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1 Gli utilizzatori a valle: visione pratica degli adempimenti dettati dal REACH. Trento, 10 Ottobre 2013 Bruno Marchesini 1

2 Chi è un utilizzatore a valle in ambito REACH? I DU sono aziende o individui in ambito europeo che usano una sostanza tale quale o componente di miscela nel corso della propria attività industriale o professionale I distributori e i consumatori non sono DU 2

3 Come si differenziano i DU? I DU formulatori: sono coloro che producono miscele utilizzate a valle nella catena di approvvigionamento, ed es. vernici, lubrificanti, prodotti di pulizia, adesivi, ecc I DU utilizzatori finali: sono coloro che utilizzano sostanze o miscele senza fornirle a valle nella catena di approvvigionamento: - I produttori di articoli sono una sottocategoria che incorpora sostanze o miscele negli articoli 3

4 Gli obblighi principali dei DU sono: 1. Fornire informazioni ai registranti delle sostanze riguardo ai propri usi delle stesse 2. Implementare le pertinenti misure descritte negli scenari di esposizione per assicurare l uso sicuro o intraprendere le azioni necessarie. 3. Informare i fornitori se dispongono di nuove informazioni sui pericoli delle sostanze o quando le misure di gestione del rischio sono ritenute non appropriate. 4. Nel caso dei formulatori, fornire ai propri clienti le informazioni sui pericoli e sulle condizioni per l uso sicuro delle loro miscele. 5. Nel caso dei produttori di articoli, di stabilire se occorre intraprendere azioni in conformità all Art. 7 e all Art

5 5 12 mesi prima

6 Cos è lo scenario di esposizione: L'insieme delle condizioni, comprese le condizioni operative e le misure di gestione dei rischi, che descrivono il modo in cui la sostanza è fabbricata o utilizzata durante il suo ciclo di vita e il modo in cui il fabbricante o l'importatore controlla o raccomanda agli utilizzatori a valle di controllare l'esposizione delle persone e dell'ambiente. Questi scenari d'esposizione possono coprire un processo o un uso specifico o più processi o usi specifici, se del caso.

7 Lo scenario di esposizione: Viene elaborato in fase di registrazione E richiesto : - quando e obbligatorio preparare il CSR (sostanze registrate in volume > 10t/anno) e - se la sostanza risponde ai criteri di classificazione per le sostanze pericolose o PBT (persistente, bioaccumulable e tossica) o vpvb (molto persistente, molto bioaccumulabile) Viene fornito agli utilizzatori a valle (DU) in allegato alla scheda di sicurezza (scheda di sicurezza estesa) Lo SE deve esse prodotto per tutti gli usi identificati e deve coprire tutto il ciclo di vita di ogni uso identificato

8 Contenuto di uno scenario di esposizione Titolo Il titolo di uno scenario d'esposizione include le informazioni su quali usi sono coperti. Condizioni d uso (OC) Condizioni di uso che descrivono le caratteristiche della sostanza e le circostanze che condizionano l esposizione: Quantità Concentrazione Condizioni ambientali Temperatura Durata dell uso Frequenza d uso Dispersione ambientale 8

9 Contenuto di uno scenario di esposizione Misure di gestione del rischio (RMM) Raccomandazioni aggiuntive Misure di gestione del rischio che portano alla riduzione dell esposizione al di sotto del DNEL/DMEL: Misure tecniche Misure organizzative Dispositivi di protezione individuale Strumenti per gli utilizzatori a valle per aiutarli a decidere se il loro uso è coperto o no dallo scenario espositivo. 9

10 Lo scenario di esposizione (SE): Art. 37, paragrafo 5: Ogni utilizzatore a valle identifica, applica e, se opportuno, raccomanda misure appropriate che consentano di controllare adeguatamente i rischi identificati: -Nelle SDS e SDS-ES -Nel proprio CSA -Nelle informazioni di cui all art, 32

11 Riceverò una nuova SDS? Art. 31 REACH comma 9 I fornitori aggiornano la SDS tempestivamente nelle seguenti circostanze: a) non appena si rendono disponibili nuove informazioni che possono incidere sulle misure di gestione dei rischi o nuove informazioni sui pericoli; b) allorché è stata rilasciata o rifiutata un'autorizzazione; c) allorché è stata imposta una restrizione. Negli aggiornamenti successivi alla registrazione figura il numero di registrazione. <TYPE>-<BASE-NUMBER>-<CHECKSUM>-<INDEX-NUMBER> Identifica l Azienda

