Differenze di genere e salute percepita I dati della Sorveglianza di Popolazione

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1 Differenze di genere e salute percepita I dati della Sorveglianza di Popolazione A cura di Maria Teresa Puglisi e Anna Maria Fossati (Settore Epidemiologiastaff Direzione Sanitaria ASL CN1)

2 Premessa Le esigenze di salute nel genere maschile e femminile costituiscono uno strumento per misurare e programmare gli interventi di sanità pubblica. La salute percepita misurata attraverso le interviste telefoniche del Sistema di Sorveglianza di Popolazione PASSI permette di valutare alcuni di questi aspetti. Sulla tematica i dati estrapolati stimano: le variabili sociodemografiche principali del campione (età, sesso, livello di istruzione, cittadinanza, stato civile e lavoro) la qualità della vita connessa alla salute la prevalenza di persone che riferiscono di aver avuto sintomi di depressione la proporzione di persone sedentarie le prevalenze riferite di soggetti sottopeso, normopeso, sovrappeso ed obesi tramite il calcolo dell indice di massa corporea e la relativa autopercezione la proporzione di persone che seguono una dieta la proporzione di persone che consumano almeno 5 porzioni di frutta o verdura ogni giorno la frequenza di consumo di alcol a maggior rischio (binge, consumo fuori pasto e forte consumatore) la frequenza di consumo di alcol in modalità binge la prevalenza di fumatori ed exfumatori la proporzione di persone a cui è stata misurata la pressione arteriosa e quando è avvenuto l ultimo controllo la prevalenza di persone che riferiscono di essere affette da ipertensione la proporzione di persone a cui è stata misurata la colesterolemia la prevalenza di persone che riferiscono livelli alti di colesterolo nel sangue la prevalenza di persone a cui è stato calcolato il rischio cardiovascolare da parte di un medico utilizzando la carta del rischio la proporzione di persone che riferiscono di aver guidato dopo assunzione di alcolici la prevalenza di persone che utilizzano i dispositivi di sicurezza in auto/moto (cintura anteriore, cintura posteriore, casco) la prevalenza di persone che hanno difficoltà nell uso dei dispositivi di sicurezza in auto per bambini di 06 anni la percezione del rischio infortunistico in ambito domestico la proporzione di persone che riferiscono di aver ricevuto informazioni sulla prevenzione degli infortuni domestici la proporzione di persone che riferiscono di aver modificato il proprio comportamento dopo aver ricevuto informazioni sulla prevenzione degli infortuni domestici la prevalenza di persone di età 1864 anni vaccinate contro l influenza durante l ultima campagna antinfluenzale. P.A.S.S.I. (Progressi nelle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) E il sistema di sorveglianza italiano sui comportamenti correlati con la salute della popolazione adulta, coordinato dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali e dall Istituto Superiore di Sanità. Dopo una serie di studi pilota negli anni 2005 e 2006, in collaborazione con tutte le Regioni e Province Autonome italiane, la sorveglianza di popolazione è stata avviata in forma sperimentale nel 2007 ed è entrata definitivamente a regime nel 2010 in tutte le Aziende Sanitarie del Piemonte. PASSI raccoglie in continuo informazioni dalla popolazione adulta (1869 anni) sugli stili di vita e fattori di rischio comportamentali connessi all insorgenza delle malattie croniche non trasmissibili e sul grado di conoscenza e adesione ai programmi di intervento che il Paese sta realizzando per la loro prevenzione. Un campione di residenti di età compresa tra 18 e 69 anni viene estratto con metodo casuale dagli elenchi dell anagrafe sanitaria aziendale. Personale delle ASL, specificamente formato, effettua interviste telefoniche con un questionario standardizzato. I dati, analizzati in forma anonima a livello nazionale, regionale e locale, sono quelli autoriferiti dalle persone intervistate, senza l effettuazione di misurazioni dirette da parte di operatori sanitari.

