I SALTI NELL ATLETICA

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1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI di URBINO Carlo Bo Dipartimento di Scienze Biomolecolari Corso di Laurea in Scienze Motorie, Sportive e della Salute A.A. 2012/13 T. T. D. Sport INDIVIDUALI Modulo Atletica Leggera I SALTI NELL ATLETICA CARATTERISTICHE GENERALI

2 PIANE CORSE SALTI LANCI MARCIA OSTACOLI PROVE MULTIPLE (F) Alto Disco 20 Km Decathlon(M) (M) Asta Giavellotto 50 Km (M) 100-L-P-A Lungo Martello 110h-D-As-G St Triplo Peso Heptathlon(F) Maratona (42,195 Km) 4 x x h-A-P-200 L-G-800

3 LE FASI DEL SALTO 1 RINCORSA 2 STACCO 3 VOLO 4 CHIUSURA o ATTERRAGGIO Il salto va considerato e valutato nella sua globalità

4 LA RINCORSA Risponde al bisogno di sviluppare velocità di entrata tali da preparare lo stacco e soddisfare quindi le esigenze biomeccaniche della specialità.

5 LO STACCO É il momento tecnico centrale nel quale il salto si concretizza attraverso la capacità di esprimere la forza nei tempi e con gli angoli che sono richiesti dalla specialità.

6 IL VOLO: è il momento caratterizzante le singole specialità di salto. ha il compito di mantenere l equilibrio e di permettere la preparazione di una chiusura ottimale nei salti in lungo e triplo. Nel salto in alto e con l asta ha inoltre il compito di agevolare il passaggio di tutti i segmenti corporei oltre l asticella

7 La CHIUSURA o ATTERRAGGIO Conclude il gesto tecnico di tutto il salto ed assume una diversa importanza nelle varie specialità. La chiusura nei salti in lungo e triplo deve portare l atleta a raggiungere con i piedi il punto più lontano senza danneggiare il risultato con una perdita di equilibrio verso l'indietro. Nei salti in alto e con l asta, l atterraggio deve permettere una corretta caduta sui materassoni che ammortizzi il peso corporeo

8 I FATTORI (principali) CHE DETERMINANO LA PRESTAZIONE LA VELOCITA DI USCITA ALLO STACCO L ANGOLO DI PROIEZIONE ALLO STACCO DEL C. di G. Le capacità tecniche legano e ottimizzano questi due valori

9 INTERAZIONE DI VARI ELEMENTI CHE COSTITUISCONO LA STRUTTURA DEL SALTO VELOCITA di ENTRATA allo STACCO ANGOLO di IMPOSTAZIONE dell ARTO di STACCO ANGOLO di MASSIMO PIEGAMENTO dell ARTO di STACCO (CARICAMENTO) ANGOLO di SPINTA dell ARTO di STACCO VELOCITA ORIZZONTALE allo STACCO VELOCITA VERTICALE allo STACCO TEMPO di STACCO

10 PRINCIPALI QUALITA CHE UN SALTATORE DEVE POSSEDRERE VELOCITA CAPACITA DI STACCO

11 In BASE alla TIPOLOGIA della PARABOLA di VOLO classifichiamo: SALTI IN ESTENSIONE: LUNGO e TRIPLO SALTI IN ELEVAZIONE: ALTO e ASTA

12 In BASE alle CARATTERISTICHE DINAMICHE e alle VELOCITA di ENTRATA, al TEMPO di STACCO e all ANGOLO di PROIEZIONE classifichiamo: SALTI IN ESTENSIONE: LUNGO, TRIPLO e ASTA SALTI IN ELEVAZIONE: ALTO

13 EDUCAZIONE AL SALTO Motricità di base Sviluppo e perfezionamento degli schemi primari di salto Costruzione della capacità di stacco

14 Nella TEORIA dell ALLENAMENTO distinguiamo: ESERCIZI GENERALI DI SALTO lontani per forma e dinamismo dal gesto di gara ESERCIZI SPECIALI DI SALTO vicini per forma e/o dinamismo al gesto di gara ESERCIZI SIMILI ALLA GARA O DI GARA

15 Nella scelta delle esercitazioni dobbiamo tener conto di: Varietà dei contenuti, dei mezzi e dei metodi Motivazione verso l esercizio e aspetto ludico delle esercitazioni Facilità di apprendimento Controllo della prestazione motoria

16 GRUPPI DI ESERCITAZIONI: 1) SENSIBILIZZAZIONE E POTENZIAMENTO DEI PIEDI 2) SALTI IN BASSO 3) ESERCIZI ED ANDATURE TECNICHE COMUNI ALLE VARIE SPECIALITA DI SALTO 4) OSCILLAZIONI ED ESERCIZI DI CONTROLLO DELL ARTO INFERIORE 5) RIMBALZI 6) BALZI

