ATTIVITA FORMATIVE DI TIROCINIO
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- Fortunato Ferraro
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1 ATTIVITA FORMATIVE DI TIROCINIO Gli OBIETTIVI del toricinio sono: formare lo studente-logopedista nella conoscenza e nella pratica degli ATTI PROFESSIONALI SPECIFICI: osservazione, valutazione, programmazione, attuazione, verifica del piano di trattamento e counselling logopedico Acquisire la capacità di eseguire tali atti professionali specifici, con assunzione progressiva di responsabilità professionale, con la supervisione del logopedista affiancatore del tirocnio e dei tutor clinici. Le attività di tirocinio guidato sono da effettuarsi in servizi universitari ospedalieri ed extra ospedalieri ed in servizi ambulatoriali e territoriali. L ordinamento didattico prevede 69 Creduti Formativi Universitari complessivi per le attività formative di tirocinio, così distribuiti: I anno 22 Crediti Formativi Universitari II anno 23 Crediti Formativi Universitari III anno 24 Crediti Formativi Universitari A) Tirocinio nel primo anno. Le attività dovrebbero garantire nel I anno di corso un obiettivo sostanziale : indirizzare, formare, armonizzare la persona-studente in senso comunicativo, condizione pregiudiziale per integrare poi le varie abilità tecniche specifiche oggetto di studio. Scopi di questa formazione iniziale sono: strutturare nello studente logopedista quelle competenze personali che consentono un approccio globale al paziente ed al suo nucleo socio-familiare, nonché all adattamento al singolo caso di tecniche e modalità espressive sperimentate a livello personale e quindi utilizzabili in modo opportuno con valenza terapeutica e riabilitativa. Stage formativi con frequenza obbligatoria dovrebbero essere previsti in questo senso inerenti ad esempio attività espressive, attività di rilassamento, attività musicali. Questi approfondimenti e sperimentazioni dirette, costituiscono i cosiddetti saper fare tecnici di cui occorre disporre per poter acquisire il bagaglio di abilità e conoscenze specifiche di molte tecniche e metodi rieducativi sostanzialmente applicati in seguito. Il secondo obiettivo della formazione pratica del I anno è costituito dalla conoscenza e dall osservazione guidata di quadri di ampio riferimento per la fisiologia del bambino e delle condizioni generali di tipo gerontologico e geriatrico nell anziano. L esperienza sin qui effettuata ha dimostrato l utilità di questa impostazion, ricordando come l attenzione all evoluzione del bambino nei 1
2 primi anni di vita è da intendersi propedeutica alla conoscenza e valutazione della comunicazione e del linguaggio anche per l adulto e l età involutiva. A conferma di quanto sopra tutto il primo anno di studi non deve essere svolto in ambiente clinico non essendo completata la propedeuticità relativa. L attività di tirocinio si esplica quindi nei due semestri attraverso: osservazione degli aspetti fisiologici della evoluzione globale del bambino da 0 a 5 anni, da effettuarsi presso strutture quali: Reparti di Neonatologia, per garantire l approccio diretto all esame neurologico del neonato ed all osservazione del comportamento e dei riflessi neonatali; Asili Nido e Scuole Materne, perché attraverso la conoscenza e l osservazione di bambini sani gli studenti possono avere adeguati schemi di riferimento, in particolare riguardo a: tappe evolutive psicomotorie e comunicative (deambulazione, verbalità comunicazione, socializzazione, motricità, etc ) rilevazione dei tempi evolutivi differenti per ciascun bambino nell ambito dello sviluppo fisiologico osservazione e conoscenza diretta di istituzioni. frequentazione di istituzioni assistenziali, con particolare riguardo alla fascia geriatrica. B) Tirocinio nel secondo e terzo anno. Apprendimento degli Atti Professionali Specifici Sul piano dell interazione personale e terapeutica gli studenti devono aver sviluppato una buona comprensione del comportamento umano nei vari contesti sociali, aver sensibilizzato la propria capacità percettiva di osservazione delle relative reazioni. Devono avere una conoscenza di base delle diverse forme di trattamento terapeutico e devono poter trasferire tutto ciò nella pratica logopedica. Essi devono saper riconoscere i limiti propri e della propria professione ed in seguito alla comparsa di speciali problemi, saper collaborare con altri gruppi di professionisti. Obiettivi specifici di studio durante il corso di terapia dei vari quadri patologici, in relazione all età del paziente, poter formulare domande (per es. utili per la raccolta dei dati per il piano di terapia, per il decorso della terapia, per l aggiunta di collaboratori in altri campi ed istituzione diagnostiche e terapeutiche); nel rapporto paziente/terapeuta poter riconoscere le evoluzioni, ovvero i problemi connessi (per es. nei casi in cui si crei una certa confidenza di guida e dipendenza reciproche, di transfert, di opposizione, di segni di paura, di dispiacere, di ambivalenza, di delusioni); saper cogliere, durante la terapia, le situazioni critiche (per es. sfoghi affettivi, segni di particolari momenti di sofferenza della vita, problemi nel rapporto fra paziente e terapeuta) e saperle aggirare adeguatamente (per es. tramite la 2
