RISCHIO DI LIQUIDITA RISCHIO DI TASSO RISCHIO DI MERCATO
|
|
- Gabriella Angeli
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 STRUTTURA PER SCADENZE (GAP DI LIQUIDITA ) PROFILO DEI FLUSSI RISCHIO DI LIQUIDITA EFFETTI FINANZIARI STRUTTURA PER SCADENZE DATE CONTRATTUALI DATE REPRICING RISCHIO DI TASSO EFFETTI ECONOMICI (SU CONTO ECONOMICO E MARGINI) STRUTTURA PER SCADENZE DATE CONTRATTUALI DATE REPRICING RISCHIO DI MERCATO EFFETTI ECONOMICI EFFETTI FINANZIARI 2 1
2 LA BANCA È ESPOSTA A DIVERSI FATTORI DI RISCHIO SU ENTRAMBI I LATI DEL BILANCIO RISCHIO DI LIQUIDITA (FUNDING O MARKET LIQUIDITY RISK) RISCHIO DI TASSO RISCHIO DI MERCATO (DI PREZZO) RISCHIO DI TASSO RISCHIO DI REINVESTIMENTO RISCHIO DI RIFINANZIAMENTO E NECESSARIO VALUTARE E GESTIRE CONGIUNTAMENTE LE POSTE ATTIVE E PASSIVE ATTRAVERSO MODELLI DI GESTIONE INTEGRATA DELLE ATTIVITA E DELLE PASSIVITA (MODELLI ALM, O ASSET-LIABILITY) 3 LE CAUSE MAGGIORE VOLATILITÀ DEI TASSI DI MERCATO E INTEGRAZIONE DEI MERCATI CRESCENTE CONCORRENZA NEI MERCATI BANCARI (MINORE VISCHIOSITÀ DEI TASSI BANCARI) MAGGIORE ARTICOLAZIONE DELLE SCADENZE ATTIVO E PASSIVO DIVERSIFICAZIONE DELL ATTIVITÀ BANCARIA (INTERNAZIONALIZZAZIONE E ORIENTAMENTO AL TRADING SUL MERCATO DEI TITOLI) LE CONTROMISURE NECESSITA DI MISURARE I RISCHI E DI INCORPORARLI CORRETTAMENTE NEI PREZZI SVILUPPO DI MODELLI PER LA GESTIONE ATTIVA DEI RISCHI DI TASSO E DI MERCATO ESIGENZA DI VALUTARNE L IMPATTO SUL PATRIMONIO COME AMMORTIZZATORE DEI RISCHI 4 2
3 LA COSTRUZIONE DI MODELLI PARTE DA ALCUNI PRESUPPOSTI I RISCHI DIPENDONO DALLE DECISIONI DI COMPOSIZIONE DEL BILANCIO I RISCHI SONO TRA LORO INTERRELATI: ESISTE CIOE UNA RELAZIONE TRA MOVIMENTI DEI TASSI (RISCHIO DI TASSO) E VARIAZIONI DEI PREZZI (RISCHIO DI MERCATO) IL PATRIMONIO E IL CUSCINETTO DI ASSORBIMENTO DEI RISCHI MA È UNICO E UN PRESIDIO A FRONTE DELLE PERDITE GENERATE DA TUTTI I RISCHI 5 APROCCIO DEGLI UTILI CORRENTI MODELLI BASATI SU VALORI CONTABILI SENSIBILITA DEI RISULTATI ECONOMICI A VARIAZIONI DI TASSO APPROCCIO DEL VALORE ECONOMICO MODELLI BASATI SU VALORI DI MERCATO IMPATTO SU PATRIMONIO DI VARIAZIONI DEL VALORE DI MERCATO DI ATTIVITA E PASSIVITA MODELLI DI GAP MANAGEMENT MOD DI PORTAFOGLIO MODELLI VAR (VALUE AT RISK) 6 3
4 APROCCIO DEGLI UTILI CORRENTI MODELLI BASATI SU VALORI CONTABILI SENSIBILITA DEI RISULTATI ECONOMICI A VARIAZIONI DI TASSO MODELLI DI GAP MANAGEMENT IL RISCHIO DI INTERESSE E DOVUTO A VARIAZIONI INATTESE DEI TASSI e HA IMPATTO SUL MARGINE DI INTERESSE. SI HA RISCHIO DI REINVESTIMENTO SE ATT.<PASS E RISCHIO DI RIFINANZIAMENTO SE PASS.<ATT E RILEVANTE IL REPRICING DELLE POSTE PIÙ CHE LA SCADENZA ORIGINARIA 7 APPROCCIO DEL VALORE ECONOMICO MODELLI BASATI SU VALORI DI MERCATO IMPATTO SU PATRIMONIO DI VARIAZIONI DEL VALORE DI MERCATO DI ATTIVITA E PASSIVITA MOD DI PORTAFOGLIO MODELLI VAR (VALUE AT RISK) ASSIMILANO LO STATO PATRIMONIALE BANCA A UN PORTAFOGLIO DI ATTIVITÀ FINANZIATO DA PASSIVITÀ FINANZIARIE E DA MEZZI PROPRI LA DIFFERENZA FRA I VALORI DI MERCATO DI ATTIVITA E PASSIVITA E IL VALORE DEL PATRIMONIO NETTO L OTTICA E QUELLA DELL'AZIONISTA (VALORE DI MERCATO DELLA BANCA) 8 4
5 NELL APPROCCIO DEGLI UTILI CORRENTI PROPRIO DEI MODELLI DI GAP IL RISCHIO DI TASSO DIPENDE DA: SFASAMENTI DELLA STRUTTURA TEMPORALE DI ATTIVO E PASSIVO SE ATTIVITA E PASSIVITA SONO A TASSO FISSO (GAP DI SCADENZE) MANCATA CORRISPONDENZA DEI PERIODI DI REVISIONE DEL TASSO SE ATTIVITA E PASSIVITA SONO A TASSO VARIABILE (REPRICING) 9 I MODELLI BASE DI GAP MANAGEMENT (MODELLI BASE) SI FONDANO SU: CONFRONTO FRA RSA (RATE SENSITIVE ASSETS) E RSL (RATE SENSITIVE LIABILITIES E TRA NSA E NSL INDIVIDUAZIONE DELL'ORIZZONTE TEMPORALE (GAPPING PERIOD ) DI ESPOSIZIONE A VARIAZONI DI TASSO (ES. 1 ANNO) SI CONSIDERANO NON SENSITIVE LE POSTE CHE SUPERANO IL GAPPING PERIOD PER SCADENZA PER DATA DI RIPREZZAMENTO 10 5
