1. SCUOLA SUPERIORE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

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1 1. SCUOLA SUPERIORE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE La Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, riformata con Dlgs 381 del 29 dicembre 2003, è un istituzione di alta cultura e formazione ed ha, nell ambito della Presidenza del Consiglio dei Ministri, autonomia organizzativa e contabile nei limiti delle proprie risorse economico-finanziarie. I compiti istituzionali della Scuola sono: l organizzazione dei cicli di attività formativa iniziale dei dirigenti dello Stato; l attività di formazione permanente dei dirigenti e dei funzionari dello Stato; il coordinamento delle attività delle altre Scuole pubbliche di formazione mediante forme di collaborazione e di raccordo; lo svolgimento di attività di ricerca e consulenza per la Presidenza del Consiglio e per le Amministrazioni Pubbliche in materia di innovazione amministrativa e formazione; la valutazione, su richiesta delle Amministrazioni statali e del Dipartimento della Funzione Pubblica, della qualità delle offerte formative presentate da soggetti terzi, nonché lo svolgimento di attività di monitoraggio; la realizzazione dell Osservatorio sui bisogni di formazione e qualificazione del personale delle Amministrazioni Pubbliche; la realizzazione di un Rapporto annuale sulla formazione nella Pubblica Amministrazione; la cura dei rapporti con gli organismi e le strutture di formazione similari di altri Paesi e lo svolgimento, su richiesta, di attività di formazione di personale delle loro Amministrazioni; l attività di formazione del personale delle Amministrazioni Pubbliche diverse da quelle dello Stato e di soggetti gestori di servizi pubblici. Per le sue attività didattiche e di ricerca, la SSPA si avvale di 30 docenti stabili, coadiuvati da docenti incaricati sugli specifici progetti, ed eroga i Master e i corsi in cinque sedi: Bologna, Roma, Caserta, Reggio Calabria e Acireale. Le biblioteche, anch esse articolate nelle cinque sedi, i cui cataloghi sono consultabili on line, possiedono un patrimonio totale di volumi e testate di periodici. Nelle sedi di Roma, Caserta e Acireale sono aperti anche dei Centri di documentazione europea. FORMAZIONE INIZIALE E ACCESSO ALLA DIRIGENZA Le modalità di accesso alla qualifica dirigenziale nelle Amministrazioni statali sono state più volte modificate negli ultimi dieci anni (ultimamente le nuove disposizioni sull accesso alla dirigenza pubblica sono contenute nell articolo 28 del Dlgs 165 del 30 marzo 463

2 SCHEDE DESCRITTIVE DELLE SCUOLE E DEGLI ORGANISMI FORMATIVI PER LA PA 2001, così come sostituito dall articolo 3, comma 5 della legge 145 del 15 luglio 2002) e il compito di formare i dirigenti dello Stato, prima o dopo l accesso alla relativa qualifica, resta sempre riservato alla Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione. Tale compito attribuisce alla SSPA una responsabilità di grande rilievo poiché, nel processo di riforma della Pubblica Amministrazione, la formazione per l accesso alla dirigenza costituisce un obiettivo strategico di primaria importanza. Per quanto riguarda la formazione per l accesso, la SSPA ha realizzato due edizioni di corsi-concorso, ambedue pluriennali, la prima iniziata nel 1999, la seconda iniziata nel 2000, protrattasi anche nel Nell anno 2002 si è svolta la procedura concorsuale per il reclutamento di 134 dirigenti pubblici, conclusasi nel dicembre 2002 con la pubblicazione della graduatoria dei vincitori. I cicli di attività formative per nuovi dirigenti pubblici svolti nel 2004 sono 4. La quantificazione numerica complessiva delle caratteristiche dei cicli, sono le seguenti: ore di docenza erogate; 48 settimane di applicazione pratica attivate e gestite; 247 incarichi di docenza. Le attività del 2004 per la formazione iniziale, sono state le seguenti. 2 Ciclo di attività formative per i dirigenti di Enti pubblici È stato avviato il 9 dicembre 2003 e si è concluso il 1 giugno È stato destinato a 13 nuovi dirigenti dell ACI e 4 nuovi dirigenti dell INPDAP. Nell anno 2004, per questo progetto, sono state erogate 462 ore di attività didattica (compresa l attività di coordinamento e la co-docenza) e 8 settimane di applicazione pratica, vale a dire, complessivamente, 136 settimane per tutti i dirigenti. I docenti esterni intervenuti sono stati Ciclo di attività formative per nuovi dirigenti È stato avviato il 21 gennaio 2004 presso le sedi della SSPA di Roma, Bologna e Caserta e si concluderà il 13 luglio È destinato a 85 dirigenti vincitori del concorso bandito dalla SSPA. Nell anno 2004, per questo progetto, sono state erogate complessivamente ore di attività didattica (compresa l attività di coordinamento e la co-docenza) e 25 settimane di applicazione pratica, vale a dire, complessivamente, settimane per tutti i dirigenti. I docenti esterni intervenuti sono stati Ciclo di attività formative per i dirigenti È stato avviato il 9 febbraio 2004 e si è concluso il 29 ottobre È stato destinato a 7 nuovi dirigenti: un dirigente del Ministero delle Infrastrutture; due dirigenti del Dipartimento della Giustizia Minorile del Ministero della Giustizia; 464

3 tre dirigenti del Commissariato di Governo della provincia di Bolzano; un dirigente dell Autorità di Bacino dei fiumi Liri, Garigliano e Volturno. Nell anno 2004, per questo progetto, sono state erogate 403 ore di attività didattica (compresa l attività di coordinamento e la co-docenza), 20 giornate di problem solving, cioè, complessivamente, 140 giornate per tutti i dirigenti, e 15 settimane di applicazione pratica, cioè, complessivamente, 105 settimane per tutti i dirigenti. I docenti esterni intervenuti sono stati 21. Corso di formazione iniziale per i dirigenti del Ministero della Giustizia - Dipartimento della Giustizia Minorile È stato avviato il 18 giugno 2003 e si è concluso il 10 settembre È stato destinato a 9 dirigenti vincitori di concorsi interni banditi dal Dipartimento della Giustizia Minorile non rientranti nel campo di applicabilità dell articolo 28 del Dlgs 165/2001. Nell anno 2004, per questo progetto, sono state erogate 240 ore di attività didattica. Ciascun corso segue uno schema articolato in: periodo di attività didattica; periodo di applicazione pratica (stage). Durante lo svolgimento dello stage, i dirigenti seguono un percorso formativo nelle sue linee generali mirato a perseguire le seguenti finalità didattiche: conoscere le regole che presiedono alle attività dell unità organizzativa e le principali procedure, nel quadro della struttura aziendale; aver seguito operativamente una o più di queste procedure (con la supervisione del referente); conoscere le modalità di programmazione e controllo delle attività, di organizzazione e distribuzione del lavoro nella unità organizzativa; conoscere le modalità di acquisizione delle informazioni per le decisioni di competenza dell unità organizzativa; saper riconoscere e valutare il clima organizzativo e le sue dinamiche; sperimentare la redazione di documenti inerenti i compiti dell unità organizzativa e il ruolo del dirigente (con la supervisione del referente); cogliere l eventuale pluralità (dialettica o confermativa) tra organizzazione formale e organizzazione informale. LA FORMAZIONE PERMANENTE La crescente importanza della Formazione Continua tanto in ambito domestico che internazionale, quale fattore chiave di sviluppo e di crescita economica di ogni Paese, ha reso particolarmente strategica l attività della competente divisione Formazione Avanzata e Progetti Speciali della SSPA. A fine 2001 la SSPA ha avviato un nuovo metodo per programmare l attività della formazione permanente, tramite un dialogo diretto con gli utenti, vale a dire con i responsabili della formazione delle Amministrazioni centrali, in modo da aumentare il livello di soddisfazione della domanda. Vengono, quindi, attivati dei tavoli tecnici ai quali, con i responsabili della formazione degli utenti, per la SSPA partecipano docenti, di- 465

