La sorveglianza delle Paralisi Flaccide Acute in Piemonte
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1 La sorveglianza delle Paralisi Flaccide Acute in Piemonte Daniela Lombardi Torino, 15 maggio 2018
2 La normativa La sorveglianza delle paralisi flaccide acute è stata condotta in Italia dal 1995(Circolare Ministeriale n /28v/911 del 7 febbraio 1995). Nota N.400.3/28/352 del 26 Gennaio Conferenza Stato Regioni seduta del 30 Maggio LaretelocalepiemonteseècoordinatadalSeREMIdellaASLALdal2011.
3 Centri di Referenza regionali Nel 1997 sono stati individuati i Centri di Referenza regionali che devono attivarsi per ricercare i casi di PFA e per sensibilizzare le strutture ospedaliere dove con più probabilità questi casi afferiscono. Il Responsabile del Centro di Referenza Regionale notifica i casi, al Ministero della Salute e all ISS, e cura il recupero tempestivo delle informazioni epidemiologiche e dei campioni clinici da inviare ai laboratori di riferimento nazionale(iss) o sub-nazionale.
4 Conferenza Stato-Regioni Accordo sottoscritto in sede di Conferenza Stato-Regioni-Province Autonome il 30 maggio 2002: tale Accordo contempla tra l altro, al punto 5, che le Regioni e le Province Autonome, nell ambito delle specifiche competenze, proseguano la sorveglianza della paralisi flaccida acuta (PFA), secondo i protocolli raccomandati dall OMS ed attuati secondo le indicazioni del Ministero della Salute e dell Istituto Superiore di Sanità.
5 Sorveglianza attiva (previsto anche report zero) Sono attesi 5-6 casi /anno nella Regione Piemonte nei minori di 15 anni Tutti i casi dovranno essere analizzati sia a livello epidemiologico che diagnostico per definirne l eziologia. Contattati ogni 15 giorni i referenti (reparti di Pediatria e NPI) di 26 strutture ospedaliere Ritorno informativo (aggiornamento su situazione epidemiologica internazionale) Produzione report, inviato per posta elettronica e disponibile al sito internet Eventi formativi regionali ECM con partecipazione dei Referenti nazionali A cura del SeREMIdal 2011
6 Global Polio EradicationInitiative(GPEI) dell OMS ha pubblicato, nel 2012, l ultima versione del Polio Eradication & Endgame Strategic Plan Il piano sottolinea, tra l altro, in previsione dell'eradicazione, la necessità di un sistema di monitoraggio in grado di accertare, attraverso una sorveglianza attiva, l effettiva avvenuta scomparsa dei poliovirus nella popolazione umana.
7 D.P.C.M del 12 gennaio 2017 Sorveglianza inserita tra le attività previste nei L.E.A., prevedendo, da parte delle Regioni, comunicazioni e produzioni di report periodici.
8 CircolareMinisteriale8febbraio2018 Aggiornamento delle raccomandazioni per lo stato della sorveglianza delle paralisi flaccide acute. Nel 2015 è stato ufficialmente dichiarato eradicato il poliovirus selvaggio tipo 2. Oggi la poliomielite è endemica in soli 3 Paesi del mondo (Pakistan, Afghanistan e Nigeria). Nella Repubblica araba di Siria vi sono stati casi di poliomielite da virus vaccino derivato e in altri Paesi orientali è stata accertata la circolazione ambientale di WPV1. La persistenza di focolai endemici, anche se localizzati in pochi Paesi, costituisce un rischio per le aree dichiarate libere dalla malattia; infatti da queste zone (realtà geografiche da cui provengono o transitano flussi migratori) si è verificata recentemente la reintroduzione di poliovirus in Paesi già certificati polio-free.
9 Sorveglianza delle Paralisi Flaccide Acute La sorveglianza delle paralisi flaccide acute (PFA) rimane il gold standard di tutti i programmi di sorveglianza, non solo nei paesi endemici e ad alto rischio di reintroduzione, ma anche nei paesi polio-free per i quali il mantenimento degli standard di sorveglianza rappresenta un obiettivo fondamentale a garanzia dell avvenuta eradicazione.
10 La PFA è una sindrome ad esordio rapido e improvviso caratterizzato da paresi o paralisi degli arti, con possibile concomitante interessamento dei muscoli respiratori e della deglutizione, che raggiunge il massimo grado di severità nel giro di 1-10 giorni. Sotto la definizione sintomatica di PFA sono comprese: la poliomielite paralitica, le sindromi simil-poliomielitiche sostenute da enterovirus, quali Echovirus e Coxsackie virus, la sindrome di Guillain-Barré, la mielite trasversa, la poliradiculoneurite, la neurite traumatica e quella neoplastica.
