RISOLUZIONE. Oggetto: Inclusione del Municipio Roma VII nel programma di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani.
|
|
- Adriano Paoletti
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 RISOLUZIONE Oggetto: Inclusione del Municipio Roma VII nel programma di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. Premesso che: la Direttiva 2008/98/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 e la legislazione nazionale [in particolare il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante Norme in materia ambientale (G.U. n. 88 del S.O. n. 96) e il Decreto Legislativo 3 dicembre 2010, n.205, recante "Disposizioni di attuazione della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive" (G.U. n. 288 del S.O. n. 269)] delineano con chiarezza la necessità di attuare politiche e piani di azione per chiudere la stagione delle discariche e del rifiuto non trattato; in particolare, tali normative prevedono che la gestione dei rifiuti debba rispettare la gerarchia in base alla quale promuovere ed attuare, in ordine di priorità: la la il il lo prevenzione, ovvero l insieme delle misure che riducono la quantità dei rifiuti, anche attraverso il riutilizzo dei prodotti o l estensione del loro ciclo di vita; preparazione per il riutilizzo, ovvero tutte quelle operazioni di controllo, pulizia, riparazione attraverso cui prodotti o componenti di prodotti diventati rifiuti sono predisposti per poter essere reimpiegati; riciclaggio, che comprende le operazioni di recupero con cui i rifiuti sono ritrattati per ottenere prodotti da utilizzare sia per la funzione originaria sia per altri fini; recupero di materia ed energia dai rifiuti; smaltimento in discarica, relegato però ad una fase residuale del ciclo di gestione dei rifiuti; e, quindi, il conseguimento in ogni Ambito Territoriale Ottimale dell obiettivo minimo del 65% di raccolta differenziata di rifiuti urbani (art. 205 del d.lgs 152/06); la Giunta Regionale del Lazio, con proprie deliberazioni, ha previsto, nel tempo, una serie di interventi di programmazione delle risorse finanziarie destinate al potenziamento, sull'intero territorio regionale, della raccolta differenziata. Più recentemente, con la Deliberazione n. 406 del 6 agosto 1
2 2012 ha previsto la Programmazione delle risorse finanziarie per gli anni destinate alla Raccolta Differenziata ; Considerato che: l'amministrazione di Roma Capitale ha, a sua volta, adottato molteplici provvedimenti per implementare, anche attraverso sperimentazioni, la raccolta differenziata dei rifiuti. Precisamente: D.D. D.D. Ordinanze di Giunta Comunale n. 60 del 15 febbraio 2006 con la quale è stato approvato il Piano di interventi per lo sviluppo e la promozione della raccolta differenziata previsto dalla deliberazione della Giunta Regionale del Lazio n. 925 del 8 novembre 2005; n. 173 del 20 febbraio 2007 con la quale la raccolta porta a porta integrata è stata organizzata nei quartieri di Colli Aniene (Municipio V), Decima (Municipio XII) e Massimina (Municipio XVI); di Giunta Comunale n. 62 del 26 febbraio 2007 con la quale è stato approvato il Piano di interventi per lo sviluppo e la promozione della raccolta differenziata seconda annualità previsto dalle deliberazioni della Giunta Regionale del Lazio n. 624 del 3 ottobre 2006 e n. 711 del 24 ottobre 2006; del Commissario Straordinario con i poteri della Giunta Comunale n. 26 dell 11 aprile 2008 con la quale è stato approvato il Piano di interventi per lo sviluppo e la promozione della raccolta differenziata terza annualità previsto dalla deliberazione della Giunta Regionale del Lazio n. 739 del 5 ottobre 2007; n del 18 dicembre 2008 con la quale la raccolta porta a porta integrata è stata organizzata nei quartieri di Trastevere (Municipio I), Villaggio Olimpico (Municipio II) e Torrino (Municipio XII); della Giunta Comunale n. 84 del 25 marzo 2009 con la quale è stato approvato il Programma di interventi per lo sviluppo della raccolta differenziata e per la riduzione a monte dei rifiuti; della Giunta Comunale n. 274 del 9 settembre 2009 con la quale è stato approvato il Programma per lo sviluppo della raccolta differenziata nel Comune di Roma Piano triennale e progetto esecutivo 2009, previsto dalla deliberazione di Giunta Regionale n. 291 del 30 aprile 2009; del Sindaco n. 224 e 225 del 29 ottobre 2009 con le quali si è provveduto a disciplinare l attivazione della raccolta porta a porta con il sistema duale, rispettivamente, nel Centro Storico (Area 2
3 D.D. D.D. infine: con monumentale) e nelle zone di Testaccio e Aventino San Saba, in attuazione del citato Programma per lo sviluppo della raccolta differenziata nel Comune di Roma Piano triennale ; n del 14 settembre 2010 con la quale si è provveduto a disciplinare l attivazione della raccolta porta a porta con il sistema duale in sei quartieri del territorio del Comune di Roma (Municipio IV, Municipio IX; Municipio X, Municipio XII, Municipio XV e Municipio XVIII), in attuazione del citato Programma per lo sviluppo della raccolta differenziata nel Comune di Roma Piano triennale ; n del 17 ottobre 2011 con la quale si è provveduto a disciplinare l attivazione della raccolta porta a porta con il sistema duale in altri due quartieri del territorio del Comune di Roma (Municipio III e Municipio XVII), in attuazione del citato Programma per lo sviluppo della raccolta differenziata nel Comune di Roma Piano triennale ; Deliberazione n. 317 del 16 novembre 2012, facendo riferimento alle risorse rese disponibili dalla Regione Lazio con la deliberazione n. 406/2012, la Giunta Capitolina ha approvato il Piano di sviluppo della raccolta differenziata per l'anno 2012 nel territorio del IV Municipio e il Piano di sviluppo della raccolta differenziata che prevede le modalità per la graduale inclusione degli altri Municipi. In sintesi, il nuovo sistema di raccolta differenziata, già iniziato nel III Municipio (ex IV) nei Municipi IX (ex XII), I (ex XVII) e XIII (ex XVIII), sta per essere avviato anche nei Municipi VI (ex VIII) e XI (ex XV). Considerato ancora che: il 28 ottobre 2011 è stato siglato fra Roma Capitale, AMA S.p.A. e il Consorzio Nazionale Imballaggi (CONAI) un Protocollo d'intesa con la finalità della pianificazione e la realizzazione delle migliori iniziative di gestione integrata dei rifiuti urbani e assimilati nella città di Roma, con particolare attenzione alla valorizzazione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio; a seguito del citato Protocollo d'intesa, le parti hanno redatto un Piano di Fattibilità per la raccolta e valorizzazione dei rifiuti di imballaggio relativo al territorio comunale in base al quale, tenendo conto delle caratteristiche morfologiche e urbanistiche del territorio di Roma, della densità di 3
