RELAZIONI TRA I PARI A DIVERSI LIVELLI DI ETÀ POSITIVE E NEGATIVE. BULLISMO E CYBERBULLISMO
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- Evangelista Vitale
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1 RELAZIONI TRA I PARI A DIVERSI LIVELLI DI ETÀ POSITIVE E NEGATIVE. BULLISMO E CYBERBULLISMO
2 SOCIALIZZAZIONE SECONDARIA COETANEI FRATELLI COETANEI ESTRANEI
3 RELAZIONI SOCIALI RISORSE EMOTIVE RISORSE COGNITIVE PERCHE SI ABBIANO RELAZIONI SOCIALI EFFICACI E NECESSARIO CONOSCERE I PROPRI E GLI ALTRUI BISOGNI
4 INTERPRETAZIONE PER DIVENTARE UNA PERSONA IL BAMBINO DEVE SVILUPPARE LA CAPACITA DI RICOSCERE E CONDIVIDERE GLI STATI EMOZIONALI E DI CAPIRE I RAPPORTI TRA GLI ALTRI
5 A 2-3 ANNI COMPRENSIONE DI SENTIMENTI ED INTENZIONI ALTRUI
6 FRATELLI LA PRESENZA DI FRATELLI IN FAMIGLIA HA EFFETTI SUL TIPO, SULLA QUALITÀ E SULL INTENSITÀ DELLO SCAMBIO SOCIALE FUTURO. A LIVELLO EMOTIVO, IL RAPPORTO TRA FRATELLI È CARATTERIZZATO DA SENTIMENTI AMBIVALENTI: OSTILITÀ INVIDIA AFFETTO PIACERE
7 COETANEI LE RELAZIONI CON I COETANEI AIUTANO NELL ACQUISIZIONE DI UN REPERTORIO COMPORTAMENTALE COMPLETO SIA PER QUANTO RIGUARDA I COMPORTAMENTI AFFILIATIVI CHE AGGRESSIVI
8 ESPERIENZA SOCIALE ACQUISIZIONE DI CONOSCENZE DI RELAZIONI SOCIALI ACQUISIZIONE DI RELAZIONI SOCIALI PUNIZIONE AUTORITÀ GENTILEZZA AMICIZIA SOLIDARIETÀ
9 COOPERAZIONE SCOPI INTERDIPENDENTI RAGGIUNGIMENTO DI OBIETTIVO DI UN MEMBRO E IL RAGGIUNGIMENTO DI OBIETTIVO PER TUTTI
10 GLI ALTRI COETANEI Il gruppo dei coetanei viene definito un aggregazione relativamente stabile di due o più bambini che interagiscono insieme, condividendo norme e scopi e che hanno sviluppato una certa divisione dei ruoli e degli status che regolamentano la loro interazione (Hartup,1970). Il rapporto con i coetanei è sottoposto ad un graduale sviluppo, inizialmente i contatti sono occasionali (per esempio se i bambini devono condividere lo stesso giocattolo), pian piano diventano sempre più intensi e significativi. 10
11 L AMICIZIA Il rapporto amicale è dotato di caratteristiche specifiche come il sostegno reciproco, la condivisione ecc. L amicizia può essere considerata una condizione che favorisce lo sviluppo delle capacità di role taking, dell empatia e quindi del comportamento prosociale. 11
12 STADI DI CONSAPEVOLEZZA DELL AMICIZIA SELMAN Teoria stadiale: 3/5 anni stadio 0 gli amici sono compagni di gioco, l amicizia è concepita come vicinanza fisica e di contatto, il bambino presta attenzione all aspetto fisico e alle azioni; 6/8 anni stadio 1 l amicizia è concepita in termini di aiuto unilaterale, si pensa di dover ricevere aiuto dall amico capace di capire ed intuire i desideri e le aspettative; 9/12 anni stadio 2 cooperazione in circostanze favorevoli maggiore comprensione della reciprocità del rapporto. Ciascun partner tiene conto dell altro e della soggettività; 12 in poi stadio 3 condivisione mutualistica presente dai 12 anni in poi, l amicizia 12 è solida e duratura, caratterizzata da intimità e fiducia.