6 ATTIVITA PASSIVITA RSA ATTIVITA SENSIBILI RSL PASSIVITA SENSIBILI NSA ATTIVITA NON SENSIBILI GAP DI SCADENZE GAP RSA - RSL NSL PASSIVITA NON SENSIBILI 11 LA PROCEDURA DI COSTRUZIONE DEL MODELLO PREVEDE: LA RICLASSIFICAZIONE DELLE POSTE DI BILANCIO (E DELLE POSTE FUORI BILANCIO) SULLA BASE DELLA LORO SENSIBILITÀ A VARIAZIONI IPOTIZZATE DEI TASSI ( i) L INDIVIDUAZIONE DEL PERIODO RIFERIMENTO (GAPPING PERIOD ) SONO POSTE SENSIBILI ALLE VARIAZIONI DI TASSO QUELLE CHE SCADONO O SI RIPREZZANO ALL INTERNO DEL PERIODO LA QUANTIFICAZIONE DEL GAP COME DIFFERENZA TRA ATTIVITA E PASSIVITA SENSIBILI: GAP RSA - RSL (FUNDS GAP) RAPPORTO TRA ATTIVITA E PASSIVITA SENSIBILI: GAP RSA/RSL (GAP RATIO) 12 6
7 Prendiamo ad esempio uno stato patrimoniale molto semplice 13 DOBBIAMO DETERMINARE QUALI SONO LE ATTIVITA E LE PASSIVITA SENSIBILI A VARIAZIONI DI TASSO (RATE SENSITIVE) SU UN DEFINITO ORIZZONTE TEMPORALE (ES. 1 ANNO) ATTIVITA O PASSIVITA CHE VEDRANNO VARIARE IL TASSO DI INTERESSE APPLICATO Perché scadono entro l orizzonte temporale (1 anno) Perché il tasso di interesse è soggetto a revisione automatica ENTRO l orizzonte temporale (1 anno) OCCORRE POI CONSIDERARE CHE ALCUNE ATTIVITA PUR AVENDO UNA SCADENZA SUPERIORE ALL ANNO POTREBBERO COMUNQUE ESSERE SENSIBILI AI TASSI DI MERCATO (ES. PRESTITI, MUTUI IPOTECARI, ETC.) 14 7
8 LE DOMANDE RILEVANTI SONO COSA SUCCEDE AL BILANCIO DELLA BANCA (STATO PATRIMONIALE) E AI SUOI RISULTATI ECONOMICI (MARGINE DI CONTO ECONOMICO) SE SI VERIFICA UN MOVIMENTO DI TASSO (ES. DI ± 1%)? COSA SUCCEDE ALLE ATTIVITA SENSIBILI (RATE SENSITIVE ASSETS)? COSA SUCCEDE ALLE PASSIVITA SENSIBILI (RATE SENSITIVE LIABILITIES )? COSA SUCCEDE ALLE ATTIVITA E ALLE PASSIVITA NON SENSIBILI (A SEGUITO DI UNA POSSIBILE REAZIONE DELLE CONTROPARTI)?
9 17 IL MODELLO PUO EVIDENZIARE TRE POSSIBILI SITUAZIONI: BILANCIAMENTO O MATCHING PERFETTO (GAP 0): RSA RSL STRUTTURA DI BILANCIO ASSET SENSITIVE (GAP > 0) RSA > RSL RSA FINANZIATE DA NSL STRUTTURA DI BILANCIO LIABILITY SENSITIVE (GAP< 0) RSA < RSL NSA FINANZIATE DA RSL 18 9
10
11 ATTIVITA PASSIVITA RSA NSA GAP DI SCADENZE RSL GAP RSA RSL NSL ATTIVITA PASSIVITA RSA NSA GAP DI SCADENZE RSL GAP RSA RSL NSL
12 FUNDS GAP GAP RATIO / ,38 23 E ( MINT) RSA x E( i) - RSL x E( i) GAP x E( i) Ipotizziamo un incremento dei tassi dell 1% (+0,01) E ( MINT) RSA x E( i) - RSL x E( i) GAP x E( i) ( x 0,01)-( x 0,01) ( x 0,01)
13 IL MODELLO PUO EVIDENZIARE TRE POSSIBILI SITUAZIONI: BILANCIAMENTO O MATCHING PERFETTO (GAP 0): RSA RSL STRUTTURA DI BILANCIO ASSET SENSITIVE (GAP > 0) RSA > RSL RSA FINANZIATE DA NSL IN CASO DI RIALZO DEI TASSI DI INTERESSE IL MARGINE DI INTERESSE MIGLIORA (PEGGIORA IN IPOTESI DI RIDUZIONE) STRUTTURA DI BILANCIO LIABILITY SENSITIVE (GAP< 0) RSA < RSL NSA FINANZIATE DA RSL IN CASO DI RIALZO DEI TASSI DI INTERESSE IL MARGINE DI INTERESSE PEGGIORA (MIGLIORA IN IPOTESI DI RIDUZIONE) IL VALORE DEL GAP CONSENTE INOLTRE DI QUANTIFICARE IMPATTO SUL MARGINE DI INTERESSE (SE I TASSI ATTIVI E PASSIVI SUBISCONO LE STESSE VARIAZIONI) E ( MINT) RSA x E( i) - RSL x E( i) GAP x E( i) 25 IMMUNIZZAZIONE(MATCHING): MANTENERE UN GAP0 GAP DIREZIONALE (SCEGLIERE LA DIREZIONE DEL MISMATCHING): CON PREVISIONE DI TASSI IN RIALZO: GAP>0 CON PREVISIONE DI TASSI IN RIBASSO: GAP<
14 UNA STRATEGIA DI GAP DIREZIONALE PRESUPPONE: STABILITA DELLO SPREAD (DIFFERENZIALE) FRA TASSI ATTIVI E PASSIVI AL VARIARE DEI TASSI DI INTERESSE (VERO O FALSO?) CAPACITÀ DI PREVISIONE DEI TASSI DI INTERESSE SISTEMATICAMENTE ELEVATA E SUPERIORE A QUELLA DELLE CONTROPARTI (VERO O FALSO?) AUTONOMIA RISPETTO AI COMPORTAMENTI DELLA CLIENTELA E DISPONIBILITÀ A GESTIRE ALTERAZIONI DELLE RELAZIONI DI CLIENTELA (VERO O FALSO?) MODIFICABILITÀ ISTANTANEA DI VOLUMI E CONDIZIONI DI TASSO (VERO O FALSO?) 27 NELL APPROCCIO DEGLI UTILI CORRENTI PROPRIO DEI MODELLI DI GAP IL RISCHIO DI TASSO ( VARIAZIONI INATTESE DEI TASSI) INFLUENZA IL RISULTATO (MARGINE DI INTERESSE) IN FUNZIONE DI: AMMONTARE DELLE POSTE ATTIVE E PASSIVE CON SFASAMENTO DI REPRICING MOMENTO DEL REPRICING E DURATA DELL ASIMMETRIA DIVERGENZA FRA TASSI CORRENTI E FUTURI E TASSI NEGOZIATI DALLA BANCA SU ATTIVITA E PASSIVITA 28 14
