Il legame tra invecchiamento, percezione del dolore e disturbi muscoloscheletrici tra i lavoratori dei servizi.

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1 IL FENOMENO DELL AGEING NEI SERVIZI EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA venerdì 1 DICEMBRE 2017 Aula Magna della Cavallerizza Reale Università di Torino - Via Verdi, 9 - Torino Il legame tra invecchiamento, percezione del dolore e disturbi muscoloscheletrici tra i lavoratori dei servizi. Alberto Baratti Medicina del Lavoro ASL CN 1 Cuneo

2 Chi è il medico del lavoro (e il medico competente)? La medicina clinica si occupa delle cause più prossime (i determinanti prossimali) delle malattie (agenti infettivi, fisici, chimici) o dei fattori di rischio di specifiche patologie (es. l iperglicemia, l ipertensione) La sanità pubblica, per promuovere politiche e interventi di prevenzione, è alla ricerca delle cause delle cause (i determinanti distali o strutturali) (G. Maciocco 2005) Il medico del lavoro si trova ad agire in entrambi gli ambiti

3 I DETERMINANTI DI SALUTE Interazione tra i «determinanti» che influenzano lo stato di salute e ne causano le differenze (o disuguaglianze) I settori di «competenza» del medico del lavoro

4 Il diverso peso dei determinanti distali /strutturali nel raggiungimento dell età di 75 anni Sanità: % Patrimonio genetico: % L ecosistema: 20 % Fattori socioeconomici: % G. Domenighetti, 2006

5 L Italia è al quarto posto nei Paesi Ocse per aspettativa di vita alla nascita con 82,8 anni. Meglio di noi Svizzera (82,9), Spagna (83,2) e Giappone (83,4). ma

6 nel nostro Paese l aspettativa di vita in buona salute all età di 65 anni è tra le più basse (OECD 2015)

7 vivi e vegeti?

8 e in Piemonte?

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10 Bill Viola (2017, in mostra a Firenze, Palazzo Strozzi.): l uomo è alla ricerca dell immortalità, la donna è alla ricerca dell eternità

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12

13 La normativa nazionale ed europea

14 Il Decreto Legislativo 81/08 e s.m.i.

15 Dec.leg.81

16 ma come si valuta un rischio per la colonna vertebrale, per le spalle, i polsi, le mani, le ginocchia? Come si può fare prevenzione per il sistema osteoarticolare nei luoghi di lavoro? Nella realtà!

17 NIOSH 1997 National Institute of Occupational Safety and Health Relazione causale fra danno al rachide lombare e fattore di rischio Fattore di rischio Forte evidenza (+++) Evidenza (++) Insuff. Evidenza (+/0) Sollevamenti +++ Posture incongrue ++ Lavoro fisico pesante ++ Vibrazioni Whole Body +++ Posture fisse +/0

18 Per valutare il rischio per la colonna vertebrale dei lavoratori era sufficiente verificare che, in ogni fase della lavorazione, non fossero superati i limiti di «tolleranza», cioè di «resistenza» del disco intervertebrale. NIOSH

19 Primo Modello di sovraccarico del rachide kg Carico discale Limite di tolleranza della popolazione Margine di Sicurezza Trauma acuto Carico discale occasionale Andamento del carico discale durante il lavoro t

20 Nuova definizione di tolleranza K.P. Granata 2006 Dipartimento di Bioingegneria Virginia University

21 INSTABILITA CO-CONTRAZIONE K.P. Granata 2006 Dipartimento di Bioingegneria Virginia University

22 Nuovo Modello di Sovraccarico del Rachide kg Limite di tolleranza della popolazione Affaticamento Margine di Sicurezza Trauma cumulato Carico discale frequente t

23 CENNI DI ANATOMIA DEL RACHIDE

24

25 Le vie del dolore che sono tantissime, e molto complicate

26 Come posso definire il dolore? Esperienza sensoriale ed emotiva sgradevole associata a un danno tissutale attuale o a un danno potenziale ; e quindi non è una sensazione ma una percezione come sentire un suono o vedere una luce I processi cognitivi possono modificare la percezione del dolore Posso percepire il dolore sia in presenza di danno o anche quando il danno è stato riparato

27 Dolore e processi cognitivi I processi cognitivi possono essere definiti come un complesso di processi cerebrali influenzati dall esperienza, dalle credenze e dai desideri del singolo Una stimolazione dolorosa di origine tissutale può essere influenzata o modificata dai processi cognitivi Un esempio: lo sportivo che deve raggiungere un traguardo e che sopprime la sensazione del dolore fino al raggiungimento dell obiettivo

28 e quindi? E importante sottolineare che anche se la maggior parte delle percezioni dolorose originano da un insulto fisico ad un sistema biologico, oggi sappiamo che il dolore è generato da un sistema biopsicologico. Quando si valuta il rischio di LBP correlato al lavoro dobbiamo sempre considerare le richieste lavorative, la percezione del lavoratore della situazione lavorativa e la sua interpretazione relativa alla causa del dolore.

