SCUOLA UNIVERSITARIA INTERFACOLTA IN SCIENZE MOTORIE CORSO DI TEORIA TECNICA E DIDATTICA DELL ATLETICA LEGGERA I SALTI. Prof.

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1 SCUOLA UNIVERSITARIA INTERFACOLTA IN SCIENZE MOTORIE CORSO DI TEORIA TECNICA E DIDATTICA DELL ATLETICA LEGGERA I SALTI Prof. Paolo Moisè

2 SALTARE L ACQUISIZIONE DI QUESTO SCHEMA PRESUPPONE UN QUALCHE LIVELLO DI COORDINAZIONE DINAMICA E DI CONTROLLO, SENZA IL QUALE SI PUÒ OTTENERE AL MASSIMO UN ANDATURA A SALTELLI, TIPICA DEI BAMBINI IN ETÀ PRESCOLARE CHE NON HANNO ANCORA SVILUPPATO I PREREQUISITI DELLO SCHEMA. FINO FINO AI ANNI I BAMBINI HANNO DIFFICOLTÀ A COORDINARE I MOVIMENTI DEGLI ARTI INFERIORI E SUPERIORI SOPRATTUTTO NEI MOMENTI, SEPPUR MINIMI DI VOLO. DOPO DOPO I 9 ANNI LA CAPACITÀ DI SALTO MIGLIORA NOTEVOLMENTE

3 SALTARE stacco ad uno/due piedi tipo di ostacolo esecuzione da fermi o con rincorsa tipo di rincorsa accoppiamento e/o combinazione di altri movimenti precisione esecutiva rispetto ad in modello

4 SALTARE SALTELLARE LIBERAMENTE SU UN PIEDE O SULL ALTRO SALTELLARE VELOCEMENTE SU UNO O DUE PIEDI SALTELLARE LIBERAMENTE IN AVANTI, INDIETRO, A DESTRA O SINISTRA, SU UNO O DUE PIEDI SALTARE LA CORDA DOPO BREVE RINCORSA, SALTARE UNA FETTUCCIA ELASTICA DOPO BREVE RINCORSA, SALTARE SU UN MATERASSONE SALTARE DA FERMO IL PIÙ LONTANO POSSIBILE Filmati

5 Salti preceduti da rincorsa con stacco su un piede, alto (maschile e femminile), lungo (maschile e femminile), triplo (maschile), asta (maschile). Attualmente triplo e asta sono discipline olimpiche anche per il sesso femminile I SALTI (KOLTAI) Sono un movimento naturale dell uomo, di conseguenza incontrano un grande successo tra le specialità dell atletica leggera e costituiscono una parte essenziale dei programmi scolastici (e di educazione motoria in genere). Considerando la rincorsa: Salti da fermo, partenza a piedi pari (non più ufficiali) lungo, triplo e alto

6 RUOLO DEI SALTI NELL EDUCAZIONE EDUCAZIONE FISICA E NELL ATTIVIT ATTIVITÀ EXTRASCOLASTICA 1 Scuola primaria Con esercizi generali e specifici sviluppo delle qualità fisiche fondamentali necessarie per i salti e lo sviluppo poliedrico dell organismo Con saltelli in forma di gioco strutturazione dello stacco a piedi pari e con un piede, spinta avanti-alto Possiamo far conoscere le diverse specialità dei salti e ampliare la conoscenza di determinate tecniche Gare sottoforma di gioco per suscitare lo spirito agonistico e l impegno individuale nel miglioramento della prestazione

7 RUOLO DEI SALTI NELL EDUCAZIONE EDUCAZIONE FISICA E NELL ATTIVIT ATTIVITÀ EXTRASCOLASTICA 2 Scuola media Sviluppo delle qualità specifiche, accanto a quelle generali Esecuzione di varie tecniche per consolidare le conoscenze e far acquisire esperienze pratiche Ampliamento del bagaglio tecnico degli elementi già acquisiti e insegnamento di nuove tecniche Ricerca della prestazione individuale

8 RUOLO DEI SALTI NELL EDUCAZIONE EDUCAZIONE FISICA E NELL ATTIVIT ATTIVITÀ EXTRASCOLASTICA 3 Nell attività sportiva scolastica Perfezionamento della tecnica in accordo con lo sviluppo delle qualità fisiche di base e specifiche e con la partecipazione attiva e cosciente degli allievi Preparazione per le gare ai vari livelli