4 SCHEDE DESCRITTIVE DELLE SCUOLE E DEGLI ORGANISMI FORMATIVI PER LA PA rigenti ed eventualmente responsabili di settore o consulenti, con l obiettivo di progettare i percorsi formativi più adatti alle realtà pubbliche interessate. Tutte le strutture ed i docenti stabili della SSPA, quindi, insieme all Osservatorio sui bisogni formativi, partecipano al processo di approfondimento delle problematiche della formazione continua in ambito pubblico, di individuazione dei bisogni formativi e delle iniziative da programmare, anche secondo l evoluzione in atto nella PA. L attività di formazione permanente della SSPA è rivolta ai dirigenti e funzionari dello Stato con l obiettivo di promuoverne l aggiornamento e la crescita professionale, a sostegno del processo di rinnovamento in atto nella Pubblica Amministrazione. In particolare, l impegno della SSPA in questo campo si concretizza ogni anno nella progettazione e nella realizzazione di un ampio ventaglio di progetti formativi, inseriti all interno di aree tematiche. La pianificazione del dettaglio dei corsi e il relativo calendario sono stati definiti in scadenze successive, sulla base di accordi puntuali con le diverse Amministrazioni Pubbliche. La calendarizzazione e la specificità dei corsi sono state, quindi, via via definite secondo le esigenze delle varie Amministrazioni, approfondite anche in colloqui programmatici effettuati con la Divisione Formazione Avanzata della Scuola. Nel corso degli ultimi anni ( ) tale attività ha evidenziato un costante andamento crescente, ma nel 2004, principalmente a causa della riduzione della dotazione finanziaria del bilancio dello Stato di circa il 60%, l attività didattica per la formazione avanzata ha avuto una parallela e obbligatoria contrazione. Alle motivazioni finanziarie, vanno aggiunte quelle di un sostanziale riequilibrio di didattica erogata tra formazione iniziale (3.823 ore) e formazione avanzata, la cui somma riporta sostanzialmente i valori al volume di attività prestato nel corso del In sintesi, nel 2004 sono state realizzate iniziative didattiche per complessive 854 giornate-aula e ore di didattica, con un decremento di attività, rispetto all anno 2003, di complessive giornate-aula e ore di didattica, pari ad una diminuzione del 56%. Le giornate/aula si sono suddivise tra le diverse tipologie di attività previste dalla programmazione di massima per il 2004 nell ambito della Formazione avanzata come segue: Master di alto livello; Percorsi formativi tematici; Progetti speciali; Corsi brevi ; Corsi in convenzione con Pubbliche Amministrazioni diverse da quelle statali. I Percorsi formativi sono progettati dai docenti della Scuola e sono costituiti da insegnamenti articolati secondo argomenti che toccano le necessità espresse dagli utenti. 466

5 È risultato peraltro estremamente positivo il fatto che, dal 2002 la SSPA ha impostato la programmazione annuale della Formazione Avanzata secondo nuove modalità che hanno superato le logiche coercitive dei calendari fissi e hanno consentito alle Amministrazioni di individuare i propri programmi formativi attraverso un dialogo costante e continuo con la Scuola, volto a soddisfare le reali esigenze degli utenti, ottenendo nel contempo anche interventi più tempestivi. Il metodo di programmazione, avviato nel 2002 e consolidato nel corso del 2003 e del 2004, deriva dal rilevamento delle richieste di corsi da parte delle Amministrazioni, mediato con le frequentazioni effettive, in modo da ottenere una programmazione di massima di giornate da erogare, articolate secondo aree di contenuti. I Master, i Percorsi formativi, gli eventuali corsi singoli, sono articolati nelle seguenti tematiche didattiche: Giuridico-normativa; Storico-documentale; Economico-finanziaria; Informatico-telematica; Manageriale-gestionale; Comunicazione-informazione; Internazionale-linguistica. L anno 2004 è stato, inoltre, caratterizzato dallo sviluppo di programmi di formazione ad hoc, tagliati sulle peculiari esigenze delle Amministrazioni committenti. Per quanto riguarda le Amministrazioni statali si menzionano, in particolare, i progetti didattici sviluppati per il Ministero della Giustizia e per la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il programma sviluppato per la dirigenza del Ministero della Giustizia è stato incentrato sui temi della contrattualistica pubblica e ha visto l attivazione di quattro classi master. Per la Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stato sviluppato un progetto complesso ed articolato, che riguarda la formazione di tutto il personale dipendente: dal top management (Capi di Gabinetto e Capi Dipartimento), alla dirigenza di prima e seconda fascia, dai funzionari di area B, agli assistenti amministrativi. Ha avuto inizio nel mese di novembre 2004, e proseguirà per tutto il Il progetto prevede l erogazione di oltre 500 giornate-aula per la dirigenza, giornate-aula per i funzionari di fascia C, e 600 giornate-aula per il personale di fascia B. Un incremento ha avuto anche la collaborazione con gli Enti territoriali, soprattutto presso la sede di Bologna e quella di Reggio Calabria. Specifici programmi di formazione sono stati progettati per la regione Emilia-Romagna (Consiglio regionale e Giunta) e la collaborazione si sta estendendo anche al comune di Bologna ed alla Provincia. Gli accordi, inoltre, prevedono diverse forme di collabo- 467