15 ATTIVITA PASSIVITA RSA ATTIVITA SENSIBILI NSA ATTIVITA NON SENSIBILI GAP DI SCADENZE RSL PASSIVITA SENSIBILI GAP RSA - RSL NSL ATTIVITA NON SENSIBILI BUCKET: 3 MESI BUCKET: 3 MESI UN MODELLO DI GAP INCREMENTALE E BASATO SULLA COSTRUZIONE DI SEGMENTI O MATURITY BUCKETS PIU BREVI PER TENERE CONTO DEL MOMENTO ESATTO IN CUI SI HA REPRICING ALL'INTERNO DEL GAPPING PERIOD 29 ATTIVITA PASSIVITA RSA ATTIVITA SENSIBILI NSA ATTIVITA NON SENSIBILI GAP DI SCADENZE RSL PASSIVITA SENSIBILI GAP RSA - RSL NSL ATTIVITA NON SENSIBILI β ELASTICITA AL TASSO BENCHMARK UN MODELLO DI GAP STANDARDIZZATO INDIVIDUA UN COEFFICIENTE DI ELASTICITÀ (β) DEI TASSI DELLE POSTE DI BILANCIO ALLA VARIAZIONE DEI TASSI DI MERCATO (TASSO BENCHMARK) 30 15
Rischi in Finanza. Rischi finanziari. Rischi puri. Rischi sistematici. Rischi non sistematici
Rischi in Finanza Rischi puri Rischi finanziari Rischi sistematici Rischi non sistematici Rischi non sistematici I rischi non sistematici sono rischi specifici Tipologie di rischi specifico più frequenti:
DettagliTecnica Bancaria (Cagliari - 2015)
Tecnica Bancaria (Cagliari - 2015) prof. Mauro Aliano mauro.aliano@unica.it mauro.aliano@unica.it 1 Il rischio di interesse 2 Il rischio di tasso di interesse Il rischio di tasso di interesse può essere
DettagliCorso di Asset and liability management. Il rischio di interesse sul banking book ESERCIZI
Università degli Studi di Parma Corso di Asset and liability management Il rischio di interesse sul banking book ESERCIZI Prof.ssa Paola Schwizer Anno accademico 2010-2011 Riclassificazione del bilancio
DettagliIAS 32 e IAS 39: La rilevazione e la valutazione degli strumenti finanziari. Edgardo Palombini Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi
IAS 32 e IAS 39: La rilevazione e la valutazione degli strumenti finanziari Edgardo Palombini Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi L introduzione degli International Financial Reporting Standards
DettagliIAS 39: STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI
: STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI La contabilizzazione dei derivati di negoziazione (speculativi) e di copertura. Esempi e scritture contabili relative all «interest rate swap» (Irs). di Alessio Iannucci
DettagliStrumenti finanziari Ias n.32 e Ias n.39
Strumenti finanziari Ias n.32 e Ias n.39 Corso di Principi Contabili e Informativa Finanziaria Prof.ssa Sabrina Pucci Facoltà di Economia Università degli Studi Roma Tre a.a. 2004-2005 prof.ssa Sabrina
DettagliLa gestione del rischio di interesse e di mercato. Giuseppe Squeo
La gestione del rischio di interesse e di mercato Giuseppe Squeo 1 Il rischio di interesse: modalità esposizione Le modalità di esposizione al rischio di interesse sono: rischio di riprezzamento, quando
DettagliA.A. 2009/10 Corso Financial Risk Management Market Risk. Assignment finale
A.A. 2009/10 Corso Financial Risk Management Market Risk Assignment finale NB: per ottenere risultati uniformi attraverso i gruppi di lavoro, si raccomanda per lo svolgimento degli esercizi l utilizzo
Dettaglicontinuazione CORSO ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI II Testi di riferimento PROGRAMMA Parte relativa alla gestione dei rischi bancari
continuazione CORSO ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI II 3) Rischi e redditività ruolo del capitale allocazione del capitale valutazione della performance della banca e dei singoli centri operativi
DettagliLa valutazione dei crediti secondo lo IAS 39: Il criterio del costo ammortizzato
La valutazione dei crediti secondo lo IAS 39: Il criterio del costo ammortizzato Costo Ammortizzato Il costo ammortizzato è il valore a cui l attività/passività finanziaria è stata valutata alla rilevazione
DettagliBasilea III. Aprile 2013
