una corrispondenza tra la via di mezzo o la terza via descritte nelle Sacre Scritture di tutte le religioni e la via del buon senso. In realtà questa via non esiste, o meglio la via del buon senso è una via simbolica che sta a metà tra la via della verità e quella dell illusione e per vederla dobbiamo, per così dire, scollarla dalla Via dell istinto, perché nella pratica è sovrapposta ad essa proprio come abbiamo fatto nell immagine successiva. La via di mezzo o questa terza via, dunque è solo simbolica (proprio come il terzo occhio ) in quanto solo simbolicamente è a metà tra la via dell illusione e quella dell istinto, nella realtà invece la terza via non è altro che la via della verità modificata simbolicamente nel corso della preparazione: una strada diversa dall istinto e diversa dall immaginazione, l unica da seguire per realizzare il risultato offerto dal gioco. Da quanto detto risulta dunque chiaro che: - il buon senso usa l energia corporea (rappresentata simbolicamente dai nuclei di desiderio istintuali) perché per compiere qualsiasi azione, anche quella corretta è necessaria la forza fisica; - il buon senso non è altro che l uso dell immaginazione in termini simbolici (perché anche i simboli sono all origine solo delle immagini e vengono fissati nella mente dell uomo nel corso della preparazione generica e specifica).

12 Come avrete notato nell immagine, oltre a indicare la via del buon senso con il colore blu, scollandola dalla Via dell Istinto, ho anche messo diverse scritte zona franca e il motivo è presto detto: un lettore mi ha fatto presente che mettendo in basso la zona franca, nel parallelo con il cervello questa posizione poteva far pensare che a livello cerebrale essa fosse situata nella corteccia prefrontale (pro- 208

13 209 prio come la preparazione specifica che è nella prefrontale) il che sarebbe contrario a quanto avevo detto nei precedenti capitoli e cioè che la zona franca sta invece nella corteccia frontale. E vero, potrebbe dare adito a equivoci, ma l ho messa lì per far capire che, anche se sta dappertutto, di sicuro la zona franca è di fronte all ingresso al gioco specifico. A tale proposito pensate di nuovo a quelle aree che stanno di fronte ai giochi socialmente riconosciuti e che sono piene di gente che discute appunto sul gioco che hanno appena fatto o che devono andare a fare: per esempio, pensate ai ragazzi che al di fuori dell aula parlano dell esame che devono dare di lì a poco o che hanno appena dato; gente di fronte al cinema che parla del film che devono andare a vedere o lo hanno appena visto; gente di fronte allo stadio, di fronte alle sale di scommessa, in una parola, la zona franca che sta in tutte le sale d attesa del mondo, perciò per evitare fraintendimenti ho aggiunto altre scritte per ribadire il fatto che essa sta dappertutto, anche se in particolare è subito fuori dei giochi specifici. Comunque confermo che nella corteccia cerebrale la zona franca sta nella corteccia frontale ed è il posto dove ognuno è libero di dire quello che vuole (o meglio, è libero di dire la propria opinione, possibilmente senza mentire). Ma non perdeteci il sonno, questo discorso lo approfondiremo più avanti, per il momento basti pensare che, all atto pratico, chi procede sulla Via della Verità o della prova di verifica, illuminato dalle regole acquisite nel corso della preparazione specifica segue di fatto la via del buon senso anche se nella grafica non si vede una terza via, infatti, una delle caratteristiche o una delle possibilità del simbolico è proprio quella di far vedere qualcosa che non si vede con gli occhi qualcosa che in certi casi può avere addirittura una maggiore importanza o più valore di ciò che si vede realmente per esempio, i soldi che stanno dietro a una carta di credito (cioè simbolizzati da una carta di credito) non si vedono, però quando la si presenta si può acquistare ciò che si vuole, quindi anche se la carta di credito è un pezzo di plastica di nessun valore, grazie al valore simbolico attribuito ad essa, vale tutti i soldi che essa rappresenta; perché, come già detto il simbolico è stato inventato per facilitarci la vita

