IMPARIAMO A LEGGERE LE CARTE AERONAUTICHE
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- Davide Manzo
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1 IMPARIAMO A LEGGERE LE CARTE AERONAUTICHE BREVE GUIDA PER PILOTI DI PARAPENDIO E DELTAPLANO redatta con il supporto dell amico, socio e pilota Daniele Baranzini Pagina 1
2 La presente dispensa si pone come semplice ausilio all interpretazione della carte aeronautiche e delle relative regole di volo che interessano le attività con apparecchi VDS. Le indicazioni qui riportate non sono da utilizzarsi ai fini del volo, in quanto resta valido solo quanto riportato nelle Pubblicazioni approvate Delta Club Laveno a.s.d. Contenuti pubblicati su autorizzazione dell'autore Daniele Baranzini Grafica e Impaginazione a cura di Delta Club Laveno a.s.d. Pagina 2
3 PREMESSA 4 1. LE CARTE AERONAUTICHE 5 2. ATZ CTR TMA ALTRE ZONE/AREE CON LIMITAZIONI AL VOLO ZONE P - PROIBITE ZONE D - PERICOLOSE ZONE R - RISERVATE AREE DI INTERESSE NATURALISTICO DISTANZA MINIMA DI 5 KM DAGLI AEROPORTI ATTIVITÀ DI LANCIO PARACADUTISTI AREE DESTINATE ALL ACROBAZIA AREE DESTINATE AI POLIGONI MILITARI AREE DI LAVORO E ADDESTRAMENTO (TRAINING) 30 CONCLUSIONI 31 ALLEGATO 1 Pagina 3
4 Premessa Avvicinarsi al mondo del Volo Libero significa anche accettare e osservare le regole che governano questo bellissima disciplina; infatti il Volo Libero è imprescindibile dalla conoscenza e l osservanza di tutte quelle regole che, sancite dalle legge, sono parte integrante del volo stesso. Certo sarebbe bello potersi esprimere in totale libertà ma, a meno che si sia veramente soli e in mezzo a un deserto, non ci resta che allinearci a ciò che ci viene imposto. La Regolamentazione/Normativa (nel nostro caso il DPR 133), impone per il Volo Libero una serie di regole specifiche: L'attività di Volo Libero è svolta in conformità delle regole del volo a vista diurno, delle regole dell'aria, in ogni caso, fuori dalle nubi ed in condizioni meteorologiche e di visibilità tali da consentire il continuo riferimento visivo con il suolo, l'acqua, gli ostacoli e l'eventuale presenza di ogni altro tipo di traffico aereo È fatto divieto di volare in spazi aerei controllati È fatto divieto di volare nelle zone di traffico aeroportuale, a distanza di sicurezza dagli ostacoli e a distanza non inferiore a cinque chilometri dagli aeroporti E obbligatorio seguire le regole dell aria regole del volo a vista diurno Effettuare i voli da mezz'ora prima del sorgere del sole a mezz'ora dopo il tramonto (orari basati sulle effemeridi). Le informazioni sopra dettagliate sono indispensabili per poter interpretare e leggere correttamente le carte aeronautiche. Pagina 4
5 1. LE CARTE AERONAUTICHE Come e dove nascono le Carte Aeronautiche? Siamo in Italia, quindi con quel poco di sovranità nazionale che ci rimane, nel 2005 è stato aggiornato il Codice della Navigazione Aerea, nel quale viene identificato/codificato anche l apparecchio per il volo da diporto o sportivo VDS, quindi Parapendio e Deltaplano. Il Codice della Navigazione conferisce all ente ENAC (Ente Nazionale per l Aviazione Civile) l autorità per l emissione di tutte quelle regole che gestiscono il mondo del volo, specialmente per gli aspetti tecnici. A sua volta ENAC, che emette le regole per il volo, affida ad un ente esterno l ENAV (Ente Nazionale Assistenza al Volo), la gestione della cartografia aeronautica nonché l assistenza al volo, ossia tutti quei servizi necessari per assicurare al sicurezza del volo: per intenderci tutto il controllo del traffico aereo (aeroporti, controllo di rotta, ATC ecc.). Si fa riferimento alla cartografia aeronautica emessa da ENAV, benché i piloti di volo libero abbiano poco a che fare con gli aspetti di assistenza al volo inteso come controllo del traffico aereo. È comunque doveroso chiarire che ci sono anche altri fornitori di cartografia aeronautica, come ad esempio Jeppesen, ma in questa breve guida si approfondirà solo la cartografia fornita da ENAV, per due semplici motivi: 1. la cartografia è disponibile gratuitamente (sul sito 2. è costantemente aggiornata; Pagina 5
