Italiano L2 per lo studio
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- Luigi Giorgi
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1 Titolo del progetto Italiano L2 per lo studio Sottotitolo scuole secondarie pratesi Introduzione dispersione scolastica su tutte, che la realtà attuale presenta crediamo che occorra ricercare forme di intervento in grado di modificare il sistema educativo. tipologie e diversi ambiti di intervento. Concetti chiave risultano essere racchiusi nelle parole: rete, formazione, monitoraggiovalutazione-certificazione, antidispersione. La proposta è fondata sulla volontà di evitare modalità estemporanee di intervento formativo, finanziamenti a pioggia e percorsi la cui ricaduta non sia misurabile. A questo fine essa fa leva su un forte livello di coordinamento e di integrazione tra le varie fasi del progetto e tra i vari operatori del sistema (che vede coinvolte tanto le scuole quanto gli enti locali, Prato nel contesto regionale e nazionale (alcuni dati) Nelle scuole secondarie di primo e secondo grado di Prato gli iscritti di cittadinanza non italiana costituiva - 1. Di essi il 50% circa era di origine asiatica, a fronte di un dato nazionale di gran lunga inferiore (4,89% di studenti di origine cinese nel sistema educativo nazionale nel suo complesso). Il 25,2% nelle scuole secondarie di I grado e il 7,9% in quelle di II grado erano nati in Italia. A livello regionale solo 926 nella secondaria di I grado e 811 in quella di II grado erano iscritti per la prima volta (neoarrivati), su un totale rispettivamente di e di alunni stranieri. A livello nazionale il 71,8% degli iscritti nella scuola secondaria di II grado presentava, secondo lo stesso rapporto del MIUR, un ritardo scolastico (a fronte del 25,1% tra gli italiani). Nella secondaria di I grado invece il ritardo riguardava il 50,2% degli stranieri contro il 7,1% degli italiani. Nel solo il 59,2% dei non italiani iscritti al primo anno della secondaria di II grado (contro il 78,5% degli italiani) è stato promosso al secondo anno e il 72% dalla seconda alla terza classe. debba spostare rapidamente dai livelli elementari di competenza linguistico-comunicativa a quelli Il raggiungimento di livelli di competenza linguistico-comunicativa adeguati alle richieste imposte da percorsi scolastici complessi è uno degli obiettivi prioritari della formazione degli studenti non italofoni nelle scuole italiane. 1 Si veda la pubblicazione del 12/2009 del MIUR intitolata Gli alunni stranieri nel sistema scolastico italiano.
2 Il sistema scolastico della scuola secondaria di secondo grado risulta, tuttavia, in larga misura inadeguato ad affrontare questa nuova dimensione del fenomeno, come dimostrano i progetti condotti a partire dal 2006 a Parma e dal 2008 a Reggio- 2. Obiettivi livelli di competenza linguistico-comunicativa di qualità necessari per creare le condizioni per una adeguata partecipazione ai percorsi scolastici. Tali livelli sono fissati al B2 secondo il Quadro comune europeo. di una prima tranche tra settembre e dicembre 2011: 1. (In)formazione dei dirigenti scolastici (e dei referenti istituzionali ) 2. Formazione dei docenti, dei referenti di italiano L2 e dei facilitatori 3. un coordinatore didattico locale che nel contesto pratese 4. non italofoni delle classi prime di due istituti secondari di secondo grado di Prato Sperimentazione della certificazione Italstudio nei due istituti pilota. 1 I dirigenti e i referenti istituzionali saranno (in)formati sul progetto attraverso una giornata di studi organizzata a Prato in raccordo con altri progetti promossi dagli Enti locali. La giornata di studi è aperta a tutti i docenti e ai facilitatori interessati a partecipare al progetto. di Parma dal titolo Italiano L2 per lo studio: lo sviluppo delle competenze glottodidattiche e gestionali del docente e del facilitatore. 3 Il coordinatore didattico opererà in stretto raccordo con il coordinatore scientifico del progetto. Avrà la responsabilità di monitorare il lavoro dei facilitatori e le risposte delle scuole interessate. I facilitatori selezionati parteciperanno alla formazione di cui al punto 2 e gestiranno i corsi in conformità con i percorsi individuati per il raggiungimento degli obiettivi del progetto. A tal fine essi 2011). Il coordinamento didattico sarà affidato alla Dott.ssa Gaia Pieraccioni. 4 La formazione degli alunni stranieri dei due istituti pilota avverrà tramite la creazione di percorsi Italstudio. Tali percorsi (laboratori di italiano per lo studio) riguarderanno i li saranno resi possibili attraverso un processo di screening a tappeto da effettuarsi nei primissimi -12. Il test di settembre 2011 permetterà di costituire gruppi omogenei, di proporre obiettivi formativi realistici, nonché di quantificare le necessità in termini di ore di lezione. 2 Si vedano, tra gli altri contributi scientifici maturati in quel contesto, i volumi Mezzadri M., 2008, Italiano L2: progetti per il territorio, Parma, Uni.nova e Mezzadri M., 2011,, Milano, Mondadori.
