2. Reperimento di materiale di propagazione (a cura dell U.O. 1)

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1 2. Reperimento di materiale di propagazione (a cura dell U.O. 1) 2.1 Periodo e località di raccolta del materiale (a cura dell U.O. 1) Durante la prima fase del progetto è stata effettuata la raccolta e lo screening di essenze macroterme che possono essere utilizzate per la realizzazione di tappeti erbosi ad uso sportivo, ricreativo e per il recupero ambientale nella Regione Bioclimatica Mediterranea. Nell ottica di reperire materiale vegetale che mantenga inalterate le caratteristiche qualitative richieste ad un tappeto erboso (resistenza al logorio, velocità di insediamento, resistenza all ombreggiamento, compatibilità ecologica ecc.) con un minimo utilizzo di risorsa idrica, nei mesi di giugno-luglio ed agosto 2011 sono state raccolte xerofite con portamento reptante in aree sublitoranee e litoranee lungo le coste dell Adriatico, dell Arco Ionico e del Tirreno e, successivamente, caratterizzate a livello tassonomico e morfologico (Fig.1). Fig. 1 - Siti dai quali è stato reperito il materiale di propagazione I siti rilevati sono 8, distribuiti in 6 regioni amministrative di tre aree distinte (Italia centrale, Italia sud-orientale ed Italia sud-occidentale). L'area di studio presenta per lo più un clima caldo temperato, con inverni miti ed estati calde, mentre le precipitazioni totali sono relativamente basse, con una distribuzione tipicamente mediterranea concentrata in autunno ed inverno. La temperatura media annua varia da 14 C a 18 C. I siti hanno un altitudine compresa tra 0 e 400 m s. l. m. I tipi di habitat selezionati sono sati solo 2: dune sabbiose (fig. 2, 3, 4 ) e praterie a prevalenza di terofite (fig.5).

2 Fig. 2- Paspalun pspaloides sulle dune presso Vasto Marina (Abruzzo). Fig. 3- Cynodon dactylon sulle dune di Diamante Marina (Calabria). Fig. 4 Medicago sp. raccolta in piano inverno presso Ascea Marina (Campania).

3 Potentilla reptans Fig. 5 raccolta di materiale da propagazione in aree prative. Lotus sp. Per ogni sito è stata campionata qualsiasi specie in fase vegetativa di interesse per i tappeti erbosi ogni 2-5 m su un transetto lineare (Tab. 1). Tab. 1. Lista delle regioni, località e coordinate dei siti di raccolta delle specie autoctone. REGIONE LOCALITÀ QUOTA (m s.l.m.) Coord. WGS 84 EST Coord. WGS 84 NORD LAZIO FERONIA ABRUZZO VASTO CAMPANIA ASCEA CALABRIA DIAMANTE BASILICATA POLICORO BASILICATA PISTICCI PUGLIA GINOSA BASILICATA MONTESCAGLIOSO BASILICATA MATERA Per ogni sito è stata campionata qualsiasi specie in fase vegetativa di interesse per i tappeti erbosi ogni 2-5 m su un transetto lineare. Complessivamente, sono state raccolte 34 accessioni di cui 29 monocotiledoni e 5 dicotiledoni 5 (Tab. 2).

4 Tab. 2 Lista delle accessioni. Sotto viene riportata ECOTIPI NUMBERO DI ACCESSIONI natural Cynodon dactylon 25 natural Paspalum paspaloides 3 natural Trifolium repens 1 natural Poa pratensis 1 Potentilla reptans 1 Lotus sp. 1 Medicago sp Misure morfometriche del materiale raccolto (a cura dell U.O. 1) Per tutte le specie sono stati rilevati: Habitus, fenologia, tipo di foglia, lunghezza della foglia, larghezza della foglia, consistenza della foglia, colore, lunghezza internodi, morfologia delle radici, lunghezza delle radici, larghezza delle radici, lunghezza degli stoloni, media degli stoloni radicati, secondo la scheda di campo sotto riportata. PREDITTIVE PIANTA Codice Campione Specie Luogo e data di raccolta FORMA BIOLOGICA O geofita rizomatosa O emicriptofita reptante STATO FENOLOGICO O fioritura O fruttificazione O solo parti vegetative FOGLIE Morfologia lembo fogliare O lanceolata O aciculata O palmatao semplice O composta O altro O picciolata O sessile Dimensioni medie (lunghezza e larghezza di almeno 10 fg) Numero di internodi Consistenza lembo fogliare O tenue O coriacea O mucronata O altro Colore (verde) O chiaro O giallastro O brillante O scuro O uniforme O screziato RADICI Morfologia O fittone O fascicolata O tuberizzate Dimensioni medie (lunghezza e larghezza di almeno 10 rd) Consistenza O tenue O tenace STOLONI O epigei O ipogei Lunghezza media in 30 cm N medio propaguli in 30 cm Velocità di accrescimento apici (cm) 7gg 15gg 21gg 30gg RIZOMI Lunghezza media internodi in 30 cm N medio gemme in 30 cm Velocità di accrescimento apici (cm) 7gg 15gg 21gg 30gg NOTE: es. stato fitopatologico etc