6 SCHEDE DESCRITTIVE DELLE SCUOLE E DEGLI ORGANISMI FORMATIVI PER LA PA razione quali l organizzazione congiunta di seminari e conferenze su temi di comune interesse, la disponibilità ad ospitare reciprocamente stage formativi, scambi di partecipazione nei percorsi formativi di reciproco interesse. La SSPA ha, inoltre, curato la formazione di tutta la dirigenza e di tutta l area funzionariale della regione Calabria con percorsi formativi sui temi della devoluzione delle competenze. I Master consistono in iniziative di alto livello e di ampio respiro, la cui durata varia dalle 100 alle 400 ore, e di percorsi formativi articolati all interno di argomenti definiti. Sono orientati alla trasmissione di professionalità, conoscenze e capacità complesse, e sono progettati e realizzati in modo tale che i destinatari possano a loro volta ricreare innovazione e crescita professionale anche all interno del proprio ambiente di lavoro, a tutti i livelli. LE ATTIVITÀ INTERNAZIONALI La SSPA ha attivato un Settore e una Divisione per i Rapporti internazionali che ha lo scopo di realizzare occasioni di formazione verso partecipanti esteri, ma anche occasioni internazionali per partecipanti italiani, che possono frequentare stage all estero o anche far parte di progetti di scambio con analoghe istituzioni di altri Paesi. L attività in campo internazionale della SSPA si è andata intensificando nel corso degli ultimi anni. La Scuola, negli ultimi anni, ha sottoscritto una serie di accordi con Enti omologhi, soprattutto europei, che prevedono fra l altro progetti di attività formative a livello internazionale. Uno riguarda i Paesi dell UE, i Paesi entrati a far parte dell Unione nel 2004 e i Paesi candidati: Polonia, Ungheria e Ucraina. L accordo prevedeva, già dal 2003, lo scambio di funzionari per stage di medio periodo nei Ministeri omologhi a livello europeo. Lo scopo dell accordo è di favorire una migliore integrazione delle Amministrazioni Pubbliche europee e in particolare di quelle dei Paesi candidati. Le diverse Scuole europee della PA cureranno il coordinamento del programma di scambi. Un ulteriore importante accordo con gli Stati Uniti per lo scambio di funzionari pubblici per stage di lunga durata nei dicasteri omologhi dei due Paesi; ha lo scopo di favorire la conoscenza delle tecniche amministrative più avanzate e di creare un reticolo di conoscenze personali che favoriranno una più stretta collaborazione fra le due Amministrazioni. Vengono segnalate alcune attività che, inserite nei succitati progetti, si sono svolte nel La SSPA ha aderito al Progetto Bellevue, finanziato interamente dalla Fondazione Bosch, un attività che ha generato un programma di scambio internazionale con la Germania. Tale programma prevede un periodo di internship di 18 mesi presso uno dei 7 Paesi aderenti (Germania, Spagna, Portogallo, Polonia, Slovenia, Ungheria, e Italia), destinato a giovani dirigenti della Pubblica Amministrazione. È stata nominata una 468

7 Commissione esaminatrice interna alla SSPA per la selezione in Italia e, successivamente, una Commissione internazionale presso la Fondazione Bosch a Berlino, cui ha partecipato anche l Italia. La SSPA ha poi ospitato una folta partecipazione di dirigenti della Commissione Europea per un Seminario loro dedicato. È stata svolta l attività prevista dal secondo progetto del Programma formativo della dirigenza pubblica ungherese, voluto dai governi dei due Paesi, iniziato nel 2003, con la realizzazione di 4 Seminari a Roma ed a Caserta e di 3 Conferenze a Budapest sul Decentramento, l Unione europea ed i Fondi strutturali. Poi, si è avuto il terzo anno consecutivo delle attività previste dalla convenzione della SSPA con la Polonia, con lo svolgimento di uno stage per elementi della Pubblica Amministrazione polacca. La SSPA riceve anche visite da parte di delegazioni di governi esteri e di rappresentanti di analoghe istituzioni di formazione; nel 2004 sono stati attivati, tra gli altri, un programma di collaborazione con la Russia, stipulato tramite una Convenzione tra l Accademia russa per la PA e la SSPA, con 3 visite, una delle quali ha avuto la compartecipazione della LUISS Management. Un altra importante relazione è quella con la Cina, con due visite di studio, di cui una concertata con il Formez e con l ENA. Hanno visitato la SSPA anche delegazioni del Vietnam, della Romania, del Messico e dell Arabia Saudita. I PROGETTI DI RICERCA La SSPA conduce ricerche per la Presidenza del Consiglio dei Ministri e per le Amministrazioni pubbliche in materia di innovazione amministrativa, devoluzione, formazione e organizzazione dell attività formativa. Inoltre la SSPA svolge attività di ricerca e studio sia autonomamente, sia in collaborazione con Scuole pubbliche e private, Università e Istituti di alta cultura pubblici e privati, italiani e stranieri, Amministrazioni Pubbliche e istituzioni e società private. Un progetto di grande importanza della SSPA è stata la creazione del Gruppo di supporto tecnico al Governo per le riforme istituzionali europee, che ha proseguito alcune attività anche nel Si tratta di una struttura consultiva avviata nel 2002 e pienamente operante all inizio del 2003, con il compito di fornire un supporto tecnico alle decisioni che il Governo doveva prendere sul piano istituzionale e sul piano dell adeguamento delle strutture amministrative in conseguenza della riforma dell Unione europea. 469

8 SCHEDE DESCRITTIVE DELLE SCUOLE E DEGLI ORGANISMI FORMATIVI PER LA PA Nel 2004 si è concluso inoltre un importante progetto: un dizionario interattivo automatizzato per la traduzione in inglese dei termini italiani di diritto amministrativo, IPAD - Interactive Public Administration Dictonary. Si tratta di un dizionario con circa lemmi amministrativi tradotti in lingua inglese, secondo corrispondenze valide sia in Gran Bretagna, sia in USA, sia nelle sedi della Unione europea. Il dizionario è fruibile tramite un CD interattivo per la consultazione e la copia dei termini tradotti. La Scuola è stata poi coinvolta direttamente dal legislatore, sul progetto dell Osservatorio sui bisogni formativi nella PA, che realizza il Rapporto annuale sulla Formazione nella Pubblica Amministrazione. La SSPA realizza l attività dell Osservatorio insieme con le Scuole pubbliche di formazione e con i referenti della formazione delle Amministrazioni centrali, che ogni anno forniscono i dati sulla formazione dei loro Enti. 470

