La scuola che verrà. Proposte per una riforma tra continuità e innovazione. Risposte al questionario

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1 Dipartimento dell educazione, della cultura e dello sport Divisione della scuola La scuola che verrà Proposte per una riforma tra continuità e innovazione Risposte al questionario maggio 2017

2 Indice I rispondenti al questionario... 3 A. Grado di accordo rispetto ai grandi temi della riforma... 4 B. Grado di accordo rispetto alle singole proposte Gestire l eterogeneità Forme e approcci didattici La riorganizzazione della griglia oraria Modello 1 (Scuola media) Modello 2 (Scuola media) Differenziazione pedagogica Condizioni favorevoli alle pratiche differenziate Buone pratiche e testimonianze (domande rivolte ai docenti della scuola dell obbligo) Filmati esemplari di attività di differenziazione pedagogica Filmati esemplari di attività di laboratorio La valutazione Le modalità di valutazione La cartella dell allievo Il quadro descrittivo degli apprendimenti Differenziazione della valutazione Transizione al postobbligo I docenti Collaborazioni istituzionali Il gruppo di materia e i coordinatori di materia Il co-insegnamento Il portale didattico La formazione di base e continua L istituto La riforma... 38

3 I rispondenti al questionario Figura 1 Popolazione che ha risposto al questionario N. risposte Direttori SI/SE 12 Docenti SI 135 Docenti SE 146 Operatori sostegno pedagogico SI/SE 7 Ispettori SI/SE 3 Direttori SM 15 Docenti SM 317 Operatori sostegno pedagogico SM 14 Esperti disciplinare SM 16 Docenti di scuola speciale 14 Capigruppo sostegno pedagogico 1 Direttori SMS 2 Docenti SMS 37 Direttori settore professionale 1 Docenti settore professionale 17 Bibliotecari scolastic 7 Docenti/ricercatori DFA 2 Allievi 5 Genitori 28 Altro In totale hanno risposto 811 persone, di cui una buona parte attiva professionalmente nella scuola dell obbligo. Per l analisi dei dati si è proceduto alla suddivisione di questa popolazione in tre categorie, come mostra la figura 2. Figura 2 Suddivisione dei rispondenti secondo il settore professionale Operatori scuole comunali: direttori, docenti, ispettori, operatori del sostegno pedagogico 303 Operatori scuole medie: direttori, docenti, esperti, operatori del sostegno pedagogico 362 Altre figure I risultati verranno presentati considerando sia la popolazione totale di rispondenti sia queste tre differenti categorie di persone. Per ogni affermazione contenuta nel questionario è stato chiesto agli interpellati in che misura concordassero con le proposte del progetto di riforma (dal 0% al 100%). N. Divisione della scuola, Bellinzona 3

4 A. Grado di accordo rispetto ai grandi temi della riforma Figura 3 Grado di accordo rispetto all insieme delle proposte riguardanti i grandi temi della riforma Gestire l'eterogeneità 34% 66% La valutazione 41% 59% I docenti 21% 79% L'istituto 22% 78% Figura 4 Grado di accordo rispetto alle proposte riguardanti la gestione dell eterogeneità 34% 66% 39% 61% 28% 72% Altro 28% 72% Figura 5 Grado di accordo rispetto alle proposte riguardanti la valutazione 41% 59% 46% 54% 38% 62% Altro 30% 70% Divisione della scuola, Bellinzona 4

5 Figura 6 Grado di accordo rispetto alle proposte riguardanti i docenti 21% 79% 25% 75% 15% 85% Altro 16% 84% Figura 7 Grado di accordo rispetto alle proposte riguardanti l istituto 22% 78% 27% 73% 16% 84% Altro 16% 84% Divisione della scuola, Bellinzona 5

6 B. Grado di accordo rispetto alle singole proposte 1. Gestire l eterogeneità 1.1. Forme e approcci didattici Figura 8 Praticare la differenziazione mediante procedure didattiche appropriate, in base alle caratteristiche degli allievi 20% 80% 26% 74% 14% 86% Altro 17% 83% Figura 9 Possibilità di variare il raggruppamento degli allievi in base alle esigenze delle lezioni (gruppo classe intero, classe articolata in gruppi, raggruppamento di più classi, ecc.) 27% 73% 34% 66% 20% 80% Altro 24% 76% Figura 10 Prevedere l'organizzazione di laboratori nelle scuole dell'infanzia ed elementari 22% 78% 23% 77% 20% 80% Altro 23% 77% Divisione della scuola, Bellinzona 6