12 Possono circolare sostanze non ancora registrate? Condizione Motivazione Sostanza fabbricata o importata in quantità Inferiore a 1 t/anno Substance Phase-in importata in quantità Inferiore a 100 t/anno Registrazione non necessaria Deadline per la registrazione

13 Riceverò una nuova SDS? Art. 31 REACH comma 9 Esempi di cambiamenti che richiedono azione immediata: 1. Cambio del numero telefonico di emergenza (sez.1) 2. Cambio di classificazione se più severa (sez.2) 3. Cambiamento/addizione di un componente che è/diventa CMR (cat. 1A/1B), PBT,vPvB o SVHC 4. Cambiamenti del DPI, delle misure impiantistiche di controllo (se più severe) 5. Cambio di classificazione per il trasporto 6. Ottenimento/negazione di autorizzazione o restrizione Disponibilità del set completo degli scenari di esposizione per tutte le sostanze che concorrono a rendere pericolosa una miscela

14 Che formato avrà la nuova e-sds? Miscela

15 Che formato avrà la nuova e-sds? Art. 31 REACH comma 9 Sostanza singola SDS + SE SDS + SE delle singole sostanze pericolose nella miscela Miscela SDS + SE della miscela Miscela Informazione ES integrata nella SDS

16 Art. 32 del REACH Obbligo di comunicare informazioni a valle della catena d'approvvigionamento per le sostanze in quanto tali o in quanto componenti di preparati per le quali non è prescritta una scheda di dati di sicurezza N di registrazione nel caso in cui: sia una sostanza interessata al processo di autorizzazione sia una sostanza interessata al processo di restrizione occorra fornire ogni altra informazione disponibile e pertinente sulla sostanza, necessaria per consentire l'identificazione e l'applicazione di misure appropriate di gestione dei rischi

17 Lane minerali artificiali Lane minerali artificiali (articolo) Lane minerali artificiali (sostanza/miscela) Non pericolosa No SDS

18 Lane minerali artificiali Scheda informativa di sicurezza 8.2. Controlli dell esposizione Misure tecniche: Nessuna misura specifica. Protezione respiratoria: Indossare un tipo di maschera facciale conforme con EN 149 FFP1 per utilizzare prodotti in atmosfera confinata o durante le operazioni che possono generare emissioni di polveri. Protezione delle mani: Utilizzare guanti per evitare prurito in conformità con la norma EN 388. Protezione degli occhi: Utilizzare occhiali protettivi soprattutto per lavorare sopra le spalle. Si consiglia la protezione degli occhi in conformità con la norma EN 166. Protezione della pelle: Coprire la pelle esposta. Misure di igiene: Dopo il contatto, lavarsi le mani con acqua fredda e sapone.

19 Art. 33 del REACH Obbligo di comunicare informazioni sulle sostanze presenti negli articoli Art. 34 del REACH Obbligo di comunicare informazioni sulle sostanze e sui preparati a monte della catena d'approvvigionamento Ogni attore della catena d'approvvigionamento di una sostanza o di un preparato comunica le seguenti informazioni all'attore o al distributore situato immediatamente a monte nella catena stessa: a) nuove informazioni sulle proprietà pericolose, indipendentemente dagli usi interessati; b) ogni altra informazione che potrebbe mettere in dubbio l'adeguatezza delle misure di gestione dei rischi identificate in una scheda di dati di sicurezza che gli è stata fornita; queste informazioni sono comunicate soltanto per gli usi identificati.

20 1. Non ricevo nessuna nuova informazione? Vediamo i due casi estremi:/2010 E necessario all atto dell ordine di acquisto introdurre una clausola nella quale sia richiesta la dichiarazione da parte del fornitore che ha adempiuto agli obblighi derivanti dal Regolamento REACH (CLP, 453)

21 2.Ricevo una nuova SDS (e-sds) Vediamo il secondo caso:/2010 Verifico la presenza del n di registrazione: Punto 1.1 della SDS: No Si Procedo con la normale analisi e messa a punto degli aggiornamenti Procedo con l analisi della SDS e dello SE allegato Dal ricevimento del numero di registrazione ci sono 12 mesi di tempo per adempiere agli eventuali adeguamenti del posto di lavoro

22 Verifica dell uso identificato (punto 1.2 della SDS e sezione 1 delllo SE) 1 -Verifico il titolo dello SE e i descrittori d uso (SU3, 12, 22) 2 -Verifico le condizioni operative 3 -Verifico le RMM

23 Verifica dell uso identificato (Punto 1.2 della SDS e sezione 1 della e-sds) Se gli usi sono coperti nella propria azienda occorre verificare anche quelli conosciuti dei propri clienti. REACH non richiede di verificare le condizioni reali di utilizzo da parte dei vostri clienti in dettaglio. È possibile concentrarsi sulle condizioni di impiego prevedibili che sono direttamente collegate alle specifiche tecniche dei vostri prodotti.

