Relazione Tecnica Integrativa
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- Franca Boscolo
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1 Relazione Tecnica Integrativa Autorizzazione Integrata Ambientale Nome Ditta (impianto IPPC) Comune Cod. attività IPPC RABBIA SUSANNA Fossano 6.6 (a) Motivazione della relazione tecnica (segnare con X la voce che interessa) Nuovo impianto X Riesame/Rinnovo Autorizzazione Integrata Ambientale Modifica sostanziale Modifica non sostanziale Data Il legale rappresentante Il tecnico abilitato 06/11/2017 RABBIA SUSANNA Dott. Agr. Grosso Gianluca Pagina 1 di 6
2 Richiesta integrazioni da parte di Provincia di Cuneo 1. Isolamento termico Le strutture esistenti presentano copertura costituita da pannello sandwich isolante di spessore 4 cm. mentre le pareti sono costituite da pannello prefabbricato di spessore complessivo 25 cm di cui 12 cm interni di polistirolo 2. Energia Sulla copertura delle strutture esistenti è installato un impianto fotovoltaico di potenza installata pari a 500KW. La produzione annua attesa è pari a circa 525 MWh > 95 MW consumati annualmente dall allevamento in progetto. L impianto è allacciato in scambio 3. Emissioni in atmosfera Fermo restando l intenzione di cedere la gran parte del refluo all impianto di Biogas contrattualizzato, l emissione in fase di spandimento è stata considerata in quanto l azienda conduce dei terreni (cfr comunicazione 10R) su cui sarà utilizzata una parte della pollina prodotta e non esclude in futuro di spanderne anche una parte su ulteriori terreni che venissero concessi in asservimento dai conduttori. Si richiede pertanto che l autorizzazione AIA comprenda entrambe le soluzioni gestionali. 4. Emissioni in atmosfera Per limitare le polveri durante la fase di rimozione della pollina si procederà al carico della stessa sui mezzi direttamente all interno delle strutture, lavorando a portoni chiusi. 5. Emissioni acustiche Si fornisce in allegato il documento integrativo predisposto dal tecnico del suono. Si richiede a codesto Ente che l Autorizzazione Integrata Ambientale preveda la possibilità di avviare l allevamento a Step successivi fermo restando che prima di avviare l attività di Pagina 2 di 6
3 allevamento sarà comunicato al Comune il fine lavori parziale delle strutture da utilizzare e saranno completate tutte le opere generali. (es. scarichi, cella animali morti ecc..) Richiesta integrazioni da parte di Arpa Piemonte 1. Emissione acustiche: vedi punto 4 integrazioni richieste da Provincia di Cuneo 2. La relazione relativa al piano di prevenzione e gestione delle acque meteoriche costituisce il capitolo 6.2 della relazione AIA a pagina 37 e successive. Si ripropone di seguito quanto già agli atti: RELAZIONE TECNICA: Le attività svolte presso l insediamento e le eventuali normative settoriali concorrenti nelle finalità del presente regolamento sono state precedentemente argomentate. Le diverse tipologie di superfici individuate presso l impianto sono così caratterizzate: Aree scoperte impermeabilizzate - coperture Costituite dai tetti dei ricoveri. Su di esse non sussiste il rischio di inquinamento delle acque meteoriche. Le acque piovane ricadenti si disperderanno nell area non impermeabilizzata fra i ricoveri o attorno ai fabbricati di servizio. Su tali superfici non verranno effettuate operazioni di lavaggio. Aree scoperte impermeabilizzate superfici cementate Costituite dalle aree cementate presenti all interno del perimetro aziendale: parcheggi, basamenti di appoggio dei silos di stoccaggio del mangime e basamento di appoggio celle per le carcasse. Su tali aree non sussiste alcun rischio di contaminazione in quanto in caso di sversamento accidentale si provvederà all immediata ed accurata pulizia/tamponamento dell area. Il materiale di risulta sarà smaltito presso ditta specializzata. Tali superfici non saranno soggette a lavaggio. Le acque piovane ricadenti su tali aree verranno recapitate sul suolo circostante. Aree carico/scarico animali Superfici impermeabilizzate scoperte poste nell area antistante i ricoveri. In occasione dello scarico dei pulcini o del carico degli animali destinati alla macellazione (mediamente 5,8 carichi/anno) si potrebbe Pagina 3 di 6
4 verificare un imbrattamento di tali aree con residui di lettiera mista a pollina trascinati dalle ruote del muletto che effettua il carico/scarico delle gabbie. Un simile imbrattamento si potrebbe verificare inoltre in occasione dell allontanamento della pollina dai ricoveri. Tali aree saranno accuratamente spazzate immediatamente al termine delle operazioni di carico/scarico di animali. I residui raccolti saranno riportati all interno dei ricoveri. Allo stesso modo, al termine dell allontanamento della pollina, le aree verranno spazzate ed i residui allontanati insieme alla pollina stessa. Tali superfici non saranno soggette a lavaggio. Le acque piovane ricadenti su tali aree verranno recapitate poi sul suolo circostante. Area stoccaggio rifiuti Ogni tipologia di rifiuto sarà stoccata in adeguati cassonetti. I cassonetti saranno posti al di sotto di apposita tettoia, per evitare