Indirizzi per un piano del turismo sostenibile dei Comuni di Padenghe sul Garda, Pozzolengo e Sirmione

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1 Progetto SFIDA Indirizzi per un piano del turismo sostenibile dei Comuni di Padenghe sul Garda, Pozzolengo e Sirmione Giugno 2005 Comune di Padenghe sul Garda Comune di Pozzolengo Comune di Sirmione

2 SFIDA_Task4.doc 06/ Indice 1 INTRODUZIONE ANALISI PRELIMINARI ANALISI DELLE CARATTERISTICHE PRINCIPALI DEI COMUNI ANALISI DEL QUADRO PIANIFICATORIO E PROGRAMMATORIO GLI APPROFONDIMENTI A LIVELLO COMUNALE IL MODELLO DI SVILUPPO FUTURO DEL TERRITORIO DI POZZOLENGO Le vision Le indicazioni emerse dalla partecipazione Gli indirizzi LE MODALITÀ DI RISCOPERTA DELL ENTROTERRA DI PADENGHE I sistemi da valorizzare Le indicazioni emerse dalla partecipazione Gli indirizzi LA MOBILITÀ TURISTICA A SIRMIONE Le alternative di intervento Le indicazioni emerse dalla partecipazione Gli indirizzi GLI INDIRIZZI SOVRACOMUNALI LA TUTELA E LA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO L INCENTIVAZIONE DELLO SVILUPPO TURISTICO SVILUPPI FUTURI...41 O ALLEGATO A ANALISI PRELIMINARI O ALLEGATO B RILIEVI DI TRAFFICO A SIRMIONE O ALLEGATO C LE ALTERNATIVE DI INTERVENTO SUL SISTEMA DELLA MOBILITÀ A SIRMIONE O ALLEGATO D APPROFONDIMENTI SULLA FASE DI VALUTAZIONE E CONFRONTO NEL CASO DI SIRMIONE O ALLEGATO E APPROCCIO METODOLOGICO PER L ELABORAZIONE DEL PIANO

3 SFIDA_Task4.doc 06/ INTRODUZIONE Il progetto SFIDA, cofinanziato dalla Commissione Europea nell ambito dello strumento LIFE Ambiente e dalla Regione Lombardia, è sviluppato dal Consorzio Poliedra Politecnico di Milano, insieme alla Struttura Azioni per lo Sviluppo Sostenibile della Regione Lombardia e a tre comuni della Provincia di Brescia: Padenghe sul Garda, Pozzolengo e Sirmione. Lo scopo del progetto è realizzare un Sistema di Supporto alle Decisioni 1 (DSS), cioè un insieme di metodi e strumenti di supporto alle decisioni per facilitare l integrazione della sostenibilità e della partecipazione nei processi di pianificazione territoriale da applicare in via sperimentale al processo di elaborazione di indirizzi per un Piano Strategico per il Turismo Sostenibile dei comuni partner del progetto. L obiettivo è non tanto quello di trovare una soluzione definitiva ai problemi affrontati nel piano, ma piuttosto di sperimentare e mostrare concretamente alle amministrazioni comunali e ai cittadini un nuovo modo di pianificare in modo partecipato, con il supporto di strumenti che permettono di strutturare e gestire le informazioni utili al processo decisionale e facilitarne la condivisione. La presente relazione costituisce il documento di indirizzi, che fornisce una proposta di opzioni strategiche per lo sviluppo turistico, elaborate e discusse con la partecipazione delle amministrazioni e dei cittadini e con il supporto di analisi tecniche; nelle conclusioni sono inoltre fornite indicazioni per l impostazione delle attività di pianificazione future. Di seguito si riporta il diagramma di GANTT delle attività di progetto (Figura 1), richiamando quanto specificatamente inerente ai contenuti del presente report. Il diagramma è aggiornato in base alle modifiche accordate dalla Commissione Europea con il Primo Protocollo Addizionale al progetto in data 03/01/05. Il report metodologico è il deliverable 1 della Task 4; esso segue la fase di implementazione e test della metodologia e degli strumenti e numerose attività di partecipazione e diffusione dei risultati progressivamente ottenuti. Grazie a queste attività è stato possibile definire con un processo dinamico, di progressivo affinamento, i contenuti del presente report, che sono appunto basati non solo su analisi di tipo propriamente tecnico, ma anche sui risultati della partecipazione; per facilitare la comunicazione e la discussione sulle attività svolte e i relativi risultati, sono stati utilizzati i documenti organizzati nella sezione Diario di bordo del sito di SFIDA ( realizzata mediante il Software per la trasparenza delle procedure. Gli indirizzi sono stati diversificati per i singoli comuni e sono oggetto dei capitoli 2, 3 e 4 di questo documento; nel capitolo 5 sono invece messe in luce le sinergie tra i risultati ottenuti tese a favorire uno sviluppo coordinato dell area. Nelle conclusioni sono forniti spunti per le attività future di pianificazione.

4 SFIDA_Task4.doc 06/2005 3

5 SFIDA_Task4.doc 06/ task deliverable 1 Catalogo dati 1 2 Sistema informativo leggero 1 Software per la schematizzazione delle procedure 2 Software per strutturare in modo logico l'analisi degli impatti - prima versione 2 3 Software per strutturare in modo logico l'analisi degli impatti - versione finale 4 Report sull'approccio metodologico 1 Software per la valutazione delle alternative, l'analisi di sensitività e la gestione del conflitto 3 2 Report sulle attività del case study 1 Report sulle opzioni strategiche per il turismo sostenibile 4 2 Report sulla valutazione di metodologia e strumenti 3 Linee guida 5 1 Sito web 1 Brochure informativa 6 2 Linee guida (stampa e CD-Rom) 1 Relazione sullo stato di avanzamento 7 2 Rapporto intermedio 3 Rapporto finale