Basilea III Aprile 2013 Basiela I, II, III,. 2 Basilea I 1988 Basilea II 2006 Basilea III 2013 Risposta del Comitato di Basilea alla crisi finanziaria Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria 3 Il
DettagliL APPROCCIO ATTUARIALE PER LA GESTIONE DEI RISCHI ECONOMICO-FINANZIARI E COME SUPPORTO DELLE AZIONI DI GOVERNANCE
L APPROCCIO ATTUARIALE PER LA GESTIONE DEI RISCHI ECONOMICO-FINANZIARI E COME SUPPORTO DELLE AZIONI DI GOVERNANCE Stefano Visintin Studio Attuariale Visintin & Associati SAVA S.r.l. INDICE DEGLI ARGOMENTI
DettagliI crediti e la loro classificazione secondo gli IAS/IFRS
IAS-IFRS E NON PERFORMING LOANS Verona, 9 giugno 2006 I crediti e la loro classificazione secondo gli IAS/IFRS Andrea Lionzo Università degli Studi di Verona andrea.lionzo@univr.it 1 Indice 1. I fondamenti
DettagliRisk management, gestione del capitale e controlli interni. Giovanni Liccardo 10 aprile 2012 giovanni.liccardo@uniroma2.it
Risk management, gestione del capitale e controlli interni Giovanni Liccardo 10 aprile 2012 giovanni.liccardo@uniroma2.it Agenda 1. INTRODUZIONE 2. PRINCIPALI TIPOLOGIE DI RISCHIO 2.1 Il Rischio di Credito
DettagliIntroduzione alla misurazione e gestione del rischio di liquidità. Aldo Nassigh Financial Risk Management A.A. 2011/12 Lezione 6
Introduzione alla misurazione e gestione del rischio di liquidità Aldo Nassigh Financial Risk Management A.A. 2011/12 Lezione 6 RISCHIO DI LIQUIDITA - DEFINIZIONE Per le istituzioni finanziarie: Si intende
DettagliLeasing secondo lo IAS 17
Leasing secondo lo IAS 17 Leasing: Ias 17 Lo Ias 17 prevede modalità diverse di rappresentazione contabile a seconda si tratti di leasing finanziario o di leasing operativo. Il leasing è un contratto per
DettagliTUTTI I MUTUI DI CHEBANCA! Condizioni valide al 1 luglio 2010
TUTTI I MUTUI DI CHEBANCA! valide al 1 luglio 2010 Questo documento, predisposto ai sensi delle disposizioni di trasparenza di Banca d Italia, elenca tutti i prodotti di mutuo offerti da CheBanca! 1. Mutui
DettagliL equilibrio finanziario della banca (parte II) Corso di Economia delle Aziende di Credito Prof. Umberto Filotto a.a. 2013/2014
L equilibrio finanziario della banca (parte II) Corso di Economia delle Aziende di Credito Prof. Umberto Filotto a.a. 2013/2014 Liquidity stress test: gli approcci Liquidity stress test : utilizzato per
DettagliDefinizione strumenti finanziari
I criteri di valutazione secondo gli IAS 39 Definizione strumenti finanziari Lo IAS 39 definisce lo strumento finanziario come un qualsiasi contratto che dà origine ad una attività finanziaria per un impresa
DettagliBanca e Finanza in Europa
UniversitàdegliStudidiParma Banca e Finanza in Europa Prof. 1. LE FUNZIONI DELLA BANCA 2. GLI EQUILIBRI DELLA BANCA L EQUILIBRIO ECONOMICO L EQUILIBRIO FINANZIARIO L EQUILIBRIO PATRIMONIALE 3. I RISCHI
DettagliCONVEGNO BNL / ODCEC TORINO. Problematiche inerenti l utilizzo di prodotti a copertura dei rischi
Torino, 22 novembre 2013 CONVEGNO BNL / ODCEC TORINO Problematiche inerenti l utilizzo di prodotti a copertura dei rischi INTEREST RATE SWAP Gli strumenti finanziari che vengono utilizzati a copertura
Dettagli23/11/2010. Interpretazione della sostanza economica dell operazione. Interpretazione della forma giuridica dell operazione
Il leasing è un contratto attraverso il quale il locatore trasferisce al locatario, in cambio di un pagamento o di una seria di pagamenti, il diritto all utilizzo di un bene per un periodo di tempo stabilito
DettagliING Lease (Italia) S.p.A. Informativa al pubblico Pillar III 31/12/2013
ING Lease (Italia) S.p.A. Informativa al pubblico Pillar III INTRODUZIONE La disciplina di Basilea II è una iniziativa internazionale in base alla quale gli istituti finanziari dei Paesi aderenti vengono
DettagliTUTTI I MUTUI DI CHEBANCA! Condizioni valide al 1 gennaio 2011
TUTTI I MUTUI DI CHEBANCA! valide al 1 gennaio 2011 Questo documento, predisposto ai sensi delle disposizioni di trasparenza di Banca d Italia, elenca tutti i prodotti di mutuo offerti da CheBanca! 1.
