«SCUOLE CHE PROMUOVONO SALUTE» ATTIVITA DI PROMOZIONE DELLA SALUTE E PREVENZIONE NELLE SCUOLE MEDIE INFERIORI E SUPERIORI
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1 «SCUOLE CHE PROMUOVONO SALUTE» ATTIVITA DI PROMOZIONE DELLA SALUTE E PREVENZIONE NELLE SCUOLE MEDIE INFERIORI E SUPERIORI Servizio Territoriale Dipendenze Patologiche Direttore: Dott.ssa G. Sacchini Fermo, 6 Marzo 2015
2 Massima cautela Intervento di prevenzione primaria: la popolazione è sana e si interviene per prevenire un comportamento a rischio che non si è ancora manifestato Sono coinvolti adolescenti L intervento non è attivamente richiesto da parte della popolazione coinvolta
3 Cosa non funziona? Il modello conoscitivo basato esclusivamente su conoscenze ed informazioni non è efficace nel modificare le attitudini e i comportamenti. E efficace se integrato con attività su abilità e competenze intrapersonali ed interpersonali. Fornire informazioni sui comportamenti a rischio per la salute, con l obiettivo di spaventarli, ha effetti decisamente limitati, se non nulli (in alcuni casi controproducenti!). L esperto: no!
4 Cosa non funziona? (2) Anche il modello affettivo non è efficace nel modificare le attitudini e i comportamenti. Il modello affettivo agisce sugli aspetti legati all autostima, all auto consapevolezza, all auto-efficacia, non prevedendo a volte l elemento informazione sulle conseguenze in termini di salute del comportamento stesso.
5 Cosa funziona Focus sulle abilità e capacità di resistenza personale e sociale, al fine di identificare le pressioni interne ed esterne Focus sulle abilità e capacità generali strutturate come Modello la definizione dell influenza degli obiettivi, sociale la gestione dello stress, le capacità di comunicazione, le abilità sociali generali e le abilità assertive Educazione normativa Conoscenze, informazioni e attitudini
6 Nello specifico.. modello dell influenza sociale condotti dagli insegnanti uso di metodologie interattive protratti nel tempo
7 Studio EU-Dap studio sperimentale (cluster CRT) finanziato dalla Comunità Europea condotto in 9 centri di 7 Paesi Europei coordinato dall OED Piemonte disegnato da un gruppo di esperti internazionali supervisionato da EMCDDA
8 Studio EU-Dap Germany/Kiel Sweden/Stockholm Belgium/Gent Austria/Wien Spain/Bilbao Greece/Thessaloniki Italy/Turin Italy/Novara Italy/L Aquila
9 QUESTIONARIO Dati socio anagrafici Uso personale di sostanze Conoscenza e opinioni sulle sostanze Famiglia e contesto sociale Contesto e clima scolastico Problemi ed abilità
10 Arruolamento studenti studenti sono stati arruolati nella baseline survey (Novembre 2004) - Fra novembre 2004 e febbraio 2005 è stato condotto il programma nelle scuole di intervento studenti hanno partecipato al primo followup (maggio 2005), almeno 3 mesi dopo la fine del programma - La percentuale di successo dell accoppiamento tra questionario baseline e primo follow-up è stata del 91.5% (81%) studenti hanno partecipato al secondo follow-up (maggio 2006), 15 mesi dopo l intervento
11 Ritardo nell iniziazione L effetto preventivo è l obiettivo di questi interventi. Tuttavia anche un effetto ritardante l uso è importante: gli adolescenti che cominciano a fumare in giovane età hanno una maggiore probabilità di sviluppare dipendenza (Tyas 1998); lo stesso vale per l uso di sostanze psicoattive (Hawkins 1992). Il tasso di incidenza di dipendenza da alcol di chi ha iniziato a bere alcolici a 14 anni è 4 volte più alto di quello di chi ha iniziato a 20 anni (Grant 1997). Il rischio di diventare dipendenti dall alcol si riduce del 14% per ogni anno di ritardo dell inizio dell uso (Grant 1997).