14 210 difatti, mantenendo l esempio, con il denaro prima, e la carta di credito dopo, ciascuno ha avuto la possibilità di evitare di portarsi appresso tutte le cose di sua proprietà (sale, animali, prodotti della terra, ecc.) per acquistare qualcosa con il baratto. Tornando alle varie forme di azione o di reazione, ricordiamo ancora una volta che la reazione immediata o istintuale e la reazione rapida mediata dall intelligenza immaginaria è comune sia a noi che agli animali, mentre invece la reazione lenta o ragionata (quella che contempla la preparazione specifica) è esclusiva degli uomini perché gli animali non sanno simbolizzare; e per capire con un altro esempio cosa significhi simbolizzare pensiamo a un signore che stia portando a spasso il cane senza guinzaglio, degli operai hanno appena messo del cemento fresco sulla strada per una riparazione e, per evitare che venga calpestato, hanno messo un cartello con la scritta cemento fresco e magari hanno aggiunto un nastro bianco e rosso per delimitare la zona di divieto di transito; il cane che non sa leggere e non sa nemmeno simbolizzare, non sa cioè che quel nastro significa per gli umani che non si può passare, non frenato dal guinzaglio del padrone, cammina bellamente sul cemento fresco lasciando le sue impronte. La stessa cosa può avvenire nel caso si tratti di un bambino che come il cane non sa leggere e per il momento non sa ancora simbolizzare, per cui, vista la sua altezza, può passare liberamente sotto il nastro e camminare sul cemento fresco. Ovviamente, in entrambi i casi non c è niente di drammatico, l e- sempio serviva solo a sottolineare la necessità del bambino di essere educato al simbolico, proprio come alcuni padroni di cani. Per riassumere l educazione al simbolico non è altro che una forma di preparazione che può essere di due tipi: - preparazione in senso generale o continua che consiste nella discussione continua in merito al giusto e allo sbagliato, cosa che avviene non solo nel corso dell educazione classica al simbolico (svolta dai genitori, insegnanti, preti, ecc.) ma anche e soprattutto nella zona franca. In pratica essa rappresenta la continua spiegazione delle regole sul vivere civile e può essere fatta dappertutto, da chiunque e la sua efficacia dipende soprattutto

15 211 dall esempio dato (non soltanto dalle parole dette), ma ancora di più dal ruolo rivestito (l esempio più efficace viene ovviamente dato dalle persone che rivestono un ruolo sociale importante), ovvero dai mass media su cui compare l esempio comportamentale in questione (cinema, televisione, giornali, ecc.). - preparazione specifica o contingente che invece consiste nella spiegazione delle regole del gioco specifico nel quale siamo entrati consapevolmente o no e viene fatta di volta in volta, solo da chi riveste un ruolo idoneo (un responsabile, un arbitro, un impiegato, ecc.). Nell esempio del cemento fresco, la madre che spiega al bambino che quel nastro bianco e rosso non va superato, di fatto, opera: - sia una preparazione generale o continua, perché gli spiega in che modo viaggia la società civile, cos è giusto e sbagliato, cosa sono le regole, i ruoli, ecc.); - che una specifica o contingente, nel senso che nell attesa che impari a leggere e a simbolizzare, con le sue parole e la sua autorità spiega al bambino alcune regole specifiche del gioco dei pedoni ; in questo modo lo prepara al simbolico della società (cioè ai giochi della società) e se il bambino non ha insufficienze cerebrali di qualche genere le capisce e si adegua, ovviamente di più o più facilmente se avrà degli esempi pratici o mediatici corretti (se in televisione il bambino vede un video musicale dove dei ragazzini fanno i fighi e si divertono camminando nel cemento fresco posato dagli operai, appena fuori casa il bambino li imiterà). Difatti, per chiudere l esempio del cemento fresco, a volte vediamo sul cemento le impronte di qualche adulto o ragazzo (anche se c era il cartello e il nastro rosso), ma in quel caso non si sa se siano state fatte per sbadataggine, per eccesso di furbizia o altro, in ogni caso si tratta di un danno alla società che il simbolico da solo non può impedire, perché il simbolico è stato creato per dare a tutti gli strumenti per partecipare al gioco della società in modo da farla funzionare, ma il simbolico va protetto, perché se prevalgono gli interessi personali su quelli collettivi il gioco prima o poi si blocca. A tale proposito vorrei rendervi partecipi di una mia esperienza personale. Quando ero ragazzino ho visto un film nel quale si parlava di guardie e ladri e, soprattutto di morti ammazzati (sì, perché già all