che, soprattutto l acqua piovana, possa intaccare la loro idoneità o alterare la composizione del rifiuto stesso. Aree scoperte non impermeabilizzate Costituite dai piazzali o aree di transito posti tra i fabbricati. Su di esse non sussiste il rischio di inquinamento delle acque meteoriche. Le acque piovane ricadenti si disperderanno al suolo. Su tali superfici non verranno effettuate operazioni di lavaggio. DISCIPLINARE ai sensi del Reg. 1/R (L.R.61/2000): Frequenza e modalità delle operazioni di pulizia e lavaggio Nessuna area esterna sarà lavata. In merito alla pulizia, sono previste le seguenti operazioni: Aree scoperte impermeabilizzate superfici cementate: saranno adottate tecniche di pulizia differenti a seconda della natura della contaminazione: a) Sversamento accidentale di materiale solido immediata ed accurata spazzolatura dell area contaminata e smaltimento presso ditta specializzata b) Sversamento accidentale di materiale liquido al momento del possibile inquinamento si cosparge la superficie di materiale assorbente e si procede allo smaltimento dello stesso presso ditta specializzata. Pagina 4 di 6
5 Aree di carico/scarico animali: tali aree verranno accuratamente spazzate immediatamente al termine delle operazioni di carico/scarico di animali. I residui raccolti saranno riportati all interno dei ricoveri. Allo stesso modo, al termine dell allontanamento della pollina, le aree verranno spazzate ed i residui allontanati insieme alla pollina stessa. Procedure di intervento e di eventuale trattamento in caso di sversamenti accidentali In caso di sversamenti accidentali l azienda interverrà sulle superfici tamponando ed assorbendo i materiali inquinanti tramite l utilizzo di idonei materiali inerti assorbenti in relazione alla tipologia di materiali sversati. Al momento del possibile inquinamento si cosparge la superficie di materiale assorbente e contemporaneamente si contatta una ditta specializzata ed autorizzata al ritiro dei rifiuti prodotti in azienda che prontamente si occupa dello smaltimento del materiale contaminato tramite i seguenti codici CER: , assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, diversi da quelle di cui alla voce Si allega documentazione fotografica del sito. Si ritiene superfluo procedere al Rendering post-operam in quanto nell area non sono presenti vincoli che ne richiedano la valutazione; 4. La documentazione integrativa predisposta su richiesta del Comune di Fossano comprende le tavole in cui è rappresentata la barriera verde da realizzarsi a mascheramento dell insediamento. Non si ritiene necessario procedere ad opere di compensazione ecologicamente significative in considerazione che il sito non presenta vincoli che lo richiedano; 5. Relativamente alle Terre e Rocce da scavo vedasi quanto prodotto su richiesta del Comune di Fossano; 6. La richiesta di deroga al Servizio Veterinario, per quanto riguarda il benessere animale, viene richiesta a strutture realizzate. Peraltro il Servizio Veterinario regolarmente convocato non ha prodotto alcun parere ne si è presentato alla Conferenza dei Servizi. Nel parere prodotto circa un mese dopo la Conferenza non compare alcun parere contrario alla concessione di tale deroga. Il progetto contiene tutti gli accorgimenti tecnologici e strutturali utile ad ottenerne la concessione; Pagina 5 di 6
6 Osservazioni e contestazione al parere condizionato da parte di ASL CN1 Non si reputa opportuno, ai fini della corretta gestione aziendale in merito al benessere animale, provvedere alla realizzazione di una platea ai fini dello stoccaggio degli effluenti palabili in quanto aumenterebbe fortemente il rischio di contaminazioni sanitarie dettate dalla presenza di volatili che potrebbero inquinare la nuova lettiera di allevamento con residui di quella esausta. In caso di emergenza sanitaria la pollina verrà stoccata tutta all interno di un capannone, prima di essere correttamente smaltita, per procedere ad un risanamento chimico ed evitare problemi con le emissioni odorigene e l autocombustione; si evidenzia altresì che ai sensi del Reg. 10/R per la tipologia di animali allevati non è richiesta la presenza di platea, essendo consentita la gestione attraverso la formazione di cumuli in campo. Si evidenzia, peraltro, che la maggior parte del refluo sarà conferita ad un impianto Biogas regolarmente autorizzato. È opportuno rimarcare inoltre che Non si comprende perché analoga prescrizione non è stata predisposta da codesto Ente nel caso di altri 2 progetti analoghi a quello in oggetto per dimensione, tipologia di animali allevati, tecniche progettuali, Comune di localizzazione e ASL di competenza, licenziati negli ultimi 2 mesi dagli stessi enti; Non si comprende perché a seguito di istanza presentata in data 20/12/2017 e Conferenza dei servizi svoltasi il 13/02/2018, solo in data 27/02/2018 il Dipartimento di Prevenzione ASL CN1 provveda ad inviare parere prescrittivo, negando di fatto all istante la possibilità di un contraddittorio in sede di conferenza dei servizi, svuotando la stessa di qualunque significato. Pagina 6 di 6
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