11 Valenza/significato della sorveglianza Attraverso un sistema di sorveglianza attiva si possono individuare rapidamente tutti i casi attesi di PFA, fornendo nei tempi adeguati i campioni per le indagini virologiche. La ricerca virale nei campioni permetterà di identificare tempestivamente la eventuale presenza di poliovirus tramite il controllo di patologie che mostrano sintomatologia identica alla polio, infezione praticamente scomparsa in Italia, ma la cui eventuale presenza, anche di un solo caso, ha le caratteristiche di un emergenza di sanità pubblica sovranazionale.
12 È considerato efficiente un sistema di sorveglianza in grado di avere: 1) Tasso di incidenza di PFA pari o superiore ad 1 caso per in soggettidietàinferiorea15anni(apartiredal2011,neipaesiendemicioad alto rischio di reintroduzione il tasso è stato portato a 2 per ); completezza delle notifiche mensili da parte dei centri partecipanti alla sorveglianza della PFA pari o superiore al 90%; 2) tempestività delle notifiche (tempo intercorso tra inizio della sintomatologia e segnalazione entro 14 giorni) pari ad almeno l 80%; 3) indagini cliniche avviate entro 48 ore dalla segnalazione per almeno l 80% dei casi; 4) raccolta didue campioni di feci, a 24ore di distanza l unodall altro, entro 14 giorni dall inizio della sintomatologia, per almeno l 80% dei casi; 5) risultati degli esami di laboratorio in meno di 28 giorni; 6) visita di controllo(follow-up) a 60 giorni con diagnosi definitiva.
13 Affinché il sistema di sorveglianza delle PFA si adegui agli standard richiesti dall OMS occorre che: 1) Siano individuati e sensibilizzati i reparti e le strutture dove maggiormente si ricoverano i casi diparalisiflaccidaoccorsiinragazziconmenodi15annidietà. 2) Sia individuato e notificato al Ministero della Salute e all ISS, attraverso la specifica scheda, ogni caso di PFA verificatasi in soggetti di età inferiore a 15 anni, qualunque sia l eziologia; siaindividuatoenotificatoognicasodisospettapolioinpersoneditutteleetà. 3) La notifica sia inviata entro 48 ore, o al massimo 7 giorni, dall inizio della sintomatologia. 4) Sia effettuata la raccolta di due campioni di feci, entro 14 giorni dall inizio della paralisi e almeno a 24 ore di distanza l uno dall altro. La raccolta dei campioni va effettuata anche nei casi in cui si esclude immediatamente l eziologia infettiva (trauma, compressione, polineurite, patologie demielinizzanti, malattie metaboliche etc...). I campioni devono essere inviati al laboratorio di Riferimento Nazionale(o ai laboratori sub-nazionali). 5) Siano effettuate le indagini virologiche per l isolamento e la caratterizzazione dei virus polio in laboratori accreditati dall OMS; i risultati del laboratorio dovrebbero pervenire entro 28 giorni dalla ricezione dei campioni. 6) Sia inviata al Ministero della Salute e all ISS, attraverso la specifica scheda, una valutazione clinica eseguita a distanza di 60 giorni per la verifica della diagnosi clinica e di paralisi residue.
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17 In conclusione la struttura sanitaria che osserva un caso di PFA deve: 1) immediatamente notificare il caso al Centro di Riferimento Regionale; 2) attivarsi per l adeguata raccolta ed invio dei campioni clinici al laboratorio di riferimento nazionale(iss) o ai laboratori sub-nazionali; 3) effettuare la raccolta di dati anamnestici utili per l indagine epidemiologica (vaccinazioni antipolio effettuate tipo, numero di dosi, date - presenza di fattori di rischio, quali viaggi o contatti con persone provenienti da aree endemiche o in cui si effettua ancora vaccino Sabin). (dal punto 2 compreso in poi: sempre supporto del SeREMI)
18 Il Centro di Riferimento Regionale deve: 1) trasmettere la scheda di notifica al Ministero della Salute e all ISS; 2) assicurarsi che siano stati raccolti e correttamente inviati al laboratorio i campioni; 3) assicurarsi che sia effettuato un controllo a 60 giorni dall insorgenza della sintomatologia ed inviare la scheda di follow-up al Ministero della Salute.
19 Si ricordache la notifica e la raccolta dei campioni va effettuata in ogni caso di PFA manifestatasi in soggetti con meno di 15 anni di età, anche nell eventualità in cui la diagnosi sia accertata e sia esclusa un origine infettiva. i ceppi di poliovirus eventualmente isolati, in qualsiasi laboratorio, da campioni di feci o altri campioni clinici di soggetti con paralisi flaccida acuta, così come i ceppi di poliovirus eventualmente isolati da qualsiasi altra fonte (campioni biologici di soggetti sani o con patologie non neurologiche, matrici ambientali, etc), debbono essere inviati al Laboratorio di Virologia dell Istituto Superiore di Sanità, che costituisce il Laboratorio Nazionale di Referenza per la Poliomielite, per la differenziazione intratipica ai fini della determinazione dell origine, vaccinale, selvaggia o VDPV di questi.