13 L AGGRESSIVITÀ La maggior parte degli studiosi definiscono l aggressività come l insieme di azioni dirette a colpire uno o più individui tale da provocare loro sofferenze di natura fisica e/o morale. Nel suo significato etimologico il termine aggressività ha in sé una molteplicità di significati che rispecchiano la complessità del fenomeno.
14 L APPROCCIO COMPORTAMENTISTA Uno degli approcci descrittivi allo studio dell aggressività considera l aggressività come un istinto interno, stimolato da eventi esterni. L ipotesi più nota è quella definita frustrazione-aggressività (Dollard, 1939) secondo la quale ogni evento frustante, ogni situazione che ostacola la tendenza dell individuo a raggiungere un obiettivo, diventa origine di aggressività e provoca una sequenza comportamentale la cui risposta è un offesa di solito rivolta verso l oggetto ritenuto causa dell impedimento.
15 L intensità dell aggressione varia con l intensità della frustrazione e dipende dal grado con cui viene ostacolato il raggiungimento dell obiettivo nonché dal numero di frustrazioni precedenti. E chiaro che non tutte le frustrazioni hanno come conseguenza l aggressività e non tutti gli atti aggressivi sono il risultato di una frustrazione precedente.
16 BANDURA All interno della teoria comportamentista, Bandura propone un diverso approccio teorico all aggressività: l aggressività può essere prodotto della frustrazione solo se sin da bambini essa è stata appresa come risposta ad un aumento della tensione. La frustrazione è una facilitazione per il verificarsi del comportamento aggressivo ma non una condizione necessaria perché ciò avvenga. Si ipotizza che il comportamento aggressivo venga acquisito attraverso l imitazione di modelli parentali, dei coetanei, della televisione.
17 Il comportamento aggressivo si sviluppa attraverso feedback sotto forma di gratificazioni e punizioni. Particolare importanza riveste l ambiente sociale, infatti l apprendimento avviene attraverso l esercizio e l imitazione ed in tutti e due i casi è una rete di rapporti interpersonali che seleziona i rinforzi e propone i modelli.
18 DISIMPEGNO MORALE Bandura pone l accento al processo di disimpegno morale, processo che mira a dissociare l azione dalla propria valutazione morale rendendo così possibili e giustificati comportamenti che normalmente una persona non considera accettabili. Secondo questo processo, individuo, comportamento ed ambiente sono reciprocamente dipendenti. Maggiore è il disimpegno morale, minore è il senso di colpa e il bisogno di riparare al male causato dalla condotta lesiva. Es. un ragazzo potrebbe ritenere inaccettabile dire una bugia secondo i propri principi morali mentre per gli amici ammissibile influenzando cosi la sua condotta. Più alto è il disimpegno morale minore il senso di colpa provato e viceversa.
19 Bandura ha elaborato 8 processi capaci di disimpegnare il controllo interno dissociandolo dalla condotta immorale e cancellando le autocensure. Tali processi cognitivi, secondo Bandura, operano nelle manifestazioni violente le quali possono trovare forme di giustificazione che riducono l autocensura morale senza minare l autostima personale.
20 LE TIPOLOGIE DI AGGRESSIVITÀ Volontà a procurare un danno fisico OSTILE o materiale, o un danno psicologico STRUMENTALE Mirato al raggiungimento di un obiettivo REATTIVA LUDICA Quando si restituisce una risposta violenta all aggressione di un altro giochi turbolenti, bambini e ragazzi che condividono una finalità ludica nonostante siano presenti atti violenti
21 LA SOCIALIZZAZIONE OGGI I bambini comunicano tramite SMS anche se sono seduti di fianco. Sono online sui siti di social network perché così non si sentono mai soli e sono sempre in contatto con amici e coetanei. Dialogano e condividono contenuti con soggetti che vivono dall altra parte del mondo.