16 epoca i film che incassavano di più erano quelli polizieschi), comunque, l investigatore di turno (quello figo per intenderci) entra in una cabina telefonica per cercare un numero di telefono utile alle sue indagini e, dopo averlo trovato, siccome aveva fretta, anziché trascriverlo su un pezzo di carta, decide di strappare la pagina della guida telefonica e scappa via. 212 Allora, fino all anno di uscita di quel film in tutte le cabine del telefono di New York (dov era ambientato) c erano le guide telefoniche, dopo quel film e, in particolare, dopo quella scena realmente affascinante per un ragazzino che sognava di essere forte e trasgressivo, una dopo l altra, le guide sono state fatte a pezzi e, per un effetto domino, è successo allo stesso modo in tutte le città dove quel film è stato mostrato, Italia compresa, così nel giro di qualche anno, nel mondo occidentale non esisteva più una cabina del telefono con una guida integra. Certo, io non posso dire che quel film e quella scena siano stati gli unici responsabili degli atti di vandalismo nelle cabine telefoniche americane ed europee, ma sono sicuro che una mano determinante, specie nel far vedere ai ragazzini in che modo ci si possa divertire se ci si sta annoiando, quel film l ha data senz altro. Ma passiamo ora alla preparazione specifica vera e propria.

17 213 La preparazione specifica: l ammaestramento e l investitura. La preparazione specifica è il cosiddetto ammaestramento che avviene subito dopo l ingresso di qualsiasi gioco dell esistenza umana (strutturato dunque sulla base del Gioco della Liberazione) e consiste nella spiegazione o nella semplice esposizione delle 3R: - Regole del gioco; - Ruoli rivestiti; - Risultati da realizzare; dopo l accettazione del ruolo e delle regole da parte del giocatore avviene l aggancio del filo blu del gioco che corrisponde all attribuzione ufficiale del ruolo, con i diritti e i doveri corrispondenti. Mantenendo l esempio del cibo: una volta entrati al ristorante chi ci accoglie ci spiega le 3R e cioè, ci dice che: - rivestiamo un ruolo, chiarito immediatamente dal cameriere che dice: Buon giorno, si accomodi, il cliente desidera mangiare? (il cliente è il nostro ruolo grazie al quale abbiamo dei diritti e dei doveri); - dobbiamo rispettare delle regole e infatti il cameriere ci dice: Si accomodi, le porto il menù su cui può scegliere cosa mangiare ; ovviamente ci sono regole implicite quali la paziente attesa del cameriere, l ordinazione educata (senza commentare a voce alta sui prezzi, sulle quantità, sugli altri clienti, sulle fattezze della cameriera e così via), in pratica, bisognerebbe mangiare, pagare, ringraziare e salutare; - il risultato offerto dal gioco è quello di mangiare e come in tutti i giochi uscire liberi senza pendenze; il risultato immaginario invece può essere diverso (per esempio c è chi va al ristorante per abbuffarsi, per mangiare e uscire senza pagare, portarsi a letto la cameriera, ecc.). La preparazione specifica ha un corrispettivo anatomico, nel senso che essa attiva la ruota dell intelligenza razionale (o i nuclei di desiderio razionali) posta nella corteccia prefrontale-orbitofrontale: - sempre che essa esista (gli animali non ce l hanno per cui non vanno a mangiare al ristorante); - sempre che funzioni (ai bambini, agli insufficienti mentali e agli psicotici manca o non funziona); - sempre che il soggetto la faccia funzionare (molti nevrotici, pur avendo la ruota dell intelligenza razionale non la vogliono o non la sanno usare).

