Giuliano Pesel MEDICO DEL LAVORO SPPA

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1 INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE DEI RISCHI: IL RISCHIO STRESS LAVORO-CORRELATO Giuliano Pesel MEDICO DEL LAVORO SPPA In collaborazione con Stefano Russian, Direzione Sanitaria Claudia Carosi, SPPA Anna Roia, SC Neuropsichiatria Infantile Alberto Ferrazzano, Direzione Sanitaria IRCCS BURLO GAROFOLO TRIESTE 1

2 Quali sono i rischi lavorativi? I rischi per la sicurezza danni o menomazioni fisiche in conseguenza di un impatto fisico-traumatico I rischi per la salute compromissione dell equilibrio biologico I rischi trasversali o psicosociali sono così definiti perché una disfunzione di tipo ergonomico, organizzativo e psicologico può produrre danni sia per la salute che per la sicurezza, lo stress lavoro correlato fa parte di questi 2

3 L esposizione ai rischi di natura psicosociale (stress) ha conseguenze negative sul rendimento organizzativo qualità produttività I lavoratori esposti a rischi psicosociali tendono mediamente ad assentarsi di più dal lavoro e per periodi più lunghi immagine dell impresa benessere dei lavoratori clima organizzativo (((Quarta indagine europea sulle condizioni di lavoro EUROFOUND)

4 Due definizioni di stress 1. Insieme di reazioni emotive, cognitive, comportamentali e fisiologiche ad aspetti percepiti come avversi e nocivi del contenuto, dell organizzazione e dell ambiente di lavoro. Lo stress lavoro-correlato 2. Lo stress non è una malattia ma una situazione di prolungata tensione può ridurre l efficienza sul lavoro e può determinare un cattivo stato di salute

5 Elementi a monte del rischio stress lavoro-correlato CONDIZIONI CHE DETERMINANO IL PERICOLO Pianificazione dei compiti (errata organizzazione del lavoro chi fa cosa fa e come, competenze) Carichi e ritmi di lavoro (quantità eccessiva di lavoro o troppo scarsa, scadenze pressanti o insostenibili) Orario di lavoro (turni, lavoro notturno, eccessiva presenza in ufficio, lunghe pause, allontanamento) Ambienti e attrezzature della mansione (rischi infortunistici fisici, chimici, biologici, ergonomici) Precarietà dei contratti di lavoro (vale anche per gli psicologi )

6 Elementi a monte del rischio stress lavoro-correlato CONDIZIONI CHE DETERMINANO IL PERICOLO flussi informativi (insufficienti, contradditori o poco chiari) ruolo (ruolo poco chiaro o doppio ruolo) evoluzione e sviluppo di carriera (stagnazione o eccessiva responsabilità) autonomia decisionale (controllo e discrezionalità nel lavoro) rapporti interpersonali (conflitti, vessazioni, pressioni) aspetti casa/lavoro (incompatibilità tra le esigenze della vita privata e il lavoro)

7 Gli effetti a valle dello stress lavoro-correlato Sull individuo FISIOLOGICI disturbi gastrici disturbi cardiocircolatori disturbi respiratori disturbi della sfera sessuale patologie muscoloscheletriche disturbi dermatologici disturbi del sonno diminuzione dell efficienza del sistema immunitario. EMOTIVI irritabilità disturbi ansiosi disturbi depressivi. COGNITIVI Attenzione Problem solving Creatività Memoria. COMPORTAMENTALI Cambiamento degli stili di vita Abuso di sostanze Abuso di alcol Fumo Abuso di psicofarmaci.

8 Gli effetti a valle dello stress lavoro-correlato Sull organizzazione assenteismo frequente avvicendamento del personale problemi disciplinari violenza e molestie di natura psicologica riduzione della produttività errori e infortuni aumento dei costi d indennizzo o delle spese mediche scarso livello di qualità e quantità del servizio o prodotto presenzialismo...