5 Per le misurazioni è stato utilizzato un calibro elettronico a due cifre decimali (Fig. 6). Fig. 6 Misurazioni morfometriche.

6 Tab. 3. Database di tutte le misure morfometriche effettuate. cod. habitus phenolog y n of corns leaf type length leaf mm width leaf mm texture leaf color internodes length root morphology root length root width mm root texiture P_P2 emi_rept fio 05-giu lanc 52 1,7 tenuous 03C03C 10_30 fasc 35 2 tenuous epi 31,5 16 Va emi_rept fio 04-mag lanc 42,6 0,9 tenuous 77DD77 32 fasc - - tenacious epi 28,7 7 Vb emi_rept fio 4 lanc 14 1,5 tenuous 77DD77 16 fasc - - tenuous epi 28,7 10 Vc emi_rept fio 5 lanc 42 3,2 tenuous 77DD77 10_30 fasc 57 1 tenacious epi 34,8 18 Vd emi_rept fio 2 lanc 18,6 3,9 tenuous 03C03C fasc 22 0,5 tenuous epi Ve emi_rept fio 4 lanc 27,7 2,5 tenuous 77DD77 13,3 fasc 70 1 tenacious epi Vf emi_rept fio 5 lanc 31 3,6 tenuous 77DD77 7 fasc 14 0,5 tenuous epi Vg emi_rept veg fasc 30 1 tenuous epi 20, R emi_rept veg - lanc 67 1,7 tenuous 77DD77 16 fasc 40 2 tenacious epi 59,7 7 2R emi_rept veg - lanc 125 4,1 tenuous 03C03C 10_30 fasc 50 0,5 tenuous epi 47,6 6 5R emi_rept veg - lanc 125 4,1 tenuous 77DD77 10_40 fasc 50 0,5 tenuous epi R emi_rept veg - lanc 64 1,7 tenuous 77DD77 15 fasc 38 2 tenacious epi 54 6 G1 emi_rept veg - lanc 120 2,9 tenuous 03C03C 20 fasc 45 0,5 tenuous epi 43 8 G2 emi_rept veg - lanc tenuous 03C03C 22 fasc 80 1 tenuous epi 37 8 G3 emi_rept veg fasc 30 2 tenacious epi 33, emi_rept veg - lanc 42 1,3 tenuous 03C03C 5_65 fasc 60 1 tenuous epi emi_rept veg - lanc tenuous 03C03C 20 fasc 62 0,5 tenuous epi emi_rept veg - lanc 42 1,3 tenuous 03C03C 5_65 fasc 60 1 tenuous epi 59 5 C_O1 emi_rept fio 3 lanc 56 2,8 tenuous 03C03C 23 fasc 34 2 tenacious epi C_O1bis emi_rept veg - lanc 45 3,6 tenuous 03C03C 14 fasc tenuous epi AZ_P5 emi_rept fio 5 lanc 39 3 tenuous 77DD77 10,6 fasc 37 2 tenacious epi 34,7 10 Pa1 emi_rept veg - lanc 85 2,9 tenuous 03C03C 9 fasc 65 0,5 tenuous Pa3 emi_rept fio 2 lanc 60 3,8 tenuous 03C03C 10_30 fasc 19,8 1,5 tenuous epi 19,5 10 Pa4 emi_rept fio 4 lanc 69,8 2,7 tenuous 77DD77 10_30 fasc tenuous epi 38,6 14 A1 emi_rept veg - lanc 46,5 2,6 tenuous 03C03C 23,3 fasc 50 2 tenacious epi 25,2 11 A2 emi_rept veg - lanc 75 2,4 tenuous 03C03C 44,2 fasc 40 3 tenacious epi 22,4 11 A3 emi_rept fio - lanc 32 1,9 tenuous 66FF66 16,9 fasc 30 1 tenacious epi 18,8 12 A6 emi_rept veg - lanc 35,2 1,5 tenuous 77DD77 25,2 fasc 92 2 tenacious epi 28,8 10 A7 emi_rept veg - lanc 72,6 3,8 tenuous 77DD77 29,4 fasc 80 2 tenacious epi 21,7 11 AZ_P1 geof_rhiz fio - comp 7,49 2,6 tenuous 6B8E23 27 fittone 50 1 tenuous AZ_P2 geof_rhiz fio - comp 7,61 4,5 tenuous 228b22 - fittone 70 1,5 tenacious epi AZ_P3 geof_rhiz fio - comp 14,6 6,2 tenuous 228b22 - fittone - - tenacious epi 37,9 11 A4 Mg came_rept fio - comp 12,1 10,53 tenuous mottled - fasc 80 1 tenuous epi A5 Mp came_rept fio - comp 8,6 5,2 tenuous mottled - fasc 80 1 tenuous epi stolon type stolon length mm average of stolones rooted