17 1) SENSIBILIZZAZIONE E POTENZIAMENTO DEI PIEDI Il piede del saltatore deve essere considerato come la mano del pianista, cioé forte, elastica e molto sensibile (zotko, 92) Es. di sensibilizzazione concorrono allo sviluppo di una buona tecnica di appoggio del piede nella corsa e nello stacco Es. di potenziamento permettono un miglior assorbimento del carico favorendo una corretta distribuzione sull intero sistema Con e senza scarpe Su superfici di vario tipo (erba, sabbia, materassini, ecc.) Su pendenze diverse (piano, salita, discesa) Con vari attrezzi (pedane, funicelle, elastici,ecc.) In differenti regimi di contrazione (isometrico, dinamico)

18 2) IL SALTO IN BASSO esercitazione di salto con una precisa collocazione nel periodo della scuola elementare, ma che deve trovare una collocazione anche con i ragazzi di anni. offre la possibilità di sviluppare: le capacità di salto, le capacità di controllo, di equilibrio, di orientamento, di accoppiamento non è la pliometria

19 2) IL SALTO IN BASSO è necessario tener conto dei seguenti elementi: spinta da posizione sopraelevata movimenti equilibrati in volo corretta ammortizzazione a terra

20 3) ESERCIZI ed ANDATURE TECNICHE COMUNI alle VARIE SPECIALITA di SALTO preparazione per l acquisizione delle capacità di stacco lo stacco su un arto rappresenta una tappa fondamentale (sviluppata inizialmente su entrambi gli arti) verso i anni vi sarà la specializzazione sull arto scelto, gli stacchi sull arto libero verranno effettuati come esercizio di compenso lo stacco rappresenta l azione più complessa del salto e si basa sui seguenti fattori coordinazione finissima data l alta velocità di esecuzione ottima sincronia con cui la muscolatura cambia quantità, intensità e direzione di contrazione elevata precisione dei messaggi nervosi specifici capacità delle articolazioni di sopportare grandi carichi precisa collocazione del piede di stacco rispetto al baricentro

21 4) ESERCIZI PER IL CONTROLLO DEGLI ARTI INFERIORI Le capacità di gestire il movimento dell arto di stacco e dell arto libero sono legate allo sviluppo delle capacità tecniche e si concretizzano attraverso una precisa strutturazione nello spazio (per occupare una corretta posizione) e del tempo (per entrare nel movimento con la giusta sequenza ritmica).

22 4) ESERCIZI PER IL CONTROLLO DEGLI ARTI INFERIORI Le caratteristiche del movimento di stacco si possono perfezionare attraverso gli esercizi di andature di stacco, ma anche attraverso una serie di esercitazioni di controllo dell arto inferiore

23 5) RIMBALZI CAPACITA ELEMENTARI di SALTO CONTROLLO DEL MOVIMENTO POTENZIAMENTO DEGLI ARTI INFERIORI PERCEZIONE SPAZIALE DEGLI ALLINEAMENTI DEI VARI SEGMENTI CORPOREI PERCEZIONE PROPRIOCETTIVA DELLA TENSIONE MUSCOLARE PREPARAZIONE DEL PIEDE AL SALTO VERIFICA DELLE CAPACITA DI MOVIMENTO

24 5) RIMBALZI

25 5) RIMBALZI MODALITA ESECUTIVE preparazione attiva del piede (piede a martello) appoggio di avampiede con leggero molleggio sulla caviglia senza appoggiare tutto il piede poca dispersione di velocita all appoggio attraverso un contatto reattivo minima ammortizzazione al ginocchio rimbalzo energico dei piedi allineamento articolazioni caviglia-anca-spalla azione coordinata dell arto libero e degli arti superiori controllo posizione del capo

26 6) BALZI sono un mezzo indispensabile per lo sviluppo delle capacità del saltatore vengono utilizzati per realizzare un lavoro di potenziamento generale a carico naturale e per esprimere le capacità di forza vicine a quelle espresse nello stacco successivi, alternati, accoppiati (es. 3 dx. + 3 sx.), a piedi pari, a gambe divaricate sagittalmente

27 CREARE I PRESUPPOSTI CON ESERCITAZIONI: per ritmo, percezione della traiettoria del piede e dell appoggio a terra, successivamente si sviluppano le capacità di ammortizzazione e di spinta, di anticipo delle anche, di allineamento del busto, di fissazione del bacino durante le fasi di appoggio e di volo

28 PARTICOLARI TECNICI posizione attiva del piede e di tutto l arto inferiore prima del contatto a terra per ottenere successivamente una risposta più reattiva appoggio di tutta pianta con presentazione di tallone (il piede in tensione al momento del contatto dovrebbe appoggiare con la parte centrale della pianta e cioè con le dita e tallone leggermente sollevati) ammortizzazione veloce al ginocchio (basso valore dell angolo di piegamento al ginocchio) relazione tra l applicazione della forza ed il tempo di applicazione: impulso di stacco = i = f (forza) x dt (tempo di contatto) estensione completa delle anche con allineamenti dell arto di stacco sull angolo di spinta (allineamento caviglia-ginocchio-anche) e del busto in posizione verticale (allineamento anche-spalle), già preparate in fase di impostazione azione coordinata delle braccia che possono essere alternate o sincrone controllo della posizione del capo (sguardo verso l avanti)