18 214 L esistenza della ruota dell intelligenza razionale e il suo funzionamento dipendono dunque oltre che da una questione anatomica (genetico-ereditaria), anche e soprattutto dall educazione ricevuta, infatti l educazione classica (genitori, insegnanti e preti) ha lo scopo di formarla correttamente (attraverso cioè la spiegazione e la pratica continua delle 3R in tutti i giochi dell esistenza); ma l educazione tradizionale da sola non basta perché tutti noi siamo esposti ai messaggi e agli esempi assorbiti nella zona franca, e come abbiamo detto se i messaggi della zona franca sono in linea con quelli dell educazione tradizionale o comunque con la Verità, la ruota dell intelligenza razionale viene costruita e integrata, viceversa se prevale l ambiguità, compare la dissociazione mentale. Per cui, quando il soggetto entra nel gioco, la preparazione specifica (la spiegazione delle 3R) non fa altro che attivare la ruota dell intelligenza razionale ma il soggetto inizierà a giocare correttamente solo se: - anatomicamente la struttura cerebrale è a posto (in particolare la corteccia prefrontale-orbitofrontale); - ha ricevuto un educazione appropriata (che ha permesso di costruire la ruota dell intelligenza razionale e i rispettivi desideri); - i mass media non gliel hanno boicottata attraverso messaggi ambigui orientati al consumo e all immagine (facendo cioè crescere a dismisura i nuclei di desideri immaginari e convincendolo che con la furbizia si può ottenere tutto). In caso contrario il soggetto si sentirà completamente spaesato (proprio come succede a quelle persone che capiscono di essere entrate in un gioco nuovo, più grande di loro e di cui, al massimo, ne hanno sentito parlare o ne hanno visto qualche immagine in un film) oppure eccitato all idea di realizzare il risultato immaginato piacevole il più rapidamente possibile (ci sono persone che pur di ottenere l oggetto desiderato, in maniera febbrile e senza nemmeno leggerlo firmano qualsiasi tipo di contratto, pagano qualsiasi cifra, ecc.) o ancora ambivalente (c è chi sa a priori che la propria ricerca è realizzare il risultato immaginato piacevole senza passare per la prova di verifica e finge di stare al gioco ma usando la furbizia aspetta solo l occasione buona per trasgredire), ecc.. In definitiva, la spiegazione delle 3R (Regole, Ruoli e Risultati) può funzionare solo se il soggetto:

19 215 - non è un insufficiente mentale o uno psicotico; perché, come accennato gli psicotici mancano o non gli funziona la rotella specifica del gioco posta nella corteccia prefrontale-orbitofrontale e di fronte alla spiegazione rimangono sempre, per così dire, storditi, disorientati o assolutamente indifferenti (anche se poi, ci sono casi in cui, in qualche modo, alcuni di loro riescono a dare a intendere di aver capito e a cavarsela comunque); - sia stato educato a sufficienza; perché l educazione dovrebbe consentire a elaborare il simbolico e far diventare i bambini prima adolescenti e poi giovani adulti e maturi; in caso contrario, rimangono solo nevrotici che pur avendo la ruota del gioco nel cervello non capiscono il senso del gioco, o comunque, il loro desiderio collegato ai nuclei di desiderio immaginari li spinge a usare la furbizia per realizzare il risultato immaginato piacevole, anche a costo di trasgredire le regole del gioco, A mio avviso, dal punto di vista psicologico, la capacità di capire il senso del gioco e di aderire alle regole che lo organizzano e di rispettare i ruoli rivestiti rappresenta il criterio che più di ogni altro potrebbe realmente permettere di distinguere la normalità psichica dalla patologia, oppure l ignoranza o la mancata educazione dall insufficienza mentale, ma di questo ne parleremo in un altro capitolo. Comunque, anche se non capiscono appieno il senso del gioco questo non significa che i nevrotici si comportino sempre in maniera trasgressiva, anzi, siccome il comportamento dipende dai nuclei di desiderio e visto che il desiderio è il contrario della paura: - a volte il comportamento corretto dipende dal fatto che il risultato immaginato piacevole corrisponde al risultato offerto dal gioco; per esempio, c è chi lavora bene per guadagnare molti soldi e, anche se si tratta di un desiderio immaginario o personale, non essendo in contraddizione con le regole del gioco del lavoro, non ci sono problemi di sorta; - altre volte il comportamento corretto è dovuto alla paura delle conseguenze della trasgressione (pensate solo a quante persone non commettono crimini solo per paura di andare in galera, eppure, magari per decenni covano l odio nei confronti di una persona o di un gruppo, oppure alimentano anche per tutta la vita il desiderio di riuscire, prima o poi, a compiere una trasgressione sessuale, ecc.); in entrambi i casi risulta evidente che la loro correttezza non corri

20 216 sponde a un educazione riuscita, al massimo può essere assimilabile all ammaestramento degli animali da circo, i quali riescono a fare degli esercizi anche notevoli, o per paura della punizione oppure per il desiderio (per esempio di cibo, di dolci, di affetto, ecc. da parte del padrone). Il filo blu del gioco è come il filo rosso un filo di desiderio e la differenza sta solo nel fatto che: - il filo blu del gioco è un desiderio razionale che va dall Io simbolico (il ruolo rivestito), passa per la prova di verifica ed arriva al risultato offerto dal gioco; - il filo rosso invece è un desiderio immaginario, ovvero il desiderio per il risultato immaginato piacevole e va dall Io immaginario (l Ego) in direzione della via di fuga o dell illusione. A volte il filo rosso coincide con quello blu, o meglio, viene sovrapposto quando, come detto in precedenza, il desiderio per il risultato immaginato piacevole corrisponde a quello offerto dal gioco, ovvero, quando per paura delle conseguenze spiacevoli il soggetto aggancia il filo rosso del proprio desiderio a quello offerto dal gioco e si accontenta.

