Indice Premessa Stato di fatto Descrizione del progetto Opera di presa Condotta forzata... 10

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2 Indice Indice... 2 Premessa... 3 Stato di fatto... 4 Descrizione del progetto... 5 Opera di presa... 8 Condotta forzata Centrale e canale di restituzione Sintesi delle relazioni specialistiche allegate al progetto Relazione geologica Relazione Idrologica Relazione Idraulica Relazione paesaggistica Relazione di valutazione dell impatto ambientale Piano finanziario Scheda d'impianto Documentazione fotografica Organizzazione del cantiere e tempi di realizzazione Elenco degli elaborati Visure catastali dei mappali interessati

3 Premessa La presente relazione generale riguarda il progetto di realizzazione di un nuovo impianto idroelettrico in comune di Borno, in provincia di Brescia, situato sul torrente Trobiolo, affluente in sponda destra del fiume Oglio; il progetto, sviluppato a livello preliminare, è parte integrante della domanda di concessione alla derivazione delle acque superficiali per uso idroelettrico dal torrente stesso. Nelle pagine successive si illustrano le caratteristiche salienti dell impianto, la sintesi degli elaborati tecnici in esso contenuti (a cui si rimanda per ulteriori dettagli) e una sommaria descrizione delle opere necessarie per la realizzazione. 3

4 Stato di fatto Come anticipato, l impianto idroelettrico in progetto sfrutterà le acque del torrente Trobiolo che, scendendo dal passo di Croce di Salven (che divide le provincie di Brescia e Bergamo), recapita le acque nell alveo del fiume Oglio. L abitato di Borno, collocato a Nord Ovest rispetto all asse del torrente Trobiolo interessato dal presente progetto è un comune della Val Camonica: in particolare, si colloca a sul confine provinciale di Brescia, delimitato dal passo di Salven, il cui altro versante s innesta nella Val di Scalve; l asta principale del torrente ha una lunghezza di circa 10 Km e che, per conformazione orografica, non può che essere affluente del fiume Oglio (in comune di Piancogno). Nel secolo scorso, così come nell attuale, il fiume Oglio in particolare, così come tutti i suoi affluenti, è stato sfruttato per la produzione di energia da fonte idroelettrica, grazie all abbondanza delle acque e alla pendenza dell alveo. Il bacino del torrente Trobiolo viene chiamato l'altopiano del Sole e comprende i comuni di Borno, Ossimo e Piancogno; nasce da due fonti poste al Passo del Costone (1937 m), e alla quota 1869 m sul monte San Fermo (2356 m). ll bacino dell impianto in progetto comprende le zone che si sviluppano a partire dai 2356,00 m s.l.m. (Corna di San Fermo), orograficamente collocate a Nord Ovest rispetto alla sezione di chiusura esaminata, fino al punto più basso considerato, in corrispondenza dell opera di presa, a quota 722,00 m s.l.m. circa.; in questo punto, sono presenti in alveo anche le acque del torrente S. Fiorino, affluente in sponda sinistra del Trobiolo. 4

5 Descrizione del progetto L impianto idroelettrico in progetto funzionerà sfruttando le portate del torrente Trobiolo ed il salto geodetico presente fra l opera di presa e la restituzione in alveo dell acqua turbinata; l opera di presa, così come il primo tratto di condotta forzata, interesserà i territori del Comune di Borno, mentre un secondo tratto di condotta forzata (posto in sponda destra) e la centrale di produzione interesseranno i territori del Comune di Piancogno. Per un miglior inquadramento geografico dell area, si riportano estratti planimetrici derivati dal software Google Earth (con concessione di utilizzo delle mappe da parte di Tele Atlas North America, Inc. - "TANA"): i due comuni interessati si trovano in provincia di Brescia; Borno è inserito sul confine con la provincia di Bergamo e con la Val di Scalve, mentre Piancogno funge da raccordo con il fondovalle; l altitudine media di Borno è di 912,00 m s.l.m., mentre quella di Piancogno è di 250 m s.l.m. (l altitudine del territorio dei due comuni varia da tra i 231 e i 2550 m circa s.l.m.); si tratta di comuni tipici dell arco alpino italiano, serviti dalle Strada Provinciale n 5 (che, attraverso il Passo di Salven collega le due provincie limitrofe) e dalla Strada Provinciale n 42 (che attraversa longitudinalmente l intera Val Camonica). 5