20 Flussoinformativo verso l Europa Il Ministero della Salute, ricevuta la notifica, registra il caso sul sistema informativo centralizzato per le malattie infettive dell OMS(CISID). Tale sistema raccoglie e analizza i dati sulle malattie infettive nella Regione Europea dell'oms allo scopo di fornire un quadro tempestivo e completo dell'epidemiologia di importanti malattie infettive.
21 Risultati nazionali
22 In occasione del 31 meeting della Regione Europea dell OMS, la Commissione di Certificazione Regionale ha inserito l Italia come Paese a rischio intermedio di reintroduzione del poliovirus. Questa valutazione è basata sulla diminuzione delle coperture vaccinali, sull'assenza di una sorveglianza supplementare efficace e sulla sorveglianza AFP (routinaria) suboptimale.
23 Risultati regionali
24 Andamento dei tassi di incidenza(per abitanti) di AFP in Piemonte e in Italia nella popolazione pediatrica (0-14 anni).
25 Analisi SDO Piemonte Diagnosi principale e secondarie con codice 3570: polineurite Età 0-14 anni 2009: 4 casi dimessi 3 TO (1, 2 e 10 anni) 1 CN di 3 anni 2010: 1 caso diagnosi a NO di 14 anni
26 Report AFP Piemonteed Dal 2011 al 2016 sono stati segnalati, da 9 dei 26 ospedali che partecipano al sistema di sorveglianza piemontese, 40 casi di AFP; di questi, 33 corrispondono alla definizione di caso prevista dal protocollo nazionale. Nel2016,icasidiAFPosservatisonostati7. Il tasso di incidenza medio annuale regionale nella popolazione di età minore di 15 anni, riferito al periodo , è di 0,7 casi per , dato paragonabile a quello nazionale. Nel 2012, si è rilevato il valore più alto di incidenza, 1,5 casi per , nel 2016, l incidenza (1,2) osservata in Piemonte risulta superiore al valore (0,8) registrato a livello nazionale.
27 Disaggregazione dei 33 casi di AFP segnalati tra il 2011 e il 2016 per quadro clinico
28 AFP in Piemonte La AFP più frequente è la sindrome di Guillain-Barrè, pari a 19 casi (58%) sul totale delle 33 segnalazioni registrate durante il periodo in osservazione( ). Nel55%deicasisegnalati(18su33)sitrattadimaschiel etàmediaè di8anni. Gli esiti del follow-up, effettuato nel 100% dei casi entro giorni dall inizio dei sintomi secondo le indicazioni dell OMS, presentano quadri clinici di miglioramento, se non di risoluzione completa della malattia, per tutti i casi a eccezione di un decesso registratoinunabambinadi13anninel2012.
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30 Hot case 2016 Bambina di 4 anni nonvaccinata Campioni non raccolti (correttamente) Follow-up: permane zoppia
31 Aggiornamento al 2017 ASL sesso anni di età stato vaccinale diagnosi indagine virologica follow-up VC M 6 SI Sindrome Guillain-Barrè SI risoluzione completa TO1 M 2 SI Sindrome Guillain-Barrè SI miglioramento TO1 M 6 SI encefalomielite acuta disseminata SI miglioramento AT F 14 SI Sindrome Guillain-Barrè SI risoluzione completa CN1 F 9 SI mielite polio-like SI miglioramento CN1 F 4 SI mielite polio-like SI miglioramento AL M 9 SI Sindrome Guillain-Barrè SI risoluzione completa Età media 7 anni M> F Più frequenti i casi di Guillain-Barrè
32 In conclusione In considerazione dell impegno richiesto per il conseguimento dell eradicazione globale della poliomielite, si sottolinea la necessità del proseguimento di un fattivo impegno delle autorità sanitarie regionali, territoriali e dei Centri Regionali di riferimento per la PFA nonché delle strutture di ricovero e di tutti i sanitari per l immediata segnalazione dei casi e la raccolta di adeguati campioni clinici al fine di migliorare, e adeguare agli standard richiesti dall OMS, la qualità della sorveglianza delle PFA.
33 GRAZIE Dr. ssa Donetti Dontin Aosta Dr. Castella ASL AL Dr. Robusto Acqui Terme Dr. Cremonte e Maraucci ASO Alessandria Dr.ssa Gianino Asti Dr.ssa Perona Biella Dr. Brach del Prever Ivrea - Ciriè - Lanzo Dr. Rossi Chivasso Dr. Terragni Chieri Dr. ssa Dalla Villa Moncalieri Dr. Rocca ASO Cuneo Dr. ssa Aimar Savigliano Dr. De Salvo Mondovì Dr. Serra ASL CN2 Dr. Viri AOU Novara Dr. Haitink Borgomanero Dr. Santovito M. Vittoria - Torino Dr.ssa Capalbo Martini - Torino Dr.sse Agostini e Vittorini OIRM Dr. Montanari Orbassano Dr. Rolando ASL TO3 Dr. Guala Verbania Dr. Rasmini Vercelli
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