21 217 Dal punto di vista neuropsicologico, la forza di questi fili dipende dalla consistenza dei rispettivi nuclei di desiderio immaginari (presenti nella corteccia frontale) e razionali (nella corteccia prefrontaleorbitofrontale) i quali, a seconda degli stimoli che arrivano dall e- sterno possono crescere nel nostro cervello ed è per questo che la preparazione generica e quella specifica dovrebbero essere in sintonia, in armonia o comunque all insegna della

22 218 verità per consentire agli individui (specie ai bambini) di crescere sani mentalmente, ossia non dissociati. Per riassumere, dopo la spiegazione dal punto di vista simbolico delle 3R e l accettazione del ruolo da parte del giocatore segue l aggancio del filo blu del gioco che passando per la porta della verifica porta il soggetto al risultato offerto dal gioco; l energia per la progressione all interno del circuito è data dall attivazione della ruota del gioco che lo spinge o lo obbliga ad agire all interno del gioco (vedi figura successiva). Infine, la velocità della progressione nel circuito dipenderà invece dalla natura e dalla forza dei nuclei di desiderio immaginari (per il risultato immaginato piacevole) e razionali (per il risultato offerto dal gioco) in conflitto tra loro, ovvero dall armonia o dalla disarmonia dei messaggi che hanno determinato la preparazione generica e quella specifica.

23 219 Armonia e concentrazione, disarmonia e dissociazione Dato per scontato che il cervello funziona sulla verità e visto che all interno del cervello c è un interazione tra: - la cosiddetta preparazione generica costituita da un lato dalle informazioni della zona franca (che creano e alimentano la ruota dei desideri immaginari) e dall altro dall educazione classica (che crea la ruota del gioco, dei desideri razionali o dell intelligenza razionale); - la preparazione specifica (che attraverso la spiegazione delle 3R determina l attivazione dell intelligenza razionale e la partenza effettiva del gioco), è necessario che queste due forme di preparazione, ossia che tutti i messaggi in esse contenute (quelli dei mass media, dei genitori, degli educatori, dei responsabili del gioco, ecc.) siano in armonia tra di loro e, se possibile, anche in sintonia con la ruota dei nuclei di desiderio istintuali, in modo tale che: - se sono in armonia, si realizza quella che potremmo definire un educazione armonica grazie alla quale il soggetto entra e procede nel gioco senza dissociazioni mentali (un esempio di messaggio che favorisce un educazione armonica è quando sia i genitori che i giornali, i film o le pubblicità dicono: Bisogna mangiare cibi buoni, verdura e frutta di stagione, ecc. regolarmente e a orari precisi ) per cui, come conseguenza logica, il soggetto non mangerà mai fuori pasto e a una certa ora (tendenzialmente sempre la solita) sarà presente a casa o al ristorante per mangiare e non per godere (abbuffarsi o ricercare ossessivamente delle prelibatezze o le solite schifezze pronte perché preconfezionate, precotte, predigerite, ecc.); - se invece non sono in armonia (come quando i genitori dicono: Bisogna mangiare cibi buoni e a orari precisi! e le pubblicità invece dicono: Fate pure una pausa quando volete! Anche a scuola durante le lezioni! Non vi preoccupate di quello che dicono i genitori, i professori, ecc. tanto le nostre merendine le potete mangiare senza limiti! ) è chiaro che si viene a creare nel cervello del soggetto una condizione di dissociazione; e se la disarmonia dei messaggi educativi genitoriali e dei mass media è continua o abituale (come purtroppo avviene nella società dei consumi e dell immagine) il soggetto sarà sempre dissociato non soltanto per l alimentazione, ma per tutte le forme di consumi che sono fonte di piacere (oltre al cibo, abbiamo naturalmente l alcol, il fumo, il sesso, la visione di film, dei videogiochi, ecc.); in pratica, il