6 Vista 3D del della localizzazione (tracciato nuovo impianto evidenziato in rosso) Ingrandimento del tratto di torrente Trobiolo interessato L area interessata dal presente progetto è quella relativa al tratto di torrente Trobiolo sul confine fra i comuni di Borno e Piancogno: la linea rossa indica il percorso della nuova condotta forzata, i cerchi rossi sono indicativi delle posizioni dei manufatti necessari al 6

7 funzionamento dell impianto e si rimanda agli allegati elaborati grafici per un maggior dettaglio. Il manufatto di presa verrà realizzato in corrispondenza di un area pianeggiante in sponda sinistra immediatamente a valle del rilascio della centrale di produzione di un impianto in fase di istruttoria, denominato Borno Paese ; le acque derivate verranno immesse in una condotta forzata che costeggerà il corso d acqua inizialmente in sponda sinistra e successivamente in destra fino all arrivo in centrale di produzione, permettendo di sfruttare il salto geodetico presente. Dopo una corsa di circa 670 m, la condotta forzata consegnerà le acque trasportate alla turbina idroelettrica posta all interno del manufatto in calcestruzzo presente sulla sponda idrografica destra del torrente. Durante la sua corsa, la condotta forzata affiancherà, per il primo tratto, la tubazione idroelettrica esistente a servizio dell impianto di proprietà della B.E.P. (a cui il tratto di fiume risulta essere sotteso): tale situazione permetterà al proponente di avere già la disponibilità delle aree al momento della realizzazione. Le acque turbinate verranno infine scaricate nuovamente nell alveo del torrente Trobiolo, così da non arrecare alcun danno ai concessionari posti più a valle di questo punto. 7

8 Opera di presa L opera di presa (per la cui descrizione dettagliata si rimanda alla Tav. n 3 del progetto di concessione) verrà localizzata planimetricamente nel punto indicato nell immagine successiva; tale zona è stata scelta in rapporto al miglior utilizzo fra portate derivate e salto utile, nonché in funzione del rilascio dell impianto idroelettrico in fase di istruttoria posto a monte, denominato Borno Paese, di proprietà del medesimo proponente. Il manufatto, realizzato in calcestruzzo armato, punta a raccogliere le acque del torrente Trobiolo utilizzando una presa a trappola sub alveo del tipo a coanda e garantendo il rilascio minimo richiesto da normativa (D.M.V.); una traversa avente un altezza di 60 cm (di cui 40 sempre annegati) provvede allo sbarramento del torrente e all accumulo dell acqua dietro di sé: sulla destra è presente la scala di risalita dell ittiofauna, attraverso la quale l acqua può continuare il proprio corso in alveo e non essere derivata (per una quantità minima pari al D.M.V. calcolato e riportato nella relazione idrologica); sulla sinistra è invece presente l opera di presa vera e propria; la quota stimata del pelo libero all interno del canale derivatore in condizioni di normale funzionamento si considera pari a 721,70 m s.l.m. (vedi rel. Idraulica); la fondazione 8

9 longitudinale, posta al di sotto della presa, consente la stabilizzazione del manufatto nell alveo per resistere alla forza dell acqua che dovesse presentarsi in occasione di piene eccezionali ed evita l erosione della parte di alveo posta a valle. Attraverso il canale al di sotto della griglia di presa, l acqua proveniente dall alveo del fiume raggiunge la vasca di sedimentazione: quest ultima ha la funzione di permettere la sedimentazione delle particelle più pesanti, nonché di convogliare le acque verso la vasca di carico dalla quale parte poi la condotta forzata; una paratoia è posizionata sulla parete longitudinale del canale in calcestruzzo per consentire il suo svuotamento in occasione di manutenzione straordinaria, nonché per agevolare la pulizia del sedimentatore (scarico di fondo). Tra la vasca di sedimentazione e quella di carico verrà installata una griglia a pulizia manuale per il filtraggio del flottante; l acqua, giunta nella vasca di carico, viene incanalata nella condotta forzata; la valvola a farfalla, automatizzata per la chiusura sotto flusso, in caso di malfunzionamento degli organi di regolazione della centrale di produzione posta a valle, viene posta in corrispondenza della bocca della tubazione. Come detto precedentemente il livello dell invaso verrà mantenuto, durante il funzionamento in condizioni ordinarie, a quota 721,70 m s.l.m., in modo da avere il maggior carico possibile, rilasciando comunque la portata richiesta come D.M.V.; in caso di interruzione della produzione della nuova centrale o di eventuali riduzioni della portata turbinata rispetto alla portata in arrivo da monte, o ancora in condizioni di piena straordinaria del torrente, l acqua supererà la traversa e riprenderà il corso naturale del torrente Trobiolo insieme all acqua costantemente rilasciata come D.M.V. L accesso all opera di presa verrà garantita tramite un nuovo tratto di strada d accesso che si congiunge all esistente via Nuova / via Rocca: la medesima strada fungerà da accesso sia per la presente opera di presa, che per la centrale di produzione in progetto relativa all istanza di concessione dell impianto Borno Paese. 9