9 RUOLO DEI SALTI NELL EDUCAZIONE EDUCAZIONE FISICA E NELL ATTIVIT ATTIVITÀ EXTRASCOLASTICA 4 Nello sport agonistico Raggiungimento del miglior risultato Miglioramento delle qualità fisiche, psichiche e volitive in relazione alle caratteristiche individuali A livello scolastico il lavoro è teso ad una media di prestazione ottenuta con una tecnica più o meno raffinata, nella società sportiva si ricerca la migliore prestazione con il perfezionamento delle varie frazioni del movimento

10 RUOLO DEI SALTI NELL EDUCAZIONE EDUCAZIONE FISICA E NELL ATTIVIT ATTIVITÀ EXTRASCOLASTICA 5 Nelle altre discipline sportive L esercitazione alle varie specialità dei salti che comportano l esecuzione di esercizi generali e specifici induce uno sviluppo delle qualità fisiche (forza, abilità, elasticità, ecc.) e psicologici che possono esercitare un transfert positivo principalmente nei giochi di squadra col pallone.

11 Ogni specialità di salto va considerata nella sua globalità. Per comodità didattica possiamo distinguere quattro fasi: LA RINCORSA LO STACCO IL VOLO LA CHIUSURA O ATTERRAGGIO

12 LA RINCORSA RISPONDE AL BISOGNO DI SVILUPPARE VELOCITA DI ENTRATA TALI DA PREPARARE LO STACCO E SODDISFARE QUINDI LE ESIGENZE BIOMECCANICHE DELLA SPECIALITA

13 LO STACCO E IL MOMENTO TECNICO CENTRALE NEL QUALE IL SALTO SI CONCRETIZZA ATTRAVERSO LA CAPACITA DI ESPRIMERE LA FORZA NEI TEMPI E CON GLI ANGOLI CHE SONO RICHIESTI DALLA SPECIALITA

14 LO STACCO

15 IL VOLO E IL MOMENTO CARATTERIZZANTE LE SINGOLE SPECIALITA DI SALTO. ESSO HA IL COMPITO DI MANTENERE L EQUILIBRIO E DI PERMETTERE LA PREPARAZIONE DI UNA CHIUSURA OTTIMALE NEI SALTI IN LUNGO E TRIPLO. NEL SALTO IN ALTO E CON L ASTA HA INOLTRE IL COMPITO DI AGEVOLARE IL PASSAGGIO DI TUTTI I SEGMENTI CORPOREI OLTRE L ASTICELLA

16 LA CHIUSURA O ATTERRAGGIO CONCLUDE IL GESTO TECNICO DI TUTTO IL SALTO ED ASSUME UNA DIVERSA IMPORTANZA NELLE VARIE SPECIALITA. NEI SALTI IN ALTO E CON L ASTA, L ATTERRAGGIO DEVE PERMETTERE UNA CORRETTA CADUTA SUI MATERASSONI CHE AMMORTIZZI IL PESO CORPOREO

17 LA CHIUSURA O ATTERRAGGIO LA CHIUSURA NEI SALTI IN LUNGO E TRIPLO DEVE PORTARE L ATLETA A RAGGIUNGERE CON I PIEDI IL PUNTO PIU LONTANO SENZA DANNEGGIARE IL RISULTATO CON UNA PERDITA DI EQUILIBRIO VERSO L'INDIETRO.

18 Il salto con l astal

19 FATTORI CHE DETERMINANO LA PRESTAZIONE COMUNI A TUTTI I SALTI VELOCITA DI USCITA ALLO STACCO ANGOLO DI PROIEZIONE ALLO STACCO

20 Caratteristiche delle specialità Specialità Tempi di contatto allo stacco (s) Angolo di proiezione ( ) Velocità di entrata allo stacco (m/s) Lungo 0,11-0, ,5-11 Triplo 0,12-0, Alto 0,14-0, ,5-8 Asta 0,09-0,

21 IN BASE ALLA TIPOLOGIA DELLA PARABOLA DI VOLO TROVIAMO: SALTI IN ESTENSIONE: LUNGO E TRIPLO SALTI IN ELEVAZIONE: ALTO E ASTA

22 IN BASE ALLE CARATTERISTICHE DINAMICHE E ALLA VELOCITA DI ENTRATA, AL TEMPO DI STACCO E ALL ANGOLO DI PROIEZIONE TROVIAMO: SALTI IN ESTENSIONE: LUNGO, TRIPLO E ASTA SALTI IN ELEVAZIONE: ALTO

23 GRUPPI DI ESERCITAZIONI: 1. SENSIBILIZZAZIONE E POTENZIAMENTO DEI PIEDI 2. SALTI IN BASSO 3. ESERCIZI ED ANDATURE TECNICHE COMUNI ALLE VARIE SPECIALITA DI SALTO 4. OSCILLAZIONI ED ESERCIZI DI CONTROLLO DELL ARTO INFERIORE 5. RIMBALZI 6. BALZI