29 I BALZI SUCCESSIVI E ALTERNATI Partenza Da fermo a piedi pari Da fermo con divaricata sagittale (con i giovani) Con partenza con pre avvio Brevi (biplo, triplo, quadruplo, quintuplo) Lunghi (decuplo, m. 30 a balzi, m. 50 a balzi, m. 100 a balzi)

30 I BALZI A DUE PIEDI A piedi pari (lungo da fermo, consecutivi in elevazione sul posto, consecutivi in avanzamento) A gambe divaricate (in elevazione dalla divaricata sagittale con o senza cambio degli arti in volo, ecc.)

31 SALTO IN LUNGO: IL MODELLO TECNICO LA RINCORSA Deve consentire un elevata velocità di entrata allo stacco Deve consentire di impostare correttamente lo stacco Caratteristiche tecniche: Avvio Lunghezza Stabilità Precisione Velocità Ritmica Tecnica di corsa

32 LA RINCORSA LUNGHEZZA è determinata dalla capacità di accelerazione nella corsa dal sesso dall età dalla statura dell atleta dal tipo di partenza dalla distribuzione ritmica Categoria esordienti passi Categoria ragazzi/e passi Categoria cadetti/e passi Categoria allievi/e passi

33 LA RINCORSA STABILITÀ dipende dallo sviluppo dell allenamento (migliora con il grado di allenamento) dallo stato di forma dalle condizioni ambientali dalla motivazione con cui l atleta affronta la competizione

34 LA RINCORSA PRECISIONE l obiettivo del saltatore è quello di saltare sull asse di battuta con la massima precisione possibile i giovani ed i principianti con difficoltà di controllo spaziale e ritmico, disturbati da condizione esterne sono spesso costretti a modificare l ampiezza degli ultimi appoggi della rincorsa nella categoria esordienti per superare tali difficoltà area di stacco di 1mt. X 1 mt. Ai giovani si consiglia di partire da fermi con partenza in divaricata sagittale (piede di stacco avanti)

35 LA RINCORSA PRECISIONE Ai giovani si consiglia di partire da fermi con partenza in divaricata sagittale (piede di stacco avanti)

36 VELOCITÀ l obiettivo principale della rincorsa è quello di raggiungere la massima velocità con la quale poter staccare il valore massimo viene raggiunto tendenzialmente negli ultimi tre passi precedenti lo stacco (95-98% della velocità massima negli atleti evoluti) ritmo aspetto più difficile del salto per l ottimalizzazione di velocità e progressione

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38 IL RITMO Effettuare una progressione dalla partenza allo stacco tale da ridurre rallentamenti negli ultimi metri e che realizzi un aumento della frequenza del passo senza riduzione dell ampiezza. Prima parte o fase dell accelerazione: incremento delle frequenze Seconda parte o fase centrale: incremento dell ampiezza Terza parte o fase finale: si mantiene l ampiezza con aumento della frequenza (massima nell entrata-stacco)

39 LA TECNICA DI CORSA DIVERSA DA QUELLA DELLO SPRINTER (appoggio anticipato del piede al suolo, ginocchia alte, baricentro 3-5 cm. più alto, busto verticale con maggior avanzamento delle anche) Prima parte simile al velocista, seconda e terza da lunghista Appoggio dei piedi sempre più plantare man mano che ci si avvicina allo stacco

40 LA PREPARAZIONE ALLO STACCO Evitare eccessivi caricamenti Penultimo appoggio più lungo per poter anticipare l arto di stacco Azione griffata dell arto di stacco

41 LO STACCO Deve permettere la minor perdita di velocità orizzontale elevando contemporaneamente il centro di gravità all altezza ottimale

42 LO STACCO 1^ fase: momento dell impostazione 2^ fase: avanzamento del ginocchio 3^ fase: termina la fase di ammortizzazione in cui i muscoli estensori hanno il tempo per sviluppare la forza 4^ fase: i segmenti dell arto di stacco si allineano

43 IL VOLO mantenimento dell equilibrio per meglio preparare l atterraggio A) Hang o veleggiato o in estensione o ad arco B) a raccolta o elementare o tuck-style C) Hitch-kick o step-style o passi in aria (1 e ½, 2 e ½, 3 e ½)

44 IL VOLO A. Hang o veleggiato o in estensione o ad arco: dopo lo stacco e relativa tenuta, l arto libero si abbassa durante la fase di volo e si appaia all arto di stacco. Le braccia passano per dietro-fuori-alto e così si assume il tipico atteggiamento ad arco nella parte centrale della parabola. Nella parte finale della stessa si ha un richiamo verso l avanti-basso-dietro. In questa posizione l atleta si prepara all atterraggio.