6 SFIDA_Task4.doc 06/ ANALISI PRELIMINARI Con il supporto dei tecnici comunali e dei soggetti interessati sul territorio, sono state individuate le principali criticità e potenzialità dei territori in esame tramite un analisi partecipata dei punti di forza e di debolezza, delle minacce e delle opportunità (analisi SWOT: Strengths-Weaknesses-Opportunities-Threats); ciascun soggetto coinvolto ha portato le proprie conoscenze del territorio, in modo da permettere di creare un quadro conoscitivo preliminare, seppur con un numero di dati disponibili limitato. Sono stati quindi esaminati diversi documenti dal livello comunale al livello comunitario per individuare gli indirizzi, gli obiettivi e i vincoli vigenti. Infine si è verificato il quadro conoscitivo tramite la raccolta e analisi di informazioni relative agli aspetti ambientali, territoriali e socio-economici di maggiore rilievo (schedate nel catalogo dati e in parte confluite nel sistema informativo leggero, entrambi consultabili online sul sito di SFIDA). I risultati principali di questa fase conoscitiva sono riportati nell Allegato A al presente lavoro, organizzati in 3 schede, una per ciascun comune, dove si riprendono sinteticamente i risultati delle analisi e si riportano gli indirizzi degli altri piani vigenti sul territorio e con caratteri prescrittivi nei confronti della pianificazione comunale. Nella fase iniziale sono inoltre stati individuati i soggetti, istituzionali e non, da coinvolgere, tra cui la Regione Lombardia, la Provincia di Brescia, le Soprintendenze per i beni architettonici, paesaggistici e archeologici, varie associazioni di categoria e associazioni ambientaliste e altri soggetti specifici delle singole realtà (ProLoco, APT, ). L orizzonte temporale del piano è stato fissato a circa 10 anni, ipotizzando che gli interventi siano in vigore a partire dal 2010, ed è stato stabilito di studiare in dettaglio solo l ambito locale, cercando nella fase conclusiva di capire come gli indirizzi emersi possono collocarsi nel quadro decisionale più ampio caratteristico del basso Garda bresciano. Terminata la fase di scoping e l analisi di contesto, gli approfondimenti a livello comunale si sono sviluppati tentando di applicare la metodologia illustrata nel deliverable 4 della Task 2 (Allegato E), attivando la partecipazione della cittadinanza in tutte le fasi e utilizzando gli strumenti di supporto al processo più opportuni. 2.1 Analisi delle caratteristiche principali dei comuni L analisi del territorio nasce e si sviluppa nella fase iniziale di impostazione del piano; i suoi contenuti sono progressivamente affinati, a partire dalle osservazioni che emergono nei primi incontri di partecipazione, ogniqualvolta nuovi dati sono disponibili sulle caratteristiche dell area in studio: le analisi quantitative consentono di dare maggiore oggettività alle informazioni fornite dai singoli soggetti e di mettere in luce aspetti non individuati dal confronto con il pubblico.

7 SFIDA_Task4.doc 06/ Alcune caratteristiche di rilievo sono comuni a tutti e tre i Comuni partner, seppur evidentemente con accezioni e gradi diversi: la vicinanza al lago di Garda, la ricchezza in termini di beni storico-archeologici-paesistici, l esistenza di aree verdi di pregio, e la ricchezza di prodotti tipici locali (vino, olio, pesce, carni,...) rendono la zona una delle mete turistiche più note del nord Italia; tuttavia i tre comuni hanno sfruttato diversamente queste caratteristiche, tanto che oggi le tre realtà presentano situazioni di sviluppo locale profondamente differenti: Sirmione ha sviluppato il turismo alberghiero e residenziale lungo la quasi totalità della fascia a lago e parte dell entroterra; sono ancora presenti delle aree agricole significative, in particolare dedicate alla produzione del Lugana, e alcune aree di pregio ambientale, come i canneti, che ancora oggi costituiscono un biotopo di rilievo. Padenghe ha invece incentivato un turismo di tipo soprattutto residenziale nella fascia lungo il lago; l entroterra è caratterizzato da aree agricole e naturali, con la presenza di alcuni insediamenti sia storici sia turistici; di interesse naturalistico/ecologico sono alcune aree umide e canneti. In fine Pozzolengo ha mantenuto un economia di tipo soprattutto rurale, senza sviluppare il turismo se non sotto forma di qualche agriturismo e bed&breakfast. Il turismo quindi si configura come il settore predominante nell economia di Sirmione, come un elemento di rilievo a Padenghe e come una risorsa potenziale per Pozzolengo. È tuttavia vero che l attuale congiuntura economica potrebbe portare a una diminuzione delle presenze turistiche e in particolare del tempo di permanenza medio, con conseguente diminuzione del reddito e del livello di occupazione nelle strutture alberghiere a Sirmione e perdita di valore del mercato immobiliare a Padenghe; d altro canto gli italiani potrebbero decidere di limitare la spesa per le vacanze, rinunciando a mete lontane, e ritornando ad affollare quelle più tradizionali: in questo caso le località più rinomate, come ad esempio Sirmione, potrebbero trovarsi a dover affrontare afflussi molto intensi nei periodi già ora congestionati. Ciò potrebbe incidere sul livello dei servizi nei periodi di picco, con conseguente ulteriore accumulo di rifiuti, inefficienza del trasporto pubblico, etc.. Nell incertezza sullo sviluppo locale e data l attuale tendenza alla diminuzione delle presenze (seppur non critica), Sirmione e Padenghe si trovano a dover cercare di rinnovare la loro immagine, ponendosi come obiettivo ad esempio la destagionalizzazione dell economia e la conquista di nuovi settori di mercato, come quello del turismo verde. Raggiungere questi obiettivi consentirebbe loro di mantenere un alto tenore di vita sia dal punto di vista economico che da quello ambientale, conservando le zone di pregio esistenti; inoltre i servizi risulterebbero adeguati, in quanto la domanda sarebbe meglio distribuita nel tempo e nello spazio. Questo tipo di turismo ha ottime prospettive di sviluppo anche a Pozzolengo, dove l ambiente è ancora ben conservato, e potrebbe integrarsi nel tessuto locale, senza causare quella perdita di identità culturale oggi lamentata in Sirmione e Padenghe. Maggiori dettagli relativi ai singoli comuni sono presenti nelle tre schede presentate nell allegato A.