4 popolazione, delle caratteristiche dei rifiuti prodotti, della disponibilità di spazi condominiali, della disponibilità di spazi sui marciapiedi, delle ostruzioni allo svuotamento dei cassonetti e dei sistemi attuali di raccolta, la città è stata suddivisa in 155 Zone Territoriali Ottimali (ZTO) secondo la vocazione del territorio; successivamente le ZTO sono state classificate in sei diverse categorie in base alla possibilità, per ciascun territorio, di adottare sistemi di raccolta domiciliare porta a porta : 1. aree verdi: zone dove è possibile attuare con facilità il sistema di raccolta domiciliare (edifici piccoli, bassa densità abitativa, ampi spazi condominiali per il posizionamento dei bidoncini); 2. aree gialle: zone in cui è possibile attuare un sistema di raccolta domiciliare ma che hanno alcune piccole criticità (media densità abitativa, spazi condominiali decenti); 3. aree arancioni: zone in cui è possibile attuare un sistema di raccolta domiciliare ma con criticità più marcate (densità abitativa maggiore, spazi condominiali esigui, difficoltà di sosta per i mezzi di raccolta); 4. aree rosse: zone in cui è molto difficile la raccolta domiciliare (alta densità abitativa, assenza di spazi condominiali, grandi difficoltà per la sosta dei mezzi di raccolta); 5. aree azzurre: zone miste in cui esistono aree con caratteristiche nettamente diverse che rendono difficoltosa l adozione di un unico modello di raccolta; 6. aree grigie: aree a bassa residenzialità in cui verrà adottato il sistema di raccolta indicato per la zona confinante più funzionale; lo sviluppo di tale Piano di Fattibilità ha l'effetto che, d'ora in avanti, la raccolta differenziata prevedrà l applicazione di soli 2 sistemi: il domiciliare/condominiale (porta a porta); la raccolta stradale, opportunamente riorganizzata, introducendo la raccolta separata del vetro tramite appositi contenitori stradali. Accertato che: il Piano di Sviluppo della Raccolta Differenziata approvato con la citata deliberazione n. 317 del prevede che il nuovo modello di Raccolta Differenziata, in virtù del finanziamento regionale, doveva essere attivata per il Municipio Roma VII nel biennio con le seguenti modalità: 4
5 o o territorio dell'ex Municipio IX: abitanti serviti con modalità stradale; abitanti serviti con modalità porta a porta ; territorio dell'ex Municipio X: abitanti serviti con modalità stradale; abitanti serviti con modalità porta a porta ; finora tale attivazione non si è concretizzata ma, anzi, è prevista solo per l'inizio del 2015; Considerato infine che: l Assemblea Capitolina nella seduta del novembre 2013, con la Deliberazione n. 83, ha approvato il Regolamento per la disciplina del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi che prevede, tra l altro, la possibilità di uno spacchettamento della tariffa, rendendone una parte variabile, in diminuzione, secondo i risultati che un quadrante o Ambito territoriale ottimale riesce ad ottenere; l Assemblea Capitolina nella seduta del 2-6 dicembre 2013, con la Deliberazione n. 87, ha approvato il Piano Finanziario 2013 e determinazione delle misure del Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi per l anno 2013 ; la Giunta Capitolina nella seduta del 18 dicembre 2013, con la Deliberazione n. 438 ha prorogato, fino al 31 dicembre 2014, il Contratto di Servizio tra Roma Capitale ed AMA S.p.A. in materia di gestione dei rifiuti urbani e i servizi di decoro ed igiene urbana Visti gli esiti dei lavori preliminari della I Commissione consiliare Permanente (Sviluppo Locale Turismo Sport Impresa Sociale Urbanistica Ama e Ambiente Sistema Parchi) che ha affrontato la tematica nelle sedute del 9 e 16/9/2013, del 18 e 25/11/2013, del 2, 9 e 16/12/2013 dai quali è emerso che: l'attuale sistema di raccolta mista (o duale) prevista in parti del territorio municipale si è rivelato inadeguato perché ha scaricato sui cittadini, in particolare sulle fasce più deboli, l onere di conferire i rifiuti nei centri di raccolta mobili in orari e luoghi per molti impossibili da osservare e raggiungere. Tale sistema di raccolta ha peraltro creato disorientamento e scoraggiamento tra gli utenti ed ha trasformato i quartieri della sperimentazione in discariche a cielo aperto, rischiando di far fallire l'obiettivo della raccolta differenziata che è oramai ineludibile per tutta la città; 5
6 il concreto avvio del Piano di raccolta differenziata nei Municipi limitrofi porrà i territori di confine del Municipio Roma VII (ex IX e X) che sotto il profilo della densità abitativa è di gran lunga il più popoloso di Roma - al rischio di essere destinatari di riversamenti incontrollati di ulteriori carichi di rifiuti non differenziati; è ineludibile avviare una nuova stagione in base alla quale il ruolo del Municipio sia finalmente determinante nel rapporto tra Amministrazione centrale ed AMA S.p.A. soprattutto nelle fasi di verifica congiunta di tempistiche e metodologie per il passaggio al sistema di raccolta differenziata. Per raggiungere tale obiettivo è opportuno: elaborare implementare realizzare pubblicizzare studiare congiuntamente il nuovo contratto di servizi territoriale tenendo conto delle indicazioni del Municipio in modo da armonizzare, rimodulare e/o correggere le scelte operate dall'azienda nei quartieri; la previsione numerica dei cittadini serviti dalla raccolta porta a porta effettuata nell'ambito del Piano di Sviluppo della Raccolta Differenziata , approvato con la citata deliberazione n. 317 del , soprattutto per il territorio dell'ex IX Municipio; convintamente campagne di sensibilizzazione e informazione sul riciclo e riutilizzo, nonché sulla corretta esecuzione della raccolta differenziata, tra i cittadini, nei centri sociali anziani e nelle scuole; maggiormente la pratica del compostaggio domestico che già prevede agevolazioni nella determinazione della tariffa; nuove forme di politica per l'adozione delle buone prassi del riciclo e riutilizzo a monte della filiera della raccolta differenziata, in particolare per ciò che attiene la riduzione dell impatto ambientale dei contenitori ed imballaggi, dell impatto ambientale delle attività commerciali nonché dei risvolti occupazionali che potrebbero concretizzarsi. Le nuove politiche dovrebbero portare a prevedere nel territorio municipale azioni positive mediante: il ripristino della pratica del vuoto a rendere per i contenitori in vetro, alluminio o plastica, tramite apparecchiature automatiche (reverse vending); l installazione di distributori automatici alla spina di prodotti in vetro (per acqua naturale o effervescente) e in plastica 6