7 Figura 11 Nelle scuole dell'infanzia ed elementari affidare la gestione dei laboratori al docente titolare in collaborazione con il docente di appoggio o di sostegno 22% 78% 27% 73% 19% 81% Altro 21% 79% Figura 12 Nelle scuole medie prevedere laboratori a effettivi ridotti (2 classi divise in 3 gruppi) 39% 61% 49% 51% 28% 72% Altro 23% 77% Figura 13 Nelle scuole medie affidare la gestione dei laboratori ai docenti disciplinaristi 15% 85% 12% 88% 18% 82% Altro 17% 83% Divisione della scuola, Bellinzona 7

8 Figura 14 Nelle scuole medie prevedere laboratori nelle seguenti discipline: scienze naturali 13% 87% matematica 14% 86% geografia 35% 65% stora e civica 36% 64% inglese 25% 75% tedesco 23% 77% francese 31% 69% italiano 12% 88% Figura 15 Nelle scuole medie prevedere atelier a effettivi ridotti (2 classi divise in 3 gruppi) 40% 60% 51% 49% 25% 75% Altro 27% 73% Figura 16 Nelle scuole medie affidare la gestione degli atelier a due docenti disciplinaristi e un docente di sostegno/altra risorsa di sede 40% 60% 52% 48% 28% 72% Altro 24% 76% Divisione della scuola, Bellinzona 8

9 Figura 17 Inserire nella griglia oraria uno spazio dedicato alle settimane/giornate progetto 45% 55% 54% 46% 37% 63% Altro 29% 71% Figura 18 Nel primo biennio delle scuole medie prevedere l organizzazione di atelier nelle seguenti discipline: matematica 28% 72% italiano 29% 71% Figura 19 Nel secondo biennio delle scuole medie prevedere l organizzazione di atelier nelle seguenti discipline: inglese 34% 66% tedesco 32% 68% matematica 25% 75% Divisione della scuola, Bellinzona 9

10 1.2. La riorganizzazione della griglia oraria Figura 20 Armonizzare il passaggio dalla scuola dell'infanzia alla scuola elementare favorendo, laddove le condizioni lo permettono, la costituzione di biclassi durante il primo biennio della scuola elementare 57% 43% 55% 45% 62% 38% Altro 49% 51% Figura 21 Nel secondo ciclo della scuola elementare, ripartire la trattazione degli argomenti storici, geografici e scientifici fra più insegnanti all'interno di una progettazione condivisa 34% 66% 35% 65% 33% 67% Altro 36% 64% Figura 22 Offrire al docente della scuola elementare occasioni di insegnamento più vicine ai propri interessi personali e alle proprie inclinazioni 33% 67% 39% 61% 25% 75% Altro 37% 63% Divisione della scuola, Bellinzona 10

11 Figura 23 Nella scuola media avere due diversi orari settimanali (sequenze) che si alternano ogni 5 settimane 72% 28% 81% 19% 63% 37% Altro 58% 42% Figura 24 Nella scuola media proporre 6.5 settimane progetto ripartite sull'arco dell'anno scolastico 68% 32% 79% 21% 60% 40% Altro 46% 54% Figura 25 Nella scuola media proporre opzioni di approfondimento 16% 84% opzioni sportive/creative 25% 75% opzioni orientative 18% 82% Divisione della scuola, Bellinzona 11

12 Modello 1 (Scuola media) Figura 26 Suddividere l'orario dell'allievo in 30 ore di lezioni ordinarie (compresi laboratori e atelier) e 3 ore dedicate ad altre attività 43% 57% 51% 49% 37% 63% Altro 27% 73% Figura 27 Prevedere per il docente un orario composto da 23 ore di lezioni ordinarie e 2 ore dedicate ad altri tipi di attività in linea con i principi della riforma (partecipazione a incontri di istituto, gruppi di materia, collaborazione con colleghi, accompagnamento dell'allievo,...) 36% 64% 41% 59% 31% 69% Altro 26% 74% Figura 28 Prevedere un momento formale comune per i docenti della sede definito in griglia oraria a priori e garantito per tutto l'anno 46% 54% 55% 45% 35% 65% Altro 25% 75% Divisione della scuola, Bellinzona 12