9 La valutazione del rischio Art 28 Dlgs 81/2008 TU Sicurezza sul lavoro La vdr comprende tutti i rischi compreso lo stress lavoro correlato Si tratta di Rilevare qualsiasi condizione all interno dell Organizzazione che possa consentire o facilitare la diffusione di stress e altre forme di disagio psicosociale e Valutare gli strumenti, le risorse o le 9

10 Qual è lo scopo della valutazione del rischio stress lavoro-correlato? la valutazione dello stress lavoro-correlato, nella logica del benessere, è di fatto una revisione dell intero processo di analisi dei rischi aziendali Infatti ricomprende: un'analisi di fattori oggettivi quali l organizzazione e i processi di lavoro le condizioni e l ambiente di lavoro la comunicazione i fattori soggettivi 10

11 Gli indicatori Nella valutazione dello stress lavoro-correlato si possono utilizzare indicatori oggettivi, soggettivi e biologici che permettono in modo diverso di valutare tale rischio L associazione di indicatori soggettivi con marcatori biologici permetterebbe di migliorare la fase valutativa implementandola con alcune misure Indicatori: Oggettivi: assenteismo, turn-over, infortuni sul lavoro Soggettivi: stress percepito, valutabile mediante questionari come il Karasek e il Siegrist Biologici: cortisolo, catecolammine, DHEA-S 11

12 Accordo quadro europeo stress lavoro-correlato (8/10/04) Prevenire, eliminare o ridurre i problemi di stress lavoro-correlato (art. 6) La prevenzione, l eliminazione o riduzione dei problemi derivanti dallo stress da lavoro può comprendere diverse misure. Queste possono essere collettive, individuali o entrambe. 12

13 Accordo quadro europeo stress lavoro-correlato 8/10/04 Prevenire, eliminare o ridurre i problemi di stress lavoro-correlato (art. 6) Una volta posti in atto, i provvedimenti antistress dovrebbero essere regolarmente rivisti, per accertarne l efficacia, per verificare se essi utilizzino al meglio le risorse e se siano ancora appropriati o necessari. 13

14 Accordo quadro europeo stress lavoro-correlato 8/10/04 Prevenire, eliminare o ridurre i problemi di stress lavoro-correlato (art. 6) Tali provvedimenti potrebbero includere: misure di comunicazione e gestionali come: 1. chiarire gli obiettivi dell impresa ed il ruolo di ciascun lavoratore, 2. assicurare il sostegno manageriale agli individui e ai gruppi, 3. coniugare responsabilità e controllo sul lavoro, 4. migliorare l organizzazione ed i processi lavorativi, 5. Migliorare le condizioni e l ambiente di lavoro 14

15 Le linee guida per la valutazione del rischio D.Lgs 106/09, Art 6, comma 2 m-quater) La commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro ha il compito di elaborare le indicazioni necessarie alla valutazione del rischio stress lavoro-correlato 15

16 Le funzioni del Medico Competente 1- La sorveglianza sanitaria dei lavoratori, cioè la prevenzione di infortuni e malattie professionali 2- Gestione della documentazione sanitaria e delle cartelle cliniche e le visite mediche. 3- Collaborare alla valutazione dei rischi presenti sul luogo di lavoro 16

17 Sezione I - Articolo 25 Obblighi del medico competente Comma 1. Il medico competente: Lettera a) collabora con il datore di lavoro e con il servizio di prevenzione e protezione alla valutazione dei rischi, anche ai fini della programmazione, ove necessario, della sorveglianza sanitaria, alla predisposizione della attuazione delle misure per la tutela della salute e della integrità psico-fisica dei lavoratori, Lettera l) visita gli ambienti di lavoro almeno una volta all anno o a cadenza diversa che stabilisce in base alla valutazione dei rischi; la indicazione di una periodicità diversa dall annuale deve essere comunicata al datore di lavoro ai fini della sua annotazione nel documento di valutazione dei rischi; Lettera m) partecipa alla programmazione del controllo dell esposizione dei lavoratori i cui risultati gli sono forniti con tempestività ai fini della valutazione del rischio e della sorveglianza sanitaria; Dlgs 81/08 TESTO UNICO 17