45 IL VOLO B) a raccolta o elementare o tuck-style: dopo lo stacco l atleta resta con la coscia dell arto libero parallelo al terreno a gamba flessa e con l arto di stacco arretrato per la maggior parte del volo. Nella parte finale della parabola, l arto libero si estende e viene raggiunto rapidamente dall arto di stacco in azione coordinata con il braccio opposto, in questa posizione l atleta si prepara all atterraggio.

46 IL VOLO C) Hitch-kick o step-style o passi in aria (1 e ½, 2 e ½, 3 e ½): dopo aver rispettato le fasi di stacco, l arto libero si porta sulla perpendicolare e si sposta indietro. L arto di stacco flesso viene portato contemporaneamente verso l avanti con la coscia quasi a raggiungere l orizzontale. La gamba dell arto libero si riporta in avanti congiungendosi con quella di stacco, le braccia assecondano naturalmente i movimenti delle gambe. In questa posizione l atleta si prepara alla chiusura.

47 LA CHIUSURA O ATTERRAGGIO In questa fase del salto si cercherà di seguire la parabola teorica di volo già determinata allo stacco. L obiettivo principale sarà quello, nell equilibrio generale del sistema, di portare i piedi più distanti possibile rispetto alla proiezione verticale del baricentro nel momento di contatto con la sabbia.

48 LA DIDATTICA Estensione dell arto di stacco Tenuta dell arto libero Allineamento del busto

49 LA DIDATTICA IMPORTANTE tutti gli esercizi di stacco devono essere eseguiti con entrambi gli arti. gli arti superiori si inseriscono per consentire il mantenimento dell equilibrio. la velocità esecutiva è un ulteriore elemento di difficoltà. obiettivo finale è il raggiungimento della corretta esecuzione tecnica del salto alla più elevata velocità.

50 PROGRESSIONE INDICAZIONI ESERCITAZIONI collegare rincorsa e azione di stacco senza rallentare lancia il tuo corpo senza pensare allo stacco correre e staccare liberamente correre a ginocchia alte e staccare correre in progressione di velocità e staccare puntualizzazione dell azione di stacco puntualizzazione della posizione del busto e tenuta dell arto libero puntualizzazione della raccolta puntualizzazione della chiusura spingi la gamba di stacco verso il basso tieni la coscia dell arto libero parallela al terreno e il busto eretto porta il ginocchio dell arto di spinta all altezza di quello dell arto libero non anticipare l arrivo dei piedi sulla sabbia ritarda il più possibile la caduta dei piedi sulla sabbia passo e stacco passo e stacco spingendo la gamba di stacco verso il basso (azione griffata) breve rincorsa, stacco, tenuta dell arto libero e arrivo sullo stesso lo stesso con arrivo in piegata salto in lungo da fermo e sedersi sul tappetone ad arti inf. distesi salto in lungo da fermo e chiusura in sabbia

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52 ESERCITAZIONI esercizi per lo sviluppo percettivo della posizione del corpo durante la rincorsa esercizi per lo sviluppo percettivo dell allineamento del corpo durante lo stacco esercizi per lo sviluppo percettivo dell allineamento del corpo durante la fase di volo esercizi per lo sviluppo percettivo dell allineamento del corpo durante la fase di chiusura

53 PRIME ESERCITAZIONI PER LO SVILUPPO DI UNA TECNICA GREZZA 1) salto in lungo a bordo buca 2) salto con richiesta di stacco a bordo buca 3) salto con rincorsa ridotta (6-8- passi)

54 Errori: partenza troppo veloce e troppo alta appoggio scorretto dei piedi nella corsa salita dei piedi verso l alto busto molto sbilanciato verso l avanti passetti nel finale di rincorsa per trovare il punto giusto di battuta stacco affrettato scarso controllo dei movimenti in volo chiusura nella sabbia in posizione molto svantaggiosa (pressoché in piedi) Correzioni esercitazioni per la ricerca di una corretta tecnica di corsa del saltatore esercitazioni di salto per lo sviluppo della precisione spaziale (stacco) e temporale (ritmica) della rincorsa esercitazioni di salto per ricercare la corretta impostazione dello stacco esercitazioni di salto per l impostazione del volo e della chiusura esercitazioni facilitate di salto per l impostazione del volo e della chiusura con pedana elastica

55 UOMINI RECORD MONDIALE 8,95 m RECORD ITALIANO 8,47 m Mike Powell Tokyo Andrew Howe Osaka DONNE RECORD MONDIALE 7,52 m Galina Čistjakova Leningrado RECORD ITALIANO 7.11m Fiona May Budapest22 Ago 1998

56 Salto Triplo Il salto triplo diviso nelle seguenti fasi: RINCORSA HOP STEP JUMP

57 Analisi del salto: Salto triplo nella fase di RINCORSA il saltatore accelera fino alla massima velocità compatibile con una corretta esecuzione tecnica dello stacco nella fase HOP esegue il movimento con una parabola radente per cercare di perdere meno velocità possibile e coprire circa il 35% della distanza globale. nella fase STEP copre circa il 30% della distanza globale. Lo step è la parte più delicata del salto triplo perchè inizia con la stessa gamba di stacco dell hop (sx-sx o dx-dx). E termina con la gamba opposta. Lo step è sempre più corto dello hop e del jump e per i principianti è la fase più critica del salto. nella fase di JUMP l atleta stacca con la gamba opposta di Hop inizio Step e copre circa il 35% della distanza globale terminando il salto in buca. la distribuzione OTTIMALE teorica da ricercare nei 3 balzi del salto è: del 35% HOP - 30% STEP - 35% JUMP.