3 Le caratteristiche delle persone intervistate In ASL CN1 da gennaio 2013 a dicembre 2016 sono state intervistate persone (in Piemonte , nel Pool PASSI nazionale). La distribuzione per sesso e classi di età del campione selezionato in ambito aziendale è risultata sovrapponibile a quella della popolazione di riferimento dell anagrafe aziendale, indice di una buona rappresentatività. Nell arco temporale considerato sono state intervistate 528 donne e 572 uomini. L 8% delle donne intervistate riferisce di non avere un titolo di studio o al massimo la licenza elementare (vs uomini 5%), il 33% ha la licenza media inferiore (vs uomini 36%), il 42% la licenza media superiore (vs uomini 47%) e il 17% è laureata (vs uomini 12%). L 8% del campione di donne intervistato ha la cittadinanza straniera mentre i maschi sono il 6% (il protocollo di PASSI prevede la sostituzione di chi non è in grado di sostenere l intervista in italiano, per cui il Sistema può dare informazioni solo sugli stranieri più integrati o da più tempo in Italia). Il 63% delle donne dichiara di essere coniugata (vs uomini 54%), il 27% è nubile (vs celibi 37%) e circa il 4% è vedova (vs uomini 1%), vivono sole il 6% delle femmine intervistate (vs maschi 11%), per questi indicatori le differenze rispetto al sesso maschile sono statisticamente significative. Riferisce di lavorare in maniera continuativa e non il 58% delle intervistate di 1865 anni (vs uomini 80%), la differenza rispetto al sesso maschile è statisticamente significativa. Ha un lavoro dipendente quasi il 76% delle donne intervistate (vs uomini 60%), dato statisticamente significativo. Il 36% delle intervistate dichiara di avere difficoltà (qualche/molte) ad arrivare a fine mese, il dato per i maschi si assesta sul 27%. Le differenze di genere nella salute percepita La valutazione delle condizioni di salute di una popolazione è un problema molto complesso; l Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce la salute come uno stato di benessere psicofisico, evidenziando sia una componente oggettiva (presenza o assenza di malattie) sia una soggettiva (il modo di vivere e percepire la malattia stessa). Investire nella prevenzione e nel controllo delle malattie croniche per migliorare la qualità della vita e del benessere degli individui e della società in generale, promuovendo stili di vita sani e agendo in particolare sui principali fattori di rischio delle malattie cronicodegenerative di grande rilevanza epidemiologica: questa è l idea che sta alla base del programma nazionale Guadagnare Salute. Rendere facili le scelte salutari, con l obiettivo di agire in modo integrato e coordinato sui quattro principali fattori di rischio modificabili (fumo, alcol, scorretta alimentazione e inattività fisica), responsabili da soli del 60% della perdita di anni di vita in buona salute in Europa e in Italia. Le malattie cardiovascolari, prima causa di morte nel mondo occidentale, comprendono una serie di patologie gravi e diffuse. In Italia provocano oltre il 40% di tutti i decessi e hanno anche un notevole impatto in termini di disabilità, risultando responsabili di circa un sesto dei Dalys (Disability Adjusted LifeYears), indicatore che misura il carico complessivo di malattia nella popolazione. Guidare con livelli eccessivi di alcol nel sangue, non utilizzare i dispositivi di sicurezza in auto e moto, non percepire l infortunio domestico un evento frequente, sono abitudini e comportamenti che possono avere conseguenze gravi sui singoli soggetti ed un carico pesante per il Sistema Sanitario Nazionale La vaccinazione antinfluenzale rappresenta un mezzo efficace e sicuro per prevenire l infezione perché riduce la probabilità di contrarre la malattia e le sue complicanze e i costi sociali connessi a morbosità e mortalità. Su queste tematiche i dati PASSI, raccolti grazie alla disponibilità e partecipazione attiva dei cittadini, sono particolarmente utili perché possono essere utilizzati per programmare e monitorare azioni per la salute. Il campione sul quale sono state fatte le elaborazioni per misurare le differenze di genere, è quello relativo al quadriennio , ultimo disponibile con i dati completi per ogni argomento. Analogamente al quadriennio , sono state intervistate 528 donne e 572 uomini. Nel confronto tra maschi e femmine le principali differenze statisticamente significative si riscontrano negli stili di vita. Le donne riferiscono infatti consumi meno frequenti di alcol a maggior rischio e binge, fumano meno, si mettono meno alla guida sotto l effetto di alcol, consumano più frutta e verdura come raccomandato, sono di più sotto/normopeso e meno sovrappeso. Per contro hanno un autopercezione non corretta del proprio peso corporeo: infatti un ottavo delle donne sotto/normopeso ritiene addirittura troppo alto il proprio peso. Inoltre sono percentualmente meno le donne che hanno smesso di fumare rispetto ai maschi.