7 (detersivi), presso i quali l utente potrà prelevare il prodotto riutilizzando più volte lo stesso contenitore; l installazione di trituratori automatici dei contenitori in plastica all interno dei punti vendita e dei luoghi di consumo; l'incentivo a favore delle attività commerciali che partecipano al circuito di cui sopra (vuoto a rendere, installazione dei distributori alla spina e dei trituratori), mediante la riduzione della tassa dei rifiuti; l'incentivo a favorire il riuso e lo scambio degli oggetti quando non sono al termine della loro vita (computer, abiti, ecc.); il potenziamento e l ampliamento della raccolta differenziata anche presso le utenze non domestiche, a carattere sia pubblico (uffici amministrativi, scuole, strutture socioassistenziali e ospedaliere, case di riposo, mense pubbliche, caserme) che privato (attività di ristorazione, attività commerciali, ecc); il potenziamento della raccolta differenziata di particolari tipologie di rifiuti quali i farmaci scaduti o inutilizzati, gli oli e i grassi vegetali ed animali esausti, le pile esauste; l implementazione dei distributori automatici dei kit per la raccolta immediata delle deiezioni canine. Visto il definitivo parere favorevole espresso all unanimità dalla I Commissione Permanente (Sviluppo Locale Turismo Sport Impresa Sociale Urbanistica Ama e Ambiente Sistema Parchi) nella seduta del ; Tutto ciò premesso IL CONSIGLIO DEL MUNICIPIO ROMA VII RISOLVE di impegnare la Presidente del Municipio ad attivarsi presso il Sindaco di Roma Capitale e l Assessore capitolino all'ambiente, Agroalimentare e Rifiuti affinché: 1. sia anticipata entro il 2014 l attivazione del Piano di Sviluppo della Raccolta Differenziata del Municipio Roma VII, prevista per l anno 2015, avviando con immediatezza una interlocuzione tra Municipio/Assessorato capitolino/ama S.p.A. per: l elaborazione del nuovo Contratto dei Servizi territoriale; 7
8 l individuazione di altre aree ove sia possibile attuare la raccolta differenziata porta a porta, oltre a quelle già previste, in particolare nel territorio dell ex IX Municipio; 2. sia interrotto, per i motivi evidenziati in premessa, l'attuale sistema di raccolta misto (cd. duale) nel territorio municipale; 3. nelle more della definizione dell attuazione del Piano ed in attesa della definizione del nuovo contratto di servizio tra Roma Capitale e Azienda, tenendo anche conto delle indicazioni del Municipio, l AMA S.p.A. provveda a: implementare il numero dei cassonetti mancanti nel territorio, soprattutto di quelli per la raccolta del materiale da destinare a riciclo, nonché per la sostituzione, ove necessario, di quelli vetusti; avviare la distribuzione di materiale informativo che chiarisca le nuove modalità di raccolta, soprattutto di quella stradale, per facilitare la cittadinanza al corretto conferimento nei cassonetti; rafforzare alcuni interventi nell'intero territorio municipale in modo da ottenere: una maggiore frequenza negli svuotamenti dei cassonetti, soprattutto di quelli per la raccolta del materiale da destinare a riciclo; una maggiore frequenza nello spezzamento delle strade; la rimozione dell'erba dai cigli stradali; la pulizia delle aree verdi non in gestione dal Servizio Giardini; la pubblicazione sul sito Internet del Contratto di Servizi in essere e degli interventi migliorativi attuati o in via di attuazione; al fine di rendere il sistema complessivo di raccolta il quanto più aderente alle effettive necessità ed aspettative dei cittadini. 8
Che a Roma Capitale sono state assegnate per il triennio 2012-2014 le seguenti somme, ripartite in parte corrente e in parte capitale:
Protocollo RC n. 18768/12 ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA CAPITOLINA (SEDUTA DEL 16 NOVEMBRE 2012) L anno duemiladodici, il giorno di venerdì sedici del mese di novembre, alle ore
Dettagliano i sv l uppo ella raccol ta iff differenziata a Roma
Piano di sviluppo della raccolta differenziata i a Roma 28 novembre 2013 Gli elementi di contesto Patto per Roma Protocollo di intesa Roma Capitale-AMA- CONAI Il 4 agosto 2012 è stato stipulato tra Ministero
DettagliProgramma di interventi per il potenziamento della raccolta differenziata.
Protocollo RC n. 10953/09 ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA COMUNALE (SEDUTA DEL 9 SETTEMBRE 2009) L anno duemilanove, il giorno di mercoledì nove del mese di settembre, alle ore 14,20,
DettagliRINNOVO PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE PIEMONTE e CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI
RINNOVO PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE PIEMONTE e CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI Il CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, con sede in Roma, Via Tomacelli 132, in persona del Vice Direttore Generale,
DettagliPIANO FINANZIARIO DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI ANNO 2015
COMUNE DI PATERNO CALABRO Provincia di Cosenza Regione Calabria Piazza Municipio 87040 - Tel. 0984/6476031 Fax 0984/476030 - P.IVA 00399900786 PIANO FINANZIARIO DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI
Dettagli14ª Proposta (Dec. G.C. del 30 dicembre 2014 n. 104)
BOZZA DI STAMPA Protocollo RC n. 28129/14 Anno 2015 Ordine del giorno n. 4 14ª Proposta (Dec. G.C. del 30 dicembre 2014 n. 104) Indirizzi programmatici e linee guida per la predisposizione del nuovo Contratto
DettagliPROTOCOLLO OPERATIVO
REGIONE ABRUZZO PROTOCOLLO OPERATIVO TRA CONSORZIO ITALIANO COMPOSTATORI E A.C.I.A.M. S.p.A. PER LA CERTIFICAZIONE DEL COMPOST DI QUALITA PRODOTTO PRESSO FABBRICANTE DI AMMENDANTE COMPOSTATO NEL TERRITORIO
DettagliIl quadro dei costi è coerente con le disposizioni del DPR 158/99. Organico e costo del personale.