24 Verifica dell uso identificato (Punto 1.2 della SDS e sezione 1 della e-sds) Verificare in particolare! - l uso proprio (come viene utilizzata la sostanza nei siti produttivi del DU) - Il design dei beni prodotti dal DU (es. Concentrazione massima della sostanza nel prodotto messo in commercio, contenitori di sicurezza etc) - Gli usi previsti per le miscele prodotte dal DU (se il DU e un formulatore di miscele che vengono utilizzate da altri DU) Augusto Di Bastiano - Risk Management- ECHA

25 Verifica dell uso identificato: Punto 1.2 della SDS: L'utilizzatore a valle ha il diritto di notificare per iscritto un uso al fabbricante, importatore, utilizzatore a valle o distributore che gli fornisce una sostanza in quanto tale o in quanto componente di un preparato, al fine di renderlo un uso identificato (art. 37 comma 2) Mi organizzo per renderlo un uso identificato

26 Se il M/I o il DU a monte della catena non è in grado di renderlo uso identificato comunica all ECHA e al DU i motivi e non fornisce la sostanza senza inserire il motivo nella SDS (punto 1.2) o nelle informazioni di cui all art. 32 USI SCONSIGLIATI - Non usare il prodotto per nebulizzazione - Non raccomandato per uso interno su ampie superfici - Non usarlo per prodotti che possono venire a contatto con la pelle

27

28 Tempra con Sali fusi: processo chimico per immersione in bagni di sali fusi (NaCl, NaNO3, KNO2), EUROPEAN CLASSIFICATION Risk phrases (R-phrases): Xn Nocivo 28 R 8 R 22 Contact with combustible material may cause fire Harmful if swallowed

29 Verifica di conformità allo SE Tutte le fasi contemplate? S Confrontare SE con le proprie OC e individuare le differenze Confrontare SE con le proprie RMM e individuare le differenze Vi sono differenze? S N S Documentare i passaggi mancanti L uso non è contemplato il DU deve attuare alternative N La messa in scala consente di ovviare all esclusione? Documentare la conformità FINE

30 Le fasi del processo-1 Ditta specializzata nella produzione di mobili. L uso di prodotti vernicianti prevede diversi processi: - Miscelazione delle vernici e carico nei macchinai automatici - Applicazione delle vernici - Essicazione - Pulizia dei macchinari Riceve un ES che non comprende solo l applicazione e la pulizia dei macchinari Chiedere di inviare una nuova versione del ES che copra le fasi mancanti

31 Le fasi del processo-2 Ditta specializzata nella verniciatura di strutture metalliche ai fini di renderle ignifughe. Applica prodotti vernicianti sia nei cantieri esterni che all interno del proprio stabilimento Riceve un ES per una sostanza contenuta in una delle miscele e si prevedono operazioni manuali di oltre 4 ore. Solo l uso esterno è identificato. Non sono previste RMM relative alla ventilazione o dispositivi di protezione delle vie respiratorie. l uso esterno è coperto da ES Per quanto riguarda l'uso in officina: - verificare con il fornitore se l uso interno non è stato considerato in è stato erroneamente dimenticato. Chiedere di inviare una nuova versione del ES che copra l uso interno.

32 Uso per verifica REACH REACH D.Lgs.81/08 Uso per nuova attività Uso per migliorare 81 32

33 le condizioni operative (OC) Voce Condizioni operative ES Condizioni operative 81 Conseguenze sul LE Interventi Durata max dell evento uso Frequenza max dell evento uso Quantità max usata per volta Concentrazione max nella miscela Forma fisica della sostanza Altri indicatori 33

34 le misure di gestione dei rischi (RMM). Voce RMM contenute nello ES (con efficienza) RMM attuate secondo 81 (con efficienza) Conseguenz e sul LE Interventi Misure organizzative Controllo dei processi Misure tecniche (ad. Es. LEV) DPI 34