24 220 soggetto da un lato avrà i nuclei di desiderio immaginari che gli dicono: Dai, che possiamo godere quando vogliamo! e dall altro lato i nuclei di desiderio razionali che dicono: Guarda che per stare bene bisogna avere dei limiti, non si può fare sempre ciò che si vuole!. Risulta dunque evidente a chiunque che tanto più i messaggi educativi e quelli dei mass media sono in contrasto tra loro, tanto più le persone andranno incontro a un processo dissociativo mentale e saranno sofferenti dal punto di vista psicologico (tutti indistintamente qualunque sia la loro età, cultura, estrazione sociale, ricchezza, ecc.). E lo possiamo capire bene, mantenendo l esempio del cibo, - quando prevalgono i nuclei di desiderio immaginari, in qualsiasi momento, il soggetto sarà esposto al desiderio di entrare in un posto qualsiasi (bar, ristorante, pasticceria, fast food, ecc.) per mangiare qualsiasi cosa (come avviene ormai quotidianamente ai nostri ragazzi che non hanno più orari nei pasti e nel rientro a casa e che mangiano dovunque e a qualsiasi ora del giorno e della notte); - quando invece i nuclei di desiderio immaginari non prevalgono su quelli razionali, pur essendoci il desiderio immaginario, questo viene contrastato dal buon senso, per cui la dissociazione mentale si traduce in un conflitto interiore che a volte è realmente lacerante, come quando si dice: Sì, lo so che è tardi, però vorrei farmi un kebab e una birra! oppure Ho una fame che non ci vedo, da un lato vorrei strafogarmi quattro hamburger, due coca cola, tre patatine fritte, ecc.! Dall altra parte però vorrei anche non ingrassare o farmi venire il fegato gonfio! (proprio come nella figura successiva); - infine, quando prevalgono i desideri razionali l alimentazione è corretta e l individuo è in salute (ma come sapete, ciò accade raramente nella nostra società).

25 221

26 222 Tra parentesi, anche se in teoria la preparazione specifica dovrebbe servire solo a spiegare le regole del gioco in cui il soggetto è entrato, ovvero a mettere in moto la suddetta ruota del gioco, dell intelligenza razionale o del tempo di gioco e consentirgli di procedere all interno del circuito con un minimo di probabilità di riuscita, in realtà persino attraverso le informazioni ottenute nel corso della preparazione specifica si possono creare dei nuclei di desiderio sia razionali che immaginari, i quali vanno a rinforzare quelli precedentemente creati nella zona franca (per intenderci, quelli che hanno indotto il soggetto a entrare nel gioco); per esempio, sempre al ristorante, il cameriere, il cuoco, il proprietario, ecc. nel corso della preparazione specifica possono stimolare: - i nuclei di desiderio immaginari, dicendo: Sì lo so che siete a dieta, però oggi c è una specialità della casa che dovete assolutamente assaggiare! - i nuclei di desiderio razionali, dicendo: Allora, visto che dopo pranzo dovete tornare a lavorare, non vi consiglio la specialità della casa, sarebbe meglio qualcosa di leggero. Quella magari la prendete un altra volta, tanto la facciamo tutte le settimane! ; ma questa seconda ipotesi è abbastanza raro che si verifichi. Quest ultimo aspetto lo riprenderemo nel capitolo successivo quando parleremo del bivio, per il momento, torniamo alle cause della dissociazione mentale e aggiungiamo che, le regole espresse nel corso della preparazione specifica dovrebbero essere equilibrate e uguali per tutti, altrimenti si crea un aggravamento della dissociazione mentale già determinata dalla dicotomia tra i nuclei di desiderio immaginari e razionali dissociazione mentale tanto più grave quanto i giocatori sono più deboli (bambini, insufficienti mentali, nevrotici e psicotici); e, per capirlo meglio, riprendiamo la preparazione specifica nell esempio del telefonino. Come in tutti i giochi, la preparazione specifica al gioco parte nel momento in cui, dopo essere entrati nel negozio (che corrisponde all ingresso nel Gioco della Liberazione o al circuito dell Om) e il commesso ci domanda: Il cliente desidera?, perché in quel sem-