ONERE ANNUO A BASE DI GARA. Nelle pagine che seguono viene riportata l analisi economica conseguente alla esecuzione dei servizi, secondo le modalità minime indicate nell allegato Relazione Tecnica e nel
DettagliPROVINCIA DI UDINE DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO CON I POTERI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CUI ALL ART. 42 DEL D.LGS. 267/2000
PROVINCIA DI UDINE DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO CON I POTERI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CUI ALL ART. 42 DEL D.LGS. 267/2000 SEDUTA DEL GIORNO 21/12/2007 Commissario: Segretario Generale: SPAGNUL dott.
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA Ottimizzazione della gestione dei rifiuti sanitari
ALLEGATO REGIONE ABRUZZO REGIONE ABRUZZO DIREZIONE PARCHI TERRITORIO AMBIENTE ENERGIA SERVIZIO GESTIONE RIFIUTI DIREZIONE SANITA SERVIZIO OSPEDALITA PUBBLICA E PRIVATA LUCRATIVA E NON LUCRATIVA PROTOCOLLO
DettagliComune di TARANTO. Risorse - infrastruttuire - regolamenti. Modalità raccolta differenziata
Programmi di comunicazione sulla raccolta differenziata Il comune gestisce attraverso Amiu SpA la realizzazione di programmi di comunicazione sulla R.D attraverso iniziative nelle scuole La campagna di
DettagliRegione Calabria ARPACAL. Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente della Calabria DIREZIONE SCIENTIFICA SEZIONE REGIONALE CATASTO RIFIUTI
CERTIFICAZIONE DELLE PERCENTUALI DI RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI NELLA REGIONE CALABRIA PREMESSA...2 DEFINIZIONI...2 CALCOLO DELLA PERCENTUALE DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA...5 ESCLUSIONI DAL
DettagliResponsabilità estesa dei produttori: il modello nella gestione degli imballaggi. Luca Piatto Responsabile Area Territorio Roma, 15 giugno 2011
Responsabilità estesa dei produttori: il modello nella gestione degli imballaggi Luca Piatto Responsabile Area Territorio Roma, 15 giugno 2011 La gestione degli imballaggi è impostata su due cardini legislativi
DettagliIL CONSIGLIO COMUNALE
Si chiede di iniziare dal punto 3 dell ordine del giorno. I Consiglieri sono d accordo. Illustra l Assessore Diegoli. IL CONSIGLIO COMUNALE PREMESSO CHE: - rientra tra gli obiettivi dell Amministrazione
DettagliPROGETTO LIBERI DI DIFFERENZIARCI annualità 2012-2015
PROGETTO LIBERI DI DIFFERENZIARCI annualità 2012-2015 Il territorio gestito da CMV Servizi: Le premesse del progetto solo con immagini Tema n 1 la riqualificazione del territorio Le premesse del progetto
DettagliDECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI
DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI MINISTERO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE DECRETO 3 gennaio 2013. Nomina del Commissario per fronteggiare la situazione di grave criticità
DettagliProgetto porta a porta
Progetto porta a porta Il presente progetto intende sperimentare su differenti aree campione differenti sistemi organizzativi del servizio per sviluppare la Raccolta Differenziata La base del nuovo sistema
DettagliServizi di raccolta rifiuti in contesto metropolitano. Edoardo Barzotti HOST - 26 Ottobre 2015
Servizi di raccolta rifiuti in contesto metropolitano Edoardo Barzotti HOST - 26 Ottobre 2015 Indice degli argomenti Criteri generali Raccolta indifferenziato Raccolta carta vetro Raccolta cartone Raccolta
DettagliORDINANZA N. 2389/07 PROT. N. 10529 / VI.8.8 DEL 30 MAGGIO 07 IL DIRETTORE. Premesso che:
DIVISIONE AMBIENTE E VERDE SETTORE CICLO DEI RIFIUTI ORDINANZA N. 2389/07 PROT. N. 10529 / VI.8.8 DEL 30 MAGGIO 07 IL DIRETTORE Premesso che: Il Consiglio Provinciale con deliberazione n. 367482 del 28
DettagliPiano di interventi per lo sviluppo e la promozione della raccolta differenziata - seconda annualità.
Protocollo RC n. 4461/07 ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA COMUNALE (SEDUTA DEL 26 FEBBRAIO 2007) L anno duemilasette, il giorno di lunedì ventisei del mese di febbraio, alle ore 9,20,
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL CENTRO DIURNO PER ANZIANI DI VIA KENNEDY
CITTA DI CONEGLIANO PROVINCIA DI TREVISO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL CENTRO DIURNO PER ANZIANI DI VIA KENNEDY - Approvato con del. C.C. n. 80-640 del 26.10.1993 (CO.RE.CO. prot. n. 8555 del 15.11.1993)
DettagliREGIONE ABRUZZO PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE ABRUZZO. COMUNE DI PESCARA ATTIVA SpA
REGIONE ABRUZZO PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE ABRUZZO E COMUNE DI PESCARA ATTIVA SpA GLI AMICI DEL RICICLO PROGETTO SPERIMENTALE DI COMUNICAZIONE AMBIENTALE NEL SETTORE DELLA GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI
Dettagli"Piano di interventi per lo sviluppo e la promozione della raccolta differenziata".
Protocollo RC n. 3688/06 ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA COMUNALE (SEDUTA DEL 15 FEBBRAIO 2006) L anno duemilasei, il giorno di mercoledì quindici del mese di febbraio, alle ore 14,15,
DettagliDeliberazione del Commissario straordinario nell esercizio dei poteri spettanti alla Giunta provinciale n. 298 del 29/09/2014.
