D Aria Antonia Dispensa ad uso degli studenti Testi di riferimento: BINAZZI TUCCI «Scienze sociali» D ISA-FOSCHINI «I percorsi della mente» BIANCHI
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1 D Aria Antonia Dispensa ad uso degli studenti Testi di riferimento: BINAZZI TUCCI «Scienze sociali» D ISA-FOSCHINI «I percorsi della mente» BIANCHI DI GIOVANNI «Mente, comunicazione, lavoro» CLEMENTE DANIELI «La mente e l albero» MATERIALE SCARICATO DA INTERNET
2 PERCEPIRE-RICORDARE- APPRENDERE-ECC. TUTTO QUESTO PER VIVERE CONOSCERE
3 CATTURARE LA REALTA ED INSERIRLA NELLA NOSTRA MENTE
4 I SENSI HANNO UN RUOLO DETERMINANTE NELLA CONOSCENZA DEL MONDO NEI LABORATORI DI PSICOLOGIA SCIENTIFICA DI FINE 800 SI TENTA DI IMBRIGLIARE QUESTA CONOSCENZA IN ELEMENTI QUANTIFICABILI
5 E UN PROCESSO CONOSCITIVO MOLTO PIU COMPLESSO DEL TEMPO DI REAZIONE AD UNO STIMOLO INFATTI CI SONO TROPPE VARIABILI INTERVENIENTI (CONTESTO- RIELABORAZIONE PERSONALE-ECC.)
6 SOPRATTUTTO: RICOSTRUZIONE SCEGLIERE SELEZIONARE RIELABORAZIONE TRASFORMAZIONE UNIFICAZIONE INTERPRETAZIONE COSTRUZIONE
7 PERCEPIRE LA PROFONDITA INFATTI IL NOSTRO OCCHIO «VEDE IN MANERA BIDIMENSIONALE» MA PERCEPISCE LE 3 DIMENSIONI COME FA?
8 LA DISPARITA BINOCULARE LA DIFFERENZA FRA LA PERCEZIONE DI UN OCCHIO RISPETTO ALL ALTRO LA CONVERGENZA BINOCULARE METTERE A FUOCO
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12 CHE DEVE DECODIFICARE LE IMMAGINI E RENDERLE UTILILIZZABILI = CONOSCENZA
13 L UNITÀ DELLA PERCEZIONE VISIVA INTESA COME QUALSIASI ENTITÀ VISIVA CHE ABBIA È LA FIGURA UN ASPETTO PROPRIO FORMA COLORE
14 INDIVIDUARE UNA FIGURA SIGNIFICA ISOLARLA DAL RESTO, INTENDERLA COME ENTITÀ A PARTE
15 Diavoli o Angeli Profili o vaso NELLA PROSPETTIVA REVERSIBILE QUEL CHE OSCILLA È IL MODO DI VEDERE L OGGETTO NELLO SPAZIO
16 LE FIGURE PERCEPITE SONO SEMPRE UNA ESATTA INTERPRETAZIONE DEI SEGNI ESTERNI CHE LA COMPONGONO? LE FORME, LE DIMENSIONI E L ORIENTAMENTO DELLE FIGURE PERCEPITE CORRISPONDONO ESATTAMENTE ALLA REALTÀ ESTERNA? CONTROLLIAMO
17 Binari di Ponzo Dritte - Storte Lungo - Corto Spirale o cerchi
18 Binari di Ponzo COSA VEDI? LE TRAVERSINE DEL BINARIO VENGONO PERCEPITE DI DIMENSIONE COSTANTE I SEGMENTI ROSSI SONO PERCEPITI IN MODO DIVERSO QUELLO SUPERIORE, CONSIDERATO "PIÙ DISTANTE VIENE INTERPRETATO DI DIMENSIONE MAGGIORE IL SEGMENTO ROSSO INFERIORE VIENE INTERPRETATO DI DIMENSIONE MINORE
19 LA COSTANZA PERCETTIVA IN REALTÀ I DUE SEGMENTI ROSSI SONO "IDENTICI"! LA PERCEZIONE DELLA COSTANZA DELLE DIMENSIONI IN UN'IMMAGINE TRIDIMENSIONALE AVVIENE "A DISPETTO DELLA VISIONE
20 GUARDANDO QUEST'IMMAGINE È "FORTE ED IMMEDIATA" LA PERCEZIONE DELLA SPIRALE. DA UN'OSSERVAZIONE PIÙ ATTENTA CI SI ACCORGE CHE IN REALTÀ LA FIGURA È COSTITUITA DA CERCHI CONCENTRICI, DISEGNATI CON SEGMENTI A DUE COLORI (ROSSI E NERI), POSTI SU UNA STRUTTURA "A RAGGIERA" COMPOSTA DA ROMBI DI TRE COLORI: NERO, ROSSO ED ARANCIONE Cerchi o spirali Cosa vedi?