13 Figura 29 Dedicare una parte delle 6.5 settimane progetto alle discipline attraverso la proposta di attività mirate, in modo da mantenere invariato il numero complessivo di ore dedicate ad ognuna 47% 53% 53% 47% 44% 56% Altro 32% 68% Figura 30 Mettere a disposizione del docente di classe uno spazio supplementare durante la mezza giornata a disposizione per l'accompagnamento individualizzato 37% 63% 44% 56% 32% 68% Altro 20% 80% Figura 31 Discipline con continuità con ore variabili (svolte continuamente durante l anno scolastico, ma con orario settimanale variabile) Italiano 45% 55% Francese 51% 49% Tedesco 49% 51% Inglese 50% 50% Matematica 47% 53% Scienze naturali (tranne in prima e seconda) 47% 53% Educazione fisica 50% 50% Divisione della scuola, Bellinzona 13

14 Figura 32 Discipline con continuità con ore fisse (svolte continuamente durante l anno scolastico con orario settimanale fisso) Ora di classe 13% 87% Figura 33 Discipline a blocco (svolte a blocco durante alcuni mesi dell anno scolastico) Geografia 57% 43% Storia e civica 57% 43% Educazione visiva 49% 51% Arti plastiche 47% 53% Educazione musicale 53% 47% Modello 2 (Scuola media) Figura 34 Mantenere la suddivisione dell'orario dell'allievo in 33 ore di lezioni ordinarie (compresi atelier e laboratori) 30% 70% 29% 71% 31% 69% Altro 32% 68% Divisione della scuola, Bellinzona 14

15 Figura 35 Prevedere per il docente un orario di base di 25 ore dal quale potrà essere dedotta un'ora da dedicare alla collaborazione con i colleghi da organizzare autonomamente 41% 59% 42% 58% 34% 66% Altro 49% 51% Figura 36 Lasciare l'organizzazione di momenti comuni al singolo docente o gruppo 39% 61% 38% 62% 35% 65% Altro 48% 52% Figura 37 Proporre una parte dei corsi opzionali durante le settimane progetto 48% 52% 51% 49% 43% 57% Altro 44% 56% Divisione della scuola, Bellinzona 15

16 Figura 38 Discipline con continuità con ore variabili (svolte continuamente durante l anno scolastico, ma con orario settimanale variabile) Italiano 45% 55% Tedesco 48% 52% Inglese 47% 53% Matematica 46% 54% Figura 39 Discipline con continuità con ore fisse (svolte continuamente durante l anno scolastico con orario settimanale fisso) Educazione fisica 24% 76% Educazione musicale 32% 69% Ora di classe 14% 86% Figura 40 Discipline svolte a blocco durante alcuni mesi dell anno scolastico Geografia 57% 43% Storia e civica 58% 42% Scienze naturali (tranne in terza media) 58% 42% Educazione visiva 51% 49% Arti plastiche 51% 49% Divisione della scuola, Bellinzona 16

17 Figura 41 Quale dei due modelli di griglia oraria proposti preferirei venisse applicato 28% 24% 49% 23% 26% 51% 25% 22% 53% Modello 1 Altro 52% 17% 31% Modello 2 Nessuno dei due 1.3. Differenziazione pedagogica Figura 42 Promuovere e diffondere le pratiche di differenziazione pedagogica 14% 86% 16% 84% 12% 88% Altro 13% 87% Figura 43 Tener conto nel processo di insegnamento dei bisogni e delle caratteristiche individuali degli allievi 15% 85% 17% 83% 11% 89% Altro 15% 85% Divisione della scuola, Bellinzona 17

18 Figura 44 Potenziare diverse forme di insegnamento all'interno del gruppo classe in funzione dello stile di apprendimento e delle capacità degli allievi 16% 84% 20% 80% 11% 89% Altro 16% 84% Figura 45 Organizzare momenti destinati all'osservazione delle capacità che l'allievo sa mettere in gioco in determinate situazioni di apprendimento 18% 82% 23% 77% 13% 87% Altro 17% 83% Figura 46 Regolare le forme di insegnamento in funzione dell'osservazione delle capacità degli allievi 19% 81% 23% 77% 13% 87% Altro 18% 82% Divisione della scuola, Bellinzona 18

19 Figura 47 Permettere agli allievi di progredire al massimo seguendo percorsi diversi centrati sulle loro possibilità e potenzialità 19% 81% 22% 78% 16% 84% Altro 18% 82% Figura 48 La pedagogia differenziata comporta più investimento di tempo e energia iniziale ma più vantaggi nel mediolungo termine 22% 78% 30% 70% 15% 85% Altro 16% 84% Condizioni favorevoli alle pratiche differenziate Figura 49 Disporre di una dettagliata descrizione delle competenze dell'allievo (grado d importanza) 38% 62% 47% 53% 27% 73% Altro 35% 65% Divisione della scuola, Bellinzona 19