27 223 plice modo egli ci investe del ruolo (quello del cliente) con diritti e doveri specifici, anche se noi non ne siamo consapevoli. Dopo questa domanda che come detto corrisponde all investitura del ruolo anche se non definitiva (perché la partenza effettiva del gioco avviene solo dopo l accettazione del ruolo e delle regole) la preparazione specifica procede su nostra richiesta specifica di chiarimenti, con l esposizione delle regole del gioco da parte del commesso, il quale ci dice, per esempio: quanto costa il telefonino, quanto costa l abbonamento, i documenti necessari per l attivazione, ecc. La preparazione specifica è un momento delicato e dovrebbe essere svolta con calma, anche perché a seguito dell esposizione delle 3R il giocatore ha il diritto di ringraziare per l attenzione ricevuta e uscire libero dal gioco senza nessun obbligo o pendenza non a caso, per evitare fraintendimenti, sulla porta di molti negozi campeggia la scritta entrata libera. Ora però, siccome la preparazione specifica rappresenta il momento in cui, al di là delle chiacchiere o delle vere e proprie falsità dette nella zona franca con trucchi verbali atti solo a stimolare i nuclei di desiderio immaginari (come avviene per esempio nelle pubblicità), il negoziante dovrebbe spiegare correttamente e chiaramente come stanno veramente le cose, ma proprio per questo motivo, molto spesso, nel tentativo di obbligare il cliente a consumare anche prodotti inutili o dannosi, oppure a un prezzo maggiorato, la maggior parte delle tecniche truffaldine inventate nella nostra società per guadagnare soldi, sono concentrate in questo momento. non a caso, nel corso della preparazione specifica ognuno usa dei sistemi per: - non informare a sufficienza, infatti spesso alcune regole vengono celate volutamente nel corso dell esposizione delle 3R (in genere, quando le regole del gioco non sono a favore del cliente, anche se quest ultimo è destinato a scoprirle comunque dopo un po di tempo); - l esposizione c è ma è affrettata e perciò incomprensibile (come quando le commesse dei supermercati che vendono i telefonini,

28 224 recitano una formula imparata a memoria in maniera accelerata, per cui non possono essere accusate di non aver detto le cose e, quando il cliente non ha capito e fa delle domande, è sufficiente assumere un atteggiamento scocciato, di modo che egli si senta in colpa per la sua ignoranza o impertinenza e resti poi muto fino al pagamento finale); - la spiegazione delle regole non c è nemmeno (molto spesso si dà per scontato che il cliente le conosca già e allora gli si dice solo: Sì va bene, mi faccia solo qualche firma qui, qui e qui, e le do il telefonino! ). In definitiva, spesso questo momento può essere così concentrato che il cliente firma ma non sa nemmeno che cosa abbia firmato (proprio come nella mia esperienza con l assicurazione, dove, per accelerare le pratiche, l impiegata sorridendo mi ha detto: Mi faccia solo qualche firma e le do il tagliandino e io le ho fatte dodici firme senza fiatare!). La stessa cosa vale per il telefonino: quando uno lo va a comprare, gli danno dei fogli da firmare, fanno fotocopie di documenti, codice fiscale, il tutto nel giro di pochi secondi ma nessuno sa cos abbia firmato e che fine facciano davvero i suoi dati anagrafici! Sì certo tutti possono dire: Ho firmato per la privacy! ma questo è ciò che gli ha detto il commesso, lui non sa nemmeno cosa voglia dire, magari ha firmato una liberatoria grazie alla quale i nostri dati anagrafici, di lavoro, ecc. vengono messi in un archivio e venduti alle ditte produttrici di telefonini. Ed è inutile pensare: Ma no! Non è mica possibile che ti facciano firmare una cosa per l altra! perché le cronache recenti spesso ci hanno dimostrato il contrario! A titolo di conferma: c è qualcuno di voi che sappia davvero (se è certo, dico) di aver firmato un divieto di usare i propri dati o al contrario una liberatoria per usarli? Quando abbiamo comprato un telefonino, noi tutti abbiamo firmato dei fogli senza leggerli, perché ci siamo fidati; e lo abbiamo fatto non perché siamo stupidi ma perché la società civile si dovrebbe reggere sulla fiducia, difatti il buon senso dice che i fogli che firmiamo, specie quando facciamo dei contratti con ditte grandi e conosciute (banche, assicurazioni, compagnie telefoniche, ecc.) dovrebbero essere anzitutto per la nostra protezione, ma come ho detto sopra, la storia recente ci ha dimostrato invece che non è sempre stato così