18 Sezione V - SORVEGLIANZA SANITARIA Articolo 41 Sorveglianza sanitaria Lettera b) visita medica periodica per controllare lo stato di salute dei lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità alla mansione specifica. La periodicità di tali accertamenti, qualora non prevista dalla relativa normativa, viene stabilita, di norma, in una volta l anno. Tale periodicità può assumere cadenza diversa, stabilita dal medico competente in funzione della valutazione del rischio. L organo di vigilanza, con provvedimento motivato, può disporre contenuti e periodicità della sorveglianza sanitaria differenti rispetto a quelli indicati dal medico competente; Lettera c) visita medica su richiesta del lavoratore, qualora sia ritenuta dal medico competente correlata ai rischi professionali o alle sue condizioni di salute, suscettibili di peggioramento a causa dell attività lavorativa svolta, al fine di esprimere il giudizio di idoneità alla mansione specifica; Dlgs 81/08 TESTO UNICO 18

19 Particolari categorie di lavoratori da tutelare da parte del MC: Portatori di Handicap Tossicodipendenti e HIV+ Invalidi ( INAIL, INPS, I.C., Cause di Servizio), Malattie professionale Lavoratrici gravide Disagio lavorativo Disagio Psicologico Problemi psichiatrici Stress lavoro Correlato Mobbing Sinergie! Burn Out Tutela degli ipersuscettibili non tutelati dai limiti di legge! NB: GARANZIA DI TOTALE RISERVATEZZA!!!!! 19

20 Valutazione del Medico Competente Nel momento della visita il MC deve cogliere i primi segnali di disagio del lavoratore per il rischio stress lavoro correlato Importanza dell anamnesi: valutazione del sonno, dell alimentazione, della libido, tono dell umore riferito Anamnesi positiva per DAP, Fobie Esame obiettivo o di laboratorio positivo per abuso di alcol, sostanze psicotrope, tabagismo, dipendenze in generale Disturbi da somatizzazione (gastro intestinali, cefale ) Cluster di assenze per malattia, assenteismo Identificazione dei casi a rischio Invio allo psicologo Ma anche collaborazione in scelte di tipo organizzativo (uomo giusto al posto giusto in considerazione dei rischi Taylorismo) Collaborazione con lo psicologo del lavoro 20

21 Il team multidisciplinare Nell organizzazione ospedale emerge la necessità di una sinergia tra Medico del lavoro/competente e psicologo nella prevenzione e nella promozione della salute Benessere del cliente interno gestione del rischio stress lavoro correlato Ricadute del benessere psicologico dell operatore sanitario sull utenza e sulla riduzione del rischio clinico Importanza delle relazioni interpersonali tra colleghi e tra operatori e pubblico Emerge il ruolo centrale dello psicologo (con formazione specifica)in affiancamento al Medico Competente Necessità di formazione del personale, intereventi di elaborazione degli eventi critici (debriefing, colloqui) 21

22 Il processo di valutazione si articola in due fasi: la prima necessaria: valutazione preliminare, su gruppi omogenei la seconda eventuale: valutazione approfondita, su individui La valutazione approfondita va attivata nel caso in cui: dalla valutazione preliminare vengano rilevati fattori di rischio da stress lavoro-correlato e le misure poste in essere dal datore di lavoro siano state inefficaci. 22

23 L approccio dell Istituto ad oggi Costituzione del "Gruppo di Gestione della Valutazione del rischio da stress lavoro-correlato", c.d. Gruppo di Lavoro (art. 28 del D. Lgs 81/2008), istituito dal Direttore Generale e così composto: - Medici Competenti - il Responsabile del Servizio Protezione e Prevenzione -una psicologa della SC Neuropsichiatria Infantile -Linee Guida INAIL-ISPESL adattate alla nostra realtà 23

24 La valutazione PRELIMINARE Processo conoscitivo che consiste nel rilevare indicatori oggettivi e verificabili Il Processo Valutativo comprende una valutazione preliminare (sempre necessaria), consistente nella rilevazione di indicatori oggettivi e verificabili appartenenti a 3 distinte aree: Indicatori aziendali (assenteismo, turn over); Fattori di contenuto del lavoro: ambiente di lavoro, turni, ritmi e carichi di lavoro Fattori di contesto del lavoro: ruolo nell organizzazione, rapporti interpersonali, autonomia decisionale 24