6 Certamente la cartografia di Jeppesen è più leggibile, stampata in un comodo formato, ma i vantaggi della cartografia ENAV sono indiscussi. Acquisire la cartografia Per procurarci la cartografia aeronautica di nostro interesse è necessario: 1. collegarsi al sito ENAV registrarsi per poter accedere all AIP (Aeronautical Imformation Pubblication), ossia alla sezione dedicata alla pubblicazione di tutte le informazioni relative al volo (cartografia, regole del volo, NOTAM, dato tecnici degli aeroporti, ecc.) 3. ottenuto l accesso all AIP, selezionare l area ENR. Pagina 6
7 NOTA: Per correttezza informativa, dovremo prendere atto di questa dichiarazione, ma confidiamo che la documentazione in formato elettronico riportata in AIP sia conforme a quella inviata per posta. Pagina 7
8 All interno della sezione ENR si troveranno diverse sottosezioni: la cartografia è riportata nella sezione ENR 6. Pagina 8
9 L Italia è stata suddivisa in 7 Aree (cartine) con scala 1: In questa guida, verrà presa in considerazione la cartina ENR riferita a Milano VFR Area (Allegato 1), ma le considerazioni sotto riportate valgono ovviamente per tutto il territorio nazionale. Il principio su cui si basa il concetto di volo (in Italia) è che lo spazio aereo è libero, quindi si ha la possibilità di volare dove si vuole e quando si vuole. Alla stregua dell utilizzo della propria autovettura che un cittadino utilizza dove e quando desidera, il mezzo aereo non fa eccezione; ma, chiaramente, così come ci sono delle regole in campo automobilistico (sensi unici, limiti di velocità, precedenze, divieti d accesso, ecc.) allo stesso modo esistono delle regole in campo aeronautico. Pertanto, si dovranno rapportare i limiti, o meglio i divieti specifici del nostro mezzo a quelli riportati nelle cartine e/o AIP. Il DPR 133 stabilisce che il VDS è consentito solo negli spazi aerei non controllati. Cosa si intende per spazi aerei non controllati? Per meglio comprendere questo aspetto bisogna utilizzare la classificazione riportata nell ENR (Fig. 1) - da qui la necessità di iscriversi al sito ENAV -, la quale classifica gli spazi aerei in 7 classi differenti, da G ad A. Pagina 9
10 Fig. 1 Pagina 10
11 Gli spazi aerei non controllati sono definiti dalla lettera G ; ora potremo vedere, come riportato in alto a destra della cartina ENR Milano VFR Area, che tutto lo spazio aereo della FIR di Milano (FIR: Regione Informazione Volo) è classificato G (La classificazione G vale anche per le altre 3 delle 4 FIR in cui è divisa l Italia) da SFC (Surface, Superficie) a FL 195 (5942 mt) - Fig. 2 -, quindi tutto lo spazio aereo italiano, cioè quello compreso nei nostri confini nazionali (linea verde) è libero al volo in quanto non controllato. Fig. 2 Pagina 11
12 Una volta identificate le aree non controllate e quindi libere, dovremo escludere tutte le aree controllate ossia: gli ATZ i CTR la TMA (e relativi settori FVR) oltre alle aree: P Proibite D Pericolose R Riservate Aree di interesse naturalistico Distanza minima di 5 km dagli aeroporti Attività di lancio Paracadutisti Aree destinate all acrobazia Aree destinate ai poligoni militari Aree di lavoro e addestramento (training) Pagina 12
13 2. ATZ L ATZ (Aerodrome Trafic Zone, Zona di Traffico Aeroportuale) è un area messa a protezione del traffico aeroportuale e, di fatto, costituisce una barriera entro la quale le attività di volo vengono gestite dalla TWR (torre). Sebbene esistano ATZ classificati G di fatto la loro stessa istituzione ne impedisce l accesso ai Parapendio/Deltaplano. Spesso, ma non necessariamente, l ATZ è all interno di un CTR e sulla cartina viene identificato come nel caso dell ATZ di Albenga da una linea marrone. I dati caratteristici dell ATZ (dimensione, posizione, ecc.) sono riportati nelle tabelle descrittive specifico di ogni aeroporto (sez. AD del sito ENAV). Tutta l area compresa nell ATZ (in questo caso cerchio) è a noi vietata. Pagina 13
14 Fig. 3 Pagina 14