12 Conclusioni sull efficacia L analisi statistica mostra che Unplugged è efficace nel ridurre l uso di droghe, alcol e sigarette al post-test. L effetto è mantenuto per alcol e cannabis ad un anno di follow-up. Il programma è efficace nel prevenire la stabilizzazione dell uso più che nel promuovere la cessazione. Il coinvolgimento dei genitori e dei peer leaders non sembra migliorare l efficacia del programma. Effetti secondari del programma sono il miglioramento del clima di classe e del rispetto per l insegnante. I risultati sono coerenti con quelli ottenuti dagli studi precedenti (US) e dalle revisioni di letteratura (revisione Cochrane mostrava 19% riduzione dell uso di cannabis per interventi basati sugli skills).
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17 a.s. 2015/2016 Team Territoriale di Prevenzione
18 scuole Liceo Ginnasio Fermo Liceo Socio-psico-pedagogico Fermo ISITPS -Liceo Scientifico M.Giorgio Liceo Scientifico Fermo ITI Fermo/M.Giorgio Ragioneria Fermo Geometri Fermo ISDAF Fermo-Porto San Giorgio ISITPS Porto Sant Elpidio e Sant Elpidio a Mare classi raggiunte 66 totale ragazzi 1650
19 Obiettivi Contrastare la diffusione di comportamenti e pratiche di gioco ad alto rischio di derive patologiche tra gli adolescenti che frequentano le scuole medie superiori della provincia Azioni docenti di materie scientifiche disponibili ad introdurre nel curriculum scolastico nozioni di base di matematica probabilistica, formazione degli insegnanti e costituzione del polo didattico territoriale formazione interattiva con gli studenti delle superiori sul calcolo delle probabilità applicate al gioco d azzardo e miglioramento delle competenze cognitive per la gestione dei rischi comportamentali
20 Potenziamento delle abilità di studio Target: classi prime Numero Istituti: 5 ITIS Montani di Fermo (classi 1F e 1G) ISITPS di Porto Sant Elpidio (classi 1C Alberghiero, 1B Liceo e 1A Igea) Istituto Tarantelli di Sant Elpidio a Mare (1A e 1C) Istituto E.Medi di Montegiorgio (tutte le prime classi) Liceo Artistico Di Porto San Giorgio (classi 1A e 1C) Numero Classi sperimentali: 13 Numero Classi controllo: 13
21 Il progetto ha previsto 4 incontri in ciascuna classe relativi a : Ascolto attivo e prendere appunti + QSA Memorizzare Organizzare il tempo di studio Gestire l ansia in situazioni di rendimento Alla fine del progetto è stato somministrato il QSA sia nelle classi sperimentali che in quelle scelte come controllo. Tramite il QSA, si sono ottenuti punteggi su 14 scale o fattori: strategie elaborative Autoregolazione Disorientamento Disponibilità alla collaborazione uso di organizzatori semantici Difficoltà di concentrazione Autointerrogazione ansietà di base Volizione Attribuzione cause controllabili Attribuzione cause incontrollabili Mancanza di perseveranza Percezione di competenza Interferenze emotive FATTORI COGNITIVI FATTORI EMOTIVI
22 9 CLASSI SPERIMENTALI test retest Sono aumentati i valori di: strategie elaborative autoregolazione disponibilità a collaborare uso di organizzatori semantici autointerrogazione percezione di competenza Sono diminuiti i valori di: disorientamento difficoltà di concentrazione ansietà di base volizione attribuzione a cause controllabili mancanza di perseveranza interferenze emotive
23 confronto con classi controllo classi sperimentali classi controllo 0 Dal confronto con le classi di controllo, quelle sperimentali sembrano avere Maggiori valori di: strategie elaborative Difficoltà di concentrazione Autointerrogazione Minori valori di: disorientamento Ansietà di base Mancanza di perseveranza Interferenze emotive Attribuzione a cause controllabili Attribuzione a cause incontrollabili
24 NUMERO BOCCIATI 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 17% classi sperimentali 28% classi controllo
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