ITALIAN CRUISE WATCH. Progetto di ricerca promosso e realizzato da Risposte Turismo. Responsabile Scientifico Francesco di Cesare

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2 ITALIAN CRUISE WATCH Progetto di ricerca promosso e realizzato da Risposte Turismo Responsabile Scientifico Francesco di Cesare Coordinamento Operativo Anthony La Salandra Contatti Risposte Turismo Giudecca 624, (Venezia) tel fax info@risposteturismo.it 2

3 ITALIAN CRUISE WATCH 2018 INDICE GENERALE 5 Premessa 1 Il contesto internazionale Continua la crescita della crocieristica nel mondo 1.2 L Europa e il Mediterraneo 1.3 La rilevanza della crocieristica nel contesto europeo: ricadute economico-occupazionali e progetti finanziati dall Unione Europea 2 Il traffico crocieristico in Italia Il traffico crocieristico in Italia nel Gli andamenti stagionali del traffico nel L evoluzione del traffico dal 2008 al I confronti, le stime 2018 e le previsioni I porti crocieristici italiani: caratteristiche, investimenti e prospettive Le caratteristiche strutturali 3.2 Il peso e la gestione del traffico crocieristico 3.3 Gli interventi a supporto dello sviluppo della crocieristica 4 L'attività e i programmi delle compagnie di crociera in Italia Il quadro internazionale e i grandi del settore 4.2 L impegno delle compagnie in Italia, cantieri e porti APPROFONDIMENTO MONOGRAFICO 5 I crocieristi italiani: desideri, preferenze ed intenzioni Introduzione e campione di indagine 5.2 Dalla prenotazione all'acquisto 5.3 In crociera 5.4 Dal pre-post crociera alle intenzioni future 114 Indice tabelle, grafici e figure 3

4 p Premessa L Italia è leader della crocieristica mediterranea così come di quella europea. È una affermazione che potrebbe risultare scontata per gli operatori che si muovono in questo business da molti anni, ma che vale la pena avanzare ed eventualmente riaffermare perché contiene in essa un risultato raggiunto nel tempo che da un lato deve rendere orgogliosi tutti coloro che, in quota parte differente, ne sono stati artefici, dall altro non può e non deve essere considerato scontato quanto a conferma e mantenimento nel prossimo futuro. L Italia è leader per traffico complessivo: i movimenti passeggeri registrati negli scali nazionali rappresentano una fetta sul totale mediterraneo che negli ultimi anni, in media, si aggira sul 35-40%. L Italia è leader per numero di imbarchi sulle navi da crociera: un passeggero su due che ha iniziato il proprio itinerario in un porto mediterraneo lo ha fatto in un porto italiano, evidenza che comporta tutta una serie di vantaggi specifici sul fronte delle ricadute economico-territoriali. L Italia vanta 6 porti all interno della top-ten degli scali crocieristici mediterranei: Civitavecchia, al secondo posto, Venezia, al quinto, e, dalla settima alla decima posizione, Genova, Napoli, Savona e Livorno. L Italia è leader per ricadute economiche ed occupazionali: dei 19,7 miliardi di spese dirette in Europa stimate da CLIA nell ultimo Contribution of Cruise Tourism to the Economies of Europe, 5,46 sono a vantaggio dell Italia, e dei posti di lavoro generati nel continente, sono italiani. Una leadership che può essere riferita anche al numero di aziende impegnate nel comparto e al primato su scala mondiale da parte di alcune di esse (su tutte, Fincantieri). E l Italia è leader anche per numero di compagnie che hanno scelto di scalare nei porti della penisola. Senz altro ad avvantaggiare l Italia nella presenza e nei risultati in questo comparto è la propria morfologia e posizione nel Mediterraneo, vantaggio che, secondo alcuni operatori, e secondo anche noi di Risposte Turismo, non è ancora stato debitamente sfruttato. Lungo le coste della penisola sono oltre 50 i porti che hanno saputo inserirsi nella geografia degli itinerari crocieristici, intercettando, con più o meno continuità, navi e passeggeri. I principali però continuano a concentrare gran parte del totale di traffico nazionale: i primi 3 del 2018 (Civitavecchia, Venezia e Napoli, che quest anno viene molto avvicinata da Genova) ne gestiscono il 45%, percentuale che sale al 62% se fossero considerati anche il quarto (Genova) e quinto (Savona). Un dato, quello della concentrazione, sempre molto utile nell analizzare i fondamentali di un comparto. Sono questi scali in particolare, dunque, a spingere il fenomeno e la capacità dell Italia di attirare una parte importante del traffico mediterraneo, europeo e mondiale, senza togliere merito, ovviamente, a tutti gli altri che, con investimenti, impegno e 5