9 2. SCUOLA SUPERIORE DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE La Scuola Superiore dell Economia e delle Finanze ha come missione istituzionale quella di tradurre in concrete strategie formative gli indirizzi e le direttive dell organo di indirizzo politico dell Amministrazione per l attuazione delle politiche economiche e finanziarie connesse al programma di Governo. Specularmente la Scuola svolge anche una funzione di indirizzo, coordinamento e pianificazione delle diverse esigenze formative del Ministero dell Economia e delle Finanze e, su base convenzionale, delle Agenzie fiscali, per renderle coerenti e funzionali agli obiettivi che si intendono conseguire. Allo stesso tempo la Scuola si rivolge anche ad una vasta ed eterogenea platea di interlocutori. La Scuola, nella consapevolezza della peculiarità e dell importanza della funzione che è chiamata ad assicurare, si pone, inoltre, come luogo di ricerca, incontro ed osmosi tra il MEF, da un lato, e le altre Pubbliche Amministrazioni, le Università, i giovani, gli Enti locali, le imprese e gli Ordini professionali, dall altro. La Scuola infatti: A) eroga, su base convenzionale, formazione alle Pubbliche Amministrazioni diverse dal MEF sulla base dei loro bisogni e della loro tipologia; B) ritenendo strategica la complementarietà con l Università, la Scuola crea sinergie con il sistema universitario, italiano ed europeo, per agevolare lo scambio e l integrazione delle conoscenze sotto il profilo delle tematiche affrontate, delle tecniche formative e delle modalità organizzative delle singole iniziative, per arricchire i contenuti didattici dei percorsi formativi progettati per il personale; C) attraverso l attività delle sedi decentrate sviluppa un incisiva azione di diffusione territoriale delle politiche e delle attività formative instaurando stretti rapporti con le comunità locali; D) collabora con gli Ordini professionali, nazionali e territoriali, per una migliore comprensione, diffusione e applicazione delle politiche economiche e fiscali del MEF e dell Agenzie fiscali; E) incentiva rapporti con il sistema imprenditoriale per individuare e supportare, attraverso l attività di ricerca e formazione, i mutamenti e le esigenze del sistema produttivo italiano; F) considera di fondamentale importanza la formazione destinata ai giovani neolaureti attivando a vasto raggio, e in collaborazione con le Università, iniziative ad essi dedicate attestate anche dalla possibilità di svolgere tirocini formativi e di orientamento presso la propria sede; G) favorisce i rapporti con la comunità internazionale attraverso la partecipazione a progetti di formazione europei destinati ai Paesi di nuova adesione all UE e ai Paesi terzi. 471

10 SCHEDE DESCRITTIVE DELLE SCUOLE E DEGLI ORGANISMI FORMATIVI PER LA PA In sintesi, l attività della Scuola è finalizzata a: formare, specializzare e aggiornare il personale dell Amministrazione economica e finanziaria, delle Agenzie fiscali e degli Enti che operano nel settore della fiscalità; redigere studi e ricerche su temi di interesse del Ministero dell Economia e delle Finanze; svolgere attività formative, divulgative e di ricerca anche per soggetti esterni all Amministrazione sia italiani che esteri; curare la formazione e la preparazione di neo-laureati e aspiranti all accesso nel pubblico impiego, con l obiettivo di stimolarne la cultura istituzionale e facilitarne l ingresso nel mondo del lavoro. La Scuola è impegnata nella crescita culturale e professionale dei propri clienti finali, ovvero l Amministrazione economico-finanziaria e, al contempo, il suo personale. Il centro di attenzione attorno al quale ruota l insieme delle attività della Scuola è, quindi, la persona, con i propri diritti e le legittime aspettative di migliorare, anche attraverso la formazione, la qualità della vita, nella consapevolezza della sua essenzialità per garantire una buona amministrazione. Difatti, il manager, il funzionario, l impiegato, il giovane neolaureato, il ricercatore rappresentano per la Scuola, in primo luogo, persone che esprimono il proprio diritto di sviluppare la propria professionalità, rispondere alle esigenze del proprio contesto lavorativo, concretizzare in scelte costruttive le opportunità offerte dall ambiente circostante. In un contesto fortemente globalizzato, nel cui ambito la velocità dell informazione raggiunge ritmi fino a qualche anno fa inimmaginabili, le persone che la Scuola forma rappresentano i nodi di reti sempre più interconnesse attraverso cui viaggia la conoscenza. Un viaggio attraverso il quale la conoscenza si traduce in libertà, sviluppo, ricchezza, solidarietà ed equità. D altro canto, questo tipo di professionalità, che si traduce nella capacità di innovare e di trasformare, è l unica che appare in grado di soddisfare le esigenze prioritarie delle organizzazioni pubbliche e private che domandano formazione alla Scuola. In coerenza con tale visione si pone la missione della Scuola che è quella di svolgere una permanente attività di studio e di ricerca anche in funzione della progettazione ed erogazione di percorsi formativi all avanguardia in grado di supportare nel tempo le strategie di cambiamento degli assetti organizzativi e dei ruoli e di valorizzare il potenziale umano. Ciò in linea con quanto richiesto dal cliente diretto, con l obiettivo finale di creare valore per le persone e le istituzioni portatrici di un interesse qualificato nell attività della Scuola. Nel corso del 2004 la Scuola Superiore dell Economia e delle Finanze è stata interessata da una profonda ridefinizione delle linee di intervento nei campi della formazione e della ricerca diretta all individuazione di filoni di attività ritenuti prioritari e strategici in funzione, soprattutto, dell esigenza di assicurare una formazione continua ad elevato contenuto specialistico per il personale dell intera Amministrazione dell economia e delle finanze. L esito di tale attività, unitamente all esigenza di corrispondere ad una 472