8 SFIDA_Task4.doc 06/ Analisi del quadro pianificatorio e programmatorio Per completare l analisi del contesto sono anche stati analizzati i principali documenti legislativi e pianificatori esistenti in merito alle problematiche del turismo e dello sviluppo locale; l elenco della documentazione è riportato nel box seguente, mentre i documenti di sintesi dei contenuti sono riportati nell allegato A. In linea generale si evidenzia, soprattutto a livello sovraordinato, una forte attenzione alla sostenibilità dello sviluppo legato al turismo, con l introduzione di linee strategiche ed indirizzi orientati allo sviluppo integrato di un sistema turistico europeo; tali indirizzi, piuttosto recenti, non sono ancora completamente accolti nella pianificazione locale, non avendo carattere previgente. Tuttavia la partecipazione al progetto SFIDA da parte delle amministrazioni e dei cittadini e alcuni studi già attivati sul territorio dimostrano l interesse per queste tematiche, confermata anche dalla nascita spontanea del Consorzio Riviera del Garda e Colline Moreniche, con lo scopo di coordinare l offerta turistica, e del Comitato promotore del Parco delle Colline Moreniche del Garda, che sta cercando di riunire 42 comuni sotto un unico ente (Allegato A). La provincia inoltre ha redatto un progetto strategico come atto attuativo del PTCP, in cui regolamenta nell ottica della sostenibilità, lo sviluppo locale (Allegato A). Livello comunale Padenghe sul Garda Piano Regolatore Comunale (approvato nel 1999; adottata ultima variante nel 2004) Piano del verde Pozzolengo Piano del traffico Piano Regolatore Comunale (approvato nel 1997; nuovo Piano di Governo del Territorio in fase di elaborazione) Carta del reticolo idrografico Sirmione Piano Regolatore Comunale (approvato nel 2001) Piano del traffico (presentato e ritirato nel 2003) Piano del commercio (approvato nel 2002) Piano per le strategie per lo sviluppo locale attraverso la promozione dei beni ambientali e culturali Zonizzazione acustica Zonizzazione elettromagnetica Livello provinciale Piano territoriale di coordinamento provinciale Linee d indirizzo per la programmazione turistica Livello regionale Progetto di legge riforma del settore turistico Livello nazionale L. n 135/2001 riforma della legislazione nazionale per il turismo Strategia d azione ambientale per o sviluppo sostenibile, ministero dell ambiente.

9 SFIDA_Task4.doc 06/ GLI APPROFONDIMENTI A LIVELLO COMUNALE A partire dalla fine del 2004 per ciascun comune è stato approfondito un aspetto ritenuto prioritario, concentrandosi su tematiche e livelli differenziati per i tre comuni partner, poiché: i tre comuni partner rappresentano delle realtà significativamente eterogenee, con priorità diverse e differenti livelli di avanzamento dei processi decisionali; il piano non è un documento che compie tutte le scelte, viene approvato e poi attuato, ma vive nel tempo affrontando le diverse tematiche con gradi di approfondimento crescenti. Il lavoro svolto e gli indirizzi che ne derivano hanno un carattere principalmente dimostrativo: lo scopo è far comprendere ai decisori pubblici e alla cittadinanza le potenzialità della metodologia e degli strumenti, indipendentemente dal livello di dettaglio del problema che deve essere affrontato. Gli indirizzi elaborati nell ambito del progetto per i singoli comuni riguardano quindi in particolar modo: la definizione di un modello di sviluppo futuro del territorio (Vision) per Pozzolengo; in questo caso il livello di dettaglio è definito strategico in quanto si affronta una tematica di carattere più generale, volta a far emergere il futuro desiderato per il Comune, soprattutto in relazione alla tipologia di sviluppo turistico. Si tratta quindi di confrontare alternative diverse tra le quali scegliere non sulla base di valutazioni quantitative, ma mediante un processo formalizzato di analisi qualitativa delle possibili trasformazioni. la definizione di modalità di riscoperta dell entroterra di Padenghe, che è invece caratterizzata da un livello di dettaglio intermedio (strutturale); si è cercato di selezionare dove e con quali modalità intervenire sul territorio al fine di favorire lo sviluppo turistico dell entroterra. la definizione di un sistema per la mobilità turistica sostenibile a Sirmione, caratterizzata da un livello di dettaglio elevato (attutivo); in questo caso è stato possibile procedere alla definizione di vere e proprie alternative di piano e a un loro effettivo primo dimensionamento. In base al risultato di questo lavoro, le alternative sono state valutate procedendo a stime sia qualitative sia quantitative delle possibili implicazioni e comparate mediante una tecnica fortemente strutturata (analisi a molti criteri). Nei capitoli seguenti verranno descritti gli approfondimenti che hanno riguardato ciascun comune, mettendo in luce in particolare il ruolo della partecipazione del pubblico e dei soggetti interessati e degli strumenti utilizzati. 3.1 Il modello di sviluppo futuro del territorio di Pozzolengo L approfondimento di Pozzolengo è stato finalizzato a identificare una visione condivisa del futuro, per quanto riguarda in particolare il rapporto con il turismo. Il comune di Pozzolengo rappresenta una realtà prevalentemente agricola e non ha sviluppato una netta vocazione turistica, nonostante abbia delle potenzialità

10 SFIDA_Task4.doc 06/ in questo senso; la ricettività è rappresentata solo da un albergo, tre bed&breakfast e quattro agriturismi, oltre ad alcuni nuclei adibiti in parte a seconde case. L amministrazione comunale sta avviando la redazione del nuovo Piano di Governo del Territorio (PGT) che definirà lo sviluppo del territorio nei prossimi anni. Indagare ora per cercare di comprendere le attese dei cittadini può presentare forti sinergie con il momento di indagine preliminare (scoping) e con la definizione degli obiettivi della valutazione ambientale strategica (VAS) del Piano. Tale scelta lungimirante è stata possibile poiché i comuni erano a conoscenza dei contenuti della Direttiva 2001/42/CE e del progetto di legge della Regione Lombardia relativo alla nuova Legge per il governo del territorio che ne avrebbe recepito i contenuti; tali aspettative hanno trovato riscontro nel testo definitivo emanato l 11 marzo 2005 (Lr. n 12) che ha introdotto l obbligatorietà della VAS dei PGT all articolo 4. Al medesimo tempo i comuni erano stati coinvolti nel processo di revisione dei contenuti del Progetto Strategico di carattere locale relativo alla zona del Basso Garda del PTCP; tale documento da rilievo alle caratteristiche ambientali e peculiari dell area ed insiste sulla necessità di orientare lo sviluppo verso la sostenibilità. L amministrazione sapeva quindi quali erano gli indirizzi sovraordinati ed ha voluto iniziare un percorso di confronto con la popolazione locale sul tema dello sviluppo turistico, possibile fonte di sviluppo economico ma anche di pressione sull ambiente Le vision Per individuare la visione condivisa del futuro di Pozzolengo è stato necessario: individuare possibili modalità di sviluppo turistico per il Comune (Vision) individuare alcune possibili azioni per realizzare ciascuna di queste Vision identificare le tipologie di effetti associate a ciascuna azione e, di conseguenza, delle Vision. Non è infatti possibile discutere e confrontare solo le visioni del futuro: occorre renderle concrete, attraverso l'identificazione delle azioni che permettono di soddisfarle. Le proposte di visone emerse per Pozzolengo sono sviluppate a partire da riflessioni sul futuro della Comunità circa i due temi principali: quanto Sviluppo turistico si vuole ottenere e di che tipo quanta Trasformazione del territorio è auspicabile e come deve avvenire Per stimolare la discussione e rendere efficace il confronto con il pubblico, in base a diverse risposte possibili per i due temi sopraccitati, sono state delineate quattro possibili visioni del futuro di Pozzolengo, le cui caratteristiche fondamentali sono presentate nella figura 2: Visione A: Scarso sviluppo, tutela delle attività agricole e dell identità locale Visione B: Sviluppo del turismo rurale e valorizzazione del paesaggio agricolo Visione C: Sviluppo del turismo legato al lago, senza interventi per la tutela del patrimonio storico e ambientale