5 dedizione da parte dei responsabili, hanno saputo offrire alle compagnie soluzioni alternative di scalo e possibilità per i passeggeri di raggiungere e scoprire territori e tesori distribuiti in tutta la nazione. Il 2018, dopo il calo registrato nel 2017 che portò il totale movimenti passeggeri di poco sopra la soglia dei 10 milioni, dovrebbe passare agli archivi aggiungendosi agli altri anni (2011, 2013, 2015 e 2016) che hanno raggiunto e superato gli 11 milioni, di fatto recuperando pienamente il calo precedente. Le toccate nave sono anch esse in crescita, per quanto in percentuale minore (+2,3% contro +9,1% dei passeggeri), una differenza ormai facilmente spiegabile e comprensibile, legata alla dimensione crescente degli impianti e ai più numerosi posti letto disponibili a bordo delle navi di recente ingresso nel mercato. A proposito di queste novità, i vari già realizzati e l orderbook ai cantieri per i prossimi anni, consegnano nuovamente alla cronaca un industria in salute, che vede i principali gruppi e le altre compagnie investire in modo considerevole per rinnovare e ampliare la propria flotta: nel triennio saranno 45 le nuove navi introdotte, grazie ad un investimento complessivo pari a 26 miliardi di dollari, unità che, dal punto di vista dimensionale, tenderanno sempre più a polarizzarsi sulla fascia più alta (quella oltre i e i posti letto, con nuovi record pronti ad essere segnati) e su quella più bassa (meno di posti letto) che vuole dare una risposta, in termini di prodotto, a chi cerca standard di servizio molto elevati (le crociere luxury) o itinerari inconsueti e non alla portata delle navi più grandi (le crociere expedition, ad esempio). Nel 2019 la curva di traffico dovrebbe far segnare una decisa accelerazione. Le previsioni elaborate grazie alle informazioni pervenute da 34 porti, rappresentativi nel 2017 del 98% del traffico complessivo, e alle indicazioni di responsabili delle principali compagnie di crociera, portano ad indicare in un intorno di 11,85 i milioni di movimenti passeggeri registrati alla fine del prossimo anno, un dato che, se la previsione fosse confermata, rappresenterebbe il record storico per la crocieristica in Italia, e sposterebbe sui 12 milioni, dopo molti anni di attesa, il riferimento cui guardare nel fare programmi, decidere investimenti, impostare strategie. Dovrebbero essere ancora 4 i porti capaci di superare il milione di passeggeri (Civitavecchia, Venezia, Genova e Napoli) e 14 quelli sopra la soglia dei Le toccate, invece, dovrebbero essere stabili o in lievissimo aumento (+0,3%). La crocieristica, come scritto in apertura di premessa, rappresenta senz altro un esempio positivo all interno di una complessiva economia italiana che, come noto, accusa viceversa ritardi e curve recessive su molti altri business. In quanto tale, va difesa, va potenziata, va incentivata, chiaramente nel rispetto delle criticità, delle sensibilità e degli equilibri necessari che, come per tutti gli altri settori industriali, connotano e per certi versi condizionano la crescita della crocieristica. Uno di essi, sempre più in prima pagina nei fatti di cronaca, o quantomeno in quelli legati alle dinamiche urbane, ha a che vedere con il cosiddetto sovraffollamento di alcune destinazioni causato da un presunto, o talvolta acclarato, eccesso di presenze turistiche. Un fenomeno, o un problema se vogliamo, del quale la crocieristica è sovente vista come causa o concausa, il che, a chi conosce bene le dinamiche crocieristiche e turistiche in genere, appare scorretto. Scorretto dal punto di vista quantitativo: se è vero che in alcune destinazioni, poco battute dai 6

