Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

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1 Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Raccolta e gestione dei dati relativi ai sinistri e agli infortuni marittimi da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Maria Cristina Zuchi Naples Shipping Week Convegno Port & Shippingtech Workshop INAIL SAFETY - Prevenzione infortuni e Safety nel settore marittimo Napoli, 27 giugno di 16

2 Principale normativa sulle inchieste Prevenzione infortuni D. Lgs. n. 271 del 27 luglio 1999 (art. 26 statistiche); D. M. MIT 30 maggio 2000 (modello scheda infortuni); Circolare MIT n. 09/SM del 28 novembre 2006; Convenzione ILO Work in Fishing Sector, 2007 ; Schema di D.P.R. attuativo ai sensi art.3, comma 2, del Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, come modificato. 2 di 16

3 Principale normativa sulle inchieste Prevenzione sinistri Art. 578 e seguenti del Codice della Navigazione; Art. 465 e seguenti del Regolamento al Codice della Navigazione; Circolare MIT n. 08/SM del 9 gennaio 2006; Direttiva 2009/18/CE del 23 aprile 2009; Decreto Legislativo 6 settembre 2011, n. 165; Regolamento (UE) N. 1286/2011 del 9 dicembre 2011; Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 febbraio 2014, n di 16

4 Le strutture coinvolte nel Ministero MIT Dipartimento per i trasporti, la navigazione, gli affari generali ed il personale Comando Generale delle Capitanerie di Porto DG per le investigazioni ferroviarie e marittime Direzione Generale per la vigilanza sulle Autorità portuali, le infrastrutture portuali ed il trasporto marittimo e per vie d acqua interne (ex Direzione Generale per il trasporto marittimo e per vie d acqua interne) Autorità marittime 4 di 16

5 La metodologia I dati relativi agli incidenti pervengono al MIT dalle Autorità marittime competenti per territorio, tramite comunicazioni cartacee o elettroniche. Le informazioni contenute nelle comunicazioni così pervenute sono successivamente estrapolate e inserite nella appropriata Banca Dati. Ai fini dell analisi, i dati sono successivamente estratti e aggregati secondo opportune variabili qualitative e quantitative rappresentative del tipo di infortunio occorso e dell ambiente del lavoro oltre che delle caratteristiche personali dell infortunato, come l età e qualifica professionale, in modo da comprendere nell esame le diverse variabili atte a identificare i fattori di rischio e le criticità ricorrenti. In caso di collaborazioni con altri organismi, al fine di favorire la comparazione tra le rispettive banche dati, si provvede alla loro armonizzazione tramite tabelle di comparazione delle modalità delle variabili comuni. Le raccomandazioni finali sono prodotte sulla base dei risultati e delle osservazioni delle risultanze dello studio condotto. 5 di 16

6 Le caratteristiche dei dati La Scheda rilevazione infortuni Prevista all Art. 26 del D.Lgs. 27 luglio 1999, n Il modello della scheda è contenuto nell Allegato B al D.D. 30 maggio Contiene le informazioni fondamentali relative all infortunio occorso al lavoratore marittimo, come, ad esempio, i dati anagrafici dell infortunato, la zona della nave e la data e l ora in cui è avvenuto l infortunio, nonché i dati relativi alla causa dell incidente e alla posizione della nave al momento dell infortunio. 6 di 16

7 La scheda infortuni 7 di 16

8 Pubblicazioni del MIT su sinistri e infortuni in mare Sono disponibili sul sito internet del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, al seguente link: 8 di 16

9 I risultati dello studio sugli infortuni da caduta Dati MIT di 16

10 I risultati dello studio sugli infortuni da caduta Dati MIT Gli infortuni per caduta risultano per ogni anno esaminato almeno pari alla metà degli infortuni totali a bordo Infortuni per caduta Infortuni per altre cause 10

11 I risultati dello studio sugli infortuni da caduta Dati MIT La maggior parte degli infortuni avviene a bordo delle navi traghetto e delle navi per il trasporto di passeggeri. 11

12 I risultati dello studio sugli infortuni da caduta Dati MIT

13 I risultati dello studio sugli infortuni da caduta Dati MIT Il 70,15 % degli infortuni avviene entro le 4 ore dall inizio dell attività lavorativa, ed in particolare il 40,46 % entro le 2 ore. 13

14 Tendenze in atto nei sinistri marittimi Dati MIT A partire dal 2010 si evidenzia la tendenza ad una lieve flessione del numero di sinistri marittimi. Il tipo di sinistro più frequente è l affondamento seguito dalla collisione. 14

15 Tendenze in atto nei sinistri marittimi Dati MIT Analogamente, a partire dal 2010 si evidenzia la tendenza alla flessione del numero di navi coinvolte in sinistri marittimi. 15

16 Tendenze in atto nei sinistri marittimi Dati MIT A partire dal 2011 si evidenzia un rapido incremento nel numero di decessi e ferimenti dovuti a sinistri marittimi. 16

17 Tendenze in atto nei sinistri marittimi Dati MIT Analizzando in dettaglio la bandiera della nave coinvolta nel sinistro, si nota che l elevato numero di decessi rilevati sono avvenuti a bordo di navi di provenienza ignota nel 2011 e di bandiera extra- UE nel All infuori del picco nei decessi avvenuto nel 2012 (sinistro della Costa Concordia) il trend dei decessi causati da sinistri di navi nazionali è invece sostanzialmente stabile. 17

18 Strumenti per incentivare la prevenzione degli infortuni a bordo delle navi Da parte del marittimo: adozione di buone pratiche durante l attività lavorativa, e di comportamenti conseguenti ad una maggiore consapevolezza sui rischi più ricorrenti a bordo della nave. Da parte dell armatore: importanza di adeguata manutenzione dell unità e sufficienti dotazioni di bordo, reclutamento di personale adeguatamente formato e aggiornato. Da parte dell autorità marittima: controlli mirati su situazioni e criticità ricorrenti o che pongono gravi rischi per la sicurezza della navigazione, per la salute e sicurezza della vita umana e per la salvaguardia dell ambiente marino. Modifiche normative mirate, per le materie di competenza. Da parte del Ministero: monitoraggio dei sinistri e individuazione di specifiche criticità ricorrenti, gravi o potenzialmente gravi. Emissione di studi, analisi e raccomandazioni finalizzate alla sicurezza della navigazione, per la salute e sicurezza della vita umana e per la salvaguardia dell ambiente marino. Modifiche normative mirate, per le materie di competenza. 18 di 16

19 Conclusioni Il numero di infortuni sul lavoro a bordo delle navi è in costante diminuzione a partire dall anno Anche il numero di sinistri marittimi è in costante flessione a partire dal Il numero di decessi a seguito di sinistro marittimo è aumentato negli ultimi tre anni, principalmente a causa di affondamenti di unità navali di provenienza ignota o extra-comunitaria. Analizzando i sinistri di sole navi italiane, il numero di decessi si mantiene costante intorno ai morti/anno, ad eccezione del 2012 in cui è avvenuto il sinistro della nave Costa Concordia. Si ringraziano le Autorità marittime, le cui attività di indagine dei sinistri e di raccolta dati sono essenziali alle attività di studio ed analisi in materia di sinistri ed infortuni marittimi. 19 di 16

20 Grazie per l attenzione 20 di 16

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