DettagliPrincipi contabili IAS/IFRS : IL BILANCIO DELLE BANCHE ESERCITAZIONE del 21/02/2011
Principi contabili IAS/IFRS : IL BILANCIO DELLE BANCHE ESERCITAZIONE del 21/02/2011 Dott. PAOLO VITALI Università degli Studi di Bergamo Anno accademico 2010/2011 Bergamo, 21 febbraio 2011 Indice degli
DettagliLe tecniche di finanziamento: il confronto di convenienza tra mutuo e leasing
Le tecniche di finanziamento: il confronto di convenienza tra mutuo e leasing Metodologie di tipo finanziario per la valutazione di convenienza Requisiti base di una metodologia finanziaria di valutazione:
DettagliGestione del rischio tasso
CAPIRE E GESTIRE I RISCHI FINANZIARI Gestione del rischio tasso Dott. Corso Pecori Giraldi 25 ottobre 2011 - Sala Convegni S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Rischio tasso nei clienti dei PB
DettagliControllo di Gestione
Pianificazione e controllo del business aziendale Controllo di Gestione In un contesto altamente complesso e competitivo quale quello moderno, il controllo di gestione ricopre un ruolo quanto mai strategico:
DettagliLa teoria finanziaria del valore asserisce che il valore di una iniziativa dipende essenzialmente da tre fattori:
La teoria finanziaria del valore asserisce che il valore di una iniziativa dipende essenzialmente da tre fattori: i flussi monetario che l iniziativa è in grado di generare il profilo temporale associabile
DettagliCONTI PATRIMONIALI (E FINANZIARI )
IL BILANCIO D ESERCIZIO: COSA E E COME SI LEGGE (e soprattutto come si utilizza nel controllo di gestione dell impresa) STATO PATRIMONIALE = FOTOGRAFIA DEL PATRIMONIO CONTO ECONOMICO = FILM DELLA GESTIONE
DettagliMondo Alternative. Le sfide dell assetallocationin una nuova era
Mondo Alternative Workshop Le sfide dell assetallocationin una nuova era Giovedì11 ottobre 2012 L impatto dell'analisi delle attivitàe passivitàdi un ente previdenziale sull'assetallocation Attuario Indice
Dettaglial budget di cassa mensile
un esempio molto semplice : dal bilancio previsionale al budget di cassa mensile Lo stato patrimoniale dell anno x : ATTIVO PASSIVO Cassa 5.000 Fornitori Clienti 300.000 Banche Scorte 100.000 Capitale
DettagliL applicazione del Matching Adjustment alle Gestioni Speciali. Dott. Marco Cerizzi Milano, 17 Maggio 2012
L applicazione del Matching Adjustment alle Gestioni Speciali Dott. Marco Cerizzi Milano, 17 Maggio 2012 Agenda 1. Il business delle gestioni speciali 2. L applicazione del Matching Adjustment alle gestioni
DettagliCONTABILITA E BILANCIO: IL BILANCIO PUBBLICO PRINCIPI ECONOMICI, DISCIPLINA GIURIDICA E NORMATIVA FISCALE
CONTABILITA E BILANCIO: IL BILANCIO PUBBLICO PRINCIPI ECONOMICI, DISCIPLINA GIURIDICA E NORMATIVA FISCALE Prof. Giovanni Frattini Dal cap. 5 Il bilancio pubblico - L introduzione dei principi contabili
DettagliGli strumenti derivati di copertura
ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI GENOVA Convegno Gli strumenti derivati di copertura Genova, 13 maggio 2010 Auditorium Confindustria Dott. Marcello Pollio ODCEC Genova Studio
DettagliISA SpA III Pilastro Informativa al pubblico - Anno 2012
PREMESSA La Circolare 216 di Banca d Italia del 5 agosto 1996 7 aggiornamento del 9 luglio 2007, al Capitolo V, al fine di rafforzare la disciplina prudenziale per gli Intermediari Finanziari iscritti
DettagliRagioneria Generale e Applicata
Titoli e partecipazioni 1 Caratteri economico-aziendali Si tratta di assets di natura finanziaria Comprendono strumenti distinguibili in due categorie: quote o azioni i rappresentative tti dl del capitale
DettagliLa gestione e la ristrutturazione del debito. Luca Buccoliero Marco Meneguzzo Università Bocconi Milano
La gestione e la ristrutturazione del debito 1 Evoluzione nella gestione del debito: Dalla semplice amministrazione del rimborso del debito, stabilendo piano ammortamento, quote capitale, interessi passivi,
DettagliCome si seleziona un fondo di investimento
Come si seleziona un fondo di investimento Francesco Caruso è autore di MIB 50000 Un percorso conoscitivo sulla natura interiore dei mercati e svolge la sua attività di analisi su indici, titoli, ETF,
DettagliIndice. Presentazione, di Roberto Ruozi. pag. xiii
Presentazione, di Roberto Ruozi 1 L attività bancaria 1.1 Una definizione di banca 1.2 Le origini del sistema bancario moderno 1.3 L evoluzione del sistema creditizio nel quadro europeo: concorrenza e
DettagliPrincipi contabili IAS/IFRS : IL BILANCIO DELLE BANCHE ESERCITAZIONE del 18/02/2015
Principi contabili IAS/IFRS : IL BILANCIO DELLE BANCHE ESERCITAZIONE del 18/02/2015 Dott. PAOLO VITALI Università degli Studi di Bergamo Anno accademico 2014/2015 Crediti non performing e derivati Bergamo,
DettagliLE POLITICHE DI RACCOLTA DELLA BANCA
LE POLITICHE DI RACCOLTA DELLA BANCA STRUTTURA DELLA LEZIONE DEFINIZIONE E DIFFERENZE ECONOMICHE TRA RACCOLTA DIRETTA E RACCOLTA INDIRETTA FORME TECNICHE, FUNZIONI E ASSICURAZIONE DEI DEPOSITI NELLA RACCOLTA
DettagliIL RENDICONTO FINANZIARIO
IL RENDICONTO FINANZIARIO IL RENDICONTO FINANZIARIO INDICE IL RENDICONTO FINANZIARIO,... 2 LA POSIZIONE FINANZIARIA NETTA,... 3 IL RENDICONTO FINANZIARIO DELLA POSIZIONE FINANZIARIA NETTA,... 6 PRIMO PASSO:
DettagliI contratti derivati nelle gestioni assicurative. Economia e Finanza delle Assicurazioni Università di Macerata Facoltà di. Mario Parisi.
Economia e Finanza delle Assicurazioni Università di Macerata Facoltà di Economia Mario Parisi I contratti derivati nelle gestioni assicurative 1 I derivati e le assicurazioni L assunzione di posizioni
DettagliRISK MANAGEMENT ALCUNE CONSIDERAZIONI. Piatti --- Corso Rischi Bancari: risk management 1
RISK MANAGEMENT ALCUNE CONSIDERAZIONI Piatti --- Corso Rischi Bancari: risk management 1 RISK MANAGEMENT Metodologie, processi per: a) misurare e controllare i rischi b) gestire il modo efficiente il capitale
DettagliModelli operativi di Asset & liability management. Economia e Finanza delle Assicurazioni Università di Macerata Facoltà di. Mario Parisi.