7 Dopo aver ottenuto un database con tutte le misure morfometriche, per la specie di maggiore interesse per la nostra ricerca (C. dactylon), raccolta su dune sabbiose, sono state applicate le statistiche basi dell analisi uni variata (Tab.4) e l analisi delle componenti principali (PCA, fig. 7). Tab 4. Statistiche di base su 25 ecotipi di Cynodon dactylon. l_root w_root l_stolon n_internodes w_leaf l_leaf average_internodes N Min Max ,2 4, Sum 1283, ,36 482,9 59, Mean 51,352 1,28 34, ,316 2,38 54,6 10,2 Std. error 7, , , , , , , Variance 1502,01 0, , ,796 1, ,71 16,0833 Stand. dev 38,7558 0, , ,3825 1, ,0377 4,0104 Median ,9 2, l_leaf G28R 5 Component 2 (35% l_leaf) Vb Pa4 20 G1 2R A3l_stolon G3 C_O1bis n_interno des Vc Vg w_root w_leaf A A2average_interno 4A1 20 AZ_P5 40 des Ve -20 C_O1 P_P2 Vf 1R -40 A l_root 3 Component 1 (56% l_root) Fig. 7- PCA su ecotipi di Cynodon dactylon

8 Nella valutazione preliminare dei 25 ecotipi di C. dactylon raccolti nelle tre aree della zona biogeografica mediterranea italiana le popolazioni di Vasto (Vc, Vf, Vg) presentano la maggiore presenza di internodi in 30 cm (Fig. 8), questo indica una maggiore possibilità di attecchimento e propagazione, mentre gli ecotipi (Va, Vb, A6, 1R, 8R) presentano le caratteristiche migliori per quanto riguarda la larghezza della foglia (Fig. 9), perché presentano foglie molto sottili. Le otto popolazioni sopra citate rappresentano ovviamente dei materiali di grande interesse per il programma di selezione varietale di C. dactylon. Vc Vf Vg Fig. 8- Ecotipi che presentano un maggior numero di internodi in 30 cm. Va Vb 1R Fig. 9- Ecotipi che presentano caratteristiche migliori per quanto riguarda la larghezza della foglia Tra le leguminose le specie risultate più interessanti ai nostri scopi sono state Trifolium repens L. e Lotus corniculatus L. (Fig. 10) sulle quali sono tutt ora in corso sperimentazioni e per le quali non sono ancora disponibili elaborazioni statistiche. Trifolium repens Lotus corniculatus Fig. 10 Leguminosae sulle quali sono un corso sperimentazioni per tappeti polifitici.