11 specifica richiesta del vertice politico di istituire all interno della Scuola un Dipartimento per l area economica, ha determinato una rimodulazione degli assetti organizzativi interni, che ha comportato il ridisegno delle aree di competenza dei Dipartimenti didattici e di ricerca: due finalizzati alle aree tematiche legate alle specifiche missioni del MEF (Dipartimenti delle scienze tributarie e delle scienze economiche) e due con aree tematiche trasversali (Dipartimenti delle scienze giuridiche e delle scienze aziendali). Sempre nel 2004 la Scuola, in esito alle esperienze di e-learning avviate e in considerazione delle crescenti esigenze di ricorrere a tale strumento per una sempre più capillare e diffusa attività di formazione, si è dotata di una propria piattaforma tecnologica che consente di sviluppare una formazione online su tutto il territorio nazionale e garantire recuperi di efficienza sotto il profilo del rapporto formazione/lavoro e, conseguentemente, dell impatto sui costi. Nello stesso anno la Scuola ha sottoscritto una convenzione con la Fondazione CRUI per le Università Italiane per la realizzazione di un programma di tirocini formativi e di orientamento presso la propria sede rivolta a laureandi particolarmente meritevoli e potenzialmente interessati a svolgere un periodo lavorativo nell ambito dei settori di attività della Scuola. I tirocini, oltre a rappresentare per la Scuola una utilità diretta a sopperire alla contingente carenza di personale, si propongono l obiettivo di contribuire in modo concreto ad avvicinare il mondo accademico e il mondo del lavoro. La rimodulazione delle aree di attività della Scuola e il trasferimento temporaneo della sede, verificatosi parimenti nel 2004, hanno influito, come evidente, sulla continuità dell attività. Tuttavia, superata la naturale fase di primo assestamento logistico nella nuova sede, i risultati raggiunti nell ultimo trimestre del 2004 non solo si sono allineati a quelli conseguiti nello stesso periodo dell anno precedente, ma hanno, per taluni indici (ore di formazione e di docenza) segnato anche un incremento. Ciò a conferma dell impegno e della qualità del lavoro del personale docente ed amministrativo della sede centrale e di quelle esterne della Scuola, che ha consentito nel 2004 di realizzare complessivamente 780 azioni formative, pari a giornate e ore di docenza, rivolte a unità, ore di formazione. In particolare, per quanto riguarda la formazione esterna al Ministero dell Economia e delle Finanze, cioè sulla base di convenzioni stipulate con Enti pubblici, diversi dalle Agenzie fiscali, la Scuola ha realizzato in particolare per il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali 25 interventi formativi pari a ore di formazione rivolte a 493 partecipanti; per il Ministero del Lavoro interventi formativi pari a ore di formazione; per l INPS giornate formative che hanno interessato 147 partecipanti per un totale di ore di formazione; per il Ministero delle Attività Produttive 486 ore di formazione rivolte a 35 partecipanti. Quanto poi al profilo della valutazione della qualità relativa alle iniziative della SSEF, i risultati raggiunti nel 2004 appaiono senz altro molto positivi. 473

12 SCHEDE DESCRITTIVE DELLE SCUOLE E DEGLI ORGANISMI FORMATIVI PER LA PA La rilevazione effettuata sui questionari ha fatto emergere un elevato livello di gradimento sia in termini assoluti come evidenzia il grafico sottostante sia in confronto ai risultati del Si è registrata, infatti, una sostanziale tenuta dei risultati e su alcuni indicatori, come il miglioramento delle conoscenze acquisite, addirittura un miglioramento (dal 91% del 2003 al 93,5% del 2004). Organizzazione complessiva 5,0% 95,0% Utilità nel proprio lavoro 5,0% 95,0% Soddisfazione rispetto alle aspettative 4,5% 95,5% Raggiungimento obiettivi 10,0% 90,0% Grafico 1 AUDITING DELLA FORMAZIONE - ANNO 2004 Miglioramento delle conoscenze già acquisite 6,5% Positivo Negativo 93,5% Inoltre dal 1 gennaio 2004 il CERDEF Centro Ricerche e Documentazione Economica e Finanziaria cura la redazione di una rivista mensile, offerta, sia on line (con aggiornamenti settimanali) che in copie cartacee, gratuitamente alle Università e agli operatori del diritto. L idea è stata concepita all interno del CERDEF, che ha avvertito l esigenza di approfondire e discutere principalmente, ma non solo, l essenza del diritto economico e tributario e di comprendere meglio il senso di una disciplina che si trova a praticare e a studiare. Novità importante, sostanzialmente inedita nel panorama delle Riviste scientifiche che operano nello stesso settore, è il carattere storico-concettuale che questa iniziativa vuole avere. L oggetto d indagine della rivista è la storia dell istituto giuridico, dalla sua origine sino ai giorni nostri. L area d indagine privilegia l Italia e l Europa, ma non prescinde da uno sguardo a 360 gradi sul mondo che l attualissimo fenomeno geo-politico della globalizzazione impone. Ogni numero ospita interventi e approfondimenti su tematiche mensili particolarmente significative, per aprire una discussione sulle problematiche odierne ma, come detto, a partire da un punto di vista storico. Nel 2004 sono stati approfonditi temi quali Vanoni, la globalizzazione, la storia del tributo, il federalismo, il reato, liberalismo e liberismo, il mercato, l ecologia, le società. Oltre all approfondimento di un tema diverso ogni mese, la rivista segnala le più importanti novità di normativa, prassi, giurisprudenza e dottrina in materia economica e tributaria, che saranno puntualmente e tempestivamente approfondite e commentate. A seguito della evoluzione della Scuola Superiore dell Economia e delle Finanze, nel 2004 l assetto organizzativo e funzionale dunque risulta così come di seguito descritto: 474

13 il Rettore è il vertice e il rappresentante della Scuola, indirizza le attività istituzionali e ne ha la responsabilità sotto il profilo didattico e scientifico. È nominato con decreto del Ministro dell Economia e delle Finanze; il Prorettore coadiuva il Rettore e lo sostituisce in caso di assenza od impedimento e svolge le funzioni delegate; i Capi dipartimento sono scelti tra i professori ordinari della Scuola, sono a capo di aree di ricerca omogenee e coadiuvano il Rettore e il Prorettore nel perseguimento degli obiettivi didattici e scientifici della Scuola; i Dipartimenti concorrono alla organizzazione delle attività didattiche e di ricerca della Scuola, mettendo a disposizione le proprie risorse umane e strumentali. Al Dipartimento afferiscono i professori ed i ricercatori delle relative aree di competenza che pianificano, progettano, programmano e svolgono le attività didattiche e scientifiche relative alle aree di competenza. I Dipartimenti sono: Dipartimento delle scienze tributarie (scienze delle finanze, diritto tributario e scienze processuali tributarie); Dipartimento delle scienze giuridiche (scienze giuspubblicistiche, scienze giuscivilistiche, scienze processuali, diritto dell UE e diritto internazionale); Dipartimento delle scienze economiche (economia politica, politica economica, scienze attuariali e finanziarie, statistica, geografia politico-economica, diritto pubblico dell economia e contabilità pubblica); Dipartimento delle scienze aziendali (scienze dell Amministrazione Pubblica, risorse umane, diritto del lavoro, organizzazione aziendale, comunicazione pubblica e informatica). Il Consiglio direttivo è composto dal Rettore, che lo presiede, dal Prorettore, dal Direttore amministrativo, dai Capi dipartimento, e valuta, su impulso del Rettore, le iniziative di maggior rilevanza e coordina le attività didattiche in funzione della programmazione e dell utilizzo delle risorse. A sostegno dell attività di studio e ricerca è stato istituito il Centro ricerche e documentazione economica e finanziaria, che nel giugno 2004 ha conseguito il certificato di qualità ISO 9001:2000. Il Centro gestisce la banca dati del Servizio di documentazione economica e tributaria, attiva 24 ore su 24, che fornisce, in tempo reale, tutta la documentazione in materia economica e fiscale di normativa, prassi, giurisprudenza e dottrina. Cura altresì la redazione della rivista della Scuola Superiore dell Economia e delle Finanze, offerta sia on line che in copie cartacee, la biblioteca, il cui patrimonio è costituito attualmente da circa volumi e 230 abbonamenti tra riviste e gazzette ufficiali, oltre che da un cospicuo numero di codici normativi fondamentali, e il sito Internet della Scuola. Un ulteriore spinta nel campo della ricerca è fornita, a partire dal 2004, dal Centro di ricerca sul diritto dell economia ed etica d impresa quale nuova articolazione interna della Scuola specificamente votata all approfondimento delle tematiche concernenti il diritto dell economia, il diritto societario, le dinamiche d impresa, con una particolare e costante attenzione ai profili di sostenibilità etica, sociale ed ambientale. 475