Deliberazione del Commissario straordinario nell esercizio dei poteri spettanti alla Giunta provinciale n. 298 del 29/09/2014. SETTORE IV ISTRUZIONE FORMAZIONE RENDICONTAZIONE LAVORO AL COMMISSARIO STRAORDINARIO
DettagliComune di Falconara Marittima (Provincia di Ancona)
CONSIGLIO COMUNALE Seduta del Comune di OGGETTO N 0: MODIFICA DEL REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELLA RACCOLTA, DEL TRASPORTO E DELLO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI URBANI ED ASSIMILATI AGLI URBANI:
DettagliAnche a Cave arriva la raccolta differenziata PORTA a PORTA
www.provincia.roma.it Anche a Cave arriva la raccolta differenziata PORTA a PORTA Comune di Cave Ufficio Informazioni RD, Tel. 06 950 008 28 - www.comune.cave.rm.it La raccolta differenziata Necessità
Dettagli%FMJCFSBOm PHHFUUP -3 %-(4 1*"/0 3&(*0/"-& %* (&45*0/& %&* 3*'*65* 130(3"..";*0/&"55*7*5}1*"/*'*$"503*"
%FMJCFSBOm &TUSBUUPEFMQSPDFTTPWFSCBMFEFMMBTFEVUBEFM HFOOBJP PHHFUUP -3 %-(4 1*"/0 3&(*0/"-& %* (&45*0/& %&* 3*'*65* 130(3"..";*0/&"55*7*5}1*"/*'*$"503*" %FCPSB4&33"$$)*"/* 4FSHJP#0-;0/&--0 1SFTJEFOUF 7JDF1SFTJEFOUF
DettagliPARLIAMO DI. ATTIVITA PRODUTTIVE E RIFIUTI SPECIALI
CITTÀ DI BARLETTA COMANDO POLIZIA MUNICIPALE PARLIAMO DI. ATTIVITA PRODUTTIVE E RIFIUTI SPECIALI Tutte le attività produttive, che nell esercizio del ciclo lavorativo producono rifiuti speciali, devono
DettagliLA GIUNTA REGIONALE. VISTO il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale, 6 settembre 2002, n.1 e s.m.i.
DGR. Del 30.04.2009, n. 291 OGGETTO: Programmazione delle risorse finanziarie per gli anni 2009 2011 destinate al potenziamento della Raccolta Differenziata e modifiche ed integrazioni alla D.G.R. 296/2008.
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato GERARDINI. Disposizioni in materia di raccolta e riciclaggio di pneumatici
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 7594 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato GERARDINI Disposizioni in materia di raccolta e riciclaggio di pneumatici Presentata il 6
DettagliPIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005
PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti
DettagliComune di Terni Provincia di Terni A.T.C. & Partners Mobilità F.I.S.H. Umbria ONLUS PROTOCOLLO DI INTESA
PROTOCOLLO DI INTESA per la non discriminazione e le pari opportunità attraverso il pieno riconoscimento del diritto alla mobilità e all accessibilità PREMESSO TRA Comune di Terni Provincia di Terni l
DettagliTariffe 2007 - COMUNI SOCI DELLA SRT
Tariffe 2007 - COMUNI SOCI DELLA SRT Rifiuti solidi urbani indifferenziati (1) 92,50 (*) 10% Pneumatici assimilati agli urbani e conferiti in modo differenziato alle piattaforme di lavorazione (1) 92,50
DettagliLa gestione dei centri di riuso: difficoltà normative e gestionali
Quale ruolo riveste il legislatore/regolamentatore nell'incentivare le azioni di recupero e prevenzione? La gestione dei centri di riuso: difficoltà normative e gestionali I Centri di riuso e preparazione
DettagliAzienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana
Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana Legge Regionale 26 luglio 2002, n. 32 e ss.mm. DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N 33/16 del 25/01/2016 Oggetto: APPROVAZIONE CAMPIONE
DettagliOggetto: LEGGE N. 68/1999. APPROVAZIONE PROROGA AL CALENDARIO DEGLI INSERIMENTI DELLA CONVENZIONE N. 1632 DI REP. DEL 27/10/2011. REFRION SRL.
Oggetto: LEGGE N. 68/1999. APPROVAZIONE PROROGA AL CALENDARIO DEGLI INSERIMENTI DELLA CONVENZIONE N. 1632 DI REP. DEL 27/10/2011. REFRION SRL. VISTA la legge 12 marzo 1999, n. 68, ed in particolare l'art.
DettagliDipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO
Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO ATTUAZIONE DEL PROGETTO REBIR Risparmio Energetico, Bioedilizia, Riuso Data 29.01.2009
DettagliAGENDA 21 LOCALE DELLE PROVINCE D ABRUZZO
Regione Abruzzo AGENDA 21 LOCALE DELLE Rete Agende 21 Locali della Regione Abruzzo PIANO DI LAVORO della PROVINCIA DELL AQUILA PREMESSA L Agenda 21 è il documento messo a punto a livello mondiale durante
DettagliAzione 4. Piano d Azione per la riduzione dei rifiuti nella Grande Distribuzione Organizzata
Azione 4 Piano d Azione per la riduzione dei rifiuti nella Grande Distribuzione Organizzata Protocollo d intesa (Memorandum of Understanding) Comune di Reggio Emilia LIFE10 ENV/IT/307 NO.WA No Waste PROTOCOLLO
DettagliCITTA DI PISTICCI COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA
CITTA DI PISTICCI (Provincia di Matera) COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA (Art. 8 D.Lgs. n. 114/98 ed art. 19
DettagliREGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RACCOLTA A DOMICILIO DEI RIFIUTI INGOMBRANTI E DEI BENI DUREVOLI DI CONSUMO AD USO DOMESTICO
COMUNE DI CERVESINA Provincia di Pavia REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RACCOLTA A DOMICILIO DEI RIFIUTI INGOMBRANTI E DEI BENI DUREVOLI DI CONSUMO AD USO DOMESTICO Approvato con deliberazione C.C. n.7 del
DettagliIl destino dei RIFIUTI
Comune di Padova Settore Ambiente Il destino dei RIFIUTI Osservatorio Ambientale sull inceneritore DEFINIZIONI RIFIUTO: Qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia
DettagliComune di Eboli SETTORE AMBIENTE E MANUTENZIONE. Il Responsabile REGISTRO GENERALE. N 1086 del 01/07/2014 DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE
REGISTRO GENERALE N 1086 del 01/07/2014 SETTORE AMBIENTE E MANUTENZIONE DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE REGISTRO SETTORE N 248 DEL 01/07/2014 CORSO TEORICO-PRATICO FINALIZZATO ALLA FORMAZIONE DI ISPETTORI
DettagliPreambolo. a) SVILUPPARE L'USO DELLA BICICLETTA QUALE MEZZO DI TRASPORTO ALTERNATIVO AI MEZZI MOTORIZZATI; b) AGEVOLARE IL TRAFFICO CICLISTICO.