11 SFIDA_Task4.doc 06/ Visione D: Crescita significativa del numero di residenti, senza interventi per la tutela e la valorizzazione turistica del territorio Per ciascuna Visione sono quindi state definite delle azioni, di livello qualitativo, che potrebbero essere implementate per realizzarle, emerse anche da precedenti incontri con i soggetti interessati. Le azioni sono, per comodità, raggruppate in 5 tipologie: ricettività turistica, disegno del territorio, attività e servizi, mobilità, altro. Ogni azione è stata caratterizzata con una descrizione delle possibili modalità di realizzazione e dei potenziali effetti positivi e negativi, rispetto a 6 settori: turismo, ambiente, aspetti economico-finanziari, società, e trasporti e altri servizi. Per un elenco delle azioni compatibili con le diverse vision, è possibile consultare il catalogo azioni/alternative dove per ogni azione è disponibile una scheda, articolata in una parte contenente le informazioni generali (descrizione e relativi dettagli, obiettivi, alternative e vision di riferimento ) e in una contenente gli effetti. Il sistema di consultazione consente la ricerca in base alla tipologia di azione e agli obiettivi per cui essa è definita; supporta inoltre i soggetti interessati nella definizione di alternative di piano ragionevoli, poiché mette in luce gli effetti complessivi delle alternative. Sulla base di queste informazioni, sono stati svolti gli incontri di partecipazione con il pubblico nel marzo 2005; in particolare è stato possibile attuare brevi interviste durante la fiera di San Giuseppe a Pozzolengo, dove il comune aveva messo a disposizione del progetto SFIDA uno Stand.

12 SFIDA_Task4.doc 06/ Vision A - Realtà principalmente agricola, senza sviluppo di attività imprenditoriali nel settore turistico - Nessuna modifica significativa di uso del suolo e di trasformazione del paesaggio - Nessun nuovo insediamento residenziale; è incentivato il recupero di cascine rurali, purché nell ambito di attività agricole - Forti forme di tutela delle aree di pregio - Le tradizioni locali sono riscoperte e mantenute Vision B - Sviluppo dell offerta di ricettività turistica rurale (B&B, albergo diffuso, agriturismo..) - Nessuna modifica significativa di uso del suolo e di trasformazione del paesaggio - Vaste aree conservate a verde, fruibili tramite i sentieri tradizionali recuperati e percorsi ciclopedonali - Offerta di percorsi enogastronomici e prodotti tipici locali Vision C - Sviluppo del settore turistico, sfruttando soprattutto le potenzialità date dalla vicinanza del lago - Costruzione di nuove strutture ricettive (residenziali e alberghiere) - Incremento dell offerta commerciale del Centro Storico - Nuove attività ricreative e culturali - Sistema di trasporto efficiente di collegamento con i comuni limitrofi Vision D - Aumento consistente del numero di residenti - Realizzazione di nuove strutture e infrastrutture di servizio ai nuovi residenti - Introduzione di attività commerciali e servizi tipici delle aree più densamente popolate Trasformazione del territorio D A C B Sviluppo turistico Fig. 2: Definizione delle vision di Pozzolengo e loro distribuzione rispetto alle principali variabili che regolano lo sviluppo del territorio.

13 SFIDA_Task4.doc 06/ Le indicazioni emerse dalla partecipazione Sono state proposte ai soggetti interessati le 4 vision rispetto alle quali indicare le proprie preferenze, individuando (Figura 3): Dapprima con 1 bollino rosso per i residenti e bianco per i non residenti il Futuro peggiore In secondo luogo con 4 bollini verdi per i residenti e azzurri per i non residenti il livello di gradimento delle tre vision rimanenti. Questo metodo molto semplificato, propone 4 visioni estreme con il fine di individuare, in linea generale, l orientamento del soggetto intervistato; un passo successivo è consistito, quando vi era disponibilità, nell associare delle azioni (massimo 5) alla visione prescelta e nel discutere le motivazioni della selezione. Si è cercato in questo modo di approfondire il punto di vista dei diversi soggetti, individuando le tematiche considerate prioritarie. Nell arco dei due giorni della Fiera in cui si è svolta la partecipazione hanno preso parte alle attività 86 persone, di cui 45 residenti; l età media del totale dei votanti è risultata attorno ai 40 anni (Figura 4), mentre la suddivisione in classi di età mostra che i soggetti interessati sono concentrati nella fascia anni (c.a 30 votanti complessivi, di cui 15 residenti). Dai risultati riportati in Tabella 1 si evince che l idea di futuro preferita è la B, sia da parte dei residenti che dei non residenti (106 voti positivi e 1 solo voto negativo); l alternativa A è risultata apprezzata (34 voti positivi), anche se in misura minore rispetto alla B, e le sono stati associati anche alcuni punti negativi (7 da residenti e 5 da non residenti). Le idee più conflittuali sono risultate la C e la D, apprezzate per qualche aspetto, come la crescita dei servizi e l offerta delle attività culturali, ma considerate critiche da molti votanti per la crescita di edificato e il conseguente consumo di suolo. Alcuni votanti hanno espresso anche interesse per lo sviluppo edilizio del territorio, sia perché attivi nel settore, sia per vivacizzare l area. La Vision D è stata l unica ad aver ottenuto più punti negativi (20 da parte dei residenti e 19 da non residenti) rispetto a quelli positivi (16 da residenti e 10 da non residenti). Il passo seguente consentiva di associare 4 o 5 azioni ritenute prioritarie alla vision preferita; le azioni potevano essere scelte tra quelle proposte da Progetto SFIDA (riportate su cartoncini rettangolari denominati carte azione ), sulla base dei risultati della partecipazione, o emergere da nuove idee discusse con il soggetto intervistato.

