Il modello di sviluppo futuro del territorio di Pozzolengo

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1 Il modello di sviluppo futuro del territorio di Pozzolengo 1. I risultati della partecipazione Nell arco dei due giorni della Fiera di S. Giuseppe hanno preso parte alle attività di partecipazione 86 persone, di cui 45 residenti; l età media del totale dei votanti è risultata attorno ai 40 anni (Figura 1), mentre la suddivisione in classi di età mostra che i soggetti interessati sono concentrati nella fascia anni (c.a 30 votanti complessivi, di cui 15 residenti); in quest ultimo caso anche la classe anni ha presentato un numero significativo di individui. Distribuzione per fasce d'ètà - Tutti i votanti persone anni Figura 1: Pozzolengo, distribuzione per fasce di età dei votanti con il sistema dei punteggi. Dai risultati riportati in Tabella 1 si evince che l idea di futuro preferita è la B, sia da parte dei residenti che dei non residenti (106 voti positivi); questa idea ha avuto un solo punto negativo [associato da un ragazzo che ritiene già troppo sviluppati gli agriturismi, ma che non è entrato nel merito della tutela del territorio]. L alternativa A è risultata apprezzata (34 voti positivi), anche se in misura minore rispetto alla B e le sono stati associati anche alcuni punti negativi (7 da residenti e 5 da non residenti). Le idee più conflittuali sono risultate la C e la D, apprezzate per qualche aspetto, come la crescita dei servizi e l offerta delle attività culturali, ma considerate un po più critiche per la crescita di edificato e il conseguente consumo di suolo. Alcuni votanti hanno espresso anche interesse per lo sviluppo edilizio del territorio, sia perché attivi nel settore, sia per vivacizzare l area. La Vision D è stata l unica ad aver ottenuto più punti negativi (20 da parte dei residenti e 19 da non residenti) rispetto a quelli positivi (16 da residenti e 10 da non residenti). Tabella 1: Risultati del sondaggio sulle Vision Vision A Vision B Vision C Vision D

2 Residenti Positivi Negativi Non residenti Positivi Negativi Il passo seguente consentiva di associare alla vision preferita quattro o cinque azioni ritenute prioritarie; le azioni, trascritte su cartoncini denominati carte-azione, potevano essere scelte tra quelle proposte da Progetto SFIDA, sulla base dei risultati della partecipazione, o emergere da nuove idee discusse con il soggetto intervistato. In questo modo il soggetto, individuata una vision preferita, poteva associarle anche azioni tipicamente riconducibili a vision differenti, ritenute tuttavia importanti per lo sviluppo; ciò consente di interpretare in modo più dettagliato le aspettative della persona, evitando generalizzazioni. A ciascun soggetto veniva poi richiesto di localizzare le azioni sulla carta, nei casi in cui si trattasse di azioni puntuali. Per distinguere le azioni proposte da residenti e da non residenti le carte azione sono state siglate in modo differente. Per semplificare l analisi dei risultati, si riporta di seguito l elenco delle carte azione create dal Progetto SFIDA (Figura 2). A ciascuna carta è associata una scheda azione in cui si approfondiscono gli aspetti applicativi dell azione e ne vengono elencati potenziali effetti positivi e negativi. Le schede azione erano disponibili in forma cartacea per la consultazione allo stand e sono visibili on-line sul sito di progetto, consultando lo strumento per la Costruzione delle alternative, disponibile dalla home-page. Di seguito nella Tabella 2 si riportano i risultati ottenuti in termini di numero e tipologia di azioni individuate per ciascuna vision, suddivise tra residenti e non residenti. Anche durante lo svolgimento delle interviste supportate da questionari è stato chiesto ai soggetti interessati un parere sull opportunità di realizzare o meno le singole azioni; dato il campione non significativo dei partecipanti si riportano esclusivamente le seguenti valutazioni di carattere qualitativo: non è auspicata la realizzazione di un nuovo supermercato oltre a quello già in programma, ritenuto sufficiente per le esigenze locali;

3 sono fortemente consigliati gli interventi di riscoperta dei sentieri tradizionali e creazione di percorsi ciclabili, Istituzione di un ufficio di promozione turistica e Organizzazione di eventi di intrattenimento e cultura. Figura 2: elenco delle schede azione suddivise per settore di interesse. Ricettività turistica 1. Favorire lo sviluppo della ricettività tradizionale: seconde case e villaggi 2. Favorire lo sviluppo della ricettività alberghiera 3. Favorire lo sviluppo di campeggi e area camper 4. Favorire l affitto delle seconde case 5. Favorire lo sviluppo di di bed&breakfast, albergo diffuso e ostello 6. Favorire lo sviluppo di agri-turismo e agri-campeggio Disegno del territorio 7. Tutela delle aree di pregio naturalistico mediante Piano paesistico comunale 8. Tutela delle aree di pregio naturalistico mediante Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS) 9. Tutela delle aree di pregio naturalistico mediante adesione al Parco delle Colline Moreniche 10. Creazione del Parco di Villa Albertini 11. Accordi con i proprietari terrieri per l uso del suolo Mobilità 12. Riscoperta dei sentieri tradizionali e creazione di percorsi ciclabili 13. Istituzione di un servizio autonoleggio con conducente 14. Potenziamento del servizio di trasporto collettivo Attività e servizi 15. Istituzione di un Ufficio di Promozione Turistica 16. Organizzazione di eventi di intrattenimento e cultura 17. Creazione di percorsi eno-gastronomici 18. Apertura di supermercati 19. Apertura di locali notturni Altro 20. Corsi di formazione per residenti 21. Eventi di animazione/formazione agricola a favore del biologico 22. Piano delle insegne comunali 23. Marchio città slow