9 Infine, altra dicotiledone sulla quale si stanno effettuando prove di campo è la Potentilla reptans L., per ora risultata interessante per prati polifitici per uso ricreativo (scuole, parchi urbani, etc.) in quanto presenta colorazione verde intenso in pieno inverno quando il C. dactylon non lo è. Conclusioni e prospettive future La valutazione dei materiali raccolti sinora ha messo in evidenza una notevole varietà delle risorse autoctone a livello fenotipico che ampliano le conoscenze fin ora acquisite da altri ricercatori Nel lavoro di screening sono emerse importanti interazioni tre materiale vegetativo ed ambiente di raccolta, le quali hanno suggerito l opportunità di condurre programmi di selezione infra-specifici realizzando prove di impianto in pieno campo tutt ora in corso. Per le prospettive di sviluppo delle attività di selezione di materiale che abbiano vantaggi prestazionali e di uso ridotto delle risorse (in particolare fabbisogno di acqua), è di grande rilevanza che in tutte le più importanti specie, microterme o macroterme, sono state osservate popolazioni locali di possibile interesse per la selezione, sia per gli aspetti qualitativi del tappeto che per la loro tolleranza ai principali stress. Attualmente tutto il materiale di propagazione selezionato è stato avviato a prove di pieno campo per valutare: aspetto estetico globale, tessitura fogliare, densità del tappeto, durata della colorazione del verde per testarne le qualità commerciali. Nel giro di pochi anni dovrebbe essere possibile presentare una varietà di gramigna da tappeto erboso sviluppata a partire da risorse genetiche locali. Per quanto riguarda le dicotiledoni, se si considera che negli ultimi anni le leguminose annuali si stanno ponendo sempre più all attenzione degli addetti ai lavori come piante promettenti per l inerbimento degli arboreti, ed in particolare dei vigneti, nelle aree mediterranee e submediterranee, è stanno suscitando interesse anche negli ambienti temperati.

10 Unità Operativa 2 3. Valutazione agronomica (a cura dell U.O 2) La prima fase della ricerca, relativa alla valutazione agronomica del germoplasma autoctono di Cynodon dactylon è stata effettuata presso l Azienda Lucana Prati (Agro di Metaponto Lido). I parametri valutati sono stati: velocità insediamento, colore del tappeto erboso, differenza normalizzata dell indice vegetativo, periodo di dormienza invernale. Per meglio valutare le potenzialità del materiale autoctono collezionato, ai fini della loro utilizzazione per la costituzione di tappeti erbosi ricreazionali e decorativi, nella lista sopracitata sono state inserite due varietà commerciali (27-29), di provenienza americana (USA), migliorate per le loro performance estetiche e funzionali (Tab.3). Tab. 3 Elenco del germoplasma autoctono e non di Cynodon dactylon Cod. Pian. Specie Luogo raccolta Num ordine P_P2 Cynodon dactylon MASSAFRA (TA) 1 Va VASTO (CH) 2 Vb VASTO (CH) 3 Vc VASTO (CH) 4 Ve VASTO (CH) 5 Vf VASTO (CH) 6 Vg (corallina) VASTO (CH) 7 1R PISTICCI (MT) 8 2R PISTICCI (MT) 9 8R PISTICCI (MT) 10 G1 GINOSA (TA) 11 G2 GINOSA (TA) 12 G3 GINOSA (TA) 13 MONTESCAGLIOSO 3 (MT) 14 4 FERONIA (RM) 15 5 DIAMANTE (CS) 16 C_O1 CONVERSANO (BA) 17 C_O1bis CONVERSANO (BA) 18 AZ_P5 MATERA 19 Pa4 PANTANELLO (MT) 21 A1 ASCEA (SA) 22 A2 ASCEA (SA) 23 A3 ASCEA (SA) 24 A6 ASCEA (SA) 25 A7 ASCEA (SA) 26 Panama COMMERCIALE 27 Yukon COMMERCIALE 29

11 Successivamente alla raccolta del germoplasma autoctono, è stata effettuata, in serra tunnel, la moltiplicazione vegetativa tramite stoloni e rizomi, con l obbiettivo di produrre materiale sufficiente per il trapianto in pieno campo (Fig. 3). Fig. 3 Moltiplicazione vegetativa in serra tunnel. Il trapianto, è stato effettuato presso l Azienda Lucana Prati (Agro di Metaponto Lido) il 25 maggio E stato adottato uno schema sperimentale a blocchi randomizzati con tre ripetizioni e parcelle aventi dimensioni di 1,5 x 1,5 m. 3.1 Velocità insediamento (a cura dell U.O 2) Tra gli indici valutati con lo scopo di individuare il materiale autoctono più idoneo, assume una notevole importanza, la velocità di insediamento. A tal fine è stata rilevata, tramite stima visuale, la percentuale di copertura delle parcelle, nell intervallo compreso tra metà giugno e fine settembre.