14 SFIDA_Task4.doc 06/ Fig. 3: Pozzolengo, fase di voto delle Vision. Distribuzione per fasce d'ètà - Tutti i votanti persone anni Fig. 4: Pozzolengo, distribuzione per fasce di età dei votanti con il sistema dei punteggi. Tabella 1: Risultati del sondaggio sulle Vision Vision A Vision B Vision C Vision D Residenti Positivi Negativi Non residenti Positivi Negativi

15 SFIDA_Task4.doc 06/ In questo modo il soggetto, individuata una vision preferita, poteva associarle anche azioni, tipiche di vision differenti, ma ritenute importanti per lo sviluppo; ciò consente di interpretare in modo più dettagliato le aspettative della persona, evitando generalizzazioni (Figura 5). A ciascun soggetto veniva poi richiesto di localizzare le azioni sulla carta, nei casi in cui si trattasse di azioni puntuali. Per distinguere le azioni proposte da residenti e da non residenti le carte azione sono state siglate in modo differente. Per semplificare l analisi dei risultati, si riporta di seguito l elenco delle carte azione create dal Progetto SFIDA (Figura 6). A ciascuna carta è associata una scheda azione in cui si approfondiscono gli aspetti applicativi dell azione e ne vengono elencati potenziali effetti positivi e negativi. Le schede azione erano disponibili in forma cartacea per la consultazione allo stand e sono visibili online sul sito di progetto. Di seguito nella Tabella 2 si riportano i risultati ottenuti in termini di numero e tipologia di azioni individuate per ciascuna vision, suddivise tra residenti e non residenti. Anche durante lo svolgimento delle interviste supportate da questionari è stato chiesto ai soggetti interessati un parere sull opportunità di realizzare o meno le singole azioni; dato il campione non significativo dei partecipanti si riportano esclusivamente le seguenti valutazioni di carattere qualitativo: non è auspicata la realizzazione di un nuovo supermercato, dato che l amministrazione ne sta già realizzando uno, considerato sufficiente a rispondere alle esigenza locali sono fortemente consigliati gli interventi di riscoperta dei sentieri tradizionali e creazione di percorsi ciclabili, Istituzione di un ufficio di promozione turistica e Organizzazione di eventi di intrattenimento e cultura.

16 SFIDA_Task4.doc 06/ Ricettività turistica 1. Favorire lo sviluppo della ricettività tradizionale: seconde case e villaggi 2. Favorire lo sviluppo della ricettività alberghiera 3. Favorire lo sviluppo di campeggi e area camper 4. Favorire l affitto delle seconde case 5. Favorire lo sviluppo di di bed&breakfast, albergo diffuso e ostello 6. Favorire lo sviluppo di agri-turismo e agri-campeggio Disegno del territorio 7. Tutela delle aree di pregio naturalistico mediante Piano paesistico comunale 8. Tutela delle aree di pregio naturalistico mediante Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS) 9. Tutela delle aree di pregio naturalistico mediante adesione al Parco delle Colline Moreniche 10. Creazione del Parco di Villa Albertini 11. Accordi con i proprietari terrieri per l uso del suolo Mobilità 12. Riscoperta dei sentieri tradizionali e creazione di percorsi ciclabili 13. Istituzione di un servizio autonoleggio con conducente 14. Potenziamento del servizio di trasporto collettivo Attività e servizi 15. Istituzione di un Ufficio di Promozione Turistica 16. Organizzazione di eventi di intrattenimento e cultura 17. Creazione di percorsi eno-gastronomici 18. Apertura di supermercati 19. Apertura di locali notturni Altro 20. Corsi di formazione per residenti 21. Eventi di animazione/formazione agricola a favore del biologico 22. Piano delle insegne comunali Marchio città slow Figg. 5 e 6: Immagini della partecipazione a Pozzolengo. Fase di scelta delle carte azione ; elenco delle schede azione suddivise per settore di interesse.

17 SFIDA_Task4.doc 06/ Tabella 2: Carte azione selezionate per ciascuna Vision Azione N Vision A Residenti Non Residenti Vision B Residenti Non Residenti Vision C Residenti Non Residenti Vision D Residenti Non Residenti Totale Note alla tabella N= nuova azione proposta 1: Ristrutturazione del parco case esistente, piuttosto che nuova edificazione e Potenziamento del Centro sportivo 2: i campeggi non devono essere stanziali 3: temi natura e ambiente 4: si intenda corsi pratici, ad esempio pittura, per bambini e anziani 5: Riscoperta musiche tradizionali, Festival musicali estivi per giovani, rifacimento facciate centro storico, Rifacimento delle facciate, riqualificazione delle case del centro storico, Riscoperta delle colture agricole tradizionali e Riqualificazione e tutela della zona umida delle Paludi, con creazione di un percorso pedonale e ciclabile. 6: viene sottolineata l importanza di una corretta pubblicizzazione delle attività per ragazzi e anziani. 7: Valorizzare i luoghi storici, ad esempio i luoghi della Battaglia di San Martino e Regolamentare i colori degli edifici 8: e la realizzazione di nuove case per i residenti 9: Le persone che arrivano dall estero (in questo caso la Norvegia) una volta in aeroporto non hanno nessun modo di raggiungere Pozzolengo se non in Taxi. Inoltre questo servizio a Desenzano finisce alle ore e quindi i turisti che si fermano per qualche giorno sono costretti ad affittare un auto. 10: Realizzazione di Asilo nido