35 Risultato della verifica dello SE Uso e condizioni d uso sono coperti Nessuna azione (documentare conclusioni) Uso e condizioni d uso non sono coperti Intraprendere azioni Non è chiaro se l uso e condizioni d uso sono coperti - L uso potrebbe essere incluso in un uso più generale - La messa in scala potrebbe permetterci di ovviare

36 Le condizioni di utilizzo-1 Scenario di esposizione dal fornitore al DU formulatore: L uso sicuro è dimostrato quando la concentrazione della sostanza nella miscela è 5% -25% e la durata dell esposizione > 4 ore/die (fornitore) La concentrazione della sostanza nella Vs miscela è del 30% e la durata dell esposizione <1 ora/die (formulatore) La messa in scala è applicabile perché il fornitore ha fornito lo strumento di messa in scala (scaling formula) e voi potete adattare la concentrazione nell ambito del campo di validità della formula Voi dovete documentare che la condizione di rischio è ancora accettabile (RCR ancora soddisfatto?) 36

37 Le condizioni di utilizzo-2 Un formulatore, si utilizza una sostanza in polvere A. Il fornitore della sostanza A invia una SDS con scenario di esposizione dove è richiesta LEV con il 70% di efficacia durante il carico e lo scarico nei processi di miscelazione, dove l'attività per l intero turno è <8 ore. Da misure di polverosità effettuate nel sito con LEV on-off, si verifica che l'efficacia del LEV < 50%. Tuttavia, la durata effettiva attività (per ogni turno) è s <1 ora. I dati di monitoraggio dell esposizione dei lavoratori dimostrano che l'esposizione personale è al di sotto dei limiti di esposizione riportati nella SDS. Le condizioni di utilizzo non sono verificate per l'efficacia relativamente bassa del LEV. Tuttavia, l'efficacia inferiore delle RMM potrebbe essere compensata, in alcuni casi, da un cambiamento di condizione di utilizzo tramite messa in scala.

38 SE- le regole della messa in scala (scaling): Procedura attraverso la quale il DU è in grado di dimostrare che le proprie OC e RMM garantiscono un livello di protezione equivalente a quello dichiarato dal M/I Q in Q out [C] G C = Concentration in the Box G = release rate r G C = (r) ƒ 38

39 Opzioni per lo scaling Le opzioni di scaling vanno inserite nell ES della sostanza da parte del registrante (o del DU nel caso di DU-CSR). Tra le opzioni di scaling vanno indicati: - Il metodo matematico da utilizzare (puo anche essere un link ad un software fornito da associazioni di categoria oppure lo stesso modello utilizzato per la valutazione dell esposizione) - I parametri che possono essere variati - I limiti entro i quali lo scaling e accettabile Le opzioni sullo scaling vanno indicate nella sez. 4 dello SE (formato standard)

40 European Centre for Ecotoxicology and Toxicology of Chemicals Targeted Risk Assessment (ECETOC TRA) Tool

41 Che cos è il Tool ECETOC TRA? E uno strumento basato sul sul modello sviluppato dall HSE inglese ( EASE ) che consente di stimare l esposizione professionale sulla base dei dati storici di esposizione (National Exposure Database-UK) Il REACH considera ECETOC TRA come strumento di primo livello per la valutazione del rischio potenziale per i lavoratori

42 Cosa consente di stimare l ECETOC TRA? - l esposizione inalatoria - l esposizione cutanea

43 Caratteristiche chimico-fisiche e tossicologiche della sostanza Input parameters Substance Name CAS Number Molecular Weight Indicative Reference Value (Inhalation) mg/m3 Basis of the Inhalation Indicative Reference Value Indicative Reference Value (Dermal) mg/kg bw/day Basis of the Demal Indicative Reference Value L ikelihood to bec ome Airborne Is this substance Solid? Dustiness Volatility (Pa) demosub DNEL 5 DNEL No 1000

44 Descrizione dello scenario di esposizione (SE) Step 1 - Select a REACH Process descriptor Enter a short scenario name test1 a Exposure Scenario Builder 3 - Use in closed batch process (synthesis or formulation) Select a Process Category (PROC) Industrial or Public Domain (Professional) Activity? nmlkji Industrial Activity nmlkj Public Domain (Professional) Activity Step 2 - Apply Exposure Modifiers (Operational Conditions) E M1 Ventilation Does this activity take place indoors or outdoors? nmlkji Indoors nmlkj Outdoors Is Local Exhaust Ventilation present? nmlkji No nmlkj Yes Only relevant if "Indoors" is chosen above EM2 Duration of Activity What is the Duration of the Activity? EM3 Respiratory Protection What type of respiratory protection is used? EM4 Use in Preparations Is the substance used in a Preparation? >4 hours (default) Respiratory protection is not used No Select the concentration range (w/w) Only relevant if the substance is used in a Preparation