Economia e Finanza delle Assicurazioni Università di Macerata Facoltà di Economia Mario Parisi Modelli operativi di Asset & liability management 1 Il controllo dei rischi Uno dei primi obiettivi di un
DettagliDetrazioni fiscali per il risparmio energetico e le Ristrutturazioni Edilizie -aspetti tecnici,giuridico-fiscali e accesso al credito-
Detrazioni fiscali per il risparmio energetico e le Ristrutturazioni Edilizie -aspetti tecnici,giuridico-fiscali e accesso al credito- Guglielmo Bernardi Financial Advisor Chi può accedere al credito?
DettagliMoody s Investors Service
IL RATING DELLE OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE ED IL FABBISOGNO DI DATI PER L ANALISI DELLA QUALITÀ CREDITIZIA DEGLI ASSETS Alain Debuysscher Team Leader - Structured Finance Italy +39.02.86.337.645 alain.debuysscher@moodys.com
DettagliRISCHIO DI INTERESSE APPUNTI
E. MONTANARO A.A. 2008-2009 RISCHIO DI INTERESSE APPUNTI Premessa Il rischio di interesse per qualsiasi agente economico è associato alla intrinseca variabilità dei tassi di interesse di mercato, che rende
DettagliECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI I
ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI I Si propongono nel presente file alcuni esempi di domande estrapolate dagli esami assegnati negli anni accademici precedenti. Lo scopo di tali esemplificazioni non
DettagliIl Taeg = 0. Trasparenza e credito ai consumatori. 2011 ABISERVIZI S.p.A. - Riproduzione vietata - Tutti i diritti sono riservati.
e credito ai consumatori 5 Il Taeg k = n 1 1 + TAEG TAEG ( F k )) tk tk = 0 2011 ABISERVIZI S.p.A. - Riproduzione vietata - Tutti i diritti sono riservati. INDICE La formula finanziaria Le ipotesi di calcolo
DettagliFinanziamenti a medio termine e rischio tasso di interesse
Finanziamenti a medio termine e rischio tasso di interesse Milano 12 marzo Fondazione Ambrosianeum Via delle Ore 3 Un Azienda ha la necessità di finanziare la sua attività caratteristica per un importo
DettagliPrincipali indici di bilancio
Principali indici di bilancio Descrizione Il processo di valutazione del merito creditizio tiene conto di una serie di indici economici e patrimoniali. L analisi deve sempre essere effettuata su un arco
DettagliI TREMONTI BOND. Nota tecnica. Consorzio Camerale per il credito e la finanza
I TREMONTI BOND Nota tecnica Consorzio Camerale per il credito e la finanza Finalità I TREMONTI BOND sostenere le banche; migliorare le condizioni di accesso al credito per le imprese. Impegni per le banche
DettagliBongini,Di Battista, Nieri, Patarnello, Il sistema finanziario, Il Mulino 2004 Capitolo 2. I contratti finanziari. Capitolo 2 I CONTRATTI FINANZIARI
Capitolo 2 I CONTRATTI FINANZIARI 1 Indice Definizione di contratto finanziario Contratti finanziari bilaterali e multilaterali Contratto di debito Contratto di partecipazione Contratto assicurativo Contratto
DettagliGUIDA ALLA LETTURA DELLE SCHEDE FONDI
GUIDA ALLA LETTURA DELLE SCHEDE FONDI Sintesi Descrizione delle caratteristiche qualitative con l indicazione di: categoria Morningstar, categoria Assogestioni, indice Fideuram. Commenti sulla gestione
DettagliDal risk measurement all allocazione del capitale. Giuseppe G. Santorsola Università Parthenope Napoli
Dal risk measurement all allocazione del capitale Giuseppe G. Santorsola Università Parthenope Napoli Il percorso evolutivo dei sistemi di risk management Estensione Rischio operativo Sono possibili percorsi
DettagliCEDOLARMENTE UNA SELEZIONE DI PRODOTTI CHE PREVEDE LA DISTRIBUZIONE DI UNA CEDOLA OGNI 3 MESI. REGOLARMENTE.
CEDOLARMENTE UNA SELEZIONE DI PRODOTTI CHE PREVEDE LA DISTRIBUZIONE DI UNA CEDOLA OGNI MESI. REGOLARMENTE. PERCHÉ UN INVESTIMENTO CHE POSSA GENERARE UN FLUSSO CEDOLARE LE SOLUZIONI DI UBI SICAV Nell attuale
DettagliPrincipi Contabili Internazionali Laurea Magistrale in Consulenza Professionale per le Aziende
Principi Contabili Internazionali Laurea Magistrale in Consulenza Professionale per le Aziende STRUMENTI FINANZIARI VALUTAZIONE, CONTABILIZZAZIONE e DISCLOSURE: IAS 32, IAS 39, IFRS 7 IAS 32 Strumenti
DettagliQuesiti a risposta multipla
Quesiti a risposta multipla 1. Il conto corrente di corrispondenza creditorio libero (bancario) è. a). un contratto di agenzia; b) un contratto specificamente regolato dal codice civile; c) un contratto
DettagliREGOLE REGOLE. Comunicazione. Economia reale e monetaria. Competenze. Concorrenza. Mercati creditizi e finanziari. Tecnologia BANCA IMPRESA
0 Economia reale e monetaria REGOLE REGOLE BANCA Concorrenza IMPRESA Comunicazione Competenze Mercati creditizi e finanziari Tecnologia 1 REGOLE.. IAS/IFRS BASILEA 2 2.. ASPETTI Autonomia Interdipendenza
DettagliGli strumenti della Banca Centrale Europea
Gli strumenti della Banca Centrale Europea Strumenti della BCE Operazioni di Politica Monetaria Tipologie di Transazioni Immissione di Liquidità Assorbimento di Liquidità Operazioni di Mercato Aperto Operazioni
DettagliII) SCRITTURE DI GESTIONE F) OTTENIMENTO CAPITALE DI TERZI G) OPERAZIONI STRAORDINARIE
CONTABILITA GENERALE 20 II) SCRITTURE DI GESTIONE F) OTTENIMENTO CAPITALE DI TERZI G) OPERAZIONI STRAORDINARIE 1 dicembre 2005 Ragioneria Generale e Applicata - Parte seconda - La contabilità generale