24 SENSIBILIZZAZIONE E POTENZIAMENTO DEI PIEDI IL PIEDE DEL SALTATORE DEVE ESSERE CONSIDERATO COME LA MANO DEL PIANISTA, CIOE FORTE, ELASTICA E MOLTO SENSIBILE (ZOTKO, 92) ES. DI SENSIBILIZZAZIONE CONCORRONO ALLO SVILUPPO DI UNA BUONA TECNICA DI APPOGGIO DEL PIEDE NELLA CORSA E NELLO STACCO ES. DI POTENZIAMENTO PERMETTONO UN MIGLIOR ASSORBIMENTO DEL CARICO FAVORENDO UNA CORRETTA DISTRIBUZIONE SULL INTERO SISTEMA CON E SENZA SCARPE SU SUPERFICI DI VARIO TIPO (ERBA, SABBIA, MATERASSINI, ECC.) SU PENDENZE DIVERSE (PIANO, SALITA, DISCESA) CON VARI ATTREZZI (PEDANE, FUNICELLE, ELASTICI,ECC.) IN DIFFERENTI REGIMI DI CONTRAZIONE (ISOMETRICO, DINAMICO)

25 SENSIBILIZZAZIONE E POTENZIAMENTO DEI PIEDI

26 I SALTI IN BASSO ESERCITAZIONI DI SALTO CON UNA PRECISA COLLOCAZIONE NEL PERIODO DELLA SCUOLA ELEMENTARE, MA CHE DEVE TROVARE UNA COLLOCAZIONE ANCHE CON I RAGAZZI DI ANNI. OFFRONO LA POSSIBILITA DI SVILUPPARE: LE CAPACITA DI SALTO, LE CAPACITA DI CONTROLLO, DI EQUILIBRIO, DI ORIENTAMENTO, DI ACCOPPIAMENTO NON E LA PLIOMETRIA

27 I SALTI IN BASSO

28 ESERCIZI ED ANDATURE TECNICHE COMUNI ALLE VARIE SPECIALITA DI SALTO PREPARAZIONE PER L ACQUISIZIONE DELLE CAPACITA DI STACCO LO STACCO SU UN ARTO RAPPRESENTA UNA TAPPA FONDAMENTALE (SVILUPPATA INIZIALMENTE SU ENTRAMBI GLI ARTI) VERSO I ANNI VI SARA LA SPECIALIZZAZIONE SULL ARTO SCELTO, GLI STACCHI SULL ARTO LIBERO VERRANNO EFFETTUATI COME ESERCIZIO DI COMPENSO LO STACCO RAPPRESENTA L AZIONE PIU COMPLESSA DEL SALTO E SI BASA SUI SEGUENTI FATTORI

29 ESERCIZI ED ANDATURE TECNICHE COMUNI ALLE VARIE SPECIALITA DI SALTO COORDINAZIONE FINISSIMA DATA L ALTA VELOCITA DI ESECUZIONE OTTIMA SINCRONIA CON CUI LA MUSCOLATURA CAMBIA QUANTITA, INTENSITA E DIREZIONE DI CONTRAZIONE ELEVATA PRECISIONE DEI MESSAGGI NERVOSI SPECIFICI CAPACITA DELLE ARTICOLAZIONI DI SOPPORTARE GRANDI CARICHI precisa collocazione del piede di stacco rispetto al baricentro

30 ESERCIZI PER IL CONTROLLO DEGLI ARTI INFERIORI LE CAPACITÀ DI GESTIRE IL MOVIMENTO DELL ARTO DI STACCO E DELL ARTO LIBERO SONO LEGATE ALLO SVILUPPO DELLE CAPACITÀ TECNICHE E SI CONCRETIZZANO ATTRAVERSO UNA PRECISA STRUTTURAZIONE NELLO SPAZIO (PER OCCUPARE UNA CORRETTA POSIZIONE) E DEL TEMPO (PER ENTRARE NEL MOVIMENTO CON LA GIUSTA SEQUENZA RITMICA). LE CARATTERISTICHE DEL MOVIMENTO DI STACCO SI POSSONO PERFEZIONARE ATTRAVERSO GLI ESERCIZI DI ANDATURE DI STACCO, MA ANCHE ATTRAVERSO UNA SERIE DI ESERCITAZIONI DI CONTROLLO DELL ARTO INFERIORE.