18 SFIDA_Task4.doc 06/ Gli indirizzi Dai risultati della partecipazione, evidenziati nel paragrafo precedente, è possibile desumere i seguenti indirizzi per lo sviluppo futuro del comune di Pozzolengo, peraltro coerenti con le intenzioni dichiarate dall amministrazione comunale stessa: Lo sviluppo turistico deve essere orientato al rispetto delle caratteristiche ambientali del luogo; Pozzolengo infatti è ancora una realtà principalmente agricola in cui sono presenti aree di pregio ambientale, quali le aree umide (in particolare Palude Mantellina) e le colline del sistema dei cordoni morenici (ad esempio Montelungo), nonché disponibili prodotti tipici locali di buon livello (vedi il salame Denominazione Comunale DECO, le carni e il vino). Queste sono qualità che possono essere indubbiamente valorizzate per attrarre i turisti. È quindi ragionevole supporre che possano essere incentivati gli agriturismi, gli alberghi diffusi, i bed & breakfast e gli ostelli. Inoltre le ampie aree verdi consentono di sfruttare il luogo per passeggiate a piedi, in bici e a cavallo, costituendo un polmone verde residuo per le attività del tempo libero anche dei residenti e dei turisti di Sirmione, Desenzano e Peschiera. È comunque necessario cercare di rinforzare l immagine del Centro Storico di Pozzolengo, oggi poco attrattivo per i turisti; assume in questo senso un ruolo importante la realizzazione del Parco di Villa Albertini che consente di recuperare una vasta area e un edificio di rilievo storico-architettonico proprio nel cuore del Comune. Le modalità di recupero devono quindi essere attente a sfruttare al meglio le caratteristiche del territorio, proponendo strutture che, pur non sovradimensionate, possano ospitare manifestazioni estive di buon livello. È inoltre importante il recupero architettonico delle facciate delle case del centro e la riorganizzazione del sistema della mobilità, attualmente in corso. Per supportare lo sviluppo turistico è inoltre indispensabile una maggiore proposta di interventi di intrattenimento e cultura. Perché queste attività risultino attrattive e competitive con quanto offerto dai comuni limitrofi è necessario che siano ambientate in contesti di pregio: il Castello è oggi già punto privilegiato per l organizzazione di manifestazioni, Villa Albertini potrebbe divenire un secondo punto, ma potrebbero anche essere attrezzate aree all aperto per seguire concerti. La tutela del territorio deve comunque essere garantita al fine di preservare la qualità dell ambiente e della vita dei residenti, in particolare per fare in modo che i nuovi residenti vivano la realtà del paese e, pur lavorando nei comuni vicini, siano incentivati a svolgere attività culturali e ricreative e ad acquistare i beni di consumo all interno del contesto comunale. Per tutelare il territorio, è possibile inizialmente scegliere forme di carattere locale (ad esempio il piano paesistico comunale che dovrà essere adottato assieme al nuovo PRG secondo quanto stabilito dal PTCP), e in un secondo tempo, quando le condizioni saranno mature, con forme di carattere sovracomunale come ad esempio l adesione al Parco delle Colline Moreniche.

19 SFIDA_Task4.doc 06/ Le modalità di riscoperta dell entroterra di Padenghe Il tema della riscoperta dell entroterra di Padenghe è stato selezionato sulla base delle priorità emerse dal confronto con l amministrazione comunale; il territorio di Padenghe ha subito, infatti, un forte processo di urbanizzazione negli ultimi anni, con la creazione di un elevato numero di nuclei per il turismo residenziale. Molto spesso, tuttavia, queste abitazioni sono sfruttate per periodi estremamente limitati e i turisti tendono a non fruire appieno di ciò che il territorio può offrire. Ciò accade, nonostante le interessanti zone di rilievo storico-archeologico e ambientale tutt ora presenti nel Comune stesso: queste infatti non sono note ai turisti e non vengono quindi debitamente sfruttate. Sul sito della Provincia di Brescia 1 si legge: A Padenghe, l emergenza architettonica più importante è sicuramente, assieme al vicino castello, la pieve romanica di Sant Emiliano, risalente al XII secolo e collocata in una splendida posizione panoramica proprio al di sopra dei resti, ancora da indagare, di una imponente villa romana. Poco discosto è il castello, la cui origine dovrebbe risalire al X XI secolo. Discretamente conservato nelle sue forme originarie è un tipico esempio della tipologia a ricetto, ampiamente diffusa sul lago di Garda, conserva ancora al suo interno le casette deposito allineate lungo strette viuzze. Accanto a queste rilevanze rimangono anche zone ben conservate con caratteri ambientali di pregio, come la zona Balosse e le aree Freddi, dove nasce il Vaso Rì, corso d acqua che scorre attraversando il Centro storico per sfociare nel lago di Garda sempre entro il territorio del Comune. L amministrazione comunale, che ha in corso di adozione il nuovo PGT, è quindi orientata ad adottare un modello di sviluppo capace di incentivare una maggiore permanenza sul territorio dei turisti, creando un immagine nuova del Comune grazie alle risorse ambientali e architettoniche esistenti I sistemi da valorizzare Una volta condivisi questi risultati con l amministrazione e il pubblico, sono stati individuati tre sistemi da valorizzare: - Il sistema delle aree verdi e dei beni storico-artistici dell entroterra - Il sistema dell offerta di attività e servizi ai turisti - Il sistema degli ambiti acquatici di qualità Per ciascuno di questi sistemi sono stati identificati i principali quesiti a cui dare una risposta attraverso le attività di partecipazione. In particolare si tratta in molti casi di definire localizzazioni e modalità di realizzazione delle diverse azioni possibili per incentivare la riscoperta dell entroterra (Figura 7). Obiettivo era declinare in modo condiviso le azioni emerse durante le prime fasi degli approfondimenti a livello comunale, lavorando sulle mappe del territorio, in modo da ottenere una visione complessiva di come potrebbero interagire i tre sistemi 1