22 PREPOTENZA PREPOTENZA UN PARTICOLARE TIPO DI AGGRESSIVITA' CARATTERIZZATO DA: INTENZIONALITA' SISTEMATICITA' DISEQUILIBRIO
23 COSA SI INTENDE PER PREPOTENZA: Diciamo che un ragazzo subisce delle prepotenze quando un altro ragazzo o un gruppo di ragazzi gli dicono cose cattive o spiacevoli. E sempre prepotenza quando un ragazzo riceve colpi o quando nessuno gli rivolge la parola. Si tratta di prepotenza anche quando un ragazzo viene preso in giro ripetutamente e con cattiveria. Non si tratta di prepotenza quando due persone all incirca della stessa forza lottano o litigano tra loro.
24 TIPI DI PREPOTENZA Aggressione fisica: Mi hanno colpito fisicamente, Hanno rubato le mie cose Aggressione verbale: Mi hanno offeso con brutti nomi sulla mia razza o per altre ragioni, Sono stato minacciato Aggressione indiretta: Nessuno mi rivolge la parola, Sono stato escluso dai giochi
25 COME ANALIZZARE LA PREPOTENZA QUESTIONARIO ANONIMO OLWEUS 1978 NORVEGIA ( sogg.15%) SMITH 1991 INGHILTERRA (6.500 sogg. 20%) COSTABILE-FONZI 1992 ITALIA (1400 sogg. Cosenza 40%; Firenze 50%)
26 PROFILI DI BULLO E DI VITTIMA 1- BULLO DOMINANTE 1- VITTIMA PASSIVA 2- BULLO GREGARIO 2- VITTIMA PROVOCATRICE Bullo - Vittima
27 IPOTESI: IL BULLISMO È: UN FENOMENO SOCIALE Rinforzo Indifferente GRUPPO Difensore BULLO VITTIMA INSEGNANTE
28 VOLEVANO UCCIDERE LA MIA ANIMA...I migliori tra voi ritengo siano proprio quelli che mi hanno inferto più male. A parte il fatto che non si sono assunti mai le responsabilità, a parte il fatto che sono animali privi di coscienza e familiarità con le parole amicizia e aiuto, ritengo che abbiano avuto il pregio di prendere una posizione. E stato solo grazie a voi che hanno potuto infierire su di me con il vero male. Grazie!
29 PEER SUPPORT -SUPPORTO ALLA PARI PROGRAMMI DI SUPPORTO TRA COETANEI OBIETTIVO È FAVORIRE UNA CULTURA DI SOLIDARIETÀ ED AIUTO NELLA COMUNITÀ SOCIALE A PARTIRE DAL GRUPPO DI PARI SI BASA SULL AIUTO RECIPROCO TRA STESSI COMPAGNI IL PRINCIPIO È CURARE ED ESSERE CURATO 1. OPERATORE AMICO: - SOSTEGNO A RAGAZZI IN DIFFICOLTA' OBIETTIVI PROMUOVERE LO SVILUPPO PERSONALE DI CHI ASSUME IL RUOLO DI OPERATORE: AIUTARE I DESTINATARI IN DIFFICOLTA' ESERCITARE UN'INFLUENZA POSITIVA SUL CLIMA DELLA SCUOLA SELEZIONE - SOLLECITAZIONE DA PARTE DI INSEGNANTI, NOMINA COMPAGNI, FORMAZIONE-SUPERVISIONE
30 CONSULENZA ALLA PARI - (SPORTELLO AMICO) -ASCOLTO IN GRUPPO -ATTIVAZIONE DI LINEA TELEFONICA GESTITA DA RAGAZZI -CREAZIONE DI UNO SPAZIO DOVE SIA POSSIBILE ACCOGLIERE LA RICHIESTA DI AIUTO DEGLI ALTRI OBIETTIVI: -AUMENTARE I SERVIZI DI SUPPORTO NELLA COMUNITÀ SCOLASTICA -FORNIRE AI RAGAZZI ABILITÀ PER FRONTEGGIARE I PROBLEMI DEI COETANEI E PERSONALI -CREARE UN CONTESTO SOCIALE POSITIVO
31 FATTORI DI RISCHIO 1 NASCITA DI UN NUOVO NATO IN FAMIGLIA DIVORZIO MORTE DI UNA PERSONA CARA DISTACCO DA UN GENITORE TRASFERITO DA ALTRA SCUOLA O CITTA
32 FATTORI DI RISCHIO 2 TEMPERAMENTO Impulsivo, aggressivo Timido, debole BULLI VITTIMA ATMOSFERA FAMILIARE, STILI EDUCATIVI IN ATTO DAI GENITORI
33 CARATTERISTICHE PROVANO PIACERE NEL SENTIRSI FORTI SI RITENGONO INSICURI, INADEGUATI,UMILIATI SONO STATI OGGETTO DI ABUSO DI DIVERSO TIPO RAPPRESENTANO I CAPRI ESPIATORI NELL AMBITO FAMILIARE