31 RIMBALZI CAPACITA ELEMENTARI DI SALTO CONTROLLO DEL MOVIMENTO POTENZIAMENTO DEGLI ARTI INFERIORI PERCEZIONE SPAZIALE DEGLI ALLINEAMENTI DEI VARI SEGMENTI CORPOREI PERCEZIONE PROPRIOCETTIVA DELLA TENSIONE MUSCOLARE PREPARAZIONE DEL PIEDE AL SALTO VERIFICA DELLE CAPACITA DI MOVIMENTO

32 RIMBALZI

33 BALZI SONO UN MEZZO INDISPENSABILE PER LO SVILUPPO DELLE CAPACITA DEL SALTATORE VENGONO UTILIZZATI PER REALIZZARE UN LAVORO DI POTENZIAMENTO GENERALE A CARICO NATURALE E PER ESPRIMERE LE CAPACITA DI FORZA VICINE A QUELLE ESPRESSE NELLO STACCO SUCCESSIVI, ALTERNATI, ACCOPPIATI (ES. 3 DX. + 3 SX.), A PIEDI PARI, A GAMBE DIVARICATE SAGITTALMENTE

34 I BALZI A DUE PIEDI A piedi pari (lungo da fermo, consecutivi in elevazione sul posto, consecutivi in avanzamento) A gambe divaricate (in elevazione dalla divaricata sagittale con o senza cambio degli arti in volo, ecc.)

35 I BALZI SUCCESSIVI E ALTERNATI Partenza Da fermo a piedi pari Da fermo con divaricata sagittale (con i giovani) Con partenza con pre avvio Brevi (biplo, triplo, quadruplo, quintuplo) Lunghi (decuplo, m. 30 a balzi, m. 50 a balzi, m. 100 a balzi)

36 PARTICOLARI TECNICI POSIZIONE ATTIVA DEL PIEDE E DI TUTTO L ARTO L INFERIORE PRIMA DEL CONTATTO A TERRA PER OTTENERE SUCCESSIVAMENTE UNA RISPOSTA PIÙ REATTIVA APPOGGIO DI TUTTA PIANTA CON PRESENTAZIONE DI TALLONE (IL PIEDE IN TENSIONE AL MOMENTO DEL CONTATTO DOVREBBE APPOGGIARE CON LA PARTE CENTRALE DELLA PIANTA E CIOÈ CON LE DITA E TALLONE LEGGERMENTE SOLLEVATI) AMMORTIZZAZIONE VELOCE AL GINOCCHIO (BASSO VALORE DELL ANGOLO DI PIEGAMENTO AL GINOCCHIO)

37 PARTICOLARI TECNICI ESTENSIONE COMPLETA DELLE ANCHE CON ALLINEAMENTI DELL ARTO DI STACCO SULL ANGOLO DI SPINTA (ALLINEAMENTO CAVIGLIA-GINOCCHIO GINOCCHIO-ANCHE) E DEL BUSTO IN POSIZIONE VERTICALE (ALLINEAMENTO ANCHE-SPALLE), GIA PREPARATE IN FASE DI IMPOSTAZIONE AZIONE AZIONE COORDINATA DELLE BRACCIA CHE POSSONO ESSERE ALTERNATE O SINCRONE CONTROLLO DELLA POSIZIONE DEL CAPO (SGUARDO VERSO L AVANTI) L

38 Glossario: balzo: azione di uno o di entrambi gli arti inferiori con breve fase di volo. Il corpo descrive una parabola con prevalenza verso l'alto. Si articola in tre fasi: stacco, volo e arrivo; salto: analogo al balzo con la differenza che l altezza raggiunta nella fase di volo è massima. Avviene in tre fasi: stacco, volo e arrivo;

39 Glossario: saltello: piccolo salto eseguito con uno o ambedue gli arti inferiori, con brevissima fase di volo. Si articola in tre fasi: stacco, volo e arrivo; andatura: modo particolare di procedere. Generalmente è costituita da una successione di passi, di salti o balzi anche combinati con movimenti dei vari segmenti del corpo; molleggio: azione elastica e ritmica degli arti, integrata dalla partecipazione di tutto il corpo, nella quale al piegamento succede l estensione e viceversa.

40 Glossario: Rimbalzare/Rimbalzo: Azione rapida di ritorno alla posizione di partenza eseguita sfruttando il sommarsi dell'energia elastica dei muscoli e dei tendini all'energia contrattile dei muscoli (contrazione pliometrica). Se effettuata con semipiegamento sui segmenti corporei viene anche definita Caricamento. Rincorsa: Breve corsa a velocità gradualmente crescente che precede l'esecuzione di salti, lanci e volteggi.

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