DettagliCapitale raccomandato
Aggiornato in data 1/9/212 Advanced 1-212 Capitale raccomandato da 43.8 a 6.298 Descrizioni e specifiche: 1. E' una combinazione composta da 3 Trading System automatici 2. Viene consigliata per diversificare
DettagliCapitale raccomandato
Aggiornato in data 1/9/212 Winner 2-212 Capitale raccomandato da 94.4 a 15.425 Descrizioni e specifiche: 1. E' una combinazione composta da 6 Trading System automatici 2. Viene consigliata per diversificare
DettagliCapitale raccomandato
Aggiornato in data 1/9/212 Winner 1-212 Capitale raccomandato da 64.6 a 84.5 Descrizioni e specifiche: 1. E' una combinazione composta da 5 Trading System automatici 2. Viene consigliata per diversificare
DettagliCapitale raccomandato
Aggiornato in data 1/9/212 Champion 1-212 Capitale raccomandato da 116.4 a 125.911 Descrizioni e specifiche: 1. E' una combinazione composta da 8 Trading System automatici 2. Viene consigliata per diversificare
DettagliTecniche di stima del costo e delle altre forme di finanziamento
Finanza Aziendale Analisi e valutazioni per le decisioni aziendali Tecniche di stima del costo e delle altre forme di finanziamento Capitolo 17 Indice degli argomenti 1. Rischio operativo e finanziario
DettagliMUTUI GARANTITI DA IPOTECA PER L ACQUISTO DELL ABITAZIONE PRINCIPALE SCHEDA INFORMATIVA SINTETICA
CASSA RURALE DI PERGINE BANCA DI CREDITO COOPERATIVO Soc. Coop. Sede legale in Pergine Valsugana, Piazza Gavazzi, n. 5 Sede amministrativa in Pergine Valsugana, Piazza Gavazzi, n. 5 - e-mail info@cr-pergine.net
DettagliI PRODOTTI DI MUTUO OFFERTI. La nostra Banca offre alla propria clientela i seguenti mutui ipotecari per l acquisto dell abitazione principale
Mutui garantiti da ipoteca per l acquisto dell abitazione principale Informativa di trasparenza ai sensi del D.L. n 185/2008 convertito nella Legge 2/2009 Marino, 08/04/2009. Gentile cliente, il presente
DettagliI piani aziendali prevedono, per il primo semestre dell'esercizio 2007, di cedere il 75% del lotto di terreno ad uso civile.
NOTA DI RICLASSIFICAZIONE Come si evince dai prospetti di bilancio, l'azienda è proprietaria di un appezzamento di terreno: per il 50% è adibito ad uso industriale, mentre la restante parte ha destinazione
DettagliAPPROFONDIAMO ADESSO GLI STRUMENTI CHE L'IMPRESA CAMPUS HA A DISPOSIZIONE PER LA COPERTURA DEI TASSI E IN PARTICOLARE: F.R.A. I.R.
APPROFONDIAMO ADESSO GLI STRUMENTI CHE L'IMPRESA CAMPUS HA A DISPOSIZIONE PER LA COPERTURA DEI TASSI E IN PARTICOLARE: F.R.A. I.R.S F.R.A IL FORWARD RATE AGREEMENT E IL CONTRATTO TRAMITE IL QUALE LE PARTI
DettagliCONTABILITA GENERALE
CONTABILITA GENERALE 7 II) SCRITTURE DI GESTIONE F) OTTENIMENTO CAPITALE DI TERZI G) OPERAZIONI STRAORDINARIE 6 dicembre 2007 Ragioneria Generale e Applicata - Parte seconda - La contabilità generale 1
DettagliARGOMENTI. Una premessa. La funzione finanziaria. Ruolo della finanza aziendale Analisi finanziaria aziendale Valutazione degli investimenti
La funzione finanziaria Prof. Arturo Capasso ARGOMENTI Ruolo della finanza aziendale Analisi finanziaria aziendale Valutazione degli investimenti Una premessa Funzione Finanziaria e Finanza Aziendale.
DettagliMarket e Funding Liquidity Risk nella prospettiva delle autorità di supervisione
Market e Funding Liquidity Risk nella prospettiva delle autorità di supervisione Basilea 2 e Crisi Finanziaria Roma, 4 giugno 2009 Giovanni Pepe Servizio Supervisione Gruppi Bancari Outline Cosa è capitato
DettagliTecnica Bancaria (Cagliari - 2014)
Tecnica Bancaria (Cagliari - 2014) prof. Fabrizio Crespi fabrizio.crespi@unicatt.it 338-4474533 fabrizio.crespi@unicatt.it 1 Seconda Parte Aspetti gestionali: scelte organizzative e distributive, la gestione
DettagliAND NON CAP WEIGHTED PORTFOLIO
SOCIALLY RESPONSIBLE INVESTMENT AND NON CAP WEIGHTED PORTFOLIO Forum per la Finanza Sostenibile Milano 30 giugno 2009 Giulio Casuccio Head of Quantitatives Strategies and Research Principi ed obiettivi:
DettagliDal Controllo di Gestione al Value Based Management attraverso IAS
Dal Controllo di Gestione al Value Based Management attraverso IAS Verso il Value Based Management Controllo di Gestione IAS Compliant La nostra soluzione Banking Solutions 2 Il contesto Elevato Livello
DettagliFinanziamento Immobiliare Finanziamenti strutturati, leasing, mezzanine e NPL
Finanziamento Immobiliare Finanziamenti strutturati, leasing, mezzanine e NPL Giacomo Morri Antonio Mazza Capitolo 6 GLI ACCORDI DI BASILEA E I FINANZIAMENTI IMMOBILIARI STRUTTURATI Il Nuovo Accordo Obiettivi
DettagliIV. ANALISI DI SENSITIVITÀ
IV. ANALISI DI SENSITIVITÀ IV.1 SENSITIVITÀ ALLA CRESCITA ECONOMICA La sensitività della finanza pubblica italiana alla crescita economica è valutata simulando il comportamento dell indebitamento netto
DettagliStrumenti finanziari derivati. A cura dello Studio Battaini, Corso Sempione 15, Gallarate e-mail : infocsp@tin.it. Sommario
Strumenti finanziari derivati A cura dello Studio Battaini, Corso Sempione 15, Gallarate e-mail : infocsp@tin.it Sommario 1 Quadro generale... 2 2 Definizione e tipologie... 2 3 Rappresentazione in bilancio
DettagliVerso Basilea 2 Minacce in vista per le PMI?