20 Figura 50 Promuovere una continua riflessione metacognitiva con gli allievi (apprendimento, sentimenti, difficoltà, ostacoli) 25% 75% 32% 68% 20% 80% Altro 19% 81% Figura 51 Insegnare agli allievi le strategie di risoluzione di situazioni-problema complesse 17% 83% 19% 81% 14% 86% Altro 16% 84% Figura 52 Variare i metodi di lavoro e le strategie di insegnamento 8% 92% 12% 88% 4% 96% Altro 6% 94% Divisione della scuola, Bellinzona 20

21 1.4. Buone pratiche e testimonianze (domande rivolte ai docenti della scuola dell obbligo) Filmati esemplari di attività di differenziazione pedagogica Figura 53 In che misura ho apprezzato le proposte didattiche presentate nei filmati 22% 78% Docenti SM 29% 71% Docenti SE 7% 93% Docenti SI 23% 77% Figura 54 In che misura concordo con le considerazioni teoriche presentate nei filmati 23% 77% Docenti SM 29% 71% Docenti SE 11% 89% Docenti SI 20% 80% Figura 55 In che misura l'approccio didattico illustrato nei filmati sulla differenziazione si riflette nella mia esperienza professionale 30% 70% Docenti SM 43% 57% Docenti SE 19% 81% Docenti SI 17% 83% Divisione della scuola, Bellinzona 21

22 Figura 56 In che misura ritengo di poter mettere in pratica l'approccio didattico illustrato nei filmati 32% 68% Docenti SM 41% 59% Docenti SE 21% 79% Docenti SI 24% 76% Filmati esemplari di attività di laboratorio Figura 57 In che misura ho apprezzato le proposte didattiche presentate nei filmati 22% 78% Docenti SM 29% 71% Docenti SE 10% 90% Docenti SI 17% 83% Figura 58 In che misura concordo con le considerazioni teoriche presentate nei filmati 19% 81% Docenti SM 24% 76% Docenti SE 12% 88% Docenti SI 13% 87% Divisione della scuola, Bellinzona 22

23 Figura 59 In che misura l'approccio didattico illustrato nei filmati sul laboratorio si riflette nella mia esperienza professionale 29% 71% Docenti SM 38% 62% Docenti SE 15% 85% Docenti SI 24% 76% Figura 60 In che misura ritengo di poter mettere in pratica l'approccio didattico illustrato nei filmati 25% 75% Docenti SM 32% 68% Docenti SE 17% 83% Docenti SI 18% 82% Divisione della scuola, Bellinzona 23

24 2. La valutazione 2.1. Le modalità di valutazione Figura 61 Rafforzare il valore descrittivo della valutazione nel corso di tutta la scolarità 47% 53% 54% 46% 43% 57% Altro 29% 71% Figura 62 Prevedere una forma di comunicazione della situazione degli apprendimenti già alla fine della scuola dell'infanzia 58% 42% 66% 34% 49% 51% Altro 50% 50% 2.2. La cartella dell allievo Figura 63 Estendere la cartella dell'allievo a tutta la scolarità obbligatoria 53% 47% 65% 35% 46% 54% Altro 27% 73% Divisione della scuola, Bellinzona 24

25 Figura 64 Informatizzare la cartella dell'allievo inserendola nel sistema Gestione Allievi Gestione Istituti (GAGI) 55% 45% 59% 41% 59% 41% Altro 33% 67% 2.3. Il quadro descrittivo degli apprendimenti Figura 65 Prevedere, accanto alla nota numerica, un "quadro descrittivo degli apprendimenti" 53% 47% 61% 39% 50% 50% Altro 32% 68% Figura 66 Prevedere che durante l'anno scolastico il quadro descrittivo assuma una valenza formativa 42% 58% 48% 52% 38% 62% Altro 28% 72% Divisione della scuola, Bellinzona 25