4 RISULTATI PRINCIPALI ( ) % DONNE IC 95% * Inf. Sup. % UOMINI IC 95% * Inf. Sup. BENESSERE Qualità della vita relativa alla salute Percezione della qualità: discreta/male/molto male molto bene/bene 28,0 72,0 2 68,1 31,9 75,6 21,6 78,4 18,5 74,9 25,1 81,5 numero di giorni cattiva salute fisica 2,5 1,9 3,0 1,5 1,1 1,9 numero di giorni cattiva salute psicologica 1,7 1,2 2,1 0,9 0,6 1,2 numero di giorni con attività limitata 0,6 0,3 0,9 0,9 0,6 1,3 Depressione Sintomi di depressione 2,7 1,6 4,5 1,4 0,7 2,8 GUADAGNARE SALUTE Attività fisica Sedentario 29,0 25,3 33,0 23,4 20,1 27,0 Sovrappeso e obesità sotto/normopeso sovrappeso obeso Autopercezione del peso per stato nutrizionale: alto in sotto/normopeso alto in sovrappeso alto in obeso giusto in sotto/normopeso giusto in sovrappeso giusto in obeso basso in sotto/normopeso basso in sovrappeso basso in obeso Segue una dieta (solo per persone in eccesso ponderale) 19,5 13,8 26,9 12,1 8,4 17,2 Consumi di frutta e verdura Five a day (almeno cinque porzioni di frutta e/o verdura al giorno) 17,2 14,3 20,7 11,0 8,6 13,8 Consumo di alcol Consumo binge (5 o più unità alcoliche nell uomo, 4 o più nella donna) 1,1 0,5 2,5 11,3 8,9 14,2 Consumo a maggior rischio (fuori pasto e/o binge e/o abituale elevato) 8,6 6,5 11,3 23,3 20,1 26,9 Abitudine al fumo Fumatore 20,7 17,4 24,3 28,1 24,6 31,9 Ex fumatore 9,8 7,6 12,7 22,7 19,6 26,3 FATTORI DI RISCHIO CARDIOVASCOLARE Ipertensione arteriosa Quando controllata pressione arteriosa ultima volta: meno di 2 anni fa più di 2 anni fa mai Iperteso 16,9 14,0 20,3 16,8 14,0 20,0 Ipercolesterolemia Misurato colesterolo 77,5 73,9 80,6 75,9 72,5 78,9 Colesterolo alto 18,3 15,0 22,1 20,6 17,0 24,7 Punteggio individuale rischio cardiovascolare Calcolo del punteggio 1,1 0,4 2,8 1,9 0,9 4,0 SICUREZZA STRADALE E DOMESTICA Alcol e guida Guida dopo assunzione di alcol 1,2 0,3 4,6 10,2 7,5 13,7 Uso dei dispositivi di sicurezza in auto e moto Uso sempre del casco 96,7 87,5 99,2 98,7 94,8 99,7 Uso sempre della cintura anteriore 94,9 92,7 96,5 93,1 90,6 94,9 Uso sempre della cintura posteriore 50,2 45,8 54,7 46,1 41,6 50,6 Difficoltà uso dispositivi di sicurezza per bambini 06 anni 15,5 9,1 25,1 12,5 6,8 22,0 Percezione di subire un infortunio domestico Possibilità alta/molto alta di subire un infortunio domestico 4,3 2,9 6,3 2,4 1,4 4,1 Informato su infortuni domestici 25,7 22,1 29,6 23,3 20,0 27,0 Modificato comportamento dopo informazioni 23,1 14,5 34,6 8,3 3,9 16,7 PROGRAMMI DI PREVENZIONE INDIVIDUALE Vaccinazione antinfluenzale Vaccinati contro influenza (1864 anni) 7,7 4,8 12,0 5,0 2,9 8,4 73,4 18,8 7,8 12,3 67,1 95,3 83,3 32,0 4,7 1,0 0 90,0 5,6 69,6 15,7 5,8 9,4 57,2 82,9 79,2 23,5 1,2 2,8 0,1 87,2 3,9 3,0 76,9 22,3 10,4 16,0 75,6 98,8 86,7 41,8 17,1 7,0 6,7 92,3 7,9 6,5 59,6 31,5 8,9 3,6 51,2 92,3 88,0 47,7 7,7 8,5 1,1 0 88,0 6,7 5,3 55,6 27,9 6,8 2,0 43,8 81,0 84,0 40,4 2,9 5,9 0,3 85,1 4,8 3,9 63,5 35,4 11,5 6,2 58,5 97,1 91,0 55,1 19,0 12,0 90,3 9,1 7,4 *IC 95%: Intervallo di confidenza al 95% (limite inferiore e superiore)

5 Contribuiscono alla realizzazione della sorveglianza P.A.S.S.I. a livello aziendale: Gruppo P.A.S.S.I. ASL CN1: coordinatore: Maria Teresa Puglisi (Settore Epidemiologia) vice coordinatore: Anna Maria Fossati (Settore Epidemiologia) intervistatori: Gemma Aimarfino a maggio 2016, Antonella Balestra, Ferdinando Palagi e Riccardo Chiapelloda ottobre 2016 (S.C. Servizio Igiene e Sanità Pubblica), Mariangela Barale e Marina Cerrato (S.C. Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione), Anna Maria Fossati (Settore Epidemiologia) Il supporto informatico e la collaborazione tecnica sono a cura di Stefano Bruno e del Dr Gianfranco Mina (S.S. Sistema Informativo Territoriale) Supporto Regionale a cura del Coordinamento P.A.S.S.I. Regione Piemonte: coordinatore regionale: Maria Chiara Antoniotti Servizio di Epidemiologia ASL NO referente regionale: Donatella Tiberti SeREMI ASL AL vice coordinatore regionale: Paolo Ferrari SIAN ASL VCO Si ringraziano: la Direzione Aziendale ASL CN1 la Direzione del Dipartimento di Prevenzione ASL CN1 i Medici di Medicina Generale per la preziosa collaborazione fornita Un ringraziamento particolare a tutte le persone intervistate che generosamente ci dedicano tempo e attenzione Siti consultabili:

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