14 SCHEDE DESCRITTIVE DELLE SCUOLE E DEGLI ORGANISMI FORMATIVI PER LA PA Il Direttore amministrativo ha la responsabilità gestionale e amministrativa della Scuola e coordina l attività dei seguenti uffici della Scuola: Ufficio rettorato con funzioni di diretto supporto al Rettore nell esercizio delle funzioni di indirizzo e controllo delle attività didattico-scientifiche con gli obiettivi prioritari relativi all organizzazione del servizio per la qualità e l ottimizzazione delle risorse, all organizzazione del servizio per il controllo strategico e alla predisposizione del documento di programmazione didattica; Ufficio risorse che cura la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali, svolge funzioni generali connesse all amministrazione del personale, alle relazioni sindacali, alla formazione e sviluppo del personale della Scuola, all organizzazione del lavoro, al governo dei sistemi informatici ed alla gestione della biblioteca; Ufficio di contabilità e bilancio che esercita le funzioni inerenti alla gestione della contabilità, alla predisposizione del bilancio e dei rendiconti nel rispetto delle norme del regolamento di organizzazione e funzionamento della Scuola; Ufficio di supporto tecnico-amministrativo che svolge funzioni di supporto generale ai Dipartimenti della Scuola. L Ufficio del Direttore amministrativo esercita sui predetti uffici il controllo di gestione anche mediante valutazioni comparative dei costi e dei rendimenti, il conseguimento degli obiettivi operativi, l efficienza e l economicità della gestione delle risorse assegnate. Per la progettazione, pianificazione e realizzazione dei progetti di formazione la Scuola ha adottato una specifica forma di organizzazione per matrice mista, caratterizzata da settori funzionali all interno dei quali operano gruppi di progetto coordinati da un unico responsabile. Tale organizzazione è una struttura multidimensionale che cerca di combinare i vantaggi dell organizzazione per funzioni e di quella per progetti, che possono essere così sintetizzati: elevata capacità di risposta grazie al coordinamento delle funzioni e l evidenza degli obiettivi di progetto; miglioramento della qualificazione professionale all interno di ciascun servizio grazie alla rotazione degli esperti sui diversi tipo di progetto; elaborazione e circolazione di informazioni; forte vincolo sulle risorse. In questo senso, l individuazione della prospettata soluzione organizzativa ha consentito alla Scuola di far fronte, ad invarianza di organico e grazie all impegno profuso dal personale, all elevato trend di crescita del volume di attività, assicurando la necessaria flessibilità nell utilizzo delle risorse interne che ha da una parte allargato il know-how e valorizzato le professionalità esistenti riuscendo così a soddisfare una domanda di formazione avente caratteristiche di assoluta novità e differenziazione. La Scuola presta costante attenzione all individuazione di modelli organizzativi e metodi di lavoro in grado, attraverso interventi di reingegnerizzazione, di sempre meglio corrispondere alle crescenti e diversificate funzioni che è chiamata ad assolvere. 476

15 Con riguardo agli aspetti informatici, la Scuola dispone di un proprio sito Internet, all indirizzo finalizzato alla pubblicazione e alla diffusione delle attività istituzionali della Scuola. Il sito, di rilevanza strategica per l immagine della Scuola, viene mantenuto costantemente aggiornato e conta in media 350 visitatori al giorno. Inoltre all indirizzo è possibile consultare la rivista della Scuola. A supporto dei propri processi lavorativi, la Scuola si è dotata, poi, di un sito Intranet per offrire una serie di servizi rivolti al personale della Scuola e a tutti i dipendenti dell Amministrazione finanziaria. Il sito Intranet, supportando le attività primarie dell ufficio, garantisce un miglioramento dell efficienza attraverso la condivisione delle informazioni e degli strumenti di lavoro. In un contesto così delineato assume una rilevanza strategica il nuovo sistema informativo, progettato per essere fruibile in ambiente web, e per fornire un reale supporto al governo dei processi e allo scambio di informazioni con gli utenti esterni. Obiettivo finale di questo processo di evoluzione è la migrazione totale del sistema in ambiente web, e l integrazione con nuove funzionalità, con particolare attenzione ai servizi telematici dedicati a soggetti esterni quali i docenti e i discenti delle iniziative didattiche. Passando all esame dei profili logistici la Scuola si articola in una sede centrale e cinque sedi decentrate. La sede centrale è sita in Roma, via Maresciallo Caviglia n. 24, attualmente oggetto di intervento di ristrutturazione, anche per renderne la struttura più razionale e funzionale alle diversificate attività espletate. Occupa un immobile demaniale di circa mq; è dotata di ampio parcheggio ed è facilmente raggiungibile sia dal centro della città che dal raccordo anulare. Essa dispone delle seguenti strutture ed attrezzature: biblioteca specializzata in materia fiscale (oltre volumi; oltre 65 testate di riviste italiane e straniere; accesso a banche dati; centro di fotoriproduzione); aula magna con oltre 300 posti; diciannove aule, di cui cinque informatizzate, per complessivi 564 posti. Le aule informatizzate sono dotate di rete didattica per il dialogo tra postazioni allievi e consolle docente, di collegamento con l Anagrafe tributaria e con le reti Internet e Intranet; sala per videoconferenze e teledidattica; laboratorio linguistico; per lo svolgimento dell attività didattica, la Scuola si avvale, inoltre, di locali dislocati su tutto il territorio nazionale. Alla fine del 2003 è stato acquisito l immobile di via della Luce, nel quale, dopo i necessari lavori di rifacimento, troveranno la loro sede il CERDEF, la Biblioteca ed alcune aule. Dal 2004 la Scuola è presente anche nell ex edificio Manifattura Tabacchi di piazza Mastai a Trastevere, nel cuore della città, nel quale dispone di 10 aule, di cui una informatica per un totale di 222 posti. 477