45 SE: quando è possibile applicare le regole dello scaling - La valutazione del rischio è di tipo quantitativo - Il M/I ha utilizzato un modello e non le misurazioni di esposizione - Il M/I ha definito quali tra i determinanti dell esposizione utilizzati nell ambito del CSA possono essere soggetti alla messa in scala 45

46 SE: quando non è possibile applicare le regole dello scaling - Sono coinvolte vie differenti di esposizione - Possono essere interessati differenti organi bersaglio - Quando durata e frequenza di esposizione comportano diversità nella rapidità di azione della sostanza 46

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49 vantaggi svantaggi

50 Esenzioni dall obbligo di predisporre il CSA (art. 37, a-f) se per la sostanza o la miscela non è prescritta la SDS se viene fornita la SDS, ma non è allegato lo SE se il DU usa la sostanza o il preparato in quantità inferiore a 1 t/a se il DU adotta o raccomanda uno SE che include quanto meno le condizioni descritte nello SE che gli è stato comunicato se la sostanza è presente nel preparato in concentrazioni inferiori ai valori definiti nell articolo 14, p. 2 se il DU usa la sostanza per attività orientate a R&S di prodotti o processi (PPORD)

51 Obblighi di comunicazione di informazioni all ECHA (art. 38) I DU hanno l obbligo di informare l ECHA se sono tenuti a predisporre una valutazione della sicurezza chimica per gli utilizzatori a valle oppure si vogliono avvalersi dell esenzione di cui all art. 37 comma c) per quantitativi < 1 t/a oppure si tratta di sostanza utilizzata in attività di ricerca orientate ai prodotti e ai processi. Per la presentazione della relazione all ECHA sono previsti 6 mesi a partire dalla data in cui si riceve la scheda di dati di sicurezza estesa con il numero di registrazione.

52 Il CSR dell utilizzatore a valle Cosa non è: Esteso come quello che ha dovuto predisporre il Registrante Cos è: Il Report di un CSA per uso non identificato (Si può usare la valutazione del pericolo del Registrante (DNEL, PNEC)

53 Informazioni da inviare Articolo 38(2) di REACH 1. Identità e contatto del DU; 2. Identità del fornitore (M/I, OR); 3. Il numeri (i) di registrazione se disponibile; 4. L identità della sostanza; 5. Una breve descrizione generale degli usi del DU e delle condizioni di uso; 6. Una proposta di sperimentazione

54 Documentazione da predisporre Occorre documentare le azioni di verifica di conformità, le conclusioni della verifica e le azioni intraprese e renderle disponibili all Autorità di controllo. Non c è una regola o un formato specifico, ma Una documentazione chiara aiuta a comprendere le ipotesi fatte e aiuta l Autorità a comprenderei criteri adottati per le decisioni che sono state assunte

55 Autorizzazione/restrizione e sostituzione Il REACH ha definito il nuovo strumento dell autorizzazione per le SVHC, secondo il meccanismo dell inclusione prima nella Candidate List e poi, dopo la valutazione, nell Allegato XIV La Direttiva delle sostanze sottoposte a restrizione è invece transitata direttamente nell Allegato XVII dal 1/6/

56 SVHC substance very high concern 6 Categorie Peculiarità per essere una SVHC: Art 57.a Cancerogene cat 1 e cat 2 Art 57.b Mutagene cat 1 e cat 2 Art 57.c Tossiche per la riproduzione cat 1 e cat 2 Art 57.d PBT Art 57.e vpvb Art 57.f Interferenti endocrini e equivalenti 56

57 Il processo di Autorizzazione Registro della Lista delle Intenzioni Lista delle sostanze Candidate all Autorizzazione Raccomandazione per l inclusione nella lista di Autorizzazione Contiene la lista delle sostanze Che le Autorità intendono Identificare come SVHC Lista delle sostanze identificate come SVHC Sostanze SVHC considerate prioritarie per l Autorizzazione Lista di Autorizzazione Sostanze SVHC soggette ad Autorizzazione 57