4 Tabella 2: Carte azione selezionate per ciascuna Vision Azione N Vision A Residenti Non Residenti Vision B Residenti Non Residenti Vision C Residenti Non Residenti Vision D Residenti Non Residenti Totale Note alla tabella: N= nuova azione proposta 1: Ristrutturazione del parco case esistente, piuttosto che nuova edificazione e Potenziamento del Centro sportivo 2: i campeggi non devono essere stanziali 3: temi natura e ambiente 4: si intenda corsi pratici, ad esempio pittura, per bambini e anziani 5: Riscoperta musiche tradizionali, Festival musicali estivi per giovani, rifacimento facciate centro storico, Rifacimento delle facciate, riqualificazione delle case del centro storico, Riscoperta delle colture agricole tradizionali e Riqualificazione e tutela della zona umida delle Paludi, con creazione di un percorso pedonale e ciclabile. 6: viene sottolineata l importanza di una corretta pubblicizzazione delle attività per ragazzi e anziani. 7: Valorizzare i luoghi storici, ad esempio i luoghi della Battaglia di San Martino e Regolamentare i colori degli edifici 8: e la realizzazione di nuove case per i residenti 9: Le persone che arrivano dall estero (in questo caso la Norvegia) una volta in aeroporto non hanno nessun modo di raggiungere Pozzolengo se non in Taxi. Inoltre questo servizio a Desenzano finisce alle ore e quindi i turisti che si fermano per qualche giorno sono costretti ad affittare un auto. 10: Realizzazione di Asilo nido

5 2. Gli indirizzi per il piano Dai risultati della partecipazione, evidenziati nel paragrafo precedente, è possibile desumere i seguenti indirizzi per lo sviluppo futuro del comune di Pozzolengo, peraltro coerenti con le intenzioni dichiarate dall amministrazione comunale stessa. Lo sviluppo turistico deve essere orientato al rispetto delle caratteristiche ambientali del luogo; Pozzolengo infatti è ancora una realtà principalmente agricola in cui sono presenti aree di pregio ambientale, quali le aree umide (in particolare Palude Mantellina) e le colline del sistema dei cordoni morenici (in particolare Montelungo), nonché disponibili prodotti tipici locali di buon livello (in particolare il salame DeCo, le carni e il vino). Queste sono qualità che possono essere indubbiamente valorizzate per attrarre i turisti. È quindi ragionevole supporre che possano essere incentivati gli agriturismi, gli alberghi diffusi, i bed & breakfast e gli ostelli. Inoltre le ampie aree verdi consentono di sfruttare il luogo per passeggiate a piedi, in bici e a cavallo, costituendo un polmone verde residuo per le attività del tempo libero anche dei residenti e dei turisti di Sirmione, Desenzano e Peschiera. È comunque necessario cercare di rinforzare l immagine del Centro Storico di Pozzolengo, oggi poco attrattivo per i turisti; assume in questo senso un ruolo importante la realizzazione del Parco di Villa Albertini che consente di recuperare una vasta area e un edificio di rilievo storico-architettonico proprio nel cuore del Comune. Le modalità di recupero devono quindi essere attente a sfruttare al meglio le caratteristiche del territorio, proponendo strutture che, pur non sovradimensionate, possano ospitare manifestazioni estive di buon livello. È inoltre importante il recupero architettonico delle facciate delle case del centro e la riorganizzazione del sistema della mobilità, attualmente in corso. Per supportare lo sviluppo turistico è inoltre indispensabile una maggiore proposta di interventi di intrattenimento e cultura. Perché queste attività risultino attrattive e competitive con quanto offerto dai comuni limitrofi è necessario che siano ambientate in contesti di pregio: il Castello è oggi già punto privilegiato per l organizzazione di manifestazioni, Villa Albertini potrebbe divenire un secondo punto, ma potrebbero anche essere attrezzate aree all aperto per seguire concerti o anche per passeggiate notturne per lo studio delle costellazioni. La tutela del territorio deve comunque essere garantita al fine di preservare le aree verdi ed evitare un eccessivo sviluppo edilizio; in particolare bisogna evitare che il comune si trasformi in un dormitorio per persone impiegate nelle grandi città limitrofe (Brescia e Verona). Molto spesso infatti i nuovi residenti non vivono la realtà del paese e, lavorando lontano, si organizzano per acquistare i beni di consumo fuori dal contesto comunale; per evitare che ciò accada è quindi necessario cercare di tutelare il territorio, inizialmente con forme di carattere locale (ad esempio il piano paesistico comunale che dovrà essere adottato assieme al nuovo piano regolatore), e in un secondo tempo, quando le condizioni saranno mature, con forme di carattere sovracomunale come ad esempio l adesione al Parco delle Colline Moreniche.

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