20 SFIDA_Task4.doc 06/ sopra citati e il sistema antropico attualmente esistente. Per le azioni di riqualificazione ci si poneva l obiettivo di declinarle con precisione nei contenuti, in modo da definire se e come investire nei prossimi anni. Il sistema delle aree verdi - Quali aree tutelare? Aree a verde urbano? Zona archeologica? Zone umide? Belvedere? Altro - Quale zonizzazione adottare? Suddivisione in aree: Caccia, osservazione di animali, tutela integrale? - Localizzazione di zone attrezzate per il bivacco, punti di noleggio bici, percorsi didattici per ragazzi? - Quali le forme di tutela possibili? Aree a verde, parchi di interesse locale, Parchi sovracomunali Il sistema dell offerta di attività e servizi ai turisti - Sviluppare il centro storico o incentivare la crescita dei nuclei sparsi sul territorio? - Ammodernare gli attuali esercizi del Centro Storico? Maggiori servizi orientati al turista? Quali? (Ad esempio sistemi di trasporto di collegamento tra le aree di pregio del Comune ) - Incentivare l offerta ricettiva concentrata o diffusa? Quali tipologie di strutture? B&B, Albergo diffuso, Albergo tradizionale, Agriturismi, turismo residenziale, campeggi..? - Favorire l aumento dell offerta di prodotti tipici locali? Definizione di percorsi eno-gastronomici? Quali i punti di rilievo? Il sistema degli ambiti acquatici di qualità - Quali aree necessitano di interventi di riordino? - Quali vanno tutelate? - Quali sono invece più idonee alla fruizione turistica? In che modo? (Nuove boe, Passeggiate naturalistiche attrezzate, Aree di sosta ) Fig. 7: Domande per la partecipazione Le indicazioni emerse dalla partecipazione L approfondimento di Padenghe ha risentito in parte delle difficoltà di identificare un nucleo di soggetti rappresentativo di tutti gli interessi presenti sul territorio; in particolare, nelle ultime fasi del processo di partecipazione, vi è stato un forte tentativo di coinvolgere, oltre ai rappresentanti delle associazioni ambientaliste, già attivi, anche commercianti, albergatori e agricoltori, ed altre categorie, non sempre andato a buon fine. Ci si è quindi soffermati maggiormente sulle azioni relative alla riqualificazione e alla tutela delle aree verdi, per le quali è stata possibile l individuazione di tracciati e di zone di interesse, riportati nel paragrafo seguente; meno dettagliate sono invece le azioni relative agli altri due sistemi. L elenco delle azioni è ripreso nello schema seguente. Il sistema delle aree verdi - Tutelare e valorizzare la zona del Castello e Sant Emiliano per le rilevanze storiche e archeologiche e il paesaggio - Tutelare le aree freddi e Balosse di pregio per la loro biodiversità - Valorizzare i sentieri e i percorsi ciclabili - Regolamentare maggiormente la caccia Il sistema dell offerta di attività e servizi ai turisti - Riqualificare e rendere più vivo il centro storico: edifici, offerta commerciale - Istituire un servizio di trasporto pubblico nella stagione turistica per collegare centro, villaggi, campeggi e spiaggia - Intensificare e pubblicizzare eventi culturali e percorsi integrati - Favorire lo sviluppo della ricettività alberghiera Il sistema degli ambiti acquatici di qualità - Ripulire il Vaso Ri e realizzare un sentiero lungo il suo percorso - Riqualificare la zona portuale e rendere più fruibile il lungolago (es attraverso una passerella in legno)

21 SFIDA_Task4.doc 06/ Per creare una visione d insieme condivisa del territorio si è costruita una mappa affettiva di Padenghe, che rispecchia il modo in cui i cittadini interpretano e percepiscono i luoghi e le località, al di là delle caratteristiche fisiche o amministrative. Essa è stata costruita attraverso bollini colorati da apporre su una grande mappa appesa alla parete, sulla quale evidenziare i luoghi più significativi del comune (Figura 8). In particolare ad ogni soggetto sono stati distribuiti: 1 bollini rossi con cui indicare i luoghi da mantenere segreti, da non far scoprire al turismo 2 bollini verdi con cui indicare i luoghi da valorizzare ai fini turistici 2 bollini blu con cui indicare i luoghi da riqualificare In parallelo a questa attività sono stati creati punti di discussione sulle tre tematiche specifiche, attrezzati con pannelli sui quali era riportato l insieme delle proposte d azione emerse nel corso della partecipazione fino a quel momento, ciascuna rappresentata su piccoli cartoncini (Figura 9). La mappa affettiva e il pannello, aperto all inserimento di nuove proposte da parte dei partecipanti, sono quindi stati la base per la discussione. Dato il numero esiguo di partecipanti, circa dieci, il risultato non può portare a indagini di tipo statistico come nel caso di Pozzolengo. Si possono tuttavia trarre alcune indicazioni significative, anche se di livello qualitativo. Innanzitutto sono state indicate come area da riqualificare il centro storico e il lungolago, in particolare la zona portuale. Ciò significa che anche i residenti percepiscono la mancanza di competitività dell offerta locale, come principale causa di una scarsa frequentazione del centro da parte dei turisti. Per affrontare questo problema sono emerse diverse proposte interessanti: la riqualificazione degli stabili fatiscenti del centro storico, realizzata attraverso incentivi fiscali e la riduzione degli oneri di urbanizzazione/recupero; l organizzazione di un pullman di linea, attivo nel mese di agosto, che colleghi il Centro storico ai campeggi e alle altre zone turistiche presenti nel comune (Ronchi, Villaggio Dante Alighieri, Paolette); l organizzazione di un maggior numero di eventi culturali in periodo estivo di cui pubblicizzare il programma sia attraverso l affissione nelle bacheche comunali presenti nelle zone turistiche, sia attraverso l invio a domicilio dei possessori di seconda casa con la bolletta dell ICI; l organizzazione di giornate d escursione guidata, che prevedano ad esempio la mattina una passeggiata naturalistica nella zona umida delle Balosse, il pranzo nel centro storico e il pomeriggio la visita ad aziende agricole della zona, con assaggi gratuiti, fino al arrivare al lago, con una passeggiata finale. Quest ultima proposta, che mette in rete e valorizza molti dei punti di forza che Padenghe ha da offrire al turista, si ricollega al rapporto con il lungolago. Questo è, in alcuni tratti, di difficile percorrenza e accesso, caratteristica che ne limita fortemente l attrattività. Da questo punto di vista sono già in corso da parte dell amministrazione interventi di recupero, anche mediante il riordino degli alaggi e degli scarichi a lago.

22 SFIDA_Task4.doc 06/ Fig. 8: I punti di rilevanza del territorio segnalati sulla mappa affettiva di Padenghe Fig. 9: Cartellone con l indicazione delle azioni individuate per la promozione del sistema di tutela delle aree verdi di Padenghe