10 Condotta forzata La condotta forzata in progetto (per la cui descrizione dettagliata si rimanda alla Tav. N 4 del progetto di concessione), per tutto il tratto in realizzazione, sarà costituita da un tubo DN500, convogliante le acque dall opera di presa alla centrale di produzione. Per la realizzazione di tale opera si procederà all esecuzione di uno scavo in trincea per una profondità indicativa di circa 1,20/1,30 m; si preparerà quindi in fondo dello scavo con della sabbia d allettamento per il corretto posizionamento (direzione ed inclinazione) di ogni tratto di condotta. La posa della condotta forzata interessa la sponda sinistra dell alveo per un primo tratto (seguendo il tracciato dell esistente tubazione interrata a servizio della centralina B.E.P. realizzata negli anni 2012/2013) e la sponda destra a seguito dell attraversamento dell alveo del torrente Trobiolo. Questo secondo tratto di condotta verrà posizionato dietro un esistente muro in cls posto al piede del versante, che fungerà quindi da protezione per la condotta. Successivamente alla posa della condotta forzata, a seguito del reinterro, verrà ripristinato il manto erboso e la situazione allo stato di fatto. Lungo tutto il suo sviluppo verranno realizzati, ad intervalli regolari, pozzetti d ispezione a distanza cadenzata per il monitoraggio e la manutenzione della tubazione. 10

11 Centrale e canale di restituzione La centrale di produzione (per la cui descrizione dettagliata si rimanda alle Tav. n 5 del progetto di concessione) verrà localizzata planimetricamente, nel punto indicato nell immagine successiva, pochi metri a monte rispetto all attraversamento del torrente da parte del ponte stradale che porta al Santuario dell Annunciata e pochi metri a valle rispetto ad un esistente briglia trasversale di regimazione del torrente. Il corpo di fabbrica è costituito da un edificio in calcestruzzo armato completamente interrato (rimane interrato anche il canale di scarico); l accesso pedonale avviene attraverso una porta d accesso posta sul lato Nord alla quale si giunge tramite un tratto di strada sterrata esistente/in completamento che attualmente porta alla briglia sul torrente; il montaggio e la manutenzione degli organi elettromeccanici è invece previsto dalla copertura dell edificio stesso, dimensionata al fine di essere carrabile. La produzione di energia elettrica avviene attraverso una turbina di tipo Francis ad asse verticale; la fondazione ed il canale di scarico sono manufatti in cls di adeguato spessore per la distribuzione al terreno sottostante dei carichi statici e dinamici dovuti agli organi di produzione; le pareti controterra verranno dimensionati adeguatamente per resistere, oltre che alla spinta del terreno, anche ai carichi trasmessi dai mezzi operanti in copertura per montaggi/manutenzioni delle parti elettromeccaniche. 11

12 Il canale di scarico permette la fuoriuscita dell acqua dopo il passaggio attraverso la girante; esso è costituito da un canale in calcestruzzo che permette di mantenere costantemente annegata la bocca della turbina a reazione; la quota del pelo libero a valle dei meccanismi motori è pari a 684,40 m s.l.m. in condizioni di normale funzionamento: così come riportato in relazione idraulica, tale quota definisce il salto geodetico di concessione. 12

