T-DYMM: the Treasury Dynamic Microsimulation Model of the Italian Pension System. Commenti Carlo Mazzaferro Università di Bologna e Capp

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1 T-DYMM: the Treasury Dynamic Microsimulation Model of the Italian Pension System Commenti Carlo Mazzaferro Università di Bologna e Capp

2 Obiettivi della ricerca Costruire una popolazione di base frutto dell intersezione tra dati amministrativi e campionari per Studiare le dinamiche passate nel mercato del lavoro Proiettare, con tecniche probabilistiche, la popolazione nel futuro per inferire sulle dinamiche distributive del settore pensionistico La ricerca contiene aspetti innovativi quanto al primo punto ed aggiorna un modello di microsimulazione dinamico per realizzare il secondo obiettivo.

3 Risultati Ancora relativamente parziali, sia nella prima che nella seconda parte Gestire grandi banche dati è molto complesso La normativa pensionistica è stata in divenire fino a poche settimane fa. Suggerimenti generali: Riflettere seriamente sull opportunità della scelta dell allineamento Esplicitare meglio le ipotesi sottostanti lo sviluppo dei nuovi moduli e studiarne le implicazioni sui risultati Privilegiare indicatori semplici rispetto ad elaborazioni (statistico-econometriche) dei dati di output del modello

4 Le ipotesi (critiche) del modello 1. Allineamento a AWG 2. Transizioni nel mercato del lavoro 3. Stima dei redditi 4. Controlli di coerenza nella popolazione dell anno base 5. Immigrazione ed effetti nel medio - lungo periodo

5 Allineamento ad AWG Il modello (come tutti i MMS) non simula l offerta aggregata. Per evitare dinamiche (incontrollate) si aggancia sia la dinamica del PIL, sia quella dell occupazione ad una fonte esterna Al tempo stesso le info del panel amministrativo vengono utilizzate per simulare le transizioni future e si tiene conto dell aumento dell età di pensionamento Viene fatta indossare al modello una camicia troppo stretta? Quali sono le conseguenze sui risultati distributivi?

6 Share Un esempio: l aumento dell età di pensionamento Females Year In education Unemployed/other inactivity In work Retired Source: T-DYMM - own calculations

7 L aumento dell età di pensionamento porterebbe ad una crescita dell offerta di lavoro Il modello è vincolato sulla dinamica del numero di occupati e della produttività. Ne segue che: l aumento dell età di pensionamento crea nuovi disoccupati/soggetti fuori dalla forza lavoro Stesso ragionamento può essere fatto su dinamiche di coorte (assenti nella presentazione) relativamente alla partecipazione nel mercato del lavoro

8 Suggerimento Se non ci sono vincoli tecnici allentare le restrizioni (quella sull occupazione) Se le stime econometriche di durata e transizioni nel mkt del lavoro sono robuste, la dinamica futura non dovrebbe esplodere! Forzare l analisi di sensitività su occupazione e produttività del lavoro

9 Transizioni nel mercato del lavoro Si usa una stima della durata nella condizione occupazionale. Quindi stime logit definiscono la probabilità di transizione tra condizioni occupazionali Cosa succede se il vincolo dell allineamento diventa stringente? Ad esempio: dai dati emerge una persistenza nella condizione di cococo Questo dovrebbe portare ad una loro crescita: è compatibile con il vincolo AWG?

10 0 Share Year Employee Parasubordinate Self-employed Source: T-DYMM - own calculations

11 Stima dei redditi Redditi stimati con effetto fisso sul panel dei dati amministrativi-itsilc. Quali ipotesi sulla crescita? Quali sulla distribuzione annuale? Dai dati presentati si desume che la crescita media annua reale dei redditi da lavoro (uomini) dipendente è pari a 3.2% e quella dei redditi da lavoro autonomo è 4%. Il solo effetto età implica per gli uomini una crescita retributiva del 2.4% annuo reale. La deviazione standard (stesse categorie) passa da 14 mila nel 2010 a 42 mila nel 2050 e da 19 mila a 60 mila)

12 6,000 Relazione tra età e reddito mensile per un uomo stimata dalla regressione 5,000 4,000 3,000 2,000 1,

13 Molti dei risultati distributivi e di adeguatezza della seconda parte della ricerca dipendono in maniera cruciale da queste dinamiche. In particolare la ricerca mostra che i tassi di sostituzione saranno in media il 40% nel 2050 e che gli indicatori distributivi (Gini) crescono molto. Attenzione però: Il tasso di sostituzione (nel sistema contributivo), ceteris paribus, diminuisce all aumentare del tasso di crescita della retribuzione individuale La dinamica dei redditi da lavoro influenza sicuramente la stima dell indice di Gini, ma anche i risultati sulla povertà

14 Indicatori distributivi Quali indicatori interessano al policy maker? Tassi di sostituzione Rapporto tra pensione media e salario medio Quota di pensioni sotto il 60% del reddito mediano Pensioni di annata Età di pensionamento Numero pensionati e occupati (stock e flusso) Quale è il vantaggio di un MMS? Fornire informazioni sulla DISTRIBUZIONE e sulla DISAGGREGAZIONE per categorie socio economiche degli indicatori

15 Alcuni punti specifici 1. Pag 22: la quota di donne in pensione (15-69) è più bassa di quella degli uomini nella stessa classe di età. Cosa spiega questo risultato? 2. Pag 24: la coda destra delle Kernel è evidentemente troppo tagliata (quale quota di w> Euro nel 2030 e nel 2050?) 3. Pag 26: significatività statistica delle differenze nei redditi? 4. Pag 38: Pro-rata già molto alto (60% del flusso dei pensionati) nel 2010? 5. Fig. 40: tasso di sostituzione della coorte nata nel 1950 decresce al crescere dell età di pensionamento? 6. La quota delle prestazioni sociali è più alta quando la produttività del lavoro è maggiore?