29 225 specie con le ditte grandi e rinomate e nemmeno per pochi soldi, come può essere invece l acquisto di un telefonino, difatti, quanti poveri pensionati si sono accorti solo dopo (quando è scoppiata la crisi finanziaria globale) che quello che avevano firmato era una liberatoria per le banche per cui: - se si guadagnava con gli investimenti fatti dalla banca si guadagnava tutti (pensionati e banche); - mentre invece quando si perdeva i soldi li perdevano solo i risparmiatori e le banche non erano assolutamente responsabili! Io stesso ho svincolato i miei genitori da un fondo che il bancario a- veva garantito a mio padre come sicuro, proprio quando aveva già iniziato a perdere (e gli è andata bene perché con qualche giorno di ritardo, avrebbe iniziato a perdere anche dal capitale investito non soltanto dagli interessi accumulati che in pochi giorni se n erano rapidamente e quasi totalmente andati!); eppure il bancario gli aveva detto, testuali parole: State tranquilli è un fondo sicuro, come minimo guadagnate il 4% all anno!. Ma come può essere sicuro un fondo che investe anche solo in parte nelle azioni? Però per questa falsità iniziale dell impiegato al servizio degli interessi della banca piuttosto che del cliente non abbiamo potuto farci niente, nemmeno protestare! Eh sì perché come abbiamo detto nel capitolo precedente, la più grossa invenzione dell epoca attuale è stata riuscire a ribaltare la responsabilità di un truffa dal truffatore ai truffati per cui, anche se si trattava di pensionati che non sanno minimamente distinguere un azione da un obbligazione, i veri responsabili della crisi finanziaria mondiale sono proprio loro, gli stupidi che: - quando hanno investito i loro soldi, non hanno letto il contratto; - non hanno letto bene; - e se anche hanno letto bene di certo non lo hanno capito. Ma i pensionati, le casalinghe, gli operai, gli impiegati, ecc. che hanno perduto i soldi con investimenti a rischio non potevano capire, non avevano gli strumenti per capire! Per questo si sono fidati delle banche, delle assicurazioni, delle grosse ditte con una tradizione alle spalle, perché per legge dovrebbero essere al servizio dei risparmiatori, invece approfittano dei loro risparmi hanno speculato o

30 giocato in borsa con i loro soldi, tanto chi perdeva nell eventualità e- rano solo gli stupidi risparmiatori. In definitiva, grazie al trucco del ribaltamento delle responsabilità dal truffatore al truffato applicato ormai da anni su scala internazionale, sembra proprio che il mondo ruoti alla rovescia, difatti 226 se un tempo le imprese più grandi o anche lo Stato erano le strutture di cui le persone ignoranti potevano fidarsi perché la loro attività era sempre e comunque a favore dei clienti, oggi sono proprio loro di cui essi non si possono più fidare! E tutto questo semplicemente perché le grandi società di servizio (banche, assicurazioni, ecc. Stato compreso), dalla posizione di servizio al cittadino, al cliente o all utente sono passati a quella di imprenditori con finalità di guadagno a tutti i costi, per esempio: - le banche non sono più al servizio dei risparmiatori ringraziandoli e dandogli degli interessi per il solo fatto di depositare i soldi presso di loro ma, non solo non danno più interessi, gli fanno pagare la custodia e li vogliono anche sfruttare! Non gli basta guadagnare dagli imprenditori cui prestano i soldi dei correntisti oppure dai titoli di stato acquistati sempre con i soldi dei correntisti; vogliono guadagnare anche sui depositi e a tal fine gli fanno pagare qualsiasi operazione (anche quelle che un tempo erano gratuite) e non dando interessi obbligano i risparmiatori a fare, sempre per il tramite della banca, investimenti il cui rischio ricade interamente su di loro (e questa è una vera bestemmia che va contro il buon senso, ovvero è uno sfregio di tutte le teorie economiche elaborate da quando l uomo ha inventato il simbolico); - la stessa cosa vale per lo Stato il quale sfruttando la paura dei risparmiatori di perdere il capitale per il fallimento delle banche, specie dopo la crisi finanziaria si accontentano di investire (per esempio nei BOT) che non rendono più nulla, lo zero% virgola qualcosa (anzi, quelli a tre mesi, tolto il pizzo da dare alla banca, una persona comune ci rimette persino dei soldi); - così è pure per le aziende pubbliche privatizzate (date in gestione ai privati con la scusa di migliorare i servizi e ridurre le tariffe); una truffa in piena regola che ha determinato sempre il contrario di quanto promesso, senza nessuna eccezione (tutte le aziende pubbliche privatizzate hanno aumentato le tariffe e peggiorato il servizio). E il motivo è presto detto, tutti i servizi offerti dalle a-

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