REGIONE: PIEMONTE LEGGE REGIONALE 17 APRILE 1990, n. 33 (G.U. n. 040 SERIE SPECIALE N. 3 del 13/10/1990 - BU n. 017 del 24/04/1990) INTERVENTI PER LA PROMOZIONE DELLA BICICLETTA COME MEZZO DI TRASPORTO,
DettagliL Accordo Quadro Anci-Conai e la valorizzazione dei rifiuti di imballaggio
Levanto, 9 luglio 2015 L Accordo Quadro Anci-Conai e la valorizzazione dei rifiuti di imballaggio Pierluigi Gorani Area Rapporti con il Territorio Gli imballaggi Una parte del problema 2 La crescita del
DettagliDECRETI PRESIDENZIALI
DECRETI PRESIDENZIALI DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24 luglio 2014. Ripartizione delle risorse relative al «Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità» 2013-2014
DettagliDeterminazione Dirigenziale
DIPARTIMENTO TUTELA AMBIENTALE - PROTEZIONE CIVILE DIREZIONE GESTIONE TERRITORIALE AMBIENTALE U.O.GESTIONE PIANO RIFIUTI E RISANAMENTI AMBIENTALI Determinazione Dirigenziale NUMERO REPERTORIO QL/512/2014
DettagliCOMUNE DI GRAGNANO Provincia di Napoli
COPIA COMUNE DI GRAGNANO Provincia di Napoli VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA COMMISSIONE STRAORDINARIA (nominata con DPR del 30-03-2012) n. 121 del 19-09-2012 OGGETTO: Linea di indirizzo per l attivazione
DettagliPROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE
PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali
DettagliCOMUNE DI VALBREMBO Provincia di Bergamo
COMUNE DI VALBREMBO Provincia di Bergamo PIANO FINANZIARIO RELATIVO AL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI TARI ANNO 2015 MODALITA' DI SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO Con deliberazione del Consiglio Comunale n.
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE MAZZOCCHI, GAVA
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2429 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI MAZZOCCHI, GAVA Disposizioni concernenti il recupero degli imballaggi, per la reintroduzione
DettagliRELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2014
COMUNE DI CIVIDATE AL PIANO (Provincia di Bergamo) RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2014 Il Segretario Comunale - Dott. Ivano Rinaldi Nell ambito del processo di riforma della Pubblica Amministrazione, con
DettagliTerre di Castelli Smart Area Stato dell arte e proposte di sviluppo
Terre di Castelli Smart Area Stato dell arte e proposte di sviluppo Direzione Servizi Ambientali Hera S.p.A. Vignola, 23 gennaio 2014 SINTESI DOCUMENTO PRESENTATO IN GIUNTA UNIONE TERRE DI CASTELLI 1 Obiettivi
DettagliComune di Vinchio. Provincia di Asti - Italia. www.comune.vinchio.at.it
Comune di Vinchio Provincia di Asti - Italia www.comune.vinchio.at.it La certificazione ambientale come opportunità di sviluppo: l esempio del Comune di Vinchio Vinchio, 1 dicembre 07 - Andrea Laiolo,
DettagliCOMUNE DI REZZO (IM)
COMUNE DI REZZO (IM) Via Roma 11 18020 REZZO IM Tel 0183 34015 fax 0183 34152 email info@comune.rezzo.im.it PIANO FINANZIARIO PER L APPLICAZIONE DEI TRIBUTO COMUNALE SUI RIFIUTI E SUI SERVIZI (TARES) A)
DettagliDelibera n. 129/04 L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS. Nella riunione del 22 luglio 2004. Visti:
Pagina 1 di 5 Pubblicata sul sito www.autorita.energia.it il 29 luglio 2004, ai sensi dell'articolo 6, comma 4, della deliberazione dell'autorità per l'energia elettrica e il gas 20 febbraio 2001, n. 26/01
DettagliIl giorno 26 Gennaio dell'anno 2010, presso la Regione Toscana sono presenti,
PROTOCOLLO DI INTESA TRA LA REGIONE TOSCANA, REVET S.p.A E COREPLA PER IL MIGLIORAMENTO E L INCREMENTO DEL RICICLAGGIO DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGI MISTI IN PLASTICA Il giorno 26 Gennaio dell'anno 2010, presso
DettagliLA DIRETTIVA 2012/19/UE DEL 4 LUGLIO 2012 sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche
LA DIRETTIVA 2012/19/UE DEL 4 LUGLIO 2012 sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche Obiettivi e Destinatari «La presente direttiva è intesa a contribuire alla produzione e al consumo sostenibili
DettagliI COMUNI RICICLONI DELL'EMILIA ROMAGNA
I COMUNI RICICLONI DELL'EMILIA ROMAGNA MONITORAGGIO SULLA CORRETTA GESTIONE DEI RIFIUTI E SULLA RACCOLTA DIFFERENZIATA DESTINATA AL RICICLAGGIO Per poter premiare le situazioni più virtuose nella gestione
DettagliPROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 2411 Prot. n. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: Definizione delle tipologie di mutuo ammissibili, del parametro di riferimento e
DettagliLA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 7 dicembre 2001, n. 32 concernente Interventi a sostegno della famiglia ;
DELIBERAZIONE N.1177 DEL 23/12/2005 Oggetto: L.r. 7 dicembre 2001, n. 32 Interventi a sostegno della famiglia. Individuazione degli interventi prioritari, nonché delle modalità e dei criteri di riparto
DettagliDELIBERA. Articolo 1
DELIBERA Articolo 1 (Ambito territoriale con densità abitativa inferiore a 200 ab/kmq) 1. Ai fini del presente provvedimento di autorizzazione, si considerano ambiti territoriali con densità abitativa
DettagliR E G I O N E P U G L I A
- Visto il decreto legislativo 5 febbraio 1997, n.22 (sostituito dal decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152); - Visto il decreto legislativo 13 gennaio 2003, n.36; - Visto il decreto ministeriale 5 febbraio
DettagliDisegno di legge in materia ambientale collegato con la Legge di Stabilità.