26 Figura 67 Prevedere che durante l'anno scolastico il quadro descrittivo sia consultabile unicamente dal docente 42% 58% 45% 55% 36% 64% Altro 41% 59% Figura 68 Prevedere che durante l'anno scolastico il quadro descrittivo comprenda l'insieme delle valutazioni (anche quelle relative alle competenze non raggiunte) 34% 66% 41% 59% 30% 70% Altro 19% 81% Figura 69 Al termine di ogni anno scolastico riassumere nel quadro descrittivo unicamente le competenze raggiunte dall'allievo in un'ottica sommativa, quindi pubblica 50% 50% 56% 44% 45% 55% Altro 41% 59% Divisione della scuola, Bellinzona 26

27 Figura 70 Incaricare il consiglio di classe (per la SM) il gruppo di docenti (per le SE) della valutazione delle competenze trasversali 47% 53% 53% 47% 44% 56% Altro 30% 70% Figura 71 Prevedere la creazione di un apposito modulo informatico integrato nel sistema Gestione Allievi Gestione Istituti (GAGI) per facilitare la compilazione del quadro descrittivo degli apprendimenti 39% 61% 41% 59% 38% 62% Altro 33% 67% 2.4. Differenziazione della valutazione Figura 72 Prevedere in collaborazione con il docente di sostegno pedagogico un adattamento degli obiettivi per gli allievi che non riescono a raggiungere gli obiettivi minimi previsti 22% 78% 22% 78% 22% 78% Altro 21% 79% Divisione della scuola, Bellinzona 27

28 Figura 73 Assegnare agli allievi molto deboli la nota di fine anno sulla base degli obiettivi differenziati prevedendo un'annotazione riguardante la differenziazione degli obiettivi sulla pagella dell'allievo 29% 71% 28% 72% 29% 71% Altro 32% 68% Figura 74 Prevedere all'interno del quadro descrittivo degli apprendimenti una sezione dedicata alla descrizione del progetto specifico di differenziazione degli obiettivi messo in atto per l'allievo molto debole 30% 70% 31% 69% 33% 67% Altro 23% 77% 2.5. Transizione al postobbligo Figura 75 Preparare la transizione al postobbligo lungo tutta la scolarità 32% 68% 36% 64% 30% 70% Altro 21% 79% Divisione della scuola, Bellinzona 28

29 Figura 76 Coinvolgere maggiormente il docente di classe nell'accompagnamento dell'allievo nel percorso di orientamento 48% 52% 62% 38% 33% 67% Altro 29% 71% Figura 77 Assegnare al docente di classe un'ora di riduzione del tempo di insegnamento supplementare per permettergli di rispondere in maniera più approfondita a questo compito 28% 73% 30% 70% 24% 76% Altro 25% 75% Figura 78 Accordare all'allievo e alla sua famiglia la responsabilità della scelta della formazione postobbligatoria, sulla base di raccomandazioni relative alle caratteristiche individuali e ai risultati scolastici che possono favorire una buona probabilità di riuscita 26% 74% 25% 75% 24% 76% Altro 33% 67% Divisione della scuola, Bellinzona 29

30 3. I docenti 3.1. Collaborazioni istituzionali Figura 79 Creare un contesto professionale favorevole allo sviluppo di una cultura collaborativa 12% 88% 14% 86% 12% 88% Altro 6% 94% Figura 80 Prevedere momenti di condivisione che favoriscano la collaborazione 19% 81% 25% 75% 13% 87% Altro 11% 89% Figura 81 Prevedere spazi di condivisione adeguati all'interno della sede 15% 85% 20% 80% 13% 87% Altro 7% 93% Divisione della scuola, Bellinzona 30

31 3.2. Il gruppo di materia e i coordinatori di materia Figura 82 Nelle scuole medie istituire per ogni materia un "coordinatore" interno alla sede che avrà il compito di animare le attività del gruppo di materia e di favorire la collaborazione all'interno di esso 39% 61% 48% 52% 30% 70% Altro 18% 82% Figura 83 Prevedere per i coordinatori di materia una riduzione del tempo di insegnamento 21% 79% 27% 73% 12% 88% Altro 16% 84% 3.3. Il co-insegnamento Figura 84 Nelle scuole elementari prevedere l'attribuzione delle materie speciali agli insegnanti specializzati in modo da liberare spazio nella griglia oraria dei docenti titolari per la collaborazione 15% 85% 14% 86% 14% 86% Altro 18% 82% Divisione della scuola, Bellinzona 31