12 Tab. 3. Copertura parcellare (%) del germoplasma autoctono di Cynodon dactylon. Accessioni e/o cv Numero giorni dal trapianto. -Data trapianto: 27/05/

13 Analizzando i risultati esposti in tab. 3, si osserva come l accessione 3 prelevata nel territorio di Vasto, abbia fornito un indice di copertura parcellare pari al 100%, dopo soli 33 giorni dal trapianto. Una notevole velocità di insediamento è stata fornita anche dalle accessioni 7 (Vasto) e 12 (Ginosa) con una percentuale di copertura parcellare pari al 100% rispettivamente dopo 68 e 75 giorni dal trapianto. Confronto tra la % di copertura osservata il 6 Luglio tra l accessione 3 (alta velocità insediamento) e l accessione 13 (bassa velocità insediamento). Acc. 3 La maggior parte delle accessioni prelevate nelle varie zone del centro-sud, e pari a un numero totale di 17, hanno evidenziato il completo ricoprimento delle parcelle in un intervallo compreso tra 82 e 104 giorni dal trapianto, mentre le accessioni 13 (Ginosa), 17 (Conversano) e 19 (Matera), non hanno raggiunto la completa copertura del terreno neanche dopo quattro mesi (120 giorni) dal trapianto. Le due cultivar commerciali, utilizzate come testimoni rispetto al germoplasma autoctono, hanno mostrato la massima copertura, dopo 82 giorni dal trapianto; questi risultati, le collocano ai primi posti a ridosso delle accessioni 3, 7 e 12 che hanno fornito i risultati migliori in termini di velocità di insediamento. E infine da sottolineare che tra le prime 5 accessioni caratterizzate dalla più elevata velocità di insediamento, tre di queste sono state prelevate dall area geografica ricadente nel territorio di Vasto. 3.2 Valutazione del colore (a cura dell U.O 2) (Ginosa) Tra i parametri che caratterizzano dal punto di vista qualitativo e estetico, le differenti specie utilizzate per la costituzione dei tappeti erbosi, merita una notevole attenzione l Indice del colore. Questo indice, esprime l intensità del colore verde ed è influenzato dalle caratteristiche genetiche della specie, delle cultivar migliorate, e dal germoplasma di popolazioni autoctone adattate in un

14 determinato ambiente. Altre cause di variabilità per questo parametro sono da attribuirsi a condizioni di stress ambientale (stress idrico e/o termico), carenze nutrizionali o attacchi parassitari. L Indice del colore è espresso su una scala compresa tra 1 (colore giallo vegetazione completamente secca) e 9 ( colore verde inteso- ottimo stato vegetazionale del manto erboso). Questo parametro, veniva valutato, fino a pochi anni fa tramite stime visuali con criteri soggettivi, condizionati dalla capacità dell operatore che eseguiva il rilievo, dalle condizioni climatiche (presenza e/o assenza di nuvolosità) e dall ora in cui veniva effettuato il rilievo (differente inclinazione dei raggi solari incidenti sulla superficie del terreno); tutti questi fattori aumentavano notevolmente la variabilità delle osservazioni, rendendole non del tutto attendibili, per uno studio accurato. In questa ricerca, è stata utilizzata un attrezzatura Turf 500 NDVI-Turf Color Meter della Spectrum Technology, che misura la luce riflessa nelle bande spettrali del rosso (600 nm) e dell infrarosso (850 nm), correlandole con la concentrazione di pigmenti clorofilliani presenti nelle foglie. Dalla misura dell NDVI, tramite un calcolo molto semplice si ottiene un Indice del colore per le specie e7o cv poste a confronto (Grass Index). I rilievi per questo carattere sono stati effettuati nell intervallo compreso tra il 24 agosto e il 10 novembre; in complesso sono stati effettuati sei rilievi. Dall esame della tabella 4, emerge che il colore delle accessioni confrontate, ha avuto un drastico calo nei rilievi effettuati il 22 settembre e il 26 ottobre. Questo comportamento è da correlare, con l eccessiva quantità di acqua fornita alle parcelle in questo periodo, che ha determinato, un asfissia radicale e una temporanea perdita del colore. Quando le condizioni di umidità del terreno, sono tornate a livelli accettabili, la vegetazione ha ripreso il colore verde con valori più vicini alla normalità. Le varietà commerciali Panama (27) e Yukon (29) hanno fornito le migliori performance per questo carattere sia a livello di stabilità nei singoli mesi che come medie generali, risultate rispettivamente uguali a 6.8 e 7.0. Tra le accessioni confrontate, i valori medi più elevati sono stati osservati per le linee 25, 12 e 8 con indici rispettivamente uguali a 6.7, 6.6 e 6.6; il valore più basso per questo carattere, pari a 5.4, è stato rilevato per le accessioni 9 e 19. In generale, valori uguali o superiori alla sufficienza per l indice di colore sono stati rilevati, in media, su 13 accessioni rispetto al totale delle accessioni poste a confronto (25).