15 3. CTR Il CTR (Control Zone), è un area messa a protezione di aeroporti di interesse maggiore o soggetti ad intenso traffico (specificatamente il traffico IFR). Può interessare anche più di un aeroporto, come nel caso del CTR di Malpensa di seguito indicato; ha la particolarità di partire sempre da Ground (suolo) e di elevarsi ad una quota ben precisa (in Italia il lato superiore di un CTR comprende sempre una TMA, ma non è il caso dei CTR in Svizzera). Spesso i CTR hanno la forma di un fungo, con un area che parte da terra e altre zone che hanno una specifica altezza dal suolo. Ne è un esempio il CTR di Malpensa, che risulta diviso in 3 zone (Zone 1, Zone 2, Zone 3). ll CTR è identificato con la linea di colore blu con tratteggio, 2 punti, tratteggio. In tutta l area compresa nei limiti del CTR non si può volare, poiché esso è uno spazio aereo controllato. Pagina 15
16 Fig. 4 Pagina 16
17 Tuttavia, se questo vale per la Zone 1 che va da Ground a 2500ft, non vale per le altre due zone (Zone 2, Zone 3) in quanto hanno una quota di partenza che va da 2500ft per la Zone 2 e 1500ft per la Zone 3. Pertanto, sotto si può volare. I limiti verticali sono visibili a destra della cartina (rif. Fig. 5 e 5 bis). Fig. 5 TMA Milano Pagina 17
18 Fig. 5 bis Pagina 18
19 4. TMA La TMA (Terminal Area) è un area istituita per convogliare e gestire il traffico aereo da e per i CTR e le aerovie. Una delle peculiarità delle TMA italiane è che oltre ad essere molto grandi - ad esempio la TMA di Milano copre tutto il Nord Ovest dell Italia - sono anche particolarmente basse (sulla Pianura Padana il limite inferiore è di 1500ft AGL o 2500ft AMSL), oltre ad avere la classificazione più restrittiva A (solo IFR) - Fig. 6. Fig. 6 La TMA ha anche delle aree, chiamati settori VFR, nelle quali i limiti inferiori sono stati innalzati (Fig. 7) e in alcuni casi anche ulteriormente abbassati. La mancanza dei settori VFR avrebbe impedito di fatto il volo con alianti ecc. L attività VDS nella TMA è vietato. Pagina 19
20 Fig. 7 Le linee blu tratteggiate identificano i Settori VFR mentre al centro degli stessi viene riportato il livello e/o altezza minima. Pagina 20
21 5. ALTRE ZONE/AREE CON LIMITAZIONI AL VOLO A questo punto siamo solo a metà del lavoro perché dobbiamo ancora sottrarre: Zone P - Proibite Zone D - Pericolose Zone R - Riservate Aree di interesse naturalistico Distanza minima di 5 km dagli aeroporti Aree per attività di lancio Paracadutisti Aree destinate all Acrobazia Aree destinate ai poligoni Militari Aree di lavoro e addestramenti (training) Pagina 21
22 5.1. ZONE P - Proibite Le zone P (Proibite) vengono identificate con un are tratteggiata in viola e la relativa indicazione P associata ad un numero. Sul sito ENAV, alla sezione ENR 5.1 si può trovare l indicazione precisa della zona P associata ai limiti di grandezza e quota (oltre che sull area destra della cartina ENR 6.6-3). Generalmente le zone P lo sono in condizione perenne in quanto associate a strutture sensibili come carceri, istituti sensibili, centrali termiche e/o nucleari ecc. Fig. 8 Pagina 22
23 5.2. ZONE D - Pericolose Le zone D (Danger, Pericolose) vengono identificate con un area tratteggiata gialla e la relativa indicazione D associata a un numero. Sul sito ENAV alla sezione ENR 5.1 si può trovare l indicazione precisa della zona D associato con i limiti di grandezza e quota (oltre che sull area destra della cartina ENR 6.6-3). Fig. 9 Pagina 23
24 5.3. ZONE R - Riservate Le zone R (Restricted, Riservate) vengono identificate con un area tratteggiata rossa e la relativa indicazione R associata a un numero. Sul sito ENAV alla sezione ENR 5.1 si può trovare l indicazione precisa della zona R associata con i limiti di grandezza e quota (oltre che sull area destra della cartina ENR 6.6-3). A differenza delle Zone P, le Zone R spesso hanno dei precisi periodi in cui sono attive. Ad esempio la zona R81 che copre l aeroporto di Venegono/Varese risulta attivata nei giorni feriali mentre nei giorni festivi è disattivata, quindi si rende necessario verificare sul sito ENAV oppure attraverso i NOTAM lo stato di attività/inattività dell area R di interesse. Fig. 10 Pagina 24
25 5.4. AREE di INTERESSE NATURALISTICO Le aree di interesse naturalistico vengono identificate una linea verde e un uccello stilizzato, a fianco viene riportato il nome generalmente associata all area geografica (es. Parco Nazionale delle Stelvio). Sul sito ENAV alla sezione ENR 5.6 si può trovare l indicazione precisa delle indicazioni e della quota. Generalmente le aree di interesse naturalistico hanno la condizione di permanente e con limiti quindi Ground a salire, quindi il sorvolo per il VDS è vietato. Fig. 11 Pagina 25