3 tolleranza di manifestazioni affettive, la discussione su sentimenti repressi,. la libera discussione nel corso della terapia a proposito di elementi che causano fastidi); poter osservare i comportamenti anomali e particolarmente i prototipi di interazione non verbale e saper riconoscere sia il reciproco accavallarsi delle percezioni oggettive e soggettive, sia i tipici errori di osservazione; poter includere nell osservazione di questi comportamenti i genitori, parenti e i gruppi di riferimento; poter usare forme particolari di controllo del linguaggio per la raccolta dei dati anamnestici, per una visita ed un controllo medico e poter riconoscere ciò che sta alla base dei vari comportamenti; saper utilizzare, nel lavoro con i gruppi, i vari metodi di intervento (per es. la pratica per l incoraggiamento della coesione e dell interazione del gruppo, la pratica per il completamento dei processi di gruppo); saper valutare le possibilità ed i problemi che emergono dal lavoro interdisciplinare. Esercizi per l esame obiettivo. Gli studenti devono sia saper compiere le indagini che eseguire e valutare i test per l inquadramento e la corrispondente diagnostica terapeutica. Obiettivi specifici di studio. saper usare le tecniche del colloquio per la raccolta dai dati anamnestici (per es. per cogliere il gioco dei ruoli); saper osservare e descrivere il comportamento verbale e non, registrare e analizzare la varie interazioni; saper applicare i mezzi strumentali per la diagnostica; saper usare e valutare test standardizzati e metodi informali di controllo per la comprensione di disturbi di voce, linguaggio ed udito ed infine interpretare i risultati; saper giudicare le diverse funzioni e metodiche della diagnostica prima e dopo la terapia; saper valutare l evoluzione del trattamento ed i risultati nonché redigere relazioni in merito. 3
4 Esercizi di pianificazione terapeutica. Gli studenti devono saper preparare un piano di lavoro per ciascuna seduta terapeutica ed un piano di lavoro per l intero corso della terapia. Obiettivi specifici di studio. saper sviluppare un piano di terapia individuale in base ai risultati della diagnosi foniatrica, della diagnostica logopedica e di altri esami; in base ad informazioni date in precedenza sulla situazione delle cure, saper pianificare obiettivi di terapia per ogni singola seduta terapeutica; saper giudicare vantaggi o svantaggi e l applicabilità delle varie metodologie. Terapia supervisionata. Si intende per supervisione sia il controllo, che le indicazioni effettuate per l esecuzione di procedure di diagnostica e pratica terapeutica. Nell ambito del tirocinio, con opportuna supervisione, lo studente deve acquisire le competenze relative all attuazione di tutti gli atti professionali specifici, per ogni quadro patologico del catalogo nosologico. Gli studenti devono essere capaci, in collaborazione con il medico, di effettuare autonomamente e responsabilmente anamnesi ed esami logopedici. Devono saper attuare una terapia logopedica ed inoltre saper consigliare i pazienti ed i loro parenti. Devono inoltre saper usare le proprie conoscenze e capacità traendole dalle lezioni tecniche e pratiche e dai restanti momenti di formazione pratica. Terapia supervisionata delle disfonie. Terapia supervisionata di pazienti laringectomizzati. Terapia supervisionata dei disturbi dello sviluppo del linguaggio. Terapia supervisionata dei disturbi di apprendimento. Terapia supervisionata delle sordità prelinguali e dislalie audiogene. Terapia supervisionata delle sordità postlinguali. Terapia supervisionata delle dislalie meccaniche-periferiche. Terapia supervisionata dei disturbi della deglutizione infantile. Terapia supervisionata delle afasie e disartrie. Terapia supervisionata della disfagia negli adulti, di tipo neurologico e postchirurgico. Terapia supervisionata delle Sindromi demenziali neurodegenerative e multinfartuali. Terapia supervisionata degli esiti di P.C.I. Terapia supervisionata nei disturbi di flusso come la balbuzie ed il tumultus sermonis. 4
5 Sedi di tirocinio per l anno accademico I Anno di Corso: Scuole per l infanzia del Comune di Torino I.R.V Carlo Alberto e Geriatria II Anno di Corso: I Clinica O.R.L. Ospedale Molinette di Torino A.S.L. 1 Torino A.S.L.8 Moncalieri Servizio di Riabilitazione Funzionale Ospedale Mauriziano Cooperativa Multicodex Presidio Sanitario Ausiliatrice Don Gnocchi Servizio di Riabilitazione Funzionale Ospedale Giovanni Bosco di Torino Servizio di Neuropsichiatria Infantile - A.S.L. 4 Servizio di Neuropsichiatria Infantile - Ospedale Infantile Regina Margherita III Anno di Corso: I Clinica O.R.L. Ospedale Molinette di Torino A.S.L. 1 Torino A.S.L.8 Moncalieri Servizio di Riabilitazione Funzionale Ospedale Mauriziano Cooperativa Multicodex Presidio Sanitario Ausiliatrice Don Gnocchi Servizio di Riabilitazione Funzionale Ospedale Giovanni Bosco di Torino Servizio di Neuropsichiatria Infantile - A.S.L. 4 Servizio di Neuropsichiatria Infantile - Ospedale Infantile Regina Margherita 5
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