15 Tab. 4- Indice di colore rilevato per le accessioni poste a confronto durante il periodo di prova. Accessioni Date rilievi 24/8/2012 8/9/ /9/ /10/2012 3/11/ /11/2012 Media Sono attualmente in corso gli ultimi rilievi sulla percentuale di copertura verde delle parcelle. Questo rilievo, analogamente a quello che verrà eseguito alla fine del periodo invernale, permetterà di evidenziare il periodo di dormienza invernale- per le accessioni poste a confronto. Successivamente al risveglio primaverile, verranno eseguiti, altri rilievi, già inclusi nel protocollo sperimentale, quali : Aspetto estetico globale, indice del colore, accrescimento in altezza, percentuale copertura verde, lunghezza media stoloni, distanza media internodale degli stoloni, larghezza media lamine fogliari.

16 4. Studio di tecniche innovative per la moltiplicazione di materiale vegetativo di paspalum vaginatum in serra tunnel. (a cura dell U.O 2) 4.1 Valutazione di differenti metodi di impianto in pieno campo (a cura dell U.O 2) La ricerca prevedeva il confronto tra tre differenti metodi di impianto - Stolonizzazione, Idrostolonizzazione, Idrosemina- con lo scopo di valutare la velocità di insediamento di specie macroterme da tappeto erboso, e gli eventuali problemi di ordine tecnico e metodologico, emersi nell utilizzo di queste modalità di impianto ex-novo dei tappeti erbosi. La prova è iniziata il 30 luglio 2012; è stata utilizzata la specie macroterma Paspalum vaginatum (cv. Seaspray) dotata di elevata resistenza alla salinità e impiegata per la costituzione di tappeti erbosi nelle aree costiere e/o in tutte quelle zone caratterizzate da elevata salinità del terreno. Lo schema sperimentale adottato, consisteva in tre parcelloni aventi dimensione di 16.5 x 8 m, all interno dei quali erano disposti, per ogni tesi, quattro aree di saggio delle dimensioni di 3 x3 m. Per la tesi riguardante la stolonizzazione, e l idrostolonizzazione (figg. 4, 5), il materiale vegetativo di Paspalum vaginatum, è stato prelevato da un parcellone in produzione tramite una stolonizzatrice Field-top maker mod. Iman-Ts. Il materiale vegetativo (stoloni e rizomi) impiegato è stato pari a 30 g x m 2, mentre per l idrosemina sono stati utilizzati semi della cv. Seaspray alla dose di 10 g x m 2. Fig. 4 - Idrostolizzazione con manichetta

17 Fig. 5- Veduta campo dopo idrostolonizzazione. Per l idrosemina e l idrosto-lonizzazione, è stata adoperata un idrosemina-trice mod. Finn t30, con una capacità di lavoro pari a 227 l x min; sono stati inoltre utilizzati 11 kg x m 2 di mulch (Hydromulch 1000) e una concimazione a pronto effetto con concime Hydrosprint (10-34) (Fig. 6). Fig. 6- Idrostolonizzatrice utilizzata per la ricerca. Dopo 10 giorni dall impianto, sono iniziati i rilievi per valutare, se, i differenti metodi di impianto, influenzavano la velocità di insediamento e copertura del terreno. Purtroppo, la presenza massiccia di Portulaca oleracea, ha reso impossibile, per la competizione instauratasi, un rilievo preciso e affidabile della velocità d insediamento e della copertura del terreno. La sperimentazione verrà ripetuta il prossimo anno, dopo aver effettuato una geodisinfestazione del terreno, che riduca al minimo la competizione delle infestanti nei primi stadi di sviluppo.

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