29 RELAZIONE FRA SORGENTI DI DOLORE E TIPI DI DOLORE DOLORE ACUTO CRONICO MECCANISMO DEL DOLORE periferico neuropatico centrale Stimolazione tissutale diretta dei nocicettori a livello del tessuto danneggiato Stimolazione dei tessuti adiacenti o distanti (aumentata stimolazione attraverso il coinvolgimento di più nocicettori) Sovraregolazione della liberazione delle citochine (aumentata sensibilizzazione attraverso la riposta biochimica i nocicettori reagiscono più facilmente). Stimolazione tessutale non più necessaria Cascata infiammatoria (aumentata sensibilità attraverso la sensibilizzazione biochimica e l aumento della pressione sui nocicettori). Stimolazione tessutale non più necessaria X X X X X X X Modelli di risposta del dolore impressi nel cervello. Stimolazione tessutale non più necessaria X

30 AMBIENTE di VITA e di LAVORO

31 Psico-neuro-endocrino-immunologia

32 dai fattori di rischio professionali.. a quelli individuali

33 Trattandosi di patologie ad eziologia multifattoriale, non possono essere sottovalutati i fattori di rischio individuali. L età di esordio è generalmente compresa tra i 35 ed i 55 anni, mentre i giorni di assenza dal lavoro per malattia aumentano con l età. Sembra sussista una correlazione positiva tra l età e l instabilità della colonna a conferma del fatto che il controllo della muscolatura ed il rischio individuale cambiano nel tempo. Il genere femminile è più colpito, in tutte le fasce di età, ma se si considera il lavoro, gli uomini appaiono a rischio più elevato, forse per differenze legate alle modalità di movimentazione dei carichi. L altezza ( superiore a 180 cm per gli uomini ed a 170 cm per le donne) e la massa corporea (BMI > 30) risulterebbero importanti; mentre l esercizio fisico può ridurre l incidenza di lombalgia e la durata dei sintomi. Fattori genetici e familiari, in associazione con l età e il carico lavorativo, sembrerebbero giocare un ruolo importante, anche se non ancora ben definito. Il fumo di sigaretta sembrerebbe avere una correlazione positiva con la lombalgia, forse riducendo l afflusso ematico e quindi interferendo negativamente con la nutrizione del disco intervertebrale, mentre l alcol non risulterebbe avere effetti.

34 FATTORI FISICI Lavoro fisico pesante Sollevamento e trasporto di carichi Posizioni scorrette (sollevamento di pesi, torsioni del tronco e posizioni statiche) Vibrazioni su tutto il corpo (guida dei camion) FATTORI PSICOSOCIALI Scarso supporto sociale Attività monotona FATTORI ORGANIZZATIVI Scarsa organizzazione del lavoro Contenuti lavorativi demotivanti Agenzia Europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (2000)

35 2012: Anno Europeo dell invecchiamento attivo Una buona vita lavorativa è una piattaforma importante per promuovere l invecchiamento attivo. Di conseguenza, la salute e la sicurezza sul lavoro svolgono un ruolo cruciale nel garantire l invecchiamento attivo attraverso una vita lavorativa migliore e più lunga. Il buon lavoro favorisce inoltre la cooperazione tra le generazioni dei giovani, degli individui di mezza età e degli anziani.

36 STILE DI VITA E SALUTE L insieme delle scelte comportamentali delle persone (stile di vita), per quanto non salutare, è adottato per rispondere ad una serie di variabili del contesto in cui l individuo è inserito e dal quale non è possibile prescindere per indurre modificazioni di comportamento

37 .. per dirla in altri termini e semplificando In Italia, oltre la metà delle cause di morte ed il 60% della spesa sanitaria sono il risultato di 7 fattori di rischio modificabili: ipertensione fumo di tabacco elevato consumo di alcol (1-2 bicchieri al giorno) ipercolesterolemia sovrappeso e obesità scarso consumo di frutta e verdura scarsa attività fisica

38

39 dalla PROTEZIONE DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO alla PROMOZIONE DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO

40 Integrazione tra le azioni che competono alla collettività e quelle che sono responsabilità dei singoli Empowerment del cittadino per favorire responsabilità e consapevolezza Creare consapevolezza Responsabilità degli stakeholder e delle istituzioni per favorire e sostenere l adozione di comportamenti corretti Creare contesti 04/06/10

41 La salute nel fiume della vita (da Erikson e Lindstrom, 2008

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