58 Salto Triplo: la rincorsa Obiettivo L obiettivo primario è quello di far raggiungere all atleta, in prossimità della pedana, la velocità più elevata compatibile con una corretta azione di stacco Caratteristiche tecniche La lunghezza della rincorsa varia da un minimo di 10 appoggi (per i principianti) a appoggi (per saltatori esperti, di Elite). La tecnica di corsa è simile a quella del velocista. La frequenza degli appoggi viene incrementata alla fine della rincorsa. La velocità aumenta progressivamente lungo tutta la rincorsa.

59 Salto Triplo: hop Obiettivo Coprire la giusta distanza con parabola radente e con perdita minima di velocità orizzontale. Caratteristiche tecniche. La coscia della gamba libera viene portata in una posizione orizzontale al terreno Lo stacco deve essere effettuato verso l avanti e non verso l alto (penetrante). Nella seconda parte della parabola la gamba libera viene portata dietro-basso. La gamba di stacco viene portata avanti-alto e poi estesa per prendere con il terreno Il piede tocca il terreno di tutta pianta (tutto piede) Il tronco è dritto (in linea : testa spalle - bacino) sulla verticale Gli arti superiori si muovono, allo stacco, in forma alternata

60 Salto Triplo: step Obiettivo. L obiettivo dell atleta è quello di realizzare una lunghezza ottimale che sia più vicina possibile al 30% di quella totale del salto completo ottenibile effettuando una parabola di volo radente che permetta di mantenere una buona velocità orizzontale. Naturalmente quanto sopra descritto può essere realizzato solo con una corretta esecuzione dello HOP Caratteristiche tecniche La coscia della gamba libera è orizzontale al terreno. La gamba libera si estende in avanti e viene portata in basso con un azione attiva L utilizzo del piede è rapido e attivo con un azione Griffata e con contatto a terra di tutta pianta (tutto piede) Movimenti paralleli o alternati delle braccia. Il tronco è dritto (in linea ) sulla verticale

61 Salto Triplo: jump Obiettivo L obiettivo del saltatore è quello di arrivare a questa fase con la minor perdita di velocità orizzontale per effettuare uno stacco dinamico con angolo ottimale del Centro di Massa. E bene ricordare che la buona riuscita di ciascuna fase dipende dalla corretta esecuzione tecnica di quella che la precede e dal loro collegamento. Caratteristiche tecniche L utilizzo del piede è rapido e attivo con un azione griffata L arto di stacco è esteso nell azione Movimenti paralleli o alternati delle braccia allo stacco La posizione del corpo è in linea In aria usare la tecnica più appropriata per l atleta Nell atterraggio stesse accortezze del salto in lungo

62 ATLETICA LEGGERA Gli ATTREZZI per i SALTI Introduzione all Atletica Leggera

63 pedana Salto in Lungo/Salto Triplo

64 Concorsi norme generali per salti e lanci Nei concorsi gli atleti hanno a disposizione una fase eliminatoria con tre tentativi e una fase finale con ulteriori tre tentativi per i migliori atleti della eliminatoria (il loro numero è deciso di volta in volta dal regolamento della manifestazione). A questo fanno eccezione i salti in elevazione, in cui le prove complessive di un atleta sono al massimo tre per ogni misura (ad es. se un atleta del salto in Alto deve saltare i 2.07 può tentarli al massimo tre volte; se al terzo tentativo non dovesse superarli, viene eliminato). La prova deve essere considerata nulla se l atleta non inizia l azione di salto o lancio entro lo scadere del tempo a sua disposizione. RTI180

65 Concorsi tempi a disposizione per l'esecuzione delle prove Nei lanci e nei salti in estensione il tempo è sempre di 1'. Nel salto in alto 1' è il tempo standard; 1'30 quando in gara sono rimasti solo 2 o 3 atleti; 2' quando lo stesso atleta effettua due prove consecutive; 3' quando in gara resta un solo atleta. Nel salto con l'asta 1' è il tempo standard; 2' quando in gara sono rimasti solo 2 o 3 atleti; 3' quando lo stesso atleta effettua due prove consecutive; 5' quando in gara resta un solo atleta. Nelle prove multiple per un solo atleta valgono i tempi delle prove consecutive. RTI 180