16 SCHEDE DESCRITTIVE DELLE SCUOLE E DEGLI ORGANISMI FORMATIVI PER LA PA Come si è detto, la Scuola organizza la propria attività didattica, scientifica e di ricerca oltre che presso la sede centrale, anche presso le proprie sedi esterne di Bari, Bologna, Milano, Torino e Palermo. La Scuola attua una strategia diretta a decentrare l attività della Scuola verso le sedi esterne, conferendole maggiore autonomia sia sul piano organizzativo-gestionale sia su quello propositivo attraverso la costruzione di un sistema di relazioni con il mondo pubblico e privato nell ambito territoriale di competenza. Le sedi esterne forniscono un contributo diretto sia nella fase di pianificazione delle attività e ripartizione territoriale degli ambiti di competenze, sia in quella di realizzazione degli interventi. Grazie all attività delle sedi decentrate la Scuola instaura rapporti di collaborazione con istituzioni locali e settori dell Amministrazione Pubblica a livello locale che si traducono in percorsi formativi diretti a soddisfare, più da vicino, le specifiche esigenze dell utenza locale. Tabella 1 - ATTIVITÀ DIDATTICA PER SEDI DI COMPETENZA AL 31 DICEMBRE 2004 SEDI EDIZIONI ALLIEVI SSEF Bari SSEF Bologna SSEF Milano SSEF Palermo SSEF Roma SSEF Torino Totale I PROGETTI SPECIALI PER IL 2005 La Scuola si appresta a realizzare particolari iniziative, anche sulla scorta di specifiche disposizioni normative, di portata innovativa e strategica mantenendo fermo l obiettivo di concorrere alla valorizzazione delle professionalità ed, in ultimo, alla modernizzazione della Pubblica Amministrazione quale perno centrale del sistema Paese. Il corso-concorso unitario per il reclutamento di dirigenti e funzionari Nel 2005 la Scuola sarà prioritariamente impegnata nelle attività connesse all attivazione e svolgimento dello speciale corso-concorso pubblico unitario, previsto dalla legge 311/2004 (legge finanziaria 2005), per l assunzione di dirigenti e funzionari nel Ministero dell Economia e delle Finanze e nelle Agenzie fiscali. Il carattere strategico e di assoluta novità di tale obiettivo, attestato dal suo inserimento quale obiettivo strategico assegnato alla Scuola dalla Direttiva per l azione amministra- 478

17 tiva e la gestione per il 2005, se, da un lato, concretizza per la Scuola un nuovo campo di azione, dall altro indica chiaramente l avvio di un percorso innovativo nelle politiche di reclutamento e selezione del personale. L iniziativa, infatti, che non sostituisce le ordinarie forme di reclutamento, consentirà al Ministero dell Economia e delle Finanze e alle Agenzie fiscali di dotarsi, attraverso la formazione acquisita tramite mirati percorsi di selezione e di formazione progettati appositamente, di risorse in grado di corrispondere con elevata qualificazione ai mutamenti normativi ed organizzativi ed alle nuove missioni assegnate nell ambito del processo di modernizzazione della Pubblica Amministrazione. Ciò analogamente a quanto avviene in altri Paesi dell Unione europea che da tempo adottano questo modello con il coinvolgimento delle proprie scuole di formazione. Il progetto formativo Made in Italy Un altra importante linea di intervento specificamente assegnata dal legislatore alla Scuola Superiore dell Economia e delle Finanze riguarda lo sviluppo di attività di supporto formativo e scientifico particolarmente rivolte alla diffusione del Made in Italy nei mercati mediterranei, dell Europa continentale e orientale per la promozione e la valorizzazione del prodotto italiano all estero e il sostegno alla competitività delle nostre aziende sui mercati internazionali. In particolare, all interno di un vasto programma di iniziative, verranno sviluppati i seguenti filoni di attività: 1) formazione destinata alle imprese; 2) master d eccellenza destinati ai neolaureati; 3) programmi di scambio con delegazioni di funzionari dei paesi interessati, con la previsione di periodi di studio e soggiorno in Italia; 4) formazione mirata ai dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni, centrali e locali, coinvolte nei processi di internazionalizzazione. Si tratta di un progetto complesso al quale la Scuola intende contribuire assieme a partner istituzionali, quali le Amministrazioni e gli organismi direttamente interessati, con particolare riferimento al Ministero per le Attività Produttive e l Istituto per il Commercio Estero (ICE), ai programmi di promozione all estero del sistema Italia, ed attraverso il più ampio coinvolgimento, a tutti i livelli di territorialità, dei principali attori dello sviluppo locale. La Scuola Superiore dell Economia e delle Finanze attiverà una apposita sezione nelle sedi di Bari e Milano, prescelte, oltre che per la loro naturale vocazione geografica, per la rilevanza del contesto economico di riferimento. Questa iniziativa si innesta sulla strategia di internazionalizzazione dei propri servizi intrapresa dalla Scuola già da alcuni anni e che le ha permesso di allacciare rapporti di collaborazione con prestigiose istituzioni di Paesi stranieri, nonché di consolidare la sua presenza, tra le altre, nell area mediterranea, nell Europa orientale, in Cina, Federazione Russa e USA. Il programma straordinario di qualificazione e formazione sul catasto Un altra linea di azione, che si affianca a quelle tradizionali distinguendosene tuttavia per la specificità del bacino d utenza ed articolazione dei contenuti, affidata dalla legge 479

18 SCHEDE DESCRITTIVE DELLE SCUOLE E DEGLI ORGANISMI FORMATIVI PER LA PA alla Scuola è quella concernente la realizzazione di un programma straordinario di qualificazione continua e ricorrente e di formazione mirata e specialistica del personale dell Amministrazione finanziaria e delle Agenzie fiscali per le finalità connesse all azione di contrasto di fenomeni di elusione fiscale e di tutela della fede pubblica, con riferimento al divieto di utilizzazione illecita dei documenti, dei dati e delle informazioni catastali e ipotecarie. Al programma potrà partecipare anche il personale designato da Enti locali o altri Enti pubblici. Il Progetto Il federalismo fiscale La Scuola Superiore dell Economia e Finanze ha recentemente siglato con la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Funzione Pubblica un accordo per l attuazione di uno specifico e articolato progetto formativo denominato: Il federalismo fiscale: le entrate delle Amministrazioni regionali e locali. L iniziativa prende avvio dalla modifica del Titolo V della Costituzione che, come noto, ha introdotto nuovi principi in tema di finanza pubblica e modificato le strutture dei sistemi finanziari delle Regioni e degli Enti locali che dovranno finanziare le spese per l esercizio delle proprie funzioni con entrate proprie, prevalentemente di carattere tributario. Questo obiettivo necessita per la sua migliore realizzazione di un adeguato piano formativo per la qualificazione professionale degli amministratori, dirigenti e funzionari addetti alla gestione delle entrate tributarie. Il progetto si propone di sviluppare un azione formativa ad ampio raggio diretta a coprire tutti gli aspetti ordinamentali e gestionali delle entrate delle Amministrazioni regionali e locali, ivi incluso l aggiornamento sulle principali evoluzioni della normativa riguardante il settore della finanza locale. Progetto sul sistema dei controlli e della contabilità Si tratta di un importante ricerca condotta congiuntamente dalla Ragioneria Generale dello Stato e dalla Scuola Superiore dell Economia e delle Finanze concernente la predisposizione di un progetto di aggiornamento relativamente ai temi della contabilità, dei conti annuali, di quelli consolidati e del controllo legale dei conti degli Enti e degli Organismi pubblici destinato in particolare agli incaricati di funzioni sindacali e di revisione da parte del Ministero dell Economia e delle Finanze. Il progetto si propone l obiettivo di migliorare la qualità, l intensità e l incisività del controllo, al contempo diffondendo la cultura contabile e rafforzando i criteri deontologici cui deve essere ispirata l attività, quale azione strategica a presidio dell attuazione dell articolo 97 della Costituzione e dell equilibrio della finanza pubblica, in una logica intesa a prevenire situazioni di pericolo per essa e/o di devianza nei comportamenti nei soggetti responsabili dell utilizzazione delle risorse pubbliche. In tale ambito, la Scuola è chiamata ad offrire il proprio know-how preliminarmente nell ambito dell attività di ricerca e, successivamente, nella definizione di coerenti percorsi di aggiornamento professionale. 480