21 FISICO TEDESCO DELL 800 E MOLTO INTERESSANTE L IMMAGINE SULLE ROTTE DI VOLO A PAG. 12 DEL NOSTRO LIBRO LE DUE LINEE TRASVERSALI SI SCONTRERANNO O NON SI SCONTRERANNO? CERTO CHE SI SCONTRERANNO!
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23 Dritte o Storte Cosa vedi? A PRIMA VISTA, GUARDANDO QUEST'IMMAGINE, LE LINEE ORIZZONTALI NON CI SEMBRANO PARALLELE MA CONVERGENTI (O DIVERGENTI). IN REALTÀ SONO TUTTE RETTILINEE E PARALLELE. QUESTO FENOMENO È DATO DALLA DISPOSIZIONE IRREGOLARE DEI QUADRETTI BIANCHI E NERI CHE CONFONDONO LA MENTE.
24 Il lungo e il corto Cosa vedi? QUESTA IMMAGINE EVIDENZIA MOLTO BENE LA DISCREPANZA TRA LUNGHEZZA FISICA E LUNGHEZZA PERCEPITA. A NOI SEMBRA CHE IL PRIMO SEGMENTO ROSSO SIA MOLTO PIÙ CORTO RISPETTO AL SECONDO, MA IN REALTÀ HANNO ENTRAMBI LA STESSA LUNGHEZZA. IL FENOMENO DELLA CONCAVITÀ E DELLA CONVESSITÀ INTERVIENE NELLA STIMOLAZIONE DELLA NOSTRA MENTE NELLA LETTURA DELL'IMMAGINE.
25 CIO CHE VEDIAMO NON E LA REALTA MA COSTRUZIONE RICOSTRUZIONE E RIELABORAZIONE DELLA NOSTRA MENTE E QUALCHE VOLTA CI INGANNA
26 LE LEGGI DELLA GESTALT VICINANZA SOMIGLIANZA FORMA CHIUSA BUONA FORMA MOTO ESPERIENZA
27 LA PERCEZIONE VISIVA VIENE ORGANIZZATA DALLA NOSTRA MENTE SECONDO PARTICOLARI RAGGRUPPAMENTI VEDIAMOLI
28 GLI ELEMENTI DEL CAMPO PERCETTIVO VENGONO UNITI IN FORME CON TANTA MAGGIORE COESIONE QUANTO MINORE È LA DISTANZA TRA DI LORO.
29 GLI ELEMENTI VENGONO UNITI IN FORME CON TANTA MAGGIOR COESIONE QUANTO MAGGIORE È LA LORO SOMIGLIANZA.
30 LE SUPERFICI CHIUSE SONO PERCEPITE COME FIGURE PRIMA DI QUELLE CON I CONTORNI APERTI
31 NELLA PERCEZIONE DI UNA FIGURA TENDIAMO A RIUNIRE LE PARTI CHE SI PRESENTANO IN MODO REGOLARE E SIMMETRICO
32 GLI ELEMENTO CHE HANNO UN MOVIMENTO SOLIDALE TRA LORO VENGONO ORGANIZZATI IN FORME
33 I2 A I3 C I4 QUANDO CI LASCIAMO CONDIZIONARE DALLA NOSTRA ESPERIENZA
34 LE COSTANZE PERCETTIVE CHE UTILIZZIAMO PER CORREGGERE LA PERCEZIONE QUANDO CIO CHE PERCEPIAMO NON CORRISPONDE ALL IDEA CHE ABBIAMO ELABORATO DI QUELL OGGETTO MA VEDIAMOLE NEL DETTAGLIO
35 LA MIA MENTE SA CHE PIU UN OGGETTO E LONTANO E PIU PICCOLO APPARIRA
36 LA MIA MENTE RICONOSCE LA FORMA DI UN OGGETTO ANCHE SE E INCLINATO UTILIZZANDO GLI INDICATORI DI PROFONDITA (OMBRE-SFUMATURE,ECC.)