6 traffici turistici, la crocieristica diventa quasi l unica fonte di arrivi e dunque laddove ci fosse un problema di sovraffollamento è corretto attribuirne ad essa la causa (ma sono casi più unici che rari), a livello macro, internazionale, giova ricordare che l UNWTO stima ormai come siano ogni anno 1 miliardo e 300 milioni le persone che effettuano un viaggio oltre i propri confini nazionali e, considerando che i crocieristici nel 2018 si attesteranno attorno ai 28 milioni, giudicare questo numero come fortemente incidente sul primo fa davvero sorridere. Ancor di più se si pensa che tale valore non tiene conto dei viaggi all'interno del proprio paese di residenza così come le escursioni giornaliere che aumenterebbero ancor più il denominatore di tale confronto. Scorretto dal punto di vista qualitativo: la crociera per definizione è un pacchetto turistico, i flussi che determina sono preordinati negli spostamenti di tempo e di luogo, dunque decisamente prevedibili, condizione ideale per chi è chiamato ad impostare la gestione di una destinazione e controllarne lo sviluppo. Senza dubbio la crocieristica, come le altre forme di turismo, è chiamata oggi a farsi parte diligente nel discutere e affrontare una serie di situazioni critiche che non possono essere ignorate, ma se oggi l industria si trova, talvolta, ad essere considerata un problema anziché una risorsa, in buona parte lo si deve ad una non chiara, puntuale ed argomentata politica di comunicazione capace di mostrare a chiunque ne fosse interessato cosa essa rappresenta oggi e come si sta evolvendo. L edizione 2018 di Italian Cruise Watch illustrata nei contenuti in anteprima a Trieste il 19 ottobre nel corso di Italian Cruise Day, il forum sull industria crocieristica italiana parte fornendo alcune informazioni aggiornate su scala internazionale, quest anno arricchite da una rassegna relativa ai contenuti ed agli obiettivi di alcuni progetti di cooperazione finanziati da programmi europei. Le evidenze quantitative sul traffico presso gli scali nazionali occupano una parte importante del volume, riepilogando dati storici volti a costruire serie e grafici indicizzati, mettendo a disposizione i dati consuntivi del 2017 così come quelli del primo semestre 2018, fornendo proiezioni sui totali dell anno in corso e avanzando previsioni circa i volumi del Un lavoro, quello sui numeri, sui consuntivi e sulle previsioni, che Risposte Turismo svolge costantemente nell anno, realizzando unitamente al presente report anche lo Speciale Crociere, pubblicazione distribuita online che, prima su altre fonti, riesce a presentare i consuntivi dell anno precedente a poche settimane dalla chiusura dello stesso. A seguire, dopo i riferimenti quantitativi, il report passa in rassegna tutta una serie di aspetti - infrastrutture, servizi, investimenti, collaborazioni in essere, e non solo - connotanti lo status quo e l azione da parte dei porti crocieristici italiani. Il quarto capitolo presenta l arena competitiva internazionale dei cruise operator, identifica quelli maggiormente impegnati in Italia, attraverso scelte di deployment e itinerari e/o investimenti nella costruzione o restyling di navi, e attraverso l analisi dei cruise schedule fornisce alcuni rilievi sull estensione e sull intensità di presenza delle compagnie nei porti italiani. Il report chiude come al solito con un capitolo monografico, quest anno dedicato all analisi di alcuni tratti del crocierista italiano, clienti dunque che conoscono il prodotto avendo scelto negli anni di fare una vacanza a bordo delle navi da crociera per una o, molto spesso, più volte. Le pagine dedicate a tale analisi contengono i risultati delle elaborazioni delle risposte fornite da un 7

7 ampio e rappresentativo campione, costruito attraverso la collaborazione dei responsabili di blog, community e database in grado, oggi, di gestire il dialogo con una comunità molto ricca, e molto attiva, di crocieristi connazionali. Li ringrazio per aver così utilmente contribuito a realizzare un approfondimento capace di tradursi in una serie di informazioni molto difficilmente acquisibili attraverso altre fonti. E, estendendo il riferimento all intera attività che ha reso possibile la produzione di questa nuova edizione dell Italian Cruise Watch, ringrazio i moltissimi operatori che con il proprio contributo - dati ed informazioni - hanno reso possibile fornire ancora una volta un rapporto di ricerca completo ed aggiornato sui vari aspetti della crocieristica nazionale. Buona lettura. Francesco di Cesare Presidente Risposte Turismo 8