Disegno di legge in materia ambientale collegato con la Legge di Stabilità. GIANLUCA CENCIA Direttore Federambiente Torino, 5 dicembre 2013 SCHEMA DI DISEGNO DI LEGGE COLLEGATO ALLA LEGGE DI STABILITA
DettagliRegistro determinazioni n. 1275 Documento composto da n. 4 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO
Registro determinazioni n. 1275 Documento composto da n. 4 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO area: codice ufficio: 102 SERVIZIO DI STAFF CONTROLLI R.A.S.S.
DettagliGIUNTA REGIONALE. Omissis
Pag. 60 Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo Anno XLIII - N. 38 (11.07.2012) GIUNTA REGIONALE Omissis DELIBERAZIONE 25.06.2012, n. 393: D.G.R. n. 935 del 23.12.2011: DISCI- PLINA PER LA SPERIMENTAZIONE
DettagliMappa dei municipi nel Comune di Roma
Mappa dei municipi nel Comune di Roma Mappa delle ASL presenti nel territorio di Roma e provincia ASL RM/A distretti sanitari: 1-2 - 3-4 municipi: I - II - III - IV Asl RM/B distretti sanitari: 1-2 - 3-4
DettagliNews per i Clienti dello studio
News per i Clienti dello studio Ai gentili clienti Loro sedi INAIL: sconto sui premi 2013/2014 al 14,17% Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che l INAIL, con la determina del 11.03.2014
DettagliCAPANNORI: IL PRIMO COMUNE IN ITALIA VERSO RIFIUTI ZERO I
CAPANNORI: IL PRIMO COMUNE IN ITALIA VERSO RIFIUTI ZERO I parte Introduzione Generale Acqua, rifiuti ed energia rappresentano tre questioni fondamentali per il futuro del nostro pianeta. Emergenze ambientali
DettagliCITTÀ DI TORINO DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE. 1 settembre 2015
Direzione Territorio e Ambiente 2015 03815/126 Area Ambiente Servizio Adempimenti Tecnico Ambientali CITTÀ DI TORINO DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE 1 settembre 2015 inserire la camicia della delibera
DettagliL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO
DELIBERAZIONE 3 LUGLIO 2014 326/2014/R/GAS MODALITÀ PER IL RIMBORSO, AI GESTORI USCENTI, DEGLI IMPORTI RELATIVI AL CORRISPETTIVO UNA TANTUM PER LA COPERTURA DEGLI ONERI DI GARA PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 29 novembre 2004, n. 3221.
Suppl. straord. N. 2 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA FRIULI-VENEZIA GIULIA 7/1/2005-59 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 29 novembre 2004, n. 3221. Legge regionale 30/1987, articolo 8 bis
DettagliRegione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori 23/01/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 7
Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 15 gennaio 2014, n. 18 Piano straordinario per l'emergenza abitativa nel Lazio e attuazione del Programma per l'emergenza abitativa
DettagliALLEGATO TECNICO IMBALLAGGI CELLULOSICI (ACCORDO ANCI - COMIECO)
1. OGGETTO DELL ALLEGATO ALLEGATO TECNICO IMBALLAGGI CELLULOSICI (ACCORDO ANCI - COMIECO) L allegato si riferisce ai rifiuti da imballaggio a base cellulosica primari o comunque conferiti al gestore del
DettagliVISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;
Oggetto: LEGGE 12.03.1999 N. 68 - APPROVAZIONE CONVENZIONE PROGRAMMATICA PER L ASSUNZIONE DI 1 UNITÀ DI PERSONALE APPARTENENTE ALLE LISTE EX ART. 8 L. 68/1999. ASSICURAZIONI GENERALI SPA. VISTA la legge
Dettaglivisto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione,
IL CONSIGLIO DELL UNIONE EUROPEA, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, (2) Per assicurare la corretta applicazione dell
DettagliOSSERVATORIO REGIONALE RIFIUTI - ABRUZZO / NEWSLETTER SITO WEB - SEZIONE GESTIONE RIFIUTI E BONIFICHE
OSSERVATORIO REGIONALE RIFIUTI - ABRUZZO / NEWSLETTER SITO WEB - SEZIONE GESTIONE RIFIUTI E BONIFICHE A cura di: ORR - Segreteria tecnico-ammistrativa Informazioni su news, eventi, corsi di formazione,
DettagliCOMUNE DI PRATO CARNICO Provincia di Udine
OGGETTO: COMUNE DI PRATO CARNICO Provincia di Udine Verbale di deliberazione della Giunta Comunale SEDUTA del 10/07/2014 N 76 del Reg. Del APPROVAZIONE PIANO TRIENNALE 2014-2015-2016 PER LA RAZIONALIZZAZIONE
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 -
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016-1 1. Introduzione: organizzazione e funzioni del Comune. Con l approvazione del presente Programma Triennale della Trasparenza e dell
DettagliCITTÀ DI FIUMICINO (Provincia di Roma) REGOLAMENTO
CITTÀ DI FIUMICINO (Provincia di Roma) REGOLAMENTO PER LA REGOLARIZZAZIONE DELLA TASSA RIFIUTI SOLIDI URBANI (TARSU) PER GLI ANNI ARRETRATI NON PRESCRITTI Approvato con deliberazione consiliare n. 22 del
DettagliELABORATO 2 - UTILIZZO DI BENI, STRUTTURE E SERVIZI DI TERZI
2 ELABORATO 2 - UTILIZZO DI BENI, STRUTTURE E SERVIZI DI TERZI 2.1 PREMESSA... 3 2.2 SMALTIMENTO RIFIUTI URBANI NON DIFFERENZIATI... 3 2.3 RACCOLTA, SELEZIONE E RECUPERO MULTIMATERIALE... 4 2.4 RACCOLTA,
DettagliCERTIFICAZIONE ISO 14001
CERTIFICAZIONE ISO 14001 Il Comune di Mozzate ha ottenuto la certificazione ambientale ISO 14001 in data 30.04.2003, ha difatti impostato e mantiene attivo un Sistema di Gestione Ambientale in linea con
Dettaglil Accordo in sede di Conferenza unificata del 2 marzo 2000 per la riorganizzazione e il potenziamento dell educazione degli adulti;