23 SFIDA_Task4.doc 06/ Sarebbe opportuno affiancare a questi interventi la riqualificazione della zona portuale, per la quale si desidera un intervento volto ad aumentare le possibilità di fruizione della natura, e non la creazione di un nuovo spazio commerciale/alberghiero ottenuto aumentando la volumetria edificabile. Si potrebbe intervenire con la realizzazione di una passerella in legno, che corra parallela alla linea costiera senza richiederne lo sbancamento (esempio: Gargnano), studiandone il percorso in modo da non danneggiare i pregiati ambiti a canneto e di trovare una soluzione per l attraversamento dell area di proprietà West Garda. Tale passerella potrebbe costituire notevole richiamo turistico, nell ottica di un percorso che parta dal lido fino a raggiungere Santa Giulia, soprattutto nella prospettiva futura di connessione con la passeggiata di Moniga, che si estende fino al confine comunale, a creare un unico percorso pedonale lungo fino a 6 chilometri. In secondo luogo è stata identificata come area particolarmente vulnerabile, e quindi da tutelare, tutta la zona nord del comune, dove sono localizzate l area Freddi e Balosse; in particolare quest ultima è, nella parte delle paludi, un sito di grande valenza in termini di biodiversità, in quanto vi crescono specie rare di orchidee difficili da trovare altrove ed è luogo di sosta degli aironi cinerini. La stessa provincia ha individuato l area delle paludi nel PTCP e racchiuso l area Balosse tra due ambiti di tutela dei crinali (tratti in nero nella Figura 10). Proprio a causa di questa ricchezza di biodiversità è stata proposta una forma di tutela abbastanza rigida per la zona paludosa delle Balosse, che assicuri la tranquillità dell area e non generi un forte afflusso di turisti. Si rileva il desiderio che la zona rimanga a disposizione della comunità locale, senza aprirsi troppo al turismo, che viene percepito come turismo di massa che porterebbe una pressione troppo elevata sul territorio di pregio naturalistico. Per lo stesso emerge il desiderio di preservare i territori da qualsiasi tipo di costruzione tradizionale, siano anche chioschi di ristoro; ci si immagina piuttosto la realizzazione di piccole strutture in legno, quali ad esempio gazebo e punti di osservazione dell avifauna. Inoltre in queste aree verdi dovrebbe inoltre essere regolamentata la caccia, che è invece praticata in modo intensivo, al punto di interferire anche con le normali attività ricreative dei residenti (passeggiate lungo i sentieri dell entroterra). In fine vi è una zona centrale, dove sono concentrate le rilevanze archeologiche, che necessita di essere riqualificata mediante una serie di interventi pubblicitari e di miglioramento dell accessibilità volti a incentivare l arrivo dei turisti. Si tratta della zona del castello e della pieve di Sant Emiliano, oltre che all area archeologica e una serie di vecchie fontane segnalate perché interessanti come testimonianza delle abitudini storiche del luogo. Un secondo momento della partecipazione ha visto l utilizzo di mappe su cui sono stati definiti i perimetri delle aree di interesse e sono stati tracciati i principali percorsi per la realizzazione di sentieri e piste ciclabili. Il risultato della partecipazione è mostrato in Figura 11.

24 SFIDA_Task4.doc 06/ Legenda Aree idriche, ghiacciai, nevai.. Vegetazione palustre e delle torbiere Crinali e loro ambiti di tutela Fig. 10: PTCP della Provincia di Brescia, Tavola paesistica 2.24; Particolare del Comune di Padenghe Fig. 11: Definizione dei tracciati e dei perimetri delle aree di interesse.

25 SFIDA_Task4.doc 06/ Ancora una volta è emersa la rilevanza delle zone umide a nord e della fascia a lago; è stato inoltre individuato un corridoio ecologico che attraversa la parte nord del Comune, parallelo alla fascia costiera, partendo dalla zona a nord delle Balosse per arrivare fino al Lido. Adiacente a questo corridoio nella parte alta, è stato inoltre proposto un tracciato per una pista ciclabile (pista ciclabile 1), che prosegue lungo la strada di attraversamento del centro, per portarsi fino alla zona Stabolo. Un secondo tracciato si diparte da sud per attraversare le zone Calvino, S. Emiliano, Pratello e Pralongo e portarsi verso i comuni limitrofi di Soiano e Polpenazze del Garda (posta ciclabile 2-direzione NW). Vi sono inoltre molti sentieri interni al Comune che si dipartono dal Centro per raggiungere le aree Freddi nella parte più esterna, in un territorio ancora non urbanizzato; questi potrebbero essere prolungati in modo da riallacciarsi alla seconda pista ciclabile individuata (pista ciclo-pedonale). Anche una porzione della zona sud è considerata rilevante per le sue caratteristiche ambientali potrebbe avere una certa attrattività nei confronti dei turisti (area di valore ecologico). Per quanto concerne la zona urbanizzata, si sottolinea l importanza di sfruttare in modo opportuno, mediante la creazione di un giardino pubblico, l area non urbanizzata identificata in figura 11 con il nome di Parco urbano Gli indirizzi In linea generale le persone intervenute hanno dimostrato preoccupazione perché il tipo di turismo prevalentemente sviluppato oggi a Padenghe ha portato poco valore aggiunto alla comunità locale: i turisti tendono a scegliere permanenze molto brevi e a usare l offerta residenziale quasi esclusivamente come punto di appoggio per poi spostarsi in altri comuni sul lago di Garda, dotati di maggiori attrazioni e di una più competitiva offerta commerciale. Di conseguenza nei prossimi anni non è sentita la necessità di realizzare ulteriori strutture ricettive di tipo tradizionale, ma si preferisce puntare l attenzione sul miglioramento dell offerta esistente, valorizzando le aree naturali tuttora presenti e creando dei percorsi integrati che guidino il turista alla scoperta del paese; in merito alla possibilità di sviluppo di un turismo più compatibile con l ambiente, alcuni ritengono che sia necessario intervenire quanto prima per tutelare le aree più potenzialmente attrattive per i turisti: in caso contrario cominciano a intravedere difficoltà ad innescare il cambiamento di tipologia di turisti. Altri individuano come punto di forza la possibilità effettiva di realizzare un turismo di nicchia quale il cicloturismo, che già attira turisti del Nord Europa nei dintorni del Lago di Garda, ed è visto come un modo per valorizzare le ricchezze paesaggistiche e naturalistiche che ancora oggi il territorio può offrire. Si potrebbero valorizzare i percorsi ciclabili già individuati dalla Provincia di Brescia, che toccano Padenghe solo in parte, e individuarne di nuovi, tra cui quelli sopra citati, attrezzando di conseguenza anche l offerta ricettiva. Per puntare su questo tipo di turismo, notoriamente rispettoso dell ambiente e poco fastidioso per i residenti, occorre infatti organizzare un adeguato sistema di punti di ristoro, noleggio biciclette e trasporto bagagli, che agisca secondo una rete di punti distribuiti sul territorio, fare frequente manutenzione dei percorsi, segnalarli con opportuna cartellonistica, collegarli tra di loro e soprattutto pubblicizzare in maniera adeguata la

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