19 3. SCUOLA SUPERIORE DELL AMMINISTRAZIONE DELL INTERNO La Scuola Superiore dell Amministrazione dell Interno, istituita con decreto interministeriale 10 settembre 1980, è istituto di alta cultura e formazione, che opera in conformità agli indirizzi generali espressi dal Ministro dell Interno. L articolo 9 del Dlgs 30 luglio 1999 n. 287 ha ampliato la missione della Scuola che ora provvede alla formazione, qualificazione, aggiornamento didattico e culturale del personale del Ministero dell Interno e di altre Amministrazioni pubbliche nazionali e estere. Le attività possono svolgersi anche in favore di giovani laureati, per stimolarne la cultura istituzionale e favorirne l ingresso nel mondo del lavoro. La Scuola promuove, altresì, attività di partenariato con istituzioni pubbliche e private, italiane ed estere, anche nei compiti di ricerca e di studio. Organizza periodicamente incontri, conferenze, convegni di studio, a livello nazionale e internazionale, tra rappresentanti delle Amministrazioni pubbliche e del mondo accademico. Pubblica la rivista quadrimestrale di cultura professionale Instrumenta, i Quaderni della Scuola e i Manuali della Scuola. La Scuola ha due sedi in Roma: una sede di rappresentanza sita in piazza Trevi 86 e una struttura didattico-residenziale sita in via Veientana 386. Alla Scuola prestano servizio n. 87 dipendenti del Ministero dell Interno la cui retribuzione ammonta complessivamente a Euro. La Scuola Superiore è organizzata con il seguente organigramma: Vice direttore della Scuola; Ufficio I: relazioni esterne, internazionali, studi, ricerche e documentazione; Area I: formazione manageriale; Area II: formazione del personale dei ruoli amministrativo-gestionale e specialisticogestionale (C1, C2, C3); Area III: formazione del personale dei ruoli di realizzazione operativa e di supporto specialistico, tecnico e strumentale (B3, B2, B1, A); Area IV: formazione del personale di enti locali e altre Amministrazioni pubbliche italiane ed estere; Area V: programmazione e gestione affari economico-finanziari, formazione della dirigenza contrattualizzata; Servizio I: supporto alla didattica (supporto area 1); Servizio Ibis: supporto alla didattica (supporto aree 2, 3 e 4); Servizio II: valutazione fabbisogno formativo; Servizio III: personale e relazioni sindacali. Il finanziamento ricevuto dalla Scuola nel 2004 per le sue complessive attività è stato di Euro. 481

20 SCHEDE DESCRITTIVE DELLE SCUOLE E DEGLI ORGANISMI FORMATIVI PER LA PA STRATEGIE PER LA FORMAZIONE E INIZIATIVE FORMATIVE REALIZZATE La Scuola ha svolto, nel 2004, la propria attività ispirandosi ai due principi fondamentali menzionati nella nostra Costituzione: la promozione e diffusione della cultura e l impegno per la pace. In questa visione generale, gli obiettivi dello sviluppo di una cultura comune per la crescita del territorio e della pace sociale sono stati perseguiti attraverso il rafforzamento del dialogo istituzionale, la valorizzazione delle risorse umane, la formazione europea e l attività di comunicazione. Il rafforzamento del dialogo istituzionale è stato realizzato attraverso: decentramento della formazione permanente per la carriera prefettizia e per il personale contrattualizzato, finalizzato ad agevolare ed estendere la partecipazione alle iniziative formative; iniziative di formazione comune con Enti locali e Amministrazioni periferiche dello Stato; iniziative di formazione per analisi del territorio e approfondimento delle problematiche locali; scambio di best practice, formazione su problem solving, mediazione, comunicazione; coinvolgimento dei Prefetti nell individuazione dei temi oggetto di formazione decentrata. Per la valorizzazione delle risorse umane si è operato attraverso: corsi di alta formazione (corso per vice prefetto, master in cittadinanza europea e management pubblico, eurospecialisti, organizzazione di un sistema di amministrazione civile nei Paesi reduci da situazioni di crisi, mediazione sociale); lavori di gruppo su tematiche d interesse per l Amministrazione dell interno e pubblicazione degli elaborati propositivi per il miglioramento dell azione amministrativa; banca dati delle professionalità acquisite con la formazione; formazione linguistica e informatica; progetto percorsi formativi personalizzati; attività di comunicazione e collaborazione con Scuole nazionali ed europee. La formazione europea ha visto l impegno della Scuola in progetti di supporto al processo di integrazione e nella realizzazione di iniziative didattiche specialistiche. L attività di comunicazione si è concretizzata in una intensificazione delle iniziative editoriali, di promozione dell immagine istituzionale e di dialogo e confronto. La Scuola Superiore dell Amministrazione dell Interno, con l attenzione sempre rivolta ai mutamenti delle realtà politiche, economiche, sociali e culturali, nella sua attività formativa di valorizzazione e motivazione delle risorse umane, ha inteso favorire una cultura del servizio pubblico e sviluppare le professionalità nell ottica di utilità della gestione, salvaguardia degli interessi generali e della coesione sociale. Le strategie operative impiegate si sono ispirate a criteri di maggior pragmatismo e sono finalizzate ad un recupero di efficienza e di efficacia dell azione pubblica. 482

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