66 Salto in Lungo Nel Salto in Lungo gli atleti devono saltare in una fossa di caduta in sabbia il più lontano possibile dalla linea di stacco. Per farlo hanno a disposizione una pedana rettilinea per un adeguata rincorsa, ma non possono superare la linea di stacco. Questa è indicata da una fascia di plastilina (nei casi in cui non sia disponibile la plastilina si usa della sabbia), che evidenzia l impronta della scarpa del saltatore nel caso che venga calpestata. Per questa gara è necessario misurare la velocità del vento al fine dell omologazione dei risultati. RTI 185 RTI 184

67 Salto in Lungo All inizio della gara viene fatto l appello e comunicato l ordine di salto. Una copia dell ordine di salto andrebbe sempre consegnata anche al giudice anemometrista prima della gara. La gara comincia quando il segretario chiama il primo atleta al salto. Se il salto è valido si procede alla misurazione: si misura la distanza fra l impronta sulla sabbia più vicina alla linea di stacco e la linea stessa, lungo una traiettoria parallela alla pedana di rincorsa. Se questa traiettoria passa all esterno della pedana si traccia un prolungamento sufficiente della linea di stacco. La misura viene letta e riportata sul foglio di gara, quindi si cancella l impronta e si spiana la sabbia per il salto successivo. Se il salto non è valido si cancella direttamente l impronta e si spiana La sabbia. RTI 184,185

68 Salto in Lungo Si chiama il secondo atleta e la procedura ricomincia. Terminato il primo turno, il primo atleta viene richiamato per il secondo turno, e così via fino alla fine del terzo. A questo punto finisce la fase eliminatoria, si stila la classifica provvisoria, si stabiliscono gli eventuali atleti eliminati e si formula il nuovo ordine di salto. Il nuovo ordine deve essere l inverso della classifica provvisoria (cioè l atleta primo in classifica salterà per ultimo). Fatto questo si riprende con il quarto turno (il primo turno di finale) allo stesso modo. La gara finisce quando l ultimo atleta chiamato termina la sua sesta prova. Vince chi ottiene la misura più lunga; in caso di parità vale la seconda misura, e così via in caso di ulteriore parità. RTI 184 RTI 185

69 Salto in Lungo Un salto è nullo se: l atleta tocca il terreno al di là della linea di stacco (compresa la plastilina) ma prima della sabbia; l atleta stacca lateralmente rispetto alla tavola di stacco; l atleta in fase di caduta tocca il terreno al di fuori della buca di sabbia in un punto più vicino alla linea di stacco rispetto alla più vicina impronta; abbandonando la zona di caduta, il primo contatto dei piedi dell atleta è più vicino alla tavola di stacco rispetto all impronta più vicina lasciata nell atterraggio; l'atleta usa una qualunque forma di salto mortale. Il modo corretto per uscire dalla buca della sabbia dopo il salto quindi è dal fondo della buca oppure lateralmente, purché si esca in punto più lontano dalla linea di stacco rispetto all impronta più vicina: soltanto dopo l uscita dalla buca si può dichiarare valido un salto. RTI 184, 185

70 Salto in Lungo Ecco come si struttura normalmente una Giuria di Salto in Lungo: un Giudice Arbitro organizza e controlla l operato della Giuria e risponde ai reclami verbali; un Primo Giudice gestisce operativamente la Giuria; decide della validità o meno di un salto ed evidenzia la sua scelta con una bandierina bianca per un salto valido e una rossa per un salto nullo; legge la misura del salto; può assolvere i compiti del giudice arbitro qualora questo non sia designato; un Segretario compila il foglio di gara con i risultati; effettua le chiamate degli atleti, l appello prima della gara e comunica l ordine di salto; altri Giudici un addetto al picchetto che segnali la traccia più vicina sulla sabbia, un altro addetto che tenga la cordella tesa per la misurazione, parallela alla pedana.

71 IL REGOLAMENTO PEDANA lunghezza > 40 metri larghezza 1,22-1,25 tavola di stacco 20 cm cm. di plastilina la distanza tra la tavola di stacco e la fine della zona di caduta deve essere di almeno 10 metri la tavola di stacco deve essere sistemata ad una distanza tra uno e tre metri dall inizio della zona di caduta

72 IL REGOLAMENTO UN CONCORRENTE COMMETTE FALLO SE: lunghezza > 40 metri larghezza 1,22-1,25 tavola di stacco 20 cm cm. di plastilina la distanza tra la tavola di stacco e la fine della zona di caduta deve essere di almeno 10 metri la tavola di stacco deve essere sistemata ad una distanza tra uno e tre metri dall inizio della zona di caduta

73 UN CONCORRENTE COMMETTE FALLO SE: Tocca il terreno al di là della linea di stacco con qualsiasi parte del corpo Stacca al di fuori di una delle due estremità della tavola di stacco Durante la caduta tocca il terreno all esterno della zona di caduta in un punto più vicino alla linea di stacco della più vicina impronta lasciata dal salto nella zona di caduta Dopo aver completato il salto, ritorna attraverso la zona di caduta Usa una qualsiasi forma di salto mortale