26 5.5. DISTANZA MINIMA di 5 KM dagli AEROPORTI La distanza minima dagli aeroporti è una limitazione specifica inserita nel DPR 133, ed è stata voluta proprio per allontanare qualunque attività di volo VDS dagli aeroporti. A titolo di esempio è stata qui di seguito indicata, ma attenzione sulle cartine non viene riportata! In sede di pianificazione del volo dovremo comunque tenerne conto, e di fatto questa limitazione stabilisce la differenza tra un aeroporto (*) (anche se piccolo) e un aviosuperficie. Spesso gli aeroporti sono già all interno di CTR e ATZ, (quelli commerciali lo sono sempre); quindi, per esclusione, rimarrebbero solo alcuni degli aeroporti minori, che sono identificati sulla cartina con un cerchietto nero e relativa indicazione es. VOGHERA. Fig. 12 Pagina 26
27 5.6. ATTIVITÀ di LANCIO PARACADUTISTI Seppur non specificatamente vietato, per il volo nelle di aree destinate all attività di lancio di Paracadutisti è necessario ottenere le opportune informazioni da parte dell Ente ATS. Pertanto, a meno di un contatto telefonico con gli enti ATS (noi non abbiamo la radio), il volo in queste zone dovrà essere evitate. Fig. 13 Pagina 27
28 5.7. AREE DESTINATE all ACROBAZIA Seppur non specificatamente vietato, per il volo nelle di aree destinate all acrobazia è necessario ottenere le opportune informazioni da parte dell Ente ATS. Pertanto, a meno di un contatto telefonico con gli enti ATS (noi non abbiamo la radio), il volo in queste zone dovrà essere evitato. Fig. 14 Pagina 28
29 5.8. AREE DESTINATE ai POLIGONI MILITARI L attraversamento di aree destinate ai poligoni militari è subordinato all ottenimento delle opportune informazioni da parte dell Ente ATS. Pertanto, a meno di un contatto telefonico (noi non abbiamo la radio), anche in queste zone il volo dovrà essere evitato. Fig. 15 Pagina 29
30 5.9. AREE di LAVORO e ADDESTRAMENTO (training) Il volo e/o sorvolo di aree destinate al lavoro aereo e all addestramento è permesso sebbene l istituzione delle stesse indica che è necessario procedere con ATTENZIONE. Fig. 16 Pagina 30
31 Conclusioni Sebbene il mondo del volo libero sia contraddistinto da un concetto di libertà, ci si accorge che di fatto l attività aeronautica - e in particolar modo il volo VDS - è fortemente condizionato. CTR e TMA di enormi dimensioni ed estremamente limitanti nella quota, ci obbligano a zigzagare attraverso un selva di costrizioni ed impedimenti e il tutto spesso condito da una difficoltà nell interpretazione di queste limitazioni. Spesso capita che dopo aver letto e riletto una cartina aeronautica ci è sfuggito qualcosa, a volte qualcosa non del tutto trascurabile. Ultimamente gli organi preposti (ENAC, ENAV, Forza Armate, ecc.) hanno preso coscienza di questa anomalia tutta italiana: si pensi che in alcuni paesi, là dove una cosa è vietata, in Italia è obbligatoria (pensiamo ai limiti di quota). Possiamo forse sperare in un miglioramento per il futuro, ma ad oggi le cose stanno così e non possiamo fare altro che allinearci e rispettare le regole esistenti. È altresì da sottolineare in modo chiaro e deciso che, al di là delle restrizioni, il Volo Libero se non viene svolto nel rispetto delle regole si può tradurre in un attività estremamente pericolosa, per noi stessi ma soprattutto per gli altri. In modo particolare ci riferiamo al volo in corrispondenza dei sentieri di discesa degli aeroporti (sembrerebbe un affermazione anacronistica, ma la realtà dei fatti ci dice tutt altro). Per una miglior comprensione di quanto esposto in queste pagine, è stato effettuato un esercizio di come si rappresentano le aree volabili per i piloti VDS. Pagina 31
32 Partendo dalla cartina ENR riferita a Milano VFR Area (Allegato 1), sono state indicate in rosso tulle le zone per noi NON volabili, per fornire una fotografia precisa e chiara dell attuale situazione relativa agli spazi aerei. Buoni Voli Pagina 32
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