34 PARTECIPANTE AI RUOLI BULLO:Chi prende attivamente l iniziativa AIUTANTE:Chi agisce in modo prepotente come seguace del bullo SOSTENITORE:Incita,ridendo,il bullo DIFENSORE:Prende le difese della vittima consolandola o cercando di far cessare la prepotenza ESTERNO: Chi non fa niente,cercando di rimanere fuori dalle situazioni di prepotenze VITTIMA:Chi subisce spesso le prepotenza
35 EFFETTI A LUNGO TERMINE INFELICITÀ DIFFICILI RELAZIONI ADULTE PERDITA AUTOSTIMA AUMENTO STRESS APPRENDIMENTO CONCENTRAZIONE
36 CHI SONO I NATIVI DIGITALI?
37 ASPETTI POSITIVI Apprendo e conosco il mondo Accesso alla rete ovunque ti trovi Sono sempre aggiornato Lavoro da casa Compro online ciò di cui ho bisogno
38 ASPETTI NEGATIVI Assenza di controllo Difficoltà nella percezione del confine realtà/virtualità Cyberbullying
39 CHE COS È IL CYBERBULLYING Il Cyberbullying è una nuova forma di bullismo che prevede l utilizzo di , messaggi di testo (SMS), chat, siti web, telefoni cellulari o altre forme di informazione tecnologica allo scopo di tormentare, minacciare o intimidire qualcuno. Il Cyberbullying può includere alcune azioni come minacce, insulti su diversa razza e ripetuta vittimizzazione di qualcuno tramite supporto elettronico.
40 BULLISMO TRADIZIONALE/VIRTUALE Tradizionale Intenzionalità Sistematicità Disequilibrio Virtuale Nessun posto dove nascondersi Anonimato Rapida diffusione
41 Strumenti utilizzati dal Cyberbullying SMS Mobile phone Web Photo/video clip Chat room Instant Messaging (MNS)
42 CYBEBULLYING: TIPOLOGIE Flaming (battaglie verbali online) Online harassment (molestia) Cyberstalking (persecuzione) Denigration (diffamazione) Impersonation (si danneggia la reputazione altrui facendosi passare per altri) Outing (diffusione di confidenze o informazioni personali) Trickery (condivisione online di informazioni imbarazzanti) Cyberbashing o Happy slapping (si votano e commentano online i video e le foto di atti accaduti nella realtà) Exclusion (eliminare qualcuno dalla lista di amici, bannare )
43 L INFLUENZA DEI MEDIA I bambini più piccoli tendono a rispondere con azioni aggressive alla visione della violenza. Non differenziano gli atti violenti e quindi sono incapaci di distinguere tra realtà e finzione. Sono spesso stimolati all uso di giochi elettronici estremamente violenti con immagini crude. Nel soggetto esposto a scene di violenza si accresce lo stato di eccitazione, e si ritiene autorizzato ad usare violenza.
44 Gli effetti dell aggressività dei media sul comportamento dei bambini possono incidere: - su aspetti fisici (danni alla vista, alla postura, rischio di obesità); - sulla mente (diminuzione della capacità di concentrazione, impoverimento del linguaggio verbale); - sulla vita sociale (isolamento, diminuzione delle capacità comunicative); - sull apprendimento (contenuti di bassa qualità, esposizione a violenza e sessualità).
45 DA RICORDARE SOCIALIZZAZIONE SECONDARIA: FRATELLI E COETANEI ESTRANEI INTERPRETAZIONE AGGRESSIVITÀ: PRINCIPALI APPROCCI BULLISMO: DEFINIZIONE E STRATEGIE DI INTERVENTO CYBERBULLISMO
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