74 IL REGOLAMENTO Tutti i salti debbono essere misurati dal segno più vicino alla linea di stacco fatto con qualsiasi parte del corpo Ogni concorrente viene classificato con il migliore dei suoi salti Se alla gara prendono parte più di otto concorrenti ad ogni concorrente sono concesse tre prove, agli otto migliori vengono concesse altre tre prove

75 Salto Triplo Valgono le stesse regole del Salto in Lungo, con una differenza nella tecnica di salto: mentre nel Lungo si esegue un semplice salto, nel triplo si esegue un balzo, un passo e un salto. Balzo - l atleta compie lo stacco con un piede e atterra con lo stesso piede Passo - è un lungo passo veloce, quindi si alterna il piede di stacco Salto - lo stacco avviene con il piede opposto a quello del primo stacco e l azione termina con l arrivo sulla sabbia RTI 184 RTI 186

76 pedana Salto in Alto

77 Salto in Alto Nella gara di Salto in Alto (e con l Asta), viene stabilita di volta in volta, in base al tipo di manifestazione, una progressione, ossia una serie di altezze che ogni saltatore deve superare per proseguire la gara. Per verificare se la misura viene superata o meno si utilizza un asticella orizzontale, appoggiata fra due ritti su adeguati supporti. RTI 181 I saltatori prendono la rincorsa e provano a valicarla, con la tecnica RTI 182 che preferiscono, facendo in modo che non cada. Se l asticella viene toccata e oscilla, ma non cade, il salto è da considerarsi superato. Se invece l asticella cade, il salto è da considerarsi nullo e la prova va ripetuta

78 Salto in Alto Vista e particolari della pedana di salto in alto RTI 181 RTI 182

79 Salto in Alto All inizio della gara viene fatto l appello e viene comunicato l ordine di salto, ovvero l ordine con cui gli atleti salteranno (è sempre casuale). La gara comincia quando il segretario chiama al salto il primo concorrente. Questo ha un certo tempo a disposizione per compiere la sua prova: se la supera torna al suo posto e aspetta che tutti gli altri concorrenti superino la stessa misura o vengano eliminati; se non la supera viene messo in coda allo stesso elenco e quando tutti gli atleti avranno terminato la loro prima prova sarà chiamato per la seconda prova. L ordine di salto va mantenuto sempre durante tutto lo svolgimento della gara, e devono essere registrati sul foglio di gara i passi e i nulli di ogni atleta. RTI 181 RTI 182

80 Salto in Alto Quando tutti gli atleti hanno terminato le prove a disposizione per una misura, l asticella viene alzata fino alla misura successiva e la gara riprende allo stesso modo. La gara non termina quando viene decretato il vincitore, a meno che non sia lui stesso a decidere di non saltare più. Termina invece quando il vincitore compie tre nulli e quindi viene anch egli eliminato. Nello stilare la classifica, si deve tenere conto di tre parametri che seguono una precisa gerarchia: la misura ottenuta, cioè l ultima misura che l atleta è stato in grado di superare (ovviamente vince chi salta più in alto); la prova in cui questa misura è stata ottenuta (vince chi ottiene la misura con il minor numero di tentativi); i falli, cioè il numero complessivo di falli commessi durante tutta la gara (esclusi gli ultimi tre, che determinano l eliminazione dell atleta; vince chi ha compiuto meno falli). RTI 181 RTI 182

81 Salto in Alto Un salto è nullo se dopo il salto l'asticella cade a causa dell'azione dell'atleta; durante la rincorsa l'atleta tocca o supera la linea bianca all'interno o all'esterno dei ritti senza completare il salto. Se, a parere del Primo Giudice, l'asticella cade per motivi diversi dall'azione dell'atleta (ad esempio un colpo di vento), la prova potrà essere ripetuta. RTI 181 RTI 182

82 Salto in Alto L organizzazione tipo della Giuria del Salto in Alto: un Giudice Arbitro organizza e controlla l operato della Giuria e risponde ai reclami verbali; un Primo Giudice gestisce operativamente la Giuria; decide della validità o meno di un salto ed evidenzia la sua scelta con una bandierina bianca per un salto valido e una rossa per un salto nullo; verifica l esattezza dell elevazione dell asticella; può assolvere i compiti del giudice arbitro qualora questo non sia designato; un Segretario compila il foglio di gara con i risultati; effettua le chiamate degli atleti, l appello prima della gara e comunica l ordine di salto; altri Giudici sono addetti ai ritti: il loro compito è di regolare l altezza dei sostegni dell asticella, verificare la taratura dei ritti prima della gara, raccogliere e riposizionare l asticella dopo una caduta, fermare le vibrazioni dell asticella quando viene sfiorata senza cadere.

