Decentramento e residui fiscali in Italia

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1 La redistribuzione interregionale: misurazione, valutazione ed effetti sulle scelte politiche, Università Bocconi, Milano, 20 marzo 2009 Decentramento e residui fiscali in Italia Maria Flavia Ambrosanio, Massimo Bordignon, Floriana Cerniglia 1

2 Indice dell intervento Perché è importante? I dati : i CPT Cosa abbiamo fatto: le spese Cosa abbiamo fatto: le entrate I risultati Confronti Conclusioni 2

3 Il quadro di riferimento Confuso processo di decentramento anni 90; Riforma costituzionale nel 2001 Legge delega 2009 su art. 119 Grande divario territoriale; il problema del mezzogiorno; Gli squilibri territoriali 3

4 Distribuzione della popolazione per età Pil procapite (milioni di euro) Regioni Popolazione Area Incidenza Tasso di Km 2 della occupazione 0-14 >65 povertà (14-65anni) Piemonte ,4 22,4 26,8 7,1 64,0 Valle d'aosta ,2 20,2 31,8 6,8 66,3 Lombardia ,6 19,4 31,6 3,7 65,5 Trentino Alto Adige ,1 17,7 30,4 5,1 67,1 Veneto ,9 19,2 28,5 4,5 64,6 Friuli Venezia Giulia ,0 22,6 27,0 7,2 63,1 Liguria ,1 26,5 24,9 5,2 61,1 Emilia Romagna ,5 22,7 29,9 2,5 68,4 Toscana ,1 23,2 26,7 4,6 63,8 Umbria ,5 23,3 22,9 7,3 61,6 Marche ,1 22,6 24,5 5,4 63,5 Lazio ,9 19,1 29,3 6,8 58,4 Abruzzo ,4 21,3 20,1 11,8 57,2 Molise ,4 22,0 17,8 21,5 51,1 Campania ,5 15,3 15,8 27,0 44,1 Puglia ,7 17,3 15,9 19,4 44,4 Basilicata ,5 19,9 16,9 24,5 49,3 Calabria ,3 18,3 15,8 23,3 44,6 Sicilia ,2 18,0 16,1 30,8 44,0 Sardegna ,9 17,6 19,1 15,9 51,4 ITALIA ,1 19,7 24,4 11,1 57,5 4

5 La riforma del titolo V: art. 117 lista competenze legislative esclusive dello stato e concorrenti Stato Regioni; per default il il resto sono competenze esclusive delle Regioni Esclusive Stato: difesa, giustizia, moneta, previdenza, ordine pubblico etc. 5 5

6 La riforma del titolo V: art. 117 lettera p: legislazione elettorale, organi di governo e funzioni fondamentali di Comuni, Province e Città metropolitane; lettera m: allo Stato la competenza esclusiva in materia di determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali 6 6

7 La riforma del titolo V: art. 119 I Comuni, le le Province, le le Città metropolitane e le le Regioni hanno autonomia finanziaria di di entrata e di di spesa hanno risorse autonome. Stabiliscono e applicano tributi ed entrate propri, in armonia con la la Costituzione e secondo i principi di di coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario. Dispongono di di compartecipazioni al al gettito di 7 di tributi erariali riferibili al al loro territorio 7

8 La riforma del titolo V: art. 119 La legge dello Stato istituisce un fondo perequativo, senza vincoli di destinazione, per i territori con minore capacità fiscale per abitante 8 8

9 La riforma del titolo V: art. 119 Le risorse derivanti dalle fonti di cui ai commi precedenti consentono ai Comuni, alle Province, alle Città metropolitane e alle Regioni di finanziare integralmente le funzioni pubbliche loro attribuite. 9 9

10 I residui fiscali nel contesto italiano Pochi studi accademici: 1. motivi metodologici 2. mancanza di dati affidabili 10

11 I residui fiscali nel contesto italiano Residui fiscali e dibattito politico Chi riceve e chi dà? Numeri diversi a seconda della parte politica, o del gruppo d interesse Da dove provengono questi numeri? Sono davvero informativi sulla redistribuzione interregionale? 11

12 I residui nel dibattito politico Lega Lombarda Union Camere Veneto 2003 PD Lombardia 2008 Confartigianato 2006 Piemonte n.a Valle d'aosta n.a Lombardia Trentino Alto Adige n.a n.a. n.a. Veneto n.a Friuli-Venezia Giulia n.a Liguria n.a Emilia-Romagna n.a Toscana n.a Umbria n.a Marche n.a Lazio n.a Abruzzo n.a Molise n.a Campania Puglia n.a Basilicata Calabria Sicilia n.a Sardegna n.a ITALIA n.a