Confederazione Nazionale dell Artigianato e della Piccola e Media Impresa Verso Basilea 2 Minacce in vista per le PMI? relazione di Eugenio Pavarani Dipartimento di Economia Università di Parma Collecchio,
DettagliCedolarmente. Una selezione di prodotti che prevede la distribuzione di una cedola ogni 3 mesi. Regolarmente.
Cedolarmente Una selezione di prodotti che prevede la distribuzione di una cedola ogni 3 mesi. Regolarmente. PERCHÉ UN INVESTIMENTO CHE POSSA GENERARE UN FLUSSO CEDOLARE LE SOLUZIONI DI UBI SICAV Nell
DettagliIl controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali
La gestione dei rischi operativi e degli altri rischi Il controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali Mario Seghelini 26 giugno 2012 - Milano
DettagliIl credito lombard La soluzione per una maggiore flessibilità finanziaria
Il credito lombard La soluzione per una maggiore flessibilità finanziaria Private Banking Investment Banking Asset Management Il credito lombard. Un interessante e flessibile possibilità di finanziamento
DettagliTavola 1 Requisito informativo generale
Tavola 1 Requisito informativo generale (a) Il Consiglio di Amministrazione di Finlabo SIM. (di seguito anche la SIM o la Società ), ha definito le politiche di gestione dei rischi all interno delle quali
DettagliModello Interno di Rating del Segmento Retail
Modello Interno di Rating del Segmento Retail Ricerca Newfin FITD Università Bocconi Milano, Framework Piano di lavoro Introduzione Cenni normativi Definizione del segmento Retail Trattamento del segmento
DettagliGestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,
DettagliDOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO AD OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE
DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO AD OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE ai sensi dell art. 5 del Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successivamente modificato con delibera n.17389
DettagliSERVIZI PER LA GESTIONE DELLA LIQUIDITA OFFERTA CASH MANAGEMENT. Prima dell adesione leggere il prospetto informativo Settembre 2011
SERVIZI PER LA GESTIONE DELLA LIQUIDITA OFFERTA CASH MANAGEMENT Prima dell adesione leggere il prospetto informativo Settembre 2011 1 Le banche cercano di orientare i risparmiatori verso quei conti correnti
DettagliFABBISOGNO DI FINANZIAMENTO
FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO Fonti interne: autofinanziamento Fonti esterne: capitale proprio e capitale di debito Capitale proprio: deriva dai conferimenti dei soci dell azienda e prende il nome, in contabilità,
DettagliGli ambiti della finanza aziendale
LA FUNZIONE FINANZA Finanza aziendale Governo delle risorse di capitale dell azienda, attuato regolando tutti i movimenti di acquisizione e di impiego dei mezzi finanziari Gli ambiti della finanza aziendale
DettagliLa realtà di Deutsche Bank
CAPIRE E GESTIRE I RISCHI FINANZIARI Sistemi di risk management a confronto: La realtà di Deutsche Bank Luca Caramaschi Milano, 7 Novembre 2011 - Sala Convegni S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO
DettagliCORSO DI FINANZA AZIENDALE
CORSO DI FINANZA AZIENDALE presso UNINDUSTRIA TREVISO SERVIZI & FORMAZIONE, Piazza delle Istituzioni 12-31100 Treviso PERCHÉ PARTECIPARE? L obiettivo principale del percorso è formare professionalità in
DettagliIl fabbisogno finanziario rappresenta la parte del fabbisogno monetario complessivo coperta dai debiti di finanziamento.
Il fabbisogno monetario In generale, il momento del sostenimento dei costi per l acquisizione dei fattori produttivi e la correlata uscita monetaria precedono il momento dell ottenimento del ricavo per
DettagliPROGRAMMAZIONE IN BASE ALLE LINEE GUIDA : ECONOMIA AZIENDALE PIANO DI LAVORO OBIETTIVI MINIMI PER LA CLASSE 4 M S.I.A.
PROGRAMMAZIONE IN BASE ALLE LINEE GUIDA : ECONOMIA AZIENDALE PIANO DI LAVORO OBIETTIVI MINIMI PER LA CLASSE 4 M S.I.A. Tomo 1 Modulo1 1. Le società di persone. Gestire il sistema delle rilevazioni con
DettagliGLI ELEMENTI ANDAMENTALI DEL RATING AZIENDALE
in collaborazione con: Promem Sud Est S.p.A. Società per la Promozione dei Mercati Mobiliari Sud Est S.p.A. GLI ELEMENTI ANDAMENTALI DEL RATING AZIENDALE a cura del Dott. Aurelio Valente Amministratore
DettagliI PRODOTTI DI MUTUO OFFERTI. La nostra Banca offre alla propria clientela i seguenti mutui ipotecari per l acquisto dell abitazione principale:
Mutui garantiti da ipoteca per l acquisto dell abitazione principale Informativa di trasparenza ai sensi del D.L. n. 185/2008 convertito nella Legge n.2/2009 Gentile Cliente, questo documento ha lo scopo
DettagliI flussi finanziari strutturati secondo lo schema del flusso di cassa disponibile: Obiettivo principale
L impostazione dell analisi: 5 possibili approcci [3] L approccio dei flussi di cassa l approccio dello schema di raccordo degli indici l approccio dello sviluppo sostenibile l approccio dei flussi di
DettagliMUTUO SALVA RATA. formazione prodotto. Milano febbraio 2010
MUTUO SALVA RATA formazione prodotto Milano febbraio 2010 INDICE EVOLUZIONE DEL MERCATO COSA CHIEDONO I CLIENTI MUTUO SALVA RATA 2 3 EVOLUZIONE DEL MERCATO ANDAMENTO DEI TASSI DI MERCATO: I TASSI A BREVE
Dettagli