3 5 È auspicabile che a partire dal 2012 il progetto si doti di una struttura a rete costituita in un primo livello dai due dirigenti, dai due docenti referenti di italiano L2, dal coordinatore scientifico, dal coordinatore della rete, da un membro nominato dagli Enti locali finanziatori, da un facilitatore per istituto tra quelli incaricati dei corsi nelle due scuole dove si svolge la sperimentazione che agiscono sott compiti di programmazione e gestione delle diverse fasi del progetto. Il comitato di progetto opererà in modo da influenzare i meccanismi che governano i proc ultimo è sperimentare e modellizzare forme di gestione, di intervento didattico e di valutazione sostenibili e accettabili, nonché condivisibili, in una fase successiva, in altre scuole secondarie del territorio. Verrà, inoltre, creata una rete di secondo livello, composta dai referenti di italiano L2 sotto specifici contribuirà a monitore lo sviluppo del prog -13. assistere lo sviluppo delle varie parti del progetto assicurando una corretta gestione della qualità. risultati della certificazione saranno assunti dai consigli di classe degli alunni in sede di scrutinio di fine anno secondo modalità e con un peso sulla valutazione generale che verranno elaborate attraverso punto 5. La certificazione Italstudio Al centro del progetto sta la certificazione Italstudio di cui alleghiamo una presentazione sintetica quale strumento in grado di far trasparire i livelli di qualità raggiunti e allo stesso tempo agire da guida per la formazione, cioè per la conduzione dei corsi. Essa infatti rappresenta il momento conclusivo, la meta dei percorsi di formazione che si basano sui quadri di riferimento e sui a che ha portato alla certificazione. Oggi il progetto conta sulla collaborazione delle Università per Stranieri di Siena e del il livello riconosciuto come traguardo ineludibile per permettere una partecipazione attiva ai percorsi disciplinari. La certificazione implica, però, di condurre lo studente passo a passo verso un traguardo ambizioso segmentando Da qui la realizzazione della certificazione per il livelli A2 e B1 che vanno a costituire obiettivi più realistici e conseguibili in un lasso di tempo più breve. In questo modo il lavoro e permette di continuare lo sviluppo della lingua per fini di studio da una lato e di inserirsi nella dinamiche della valutazione dei percorsi Italstudio e la promozione sociale degli alunni stranieri La certificazione Italstudio fissa una meta condivisa sia per le istituzioni scolastiche che per gli
4 , qualificata ed eticamente Uno studente straniero a cui si limitano le possibilità di acquisire la lingua italiana sulla quale si basano pressoché tutti i percorsi formativi in Italia non può che leggere come mere nobili parole i di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.» In altre parole, la certificazione Italstudio viene a colmare una lacuna del sistema educativo italiano che non riesce a garantire, in maniera continuativa e integrata con le materie scolastiche, percorsi formativi sufficientemente efficaci e rilevanti per lo sviluppo linguistico degli studenti stranieri. Il permanere di questa situazione ha come conseguenza la negazione agli alunni non italofoni del diritto alle pari opportunità e alla non discriminazione, nonché del diritto per i giovani italiani ad apprendere in un contesto in cui le istituzioni agiscono per mettere in grado gli stranieri di comunicare al meglio in lingua italiana, con il potenziale risultato di compromettere uno sviluppo regolare dei percorsi di insegnamento e dei processi di apprendimento di tutti, italofoni e non italofoni. -apprendimento della lingua possono concretizzarsi nella dispersione scolastica o alla fine dei percorsi scolastici o universitari, in un deficit per un giovane straniero rispetto a suoi pari età e condizione italiani nel momento competenze linguistiche in lingua italiana può in certa misura moderare gli effetti negativi del problema. La certificazione Italstudio certamente non come strumento di schedatura sociale degli immigrati. Creazione di una banca dati (albo) di facilitatori per le scuole di II grado Per i laboratori da tenersi durante la prima parte del progetto (settembre-dicembre 2011 ed eventuale prosecuzione gennaio-maggio 2012) verranno indicati, dietro segnalazione del coordinatore didattico e del coordinatore scientifico, facilitatori qualificati per compiere attività -guida fornite dalla Certificazione. I facilitatori indicati saranno tenuti a partecipare alla formazione (corso di perfezionamento ente progetto. È auspicabile che anche nel prosieguo del progetto i docenti da impiegare sui corsi in qualità di facilitatori esterni vengano selezionati nel rispetto di criteri fondati su titoli, servizi, frequenza e profitto nel corso di perfezionamento, colloquio finale. A tal fine, si considera opportuno utilizzare anzia del controllo della formazione (secondo quanto presentato nel presente progetto) e alla selezione finale (colloquio). Fasi, tempi e ratio del progetto
5 La prima tranche si concluderà in dicembre progetto una seconda tranche di interventi didattici, sotto la guida del coordinatore didattico e del termine del corso di perfezionamento, finalizzati ad accompagnare gli studenti alla conclusione validata, possa essere estesa alle restanti scuole di Prato interessate dalle problematiche comporterà anche una ridefinizione dei costi. Responsabile del progetto Marco Mezzadri Dipartimento di Italianistica Università di Parma Parma tel , cell fax marco.mezzadri@unipr.it
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