83 pedana Salto con l'asta

84 Salto con l Asta Nel Salto con l Asta valgono tutte le regole del Salto in Alto, con alcune piccole variazioni. Nel Salto con l Asta, i ritti sono regolabili in profondità, secondo le preferenze degli atleti fino ad un massimo di 80 cm. Il tempo a disposizione della prova non parte dalla chiamata del segretario, ma dal momento in cui i ritti vengono fermati nella posizione desiderata. Un concorrente commette un nullo se tocca con qualsiasi parte del corpo o con l asta il terreno al di là del piano verticale passante per il punto zero dei ritti, evidenziato da una linea bianca sui sacconi. Se durante il salto l asta si spezza, il salto non va considerato nullo, il tempo viene azzerato e l atleta ha un altro tentativo a disposizione. RTI 181 RTI 183

85 Salto con l Asta Vista e particolari della pedana di salto con l asta RTI 181 RTI 183

86 LA TECNICA DEFINIZIONE DI TECNICA La TECNICA SPORTIVA è una successione sperimentata di movimenti, adatta allo scopo ed efficace che serve alla soluzione di un determinato problema di movimento in situazioni sportive IL SIGNIFICATO DELL ALLENAMENTO DELLA TECNICA L allenamento della tecnica è il più importante dei processi di adattamento a lungo termine, in quanto esso favorisce l utilizzazione ottimale del POTENZIALE MOTORIO, sempre in continua evoluzione

87 ASPETTI FONDAMENTALI NELL INSEGNAMENTO DELLA TECNICA 1 CONOSCENZA DELLA TECNICA Conoscenza del gesto sotto l aspetto delle componenti meccaniche e dinamiche 2 CONOSCENZA DELLA DADATTICA Capacità di scomporre il gesto complesso in gesti più semplici per facilitarne l apprendimento

88 L ERRORE TECNICO E la differenza che si riscontra confrontando lo stile personale di un atleta ed il modello ideale di riferimento, tale da ridurre il rendimento del gesto tecnico LE CAUSE POSSONO ESSERE DIVERSE: Carenza di presupposti fisici Carenza di capacità fisiche di prestazione o coordinative Scarsa comprensione del compito - E UN ERRORE ALLENARE GLI ERRORI -

89 OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE NELL ALLENAMENTO DELLA TECNICA L apprendimento delle abilità motorie che sono alla base delle tecniche specifiche L acquisizione del grado di padronanza della tecnica in base all efficacia biomeccanica La stabilità della padronanza e del controllo del gesto tecnico espressa nell invariabilità del comportamento, pur in presenza di variazioni delle condizioni interne ed esterne

90 La TECNICA e le CAPACITA FISICHE di PRESTAZIONE

91 INSEGNAMENTO DELLA TECNICA E CAPACITA FISICHE DI PRESTAZIONE L allenamento della tecnica deve essere svolto in stato di freschezza e il numero delle ripetizioni deve adattarsi ai presupposti delle capacità fisiche di prestazione Quando si insegna la tecnica, l aspetto delle capacità fisiche di prestazione, sono messe in secondo piano Nell insegnamento della tecnica una carenza di forza e/o di mobilità, oltre a pregiudicare la corretta esecuzione, non consente alcun tipo di correzione Nell insegnamento della tecnica, la velocità d esecuzione, aumenta la difficoltà di apprendimento e di esecuzione corretta

92 ALCUNE CONSIDERAZIONI SULL ALLENAMENTO DELLA FORZA NEI GIOVANI CON RIFERAMENTO ALLA TECNICA Un aumento della forza rende i movimenti più dinamici-fluidi ed efficaci Forza e tecnica sono in stretto rapporto. La forza, se stimolata correttamente ed in modo adeguato all età, è di estrema importanza per il futuro sviluppo delle prestazioni Gli esercizi di salto (balzi), lanci, sprint e l allenamento a circuito, sono particolarmente indicati per allenare tutte le sue espressioni Lo sviluppo della forza speciale con esercizi tecnico-specifici dovrebbero essere introdotti dopo la pubertà

93 I MEZZI DELLA PREPARAZIONE DEI GIOVANI SALTATORI GLI ESERCIZI DI BALZO (gli esercizi d impulso) GLI ESERCIZI E LE PROVE DI CORSA GLI ESERCIZI PER L INCREMENTO DELLA FORZA

94 LIVELLI DA RAGGIUNGERE ALLA FINE DELLA CATEGORIA JUNIORES TECNICA degli ESERCIZI OTTIMA TECNICA GLOBALE DI SALTO OTTIMA TECNICA DI CORSA OTTIMA VELOCITA OTTIMA FORZA MASSIMA BUONA FORZA SPECIALE + CHE BUONA FORZA REATTIVA BUONA

95 ALLENAMENTO 1 ALLENAMENTO DI COSTRUZIONE ATLETA GIOVANE 2 ALLENAMENTO DI PRESTAZIONE ATLETA EVOLUTO

96 ORGANIZZAZIONE DELL ALLENAMENTO 1. CICLIZZAZIONE (Periodizzazione) SEMPLICE ATLETA GIOVANE 2. CICLIZZAZIONE COMPLESSA ATLETA EVOLUTO

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