32 Figura 85 Nelle scuole medie, mettere a disposizione di ogni istituto scolastico un 'pacchetto' di ore destinato alla collaborazione tra docenti disciplinaristi 22% 78% 25% 75% 16% 84% Altro 18% 82% Figura 86 Prevedere, per i docenti che praticano il co-insegnamento un orario di lavoro che consenta loro di disporre di spazi di progettazione comune 17% 83% 22% 78% 11% 89% Altro 12% 88% Figura 87 Favorire l'intervento in aula da parte del docente di sostegno pedagogico e la relativa collaborazione con il docente titolare/disciplinare 20% 80% 23% 77% 14% 86% Altro 20% 80% Divisione della scuola, Bellinzona 32

33 Figura 88 In prima elementare promuovere la collaborazione tra il docente di sostegno e il docente titolare attraverso interventi in aula 15% 85% 19% 81% 8% 92% Altro 18% 82% Figura 89 Tra la seconda e la quinta elementare favorire la messa disposizione di circa 1/3 del tempo di lavoro del docente di sostegno in favore della collaborazione, attraverso interventi in aula 26% 74% 30% 70% 18% 82% Altro 30% 70% Figura 90 Nella scuola media favorire la messa a disposizione di circa 1/3 del tempo di lavoro del docente di sostegno in favore della collaborazione, attraverso interventi in aula 37% 63% 42% 58% 22% 78% Altro 35% 65% Divisione della scuola, Bellinzona 33

34 Figura 91 Favorire la collaborazione del docente titolare/disciplinare con altre risorse interne alla sede (docente d'appoggio, educatore, operatore di sostegno specializzato, operatore casi difficili, docente per alloglotti, operatore della differenziazione curricolare) 20% 80% 26% 74% 13% 87% Altro 13% 87% Figura 92 Prevedere nella scuola dell'infanzia e nella scuola elementare l'assegnazione di un docente di appoggio ogni 10 sezioni 21% 79% 20% 80% 23% 77% Altro 17% 83% 3.4. Il portale didattico Figura 93 Disporre di uno strumento (portale) che favorisca la collaborazione nella creazione di materiale didattico 18% 82% 22% 78% 15% 85% Altro 12% 88% Divisione della scuola, Bellinzona 34

35 Figura 94 Disporre di uno strumento (portale) che favorisca la condivisione di materiale didattico 15% 85% 18% 82% 12% 88% Altro 9% 91% Figura 95 Disporre di uno strumento (portale) che favorisca la condivisione di buone pratiche e esperienze 16% 84% 20% 80% 13% 87% Altro 9% 91% 3.5. La formazione di base e continua Figura 96 Prevedere iniziative e attività di formazione continua in linea con le proposte formulate dal progetto La scuola che verrà 27% 73% 34% 66% 22% 78% Altro 14% 86% Divisione della scuola, Bellinzona 35

36 Figura 97 Promuovere lo svolgimento delle attività di formazione continua attraverso il modello delle comunità di pratica e di apprendimento professionale 28% 72% 33% 67% 24% 76% Altro 19% 81% Figura 98 Prevedere le attività formative il più possibile aderenti ai bisogni, alle visioni, e agli orientamenti delle comunità scolastiche in modo da generare ricadute dirette in seno a queste ultime 15% 85% 18% 82% 11% 89% Altro 15% 85% Divisione della scuola, Bellinzona 36

37 4. L istituto Figura 99 Trasformare gli istituti scolastici cantonali in Unità amministrative autonome (UAA) 43% 57% 48% 52% 42% 58% Altro 29% 71% Figura 100 Favorire negli istituti spazi di diverse dimensioni e forme dove gli allievi possano lavorare sia da soli che in gruppi 20% 80% 26% 74% 13% 87% Altro 13% 87% Figura 101 Prevedere all'interno dell'istituto scolastico luoghi dove i docenti possano ritrovarsi per collaborare 16% 84% 19% 81% 12% 88% Altro 12% 88% Divisione della scuola, Bellinzona 37

38 Figura 102 Prevedere all'interno dell'istituto scolastico spazi informali dedicati ai docenti, dove possano ritrovarsi con i propri colleghi in un luogo piacevole che favorisca lo scambio e la distensione 15% 85% 19% 81% 8% 92% Altro 13% 87% 5. La riforma Figura 103 Desidererei che l'istituto in cui lavoro si candidasse come sede sperimentale (domanda rivolta a docenti/direttori della scuola dell obbligo) Docenti/direttori scuole medie 63% 11% 27% Docenti/direttori scuole comunali 63% 6% 32% No Sì Non so Divisione della scuola, Bellinzona 38

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