13 Il nostro studio Fonti dei dati: ISTAT Ministeri Corte dei Conti Ragioneria CPT, solo marginalmente 13

14 CPT: un utile iniziativa Primo tentativo sistematico di fornire informazioni sui flussi finanziari dai diversi livelli di governo verso le singole regioni Entrate correnti e in conto capitale, spese correnti e in conto capitale dei diversi livelli di governo in ciascun territorio regionale Due universi di riferimento: PA e SPA Classificazione economico-funzionale delle spese Dati di cassa, consolidati Anni

15 Limiti dei CPT: entrate Solo dati di cassa: problema per il divario tra flussi di competenza e di cassa per le entrate dei bilanci degli enti territoriali (soprattutto regioni) 15

16 Limiti dei CPT: entrate Un esempio: Lombardia (bilanci consuntivi) A. R. A. R. A. R. Entrate tributarie 9,4 10,9 10,8 5,1 11,0 14,6 A: accertamenti; R: riscossioni (miliardi di euro) 16

17 Limiti dei CPT: entrate Nessuna disaggregazione delle imposte dirette e indirette Un esempio: compartecipazione all IVA: trasferimento o tributo? Diverse modalità di classificazione nei bilanci regionali La non disaggregazione non consente la regionalizzazione dei diversi tributi con criteri diversi da CPT 17

18 Limiti dei CPT: entrate Al lordo dei rimborsi d imposta Problema: gonfiano le entrate in modo artificioso Dai CPT emergono (quasi) sempre avanzi di cassa, ma non solo per questa ragione 18

19 Limiti dei CPT: spese Solo dati di cassa: Problema per il divario tra flussi di competenza e di cassa per le spese in conto capitale, per tutti i livelli di governo 19

20 Limiti dei CPT: spese Un esempio: Lazio (bilanci consuntivi) I. P. I. P. I. P. Spese in conto capitale 1,1 0,7 1,1 0,7 1,2 0,7 I: impegni; P: pagamenti (miliardi di euro) 20

21 Limiti dei CPT: spese Classificazione funzionale, non in linea con COFOG Oneri non ripartibili: comprendono buona parte della spesa per interessi passivi (?) Gli interessi passivi sono sistematicamente più bassi 21

22 Limiti dei CPT: spese per interessi ISTAT-CPT 20,9 23,3 30,3 16,4 19,4 Differenza in miliardi di euro 22

23 Limiti dei CPT: spese Poste correttive e compensative delle entrate?? (circa 56 miliardi nel 2005) Spesa per la sanità?? Spesa per l istruzione?? 23

24 Conclusioni: Limiti dei CPT 1. I dati CPT non si prestano ad elaborazioni corrette sui flussi finanziari dai diversi livelli di governo ai territori regionali 2. Necessità di utilizzare una molteplicità di fonti 3. Perché non rivedere i CPT? 24

25 Cosa abbiamo fatto: le spese Solo la spesa corrente, al netto degli interessi passivi (anno 2005) 4 aggregati: 1) beni pubblici nazionali 2) spese per istruzione e sanità 3) protezione sociale 4) altre spese (tipicamente beni pubblici locali) 25

26 Cosa abbiamo fatto: le spese Criteri di regionalizzazione: 1) beni pubblici nazionali: difesa, sicurezza pubblica, giustizia, amministrazione generale delle amministrazioni centrali, università: spesa distribuita pro capite (criterio del beneficio) 26

27 Cosa abbiamo fatto: le spese Criteri di regionalizzazione: 2) Sanità e istruzione: dati da ministeri e ISTAT 3) Protezione sociale: spesa statale regionalizzata (anche CPT) 4) Beni pubblici locali (CPT, con correzioni) 27

28 La composizione della spesa pubblica, % 47% 12% 16% Social protection National public goods Other functions Health and education 28

29 La distribuzione regionale della spesa pubblica Regions National public goods Health and education Social protection Other functions* Total expenditure Puglia Campania Calabria Basilicata Sicilia Veneto Abruzzo Molise Lombardia ITALIA Marche Sardegna Piemonte Emilia Romagna Toscana Umbria Lazio Friuli Venezia Giulia Liguria Trentino Alto Adige Valle d'aosta Mean Standard deviation Coefficient of variation 0 0,09 0,21 0,44 0,16 * It include local pure public goods, economic affairs, environmental protection, housing and community amenities, recreation, culture and religion 29

30 Cosa abbiamo fatto: le entrate Tributi erariali Tributi locali Contributi sociali Proventi 30

31 Cosa abbiamo fatto: le entrate Criteri di regionalizzazione: 1. tributi erariali: criteri vari, su dati ISTAT, Agenzia delle entrate e altre fonti 2. tributi locali: dai consuntivi (ISTAT) dei bilanci degli enti territoriali e dati Corte dei Conti 3. contributi sociali: CPT 4. proventi Stato: pro capite 5. proventi locali: dai consuntivi (ISTAT) dei bilanci degli enti territoriali Non abbiamo tenuto conto della traslazione dell imposta 31