REGIONE PIEMONTE BU13 28/03/2013 Deliberazione della Giunta Regionale 4 marzo 2013, n. 17-5463 Presa d'atto a ratifica del Protocollo d'intesa sottoscritto tra il Ministero dell'istruzione, Universita'
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO (UPI LAZIO)
PROTOCOLLO DI INTESA PER IL MIGLIORAMENTO DELL EFFICACIA DEGLI INVESTIMENTI IN SICUREZZA STRADALE TRA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) E UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO
Dettagli154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363
154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto
DettagliL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS
DELIBERAZIONE 31 OTTOBRE 2012 449/2012/A/EFR STIPULA DI CONVENZIONE CON LA SOCIETÀ RICERCA SUL SISTEMA ENERGETICO S.P.A., PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ A SUPPORTO DELLA VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DEI
DettagliRifiuti: da problema a risorsa
CONSORZIO NAZIONALE PER IL RICICLAGGIO DEI RIFIUTI DI BENI A BASE DI POLIETILENE Rifiuti: da problema a risorsa Nota illustrativa sul ciclo di gestione dei rifiuti in Italia CHE COSA SONO I RIFIUTI? Un
DettagliCOMUNE DI GARAGUSO PROVINCIA DI MATERA PIANO FINANZIARIO E RELAZIONE RELATIVA AL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI TARI ANNO 2014
COMUNE DI GARAGUSO PROVINCIA DI MATERA PIANO FINANZIARIO E RELAZIONE RELATIVA AL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI TARI ANNO 2014 Ex art. 8 D.P.R. 27 Aprile 1999 n. 158 1 INDICE PREMESSA 1
DettagliREGIONE LIGURIA Assessorato alle Politiche attive del lavoro e dell occupazione, Politiche dell immigrazione e dell emigrazione, Trasporti
Allegato A) REGIONE LIGURIA Assessorato alle Politiche attive del lavoro e dell occupazione, Politiche dell immigrazione e dell emigrazione, Trasporti MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO DEL REGISTRO DEI DATORI
Dettagliaggiorna le disposizioni per gli accertamenti documentali sugli impianti di utenza NUOVI (di nuova installazione);
FEBBRAIO 2014 Il 6 febbraio 2014 l Autorità per l Energia Elettrica e il Gas (AEEG) ha emanato e pubblicato sul proprio sito la Delibera n. 40/2014/R/gas, Disposizioni in materia di accertamenti della
DettagliEA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1
UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti
DettagliAcqua e solidarietà: Dai rifiuti acqua
Provincia di Reggio Emilia Assessorato all Ambiente Acqua e solidarietà: Dai rifiuti acqua Dr.ssa Annalisa Sansone Dirigente Servizio Ambiente Provincia di Reggio Emilia Obiettivi del PPGR Uno dei principali
DettagliCOMUNE DI AGLIANO TERME. RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL PIANO FINANZIARIO [ART.8 D.p.r. 158/1999, comma 3]
COMUNE DI AGLIANO TERME Provincia di Asti RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL PIANO FINANZIARIO [ART.8 D.p.r. 158/1999, comma 3] 1 A. MODELLO GESTIONALE E ORGANIZZATIVO (ART. 8 D.P.R. n.158/1999, comma 3, lettera
DettagliSOMMARIO PREMESSA... 3. 1. GLI OBIETTIVI DI FONDO DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE... 4 Frequenza svuotamento... 4
COMUNE DI FOLLONICA ANNO 2013 PIANO ECONOMICO E FINANZIARIO TRIBUTO SUI RIFIUTI (TARES) RELAZIONE DI ACCOMPAGNAMENTO (ex art. 8 D.P.R. 27.04.1999, n. 158) SOMMARIO PREMESSA... 3 1. GLI OBIETTIVI DI FONDO
DettagliC o m u n e di Canobbio ORDINANZA D'APPLICAZIONE DEL REGOLAMENTO COMUNALE SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI
C o m u n e di Canobbio ORDINANZA D'APPLICAZIONE DEL REGOLAMENTO COMUNALE SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI Valevole dal gennaio 009 Risoluzione Municipale n. 730 del 0..008 Ordinanza d'applicazione del regolamento
DettagliDISPENSE IN MATERIA DI: GESTIONE RIFIUTI DAL DECRETO RONCHI DEL 1997 AL CODICE AMBIENTALE DEL 2006. Claudio Boldori
DISPENSE IN MATERIA DI: GESTIONE RIFIUTI DAL DECRETO RONCHI DEL 1997 AL CODICE AMBIENTALE DEL 2006 Claudio Boldori CON LA PUBBLICAZIONE DEL RONCHI TER, SEMBRA CONCLUSA LA PRIMA E DOVEROSA FASE DI COMPLETAMENTO
DettagliPIANO DEGLI INTERVENTI
DEL. CIPE N. 7/2006 PROGRAMMI OPERATIVI DI SUPPORTO ALLO SVILUPPO 2007-2009 ADVISORING PER LO SVILUPPO DEGLI STUDI DI FATTIBILITA E SUPPORTO ALLA COMMITTENZA PUBBLICA PIANO DEGLI INTERVENTI ALLEGATO 1
DettagliLINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA
LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA Versione 01 25/10/2012 Indice PREMESSA... 2 1 ACCETTAZIONE CONDIZIONI GENERALI PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA... 2 2 DEFINIZIONE MODULI
DettagliIl centro comunale di raccolta differenziata e le nuove modalità di accesso
Il centro comunale di raccolta differenziata e le nuove modalità di accesso Il Comune di Seriate è proprietario del Centro Comunale di Raccolta Differenziata, sito in via Lazzaretto 4, realizzato nel 1997
DettagliPROTOCOLLO D INTESA SULLA PREVENZIONE DELL INQUINAMENTO AMBIENTALE TRA. CONFINDUSTRIA - Confederazione Generale dell Industria Italiana
PROTOCOLLO D INTESA SULLA PREVENZIONE DELL INQUINAMENTO AMBIENTALE TRA CONFINDUSTRIA - Confederazione Generale dell Industria Italiana E ANIA - Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici Confindustria,
Dettagli