25 La valutazione PRELIMINARE Analisi degli indicatori oggettivi (assenteismo e turn over) questionario compilato individualmente o come media del gruppo rappresentato; in forma anonima; sono state raccolte 176 schede che, rapportate al numero dei dipendenti (circa 760), corrispondono approssimativamente ad una scheda ogni 4 dipendenti (25%). I dati sugli indicatori aziendali, sono stati elaborati del Servizio di Epidemiologia e Biostatistica. 25

26 La valutazione PRELIMINARE I risultati sono stati espressi in forma aggregata I dati raccolti relativi ai tre gruppi di indicatori sono stati inseriti in un database informatico ed elaborati, generando un valore numerico che permettesse di identificare il livello di rischio (basso, medio, alto) della singola Struttura Delle 33 Strutture valutate: 9 sono risultati essere a rischio basso, 24 a rischio medio, 0 a rischio alto. 26

27 La valutazione APPROFONDITA The next step Prevede il coinvolgimento diretto di tutti i lavoratori (anche se nelle imprese di maggiori dimensioni è possibile utilizzare un campione rappresentativo) Per la raccolta dati possono essere utilizzati diversi metodi di indagine psicosociale (questionari, focus group, interviste semistrutturate), ma nelle imprese fino a 5 lavoratori sono più indicate le riunioni che facilitano la ricerca diretta delle soluzioni ai problemi emersi l output è un indice del rischio ottenuto dall interpretazione dei giudizi raccolti (dati qualitativi) e/o dei dati quantitativi elaborati 27

28 Piano delle azioni di miglioramento Programmare incontro con i delegati alla sicurezza ed i preposti di tutte le strutture per presentare i risultati Interventi programmati Pianificare interventi per il personale es formazione Previsione piano di monitoraggio e di miglioramento.

29 All interno dell organizzazione Misure collettive: ri-progettazione del lavoro e cambiamento organizzativo, formazione, gestione delle relazioni interpersonali a livello orizzontale e verticale, definizione chiara degli obiettivi e dei ruoli, empowerement, servizi di counselling ecc. Misure individuali: far apprendere e sviluppare tattiche che rendano efficiente il lavoratore e meno faticoso il lavoro Es: abituare a programmare le attività attribuendo le giuste priorità, suddividere i compiti impegnativi, alternare attività lavorative a giuste pause, sviluppare atteggiamento di fiducia nei confronti delle proprie capacità RUOLO DELLO PSICOLOGO 29

30 .in particolare agendo sui seguenti fattori Caratteristiche strutturali e di comfort dell ambiente di lavoro Tecnologia Orario di lavoro Partecipazione e controllo Quantità di lavoro assegnato Contenuto del lavoro Ruoli Ambiente sociale Prospettive future Job enrichment Clima organizzativo 30

31 Supporto psicologico per personale dell I.R.C.C.S Burlo Garofolo Pronto soccorso pediatrico S.C di Anestesia e Rianimazione Clinica pediatrica S.C di Oncoematologia Direzione Sanitaria, SPPA nella progettazione rischio stress lavoro correlato 31

32 Reazioni psicologiche negli operatori I soccorritori, nonostante di solito tendano a sviluppare un alta soglia di tolleranza agli eventi traumatici, possono sviluppare disturbi psicopatologici a breve o lungo termine. L operatore in situazioni di emergenza è la vittima di secondo grado (vive un trauma vicario) 32

33 Strumenti Colloqui con il personale sia di gruppo che individuali Tecniche per elaborazione dello stress: Debriefing e Defusing Psicoterapia EMDR 33

34 Concludendo Importanza di un percorso condiviso e integrato in un contesto dilavoro caratterizzato dalla presenza di equipe multiprofessionali lo Psicologo si trova a confrontarsi e ad interagire, con lo scopo di promuovere un pensiero comune sulle buone pratiche della Psicologia in ospedale, anche per quanto riguarda la salute dei lavoratori e non solo degli utenti dell ospedale. 34

35 Grazie per l attenzione 35

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