58 SVHC substance very high concern 58

59 Obblighi collegati all inserimento di una sostanza nella candidate list SOSTANZE Dalla data di inserimento: I fornitori di sostanze in candidate list sono tenuti a fornire ai loro clienti una scheda di dati di sicurezza. MISCELE Dalla data di inserimento I fornitori di preparati non classificati come pericolosi ai sensi della Direttiva 1999/45/CE sono tenuti a fornire ai beneficiari, su loro richiesta, una SDS se i preparati contengono almeno una sostanza della candidate list con concentrazione di almeno 0,1% (w / w) per i preparati non gassosi e almeno il 0,2% in volume per i preparati gassosi. 59

60 Obblighi collegati all inserimento di una sostanza nella candidate list Dalla data di inserimento: ARTICOLI Il fornitore di un articolo contenente una sostanza che risponde ai criteri di cui all'articolo 57 ed è stata identificata a norma dell'articolo 59, paragrafo 1 (candidate list), in concentrazioni superiori allo 0,1 %in peso/peso fornisce al destinatario dell'articolo informazioni, in possesso del fornitore, sufficienti a consentire la sicurezza d'uso dell'articolo e comprendenti, quanto meno, il nome della sostanza. Su richiesta di un CONSUMATORE, il fornitore di un articolo contenente una sostanza in candidate list, in concentrazioni superiori allo 0,1 % in peso/peso fornisce al consumatore informazioni, in possesso del fornitore, sufficienti a consentire la sicurezza d'uso dell'articolo e comprendenti, quanto meno, il nome della sostanza. 60

61 61 Lista di Autorizzazione

62 Dal momento dell inserimento nell Allegato XIV una sostanza SVHC è di fatto sottoposta a restrizione totale salvo eventuali autorizzazioni individuali per usi specifici per i quali è documentata l assenza di rischio La richiesta di Autorizzazione deve sempre specificare, oltre al richiedente (i), la sostanza(e), l uso(i): -Una Relazione sulla sicurezza chimica -Una analisi delle alternative -Un piano di sostituzione 62

63 Dal momento dell inserimento nell Allegato XIV di una sostanza SVHC l utilizzatore a valle è obbligato a: verificare che l autorizzazione sia stata concessa a un attore a monte nella catena di approvvigionamento per l uso dell utilizzatore conformarsi alle condizioni descritte nell autorizzazione riferire all Agenzia se l uso della sostanza viene fatto nell ambito di un autorizzazione concessa a un attore a monte nella catena di approvvigionamento 63

64 Autorizzazione/restrizione e sostituzione Per le sostanze incluse in All. XIV non esiste soglia di tonnellaggio (< 1 t/a) In qualità di datore di lavoro il DU non può esimersi dal dover dimostrare preliminarmente l impossibilità della sostituzione della sostanza C/M ai sensi del D. Lgs. 81/08 64

65 Riferimenti Utili EC- Social Europe Guidance for employers on controlling risks from chemicals. Interface between Chemicals Agents Directive and REACH at the workplace (October 2010) Prime indicazioni esplicative in merito alle implicazioni del Regolamento REACH), del Regolamento CLP e del Regolamento (UE) n. 453/2010 nell ambito della normativa vigente in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (Titolo IX del D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i, Capo I Protezione da Agenti Chimici e Capo II Protezione da Agenti Cancerogeni e Mutageni ). 65

66 CRITICITA -1 L impatto che deriva dal nuovo allegato II Avere potenzialmente a che fare con tre versioni delle SDS! Sostanze e preparati deroghe fino al Allegato II sostanze e preparati di nuova immissione - Allegato II revisione I del Regolamento 453/10 - Allegato II revisione II del Regolamento 453/10 preparati CLP facoltativo Aggiornamento, traduzione e disponibilità di strumenti informatici per la redazione delle nuove SDS 66

67 CRITICITA -2 Comprensibilità, completezza, accuratezza delle e- SDS: - SE generici (più difficili da applicare in quanto criptici, ma più flessibili) - SE specifici (più aderenti alla realtà, ma più rigidi ) 67

68 CRITICITA -3 La gestione del processo richiede specifiche competenze: Le e-sds possono avere formati differenti: - link all assessment tool - algoritmo di calcolo - diverse versioni (4 e 9 parti) 68 Qual è attualmente la competenza dei consulenti in materia di ambiente di lavoro (ma anche ambientale) in tema di REACH?

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