32 Entrate > spese Emerge un surplus a livello nazionale, (essendo esclusi interessi e spese in conto capitale) Questo surplus va eliminato? Sì Come? Sottratto dalle entrate, in termini pro capite 32

33 La distribuzione regionale delle entrate (euro pro capite) Regions Total current revenues, net of current surplus Tax revenue per capita euro Social contributions per capita euro Calabria Campania Puglia Sicilia Basilicata Molise Sardegna Abruzzo Umbria Marche ITALIA Liguria Toscana Veneto Piemonte Friuli-Venezia Giulia Lazio Emilia-Romagna Trentino Alto Adige Lombardia Valle d'aosta Mean Standard deviation Coefficient of variation 0,29 0,27 0,28 33

34 Graph 6 - Total current revenues, net of current surplus (per capita, euro)

35 Entrate fiscali in % del Pil Regions Tax revenue in % of GDP Central tax revenue in % of GDP Local tax revenue in % of GDP Piemonte 29,1 23,7 5,3 Valle d'aosta 32,3 22,5 9,8 Lombardia 29,3 24,0 5,3 Trentino Alto Adige 29,4 22,2 7,3 Veneto 26,8 21,8 5,0 Friuli-Venezia Giulia 30,3 24,0 6,3 Liguria 31,7 25,6 6,0 Emilia-Romagna 29,0 23,7 5,2 Toscana 28,6 23,3 5,3 Umbria 28,8 23,4 5,3 Marche 27,8 22,2 5,6 Lazio 28,1 22,7 5,3 Abruzzo 29,2 23,5 5,7 Molise 28,2 22,9 5,3 Campania 28,3 23,1 5,3 Puglia 29,7 24,3 5,4 Basilicata 27,6 22,4 5,1 Calabria 27,3 22,4 4,8 Sicilia 30,0 23,0 7,0 Sardegna 29,1 23,3 5,8 ITALIA 28,5 23,3 5,1 35

36 L Irpef: base imponibile, gettito e aliquota media Irpef tax base Net revenue Average tax rate Piemonte ,4 Valle d'aosta ,5 Lombardia ,8 Liguria ,4 Trentino Alto Adige ,4 Veneto ,8 Friuli Venezia Giulia ,9 Emilia Romagna ,5 Toscana ,8 Umbria ,7 Marche ,3 Lazio ,8 Abruzzo ,7 Molise ,8 Campania ,6 Puglia ,8 Basilicata ,1 Calabria ,2 Sicilia ,4 Sardegna ,9 Italia ,9 36

37 I residui fiscali (euro pro-capite) Regioni I residui fiscali Calabria Sicilia Molise Sardegna Basilicata Campania Puglia Umbria Abruzzo Liguria Valle d'aosta -890 Marche -146 ITALIA 0 Toscana 160 Friuli-Venezia Giulia 212 Trentino Alto Adige 388 Piemonte 469 Lazio 737 Emilia-Romagna 1751 Veneto 1836 Lombardia

38 I residui fiscali (euro pro-capite)

39 Dove origina la redistribuzione? Gli squilibri nella protezione sociale I residui fiscali locali 39

40 Gli squilibri nella protezione sociale

41 I residui fiscali al netto della protezione sociale

42 Composizione dei residui fiscali Regions Net fiscal flows (total ) Social protection imbalance Central Local Calabria Sicilia Molise Sardegna Basilicata Campania Puglia Umbria Abruzzo Liguria Valle d'aosta Marche ITALIA Toscana Friuli-Venezia Giulia Trentino Alto Adige Piemonte Lazio Emilia-Romagna Veneto Lombardia

43 Gli altri studi accademici Our net fiscal flows 2005 Arachi, Ferrario and Zanardi (years: ) Brosio, Revelli (1997) Maggie e Piperno; Fondazione Agnelli (year 1995) Piemonte Valle d'aosta Lombardia Trentino Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna ITALIA Correlation coefficient

44 Un confronto Regions Our net fiscal flows (2005) Arachi, Ferrario and Zanardi (years: ) Brosio, Revelli (1997) Maggie e Piperno; Fondazione Agnelli (year 1995) Calabria Sicilia Molise Sardegna Basilicata Campania Puglia Umbria Abruzzo Liguria Valle d'aosta Marche Toscana Friuli-Venezia Giulia Trentino Alto Adige Piemonte Lazio Emilia-Romagna Veneto Lombardia

45 Conclusioni Elevati flussi interregionali di risorse; I Canale:Nord-Sud: garantire risorse simili per servizi fondamentali (sanità, educazione); Più forti squilibri nella spesa locale di enti territoriali; II Canale: tra giovani /vecchi; soprattutto a favore Nord e carriere stabili; Banche dati ancora insufficiente (non abbiamo potuto fare confronti intertemporali); Necessità di migliorare qualità dei dati e integrare le fonti. 45