13 Sintesi delle relazioni specialistiche allegate al progetto In questo capitolo sono riportate brevi sintesi del contenuto degli elaborati tecnici allegati al progetto. Relazione geologica La relazione geologica è sviluppata dai Dott. Geol. Giovanni Bembo e Loredana Zecchini e illustra le caratteristiche della zona d intervento, sia attraverso la cartografia provinciale / comunale disponibile, sia attraverso l esposizione delle considerazioni maturate in seguito all esame dei luoghi. Relazione Idrologica La relazione idrologica è sviluppata allo scopo di quantificare la disponibilità idrica dell impianto idroelettrico in progetto ai sensi della D.G.R. n 8/2244 del 29/03/2006 (P.T.U.A.). Per far questo, ci si è basati sui dati teorici della dotazione idrica minima della popolazione residente e fluttuante, in modo da determinare la disponibilità di acqua per produzione di energia idroelettrica, con la certezza di non arrecare danni ai cittadini. Relazione Idraulica La relazione idraulica riporta la sintesi delle verifiche idrauliche preliminari svolte nell ambito delle attività di ingegneria finalizzate alla realizzazione del nuovo impianto idroelettrico denominato Borno Paese ; in particolare, contiene: 13

14 - descrizione delle verifiche del dimensionamento idraulico dell opera di presa, della vasca di sedimentazione e del canale di rilascio con l individuazione delle quote di concessione; - descrizione delle verifiche del dimensionamento idraulico della scala dei pesci deputata al rilascio del D.M.V.; - descrizione del dimensionamento preliminare della turbina idroelettrica; - descrizione delle verifiche idrauliche condotte per la valutazione delle perdite di carico (distribuite e concentrate) e quindi del salto utile disponibile con il funzionamento della turbina; Relazione paesaggistica La relazione paesaggistica, nonché gli elaborati grafici che ad essa fanno riferimento, vengono redatti secondo le indicazioni del D.P.C.M. 12/12/2005. La relazione contiene: - descrizione dello stato attuale dei luoghi e del contesto ambientale in cui l opera è inserita; - illustrazione degli interventi di progetto; - illustrazione degli elementi necessari per una valutazione oggettiva dell impatto che l intervento in progetto, sia in fase di realizzazione, che in fase di esercizio, indurrà sull ambiente naturale e socio economico (con riferimento agli accorgimenti progettuali adottati al fine di ridurre al minimo l entità degli impatti dell opera, per conseguire un miglioramento della qualità ambientale e paesaggistica del contesto territoriale). 14

15 Relazione di valutazione dell impatto ambientale La relazione di valutazione dell impatto ambientale vuole valutare l impatto dell opera secondo i criteri dettati dallo studio eseguito dal Dott. Paoletti (utilizzando la griglia proposta dallo studio stesso). Piano finanziario Il piano finanziario parte dal computo metrico generale dell opera e cerca di stabilire costi / benefici ottenibili dalla realizzazione del progetto (redatto nel mese di gennaio 2015). Scheda d'impianto Scheda con riportati in maniera sistetica tutti i dati di progetto oggetto della domanda di concessione. Documentazione fotografica Fotografie dello stato attuale dei luoghi con indicazione del punto di presa e rilascio. 15

16 Organizzazione del cantiere e tempi di realizzazione La tempistica di realizzazione delle opere previste sarà desumibile dal cronoprogramma allegato al piano di sicurezza (progetto esecutivo) che verrà predisposto in fase di presentazione di Autorizzazione Unica alla realizzazione del limpianto idroelettrico (secondo quanto previsto dalle Linee Guida 387/2003). Le aree di cantiere dovranno essere adeguatamente recintate ed opportunamente segnalate con cartelli e dispositivi idonei, sia durante le varie fasi di lavoro, sia durante le pause diurne / festive. 16

17 Elenco degli elaborati Oltre alla presente relazione generale, si allegano al presente progetto di concessione: - Relazione geologica; - Relazione idrologica; - Relazione idraulica; - Relazione paesaggistica; - Relazione di valutazione ambientale; - Piano finanziario; - Scheda d impianto; - Documentazione fotografica; - Tav. 1.1: P.G.T. dei comuni di Borno e Piancogno (Bs); - Tav. 1.2: Sistema dei vincoli dei comuni di Borno e Piancogno (Bs); - Tav. 1.3: Tavola particellare; - Tav. 2.1: Corografia del bacino imbrifero; - Tav. 2.2: Viabilità e planimetria generale d impianto; - Tav. 3: Opera di presa: Planimetria generale, piante e sezioni; - Tav. 4: Profilo planoaltimetrico e sezioni tipo; - Tav. 5: Centrale di produzione: Planimetria generale, pianta, prospetti e sezioni; Rogno, 12/01/2014 Il progettista Dott. Ing. Pietro Spatti 17

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