37 MOLTI OGGETTI NON SAREBBERO PIU GLI STESSI SE TENESSIMO FEDE SOLO A CIO CHE VEDIAMO INVECE OPERIAMO UN VERO ACCOMODAMENTO: CALCOLIAMO LA LUCE RIFLESSA DALL OGGETTO E LA METTIAMO IN RELAZIONE AL GRADO DI ILLUMINAZIONE DELL AMBIENE
38 QUANDO NOI GUARDIAMO GLI OCCHI SI MUOVONO CONTINUAMENTE DA UN PUNTO ALL ALTRO NEL PASSAGGIO DA UN PUNTO ALL ALTRO DOVREMMO VEDERE TUTTO LO SFONDO MUOVERSI E INVECE NO NOI VEDIAMO IL MONDO INTORNO A NOI FERMO DOVE SI TROVA
39 QUANDO FACCIAMO FILMINI NOI CHE NON SIAMO ESPERTI VEDIAMO CHE SI MUOVE TUTTO PERCHE LA TELECAMERA NON POSSIEDE LA COSTANZA DI POSIZIONE
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41 QUANDO NON ABBIAMO SUFFICIENTI INFORMAZIONI SUL CONTESTO VEDIAMO UN FAMOSO ESPERIMENTO
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44 LA COSTANZA DI GRANDEZZA NON FUNZIONA DOBBIAMO SCEGLIERE FRA DUE QUESITI: LA STANZA HA FORMA NORMALE? LE PERSONE HANNO DIMENSIONI NORMALI? NON AVENDO INDICATORI CHE CI INSOSPETTISCANO SULLA FORMA DELLA STANZA CI INGANNIAMO!
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46 SONO QUELLE PERCEZIONI CHE NON ARRIVANO A LIVELLO DELLA NOSTRA COSCIENZA SECONDO ALCUNI AUTORI SONO MOLTO IMPORTANTI SECONDO ALTRI MENO NEI DECENNI SCORSI SONO STATE UTILIZZATE NELLA PUBBLICITA
47 L ORECCHIO UMANO (COME QUELLO DEGLI ALTRI ANIMALI) E CAPACE DI PERCEPIRE LE FLUTTUAZIONI DI PRESSIONI D ARIA CHE ARRIVANO ALLA MEMBRANA TIMPANICA LE FREQUENZE PERCEPITE VENGONO DETTE TONI O ALTEZZE DEI SUONI
48 COMPRENDERE COME FUNZIONA L UDITO RICHIEDE CONOSCENZE DAL CAMPO DELLA FISIOLOGIA DELLA PSICOLOGIA DELL ACUSTICA.
49 Fonte illustrazione:
50 L ORECCHIO HA TRE PARTI PRINCIPALI ORECCHIO ESTERNO ORECCHIO MEDIO ORECCHIO INTERNO
51 SERVE A RACCOGLIERE E INCANALARE IL SUONO FINO ALL ORECCHIO MEDIO
52 SERVE A TRASFORMARE L ENERGIA DI UN ONDA SONORA IN VIBRAZIONI
53 SERVE A TRASFORMARE L ENERGIA DI UN ONDA IN IMPULSI NEURALI CHE VENGONO TRASMESSI AL CERVELLO
54 FREQUENZE TROPPO BASSE INFRASUONI FREQUENZE TROPPO ALTE ULTRASUONI
55 VOLUME AMPIEZZA DELLE ONDE ALTO/BASSO TONO FREQUENZA DELLE VIBRAZIONI TONO ALTO TONO BASSO TIMBRO DELLA VOCE UMANA DELLA CHITARRA DEL RUSCELLO
56 SUONO VIBRAZIONI REGOLARI RUMORE VIBRAZIONI IRREGOLARI
57 NOI SAPPIAMO PERFETTAMENTE CHE ESISTONO ALTRI SENSI MA QUELLO CHE DOBBIAMO RICORDARE E CHE TUTTI QUESTI STRUMENTI NON LAVORANO PER CONTO LORO HANNO SEMPRE BISOGNO DELL ELABORAZIONE UMANA CHE CI DERIVA DAL PATRIMONIO GENETICO DELLA SPECIE DAL PATRIMONIO GENETICO INDIVIDUALE DALL EDUCAZIONE E DALLA CULTURA DI APPARTENENZA
58 ALLUCINAZIONI DERIVANO DA LESIONI CEREBRALI DISTURBI MENTALI SOSTANZE ELEVATO STRESS AGNOSIE NON CONOSCERE-RICONOSCERE OGGETTI, PERSONE, PAROLE NOTI
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