CEPAS Soc. Coop. a r.l.
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1 A.I.A P.G.A CEPAS Soc. Coop. a r.l. Pagina 1 di 8 Piano di Prevenzione e di Gestione Acque Meteoriche Budrio di Longiano 09/10/2017 Riferimenti: D.P.G.R. 20/02/2006, n. 1/R e s.m.i. D.Lgs 152/2006 e s.m.i IMPIANTO IPPC - ALLEVAMENTO GERBO Via Antica Comunale Loc.Gerbo Comune di Fossano (CN) Il Consulente CE.P.A.S. Scarl Dr.ssa Silvia Picchini
2 SOMMARIO PREMESSA Pagina 2 di 8 1. ATTIVITÀ SVOLTE NELL INSEDIAMENTO 4 2. PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLE SUPERFICI SCOLANTI 4 3. INTERAZIONI TRA LE ATTIVITÀ SVOLTE E LE ACQUE METEORICHE 6 4. DISCIPLINARE DELLE OPERAZIONI DI PREVENZIONE E GESTIONE DELLE ACQUE METEORICHE INDICE DELLE FIGURE Figura 1-AIA All. 4- Superfici Esterne 4 8 5
3 Identificazione azienda RAGIONE SOCIALE DENOMINAZIONE SEDE LEGALE MARTINI S.p.A. Pagina 3 di 8 Via Emilia, Budrio di Longiano (FC) TELEFONO - FAX Fax SITO WEB - - info@martinigruppo.com PARTITA IVA CODICE FISCALE Rea Forlì n RAPPRESENTANTE LEGALE (DATORE DI LAVORO) DOMICILIATO PER LA CARICA IN Identificazione unità produttiva INDIRIZZO ATTIVITÀ PRODUTTIVA Figure responsabili Dott.ssa Carla Martini Dott. Fabio Martini Nato a Cesena (FC) il 16/06/1950 Via Emilia Budrio di Longiano (FC) Via Antica Comunale, snc-loc.gerbo-comune Di Fossano Allevamento Avicolo
4 Premessa Pagina 4 di 8 Il presente piano di prevenzione e di gestione delle acque meteoriche, redatto in conformità al regolamento regionale 1/R del 20/2/2006 e s.m.i, viene presentato dalla ditta MARTINI S.p.A. in quanto rientrante nel campo di applicazione all art 7 comma 1 lettera a) attività di cui all'allegato VIII alla parte seconda del D.Lgs. n 152/06 e s.m.i 6.6 a. 1. Attività svolte nell insediamento Il ciclo produttivo, che si intende svolgere nell insediamento in questione, consiste nell allevamento di polli (boiler) per la produzione di carne da consumo; il ciclo ha una durata massima di 56 giorni, al termine del quale i capi allevati vengono avviati a macellazione. Un ciclo comprende le seguenti fasi: 1. Allestimento dei ricoveri dei pulcini 2. Arrivo ed accasamento dei pulcini 3. Fase di accrescimento 4. Fase di carico dei broiler 5. Rimozione della pollina 6. Disinfezione dei locali e vuoto sanitario 7. Manutenzione L impianto sarà costituito da: n.6 capannoni di allevamento paralleli; n.6 locali tecnici in testa a ciascun capannone; n.1 palazzina uffici suddivisa in; n.1 locale ufficio; n.2 locali ad uso spogliatoio e servizi igienici; n.2 locali deposito; n.1 locale tecnico gruppo elettrogeno; n 1 tettoia per rimessa materiali cellulosici per lettiera, attrezzature e mezzi agricoli. 2. Principali caratteristiche delle superfici scolanti La superficie aziendale totale è pari a mq di cui mq coperta dai capannoni di allevamento, dalla palazzina uffici e dalla tettoia per rimessa attrezzi e mezzi agricoli (Tabella 1).
5 Tabella 1 Ripartizione delle superfici SUPERFICI AZIENDALI Unità di misura Superficie aziendale totale mq Superficie scoperta impermeabilizzata mq Superfici scoperte permeabili (aree verdi e passaggi sterrati) mq 3583 Superficie coperta mq Superficie Utile di Allevamento mq Le superfici scolanti cosi come definite all art.6 comma 1 lettera f) sono costituite da: Pagina 5 di 8 superfici scoperte impermeabilizzate che comprendono il piazzale antistante i capannoni e le aree di passaggio sui lati nord ed est dell insediamento; tetti dei capannoni e dei locali accessori. FIGURA 1-AIA ALL. 4- SUPERFICI ESTERNE
6 3. Interazioni tra le attività svolte e le acque meteoriche Pagina 6 di 8 Sulle superfici scoperte impermeabilizzate, non si svolgono fasi di lavoro e/o attività di deposito che possono determinare rischi significativi di contaminazione delle acque meteoriche scolanti. Nelle normali attività aziendali, le suddette superfici sono interessate esclusivamente dal transito dei mezzi e le acque meteoriche di dilavamento defluiscono naturalmente sulle aree drenanti circostanti. Fasi di scarico/carico animali Nella fase di arrivo dei pulcini, gli animali vengono scaricati direttamente dal mezzo di trasporto all interno dei ricoveri dove le singole gabbie vengono vuotate una ad una. Anche nella fase di carico dei boiler a fine ciclo vengono utilizzate gabbie che, una volta scaricate dal mezzo di trasporto, vengono posizionate all interno del capannone e successivamente riempite a mano con gli animali. In seguito le gabbie vengono sistemate mediante un muletto direttamente sul mezzo di trasporto senza interessare le aree esterne ai capannoni. Rimozione pollina Nella fase successiva di pulizia dei ricoveri, la pollina viene convogliata attraverso pala meccanica verso l esterno, dove viene immediatamente caricata sugli automezzi e conferita a terzi. In questa fase, eventuali residui nell area esterna antistante i ricoveri vengono accuratamente rimossi mediante spazzamento e caricati insieme al resto della pollina. Tali superfici non sono soggette a lavaggio. Stoccaggio e movimentazione materie prime Nella fase di rifornimento, il mangime arriva su autocisterne e per mezzo di coclee viene scaricato direttamente nei di stoccaggio in modo tale da evitare sversamenti laterali. Il mangime in uscita dal è poi scaricato nelle linee di distribuzione a sistema chiuso dalle quali non si possono verificare fuoriuscite di alcun genere. In merito allo stoccaggio di prodotti potenzialmente pericolosi si evidenzia che tutti i prodotti utilizzati per la disinfezione dei ricoveri e per le operazioni di derattizzazione vengono conservati nelle confezioni originali in locale chiuso. L unico deposito esterno è il serbatoio di gasolio per il rifornimento dei mezzi posto su una piattaforma a lato del locale magazzino e provvisto di tettoia e bacino di contenimento. La presenza della vasca di contenimento assicura che piccole perdite o stillicidi da guarnizioni e chiusure non si disperdano in ambiente. In caso di pioggia le coperture evitano eventuali tracimazioni di residui di gasolio dalle vasche
7 Depositi rifiuti Pagina 7 di 8 Tutti i depositi temporanei di rifiuti sono ubicati al riparo dalle precipitazioni atmosferiche senza alcun rischio di contaminazioni delle superfici scolanti. Acque di lavaggio Le operazioni di lavaggio dei ricoveri a fine ciclo, si svolgono secondo procedure di trattamento che possono variare in base alle esigenze sanitarie. Si procede o mediante pulizia a secco o, se necessario, mediante lavaggio che viene effettuato con idropulitrice a bassa portata e ad alta pressione con l aggiunta di prodotti sanificanti. Le eventuali acque derivanti dai lavaggi, grazie alla leggera pendenza del pavimento ed attraverso bocchette di scolo sulle pareti laterali dei capannoni, sono raccolte in canalette esterne ai lati dei capannoni e successivamente convogliate in quattro vasche di stoccaggio a tenuta da 10 mc cad, situate tra i rispettivi capannoni. L acqua utilizzata nell insediamento per le operazioni di lavaggio proviene dal pozzo aziendale ed è stato stimato un consumo per tale scopo di circa 75 mc/anno. Si precisa inoltre che nessuna area esterna viene lavata. Tetti dei capannoni e dei locali accessori Le acque meteoriche ricadenti sulle superfici scoperte, costituite dai tetti dei capannoni, non presentano alcun rischio di contaminazione in quanto sulle coperture degli edifici non vi sono ricadute di sostanze inquinanti. Esse sono scaricate naturalmente sul suolo drenante che circonda tutte le strutture dell allevamento.
8 Pagina 8 di 8 4. Disciplinare delle operazioni di prevenzione e gestione delle acque meteoriche Scopo Il presente disciplinare ha lo scopo di individuare gli interventi di tipo gestionale e di controllo atti ad eliminare e/o ridurre i rischi di contaminazione delle superfici scolanti soggette al dilavamento delle acque meteoriche. Frequenza e modalità delle operazioni di pulizia delle superfici scolanti Le aree antistanti i capannoni dovranno essere immediatamente spazzate al termine delle operazioni di rimozione della pollina ed i residui allontanati insieme alla pollina stessa. Procedure di intervento e di eventuale trattamento in caso di sversamenti accidentali; Si procede ad una prima valutazione dell accaduto, per poter decidere il tipo di azione immediata da intraprendere: Nel caso di sversamento accidentale di piccole quantità (pochi litri), si procede al tamponamento mediante materiale adsorbente in modo da contenere le dispersioni. Il materiale raccolto verrà gestito come rifiuto rispettando le norme vigenti. Nel caso di grandi sversamenti, mettere in atto tutte le possibili procedure per bloccare alla fonte il proseguire dell incidente e valutare in breve tempo la necessità di chiamata di soccorsi esterni. Formazione ed informazione del personale addetto. Il personale dell azienda riceverà adeguata informazione e formazione sulle modalità di manipolazione, utilizzo e stoccaggio delle materie prime e dei rifiuti, al fine di evitare possibili impatti sull ambiente correlati alla gestione delle acque meteoriche.
9 CORSIA DI MANOVRA TETTOIA/RIMESSA ATTREZZI wc dep. dep. wc INGRESSO uff. PIAZZALE CABINA ENEL VIA S.MARGHERITA CORSIA DI MANOVRA CORSIA DI MANOVRA PALAZZINA UFFICI CORSIA DI MANOVRA CORSIA DI MANOVRA CAPANNONE CAPANNONE N.1 N.2 CAPANNONE N.3 CAPANNONE N.4 CAPANNONE N.5 CAPANNONE N.6 STRADA COMUNALE Cella frigo Gruppo elettrogeno cisterna interrata raccolta acque lavaggio Generatore Aria calda VIA S.MARGHERITA SUPERFICI ESTERNE PIANO DI GESTIONE ACQUE METEORICHE Allegato 4 CEPAS LEGENDA SUPERFICI ESTERNE
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